ARDLDO IONZAGNI · -.IlK'.~ ' """

Dl DENIO ·'P... ~. _... .., AROLDO BONZAGNI DICENTO a Elva Bonzagni

AROLDO BONZAGNI DICENTO Catalogo generale

a cura di Fausto Gozzi Realizzazione editoriale Federico Morra Editore Spa, Milano introduzione di Rossana Bossaglia

© 2006 Comune di Cento testi di Proprieta artistica e letteraria riservata Elena Bastelli, Fausto Gozzi, Erica Manservisi, per tutti i Paesi. Ogni riproduzione, anche parziale, e vietata. Barbara Passarini, Marco Pellizzola, Vittorio Sgarbi, Valeria Tassinari Deroga a quanto sopra potd. essere fatta secondo le seguenti modalita di legge: Fo!ocopic per tt so p~rma l e dcJ lenore p os~ ono esscr -ffertuarc nei lirniti dd 15% di ciascun volume dicrro p:t)lm ncn.w nll n 'JJ\E clcl comp nso prcvi~to dttll 'nrt. 68. COI,'lllll 3, 4, ~ c6. !din lllg!\ 22 t111rilc J9.1J n. 633. L l ' rpmdud~ni per 11 "

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firl(l/went~ il Cntalogo! Un pas.re-partout per Ia /ruizion e degli spnzi c del patrimonio a.rtistico della Galleria d'Jlrte Modema: c:cco lo scopo di un catalogo cha l'tlccoglie tulle le opere inserite ACCAOEMIAOI BELL€ AATI 0 1BA<:nfl Mll.l.f'fU nel!tl ricctl colle:t.ion centese a dispwizione di tutti i visitatori interessalz all' arte modema e conlemporanea. Provincia di Perrara Accademia Associazione Amici f.:tll'tt! hn ·igni/iCtllO ·e possiede ui.ribi/itii. Quale i/ modo mig/iore per aprire il museo Assessorato Attivita Culturali di Belle Arti di Brera della Galleria d'Arte Modcrna tiL pubMico? Senza dubbio remlcrlo vivo e vitt~Le mod/ficandone la sua funzione o meglio Aroldo Bonzagni di Cento la ua em:uza ·tessa. Non piu Luogo deputnto tdla pum conservazione degli oggew; ma centro di promozione culturale; non piu museo-tempio di puro godimento estetico, ma museo-laboratorio che intrattiene l'apporti con il territorio. In questa stessa direzione deve muoveni anche il catalogo, il biglietto visita del museo; In collaborazionc con da l'intenzione e di dare vita a uno strumento non prettamente elida ·calico ma piuttosto capace d'illustmre Ia /rmzione dall'arte inte.w come motore rigeneratorc, 1wo stimolo a o!trfn'attimento della quotidimtitd, pmprio come ha com:epito l'arte Amldo 1Jom.agm; a cui nel azttdogo viene dmo ampio [>a<.io. Attraverso l'episto!orio e i dowmenti posseduti netl'A rdJiuio 13onzagm; eSl(J(O possibile inserire t/1/0 studio appro/omlito sui pittore ccntr:se, per fame risaltare aspetti twti lici e wnani fi)J(dmente IIOJt piu i11ed£ti. Da que!lo che puo essere considerato un nudeo /omlamentale, ~'i ptusa n lm excursus tmcbe sllggiftico sul patrimomo tlrtistico delLa Galleritl d'/lrte Modcmtl. Una riccbez:t.t1 di contenuti che tras/ormtt il catalogo iu uNo .rtrumento duuile e 11ivo, pen.rato andJe con/ini didattici per Ia varietii di slimoli cbe si pnssono cogliere: intciiettuali, sensorin!t~ Annalisa Bregoli, Sindaco visivi, tallili ed emotivi, tutti elementi ideaLi per l'tlpprendimenw. D'altronde it museo ha Paola Morselli, Assessore alta Cultura questa importante propemione alia did attica; 1mc:bc il.ruo catalogn, dunq1u!, deve possedere questa seconda anima. Denise Frapiccini, Dirigente Settore Cultura E stato necessaria un fungo lavoro di studio, di con/ron to e pazienti ricerche, condotte dagli llutori per giungere tl questo risultato, e siamo lieti e orgogliosi di presentare questa Fausto Gozzi, Direttore Polo Museale edizione che godc~ del {Hltroduio de/Jn Provincia di Femmz, dell'Accrulemia di Brera Marco Vitali, Gra/z'ca, Allestimenti e Attivitd Culturali e dellt1 neonata associatione "Amici della Gtdleria", tmne momento d'importante Manuela Cavicchi e Carla Albcrghini, Ufficio Amministrativo appro/omlimento sull' arte del Novecento. Va segnalato il contributo del direttore Anelita Tassinari, Elena Bastelli, Turismo e Promozione det/(1 Galleria Fausto Gozzz; /ondamentale per la realizzazione di questa catalog a. Barbara Passarini, Servizi Didattici Si ringmzinno rmche Valeria Tarsinari ~· Bm·hara Passarini pe1·lt1 j(1ttiva collaborazione Paolo Campanini, U//icio Stampa 1 e l'nccurata opera dl scbed4tura biogm/icll d •gli tlrtistt. Gralitudine agli altri autori, flrica Man.rervi.ri, Etemt Bastelli e Marco Pelliv.ola, peril Lom contributo. Gianfranco Viscntini, /otogra/ie Si aggitmge m1 sentimento di sincerrJ mnmimtione per l'in/.roduzione eltlhomta Marm Gandolfi, progetto copertz'na d

9 TN' I'[{()[ )(JZfONE Rossa/I{J 13mwglia

] 0 IL VIAGC lO AL Tf;RMJNE DEL LA NOTT E: BONZAGN I l'l'ITOIU·: Villorio S[!,arbi

13 IDENTITA DELLA GALLERIA l 918-2006 Dalla morre di Aroldo Bonzagni al Catalogo Gcncralc della Galleria d'Arte !YJoderna Fausto Cozzi

57 CATAI.OGO DEl.l.E OPERE Df AROLDO BONZAGNl Fausto Cozzi

79 DAL NOVECENTO F. OI:!'RF(: TMMAGTNT DEL SECOLO CHE NON Sl f: CONCLUSO Personalita c temi della rie<.:rca artistica dell 'ultimo secolo nella raccolta della Galleria Aroldo Bonzagni Valeria Tassinari

10 l SF.TT:\NTA OPERE PER LA CITTA. UNA TESTIMONTANZA Marco Peltizzola

103 CATALOGO Barbara Passarini, Valeria Tassinari

SERVIZI MUSEALI Did attica Archivio Aroldo Bonzagni

342 lL MUSEO FOR!v!ATIVO : NUOVI ORIZZONTl PER LA DIDA'ITTCA MUSEALE A CENTO Barbara Passarini, Erica Mamervi.ri

349 PAROLE E PITTURA: UNA Wv!ANTTA RTTROVATA VIttorio Sgarbi

350 "SACRJFTCO, SOFFRO, SOFF!O, MALEUICO, BESTEMMIO, E ADORO " . L'EPISTOLARlO BONZAGNI Elena Bastetli

354 Indice dei nomi Introduzione

Ronarza Bo.l'saglia

Come avvicne pe/ g]i altri artisti fcrraresi chc si trasfcriscono a fa capire quanti rapporti egli avesse con Ia cultura artistica milanese Milano- o, per meglio dire, a Brera, pcrche e qucllo iJ luogo desi­ di quegli anni; suo grande estimatore era per cscmpio il critico piu derata c!clloro approdo - Bon"agni non perc!e mai del tutto i con­ sottile e brillante di quel contesto, Vittorio Pica; c ancora, un altro tatti culturali e scntimcntali con Ia sua terra d'origine, e persino i studioso di qualitfi come Guido Marangoni. Ai suoi funerali, ricor­ contatti economic!. Quando ci si occupa di lui, non si smettc di cita­ dano i biografi, erano presenti il grande ebanista e ideatore eli arre­ re la sua maLricc ferrarese, qualche volta estendendone la definizio­ di Eugenio Quarti e anche - scusatc se e poco - Arturo Toscanini. ne all' ampio panorama emiliano; e benche lo si ricordi abitualmen­ Ma a serbamc c a coltivarne Ia memoria e poi costantemente inter­ tc per gli aspetti satirico-beffardi della sua pittura, non manca mai venuta la sorella di Bonzagni, Elva, che con eccezionale passione e un istintivo riferimento a Boldini. Per altro non si puo trascurare eel competenza ha organizzato mostre rctrospettive, incontri comme­ escludere la suggestione che su eli lui ha avuto la scuola di Tallone: morativi e cos! via. L.l cui matrice e riconoscibile la dove la sua formula cspressiva si fa La galleria di Cento dedicata a Bonzagni fu inaugurata nel 1988 piu dolce; e non e senza impronta evidente, nella serie Ji sue opere dopo che nel 1974 era stata tenuta una grande mostra che aveva dal carattere piu naturalistico, Ia sua familia rita con l' Alciati. riportato all'ordine del giorno la figura del maestro. La galleria non La giovanile adesione ai primi manifesti futuristi e un evento lega­ riguarda soltanto il personaggio celebrato, ma e appunto una galle" to ai suoi incontri c allc vicendc della cultura artistica milancse: ria d'arte, nell'ordinamento della quale si sono awicendati critici e ma essa non corrisponde allc sue tendenze spontanee e profonde studiosi di grande impegno, che hanno seguito ]'opera eli Elva anche che sono piuttosto orientate nella direzione di quello che diven­ dopo la sua morLc, avvenuta nell987. Si sono affiancate, o succedu­ tera lo "stile di Novecento"; la morte prccoce impedira a te, personalita come Barilli e Crispolti, chc ncl 1992 inaugurava un Bonzagni di giungere a quello sbocco; come gli impcdira eli pre­ nuovo percorso espositivo; si sono avute importanti donazioni (va sentarsi con una mostra alla Galleria Pesaro, Ia piu importante citata quella della Gandini). La memoria eli Bonzagni si collega dun­ delle gallerie milanesi moderne. que alia sua inconfondibile personalitii artistica e nel contempo e Comunque, leggerc i particolari della vicenda umana di Bonzagni ci simbolo del fervorc artistico-culturale della sua terra.

9 II viaggio al termine della notte: Bonzagni pittore rarese Previati era diventato uno dei massimi maestri, inserendosi una manifestazione futurista, il radicale movimento letterario da nel percorso del tardo-romanticismo scapigliato. Nell'anno di nasci­ poco ideato da Filippo Marinetti. E l'illuminazione, Boccioni pensa ta di. Bonzagni, Previati si. afferma, con le Fumq.tJ:i~i d' oppio, nuovo alia possibilita di inventare una pittura futurista, e decide di pre­ Vittorio Sgarbi unto di riferimento dell'emergente simbolismo divisionista, deter­ sentare la proposta a Marinetti insieme a Carra, Russolo e Aldo ~inando 1' avanzamento delle esperienze veristiche nella gerarchia Palazzeschi. Dall'incontro e da successive riunioni in casa Marinetti della pittura italiana pili aggiornata del momenta. Fine lettore, Pre­ scaturisce i1 primo Mamfesto dei pittori /uturisti, rivolto "agli artisti viati cercava nella pittura un luogo eli idee di grandi sentimenti uni­ giovani d'Italia" e distribuito a Milano in migliaia di volantini. Lo versali, paragonabile' a quello che riscontrava nella letteratura di hanno approvato, su richiesta del primo firmatario Boccioni, Carra, Baudelaire, Poe, Hoffmann, Dossi, Praga e questo luogo lo trova Russolo, Romani e Aroldo Bonzagni. I toni del volantino sono pro­ attraverso ,una tecnica cromatica vibrante e altamente suggestiva, vocatori, quasi un appello a un conflitto tra generazioni ("Noi cap ace di evocare liricamente e con un forte carattere di dinamismo vogliamo combattere accanitamente la religione fanatica, incoscien­ Della grandezza di Aroldo Bonzagni io ho un' antica consapevolez­ Non e improprio parlare per la civilra figurativa ferrarese, fra la fine "spiritual,e". Con le Fumatrici di Previati e con la quasi contempora­ te e snobistica del passato ... dichiariamo guerra, risolutamente, a za. Non c'e stato per me artista ferrarese fra i grandi riconosciuti, da dell'Ottocento e gli inizi del Novecento, di un secondo Rinascimen­ nea attivita di Giovanni Segantini, nell'eremo montano di Savogni­ tutti quegli artisti e a tutte quelle istituzioni che pur camuffandosi Previati a Baldini, da De Pisis a Funi, da Minerbi a Melli, che abbia to. E noto, infatti, il grande rilievo anche europeo di personalita no, e la luce, forza allo stesso modo generatrice e dissolutrice della d'una veste di falsa modernita, rimangono invischiati nella tradizio­ in modo cosi esplicito rappresentato la sensibilita europea espri­ come Giovanni Boldini, , Giuseppe Mentessi, Ugo natura, a diventare la protagonista incontrastata della pittura lom­ ne ... ") e porta violente reazioni di condanna negli ambienti cultura­ mendosi con un linguaggio moderno il cui pili esterno e trasparen­ Martelli e, poco dopo, Filippo De Pisis e Achille Funi. barda, fino al Futurismo. Intanto, un altro ferrarese si distingue a li milanesi. Bonzagni, insieme a Romolo Romani, decide pero di riti­ te riferimento era Toulouse-Lautrec. Ogni volta che ho guardato un Ognuno di loro rappresenta un momento importante, una tappa Milano. E Giuseppe Mentessi, insegnante all' Accademia di Brera, il rarsi dal gruppo futurista. Alia loro defezione devono tutto, o quasi, disegno, un dipinto di Bonzagni, ho sentito che esso, ben pili del­ significativa nel complesso percorso di modernizzazione affrontato quale pur non allineato alia visionarieta letteraria di Previati e Giacomo Balla e Gino Severini subentrati e subito diventati prota­ l' opera di Boccioni o Balla, e senza alcun formalismo, evocava in quegli anni dalla pittura italiana. Segantini, ammira e imita le loro innovazioni tecniche. Alia dimen­ gonisti del movimento. Di Bonzagni e di Romani, invece, si possono l'euforia dolente di ';Ill Igor Stravinskij, di Petrouchka, per esempio, Boldini sostiene un rinnovamento radicale dell' accademia, con le sione indefinita del valore eterno Mentessi preferisce quella pili pro­ solo immaginare le "magnifiche sorti e progressive" cui sarebbero o dell'Uccello di Fuoto. La vita contemporanea, il mito della macchi­ inderogabili istanze proposte dagli Impressionisti, e una nuova, ari­ saica, pili concreta del quotidiano, specie nei suoi aspetti pili umili andati incontro se fossero rimasti nel movimento. na, la citta che sale sono da Bonzagni riportati sempre alia dimensio­ stocratica maniera internazionale, ugualmente calibrata fra passato e e bisognosi di solidarieta da parte della classe intellettuale. Sono Ma in fonda e stato giusto cosi. Bonzagni non era un' avanguardista, ne dell'uomo, alia sua solitudine. Pochi artisti italiani hanno presente. Previati rappresenta il percorso italiano dal Post-Impres­ anni, non dimentichiamolo, in cui si assiste, in tutto il niondo evo­ un "militante", un combattente integralista di quella che il mantenuto la verita dell'uomo riconducendola allo spirito dei tempi sionismo (il Divisionismo, il Simbolismo, il Crepuscolarismo), ricco luto, alia diffusione massiccia del Socialismo, la nuova "religione" Manzfesto da lui firma to c~ava "falsa modernita". Anche la sua moderni, tra la Belle Epoque e la guerra, senza farsi prendere la eli valori ideali, estetici e sentimentali. laica con la quale la borghesia colta e illuminata reagisce all'immo­ matrice stilistica e diversa da quella pili ordinaria dei Futuristi, non mano da formule, rna sen tendo gli umori di un' epoca: il triestino Mentessi interpreta Ia vocazione al contenuto civile, sociale e uma­ ralita discriminatrice della societa industriale. ~impegno civile eli ispirandosi in maniera decisiva alia lezione divisionista. Sente piut­ Vittorio Bolaffio, il sardo Giuseppe Biasi, il pittore di Barga, Alberto nitario, base dell' espressivita moderna. Funi riporta al recupero Mentessi, non immune da tentazioni retoriche e moralistiche, diver­ tosto l'esigenza, sull'esempio di Daumier e dei suoi seguaci, di con­ Magri, il cosmopolita Mario <;::avaglieri. E per tutti questi, in diversi rinascimentale come modello prevalente della figurazione novecen­ samente dal pili moderno Bonzagni introduce nel fronte divisionista centrate la sua pittura in una cifra grafica di grande efficacia comu­ modi, e per Bonzagni in particolare, puo valere la formula di eufo­ tesca: il disegno e il volume geometrizzato come criteri universali lombardo una variante, il tema sociale, che conosce in Angelo nicativa nella quale il disegno non viefie annullato dal colore, anzi ha ria sull'abisso, di esaltazione nella sofferenza. Le animate rappresen­ della rappresentazione. De Pisis e l'Italia avanguardistica e l'Italie Morbelli e Pellizza da Volpedo i suoi esponenti pili veri e significati­ un ruolo irrinunciabile. Rivive in Bonzagni una certa vitalita cinica e - tazioni di gruppi su un tram, in una non desolata periferia cittadina, parisienne, la necessita del confronto con le esperienze francesi vi. ll successo definitive del Divisionismo lombardo viene sancito amara alia Toulouse-Lautrec, anche attraverso la ripresa dei tagli sembrano volerci avvertire che la festa volge al termine, rna e pur dopo l' esperienza metafisica, e una rilettura non nazionalistica della dal suo graduale ingresso anche dentro il baluardo ufficiale del­ veloci, da manifesto, in cui Bonzagni scopre intuizioni grafiche sempre una festa, diventare l'amaro concerto Lumpen fino a del tradizione italiana, e l'intimismo esistenziale contrapposto alia rete­ l' Accademia di Brera. Un passo importante in questo senso viene superiori a quelle eli un Dudovich. Per Bon ~ agni l'arte non~ esperi­ proletariat, quasi un doppio del Wozzeck eli Alban Berg, nel grande rica eli regime. Se questi artisti avessero lasciato a una scuo­ indicato, nel1898, dal conferimento eli una cattedra d'insegnamen­ mento o ricerca estetica, rna eesperienza di vita, appassionata rifles­ capolavoro religiose, I ri/iuti della societii. Qui i tl"e mendicanti si la, davvero la citta estense avrebbe potuto conoscere un secondo to a Cesare Tallone, intenso paesaggista non indifferente all'arte eli sione sulla condizione umana, ctitica eli costume che aspira alia dispongono sulla scena del quadro come sui palcoscenico di un tea­ Rinascimento. Ma Boldini, Previati, Mentessi, Funi, Martelli e De Previati e di Segantini. comprensione globale della societa in cui- egli vive, delle ragioni tro, con lo sfondo eli una citta lontana, moderna e razionalistica. Pisis si sono formati e affermati fuori dalle mura locali: a Parigi, a Questa, in estrema sintesi, era l'eccellente, vivacissima situazione profonde che stanno alia radice delle sue contraddizioni. Anche Ciechi, poveri e disperati hanno pero un'epica, estrema grandezza. Milano, tenendo con Ferrara un rapporto indubbiamente importan­ della pittura locale, quando Aroldo Bonzagni giunge a ¥iJ.ano, e registrando la cronaca del divertimenti e dei piaceri della Belle Essi sono campioni di un'umanita offesa, rna regale: Trlnita, te, rna soprattutto affettivo. Se vogliamo· riconoscere la loro con cre­ non poteva non risentire, sebbene in maniera diversa, della loro Epoque rrieneghina, Bonzagni ci comunica un'inquietudine, una Crocifissio,ne, Madonna della Misericordia, soggerti religiosi irresi­ ta "ferraresita" artistica, ci accorgiamo subito che e un fatto non influenza, magari pensando anche ad altri che si erano fatti valere remora all' ottimismo indiscriminato 'del progresso, il presentimento sribilmenre richiamati da questi tre pove.racci in una pecife.ria mba­ determinante, talvolta perfino trascurabile. Se Boldini non si fosse altrove (Boldini), continuando una linea ''ferrarese" che si stava per eli un'imminente tragedia. E la guerra, prima profetizzata, poi osteg­ oa eli cui sono i Re, come il Cristo Rex iudeorum o come, oggi, i spostato da Ferrara non avrebbe mai raggiunto tanta notorieta, e rivelare determinante perle sorti della nuova pittura italiana. A Bre­ giata con opere pacifiste (mentre i suoi vecchi compagni futuristi desolari rna compiaciutirelitti umani di Cinico-Blob. Djfficile trova­ altrettanto si puo dire anche per Previati, Mentessi, Funi e De Pisis. ra, alia scuola di Tallone, Bonzagni ha modo di conoscete allievi venivano travolti dal deliria bellico) di commovente coraggio. Ora re qualcosa di comparabile nella pittma europea degli stessi anni, Anzi, alcuni di loro (Previati, Mentessi, Funi) andrebbero conside­ come Carra, Romani, Valeri, Boccioni appena giunto da Parigi, tra i 1' occhio eli Bonzagni non ha orrore eli nulla, se non forse della persa in quelle sperimentazioni anche uo po' sterili che costrinsero rati artisticamente milanesi, perfettamente inseriti nella loro citta quali e comune, almeno fra i pili entusiasti, l'impegno a sviluppare motte, di questa definitiva interruzione pr4na che dell'esistenza, Bonzagni a ritirare la stta firma dai Manifesti Futuristi del1910. Nei d'adozione, mentre ad altri (Boldini, De Pisis) ahdrebbero attribui­ le istanze divisionistiche verso orizzonti sempre pili arditi. Sono gio­ della vitalita. Nell'anno della sua prematura motte, proprio al termi­ suoi tragici capolavori estremi, Bonzagni ci appare come uno ti caratteri fortemente cosmopoliti, indifferenti alloro luogo natale. vani "inquieti" che discutono al caffe di via Carlo Alberto ed espon­ ne di quella guerra cosi insensata, Bonzagni dipinge il Funerale di un Zuloaga ribaltato in negativo, attraversato dal sentimento della Ci t):oviamo eli fronte, insomma, a una curiosa circostanza per la gono aile rassegne dell'Intima e della Permanente, cercando il amico. Una nebbia sporca offusca i1 rito, all' abituale musa della morte: un epico beffardo e tragico. J?er questa e difficile accostare quale il Secondo Rinascimento ferrarese e fenomeno principalmente nuovo con un' ansia frenetica, vertiginosa, contagiosa. Bonzagni tie­ malinconia si sostituisce quella della tragedia senza retorica. None Bonzagni ad altri pittori, situado in uo ambiente, calarlo in un clima. anagrafico o, meglio, "di emigrazione". Vi sono stati infatti alcuni see a imporre un modernismo metropolitano vicino al mondo degli solo il funerale di un amico, e il funerale <\ll un'intera generazione Egli irrimcdiabilmente solo, irriducibile, in una posizione analoga e ferraresi, che tra Ia fine dell'Ottocento e il primo Novecento sono umili di Mentessi e a quello dei ricchi di Boldini (ricorrente specie bruciata, eli un'intera umanita annichilid dalla guerra nella sua a quella di Toulouse-Laun·ec nell'ambito dell'Impressionismo. diventati grandi artisti solo dopo aver abbandonato la loro citta d' o­ nei disegni e nelle tempere) e superando con penetrante humour razionalita. Tutta la sua pittura ha un fondo malinconico, lirico, e Proviamo allora a vedere Boozagni nella situaziooe culturale e stori­ rigine. Anche Aroldo Bonzagni, nativo, come il Guercino, di Cento, l'insopportabile differenza che separa i piaceri della "buona societa" tocca le verita ultinie dell' esistenza, la tragedia· del vivere. Fioita I'ul­ ca cui appartiene, tra Ferrara e Milano, i poli fra i quali si svolse fa parte della schiera dei ferraresi "milanesizzati", e rientra nelle fila dai travagli del diseredati. tima festa, tra i bagliori della guerra incontriamo I ri/iuti della societa anche la vicenda di altri due artisti ferraresi come Gaetano Previati di coloro che v~ano giustamente nella citta lombarda la capitale Nel gennaio 1910 Boccioni e l'amico Luigi Russolo, partecipano a estremo segnale della divinita dell'uomo. - e Ugo Martelli. della modernita artistica italiana. A Milano, del resto, proprio il fer-

10 11 Identita della Galleria 1918-2006

Dalla morte di Aroldo Bonzagni al Catalogo Generale della Galleria d' Arte Modern a

Fausto Gozzz'

