Osservatorio

Annuario Storico della

Attività 201

La quinta edizione del corso Conoscere la Valpolicella

a avuto inizio martedi 2 marzo, presso il pletato da Giampaolo Marchi, che ha trattato il tema Centro polifunzionale di Balconi di Pescan- della villeggiatura tra letteratura e vita sociale. tina, il quinto corso Conoscere la Valpolicel- Martedi 23 aprile si è tenuta la serata conclusiva Hla, organizzato dal Centro Turistico Giovanile Valpo- con la consegna degli attestati di frequenza nella col- licella-Genius Loci con la collaborazione del Centro legiata della pieve di San Giorgio di Valpolicella, dove di Documentazione per la Storia della Valpolicella e è stato presentato l’Annuario Storico della Valpolicella dedicato quest’anno ad aspetti di storia e arte nel Set- attraverso l’illustrazione da parte di Andrea Brugno- tecento. Il corso si è articolato, come tradizione, in le- li dell’articolo dedicato all’iscrizione del ciborio con- zioni monografiche e uscite didattiche sul territorio. servato in questa chiesa. I temi trattati nelle lezioni hanno spaziato dalla Le uscite didattiche, aperte anche ai non iscritti, storia istituzionale, affrontata da Gian Maria Varani- hanno visto una significativa adesione di persone in- ni attraverso le vicende della fine della dominazione teressate a conoscere alcuni dei monumenti architet- veneziana e i suoi riflessi sul territorio, ai temi econo- tonici e artistici del secolo dei lumi, tra cui villa Mo- mici, in particolare per quanto riguarda la navigazio- sconi Bertani di Novare, esempio tra i piú eclatanti ne e i commerci fluviali trattati da Giannantonio Co- del Settecento valpolicellese, il magnifico parco giar- nati e Pierpaolo Brugnoli, e a quelli agrari da parte di dino di villa Rizzardi a Pojega di e le e meno Andrea Brugnoli, con specifici riferimenti ai tratta- note ville Porta-Rizzini e Benati a Canzago di Ma- tisti che si sono interessati alla Valpolicella (Bartolo- rano e villa Bertoldi di Settimo di Pescantina. Infi- meo Lorenzi, Benedetto Del Bene e Pietro Moro). ne, per l’architettura chiesastica, si è visitato il monu- Le presenze architettoniche e artistiche sono sta- mentale “duomo” di San Lorenzo di Pescantina, con te analizzate in altri due incontri, dedicati rispettiva- la cospicua collezione pittorica settecentesca e l’atti- mente alle ville e giardini da parte di Giuseppe Con- guo Museo dell’Adige. forti e alle arti figurative e all’architettura religiosa da Alessandra Zamperini. Il quadro è stato poi com- Fiammetta Serego Alighieri 202 Attività

Memoria Film Festival e premio Vittorio Ugolini 2013

i è svolta a , nella sala Consigliare, l’ot- La manifestazione si è articolata in incontri mat- tava edizione del Memoria Film Festival, rasse- tutini rivolti alle scuole in corrispondenza del 25 gna cinematografica dedicata al documentario aprile e in due serate successive con proiezione di do- diS storia e memoria dell’età contemporanea, organiz- cumentari realizzati dalla scuole del territorio vero- zata dall’associazione Documenta Memoria Immagi- nese, introdotte da Nadia Olivieri, responsabile del- ne Territorio con il Comune di Fumane. La rassegna la didattica all’Istituto per la Storia della Resistenza e nasce dalla collaborazione tra diverse realtà del terri- l’età Contemporanea di e da Agata La Terza, torio veronese e che si occupano di storia: in direttrice dello stesso istituto. particolare con l’Istituto Veronese per la Storia della La rassegna di proiezioni per il concorso Vitto- Resistenza e dell’Età Contemporanea e con l’Associa- rio Ugolini si è dunque aperta venerdí 8 maggio con zione per la memoria e la storia delle donne in Vene- la presentazione del lavoro dell’Istituto comprensi- to r-Esistenze; per il rapporto con il territorio con il vo Bartolomeo Lorenzi di Fumane, dedicato alla sto- Centro di Documentazione per la Storia della Valpo- ria della scuola elementare del paese in epoca fascista licella, oltre che con il contributo di Banca Valpoli- (Riverisco signora maestra. Andare a scuola a Fu- cella-Credito cooperativo di Marano e di Groupama mane negli anni ’30), realizzato dagli alunni della 3a Assicurazioni. con i docenti Gabriele Mazzi, Flavia Ugolini, Novella Ma di particolare importanza, per le finalità del- Franchini e Marta Perina. Il secondo filmato presen- l’iniziativa, è la collaborazione con l’Istituto Com- tato, dedicato al tema dell’emigrazione (Vo, ma torno. prensivo Bartolomeo Lorenzi di Fumane, istituto Ricordi di emigrazione), è stato realizzato dalla classe capofila nella sperimentazione per la provincia di iii della scuola media Cappelletti Turco di Cologno- Verona della didattica della storia: l’appuntamento la ai Colli. di quest’anno è stato infatti interamente dedicato al Sabato 8 maggio la scuola primaria di Pazzon concorso intitolato a Vittorio Ugolini (medaglia d’ar- (Istituto comprensivo statale di ) gento al valor militare e protagonista dell’eroica azio- ha presentato un documentario sull’attività molito- ne conosciuta come Assalto al carcere degli Scalzi), ria (Attento molinaio che l’è giorno). Il secondo filma- rivolto alla produzione di documentari di storia con- to della serata (Buongiorgi. Un’esperienza scolastica temporanea realizzati dalle scuole. significativa) è stato realizzato dagli allievi della 4e, Attività 203

frutto anch’essa di un accurato lavoro di formazione e di rilevanti capacità nel trovare soluzione innovati- ve del linguaggio filmico». Come ha evidenziato il presidente dell’associazio- ne Documenta, Gianluigi Miele, la scelta di dedicare l’intero festival alle produzioni della scuola deriva dal numero e dal valore delle iniziative nel campo del- la produzione del documentario storico degli istitu- ti veronesi. «Quando alcuni anni fa siamo partiti con la proposta di alcuni corsi per la realizzazione di do- cumentari come strumento nella didattica della storia eravamo certamente fiduciosi nella risposta di tanti insegnanti, ma anche timorosi delle difficoltà, soprat- tutto a seguito dei tagli in cui è incorsa la scuola, che si sarebbero potuti incontrare». «A distanza di alcuni anni», prosegue Miele, a sua volta regista di numero- si documentari dedicati alla storia contemporanea ve- ronese, «abbiamo dovuto constatare come nelle scuole 5d e 5e dell’ipsia Giorgi di Verona e dagli insegnan- veronesi i risultati in questo campo, oltre che diffusi, ti Cesarina Amatore, Vittorio De Marchi e Rober- abbiano anche raggiunto livelli significativi, sia nella to Scheggi: una rassegna di videointerviste ad allievi capacità di originale ricerca storica sia nel livello tec- dell’Istituto che descrivono la loro esperienza scola- nico di realizzazione. Un risultato al quale anche la stica e riflettono sulla propria posizione rispetto alle nostra associazione ha contribuito, attraverso collabo- scelte passate e ai progetti futuri. razioni con singole scuole, oltre che con corsi di for- Il premio Vittorio Ugolini è stato assegnato ex-ae- mazione per gli insegnanti. Due filmati che hanno quo ai tre filmati delle scuole di Pazzon, Colognola ai partecipato alla rassegna nel 202 hanno avuto impor- Colli e istituto Giorgi, mentre il documentario della tanti riconoscimenti in altri concorsi per documenta- scuola media di Fumane ha avuto il riconoscimento ri: Vittorio Ugolini. Colloquio con Anna Pozzani Ugo- da parte dell’Istituto per la Storia della Resistenza di lini si è classificato secondo al concorso Sottodiciotto Verona, che ne ha sottolineato «l’interdisciplinarietà di Torino su duecento lavori realizzati da altrettante della ricostruzione storica che ha coinvolto numerose scuole di tutta di tutte le regioni italiane, mentre quel- competenze acquisite dagli allievi anche in relazione lo della scuola primaria Primigi di Pazzon intitolato alla raccolta, catalogazione e riproduzione del mate- Il rastrellamento di Vilmezzano ha ottenuto il primo riale utilizzato», oltre «alla veste formale del filmato, premio all’edizione del Baldofilmfestival del 202». 204 Segnalazioni

Una nuova edizione del patrimonio epigrafico del pagus Arusnatium

l volume 26 dei Supplementa Italica, nuova serie mi e di altri, meno cogenti ma comunque rilevanti, si (Roma 202), contiene alle pagine 89-285 un im- traccia un bilancio sintetico nella parte destinata al- portante aggiornamento del patrimonio epigrafi- l’aggiornamento dei problemi di ordine storico (C – Ico pertinente al territorio del Pagus Arusnatium cu- Aggiunte e correzioni alle notizie storiche fornite nelle rato da Riccardo Bertolazzi. raccolte che si aggiornano, pp. 97-2). L’epigrafia del pagus conserva tracce inconfondi- Nella parte destinata alle aggiunte e correzioni bili della presenza etrusca nella Valpolicella. La sin- dei testi che si aggiornano (D – Aggiunte e correzio- golare storia di questo territorio, forse uno dei rari ni ai monumenti epigrafici compresi nelle raccolte che anelli di congiunzione tra Etruschi, popolazioni pre- si aggiornano, pp. 2-255) pressoché tutti i testi con- romane e romane o romanizzate, è stata sempre con- tenuti in cil (comprese le iscrizioni considerate false) siderata della massima importanza, sebbene siano e i pochissimi del Supplementum di Ettore Pais so- ancora numerosi gli aspetti oscuri. no discussi in maniera ampia ed esauriente; implici- Data l’incertezza dei confini del pagus – oggi come tamente, gli aggiornamenti come il presente, condot- al tempo dell’edizione di cil v (872-877) – si è prefe- ti in tempi recentissimi, costituiscono già il telaio per rito, opportunamente, conservare invariato il criterio una nuova edizione di cil v, la cui importanza è su- seguito da Theodor Mommsen, che inserí nel capito- perfluo ribadire, per il contenuto e l’elevato numero lo xxvii tutte le iscrizioni della Valpolicella senza di- di iscrizioni. stinguere quelle provenienti dal pagus e dal territorio Infine ben 36 nuovi testi (4 sono riedizioni di te- circostante dalle altre. Sebbene di passi avanti ne sia- sti presenti in cil v; circa la metà è piú o meno gra- no stati fatti, i problemi di maggior rilievo sul piano vemente frammentaria) rientrano nella sezione E – storico-amministrativo sono rimasti in buona parte Monumenti epigrafici riediti o nuovi. Delle iscrizioni, insoluti. Primi tra tutti l’ipotesi di adtributio del pa- diverse per importanza ma tutte comunque interes- gus al municipio veronese (per la quale non esisto- santi, si segnalano in particolare i numeri 2 e 3 (a Lua no prove e che altre considerazioni tenderebbero ad dea, non piú Lualda, come era parso in passato); 6 escludere) e la concessione della cittadinanza roma- (dedica a Deus Invictus); 0 e 2 (miliari); 3 (curate- na agli abitanti: problemi analoghi ma non identici a la). Purtroppo un elevato numero di iscrizioni non quelli di Brixia e del suo territorio. Di questi proble- è piú reperibile; è perciò importante per la conserva- Segnalazioni 205

