RIVISTA QUADRIMESTRALE

Pubblicata con il patrocinio della Società Italiana di Alcologia

e di Eurocare Italia FIRENZE CB 1

ANDREA GHISELLI, Consumo consapevole o, meglio, astensione consapevole? y INA MARIA HINNENTHAL, CHRISTA EBNER ASAM, SEBASTIANO GALLO, GIAMPIETRO

comma SPOLAOR, MAURO CIBIN, Trauma: aspetti terapeutici nelle dipendenze da alcol e cocaina y ROSANNA MARCHETTI, MARILENA RICCI, Il percorso di cambiamento in art. 1, ) persone con dipendenza da alcol nei gruppi di Auto‐Aiuto y IOANNIS ANIFANTAKIS, ILARIA LONDI, MARCELLA CAPOZZA, ELENA RUVIGLIONI, SANDRA TEMPESTINI, Ricerca e intervento sui comportamenti compulsivi nei preadolescenti di Prato y CATERINA

27/02/2004 CARTA, I servizi di alcologia in Sardegna tra passato e presente y EMANUELE SCAFATO, L.

In Alcol: la nuova addiction y SARAH SANTINI, L’intervento breve applicato durante la nv.

p seduta di igiene orale professionale tramite l’utilizzo dell’Audit co (

353/2003 D.L. –

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Italiane NUOVA SERIE * N.10 * LUGLIO 2011 Poste

Alcologia Rivista quadrimestrale della Fondazione Istituto Andrea Devoto pubblicata con il patrocinio della Società Italiana di Alcologia e di Eurocare Italia

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NUOVA SERIE * N.10 * LUGLIO 2011

1 Editore/ Editor Redazione/ Editorial Office Progetto grafico/Graphic Fondazione Istituto Andrea Devoto Centro Alcologico Regionale Designer della Regione Toscana Comunica srl Direttore responsabiIe/Editor in Azienda Ospedaliero Viale Giovine Italia, I7 - 50122 chief Universitaria di Careggi Firenze Valentino Patussi Tel/Fax 0557949650 Stampa/Printed by Comitato di Direzione/Assistant Segretaria di redazione/Editorial Editors secretary Giovanni Addolorato Fiorella Alunni Editori Precedenti/Past Editors Emanuele Scafato [email protected] Giovanni Gasbarrini (Roma) Remo Naccarato (Padova) Comitato di Redazione/Advisory Bibliotecaria/Librarian Mario Salvagnini (Vicenza) Board Silvia Bruni (Alcolonline) Giuseppe Francesco Stefanini (Faenza) Arcangelo Alfano (Firenze) [email protected] Calogero Surrenti (Firenze) Mauro Ceccanti (Roma) Tiziana Codenotti (Padova) Direzione operativa/Production Carmela Lo Guercio (Napoli) Editor Flavio Poldrugo (Trieste) Elena Vanni Fabio Voller (Firenze) Centro Alcologico Regionale Referente SIA della Regione Toscana

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IN QUESTO NUMERO

EDITORIALE Andrea Ghiselli, Consumo consapevole o, meglio, astensione consapevole? p. 5

ARTICOLI Ina Maria Hinnenthal, Christa Ebner Asam, Sebastiano Gallo, Giampietro Spolaor, Mauro Cibin, Trauma: aspetti terapeutici nelle dipendenze da alcol e cocaina p. 13 Rosanna Marchetti, Marilena Ricci, Il percorso di cambiamento in persone con dipendenza da alcol nei gruppi di Auto‐Aiuto p. 24 Ioannis Anifantakis, Ilaria Londi, Marcella Capozza, Elena Ruviglioni, Sandra Tempestini Ricerca e intervento sui comportamenti compulsivi nei preadolescenti di Prato p. 35

DOCUMENTI Caterina Carta, I servizi di alcologia in Sardegna tra passato e presente p. 49 Emanuele Scafato, Alcol: la nuova addiction p. 55

SEGNALAZIONI Sarah Santini, L’intervento breve applicato durante la seduta di igiene orale professionale tramite l’utilizzo dell’Audit p. 63

EDITORIALE

Andrea Ghiselli – Dirigente di Ricerca ‐ Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, Via Ardeatina 546 – 00178 Roma

Consumo consapevole o, meglio, astensione consapevole?

Riassunto wine has always been regarded in Mediterranean Il consumo moderato, responsabile o mediterraneo, culture, as a way to enhance the flavor of food and delle bevande alcoliche è un comportamento traditional dishes; however, evidence is mounting that socialmente accettato dalla nostra cultura e even a moderate consumption can represent a propagandato troppo spesso come componente, se risk factor and a safe level of alcohol consumption non essenziale, quantomeno importante per un buono cannot be identified. Even low doses of alcohol, as low stato di salute. Tanto consigliabile da trovare posto as one drink a day, do increase a lot of pathological nelle differenti piramidi alimentari. Accompagnare un conditions, including cancer. Therefore more attention pasto con un bicchiere di vino è sempre stato must be given in communicating to the general public considerato nella cultura mediterranea un modo sano the vaunted healthy effects of alcoholic beverages, per esaltare il sapore del cibo e dei piatti della nostra avoiding to recommend their consumption as a tradizione gastronomica. Stanno tuttavia emergendo preventive strategy against cardiovascular disease or negli ultimi anni numerose evidenze che anche un aging. The fifth decade of life is the segment of consumo moderato di bevande alcoliche possa population more exposed to an increased risk of rappresentare un comportamento a rischio, non ischemic heart disease, and these people is also more essendo possibile identificare un livello di consumo exposed to overweight, therefore to cardiovascular sicuro. Anche un quantitativo di alcol corrispondente a disease. The consumption of fewer amounts of meno di una unità alcolica al giorno è in grado di alcohol, can lead to weight loss, giving cardiovascular aumentare il rischio di differenti patologie tra le quali protection without increasing cancer risk. anche il cancro. Occorre quindi porre una maggiore attenzione nella comunicazione al grande pubblico Editoriale delle presunte qualità salutistiche delle bevande Benché l’uomo sia abituato da millenni al consumo di alcoliche, cercando di non consigliarne il consumo alcol, tanto da usarlo in alcuni riti religiosi, gli effetti come modalità preventiva nei confronti delle malattie sulla salute hanno cominciato a delinearsi solo in tempi cardiovascolari, dell’invecchiamento ecc. La fascia di abbastanza recenti. Non parlo certamente degli effetti popolazione più a rischio di cardiopatia ischemica è per del cosiddetto “abuso”, le cui ripercussioni sulla salute, uomini e donne quell’età che parte dalla quinta decade pur senza precisa conoscenza dei meccanismi coinvolti, di vita. Questa fascia di popolazione è anche quella erano note in tempi antichi. Parlo di quel consumo nella quale si riscontra la maggiore eccedenza definito da alcuni “moderato”, o “consapevole”, o ponderale, quindi maggiore rischio cardiovascolare. La “mediterraneo”, o “sociale”, o “responsabile”, di quella riduzione del peso corporeo, che può ottenersi abitudine al consumo di bevande alcoliche, ritenuta diminuendo nettamente la quantità giornaliera di non solo non dannosa, ma addirittura protettiva per la bevande alcoliche, può comportare un importante salute, nonostante l’accumularsi di numerose evidenze beneficio cardiovascolare senza esporre ad aumentato che hanno spinto l’OMS a definirla come modalità di rischio di cancro. consumo a “basso rischio”(1). Le prime associazioni scientifiche tra consumo a basso Summary rischio di alcol e salute riguardano l’aterosclerosi e le Moderate, responsible, or Mediterranean drinking is malattie cardiovascolari e risalgono alla seconda metà well accepted by our culture, and often touted as an del secolo scorso (2, 3); da allora decine di lavori essential, or at least relevant, component for human scientifici si sono succeduti in brevissimo tempo, con health. So much relevant to find a place in several sempre maggiore frequenza, fino alla consacrazione food pyramids. Accompanying a meal with a glass of nel paradosso francese (4) con il quale si attribuì al 5 EDITORIALE

consumo di bevande alcoliche, e in particolare al vino bias). Nel primo gruppo vengono infatti inclusi sia gli rosso, la bassa mortalità cardiovascolare in Francia astemi da sempre, sia coloro che lo sono diventati per nonostante la dieta ricca di grassi di provenienza diversi motivi (progredire dell’età, peggioramento animale. Da allora e per una decina di anni, con il dello stato di salute, problemi di alcol‐dipendenza ecc). supporto dell’entusiasmo (e non solo di quello), si è Vengono quindi considerati al pari degli astemi da andata consolidando l’impressione in gran parte della sempre coloro che hanno smesso di bere, ma che comunità scientifica prima (5, 6) e poi di riflesso, potrebbero averlo fatto, anche con modalità di abuso, attraverso i media, nella popolazione, che un consumo fino a poco tempo prima dell’arruolamento. La moderato e regolare di vino, specialmente se rosso, presenza nel gruppo di controllo di questi soggetti comportasse dei vantaggi per la salute. Nella sua quindi introduce un grosso fattore confondente e ricostruzione della piramide alimentare, Walter Willett, porta erroneamente ad attribuire all’assenza dell’alcol capo del Dipartimento di Nutrizione della Harward la maggiore mortalità osservata, mentre in realtà il Medical School, non mancò di raccomandare un rischio dovrebbe essere attribuito ad una maggiore moderato consumo di alcol (7), tramite la fragilità del gruppo per un peggiore stato di salute, o raffigurazione di un bicchiere di vino rosso a fianco un’età più avanzata. Quando questo errore viene della piramide. Il suo esempio fu seguito a breve in considerato, la curva a U viene drasticamente molte altre piramidi alimentari in varie parti del mondo appiattita e le differenze si fanno minime (18). (8, 9), Italia compresa (10), che anche nella accezione Bisogna poi tenere in considerazione altre variabili non di “piramide mediterranea” raffiguravano il bicchiere meno importanti: se si tiene conto anche della etnia, di vino. Una comunicazione di questo tipo ha portato il del livello culturale e socioeconomico, dello stato di pubblico a giustificare scientificamente il suo nutrizione e persino dello stato civile, del livello di comportamento edonistico ritenendo il moderato assistenza medica e di quello di attività fisica, si nota consumo di alcol non solo sicuro, ma indispensabile in che le differenze tra gruppo “astemi” e gruppo una corretta alimentazione. consumatori a basso rischio si attenuano e le curve si Del resto le evidenze di letteratura mostrano una appiattiscono (19‐22). Non ultimo le modalità di tipica, inequivocabile curva della mortalità a forma di J consumo, se ai pasti o lontano da essi, influiscono non o di U (11‐13) agli estremi della quale si trovano da una poco sulla modulazione del rischio (23). parte i non bevitori e dall’altra i forti bevitori. Nel Tutto questo con molta probabilità ha fatto ritenere il mezzo della curva, i bevitori di piccole quantità di vino, soprattutto se rosso, una bevanda alcolica bevande alcoliche sembrano un gruppo a più basso migliore di altre (12), perché oltre a contenere alcol rischio di mortalità cardiovascolare. risponde a tutte le caratteristiche elencate sopra: viene Tuttavia, anche se un consumo regolare di uno o due scelto da persone più attente, accompagna scelte più bicchieri di vino (o birra) può sembrare plausibilmente mediterranee, contiene molti polifenoli, viene bevuto sicuro e financo protettivo, raccomandare l’uso di con moderazione prevalentemente da persone mature bevande alcoliche come parte integrante e quasi sempre durante i pasti (24‐26). dell’alimentazione dell’intera popolazione non trova Fattori confondenti a parte, non si può negare che giustificazioni (14, 15). Molte sono infatti le perplessità l’alcol di per sé comporti una modifica nel rapporto che un’interpretazione più approfondita di questi dati colesterolo totale/colesterolo LDL, tramite un aumento offre all’attenzione e molte cautele devono essere dei livelli del colesterolo trasportato dalle HDL e un adottate. abbassamento di quello legato alle LDL (27). Bisogna In primo luogo, benché una plausibilità biologica possa notare tuttavia che la frazione di HDL associata alla anche essere individuata a sostegno dei dati protezione cardiovascolare è rappresentata dalle HDL2 osservazionali, in assenza di chiare evidenze dei (28, 29) mentre il moderato consumo di alcol meccanismi coinvolti, una semplice associazione non sembrerebbe associato più ad aumento delle HDL3, stabilisce un rapporto causa‐effetto. La letteratura che delle HDL2 (30) e quindi l’aumento globale di HDL scientifica è ricca di esempi di questo tipo, come potrebbe avere un significato inferiore, ma certamente l’inutilità/pericolosità della supplementazione l’abbassamento delle LDL rimane un effetto protettivo antiossidante (16) o la ingannevole protezione importante. cardiovascolare della terapia ormonale sostitutiva(17). Un basso consumo di etanolo migliora inoltre anche In secondo luogo studi prospettici di confronto tra altri importanti fattori di rischio cardiovascolare, astemi e bevitori moderati sono inquinati da una diminuendo i valori ematici di fibrinogeno (27), grossolana distorsione classificativa (misclassification innalzando quelli di adiponectina (27), inibendo 6 Alcologia N. 10 ‐ LUGLIO 2011 EDITORIALE

l’aggregabilità piastrinica (31‐34), i marker di fattore protettivo se proveniente dal consumo di uva, infiammazione (35, 36) e l’insulinoresistenza (37‐40) e ma un fattore di rischio se proveniente da consumo di migliorando altresì la funzione endoteliale (41). vino (50). Incerto invece il contributo dei troppo enfatizzati L’etanolo è infatti un potente cancerogeno (51, 52), effetti dei polifenoli e delle differenti sostanze di per il quale non esiste un limite di sicurezza, un livello natura fenolica presenti nel vino che sembrerebbero cioè sotto il quale possa essere consumato senza conferirgli un “qualcosa” in più rispetto alle altre rischio (53, 54). Il rischio aumenta solo con bevande alcoliche. Tra questi il resveratrolo, una l’aumentare delle quantità consumate, fitoalessina presente nella buccia dell’uva (ma anche in indipendentemente dalla fonte (55‐57). Anche un altri frutti), che ha dimostrato, in esperimenti in vitro e consumo cosiddetto responsabile, mediterraneo o sull’animale, un’azione anti‐invecchimento (42), anti‐ moderato di etanolo aumenta il rischio di cirrosi aterogena (43), anti‐cancro (44) e anti‐obesità (45). epatica, e di diversi tipi di cancro tra i quali spiccano La relativamente piccola quantità di resveratrolo quello della mammella, della laringe, del fegato e contenuta nel vino, insieme alla sua scarsa dell’esofago (58). biodisponibilità non consente il raggiungimento in vivo Un’ultima considerazione merita particolare rilievo: se di quantità plausibili con gli effetti biologici ottenuti in inseguiamo la prevenzione cardiovascolare tramite il vitro (46), suggerendo che l’effetto, qualora ci sia, deve consumo moderato di bevande alcoliche, teniamo essere ascritto al pool di sostanze antiossidanti presente che probabilmente il modo migliore è quello presenti nella bevanda. Ma se di questo si tratta, allora di non bere (o di limitarsi a piccolissime quantità). Se alimenti quali frutta e verdura ne contengono quantità proprio non possiamo fare a meno di riporre fiducia nel di gran lunga maggiori (47) ed oltretutto senza i rischi resveratrolo, sarà più prudente prenderlo tramite legati alla presenza di sostanze cancerogene come supplemento, che è facilmente reperibile in commercio l’etanolo. sotto forma di compresse che concentrano il In ogni caso, non ci sono chiare evidenze che un tipo di contenuto di numerosi bicchieri di vino, certamente bevanda alcolica sia migliore di un altro suggerendo senza gusto, ma almeno senza rischio. Infatti le fasce di che solo all’alcol possano essere ascritti gli effetti età più vulnerabili alle malattie cardiovascolari (dalla 5 positivi o negativi(15, 48). decade di vita sia per i maschi che per le femmine) Se poi si esamina con maggiore profondità la curva a U sono anche le fasce nelle quali l’eccedenza ponderale e si prendono in considerazione le differenti fasce di (sovrappeso più obesità) è maggiore (68,5% nei maschi età della popolazione ci si rende conto che per le età da 55 a 64 anni e 56,3% nelle femmine da 65 a 74 anni) inferiori la relazione tra quantità consumata di etanolo (59). Vale a dire che più di due maschi su tre e più di e livello di minore mortalità è lineare. Il minor livello di una donna su due hanno problemi di sovrappeso o di mortalità si ha ad un consumo di bevande alcoliche obesità. Proprio questi soggetti, che maggiormente pari (o molto prossimo) allo zero per i maschi fino a 34 potrebbero beneficiare della vantata protezione anni e per le femmine fino a 54. Con l’avanzare dell’età cardiovascolare (49) farebbero invece meglio, la curva cambia e da lineare diviene “U‐shaped”. La probabilmente, a limitare molto il consumo di alcolici quantità di consumo di etanolo legata al minimo della per vari motivi: proprio questi soggetti sono più mortalità aumenta gradualmente fino ad arrivare, oltre vulnerabili all’insulto epatico, con aumento netto e i 65 anni, a 80 grammi di alcol a settimana (meno di un importante della mortalità, soprattutto se per cause bicchiere al giorno) per gli uomini e 30 grammi a epatiche (60). Ma c’è un motivo più importante: uno settimana (un bicchiere ogni tre giorni) per le donne. dei maggiori fattori di rischio per le malattie Se protezione c’è, quindi, è limitata a bassissimi cardiovascolari è rappresentato oggi dall’eccedenza consumi e nelle fasce di età più avanzate. (49) ponderale, in aumento ovunque (pandemia Tra i differenti rischi cui si va incontro con il consumo dell’obesità), mentre sono in diminuzione altri fattori di alcolici il cancro rappresenta certamente il più di rischio come colesterolemia e pressione arteriosa importante anche a basse dosi (1). A proposito (61). Il consumo di bevande alcoliche rappresenta dell’effetto anticancerogeno dimostrato in vitro dal certamente un’importante fonte calorica e con un puro resveratrolo, di cui si è parlato qualche riga sopra, è esercizio di dietetica possiamo quantificare il interessante ricordare un lavoro italiano di qualche potenziale di perdita ponderale ottenibile eliminando anno fa, che ha messo in correlazione il consumo di le bevande alcoliche dalla dieta: per ogni bicchiere di resveratrolo con l’incidenza di cancro della mammella, vino (o lattina di birra) non consumato al giorno, anche dimostrando che tale sostanza rappresentava un tenendo in considerazione la non completa 7 EDITORIALE

