Da Gola a Funi E Casorati. Opere Della Prima Metà Del Novecento Nelle Collezioni Del Museo Della Permanente
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FLUSSI DDa Gola a Funi e ARTECasorati. Opere della prima metà del Novecento’ nelle collezioni del Museo della Permanente a cura di Elena Pontiggia Flussi d’arte Da Gola a Funi e Casorati. Opere della prima metà del Novecento nelle collezioni del Museo della Permanente “Flussi d’Arte” è un progetto promosso dalla Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente con il supporto di Gruppo CAP, che ha l’obiettivo di diffondere la conoscenza e l’apprendimento dell’arte contemporanea sul territorio della Città metropolitana di Milano. Una mostra itinerante in alcuni comuni del territorio milanese, costituita da 33 opere del Museo che esplorano i movimenti artistici nati nella prima metà del Novecento italiano, sapientemente selezionate da Elena Pontiggia – riconosciuta storica dell’arte italiana – che ha scelto di portare all’attenzione di tutti coloro che avranno piacere di visitare questa esposizione, alcune “sorprese”, come lei stessa le definisce, opere spesso dimenticate dai critici e che invece hanno una vitalità espressiva ancora forte e attuale. A queste importanti opere, si aggiungono poi alcune fotografie significative – realizzate dal fotografo Lorenzo Maccotta dell’agenzia Contrasto – tratte dalla mostra celebrativa dei 90 anni di Gruppo CAP, che sono state esposte alla stessa Permanente e che rappresentano un viaggio attraverso le immagini attorno a Milano, seguendo il flusso di quello che è il suo vero elemento distintivo: l’acqua. Presidente Commissione artistica Emanuele Fiano annuale Renato Galbusera Consiglieri Giovanni Mattio Stefano Achermann Armanda Verdirame Cesare Cerea Vicepresidente Collegio dei Revisori Mirella Del Panta Rossana Arioli Pino Di Gennaro Ernesto Carella Franco Marrocco Ugo Marco Pollice Barbara Pietrasanta Presidente Consiglieri Alessandro Russo Lauretta Barat Arianna Cavicchioli Vicepresidente Giorgio Greci Karin Eva Imparato Sindaco Assessore alla Cultura Cesare Nai Beatrice Poggi Emanuele Fiano La mostra Flussi D’Arte. Da Gola a Funi e Casorati. Opere della Presidente Museo prima metà del Novecento nelle collezioni del Museo della della Permanente Permanente è un’iniziativa di particolare rilievo per il nostro ente, frutto di un progetto di collaborazione con Gruppo CAP e con alcuni comuni dell’area metropolitana. Si tratta di una rassegna itinerante che toccherà diverse realtà del territorio milanese, con l’obiettivo di valorizzare il ricco patrimonio del nostro museo e di favorirne la fruizione all’esterno da parte di un pubblico nuovo. Il nucleo di trentacinque opere esposte offre una testimonianza significativa della collezione della Permanente, con alcuni dei lavori più importanti scelti tra gli oltre trecento dipinti e sculture conservati nella raccolta d’arte. Le opere selezionate dalla curatrice Elena Pontiggia presentano uno spaccato rilevante di correnti e gruppi artistici tra i più rappresentativi della prima metà del Novecento, con autori di primo piano, protagonisti di uno dei periodi più fecondi e più interessanti dell’arte moderna italiana. Favorire una fruizione diffusa sul territorio del patrimonio artistico dell’ente è uno degli obiettivi che la Permanente persegue: il sostegno di Gruppo CAP e la partecipazione attiva dei Comuni coinvolti nell’iniziativa, a cui va un particolare ringraziamento, hanno reso possibile un progetto di promozione culturale ad ampio raggio, in cui la Permanente crede fortemente e che, per questo, punta a portare avanti e ad implementare nel corso dei prossimi anni. Alessandro Russo Portare nei comuni del nostro territorio le opere della Presidente Gruppo CAP Permanente è uno dei modi con il quale abbiamo deciso di festeggiare i nostri primi 90 anni di storia. Come l’acqua unisce territori e luoghi diversi e lontani, così l’arte ci consente di immergerci in epoche e storie lontane nel tempo ma vicine nello spazio. Un flusso d’arte che ci riporta nella Milano di fine Ottocento e inizi del Novecento quando insieme alla Permanente e al suo circolo di artisti illuminati, la città metropolitana di Milano si avviava a entrare nella modernità con la costruzione dell’Idroscalo e dei primi acquedotti sovracomunali. 