zione dei monumenti epigrafici, che siano fotografa- ti tutti i pezzi ancora conservati e siano ‘aggregati’ ai Supplementa Italica come auctaria. Indici dettagliati concludono il lavoro e la fatica, non indifferente, del curatore. Alfredo Valvo

Regio X. Venetia et Histria. Arusnatium Pagus (i.g.m. 48, i, so, se, ii, ne; 49, iv, so), a cura di R. Bertolazzi, in Supple- menta Italica, n.s., 26, Roma 202, pp. 89-285. 206 Segnalazioni

Villa Della Torre a Fumane di Valpolicella: scoperte e conferme in una nuova monografia

stato edito, per iniziativa della famiglia Alle- re il punto a fronte di significativi studi che nel frat- grini, un volume monografico, curato da Pier- tempo sono stati condotti, con risultati che portano paolo Brugnoli, dedicato a villa Della Torre di a una complessiva riconsiderazione del progetto del- Fumane,È insigne monumento del Cinquecento ita- la villa, ma anche, e non secondariamente, per la ne- liano. cessità di di dare diffusione agli stessi studi presso un Villa Della Torre si pone come unicum nel panora- piú ampio pubblico rispetto alla cerchia di quella edi- ma delle ville venete: costruita sulla base del modello zione fuori commercio e ormai introvabile. Quest’ul- vitruviano della domus romana, essa si colloca al cen- tima motivazione ha pure suggerito ai committenti tro di un articolato intreccio di intellettuali e artisti di approntare un’edizione inglese dell’opera, che do- uniti dall’appartenenza al clima culturale dell’Evan- vrebbe vedere presto la luce, a cura di Alessandro Ar- gelismo. Prima delle chiusure del Concilio di Trento cangeli: appare questa una significativa occasione per e della Controriforma, i Della Torre, protagonisti nel- far circolare gli aggiornamenti sugli studi presso i vi- l’entourage del vescovo riformatore Gian Matteo Gi- sitatori della villa, ma sicuramente avrà anche un si- berti, si fanno promotori di un nuovo approccio alla gnificativo impatto sugli studi attorno alla storia del- religione, alla spiritualità e in generale al rapporto tra l’architettura e della cultura italiana del Cinquecento natura e cultura: tutti elementi che trovano nella villa nel mondo scientifico anglosassone. una materica rappresentazione, dal progetto nel suo Elemento comune a tutti i saggi di questo volu- complesso ai dettagli decorativi. me è, per formazione specifica degli autori, lo stret- La monografia trae origine, come si è detto, dal- to rapporto tra analisi della documentazione storica la volontà degli attuali proprietari a conclusione di e quella dell’architettura e degli apparati decorati- una complessiva opera di restauro e nell’ambito di vi: è proprio da questo dialogo che emergono alcu- una generale politica volta a rendere accessibile la vil- ne significative novità assieme a riconferme di ipo- la ai visitatori e ad accogliere iniziative di promozio- tesi ormai da considerarsi consolidate. Tra le prime è ne culturale. Del resto, una nuova impresa editoria- sicuramente da rilevarsi come appaia sempre piú evi- le sul monumento, a distanza di non molti anni dalla dente la mano di Giulio Romano nel progetto della monografia curata da Arturo Sandrini, si giustifica villa e dei suoi collaboratori nella sua esecuzione, co- sotto diversi punti di vista. Innanzitutto per per fa- me quel Giovanni Battista Scultori a cui vengono ora Segnalazioni 207

attribuiti i camini mascheroni che costituiscono uno Verona e il Centro di Documentazione per la Storia degli elementi piú rilevanti del complesso della Valpolicella, tutti accomunati da un approccio Organizzato in tre sezioni, dedicate rispettiva- caratterizzato da un serrato confronto tra i dati ma- mente a un’analisi del monumento, ad alcune ipote- teriali e documentari. Con le introduzioni di Loreda- si di lettura e al contesto agrario e gastronomico del na Olivato, docente e studiosa di arte e architettura periodo, il volume dà conto del progresso degli studi del Cinquecento veneto e di Adriano Prosperi, mas- relativi a villa Della Torre, sia sotto il versante della simo studioso dei movimenti politico-religiosi e del- storia delle idee e del costruire sia dell’architettura e la cultura del Cinquecento italiano, il corpo del volu- delle arti figurative. Si tratta dunque di un’opera nel- me si apre con due saggi dedicati alle “origini” della la quale interagiscono studi su realtà complesse, col- villa. Il primo si deve ad Andrea Brugnoli, che trat- locate in un momento particolare della storia verone- ta del contesto territoriale e di organizzazione del po- se, veneta e italiana, nel tentativo di dire qualcosa di tere per cui il luogo della Fumana diviene lo snodo nuovo al mondo degli addetti ai lavori attraverso sag- centrale delle disperse contrade della valle; il secon- gi di carattere specialistico sebbene strutturati in mo- do, di Pierpaolo Brugnoli, in cui viene ripreso il tema do da essere affrontati anche ad ampio raggio. delle preesistenze dei Maffei su cui alla metà del Cin- Il volume si presta, per questo, anche a piú pia- quecento viene impostata la “nuova” villa dai Della ni di lettura: innanzitutto tra testi e immagini, que- Torre. Seguono due distinti interventi di Maria Tere- ste ultime costituenti un percorso di narrazione in- sa Franco, il cui nucleo centrale è la ricostruzione del tegrato ai primi grazie all’accurato lavoro di Andrea contesto generale in cui nasce la villa dei Della Tor- Fedrighi, che ha saputo condurre con grande rigore re, in quella fucina di relazioni che si muovono en- formale una campagna fotografica attenta alla neces- tro l’ambito dell’Evangelismo, il cui massimo fautore, sità di illustrare compiutamente i temi di storia del- Gian Matteo Giberti, era tra il 527 e il 543 vesco- l’architettura, senza per questo rinunciare all’impat- vo di Verona: da questa analisi emerge con chiarezza to visivo. Diversi piani si trovano anche all’interno il ruolo di Giulio Romano e del suo entourage nella del testo: tra le diverse sezioni, che costituiscono un ideazione e realizzazione. Dedicati ad aspetti speci- percorso tra analisi di aspetti specifici e sintesi inter- fici, ma non secondari per la comprensione del com- pretative a cui si aggiunge un cappello di inquadra- plesso dell’opera, sono gli interventi di Giulio Zavat- mento del contesto del paesaggio agrario e delle pro- ta sulla gestione delle acque per la villa, di Giovanni duzioni e consumi, e all’interno di ciascuna di esse, Castiglioni e Filippo Legnaghi attorno al tempietto di grazie a un apparato di schede volto a puntualizzare Michele Sanmicheli e di Alessandra Zamperini sugli singoli spunti o temi affrontati entro i saggi. arredi pittorici e statuari che completano il proget- Villa Della Torre a Fumane di Valpolicella si av- to architettonico originario e sugli interventi succes- vale dei contributi di numerosi studiosi che lavorano sivi fino al xviii secolo. Una visione generale delle vi- e si sono formati in particolare entro l’Università di cende della villa dopo il Cinquecento è invece il tema 208 Segnalazioni

trattato ancora da Giulio Zavatta, solitamente trascu- La terza sezione, dedicata al contesto agrario e rato ma che permette invece, attraverso la narrazio- della cultura gastronomica, vede gli interventi di An- ne dei molti passaggi tra “rinascite” e “distruzioni”, drea Brugnoli ed Emanuele Luciani sulla coltura del- di comprendere come il monumento è giunto ai no- l’olivo e della vite nella storia del paesaggio della val- stri occhi. le di Fumane e di Pierpaolo Brugnoli, che attraverso La seconda sezione, Letture di una villa, ospita gli una serie di fonti narrative e archivistiche ricostrui- interventi di Giuseppe Conforti, che illustra come la sce il panorama della cultura delle tavole delle fami- villa rappresenti nel complesso dei suoi elementi un glie signorili di cui i Della Torre erano parte. percorso unitario di “ascesa spirituale”, e di Chri- Chiude un’accurata bibliografia curata da Andrea stopher Pastore, dedicato all’ideologia del giardino Brugnoli, che rappresenta un significativo punto di nel Cinquecento attraverso la lettura comparata delle partenza per approfondimenti e ulteriori studi. pagine ecfrastiche che la cortigiana Veronica Franco aveva dedicato alla villa nel poemetto In lode di Fu- Villa Della Torre a Fumane di Valpolicella, a cura di Pier- mane e i trattatisti del periodo. paolo Brugnoli, Verona 203. Segnalazioni 209