utilizzazione dell’etanolo a scopo calorico, abbiamo un L’uomo convive da tempo con le muffe, ma è solo da risparmio potenziale di 4 chili nell’arco di un anno, che poco che ne ha scoperto la pericolosità (63). Anche i corrisponde ad una riduzione del rischio coronarico salumi sono e sono stati alimenti tipici della tradizione dell’8%. Ogni chilo di peso corporeo perso, infatti, mediterranea con i quali l’uomo ha convissuto e sarebbe in grado di ridurre il rischio cardiovascolare del tramite i quali è probabilmente sopravvissuto, ma di 2% (62). fronte al sospetto che sta divenendo certezza di un In conclusione quindi, pur se bisogna considerare un coinvolgimento nel rischio di cancro del colon e di effetto in qualche modo protettivo, anche se piccolo, malattie cardiovascolari (51, 64) non ci si può appellare sulle malattie cardiovascolari in età avanzata, non si alla tradizione, ma bisogna consigliare di ridurne il possono disconoscere gli effetti che le medesime consumo in attesa di conferme o di nuove sicurezze. La quantità di etanolo esercitano sul rischio di cancro, per riduzione o la cessazione del consumo di bevande cui particolare cautela deve essere posta nella alcoliche comporta quinti benefici per la salute (1). comunicazione degli effetti delle bevande alcoliche sulla salute, stemperando gli entusiasmi e BIBLIOGRAFIA appellandosi, ove non ci sia assoluta certezza, al 1. Anderson, P., Gual, A., Colom, J.: Alcohol and principio della prudenza. Poiché assoluta certezza sulla Primary Health Care: Clinical Guidelines on sicurezza delle bevande alcoliche non l’abbiamo, anzi, Identification and Brief Interventions. Department abbiamo sostanziali evidenze dei rischi, il consiglio of Health of the Governement of Catalonia: migliore che possiamo dare alla popolazione è quello di Barcelona, 2005. astenersi quanto più possibile dal consumo. In 2. Klatsky, A.L., Friedman, G.D., Siegelaub, A.B.: particolare appare non poco azzardata la Alcohol consumption before myocardial infarction. rappresentazione grafica delle bevande alcoliche sulle Results from the Kaiser‐Permanente epidemiologic diverse piramidi alimentari, perché l’effetto benefico study of myocardial infarction. Ann Intern Med sarebbe rivolto ad una parte veramente esigua di 81:294‐301; 1974. popolazione e sicuramente non alla popolazione in 3. Marmot, M.G., Rose, G., Shipley, M.J., et al.: generale che rimane il target della piramide. Se Alcohol and mortality: a U‐shaped curve. Lancet togliamo infatti i minori, le donne in gravidanza e 1:580‐583; 1981. allattamento, le persone in non buone condizioni di 4. Renaud, S., de Lorgeril, M.: Wine, alcohol, platelets, salute o che comunque debbano assumere farmaci, le and the for coronary heart disease. persone con dipendenza fisica dall’alcol, i giovani adulti Lancet 339:1523‐1526; 1992. fino alla quarta decade di vita, che vedono in un 5. Di Castelnuovo, A., Rotondo, S., Iacoviello, L., et al.: consumo pari a zero la quantità più sicura, i due terzi Meta‐analysis of wine and beer consumption in dei maschi e la metà delle femmine dalla quinta relation to vascular risk. Circulation 105:2836‐2844; decade in su, poiché in eccedenza ponderale, 2002. rimangono ben pochi consumatori che 6. De Gaetano, G., Di Castelnuovo, A., Donati, M.B., et ragionevolmente potrebbero essere bersaglio di quel al.: The mediterranean lecture: wine and messaggio. thrombosis‐‐from epidemiology to physiology and Dobbiamo insomma educare la popolazione al back. Pathophysiology of haemostasis and consumo consapevole, consumo che si riferisce a thrombosis 33:466‐471; 2003. quella quantità di bevande a bassa gradazione alcolica 7. Willett, W.C., Stampfer, M.J.: Rebuilding the food appena necessaria ad accompagnare ed esaltare il pyramid. Scientific American 288:64‐71; 2003. sapore del cibo, (per la sete c’è l’acqua), mantenendo 8. Absolonne, J., Guggenbühl, N.: La Pyramide tuttavia consapevolezza che anche in queste quantità Alimentaire ou quand les nutriments deviennent non si sta guadagnando salute, ma correndo un certo réalité. Health and Food 28:1‐5 1998. rischio, tanto piccolo quanto piccolo sarà il volume di 9. SENC: Guía de la alimentación saludable. Madrid: alcol assunto. Sociedad Española de Nutrición Comunitaria; 2004. Obiezioni del genere: “una cosa che l’uomo usa da 10. Regione Toscana: Piramide Alimentare Toscana. migliaia di anni non può essere un veleno” hanno la 2008. stessa forza e valenza scientifica delle dissertazioni di http://www.regione.toscana.it/piramidealimentare taluni sull’inadeguatezza del consumo di latte vaccino 11. Farchi, G., Fidanza, F., Mariotti, S., et al.: Alcohol da parte dell’uomo adulto in quanto alimento di altra and mortality in the Italian rural cohorts of the specie (salvo poi curarsi il mal di gola con la propoli). 8 Alcologia N. 10 ‐ LUGLIO 2011 EDITORIALE

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Articoli

INA MARIA HINNENTHAL – Resp. Alcologia, SSD, Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze, ASL 1 Imperiese (IM) CHRISTA EBNER ASAM – Supervisore, terapeuta familiare, libera professionista, Merano (BZ) SEBASTIANO GALLO ‐ Psicologo, Centro Don Lorenzo Milani, Villa Soranzo, Tessera, (VE) GIAMPIETRO SPOLAOR – Psicologo, Centro Don Lorenzo Milani, Villa Soranzo, Tessera, (VE) MAURO CIBIN ‐ Direttore Dipartimento per le Dipendenze Az. Ulss 13 del Veneto ‐ Mirano Venezia

Trauma: aspetti terapeutici nelle dipendenze da alcol e cocaina

Riassunto Abstract Le tecniche psicoterapiche “tradizionali” sono Psychotherapeutic interventions with traditional scarsamente efficaci nella cura dell’alcolismo e approaches are no very effective in treatment of delle altre dipendenze: già Jung aveva colto alcohol dependency disorder. One of the first was questo limite dell’approccio analitico ed aveva Jung who thought that the psychoanalytical ipotizzato l’utilità di esperienze “vitali e approach was poor as effectiveness in the alcohol spirituali”. field and he emphasized vital and spiritual Negli ultimi anni si assiste in una ripresa experiences for recovering. dell’interesse per la psicoterapia dell’alcolismo, During the last years there have been a crescent in particolare nel setting residenziale, interest for the psychotherapeutic interventions, maggiormente tutelante per la sobrietà del particularly in residential settings which are more paziente e per la gestione di comportamenti secure for the soberness for the skill training disfunzionali. In soggetti affetti da alcolismo di regarding dysfunctional behavior. For patients tipo Cloninger I sono assai utili interventi suffering from (Cloninger I) are mutuati della psicoterapia dei disturbi extremely useful therapeutic intervention of postraumatici. Questo tipo di intervento va psychotraumatology. The treatment has to be usato in rete con gli altri interventi terapeutici integrated to the psychobiological Relapse utili nel campo delle dipendenze, in particolare Prevention. It’s also necessary to join professional con la Prevenzione Psicobiologia della Ricaduta. help after the residential treatment and Self‐help‐ È altresì necessario prevedere dopo la Groups (AA, CAT). This kind of aftercare helps to residenzialità percorsi sia di tipo professionale maintain the therapeutic success and should che con gruppi di Autoaiuto (AA, CAT) che invite the families to make part of the recovery aiutino a mantenere le conquiste ottenute e che program. intervengano anche sulla famiglia.

Parole chiave: trattamento residenziale, alcol, cocaina, Key words: residential treatment, alcohol, cocaine, trauma, corpo. trauma, body.

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Premessa storica psicoterapeutiche (Cibin et al, 2009; Cibin et al, 2010; L’azione psicoattiva dell’alcol è un elemento Cibin ed Hinnenthal 2011). necessario per innescare una dinamica di dipendenza, La cura dell’alcolismo, delle dipendenze "non eroina" e ma da sola non è sufficiente. Per creare una delle "dipendenze comportamentali", quali il Gioco dipendenza ci vuole una complessa interazione tra d’Azzardo Patologico (GAP), sono diventati in Italia una stile di uso e caratteristiche personali, genetiche, specie di cavallo di Troia per introdurre nella sanità sociali, biografiche, in particolare con i suoi eventi di pubblica il concetto di psicoterapia residenziale vita significativi di trauma e di resilienza. (Hinnenthal, Cibin, 2011). Il cambiamento sociale epocale in corso, e il passaggio a uno stile di consumo “nordico”, diverso da quello La cura psicoterapeutica residenziale tipico mediterraneo degli italiani, sta rapidamente dell’alcolismo cambiando la faccia del problema. Cloninger (1986, 1993) distingue due forme di L’alcolismo nella sua forma meno appariscente e più alcolismo: di Tipo I e di Tipo II, come descritto nella facilmente curabile, descritto da Cloninger come tipo I, Tabella 1, riportata alla fine dell’articolo. che era in Italia il più frequente, sta diminuendo a favore del tipo II assai più irruente, dannoso e L’intervento psicoterapeutico appariscente. Le morti del sabato sera vanno in questa Tempo fa circolava una barzelletta in facebook: Dice direzione come anche le notizie sui minorenni, anche uno studente di ingegneria meccanica a un altro: “che di sesso femminile, che arrivano in coma etilico al bella bici che hai.” L’altro gli risponde: “Si, vero! Ieri mi pronto soccorso. è successo una cosa strana. Si è fermata una bella Il cambio del fenomeno mette a dura prova il sistema ragazza, ha lasciato questa bici sul prato, si è spogliata di cura in un momento storico di scarse risorse e poca tutta e mi ha detto: “Prendi quello che vuoi!” Così ho flessibilità mentale. preso la bici. “Hai fatto bene!”, ribadisce l’altro, “i L’organizzazione psichiatrica in Italia è centrata sulla vestiti ti sarebbero stati probabilmente troppo cura di comportamenti disfunzionali e altamente piccoli.” invalidanti come le psicosi croniche, le depressioni Il problema del paziente affetto da alcolismo spesso maggiori e le dipendenze da eroina. Le patologie alcol‐ appare come pseudorazionale. Per motivi di trauma o correlate come pure i disturbi psicosomatici, i disturbi di neuroplasticità disturbata è come se ragionasse solo alimentari, i disturbi d’ansia, i disturbi dell’umore con metà cervello, con l’emisfero di sinistra come “minori” sono spesso misconosciuti e non trattati. questo studente descritto sopra. Questo non significa che la sofferenza personale e Gli emisferi del cervello svolgono normalmente i familiare sottostante sia meno importante, né che il seguenti compiti: costo per la società sia minore vista la grossa perdita Sinistro: economica indotta dalla inabilità al lavoro. ‐ Produzione di parole e simboli che traducono Partendo da quest’ultima considerazione le esperienze proprie in significati condivisi con assicurazioni obbligatorie tedesche hanno deciso l’ambiente ormai da decenni di finanziare onerosi percorsi ‐ Pensiero operazionale e analitico residenziali psicoterapeutici per questo tipo di ‐ Categorizzazione e pensiero astratto pazienti. Il numero di letti "psicoterapici" in Germania Destro: è equivalente a quello dei letti “semplici” psichiatrici, ‐ Coordinamento della comunicazione emotiva con che già sono dieci volte di più rispetto ai letti nei SPDC l’espressione di volto, voce, immagini (matura italiani. prima nella vita del bambino!) In Italia il concetto di psicoterapia residenziale è stato ‐ Codificazione olistica attraverso i sensi a lungo sentito come contrastante con i principi della ‐ Scarsa capacità di sviluppare facoltà linguistiche, riforma psichiatrica e con le caratteristiche delle pensiero astratto o analitico Comunità Terapeutiche per tossicodipendenti. Solo Il problema è che pazienti che hanno subito uno o più con la crescita e la diversificazione degli interventi in traumi spesso hanno come conseguenza una difficoltà Comunità Terapeutica si è potuto pensare a una enorme di integrare le due parti cerebrali. L’emisfero residenzialità che non abbia valore di di destra o funziona in modalità “off” o in modalità istituzionalizzazione ma anche valenze terapeutiche e “on”, senza più la necessaria capacità di “finetuning”, di modulazione intermedia. Questa caratteristica

14 Alcologia N. 10 ‐ LUGLIO 2011 sarebbe legata a fenomeni di epigenetica, cioè L’alcolismo è curabile con la psicoterapia? all’espressione genetica incompleta della modulazione Non è una domanda che ha risposta semplice. Le cure neurotrasmettetitoriale. Questo problema si vede psicoterapeutiche tradizionali che curano parlando anche nelle metodiche di imaging. Già Rauch et al. come la psicoanalisi non sono da sole idonee per un (1996) avevano descritto con un esame di P.E.T. che recupero dalle dipendenze. Già il famoso paziente pazienti traumatizzati e invitati a ricordare il trauma alcolista Roland associato al gruppo AA di Oxford durante l’esame dimostranno un’attivazione chiedeva negli anni 20 a C.G. Jung se esisteva una via nell’emisfero destro: amigdala, isola e lobo temporale sicura per un “vero, vero” recupero per alcolisti. Gli mediale. Interessante è che nello stesso momento i rispose: pazienti dimostrano anche una disattivazione "Yes, there is. Exceptions to cases such as yours have dell’emisfero sinistro, in particolare del centro di Broca been occurring since early times. Here and there, once (centro espressivo del linguaggio). Corrisponde in a while, alcoholics have had what are called vital all’esperienza clinica che i pazienti anche nei colloqui spiritual experiences… With many individuals the non riescono a parlare di eventi traumatici in modo methods which I employed are successful, but I have coerente: o li raccontano in modo “freddo” come se never been successful with an alcoholic of your fosse la storia di un altro, oppure entrano in uno stato description." di dissociazione, come lo chiamerebbe la Linehan Jung dice qui che il suo metodo, cioè la psicoanalisi, da (2001), che impedisce il contatto corretto tra solo non è utile per la cura degli alcolisti e introduce terapeuta e paziente e la verbalizzazione colorata. quell’idea che poi è stata ripresa e sviluppata dagli La facoltà di sopravvivere in modo positivo eventi Alcolisti Anonimi e dagli psicoterapeuti stressanti è in parte frutto dell’esperienza psicotraumatologici: la via di recupero terapeutico per antecedente, in particolare nei primi anni di vita. Il un alcolista passa attraverso un’esperienza cervello del neonato ha un sovrannumero di neuroni sconvolgente “vitale e spirituale” che significa che il che Manfred Spitzer (2002) paragona a una giungla vissuto emotivo e la valutazione del “senso della vita” dove l’esperienza si deve fare strada con l’uso del va rivisto e rivissuto come in un’esperienza iniziatica. machete. In linguaggio più scientifico questo processo, Questa esperienza non si riesce a ottenere solo chiamato “pruning” (potatura), porta il cervello “discutendoci” su. Ma come si può ottenerla in modo all’eliminazione di vie non utilizzate e al rinforzo di tecnico psicoterapeutico senza che entri nel regno quelle usate. L’espressione genetica del materiale del delle religioni, pur trattandosi di una valenza DNA di conseguenza non è solo “sorte” ma spirituale? strettamente collegata all’esperienza che invita certi Abbiamo imparato a usare un altro termine per questo geni a “esprimersi” con la produzione di proteine che tipo di evento: sblocco emotivo. stimolano la produzione di altre proteine che Questo termine a nostro avviso afferra meglio il consentono la crescita neuronale e la formazione di concetto essendo nient’altro che la reintegrazione tra i nuove sinapsi. Le esperienze modellano in modo due emisferi in modo più corretto e più stabile. La diretto la densità dei recettori e la creazione di guaine porta d’ingresso per questa integrazione non è, e non mieliniche che regolano la velocità e la forza del può essere, da solo l’emisfero sinistro come avviene segnale neuronale. Non solo l’inutilizzo di vie e reti nelle terapie esclusivamente verbali. Con le parole non neuronali, ma anche lo stress acuto e cronico può si arriva all’emisfero destro in difficoltà. portare alla morte cellulare e modificare così in modo La psicoterapia psicotraumatologica deve dunque strutturale il tessuto cerebrale. Nello sviluppo alla fine usare come canale d’inizio l’emisfero destro: essendo risultano reti neuronali interconnesse fra di loro che quest’ultimo privo di linguaggio verbale, bisogna corrispondono a un sistema di catalogazione di mappe operare e comunicare con lui con i simboli e con il mentali create tra stimoli simili incredibilmente corpo e, come vedremo dopo, solo in un secondo complesso. L’esperienza aiutata dall’emozione momento, e ovviamente nella preparazione, serve la correlata si trasforma in una enorme biblioteca con un lingua e le terapie “parlanti”. sistema di ordine affascinante e vari codici d’accesso Questa affermazione è vera per le forme di alcolismo per reprimere o rievocare l’accaduto. Il problema di tipo I (persone con uno o poco più di un trauma), comincia se per qualche motivo gli sviluppi dei primi mentre può essere molto problematico per gli alcolisti anni rispetto all’emisfero destro non sono andati così affetti dal tipo II (spesso pluritraumatizzati già dalla bene o sono avvenuti veri propri eventi traumatici. prima infanzia con poca resilienza).