Le foto di corredo provengono dall'Archivio Fotografico Aroldo Bonzagni 0

1 O maggio della sua terra d' origine Cento e dal Consiglio Provinciale di Ferrara . La do­ · d"l roaestr Arturo Toscanini, dal pittore [Ar- tenUtl '" . . 1· J D a un artista euw peo cumentazione in nostro possesso ci fa capite la sua chlmede] Bresciani, d~ muslc:sta [Aldo So 1t? . e . dal Sig [Mario] Quartl [ ... ] fmo al Camte- condizione economica a Milano: "II Bonzagni efiglio So It$ e . . . , II legame di Cento e della sua terra d' origine con di un povero conduttore di macchine la cui famiglia M numentale, d ve il ignor Mano Quartl porto 3 l'artista che, piu di tanti altri, ha rappresentato lo spi­ stenta poveramente la vita", scrive il sindaco Maioc­ ro n~ c de..,li artisti l'estremo saluto alla salma" , al- a 00 ·dell' A d · d. B rito modernista del Novecento, non si e mai interrot­ chi alia Deputazione provinciale: "Raccomandai il gio­ la resenza di rappresentant:l cca e~a 1 re- to e ha percorso, come vedremo, tutto il secolo XX, vane al Comm. Camillo Boito perche fosse ammes­ p della Famiglia Al·tiscica c della Gallena Perma- ra, · · I d" I on solo Ia levatura mternaztona e 1 a cu- ripresentandosi oggi con uno sforzo massimo con so al corso preparatorio. L'esperimento dato dal gio­ nen te · N e . . · personaggi presenti ai suoi funerah, oppure 1 questa pubblicazione, il Catalogo Generate della Gal­ vane fu tale che gli valse (caso rarissimo) d'essere 01 leria d' Arte Modern a a lui dedicata, dalla quale si leg­ ammesso all' accademia saltando il corso preparato­ numerosissimi e prestigiosi biglietti di cordoglio. spe­ . , ge il vuoto che Aroldo ha lasciato con la sua prema­ rio. Bonzagni e una lusinghiera speranza per 1' arte [ ... ] diti in quei giorni alla povera madre (ogg1 propr~e~a tura scomparsa e, parallelamente, 1' attaccamento tan­ il giovanetto non solamente per ingegno, rna permo­ del Comune di Cento grazie alla donazione L1d1a gibile degli artisti del Novecento che lo conobbero rigeratezza e bonta e una rara avis". Anche Bonza­ Gandini) e gli articoli pubblicati che quasi non si con­ direttamente o solo ne apprezzarono le doti straor­ gni e consapevole delle difficolta economiche incon­ tano; si ha la sensazione netta che e proprio tutto il dinarie di pittore di pura razza. trate a Milano dalla madre e dai tre fratelli minori (Lui­ mondo della cultura, e non solo quello milanese, Come vedremo dai documenti, Bonzagni conobbe ed sa, Peppino ed Elva), infatti inizialmente e dibattuto che si stringe attorno a questa disgraziata famiglia, esercito il suo fascino sugli artisti italiani piu impor­ fra la frequentazione assidua dei corsi di Brera e lo dandoci una dimensione della notorieta acquisita tanti dell'epoca, rna ebbe poco tempo per dimostra­ svolgimento, nelle poche ore libere, di alcuni lavoret­ dall'artista, come pure del vuoto chela sua figura ha re completamente il suo valore: in pratica ebbe a di­ ti para-artigianali, come disegnare figurini per sarto­ las cia to nel campo dell' arte. sposizione solo nove anni di attivita professionale, dal rie, dipingere "madonne" su arazzi e addirittura ado­ Da questa momenta in poi saranno la madre Angela 1909- data del completamento degli studi all' Acca­ perarsi come scrivano presso uno studio legale. Gilli, sessantunenne, e la sorella Ada, diciassettenne, demia di Brera- all918, anno della sua scomparsa. Dal1909 - ultimo anno della sua frequentazione di oggi nota a tutti col nome di Elva, a portare avanti il Pur tuttavia, in questi pochi anni, realizzo tante eta­ Brera- al tragico 30 dicembre 1918, il passo puo ap­ nome di Aroldo, fino alla costituzione a Cento della li cose da lasciarci stupefatti e quasi increduli. parire breve, troppo breve per chi aveva investito Galleria d'Arte Moderna a lui dedicata. Il primo gra­ IIlegame con la sua citta natale praticamente non si speranze e sogni giovanili, pur tuttavia sono stati an­ dino si puo dire che venne preparato da Aroldo stes­ interruppe mai, dalla sua partenza per Milano nel1903 ni per lui intensissimi, straordinariamente fecondi, che so perche, nei mesi precedenti la morte, stava alle­ sino a oggi, momenta di massima valorizzazione del­ lo hanno portato alla sottoscrizione di ben tre dei ma­ stendo una sua mostra personale nello spazio piu am­ le sue opere. Bonzagni, in qualche raro mom en to, rie­ nifesti del futurismo, alla collaborazione travagliata bito e alla moda di Milano, la famosa Galleria Pesaro. sce a trovare il tempo anche di tornare nella citta dov' e­ con l'"Avanti!" di Benito Mussolini, all' invito a due Nonostante la disgrazia improvvisa della morte del ra nato, per incontrare il padre adottivo e per rivede­ edizioni della Biennale Internazionale d'Arte diVe­ pittore, appena chi usa la mostra personale di Alber­ re gli amici della sua adolescenza, persone colte nezia, al soggiorno di oltre un anno a Buenos Aires, to Martini, la Galleria Pesaro, il primo febbraio 1919, appartenenti alla ricca borghesia locale, persone che fino al tragico epilogo della Prima guerra mondiale apre al pubblico il primo omaggio alla memoria del a vario titolo aiutarono la madre Angela Gilli nella dif­ nella quale perde molti cari amici, morendo poi egli pittore, presentando una selezione di ottanta opere ficilissima e coraggiosissima decisione di lasciare Cen­ stesso a causa dell' epidemia di febbre spagnola, tra­ fra le piu rappresentative. II testo in catalogo e scrit­ to per trasferire la famiglia a Milano, per permettere gica ironia della sorte, a meno di due mesi dalla fine to da un critico formidabile, Vittorio Pica, forse il piu ad Aroldo la frequentazione dell' Accademia di Belle di quell'assurdo conflitto bellico. Ma questa e un'al­ grande scopritore di talenti di quegli anni. Lo spazio Arti di Brera e sviluppare cosi quell'attitudine tanto tra storia emerita di essere percorsa anno dopa an­ della Galleria Pesaro era moho grandee la mostra per­ evidente fin dalla sua adolescenza. Vale la pena ricor­ no, mese dopo mese, quasi giorno dopo giorno, tan­ sonale di Bonzagni fu completata con altre opere de­ dare alcuni di questi amici centesi (coi quali Bonzagni toe incalzante e ricco il materiale artistico prodotto gli amici Ambrogio Alciati, Giuseppe Biasi, Guido 2 non interruppe mai il rapporto), in quanto furono tut­ da questa geniale quanta sfortunato pittore • Cinotti e Adolfo Wildt. La mostra ottiene numero­ ti solidali con la madre nella decisione del trasferi­ sissime recensioni, alcune delle quali danno la noti­ mento a Milano: Maria Maiocchi Plattis in arte Jolan­ zia anche del furto del suo grande quadro Croce/is­ da, una delle scrittrici piu alla moda a quei tempi, 1' ar­ 1918-1919 sione, gia esposto nel1912 nella famosa mostra dei chitetto Giuseppe Costa, il sindaco Antonio Maiocchi, Dal funerale alia mostra personale "Rifiutati", misteriosamente scomparso dallo studio l' ami co del cuore Arturo Costa, il musicista Leone alia Galleria Pesaro in via Stradivari che Bonzagni condivideva con l'a­ cino nella quale il pittore nacque, il cui testo venne Angela Gilli, madre del pittore, Sarti che insegno violino al pittore, il fotografo Fran­ mico pittore Archimede Bresciani. accanto alia tomba scritto dall'amico e compagno di tante avventure Vir­ cesco Gamberini e, non ultimo, Marcello Mallarini di­ Tutti i piu autorevoli giornali, da quelli lombardi a monumentale del figlio eseguita gilio Brocchi: QUI NACQUE I AROLDO BONZAGNI I da Adolfo Wildt nel1919. rettore della locale Scuola di Disegno e Ornata. quelli nazionali, riportarono la notizia della prema­ PENSIERO I ARDORE I SDEGNO I NE COLSERO I L ARTE E bene ricordare che Bonzagni dalla sua terra d'ori­ tura scomparsa dell' artista, annunciando anche i fu­ 1919-1920 I LA GLORIA GLI ARRISE IE SOSPIRA SULLA BREVISSIMA gine non ottenne solo 1' amicizia e la stima delle per­ nerali che si svolsero il giorno successivo, ultimo Le commemorazioni di Cento e Milano: VITA INFRANTA I 30 DICEMBRE 1918. La cerimonia sane vicine alia sua famiglia, rna ricevette anche aiu­ dell'anno. Gli articoli piu importanti vennero scrit­ dal monumento di Adolfo Wildt al discorso venne interrotta dalla pioggia e prosegul nella sala del ti concreti da istituzioni per il completamento degli ti dagli amici di Bonzagni, Marco Ramperti, Raul Ac­ di Guido Marangoni al Teatro comunale di Cento Consiglio comunale, dove il sindaco Aroldo Angeli­ studi a Brera. La consapevolezza del suo valore corsi, Anselmo Bucci, Ercole Bucco e Mario Quar­ e ni pronuncio il discorso commemorativo e Primo chiaramente espressa nei carteggi a sostegno dei con­ ti. II31 dicembre, partendo dall' abitazione in via Eu­ A Cento, sua citta natale, domenica 28 settembre Passerini traccio la biografia del pittore. In quell' oc­ tributi economici a lui concessi fra il1904 e il1908 stachi 38, "il corteo funebre raggiunse la chiesa di 1919 alle ore 18, per iniziativa del Comune, venne sco­ casione la sezione ferrarese del Partito Socialista di- dal Patrimonio degli Studi di Cento, dal Comune di Santa Francesca Romana, i cordoni del carro erano perta una lapide sul fronte della casa in corso Guer- ,/ 15 • stribui un volantino a firma di Marco Ramperti (gior­ ta disparire Ia miseria che gli rivolto 1' anima genera­ nalista dell"'Avanti!" amico di Bonzagni) nel quale, Nomellini, Mentessi, Wildt. II bel catalogo della mo­ fanno propaganda, non imprecano al destine[ ... ] li sa, nell' ora che vedra il trionfo del Socialism a e della tracciando il profilo artistico, veniva rivendicata an­ stra e pubblicato dalle edizioni Di Fiamma e Arturo ha dipinti stracciati rna puliti [ ... ] a guardarli non si giustizia, sui mucchi di rifiuti della citta e della societa, che l'identita politica di Bonzagni, in risposta a un al­ Lancellotti, critico di spicco del momento, estenso­ sente illercio". Balestra conclude il suo acuto saggio accumulati sotto Ia finestra del suo alto studio di cor­ tro volantino realizzato dal Partito Repubblicano fer­ re del testo, ha un commento poco benevolo sia per sostenendo che Bonzagni sarebbe arrivato a un espres­ so Loreto, spuntera una rosa. L'ultimo mendicante rarese che ne rivendicava anch 'esso Ia fede politica. Boccioni, sia per Bonzagni, liquidando le opere di que­ sionismo totale se Ia febbre spagnola non lo avesse appena redento dai suoi cenci, correra a raccogliere Queste polemiche, e il modo enfatico col quale so­ st' ultimo come "illustrazioni di carattere caricatura­ stroncato in poche ore. La mostra al Castello Sforze­ quella rosa per recarla nel Cimitero Monumentale, no proposte, ci danno il clima di quegli anni che pre­ le e solo come tali interessanti". Questo affrettato com­ sco ottiene un risalto sulla stampa senza precedenti, sulla tomb a di Aroldo Bonzagni". II discorso pronun­ cedono Ia marcia su Roma di Benito Mussolini, an­ men to di Lancellotti sicuramente dis turbo la famiglia tutti i giornali Iombardi e nazionali recensiscono Ia ciato dall'onorevole Guido Marangoni nel Teatro co­ ch' egli legato a Bonzagni. del pittore, ma ancor piu avrebbe ferito Aroldo, dal mostra, cosi come alcune riviste specializzate. Si ar­ munale di Cento, unitamente aile polemiche sorte fra Nel mese successivo, aile ore 16 dell' 11 ottobre, al Ci­ momenta che per tutta la vita l'artista subi questa giu­ rivano a con tare fino a sessanta articoli, dei quali i piu esponenti del Partito Socialista milanese, con Marco mitero Monumentale di Milano viene inaugurato uno dizio; Bonzagni cerco sempre di tenere separati i due toccanti e profondi sono scritti da persone che conob­ Ramperti in testa, e membri del Partito Repubblica­ straordinario monumento in marmo bianco in omag­ filoni, quello artistico da quello caricaturista, soprat­ bero Bonzagni, come Marco Ramperti, Gustavo Mac­ no di Ferrara in merito all'identita politica del pitto­ gio a Bonzagni, realizzato gratuitamente dal geniale tutto negli ultimi due anni, quando sviluppo uno sti­ chi, Carlo Carra, Raffaele Calzini e Alberto Rusconi. re, servirono moltissirno a dare eco alla commemora­ le marcatamente espressionista. Gli articoli di Ramperti sono importantissimi perche sculture Adolfo Wildt grazie a una sottoscrizione ef­ zione di Cento sulla stampa nazionale. fettuata fra gli amici artisti, primo fra tutti Arturo To­ Nel1922la rivista "Simplon", nella versione bilingue sottolineano i rapporti di Bonzagni con l"'Avanti!" scanini, volta a coprire le spese della materia prima. italiano-francese, dedica un esemplare corsivo a Bon­ di Benito Mussolini nel1912. zagni a firma di Giuseppe Ravegnani che, intitolan­ Anche l'a;ticolo di Carlo Carra e denso di riferimen­ La commemorazione ufficiale venne ten uta dall' ono­ 1920-1923 do il saggio Umoristi tragici, analizza molto bene 1' o­ ti storici ai momenti di comune frequentazione, dal- revole Guido Marangoni e da Gustavo Macchi. L' o­ Dalla prima esposizione d' arte ferrarese pera di Wildt moho potente per originalita e irnpat­ rigine del suo percorso artistico individuando paral­ 1' Accademia di Brera al futurismo, dallo studio di e alla retrospettiva nel Castello Sforzesco a Milano to visivo e richiama le tre componenti dell' operata del­ lelismi culturali d'oltralpe molto interessanti, quali Klimt e della Secessione ai pezzenti che frugano nel­ l' artist a: !'ironia, Ia satira e il dolore. Frail materiale Steinlen, Chahine, Toulouse-Lautrec, Gavarni, Rops le immondizie degli spiazzi incolti, tra gli enormi ca­ Nella prim avera dell920, nelle splendide sale del Pa­ archivistico donato al Comune di Cento da Luigi Tar­ e tutta Ia cultura modernista tedesca Jugendstil che seggiati metafisici dei proletari milanesi. lazzo arcivescovile di Ferrara, si tiene la Prima Espo­ taglino si trova Ia corrispondenza fra Ia madre del attrasse Bonzagni negli anni di Brera. Nello stesso anno, sulla rivista romana "Voce Amica", sizione d' Arte Ferrarese, a cura della Societa Benve­ pittore e lo scultore Wildt, dalla quale emerge il for­ Il1923 e l'anno in cui a Milano, nella Camera delle Luigi Vicini pubblica un interessante articolo intito­ nuto Tisi da Garofano: Aroldo Bonzagni epresenta­ te legame, fatto di stima reciproca, che legava Bonza­ Asse del Castello Sforzesco, si tiene una grande mo­ lato I! pittore degli umili, dove viene fuori bene il dis­ to in catalogo da Marangoni. Alla mostra partecipano gni a Wildt. In questa occasione, Ia gloriosa rivista "Pri­ stra postuma in omaggio a Bonzagni, curata da Fe­ sidio interiore vissuto dall' artista in merito alia sua du­ i migliori nomi dell'arte ferrarese, da Gaetano Pre­ mato artistico italiano", diretta da Guido Podrecca, derico Balestra, che riunisce cinquantasette opere plice attivita di pittore e di caricaturista: "Fu male che viati (ventuno opere) a Giuseppe Mentessi (tre ope­ dedica nel secondo numero uno spazio al pittore, ri­ sui tema La ricerca di un'espressione. La mostra vie­ il Bonzagni volesse dipingere delle caricature, perche re), da Giovanni Battista Crema (nove opere) a Ugo cordandone le dati umane e artistiche, precisando ne inaugurata il3 febbraio e il catalogo, edito da Al­ egli e una tempra di grande artista. Cos! scrisse Ia Martelli (ventisei opere), da Arrigo Minerbi (nove ope­ che Aroldo aveva gia concordato le modalita della sua fieri e Lacroix, sfoggia una copertina disegnata da dott. [Beatrice] Calligaris, dopo aver visitato Ia Mo­ re) ad Adriana Bisi Fabbri (cinque opere); rna il po­ collaborazione alla rivista: "Quando annunciammo 'II Adolfo Wildt mentre le fotografie delle opere sono stra Individuale nella Sala delle Assi. Ma il Bonzagni sto d'onore e dedicato al compianto Bonzagni che del grande Emilio Sommariva, amico della famiglia stesso, nell'unica lettera che di lui posseggo e che cre­ Primato', ci venne incontro vibrante d' entusiasmo. Gli espone cinquantuno opere. proponemmo di lavorare a fianco di Bruno Angolet­ Bonzagni. Il testo di Balestra e toccante perche ricor­ do del1914 perche senza data, cosi mi diceva: 'Hoven­ Questa presenza ottiene un grande risalto sulla stam­ ta [ ... ] ne fu esultante: faremo cose grandi". II13 gen­ da moho bene e con grande commozione momenti tiquattro anni e spero di realizzare qualche sogno, pa e, a mostra terminata, le sue opere sono richieste naio 1920 Ia Giunta comunale di Cento delibera di in­ di frequentazione dell' artista: "Bonzagni ed io erava­ mentre intanto continuo a violentarmi colle compo­ anche dalla Societa Pro Vicenza che organizza la Pri­ titolare ad Aroldo Bonzagni Ia piazza sorta dal recu­ mo amici; un anno, !'ultimo della sua vita, nei mesi sizioni satiriche, che io disprezzo profondamente'". ma Esposizione Nazionale d'Arte nella citta del Pal­ pero dell' area ex Porta Mulina ed ex Porto Canale e d' estate, ci si vide tutti i giorni, per molte ore, allo stu­ Dato che Bonzagni dichiara di avere ventiquattro an­ ladia nei mesi di agosto e settembre. Bonzagni vi par­ Ia via compresa fra lo sbocco di corso Ugo Bassi e quel­ dio di via Stradivari. Andavo da lui anche per la gioia ni, la data della lettera non puo essere 1914 come im­ tecipa con cinquantasette opere ed einserito in un con­ lo di via Olindo Malagodi. di vita che m'attaccavanel vederlo dipingere, cosi con­ magina Vicini, ma 1911, essendo l'artista della classe teste nazionale. L' allestimento e Ia disposizione degli Nel Teatro comunale di Cento, il14 marzo, ha luogo tento, in maniche di camicia e a finestre spalancate. 1887. T uttavia essa ci dimostra Ia sua lacerazione in­ artisti tengono conto delle scuole regionali di prove­ una toccante commemorazione del pittore alla presen­ Vestiva appariscente, le scarpe di lustro nuovissime, teriore in merito aile caricature che egli doveva pur nienza; ci sono anche le nuove tendenze e tutti gli ar­ za dei familiari. Oratore ufficiale l' onorevole Guido l' abito sempre chiaro gli segnava un pallido viso, gen­ compiere, a malincuore, per assicurarsi il pane della e tisti piu noti del mom ento, ma Ia stampa segnala prin­ Marangoni, al quale fa seguito un concerto dei solisti tilito di bond". Balestra prosegue in catalogo analiz­ vita. Bonzagni continua: "Sono nato per non fare cipalmente le opere di Previati, Moggioli, Wildt e Bon­ Aldo Solito de Solis (pianoforte), grande amico di zando 1' ambiente culturale nel quale Bonzagni creb­ quello che voglio, per volere quello che non posso. Non zagni, citato anche per Ia vendita di alcune sue opere. Aroldo, Alberto Poltrinieri (violino) e Antonio Valisi be; ricorda personaggi moho noti coi quali ebbe rap­ sono per questo nevrastenico ... tutt'altro. Ho anco­ Nel 1921, mentre a Livorno gli amici socialisti di (violoncello). dattiloscritto originale del discorso te­ porti professionali e d' amicizia e sottolinea la sua ra 1' entusiasmo e la speranza di piegare la vita ai miei II Bonzagni discutono nel famoso "congresso della scis­ nuto al Teatro comunale, con le correzioni dello stes­ attrazione per il mondo dei diseredati e degli emar­ desideri e Ia persuasione di arrivare". sione", alcune irnportanti opere del pittore, fra le so Marangoni, conservato nell'archivio della Galle- ginati, ritenuto da lui pieno di umanita. I1 critico e quali Molinari in piedi che suona il vzolino e La pre­ ria (donazione Tartaglino); contiene molti riferirnenti spinge l' acceleratore anche sulla lettura espressioni­ ghiera di Bonalumi, sono esposte aRoma nella Pri­ alla vita culturale milanese e descrive moho bene Ia te­ sta delle opere di Bonzagni: "Ha un dono d'osserva­ 1924-1939 ma Biennale Romana d'Arte, allestita nel rinnovato nacia e le doti umane del pittore nei confronti dei col­ zione acutissirno; nella folia che brulica, acciuffa e bef­ La valorizzazione del pittore Palazzo delle Esposizioni di via Nazionale. Le ope­ leghi, sottolineando anche l'identita politica di Bon­ fa il ridicolo, stigmatizza i pregiudizi, le imposture, nel ricordo degli amici re di Bonzagni sono esposte accanto a quelle di Um­ zagni: "Lotteremo noi, lotteranoo i nostri Eigli per tra­ le ipocrisie consacrate [ ... ] come scopre i suoi men­ berto Boccioni in un contesto artistico di prirn'ordi­ durre in realta di giustizia uo sogno fi.ammeggiante. dicanti, incappati nell' unto dei mantelli, pesanti nel­ La valorizzazione del pittore e Ia preoccupazione .U ne, dove figura il fior fiore dell' arte italian a: Fattori, Nel giorno della vittoria, quando avremo vinto e fat- le scarpe scassate, sui marciapiedi, dove il granito e principale della famiglia Bonzagni: infatti nel1924 si Segantini, Previati, Pellizza da Volpedo, Mancini, d'una durezza inviolabile [. .. ] questi rifiuti vivi, non tiene un' altra mostra monografica. Grazie all' on ore-

17 mazioni moho interessanti perche contengono ricor­ ge via Alberto Mario con via Federico Faruffini nel conoscevano ... magro, giallo, gli occhi spiritati e sem­ dJ personali di amici che lo frequentarono. Sull"'Il­ rione Magenta. pre vestito d'unlogoro abito a falde, dalle cui tasche lustrazione I tali ana", a firma Ariele (Marco Ramper­ In occasione del Quarto Centenario Ariostesco, nel posteriori sp rgevano i lemhi d'un enorme fazzolet­ ti), e pubblicato un bellissimo saggio intitolato Bon­ giugno 1933, la Societa Benevento T is.i da Garofal to rosso. L'altro, Andrea Bonalumi, era un accatto­ zagni.· i nostri vent' anni: "Era uno scan zona to di Ferrara, nell' ambito della Terza Mostra Retrospet­ ne d e pareva uscito clalla Parabola dei ciecbi cU Brue- ragazzaccio, con la paglietta di traverso, un fiore in tiva d'Arte Moderna, voluta dal indacato degll arti­ el, c n Ja sua tenibilc faccia tuna solchi e buchi, con b?cca e negli occhi quell' espressione di stu pore, em­ sti ferraresi, ha allestito a Ferrara sei mostre perso­ la sua lunga pertica, con le due grosse bisacc:e incro­ plto di energia, che hanna spesso gli impertinenti nali dei pittori Gaetano Chierici, Giuseppe Mentes­ ciate sul petto". Alu·.i articoli vennero sccitti da Leo­ geniali, i crudeli senza saperlo. Fu il pittore Frisia a si, Alberto Pisa, Giovanni Muzzioli, Ugo Martelli e nardo B rgese ull' 'Ambro iano" del 3 gennai ~os~rarmelo. Ricardo, e confesso, d'averne provato Aroldo Bonzagni. La scelta degli artisti e di Medri, 1939, e Ia Giorgi Nicodemi e Michele Cascella sul d1sp1acere. A prima vista, non si scoprivano infatti di Pancaldi e Gandini, come ricorda Leonida Pirani in "Perseo" di Milano del primo agosto. lui che l'aggressivita e !'ironia ... Che fa qui a1 Con­ un articolo pubblicato il23 giugno sul "Carriere Pa­ servatorio?- chiesi a Frisia, che lo conosceva da tem­ dano" di Ferrara; Bonzagni e presente con ventuno po. Eravamo a un concerto di Mainardi ... Da quat­ opere provenienti dalla famiglia dell'artista e da col­ 1940-195.5 tro mesi ha imparato il pianoforte, e ... - Da quattro lezioni private. Dagli studi di Gee (Enrico Gianeri) mesi?- Sl: da solo. E suona Beethoven- Tant'e: m'e Oltre che nella sua terra natale, Bonzagni continua a aile prime iniziative di Elva Bonzagni antipatico. Mi hanna chiesto un articolo su di lui. Non essere ricordato anche a Milano, come fece la Societa lo scriven). L' articolo per Aroldo Bonzagni - i1 pri­ perle Belle Arti ed Esposiz.ione Permanence con la In questi anni bisogna soffermare la nostra attenzio­ ma credo, dedicatogli in Italia -me 1' aveva chiesto Mostra Commemorativa del Cinquantenario dove so­ ne su un personaggio che ha contribuito alia rivalu­ Benito Mussolini. Invece quell' articolo lo scrissi. E no esposte numerose opere di grandi maestri vissuti tazione del nostro artista. Si tratta di Enrico Gianeri, diventammo amici, fratelli ... a Bonzagni non si resi­ fra Ottocento e Novecento e Bonzagni e presente con in arte "Gee", avvocato, giornalista, caricaturista e in steva. Egli era la simpatia stessa: adorato dalle don­ cinque opere, nella stessa sala dove sono esposti quat­ seguito anche autorevole storico della caricatura. Ed ne; diletto al cuore di tutti ... Quale fosse i1 potere cor­ tro dipinti di . e proprio a quest' ultima attivita che noi dobbiamo pre­ diale di colui che sapeva conquistare Beethoven in Nel1938, in occasione del ventennale della morte di stare attenzione. A guerra gia dichiarata, Gee pubbli­ quattro mesi e un'anima in quattro minuti none fa­ Bonzagni, a Milano- nella chiesa di Santa France­ ca l' ormai introvabile La vita edura ma comica. 1890- cile spiegare ... e dopo vent'anni eccomi a~cora a ri­ sea Romana- si tiene una cerimonia religiosa per com­ 1915: un quarto di secolo di caricatura, edito da Gar­ pensare la fatalita d' averti dovuto detestare un istan­ memorate l'artista. I giornali lombardi e ferraresi ne zanti a Milano nel1940, dove Bonzagni e collocato in te, per poi rimpiangere tutta la vita". Anche 1' artico­ danno la notizia ed escono altri articoli che aggiun­ un panorama di caricaturisti europei. Queste interes­ lo di Cesare Ludovici, uscito sui quotidiano "La Sera" gono notizie interessanti, come quello di Vincenzo santi pubblicazioni di Gee, favorite da una straordi­ di M~an_o il3 gennaio 1929, ci aiuta a capire gli in­ Bucci dal "Carriere della Sera" del30 dicembre che naria raccolta privata di riviste satiriche oggi conflui­ teresst dt Bonzagni: "Lo rivedo in casa mia dove ve­ ricorda i gravosi sacrifici ai quali an do in contra lama­ te nell' Archivio Storico della citta di Torino, proseguo­ niva per studiare dal vera le locomotive a' tutto va­ dre e la malattia al ginocchio di Aroldo: "Sua madre, no con La donna, la moda, l' am ore in tre secoli di pore nella sottostante via ferrata. E quelia volta una vedova [come si vedra la notizia e errata], senza mez­ caricatura, uscito nel1942 sempre presso Garzanti, do­ gliene riusd a dovere. Allora 1a appese a1 muro e zi, con quattro figli da tirar su, venne coraggiosa­ ve Gee riprende il discorso su Bonzagni e pubblica la mentre la stava attaccando, confessava, ridendo, di mente per essi a Milano e soprattutto per asseconda­ tavola Donne da marciapiede: "Non bisogna dimenti­ aver avuto l'illusione conclusiva di restarci sotto. re la decisa vocazione artistica d' Aroldo. Bisognava care Aroldo Bonzagni, caricaturista in gran voga nel­ 'P_erche questa sai, cam min a davvero, sai .. . ne fara, iscriverlo all' Accademia di Brera. Con eroici sacrifi­ la stesso periodo e marta giovanissimo alla fine del sal, della strada' [ ... ] Lo rived a nelle turbolente adu­ ci ella ve lo tenne sino alia fine dei corsi. Una volta 1918. Era un caricaturista rapido, sintetico, convin­ nate, dove la parola efficace prendeva 1' acceso colo- che turte le risorse eran esaurite si red e per ven­ centissimo e la sua era una caricatura benevola, rifles­ re dei suoi quadri di folia e nei teatri di prosa a se­ ded le grandi tree e di ui andava orgogliosa. e pago so del suo animo smisuratamente buono verso tutti i guire con entusiasmo le prime commedie di G.B. quello d1e c'era da pagare. E il6glio, degno dilei,la reietti della vita, verso tutti i reietti di una societa ma­ Shaw (nel1912) che per merito di Emma Gramma­ ricambiava tudiando con fervore. Ammalato di si­ le organizzata. Amava mertere in contra to la rroppo tica si portavano sui palcoscenici italiani. E alia Sca- novite a un ginocchio, ·i trascino per molti gioroi a ampollosa ricchezza con Ia misecia a cui nessuoo ba­ Aroldo Bonzagni con la sorella la in loggione, a far baruffa in difesa di Riccardo Brera, dalla casa Jomana, fermandosi quando le dava. Era un innamorato de!Ja giustizia, un vole Guido Marangoni, che ricopriva anche la cari­ fit­ ribell Elva, 1912 circa. Strauss, di Debussy, di Dukas ... Lo rivedo a studia- ca di sovrintendente del Castello Sforzesco la mostra te ne!Ja gamba inferma si facevamo piu acute, rna non contra ogni disonesta. Percio n li e sue caricature af­ re i primi dementi di armonia, che pensava anche di fiorava sempre un che di goyesco, una predilezione di Bonzagni gia tenuta a Milano al Castello' viene tra­ perdette neanche una lezione [ ... ] Lo studio di Bon­ comporre musica. Aveva gia scritto alcune poesie da zagni era alla periferia di Milano. intorno pianta­ peri pezzenti e le donnine macere in scialletto ole al­ sferita a Varese. L'inaugurazione si tiene 1'11 ottobre Ll rivestire di note. Forse anche per questa gli fu ami- i nel sal one del Palazzo comunale con la prolusione di vano le !oro baracche i venditori girovaghi, i piccoli tre dagli occhi offuscati che battevano invano mar­ eo e lo amo teneramente Toscanini". ciapiedi in gelide notti invernali o si accasciavano Marangoni stesso. Escono molti articoli suila mostra circhi dci sobborghi, gli zingari, i saltirnbanchi, Ia Il4 aprile 1931 il podesta di Milano duca Visconti di stanche sui marmo di un tavolino in uno squallido caffe. di Varese, il pili toccante dei quali e pubblicato il 9 gente randagia che vive d'ogni mestiere. Egli non Modrone, gia ritratto da Bonzagni in un magistrale ottobre sulla "Cronaca Prealpina" e firmato A.F. Del­ aveva che da farsi aUa finestra per essere spettat re Le sue donnine eleganti erano di derivazione tedesca, disegno caricaturale, accogliendo la proposta di Ni­ di quell'influsso del primo Dudovich, del "Simplicis­ la Porta, giornalista che era stato con Bonzagni a li que! mondo pietoso e curioso [ ... ]Due poveri dia­ codemi, direttore del Museo d'arte Moderna e di Buenos Aires nell914. voli pecialmente posarono nella stu lio di Bonzagni, simus", di Giacconi e del prima Bompard. Una discen­ Monti,. direttore del Museo Storico del Risorgi~en­ denza indiretta da Reznicek". Gee, nelle sue pubbli­ Alla fine dell928, decimo anniversario della scom­ con tama frequenza cb'essi avevano finito per affe- to, dehbera d'intitolare una nuova via di Milano ad cazioni, non si dimentichera mai di Bonzagni: lo ri­ parsa dell' artist a, escono alcuni articoli densi di infor _ 7..ionarsi a lui. Uno era Verardo Molinari, il violinista Aroldo Bonzagni, precisamente quella che congiun- eli trada, una macchletta che allora tutti i milanesi prende in Il piccolo re Vittorio Emanuele nella caricatura 18 + Elva Bonzagni sorella di Aroldo, mondiale, edito a Torino nel1946, e ancora nella Sto­ incisioni con la riproduzione fotografica di Elva Bon­ anni Venti. ria della caricatura europea, uscita da Vallecchi a Fi­ zagni accanto ad Arturo Toscanini, Margherita Ca­ renzenel1967. rosio e Herbert von Karajan. L'ultimo suo concerto II ruolo importante che Bonzagni ebbe nella nasci­ del quale si e rrovata notizia risale all946, p i piu ta del futurismo, si rileva nei ricordi di Carlo Carra, nulla di riferito alla sua carriera di concertista per­ riportati sotto forma di diario nel volume La mia vi­ che in quegU anni vi rinuncio a fav re dell'amote per ta, edito da Longanesi aRoma nel1943 e riedito da il fratello, dedicancJo rutra e stessa, famiglia, risor­ Rizzoli a Milano nel1945. Questo diario e ricco di se e conoscenze, alla valorizzazione di Aroldo Bon­ particolari, pen), in qualche parte, dato che Carra lo zagni. Il31 ottobre 1946 a Milano, nella chiesa di San scrisse negli anni Quaranta sulla base dei suoi ricor­ Giovanni in Laterano, Elva Bonzagni si unisce in ma­ di, oggi puo essere messo in discussione, come quan­ trimonio con Francesco Poggi, che rimarra con lei do ricorda le motivazioni che sono alia base del ri­ sino alia sua morte. tiro di Bonzagni dal futurismo, argomentazioni che Nello stesso anno l'Associazione Amici dell'Arte di non quadrano con i documenti ora in possesso cJel­ Milano, in accordo con la famiglia Bonzagni, istitui­ l'archivio Bonzagni. Ma questa e un 'altra toria che, sce il premio Aroldo Bonzagni: si tratta di un con­ per Ia sua importanza, m rita di ssere ripresa, piLl corso per un disegno sul tema "Perla Pace". La mo­ avami, nella biografi:~ ddl'artista. Cos! come ripren­ stra si tiene nell' antisala del Consiglio del Castello Sfor­ deremo anche alcuni aspetti lelia straordinaria figu­ zesco di Milano e viene inaugurata il6 novembre. La ra di Angela Gilli Bonzagni, madre d ll.'arti ta, che giuria e composta da amici di Arolclo, quali Raffae­ ll 7 marzo 1944 muore a 87 anni, il cuj ruol non f~ le alzi.ni, Michele Ca celia, Aldo Carpi, Carl Carra, certo rninore di quello della straordinaria sorella Raffaele de Gracia Umberto Milani e Ugo Nebbia. dell' artist a, Elva Bonzagni, figura carismatica alia Nel 1951 I Ass ciazione G iosue Carducci cli Com base della Galleria d'Arte Moderna dedicata all'ado­ organizza una mostra piuttosto originale, perche ac­ rato fratello e rnotore della stessa fino al1987, anno comuna tre artisti fra loro diversissimi: si tratta di Fran­ della sua morte. cesco Hayez, Cesare Tallone e Aroldo Bonzagni. La Ada detta Elva nacque a Cento il9 marzo 1901, dal mostra si inaugura a Como nella bella sede dell'as­ matrimonio di Angela Gillie Felice Bonzagni; si tra­ sociazione e rimane aperta dal2 al30 settembre. sferi a Milano nel1903 con la madre, la sorella Lui­ II confronto Tallone e Bonzagni risulta interessantis­ sa e i fratelli Giuseppe detto Peppino e Aroldo se­ simo perche Tallone era stato il titolare della catte­ dicenne. Elva, da tutti conosciuta come "la sorella dra piu importante a Brera, quella di Pittura, ten uta di Aroldo", sviluppo un'intensa passione peril pia­ dal1898 al1919 e quindi maestro di Bonzagni. noforte, fino a diventare una squisita pianista, il cui­ mine del cui successo venne toccato negli anni Tren­ ta e Quaranta. Dai racconti degli amici di Bonzagni 1956-1959 si intuisce che fu il pittore stesso a trasmettere alia Dal discorso di Carlo Carra in occasione giovane sorella il piacere del pianoforte e fu proprio dello scoprimento di una lapide a Milano Aroldo a impartirle le prime lezioni. L' archivio Arol­ all'inaugurazione a Cento delle prime do Bonzagni possiede locandine e programmi di sa­ tre sale della Galleria la dei suoi numerosi concerti, oltre a ritagli di gior­ nali con recensioni critiche. Tra il1935 e il1946 El­ In via Eustachi 38, sulla facciata della casa dove va Bonzagni tenne decine e decine di concerti in Bonzagni visse fino alia morte, per iniziativa del numerosissime citta italiane fra cui Torino, Bologna, Comune di Milano, il 5 maggio 1956 aile ore 11 Firenze, Genova, Bari, Ferrara, e naturalmente an­ viene scoperta una lapide in memoria del pittore; il che a Cento, sua citta natale, nel Teatro Comunale, discorso ufficiale e tenuto da Carlo Carra: "Bonza­ dal quale illO aprile 1932 annuncio ai concittadini gni operava fuori da ogni regola prefissa [ ... ] conob­ una tournee all' estero che da Parigi l'avrebbe por­ bi Aroldo Bonzagni nel1906 all'Accademia di Bre­ tata nelle principali capitali europee. Nell'ottobre ra e di lui serbo un grato e nostalgico ricordo [ .. . ] 1933 venne invitata anche a tenere un concerto per mi divenne amico fin dai primi giorni [ ... ]Perla vi­ i sovrani d'Italia nella loro tenuta a San Rossore. vacita del carattere suscitava in tutti la simpatia [ ... ] Condusse trasmissioni musicali alia Radio RAI e in­ Segantini era morto [ ... ] Medardo Rosso viveva cise dischi per La Voce del Pad rone, Odeon, Cetra lontano dalla patria, Previati era considerato un e Columbia; que t'ultirna casa discografica, nel pro­ astruso [ ... ] ecco sorgere in un gruppo di giovani gio cielo artistico del nostro paese fe~e l'eff~tto .~i del26 maggio 1956 da la notizia della prima dona­ prio catalogo promozionale del 1950, nella sezione la necessita di tentare qualcosa che valesse a ride­ uno squillo di tromba in un campo dt dormtentl . zione al Comune di Cento di alcune importanti ope­ "Dischi novita" segnala alcune sue incisi ni, cosl stare a nuova vita l'arte [ ... ] nacque cosi il futuri­ In quest' ottica di rivalutazione storica, le conoscen­ re di Bonzagni. Il giornale parla di un gruppo di ope­ come anche nel catalogo discografico delJa Voce del smo al quale Bonzagni aderi firmando il primo ma­ ze e le iniziative di Elva Bonzagni cominciano a pro­ re portate a Cento dalla sorella dell'artista E!va Bon­ Padrone di quegli anni troviamo segnalare cUvcrse sue nifesto di aperta baldanzosa ribellione, che nel gri- durre effetti concreti; infatti la "Gazzetta Padana" zagni e consegnate alia Giunta comunale m attesa 21 di restaurare alcune sale, ora destinate a magazzi­ Questa lettera e fondamentale perche ci fa capire le ruite da Elva Bonzagni con altre ritenute di maggio­ ri, pubblicata presso Federigo Cappelli. Il testo di Lon­ no, del piano terra della Pinacoteca civica per de­ vere ragioni del suo strappo dal futurismo e pertan­ re rappresentativita: cosl succede con I' opera di Ar­ ghi e conciso rna puntuale nei riferimenti culturali al­ stinarle a Galleria d'Arte Moderna: "I due quadri to la riprenderemo, piu avanti, nella biografia. turo Tosi, citata nell'invito del 1959 e assente negli Ia Secessione del "Simplicissimus" e alia vena satiri­ piu importanti, sia per bellezza che per valore, fa­ Anche a Cento i tempi sono maturi per rivalutare de­ elenchi degli anni successivi e cosl pure il Ritratto di ca e caricaturale: "Umanitario, pacifista, populista centi parte della donazione, sono ritratti di Umber­ gnamente, proprio nella sua citta natale, 1' attivita di Umberto Boccioni, opera ben nota di Aroldo Bonza­ sincero, anche se prima atteggiato in modi di scapi­ to Boccioni [ ... ] e di Lyda Borelli", quest' ultimo do­ questo geniale protagonista dell' arte europe a del gni che oggi si trova nel Museo Lercaro di Bologna. gliatura e di boheme, il Bonzagni si volse in seguito, nato dai coniugi Carlo Brugnoli e Ada Rovelli di Mi­ Novecento. Il19luglio 1959, grazie all'impegno con­ con piu insistenza, a una tematica piu schiettamente lano. In attesa del restauro dei 1oca1i, le opere di giunto di Elva Bonzagni, del sindaco di Cento Aldo impegnata. E, nella nuova inclinazione, penso gli po­ Bonzagni, facenti parte di questo primo nucleo, ri­ Marvelli e di Nefta Grimaldi, direttrice della locale 1960-1964 tesse giovare la conoscenza del fortissimo Rata-Lan­ mangono conservate nel Municipio di Cento. Evi­ Pinacoteca civica, vengono inaugurate tre sale al pia­ Daile prime monografie di Bonzagni ga (Galan tara), 1' acerrimo caricaturista de L' Asino e dentemente i1 Comune di Cento, sollecitato da que­ no terra della Pinacoteca civica, con un primo nu­ all'inaugurazione dell'ampliamento della Galleria della parigina Assiette au Beurre. Credo percio che sto atto munifico provocato da Elva Bonzagni, co­ cleo di opere di Bonzagni esposte accanto ad altre in un racconto che sempre si aspetta, e la cui esigen­ mincio a dimostrare un interesse concreto verso di artisti che hanno inteso rendere un omaggio a1- za sempre piu si avverte, della caricatura politica in l' artist a. Lo straordinario entusiasmo di Elva Bonzagni e ir­ l'amico scomparso prematuramente. Si tratta di un refrenabile e non trova ostacoli. Nel1961, per inizia­ Italia negli ultimi cent' anni (da Matarelli a Scalarini, Nel mese di agosto dello stesso anno esce 1' ottavo nu­ vero e proprio avvenimento culturale: numerose au­ tiva del Comune di Modena, viene posta una lapide per citare i due estremi piu significativi) anche il Bon­ mero della "Rassegna di disegni e pitture d' artisti di torita intervengono, quali i tre prefetti delle provin­ a ricordo del pittore sulla Villa Lonardi (gia San Don­ zagni potra avere un suo posto preciso e con una ca­ oggi", dedicato interamente a Bonzagni. Nel segna­ ce di Ferrara, Bologna e Modena, il cardinale Giaco­ nino) nella frazione San Donnino di Modena, den­ ratterizzazione che non ne dimentichi neppure le in­ lare questo numero monografico, un giornalista ricor­ mo Lercaro, arcivescovo di Bologna, gli artisti Aldo tro la quale si trovano molte pitture murarie esegui­ flessioni dialettali padane e, magari, meneghine". da che "La sorella dell' artista, abitante a Milano, Carpi, Remo Taccani e Achille Funi, e amministra­ te da Bonzagni nel1911. Grazie all' attivita del Comitato per le onoranze ad sig.ra Elva Bonzagni Poggi, ha espresso da tempo al­ tori del Comune di Milano. La cerimonia comincia Nel dicembre del1961, presso le Edizioni Cappelli Aroldo Bonzagni e particolarmente di Nefta Grimal­ Ia Amministrazione Municipale di Cento il desiderio con la deposizione di una corona presso la casa na­ di Bologna, esce la prima monografia dedicata alia pit­ di Barbanti, che tiene i rapporti con 1' Amministrazio­ di erigere a sue spese un bus to a1 fratello, alia condi­ tale di Bonzagni e prosegue alia Pinacoteca civica col tura di Aroldo Bonzagni: i testi di presentazione so­ ne comunale di Cento e con la Soprintendenza ai Be­ zione pero che il Comune destini e prepari l' area. La taglio del nastro effettuato da Maria Pagani Giaco­ nodi Carlo Carra e Aldo Carpi, la cura della pubbli­ ni Artistici e Storici di Bologna diretta da Cesare Giunta Municipale sembra abbia preso in conside­ melli, nipote del presidente della Repubblica Giovan­ cazione e di Elva Bonzagni che mette a disposizione Gnudi, si arriva a un progetto di ampliamento della razione la richiesta, rna an cora non ha deliberato nul­ ni Gronchi. Nell'occasione presero la parola Nefta Pinacoteca per allargare gli spazi della Galleria d'Ar­ la in proposito". dei lettori uno straordinario corredo fotografico, una Grimaldi, Aldo Carpi e il sindaco di Cento Aldo puntuale biografia dell'artista e una vasta bibliogra­ te Moderna Aroldo Bonzagni. Questi lavori di re­ Alia fine del1958, in occasione del quarantesimo an­ Marvelli che ringrazio sentitamente Elva Bonzagni fia. L'edizione ottiene un huon successo di critica e stauro riguardano tutto il piano terra della Pinacote­ niversario della morte dell'artista, vengono pubbli­ Poggi peril suo impegno nella valorizzazione del fra­ di diffusione sul territorio nazionale, al pun to da ren­ ca civica, sono finanziati dal Comune di Cento even­ cati numerosi articoli, i piu importanti dei quali so­ tello. Gia in questo primo nucleo di opere, il cui elen­ dersi necessaria una seconda edizione dell' opera. gono ultimati nel mese di maggio del1964, mettendo no firmati dagli amici della giovinezza del pittore co a stampa si trova allegato all'invito dell'inaugu­ Nel1962, per iniziativa dell' Associazione Turistica Pro in condizione Elva Bonzagni Poggi di organizzare l'i­ (Achille Funi, Aldo Carpi, Emilio Guicciardi, Raul razione, si capisce l'impostazione che Elva Bonzagni Loco di Cento, viene istituito il Primo Premia Arol­ naugurazione del primo ampliamento della Galleria Viviani e soprattutto Marco Ramperti), su uno spe­ Poggi vuole dare alia Galleria d'Arte Moderna: ac­ do Bonzagni Mostra Nazionale di Pittura. La mostra d' Arte Moderna. La stampa locale e nazionale da am­ ciale monografico della rivista "La Martinella di Mi­ canto a un numero sufficientemente rappresentati­ si terra 1' anno successivo, dal primo al15 settembre pia spazio all'inaugurazione che si tiene il14 giugno, lano". Ramperti rimarca illegame particolare che vo di opere di Aroldo Bonzagni, nove in tutto (cin­ 1963, nel Teatro comunale Giuseppe Borgatti. La mette in risalto la ricchezza delle opere esposte e il brevemente Bonzagni intreccio con Benito Mussoli­ que dipinti a olio e quattro tempere), si trovano commissione di accettazione e premiazione, formata giusto connubio con le tele del Guercino, altro figlio ni: "L'invito a scrivere di lui fu quasi un comando: rna esposte anche opere di artisti che conobbero Arol­ da Francesco Arcangeli, Nefta Barbanti Grimaldi, illustre della terra di Cento, le cui opere sono espo­ come non avrei acconsentito a quest' ordine dato che do e con lui strinsero un legame di amicizia e colla­ Pompilio Mandelli ed Erminio Martini, valuta cen­ ste al piano superiore dello stesso palazzo. Giustamen­ I'eseguirlo m' avrebbe fatto tanto piacere e che an cor borazione. I nomi presenti sono molto prestigiosi e toquarantasette opere concorrenti e assegna il primo te la stamp a valorizza anche 1' operate di Elva Bonza­ piu sene sarebbe compiaciuto Benito Mussolini? Si la raccolta di queste opere si deve alia loro genero­ premio di 200.000 lire al pittore Pompeo Vecchiati gni Poggi e sottolinea 1' originalitii dell'iniziativa cen­ ritrovera infatti 1' articolo, due colonne d' apertura in sita e soprattutto all'intraprendenza di Elva Bonza­ di Modena, la cui opera rimane nella Galleria cente­ tese nel contesto culturale italiano degli anni Sessanta, terza pagina, nella collezione dell' Avanti! di quaran­ gni: Aldo Carpi, Marcello Dudovich, Achille Funi, se, il secondo premio al pittore Galileo Cattabriga di dove sono an cora poche e rare le gallerie civiche d' ar­ tacinque anni fa, allora che il futuro Duce degli ita­ Guido Marussig, Leonardo Borgese, U go Celada da Bondeno e il terzo premio alia pittrice Dina Pagan De te moderna dedicate agli artisti del Novecento. Le sa­ liani dirigeva il quotidiano socialist a [ ... ] Mussolini Virgilio, Guido Tallone, Raul Viviani, Remo Tacca­ Paganis di Bologna. L'istituzione del primo premio le espositive sono pass ate da tre a sette e le opere rac­ aveva riso di vero cuore innanzi a certi cartelloni di ni, Arturo Tosi, Eugenio Polesello, Adriano Spilim­ Aroldo Bonzagni, la cui regia e sempre di Elva Bon­ colte dalla vulcanica sorella dell'artista sono diventa­ Bonzagni [ ... ] Mussolini l'aveva capita, quella mise­ bergo, Michele Cascella, Carlo Carra, Mario Sironi, zagni Poggi, favorisce a Centola nascita di un Comi­ te centotrenta. Naturalmente il nucleo di Bonzagni e ricordia d'un uomo che sorrideva rna compativa; che Luciano Minguzzi, Adolfo Wildt, Francesco Wildt tato perle onoranze ad Aroldo Bonzagni, il cui sco­ il piu rappresentativo, formato da quindici opere, di socialista non era ne voleva essere, e pero portava en­ e Timo Bortolotti. po e quello di valorizzare la Galleria d'Arte Moder­ cui cinque donate da Elva Bonzagni Poggi, una dal­ tro se l'istinto di carita e lo spirito di giustizia che ani­ A scanso di equivoci, e bene chiarire subito che El­ na sorta nel1959; ne fanno parte centesi molto attivi la sorella Luisa, mentre le altre nove provengono da ma, deve animate il migliore socialismo". va Bonzagni Poggi, da questa primo nucleo di ope­ quali Mentore Orsi, Nefta Barbanti Grimaldi, Nerio famiglie milanesi vi cine alia famiglia Bonzagni. Per 1' oc­ Nel1958 viene pubblicata aRoma una vasta quanto re, nella Galleria dal1959, fino alia sua morte avve­ Bregoli, Tonino Casanova, Luigi Riguzzi, Enzo Tar­ casione viene stampato un catalogo della Galleria con meticolosa ricerca realizzata da Maria Drudi Gam­ nuta nel1987, non ufficializzo mai con un atto 1' av­ tarini e naturalmente la sorella del pittore che nel numerose riproduzioni fotografiche, l'elenco delle billo e Teresa Fiori, Archivi del Futurismo, dove vie­ venuta donazione ne delle opere del fratello, ne di 1963 riesce a far scrivere un testo critico sull' artista opere, una raccolta critica di saggi e un testo intro­ ne resa nota una lettera inedita di Umberto Boccio­ quelle donate da altri pittori, per suo tramite, alia Gal­ a Roberto Longhi, personaggio carismatico, ricono­ duttivo di Marco Valsecchi, amico e compagno di ni a Gino Severini dell' agosto del 1910, nella quale leria Aroldo Bonzagni; pertanto puo succedere di sciuto unanimemente come il pili autorevole storico Bonzagni negli anni della gioventU: "Tutti sanno quan­ il grande pittore futurista commenta il ritiro di Bon­ trovare, in questi primi elenchi, alcune opere che dell' arte italiano. Il testo di Longhi esce come prefa­ to sia difficile costituire una nuova galleria d' arte mo­ zagni dal futurismo e la conseguente sostituzione. non troveremo negli elenchi successivi, perche sosti- zione a una raffinata cartella editoriale intitolata Fio- derna. La prima difficolta e quella di superare un

