Parrocchia Di San Giacomo Maggiore in Grigno. Inventario D…
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Parrocchia di San Giacomo Maggiore in Grigno. Inventario dell'archivio storico (1569-1952) a cura di Cooperativa Koinè Provincia autonoma di Trento. Servizio beni librari e archivistici 2003 Premessa L'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio sono stati realizzati, per incarico e con la direzione tecnica del Servizio Beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento e con la collaborazione dell'Archivio Diocesano Tridentino, a cura della Cooperativa Koinè di Trento; il lavoro è stato ultimato nel 2003. L'inventario, redatto originariamente con il programma "Sesamo", è stato successivamente convertito alla versione "Sesamo 2000" e pubblicato in questo formato nella sezione riservata agli archivi del portale Trentinocultura (www.trentinocultura.net). L'importazione in AST-Sistema informativo degli archivi storici del Trentino e la conseguente revisione dei dati sono state curate dalla Soprintendenza per i beni librari archivistici e archeologici con la collaborazione di Chiara Bruni, Ines Parisi ed Emanuela Pandini (Cooperativa ARCoop) nel corso del 2010, secondo le norme di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006". Abbreviazioni e sigle: bb. = buste c., cc. = carta, carte recto - verso cc. sd. = carte sinistra - destra fascc. = fascicoli n., nn. = numero, numeri n.n. = non numerato/e num. orig. = numerazione originale p., pp. = pagina, pagina op. cit. = opera citata regg. = registri quadd. = quaderni tit. dorso = titolo dorso tit. int. = titolo interno 2 Albero delle strutture Parrocchia di San Giacomo Maggiore in Grigno, 1569 - 2002 Ufficio parrocchiale di San Giacomo Maggiore in Grigno, 1639 - 2002 Registri dei nati e battezzati, 1711 - 1964 Registri dei matrimoni, 1749 - 1958 Registri dei morti, 1690 - 1957 Registri dei cresimati, 1890 - 2002 Stati delle anime, 1851 - 2000 Registri dei consensi paterni, 1850 - 1924 Registri degli sponsali, 1922 - 1958 Atti matrimoniali, 1833 - 1955 Diari delle messe avventizie, 1884 - 1954 Diari personali delle messe, 1945 - 1955 Registri di cronache e memorie, 1925 - 1960 Registri di cassa generale, 1926 - 1964 Protocolli degli esibiti, 1902 - 1958 Carteggio e atti, 1639 - 1955 Chiesa di San Giacomo in Grigno, 1703 - 1966 Inventari, 1701 - 1894 Registri degli "instrumenta", 1751 - 1800 Urbari, 1751 - 2000 Registri di cassa, 1915 - 1966 Resoconti, 1884 - 1952 Carteggio e atti, 1703 - 1954 Beneficio parrocchiale di San Giacomo Maggiore in Grigno, 1569 - 1945 Urbari, 1569 - 1569 Carteggio e atti, 1637 - 1945 Beneficio primissariale di San Giacomo in Grigno, 1623 - 1971 Registri di cassa, 1946 - 1971 Resoconti, 1882 - 1954 Carteggio e atti, 1623 - 1932 Confraternita del Santissimo Sacramento in Grigno, 1834 - 1941 Registri degli iscritti, 1874 - 1888 Protocolli delle riunioni, 1836 - 1923 Carteggio e atti, 1834 - 1941 Congregazione di carità di Grigno, 1921 - 1924 Carteggio e atti, 1921 - 1924 3 Albero dei soggetti produttori Parrocchia di San Giacomo Maggiore, Grigno, [1485] - Assorbe : Beneficio primissariale di San Giacomo, Grigno, 1623 aprile 26 - 1987 gennaio 24 Assorbe : Chiesa di San Giacomo, Grigno, [1547] - 1987 gennaio 24 Succede e Comprende: Curazia di Sant'Antonio di Padova, Tezze (Valsugana), 1774 maggio 25 - 1912 luglio 22 Chiesa di San Giacomo, Grigno, [1547] - 1987 gennaio 24 E' assorbito da : Parrocchia di San Giacomo Maggiore, Grigno, [1485] - Beneficio parrocchiale di San Giacomo Maggiore, Grigno, [1569] - 1987 gennaio 24 Beneficio primissariale di San Giacomo, Grigno, 1623 aprile 26 - 1987 gennaio 24 E' assorbito da : Parrocchia di San Giacomo Maggiore, Grigno, [1485] - Confraternita del Santissimo Sacramento, Grigno, [1836] - [1955] Congregazione di carità, Grigno, [1921] - [1924] 4 superfondo Parrocchia di San Giacomo Maggiore in Grigno, 1569 - 2002 regg. 55, bb. 22, fascc. 21 Storia archivistica Gli archivi parrocchiali, come tutti gli archivi ecclesiastici, sono soggetti storicamente a determinate prescrizioni e regolamenti approvati dall'autorità competente. In particolare attualmente essi trovano una loro legislazione nel Codice di diritto canonico. Per la precisione il can. 535 del nuovo Codice di diritto canonico del 1983, nei paragrafi 1-5 regolamenta gli obblighi del parroco per la tenuta e la conservazione dei "libri parrocchiali" e degli "altri documenti che si devono conservare per la loro necessità o utilità". Lo stesso canone prevede anche i controlli periodici che il Vescovo diocesano o il suo delegato deve effettuare su tali libri e documenti affinchè non vadano dispersi. Tutti i documenti, anche i libri parrocchiali più antichi, devono essere custoditi diligentemente in una stanza apposita detta "tabularium" o archivio. Il