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Qui già solo il tentativo di reintegrare gli emisferi può quelli del gruppo con la gabbia e la sua zona sicura al portare a una semplice re‐traumatizzazione perché suo interno, e gli altri, quelli depressi con l’esperienza può sbloccare materiale troppo forte e feribile che può dello shock non evitabile. Questa nuova gabbia non portare a una grossa sofferenza personale e di aveva la zona sicura ma era divisa solo da un piccolo conseguenza a problemi nella seguente gestione muro facilmente superarabile con un salto da un’altra clinica. Uno sblocco non è in modo banale invertibile e gabbia perfettamente sicura e senza scosse. I cani che non necessariamente un valore in sé. avevano imparato che la zona sicura “da qualche parte deve essere” tendenzialmente trovavano il metodo del Il trauma salto al sicuro. Gli altri cani no. Si sdraiavano come Un trauma è da considerare come un evento che nel prima sul pavimento e non facevano movimenti di momento in cui avviene sovraccarica emotivamente la ricerca verso “una soluzione”. Persino tirati e invitati persona tanto da impedirle di fronteggiare la verso il meglio non si facevano aiutare. situazione. La gravità del pericolo inerente all'evento Questo è un primo modello che spiega perché i crea uno stato emotivo insormontabile correlato al traumatizzati tendenzialmente attirano nuovi eventi vissuto di "non potere sopravvivere illeso". Avviene in negativi e persone ottimiste, resilienti, meno. uno specifico contesto di persone a cui si può dire o Già Rotter (1966) aveva sottolineato che persone con meno quello che è avvenuto. Sembra protettivo e la convinzione di controllo interno verso gli eventi di favorevole per una corretta elaborazione se l’evento è vita in generale superavano meglio nuovi eventi raccontabile e si trovano interlocutori reali a cui si può negativi. dire l’accaduto. È invece negativo se l’evento avviene Secondo Horowitz (1976) un trauma avviene per esempio all’interno della famiglia e contiene attraverso precise fasi: segreti che non possono essere condivisi con nessuno ‐ Un evento negativo di vita mette il soggetto in uno come è facile negli abusi sessuali ma dove in stato emotivo così insopportabile che subentra una contemporanea non c’è nemmeno più un posto dove specie di meccanismo di sicurezza. Come se uno potersi mettere in salvo da una nuova avendo perso un braccio in un incidente, non traumatizzazione. sentisse il dolore finché non sia riuscito a mettersi Garber e Seligman (1980), con i loro esperimenti su fuori pericolo. cani traumatizzati con scosse elettriche, hanno ‐ Mentre nel momento del sovraccarico emotivo il costribuito a capire meglio in quali condizioni eventi traumatizzato sente "troppo", immediatamente traumatizzanti hanno conseguenze gravi e in quali dopo subentra la sensazione di non sentire più meno. "niente"; un po' come se invece di un evento Se in una gabbia c’erano cani che potevano essere rilevante non fosse successo niente di particolare. raggiunti dalle scosse solo nella parte dove si Vive e continua a vivere in una specie di anestesia mangiava, mentre il lato “sicuro” era quello dove che non lo lascia come prima. Lui sa in qualche modo potevano riposare, questi cani erano in grado di che qualcosa è cambiato. Ha una vaga sensazione “scegliere” quando erano disponibili a esporsi al che il trauma è responsabile per questo potenziale shock e restavano apparentemente poco cambiamento di carattere che ha subito. Ma non impressionati dagli eventi. Cani dello stesso tipo nella sente più le emozioni proprie, né quelle di altri. Ogni stessa gabbia con lo stesso numero di shock ma con tanto sente quelli degli animali o dei bambini piccoli una modifica apparentemente piccola che consisteva come se qui il ghiaccio di protezione non tenesse. nel fatto che non esisteva una zona sicura (inescapable Vive spesso una vita ridimensionata, meno shock) si “deprimevano”. Si mettevano sul pavimento coraggiosa cercando così di evitare nuovi guai. Il della gabbia e gemevano senza più fare “nulla”. Anche proprio corpo non gli è più così familiare. È facile che a fine esperimento non tornarono più normali nel loro si presentano disestesie, tensioni muscolari o modo di affrontare la vita. Restavano passivi e giù di sintomi psicosomatici di altra natura. Fisicamente morale. Gli autori da questo tipo di esperimento rimane un senso di cronica allerta che facilmente si svilupparono il concetto della “learned helplessness”, esprime in scatti di nervi, sbalzi di umore e disturbo della incompetenza acquisita. Ancora più interessante del sonno. è un secondo esperimento che ha fatto lo stesso ‐ Ma il trauma non è passato, non è elaborato. Sta da gruppo di ricercatori. Mettevano in una gabbia qualche parte fuori dalle librerie delle memorie insieme i cani più sani della prima sperimentazione, fredde e calde. Un po’ come se fosse in un freezer o in una memoria provvisoria in attesa di essere 16 Alcologia N. 10 ‐ LUGLIO 2011