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certo muro di silenzio da parte delle amministrazio­ tenzione dagli amministratori locali, con il sindaco Ar­ zioni precedenti. Ballo descrive con arguzia i quaran­ ste coinvolgendo il pubblico, che assistette divertito ni comunali [. .. ]una galleria d'arte moderna e ne piu rigo Bisi in testa. Era forte la sensazione che la citta tasei disegni pubblicati e costruisce un interessante a questa spettacolo innovative e originale. Escono al­ ne meno che un istituto d'istruzione [ ... ] il centro di di Cento con la nuova Galleria possedeva un "fiore parallelo con Boccioni: "Signora a! ca//i:, disegno per cuni articoli, il piu importante dei quali e scritto dal- un dibattito aperto con la cultura artistica del proprio all' occhiello", una possibilita di ulteriore promozio­ molti lati vicino a certi studi di Boccioni per La risa­ 1' amico di Aroldo, Achille Funi. tempo [ ... ] una galleria d'arte deve diventare a sua ne e valorizzazione del patrimonio artistico, come se ta. Era il periodo in cui diventava amico, oltre che di Fra gennaio e febbraio 1974 si tenne una vasta mo­ volta un nucleo di vita, da cui si espanda un impulso anche la Pinacoteca civica, con le sue opere straordi­ Carra, con cui aveva frequentato Brera, anche di Boc­ stra di Bonzagni a Ferrara nel Palazzo dei Diaman­ sempre piu acceso di curiosita, di confronti, di aper­ narie del Guercino, ricevesse una nuova linfa vitale cioni [ ... ] la vivacita espressiva, con carattere quasi ti, istituzione museale riconosciuta in quegli anni co­ ture verso altri temi [ ... ] La sorella del pittore, Elva proprio dalla Galleria d'Arte Moderna Aroldo Bon­ da maschera nella deformazione, rna anche con finez­ me la galleria d' arte contemporanea piu prestigiosa Bonzagni Poggi, ha ben avuto ragione di credere nel­ zagni, in uno scambio reciproco di visitatori e d'in­ za di segno e di variazioni pittoriche, indica, in que­ del nord Italia. La mostra si fece grazie a Franco Fa­ l' animo generoso degli artisti. La sua fatica e oggi fe­ teresse. Tutte le recensioni dell'inaugurazione sotto­ sta disegno di Bonzagni, certe affinita di simpatia e rina, prestigioso direttore della galleria, che sottoli­ licemente coronata. Forse non c'e, in altra citta, an­ lineano il prezioso lavoro di ricerca, convinzione e di­ anche di ricerche con Boccioni che certamente lo neo in catalogo la lacuna chela mostra colmo per la che fra le maggiori italiane, una raccolta altrettanto plomazia porta to avanti da Elva Bonzagni Poggi; cos! stimava, avendogli fatto fir mare il primo manifesto". citta di Ferrara: "Una considerazione che a prima vi­ insigne di opere che documentino l' ansiosa, fervoro­ pure viene evidenziata l'originalita di questa raccol­ Elva Bonzagni Poggi prosegue nella valorizzazione del sta potrebbe sembrare campanilistica senza esserlo sa, splendida fioritura dell' arte italiana d' oggi. La pie­ ta in un contesto regionale, laddove citta ben piu fratello organizzando alcune conferenze di Marco naturalmente, si tratta dell'apporto dei ferraresi e cola Cento puo andare orgogliosa del suo tesoro ar­ grandi di Cento ne sono del tutto sprovviste. Valsecchi, come quella tenuta il16 maggio 1970 nel­ ferrarese in genere al rinnovamento delle arti in Ita­ tistico". Fa moho bene Valsecchi a puntare sull' orgo­ l' aula magna dell' Accademia di Belle Arti di Bologna, lia che none stato trascurabile o di poco conto e che glio civico di una piccola cittadina e sul valore di presente Luciano Anceschi, presidente dell' Accade­ sarebbe interessante verificare le ragioni storico-am­ questo "suo tesoro artistico". Effettivamente, oltre agli 1965-1974 mia Clementina, e quella del19 giugno 1970 tenuta bientali che hanna reso possibile tale evenienza si­ splendidi Bonzagni, le sette sale della nuova galleria Daile nuove pubblicazioni all'antologica presso la Societa per le Belle Arti ed Esposizione curamente non gratuita". Il testo critico in catalogo presentano pezzi di prim'ordine, alcuni di grande va­ di Palazzo dei Diamanti di Ferrara Permanente di Milano. venne scritto da Marco Valsecchi che analizzo le mo­ lore storico, come Nel basco di castagni, capolavoro Da un articolo pubblicato sul periodico locale "Il Se­ tivazioni del ritiro di Bonzagni dal futurismo, ne futurista di Leonardo Dudreville, Alberto da Giussa­ Nell' aprile 1965 era stata inaugurata a Milano nella taccio" apprendiamo chela sorella di Bonzagni sta pen­ traccio il percorso artistico con grande ricchezza di no di Aldo Carpi, Rosario di Adolfo Wildt, Attesa a! Galleria Permanente la mostra I! manifesto italiano sando a un ulteriore ampliamento della Galleria d'Ar­ particolari e sottolineo la svolta degli ultimi anni in balcone di Anselmo Bucci, Natura morta di Achille Fu­ nel centenario del manifesto lz'togra/zco. In questo con­ te Moderna e precisamente al recupero di tutta 1' area, senso espressionista. Quella di Ferrara e la mostra piu ni, Eveline di Marcello Dudovich, Mandorlo in fiore testa sono esposti il fior fiore dei manifesti pubblici­ ora adibita a negozi e magazzini, compresa fra la Pi­ ampia e completa che sia mai stata fatta fino a quel di Luigi Russolo, Deposizione di Felice Carena, Gli tari realizzati da artisti tra il1883 e il1931; ci sono i nacoteca civica e il campanile di San Biagio. E chia­ momento: sono esposte ben duecentosessantadue Avvenimenti di Mario Sironi, Nudo di Pietro Anni­ maestri del cartellonismo italiano Marcello Dudovi­ ro che 1' articolo e stato suggerito da Elva Bonzagni stes­ opere. La rassegna stampa risulta straordinaria: tut­ goni, La nuova Cina di Aligi Sassu e opere piu con­ ch, Aleardo Terzi, Leopolda Metlicovitz, Leonetto sa perche serve da pungolo per l'Amministrazione ti i piu importanti giornali e riviste parlano dell' av­ temporanee come I! teatrino di Alik Cavaliere, Atte­ Cappiello, Adolfo Hohenstein, e naturalmente c'e comunale: "Il Comune ha bisogno di spazio per la Pi­ venimento e gli articoli piu rappresentativi sono scrit­ sa di Lucio Fontana, Composizione di Mauro Reggia­ anche Aroldo Bonzagni, la cui ironia, abbinata al nacoteca; se non si trovano i locali, la benemerita ti da Giorgio Ruggeri, Flavia Caroli, Maurizio Cal­ ni, Fiori secchi di Ennio Morlotti, Super/zcie XXX di cartellone pubblicitario, e del tutto originale e inno­ Sig.ra Bonzagni, sorella del pittore centese, non po­ vesi e Renato Barilli. Giuseppe Capogrossi, Spazio totale di Mario Nigro, vativa, come infatti viene osservato da Mario Porta­ tra istituire una seconda Galleria di Contemporanei, Immagine sospesa di Emilio Scanavino e Impronta lupi nella recensione pubblicata nel "Carlino Sera" con conseguente gravissimo danno per il Comune 154 di Remo Bianco. Questo significativo gruppo di del2 aprile 1965: "Un cartellone del pittore Aroldo che si cincischia bizantinamente sull'opportunita, pri­ 1975-1976 opere, unitamente al primo nucleo gia costituito nel Bonzagni per un disco della Forza del Destino inci­ ma di agire per rientrare effettivamente in possesso dei Dal premio Aroldo Bonzagni al secondo 1959, caratterizza la galleria centese in modo in­ so nel1914, con la famosa romanza ... o tu che in se­ beni comunali, di apportare o meno modifiche all' a­ ampliamento della Galleria confondibile perche, accanto ad Aroldo Bonzagni, so­ no agli angeli ... il tu, attribuito allercio briccone; gli lain questione con 1' aggiunta di un seconda piano (co­ no rappresentate tutte le principali poetiche artisti­ angeli, ai due carabinieri". me se cio non si potesse piu fare in seguito); rna in­ Sono anni nei quali Elva Bonzagni dimostra un' e­ che dei primi cinquant' anni del Novecento, conferen­ La collaborazione di Elva Bonzagni Poggi con l' Am­ somma si vuole o non si vuole? Si puo o non si puo? nergia inesauribile, mentre a Cento, grazie a una col­ do alla raccolta un'identita molto precisa. Elva e ministrazione comunale di Cento prosegue anche col Basterebbe un po' di coraggio e dire: questo e nostro, laborazione stretta del Comune con la locale Cassa riuscita a ottenere in dono dagli artisti opere di qua­ nuovo sindaco Pietro Benazzi, che in occasione del cin­ ci serve, lo prendiamo". La polemica del "Setaccio" di Risparmio, sono gia cominciati i lavori di recu­ lita alta o c.omunque buona e rappresentativa. Ci so­ quantesimo anniversario della morte dell' artista orga­ nei confronti del Comune di Cento si riferisce al fat­ pero dell' area compresa fra la Pinacoteca civic a e il no artisti prevalentemente lombardi, per lo piu gra­ nizza una solenne cerimonia religiosa nella Collegia­ to che non risultava chiara la proprieta di quella por­ campanile di San Biagio da destinare alla nuova vitanti attorno all' Accademia di Brera, pittori e scul­ ta di San Biagio il15 giugno 1969, con scoprimento zione di area, se parrocchiale 0 Comunale. Ormai eevi­ Galleria d'Arte Moderna Aroldo Bonzagni. Il sin­ tori che sono stati amici di Bonzagni e che lo di una lapide in memoria del pittore collocata all'in­ dente il gioco di Elva Bonzagni che tende a mettere daco Fulvio Cantori istituisce il premia Aroldo Bon­ conobbero e altri, appartenenti alle generazioni suc­ gresso della Galleria d'Arte Moderna. I1 pittore Ila­ il Comune di Cento nella condizione di non potersi zagni, inaugurato il9 novembre 1975 con la mostra cessive, che di Bonzagni hanno apprezzato solo le rio Rossi tiene il discorso commemorativo. sottrarre al nuovo ampliamento della Galleria. Il gio­ delle opere ammesse nell'Auditorium di San Lo­ doti pittoriche. Emolto probabile che Marco Valsec­ Il sodalizio che Elva Bonzagni ha stretto con la casa vane sindaco Fulvia Cantori si dimostra interessato e renzo. La giuria del premio, composta da Marco Val­ chi sia stato il suggeritore di Elva Bonzagni nella scel­ editrice Cappelli, che ha gia prodotto la splendid a mo­ favorisce le proposte di Elva Bonzagni a cominciare secchi, Luca Crippa, Bruno Saetti, Roberto Tassi ed ta degli artisti, anche se la sorella del pittore ha sem­ nografia Aroldo Bonzagni curata da Aldo Carpi e dalle conferenze e cerimonie di commemorazione, Elda Fezzi, assegna il premia Aroldo Bonzagni a Pri­ pre dimostrato una certa severita nell' accettazione Carlo Carra nell961 e la cartella Fiori diAroldoBon­ come quella, particolarmente significativa, che si ten­ mo Tamagnini. delle opere, alcune delle quali, dopo un'iniziale espo­ zagni con il testo di Roberto Longhi edita nel1963, ne nella sala del Consiglio comunale il4 ottobre 1973 Intanto si avvicina la data dell'inaugurazione del secon­ sizione, finirono nei depositi e non vennero piu uti­ produce ora un nuovo frutto: esce infatti nel dicem­ su Marinetti e il Futurismo, alia quale prese parte il do ampliamento della Galleria d' Arte Moderna Arol­ lizzate. Nel contesto della provincia di Ferrara e, piu bre 1969 Disegni di Aroldo Bonzagni, pubblicazione pittore Tullio Crali- forse !'ultimo esponente allora do Bonzagni, grazie a un originale progetto dell' archi­ in generale, della regione Emilia Romagna, l'avveni­ curata da Guido Ballo e incentrata solo sull' attivita ancora in vita, rappresentativo del secondo futuri­ tetto Leone Pancaldi (autore anche della nuova Gal­ mento fu importante e venne valutato con grande at- grafica dell' artista, aspetto trascurato nelle pubblica- smo e aereopittura -, il quale declamo poesie futuri- leria d' Arte Moderna di Bologna) che prevede tre

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Anche se illavoro instancabile di Elva Bonzagni ha nuovi grandi saloni, molto capienti e accessibili dall'in­ mancano, anche se sono stati presi come pugno di co­ ·i E]vaBonz(tgni riesce a realizzare un vero e proprio 1 gia ottenuto prestigiosissimi risultati, anche a livello gresso della Pinacoteca civica. L' edificio progettato da riandoli e gettati a caso nelle sale. II punto non e qui, ~gno: allestir due mostre eli Aroldo B nzagni in Ar- internazionale, i1 percorso puo apparire ancora in Pancaldi presenta caratteristiche architettoniche deci­ perche si potra sempre in seguito provvedere a un or­ s entina. dove iJ pittore aveva vissuto tr dici, mesi. salita. La dimostrazione viene dalla mostra Il Futuri­ samente moderne che ben si inseriscono nel contesto dinamento pili coerente. I guai cominciano quando si tna dall5 al30 agosto 1981 a Bahia Blanca, in oc­ smo- I Futurismi che si inaugura a Venezia il3 mag­ storico e urbanistico: la novita del progetto e data da scopre, strabuzzando gli occhi, che le opere d' au tore casione del cinquantennale del locale museo, inaugu­ gio 1986 a Palazzo Grassi, curata da Pontus Hulten, quattro grandi vetrate che mostrano, ai passanti del por­ si trovano appese accanto ad altre di cui sono autori rata col discorso del direttore dell'Istituto Italiano di Maurizio Calvesi e Germano Celant, dove Bonzagni tico, la veduta complessiva del nuovo salone a piano illustri sconosciuti, di nessun interesse artistico. Non Cultura che organizzo in seguito anche il trasferi­ viene escluso, mentre invece sono esposte opere di terra, dove spiccano le pili belle opere di Bonzagni as­ eil caso di fare nomi anche perche sono troppi, ma di mento della mostra a Buenos Aires, precisamente a Romola Romani e Leonardo Dudreville, amici di sieme allo straordinario monumento funebre scolpito certo una compagnia compromettente che fa perde­ Palazzo Errazuriz (sede del Museo Nazionale di Ar­ e Bonzagni. La reazione di Elva Bonzagni fu piuttosto nel marmo bianco da Adolfo Wildt nel1919, qui tra­ re prestigio alia galleria centese". L' articolo di Rugge­ te Decorativa) nel Salone della Musica. Questa secon­ incisiva: questa dimenticanza, agli occhi degli estima­ sferito dal Cimitero Monumentale di Milano grazie ai­ ri fed certamente Elva Bonzagni che prosegul comun­ da cerimonia d'inaugurazione venne caratterizzata tori di Bonzagni, appare ingiusta e intollerabile. Scris­ le potenti amicizie che Elva Bonzagni ha in quella citta. que nella raccolta di nuove opere anche attraverso dal discorso di Federico Aldao, direttore del museo, se una lettera ai giornali e agli organizzatori della L'inaugurazione della Galleria viene preceduta il23 ot­ l'organizzazione a Cento di mostre di prestigio in e dalla presenza di Roque Maria Baurdieu, direttore mostra anche il sindaco di Cento Giuseppe Alberti­ tobre 1976 dalla funzione funebre nella Collegiata di omaggio ad Aroldo Bonzagni. Cosl fece con una me­ generale dei musei nazi on ali argentini; ebbe una buo­ ni. La pro testa degli amici di Bonzagni non sortl nes­ San Biagio, per la traslazione delle spoglie del pittore morabile mostra di sculture monumentali di Arnaldo na accoglienza da parte della stampa e rimase aper­ sun effetto: le opere dell' artista non raggiunsero Pa­ Aroldo Bonzagni e della madre Angela Gilli dalla Cer­ Pomodoro, collocate nel centro storico e nell' Audito­ ta fino al14 ottobre. Da un comunicato del Ministe­ lazzo Grassi. tosa di Milano al cimitero comunale di Cento, dove il rium di San Lorenzo nel1977, una mostra di Umber­ ro degli Affari Esteri si apprende che la mostra, do­ Purtroppo, proprio mentre si sta ultimando il re­ Comune ha allestito un'apposita cappella per la fami­ to Mastroianni e Simon Benetton nel 1978, una di po Buenos Aires, verra trasferita anche a Mendoza e stauro del Palazzo del Governatore, sede della futu­ glia Bonzagni alia quale hanno collaborato artisti di Concetto Pozzati nel1979, una di Giacomo Balla nel Mar del Plata. Contemporaneamente anche il Comu­ ra Galleria d' Arte Modern a Aroldo Bonzagni, il 17 prim' ordine quali Simon Benetton, Vasco Bendini e il 1980, Giulio Turcato nel1982 e Carmela Cappello nel ne di Cento organizza eventi e manifestazioni in marzo 1987, a 86 anni, a San Felice sul Panaro muo­ ceramista Carlo Zauli. TI giorno seguente, 24 ottobre, 1984. Tutti nomi di prim'ordine che ci danno lacon­ omaggio ad Aroldo Bonzagni per valorizzare il patri­ re Elva Bonzagni Poggi. Con lei finisce il ceppo del­ viene aperta al pubblico la nuova Galleria d' Arte Mo­ sistenza della levatura culturale di Elva Bonzagni e monio della Galleria. L'iniziativa pili rilevante e quel­ la famiglia Bonzagni, in quanta sia lei, sia tutti i fra­ derna progettata da Leone Pancaldi per Elva Bonza­ degli agganci di cui godeva nel mondo dell'arte. la progettata da Renata Barilli In/ormazione 60/80, telli gia deceduti (Luisa, Peppino e naturalmente gni e il successo enorme: le nuove am pie sale confe­ che prevede l'allestimento- a Cento, Pieve di Cen­ e Aroldo), non ebbero mai figli. Tutti i giornali locali riscono alia raccolta una dignita e una consistenza che to, Imola e Piacenza- di sette mostre dedicate all' ar­ danno la notizia della sua scomparsa, ne ricordano permette di esporre complessivamente nelle dieci sa­ 1977-1988 te degli ultimi vent'anni. L'obiettivo della rassegna e l'impegno peril fratello Aroldo, tracciano il suo pro­ le ben duecentosessantadue pezzi, di cui quattordici La mostra a Valle Giulia a Roma, Ia morte di Elva quello di presentare alcuni aspetti dell'arte piu recen­ fila artistico quale pianista e annunciano la tumula­ di Aroldo Bonzagni e i restanti duecentoquarantotto e ]'inaugurazione delJa nuova GalJeria te, poco sviluppati o del tutto assenti nel percorso zione a Cento, nella tomba di famiglia, accanto ad di vari autori. L' elenco dei pezzi esposti si ricava da una espositivo della Galleria d'Arte Moderna. II presti­ Aroldo. piccola guida della Galleria pubblicata per l'occasio­ Oltre alle mostre di Cento, Elva Bonzagni organiz­ gio indiscusso del curatore Renato Barilli, che dedi­ Come ho gia scritto, dalla prima inaugurazione del­ ne, dove sono elencate le opere sala per sala. za anche altre mostre del fratello, come quella del ca le mostre ad Aroldo Bonzagni, fa superare picco­ la Galleria d' Arte Moderna risalente al1959 sino al­ II nucleo delle opere esposte sempre pili vasto e an­ 1977 a Rom a, alia Galleria N azionale d' Arte Moder­ le incomprensioni con Elva Bonzagni, contraria agli e Ia sua morte, Elva Bonzagni non regolarizzo mai nes­ che per Elva Bonzagni diventa pili difficile man tene­ na di Valle Giulia, inaugurata da Bettina Craxi e aspetti pili controversi dell' arte contemporanea. n per­ sun atto di donazione, sia delle opere del fratello, sia re illivello qualitativo iniziale. Infatti qualcuno trova Giulio Carlo Argan, per la quale escono importanti corso espositivo si tiene fra settembre 1983 e febbraio delle opere donatele per la Galleria; pertanto, in ac­ che il percorso espositivo che si snoda perle dieci sa­ articoli di Maurizio Calvesi, Fabrizio D'Amico e 1984 e comincia con la sezione dedicata alia "Pop Art"; cordo col marito Francesco Poggi, unico erede di El­ le non e agevole e non corrisponde a un ordine cro­ Nello Ponente e quella del1980 alia Galleria d'Ar­ seguono la "Nuova Pittura", le "Ricerche Ambien­ va Bonzagni, il Comune di Cento trova un accordo, nologico delle scuole pittoriche. Di questo problema te Moderna Ca' Pesaro a Venezia. Nello stesso an­ tali", l"'Arte Concettuale" (che provoco non poche in collaborazione con la Cassa di Risparmio di Ceo­ si fa portavoce un illustre critico bolognese, Giorgio na, presso la Casa Editrice Armena di Venezia, esce polemiche a Cento), la "Poesia Visiva", 1"' Arte del to, relativo alia regolarizzazione, a fronte di un acqui­ Ruggeri, che pubblica un articolo nella terza pagina del un corposo volume intitolato Disegni diAroldo Bon­ Postmoderno" e quindi la "Ricerca dei Giovani". Si sto simbolico di un milione di lire, di tutto quanta si "Resto del Carlino", in cronaca nazionale, intitolato Un zagni, il cui testo di Giulio Carlo Argan, amico di tratto di una mostra pionieristica, perche il modello e trova nella Galleria (tredici opere di Bonzagni e due­ /iore all' occhiello: "Una donna risoluta, decisa a tutto, Elva Bonzagni, che traccia un profilo dell'artista in delle sezioni cronologiche e il trasferimento in varie centonovantadue opere di vari e diversi autori). L' at­ cosa puo fare? E di questa stampo Elva Bonzagni Pog­ un contesto europeo. Per merito di Renata Barilli, sedi venne poi ripreso da altri enti. to ufficiale verra sottoscritto il 19 novembre 1987. gi che per onorare il fratello Aroldo [ ...] ha donato al­ esponente culturale di spicco del Partito Socialista Intanto, nella piazza principale, da annie attivo il can­ Questa soluzione servl a tutelare l'integrita del nucleo Ia citta di Cento una Galleria d'Arte Moderna che Italiano, nell982 viene allestita aRoma nel Palazzo tiere di restauro del cinquecentesco Palazzo del Go­ e realizzato da Elva Bonzagni e contemporaneamente stata recentemente inaugurata [ ... ] Sono dieci annie delle Esposizioni la mostra I.:immagine del socialismo vernatore e la signora Bonzagni tesse accordi decisi­ ne assicuro la collocazione perenne nella citta nata­ forse pili chela signora Bonzagni [ ... ] esplora il man­ nelle arti, dove Aroldo Bonzagni ha un posto d' ono­ vi con gli amministratori locali per trasferire la Gal­ le della famiglia. do artistico italian a sollecitando le pili belle firme a do­ re e di grande rilevanza. L' esposizione viene inaugu­ leria d'Arte Moderna dalla Pinacoteca civica a una In conseguenza di questo atto, il sindaco Giu­ nare un' opera per la costituenda galleria. Se la richie­ rata dal presidente della Repubblica Sandro Pertini sede ancor pili prestigiosa. Questi accordi sono te­ seppe Albertini mantiene fede aile promesse fat­ sta dell' opera fosse stata per la Galleria d'Arte Moder­ e da Bettino Craxi accompagnato da Elva Bonzagni. nuti con il sindaco di Cento Giuseppe Albertini che tea Elva Bonzagni: il21 maggio 1988, conclusi i na di Roma o di Torino, 1' operazione Bonzagni sarebbe L'anno seguente, a cura del P.S.I. lombardo, esce le promette di destinare, a restauro ultimata, gran par­ restauri del Palazzo del Governatore, alia pre­ risultata di gran lunga pili facile. Ma per una fantoma­ una lussuosa cartella editoriale che riproduce fedel­ te del Palazzo del Governatore a Galleria d' Arte Mo­ senza di Francesco Poggi e del ministro peri Be­ tica galleria che si sarebbe dovuta costituire in futuro mente le copertine pili belle che Bonzagni aveva rea­ dern a, staccandola definitivamente dalla Pinacoteca ni Culturali Bono Parrino, si inaugurarono la nuo­ per di pili a Cento di Ferrara, ognuno puo capire lizzato nel1912 per "L'Avanti della Domenica": i te­ civica, dove la convivenza dei due prestigiosi nuclei 1~ va Galleria d' Arte Moderna Aroldo Bonzagni, di­ difficolta incontrate dalla diplomatica signora". Rug­ sti sono di Paolo Pillitteri, sindaco di Milano e di Bet­ di opere d' arte co min cia a evidenziare qualche serio slocata in tredici sale espositive e una mostra, geri passa quindi a elencare i nomi prestigiosi presen­ tina Craxi. problema di spazio vitale a discapito della raccolta curata da Rena to Barilli, intitolata Aroldo Bonza- ti nella Galleria e aggiunge: "I nomi, dunque, non Con la collaborazione del Ministero degli Mfari Este- d' arte anti ca. 27 p