Olindo Falsirol e l’archeologia a Marano

n nuovo volume si aggiunge alle “Guide di ne tra le due guerre. In particolare, la ricostruzione Marano”, collana promossa dalla Pro loco di delle vicende che portarono alla pubblicazione di al- questo Comune e sponsorizzata da Valpo- cuni interventi in cui Falsirol illustrava i risultati del- Ulicella Benaco Banca per promuovere la conoscenza le sue indagini tra il monte Castelon di Marano e al- della storia del territorio. Dopo i tre volumi dedica- cuni ripari e grotticelle dei dintorni permettono di ti alla chiesa di San Marco al Pozzo, alla frazione di chiarire ulteriormente alcuni passaggi conclusivi del- San Rocco di Marano e alla quattrocentesca epigrafe la vicenda delle ‘selci strane’. Con questa denomina- di ser Inaldo a Purano, quest’anno l’agile monografia zione si indicano alcuni manufatti di selce di inusua- è stata centrata attorno alla figura di Olindo Falsirol le foggia emersi negli scavi condotti alla fine del xix e in particolare alle sue ricerche archeologiche con- secolo tra Breonio e Sant’Anna d’Alfaedo e che ave- dotte attorno a Marano. Alla Valpolicella infatti Fal- vano avuto grande impatto nella paletnologia italia- sirol approdò negli anni Venti, per curarsi dalle con- na, nonostante i dubbi sull’autenticità che venivano seguenze delle ferite riportate durante la guerra; qui da piú parti, in particolare da studiosi francesi. Ma se egli si fermò – e ritornò regolarmente in quella che allora il clima culturale, che aveva coinvolto la ricer- riteneva la sua patria di adozione, tanto da volervi es- ca scientifica in supporto ai nazionalismi emergen- sere sepolto – prima di trasferirsi a Santa Maria Ca- ti, aveva impedito una serena disamina di tali ritro- pua Vetere dove fu insegnante nei licei e di dedicar- vamenti, a distanza di circa mezzo secolo Falsirol era si all’antropologia come libero docente all’Università giunto a capo di tale complicata vicenda, con l’indi- di Napoli. viduazione (ottenendo anche dichiarazioni firmate) Il volume comprende un primo saggio, dovuto a dei protagonisti della ideazione e realizzazione di ta- chi scrive e a Pierpaolo Brugnoli, in cui, dopo una li manufatti negli stessi operai che avevano condot- sintetica ricostruzione delle vicende biografiche di to gli scavi. Ma, nuovamente, il clima politico in cui Falsirol, ci si sofferma, attraverso uno spoglio siste- vennero portati alla luce tali dati impedí la loro diffu- matico della documentazione edita e ad alcune in- sione. Falsirol stesso (ma a livello di maggior respon- dagini archivistiche, a ricostruire nel dettaglio i suoi sabilità si può richiamare anche Raffaello Battaglia), studi archeologici, evidenziandone i nessi con il piú pur avendo in mano precisi elementi per chiudere la ampio panorama delle ricerche paletnologiche italia- vertenza che aveva contrapposto il mondo paletno- 210 Segnalazioni

logico italiano capeggiato da Luigi Pigorini con quel- cerche di qualsiasi indicazione degli studi intercorsi lo francese guidato dai De Mortillet, si limitò a rile- tra la rapidissima segnalazione di Falsirol e la riaper- vare come a distanza di pochi decenni non si fossero tura di tali scavi – per citare gli episodi piú significa- effettuati analoghi ritrovamenti. In questo modo egli tivi: dalla monografia sulla Valpolicella in età roma- lasciò a tale constatazione il compito di suggerire una na di Lanfranco Franzoni, alle pagine contenute nel conclusione che altrimenti avrebbe avuto ben mag- volume su Marano e ancor piú negli atti del ii con- giore impatto sul mondo della ricerca paletnologica vegno sulla Valpolicella in età romana, tutti promos- italiana, ma soprattutto nelle sue relazioni con altre si dal Centro di Documentazione –, in quella che, al nazioni e nella sua considerazione a livello interna- mondo degli studi, non può non apparire che come zionale. una incomprensibile – e ingiustificabile – damnatio A questo saggio seguono il breve intervento di Lu- memorie. In questo senso tale intervento rappresen- ciano Salzani, che si sofferma sulle memorie perso- ta per la divulgazione non solo un’occasione manca- nali dei suoi incontri con Falsirol, e di Brunella Bru- ta, ma soprattutto sembra rivelare un atteggiamento no, che espone sommariamente alcuni risultati dei che devia da quella che dovrebbe essere una corret- recenti scavi al tempio di Minerva sul monte Caste- ta condivisione a diversi livelli dei risultati di ricer- lon, le cui tracce, cosí come erano emerse alla me- che comunque condotte con risorse pubbliche. Su tà del xix secolo dallo scavo condotto da Gian Giro- questo non siamo comunque i soli ad esprimerci, ma lamo Orti Manara, erano appunto state segnalate da possiamo rimandare anche a quanto scrive Emanue- Falsirol in una piccola guida di «Vita Veronese» del la Murgia in un recente volume sulla romanizzazione 967 dedicata al Comune di Marano. dei culti in età romana (E. Murgia, Culti e romaniz- Rispetto al saggio introduttivo, questi ultimi due zazione. Resistenze, continuità, trasformazioni, Trie- si caratterizzano per la mancanza di riferimenti bi- ste 203 ‹http://www.openstarts.units.it/dspace/bit- bliografici precisi che pure, in un ottica di corret- stream/0077/8702/8/cover-Murgia_%20203.pdf›, p. ta divulgazione, avrebbero dovuto, magari attraver- 55, nota 846), dove per questo specifico caso dei re- so opportuna selezione, essere segnalati ai lettori. centi scavi al tempio di Marano stigmatizza forte- Ma particolarmente sorprendente appare, nell’ulti- mente la mancanza di una puntuale diffusione di da- mo saggio sui ritrovamenti del tempio di Minerva ti e soprattutto le posizioni di chiusura rispetto alla – giunto peraltro con notevole ritardo rispetto agli comunità dei ricercatori. stessi scavi –, la totale omissione nella storia delle ri- Andrea Brugnoli Premi 211

Il premio Gianfranco Policante 2012

n occasione della presentazione dell’«Annuario Si tratta di un lavoro di notevole complessità, an- Storico della Valpolicella» 20-202, lunedí 2 che per la carenza di strumenti teorici e di pras- novembre, nella sede del ctg di Verona (chie- si consolidate esistenti per quella particolare catego- Isa di Santa Maria in Chiavica), è stato consegnato il ria di archivi che sono appunto gli archivi di persone. premio “Gianfranco Policante” per tesi di laurea su Il lavoro di Ginevra Avalle si è dunque strutturato in aspetti storici, artistici ed economici della Valpoli- una prima fase di necessaria e puntuale analisi dello cella. Il premio, consistente in una borsa di studio stato di fatto dell’archivio in parallelo allo studio del- di .000 euro, gode del contributo della Banca della le vicende biografiche e scientifiche di Flaminio Pelle- Valpolicella-Credito cooperativo di Marano ed è in- grini. A questa è seguita la riproposizione di un ordi- titolato alla memoria del segretario del Centro di Do- namento della carte che tenesse conto adeguatamente cumentazione. delle modalità di formazione originarie, secondo un La commissione giudicatrice ha valutato, tra i nu- metodo storico istituzionale che solo in collegamen- merosi elaborati presentati, di assegnare il premio al- to con la prima fase di lavoro poteva trovare corret- la tesi di laurea di Ginevra Avalle, dedicata al riordi- to compimento. no e all’inventario archivistico del fondo di Flaminio Il percorso è stato condotto da un lato con gran- Pellegrini depositato all’Accademia della Crusca e di- de precisione di dettaglio e attenzione ai particolari, scussa all’Università di Firenze nel corso di laurea in dall’altro tenendo sempre ben presente le linee gene- Scienze archivistiche e biblioteconomiche, con rela- rali entro le quali l’archivio si è venuto formando; si tore Antonio Romiti. La commissione, incaricata dal tratta di linee che per un archivio personale risultano Centro di Documentazione di valutare le tesi presen- soggette a una variabilità e discrezionalità personale tate, ha cosí motivato la scelta. che mettono a dura prova le capacità di scelta nell’in- «La tesi illustra il percorso adottato per il riordino tervento di riordino. dell’archivio personale di Gaetano Pellegrini, e forni- I risultati mettono in luce sia la precisione e la pun- sce significativi strumenti per la consultazione di una tualità nell’analisi dell’esistente sia la complessità delle documentazione di particolare significato nel campo soluzione adottate che riescono, nel rispetto della mi- della storia degli studi filologici e della lingua e lette- gliore metodologia archivistica, a riproporre la par- ratura italiana. ticolarità di un archivio privato che torna a riflettere 212 Premi

con chiarezza la complessità delle molteplici attività, dell’attività di Pellegrini che hanno lasciato traccia interessi e relazioni del Pellegrini studioso di filologia documentaria. e collaboratore dell’Accademia della Crusca, oltre che La tesi, pertanto, è giudicata assai meritevole del del suo impegno nella professione di insegnante. premio, e se ne auspica una valorizzazione anche L’accuratezza con cui le diverse fasi di riordino so- presso gli ambiti di ricerca e gli istituti che conser- no state condotte e illustrate ha permesso inoltre al- vano archivi privati nel Veronese, sia per i contenu- la dottoressa Avalle di realizzare, oltre a un valido e ti che tanti legami hanno con le vicende della ricerca puntuale inventario in cui tutte le parti sono descrit- storica e filologica veronese sia per il metodo seguito, te analiticamente, altri utilissimi strumenti di cor- che può ben essere assunto a modello per ulteriori la- redo – tra cui l’identificazione dei libri di Pellegrini vori sui fondi personali conservati in alcune bibliote- nella Biblioteca della Crusca e l’indice dei manoscrit- che veronesi, troppo spesso trattati con impropri cri- ti utilizzati nel corso dei suoi studi – che permettono teri biblioteconomici». agli studiosi di orientarsi facilmente tra i tanti temi Andrea Brugnoli Iniziative 213