smaltito. Ma azioni interrotte reclamano la loro tutte le situazioni analoghe subite prima e tendo a completezza. A un certo punto i ricordi, richiudermi anche verso le persone in generale. specialmente quelli emotivi, riaffiorano in forma di È ovvio che la prima mossa per curare un alcolista una cosiddette intrusioni. Immagini, sensazioni corporee, volta ottenuta la motivazione giusta è la emozioni confuse e di vuoto. Più facilmente queste disintossicazione. Se no, non si capisce più niente della intrusioni non vengono collegate con il trauma situazione complessiva. Si confonde causa ed effetto: originale, ma vengono invece attribuite a eventi più bevo perché mi sta lasciando la moglie, o mi sta recenti meno importanti come una crisi lasciando la moglie perché bevo? Finché c’è di mezzo matrimoniale, un conflitto con un figlio, la perdita di l’alcol o le sostanze sono loro il problema, anche se un posto di lavoro. Sono stati in effetti questi eventi sono solo la punta dell’iceberg. più piccoli a tirare fuori le intrusioni perché gli eventi Ma quasi subito dopo o in contemporanea sarà erano per qualche motivo simili (effetto Zeigarnik). compito di un bravo terapeuta fare arrivare il paziente Le intrusioni possono comunque essere nuovamente alla consapevolezza, perché magari il problema vero percepite come insopportabili; qui è facile che il sta nel passato, nel trauma sottostante e non solo, e soggetto esageri nella sua rabbia o nei suoi nemmeno principalmente, nella situazione attuale. comportamenti di “lotta” o “fuga”. Altrimenti trova Avere figli propri è per tutti noi avere una specie di nell’uso e abuso di alcol, cocaina, THC o chance di farsi una seconda infanzia e adolescenza, psicofarmaci, soluzioni, per quanto subottimali, nella perché l’età del proprio figlio tende a tirarci fuori con speranza di tornare nel suo stato emotivo congelato la memoria implicita ed esplicita il bello e il brutto di precedente, quasi comodo in confronto. allora quando noi stessi avevamo la stessa età. Vedere ‐ Passando del tempo può venire da solo un nei figli una specie di esperienza correttiva migliore o meccanismo di recupero con il quale i pezzi del certe volte anche semplicemente diversa mitiga le ricordo traumatico intrusivo, che non sono andati a nostre ansie e i nostri preconcetti troppo rigidi verso posto, emergono e diventano consapevoli e vengono noi stessi e la vita. Purtroppo proprio i traumatizzati così elaborati a piccole porzioni. Di solito ci vuole fanno fatica a concedersi questa chance. Magari se ne qualcuno che casualmente è disponibile ad vanno dalla famiglia prima che il bambino arrivi all’età ascoltare, stare vicino, senza stressarsi a sua volta che avevano loro quando è accaduto l’evento troppo trovando con la persona una nuova forma di forte, quasi come se dovessero proteggere il bambino narrazione, di senso e di elaborazione. La “nuova” dal “malocchio”, da loro stessi. Spesso i traumatizzati storia condivisa con qualcuno e validata come nel periodo infantile non vogliono avere figli per “passata”, come un qualcosa che ha fatto imparare evitare di fargli passare la stessa strada torturata. Ma qualcos’altro etc., attenua il pericolo di essere di se riescono per qualche motivo a “sopravvivere” nuovo sovraccaricato da emozioni non collocabili e l’impatto con la trasformazione in genitori questo può sintomi psicosomatici non capiti. avere un effetto fortemente correttivo e mitigante. ‐ Resta una specie di cicatrice che di tanto in tanto si Avere figli propri è uno degli stimoli più forti per può infiammare un po’. Ma nell’insieme si può curarsi e favorevole a livello di prognosi per le considerare il trauma “superato” (completation) dipendenze. perché ormai è possibile ricordare e parlare dell’accaduto senza entrare nell’obbligo coatto dei Partire dall’emisfero cerebrale destro: pensieri e delle emozioni non controllabili che l’intervento corporeo rifanno del materiale traumatico un film ripetitivo Il nostro corpo funziona quasi come un diario della ritraumatizzante. nostra memoria implicita. Nell’alcolista racconta Nella memoria calda, quella implicita, le situazioni inoltre la storia dell’uso di alcol con le sue emotivamente simili vengono messe nello stesso conseguenze internistiche e neurologiche. scaffale della libreria e rese facilmente accessibili Le rappresentazioni corticali che coinvolgono i muscoli rispetto allo stato emotivo attuale. I processi della scheletrici sono integrate prevalentemente memoria implicita si possono considerare “stato‐ nell’emisfero destro, mentre le risposte viscerali sono dipendente” (Bower, 1987). Così da innamorato mi controllate dalla corteccia orbito‐frontale e dalla sembra che la vita sia tutta bella e promettente, verso corteccia cingolare anteriore, anche qui le persone tendenzialmente mi sento aperto. Ma, da principalmente a livello della parte destra del cervello appena lasciato dalla moglie, mi sembra di essere (Schore, 1994; Siegel, 1999). Il sistema funziona in due sempre stato abbandonato e mi vengono in mente 17 direzioni, fattore sfruttabile e fondamentale per la materiale sbloccato usando sia tecniche corporee, di terapia psicotraumatologica. Se penso che mi fa male colloquio o persino l’uso di psicofarmaci. lo stomaco si accendono negli strumenti di imaging le Bisogna stare attenti anche al livello di intossicazione stesse aree nel cervello come se mi facesse male del paziente. Sotto effetto di alcol, certe volte anche di davvero. Al contrario se riesco a liberare un muscolo THC, il paziente può presentare il suo materiale da una tensione cronica con metodiche come per postraumatico come se fosse uno sblocco emotivo, ma esempio il metodo Feldenkrais si sblocca la memoria essendo falsificato dall’uso stesso può rivelarsi emotiva e posso sentire un attacco di ansia, di magone pericoloso, perché in seguito non più controllabile o anche solo un grande senso di sonno. Questa dalle metodiche altrimenti efficaci. Utile può essere dinamica era stata descritta anche da Bertelé (2002) una interruzione corporea con brevissimi comandi nel suo libro “Il tuo corpo ti parla”. In questo libro verbali aiutati magari da gesti: fare alzare il paziente, racconta i percorsi riabilitativi di persone affette da mandarlo a lavarsi la faccia con acqua fredda, guidare scoliosi cronica che una volta trattati con una scoliosi la sua attenzione verso gli stimoli esterni tipo il clinicamente molto migliorata il vero problema concentrarsi sul tatto dei piedi sul suolo. Bisogna stare diventava l’emotività sbloccata. E certe volte il medico, comunque attenti quando si toccano queste situazioni: rendendosi conto di non avere gli strumenti poiché i pazienti non sono tanto lucidi da distinguere il psicoterapici e psichiatrici adatti, non era più tanto “dentro” dal “fuori”, anche un piccolo gesto può sicuro se per il paziente era più facile far fronte alla essere scambiato per una grave aggressione fisica da scoliosi con le sue conseguenze cliniche negative o cui è necessario proteggersi. Empiricamente e senza all’emotività ferita sbloccata. pretesa di scientificità abbiamo visto che il tocco Bisogna sempre partire dal presupposto che il corpo è dell’indice sulla patella del ginocchio viene percepito intelligente e sia i sintomi psicosomatici, sia gli aspetti come atto molto poco invadente, ma utile per aprire nevrotici sono in ogni caso soluzioni provvisorie per una porta inaspettata verso un contatto fisico, quanto subottimali per un problema altrimenti non creando un piccolo effetto sorpresa che aiuta a accettabile e sopportabile. Nella funzione terapeutica interrompere la scissione. Nei casi in cui il paziente è non è utile sottrarre al paziente la sua difesa corporea, meno difeso, può essere utile mettere una mano, se non si è abbastanza sicuri di potergli offrire muovendola in senso orario, sulla zona in mezzo alla un’alternativa comportamentale ed emotiva migliore. schiena appena sotto le scapole, nell’altezza del Lo sviluppo della corteccia orbito‐frontale sembra diaframma, come se questa zona e questo movimento direttamente influenzato dalle esperienze precoci assomigliassero di più a un tipo di tocco che fa dell’attaccamento (Schore, 1994, 1997). Essendo però istintivamente la madre al bambino piccolo che si è anche la sede di elaborazione degli stati interni fatto male. dell’organismo, la decifrazione dell’emotività e della Nel passaggio del paziente verso la sua nuova motivazione (Damasio, 1994, Rolls, 1996, Fuster, 1985) autonomia emotiva e la serenità, la dipendenza da rende evidente quanto prezioso può rivelarsi questa qualcosa o qualcuno resta un passaggio obbligatorio. specie di trucco terapeutico: usare il corpo come Con i nostri pazienti lo definisco il discorso delle rivelatore di storia offrendogli nello stesso momento scatole. Non è che, se aboliamo o butta via la scatola nuove esperienze e metodiche di percepirsi meglio e più grande del “casino”, cioè la dipendenza da alcol, uscire dal congelamento dell’anedonia e dal vissuto THC o cocaina, abbiamo risolto il problema della post‐traumatico. Anche la postura e i movimenti dipendenza come fenomeno che mi aiuta a regolare e partecipano alla trasmissione dei segnali affettivi, e la fronteggiare l’emotività non gestita, sotterranea. Di parte destra del cervello sembra maggiormente solito si presenta immediatamente, al suo posto, una implicata sia nell’integrazione degli stadi del corpo, sia scatola più piccola e magari meno nociva per la mia nella regolazione del sistema nervoso autonomo vita in generale. Può chiamarsi shopping compulsivo, (Siegel, 1999/2001, Porges et al., 1994). Lo gioco d’azzardo, la guida spericolata di veicoli, sesso psicotraumatologo deve valutare come un bravo compulsivo senza relazione emotiva, sigarette, troppo chirurgo se è davvero utile sbloccare materiale cibo, ingoiato male. Certe volte anche lavorare in emotivo o meno. E certe volte si può anche sbagliare modo compulsivo, stare ore e ore magari nella notte sottostimando l’ampiezza del materiale traumatico attaccato al computer o a altri strumenti elettronici, sottostante. In tal caso il terapeuta deve essere in fare tutti i giorni sport, in particolare jogging o grado attivamente e in modo guidato di ricongelare il palestra, aiuta nei primi tempi a fronteggiare la mancanza della sostanza originale. Questi pazienti 18 Alcologia N. 10 ‐ LUGLIO 2011 facilmente creano anche una dipendenza verso il dell’attaccamento. Sembra che madri depresse con la sistema di cura. Cosa non tanto grave se tutti ne sono loro collegata incapacità di condividere stati emotivi consapevoli e sia il terapeuta sia il paziente lo vivono positivi fanno riscontare sia nel proprio cervello sia in come un passaggio verso livelli migliori di autonomia. quello dei loro neonati una riduzione dell’attività Come se uno dovesse non condannare a priori queste frontale destra. Se la depressione persiste dopo il scatole più piccole come nocive. Se uno abolisce di primo anno di vita nei bambini può persistere questo colpo ogni comportamento compulsivo, si crea solo disegno (Dawson, 1994). una specie di implosione emotiva e comportamentale. Daniel Spiegel (1996) sottolinea: Tutto deve andare a gradi, bisogna eliminare prima le Diverse linee di ricerca indicano che fin dalle fasi più scatole più nocive per la salute e le relazioni precoci dello sviluppo nei due emisferi cerebrali significative e poi pian piano le seguenti. Non sarà esistono differenze significative per quanto riguarda il nemmeno il terapeuta a definire il ritmo, ma il ruolo dominante svolto dai neurotrasmettitori che paziente stesso insieme alle persone di riferimento. regolano l’attenzione, il comportamento motorio, i Una volta risolto un livello viene di solito da sola la processi di avvicinamento‐allontanamento e di voglia di affrontare il prossimo livello. Ogni tanto i autoregolazione. Secondo Trevarthen l’emisfero pazienti si lamentano: questo sistema di vedere le sinistro tende ad avere uno stato motivazionale cose fa in modo che essi pian piano non riescano più a “assertivo”, che media interazioni attive con il mondo mettere in atto comportamenti compulsivi, godendoli degli altri e si manifesta, per esempio, nei movimenti senza conseguenze emotive. Magari all’inizio dopo la espressi dalla mano destra del bambino e nelle sue disintossicazione da alcol e sostanze sono ancora in vocalizzazioni in risposta alla parola della madre. grado di intraprendere relazioni di solo sesso e di L’emisfero destro invece sarebbe più “accettivo” breve durata, ma dopo poco tempo i pazienti che (recettivo e autoregolatorio), come indicato dal fatto continuano a proseguire il loro percorso riabilitativo che i bambini tendono a toccarsi il corpo o i vestiti con non riescono più a godersi questo tipo di “storie” la mano sinistra… senza scrupoli, rendendosi sempre più conto che … Queste osservazioni sono supportate dalla nozione dall’altra parte sta una persona con la sua vita, le che l’emisfero sinistro è più attivo nell’espressione proprie ferite etc. Il riaffiorare delle proprie emozioni motoria e nell’”avvicinamento”, mediati dall’attività aumenta l'empatia verso gli altri così da non riuscire del neurotrasmettitore dopamina, mentre quello più a fare "lo stronzo". ... Lo stesso vale per tutti gli destro è maggiormente coinvolto altri campi in cui tipicamente si può abusare in modo nell’“allontanamento” in situazioni sociali, e in stati compulsivo: non si riesce più correre in macchina attenzionali e riflessivi mediati dall’attività del perché si prende in considerazione la possibilità di neurotrasmettitore noradrenalina (Liotti, Tuckker, investire qualcuno. L’aumento inevitabile di empatia 1992; Trevarthen, 1996). fa sì che i pazienti si divertano meno di una volta con il Si può intuire che la cocaina come forte stimolatore gioco d’azzardo se, ad esempio, vedono la faccia del della dopamina sposti in effetti la lateralizzazione del proprio partner quando scopre i debiti non confessati cervello verso l’emisfero sinistro. La parte destra del e così via. cervello viene così fortemente repressa, più La corteccia orbito‐frontale ha una inestimabile fortemente rispetto all’abuso di alcol o ad altre importanza nella valutazione, progettazione e sostanze stupefacenti. Con l’uso della cocaina in effetti decifrazione emotiva. È garante della flessibilità del sparisce la timidezza e uno si sente molto più in grado pensiero considerando più punti di vista. di “fare”, senza farsi scrupoli emotivi. Questo spiega Sembra che l’emisfero sinistro sia collegato a emozioni perché in un contesto di trauma la cocaina, oltre più elaborate rispetto all’ambiente, per esempio il all’alcol, sia un così buon anestetico e strumento di vissuto di “colpa”, mentre l’emisfero destro è più congelamento emotivo. collegato con le esperienze ancora poco elaborate e L’obiettivo finale del lavoro emotivo è il semplice spontanee (Porges et al 1997; Schore, 1997). Bambini tornare a ragionare con entrambi gli emisferi in emotivamente timidi e comportamentalmente inibiti contemporanea, che è come tornare a camminare con presentano un’attività elettrica dominante delle aree entrambe le gambe. Tornare a far comunicare più frontali (destre), mentre nei bambini più avventurosi si correttamente le due parti del cervello tra di loro e riscontra una maggiore attivazione frontale a sinistra fare sì che la percezione del mondo torni da un lato (Fox, 1994). In ogni caso la zona orbito‐frontale può più colorito dall’emisfero destro, ma controllato ed maturare solo con esperienze utili nella fase elaborato anche nella programmazione delle azioni e 19 delle parole insieme all’emisfero sinistro viene vissuto che sono ricettivi e si può finalmente “parlare” con come quasi “rinascere”. Come svegliarsi da un brutto loro. Ma non è il momento giusto per fare i conti. Se sogno che nel ricordo successivo sembra quasi irreale. no, si rischia solo di respingere il paziente verso il suo Ogni tanto vanno frenati i pazienti nella comportamento precedente. sopravalutazione del momento che vivono, come il Vicino a questi interventi specifici corporei anche pulcino che viene fuori dall’uovo e si guarda attorno interventi più generici con regole semplici sono utili considerando la prima persona che vede come per l’alcolista in fase di recupero e ne favoriscono “mamma”. In questa fase sembra tutto bello e facile. l’esito desiderato verso il mantenimento della sobrietà Parlano facilmente con parole grosse come “la mia e della serenità: nuova vita”. Il problema è che allora una ricaduta o 1. Ritmo in tutto una scivolata viene vissuta troppo male e anche la 2. Cibo regolare, sonno regolare, orari nella terapia troppa felicità è pericolosa. Oppure si producono regolari “falsi” innamoramenti tra pazienti ricoverati i quali 3. Rilassamento emotivo con ambiente non danno il merito della bellezza generale alla bella giudicante, accogliente, autentico, empatico, persona che hanno davanti. In effetti è bellissimo “sereno” (Rogers, 1970) nuotare nella vasca calda emotiva e relazionale della 4. Riduzione degli stimoli e aumento della comunità dopo lo sblocco, perché all’improvviso il propriocezione (entrare in contatto con l’emisfero paziente sente e riesce a sentirsi vicino e partecipe agli destro) altri. Gli sembra un miracolo. In effetti si creano 5. Lavoro aspecifico: “riprendersi il corpo”, spesso amicizie che perdurano nell’arco del tempo “modificare stili di vita”. anche a lungo dopo il percorso riabilitativo. • Sport e movimento: Calcio, Aikido, camminate Quando un paziente si risveglia dall’anestesia emotiva nella natura… magari durata anni è come se ritornasse • Cura del sé emotivamente all’età che aveva quando l’emotività • Rilassamento: training autogeno, Jacobsen, giusta collegata è stata interrotta e persa. Questo può Yoga… creare problemi perché invece dello pseudoadulto di • Gruppo “informale”: giochi, scherzi, prima abbiamo all’improvviso davanti una specie di “cazzeggiamento”, calcetto… 15‐enne che vuole evadere, spaccare il mondo tirando 6. Lavoro specifico con il corpo, sblocco del materiale: magari fuori un lato emotivo troppo esuberante • percezione guidata, sblocco emotivo, oppure estremamente sensibile e feribile. Non è bioenergetica, Gestalt, Feldenkrais… sparito il pericolo di sbalzo emotivo troppo forte verso ansia, rabbia, timidezza, materiale emotivo ancora non L’intervento terapeutico simbolico gestito. Va aiutato e guidato verso un’auto‐ Come abbiamo visto lo sblocco emotivo che riporta al osservazione che si gode con serenità il suo risveglio contatto interemisferico può avvenire con strumenti emotivo, ma considerandola comunque un fenomeno del lavoro corporeo, può avvenire in modo spontaneo da prendere con le pinze imparando proteggersi e quasi automatico se viene creato l’ambiente attivamente da ferite o esagerazioni. Ai parenti va terapeutico adeguato, ma può anche essere guidato in spiegato che la stessa persona che prima era modo più preciso con gli strumenti del lavoro emotivo indifferente, fredda, ora è da trattare come un uovo e simbolico. crudo perché ogni battuta può fare troppo male, ogni Questo può essere facilitato in tanti modi e con tante aggressione riportare verso la voglia di anestetizzarsi e metodiche che come “trucco base” funzionano in ricadere. I parenti ogni tanto rimangono male, in modo analogo stimolando l’emisfero destro per poi particolare i partner quando vedono l’affettuosità con metterlo in contatto con la parte parlata dell’altro cui all’improvviso le mogli o i mariti sono in grado di emisfero. Funziona così l’EMDR, tecnica creata da trattare gli altri e loro stessi: forse sono ancora Shapiro (2001) che usa per esempio il movimento degli congelati per tutte le situazioni che hanno subito negli occhi come nella fase REM del sonno per favorire il anni da parte dell’alcolista. Hanno paura di perdere, contatto interemisferico invitando il paziente a parlare ora che sta bene il paziente, il suo affetto e non si degli eventi e delle emozioni che man mano emergono sentono sufficientemente ringraziati per tutti i sacrifici durante la narrazione di un evento traumatico. fatti finora. È in questo momento che frequentemente Può funzionare così l’arteterapia che invita il paziente i familiari cercano di spiegare ai pazienti cosa questi a disegnare o modellare emozioni o episodi accaduti. ultimi hanno combinato negli anni, sfruttando il fatto 20 Alcologia N. 10 ‐ LUGLIO 2011

Anche tecniche che usano il disegno spontaneo della silenzio l’opera. Per tutti gli spettatori e per il paziente famiglia come porta d’ingresso verso l’emisfero destro si crea una specie di vissuto di evidenza che questa funzionano bene verso lo sblocco emotivo, utilizzando storia ha “senso”, non è accaduta senza che il paziente comunque il colloquio con un terapeuta esperto che abbia lottato, subito, trovato le sue soluzioni e rinforzi sa cosa fare quando la persona sarà emotivamente da qualche parte. Solo dopo un po’ prende parola il sbloccata. terapeuta e riassume questi aspetti in qualche modo Anche i lavori delle costellazioni familiari come evidenti, spostando magari leggermente gli oggetti per proposte da Hellinger (1994) possono mettere in sottolineare le coerenze e gli aspetti resilienti. contatto i due emisferi in pochi minuti, ma a nostro Simbolicamente dà l’input al cervello destro che avviso ha lo svantaggio enorme che lo fa in modo così questo non è l’unico modo per raccontare questa forte e in parte imprevedibile che può essere usato storia. Può darsi che appaia sempre la stessa persona solo per pazienti che rimangono a lungo in una che ha aiutato il paziente. Può darsi che la nascita del struttura protetta, con gli strumenti del prima e dopo proprio figlio palesemente abbia dato un taglio a un intervento svolto rigorosamente da un terapeuta passato triste e abbia suggerito un nuovo senso. molto esperto: si tratta di un intervento da fare Magari la faccia del paziente si è illuminata per un preferibilmente su adulti sani e solo in crisi attimo quando ha raccontato del momento in cui ha momentanea nei confronti della propria vita. trovato il suo primo amore che poi è diventato il padre Nel gruppo di lavoro di Villa Soranzo (VE) del primo figlio. Non si devono fare grossi lavori di (www.cocaina‐alcol.org) abbiamo potuto adottare interpretazione, solo ripetere quello che il paziente come sistema semplice, ma molto efficace, il lavoro stesso ha riportato con un linguaggio che esprime i simbolico ed emotivo (Schneider, 1998). Anche qui è suoi vissuti emotivi espressi, magari creando un po’ di come se il paziente venisse invitato senza chiamarlo ordine. Spostando l’accento del racconto di più sugli così a “sognare” a occhi aperti. La tecnica della life‐line eventi positivi si crea una specie di sollievo. E il invita per esempio a seguire un filo appoggiato a terra, semplice “vederlo” davanti a sé crea spesso nel lungo qualche metro, raccontando in pochi minuti la paziente voglia di fotografare il disegno creato da lui propria vita cercando per ogni importante episodio un stesso. Impressionante è che il simbolo per esempio giocattolo o simbolo da una valigetta attrezzata. Qui si del leone di giada non rappresenta il padre forte e trovano per esempio un paio di piccole forbici, un impenetrabile. È come se si trasformasse in tale quasi leoncino di giada, una medaglia sportiva, persino come se acquistasse una sua vita interiore. Alla fine anche giocatoli dell’Uovo Kinder, cassetti di ferro, una del lavoro solo il paziente stesso, che spesso con un piccola chiave, un cuore di vetro… non ci sono certo lutto dà l’addio al disegno della sua stessa vita, prescrizioni o limiti alla fantasia del terapeuta che si ha il permesso di rimettere personalmente i giocattoli attrezza il suo baule. Il paziente all’inizio composto, al loro posto nella cesta, sciogliendo così la magia. entra pian piano in uno stato di sempre maggiore L’avvertimento resta sempre lo stesso: bisogna fare colorazione del racconto e facilmente arriva a questo tipo di lavoro non su pazienti troppo piangere, sorpreso lui stesso dalle sue lacrime che vive cronicamente traumatizzati nella primissima infanzia. “come se piangesse un altro”. Questo è un pianto di solito molto composto e quasi staccato dalla coscienza Conclusioni dell’emisfero sinistro. Il paziente si accorge con La psicoterapia psicotraumatologica residenziale per altrettanta sorpresa che non riesce più a parlare senza l’alcolismo e per i nuovi stili di dipendenza è un piangere. Gli spettatori (pazienti, altri operatori) intervento terapeutico importante, quasi chirurgico, rimangono in pieno silenzio ma vengono di solito utile in particolare su pazienti non troppo fortemente commossi anche loro. Se manca un traumatizzati nella primissima infanzia e in assenza di simbolo, il paziente può disegnarlo su un foglio o un’importante componente genetica (Tipo I di cercarselo altrimenti dalla stanza. Può anche integrare Cloninger). Come tutti gli interventi terapeutici potenti con cartoline di posta colorate con simboli (come può essere uno strumento utile solo nelle mani di facilmente si trovano gratuitamente nelle grosse città, persone formate ed esperte sul campo. Non è un nei locali come pubblicità). Il terapeuta abituato resta intervento privo di possibili effetti collaterali e bisogna in silenzio per non togliere subito l’impressione possedere di conseguenza anche gli strumenti tecnici e emotiva, poi invita con voce tranquilla e serena a psichiatrici per gestire l’emotività ferita quando viene procedere finché il lavoro è finito. Poi riporta il a galla. Ovviamente questo tipo di intervento va usato paziente all’inizio della life‐line e gli fa osservare in 21 all’interno di una rete con gli altri interventi Fisher K.W. (a cura di) Human behaviour and the terapeutici utili nel campo delle dipendenze, in developing brain. Guilford Press, New York particolare con la Prevenzione psicobiologia della • Garber J., Seligman M.E.P. (Eds.) (1980) Human ricaduta (Cibin e Nava , 2011): è necessario prevedere Helplessness. New York: Academic Press dopo la residenzialità percorsi sia di tipo professionale • Hellinger B. (1994): Ordnungen der Liebe. 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Alcolismo di Tipo I Alcolismo di Tipo II Inizio tardivo, reattivo a eventi accaduti nel corso della vita Inizio precoce, evoluzione rapida, associato Inizio (traumi lutti, situazioni “di a componente genetica. passaggio”). Comportamento prevalente Evitamento (harm avoidance) Ricerca sensazioni intense (novelty seeking) Ansiolitico/antidepressivo, Effetto ricercato gratificazione rilassamento psicofisico Reward craving (desiderio di ricompensa). Relief craving (desiderio di Maggiore risposta ai potenziali auditivi Craving ridurre la tensione) evocati. Associazione con disturbi antisociale e borderline di personalità Capacità di gratificazione Buona Scarsa (reward deficiency sindrome) Capacità di contatto con gli altri Buona Scarsa e problematica “Vita vissuta” in cui la Vita improntata dal rapporto con l’alcol e le Storia di vita dipendenza appare come un sostanze incidente o una complicanza Il tipo II segue l’idea di un modello “costituzionale”: Il tipo I ha come modello il trauma: Ambiente invalidante e traumi ripetuti in età infantile Traumi, lutti, eventi vitali + Modello + Predisposizione individuale legata a fattori Disponibilità della sostanza, genetici e a disturbi dell’attaccamento spesso alcol e Pressioni sociali + = alcolismo tipo I Disponibilità della sostanza, spesso combinazione: alcol, cocaina, THC = alcolismo/ poliabuso tipo II