gni nell'Espressionismo italiano. Finalmente la Ia Galleria opere di Leonardo Santoli, Tiziano Don. Remtto Barilli, con delle ultimissime ge­ Nel 2001 viene presentata presso l'Universita degli Galleria d 'Arte Moderna e dotata di una sede l ' aggium~ di, Wainer Vaccari, Pietro Perrone, G ianni G uidi azi ni, fin a ora assent1 dal p r orso, enza Studi di Bologna, facolta di Lettere e Filosofia, cor­ esclusiva e prestigiosissima, mentre le migliori ner" . . . . . L'' Cornelia Stauffer, Manuela Corti, Paolo Gallerani ' ·clusione d1 c n:entt, grupp1 o scuo1 e p1ttonc 11c. m- sa di laurea in Arte, Musica e Spettacolo, la tesi di opere sono collocate in un percorso organico e cro­ Graziano Porn pili, Mario Callens, Federica Maran ~ e:; rvent di Enrico Crispolti sottolinea la rlcchezza laurea in Fenomenologia degli stili di Silvia Caglio­ nologico che tiene con to dei principali movimen­ goni, Enzo Tinarelli. Lo sforzo di Pellizzola per ar­ re GaU ria e punta 1' attenz .tone su 11 ''1mportanza ni, relatore Renata Barilli, Aspetti espressionisti nel­ ti artistici italiani del Novecento. Renato Barilli, della ricchire la Galleria della sua citta non si esaurisce delle mostre temporanee che rappresentano un rna­ la gra/ica di Aroldo Bonzagni e nello stesso anno l' av­ critico d' arte fra i piu importanti del mom en to e con le Trzlogie d'arte: grazie alia sua attivita artisti­ tore per vivacizzare e far conoscere il proprio patri­ vocato Luigi Tartaglino di Torino dona al Comune grande amico di Elva Bonzagni, cura anche il per­ ca e aile numerose conoscenze (colleghi all' Accade­ di Cento un fondo archivistico relativo alia famiglia corso espositivo della Galleria: con una selezio­ monio d'art e. mia di Brera o compagni di strada nelle mostre ai­ Il Comune di Cento prosegue nella valorizzazione di del pittore. Si tratta di materiale importantissimo che ne delle opere riesce a dare una successione espo­ le quali partecipa), riesce a con vincere molti artisti uesto patrimonio anche con mostre personali degli comprende decine e decine di lettere scritte da Arol­ sitiva cronologica e generazionale, creando un a d nare opere alia Galleria della sua citra. In ]ue­ ;rtisti piu validi attivi sul territorio, aile quali fa segui­ do Bonzagni alla mamma mentre si trovava nel1914 percorso di lettura che facilita l'approccio del sto modo fa ru-rivare un 'opera di cia cono dei sei rap­ to la mostra, inaugurata presso la Pinacoteca civica 1' 11 a Buenos Aires: il nucleo comprende complessivamen­ mondo della scuola che cosi, timidamente, co­ pres ntanti delia Cracking Art e opere di Aldo Spol­ dicembre 1994, Le pHt recenti acquisizioni delta Gal­ te cinquantacinque lettere scritte alia madre e sessan­ mincia a frequentare I a raccolta d' arte modern a di, Paolo Baratella, Fernando De Filippi, Giangia­ tuno inviate al pittore e alia sua famiglia da amici, pa­ della propria citta. leria d'Arte Moderna Aroldo Bonzagni, nel corso del­ como Spadari, Federico Guida Dany Ve covl, la quale 1' assessore alia C ultura Annalisa Bregoli, al­ renti e dalla fidanzata Ginetta Gignous. Si tratta di Nonostante l'atto ufficiale compiuto da Francesco Alessandra Bouoli, Maurizio BoLtarelii, Maurizio Ia presenza di rappresentanti della cultura amici del­ un' acquisizione molto significativa che contiene as pet­ Poggi nel1987 e la promessa mantenuta del sindaco Lanzillotta, Renata Boero, Mariapia Borgnini, Fau­ la citta di Cento - quali Aldo Borgonzoni che aveva ti inediti della vita di Bonzagni, pertanto il Comune di Cento di destinate il Palazzo del Governatore a Gal­ sto Gilberti, Maurizio Osti, Carlo Cremaschi, Giu­ appena donato tre nuove opere e Franco Farina, esti­ di Cento incarica subito Elena Bastelli dello studio e leria d'Arte Moderna, la citta di Cento non riesce ad liano Della Casa, Domenico Pievani, Stefano Maz­ matore di Bonzagni dai tempi della vasta retrospetti­ della trascrizione dei documenti. Oltre al materiale assicurarsi altre opere di Aroldo Bonzagni, ora pos­ zoni Jakob De Chide , Ma simo Lunardon, Nico­ va da lui allestita a Ferrara -, presenta quarantadue archivistico totalmente inedito, nella donazione Tar­ sedute da Francesco Poggi. Sicuramente ci saranno hl Sal vat re, Oli.viero Rainald i S rgio Zanni, ergio nuovi ingressi che portarono il patrimonio comples­ taglino si trova anche materiale documentario, come state trattative private coni vertici delle istituzioni cen­ Manari, Giovanni Scardovi, Luigi Mastrangelo, Fa­ sivo della Galleria a oltre quattrocento opere. Inau­ cataloghi di mostre, illustrazioni e riviste d'epoca e tesi per cercare di assicurare alla citta altre opere di brizio Passarella e altri. Con queste acqw izioni Ia gurazioni analoghe, per 1' acquisizione di nuove ope­ corrispondenza di Elva Bonzagni. Tutto questa ma­ Bonzagni non comprese nella cessione: io stesso ri­ Galleria i dota di w1a 1 re enza di artisri della con­ re, si tennero anche negli anni seguenti, la piu consi­ teriale, unito a quello gia in possesso della Galleria, cordo di ipotesi di vitalizi per Francesco Poggi in cam­ temporaneita della quale era sprovvista, riuscendo stente delle quali il 13 aprile 1997 quando vennero acquisito sui mercato antiquario negli ultimi anni, co­ bio delle opere rimaste di sua proprieta. Purtroppo cosi a documentare anche momenti dell'arte italia­ presentate trentatre nuove opere, frutto delle mostre stituisce il fondo dell' archivio Aroldo Bonzagni in se­ non si ottenne null' altro da Francesco Poggi, in quan­ na di fine secolo. personali che hanna valorizzato artisti del territorio no alia Galleria. to preferl cedere in blocco le opere di Bonzagni (oli, Un altro artista centese che si e adoperato per valo­ quali Sandro Parmeggiani, Vittorio Buratti, Giusep­ Sono anni nei quali si deve all'assessore alia Cultura tempere, disegni e documenti) a un gruppo di colle­ rizzare e soprattutto per far cap ire a un pubblico piu del Comune di Cento Paola Morselli l'impostazione zionisti di Milano e Torino. pe Malagodi, Oscar Govoni, Bruno Vidoni, Emilio vasto 1' arte italiana degli anni Ottanta e Novanta e Bru­ Mattioli, Amelio Salvatore, Cesare Pasetto, Benito di nuovi e piu qualificati progetti didattici raggrup­ no Vidoni, geniale personaggio la cui attivita artisti­ Tosello, Antonio Celestino Simonini, Paolo Rimondi, pati nel cartellone Giochiamo con l'arte, dove perso­ ca merita attenzione, il quale ottiene la collaborazio­ nale specializzato in contra le classi, cura i laboratori 1989-2005 Marinella Galletti e Pietro Lenzini (quest' ultimo vin­ ne di Flavia Caroli e organizza nella Galleria d'Arte citore del Concorso nazionale per la realizzazione di e accompagna nelle sale della Galleria un nuovo pub­ Daile piu recenti acquisizioni alla costituzione Moderna Aroldo Bonzagni e nell' Auditorium di San blico, fatto di bambini delle scuole elementari e di ra­ dell' archivio Aroldo Bonzagni due pale d'altare per la Collegiata di San Biagio). Lorenzo una vasta rassegna intitolata I:arte di/ine se­ In collaborazione con Vittorio Sgarbi, Paola Pallot­ gazzi delle superiori. Per questo argomento, che ha colo- Magico Primario- Una revision e. La mostra si tino e Lucio Scardino, nel1998 curai la piu vasta mo­ rappresentato una svolta nella valorizzazione della Gal­ Da questo momento in poi la creativita del Comu­ inaugura il24 febbrai 1991 e presenta opere di Sieg­ stra mai organizzata per il pittore di Cento, Ironia, leria, rimando al testo qui contenuto di Erica Man­ ne di Cento, in particolare dell' assessorato prepo­ fried Anzingec, Luciano Bartolini Martin D isJer, Rai­ satira e do lore- Aroldo Bonzagni pittore e iltustrato­ servisi e Barbara Passarini, che sono state nei diver­ sto alle attivit·a cultu(ali, deve supplire all' assenza del­ ner Fetting, Gerard Garouste, Antony Gormley, Mir­ re: duecentottanta opere sono esposte nella Galleria si anni le responsabili dei nuovi percorsi. Sempre la vulca nica Elva Bonzagnl il cui testamento idea­ co Longobardi Luigi Mainolfi, Helmut Middendorf d' Arte Moderna a lui dedicata e nelle sale restaura­ per iniziativa dell'assessore Morselli, nel2003 si rea­ le si puo riassumere in due parole: "valorizzazione" Gianfranco Notargiacomo e Aldo Spoldi; cbiude Ia te della Rocca. La mostra viene inaugurata con una lizza anche una formula nuova di valorizzazione del­ e "arricchimento" del patrimonio della Galleria. II mostra una presenza degli artisti piu giovani. In citta prolusione di Vittorio Sgarbi e un intervento di Pao­ la Galleria: il progetto Esercizi di ammirazione- Far Comune di Cento coinvolge le forze piu vivaci che avviene quello che Vidoni ha cercato con la sua pro­ la Pallottino il28 novembre 1998, rimane aperta fi­ salotto in Galleria, curato da Valeria Tassinari, che vivono nella citta e che so no in sintonia con 1' arte pasta, cioe il dibattito e il confronto, anche vivace, no al28 febbraio 1999 e successivamente prorogata. prende le mosse dalla divulgazione delle opere piu contemporanea, ottenendo utili proposte per lava- sulle tematiche dell' arte di fine secolo. II mondo del­ Per la prima volta l'attivita primaria di Bonzagni, rap presentative attraverso una serie di serate dove so­ 1orizzazione della raccolta. Un interessante contri­ la scuola (e soprattutto i docenti) e coinvolto a pie­ ben rappresentata ancbe da alcuni dipinti inediti, e no protagonisti giovani talenti che creano piccoli buto venne da Marco Pellizzola, artista di Cento e coli gruppi, accompagnati aile mostre e dotati di ma­ esposta accanto a una sezione che documenta 1' atti­ eventi di poesia, di prosa, di musica e di danza col­ docente all' Accademia di Belle Arti di Brera, che fra teriale didattico. vita parallela di illustratore. catalogo e stampato dal­ legati a un'opera della Galleria. Questa modo origi­ il 1989 e i1199 1 organizzo negli spazi della Galle­ n In occasione del Settembre Centese del1992, pre­ le Edizioni Charta di Milano e l'iniziativa ottiene un nale di fruire dell' arte ha avuto un ottimo successo, ria sette mostre, chiamate Tri/ogie d'arte, dove un cu­ cisamente domenica 6 settembre, alla presenza del successo di presenze e un risalto stampa senza pre­ facendo aprire il museo in orad inconsueti e soprat­ ratore ogni volta diverso sceg1ieva tre artisti, con­ critico d' arte Enrico Crispolti viene inaugurato il nuo­ cedenti. Nel contempo si instauro con la Galleria tutto coinvolgendo gli studenti delle scuole superio­ frontandone le poetiche e collocandone Ie opere in vo percorso espositivo della Galleria, resosi neces­ Sant'Agostino di Torino, che detiene oggi un nucleo ri del territorio con idee originali vicine ai giovani. un comesto contemporaneo. Quasi tutti gli artisti saria in seguito aile consistenti donazioni che in consistente di opere dell'artista, una collaborazione Nel2003 nell' Auditorium di San Lorenzo si tiene la coinvolti hanno donato una !oro opera alia Galle­ questi ultimi anni si sono concretizzate. II percorso che sfocio nel dono alia citta di Cento, in segno di gra­ mostra Carnevalesca- La maschera, il travestimento, ria I' Arte Moderna AroJdo Bonzagni cbe li ha ospi­ espositivo delle opere rimane sempre cronologico e titudine per la mostra, di un disegno di Aroldo do­ la Festa - Omaggio di artisti contemporanei, nella tati. Grazie a guesca formuJa nella, sono entrate nel- generazionale, com' era stato impostato nel1988 da ve e ritratta l' amata sorella Elva. quale trenta artisti scelti dalla Galleria si confronta- 29 fama, in quegli anni, pari a quella del Guercino; co­ Angela Gilli madre di Aroldo no sulla tematica del carnevale. La mostra ottiene il i1 mom en to in cui si celebra Aroldo Bonzagni con va­ e Bonzagni, 1914 circa, foto me dira sulla "Gazzetta Ferrarese" T. Nediani: "Io risultato di arricchire di sei nuove opere la Galleria: rie iniziative: si inizia con la presentazione, da parte Emilio Sommariva. non credo si possa venire a Cento (dato l'attuale si­ due acquistate dal Comune di Cento (i dipinti di di Salvatore Amelio, di un acquisto importante fat­ stema di locomozione) se non per ammirare i quadri Massimo Pulini e Giorgio Rubbio) e quattro donate to dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cento, !a 8 del Guercino o per visitareJolanda" . bene sotto­ da Marin ella Galletti, Cesare Pacitti, Alessandra Puc­ Festa di Primavera, grandiosa opera di Bonzagni ese­ E lineare che ancheJolanda, secondo la biografia scrit- ci e Marco Vitali. guita probabilmente intorno al1912 e proveniente dal­ 9 Nell' ambito del gemellaggio col comune di Vicen­ la collezione Zattini Oriana di Forll, e si continua con ta sull' artista dal fratello Peppino Bonzagni , ebbe un ruolo attivo e molto favorevole nel momenta in cui te Lopez, cittadina dell' entourage di Buenos Aires, la mostra che Vittorio Sgarbi cura, con la collabora­ la famiglia Bonzagni, in particolare la madre, racco­ il Comune di Cento nel 2004 istituisce la borsa di zione della Galleria Repetto Massucco, nel palazzo glieva pareri in merito alia possibilira di far perfezio­ studio Aroldo Bonzagni in Argentina, volta a tro­ Licea Saracco di Acqui Terme, evento di grande ri­ nare a Milano gli studi del disegno al giovane Arol­ vare sui territorio argentino notizie inedite sulla levanza realizzato grazie ai prestiti di numerosi pri­ do. Ricordiamo che 1' artista, da pittore affermato, ri­ permanenza di Aroldo Bonzagni a Buenos Aires. La vati, della Galleria d'Arte Moderna Aroldo Bonza­ prendera i contatti con J olanda quando si trattera di ricerca e ancora in atto e i risultati sono attesi nel­ gni e della Galleria Sant' Agostino di Torino. In que­ disegnare la copertina per la seconda edizione di la primavera 2006. sto contesto, grazie al lavoro meticoloso di Elena Amor silenzioso, volume di novelle di J olanda edito Dal13 al15 marzo 2003, organizzato dal MART- Mu­ Bastelli relative allo studio e alia trascrizione delle let­ da Licinio Cappelli nel1916. Accanto al "sal otto J o­ seo di Arte Moderna di Trento e Rovereto, in colla­ tere conservate nell' archivio della Galleria, la citta di landa", per capire meglio la realta culturale nella borazione con The Beneicke Rare Book and Manu­ Acqui Terme pubblica Aroldo Bonzagni. Lette re da!­ quale si muoveva la famiglia Bonzagni, bisogna rile­ script Library della Yale University, si tenne a Rove­ l'Argentina e altre lettere, a cura della stessa Bastelli vare anche la presenza di una tradizione musicale rete il convegno Futurismo. Dall'avanguardia alla e con un'introduzione di Vittorio Sgarbi. Da questo che tocco la stessa famiglia, con Aroldo studente di memoria. In quel contesto internazionale presentai una epistolario si apprendono aspetti della vita del pitto­ violino a Cento presso Leone Sarti e, in seguito, con relazione sull' archivio Aroldo Bonzagni e soprattut­ re del tutto inediti: si conoscono le grosse difficolra la pili giovane sorella Elva, poi affermata concertista, to approfondii i legami del pittore di Cento con il fu­ affrontate da Bonzagni in Argentina e si entra anche alia quale Aroldo stesso aveva dato lezioni di pianofor­ turismo, attirando l'attenzione degli studiosi sui fat­ nella sua vita sentimentale attraverso trentatre appas­ telO. Rimanendo nel campo artistico bisogna ricorda­ to che Bonzagni non si limito, come sempre e stato sionate lettere di Gin etta Gignous, la fidanzata segre­ re la Scuola di Disegno e Ornata intitolata al Guer­ scritto, alia firma del primo Mam/esto dei pittori/u­ ta del pittore. cino che Bonzagni frequento. Questa scuola, fonda­ turisti, rna sottoscrisse anche La pittura /uturista. Ma­ Siamo arrivati ai giorni nostri e prima di addentrar­ tutto e tutti ed emigro in America. Di lui si perse ogni ta dal Comune di Cento nel1834, era situata nella sede nifesto tecnico e poi an cora Venise futurista (notizie che ci in questa ricca collezione d' arte e bene ripercor­ traccia"5. II secondogenito Giuseppe (detto Peppino) del Patrimonio degli Studi: vi si poteva accedere do­ risultavano assolutamente inedite a tutti i partecipan­ rere anno per anno, mese per mese, qualche volta an­ nacque anch'egli a Cento il27 agosto 1891 e morl set­ po l'educazione primaria e prevedeva complessiva­ ti al convegno). Gli atti uscirono poi nell'aprile 2004 che giorno dopo giorno, i fatti piu significativi di tantenne il29 giugno 1961 a Savona, citta dove vive­ mente quattro anni di frequentazione, uno prepara­ nella "Collana di documenti dell'Archivio del '900" questa brevissima esistenza. va con Giuseppina Brambilla, sposata a Milano illS diretta da Gabriella Belli per le edizioni del MART. marzo 1946. A questo punto si celebra il matrimonio torio attitudinale e tre di corso normale. Venivano pra­ L'8 febbraio 2004 muore a Campione d'Italia Fran­ della quarantunenne Angela Gilli con il cinquanta­ ticati il disegno d' ornata, gli studi d' architettura, la 11 cesco Poggi, marito di Elva Bonzagni. La salma vie­ Aroldo Bonzagni 1887-1903 treenne Felice Bonzagni, 1'8 maggio 1898, e lacon­ prospettiva e la figura . I1 direttore di questa scuo­ la Marcello Basilio Mallarini, contribul coni suoi con­ ne tumulata a Cento nella tomba della famiglia Bon­ La famiglia, Ia locale scuola di disegno seguente legittimazione di Aroldo che a undici anni al trasferin1ento della famiglia Bonzagni a Mila­ zao ni, accanto a Elva Aroldo, Luisa, Peppino, lama­ e Ia sua partenza per Milano cambia il proprio cognome e trova un nuovo padre. si~li no. Proveniente da Osilia in provincia di Savona, dre Angela G ilLie il padre adottivo Felice Bonzagni. Felice Bonzagni era conduttore di macchine agrico­ Mallarini si trasferl a Cento nel 1881 e diresse la Con la sua motte i cbiude una fase storica della Gal­ Grazie a ricerche recentissime4 oggi e possibile rico­ le; non seguira la famiglia a Milano nel 1903 e ri­ leria, perche- come abbiamo ricordato- solo a lui struire con esattezza 1' anagrafe della famiglia del pit­ marra sempre a Cento dove morl, a ottantanove an­ scuola fino alia morte avvenuta nel1902. A Mallari­ ni subentro Giuseppe Costa (1871-1947), autore nel si deve la regolarizzazione della donazione a Cento tore, permettendoci d'intuire dementi e fatti emoti­ ni il6 dicembre 19366 . Dall'unione di Angela Gilli ' 1919 del rifacimento della facciata del cinquecente­ di tutte le opere della Galleria. Francesco Poggi vi che ci saranno utili per capire alcuni quadri futu­ e Felice Bonzagni nacque a Cento Luisa, terzogeni- sco Palazzo del Governatore, oggi sede della Galle­ trascorse gli ultimi anni della sua vita in compagnia ri, particolarmente quelli degli ultimi due anni. ta, il10 luglio 1898 (morl, non coniugata, settantaseien­ ria d' Arte Moderna Aroldo Bonzagni. Marcello Mal­ eli Lidia Gandini, storica direttrice della Galleria Per­ Incominciamo dalla madre, donna determinata e di ne a Milano il5 novembre 1974), sorella alia quale larini conferl alia scuola un indirizzo meno artigiana­ manente di Milano, che qualche mese dopo la mor­ grande carattere, alia quale Aroldo dedico alcuni ri­ Aroldo dedichera qualche ritratto; infine Ada- da tut­ le e piu artistico, potenziando i corsi di Pittura e di te del compagno dono alia Galleria di Cento mate­ tratti in epoche e con tecniche diverse. L' attaccamen­ ti conosciuta come Elva- che nacque a Cento il9 mar­ Scultura12• Le sue opere di pittura e di scultura che riale documentario e archivistico riguardante Arol­ to del pittore alia madre fu fortissimo e si rileva di con­ zo 1901 e morl a San Felice sui Panaro il17 marzo sono oggi reperibili a Cento non ci aiutano a trova­ do Bonzagni, in particolare WJ album fotografico di tinuo nelle diverse fasi della sua vita: in ella il pittore 1987, artefice della rivalutazione artistica del fratello re collegamenti con gli sviluppi futuri del giovane Bon­ famiglia che contiene centinaia di foto rafie che il­ riconosceva colei che, a costo di privazioni e rischi, e della Galleria d'Arte Moderna Aroldo BonzagnF. zagni. Piu che Mallarini, che tuttavia fu decisive nel­ lustrano la fumiglia del pittore a Milano. aveva deciso del suo destine d' artista. Angela Gilli nac­ Nell'ultimo decennia dell'Ottocento, momenta sto­ la scelta adottata dalla madre, Bonzagni subl certa­ Con quest' ultima cessione da parte di Lidia Gandi­ que a Cento il4 giugno 1857 e morl ottantasettenne rico in cui si collocano l'infanzia e le prime esperien­ mente il fascino delle opere del Guercino, del quale ni, 1' archivio Aroldo Bonzagni acquista una consisten­ a San Venanzio di Modena il7 marzo 1944. Aroldo, ze scolastiche di Aroldo Bonzagni, quello centese e la civica pinacoteca conservava gia un nucleo cospi­ za molto importante che permette di documentare con secondo nome Pietro, primogenito, nacque i124 un ambiente caratterizzato da tradizioni artistiche cuo di opere. I1 giovane artista era sicuramente attrat­ ogni fase dell' attivita del pittore, come si vedra piu settembre 1887 dalla relazione di Angela Gilli con An­ ed espressioni di vita culturale e politica di spiccato to dalla grafica guercinesca che si trovava nella pina­ avanti-in questa stesso catalogo-nella biografia del­ gelo Candini, fornaciaio trentasettenne nativo di modernismo. Sono anni in cui a Cento e attivo i1 co­ coteca in grande quantita, grazie alia mostra di dise­ l' artista. Sant' Agata Bolognese, "illetterato"-come si legge nel­ siddetto sal otto letterario di J olanda (Maria Maioc­ gni e incisioni guerciniane allestita nel1891 proprio I12005, oltre a essere l'anno in cui si elabora il cata­ l'estratto di nascita-e personaggio poi svanito nel nul­ chi Plattis, 1864-1917), affermata scrittrice dilivello dal Mallarini nell' ambito del terzo centenario della logo generale della Galleria d'Arte Moderna, e anche la, "irrequieto, se non avventuriero [. .. ] abbandono nazionale e applaudita giornalista, personaggio la cui 31 • nascita di Giovanni Francesco Barbieri detto, ap­ sidi inviate dall'artista stesso alia Deputazione pro­ 13 punto, il Guercino . Per res tare nell'ambito delle sol­ vinciale di Ferrara in quell' an no, come emerge dal te­ lecitazioni visive e bene precisare che gli affreschi cen­ sto di Lucio Scardino pubblicato nel catalogo della 18 tesi di casa Pannini, eseguiti nel1615 dal Guercino, mostra del1998 . Tuttavia Bonzagni interruppe gli piu volte citati fra le possibili simpatie giovanili del studi prima della lora naturale conclusione: "Furo­ Bonzagni peri soggetti di carattere popolare e pica­ no pochi gli anni trascorsi da Aroldo a Brera, giac­ resco, non erano piu a Cento perche gia strappati dai che- diceva Cesare Tallone -1' allievo poco o nulla muri della casa Pannini dalla meta del secolo e in pos­ avrebbe avuto da imparare e fargli ultimare i corsi nor­ sesso di famiglie altrove trasferite14. mali sarebbero stati anni sprecati, percio venne licen­ Per apprezzare 1' estro iniziale e Ia precocita attitudi­ ziato innanzi tempo"19 Leonardo Dudreville, arnica nale di Bonzagni, precisamente frail 1899 e il1903 , sincero di Aroldo Bonzagni nei momenti difficili e si segnala 1' esistenza di un libro scolas tico intitolato compagno d'avventura nell'adesione ai principi del La Storia d'Italz'a, appartenuto allo studente Bonza­ futurismo, anch'egli iscritto all'Accademia dall903, gni che, non curante del testo, lo utilizzo come pas­ nel Romanzo di una vita ricorda illungo tirocinio pres­ satempo e carta da disegno durante le lezioni di sto­ so quella scuola: "Peri pittori, I' Accademia di Belle ria. Questo piccolo libro con vari schizzi ci offre un Arti in quel tempo consisteva in un corso preparato­ primo interessante spunto per valutare la sua vena rio, tre corsi di figura, dalla statu a allo studio dell' or­ umoristica e satirica. I soggetti di questo libretto so­ nato, della prospettiva, dell' anatomia, dell' architet­ no prevalentemente caricature d'insegnanti e compa­ tura e dell'italiano; in un anna di nuda dal vero e due gni di classe, eseguiti dall' artista con grande finezza di pittura vera e propria. Totale sette anni"20. e facilita di tratto. Oltre aile piccole caricature sino­ La contrarieta del padre per 1' avventura milanese tano anche scene di equitazione e tiro di scherma, sport della famiglia non lo esime dall' adoperarsi con le 1 entrambi praticati dal giovane artista 5. istituzioni centesi per ottenere contribuzioni e aiuti economici peril figlio. E interessante la sua istanza indirizzata al Patrimonio degli Studi di Cento il 29 Aroldo Bonzagni 1903-1909 dicembre 190321, data in cui 1' artista non solo e gia La scena milanese e gli anni di Brera residente a Milano rna frequenta Brera (quindi non dal1905, come erroneamente e riportato in tutte le In merito alla decisiva partenza della famiglia per piu recenti biografie). In questa richiesta Felice Bon­ Milano, anche la biografia scritta dal fratello Peppi­ zagni precisa "l'attitudine palese del giovanetto a no sottolinea il ruolo determinante della madre, uni­ progredire nell'arte del disegno", ricordando che il tamente al parere decisivo di Marcello Mallarini "che figlio "riusd secondo su trentasei esaminandi, scan­ in lui aveva individuato una formidabile promessa e sando cosi due anni di scuola preparatoria"22 . Dagli tanto fece, disse e consiglio fino a convincere nostra atti del Patrimonio degli Studi non emerge 1' entita madre a trasferirsi a Milano, per iscrivere il ragazzo della contribuzione concessa all'artista; emerge inve­ che apertura modernista proprio con Cesare Tallo­ za di quelli che risiedevano a Milano. Per partecipar­ li pittore Cesare Tallone all'Accademia di Brera. Del tutto logicamente con­ vi bastava farne richiesta e poi sottoporsi al giudizio con gli allievi del Corso ce una successiva domanda sottoscritta da Aroldo ne (fra i professori di Brera era il piu amato dagli stu­ di Pittura all' Accademia trario nostro padre che per I' eta e la buona posizio­ Bonzagni stesso il23 dicembre 1907: "conscio del be­ denti proprio per questa motivo), e un altro gruppo della commissioned' accettazione formata da profes­ di Brera, 1903-1904 circa. ne professionale in meccanica agricola non poteva con­ ne gia ricevuto" 1' artist a chiede una "Borsa di studio d'artisti piu aperti aile novita che provenivano dalla sori dell'Accademia. Superato questo scoglio, sem­ cepire per quel trasferimento lo sfasciarsi della sua per far fronte aile non indifferenti spese che egli in­ Francia e dalla Germania. Accanto al vigoroso reali­ pre poco gradito ai piu giovani, si era ammessi a con­ famiglia - come doveva purtroppo avvenire - e lo contra frequentando ill o Corso Speciale Superiore smo belle epoque di Cesare Tallone, artista amato an­ correre all'assegnazione dei premi. Bonzagni vi par­ avrebbe costretto a vivere solitario lontano dai figli. della Scuola di Pittura"23 . Non sappiamo se vi furo­ che dall'ufficialita delle istituzioni e titolare della cat­ tecipo nel1910, venne rifiutato nel1912 e vi partecipo Irremovibilmente decisa, invece, la madre che, riso­ no altri contatti; pur tuttavia, tenendo con to delle af­ tedra piu importance a Brera, quella di Pittura, da lui ancora nel1916 e nell918. Naturalmente il Palazzo luta e vinta la de bole resistenza del marito, di li a po­ fermazioni del fratello dell'artista in merito al bril­ tenuta dal1898 al1919, Bonzagni a Milano incontro della Societa perle Belle Arti ed Esposizione Perma­ co organizzo la partenza, seguendo come ho detto i lante superamento della prova attitudinale e a quan­ e apprezzo anche il divisionismo, cioe quell' ala piu nence non ospitava solo le mostre dell' Accademia, rna consigli del Mallarini, del nostro Sindaco Mangilli, ta sostenuto da Cesare Tallone, suo professore alla modernista i cui principi teorici di scomposizione ne realizzava anche di proprie (le cosiddette esposi­ del Marchese Maiocchi e diJolanda Plattis, altresi esor­ Scuola di Pittura, sene deduce che 1' artista frequento dei colori porteranno poi al futurismo. In questo zioni primaverili), sotto forma di concorsi a invito. La tata da una sorella gia residence a Milano. Ceduto il Brera sicuramente dal1903 al1908 e forse anche per contesto, le occasioni per un confronto delle diver­ stessa cos a faceva anche la F amiglia Artistic a, altra sto­ negozio di stoffe che essa esercitava, ci trasferimmo parte del1909, per un totale di cinque anni regola­ se tendenze erano piuttosto frequenti e le opere, pur rica istituzione milanese tradizionalmente piu aper­ a Milano: Aroldo quindicenne, assai inferiori le no­ ri di corso piu una parte incompleta dell'anno acca­ nella loro diversita, erano costrette a convivere, par­ ta ai cosiddetti "esperimenti" dei piu giovani. Gia dal stre due sorelle. Con questa partenza, per noi birnbi demico 1908-1909, al posto dei sette anni della du­ ticolarmente nelle mostre organizzate dall' Accademia 1908la sua sede e frequentata da pittori "progressi­ festosa, rna per nostro padre considerata un salta nel rata normale dei corsi. nei porticati prospicienti il cortile d'onore e nelle sa­ sti" come Umberto Boccioni, Romolo Romani, Car­ buio, si decise l'avvenire di Aroldo Bonzagni"16. In questo periodo, decisivo per la formazione dell' ar­ le del Palazzo della Permanente24 . Le mostre del­ lo Erba, Giuseppe Camona, Ugo Martelli, Carlo L' artista risulta gia iscritto all' Accademia di Belle Ar­ tista, a Milano c' era una situazione artistica che, so­ l' Accademia piu importanti si tenevano fra settem­ Carra e naturalmente anche dal ventunenne Bonza­ ti di Brera nel1903 e frequento regolarmente i cor­ lo per semplificare, definiamo articolata in due ten­ bre e ottobre, mantenendo un prestigio assoluto sui­ gni25. Le mostre della Famiglia Artistica si tenevano si fino al1908, stan do agli atti conservati all' Accade­ denze diverse e contrapposte: un gruppo di pittori le altre. Alle mostre biennali dell' Accademia a dicembre e venivano chiamate "intirne". mia17, oppure fino all909, secondo le istanze di sus- piu tradizionalisti e conservatori, anche se con qual- partecipavano vari artisti italiani, con netta prevalen- "Cesare Tallone, Giuseppe Mentessi, Vespasiano Bi- 33 • gnami, suoi illustri insegnanti a Brera, non tardaro­ Opere di Bonzagni sicuramente databili a questo pri­ Aroldo, con quel suo limpido sorriso ch'era credu­ duenne Bonzagni, futurista convinto almena nelle no essi pure a rilevare nel giovanissimo allievo doti ma momenta sono rarissime e comunque non sono to, ma a torto, canzonatore, in giornaliero battibec­ dichiarazioni sottoscritte nei tre manifesti firmati fra eccezionali d'ingegno sbalordendo- mi diceva pro­ tali da lasciare intuire lo straordinario sbocco dell' ar­ co con Paneroni, il randagio bergamasco chenega­ gennaio e luglio 1910. Proseguiamo in ordine crono­ prio Bignami- per la spavalda disinvoltura e facilita tista dopo il 1909. Oltre al gia citato libro di storia va la rotondita della terrae frequentava Brera per da­ logico per capite bene le tappe della sua adesione. con cui- disegnasse o dipingcsse- superava qualsia­ "zeppo di disegni", "madonne eseguite su arazzi" re della bestia ad alta voce, e con ricalcate scritte sui Filippo Tommaso Marinetti ideo e creo il futurismo si le.zi ne, ·ia si tn.Jtta se di prospettiva, ornato, ana­ copiate da un prototipo di Nicolo Barabino28 , cono­ muri, agli astronomi della Specola. Bonzagni era il a Milano, anche se la prima sua comparsa la fece in tomia o figura, facendosi altcesl no tare per l'i tintiva 38 sciamo un dipinto a olio intitolaro Zcbre del19Q329 grande amico di tutti gli esseri sbagliati" . Anche Pep­ lingua francese sul quotidiano "Le Figaro" il20 feb­ 'ricerca' di una sua maru.era ribel!e". ancora Pep­ E il n to Autoritratto del 1905 della Galleria centese' pino nel suo Ricardo presenta un'immagine del fra­ braio 1909. A questa data Marinetti viveva a Milano pin Bonzagni che nel suo ricordo eli Aroldo otto­ una veduta notturna cU Porta Tici11ese a Milano del tello amante della mondanita e dellusso: "In quei tem­ da quindici annie aveva vissuto quel clima di rinno­ linea Ia straord.inaria vcrsatilira del fratello pittore, col 30 1906 , il Ritratto di Gottardo Albanesi eseguito a pi, con Aroldo, che io andavo a rilevare ogni giorno vamento industriale, urbano e sociale che agitava il quale ''risolvcvamo il problema deila vita, empre 31 pastello , un olio su cartone raffigurante il Parco di a Brera, consumavamo una modesta colazione in una capoluogo lombardo44 . Decisivo fu l'arrivo a Mila­ piu oravos per nostra madre. Egli dipingendo ma­ 32 Monza e un secondo A utoritratto dell'artista ven­ piccola trattoria nei pressi di Brera e solo saltuaria­ no di Boccioni gia dal settembre 1907 e il suo ingres­ donne su arazzi o disegnanclo elegami figurini e mo" tenne eseguito a olio nel190733 . A questa periodo ap­ mente- quando le comuni finanze ce lo consentiva­ so alla Famiglia Artistica, frequentata anche da Carra, delli per note sanorie milanesi chc se lo disputavano partengono anche il bel disegno Ritratto della madre no - intercalavamo una colazione di lusso al vicino Russolo, Romani e dal nostro Bonzagni. Dopo l'usci­ per riforn.irlo dei lora abiti, ritenuto, com'era un po­ 3 con lo scialletto 4, boccioniano sia nel segno che nel­ Cova; giacche mio fratello amava assai ed aveva in­ ta in lingua francese, il testo Fondazione e manzfesto co l'arbitro eli eleganza e taJvolta persino eseguendo l'impostazione, e lo straordinario olio Rievocazione teresse a frequentare quell' ambiente lussuoso e mon­ del Futurismo viene proposto anche in italiano sul n. lavori eli copjsteda per un legale milanese, fratello di 35 settecentesca , premiato 1' anno successivo all'Espo­ dano, ove le 'donne di madreperla'- come egli le de­ 1-2 (gennaio-febbraio) di "Poesia", la rivista interna­ Virgilio NulU, affettuo o amico e medico degli arti ­ sizione Internazionale di Bruxelles, che evidenzia an­ finiva - gli fornivano soggetti ed abbondante mate­ zionale fondata dallo stesso Marinetti a Milano nel sti a1 quale Aroldo ed io fummo poi em pre Jegati da che la stima di Bonzagni per Previati. ria di studio per i suoi disegni e guazzi solitamente 1905, la cui copertina venne disegnata da Alberto Mar­ fratermi amicizia 26. improntati ad amara ironia e sarcastica rampogna tini. In questa manifesto di carattere generale si par­ Tuttavia, dai racconti degli amici, viene fuori il carat­ contra quella societa"39. La vena provocatoria che si la essenzialmente di poesia e di letteratura, non an­ tete ribelle di Aroldo, spesso incline alla satira e alia Aro1do Bonzagni 1909-1910 manifested in seguito era gia presente nello studen­ cora di pittura. Per capite l'entita e la complessita di provocazione, come ricordera Matteo Marangoni 11 futurismo e il viaggio a Venezia te irrequieto; infatti un altro suo compagno, Augu­ questa fenomeno e utile sapere che, dal1909 al1916, sulla rivista "Naturae Arte": "La madre non si sco­ sto Massini, cosllo descrive: "Era il piu indisciplina­ il movimento futurista pubblichera numerosi mani­ raggio nell' apprendere le prime monellate del figlio A,)i inizi del1909 Bonzagni risulta ancora iscritto al­ to fra tutti gli studenti dell' Accademia; era un vera festi specifid sui diversi linguaggi espressivi, dalla pit­ all' Accademia di Brera, dove per far dispetto ai pro­ l'Accademla e frequenra con profitto !'ultimo anno capo di parte contro tutti i regolamenti e contra tut­ tura alla scultura, dalla letteratura alla cinematogra­ fessori copiava l'eterna 'Venere dei Medici' comin­ del corso di Pittura, mae probabile una sua interru­ te le autorita [ ... ] Ma alla fine di ogni anno il Consi­ fia, dall' architettura alla politica, dalla music a al tea­ ciando dai piedi per arrivare alla testa; non lo aveva zione degli stu eli- stan do al Ricardo del fratello Pep­ glio accademico finiva col premiarlo"40 . Dipinti, tem­ tro, dalla danza al varieta45. Un'annotazione di Carra ripreso e represso quando esordiente, lasciando sbri­ pino - a causa dei mancati finanziamenti che sareb­ pere o disegni sicuramente databili a questa periodo ci ricorda che gli artisti Boccioni, lo stesso Carra, gliare l'estro scavezzacollo, spaventava i committen­ bero dovuti arrivare, come negli anni precedenti, intermedio, compreso fra la condusione degli studi Russolo, Romani e Bonzagni, prima d'incontrare Ma­ ti ricchi e borghesi con guasconate e spavalderie pit­ dalla sua terra d'origine36. Carlo Carra, suo compa­ (1909) e 1' adesione al Manifesto dei pittori /uturisti rinetti nella sua casa di Milano gia si frequentavano toriche e politiche, insorgendo contra tutte le con­ gno al corso di Pittura, ci offre un ricordo dell'arti­ (1910) sene conoscono pochissimi. Anzi e bene ri­ assiduamente: "Ci trovavamo tutte le sere nel mila­ venzioni della societa e degli artisti duttili e bene sta: "Bonzagni, per guamo p vero era uno degli al­ nese Caffe del Centro di via Carlo Alberto che fu per 27 levare che la datazione delle opere di Bonzagni non educati" • Da quesre parole, scritte peraltro all'in­ lievi piu elegantl di Brera. eppi poi che, a parte le e mai agevole, perche 1' artista raramente pone delle noi quello che peri pittori macchiaioli fu il Caffe Mi­ domani della morte dclJ'anista, emerge con eviden­ native attirudini cio i doveva al fatto ch'eg]i i fo1·­ date in cake aile sue opere; inoltre, bisogna prende­ chelangelo di Firenze. Si facevano allegre e sfrenate za quello spirito dl r ibellione che trovera nel futuri­ niva da un ottim sarto, ricompensandolo con. pie­ re atto anche delle discordanze che esistono fra da­ discussioni e la pittura in voga allora a Milano veni­ smo una naturale confluenza. All' atteggiamento spa­ coli guazzi alla maniera di Anglada, pittore allora di tazioni diverse di una stessa opera, nei cataloghi e nel­ va da noi ritenuta un ingombro fra i piedi. Si diceva valdo si contrappose purtroppo uno stato di salute m da in Italia. Le cocottes forn ivano a Bonzagni gli le monografie dedicate all'artista. Alcune di queste moderno e i ponti con quella vecchia pittura erano malferma, come ebbe modo di scrivere Bonzagni ar )omenti piu amaenti pr curandogli presto buon incertezze vengono facilmente risolte osservando con rotti. Non ci importava sapere dove si volesse anda­ stesso a un'amica nell' estate dell910 in occasione dei 46 nome fra Ja gente mandan a e neJJ ambieme degli ar­ attenzione I' opera, come nel caso dell' olio Rievoca­ re· ci bastava il forte desiderio di fare del nuovo" . salutari agni al Lido di Venezia e come preciso an­ tisti milanesi; lui, del resto, per la vivacita del carat­ zione settecentesca, pubblicato piu volte come del A ,parte Marinetti, il cui prestigio culturale e pari ai­ ch iJ giornalista, amico di famiglia, VincenzoBucci, tete attirava simpatia. Per quanta Ie aspirazioni fos­ 1910 mentre risulta datato 1909 (mese di aprile); co­ le sue disponibilita economiche, i pittori sono pove­ cbe ricorda Bonzagni sofferente di sinovire a un gi­ sero differenti la nostra amicizia non si estinse col com­ sl pure un disegno politicamente significative come rissimi e l'incontro con Marinetti, per molti di lora, nocchio. Per guesto distw·bo alJ a grunba nel l 915 l'ar­ pimento degli studi accademici anzi accrebbe negJi gli S/ratti in via Palestrina41 , piu volte riferito al1912 rappresenta una via d'uscita dall'isolamento e dal bi­ tista venne riformato dal servizio militare. ru1ni che se uiro.no"H. Anche Ma rco Ramperti, sto~ e invece eseguito fra matzo e aprile del1909 per un sogno. A questa pun tole date, confrontando studi e Sono anni intensi e straordinari, 1' ambiente artisti- rico gioroallsta dell"'Avanti! '' e autore del prima al"­ numero della rivista settimanale di satira politica "Ba­ testimonianze, sono discordanti in merito alla famo­ co che gravita attoroo a Brera ricco d .ingegni di e ticolo impo11ante suJJ'anista voluro da Benito Mu - bau"42. Sicuramente appartenente al1909 (in quan­ sa visita dei primi firmatari nella casa di Marinetti a ogni naturae Bonzagnl assimila quanto eli meglio e soHni nell9l3, ricordala giovialita dcll'amic piuo­ ta datato) e il magnifico disegno a inchiostro Mia ma­ Milano. Aldo Palazzeschi e testimone involontario del­ sttinge reciproca e frarerna amidzia con Ca.do Carra, re: "Pure fra i compagni dl Brer il fe rrarese godeva dre43, che rivela una sintesi e una comunanza con Um­ l'incontro dei pittori con Marinetti. Egli si recava Romola Homani Achille Funi, Arclum de Bresda- l'affetto gene.rale; fatto ins lito neUe Accademie di Bel­ berto Boccioni, la cui frequentazione reciproca proprio spesso in via Senato a passare delle ore con Marinet­ ni, Leonardo Dudreville, Mario Chiattone, Antonio le Arti, dove le rivalita, palesate o sottintese, comin­ a questa data e certa. Infatti, gia nel dicembre 1909 ti: "Si parlava esclusivamente del mondo letterario e Sant'Elia e Anselmo Bucci, tutti suoi compagni di ciano col primo disegno e la prima pipa. Rivedo Arol­ 1' artista centese partecipa a una mostra collettiva al­ di poesia, rna nel gennaio 1910, in un altro pomerig­ studio all'Accademia, e ancora con Umberto Boc­ do nel cortile del palazzo gesuitico, dove attorno al­ Ia Famiglia Artistica assieme a Carra, Camona, Ro­ gio e alla medesima ora, eravamo soli in quel salotto cioni, Luigi Russolo, Vindizio Nodari Pesenti e Gio­ l'abbellito Napoleone del Canova tra l'uno e l'altro mani Russolo Erba e Boccioni. Siamo cosl giunti al dove mi accorgevo essere Marinetti anche piu movi­ vanni Ardy, che partecipavano aile iniziative di Bre­ ' ) anno scolastico s' aggruppavano gli allievi- Frisia, Biaz­ amomento cruciale della nascita del futurismo e al- mentato del solito, impaziente, inquieto come chi ra senza esserne iscritti. zi, Carra, Comboni, Romani, Zambelletti e tra essie l'intrecciarsi del movimento con la storia del venti- aspetta qualcheduno che ritarda; e ogni tanto fissan-