Il giardino di pietra: una scultura per Sant’Ambrogio realizzata dalla Scuola del marmo Bon Brenzoni

stata inaugurata martedí 8 novembre 20, a scuola ha percorso un lungo cammino, creando per- Sant’Ambrogio di Valpolicella, l’opera Il giar- sonaggi divenuti nel tempo artisti famosi ma anche dino di pietra, presentata dagli allievi del cor- semplici artigiani che hanno lasciato le testimonian- Èso di scultura della Scuola d’Arte “Paolo Brenzoni” ze della loro attività in basiliche e altri monumenti di in occasione delle celebrazioni in onore dei Santi Co- tutta Italia e all’estero: opere tutte che raccontano la ronati, patroni degli scalpellini, presso la chiesa par- storia di Sant’Ambrogio e dei suoi abitanti. rocchiale di Sant’Ambrogio. Cittadini ambrosiani, Tutto il lavoro, dall’ideazione, alla progettazione e rappresentanti delle maggiori imprese del settore del realizzazione finale dell’opera, è stato seguito dal do- marmo, membri dell’Amministrazione comunale e cente del corso di scultura della pietra della Brenzoni, allievi della Scuola d’Arte sono confluiti alla rotatoria lo scultore Matteo Cavaioni. sull’intersezione tra la provinciale della Valpolicella e L’opera poggia su un piano di cava, della grandez- via 4 Novembre, per ammirare la nuova scultura pre- za di 6,00 x 5,50 m circa, formato da gradoni di di- sentata da Beatrice Mariotto, direttrice della Scuola versa misura e colore. Il materiale è stato scelto nel- d’Arte, e dal sindaco Nereo Destri. le cave della zona, in base alla qualità e agli spessori. L’opera coglie l’essenza della storia di Sant’Ambro- Il marmo utilizzato per la base proviene dal corso dei gio, paese conosciuto in tutto il mondo grazie ai suoi 30, cosí localmente denominato dallo spessore medio scalpellini, artigiani e artisti che da almeno due mil- del corso, che fa parte del gruppo dei cimieri. lenni a questa parte hanno creato tanti monumenti Gran parte del lavoro è stato eseguito direttamente in Italia e all’estero con maestria e abilità, utilizzando in cava, dove i blocchi necessari sono stati seleziona- appunto i marmi estratti nelle numerose cave distri- ti e sgrossati secondo le tecniche antiche, utilizzando buite su questo territorio. cunei e mazze. Di seguito le pietre sono state riqua- Fin dai tempi antichi erano infatti qui presenti la- drate a mano direttamente dagli allievi della Scuo- boratori dove si imparava a lavorare il nobile materia- la d’Arte, che hanno partecipato attivamente ai lavo- le. Nel 868 il conte Paolo Brenzoni fondò, a propria ri, sia a livello tecnico sia didattico, tramite anche la cura e spese, una Scuola gratuita di ornato, geometria subbiatura (spontaura) delle facce a vista, come veni- e plastica per migliorare la qualificazione e la condi- va eseguita un tempo da antichi scalpellini. E ancora zione sociale degli scalpellini ambrosiani; da allora la una volta nelle nostre cave è riecheggiato l’antico can- 214 Iniziative

to ritmico dello scalpello e mazzuolo sulla pietra. Dal centro del piano di appoggio si alzano verticali alcu- ni elementi, in nembro rosato, provenienti dalla Ca- va Brandesà in Selva che si trova in località Monte (il piú alto misura 5,50 m), i quali riprendono la nostra architettura e richiamano gli stipiti, i portali, le co- lonne, la vegetazione spontanea che copre oggi parte delle numerose cave dismesse o, come si può notare visitando i vari laboratori, l’ammasso delle cosiddette filagne poggiate una all’altra. Come ha sottolineato Batrice Mariotto, «voluta- mente non è stata scelta una forma classica, che non avrebbe avuto nessuna capacità evocativa, ma una forma che potesse essere espressiva e significante per questi luoghi, una sintesi, forte nella forma e nel si- gnificato senza peraltro cadere nella retorica. Grazie a quest’opera è stato possibile, da parte degli studen- ti, riappropriarsi del duro mestiere dello scolpire – ha proseguito la direttrice della Scuola d’Arte – un lavo- ro a piú mani e che ha creato relazioni importanti, at- traverso il quale la Scuola d’Arte ha tentato di ridise- gnare e riconquistare lo spazio urbano quale spazio di vita, dove la pietra ha preso il posto degli alberi per creare un luogo magico, poetico, un giardino di pietra con profonde radici, a narrare la storia di un paese». Il giardino di pietra è stato sponsorizzato dalla fa- miglia Mario Pellegrini che per tanti secoli, fino al 2005, è stata attiva a Sant’Ambrogio nell’estrazione e nella lavorazione del marmo e che anche con questo gesto ha voluto lasciare una testimonianza del pro- prio operato del resto ampiamente illustrato, con ge- nealogia della famiglia (e ciò dal xiv secolo) in una piccola monografia curata da Pierpaolo Brugnoli per questo Annuario. Pubblicazioni 215

L’attività del Centro di Documentazione per la Storia della Valpolicella

Pubblicazioni rona 2000 (estratto da «Annuario Storico la Valpolicella», 983-984) della Valpolicella», 999-2000) Atti del primo convegno archeologico sulla Val- Luciano Salzani, Preistoria in Valpolicella, dadige meridionale, Volargne (Dolcé) 3 ot- Verona 98 Collana Archivio tobre 985, Verona 986 (estratto da «An- Lanfranco Franzoni, La Valpolicella nell’età Annuario Storico della Valpolicella nuario Storico della Valpolicella», 985- romana, Verona 982 986) Giuseppe Franco Viviani, Ville della Valpoli- La collana «Annuario Storico della Valpolicella. Ar- Studi sulla Grotta di Fumane, a cura di Alberto cella, Verona 983 chivio» propone in forma editoriale autonoma edi- Broglio e Mauro Cremaschi, Verona 999 zioni di fonti storiche ospitate nella rivista «Annua- Giuseppe Silvestri, La Valpolicella, Verona rio Storico della Valpolicella». (estratto da «Annuario Storico della Valpo- 983 licella», 998-999) Andrea Castagnetti, La Valpolicella dall’alto Luca Sandini, Il quaternio di imbreviature di Stefano De Stefani pioniere della ricerca preisto- medioevo all’età comunale, Verona 984 Ognibene da Fumane notaio in Castelrotto rica veronese: le ricerche in Valpolicella e in Vite e vino nel medioevo da fonti veronesi e ve- (340-34), Verona 2004 (estratto da «An- Lessinia, atti del convegno, Fumane 26 mag- nete, a cura di Gloria Maroso e Gian Maria nuario Storico della Valpolicella», 2003- gio 200, a cura di Luciano Salzani e An- Varanini, Verona 984 2004) drea Brugnoli, Verona 2002 (estratto Gian Maria Varanini, La Valpolicella dal da «Annuario Storico della Valpolicella», Duecento al Quattrocento, Verona 985 Collana Convegni 200-2002) La Valpolicella nella prima età moderna (500 Annuario Storico della Valpolicella La Valpolicella in età romana, atti del ii conve- c.-630), a cura di Gian Maria Varanini, Ve- gno, Verona  maggio 2002, a cura di Al- rona 987 La collana «Annuario Storico della Valpolicella. fredo Buonopane e Andrea Brugnoli, Vero- Silvana Zanolli, Tradizioni popolari in Val- Convegni» propone in forma editoriale autonoma na 2003 (estratto da «Annuario Storico del- policella. Il ciclo dell’anno, Verona 990 atti di convegni ospitati nella rivista «Annuario Sto- la Valpolicella», 2002-2003; coedito dal Di- La caccia nel Medioevo da fonti veronesi e vene- rico della Valpolicella». Pur iniziando formalmente partimento di Studi Storici, Artistici e Geo- te. Schede e materiali per una mostra, [sche- solo con il sesto numero, si sono volute ricollegare a grafici dell’Università di Verona) questo le precedenti pubblicazioni del Centro di de di Gian Maria Varanini e Paolo Rigoli], Documentazione per la Storia della Valpolicella che Gaetano Pellegrini geologo, agronomo e palet- Verona 990 hanno avuto le stesse caratteristiche. nologo nell’Ottocento veronese, atti del con- Grazia De Marchi e il Canzoniere Vero- vegno, Fumane 4 maggio 2005, a cura di nese, Balè, cantè, butele, Verona 990 (2 lp La Valpolicella nell’età romana, atti del conve- Andrea Brugnoli, Verona 2006 (estratto da 33⅓ rpm) gno, 27//982, Vero- «Annuario Storico della Valpolicella», 2005- Indici 982-999, a cura di Nani Zangarini, Ve- na 984 (estratto da «Annuario Storico del- 2006) 216 Pubblicazioni