Tabella 1 – Classificazione del trauma di Cloninger

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ROSANNA MARCHETTI – Sociologa “Centro di riferimento Alcologico della Regione Lazio” MARILENA RICCI – SIFASD (Società Italiana Sindrome Feto Alcolica)

Il percorso di cambiamento in persone con dipendenza da alcol nei gruppi di Auto‐Aiuto

Riassunto Abstract L’atteggiamento dell’alcolista s’identifica nella The attitude of the alcoholic to deny the alcohol negazione del problema; si nega, soprattutto a problem is a peculiar characteristic of these se stessi, di aver sviluppato una dipendenza. patients; they deny, especially to themselves, to Chi ne è afflitto e cerca di risolvere il problema, have developed an addiction. sa che deve incamminarsi su un terreno difficile. The alcoholic who is aggrieved and looks for to Il recupero dalla dipendenza alcolica è un solve the problem, knows that he must set out processo graduale che attraversa un percorso on a difficult terrain. ricco di ostacoli che può essere affrontato con Recovery from is a gradual varie modalità tra le quali la frequenza di gruppi process that goes through a path full of di Auto‐Aiuto rappresenta un’opzione obstacles that can be addressed in various ways importante, in grado di garantire buoni risultati including the frequency of self‐help groups: this nel lungo periodo. Questo contributo prende in one is an important option that can guarantee esame alcuni dei risultati di un questionario good results in the long run. This paper somministrato ad un campione di Alcolisti examines some of the results of a questionnaire Anonimi che, attraverso l’attuazione di un administered to a sample of Alcoholics programma ben preciso e la frequenza assidua Anonymous that, through the implementation ai gruppi, ha avuto modo di conoscere le varie of a well‐defined route and the frequency to fasi da affrontare per raggiungere l’obiettivo del groups, has the possibility to know the steps to cambiamento del proprio bere attivo. Dalle reach the objective of the change in their risposte alle domande del questionario drinking behavior. The answers to the emergono alcuni punti comuni quali la questionnaire evidence some common points solitudine, compagna inseparabile del bere degli such as loneliness, the constant companion of alcolisti, la negazione del problema e la drinking, the denial of the problem and comprensione dell’indifferenza della nostra understanding of the indifference of our society società nei confronti dell’alcolismo. Ciò viene to alcoholism. This one is experienced by those vissuto dagli interessati come una negazione concerned as a denial of its existence, with della propria esistenza, con forti sensi di colpa strong feelings of guilt, which also feed a low che alimentano anche una bassa autostima. self‐esteem. La piena accettazione delle regole The full acceptance of the rules of the dell’associazione, la frequenza assidua, il potersi association, the rate constant, to compare with confrontare con persone che hanno lo stesso the people who have the same problem, the problema, la consapevolezza della propria awareness of its fragility, help to facilitate and fragilità, concorrono a facilitare e consentire un enable a successful outcome to the route taken. buon esito al percorso intrapreso.

Parole chiave: alcolista attivo, disassuefazione, Key words: active alcoholic, cessation, denial, negazione, sobrietà, astinenza, recupero, FAS, , abstinence, temperance, rehabilitation, dipendenza. FAS, addiction

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Introduzione sistemi organici a ciò deputati. Per cui l’assunzione di La consapevolezza di aver sviluppato la dipendenza alcol in determinate età (p. es., evolutiva, anziani) e da alcol e il desiderio di porre fine al proprio bere, in presenza di patologie organiche deve essere sono le premesse per iniziare un percorso limitato o abolito; anche in condizioni di buona disassuefativo soddisfacente; naturalmente salute, l’alcol va abolito nelle donne in gravidanza, l’alcolista dovrà, in futuro, inquadrare il proprio agire causa la possibilità che si sviluppi una FAS nel come: “un processo a lungo termine, un processo in bambino (2 M. Ceccanti, 2007). (Tab. 1). cui l’accettazione della fondamentale fragilità e Tornando al problema della dipendenza, a un certo dipendenza umana, e quindi l’accettazione dei limiti punto della sua vita da etilista, il soggetto trae da che si possono esercitare sul controllo, sono pensati questa condizione più sofferenza che appagamento, come la base di uno sviluppo salutare e della si rende conto di non essere in grado di gestire il liberazione dall’alcolismo”. (1 S. Brown, 1997) proprio bere smodato, sentendosi per questo Così Brown analizza il problema dell’alcolismo, una umiliato, abbandonato, allontanato da tutti, spesso dipendenza complessa sia fisica, perché provocata anche da chi un tempo lo amava. dalla sostanza stessa, sia psicologica, perché causata Le persone che sviluppano l’alcolismo, vivono la loro dallo stato di alterità presente nel bevitore quando è condizione con sensi di colpa, considerando il in stato di ebbrezza, sia comportamentale in quanto proprio bere come un vizio, poiché non è loro ben legata alle abitudini che solitamente accompagnano chiaro, che in realtà si tratta di una vera malattia da il suo vissuto in ambito familiare/amicale/lavorativo/ dipendenza; a tal proposito, ricordiamo che sociale. l’alcolismo è inserito nel DSM IV tra le patologie Da premettere che, la prima esperienza al consumo mentali da abuso di sostanze. alcolico avviene quasi sempre in famiglia ed in età Lontano dagli affetti, estraneo a una vita sociale e di adolescenziale, perlopiù in occasioni di festività. relazione, il bevitore scivola in una condizione di Tradizionalmente al vino viene conferito un “ruolo solitudine e abbandono, tipica di chi volta le spalle celebrativo” e la loquacità che esso può procurare è ad un progetto esistenziale soddisfacente. erroneamente intesa come “una risorsa”, oppure Quando l’alcolista prende poi coscienza della sua come il “superamento” per giunta illusorio, di uno condizione di bevitore, perché nel tempo la sua stato d’animo di timidezza soprattutto da parte di quotidianità è divenuta insostenibile, è probabile che persone che presentano una qualche difficoltà nel sperimenti un periodo di tentennamenti, una socializzare o più semplicemente perché riservate situazione ambivalente che può durare a lungo, e/o introverse. La birra, consumata anch’essa spesso anni. principalmente in età adolescenziale/giovanile è È la situazione disagevole, durante la quale l’etilista spesso associata a “valenze di tipo simbolico” e di può elaborare il proposito di mettere fine al proprio “appartenenza al gruppo dei pari”. Il consumo di bere, una decisione presa a seguito dei numerosi super alcolici, correlato alla cosiddetta “cultura da tentativi di tenere sotto controllo il numero e la sballo”, è essenzialmente frutto di un’idea falsata su quantità delle bevute quotidiane, in un continuo di un’ipotetica condizione vincente, e considerata ricadute e false promesse spesso fatte a se stesso, quale porta d’accesso per una dimensione “adulta”. senza soluzione di continuità. Al di sopra di 5 unità alcoliche (U.A.) consumati Una condizione paradossale in cui l’alcolista esprime nell’arco delle 24 h e per cinque giorni consecutivi, il delle razionalizzazioni sul proprio bere, esaltandosi e consumo alcolico è definito come “sopra soglia”, una illudendosi con il dimostrare che, saper reggere condizione che a lungo andare può facilitare l’alcol è sinonimo di potenza. l’instaurarsi della dipendenza, oltre al rischio di sviluppare patologie alcol correlate. Materiali e Metodi Va menzionato che, bere moderatamente e a pasto, Le risposte elaborate nelle tabelle sottostanti, fanno non presenta particolari pericoli per la salute se non parte di uno studio effettuato su persone che vi sono controindicazioni specifiche, anche se non va frequentano gruppi di auto‐aiuto, e che dimenticato che l’alcol è comunque una sostanza autonomamente hanno aderito alla ricerca tossica che in piccole quantità può essere eliminato rispondendo alle domande di un questionario ad dal nostro organismo. È chiaro che la possibilità di hoc, elaborato con risposte precodificate su possibili evitare i danni dipende dall’integrità ed efficienza dei

25 cambiamenti avvenuti durante il loro percorso è in entrambi i sessi sottovalutata, in quanto la disassuefativo dall’alcolismo. maggiore preoccupazione degli intervistati è Il totale dei pazienti esaminati è composto da 87 incentrata sull’alcol. La contemporanea presenza di unità; molti al momento della rilevazione oltre a tabagismo, soprattutto per i maschi, viene riferita dare più risposte per i quesiti che potevano solo dal 15.90% dei soggetti intervistati, mentre da contemplare tale possibilità, hanno anche dato la studi del settore, risulta che circa 85 – 87% degli propria testimonianza sull’esperienza del proprio alcolisti è anche tabagista. La stessa cosa avviene per vissuto di alcolista; il contenuto di tali interviste, il consumo di psicofarmaci soprattutto nelle donne, spesso focalizzato su specifici argomenti, è stato che rispondono affermativamente di consumare utilizzato per elaborare altri scritti che, o sono stati psicofarmaci nel 17,64%; tali dati probabilmente non già pubblicati (vedi bibliografia), oppure sono corrispondono alla realtà, in quanto molte donne tutt’ora in fase di studio. alcoliste sono solitamente più depresse rispetto agli A tale esperienza espositiva hanno aderito anche dei uomini e quindi, più soggette all’uso di psicofarmaci. familiari di alcolisti, le cui testimonianze andranno a Interessante notare, anche l’alta percentuale dei completare gli scritti in preparazione sopra citati, “non risponde” con il 33,96% dei M, ed il 32,35% precisando che tutto il materiale biografico, è parte delle F, che dimostra una sottovalutazione, se non integrante di uno studio sulla famiglia con problemi una vera e propria ambivalenza, della loro alcol‐correlati che da anni ci impegna in tal senso. consapevolezza sulla possibile presenza della doppia Siamo infatti convinti che l’alcolismo vada studiato dipendenza. I dati relativi al contesto familiari come “la famiglia con problemi alcol‐correlati", debbono essere esaminati tenendo presente che causa la forte influenza esercitata dal paziente alcol‐ l’iniziazione dell’adolescente e la conseguente dipendente sul vissuto dei componenti del proprio complicità nell’abuso, sono elementi presenti nelle contesto familiare, inteso questo anche come dinamiche familiari dove c’è un alcolista adulto, il cui famiglia estesa (Tab. 2). comportamento è spesso imitato dai figli. Nella “L’alcol, come tutti sanno, è uno psicotropo che tabella sopraindicata vengono riportati i risultati agisce sin dalla prima goccia. Crea una dipendenza, relativi alla presenza di alcolisti in famiglia:tra i un’assuefazione, e costituisce una droga, secondo la genitori, il 26,41 % dei maschi e, rispettivamente definizione dell’Organizzazione mondiale della 20,58 delle femmine intervistati riferiscono che i loro sanità. L’alcol uccide, lede gli organismi in modo padri erano alcolisti; frequenze molto simili (20,75% irrimediabile, causando terribili devastazioni nelle per i M e 17,64% delle F) anche per i fratelli e le popolazioni consumatrici” (3 C. Olievenstein, 2001). sorelle. Anche in questo quesito si riscontra una Analizzando i dati riguardanti l’età d’inizio dell’abuso notevole reticenza nel dare le risposte sulla presenza alcolico (Tab. 3), si evidenzia una diversità tra i due dell’alcolismo all’interno della famiglia, vissuto con sessi; l’età di inizio del bere problematico è nei sensi di colpa, una situazione di cui “vergognarsi”, maschi più precoce rispetto alle femmine, questo con un non risponde del 18,86% per i M, e un 11,76% perché l’iniziazione all’alcol è spesso relazionata alla per le F (familiare/i alcolista/i ). dimostrazione di un fare adulto e di un segno di virilità, come da risultati che vede il 30,18% degli La negazione del problema uomini (M) per la classe di età più giovanile, (anche L’atteggiamento caratteristico dell’alcolista attivo se quest’ipotesi è poi difficile da sostenere in s’identifica con la negazione del problema, negando, condizioni di alcolismo conclamato; potremmo forse soprattutto a se stesso, la propria condizione di dire di un bere sopra soglia). Per le donne (F), dipendente; questi soggetti tendono a sottovalutare l’accostamento agli alcolici coincide con l’inizio di il dato obiettivo ed ineludibile del proprio bere una vita di relazione, oppure con un periodo di compulsivo ed il ricorrente stato di ebbrezza, benessere sociale/professionale, spesso correlato a ricercando giustificazioni più o meno paradossali modelli comportamentali omologati a quelli definite “razionalizzazioni”. maschili/competitivi, come indica la tabella sopra, Possiamo fare degli esempi forniti dagli stessi che evidenzia un 32,35% per le F nelle due classi alcolisti: “bere alcolici e abusandone non fa male, d’età sopra citate (Età inizio abuso alcolico). anzi aiuta a stare meglio con gli altri”, oppure “l’alcol Nell’ambito dell’alcoldipendenza bisogna anche fa passare l’ansia, e poi quando si beve forte ci si considerare la possibilità della presenza di più identifica con il gruppo dei pari”, ed ancora “l’abuso, dipendenze, sottolineando che la doppia dipendenza 26 Alcologia N. 10 ‐ LUGLIO 2011 va vissuto come un segno della propria maturità e di lo stato di ebbrezza che l’abuso procura, non lo è una raggiunta età adulta”, proseguendo così in “Ci affatto: dopo anni di abusi, soprusi e perdita di ogni ripugnava ammettere che eravamo dei veri riferimento del buon vivere, molti degli alcolisti alcolisti…La grande ossessione del bevitore anormale restano soli, con il loro bere in uno stato di è che in qualche modo, un giorno, riuscirà a precontemplazione che li rende estranei all’idea di controllarsi nel bere. L’insistenza di questa illusione cambiare atteggiamento nei confronti del problema. meraviglia fortemente, molti la inseguono fino alle L’alcol è l’unico supporto rimasto, perché è sempre a soglie della pazzia o della morte” (4 A.A., 1992). disposizione e presente nel tempo; inoltre Durante la fase adolescenziale i giovani sono più l’isolamento, il sentirsi respinti, compromette vulnerabili e affascinati da comportamenti a rischio. l’autoaffermazione autostima e condiziona una Questa è un’età in cui concorrono tutte quelle paura del prossimo (M 28,30%, F 47,05%), e decisioni da prendere per l’avvenire come: l’indirizzo un’angoscia che viene percepita in modo più di studio, la scelta di una professione, legami affettivi rilevante dalle donne coinvolte in una condizione di duraturi, scelte di vita, ecc. alcolismo attivo (Tab. 4). Tutto questo rende timorosi, si sperimentano paure spesso ingiustificate perché ci si sente soli, o forse è La conoscenza della dipendenza da alcol più esatto dire che gli alcolisti “credono di essere La nostra ricerca prende in esame anche i casi di soli”. ricovero, momenti difficili, durante i quali i pazienti Probabilmente c’è un’incomunicabilità familiare, alcolisti si sentono incompresi, come indicato dagli generazionale, amicale oltre che sociale, e questo stessi intervistati con il 20,75% dei M, e l’8,82% delle porta a cercare dei sostituti illusori per supportare le F; mentre all’item mi hanno maltrattato risponde il deprivazioni affettive sperimentate; spesso si fanno 5,66 dei M, ed il 5,88% delle F; buona parte del scelte comportamentali a rischio, un sostegno campione riferisce di non aver mai avuto ricoveri, effimero come può esserlo quello offerto dallo sballo con il 45,28% dei M, e il 58,82% delle F.; c’è anche un alcolico, la droga per eccellenza. 22,64% dei M, e un 8,82% delle F che affermano di “Nel rito, il fatto di bere insieme agli altri ha sempre essere stati molto seguiti; ed il 11,32% dei M, con il simboleggiato l’aggregazione sociale di persone 17,64% delle F non risponde (Tab. 5). unite in comunione religiosa o Gemutlicheit secolare. Anche in questo caso si riscontra una notevole In tal senso, si pensa che l’alcol induca l’individuo a reticenza nel dare delle risposte verosimili sul come sentirsi e ad agire come facente parte del gruppo; la società resti indifferente al fenomeno cioè l’alcol gli permette la complementarietà nei dell’alcolismo, che viene vissuto dagli interessati rapporti che lo circondano” (5 Bateson G., 1976). come una negazione della propria esistenza, con Il forte bevitore non si accorge del pericolo che sta forti sensi di colpa che alimentano anche una bassa correndo; non mostrando un evidente stato di autostima. ebbrezza come manifestato in altri bevitori, egli è In questa fase si comincia ad acquisire la cognizione convinto di essere al riparo da ogni pericolo, del concetto di dipendenza, si ha più consapevolezza mantenendo così un comportamento a rischio. sull’aver sviluppato assuefazione sia fisica che Chi beve problematico è in fuga, da che e da chi? psicologica nei confronti dell’alcol. Si inizia a soffrire Beh, probabilmente da situazioni intollerabili della in segreto per questa situazione conflittuale definita nostra vita volta a ricercare il successo ad ogni costo, “frattura interiore, una dolorosa percezione delle il superfluo in un’irreale necessità, all’incapacità di contraddizioni esistenti tra la propria attuale stabilire relazioni sociali che si riscontra anche tra chi condizione, e importanti aspirazioni, valori si conosce da anni; considerato ciò, non c’è da personali e mete ideali” (10 Festinger,1995). stupirsi se l’alcolismo è in aumento: “viviamo in una Questo stato emotivo provoca disagio, per società in cui la tentazione dell’alcol è alla portata di l’incapacità dell’alcolista di controllare il proprio tutti”. (6 A.A, 1987) bere, per la ripetitività delle bevute nell’arco delle 24 Nel quesito successivo il campione evidenzia con il h con conseguenti stati di ebbrezza, e per le 32,07% dei M, e il 52,94% delle F quanto la solitudine situazioni angoscianti procurate da un vissuto sia stata sempre presente nei momenti di alcolismo conflittuale insostenibile nel tempo, associato anche attivo e quanto il loro bere li abbia isolati (41,50% a sensi d’impotenza, che rendono l’etilista ancor più dei M, ed il 32,35% delle F). Nella realtà, infatti, di inerme nel contrastare la propria dipendenza. nonostante il bere alcolici sia socialmente accettato, 27