Codice di diritto canonico stabilisce ancora che "il Vescovo diocesano abbia cura che anche gli atti e documenti degli archivi delle chiese cattedrali, collegiate, parrocchiali e delle altre chiese che sono presenti nel suo territorio vengano diligentemente conservati e che si compilino inventari o cataloghi in due esemplari, di cui uno sia conservato nell'archivio della rispettiva chiesa e l'altro nell'archivio diocesano" (can. 491 § 1). Circa la consultazione di tali atti e documenti "si osservino le norme stabilite dal Vescovo diocesano" (can. 491 § 3). L'Ordinariato di Trento ha istituito con decreto arcivescovile di data 10 febbraio 1993 l'Archivio diocesano tridentino attribuendogli competenze di conservazione, coordinamento e consulenza, tutela, promozione e valorizzazione degli archivi ecclesiastici dipendenti dall'autorità diocesana. La documentazione appartenente all'archivio storico della parrocchia di Grigno si trovava, al momento del riordino, in una stanza della canonica abitata dal parroco; i registri erano custoditi nel suo ufficio. La consistenza del materiale rinvenuto nell'archivio è sicuramente esigua in considerazione del fatto che Grigno è una antica pieve, ma le catastrofi subite hanno purtroppo penalizzato la conservazione dei documenti più antichi. La prime notizie relative alla prima importante perdita si trovano riportate sul primo registro dei morti e si riferiscono all'inondazione avvenuta tra il 3 e 4 ottobre del 1748 quando la furia delle acque asportò il presbiterio e la sacrestia nella quale erano conservati i registri: "Il peggio fu che ha menata via la sacrestia di questa povera parochiale con la camera sopra detta sacrestia ove erano riposti li libri di questa parochiale, del stato d'anime, de morti, del batesimo, delle famiglie, de parentelle quali sono perduti nell'onde (...) eccetto il presente libro ed uno de più recenti di batesimo quali erano appreso di me"(1). Il primo registro dei morti è per questo motivo il registro più antico conservato nell'archivio (le prime registrazioni sono del 1690), seguito da quello dei nati e battezzati (registrazioni dal 1711). In occasione della visita pastorale del 3 settembre 1828 il parroco don Luigi Allieri così rispondeva al questionario relativamente all'archivio: "Archivium non adest, nec collectio decretorum"(2). L'affermazione del parroco si riferiva probabilmente alla non sussistenza di un archivio organizzato o strutturato, o per lo meno all'assenza di una qualsiasi raccolta strutturata della documentazione. L'esistenza di un archivio un po' più articolato si trova documentata per la prima volta nell'atto di consegna al nuovo parroco don Luigi Ciola del 1889(3), dove sono elencate, oltre ai registri, "N. 4 teche contenenti atti matrimoniali ed abbraccianti il periodo dal 1846 in poi. Una teca contenente fedi di nascita e di morte. Altra teca contenente circolari e decreti e sette fascicoli di carte di vario genere" e finalmente è presente "un armadio ad uso archivio nuovo". Arrivarono purtroppo gli anni del primo conflitto mondiale e tra le immancabili perdite 5 documentarie, la più rilevante fu quella di un registro dei nati e battezzati, il sesto volume relativo agli anni 1867-1889. L'atto di consegna del 1919 registra infatti questa lacuna. Don Luigi Bruner, parroco di Grigno dal 1921 al 1926, "ne intromise un nuovo"(4) o meglio questa doveva essere la sua intenzione. Il parroco progettava probabilmente di riprendere i dati dalle copie delle matricole in consegna al decano, ma il registro "nuovo" fu solo iniziato: le registrazioni si riferiscono solamente al periodo 1867 gennaio 7-giugno 29, per un totale di 21 nati e battezzati(5). A questo parroco si deve inoltre il lavoro di raccolta, in teche numerate, del carteggio dell'archivio parrocchiale: di questo lavoro rimane qualche traccia sulle poche buste originali a noi pervenute(6). Don Bruner indicò su un prospetto il contenuto delle 12 teche da lui confezionate, preoccupandosi così di fornire il "modo di usare l'archivio"(7). Da questo lavoro emerge l'intenzione di 'sistemare' le carte, ma non la volontà precisa di impiantare un ordinamento dell'archivio parrocchiale. I suoi successori hanno probabilmente incrementato il contenuto di quelle teche, ma la nuova guerra e forse anche l'incuria hanno interrotto questa impresa. Questo solerte parroco è inoltre l'iniziatore dell'unica cronaca esistente in archivio, grazie alla quale possiamo apprendere preziose notizie sulla parrocchia. Nelle risposte al questionario per la visita pastorale del 1932(8) si trova una buona descrizione di quanto era contenuto nell'archivio parrocchiale, che era custodito in un armadio "che si tiene chiuso ma non a chiave, perché è nella camera chiusa a chiave"(9). I furiosi bombardamenti e i saccheggi alla canonica operati durante