Opere in collaborazione Rostro, Carlo, Katia, Obice, Lorenza e altri. Pro- lare riferimento alla Valpolicella e alla Val- tagonisti ed episodi della Resistenza fumane- dadige Oltre alle opere edite in proprio il Centro di Docu- se, Fumane 2003 ( videocassetta) 994: Ettore Scipione Righi e il suo tempo (in mentazione per la Storia della Valpolicella ha curato Carla Bettei, E noi ancora, introduzione, collaborazione con l’Accademia di Agricol- per conto e in collaborazione con amministrazioni e note storiche e dichiarative di Pierpaolo tura, Scienze e Lettere di Verona, che ne associazioni locali la realizzazione di monografie su Brugnoli, postfazione di Lorenzo Rocca, ha edito gli atti a cura di Gian Paolo Mar- singoli territori comunali o su aspetti specifici della Verona 2005 chi) loro storia. Sant’Anna d’Alfaedo, a cura di Andrea e Pier- 995: La famiglia del Bene di Verona a Rovereto paolo Brugnoli, Sant’Anna d’Alfaedo 2007 e la villa del Bene di Volargne (in collabora- Invito a Molina, a cura di Pierpaolo Brugnoli e San Pietro in Cariano ieri e oggi, a cura di Pier- zione con i Comuni di Dolcé e Rovereto Giovanni Viviani, Verona 982 paolo Brugnoli, San Pietro in Cariano 2009 e l’Accademia degli Agiati di Rovereto, che Il villaggio protostorico di Castelrotto, a cura di ne ha edito gli atti a cura di Gian Maria Giovanni Viviani e Luciano Salzani, San Varanini) Pietro in Cariano 985 Convegni 997: II Simposio sulla «Grotta di Fumane» Parona: storia di una comunità, a cura di Pier- (in collaborazione con il Dipartimento di paolo Brugnoli, Renzo Nicolis e Giovanni Il Centro di Documentazione per la Storia della Scienze Geologiche e Paleontologiche del- Viviani, Verona 988 Valpolicella ha organizzato o collaborato a numero- l’Università di Ferrara e con il Dipartimen- Negrar. Un filo di storia, a cura di Giovanni Vi- si convegni e giornate di studio, le cui relazioni han- no in buona parte trovato ospitalità nei vari numeri to di Scienze della Terra dell’Università di viani, Negrar 99 dell’«Annuario Storico della Valpolicella» e talvolta Milano) Fumane e le sue comunità, i, Cavalo Mazzurega anche in veste editoriale autonoma (per le quali si 200: Stefano De Stefani pioniere della ricerca Fumane, a cura di Pierpaolo Brugnoli, Fu- rimanda all’elenco delle pubblicazioni). Questi i preistorica. Le ricerche in Valpolicella e in mane 990 convegni organizzati. Lessinia (in collaborazione con l’Accademia Fumane e le sue comunità, ii, Breonio Molina, a di Agricoltura, Scienze e Lettere di Verona cura di Giovanni Viviani, Fumane 999 98: Preistoria in Valpolicella e il Museo Civico di Storia Naturale di Ve- Dolcé e il suo territorio, a cura di Pierpaolo 982: La Valpolicella in età romana rona) Brugnoli, Dolcé 999 983: Ville della Valpolicella 2002: Stefano De Stefani pioniere della ricerca , a cura di Pierpaolo 984: La Valpolicella nell’alto medioevo preistorica. Le ricerche sul Lago di Garda (in Brugnoli e Gian Maria Varanini, Marano 984: Primo convegno archeologico sulla Valda- collaborazione con l’Accademia di Agri- 999 dige meridionale (in collaborazione con la coltura Scienze e Lettere di Verona, il Mu- Pierpaolo Brugnoli et alii, Marmi e lapi- Pro loco di Volargne, l’associazione cultu- seo Civico di Storia Naturale di Verona e cidi di Sant’Ambrogio in Valpolicella dall’età rale «Il Castelletto» di Dolcé, il Gruppo l’Associazione «Francesco Fontana» di La- romana all’età napoleonica, Sant’Ambrogio Ricerche di Brentino e la Pro loco di Rivoli) zise) di Valpolicella 999 985: La Valpolicella dal Duecento al Quattro- 2002: La Valpolicella in età romana. II conve- Pierpaolo Brugnoli - Massimo Donisi et cento gno di studi (in collaborazione con l’Acca- alii, Sant’Ambrogio di Valpolicella e i suoi 987: La Valpolicella nella prima età moderna demia, di Agricoltura, Scienze e Lettere di marmi. Dall’artigianato all’industria (secoli 990: Tradizioni popolari in Valpolicella Verona e il Dipartimento di Studi Storici, xix-xx), Sant’Ambrogio di Valpolicella 99: Archeologia preistorica e protostorica del- Artistici e Geografici dell’Università di Ve- 2003 l’area prealpina e centroalpina con partico- rona) Pubblicazioni 217

2005: Gaetano Pellegrini geologo, agronomo e ca veneta Ramilli G., L’adtributio: come una popolazio- paletnologo nell’Ottocento veronese Perbellini U., Edilizia a S. Pietro in Cariano ne autoctona diviene romana 2007: Flaminio Pellegrini accademico e filologo in due disegni di Ludovico Perini relativi alla Salzani L., Recenti ricerche e ritrovamenti ar- (in collaborazione con il Dipartimento di contrada Armenzago cheologici Romanistica dell’Università di Verona) Brugnoli P., Vicende edilizie della chiesa par- Buonopane A., Il recupero di c.i.l., v, 398 e rocchiale di Fumane rivendicata all’architet- nuovi frammenti epigrafici del Pagus Arusna- to Dal Pozzo tium Mostre Rigoli P., Una scherzosa disfida sui vini della Rognini L., Per una storia dell’estrazione e del- Valpolicella ne «La cogeide» di G.B. Maffei la lavorazione del marmo 98: Preistoria in Valpolicella Viviani G., Le marogne in Valpolicella: un pas- Chiappa B., Documenti sull’erezione della par- 982: La Valpolicella in età romana so «Della coltivazione de’ monti», poema di- rocchia di Fane 983: Ville della Valpolicella dascalico dell’abate Lorenzi Perbellini U., Una mappa di San Pietro In- 984: Vite e vino nel medioevo da fonti veronesi Brogi N., «Nénti a dormoro?»: il dialetto di un cariano disegnata da Pompeo Frassinelli e venete «piccolo mondo» ricco di articolazioni inter- Conati M., Testi e protagonisti della cultura 990: La caccia nel medioevo da fonti veronesi e ne orale a Fumane venete Brogi N., I ragazzi di una scuola media inter- Brogi N., Un protagonista della resistenza: Ro- vistano Tarcisio Benetti protagonista della mano Marchi («Miro») Resistenza veronese «Annuario Storico della Valpolicella» Volume iii (984-985) Volume ii (983-984) Buonopane A., Un falso storico: le «selci stra- Volume i (982-983) Scarfí B.M., Problemi emergenti dall’archeolo- ne» di Breonio Salzani L., Aggiornate con le recenti ricerche gia romana nel Veneto Salzani L., Saggio di scavo a Gargagnago le conoscenze sull’antica frequentazione del- Cavalieri Manasse G., La stipe votiva di San La Rocca Hudson C., Reperti medievali e al- l’uomo in Valpolicella Giorgio di Valpolicella tomedievali a Gargagnago Chelidonio G. - Fasolo R., Nuove ipotesi di Dalla Vedova Rigotti N., Una esperienza Rognini L., Storia e arte nella chiesa di Santa lavoro per il «Coal de la Volpe» nei pressi di didattica nell’insegnamento della storia ro- Sofia di Pedemonte Molina di Fumane mana Franzoni L., Ancora sull’autoritratto bronzeo Ferri S., Considerazioni sul problema degli Aru- Franzoni L., Arusnates: un caso di onomastica di Giulio della Torre snati e delle loro origini nel quadro del- pianificata Conforti Calcagni A., Villa Della Torre a l’Etnografia protostorica Buchi E., Note sull’epigrafia degli Arusnates Fumane e i suoi problemi attributivi Zecchini D. - Zecchini R., A dieci anni di di- Buonopane A., Considerazioni sull’officina epi- Cevese R., Andrea Palladio in Valpolicella: la stanza dalla totale distruzione del castelliere grafica del Pagus Arusnatium villa Serego di S. Sofia di Sottosengia Bassignano M.S., Una nuova divinità del Pa- Pietropoli F. - Bacchin P., Gli affreschi di Brugnoli P., È molto quel che ancora rimane gus degli Arusnates Paolo Farinati a villa Nichesola di Ponton dell’antica chiesa romanica presso la parroc- Marchini G., Veneto o trentino il Pagus degli Viviani G.F., Un contratto di gastaldia nella chiale di Pescantina Arusnates? Valpolicella dell’Ottocento Carcereri F., L’amministrazione della Valpoli- Tosi G., La villa romana di Negrar di Valpo- Brugnoli P., L’avvento del regime fascista nel cella attraverso documenti a stampa di epo- licella diario di un parroco 218 Pubblicazioni