Sono argomentazioni ricche di emotività che l’etilista etilista e indicato con il 32,07% dei M, e il 32,35% manifesta con un comportamento ambivalente; delle F, le altre risposte non hanno indicazioni nella sua mente cominciano a coesistere due statisticamente rilevanti (Tab. 6). atteggiamenti disomogenei e contraddittori: la resistenza alla possibilità di smettere di bere con una L’inizio di un percorso indisponibilità al cambiamento, mettendo in atto Cambiare comportamento è essenziale per l’alcolista atteggiamenti di chiusura, opposizione, o attivo, che vuole iniziare un nuovo vissuto all’insegna disimpegno; e nello stesso momento, una della disassuefazione, anche se il problema è molto disponibilità a mettere fine al proprio bere, composito e difficile da risolvere a breve termine. Si mettendosi in discussione. nega di avere acquisito una condizione di Si riconosce così anche se lentamente, la validità di alcoldipendente arrivando fino all’ambivalenza nelle motivazioni proprie, anche se per molto tempo decisioni da prendere, e nello stesso tempo non si ignorate, e ora da sostenere con forza e senza vive più, cercando soluzioni possibili a causa del tentennamenti, così da ottenere risultati duraturi. persistere della conflittualità tra il voler uscire dal Le motivazioni al cambiamento, che sono proprie di problema e la sua continuità. ogni vissuto, verranno sostenute nel prosieguo del Da considerare che molti pazienti etilisti, possono tempo anche per le pressioni esterne, che presentare anche una condizione di doppia condizionano il paziente sempre più consapevole del dipendenza o ancor più grave di doppia diagnosi. proprio alcolismo e della propria condizione di “Le persone non passano dalla dipendenza per una dipendente, anche se residue resistenze sostanza alla libertà assoluta dalle dipendenze. La continueranno ad esercitare la loro influenza, con il capitolazione e il processo di recupero implicano tempo sempre più labile ed incompleta. l’accettazione della dipendenza invece della “Spesso riconoscono i rischi, i costi e i danni negazione, con un fondamentale spostamento conseguenti al loro comportamento… Ciononostante, dell’oggetto: la persona passa da una dipendenza per una serie di ragioni, sono molto attaccate e attiva nei confronti dell’alcol a da una credenza nel attratte dal comportamento dipendente… vogliono potere del Sé al fatto di affidarsi a un gruppo (AA) e bere e non vogliono farlo… vogliono cambiare e allo al programma (I dodici passi)” (13 Brown S., 1997). stesso modo non vogliono cambiare” (11 R. Miller, S. Inizialmente è solo astinenza, è la prima fase Rollnick 2004). necessaria nel processo disassuefativo dall’alcol, e i Questo comportamento ambivalente, è tipico di valori riferiti a tale periodo di trattamento, ricevono persone che hanno cercato di dare un cambiamento consensi con il 35,29% dei M, e il 23,52% delle F, un al proprio vivere, una fase che può durare a lungo, indicatore questo, che evidenzia il desiderio di uscire spesso mesi se non addirittura anni, in una dal tunnel negativo dell’alcolismo. condizione di continui ripensamenti e Con il passare del tempo, l’alcolista ormai astinente, riproponimenti. farà proprio un distacco emotivo dall’alcol. Tale “Egli rimane solo, sconfitto, impaurito; solo con la possibilità è finalizzata alla propria autorealizzazione, sua solitudine, con la sua nudità, con i suoi dubbi e il e alla definizione di progetti accantonati da tempo la suo scoraggiamento. Privarlo della bottiglia e non cui sommatoria può identificarsi con la capacità di dargli nulla per aiutarlo sarebbe una vera crudeltà. È vivere, che vede il campione con il 41,50% delle in questo momento che si può sostituire la bottiglia adesioni per i M, ed il 47,05% per le F; così pure, è con un intervento umano di solidarietà per alleviare il importante in questo percorso la percezione senso di inutilità e sconfitta che l’alcolista vive” (12 dell’autostima, identificabile con amare se stesso, Coretti A. e coll., 1985). che il campione indica con il 52,83% dei M, ed il Il campione intervistato indica con ben il 64,15% dei 38,23% delle F (Tab. 7). M, e il 50,00% delle F, nella frequentazione delle Sono momenti di profonda tristezza, e si comincia a associazioni di auto aiuto un supporto importante pensare che forse si ha bisogno di aiuto, rivolgendosi per uscire dall’alcolismo. magari a strutture specializzate, o anche a gruppi di Altro elemento decisivo per affrancarsi dalla auto aiuto, dove si possono incontrare persone che condizione di alcolista, è l’esperienza sperimentata hanno vissuto sulla loro pelle il loro stesso problema. (indicata da A.A. come “toccare il fondo”) dopo anni Molti degli intervistati hanno confermato che, la di alcolismo attivo, corollata da sofferenze ed conoscenza dei gruppi, e il sapere che lì avrebbero emarginazione, come può esserlo il vissuto di un 28 Alcologia N. 10 ‐ LUGLIO 2011 trovato quella solidarietà di cui avevano bisogno, comprensione del proprio etilismo, capendo sono stati fattori importanti per iniziare un possibile finalmente che la dipendenza alcolica non doveva passo verso il cambiamento. essere vissuta come un vizio, come solitamente S’inizia ad affrontare il problema “seriamente”, per viene etichettato l’alcolismo, ma come una esempio rivolgendosi a un Centro Alcologico, e/o dipendenza da sostanze. gruppi di auto aiuto, dove si sperimenta un nuovo Ciò permette di mettere a frutto il programma modo di vivere, acquisendo con il tempo anche una previsto, vivendo questa nuova fase lontana da sensi condizione di sobrietà mentale. di colpa, che spesso distolgono l’alcolista dall’iter Questo è il momento in cui si concretizzano decisioni programmato ‐ la frequenza ai gruppi di mutuo aiuto di forte valenza simbolica, mettendo in discussione ‐ come indicato dagli intervistati. le scelte passate, riconoscendo in primis il proprio Coloro che frequentano con una certa regolarità i alcolismo conclamato, ripetendo a se stesso sono un gruppi, hanno assistito per anni ad episodi correlati alcolista, che ha bisogno di aiuto e soprattutto che all’ubriacatura, alle crisi di astinenza, raccontate non è in grado di tenere sotto controllo l’alcol, dagli intervenuti che danno testimonianza del loro dando importanza alle proprie aspettative, vissuto; essi, riuscendo a leggere tra le righe le sostenendo con fiducia le proprie motivazioni che parole non dette, riconoscendo nei silenzi i segni sono alla base del cambiamento, prime fra tutte della sofferenza altrui, nel dare la loro solidarietà e quella di divenire astinente. sostegno aiutano l’alcolista in difficoltà a superare i “Una persona può voler davvero il cambiamento momenti ambivalenti e di crisi. (desiderio) ma rendersi conto che è al di fuori della Il campione indica con l’84,90% dei M e l’88,23% sua portata (chiedere aiuto). Fiducia è il termine che delle F l’importanza a superare le difficoltà usiamo per descrivere la misura in cui una persona si intrinseche all’alcolismo frequentando gruppi auto sente in grado di cambiare” (14 R. Miller, S. Rollnick, aiuto; mentre le restanti indicazioni risultano 2004). statisticamente poco significative (Tab. 9). Si mettono in pratica varie esperienze per trovare La frequenza alla terapia di gruppo è importante una possibile via d’uscita al proprio problema perché si sperimenta quel senso di solidarietà e alcolico; il campione ha infatti evidenziato le possibili condivisione che normalmente gli alcolisti non vie intraprese per risolvere il proprio bere conoscono, si condivide all’interno del gruppo le problematico, anche più d’una come esplicitato nella proprie sofferenze, cercando sostegno e complicità Tabella 8. per uscire fuori dal tunnel dell’alcol dipendenza. Il campione analizzato ha espresso particolare interesse per la psicoterapia con il 33,96% dei M e il Concretezza per una nuova vita 38,23% delle F. Altre soluzioni, altrettanto Si smette di bere seguendo un programma di terapia significative indicate dagli intervistati riguardano il di gruppo, (tra i metodi più validati nei casi di medico di base con il 32,07% dei M, ed il 17,64% dipendenza da sostanze), frequentando con delle F e la terapia farmacologia, con il 32,07% dei M assiduità i gruppi di auto aiuto, e cercando di ed il 20,58% delle F. Anche per questo quesito si mantenersi astinenti, è il percorso più proficuo per riscontra un comportamento di reticenza nel dare cercare di raggiungere e mantenere l’astinenza da delle risposte precostituite, infatti circa 1/3 del alcol, fino a cambiare anche il proprio modello campione, e precisamente il 33,96% dei M ed il comportamentale, raggiungendo anche la sobrietà 26,47% delle F opta per il non risponde (Tab. 8). mentale. Le argomentazioni presenti nel quesito, riportano Si attua così un distacco psicologico dall’alcol, alla mente delle probabili sconfitte che si preferisce vivendo con sobrietà la nuova condizione di non dimenticare. Sconfitte, che sicuramente hanno bevitore… oppure, soprattutto nei primi tre mesi procurato dolore e angoscia constatando la propria dall’inizio dell’astinenza, può verificarsi l’episodio impotenza nei confronti della dipendenza, nella non della ricaduta. capacità di dare risposte immediate che siano Naturalmente questa evenienza va intesa come un soddisfacenti nei risultati, spesso lenti dall’emergere incidente che non deve essere né sottovalutato nel definitivamente. proprio percorso terapeutico, né vissuto in modo In questa iniziale fase di recupero dall’alcolismo drammatico come fallimento; infatti. una delle attivo, i pazienti intervistati evidenziano come la caratteristiche della scelta di diventare un alcolista frequenza ai gruppi, sia stata determinante per la 29 astinente e conseguentemente sobrio è quella di Gli indici corrispondenti Sono in cammino verso la essere rinnovabile, questo perché, mantenere un sobrietà presentano per i M il 67,92% dei consensi; modello comportamentale a supporto del mentre per le F i valori raggiungono il 61,76% delle cambiamento può presentarsi difficile per risposte. personalità deboli e/o poco supportate… “La Altre indicazioni significative dal punto di vista motivazione è necessaria per consolidare il statistico, esprimono più un sentimento di cambiamento: senza un forte impegno nel rassegnazione della loro condizione di dipendente, mantenimento, si verificherà sicuramente una forse accompagnato da sensi di colpa e non ancora ricaduta” (15 R. Miller, S. Rollnick, 2004). sopiti, come risulta per Ho accettato la mia Qui s’inserisce il concetto ribadito da diversi gruppi condizione di alcolista, che vede i M con il 26,41%; di auto aiuto che è quello di ‐ toccare il fondo ‐ “È mentre per le F si raggiunge il 20,58% delle possibile tuttavia, che il fondo sia toccato molte volte indicazioni. Una ridotta parte del campione in da un dato individuo; o che il fondo sia un breve esame, esprime soddisfazione completa per la nuova periodo di panico che può offrire l’occasione propizia situazione quale Ho concretizzato le mie aspettative al cambiamento, ma non l’occasione in cui il con il 13,20% del M e l’ 11,76% delle F (Tab. 10). cambiamento sia inevitabile” (16 Bateson G., 1976). La crisi della ricaduta induce il soggetto alcolista a Discussione sviluppare una sorte di paura per un riaffacciarsi Ogni società ha i suoi valori culturali, che possono dell’antica abitudine, cercando aiuto e conforto; ma variare seconda le condizioni socio‐economiche, i la crisi andrebbe interpretata anche come dettami religiosi, lo stato di tolleranza o repressione, un’opportunità per individuare le possibili cause che ecc. hanno determinato il ricominciare a bere e non come Va infatti ricordato che, il consumo/abuso di alcolici un fallimento del processo disassuefativo. è fondamentalmente culturale e sostenuto da Questo è un momento difficile che deve coincidere variabili economiche e sociali oltre che soggettive e con l’inizio di un nuovo percorso disassuefativo, peculiari di chi beve in maniera problematica . senza sensi di colpa e possibili fallimenti, ma un Da sempre il consumo di bevande alcoliche e tutta la momento di riflessione libero da ambivalenze a da mitologia che né celebra il piacere, sono accostati razionalizzazioni sul proprio bere, che oscurano il alla convivialità, svolgendo tuttora il ruolo di collante progetto di recupero e suo mantenimento. sociale almeno nell’immediato. “La ricaduta può verificarsi per molti motivi Il loro consumo ha quindi radici immemorabili e differenti. Talvolta le persone vivono un impulso o universali, con la differenza che nei tempi passati, il una tentazione particolarmente forti e inaspettati di bere rasentava il rituale e la giocosità; mentre riprendere il comportamento problematico e non attualmente, le dinamiche sociali sempre più riescono a fronteggiarli con successo… il più delle estranee ai bisogni dell’individuo, generano: paura volte la ricaduta non avviene automaticamente, ma per il futuro spesso incerto soprattutto per i giovani, si verifica con gradualità dopo aver commesso il angoscia per la competitività sempre più agguerrita primo passo falso”. (17 R. Miller, S. Rollnick, 2004). in campo sociale/lavorativo, noia per la mancanza di Nel sottostante quesito, la quasi totalità dei pazienti traguardi appaganti, e quindi solitudine ed afferma di essere in cammino verso una nuova abbandono per i più deboli e soli. condizione ‐ quella della sobrietà ‐, che significa non Passo dopo passo, chi è afflitto dall’alcol‐dipendenza solo smettere di bere, ma soprattutto effettuare un e cerca di risolvere il problema, sa che deve distacco emotivo dalla sostanza, senza ripensamenti incamminarsi su un terreno tortuoso e sempre in o nostalgie per i passati comportamenti. “La salita, che forse tante volte all’inizio di questo psicoterapia di gruppo può offrire uno strumento pensiero di una possibile libertà dall’alcol si era particolarmente utile per i soggetti che abbiano cercato di sfuggire o forse semplicemente ignorare. avuto questo tipo di esperienze (e che tendono a Ma poi, pian piano, esso è divenuto il terreno della riviverle nelle comunità) in quanto considera sia i responsabilità, aiutando il soggetto ad emergere meccanismi di scissione sia i movimenti integrativi dall’alcolismo attivo. Il percorso di recupero dalla non solo nel trasfert duale con il terapeuta ma anche dipendenza alcolica non è un fenomeno del tipo rispetto allo spazio mentale del gruppo” (18 “tutto o niente” ma un processo graduale che Morlupo, E. Morlupo, V. Egidi, 1995). attraversa un percorso ricco di ostacoli, che in alcuni