3 La mostra Flussi D’Arte, Da Gola a Funi e Casorati. Opere della prima metà del Novecento nelle collezioni del Museo della Permanente ci riporta in quell’epoca in cui anche CAP nacque per felice intuizione degli amministratori locali, convinti, come sono ora, che l’acqua non possa essere governata nei confini troppo stretti dei propri comuni. Un felice incontro, quello tra il Museo della Permanente e Gruppo CAP, in questo compleanno speciale che abbiamo deciso di celebrare con la mostra fotografica La linea dell’acqua, in mostra proprio nel museo di via Turati e che, insieme alle opere della collezione della Permanente, compiranno il loro viaggio tra i comuni della Città metropolitana. Ne è passata di CAP sotto i ponti, è stato questo lo slogan della campagna con cui abbiamo commemorato questo nostro anniversario e lo possiamo ben dire, perché CAP in questi novant’anni ha voluto dire acqua per queste terre lombarde. Una missione di cui siamo orgogliosi e per la quale vogliamo esprimere gratitudine a tutti i cittadini che ci hanno dato fiducia in questi anni. Questa mostra, così bella e preziosa, è il nostro piccolo ma sentito ringraziamento. Cesare Francesco Nai Anche Abbiategrasso festeggia il 90mo compleanno di Gruppo Sindaco del Comune CAP, la società che gestisce le risorse idriche del nostro territorio, di Abbiategrasso ed è lieta di ospitare questa mostra itinerante nei Sotterranei del nostro Castello Visconteo, cornice ideale per questo evento Beatrice Poggi che porta, anche nella nostra città, dei veri capolavori della Assessore alle Politiche prima metà del Novecento italiano. Culturali del Comune I quadri esposti fanno parte della collezione del Museo della di Abbiategrasso Permanente di Milano, e sono stati sapientemente selezionati da Elena Pontiggia, riconosciuta storica dell’arte italiana, per offrire una rassegna della visione artistica moderna dell’inizio del secolo scorso, dagli anni Dieci al Chiarismo, fino al cenacolo milanese di via Bagutta. Si tratta quindi di un’occasione preziosa per avvicinarsi a opere di una qualità espressiva e storica davvero notevole. Ringraziamo quindi Gruppo CAP per aver scelto Abbiategrasso quale tappa della rassegna: la cittadinanza e gli studenti delle nostre scuole potranno visionare, a pochi passi da casa, una serie di pezzi unici dell’arte contemporanea la cui vitalità espressiva, tuttora così forte e marcata, certamente contribuirà ad arricchire la sensibilità culturale e la passione per la conoscenza di cui vogliamo essere portavoce. VICENDE DELL’ARTE 1900-1950 NELLE quell’intersecarsi di mito e quotidianità COLLEZIONI DEL MUSEO DELLA PERMANENTE che Funi ha espresso tante volte nella sua Elena Pontiggia pittura. Nel Novecento Italiano, di cui l’artista ferrarese è stato un protagonista, il mito entra nella vita di tutti i giorni, senza la Curiosa e preziosa raccolta, quella del teatralità amata dai simbolisti o le imitazioni Museo della Permanente. Iniziata fin dalla accademiche dell’antico, care agli eclettici. fondazione dell’Ente, nel 1886, e costruita Ma non solo. Elena rappresenta bene anche pezzo per pezzo soprattutto nella seconda quei valori di volumetria, plasticità, solidità, metà del Novecento, grazie alle donazioni firmitas che Funi, e con lui tutto il “Novecento”, degli artisti e ai premi-acquisto sostenuti ha sempre cercato, tranne in certi momenti di da qualche mecenate; diretta con passione maggior tensione del segno (come si vede, in in anni recenti da Alberto Ghinzani, che (pur mostra, nel suo Villa Ciarlantini a Forte dei con le poche o nulle risorse disponibili) ne Marmi, 1929). L’epoca tarda di esecuzione, ha favorito il più possibile la valorizzazione e insomma, non comporta una senilità l’incremento, la collezione comprende più di nell’artista e nemmeno, in questo caso, un trecento fra quadri e sculture e un centinaio mutamento di poetica. di disegni. Tra questi ci sono non solo tanti Se prescindiamo dunque dal computo notarile quadri importanti che meriterebbero di essere dell’anno di esecuzione – che pure, si intende, più conosciuti, ma anche tante significative ha una sua necessità e un suo valore – opere, per così dire, “fuori-data”. Opere, cioè, troveremo varie sorprese nella raccolta del totalmente dimenticate dai critici (abituati a museo milanese, di cui qui esploreremo la far morire un artista dopo la sua stagione più parte relativa alla prima metà del Novecento rappresentativa) e che invece, con i loro esiti (o per meglio dire, visto il frequente scarto espressivi, dimostrano la persistente vitalità di date, gli esponenti di movimenti nati nella del loro autore. prima metà del Novecento). Prendiamo per esempio Elena di Troia, 1959, La mostra si apre cronologicamente con la di Funi, che è stata scelta come immagine- Bambina col cerchio, 1905, di Eugenio Pellini. guida della mostra. L’eroina omerica, figlia Nelle sue opere, venate di grazia intimista, di Zeus e di Leda (o, secondo altre versioni, si avverte l’amore per Medardo Rosso di Nemesi, la Giustizia vendicatrice, e nata (conosciuto in un viaggio a Parigi intorno al prodigiosamente da un guscio d’uovo); la Elena 1892) e per Grandi. Il clima della scapigliatura “distruttrice di navi”, come spiega l’etimologia gli insegna a “dipingere col fiato”, cioè con del suo nome, che è stata causa di una guerra leggerezza: un precetto che in scultura si leggendaria, qui è una elegante signora traduce nel