Volume iv (985-986) Buonopane A., Nuove iscrizioni dal pagus de- Volume vii (988-989/989-990) Broglio A. - Lanzinger M., Risultati prelimi- gli Arusnates Brunetto L. - Chelidonio G., Nuovi rinveni- nari degli scavi al Riparo Soman presso Ce- Gaggia F., Arte rupestre in Valpolicella menti ed annotazioni per la conoscenza del raino in Valdadige D’Arcais F., Chiese medievali della Valpolicella: sito paleolitico di Ca’ Verde di Sant’Ambrogio Bagolini B., La diffusione del Neolitico nella considerazioni su una mostra Nisbet R., I grani carbonizzati dell’età del Ferro Valdadige meridionale Frattaroli P., Le decorazioni romaniche della a Monte Loffa Marzatico F., Gli insediamenti di Dosso Alto pieve di San Floriano Salzani L., Case dell’età del Ferro sul monte di Rovereto e di Nomi Cef nel quadro della Marchi G.P., La villa in collina tra Medioevo e Sacchetti di Castelrotto recente età del Bronzo Umanesimo Franzoni L., Un terminus dai pressi di Cor- Salzani L., Rassegna dei ritrovamenti preisto- De Sandre Gasparini G., Vita religiosa in rubio di San Pietro Incariano rici nella Valdadige veronese Valpolicella nella visita di Ermolao Barbaro Fresco P. - Varanini G.M., Preti e benefici in Cavada E., Tracce di un complesso produttivo Gasperini G., Le torri colombare della Valpoli- tre pievi della Valpolicella a metà del Tre- di età tardoromana a Volano: nota prelimi- cella cento nare Marino L., La torre colombara di Castello di Conforti G., Villa Nichesola Mocenigo a Pon- Buonopane A., Due iscrizioni di seviri e nuovi Prun ton di Sant’Ambrogio documenti epigrafici della Valdadige Conforti G., Due mappe inedite su villa Della Pasa M., L’alta collina veronese tra Quattro e Hudson P., Lo scavo della cappella nel castello Torre di Fumane Cinquecento: Montecchio di Negrar militare della Rocca di Rivoli Cambié G.M., «La vendemmia in Valpolicella»: La Rocca Hudson C., Ceramica grezza e ce- Volume vi (987-988) un poemetto inedito del Settecento ramica da tavola bassomedievale dagli scavi Lanzinger M., Il Riparo Soman presso Cerai- De Grandis C. - Mondin L., Alcune conside- sulla Rocca di Rivoli no tra Tardiglaciale e Olocene razioni sull’edilizia rurale della Lessinia occi- Brugnoli P., L’amministrazione della «villa» Corrain C., Scheletro dell’età del Bronzo scava- dentale di Fumane in età scaligera to al Riparo Soman Jacobacci V., Una splendida strada che dalla Perbellini U. - Viviani G., Un antico inse- Salzani L., Scavo archeologico a S. Ambrogio Lessinia scende in Valdadige diamento rurale a Castelrotto: la corte Galva- di Valpolicella nini Arzone A., Monete rinvenute nell’ambito di Volume viii (990-99) Dalla Vedova Rigotti N., L’antico impianto una casa romana ad Archi di Castelrotto Chelidonio G., Itinerari ambientali in Lessi- stradale tra Parona, S. Maria e Pedemonte: Liverani P., Resti di torchi di tradizione roma- nia come modello educativo e di turismo una ricerca e una proposta na in Valpolicella culturale Viviani G.F., Un contratto di lavorenzia in una Pasa M., La villa Rambaldi-Brenzoni ora sede Barfield L.H., Indagini stratigrafiche e di su- azienda agricola della bassa Valpolicella della Marmomacchine in Sant’Ambrogio perficie al Ponte di Veja nel 988 Erspamer G. - Meneghello L. - Biasi M., Rognini L., Un singolare affresco di Paolo Li- Marinetti A., Una iscrizione retica su un pic- Studio antropologico sui resti scheletrici uma- gozzi nella chiesa di Ospedaletto colo osso di animale dal Maton di Castelrotto ni di epoca longobarda a Gargagnago Jacobacci V., La posta cavalli di Ospedaletto Buonopane A., Una nuova iscrizione romana sulla «Strada Regia» per il Tirolo da San Giorgio di Valpolicella Volume v (986-987) Brugnoli P. - Viviani G., San Marziale di Franzoni L., Felice Fracaroli procacciatore di Salzani L., Lettura di una sezione stratigrafica Breonio antichità per Andrea Monga al Maton di Castelrotto Mozzo P., Andamento demografico e aspetti Pubblicazioni 219

della vita sociale a Breonio nel xviii secolo ferplatz» tipo Rungger Egg? villa: miti, inganni e labirinti Chilese V., Le origini della cappella della Ma- Bolla M., Due askoi in bronzo del Museo Ar- Pasa M., Note storiche sulla proprietà di Ragose donna dei Sette Dolori in località La Torre di cheologico di Verona fra Sei e Settecento Cavalo Brugnoli P., Una casa Bernardi a Domeglia- Luciani E., I «fatti di Prun»: un episodio della Volume x (993-994) ra sulla strada regia da Verona verso il Ti- lotta fra popolari e fascisti Chelidonio G. - Mottes E., Una «lama- rolo Volpato G., Un cittadino fumanese e la sua coltello» da «Coal del Bota» (Vaggimal, San- Rognini L., Alcuni documenti sugli altari ba- carriera artistica: Lorenzo Conati t’Anna) rocchi della parrocchiale di Fumane Garofoli G., Fonti territoriali e archivistiche Bolla M. - Salzani L., Edifici di epoca roma- Pasa M., Una possessione di Ludovico Dorigny per la storia contemporanea della Valpolicella na in località Archi di Castelrotto (San Pie- in Valpolicella Brogi M. - Carraroli V.G., Per una storia tro in Cariano) Curi E., Si tantum dum ludit opus natura pe- della mentalità: il linguaggio tradizionale nel- Guy F., Sul reimpiego di una epigrafe del pagus regit...: ipotesi settecentesche sull’origine del la degustazione del vino Arusnatium ponte di Veia Sala G., La vecchia chiesa di Torbe Brugnoli P., Nuove ipotesi su «pergule» e ci- Conforti G., L’abitato di Ponton sul finire del borî a San Giorgio Ingannapoltron Settecento in una mappa di Luigi Trezza Volume ix (99-992/992-993) Sala G., L’antico oratorio di San Michele ar- Brugnoli P., Sopravvivenza di tradizioni paga- Broglio A. - Cremaschi M., Gli scavi condot- cangelo ad Arcè di Pescantina ne: dai culti di Cerere alle grotte del latte ti tra il 988 e il 99 Cipriani M., La tentata creazione di un benefi- Sandrini A., Il restauro della pieve di San Flo- Cremaschi M., La successione stratigrafica cio parrocchiale per la comunità di Monte riano: pratica della conservazione e cultura Maspero A., I carboni Chilese V., Morale sessuale e interventi vesco- materiale Bartolomei G., I micromammiferi vili a Fumane nel Cinquecento Cassoli P.F. - Tagliacozzo A., Le faune Pasa M., Una possessione dell’alta collina valpo- Volume xii (995-996) (mammiferi e uccelli) licellese tra Sei e Settecento Bassi C., La tomba del «giocatore» a Prunea di Malerba G. - Giacobini G., Osservazioni ta- Curi E., La sorgente termo-minerale di Dome- Sotto (Sant’Ambrogio di Valpolicella) fonomiche gliara: Pennet scopre l’acqua calda Buonopane A., Settemila sesterzi in un fram- Broglio A. - Peresani M., Le industrie del Solieri V., Forme contrattuali e utilizzazione mento inedito dal Pagus Arusnatium Paleolitico superiore del suolo nella Valpolicella primo Ottocento Sala G., La chiesa campestre di San Marco al Barfield L.H. - Chelidonio G., Indagini stra- Franzoni L., Ettore Scipione Righi per la tu- Pozzo a Valgatara tigrafiche di superficie nell’area di Ponte di tela del patrimonio artistico-monumentale Brugnoli P., Un’antica tenuta agricola: la Bri- Veja veronese galdara di Semonte di San Floriano Chelidonio G., Significati della ricorrenza di Garofoli M., La Spluga delle Cadene Chilese V., Santa Maria della Misericordia di industrie litiche del Paleolitico medio e supe- Gargagnago: da beneficio (378) a parroc- riore in Lessinia Volume xi (994-995) chia (875) Salzani L., Abitato dell’età del Ferro al castello Chelidonio G., Tracce di officine litiche prei- Rognini L., Gli Schiavi: una famiglia di sculto- di Montorio storiche a Sant’Anna d’Alfaedo ri e architetti originaria della Valpolicella Migliavacca M., La «casa retica» nell’area pre- Bolla M., Una tomba romana a Sant’Am- Filippi E., La valle di Fumane e i suoi ventitré alpina e alpina: il caso della Valpolicella brogio di Valpolicella mulini in una mappa del 735 Gleirscher P., Campo Paraiso, un «Brandop- Conforti G., Le grotte veronesi nei giardini di Conforti G., Villa Del Bene a Volargne rimo- 220 Pubblicazioni

dernata da Benedetto Del Bene in età illumi- Chiappa B., L’impiego del marmo di Sant’Am- Rigoli P., Un nuovo documento sulla costru- nistica (773-794) brogio di Valpolicella nella costruzione del- zione della parrocchiale di Pescantina e una Pasa M., Novare e la sua valle: storia di una te- le pile da riso nuova ipotesi sul progettista nuta agricola nella Valpolicella orientale Solieri V., Coltivazione della vite, produzione e Luciani E., La fontana della discordia: un epi- Guzzo E.M., Apporti emiliani alla decorazio- commercio del vino nella Valpolicella del xix sodio di lotta politica a San Giorgio Ingan- ne del Settecento: il salone di villa Fattori secolo napoltron (906-909) Mosconi Bertolini V., Una lapide alla Chiusa nelle re- Brugnoli A., Archeologia e sopravvivenza: una lazioni fra Aleardo Aleardi e Nina Serego Ali- Volume xv (998-999) società per gli scavi a Giare di Prun (879) ghieri Broglio A. - Cremaschi M. - Peresani M. - Brugnoli P., La chiesa di San Giovanni in Mon- Tommasi G. - Padovani M., Concerti campa- Salzani L., Lo stato delle ricerche nella Grot- te Loffa nari di chiese e cappelle del Comune di Ne- ta di Fumane all’anno 998 grar Maspero A., Ricostruzione del paesaggio vege- Volume xiii (996-997) tale attorno alla Grotta di Fumane durante Chelidonio G., Recenti rinvenimenti di offi- Volume xiv (997-998) il Paleolitico cine litiche tardo-preistoriche in alta Valpo- Brugnoli P. - Sala G., Vicende storiche della Sartorelli A., Tipologia delle industrie muste- licella chiesa di San Martino a Corrubio di Castel- riane della Grotta di Fumane e aspetti com- Bassi C., Osservazioni sulla produzione di stele rotto parativi a pseudo-edicola nella Valpolicella. Tre esem- Arduini F., La pieve di San Floriano e l’esa- Lemorini C. - Peresani M. - Rossetti C., I pi dall’agro veronese zione della decima (379-434) raschiatoi nel Musteriano Quina di Fuma- Conforti G., Il palacium trecentesco di Corte- Rossini E., La Valpolicella e gli estimi dei Lari ne: proposte per un’interpretazione sia Serego a Santa Sofia di Pedemonte (xiv-xvi secolo) Lemorini C. - Rossetti P., Analisi funzionale Brugnoli P., Le vicende del complesso delle ca- Donisi M., Ancora su Gabriele Frisoni lapici- dello strumentario lamellare aurignaziano: se Marano, ora Cerutti, in contrada Osan a da mantovano a Sant’Ambrogio: integrazio- risultati ottenuti e prospettive di ricerca Fumane ne al regesto dei documenti Fiocchi C., Le conchiglie marine provenienti Donisi M., Primi appunti su Gabriele Frisoni, Castiglioni G. - Legnaghi F., Dalla domus dalla Grotta di Fumane (campagna di scavo lapicida e ingegnere mantovano residente a seu palacium all’attuale conformazione di 998) Sant’Ambrogio villa Della Torre a Fumane Broglio A., L’estinzione dei Neandertaliani e Brugnoli P., Una famiglia, un voto e un sacel- Conforti G., Villa Del Bene a Volargne: sto- la diffusione dei primi Uomini moderni: le lo: la cappella di San Rocco a San Martino di ria e architettura dalle origini al Cinque- evidenze della Grotta di Fumane Corrubio cento Chelidonio G., Selci «strane» e «futuro ar- Legnaghi F. - Castiglioni G., Il tempietto Brugnoli P., Le origini ambrosiane dei Fer- cheologico»: falsi, simulazioni commerciali o sammicheliano di villa Della Torre a Fuma- rini poi Tomezzoli lapicidi e scultori vero- sperimentazioni educative? ne: riletture nesi Woodall J.N. - Kirchen R.W., L’industria Pasa M., Ville e poderi della famiglia Rizzardi a Sandrini A., Tra «formale» e «pittoresco»: il delle pietre focaie per armi da fuoco: ricer- Pojega di Negrar giardino Rizzardi a Poiega di Negrar che tra Sant’Anna d’Alfaedo ed Rognini L., La confraternita del Rosario di Ma- Tomezzoli A., Per l’attività di Francesco Lo- Gemma Brenzoni C., Un trittico-reliquiario rano, il suo altare e le pale di Francesco renzi in Valpolicella: la pala di San Pietro veronese della metà del xiv secolo nella pieve Melegatti e Antonio Pachera in Cariano di Arbizzano Pubblicazioni 221