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era ancora concretizzato. Teniamo presente che Ve­ w di divisionismo m dern " re come sensazi · domi rideva sotto i baffi sul punto di volermi dire qual­ La deduzione di Carra none esatta, come vedremo: sor . b . . nezia in quell' anno offriva ai pittori un' occasione cosa fino a quando venne suonato il campanello e nel­ non fu la paura a far recedere Bonzagni dal futuri­ , dinamic<1" . Concett1 an cora oon en prec1 satJ ma n~o: 11 J' B . . C ' "U unica per vedere novita provenienti dall'estero: ai l'oscurita dell'attiguo corridoio d'ingresso, dove era­ smo, rna precise questioni solo di carattere stilistico 1e riboll n n a mente 1 oc 10 111 e arn1: ge· 1 giardini della Biennale era allestita la Nona Esposi­ c per noi non sa ra piu un momenta fe rmat del di- no in fila , come sull' attenti per salutare gl'infiniti vi­ e di linguaggio pittorico. Il Ma nz/esto dei pit tori fu­ sco l . zione Internazionale d'Art e. In quella sede Bonzagni namism universale: sara decisamCllte: (} sensazto- sitatori, degli enormi vasi cinesi alti quasi quanto le turisti, redatto nella seconda meta del mese di feb­ ha sicuramente apprezzato le opere di Gustav Klimt e dinamica ecernata come tale. Turt s1 muove, tut­ persone e da cui sbucavano mazzi di fogliame dora­ braio, esce dapprima sotto forma di volantino a quat­ (1862-1918) esposte nel padiglione austriaco e quel­ ~0 corre [ .. .] le cose in movimento ·i m ILipHcano to con innestate a guisa di frutti un'infinita di lam­ tro ante senza data con le firme di Boccioni Carra le di Ignacio Zuloaga (1870-1945), pittore spagnolo ·i deformano susseguendo i, come vibrazioni [ ...] C · padine elettriche accese in permanenza, e al seguito Russolo, Bonzagni e Romani, a cura della redazion~ allora moho noto in Italia. Nella sezione dei giovani ·1un cavall in corsa n n ha quarrro gambe: ne ha della Nina, apparizione celeste, uno dopo 1' altro si­ di "Poesia" che lo allega al primo numero della rivi­ primeggiava Felice Casorati; inoltre erano esposti ven ti i !oro movimenti sono triangolari [ ... )Per di­ lenziosi come ombre quattro uomini vestiti dinero sta del1910. Da questo momento in poi, mentre Ro­ due quadri dell'amico Romolo Romani, !a cui presen­ pingere una figura non bisogna farla: bisogna fame dall' aspetto misterioso e quasi in uniforme, appari­ mola Romani viene subito sostituito con Gino Seve­ za, in una sede tanto prestigiosa, venne sfruttata dai zione che produceva il clima di un presbiterio o quel­ rini, Aroldo Bonzagni non solo partecipera con i fu­ )'atmosfera". futuristi che distribuirono, in quella stessa sala, i fa­ p chi giorni dopo il lancio del lo di una congiura [ ... ] e che la Nina fece accomo­ turisti alle serate di presentazione del Mam/esto, rna 0 Mamfesto tecnico, 53 iVIarinetti organizza una nuova serata dei pittori fu­ mosi volantini firmati anche da Bonzagni . dare nell' attiguo salotto, quello dell' organo. Non ap­ sottoscrivera anche i due seguenti manifesti prima di Quale stata allora !a goccia che fece traboccare il va­ turisti al Teatro Mercadante di Napoli, il 20 aprile pena entrati Marinetti disse toccandomi il braccio: essere sostituito anch'egli con Giacomo Balla da ago­ so, facendo disertare Bonzagni dalla manifestazione 1910, con !a collaborazione di Francesco Cangiullo. 'aspettami qui, torno subito'. Durante quattro ore nel sto in avanti. di Napoli? Cos a esattamente 1' artista non accetto del La vicinanza delle due date (11 e 20 aprile) significa salotto vicino si era stabilita una vera e propria or­ Bonzagni e un artista convinto e per nulla impauri­ Manzfesto tecnico che pure sottoscrisse? molto dif­ che l'organizzazione della serata napoletana e la ste­ E chestra, voci altissime e disperatissime si alternava­ to dalle reazioni: e spettatore al Teatro Lirico di Mi­ ficile dare una risposta, tuttavia sono convinto che sura del Manz/esto tecnico si so no sovrapposte: i gran­ no [ ... ]Aile sette, dopo quattro ore delle quali ave­ lano il15 febbraio, occasione nella quale Marinetti e Bonzagni sostanzialmente era in pieno accordo sui di manifesti bianchi e le locandine di formate mino­ vo approfittato per mettere in pari lamia corrispon­ fermata dai carabinieri per manifestazione irreden­ principi generali del Mam/esto tecnz'co, mentre non re, fatti preparare da Marinetti alia redazione di "Poe­ denza, andai via e pregai la Nina di dire a Marinetti tistica49, e protagonista, assieme agli altri quattro del pot eva condividere !' affermazione boccioniana che sia" , annunciano la presenza in sala dei pittori che mi sarei trovato al Savini alia mezzanotte come gruppo, al Teatro Politeama Chiarella di Torino in una "non puo sussistere pittura senza divisionismo". n fat· 47 Boccioni, Bonzagni, Carra e Russolo; Severini e as· alsolito " . In quelle ore di discussione venne abboz­ serata affollatissima che si concluse in modo violen­ tore tecnico, motivo principale del distacco di Bon­ sente perche si trova a Parigi. In quest'occasione av­ zato il Ma nzfesto dei pittori/uturisti e venne assicu­ to con lando di ortaggi su Marinetti e sui cinque pit­ zagni dai futuristi, si legge anche in una lettera di Boc­ viene il primo strappo fra Bonzagni e gli amici. L' ar­ rato soprattutto I' appoggio economico di Marinetti tori che, non curanti dei fischi, proseguirono nella let­ cioni spedita a Gino Severini dopo l'agosto 1910: 50 tista, pur inserito e in modo ben visibile nei manife­ attraverso le proprie edizioni. Apprendiamo, sempre tura dei brani . Assieme a Boccioni, Carra e Russo­ "Caro Gino, ti sono per chiedere segretamente (!) il sti e nelle locandine, dichiara forfait e diserta la dalla nota di Palazzeschi, che "Marinetti, giungendo lo, Bonzagni partecipa anche a una mostra intitolata tuo giudizio su chi puo ancora firmare il manifesto manifestazione di Napoli. E molto strana, quasi in­ al Savini quella sera, aveva un aspetto come mai gli Bz'anco e nero e allestita alia Famiglia Artistica dal19 nostro [ ... ] Noi cifidiamo completamente del tuo giu­ 1 comprensibile, questa prima defezione di Bonzagni, avevo visto [ ... ] disse stringendomi una mano: 'e na­ marzo al3 aprile 19105 . dizio rna ti debbo avvertire che le firme devono es­ soprattutto se consideriamo che l'artista non rompe to il Futurismo anche in pittura"'. An cora Palazze­ IlManz/esto deipittorzfuturisti e ancora molto gene­ sere di giovani assolutamente convinti di cio che il ma­ affatto con gli amici futuristi, perche il27 aprile, do­ schi: "Le quattro ombre vedute sfilare nell'oscurita rico nelle affermazioni: "Suvvia! Finiamola, coi Ri­ nifesto afferma. L'adesione deve essere completa e sen­ po soli sette giorni dalla mancata trasferta di Napo­ del corridoio erano Boccioni, Russolo, Carra [ ... ] e trattisti, cogl'Internisti, coi Laghettisti, coi Montagni­ za restrizioni men tali [ .. .] Ci vogliono giovani (e ce li, Bonzagni sottoscrive un nuovo manifesto, il Ma­ un quarto che per difetto di coraggio molto proba­ sti! [ ... ] Li abbiamo sopportati abbastanza, tutti co­ ne sono pochi) di fede e abnegazione sicura [ ... ] Ma­ nz/esto contra Venezia passatista, stampato anche sot­ bilmente si dileguo subito dopo". Palazzeschi non ci desti impotenti pittori da villeggiatura!". C' e anche rinetti ha mandate a tutti i letterati, giornali, riviste to forma di volantino e lanciato in migliaia di copie dice il nome del quarto uomo, forse per rispetto nei un passo nelManz/esto che fa pensare proprio a! con­ ecc. del mondo il manifesto qui unito del quale sara suoi confronti, tuttavia poteva essere Romola Ro­ tribute di Bonzagni a! testo, perche si rileva una la sera dell'8luglio dalla Torre dell'Orologio di Piaz­ za San Marco a Venezia sulle teste dei villeggianti che fatta pero una ristampa in cui si potranno aggiunge­ mani o Aroldo Bonzagni. Su questo dettaglio anche straordinaria coincidenza fra quanto sottoscritto e i re le firme che credi opportune. Mi raccomando di facevano ritorno dal Lido. L'estate del1910 per Bon­ Carra non precisa, pur tuttavia afferma: "Il mattino soggetti dalui trattari dall910, particolarmentequan­ nuovo a nome di tutti la massima severita nella scel­ zagni non si conclude con illancio dei volantini: egli seguente Boccioni, Russolo ed io ci riunimmo in un do si richiama alia vita fr netica delle grandi capita­ ta. Tu vedi che gia uno (il Bonzagni) non firma piu il e a Venezia, quasi da protagonista, grazie al viaggio caffe di Porta Vittoria, vicino alle nostre case, e con li, "alia psicologia del nottambulismo, aile figure feb­ manifesto perche non e convinto del divisionismo [. .. ] premia concessogli dall' Accademia di Brera; parte­ molto entusiasmo abbozzammo uno schema del no­ brili del viveur, delle cocotte, dell' apache e dell'alco­ Questo fatto e noiosissimo perche da a credere agli cipa in municipio a una serata mondana, scrive a stro appello. La stesura definitiva fu piuttosto labo­ lizzato". Gli au tori del Manifesto dovettero accorgersi imbecilli che gl'intelligenti ci abbandonino!!! Noi un'amica, probabilmente alla fidanzata Ginetta Gi­ riosa: ci lavorammo tutto il giorno noi tre e la sera, della genericita di alcune affermazioni, tanto che l' 11 ne abbiamo rifiutati a decine quali Dudreville che tu gnous, dei vantaggi che la sua salute malferma trae insieme con Marinetti e con 1' ausilio di Decio Cinti, aprile 1910 venne diffuse un secondo manifesto, conosci. Percio non temere scrivi pure senza ritegno dai bagni al Lido e si sofferma sulla bellezza delle don­ segretario del gruppo, lo completammo in tutte le sue sempre sotto forma di volantino edito da "Poesia", chela cosa resta tra noi [ ... ] io ricomincio a lavora­ neche a Venezia "sembrano frutti maturi cad uti nel­ parti, e, fattolo firmare anche a Bonzagni e aRoma­ intitolato La pz'ttura futurista- Manifesto tecnz'co e fir­ re dopo le battaglie di Napoli e di Venezia. ARoma, l' acqua da cogliere a volont3"52 . Un altro avvenimen­ ni, passammo il testo alia tipografia. Diffuse in mol­ mate da Boccioni, Bonzagni, Card, Russolo e Seve­ Balla scoraggiato con qualche quadro zoppicante ma to al quale Bonzagni ha partecipato, trovandosi aVe­ te migliaia di copie, alcuni giorni dopo, quel grido rini, che qui esordisce prendendo il posto di Roma­ sempre forte. Lo soffocano! Da tre anni non vende nezia, e l'inaugurazione, il 16 luglio, della mostra di baldanzosa e aperta ribellione, nel grigio cielo ar­ ni. Rispetto al precedente manifesto, s'avverte un [ .. .] Sironi, completamente pazzo [ ... 1 non chiava pili, tistico del nostro paese, fece 1' effetto di una violen­ progresso verso 1' attuazione di un programma di pit­ estiva di Ca' Pesaro, dove 1' ami co Boccioni, presen­ 54 non parla pili, non studia piu [ ... ] Ci disapprova" . tato da Marinetti, esponeva ben quarantadue opere ta scarica elettrica [ ... ] coni n uovi compagni di fe­ tura futurista. In questo nuovo testo vengono fissati Come emerge dalla lettera di Boccioni, e dalla fine tutte ancora legate alia sua fase prefuturista. L'incoe­ de sorse !'idea di costruire un gruppo ben said , per punti "di una nuova sensibilita completamente tra­ di luglio che Bonzagni si dilegua dalla storia del fu­ renza delle opere esposte, ancora tutte divisioniste, far argine alia violenta reazione scatenatasi in quei gior· sformata" e viene affermato un nuovo modo di af­ turismo per venire sostituito, rna non immediata­ con il contenuto delle dichiarazioni dei due manife­ ni contro di noi. Reazione di tale asprezza da impau­ frontare il quadro: "noi porremmo lo spettatore a! cen­ mente da Giacomo Balla ch'era stato il maestro di sti futuristi viene rilevata con perplessita dai critici pili rire gli amici Romola Romani e Aroldo .Bonzagni e tro del quadro" attraverso il "complementarismo Boccioni' aRoma. Nella famiglia Bonzagni, lo stacco farli recedere dalla partedpazione al movimento"48 . congenito". Il "complementarismo congenito" e una attenti. Il vero e proprio futurismo in pittura non si 37 dal futurismo venne preso con soddisfazione; la so­ to della piccola umanita ignara e schiava della mac­ ui estato ural gni piu piccolo dettaglio di un raf­ masti famosi che settimanalmente [o quindicinahnen­ rella Elva ricorda che "Aroldo si ritiro subito dopo china. Qualche cos a della strapotente vitalita dell' ar­ ;lnatissimo gusto liberty, dalle prezios inferriaLc ai graf­ te] andava esponendo neUe grandi vetrine di una sar­ dal Futurismo per non angustiare troppo nostra ma­ tista, tenta Ia di instradarsi sulla lucidita di un bina­ fiti esre.rni (figure fcmminili enrro ovali, ideate anch'es- toria inglese [Hig Life Taillor] e della Columbia Pho­ dre. Le soirees d'avanguardia erano pericolosissime rio; ad acquistare, si direbbe, meccanica automatica e da Bonzagni . Illavoro piu significativo, l'artista lo nograph, en tram be in via Dante. In quei cartelloni di per la salute, si veniva violentemente beffeggiati e an­ irresistibile potenza di impulso, di slancio e di effet~ :segul sulle pareti interne nel grande ~rrio d'a~cesso; grandi dimensioni egli si divertiva a dar fuoco a! suo 58 che picchiati e a nostra madre Angela venivano le pal­ ti" . Oltre a queste interessanti opere sui treni in cor­ in questo vano asimmetrico Bonzagm ha dtpmto, Ln inesauribile umorismo [ ... ] Erano caricature di gran­ pitazioni ogni volta che Aroldo vi partecipava "55. II 59 sa e la velocita , Bonzagni esegue anche una serie di successione continua, dieci scene: una raffigura~ione eli dimensioni, superbe per concezione, potenti nel di­ fratello Peppino ricorda solo che "Aroldo silimito a tele di getto, con grande padronanza del mezzo pit­ aJlego.rica in cui, accanto a un alb r con frutu, due segno, smaglianti nei colori che egli creava in poche commentare: non e una cosa serial". Tuttavia Bon­ torico (Cavalieri antichi e Cavalieri in combattimen­ purti giocosi rengono dei cartigli; il econdo il ter­ ore e lo resero subito popolare ai milanesi [ ... ]Non zagni non rompe 1' amicizia, continua a esporre con to)60, che si collegano per stile e soggetto aile pittu­ zo riquadro raffigurano rispettivamente un freddo poche volte dovette intervenire la Questura ed il cen­ i futuristi, come nella mostra del27luglio dell' Acca­ re murali eseguite nella Villa San Donnino, oggi La­ paesaggio nordico all a Turner (Le tenebre) e un 'asso­ sore Interlandi, forse ei pure segretamente divertito, demia di Belle Arti alia Permanente. Un'altra occa­ nardi, nei pressi di Modena. Nello stesso anno lata campagna (La luce); segue quindi un episodio bel­ era costretto a ordinarne Ia copertura [ .. .] operazio­ sione per ritrovarsi insieme veniva a ottobre dall'E­ Bonzagni inizia anche la prediletta satira di costume, lico (forse il piu riuscito della serie), nel quale alcuni ne questa solitamente affidata a due guardie regie sposizione Nazionale di Belle Arti Biennale di Bre­ ispirandosi alia borghesia milanese che frequentava cavalieri osservano un campo di battaglia dissemina­ che per adempiere il dovere erano costrette a issarsi ra, dove una commissione, composta da pittori e I'ippodromo a San Siro, ii Teatro alia Scala e le caf­ te di cadaveri (La guerra o I.: odio); poi altri quattro su una scaletta- pennello e pentolino di colla alia rna­ scultori, sceglieva le opere per I' esposizione e una giu­ fetterie. A questi soggetti mondani 1' artista dedica al­ riquadri, con la funzione di sovrapporte, con un pic­ no - per calare il sipario con vecchi giornali sui mi­ 63 ria assegnava i famosi premi in danaro Principe Um­ cune tempere, straordinarie per qualita pittoriche e colo Nuda /emminile, una Spada con serpi aggroviglz"a­ sfatti dello spirito sbeffeggiante eli Aroldo" . Que­ berto. Nell910 i due premi dilire 4.000 vennero vin­ valenze cromatiche, dimostrando gia una piena au­ te (per richiamare lo stemma dei San Donnino) e due ste sono le parole del fratello dell' artista. Queste gran­ ti da Emilio Borsa e Baldassarre Longoni; pur tutta­ tonomia espressiva e una forte personalita, propria e paesaggi con alberi. Infine, concludono la fascia pit­ di tempere ottennero i consensi non solo del pubblico via, il critico Guido Marangoni, che nei giudizi non inconfondibile. Nelle bellissime sale del palazzo di via torica una Marina con velieri in navigazione e un Pae­ e degli amici di Brera rna anche degli organi di stam­ si dimostra particolarmente tenero coi partecipanti, Principe Umberto alia Permanente, Bonzagni parte­ saggio con albero in prima piano e due am anti abbrac­ pa e delle riviste piu importanti: Giannetto Bisi su ha parole di elogio peril nostro: "Aroldo Bonzagni cipa alia mostra collettiva primaverile61 e in tanto co­ ciati sotto le /ronde. AI Bonzagni spetta anche il plafond "Emporium" (giugno 1913), Fausto Valsecchi su "II invece si ispira alle dame notturne e ne schizza le fi­ min cia a collaborate a alcune riviste. Peril "Nuovo della scala, dove ha contrapposto fiori variopinti a un Secolo XX" (1913, n. 222) in occasione della Mostra gure imbellettate sotto la luce elettrica in una picco­ Teatro" (15 gennaio 1911) esegue Impressioni scali­ cielo sereno, gli stemmi nella sala da pranzo e forse della Caricatura di , e Dino Alfieri su "L'II­ 56 la genialissima tela" . L'anno si conclude con un'al­ gere al balta "Cleopatra", mentre con Ia ben piu im­ anche i pavoni della camera da letto. Nello straordi­ lustrazione Italiana" (1913, n. 44). tra mostra nella quale Bonzagni e ancora assieme a portante "Rivista Mensile del Touring Club" comin­ nario gusto liberty dell'insieme, la presenza di Bon­ La Galleria possiede due di questi grandi "cartello­ Carra, Boccioni e Russolo: si tratta dell'Esposizione cia una collaborazione che si protrarra per anni62 . zagni emerge in modo netto e predominante: l'arti­ ni" superstiti: "Di tutti quei cartelloni [ ... ] solo po­ Intima Annuale allestita alia Famiglia Artistica dal20 In Italia, le nuove tendenze moderniste art nouveau sta dimostra d' apprezzare la cultura simbolista di chissimi rimangono oggi in Italia, purtroppo [ ... ] la 7 al31 dicembre 19105 • erano state recepite con un certo ritardo rispetto al­ Previati, unitamente aile recenti novita futuriste (l'in­ Compagnia inglese proprietaria decise di inviarli in Ia Germania, all' Austria e alla Francia; in questo pe­ sistenza sulla luce e sulla tecnica divisionista), e so­ Inghilterra ove oggi si trovano. A noi rimangono, e riodo si diffonde un'attivita del tutto nuova e anche prattutto la secessione tedesca e austriaca (non dimen­ non tutte, le belle foto- riproduzioni dovute alla af­ Aroldo Bonzagni 1911 redditizia peri pittori: l'illustrazione. E un momen­ tichiamo che nel1910 a Venezia aveva ammirato le fettuosa lungimirante previdenza di Emilio Somma­ Le prime esperienze d'illustratore ta straordinario per la nascita delle piu belle riviste opere di Klimt) come pure I' espressionismo nordico riva"64. Quanti furono questi grandi "cartelloni" og­ e le pitture murali di Modena europee, che costituiscono una palestra per tutti i piu di Ensor e Munch. In queste opere, piu che Toulou­ gi non ci e dato conoscere: Guido Marangoni nel1920 65 noti e abili pittori dell'epoca, fra loro in concorren­ se-Lautrec e Beardsley, Cappiello e Dudovich, ela cul­ parla genericamente di "150 cartelloni" . Personal­ Alia fine del1910 i destini artistici di Bonzagni e dei za per pubblicare disegni su "I tali a Ride", "Novissi­ turaJugendstil che Bonzagni mastica, sono le riviste mente sono a conoscenza di quarantatre diversi sog­ cinque firmatari del Manifesto tecnico della pittura fu­ ma", "Varietas", "ArsetLabor", "LaLettura", "Sce­ tedesche "Jugend", "Fliegende Blatter" e "Simplicis­ getti, una trentina a contenuto politico e tredici con turista erano definiti, anche se e an cora possibile tro­ na Illustrata", "II Secolo XX" e le straniere "Frou­ simus" ad affascinarlo, piu che le francesi "Le Rire" tematiche musicali. vare nelle mostre opere di Bonzagni accanto a quel­ Frou", "GilBlas", "LeRire", "LeSourire", "Assiette e "Assiette au Beurre". E attratto da Rops come da Da questi grandi "cartelloni" emerge una persona­ le, non ancora futuriste, di Boccioni, che solo dal auBeurre", "La VieParisienne", "Jugend", "Simpli­ von Stuck, filtrati dai toni forti e freddi degli espres­ lira politica difficilmente incasellabile entro schemi 1911 comincia ad applicate i nuovi principi estetici cissimus" e "Fliegende Blatter". sionisti europei (Kirchner e Munch). di partito. Pur avendo mostrato simpatie peril Par­ ("complementarismo congenito, dinamismo e simul­ L'impresa piu importante che 1' artist a realizza nel tiro Socialista, Bonzagni mette in ridicolo figure ca­ taneita"). Bonzagni non tradisce la sua connaturale 1911 e a pochi chilometri dalla sua citta natale: si rismatiche del partito come Filippo Turati, al quale abilita pittorica, scegliendo la liberta dagli schemi. tratta delle pitture murali (non sono affreschi rna una Aroldo Bonzagni 1912 dedica ben due "cartelloni". Ancora alPartito Socia­ Mentre Boccioni eil protagonista delle manifestazio­ tecnica mista d'olio e tempera su muro a secco) par­ Dai "cartelloni" sulla guerra italo-turca lista, in particolare al suo organo di stampa l'"Avan­ ni futuriste che Marinetti organizza a ritmo continuo tate a termine nel mese di novembre nella villa, co­ all"'Avanti della Domenica" e dalla X Biennale ti! ", 1' artista dedichera un altro "cartellone" in cui con­ in varie parti d'Italia e all' estero, Bonzagni accentua struita aile porte di Modena fra il1905 e il1910, dai veneziana alla mostra dei "Rifiutati" al Cova testa la posizione del giornale contrario alia guerra un atteggiamento "futurista" di spavalda opposizio­ coniugi Claudio San Donnino (figlio del senatore e libica. La collaborazione del pittore con il Partito So­ ne ai "passatismi", alia cultura accademica e borghe­ sindaco di Modena Pier Luigi) e Margherita Rizzi La guerra italo-turca per la conquista della Tripolita­ cialista edocumentata dall'8 febbraio 1912, data nel­ se e all'ipocrisia della societa, eseguendo alcuni di­ (figlia di un industriale dell'epoca), oggi Villa Lonar­ nia e della Cirenaica, voluta dal governo Giolitti, co­ la quale Bonzagni comincia la produzione di tavole pinti ispirati a tematiche futuriste quali la velocita e di. Questo importante lavoro di Bonzagni si deve al­ minciata il5 ottobre 1911 con l'occupazione di Tri­ per l'"Avanti della Domenica", settimanale illustra­ la potenza della macchina: "Certe sue figurazioni di l'interessamento di Ginetta Gignous, fidanzata di poli da parte delle truppe italiane e conclusa il18 ot­ te del quotidiano I'" Avanti! ". F u una collaborazio­ locomotive fumiganti sotto le tettoie, fra l'intrico del­ Aroldo e sorella di Maddalena Gignous, fidanzata e tobre 1912 col trattato di Losanna che riconosceva la ne breve rna intensa: infatti, su undici numeri della le putrelle, delle catene, dei bracci delle gru, danno poi moglie di Ferdinanda Benvenuti, architetto mi­ Libia all'Italia, offre a Bonzagni uno spunto straor­ rivista (dal n. 3 dellS febbraio 1912 al n. 14 dell a il senso nitido della lucentezza del metallo levigato lanese progettista della villa di Modena. L'insieme e dinario per una serie di grandi tempere. "Ebbe cosl maggio 1912) ben dieci pubblicano in qu~rta di co­ dalla forgia e dall'uso come del tumultuoso movimen- di estrema suggestione per la coerenza stilistica con inizio il suo sfogo esplosivo con quei 'Cartelloni' ri- pertina una tavola a colori di Bonzagni. E naturale 39 domandarsi perche una cos! breve collaborazion non torbido, Iascia vedere il fonda: il fondo c rivo­ Alberto Martini, Gaetano Previati, Ca~illo Innoc_en- con l'organo del Partito Socialista, che invece l'ave­ luzionario. Le sue contraddizionj non contano" (Mar. . Plinio Nomellini, Felice Carena eLmo Selvauco. va annunciata con entusiasmo ai propri lettori: "Fan­ co Ramperti, l"'Avanti! ", 1 dkembre 1913). li gi r­ ~~ questo contesto le due opere di Bonzagni si~ura­ na cosila conoscenza di un artista singolare e vigo­ nalista rumosu·a eli conoscere bene I artista e anch mente si notavano, se non altro per la loro sqUlllan­ roso del quale ci siamo assicurati la collaborazione". il suo impegno politico; e chiar·o H riferimento a Be­ te valenza cromatica e la grinta pittorica. Per cap ire la disinvoltura di Bonzagni nell' ambiente nito Mussolini che proprio nell912 si era trasferito Sono mesi d'intenso lavoro che permettono a Bon­ politico milanese, possono esserci d' aiuto alcuni ar­ da Forll a Milano per entrare nella direzione del quo­ zagni di produrre capolavori, come Londra sotto Ia ticoli apparsi sui giornali dell'epoca. Marco Ram­ tidiano l"' Avanti! ". II settimanale illustrato del Par­ ioggia e Croci/issione; quest'ultima nota solo attra- perti, giornalista e amico di Bonzagni, precisa che i p ,. tit S cialista 1"' Avanri deJJaDomenica" aveva comin­ verso fotografie d'epoca. A questa punto s mnesca disegni satirici dell' artista "colpivano tutti: uomini, ciato Ia pubblicazionc nd 1903, come supplemento una nuova importante puntata nella vita di Bonza­ idee, imprese, partiti: senza distinzione [ ... ] e ci fu domenicale dell"' Avanti! ",per contrapporsi ad altri gni, collegata alle famos: mostre ?ienna_li che 1' Ac­ anche chi allora, propose a me d'offrirgii un'assiet­ settimanali quaJj ' LaD menica del Carriere" e "Tri­ cademia di Brera orgamzzava net salom del Palaz­ teau beurre umoristka nelJ'Avanri! tanto egli ~tppa ­ buna Illustrata", considerati dai socialisti troppo zo della Permanente. Il13 luglio 1' Accademia nomine riva designata c me .l'amiborghese per eccellenza e "borghesi". La redazione del giornale socialista ven­ la giuria di accettazione che risultava cosl co~p?­ fu, colui, Benito Muss lini, atruale Presidente de./ ne spostata da Firenze aRoma, fino all'interruzione sta: Marco Calderini (pittore), Cesare Laurent! (pit­ Consiglio. Io gli avevo fatto osservare che il Bonza­ clell907 e la ripresa milanese dell912 per soli qua­ tore), Vittore Grubicy de Dragon (critico d'arte, gni s' era qualche volta, e acerbamente, beffato anche ramaquartro fasci coli da febbraio a dkembl'e. Que­ gallerista e pittore), Pompeo Mariani (pittore), Achil­ dell'Avanti!. Non importa- fu la risposta- quando sta serie miJaoese si rivolge a un pubblico pop lare le Alberti (scultore), Ernesto Bazzano (scultore) e Ce­ ci conoscera ci amera" ("li Secolo", Milano, 19 feb­ e natmalment ' pres nra le tavole a col ri sui tipo di sare Zacchi (scultore). Il30 agosto, in seguito al ri­ braio 1923 ). Ancora Ramperti: "Una terza volta in­ queUe de "La Domenica del Carriere" in quarta di fiuto, da parte della commissione, delle opere di fine, !'invito a scrivere di lui fu quasi un comando: copertina. Le tavole a colori di Bonzagni comincia­ Bonzagni Croczfissione e La danzatrice (Moti del ven­ rna come non avrei acconsentito a quest'ordine da­ no col n. 3 del18 febbraio, dove e salutato da un re­ tre), ]'artist a spedisce una lettera di fuoco al critico to chel'eseguirlo m'avrebbe fatto tanto piacere e che dazionale incoraggiante; in realta la collaborazione di Grubicy tacciandolo di "mancanza di coraggio nel­ ancora piu se ne sarebbe compiaciuto Benito Mus­ Bonzagni, assidua nei primi mesi (eseguira ben die­ le proprie convinzioni"67 . Motivi stilistici, invidia per solini? Si ritrovera infatti I' articolo, due colonne d' a­ ci tavole peri nn. 3, 4, 5, 6, 7, 9, 10, 11, 12 e 14), ces­ la crescente notorieta del giovane Bonzagni, invita­ pertura in terza pagina, nella collezione dell' Avanti! sa col n. 14 dell o maggio e nei numeri successivi il to nello stesso anno alia X Biennale di Venezia, o il di quarantacinque anni fa, allora che il futuro Duce giornale non fornisce ai lettori akuna spiegazione suo passato di firmatario dei manifesti futuristi, sem­ degli Italiani dirigeva il quotidiano socialista e il sot­ deJJ'imer~uzione. Questo sjjenzio puo ignificare che pre molto screditati dall' Accademia, possono tutti toscritto n' era lo scalpicciato rna benaccetto collabo­ l'att ggiamento spavaldo di Bonzagni puo avere ur­ essere buoni motivi per la sua esclusione dalla mo­ ratore. Mussolini aveva riso di vero cuore- e la ila­ tato quell personalita del Partito Socialism che non stra, che di fatto venne inaugurata alla Permanente rita tra l'una e I' altra rabbiosa polemica con Borge­ gradivano la sua satira troppo disinvolta. n giornale il13 settembre. se o con Monicelli non gli era tanto abituale- innanzi sostituira Bonzagni coi pittori Celmo e Baldassarre Bonzagni, con uno straordinario tempismo, organizze a certi cartelloni di Bonzagni" ("Roma", 4 marzo (che si firma coo I p eudonim di Gip), rna la qua­ in breve tempo laMostra Pittura Scultura Ri/iutata nel­ 1958, p. ). L'articol al quale i rifedsce Ramperti lita mediocre di entrambi. non e neppure confronta­ le splendide sale del centralissimo Caffe Cova. L'ini­ si trova in d ppia colonna nella terza pagina bile alia classe e alla bravura del centese. ziativa si avvalse di un catalogo la cui copertina ven­ del I. "Avan ri! " Iell 0 dicem b1· 1913: ' Bonzagni non Bonzagni continua la sua collaborazione alia "Rivi­ ne disegnata in stile secessionista da Chiattone, men­ deve troppo affren:arsi- ia pure pe · runore del Car­ sta Mensile del Touring Club "66 e intanto si prospet­ tre il testo introduttivo, in perfetto idioma futurista, riere- a rinnegare la sua nomea di sovversivo. Noi ta !'invito alia Decima Esposizione Internazionale fu scritto dallo stesso Bonzagni68 , che si fece carico an­ abbiamo conosciuto ed amato Bonzagni salace e mot­ d' Arte della citta di Venezia. Alla prestigiosa mostra che del discorso inaugurale del15 ottobre a causa del­ Bresciani, Chiattone, Nodari Pesenti, Maldarelli, Ba­ Aroldo Bonzagni nel1913, dace, naso al vento e mani in tasca. E inutile ch'egli foto Emilio Sommariva. si accedeva per invito diretto oppure per accettazio­ l'indisposizione, all'ultimo minuto, di Innocenzo Cap­ rabini, Cadorin, Michele, Tommaso e Basilio Cascel­ tenti di cancellate quella simpatica immagine di mo­ ne, sottoponendosi al giudizio della giuria che rece­ pa: "Parle invece il pittore Bonzagni che espose due la, Funi, Rizzi e altri. AI gruppo dei "rifiutati" venne­ nello e vantando una indipendenza che vorrebbe di- piva le proposte di partecipazione che pervenivano forti espressioni del suo originale ingegno- con mol­ ro concesse le tre sale maggiori del Caffe Cova. In que­ re djjettantismo [. .. ] sconsacri quegli istinti cui na­ da ogni parte d'Italia. li 25 marzo viene diffusa la li­ to calore, molta erudizione, sebbene con eccessivo fu. sta mostra e interessante notare alcune assenze, come tura Jo riconduce. Voglia o non voglia, egli e dei no­ sta degli artisti ammessi e fra essi, oltre a Bonzagni, turismo di immagini"69. Con enfasi canzonatoria nei Dudreville, la cugina di Boccioni Adriana Bisi Fab­ stri [ .. .] E un socialista? Non i.mporr:a. sapere. E un vi sono anche alcuni suoi cari amici, come Aldo Car­ confronti della commissione giudicatrice di Brera, bri, Biazzi, Penagini, i futuristi Piatti e Notte che, demolitor . Chj aggrottera le ciglia aJ suo nome ri­ pi, Giannino Castiglioni, Ugo Martelli e Raul Vivia­ Bonzagni invoca "1' adesione di tutta la gioventu ribel­ esclusi dalla mostra di Brera, non parteciparono nep­ cordando I'acre suo commento a qualche uomo o fat- ni. Il25 aprile viene inaugurata a Venezia laX Bien­ le e valorosa di questa bella Italia, che va rinnovan­ pure al Cova, mentre altri, come Cadorin e Brescia­ to di casa nostra: il centauro socialista recalcitrante nale (rimarra aperta fino al Jl ottobre). L'avveni­ dosi meravigliosamente, per temprarci a battaglie ben ni, pur inseriti nella mostra di Brera parteciparono an­ o la bella Filippa abboccante un fiasco, non deve menro coincide anche con l'inaugurazi ne del piu nobili dalle quali sapremo trarre a fasci i lauri che a quella del Cova con opere scartate dalla com­ credere a una ventaruola volgare, a uno di quei ra­ campanile di San Mru·co, rico truito dopo il crollo ro­ trionfali, per incoronare la fronte tersa d'eterna bel~ missione. In seguito Bonzagni sara presente alle gazzi dall'animula doppia e male odorante come le 71 vino o dell902. Bo.nzagni espone due opere nella Sa- lezza alla nostra sempre prodiga di nuovi splendentt Biennali di Brera nel1916 e nel1918 . li 31 ottobre cipolle [. .. ] Bonzagni e troppo artista per non pati- la Internazional Oa n. 20): Tmpressio11e (fL Veglione tesori, divina am atrice Arte! "70. Si era creata questa chiude a Venezia la X Biennale, il 15 novembre si re di tanto in tanto qualche suggestione contraddit­ alla Scala) e Locomotive. La Biennale pre enrava al­ situazione perche i "rifiutati" non avevano accettato chiude al Cova la mostra dei "Rifiutati" e due giorni toria ed e troppo giovane per resistervi: ragione per tri rutisti congeniali al nostro l)ittore: il padiglione bel­ la proposta dell' Accademia di essere inseriti in una se­ dopo l' esposizione contestata di Brera. Bonzagni e sem­ cui, quando il capriccio gli frulla, fa uno sberleffo an­ ga aveva una sala personale di Fernand Khnopff, zione riservata agli artisti non ammessi. Nella contro­ pre pili attivo, alterna la pittura all'illustrazione: di gu­ che agli amici; e pen) il suo cuore, ch'e inquieto rna mentre fra gli italiani, accanto a Bonzagni, vi erano mostra organizzata da Bonzagni ci sono opere di Ardy, sto secessionista, esegue una copertina magnifica per