30 Alcologia N. 10 ‐ LUGLIO 2011 casi rallentano o addirittura fermano il cammino le ricadute possono ripresentarsi anche dopo anni di intrapreso anni addietro. astinenza. Ma, se il paziente s’impegnerà con fiducia nella Abbiamo visto in questo breve excursus le fasi del propria scelta di liberarsi dalla dipendenza attiva, cambiamento presenti nelle persone, quando sostenendo per questo le motivazioni che sono alla decidono di cambiare le loro abitudini in tema di base di questa decisione, arriverà con il tempo di dipendenza alcolica. Il campione intervistato che acquisire quella sobrietà e tranquillità ricercata. frequenta con una certa regolarità i gruppi di auto aiuto, ha modo di conoscere le varie fasi che deve Conclusioni affrontare per ottenere un cambiamento del proprio L’atteggiamento caratteristico dell’alcolista attivo bere attivo, accettando e mettendo in pratica il s’identifica nella negazione del problema; si nega, programma previsto, frequentando il più possibile le soprattutto a se stessi, di aver sviluppato una riunioni, ascoltando attentamente tutte le dipendenza dall’alcol, tendendo a sottovalutare testimonianze. perfino un dato obiettivo come il bere compulsivo e Estremamente proficuo è il confronto con altri ricorrenti ubriacature, cercando giustificazioni più o alcolisti che condividono sia lo stesso problema, ma meno paradossali (razionalizzazione) come: bere soprattutto le stesse aspettative di riuscita nel alcolici e abusarne non fa male, anzi aiuta a stare programma, mantenendosi in uno stato di sobrietà, meglio con gli altri, fa passare l’ansia, ci si identifica che messo in pratica, significa un definitivo distacco con il gruppo. Durante il periodo dell’alcolismo attivo emotivo dall’alcol. i pazienti indicano nella solitudine, la compagna inseparabile del loro bere. BIBLIOGRAFIA Il sentimento della solitudine e dell’abbandono, è più 1. A.A. – Alcolisti anonimi ed. (diritti riservati) (Roma) accentuato nelle donne perché esse bevono di più 1992 2. A.A. – “Alcolisti Anonimi diventa adulta” (diritti nelle situazioni in cui si sentono protette dalle riservati) (Roma) 1987 quattro mura di casa, al riparo da sguardi indiscreti e 3. Bandura A. Autoefficacia: teoria e applicazione ed. giudizi di valore che ostacolano ancor di più la Erikson 2000 (Tr) possibilità di emergere dalla dipendenza. 4. Bateson G. ‐ Verso un’ecologia della mente. Ed. Adelphi, 1976 (Mi) Avere un’esatta cognizione del concetto di 5. Brown S. ‐ Alcolismo, terapia multidimensionale e dipendenza è importante per iniziare un percorso recupero ed. Erickson 1997 (Tn) disassuefativo, tra l’altro risulta oltremodo efficace il 6. Ceccanti M. et Coll. – “Linee guida per una corretta diagnosi della Fetopatia da alcol” ed. SEU, 2007 sapere che vi sono oltre a servizi di alcologia, anche 7. Coretti A. et. Coll. – Alcolismo, fenomeno e cura ed. associazioni di auto aiuto, che possono Citta Nuova 1985 accompagnare gli alcolisti, nel loro difficile cammino 8. Di Maria F., Lo Verso G. (a cura di) ‐ La psicodinamica verso una completa disassuefazione da protrarsi nel dei gruppi ed. Raffaello Cortina editore 1995 (Mi) 9. Di Clemente G., Prochaska J. O. ‐ Processes and stages tempo. of change Academic Press (New York) 1985 La decisione di mettere in pratica i propositi per 10. Kaufman E., Kaufman P. ‐ Family therapy of drug and smettere di bere, è spesso accompagnata da Needham Heights, MA, 1992 Allyn & Bacon interventi di specialisti sia internisti con l’aiuto di 11. Klosko J., Sanderson W. Trattamento cognitivo‐ farmaci per la disintossicazione da alcol, che comportamentale della depressione ed. McGraw Hill psicoterapeuti. È l’inizio di un percorso che si attua 2000 seguendo un programma ben preciso, avendo una 12. Miller W.R., Rollnick S. ‐ Il colloquio motivazionale ‐ ed. Erickson (Tn) 2004 frequenza assidua ai gruppi di auto aiuto e aderendo 13. Marchetti R. – La solitudine e l’abbandono raccontato a tutte le iniziative che questo comporta, primo fra da alcolisti in stato di sobrietà Riv. Difesa Sociale n. 6 tutto mettere in discussione il proprio passato di 1999 IIMS (Roma) alcolista attivo. 14. Marchetti R. ‐ La famiglia alcolista ed il suo interno Atti Congresso Nazionale ISS 2002 (Roma) L’idea di iniziare una nuova vita finalizzata al 15. Minuchin S. ‐ Famiglie e terapia della famiglia ed. mantenimento dell’astinenza, dà all’alcolista, la forza Astrolabio 1976 (Roma) di mantenere vive le motivazioni che sono alla base 16. Minuchin S. ‐ Quando la famiglia guarisce ed. Rizzoli 1993 (Mi) di questo percorso, sostenuto dalla ferrea regola di 17. Morlupo E., Egidi V. ‐ La solitudine forme di un mantenersi sobri tutta la vita, avendo sempre sentimento ed. Franco Angeli 1995 (Mi) presente che l’alcolismo non è facile da sconfiggere e 18. Nicoletti W.E. – Argomenti di Medicina Sociale ed. Lombardo 1990 (Roma) 31

19. Olievenstein C. ‐ Droga Raffaello Cortina editore 2001 23. Sidotti F. Introduzione alla sociologia della devianza (Mi) ed. SEAM 1999 (Mi) 20. Prochaska J.O., Di Clemente C.C. – Transtheoretical 24. Spiller V., Guelfi G.P. La valutazione della motivazione therapy: Tward a more integrative model of change. al cambiamento Bollettino per le Farmacodipendenze Psychoterapy: theory, research and pratice 19 (3) n e l’Alcolismo 1998 XXI: 7‐16 1982 25. Steinglass P., et al. – The alcoholic family 1987 New 21. Prochaska J.O. Strong and weak principles for York Basic Books progressing from precontemplation to action on the 26. Yalom I. ‐ Teoria e pratica della psicoterapia di gruppo basis of twelve problem behaviours Health psichol ed. Boringhieri 1997 (To) 1994; 13: 47‐51 22. Schellenbaum P. ‐ La ferita dei non amati ed. Red 1991 Como

TABELLE DI RIFERIMENTO

Vino da tavola 1 bicchiere 120‐140 ml. 1 unità = 13,5 gradi Birra 1 lattina (330 ml) a bassa gradazione 1 unità = 13,5 gradi Super alcolici 1 bicchiere (30 ml) 1 unità Aperitivi 1 campari e gin 2 unità 1 aperitivo 1,5 unità Bere moderato giovani < 20 anni / anziani > 65 anni = > 1 Unità Alcolica/die

(Sotto soglia) età compresa tra 20‐65 anni = < 3 Unità Alcolica die ♂ < 2 Unità Alcolica die ♀

Sopra soglia chi supera le dose sopra indicate di U. A. per almeno 5 gg consecutivi in una settimana

Tabella 1 – Contenuto di alcol delle bevande alcoliche. Conversione di grammi di alcol in Unità Alcoliche

Maschi (n) % Femmine (n) % Pazienti totali 87 (53) 60,9 (34) 39,08

Anni < 30 (2) 3,77 ‐ anni 31‐40 (16) 30,18 (10) 29.41 Classi di età anni 41‐50 (20) 37,73 (12) 35,29 anni 51‐60 (13) 24,52 (8) 23,52 anni 61‐oltre (2) 3,77 (4) 11,76

Celibe/nubile (8) 15,09 (6) 17,64 Coniugato (31) 58,49 (18) 52,94 Stato civile Separato/divorziato (13) 24,52 (8) 23,52 Vedovo/a (1) 1,88 (2) 5,88

Disoccupato/a (4) 7,54 ‐ Casalinga ‐ (15) 44,11 Pensionato/a (4) 7,54 (4) 11,76 Professione Operaio/a (21) 39,62 (5) 14,70 Impiegato/a (18) 33,96 (5) 14,70 Libero professionista (6) 11,32 (4) 11,76

Elementare (9) 16,98 (3) 8,82 Media (18) 33,96 (9) 26,47 Grado d’istruzione Diploma (18) 33,96 (16) 47.05 Laurea (8) 15,09 (6) 17,64

Tabella 2 – Struttura del campione

32 Alcologia N. 10 ‐ LUGLIO 2011

Categorie Maschi (n) % Femmine (n) % > anni 15 (9) 16,98 (6) 17,64 > anni 20 (16) 30,18 (11) 32,35 Età inizio abuso alcolico > anni 30 (6) 11,32 (6) 17,64 > anni 40‐ oltre (6) 11,32 (11) 32,35 non risponde (7) 13,20 ‐

Tabagismo (8) 15,09 (3) 8,82 Psicofarmaci (3) 5,66 (6) 17,64 Presenza di altre dipendenze Droghe (3) 5,66 (2) 5,88 da sostanze Nessuna (20) 37,73 (12) 35,29 Non risponde (18) 33,96 (11) 32,35

Padre (14) 26,41 (7) 20,58 Madre (5) 9,43 (5) 14,70 Fratelli/sorelle (11) 20,75 (6) 17,64 Familiare/i alcolista/i Figli ‐‐ Partner (1) 1,88 (3) 8,82 Nessuno (12) 22,64 (12) 35,29 Non risponde (10) 18,86 (4) 11,76 Tabella 3 – La famiglia con problemi alcol‐correlati

Maschi (n) % Femmine (n) % Bevevo per solitudine (17) 32,07 (18) 52,94 Il bere mi ha isolato (22)41,50 (11) 32,35 Bevevo per paura del prossimo (15) 28,30 (16) 47,05 Era un’abitudine familiare (15) 28,30 (4) 11,76 Non risponde (7) 13,20 (2) 5,88 Tabella 4 – Secondo te: bevevi perché eri solo… oppure eri solo perché bevevi?

Maschi (n) % Femmine (n) % Non sono mai stato ricoverato (24) 45,28 (20) 58,82 Mi sono sentito incompreso (11) 20,75 (3) 8,82 Ero molto seguito (12) 22,64 (3) 8,82 Mi hanno maltrattato (3) 5,66 (2) 5,88 Non risponde (6) 11,32 (6) 17,64 Tabella 5 – Come ti sei sentito durante i ricoveri per problemi causati da patologie alcol‐correlate?

Maschi (n) % Femmine (n) % Dopo tanti anni di alcolismo attivo (17) 32,07 (11) 32,35 Dopo ricovero in ospedale (2) 3,77 (3) 8,82 Dopo aver perso gli affetti familiari (4) 7,54 (2) 5,88 Dopo aver conosciuto Ass. auto aiuto (34) 64,15 (17) 50,00 Non risponde (2) 3,77 (1) 2,94 Tabella 6 –Quando hai capito che da solo non saresti stato in grado di uscire dall’alcolismo attivo?

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Maschi (n) % Femmine (n) % Si (4) 7,54 (2) 5,88 Inizialmente è solo astinenza (12) 22,64 (8) 23,52 Capacità di vivere (22) 41,50 (16) 47,05 Amare se stesso (28) 52,83 (13) 38,23 Non risponde (4) 7,54 ‐ Tabella 7 – Pensi che per un alcolista acquisire la sobrietà è solo smettere di bere?

Maschi (n) % Femmine (n) % Medico di base (17) 32,07 (6) 17,64 Psicoterapia (18) 33,96 (13) 38,23 Terapia farmacologica (17) 32,07 (7) 20,58 Riavvicinamento alla religione (4) 7,54 (3) 8,82 Sono al primo tentativo (4) 7,54 (8) 23,52 Non risponde (18) 33,96 (9) 26,47 Tabella 8 – Quali altre vie oltre i gruppi di auto aiuto hai sperimentato per uscire dall’alcolismo attivo?

Maschi (n) % Femmine (n) % Frequentando gruppi auto aiuto (45) 84,90 (30) 88,23 Medico di base (2) 3,77 ‐ Informazioni e mass media (3) 5,66 (2) 5,88 L’esperienza di altri alcolisti (4) 7,54 (1) 2,94 Non risponde (4) 7,54 ‐ Tabella 9 – Quando ti sei reso conto che l’alcolismo è una malattia e non un vizio?

Maschi (n) % Femmine (n) % Ho concretizzato le mie aspettative (7) 13,20 (4) 11,76 Ho accettato la mia condizione di alcolista (14) 26,41 (7) 20,58 Le cose non sono cambiate (1) 1,88 (1) 2,94 Sono in cammino verso la sobrietà (36) 67,92 21 Non risponde (2) 3,77 ‐ Tabella 10 – Da quando frequenti i gruppi di auto aiuto pensi di aver iniziato una nuova vita?

34 Alcologia N. 10 ‐ LUGLIO 2011

IOANNIS ANIFANTAKIS – Associazione Arianna Onlus ILARIA LONDI – Associazione Arianna Onlus MARCELLA CAPOZZA – Centro di Solidarietà di Prato ELENA RUVIGLIONI – Università degli Studi di Firenze SANDRA TEMPESTINI – Associazione Arianna Onlus info‐[email protected]

Ricerca e intervento sui comportamenti compulsivi nei preadolescenti di Prato

Riassunto Abstract L’adolescenza, da sempre considerata fase Adolescence has always been considered a transitoria dall’infanzia all’età adulta, è transitional phase from childhood to oggi, più che mai, oggetto di riflessione e adulthood, is now more than ever, the osservazione a causa dei numerosi fattori di subject of reflection and observation rischio per il benessere, che esercitano una because of the many risk factors for the forte pressione sulle persone di questo well‐being, which are exerting pressure on target d’età. the people of this target of age. Con il presente progetto abbiamo realizzato With this project we have created a fact‐ un’indagine esplorativa su quelli che si finding on what we can define the lifestyles possono definire gli stili di vita pericolosi of hazardous place by pre‐adolescents (11‐ messi in atto dai pre‐adolescenti (11‐13 13 years) of middle school lawn, in order to anni) delle scuole medie inferiori di Prato, al identify risk factors predictive of future fine di individuare fattori di rischio predittivi problems, which if not addressed with per problematiche future, che, se non sufficient punctuality, can lead to affrontate con sufficiente puntualità, compulsive and addictive behaviors. Focus possono sfociare in comportamenti of the study was the consumption of compulsivi e dipendenze. Focus della ricerca alcohol, the use of technology, management è stato il consumo di alcol, l’uso della of money and gambling. tecnologia, la gestione del denaro e il gioco Also, based on information collected by the d’azzardo. adults involved were of interest: teachers in Inoltre, sulla base delle informazioni middle schools and parents involved. raccolte sono stati coinvolti gli adulti di The whole project was supported by the riferimento: insegnanti e genitori delle creation of a dedicated website where both scuole medie inferiori coinvolti. young adults could find material on topics L’intero progetto è stato supportato dalla and discussion lists. creazione di un sito internet dedicato, dove sia i giovani che gli adulti potevano trovare materiale informativo sui temi trattati e liste di discussione.