Conforti G., Le ville a portico e loggia: origi- Indici 982-999, a cura di N. Zangarini tutela. La documentazione degli archivi ve- ne, evoluzione, modelli in Valpolicella dal ronesi Tre al Cinquecento Volume xvii (2000-200) Boaro S., L’epistolario De Stefani nel fondo Pi- Chilese V., «Portando odio occultamente»: un Chelidonio G., Nuove tracce di frequentazioni gorini di Padova. Il caso Breonio e la palet- processo per omicidio a Sant’Ambrogio di paleolitiche sulla dorsale di Monte Comune nologia veronese nell’elaborazione delle teo- Valpolicella (Negrar) rie pigoriniane Castiglioni G. - D’Aumiller S., Villa Saiban- Brugnoli A., Olivo e oliveto: due fitotoponimi Pessina A., Materiali e documenti di Stefano te-Monga a San Pietro in Cariano: un pro- nella valle Provinianensis De Stefani al Museo «Luigi Pigorini» di Ro- getto irrealizzato? Brugnoli P., Un invio di marmi veronesi per ma Brugnoli P., I Maggi di Sant’Ambrogio: una fa- la costruzione del Tempio Malatestiano di Macellari R., «Il vostro amico preistorico». La miglia di lapicidi con seicento anni di attività Rimini corrispondenza fra Gaetano Chierici e Ste- Conati G., Ruote idrovore lungo il fiume Adige Donisi M., La Loggia del Consiglio di Verona: fano De Stefani dalla Chiusa a Verona una rilettura del cantiere attraverso la conta- Chelidonio G., Quando le pietre focaie non Filippi E., Un illustre figlio di Sant’Ambrogio: bilità erano acciarini. Tracce e appunti fra Paolo Giovanni Albertini geografo, geologo e natu- Ferrarese A., Una causa per la decima nova- Orsi e Stefano De Stefani ralista lium nella Valpolicella del Cinquecento: Ar- Longo L. - Chelidonio G., Le ‘selci strane’: Conati G., Il museo di Pescantina: caratteristi- bizzano e Novare (547-553) un caso fra archeologia e implicazioni socio- che, finalità e prospettive Tommasi F., Il progetto di Andrea Palladio per economiche villa Sarego di Santa Sofia di Pedemonte: Salzani L., La conclusione della vicenda delle Volume xvi (999-2000) problemi interpretativi ‘selci strane’ Chelidonio G., Folènde per 300 mila anni a Brugnoli P., Villa Lebrecht a San Floriano an- Copelli M. et alii, Le ricerche preistoriche nel Fosse (Sant’Anna d’Alfaedo): nuovi rinveni- tica possessione dei Fumanelli Veronese ai tempi di Stefano De Stefani menti e considerazioni Rognini L., Un pittore fiammingo a San Mar- Valzolgher E. - Lincetto S., La necropoli Brugnoli A., Il castrum e il territorio di San co di Valgatara: Michele Meves e la sua fa- eneolitica di Scalucce di Molina. Gli scavi De Giorgio nel medioevo: vicende istituzionali e miglia Stefani del 883 tracce materiali Curi E., La colonna stratigrafica di don Grego- Manzi G., Il cranio della tomba II da Scalucce Cavicchioli S., Una testimonianza cinquecen- rio Piccoli (680-755) di Molina tesca dell’uso di marmi veronesi nel duomo Chilese V., Un processo per omicidio nella Valzolgher E., Reperti litici inediti da Sca- di Modena Valpolicella del Settecento lucce di Molina nel Museo del Castello del Chiappa B., Le ville di Arbizzano: contributo Luciani E., I «gravi tumulti» di Sant’Ambrogio: Buonconsiglio di Trento per un chiarimento con particolare riferi- i lavoratori della pietra tra socialisti e cat- Migliavacca M., I materiali del Monte Loffa mento alle ville Zamboni e Verità tolici dagli scavi De Stefani conservati al Museo di Tommasi F., Antichi e recenti interventi edilizi e Storia Naturale di Verona di restauro in villa Sarego a Santa Sofia di Volume xviii (200-2002) Salzani L., Note sul Monte Loffa dall’archivio Pedemonte De’ Stefani R., Le ricerche di Stefano De Stefa- privato De Stefani Brugnoli P., Giuseppe Silvestri e la “sua” ni sui Lessini. La vicenda umana dalle me- De Angelis D., La capanna n. 4 del Monte Loffa Valpolicella nel carteggio con Luigi Messe- morie famigliari Bianchi P. - Lincetto S., Monte Loffa. Mate- daglia Brugnoli A., Stefano De Stefani tra ricerca e riali della collezione Castelfranco nelle Civi- 222 Pubblicazioni

che Raccolte Archeologiche di Milano Pesavento Mattioli S., Produzione e com- Volume xx (2003-2004) Salzani L., I materiali archeologici del Covolo mercio del vino: un percorso di ricerca nella Brugnoli A., Castrum Monteclum, castrum del Falco (Sant’Anna d’Alfaedo) Valpolicella di età romana Burarum: un castello nella Val di Sala Salzani L. - Lincetto S. - Valzolgher E., Busana M.S., La produzione vinaria dalle fon- Zamperini A., Corrado de Landis e Domeni- Sepoltura neolitica in località Lena di Fu- ti archeologiche nella Valpolicella di età ro- co Dagli Orologi: una commissione per San mane mana Giorgio di Valpolicella Lincetto S. - Valzolgher E., Nuovi dati sul- Rinaldi F., Motivi geometrici e temi figurati Zavatta G., Villa Serego a Santa Sofia: i proba- la sepoltura eneolitica di Peri (887) nelle pavimentazioni musive della villa ro- bili ispiratori delle architetture palladiane Salzani L., Asce in pietra levigata dal territorio mana di Negrar Conforti G.,Villa Del Bene: iconografia e in- di Azzago () Biondani F. - Salzani L., Recenti ritrovamenti quietudini religiose nel Cinquecento. Gli affre- Aspes A. - Calattini M., I materiali campi- di tombe romane a Cengia di Negarine (San schi della loggia e dell’Apocalisse gnani nelle raccolte De Stefani nel Museo Ci- Pietro in Cariano) Brugnoli P., Una famiglia di industriali del vico di Storia Naturale di Verona Calzolari M., diffusione dei marmi veronesi marmo: i Pellegrini di Sant’Ambrogio Tecchiati U., Reperti litici e ceramici di prove- in età romana nell’Italia settentrionale: as- Bismara C., Adamo Zorzi lapicida e suoi mar- nienza lessinica conservati al Museo Civico petti topografici mi valpolicellesi nella chiesa di Santa Maria di Rovereto Facchini G.M., Arte e artigianato artistico nel- degli Angeli a Ostiglia Anghinelli A. - Anghinelli S., Le selci di la Valpolicella in età romana Sandini L., Il quaternio di imbreviature di Breonio nel Museo Civico «Antonio Parazzi» Moratello C., I sarcofagi in piombo nell’Italia Ognibene da Fumane notaio in Castelrotto di Viadana settentrionale: gli esempi della Valpolicella (340-34) Biondani F., Le ricerche di Stefano De Stefani Cipriani M., Il convivium di Fumane (449): in area lessinica: l’età romana un’esperienza di solidarietà comunitaria Volume xxi (2004-2005) Valzolgher E., Bibliografia archeologica di Conforti G., Villa Della Torre: l’architettura, i Pavoni M.G., Insediamenti rurali di età roma- Stefano De Stefani (869-889) mostri, il tempietto. Iconografia e itinerario na in Valpolicella: alcune riflessioni attraver- morale nel Cinquecento so le monete Volume xix (2002-2003) Bismara C., Tagliapietra valpolicellesi al follo Silvestroni A., San Martino di Corrubio. Vicen- Valvo A., Tracce della presenza etrusca in della lana di Montorio de costruttive del complesso chiesa-cappella Valpolicella e nelle valli alpine Furia M.G., Una famiglia pescantinate: i Bona- Brugnoli P., La chiesa di San Micheletto di Bu- Mastrocinque A., Il culto di Nemesis a San venturini, notai, ecclesiastici e fonditori di re nell’antico castrum Monteclum Giorgio di Valpolicella campane Bigi Iotti A. - Zavatta G., Forniture di mar- Pavoni M.G., Dinamiche monetali e insedia- Brugnoli P., Marmi e lapicidi di Sant’Ambro- mi veronesi per il Palazzo Ducale di Sassuolo menti abitativi nella Valpolicella romana gio: prime aggiunte Righini D., La fontana della Madonna di Lore- Canteri D., Necropoli, tombe isolate, monu- Chiappa B., Un antico insediamento nel Comu- to e l’impiego dei marmi veronesi menti funerari e viabilità nella Valpolicella ne di Negrar: corte Panego Bismara C., Marmi e lapicidi veronesi nel mo- di età romana Chignola I., Da Mazzurega a Casale Mon- nastero di Sant’Agostino a Piacenza Bassi C., Il santuario romano del Monte Ca- ferrato: Francesco Lorenzi alla mostra di vil- Conforti G., Villa Bertoldi a Negrar già pala- stelon presso Marano in Valpolicella la Vecelli Cavriani tium dei Guagnini Buonopane A., Le iscrizioni dal tempio di Mi- Brugnoli P., Casa Capetti ora Borghetti a Pro- nerva nel pagus degli Arusnates gnol di Marano di Valpolicella Pubblicazioni 223