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l'ultima novita musicale di Ruggero Leoncavalio, Zin­ za [ ... ] ogni suo cartellone e un colpo d'ariete [ .. . ] estiva vivacita dei colori [ .. .] Bonzagni ha portato Aroldo Bonzagni a Beruti (Argentina) nell' estate del1914. gari, episodi di Enrico Cavacchioli e Guglielmo Ema­ qualche volta e una pugnalata. I cartelloni del Bon­ ~na simpatica nota d' arte comprensibile anche dagli nuel, pubblicata dall'editore Edoardo Sonzogno. zagni avrebbero creato alia Mostra Umoristica di analfabeti"79. Grazie a questi "cartelloni", Bonzagni Bergamo lo sfondo fantasioso di un arazzo di imma­ a Milano e molto noto e I' ami co giornalista Marco gini se esposti in serie. Non so bene perche si e VO­ Ramperti, su invito di Benito Mussolini, che aveva gia Aroldo Bonzagni 1913 luto perdere I' opportunita di una presentazione in­ preso la direzione dell"' Avanti! ", scrive an cora sul. quo­ La mostra d'arte umoristica e i "cartelloni" teressante come sarebbe stata una 'individuabile' del tidiano del Partito Socialista. Ramperti rivendica gli musicali per Ia Columbia Records 77 Bonzagni" • Giannetto Bisi el'autore anche di un al­ ideali socialisti del pitt ore e raccomanda all' artist a di tro articolo dedicate a Bonzagni, Mascheroni ironici non cancellare la sua fede politica "per am ore del Car­ Nell'arco dell'anno l'artista stringe ulteriori accordi alla mostra umoristica, edito sulla "Gazzetta di Ber­ riere e in nome di un'indipendenza che vorrebbe di­ con il mondo dell'editoria, particolarmente con pe­ gamo" ali'indomani dell'inaugurazione. Questo testo re dilettantismo impuro e piccino". n giornalista pro­ riodici e riviste milanesi come "A quel paese! "72 e "In segue con parole d'ainmirazione per Bonzagni, ne ri­ 73 e particolarmente interessante perche riporta un pa­ Tramway" e testate nazionali come il mensile illu­ rere dell'artista: "Detesta Ia caricatura sua o d'altri. conosce il talento e ne sottolinea la popolarita, e in strate "II Secolo XX". Merita di essere segnalata Ia Egli la detesta (anzi la antropomorfizza dicendosene chiusura dell'articolo insiste sulla valenza politica dei rivista milanese "In Tramway" per la quale Bonzagni audacemente souteneur) perche non lo fa mai ride­ "cartelloni": "Ma di che colore siano queste tenden­ esegue numerose tavole, era le quali una simpatica ca­ re e non ne puo capire cosi I'umorismo. Ed ecco co­ ze, potrete domandarlo al questore che ha battezza­ ricatul'a di Gabriele D 'Annunzio e un'originale testa· me si puo arrivare a prostituire la propria regina to i suoi cartelloni 'un sacco di pulci' e ad ogni nuo­ ta di copertina dove, aJI 'intern eli un tramway, t•itrae quando- come il Bonzagni, pur tacciato di Futuri­ va lora comparsa orna gli occhi di lenti, le mani di varie tipologie umane con grand spiritoironic:;o74 . Per smo-non si sa an cora riconoscere, diciamolo con fra­ forbici, il cuore di pazienza [ ... ] E questi e Bonza­ Ia medesima testata Bonzagni clipinse anche Carne­ se d'altri, chela caricatura e I' anima dell'arte. Awl­ gni che in pieno secolo ventesimo puo rinnovare le vale Tramway, una variopinta locandina realizzata do Bonzagni non ha che da esprimere la propria di imprese dei trovatori dugenteschi pubblicanti sui per Ia festa di carnevale della rivista stessa75. amma.. I " 78 . AJ peno. d o est1vo. de ll o stesso anno appar- crocicchi le sue satire spensierate. Ribelle giocondo, Assieme agli amici Raul Viviani, Vindizio Nodari Pe­ tengono anche le tempere ch'egli ha dedicato al te­ le caricature gli scappano dalle dita come fa rfalle senti, Baldassarre Longoni e Giannino Castiglioni, in ma delle suffragette. La datazione della serie e pra­ [ ... ] canzoni sono le sue: canzoni di una gioventu fre­ rappresentanza degli artisti lombardi, Bonzagni par­ ticamente automatica: nel1913 la tematica del fem­ sca, lieta e animosa, intonate da un monello che ha tecipa a Napoli alia Seconda Esposizione Nazionale 80 minismo entrain scena animatamente, perche aRoma in cuore la rivoluzione" . chiati, i cui volti sono simili a musi di bulldog e i cor­ Artistica Giovanile con I' opera La danzatrice (Moti del si tiene il Congresso Internazionale Femminile, si di­ pi sembrano armadi sbilenchi, viene trascinato un po­ che ottiene le Iodi di Arturo Lancellotti su 81 ventre) scute di finanza, lavoro, cultura e soprattutto di di­ veraccio ricoperto di abiti stracciati" . 76 "Emporium" . L'artisra ha necessira di guadaonare Come avvenne gia nel1912, artist a e invitato alia XI <:> ' ritto al voto. Tuni i gi mall della pen~sola, cornpre­ Aroldo Bonzagni 1914 1' perche era l'unico so tegno per la famiglia: si appli- si guelli ai quali B nzagni collabora danno spazio al­ Buenos Aires e l'XI Biennale di Venezia Esposizione Internazionale d'Arte di Venezia. Infat­ ca perci' nel camp deU'alta sartoria con immagini l avvenirnento, pubblicando fotografie delle suffragette ti il23 marzo 1914 viene diffuso l'elenco degli arti­ pubb.licitade per Ia Camiceria Corbella pe1·la pre­ durante i comizi e durant - i di ordini ch seguono. Agli ultimi mesi del1913 appartengono i "cartello­ sti ammessi (centoquattordici su seicentoventuno) e senrazione della moda primavera-estate della Sana­ L1 questa serie di tempere Bonzagni, con Ia sua con­ ni" con i soggetti musicali che 1' artista eseguiva per Bonzagni e incluso, assieme agli amici Raul Viviani, ria Raffaelli, ntl.'ambe di Milano. Quest' ultima pro­ sueta abilita, coglie 1' aspetto comico e qualche volta le vetrine della nota ditta d' artie ali musicali Colum­ Vindizio Nodari Pesenti, Ugo Martelli, Aldo Carpi, mozion,e ' particolannente raffi11ata e Ia pre enza di ridicolo dell' avvenimento, con un in ten to beffardo nei bia Records, che aveva i propri negozi a Milano in via Giuseppe Biasi e Archimede Bresciani. La mostra in­ Bonza rni qualifica molto la pmpo ta commerciale: confronti delle donne che puo apparire antifemmi­ Dante 90 e in Piazza Castello 16. La datazione di que­ ternazionale a pre i battenti il23 aprile (chiudera il31 undici suoi disegni di moda maschile e femminile ese­ nista. Nell' agosto co min cia la collaborazione alia ri­ sti eccezionali (( cartelloni" e piuttosto precisa perche ottobre): Bonzagni none presente perche si trova gia guiti al tratto, sono elegantemente rilegati co~ un vista mensile "ll Secolo XX" illustrando la novella di la Columbia Records, oltre a esporli nelle proprie ve­ a Buenos Aires. La famiglia aveva spedito a Venezia cartoncino che riproduce sui frontespizio una tem­ Fausto Valsecchi Lamorte di William Kelsoe realiz­ trine rnilanesi, utilizzo queste immagini per la propria un solo quadro, Le fiamme del Mediterraneo, che pera dell' artista. zando tavole a piena pagina di satira politica, socia­ pubblicita settimanale, edita fra aprile e giugno 1914 venne esposto nella Sala Italian a (la n. 19) accanto a Nei m si di maggio e giugno, si tiene a Bergamo le e di costume. L' artist a prosegue nella realizzazio­ in quarta di copertina nella rivista umoristica "Nu­ opere di Alberto Martini, Lorenzo Viani e Aldo Car­ un'importame espo izione d'arte umoristica alia qua­ ne dei grandi "cartelloni" satirici in occasione delle mero". La rivista nacque a Torino il4 gennaio 1914 pi. In una lettera spedita da Bonzagni alla mamma il le partecipano tutti i migliori disegnatori del mo­ elezioni pelitiche del 26 ottobre (le prime a suffra­ (gia col n. 2 per far credere che il n. 1 fosse andato 1 o giugno 1914 dali'Argentina, l'artista lamenta la menta. Bonzagni espone alcuni dei famosi "cartello­ gio universale maschile). L' originalita della satira di esaurito) e cesso la pubblicazione il30 aprile 1922, collocazione del suo quadro a Venezia: "Sento del mio ni" dedicati alia guerra italo-turca. Queste sue ope­ Bonzagni viene rilevata da Dino Alfieri in un artico­ dopo trecentocinquantacinque numeri. Bonzagni quadro di Venezia come al solito male collocate, so­ re a Bergamo si notano ln modo predominance, Fausto lo, La Lotta dei manz/esti elettorali, pubblicato su non puo collaborare assiduamente perche si trova gia no certamente disgraziato perche se continua cosi i 82 Valsecchi vi dedica un te ·to suJ men ile illustrato "ll "L'Illustrazione Italiana": "Abbiamo avuta una nota in Argentina; inoltre la rivista ha quel carattere mar­ miei quadri li metteranno in cantina! " • Secolo XX", corredato da diciannove riproduzioni. interessante, simpatica ed artistica dataci da Aroldo catamente caricaturale che 1' artista detestava, pur es­ Oggi, grazie all' archivio Aroldo Bonzagni e alla pub­ Anche "Emporium" dedica spazio alla mostra e ne Bonzagni, il giovane e valoroso artista che da un paio sendone attratto. Della serie di "cartelloni" a sogget­ blicazione delle Lettere dall'Argentina a cura di Ele­ affida l'ampia recensione a Giannetto Bisi, giornali­ d' anni ha maggiormente riaffermato la sua buona ri­ to musicale sono noti tredici soggetti, documentati na Bastelli, e possibile conoscere esattamente le da­ sta marito di Adriana Bisi Fabbri (cugina di Boccio­ nomanza peri disegni e le pitture ch'egli periodica­ anche da una serie di cartoline che la nota casa mu­ te della permanenza del pittore in Argentina. Parti­ ni): "Aroldo Bonzagni di Cento, benche smembrato mente espone nelle vetrine di un grande negozio in sicale spediva in omaggio ai clienti: il piu bello in as­ to nel dicembre 1913, l'artista arriva a Buenos Aires nella sua produzione, benche mal collocato, dimastra una delle vie piu centrali di Milano [ ... ] egli ha col­ soluta venne stamp a to come manifesto per I' affissio­ ill o gennaio 1914, vi rimane tutto 1' anno e ritorna in una superiorita incontrastabiJe. E, della mostra, il to, senza preconcetti di partite, gli aspetti pili salien- ne muraria ( 140 x 100 em). Si tratta del soggetto is pi­ Italia il16 febbraio 1915. L'incredibile odissea del viag­ piu originale e sop rava nza ogni alrro di gran lunga [ ... ] ti della campagna elettorale in una varia raccolta di rato alla Forza del destino e precisamente all' aria "0 gio, come anche la sua triste permanenza in Argen­ tutto esentito dal Bonzagnl con esuberanza e violen- cartelloni ammirabili per trovate di spirito e per la sug- tu che in seno agli angeli ... ": "fra due carabinieri tar- tina, e ben documentata dalle trentanove lettere che

43 # ni mentre Aroldo Bonzagni mentre to, Buenos dipinge all'aperto, Buenos Aires, 1914.

il pittore scrisse alia famiglia, ora pubblicate dalia citta sentano caratteri sontuosamente liberty e si trovano il3 agosto e avrebbe dovuto chiudere il15 dello stes­ dali'ebbrezza, dal vizio sono ll in quel poco colore, in di Acqui Terme in collaborazione con la citta di Cen­ nella biografia di Violi pubblicata nel1932 da Raf­ so mese, invece venne prorogata fino a settembre quei segnacci" 88. "ll Giornale d'Italia" conclude la re­ to. Ibo Contini, corrispondente da Milano per la ri­ faele Calzini. Violi era all'inizio di una carriera mol­ avanzato. I giornali argentini diedero huon risalto al­ censione precisando che "intervennero al Vernisage, vista argentina "Caras y Caretas", nel numero del25 to brillante che lo porto a essere uno dei pili affer­ l'iniziativa, particolarmente "II Giornale d'Italia", la ch'era a inviti, il ministro d'Italia comm. Cobianchi aprile 1914 dedica un articolo al pittore, corredan­ mati architetti di impianti sportivi in Italia; a Buenos "Tribuna" e "La Patria degli Italiani". L' esposizione oltre a un piccolo gruppo di eleganti signore ed una dolo di dodici riproduzioni fotografiche. L' articolo Aires ebbe l' opportunita di incontrare i cugini pater­ presentava la pili recente produzione dell'artista: al­ folia di artisti fra i quali notammo lo scultore Bellosa e riferito principalmente all'attivita di Bonzagni co­ ni Vietti Violi Poletti, gia stabUitisi nella capitale e ge­ cuni ritratti (quell a di Bramante, di Carlos Guazzone, che e autore della splendido busto di Aroldo Bonza­ 89 me caricaturista e non fa accenno ad altri lavori. An­ stori di uno dei primi e piu importanti em pori esisten­ Lucrezia Bori e Lyda Borelli) e varie suggestioni cam­ gni che e esposto nella stessa sala" . Della Porta ri­ che Peppino Bonzagni riferisce della sua trasferta a ti all'epoca: il Bazar Colon, U cui esercizio costituiva pestri dipinte a Beruti nell'isolamento durante la pre­ corda un colloquia con 1' artista in occasione proprio Buenos Aires: "E bene ch'io rammenti che mio fra­ occasione di lavoro anche per altri italiani emigrati84. parazione della mostra. "El encantamiento de La Pam­ della personale: "Mi e caro ricordare anche la serata tello, in unione agli amici architetti Paul Vietti Violi Di questa possibilita di lavoro svanita nel nulla siren­ pa e forse la meglio riuscita c... J :E una scena pien a di uggiosa di pioggia che passammo insieme a Buenos e Nino Nicoli Carminati, venne chiamato a Buenos cle canto Bonzagni fin dal prima giorno del suo arri­ notturna suggestione, con un cielo oscuro e poche stel­ Aires nella redazione dell'unico giornale italiano, con­ Aires per Ia costruzione e decorazione del nuovo Ip­ vo a Buenos Aires: ne fa fede la prima lettera alia le che si confonde con 1' orizzonte in cui quattro uo­ vegno aliora e parlo del1914, di artisti e d'italiani di podromo eli Pale.rmo, in guella grande m rropoli"8}. mamma, nella quale il pittore pensa alia sua reputa­ mini si scaldano raccolti intorno a un fuoco che e l'u­ fede. Ben mi ricordo quella sera in cui gli amici tri­ II richiamo a guesre presume decorazioni e ripeturo zione e sottolinea che "tutto questa naturalmente e be­ nica nota chiara del quadro [ ... ] E poi c'e un caval­ butavano a Bonzagni la esultanza del successo otte­ .in r:utte le biogra£ie, rna purtroppo, in seguito tt un ne non si sappia da nessuno, e mi raccomando la di­ lo, vecchiotto, solo in mezzo alia Pampa sconfinata: nuto con la sua mostra personale. II Presidente della sopralluogo all Hippodrome Argentino de Palermo screzione"85. L'assenza di notizie sulle pitture dell'ip­ e un cavallo pensoso e pensatore con un'espressione Repubblica Argentina La Peria l'aveva inaugurata (Av. del Libertador, 4101), si e constatato con sicu­ podromo si compensa con la straordinaria ricchezza di vecchio bonaccione: il pittore lo chiama 'El filosofo con trionfo [ ... ] Quella sera io mi ricordo di aver rezza che non esistono decorazioni pittoriche di Bon­ di notizie sulle altre attivita argentine di Bonzagni: la de la Pampa' "87. Erano esposte anche tele con elegan­ chiesto a lui cosa avrebbe fatto ed egli mi rispose: 'Che zagni, peril semplice motivo che non vennero mai rea­ mostra personale e la collaborazione alla rivista sari­ ti figure femminili, come Los galgos blancos, Maripo­ cosa faro? Partin) presto, voglio dimenticare questa lizzate. Un articolo di Giacomo Bonzani sull'archi­ rica "El Zorro". Gia dall'inizio di luglio, Augusto sas nocturnas, La cancion obscena e una grande tela di eletta sociera che pero malgrado tutto e sempre quel­ tetto Paolo Vietti Violi e soprattutto le recenti Lettere Mussini offre ai lettori del quotidiano "La Patria de­ "un certo gusto di lascivita orientale" intitolata Revo­ la, sono figure, apparenze, illusioni, la vita e altrove, dall'Argentina hanna chiarito il mistero di queste de­ gli Italiani" un profilo dell' artista annunciando la sua cacion egipcia. Erano esposte anche vade Impressioni eben diversa'. E dove andrete? 'Andro nella Pampas, corazioni. Violi e il compagno di viaggio di Bonza­ prossima mostra: "In queste ultime settimane, ritira­ de a bordo e alcune Impressioni de Italia, come Marz'­ voglio perdere la luce degli occhi negli sconfinati oblii gni, entrambi invitati a Buenos Aires dal Jockey Club tosi in una 'estancia' a poche ore dalia capitale [a Be­ posas del Mediterraneo (ora di proprieta della Galle­ della distanza, voglio afferrare le mie impressioni lag­ della capitale per progettare, in collaborazione con ruti], ne ha riportati bozzetti e quadri del campo, stu­ ria) che e una versione espressionista del dipinto di­ giu dove gli uomini sono espressione di forza, dove il l'architetto Arturo Prins, il nuovo ippodromo argen­ di di paesi e di animali assai caratteristici. Ed ha fat­ visionista Fiamme del Mediterraneo, esposto a Vene­ sole irrora cavalieri al tramonto come se questi fosse­ tino. La costruzione era prevista in una zona centra­ to pure gualche ritratto [ ... ] Aroldo Bonzagni si zia alia XI Biennale d' Arte. Concludevano 1' esposizione ro indomabili centauri ... '. Verso la fine del1914 egli le di Buenos Aires, in prossimita del porto, tra le propane di fare presto un'esposizione dei suoi lavo­ alcuni acquerelli e tempere con scene di mala vita, co­ torno in Italia" 80. Leggendo le Lettere dall'Argentina aree di Costitucion e Retiro, rna un ostacolo si oppo­ ri, che certo riuscira interessantissima e non man­ me Mercados de placer, Dama y caballeros, Flores del si capisce lo stato d'animo dell'artista che vede sfu­ se alia realizzazione dell' opera: un proprietario ter­ chera di sollevare discussioni fra gli intelligenti d'ar­ mar por los hombres, Parasitas: "Tutta la luce falsa e mare molti dei suoi progetti e ogni giorno si scontra riero tanto potente fu contrario aHa costruzione del­ te"86. L' occasione si realizzo nel Salone della Coope­ strana degli ambienti del vizio alto e basso, la falsita con la dura realta. La mostra, anche se ottenne un huon l'ippodromo e I' area ebbe invece una destinazione re­ rativa Artistica di Buenos Aires (Corrientes, 655), dei colori di cui si dipingono il viso le povere disgra­ risultato di stampa, si rivelo scarsa neUe vendite, riu­ sidenziale. I disegni di Violi per questo ippodromo dove l' artista espose ottantasei opere, molte delle qua­ ziate che vendono i1 piacere, le facce fosche e ribut­ scendo a malapena a coprire le spese sostenute. Late­ rimasto allo stato di progetto sono conosciuti, pre- li di grande formato. L'esposizione venne inaugurata tanti dei loro amanti di cuore, i visi sfatti dall'orgia, nacia di Bonzagni e straordinaria rna oscilla sempre

45 dal desiderio di rientrare in Italia. Prima pen) assie­ rivistc. Esegue numerose tavole per riviste nazionali me a un gruppo cli amici<: intellett.u aUguldad da Ma­ come la "Rlvista Mensile del Touring Club", "11 S~::. rio Nola Carno, Bonzagni contribuisce alia rinascita colo ~""{", "L Spon IJJu strato e la o-uerra", "IJ Mon. di una gloriosa testata satirica argentina che aveva do", e non trascw·a giornali Iombardi c me "Due Sol. cess a to Ia sua pubbl icazione qualche ~mno prima?O. Per eli", peril qualc eseguc discgni satirici. Per "Il. Seco. Bonzagni,comesemp!'e si trattodi un 'esperienza in­ lo XX" ha disegnaro ravole a piena pa<>ina di satin tensa breve: per tre mesi collaboro aJ setrimanale in 1 polirica, ha illustrate racconti e novelle di Raffael Cal­ veste ufficiale di caricaturista, per un totale di nove zinl corn U!t trcno uella notte del mondo, dove af­ numeri, dal7 settembre al2 novcmbre. Nel primo nu­ fronta eli nuovo la tematica a lui cara dei treni, c ha mer d ila rivisra Bonzagni vienc presentato ai let to­ scritro e illuslrato un propri artico.lo uila vita del ri_ sl cita la sua mostra p -·rs nale appena conclusa: gauchos nella sconfinata pampa argentina. Illustra "E un buoo ragazzo che parla f'm troppo cercando co­ novelle anche per Ja 'Rivista Mensile ueJ Touring srantemente eli far lello spirito e per guesto molti Jo Club Italiano", esegue d isegni perle pagine centrali giudicano un ubriacone, anche se in realta quasi aste­ e della rivista "Lo Sport UlusLrato e la guerra", dov mio. Le sue gualita sono molte e i suoi difetti pochi afhonta Ia tematica dell' occupazione del Belgio, e co­ essendo, p rimo fril Lutti, queUo eli esscrc un pittore. min cia la coliaboraz.ione con Ia nuova rivisra settima Non e permesso essere phtore quando, come lui, si naJe .iJJustrata, edi ta da Sonzogno, "Il Mondo". fa dello spirito e si possiede una imelligenza che sfio­ Come sempre, l'attiviLa eli Bonzagni e frenecica: ol­ ra la geoialita ( ... ] oggi, i11 rutta Buenos Aires non si tre alle collaborazioni con giornali e riviste, twva ij trova nemmeno lontanamente un caricaturi ta all a 91 tempo di organizzare anche una sua mosu·a persona­ sua altezza" • In guesti primi nove numeri i disegni le con oltre cento opet·e, inaugurata con un discorso di Bonzagnj prevalgono: sua empre Ia c pettina a e eli G ustavo Macchi il5 april nelle belle sale dello sto­ due colori e !a testata che ricompare nella prima pa­ rico Palazzo delle Aste in via Santa Radegonda 8. Tut­ gina interna, dove una figura femminile, con in nul­ ti i, maagiori giornali parlano dell 'awenimen.to: dal no un grappolo d'uva, accanto a una volpe che ri­ e "Popolo d 'Iralia', che otrolinea l1 suo "carattere chiama il titolo della rivista. Seguono numerosi dise­ esuberante ed .irrequleto che va dalla caricatura p.i LJ gni accompagnati da cLdascali.e appropriate: quelli eli sn,ella allo tudio piu accurate e piLl riuscito eli luci e Bonzagni ono circa cemottanta, di cui quiodici a di anatomia, attrav rs Je mostruos aberrazioni che piena pagina cinque a mezza pagioa, quaraotatre te­ contorcono gl i tup ncU mo tri del Zuloaga" (6 apri­ statine e altri di varie piccole din1 nsionj92 . I modelli Je 1915), al "Carriere della Sera" che en1bra i.nfa ti­ culturali ai quali B nzaoni si richiama sono sempte le diro dall'eccessiva "esubera.nza e intemperanza" del riv.iste tedescbe "Jugend" e "Simplici imu ' che tan­ giovane dbelle, pur app.rezzandone le doci di colori­ to peso hanno avuto nella formazione dell' artista. La Sono momenti di grave tensione politica internazio­ !ontario ciclista con Boccioni, Russolo e Piatti; Lu­ Aroldo Bonzagni accanto core e di umor.i ta: l'articolo si conclude ticordando nale, l'Italia fatica a m antenere la neutralica nel con­ al suo dipinto II giorno satim non ' mai fine a e tessa e anchc questa ba obier­ ciano Folgore e artigli.ere, gli altri sono sparsi per tut­ ch · "I3onzagni ha esordiro nel pugnace manipolo fu­ flitto bellico gia in corso e nelle piazze milanesi so­ te le armi. Dopo aver proclamata 'la guerra unico di­ di Domenica ·II tram di Monza, tivi preci i imposti dalla societa argentina e clagli even- 1916. turista: buona cosa per un giovane un po di follia . no sempre pili frequenti le manifestazioni interven­ sinfettante del mondo' i bravi giovanotti han voluto ti b llici eUl·opei: "Popolo argenrino: CI'i i e Ja con­ la Poi se n'e distaccato: c a ancora migliore" (6 apri­ flagrazione europea non ti lasciano vivere [. .. ] Noi, tistiche capeggiate dai nazionalisti, dai futuristi e vedere da vicino com' e fatta. E anche i Futuristi pili le 19l5). L'articolo piu meditate venue sccitro per con Ia nostra satira, b nch.e sembri un parades , dall'ex socialista Benito Mussolini contra !'Austria, moderati, quelli di Lacerba, sono pronti a servire la l'"Avanti! '' dall'amico Marco Hrunperti, cbe ne ri­ stiamo lortando per leggi piu serie, cerca.odo d'imp - l'Ungheria e la Germania. Aroldo Bonzagni in que­ patria: Giovanni Papini e Soffici sono sottotenenti corda le opere esposre e ne apprezza il cora agio: 'Per 94 dire che ti si inganni e, aJ tempo ste so ffrendoti un sta periodo chiarisce il suo impegno antitedesco, della territoriale" . Praticamente tutti gli amici di il rest e da augurarsi da sperare che l'attista non realizzando la copertina e alcune tavole per 1' ele­ Bonzagni partono peril fronte. Emilio Guicciardi, giornale pieno di un1orismo"93 . Bonzagni non resiste faccia torto al pittore. E l'artista ha forse qualche in­ oltre: la guet-ra europea in atto, il pericolo reale di un gante album di "Idee e motti" di Giannino Antona amico del pittore, ricorda questi momenti: "Il sor­ sidi.a, in forma di tentazione, da evir re. Una 'Croci­ Traversi, edito a Milano da Ra­ coinvolg1mento itallano e il pensiero alia madre, lascia- Gli Unni. .. e gli altri!, do brontolio della guerra lo richiamo in Italia [ ... ] fissione' nel t nodi una caricatUl'a? Fantasticare 'rie­ ta fra dillicolta economiche, obbligarono 1'artista va, dove gli Unni sono il popolo tedesco e gli altri i Trovo molte cose mutate. E anche i suoi amici si di­ aJ vocazioni egizie' con arcaismi di maniera? 0 di ese­ rirorno in Italia, dove gilmge ill6 febbraio 1915. cittadini belgi calpestati dalle barbarie teutoniche. spiacquero di lui, dopo essersi illusi (vedendolo tor­ guire - come fa nelle violenze cromatiche della Q uesta pregiata edizione venne pubblicizzata su tut­ nare alle caricature contra la guerra ... della Germa· 'Can zone oscena' - j monacensi delle ltltime soleg­ Li i maggiori quotidiani italiani e stranieri aU'inizio nia) che si gettasse dalla parte degli interventisti; giate secessioni? 0 eli stinarsi- lui nato coll'istinto Aroldo Bonzagni 1915 cli april . uesta preziosa opera editoriale e compo­ che rifiutasse di biasimare quel che si diceva il pan­ della aricatura- a comporrc rirratti: o a riprodurre La guerra contro "gli Unni", Ia personale sta da trentaquartro grandi tavole, realizzate, oltre che ciafichismo e la (impossibile) neutralita dell'Italia. -lui, can tore del movimento e del frascuono delle lo­ al Palazzo delle Aste e I comandamentidiDio da Bonzagni, dai piu importanti pittori del momen­ Non poteva. Dentro gli si era rotto qualche mecca­ comotive e dei tabarin, delle lud elettriche e delle stof- lo: Ardy, Cagnoni, Crespi, Dudovich Dudrevill , nismo: la speranza nella redenzione dell'umanita era fe ingioiellate- i paesaggi immobili? [ ... ] Del resto Mazza, Sacchetti Tofano (Sto), Ventm-a e Franco. Col ritorno dall' Argentina Boozagni riprende a Mi­ AJ. divenuta cenere [ .. . ] Non era poi il tipo da fare il Bonzagni e n·oppo in telligence per non esserseli gia Ia prima ecJjzione ne seguira una seconda ("Nuova lano .i collegamenti interrotti: con Ia Famiglia Arti ti­ gesto; non parti volontario e nemmeno fu accettato post:i e discussi da se. Le molte opere di questa mo­ Serie") con una nuova coperrina del nostro Bonza­ ca partecipa al CataJogo delle ope1·e d'arte donate da­ in servizio militare; una vecchia dolorosa ferita lo met· stra riassumono J atrivita di un settennio: e mi e ca- gli artisti sod '' pro nuova sede" e soprartutro raffor­ gni. I:uscita dell' album Gli Unni.. . e gli altri.' coin­ teva da parte [sinovite]. Rimase; ma gli dovette es­ ro e mi par giusto riconoscere che le ultime sono le za le collaborazion.i con le redazionl dei giornali e delle cide con l'entrata in guerra dell'Italia (24 maggio). sere crudele assistere alla lunga strage, allo stillici­ pili monde e le pili sicure" (6 aprile 1915). I futuristi parreciparono in massa: ' Mruioetti ~ vo- dio giornaliero di tante perdite di amici, di artisti, di

47 con gli amici, mente secessi.onista, per la raccolta di novelle Aroldo Bonzagni nella studio, l'editore Rava, 1918 circa, foro Emilio Aclltll , Silenzioso, pub bli care 10· secon da e d1Z1o' · oe a lentura, 1110 Sommariva. 99 Janti bianchi, p. cca Sun Casciano da Licinio Cappelli . 1ino Antona S~l versan te p~L:allel? della pittura, l i m~eg n o el i tto Antonio on identificati. J3onzagni non e mfenore e produce alcum capola- ri ;;Jssoluu, come Aulodtratto, It tram di Mom:a (Un v ~o mo eli domenica) e Saltimbrmchi, che vi.nse un glrem i di 1.000 lire all'Esposizione Nazionale di ~ell e Arti chesi tenne a Milano nel Palazzo delle Aste. Questa mo tra ottenne un buon esito di critica in quanto presentava il meglio della pittura c mempo­ ranea. Nelle recensioni, Bonzagni e segnalato da pa­ recchi giornalisti, in modo particolare da Margheri­ ta Sarfattil00 e da Marco Ramperti che gli dedica un pezzo importante su "Arte Libera", c~n intuiz.ioni di spessore critico: "Se, come una mus1ca, le plttu­ re di Bonzagni portassero una notazione prelimina­ re, questa sarebbe 'presto' o 'allegro vivace' [ ... ] L'artista ha fretta. Come il 'Luca fa presto' della leg­ genda, l' attimo che pass a e per lui una frusta che in­ calza [ .. . ] Cosi i suoi tipi prediletti [ .. . ] funamboli in cenci decorosi, cortigiane dal lesso miserevole, 95 conoscenti" • Nell' estate Bonzagni esegue la colo­ Sonzogno" 1916 che, oltre a presentare altri disegni pitocchi dallo sguardo carico di dinamite, viveurs sti­ ne Nazionale di Belli Arti organizzata dall' Accade­ ratissima copertina del volume di Camillo Marabi­ di Bonzagni, riproduce in copertina il magnifico ma­ lizzati da un' elegantissima imbecillita: tutti gli estre­ mia di Belle Arti di Brera. Si tratta della famosa ni La rossa avanguardia dell'Argonna - Diario di un nifesto realizzato dall' artista per reclamizzare il nuo­ mi che si ricongiungono nel giro tondo della com­ Biennale di Brera, alia quale partecipano i maggio­ garibaldino alta guerra /ranco-tedesca, con prefazio­ vo settimanale illustrate "ll Mondo", il cui primo nu­ media quotidiana [. .. ] L'imbecille eben imbecille ... ri artisti del momenta e che si tiene nella sede della ne di Gabriele D' Annunzio. Questa volume rappre­ mero usci il7 novembre 1915 a cura della casa edi­ il pezzente e pezzentissimo, la prostituta [ ... ] porta Societa perle Belle Arti ed Esposizione Permanen­ sento un successo editoriale: raccontava la spedizio­ trice Sonzogno di Milano. nel volta i sette peccati mortali [. .. ] Questa non e te. Questa mostra per gli artisti rappresentava anche ne dei cinque nipoti di Giuseppe Garibaldi che com­ pittura: si e detto. E caricatura. E infatti 1' occhio di un evento economico, perche, oltre ai premi in de­ batterono nelle Argonne contra la Germania al fianco Bonzagni ha il difetto- o il pregio- delle luci trop­ narc, erano frequenti le vendite. L'esposizione ven­ delle truppe francesi, indossando la storica camicia Aroldo Bonzagni 1916 po accese: e deformatore [ .. . ] Ora si dice ch'egli ne inaugurata dal ministro della Pubblica Istruzio­ rossa. 30 luglio 1915 e la data della prefazione di Gian­ Dal premio al Palazzo delle Aste confonda, talvolta, il quadro e il cartellone, la cari­ ne Ruffini 1'8 settembre e si protrasse fino al12 no­ nino Anton a Traversi all' edizione piu originale che alia mostra londinese e dalla Biennale di Brera catura e il ritratto. Ma che importa? [. .. ] Bene dice vembre. Bonzagni non vinse alcun premia, rna il suo Bonzagni abbia prodotto, I Comandamenti di Dio. all'impegno nell'illustrazione Bonzagni: il mio temperamento e questa. D' altra dipinto venne riprodotto su molti giornali e fu ven­ Si tratta di un'elegante pubblicazione edita a Mila­ parte se i miei personaggi sono un po' tutti atossici duto alia famiglia Tensi di Milano che, all'indomani no da Rava (incoraggiato dal successo de Gli Unni ... E un anno d'intensissima attivita artistica: Bonzagni e le mie donnine un po' tutte epilettiche, none col­ della morte del pittore, lo restitui alia famiglia Bon­ e gli altri!) con undici disegni di Bonzagni (piu uno partecipa ad almena tre mostre importanti, consegue pa mia. II mio occhio e limpido; solo le cose vedute zagni. I due premi Principe Umberto di lire 4.000 di copertina), dove sono abbinate a ciascun coman­ pubblici riconoscimenti ed esegue anche varie tavo­ che sono guaste. L' epoca in cui vivo e travagliata dal andarono al pittore Pietro Gaudenzi e allo scultore damento varie atrocita e aberrazioni compiute dai te­ le destinate alla propaganda antitedesca. Prosegue vizio e dallavoro [ .. .] Den uncia un'umanita viziata Giuseppe Graziosi, mentre le tre medaglie d' oro fu­ deschi nei primi mesi dell'invasione del Belgio. "1 o l'in1pegno nel campo dell'illustrazione, esegue la co­ e non ne soffre. Ha l'occhio analitico e I' anima se­ rono consegnate a Gianemilio Malerba, Mario Bet­ Non avrai altro Dio al di sotto dime. Sfolgora l'im­ pertina dei "Bollettini Ufficiali dell'Esercito e della Ma­ rena. Come Gavarni che per conoscere il prossimo tinelli e Prassitele Barzaghi. E molto interessante peratore universale, ritto sulle nuvole, sopra l'Onni­ rina" Il diario della nostra guerra 97 , una tavola a pie­ frequentava i veglioni, questi considera la vita un lie­ sfogliare il catalogo di questa Biennale braidense e 8 101 potente sottomesso che guard a lo Spirito Santo. Nel na pagina peril settimanale illustrate "II Mondo "9 e to carnevale e si diverte a con tare le maschere" . leggere la relazione della commissione di accetta­ cielo silenzioso la voce di Guglielmo rimbomba sul­ due tavole nell' album Peri nostrz'jigli. Perle nostre Nel mese di giugno a Londra si tiene la mostra Ita­ zione per rendersi conto delle posizioni conservatri­ la senilita inginocchiata dal Padre Eterno. Gli ange­ case. Perla Vittoria, edito dal Credito Italiano di Mi­ lian Artists and the war, presso Ernest Brown & Phil­ ci all'interno dell' accademia: "Perfino un lavoro di li sono fuggiti. Fuggiti all'inferno. ll sole triangola­ lano in occasione del Terzo Presti to Nazionale. Sul pia­ lips the Leicester Galleries, alla quale Bonzagni e in­ marcata origine futurista fu accettato. Accettazione re sembra una ragnatela pangermanica in cui sia in­ no militare il1916 e un anno di successi per l'Italia e vitato a esporre undici tempere di satira antitedesca audace da parte di una Commissione che operava sot­ cappato, come un moscone, Dio. E il grosso ragno i suoi alleati. L' offensiva scatenata dai tedeschi verso e l'album Gli Unni .. . e gli altri.'. II catalogo ha l'in­ to 1' egida di un' Accademia di Belle Arti, accettazio­ tedesco lo ammonisce, preparandosi a divorarlo. Lu­ la fine di febbraio sui fronte francese (la battaglia di troduzione di Salvatore Barzilai ed elenca duecen­ ne con la quale per altro non si e inteso di entrare cifero e caduto in cielo, da Berlino. r Birra tiber Al­ Verdun) viene contenuta e arrestata, cosi pure la Stra­ toventicinque opere: Sacchetti, Galantara, Martini, nel mer ito di tali particolari tendenze d' arte. Si e vo­ les. E il sogno di un pangermanista ubriaco di bir­ /expedition lanciata dagli austriaci il15 maggio fra 1' A­ Ventura, Oppo, Tirelli, Golia, Mazza, Tofano, Du­ luto solo accogliere nelle larghe braccia di un' espo­ ra. II mondo, per lui, e diventato un'immensa birre­ dige e il Brenta s'infrange contro la resistenza delle trup­ dovich, Nomellini, Viani, Cambellotti e altri, tutto sizione una simpatica vibrazione di colore". Questa ria rotonda. Seduto sull'elmo che deliziosamente lo pe italiane. L' artista riprende i contatti anche con la it fior fiore del momenta. "simpatica vibrazione di colore" e nientemeno che trafigge nella parte piu sensibile del suo corpo tede­ nota concittadina marchesa Maria Maiocchi Plattis, Entro il mese di luglio, come prevedeva il regolamen­ Nel basco di castagni di Leonardo Dudreville, straor­ sco, canta e beve. E padrone del mondo! "96. Cosi so­ scrittrice, nota con lo pseudonimo diJolanda (1864- to, Bonzagni presenta il quadro Il tram di Monza (U n dinaria opera futurista oggi di proprieta della Gal­ no descritte due tavole nell'"Almanacco Popolare 1917), per la quale esegue la copertina, di gusto mar- giorno di domenica) alla commissione dell'Esposizio- leria d' Arte Modern a Aroldo Bonzagni. 49 1gni nella studio ante Andrea buivano enormemente a deprimere le coscienze e della Biennale di Brera, alia quale Bonzagni presenta cune amiche, Bonzagni venne duramente provato anche dalla due opere di grande formato, entrambe accettate: La to Emilio morte al fronte di numerosi suoi amici: prima Boc­ serenata di Toselli e Rz/iuti (Rzfiuti della socz'eta). Que­ cioni e Sant'Elia e poi Erba e Camona e ora Gio­ ste due opere marcatamente espressioniste, pur ammes­ vanni Ardy, al quale Bonzagni dedica un lungo e com­ se alia mostra, sono troppo moderne e innovative per movente necrologio sui mensile "II Secolo XX" nel la giuria dell' Accademia di Belle Arti: infatti non vin­ 108 111 febbraio 1918 . Oltre a queste motivazioni che sero alcun premio . Ottennero invece l'onore della contribuirono all'evoluzione dell' artista, s'innesco cronaca, risultando fra le piu riprodotte, su giornali e anche una scelta di stile espressionista che lo porto riviste: "Naturae Arte" ed "Emporium" (quest'ulti­ su un piano di maturita artistica e di autonomia ma in particolare, attraverso uno scritto di Raffaele Cal­ espressiva che non trova uguali nel panorama ita­ zini, critica la giuria, sostenendo che vi erano artisti si­ liano della pittura. Per le opere di questa periodo curamente piu meritevoli, e tra questi indica proprio come Serenata, Trattenimento di Molinari, Serenata Bonzagni) 112 • Questa Biennale di Brera fu !'ultima di Toselli, La preghiera di Bonalumi e Ri/iuti della mostra alia quale Bonzagni partecipo. societa (che e una sorta di testamento artistico) non Come abbiamo rilevato, parallelamente alia pittura I' ar­ si puo piu parlare di debiti dell' artista: la Secessio­ tista non ha mai interrotto i rapporti con I' editoria e ne monacense e lontana e tutti quei riferimenti eu­ col settore dell'illustrazione, in modo particolare in ropei che sono stati utili per capire la cultura bon­ quest'ultimo anno di guerra. Non va dimenticato il zagnesca dal1910 al1915 (Kirchner, Nolde, Ensor, bel manifesto a colori Ed ora a voi Sottoscrivete!, pre­ Munch, "Jugend" e "Simplicissimus") ora non ser­ para to da Bonzagni all'inizio dell' anno per il Comi­ vono, sono stati da lui superati. Fra il1917 e il1918 tato d' Azione fra Mutilati, Invalidi e Feriti di guerra Bonzagni non ha debiti con nessuno, produce un lin­ di Milano nell' ambito della sottoscrizione del Quin­ guaggio totalmente autonomo, in un rapporto di to Presti to N azionale113. Ma la parte piu significati­ assoluta parita coi massimi pittori europei. Questa va, per quantita e qualita, nel campo dell'illustrazio­ ·originalita dellinguaggio di Bonzagni venne rece­ ne, Bonzagni la produsse per i cosiddetti giornali di pita anche dai suoi con tern poranei: nel giugno 1917 trincea che, nella storia del giornalismo, hanna uno alia Sesta Esposizione degli Acquerellisti Lombar­ spazio particolare e autonomo. Mentre tutta la stam­ di la sua opera I mendicanti venne acquistata dal Co­ pa nazionale era intenta a inform are il paese sull' an­ rri.une di Milano per la Galleria d' Arte Moderna del damento della guerra, i giornali di trincea ebbero l'u­ Castello Sforzesco, mentre nell'esposizione autun­ nico intento di dialogare coi soldati al fronte. Spesso Aroldo Bonzagni 1917-1918 Cas a di pazzi cas a di santi, edito a pun tate nella rivi­ nale alia Permanente due opere dell'artista (Crepu­ le redazioni erano composte da militari o giornalisti Da "Molinari" e "Bonalumi" ai giornali di trincea sta settimanale "ll Mondo" 104. scolo d'Inverno e Ritratto della Signora Treves) ot­ in uniforme e gli articoli, piu che sviluppare l'infor­ e dall'ultima Biennale di Brera alia morte Nel19181' artista riprende la collaborazione col men­ tennero lusinghieri apprezzamenti da parte dei cri­ mazione, tendevano a svolgere azione di propagan­ sile "II Secolo XX", illustrando con undid disegni la tici piu autorevoli su riviste qualificate come da in chiave umoristica, avvalendosi di aneddoti, fi­ In questi due ultimi anni di vita, Bonzagni sembra commedia in tre atti di Luigi Antonelli II Convegno, "Emporium" e "Naturae Arte"; altri giornali, pri­ lastrocche, rime, racconti e soprattutto tante illustra­ accelerare l'attivita artistica: produce capolavori as­ 114 e instaura anche nuovi rapporti di lavoro, come quel­ ma tiepidi col nostro, si dovettero ricredere: "Altre zioni. Le testate furono innumerevoli , alcune dalla soluti nella pittura e stringe nuovi rapporti di colla­ lo con la rivista "Noi e il mondo", mensile illustrato volte, nel fare qualche rilievo critico, d eravamo veste editoriale decisamente povera e scialba, mentre borazione con le redazioni di giornali e riviste. Nel del quotidiano "La Tribuna" per la quale esegue una permessi di non condividere l'opinione dei piu che altre presentano tavole a colori e collaborazioni pre­ 1917 Virgilio Brocchi chiede a Bonzagni d'illustra­ 105 copertina e illustra una novella , e con la rivista Aroldo Bonzagni fosse pili caricaturista che pitto­ stigiose: "Elmetto", "La Fifa", "La bomba ... a pen­ re la copertina del suo romanzo comico La bottega "La Lettura", mensile illustrato del "Carriere della re [ ... ]Qui Aroldo Bonzagni ci presenta un 'Inver­ na", "La Tradotta", "La Trincea", "II Razzo", "La degli scandali, edito a Milano dai Fratelli Trevesio2 • Sera" per la quale illustra due novelle di Filippo Sac­ no' dove afferma la sua qualita indiscutibile [. .. ] nel Ghirba", "S. Marco", "L'eco della trincea", "La Gi­ Brocchi stesso, a distanza di anni, ricorda questa co­ chi e Adolfo Albertazzi. Inoltre peril Ministero del­ cogliere quella malinconia lieve che pes a su uomi­ berna", "La Bombarda", "II Montello", "Signorsl", pertina: una piccola scena rna cosl significativa "E la Marina illustra anche La spedizione d' oltre mare di ni, personaggi e cose. Questa sua opera e piena di solo per dtare le testate piu note. Bonzagni lavoro in­ che rivela lo spirito del romanzo. A destra un podrec­ Lucio Silla Cantu, edito a Milano presso Alfieri e equilibria e di sentimento" 109• tensamente per "La Trincea" e "Signorsl". chiano, giacca nera, gillet rosso [ ... ] il gran cappel­ Lacroix. Stessi consensi Bonzagni li otterra anche I' anno suc­ "La Trincea" si stampava a Milano nello Stabilimen­ lo calato sulla faccia barbuta e la bocca spalancata Fatta eccezione per una serie di dipinti dedicati al cessivo, partecipando a ben tre mostre fino a pochi gior­ to Grafico Matarelli ed era destinata ai soldati del nell'urlo che con una mano stringe la rossa bandie­ tern a dei fiori (sono oltre una dozzina), eseguiti con ni dalla morte. Partecipa all' esposizione Milano vecchia Grappa della Quarta Armata. Assieme alla "Tradot­ ra e con 1' altra sbattacchia una camp an ella [ ... ] A si­ molta freschezza e stilisticamente variabili fra impres­ e nuova, indetta dalla F amiglia Artistica, con la tela Ef ta" e uno dei giornali di trincea piu interessanti per nistra un tondo prete nero [ ... ] che stambura la 107 sionism a ed espressionismo , il1917 e il1918 so­ /etta neve, oggi nella Galleria d' Arte Moderna di Mi­ la veste grafica e la ricchezza delle tavole a colori. grancassa e sbatte i piatti fragorosi [ ... ] E piantato no anni nei quali Bonzagni attua una svolta netta nel­ lano col titolo Nevicata in via Palestrina; espone alia II primo numero uscl nel gennaio 1918 e l'ultimo, trail rivoluzionario e il prete perche non si accapi­ le tematiche dei suoi dipinti; non tratta piu i locali Settzma Esposz'zione deglz' acquerellisti Lombardi ottenen­ dopo frentacinque numeri, il16 gennaio 1919. Dal gliano, un gigantesco carabiniere con le bracda con­ alia moda e il bel mondo dell' elite milanese, predi­ do una recensione su "Emporium" da parte dell'ami­ 23 giugno 1918 Bonzagni compare almena undid serte [ ... ] poco piu di uno scherzo, rna in questa lige scene di periferia dove saltimbanchi, zingari e co Federico Balestra, che si sofferma nella descrizio­ volte con grandi tavole a colori: !'ultima, intitolata scherzo c'e lo spirito di Aroldo Bonzagni"103. Sem­ straccioni, veri e propri "rifiuti della societa", con­ ne di tre sue opere: Cieco, Preghiera del mendicante e La /z'ne, si trova nel n. 28 del6 ottobre, esattamen­ pre per Virgilio Brocchi l'artista esegue anche ven­ sumano la propria esistenza con dignita e rassegna­ Suonatore d'organetto 110• Intanto, all'Accademia di te ottantacinque giorni prima della sua morte. An­ tiquattro illustrazioni a corredo del suo romanzo zione. La guerra in atto e la crisi economica contri- Belle Arti, era gia in moto la macchina organizzativa che "Signors!" era destinata ai soldati al fronte, piu

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volta starai meglio di sicuro e potro fermarmi pili a precisamente all' Armata degli Altipiani. Era pub­ compagno di tante battaglie Leonardo Dudreville malato. Lo vorrei bene .. . alito debolmente l'altro .. . lungo ... Pens a a guarire e a null' altro. Senti an cora blicata anch' essa a Milano dalla Societa Editoriale che si trova nel diario Il romanzo di una vita, dove Come lo vorrei? Lo devi volere! [ ... ] Dall' altra stan­ nella sua la de bole stretta di quella mano e si stacco Milanese- Sezione Cartografica della Sesta Arma­ descrive la visita a Bonzagni il giorno prima della za giunse un sommesso parlottare con un cauto ru­ dall' ami co [ ... ] Il giorno seguente Bonzagni si spe­ ta, presentava una ricca veste editoriale e si avvale­ morte: "Bonzagni e agli estremi; Bonzagni muo­ rnore di passi. Apparve la Della Rovere con una so­ gneva quietamente. Aveva finito di dipingere, di di­ va, oltre che di Bonzagni, della collaborazione d'il­ retia di Aroldo. Leone si alzo per salutare ... Ciao Arol­ re ... ! E una cosa veramente pietosa e tremenda! 118 scutere, di sperare e di penare! " . lustratori come Vamba, Salvadori, Galanti e Bruno. Fece Bresciani [l' ami co pittore col quale Bonzagni do. Verro certo a trovarti molto presto. La prossima Il giornale uscl dal27 giugno al20 novembre 1918, condivideva lo studio] con unlargo gesto della rna­ per unto tale di undici numeri, e la presenza dei di­ no ... M'han detto, sl, ch'era a letto; rna non lo cre­ segni di Bonzagni predominante. A lui viene qua­ il tram dei poveri, in "Arte", n. 225 , Mi­ e devo a questo punto, disse Leone [Leonardo Du­ 1 P.G. Baroni, Un ritmtto inedito su Giu­ mostra di Milano, Palazzo di Brera, 10 ot­ lano 1992, p. 97. si sempre affidata l'esecuzione della tavola di caper­ dreville scrive in seconda persona il diario con lo seppe Cevolani e Aro/JJJ Donzag11i, in Stu­ tobre- 18 novembre 1995, Roma 1995, '' F. Gozzi, Aroldo Bonzagni pittore e il­ di del Licea Ginnasio S!atale di Cento, p. 118. tina o di quella in quarta di copertina, per un tota­ pseudonimo di Leone] costernato. Che cos'ha in fin lustratore, cit., n. 176. Cento 1990, pp. 199-206. L. Scardino, 18 L. Scardino, op. cit., p. 67. 42 M. Giordano, Bibliogra/ia dei giornali le di tredici tavole a colori a piena pagina. Sono dei fatti? Cos'ha? Hache muore, cosa vuoi! Han par­ Aroldo Bonzagni: un inedito carteggio fer­ 19 P. Bonzagni, op cit., pp. non numera­ Iombardi satinei e umoristici, Milano 1992. illustrazioni straordinarie per la qualita, la rapidita Jato di pleurite, di polmonite, di 'spagnola' ... sa Dio rarese, in F. Gozzi, Aroldo Bonzagni pit­ te. 43 F. Gozzi, Aroldo Bonzagni pittore e il­ tore e illustmtore, catalogo della mostra di 20 L. Dudreville, Il romanzo di una vita, esecutiva e la cromia, il contenuto e sempre fero­ cos'ha! ... Nessuno lo sa! E chilo cura? La Della Ro­ lustratore, cit., n. 132. Cento 1998-1999, Milano 1998. prefazione di C. Gian Ferrari, Milano cemente antitedesco. Nel numero 11-12 della rivi­ vere. E quasi sempre al suo letto! Han provato a chia­ 44 C. Salads, Filippo Tommaso Marinetti, 2 F. Gozzi, op. cit., con testi di P. Pallot­ 1994, p. 31. Firenze 1988, p. 104. sta (il cosiddetto numero della "Vittoria"), edito il mare anche altri; han provato di tutto. Ma quello se tino, L. Scardino, V. Sgarbi. 21 P.G. Baroni, op. cit., p. 201. 45 22 P. Bonzagni, pp. non nume­ C. Salaris, Storia del Futurismo. Libri, 20 novembre 1918, si trovano le ultime due tempe­ neva ... sene va ... sene va! Fece Bresciani con un 3 Articolo non firma to, I /zmerali del pit­ op. cit., giornalz; manz/esti, Roma 1992, p. 33. tore Bonzagni, in "Carriere della Sera", 1 rate. re di Bonzagni, eseguite pochi giorni prima della accento duro e desolato battendo un piede a terra, 46 C. Carra, op. cit., p. 656. gennaio 1919. 23 L. Scardino, op. cit., p. 68. morte115. A questi drammatici giorni, che dimo­ 47 A. Palazzeschi, Man'netti e il Futurismo, con forza. Cristo! Fece Leone sordamente ... E lui? ~ P.G. Baroni, Un ritratto inedito su Giu­ 24 V. Colombo, Le piu belle opere d'arte prefazione a L. De Maria, Marinetti. Teo­ strano come la malattia permise all' artista di esse­ Lui? Parla pili che puo, pili che lo lasdan parlare. seppe Cevolani e Aroldo Bonzagni, in "Stu­ esposte nelle mostre di Brera dal1869 a! ria e invenzione Futurista, Milano 1983, di del Liceo Ginnasio di Cento", 1990, p. 1910. Premi Principe Umberto, Milano re operoso a pochi istanti dalla morte, si colloca Miss Pare voglia stordirsi. Anche iersera, tra gli altri, ha pp. XVIII-XIX. 201; L. Scardino, op. cit., p. 65. 1911. Germany, l'illustrazione che ragionevolmente puo nominato proprio te. Diceva che ti vedrebbe tanto 25 48 C. Carra, Tutti gli scritti, p. 656-957. 5 P.G. Baroni, op. cit., p. 200. C. Carra, Lamia vita, Roma 1943, ri­ 49 M . Drudi Gambillo, T. Fiori, Archivi essere considerata !'ultima di Bonzagni. Si trova volentieri. Ma cosa vuoi! Tutti han paura. Uff! 6 P.G. Baroni, op. cit., p. 200. stampato in C. Carra, Carlo Cami Tutti gli m·itti, a cura diM. Carra, Milano 197 8, del Futmimzo, Roma 1958, p. 471. nella rivista "Quadrifoglio. Numero Unico diNa­ Sbuffo Leone con un lungo soffio di sprezzo. Maio 7 Elva Bonzagni sposo Francesco Poggi 5o Si veda Ia gustosa vignetta in G . Di il31 ottobre 1946. pp. 607-756. Offre molti spunti per capi­ tale e Capodanno" della Prima Armata, stampato ci verro, Cristo! Ci verro senz'altro, quest'oggi stes­ Genova, Generazione maestri storici, to­ sT. Nediani, Ilsalotto di]olanda, in "Gaz­ re l'intreccio culturale nella Famiglia Ar­ mo I, Bologna 1993, p. 109, fig.134. Inol­ a Brescia alla fine di dicembre 1918. E un'allego­ so. Fai bene. Farai proprio una bella cosa anche zetta Ferrarese", 3luglio 1904, p. 1. tistica con Bonzagni. 26 tre una dettagliata descrizione della sera­ ria tragica della Germania affamata e ridotta a bran­ per la mamma ... Me la immagino, povera donna! ... 9 P. Bonzagni, Ricardo di Aroldo Bonza­ P. Bonzagni, op. cit., pp. non nume­ ta con riferimenti anche a Bonzagni in G. g?Zi nel quarantesimo della sua dolorosa rate. deJJiii6. Morto lui che succedera in quella cas a? ... Come fa­ Agnese, Vita di Boccioni, Firenze 1996, p . scomparsa, dattiloscritto composto da di· 27 G. Marangoni, Per un marta glorioso. Sono momenti drammatid peril nord Italia e an­ ranno? Il fratello va a bottega, garzone non so do- 186. ciassette fogli numerati, Archivio Bonza­ Aroldo Bonzagni, in "Naturae Arte", Mi­ 51 M. Drudi Gambillo, T. Fiori, op. dt., chela straordinaria vittoria della guerra passa in se­ ve, perche non vuole studiare ... E le sorelle? Dovran- gni, Galleria d' Arte Moderna, Cento, 30 lano 1920, p. 72. p. 472. cond'ordine; il capoluogo lombardo invaso da no arrangiarsi, poverette! [ ... ] Mentre saliva le sca- dicembre 1958, pp. non numerate. 28 G. Bisi, Mascheroni ironia· alta Mostra e 52 Aroldo Bonzagni, mostra antologica al 10 A Cento, grazie alla presenza di due tea­ Umoristica, in "Gazzetta di Bergamo", 5 una micidiale epidemia di febbre spagnola: "AMi­ le che conducevano alla modesta abitazione Museo d'Arte Moderna Ca' Pesaro, Ve­ tri, quello comunale gia aperto dal1861 giugno 1913. nezia 1980, pp. non numerate. lano muoiono come le mosche! Era la peste spagno­ dell' ami co, Leone si sentiva invadere 1' animo di una e quello sociale attivo dal 1874, risulta 29 Aroldo Bonzagni, catalogo della mo­ 53 A. Lancellotti, Le biennali veneziane del­ la [ ... ] In quei giorni Milano sembrava una citra de­ crescente inquietudine ... Venne ad aprire proprio la molto vivace 1' attivita sia strumen tale che stra di Ferrara, Palazzo dei Diamanti, l' anteguerra dalta I alta X, Milano 1926. operistica. Vedi A. Orlandini, Cinque se­ 1974, pp. non numerate. vastata. Qualcosa di apocalittico e di misterioso". madre. Ma, per fortuna, apparve anche il Bresciani 54 M. Drudi Gambillo, T. Fiori, op. cit., coli di musica nella terra di Cento, Cento 30 P. Nicholls, Metamoifosi. La citta e zl pae­ Venivano in mente certe pagine terribili dei Promes­ che lo tolse dalla pena e dai lamenti di quel pove­ pp. 231. 1989. se della pittura italiana 1850-1950, Mila­ 55 L. Scardino, I:eccentnco firmatano Arol­ si sposi, come ricordera Emilio Guicdardi, in par­ ro, piccolo essere. Leone la conosceva molto bene 11 F. Gozzi, I maestri di Stefano Galletti a no 1995, tav. 6. do Bonzagni, in "Nuovi Argomenti", sup­ Cento e a Bologna, in AA.VV., Ingegno e 31 Nell'Archivio della Pinacoteca Nazio­ tenza da Milano dopo una breve licenza: "Mi ac­ e sapeva ch'essa viveva soprattutto per quel figlio [ ... ] plemento al n. 17, aprile 1986, p. 87. sentimento. La scultura di Stefano Gallet­ nale di Ferrara si trova la foto del ritrat­ compagno Aroldo alla stazione. Era tanto cambia­ Bonzagni giaceva supino, la testa appena un poco 56 G. Marangoni, I.:Esposizione Naziona­ ti, catalogo dellamostra di Cento, Berga­ to di Gottardo Albanesi la cui ubicazio­ le di Brera, in "Natura e Arte", ottobre to anche lui! Ma splendeva sempre invitta la sua sollevata dai cuscini. Sorrideva dolcemente a Leo­ mo 1995, pp. 135-143. ne attuale e sconosciuta. 1910, p. 488. forza morale e me la riverso tutta nell' animo. A lui ne d'un sorriso tremendamente scarno e terreo, te­ 12 Di Marcello Mallarini a Cento sono 32 Parco di Monza e un dipinto giovanile 57 M. Drudi Gambillo, T. Fiori, op. dt., conservati suoi busti, realizzati in terra­ di Bonzagni che si trova a Cento in col­ che mi voleva consolare potevo credere: 'Adesso sei nendo fuori dalle coltri una mano magra, lunga, os­ p.473. cotta o bronzo, nella Galleria d' Arte Mo­ lezione privata e testimonia la sua pittu­ 58 G. Bisi, Arotdo Bonzagni, in "Gazzet­ capo famiglia! Vedrai, ti andra bene!'. 'Se ritorno'. suta, gia abbandonata dalla vita. Leone inghiottl in dem a Aroldo Bonzagni (1898), nella Pi­ ra en plein air. ta di Bergamo", 5 giugno 1913. 'Tornerai, tornerai'. 'E tu?'. Lo vedevo emaciato, fretta un no do amaro che lo stringeva alla gola [ ... ] nacoteca civica (1891), nel municipio 33 F. Bellonzi, Aroldo Bonzagni, catalogo 59 F. Gozzi, Aroldo Bonzagni pittore e il­ (1886) e nel cimitero comunale. Alcuni della mostra di Campione d'Italia, 1983. pensoso: 'Qui tu vedi ... ' canterellava: 'Oggi ci so- Tunon ti stancare, non parlare. Lo sai che non de­ lustratore, cit., nn . .12-13. suoi dipinti sono invece presso raccolte Autontratto epubblicato nell' anti porta in­ no e domani me ne vo ... '. Fu proprio l'addio, per- vi farlo, disse forte Bresciani ... Bisogna tenerlo co­ 60 Ivi, nn. 5-6. private. Partecipo ad alcune mostre fra cui dican done l'ubicazione nella Galleria de­ 6 1 Articolo non firmato, La mostra della che Aroldo Bonzagni moriva nel contagia, il30 di­ me un ragazzino ... vuol sempre parlare, sempre I:Arte all' esposizione del1898, Torino. gli Uffizi di Firenze. "Permanente" a Milano, in "Naturae Ar­ 13 F. Gozzi, Il Guercino. Le stampe della 34 F. Gozzi, Aroldo Bonzagni pittore e il­ cembre 1918 dopo la nostra grande Vittoria, men­ chiacchierare ... raccontare ... Ma e tanto che so no a te", 1911, I semestre, p. 289. Pinacoteca Civica, catalogo della mostra, lustratore, cit., n. 131. tre fiorivano le speranze della pace e il pittore stava letto, io! Disse Bonzagni col suo diafano spettrale 62 35 Ivi, n. 2. P. Pallottino, I colarz· della memoria, Cento 1996. Bergamo 1992, tavv. 30, 34, 37, 42. preparando un' esposizione di tutte le sue opere al­ sorriso ... Bisogna guarire in fretta [disse Leone] 14 D. Mahon, Giovanni Francesco Barbie­ 36 L. Scardino, op. cit., p. 69. 63 P. Bonzagni, op. cit., p. 3. Ia Galleria Pesaro. Seppi che il trasporto era avve­ Chissa quante cose, quanti lavori avrai progettato in ri. Il Guercino, catalogo della mostra, n C. Carra, op. cit., p. 656. 64 Ivi, p. 8. Cento-Bologna 1991, n. 14. 38M. Ramperti, Bonzagni dopa quarant' an­ nuto sotto la neve e la pioggia partendo dalla casa questi giorni! [ ... ] Eh, sl! Disse debolmente il rna­ 65 G. Marangoni, Per un marta glon·aso. 15 F. Gozzi, Aroldo Bonzagni pittore e il­ ni, in "La Martinella di Milano", marzo­ di via Eustachi e che, in mezzo a tanta gente, lo ave­ Jato, interrompendo Leone. Ne avrei tante di idee ... Aroldo Bonzagni, cit., p. 74. lustratore, cit., n. 129. aprile 1958, p. 156. 66 P. Giacosa, I viaggi, in "Rivista Mensi­ vano seguito il pitocco Bonalumi e il Molinari col Ma chissa... se riusdro. Non finl il suo pensiero. Ma 16 P. Bonzagni, op. cit., pp. non numerate. 39 P. Bonzagni, op. cit., pp. non nume­ le del Touring Club Italiano", n. 1, gen­ suo violino" 11 7. certo che riusdrai, non dubitare disse in fretta Leo­ 17 P. Thea, I Futuristi a Brera, in Marinet­ rate. 40 F. Poli, Las cia il treno del Futurism a per naio 1912 (sei illustrazioni). Ancora piu forte d'emozioni e il testo dell'amico e ne per coprire quell' ombra di dubbio accennata dal ti e il Futurismo a Milano, catalogo della 53 p