Polati M.A., La travagliata e triste storia di Zamperini A., Oltre l’effimero: la Porta dei plesso di villa Porta a Marano di Valpolicella Domenica dei Lavezini Bombardieri a Verona Chilese V., «Non dubitate che l’è mia moier»: Padovani D., Il paesaggio antropico dai catasti Brugnoli P., Il muraro Pietro Visetti e la par- un matrimonio in dubbio nella Valpolicella storici: San Giorgio e Calcarole di Monte rocchiale di Sant’Ambrogio (602) del Cinquecento Zanolli S., Ancora sulle rosàrie veronesi rac- Chiappa B., Villa Prini oggi Fedrigoni e Chiaia Polati M.A., Buli, farinelli, sasini: una vicenda colte da Ettore Scipione Righi in località Castello ad Arbizzano di banditismo nella Valpolicella del Seicento Chignola I., Ascesa e declino del conte Giaco- Curi E., Storie di vino nella Valpolicella dell’Ot- Volume xxii (2005-2006) mo Fattori fautore della villa di Novare tocento Vaccari E., Gaetano Pellegrini nella cultura Santoni F., Il giardino di villa Rizzardi a Poie- Cattabianchi L., Don Luigi Castagna, il fasci- scientifica del suo tempo: note introduttive ga di Negrar: l’iconografia del complesso smo e l’edificazione delle scuole di religione a Gondola V.S., Gaetano Pellegrini: la famiglia scultoreo Pescantina (939-940) e il patrimonio Brugnoli P., Le case Trivelli Zavarise a San- Solieri V., Aspetti dell’agricoltura veronese nel- t’Ambrogio poi villa Volpini Brenzoni Bas- Volume xxiv (2007-2008) la seconda metà dell’Ottocento sani e-ASValp. Edizione elettronica dell’«Annuario Curi E., Gaetano Pellegrini e la nascita dell’eno- Padovani D., Una cava in galleria a Caranza- Storico della Valpolicella» 999-2007, coor- logia veronese no presso San Giorgio Ingannapoltron dinamento redazionale di Andrea Brugno- Brugnoli A., Gaetano Pellegrini e gli studi sul- Domenichini A., Un’impresa lapidea di San- li, progettazione e realizzazione informatica l’olivicoltura veronese tra xviii e xix secolo t’Ambrogio: la ditta Ferrari dal 934 al 95 di Luigi Speri [ cd] Chilese V., Gaetano Pellegrini e il Viaggio del- la Romagna e della Toscana pel seme da ba- Volume xxiii (2006-2007) Volume xxv (2008-2009) co da seta (858) Zavatta G., «Giardini e fontane meravigliose»: Chelidonio G. - Castagna A., Còal de la Zorzin R. - Vaccari A., Il contributo di Gae- la mappa di Giovan Francesco Galesi e la Volpe (Molina di Fumane): ricomporre la tano Pellegrini alla geologia e paleontologia villa di Santa Sofia memoria di un sito preistorico veronese Bismara C., Lapicidi veronesi e tecniche di la- Bertolazzi R., Le iscrizioni romane nel chio- Filippi E., Gaetano Pellegrini e la geologia ap- vorazione del marmo in una controversia al- stro di San Giorgio di Valpolicella plicata: i marmi e le pietre del Veronese la metà del xvi secolo Faoro D., La dedica a Q. Caicilius Cisiacus, Salzani L. - Salzani P., Gaetano Pellegrini e Totolo A., Villa Lavezzola Del Bene ad Avesa: procurator Augustorum, dal pagus Arusna- la paletnologia veronese un esempio cinquecentesco del sistema a por- tium Brugnoli A., Stefano De Stefani, Gaetano Pel- tico e loggia Saggioro F. - Marastoni C. - Paganotto legrini e l’Ordine della Croce di Sant’Anna Brugnoli P., Villa Giona Saletti a Cengia di C., I castelli di Marano e Castelrotto: nuovi Ciancio L., Dallo studio degli individui all’ana- Negarine dati archeologici lisi delle collettività scientifiche: conclusioni Conforti G., Villa Saibante Monga tra Manie- Sala G., Il corredo pittorico della chiesa di San provvisorie e prospettive d’indagine rismo e Neoclassicismo Martino a Corrubio di Negarine Contri C., Bibliografia di Gaetano Pellegrini Simonetto D., Villa Montanari a Bure Sala G., Affreschi attribuiti al Maestro di Som- Vinco M., La chiesa romanica di San Lorenzo Brugnoli P., Casa da Broilo, Brentarolo, Terzi, macampagna nell’oratorio di San Michele ad a Pescantina ora Vaona a Novaia di Marano di Valpoli- Arcé di Pescantina Sala G., Gli affreschi della chiesa di San Miche- cella Totolo A., I possessi di Adamo e Camillo Fu- letto di Bure Rossignoli P., Vicende ottocentesche del com- mano a Verona e in Valpolicella 224 Pubblicazioni

Zamperini A., Ascesa sociale e committenza Pastore C.J., «In lode della Fumane»: Veronica mane e il palazzo di città artistica nel Cinquecento: i Morando della Franco, Giulio Della Torre and the ideology Chiappa B., Il testamento di Domenico de Ca- Colombina a Settimo di Pescantina of the venetian villa vallariis e uno staffalo a Casterna di Fuma- Brugnoli P., Vicende genealogiche e patrimo- Brugnoli P., Villa Salis Scipioni a Bure di San ne niali del pittore fumanese Agostino Ugolini Pietro in Cariano Brugnoli P., Un’antica stazione di posta: casa Chignola I., Le avverse fortune dei Giona, Chignola I., Giacomo Fattori e il Trionfo d’Er- Ventura a Peri in Valdadige possidenti in Castelrotto, nell’età napoleonica cole nella ‘villa suburbana del Chievo’ Curi E., Il vino “voltato”, chimicamente “rivol- Brugnoli P., Casa Borghetti a Fornaledo di Pu- Polati M.A., La cronaca di don Giovanni Bat- tato”. Vino e chimica nella Valpolicella del- rano tista Policante, parroco di Monte di Valpoli- l’Ottocento Conati G., Il mulino “del Progno” a Settimo di cella (782-783) Pescantina Zavatta G., Restauri e manomissioni ottocen- Volume xxviii (20-202) De Rossi E., Il Parco di villa Lebrecht: storia e tesche della villa palladiana di Santa Sofia di Brugnoli A. - Cortellazzo F., L’iscrizione proposta di recupero del giardino di Giaco- Pedemonte del ciborio di San Giorgio di Valpolicella mo Franco Luciani E., Vicende politiche e amministrative Brugnoli P., I Badile pittori e intagliatori e il Perbellini E., Società rurale ed emigrazione a Fumane durante il “biennio rosso” (99- loro legame con Mazzurega dalla Valpolicella (876-94) 920) Bismara C., Ambiente e insediamento «in ter- Luciani E., Un prete “sovversivo”: don Vincen- ra de Prunis cum Cerna» agli inizi del xv zo Brugnoli (897-986) Volume xxvii (200-20) secolo Broglio A., La decorazione pittorica della Brugnoli P., Campello, Olmo e Pescaria (Ma- Volume xxvi (2009-200) Grotta di Fumane rano). Note storiche e toponomastiche Brugnoli A. - Musetti S., La chiesa di San Cordioli S., Il paesaggio antropico della Valpo- Luciani E., «Il gusto particolare dei vini navi- Lorenzo a Pescantina e un’inedita iscrizio- licella romana gati»: il giro del mondo del Valpolicella (87- ne del 2 Bertolazzi R., Un’iscrizione di età repubbli- 873) Sala G., Ancora sul Maestro di Sommacampa- cana dal pagus Arusnatium De Rossi E., Un giardino in Valpolicella: il par- gna Piacentin S., La villa romana di Negrar: storia co di villa Serego a Santa Sofia di Pedemon- Donisi M., L’oratorio di San Zeno in Poia: vi- delle ricerche te cende storiche della chiesa e della confrater- Brugnoli A., Tra parole e cose: insediamento e Perbellini E., I soldati e le comunità della Val- nita della Buona Morte territorialità in Valpolicella dalle fonti scritte policella durante la guerra di Libia (9- Sala G., Gli affreschi dell’oratorio di San Zeno (ix-xii secolo) 92) in Pulia Paganotto C., Paesaggio e geografia dei ca- Domenichini O., Partigiani sul Pastello Bismara C., «In pertinentia de Fanis»: paesag- stelli in Valpolicella gio e società nel territorio di Fane tra 408 e Brugnoli P., Il castello e altri antichi possessi Indici 420 della famiglia Bellando a Valgatara Indici 982-999, a cura di Nani Zangarini, Ve- Brugnoli P., Da Mazzurega a Verona: i Caval- Zavatta G., I «beni mobili» dei Della Torre tra rona 2000 (estratto da «Annuario Storico lini lapicidi dall’Isolo Inferiore xvi e xvii secolo. Inventari per la villa di Fu- della Valpolicella», 999-2000)