67 101 C. SALARIS, Fi­ AA. W.,MilanoBrera 1859-1915, To­ dall'Argentina e altre lettere, introduzio­ M. Ramperti, I:occhio diBonzagni, in £rpo i;it)!lel azionalediBrera,in "Empo­ numerati, 30 dicembre 1958, Galleria Filippo Tommaso Mminetti, rino 1994, p. 73. ne di V. Sgarbi, Acqui Terme 2005, p. 40. "Arte Libera", 15 aprile 1916. • " 286, otrobce 1918, p. 206. d' Arte Moderna, Cento. renze 1988. 68 01 G. DiGenova, op. cit_, p. 165. 83 102 nu • , 1 . • La R. BARILLI, Aroldo Bonzagni nell'Espres­ P. Bonzagni, op. cit., p. 11. F. Gozzi, Aroldo Bonzagni pittore e il­ Vlflona. . V. BROCCHI, Bonzctgni, in "Stampa Sera", 69 84 G. Rusrrn,. Un a:'~'~ p~r ~a G. Macchi, I:Esposizione dei Ri/iutati, G. Bonzani, Un architetto ossolano a lustmtore, cit., n. 245. pubblicitiJ ne1 preslltllfaluuu d1 p,uerra,!\lli- Torino, 6-7luglio 1959. sionismo italiano, catalogo della mostra, in "La Lombardia", 16 ottobre 1912. Buenos Aires. II viaggio di Paolo Vietti 103 V. Brocchi, in "Stampa Sera", Torino, R. VIVIANI, Ricardo di cinquant' anni/a, in Cento 1988. 70 l"no 1918, J. pp. 39 42, 76. Mostra Pittura Scultura Ri/iutata alla X Violi in Argentina. Storia di un progetto 6-7luglio 1959. G. RUBETJ'I. /..A propaga11da peri/ Quinto "ll Nuovo Carriere degli artisti", Milano, P. PALLOTTINO, Storia dell'illustrazione Esposizione Nazionale dell'Accademia d£ mai realizzato, in "Le rive ", bimestrale 104 F Gozzi, Aroldo Bonzagni pittore e il­ Prest ito ltafjano di Gucm1. l Cllrtelloni tite­ 26 giugno 1959. italiana ... , Bologna 1988. Brera, Palazzo Cova, Milano, 15 ottobre di cultura fra Piemonte e Lorn bardia, an­ lustratore, cit., nn. 243-244_ drti, in "ll Risorg!mcn to Gmfico", 11.30 C. CARRA, A. CARPI, Aroldo Bonzagni, Bo­ N. DELLA VOLPE, Esercito e propagc:nda - 15 novembre 1912, pp. non numerate. no XI, n. 5, settembre-ottobre 1997, pp. 105 I vi, n. 246. novembre 1919, p. 309. logna 1961. nella grande guerra, Roma 1989. Una copia si trova nell' Archivio Bonza­ 50-52. 106 A. Albertazzi, La zia dei bersaglieri, in E. BUCCO, Aroldo Bonzagni nell' arte e nel R. LONGHI, Aroldo Bonzagni- Fiori, Bo­ P. G. BARONI, Un tmtto inedito su Giusep­ 85 gni, Cento. E. Bastelli, op. cit., p. 20. "La Lettura", n. 7, luglio 1918, pp. 471- pensiero, in "La Scintilla", 27 settembre logna 1963. pe Cevolani e Aroldo Bonzagni, in "Studi 71 AA. W., Milano Brera 1859-1915, cit., 86 del Liceo Ginnasio di Cento", Cento 1990, A. Mussini, Aroldo Bonzagni, in "La Pa­ 477. F. Sacchi, Svizzera "Hall" dell' Euro­ 1919. GEC (E. Gianeri), Storia della caricatura p. 94. tria degli italiani", 2 luglio 1914. pa, in "La Lettura", n. 10, ottobre 1918, Arotdo Bonzagni, in "ll Primato artistico europea, Firenze 1964. pp. 199-206. 72 87 " ... A quel paese! ", settimanale politi­ Articolo non firmato, Esposizione Bon­ pp. 702-707. italiano", 1, ottobre 1919. G. BALLO, Disegni di Aroldo Bonzagni, R. 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PALLOffiNO, Le immagini del salasso­ 75 Ivi, n. 193. cabdlao Bonzagni y szt..- pittura ?, in "El glio 1918, p. 42. Castello Sforzesco, Milano 1923. della mostra, Palazzo Reale, J\ililano 1973. lconogmfia deiprestiti italiani di gue1ra, in 76 A. Lancellotti, Esposizzon£ artistiche: Ia Zarro", n. 1, 2 settembre 1914, p. 6. 111 Le4.000 lire del premioPrincipe Um­ L. VICINI, It pittore degli umili, in "Voce M. VALSECCHl, Aroldo Bonzagni, catalo­ "Bollettino del Museo del Risorgimen­ II E:iposizione Nazionale d'Arte a Napoli, 92 R. Togni, Aroldo Bom::agni dzsegnato­ betto andarono all' opera La tavema di Sil­ arnica", Roma, marzo 1923. go della mostra, Palazzo dei Diamanti, to", Bologna 1991. in "Emporium", n. 220, aprile, 1913, p. re di attualitii. La coL/aborazione a "El vio Bicchi, mentre le tre medaglie d'oro A.F DELLA PORTA, Nella vigilia della mo­ Ferrara 1974. F. Pou, Lascio il treno del futzzrismo peril 318. Al riguardo c'e ancheun bell'artico­ Zarro", in "Critica d'Arte", 1978, p. furono tributate ai dipinti 1914 - Belgio stra Bonzagni, in "Cronaca Prealpina", 9 G. DE FEO, A1·oldo Bonzagni, catalogo tram deipoveri, in "Arte", 255, gennaio lo di R. Viviani, Ricordi di cinquant'anni 140. di Luigi Brignoli, Tramonto di Lazzaro Pa­ ottobre 1924. della mostra, Galleria N azionale d' Arte 1992. /a, pubblicato nel "Nuovo Carriere degli 93 Articolo non firmato, Pueblo argenti­ sini e al busto in marmo Nazareno di ARIELE (Marco Ramperti), Bonzagni: i no­ Moderna, Roma 1977. P. PALLOTTINO, I colori della memoria, Artisti" (n. 6, 20 giugno 1959), che ricor­ no, in "El Zorro", seconda di copertina, Achille Alberti. stn' vent'anni, in "illustrazione ltaliana", Mi­ AA.W., Il Liberty a Bologna e nell'Emi­ Bergamo 1992. da la mostra napoletana e anche uno spia­ n. 2, 14 settembre 1914. 112 R. Calzini, Note alle premiazioni della lano 1928 (Archivio Bonzagni, Cento). lia Romagna, catalogo della mostra, Gal­ G. GrAN FERRARI, F Pou, Aroldo Bonza­ cevole incontro col sindaco di Milano 94 M. Fiorini, It genio in tutte le armi, in Esposizione Nazionale di Brera, in "Em­ IV Centenario Ariostesco Mostra Retro­ leria d'Arte Moderna, Bologna 1977. gni, catalogo della mostra, Galleria Gian Conte Greppi che, insensibile aile cose "ll Secolo XX", n. 7, luglio 1915, p. 662. porium", n. 286, ottobre 1918, p. 206. spettiva d'Arte Italiana, mostre personali M. IsNENGHI, Giornali di trincea (1915- Ferrari, Milano 1992. 95 d'arte, non intendeva collaborare all'ini­ E. Guicciardi, Grazie Aroldol, in "La 113 P. Pallottino, Le immagini del salasso. dei pittori G. Chierici, G. Mentessi, A. Pi­ 1918), Torino 1977. G. SALARIS, Storia del Futurzsmo. Librz; ziativa. Martinella di Milano", marzo-aprile 1958, Iconografica dei prestiti italiani di guerra sa, G. Muzzioli, U. Martelli, A. Bonza­ R. 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55 Parole e pittura: una umanita ritrovata

Vittorio Sgarbi

Mi sonn scm pre chiesto come un pit tore guswso, ai margini delhi itrtt ·be crcscc.:, ~.:em i c.: nd mini e 1\roldo Bonzagni. lllltorzlratto, ironico, satirico.' come Amldo Bonzagni, Ia cui vena i pulm~zi n ro cui i voluc "Ia vita ntrtb e rudn" , lrc dalla vi ta breve. N ll 'i mport:tnte c.:ollctti dcll'b1j(b Lifa. ln Argentina ha capito che gruppo di lett<::rc: ritmvare, qui raccohc e ordinarc non ba ' ht nvcrc talento: "lo p r f:tre dci quat trini :1 da Elc:na Bastelli , rmvo una spicgnzionc: n quesut palate, su ra necessaria chc rir rni qui in un alrro nuova rnpprc ·cn ta;d nc della condizione alb qual • momenro, anziturt . pl1i con dell letter<: di 1 rcscn ­ l'artista si dispone. tmdone, poichc d;l :;of non posso prescntnrmi ''. Scrive cla Buenos Aires, dopo aver saputo della Lc !eucre ci rivchmo un U{llll vi vo, scnsibile, till'· morte dell'amico Fausto Valsecchi: "Non ho mai bat . L' America che ha sperato nllll <:'c, c if suo sentito come ora l'abbattimento, l'indifferenza per sogno d';u·tisra si c infnnro: ''L'Amcrica bocchcg­ qucstn viro cosi o liosa, ch c nostra solamcnte per ~in, attnwcr.sa un pcriudo di dcsolmdon ·! rJ con­ soffrirc, chc ci abbandona qmmdo In gioin scmbra traccolpo formid;lbilc ddlu veroognosa gucrm c:hc eli ·cgnursi ncl vicino orizzomc [. .. 1 'he ironiu l si combattc in Eumpll e StiHO qui violcntissimo. Vienc if de.siderio della ribellione, if paros ismo Banche chiusc, liccnziamenti in massa. Crediti so­ ddln rnbbin, lc1 frcnesia di picchiarc, di maledirc, eli ., csi. fr;t di Dio !" Non c c mpito di Bonzagni giu­ imprecarc! Chc scbcrt.o mi fa l<1 vita! [ .. . ) Pcrche dicarc. rna lc sue idee sono chiarc, egli .si ribella alia abbiamo Ia po sibilitii eli ridcre? Cos:~ c'entm il riso gu t'l'tl: "Tmmagincrai chc ora non .si parlera pitt chc nella vita? f. .. J tl;ti a ~.· hi ride. Un iJiota ride scm­ Ji guc:rra [. .. ] Non ~i lavora. non si pcnsa a nulla pre. AI mondo non si dcve esscre che seri. Accettare pii:1 sc non aJl,, guerra. Alia guerra! Quamo sono Ia vita con freddczza, con indifferenza, quasi con indi nato. Non vi m1scondo if mio malconrcnto c sdcgno [ ... ] Anch'io da un pczzo non rido pill. Non un po' anche Ia miu trisrczza, pitt per voi c:he sierc voglio piu csscrc l'uomo spiriroso. Oispre;-.z i mici CQsti chc non per me". La pcrsonalita Ji Bcm~;~gni cartelJoni, disprczzo !'ironia, mi

349 "Sacrifico, soffro, soffio, maledico, bestemmio, e adoro". sempre con crescente lena, e con maggiore conti­ e Ia preoccupazione per le sorti della famiglia co­ nuita. Ho preparato e sto prcparando dei quadri che stringono Bonzagni a un rientro ben poco glorioso: L' epistolario Bonzagni faranno epoca". "L'America va aggravandosi giorno per giorno scm­ La nccessita di dipingere lo spinge a isolarsi presso le pre maggiormente. Il suo stato c disperato. Ness uno Iilena Bastelti "estancias" di due ricchi possidenti argentini (prima fa pit! nulla. La situazione qui e indescrivibile. E mol­ a Solanct, poi a Beruti) nella pampa sconfinata, in to se si riesce a sfamarsi. To sono capita to nel momen­ mezzo ai gauchos: "V'assicuro che non mi manca ta piu tcrribilc che abbia mai passato la Repubblica. nulla in fatto di ospitalita, tuttavia e per me una vita Io dunque sono moho sfortunato. Mi consolo veden­ di sacrifizio, alla quale mi sottometto con serenita, do la miseria altrui che c anche piu feroce della mia. perche intanto lavoro. Avrete immaginato voi stessi To in fondo non sto male se non fosse la preoccupa­ I mecenati del XXI secolo non sono piu, o non solo, certa precisione quello che fino a oggi era stato il pe­ chc per fare la mia esposizione non avevo che picco­ zione di tutti voi che non mi lascia tranquillita. Co­ colora che scoprono e proteggono gli artisti, rna co­ riodo piu incerto della biografia del pittore: il sog­ le cose, quindi ho dovuto approfittare dell'occasione raggio dunque, l'epoca del ritorno s'avvicina". II 16 loro che ne rendono imperitura la memoria attravcr­ giorno argentino. che ccrto non capita sovente di ritirarmi dal mondo, febbraio 1915 sbarcher~ a Genova. so la fruizione pubblica delle loro creazioni. II mece­ La partenza periJ Sud America diventa per Bonzagni dico dal mondo, perchc qui non c' c ncssuno, nc don­ Scorrendo il carteggio argentino si possono rintrac­ nate moderno preserva l'arte attraverso la donazione il viaggio delle grandi speranze e della disillusione ne ne uomini". ciarc spunti comici, come Ia vicenda dell'abito del delle opere ai musei e agli archivi. pill cocente, Ia triste parabola che dalle aspettaLive di Bonzagni affronta l'esposizione con spirito ottimista, celebre sarto Raffaelli chc Bonzagni si fa spedire da f: cia chc ha fatto l'avvocato torinese Luigi Tartagli­ fama e ricchezza lo fa precipitare nella poverta e ncl­ prospettando alla madre successi e guadagni: "Ora Mllano: Aroldo chiede un vestito leggero rna dal mo­ no, che innanzitutto ha comprato (e quindi salvato l'amarezza, tanto da fargli scriverc: "Spero ritornan­ io ho una settantina di lavori fra i quali quindici qua­ mento in cui questo arriva a Buenos Aires diventa dall'oblio) una parte consistente del patrimonio do­ do di cbiudere la dolorosa parentesi aperta nella mia dri di una certa dimensione, nuovi fatti qui oltre a motivo di una serie di rimbrotti che ritornano per di­ cumentario appartenuto ad Arolclo Bonzagni, patri­ vita". una fila eli disegni acquarelli ecc. incorniciati tutti a verse lettere (" Avete fatto malissimo a mandarmelo monio che era stato gelosamente custodito fino alia II soggiorno argentino viene determinato dall'inte­ spero piu di un migliaio di lire. Ad ogni modo non per posta. Ilo dovuto pagare 50 lire di dogana"; "Tl morte da Elva, l'amati~sima sorella del pittorc, rna ressamento dell' ami co Nino Nicoli Carminati, che a me ne rincresce. Ho pronta una squadra eli quadri vestito ebrutto leggerissimo, qui fa gia freddo"; "Fra che poi fu miseramente disperso dagli eredi. In se­ Buenos Aires collabora con il noto architetto Prins: che devono fare un successo strepitoso. Lamia espo­ le altre cose non mi entra nelle spalle"; "Cerco di condo luogo, ncl2001, Tartaglino ha voluto regalare "Se vi dicessi che Nicoli non ha quasi bisogno di me sizione deve fare clamore. Ho tutta Ia stampa, l'alta, venderlo a qualcuno se troven)"; "lo credevo fosse alla Galleria d'Arte Moderna di Cento un carteggio ti meraviglieresti, ma io non direi che Ia verita. Egli s'intende dalla mia. Buenos Aires attende con impa­ un vestito blue, almeno"; "Ora cfatta, non ne parlia­ inedito comprendente cinquantacinque lettere scrit­ in verita mi ha fatto offrire gentilmente il mezzo di zienza lamia presentazione in pubblico. I giornali mi mo pili e aJ ogni modo non mandatemi piu nulla ne te da Bonzagni alia madre e ai fratelli e sessantuno venire costl per farvi qualche bel guadagno in poco hanno montato e tutto fa prevedere in un esito vestiti ne paletot"; "Immaginate che fa gia fred do e missive inviate a! pittorc e alla sua famiglia da amici, tempo come spero di fare. Il lavoro per Nicoli si ri­ straordinario malgrado la crisi. Ho gia parecchi com­ io ho quel vestitino trasparente"; "11 vestito di Raf­ parenti e dalla fidanzata Ginetta Gignous. duce a due o tre insignificant[ acquarelli: tutto que­ pratori i quali daranno illoro contributo all'esposi- faelli non sono ancora riuscito a venderlo"); o ritagli La lettura di questa epistolario ci ha offerto Ia possi­ sto naturalmente e bene non si sappia da nessuno, e zwne. " . eli un rapporto estremamente affettuoso che unisce bilita di studiare l'attivitii del pittore, ma soprattutto mi raccomando la discrezione" . In realta i compratori saran no ben pochi, a causa del­ Aroldo alla mamma e alla sorellina Elva (leggiamo di avvicinard alla personalita dell'uomo: anticonfor­ Bonzagni e l'amico architetto Paolo Vietti Violi ven­ le gravissime ripercussioni che lo scoppio della Pri­ per escmpio che Elva usa il cuscino del fratello sen­ mista e irrequieto, spavaldo e dbelle, intelligente e gono invltati nella capitale argentina per realizzare la ma guerra mondiale aveva determinato nella realta za volerne cambiare la fed era per sentirsi piu vicina a ironico, dandy e affascinante, doloroso e amaro rna progettazione e la decorazione della nuova sede so­ economica argentina. lui). Ma cii) che affascina maggiormente in queste insieme ottimista e positivo, legatissimo alia propria ciale del Jockey Club, l'istituzione che amministrava "Lamia esposizione estata inaugurata i13 agosto dal lettere eIa scoperta di quello che potremmo definire famiglia, contrario a ogni guerra, amante del bel l'ippodromo argentino. A questi progetti pero non ministro d'Italia con numeroso intervento di pubbli­ il testamento spirituale e artistico di Bonzagni. mondo rna attratto costantemente dalla natura vera segue una realizzazione concreta, tanto che Vietti co. Un successo vero e grandioso, rna chc importa? Commentanclo la notizia della prematura morte del­ dei luoghi e degli uomini, fossero la pampa inconta­ Violi rientrera in Italia tra fine marzo e inizio aprile, L' America boccheggia, attraversa un periodo di de­ l'amico Pausto Valsecchi, giornalista e critico d'arte, minata e i gauchos, il Mediterraneo, !'oceano, o anco­ mentre Bonzagni scrivera. alia famiglia: "Con Prins le solazione! 11 conttaccolpo formidabile della vergo­ il pittore, avvicinandosi al Leopardi delle Operette ra i bassifondi eli Buenos Aites popolati da tm uni­ cose sono andate in malo modo". gnosa guerra che si combatte in Europa c stato qui morali, scrive: "Non ho mai sentito come ora l'abbat­ verso di operai, prostitute e poveracd. Sfumato l'affare Prins, Bonzagni non perde tempo: violentissimo. Banchi chiusi, licenziamenti in massa. timento, l'indifferenza per questa vita cosl. odiosa, oltrc all'esecuzione di died "cartelloni reclame" per Crediti sospesi. Ira di Dio! Quanto sono sfortunato! che e nostra solamente per soffrire, che ci abbando­ la Campania General de Fosforos, s'interessa alia Dopo tanti sforzi, dopo tanto lavoro, tanto sacrifizio, na quando la gioia sembra disegnarsi nel vicino oriz­ "La dolorosa parentesi aperta nella rnia vita". possibilita di realizzarc diversi dip inti che rappresen­ eccone il compenso!!" zonte. Che ironia! Viene il desiderio della ribellione, Lettere dall' Argentina tino !'Argentina all'Esposizione di Panama. A causa La penuria di denaro impedisce il rientro di Bonza­ il parossismo della rabbia, Ia frenesia di picchiare, di della decisione del ministro dell'Istruzione pubblica gni in It alia. Ma il nostro non demorde e an cora una maledire d'imprecare! Che scherzo mi fa Ia vita! Cer­ 1 gennaio 1914: Bonzagni sbarca a Buenos Aires. Ha di commissionare opere d'arte solo ad artisti argenti­ volta risolleva le proprie sorti, questa volta fond an do co piu che mail Perche abbiamo Ia possibilita di ri­ ini:oio un anno cruciale della sua esistenza eli uomo e ni, Bonzagni vedra pen) naufragare anche questa un settimanale umoristico, "El Zorro": "Ora abbia­ dere? Cosa c'entra il riso nella vita? Il riso none for­ di artista. L' anno in cui scoppia 1a Prima guerra mon­ possibilita lavorativa. mo fondato un giornale. Ha avuto molto successo e se dell'incoscienza? Chi puo dire di ridere sincera­ diale- "la vergognosa guerra che si combatte in Eu­ A questo punto il pittore inizia a prospettare ai fami­ continua sempre crescendo. L'unica mia speranza mente? II riso none o un'abitudinc o un moto invo­ ropa" - e per il pittore centese un periodo estrema­ liari 1' intenzione di realizzare una mostra personale­ l'ho riposta in quello quale la min unica an cora di sal­ lontario, o una smorfia lasciataci dalle generazioni mente produttivo rna, contrariamente aile aspettati­ "Il perche della mia venuta in America comincia da vezza. Se naufragasse anche quella ... mi farei rimpa­ lontane quando i tempi erano forse pili felici? Chi ve, destinato a concludersi miseramente. oggi in poi. I:esposizione sarebbe il coronamento di triare ... anche in terza ... capirai, tutto e straordina­ puo essere responsabile del proprio riso? Guai a chi Attraverso la lettura delle trentanove missive inviate tanti sacrifizi che ho tutti qui, di tanto trafficare, di rio in questi momcnti angosciosi per l'umanita". ride. L'idiota ride sempre. Al mondo non si deve es­ da Bonzagni alia famiglia frail dicembre 1913 e il tanto agire" -,per la quale afferma di lavorare ala ere­ Illavoro per "El Zorro" prosegue, almeno fino al de­ sere che serii. Accettare la vita con freddezza con in­ gennaio 1915, siamo in grado di ricostruire con una mente, e richiede l'invio di opere da casa. "Lavoro cimo numero, rna Ia crisi argentina sempre pili grave differenza quasi con sdegno. Cosl vedete. Anch'io da

351 un pezzo non rido piu. Non voglio piu essere l'uomo te, l'ammirazionc degli altri, non mi fanno proprio Ancora in una delle ultime lettere spedite a Bonzagni epistolare fra Bonzagni e scrittori o editori suoi com­ spiritoso. Disprezzo i miei cartelloni, disprezzo !'iro­ nessun effetto. Ma, io sono una sentimentale, io del (22 luglio 1918), Ginetta scrivc: "Oh dio! Aroldo, mittenti, che ci chiariscono Ia gcnesi di diverse ope­ nia, mia e altrui altro non ammetto che Ia verita nu­ mio am ore nc ho fatto il mio ideale, e l'ho posto cost devo esserc innamorata. Mi scruto, m'interrogo non re del nostro: la corrispondcnza con Virgilio Brocchi da e cruda. La vita c talrncnte brutla che il nostro ri­ in alto che tutte le meschinita della vita, non riescono capisco nientc rna sento un gran vuoto, un vuoto in­ per le illustrazioni dei suoi clue romanzi La bottega so sarebbe pietoso, Ia vita c cos( ironica che Ia nostra neppure a sfiorado. E ne sono orgogliosa, non sono finito. Mi rammarico di esscr partila d'averti lasciato degli scandali (1916) e Casa di Pazzz; Cara di Santi ironia sarebbe meschina". come te che ti fai un mcrito d' cssere poco lcale". e non ho che un desiderio ... averti qui con me" . (1917); la missiva inviata all'editore Rava per comu­ lronia e dolore rimangono i fondamenti di tutta l'ar­ Questa novella Eloisa si commuove e ci commuovc nicargli il successo ottenuto da I wmandamenti eli te di Bonzagni. Ironia e dolore generano quella sati­ per iltrasporto e la purezza della sua nobilissima pas­ Dio (1915); i biglietti scrirti a Rosti in relazione a di­ ra tragica che ritruviamo in T comandamenti di Dio e sione, per Ulirismo delle emozioni espresse nelle sue "Per avere mie notizie era necessaria venisse verse imrnagini preparate per la rivista "In Tram ­ in G'!i Urmi e gli altri, dove il pittore rappresenta con lctterc. Ia neve ... rna queUe ~ono fredde come questa". way" (1912- 1913). apparcntc leggerezza gli avvenimcnti della guerra in "Aroldo, Aroldo, io stcndo le mic braccia per acco­ Miscellanea Un posto particolare merita una cartolina, scritta nel tutta Ia lora drammatica portata. "Ironia, satira e do­ glierti contro il mio petto. Perc he tu senta lo spasimo 1918 da Acqui Terme, in cui un personaggio molto lore" e il rnonumento funebre che lo scultore Wildt del mio cuore, perche le nostre lagrime siano confu­ L'ultimo capitolo del carteggio Bonzagni e quello noto nel panorama cullurale e politico italiano, Mar­ ha volulo dedicare alia memoria dcll'amico Aroldo se, perche tu senta ch e questa piccola creatura che ha comprendente trentacinquc lcttcre scritte in vari an­ gherita Sarfatti, raccomanda a Bonzagni un non mc­ Bonzagni. da te Ia vitae tua, soltanto tua. Ah! Ti potessi dare un ni da diversi amici e conoscenti c dal pittorc stesso. glio precisato vaso: pare dunque che Bonzagni abbia po' di conforto! Baciami anche tu Aroldo! Raccogli­ I limili cronologici entro i quali si susseguono lc mis­ realizzato per la giornalista una decorazionc vascolarc. le queste Iacrime che verso per te!" sive sono il1909 e il1918. L'incipit c rappresentalo Tutta Ia breve esistenza di Bonzagni e vissuta all'in­ "Amico mio adorato". Dopo il ritorno di Bom:agni dall'Argentina la relazio­ da una lettera del Gabinetlo del sindaco eli Cento segna dell'impegno profuso per rcalizzare dipinti, Lettere di Ginetta Gignous ne fra i due subisce negli anni interruzioni e riprese, con Ia quale vengono assegnate nl pittore 60 lire per disegni, cartelloni, copertine di riviste, della costan­ fra distacchi, disinteresse e insensibilita di lui e delu­ "continuazione di studi". l:epilogo e costituito da un tc preoccupazione di trovare commissioni, dell'an­ II Secondo nucleo dell' epistolario e costituito da sione, amarezza e allontanamento di lei. biglietto spcdito da un amico della Galleria Pesaro sia frcnetica e caparbia di vendere, guadagnare, di trentau·e appassionate missive di Ginctta Gignous, Ia "Perche Aroldo, questo nostro desiderio continuo e chc, venuto a conoscenza della malattia di Bonzagni, risalire il crinale della poverta sempre incombente. fidanzata segreta di Bonzagni. Questo carteggio ha violento non ha la forza di awicinarci come io voglio il21 dicembre 1918 gli inoltra "un augurio di pron­ Un'esistenza spesa per "figurare finalmente in un'e­ inizio nel dicembre 1913, quando Aroldo parte per e come tu vuoi? Quale he volta penso che an cora non ta e completa guarigionc". Purtroppo il pittore roo­ sposizione che consacrera la mia arte, per Ia quale !'Argentina lasciando Ginetta in Lm abisso di malin­ ci amiamo e che siamo due creature troppo indipen­ rid dopo poehi giorni, il30 dicembre. sacrifico, soffro, soffio, maledico, bcstemmio, c conia e dolore. denti. Forse non ci uniremo mai? Eppurc io sono tua Spiccano all'interno di questa sezione Io scambio adoro". "lo non ti posso seguire, vorrei almena che dalle tue e nessuno avra mai tutto quello che tu hai avuto da lettere io potessi avere la sintesi della tua vita cost!, me" (1915). Biglietto di ritorno Buenos Aires - Genova rilasciato Eate bol&to ha aido axped.ldo por int&rmedio d& ,_::.- per poterla poi immaginare, interamente. Che mi "Addio, ti porgo le labbra per uno di quei baci su­ - ad Aroldo Bonzagni giungesse un soffio della tua anima, per poter rico­ perficiali e un po' amari, che ci diamo prima di la­ il21 gennaio 1915. struire tutto te stesso". sciarci dopo esserci insultati a vicenda. Hanna un sa­ Nelle lettere scritte durante il1914, l'anno della lon­ pore speciale, e ora ripensando mi pare che abbiano { ~lnA.- &UetiOS II IlleS nilc- che fra 1' altro fu immortalata da Bonzagni nel­ Ma nonostante i rimproveri, nonostante i toni distac­ la bella tempera Aroldo, Gin etta e Popi (Torino, col­ eatati (si passa dal "Mio carissimo amico" al "Caro lezione privata) - ci rivela tutta la poesia del suo af­ Bonzagni"), nonostante lc frasi tiepidc e pacate, Gi­ fetto autentico e incondizionato. Ai momenti di no­ netta per tutta la vita rimane adorante e devota di stalgia e pianto e ai tirnori che Ia loro relazione segre­ Aroldo, desiderosa di essere "un caldo raggio di so­ ta possa essere scoperta, Ginetta alterna dichiarazio­ le" per Ia sua vita. ni d'amore assoluto, quasi a rassicurare il fidanzato "L'unica cosa che ha veramcnte un'importanza gran­ della sincerita dei propri sentimenti: "No, Aroldo, la de nella mia vitae il mio amore per te, e nell'assopi­ distanza, !'oceano non mi ha allontanata, rna nella mento momentaneo della passione sento aurnentare sofferenza acuta e continua per il distacco io ho sen­ l'amicizia, l'affetto e forse anche Ia stima. E ne godo. tito quello ehe tu sei per me, ho sentito tutto il cam­ Nella frenesia chc prima m'ha fatto tanto soffrire io biamento che ha operato in me il nostro am ore che e sentivo la mancanza di tutto questo ora invece ritor­ l'unica ragione di vita. Ma tu lo sai e devi sentire in nata serena sen to a poco a poco il nostro amore farsi ogni momenta chela tua donna (ti piace che mi chia­ completo. E il dolore che ha operata questo cambia­ mi cosl?) esiste per l'alito eli vita che tu Ie trasmetti, menta? E iJ tempo chc ha santificato il nostro affet­ per capirti, per sen tire Ia grandezza, Ia bellezza della to? Non te lo so dire. Questo soltanto mi par di sen­ vita chc si agita in tc". tire, che se un giorno la vita ci dovra dividere o se do­ L'intensita della passione non acceca Ginetta, che vessero avere fine tutti i desideri dei nostri sensi, noi non manca di rimproverare Bonzagni peri suoi tradi­ non ci odieremo ne ci dimenticheremo, rna Ia bellez­ menti: "So che hai avuto delle awenture amorose (gia za del nostro amore terra sempre vivo un legame che quando hai un'avventura tu non senti altro che il bi­ pott·a anche essere spirituale. E a dispetto di tutto e Un ringraziamento particolare a Giacomo sogno di comunicarla a tutti) c ti faccio lc mie congra­ di tutti io sono e saro la donna nata per amarti e per Bonzani, Maurizio Caprara, Fausto Coz­ tulazioni. Io invece ti sono fedele, e gli omaggi, Ia cor- completarti". zi, Paola Morselll; Vittorio Sgarbi. 353