Parole chiave: adolescenza, comportamenti Key words: adolescence, compulsive behaviors, compulsivi, sicurezza, salute safety, health

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Introduzione sperimentano sempre prima, rispetto ad altre città, L'adolescenza è un periodo di transizione verso l'età comportamenti a rischio, come il consumo di bevande adulta, nel quale vengono da una parte rivissute ed alcoliche. Solo per dare alcune cifre (EDIT 2005‐2008 a elaborate le esperienze dell'infanzia, e dall'altra cura di ARS 2009) (5) la percentuale di adolescenti progettate e in parte realizzate le prime esperienze pratesi che ha avuto un episodio di dell'autonomia. nell’ultimo mese è stata di 34,1% contro il 30,9% dei Una differenza che emerge oggi, rispetto alle toscani; il 60% ha provato a fumare almeno una volta, generazioni passate, è l'uso frequente delle moderne nella fascia di età 14‐19 anni, il 43,8% nel 2008 ha tecnologie che sono alla portata di tutti fin dalla fatto uso di sostanze stupefacenti almeno una volta tenera età. L'uso quotidiano di strumenti e mezzi nella vita, il 43,6% ha già avuto un rapporto sessuale elettronici (televisione, videogiochi, Play Station, PC, completo, e il 26,6% si è trovato coinvolto in scontri telefonini, game boy, internet ecc) rappresenta oggi fisici. Non abbiamo rilevato nella letteratura scientifica una realtà per la quasi totalità degli adolescenti. Le relativa al territorio in analisi alcun riferimento a pressanti campagne pubblicitarie, l'istinto indagini che prendano in esame l’impatto delle nuove d'imitazione, il desiderio di appartenenza al gruppo dei tecnologie sui profili di salute o la rilevanza dei “nuovi” pari e lo scarso coinvolgimento degli adulti (genitori, comportamenti sopra descritti. insegnanti ecc), portano ad una unilaterale gestione di queste risorse, che se ben usate, possono essere uno Il progetto Erbavoglio.com strumento di crescita e sviluppo, mentre in caso Il progetto Erbavoglio.com è stato pensato con il fine contrario possono procurare danni, sia a breve che a di promuovere il benessere psicofisico degli lungo termine, nel area bio‐psico‐sociale adolescenti, delle loro famiglie e degli insegnanti, dell'adolescente. Alcune ricerche sottolineano che cercando di lavorare sui comportamenti compulsivi, al l'uso di tali mezzi e strutture, che avviene oggi in età fine di prevenire il peggioramento di questi ultimi in sempre più giovane, condiziona le capacità affettive vere e proprie dipendenze. del bambino, mentre altre parlano di danni a livello Il progetto vuol far leva sulle capacità dei giovani di neurologico (deficit di attenzione, difficoltà di problem solving, di gestione dei conflitti e di concentrazione ecc) (1). Chi si occupa delle collaborazione in gruppo, affinché sia possibile essere dipendenze sostiene che il gioco con questi apparecchi consumatori maggiormente consapevoli e fruitori può svilupparsi in un rapporto morboso, fuori dal responsabili anche delle nuove tecnologie (internet, controllo di chi lo vive, causando danni a se stesso ed cellulare, video giochi ecc). al suo contesto di appartenenza (famiglia, studio e più Il progetto Erbavoglio.com, che è stato finanziato dal tardi lavoro) (2). Altre ricerche sostengono che l'uso Bando Innovazione 2008 del CESVOT, si è svolto da repentino di questi "giochi" non provoca dipendenza ottobre 2009 a ottobre 2010. È stato proposto e ai ragazzi, ma dimostra, solamente, una carenza di coordinato dall’Associazione Arianna Onlus, realtà del stampo affettivo ed una "delega" da parte dei loro volontariato con sede a Prato, in collaborazione con il genitori a forme di intrattenimento (3). Centro di Solidarietà di Prato (CeIS), l’Associazione In questa realtà, che viene vissuta come Regionale dei Centri Alcologici Territoriali (ARCAT), iperstimolante fin dalla nascita, si osservano l’Associazione Prevenzione Abuso Minori Toscana frequentemente comportamenti compulsivi che (PAMAT) e gli Istituti comprensivi Convenevole da spaziano dall'area dell'alimentazione, per la quale Prato, G. B. Mazzoni e P. Cironi. secondo un recente Rapporto Eurispes 2010 in Italia L’obiettivo del progetto è stato quello di indagare nei sono circa due milioni i giovani di età compresa tra i 12 ragazzi delle tre scuole medie primarie coinvolte la e i 25 anni che soffrono di Disturbo Compulsivo tendenza a mettere in atto comportamenti specifici in dell'Alimentazione (DCA), allo "shopping", alle tante modo compulsivo, comportamenti che si possono ore davanti allo schermo, alle condotte violente cristallizzare in stili di vita a rischio per la salute e la dentro e fuori la scuola e all'espressioni aggressive, sicurezza del giovane. Per comportamenti compulsivi non solo all'interno dei videogiochi di contenuto si intende comportamenti o azioni mentali ripetitivi violento. che l'individuo si sente obbligato a eseguire, come una A Prato la Società della Salute nell'immagine di salute sorta di rituale stereotipato (che può servire a aggiornata al 2010 (4), evidenzia alcuni aspetti sugli "riparare" un "danno" oppure a diminuire l'ansia stili di vita dei pratesi, dai quali emerge che i ragazzi causata da un pensiero). Questi comportamenti

36 Alcologia N. 10 ‐ LUGLIO 2011 ripetuti possono nel tempo sfociare in vere e proprie Questo per ridurre i bias legati all’interpretazione delle dipendenze dalle quali diviene difficile uscirne. domande e alla mancata riconsegna dell’elaborato Gli obiettivi specifici del progetto sono: compilato da parte dei giovani. Una volta identificati i 1) migliorare l'informazione dei giovani sull’esistenza profili di rischio e gli ambiti dove si riteneva più dei rischi provenienti da comportamenti necessario l’intervento precoce con i ragazzi, sono socialmente accettati come il gioco d'azzardo, la stati realizzati tre incontri in ogni classe per un totale navigazione in internet, l'uso del telefono cellulare di ventidue classi e sessantasei incontri, e ecc.; separatamente sono stati coinvolti i genitori e gli 2) promuovere il benessere dei giovani e degli adulti insegnati in sei gruppi distinti, per un lavoro volto alla attivando interventi di prevenzione e maggiore consapevolizzazione degli adulti di sensibilizzazione sui comportamenti bersaglio riferimento. In ogni scuola era presente un insegnante dell'intervento attraverso azioni mirate (incontri di riferimento con il quale gli operatori hanno con docenti, gruppi di genitori e ragazzi). I coordinato l’intero lavoro. cambiamenti che si aspettano, riguardano la In particolare sono state approfondite le seguenti modifica delle modalità comunicative in classe e in aree: famiglia e l'uso consapevole dei strumenti • relazioni con i pari (dove si sono conosciuti, tempo elettronici a loro disposizione (tempo dedicato, trascorso insieme, principale mezzo di acquisto di nuovi giochi, attività alternative a comunicazione utilizzato); quelle vecchie ecc); • consumo di sostanze legali: alcol, tabacco, caffè, 3) creare dei gruppi di auto‐aiuto stabili che possano bevande energizzanti; rimanere attivi all'interno delle scuole, offrendo • uso di internet (possesso di un pc, collegamento a per tutti un luogo di confronto e scambio; internet, password di protezione, controllo dei 4) analizzare la situazione dei giovani in questo genitori, tempi di utilizzo, principali utilizzi); ambito, definendo le abitudini degli adolescenti in • uso del denaro (disponibilità di denaro fatto di comportamenti compulsivi con indicazione proprio/paghetta, controllo dei genitori sulla spesa delle situazioni a rischio (rilevazione effettuata, modalità e motivazioni degli acquisti); comportamenti compulsivi ed interpretazione dei • uso del cellulare (possesso del cellulare, modalità risultati). con cui è stato ricevuto, spese telefoniche, I risultati a breve periodo riguardano la ricerca sull'uso motivazioni di utilizzo); delle nuove tecnologie che tenga conto di dati • comportamenti alimentari; oggettivi come il tempo dedicato a tali attività, mentre • sessualità. i risultati a lungo periodo riguardano l'andamento scolastico, la percezione del benessere affettivo dei Analisi dei dati ragazzi e il miglioramento dei rapporti in famiglia. Attraverso i dati raccolti, mediante campione a scelta ragionata, è stato possibile effettuare analisi delle L’indagine esplorativa frequenze con matrici a doppia entrata. I dati sono L’obiettivo della ricerca prevista nel progetto è stato stati inseriti ed elaborati attraverso il software Epidata quello di verificare la presenza di comportamenti e il sistema operativo SISTAT. compulsivi negli adolescenti delle scuole oggetto di studio. Scelta delle classi A tale scopo sono state stabilite, in base alla Il campione, formato da un totale di 327 adolescenti, è bibliografia, differenti aree di indagini, identificate ai composto in prevalenza da ragazzi nati nel 1997. La fini della definizione e della rilevazione di cosa distribuzione tra i due generi è omogenea e intendiamo per “comportamento compulsivo” costituiscono in entrambi i casi la metà del campione. nell’adolescenza, tramite un questionario Prendendo in esame la composizione della famiglia, appositamente costruito. emerge che la quasi totalità del campione vive in Il progetto prevedeva la compilazione di un famiglia con i genitori, il 44% ha fratelli e/o sorelle, questionario anonimo da parte dei ragazzi delle mentre il 18% vive anche con i nonni. seconde medie inferiori (12‐13 anni), introdotto e Il questionario presenta due differenti domande sulla spiegato da operatori formati (volontari dell’Ass. composizione familiare, ovvero una prima domanda Arianna) che l’hanno somministrato nelle classi. relativa ai componenti e l’altra relativa alle persone

37 con cui loro vivono. La composizione della famiglia è campione (94%) non sono mai state offerte e il 100% apparsa eterogenea tra i soggetti, soprattutto per dichiara di non averne mai fatto uso. quanto riguarda la presenza dei nonni in casa (Tab. 1). Uso di internet Rendimento scolastico, luoghi e modalità di Il 93% del campione possiede un collegamento aggregazione internet a casa e di questi il 60% ha un computer La percezione del campione per il proprio rendimento collegato al web nella propria stanza. Solo per il 14% il scolastico è decisamente positiva, infatti, come computer è protetto da una password, mentre il 55% mostrato dal grafico 1, c’è una forte concentrazione naviga in internet in presenza dei genitori. delle risposte (45,6%) nella modalità “buono”, l’11,3% Il grafico 3 mostra i dati relativi al tempo medio considera “ottimo” il proprio rendimento, mentre solo trascorso su internet in una giornata. il 5,8% dei ragazzi (5,2% “scarso” e 0,6% “pessimo”) La rete viene utilizzata prevalentemente per scaricare valuta negativamente il proprio rendimento. film e musica (51%), giocare/scaricare giochi e per lo Il principale luogo in cui i ragazzi hanno conosciuto i studio (35%). Solo il 4% utilizza internet per fare propri amici è la scuola (98%), seguito dalle attività acquisti, per connettersi a social network il 21% e il sportive (56%). A questi seguono luoghi ricreativi 23% per inviare messaggi mediante posta elettronica (oratori, scout ecc), conoscenze legate ai genitori e al (Graf. 4). vicinato (Tab. 2). Altre domande hanno approfondito gli aspetti negativi Il mezzo di comunicazione più utilizzato è il cellulare dell’utilizzo di internet. Ciò che di “negativo” o (66%) e il messenger (60%), mentre la posta “rischioso” più frequentemente è capitato ai ragazzi elettronica e i social network hanno registrato una utilizzando internet è stato conoscere persone (43%) bassa frequenza, rispettivamente il 6% e 8% (Graf. 2). ed entrare per sbaglio in siti per adulti. Inoltre un dato interessante è dato dalla percentuale di genitori che si Consumo di sostanze legali (alcol, tabacco, caffè, lamentano con i figli per l’eccessivo tempo che questi bevande energizzanti) ultimi trascorrono su internet (38%). (Graf. 5) Il 5% (16 studenti) del campione sostiene di aver fumato sigarette e, ad oggi, solo tre dichiarano di Uso del denaro fumare da 1 a 3 sigarette al giorno e un solo studente Il 49% del campione ha a disposizione una paghetta, di fa un consumo più marcato (da 7 a 10 sig/die). Le cui il 55% devono rendicontarne ai genitori la spesa. La motivazioni che vengono riportate come propulsori al paghetta che i genitori mettono a disposizione non provare a fumare sono la curiosità e il piacere di farlo. riguarda cifre rilevanti, ma principalmente, per il 71% Il 52% (n=171) del campione ha consumato bevande del campione, dai 5 ai 10 € (Graf. 6). alcoliche; il 78% le consuma meno di una volta al mese Emerge inoltre che la distribuzione è decisamente e il 15% da 2 a 4 volte al mese. Quando i ragazzi diversa tra i due generi, infatti si osserva che le bevono, il 5% ne beve 3 o più bevande alcoliche, il 16% femmine percepiscono una paghetta più bassa ne beve 1 o 2 mentre il 74% beve meno di una rispetto a quella dei maschi. bevanda. Sull’uso del denaro è stata fatta una domanda di Situazioni in cui sono assunte più bevande alcoliche approfondimento, che riguarda il fatto di sentire il contemporaneamente sono molto rare. bisogno di acquistare cose inutili. A questo proposito Tra le occasioni in cui i ragazzi riportano di bere un elevato numero di ragazzi (57%) ha risposto abbiamo: 40% in famiglia solo in particolari occasioni, “qualche volta”. (Graf. 7) 14% con gli amici alle feste, 4% in famiglia Non sono state rilevate grandi differenze nei regolarmente, 3% con gli amici nelle classiche uscite, comportamenti relativi all’uso del denaro tra i sessi, 3% da solo e il 5% in altre occasioni non specificate infatti in entrambi i gruppi è stata osservata un’alta (Tab. 3). percentuale di risposte affermative alla domanda Per quanto riguarda il consumo di caffè è emerso che relativa alle capacità di risparmio (138 maschi e 142 il 36% del campione lo beve. Di questi la maggior parte femmine). (il 74%) ne consuma regolarmente una tazzina al Il 37% del campione non è a conoscenza di quanto giorno. guadagnano i propri genitori, mentre come mostra il Ai ragazzi è stato anche chiesto se fosse mai capitato grafico 10, la percentuale di maschi che utilizza il che qualcuno offrisse loro sostanze stupefacenti proprio denaro per scommettere è maggiore rispetto illegali, ma il risultato mostra che alla quasi totalità del alle ragazze. 38 Alcologia N. 10 ‐ LUGLIO 2011

In merito a questo argomento sono emersi rilevanti Sessualità differenze di genere, infatti i maschi che giocano alla L’80% del campione dichiara di non aver mai lotteria sono il 14% del campione contro il 7% di frequentato corsi o incontri specifici di educazione femmine, mentre il 15% degli studenti ha perso soldi sessuale. Le ragazze sono quelle più imbarazzate a giocando e di questi i 3/4 lo hanno raccontato ai propri parlare di questo tema con adulti di riferimento genitori. (genitori, insegnanti ecc.).

Uso del cellulare Il lavoro in classe con i ragazzi Il 93% dei ragazzi possiede un cellulare. Le motivazioni In base ai risultati della ricerca sono state scelte le per coloro che non lo possiedono sono: “non mi tematiche per i tre incontri in classe che sono stati interessa e non mi serve”, “i miei genitori non hanno condotti secondo la seguente modalità: il primo e voluto acquistarmelo”, “non mi piace avere un terzo incontro sono stati svolti da due operatori del cellulare”. CeIS di Prato, mentre il secondo da un esperto in L’età minima in cui è stato ricevuto il primo cellulare è informatica. Nel primo è stata fatta una riflessione 5 anni, mentre per circa la metà del campione (54%) comune sull’uso che i ragazzi fanno delle bevande l’età si colloca tra i 10 e gli 11 anni (Graf. 8). alcoliche, del tabacco, del computer e del cellulare; L’82% di coloro che possiedono un cellulare dichiarano sulle capacità di ognuno di amministrare i propri soldi, di avere un apparecchio nuovo. Il 60% l’ha ricevuto dai sul gioco d’azzardo, sul rapporto con i pari e sul familiari dopo averlo richiesto, mentre il 25% l’ha rapporto con la propria sessualità. Già da questo ricevuto senza nessuna richiesta. confronto iniziale sono emersi vari aspetti La maggior parte del campione (71%) spende dai 5 ai fondamentali che caratterizzano questa prima fase 10 € ogni mese e solo una piccola percentuale (8%) dell’adolescenza. I ragazzi di questa età, infatti, utilizza molto il cellulare, arrivando a spendere più di fumano poco ma conoscono già abbastanza bene gli 21 € al mese per la ricarica (Graf. 9). alcolici e i superalcolici. Spesso il bere favorisce il I ragazzi utilizzano il cellulare per effettuare e ricevere superamento dell’imbarazzo iniziale e aiuta a stare a sia chiamate che SMS. Solo una minoranza lo utilizza proprio agio all’interno del gruppo a cui i ragazzi per ulteriori applicazioni (giocare o guardare video) danno particolare valore. (Graf. 10). È emerso che è molto diffuso l’uso del computer come Solo per il 25% di coloro che possiedo un cellulare i mezzo di comunicazione con i propri pari (social‐ genitori effettuano controlli, mentre per il 73% questo network) e di rimanere “collegati” con il proprio non avviene. mondo, spesso costituito dai compagni di scuola. Allo I maschi sono coloro che più delle femmine tendono stesso modo i ragazzi sono consapevoli dei pericoli a ad infrangere il divieto di spengere il cellulare. cui possono andare incontro nel stabilire contatti con Tra le ragazze, il 39% afferma di poter uscire di casa persone sconosciute o nell’assenza totale di privacy di senza il cellulare, mentre per i maschi le percentuali si questi mezzi. In uno dei confronti di gruppo, sono invertono, con un 52% che se dimentica il cellulare a emerse delle riflessioni molto interessanti riguardo a casa non torna a prenderlo e un 48% che invece non ciò che diventa lo strumento necessario per stabilire può stare senza. relazioni e distanze con il mondo degli adulti, come lo può essere il computer. Comportamenti alimentari Da tutto questo emerge l’importanza del gruppo e dei Dalla rilevazione non sono emersi atteggiamenti di pari, con i quali vengono affrontati argomenti per eccessiva preoccupazione nei confronti del peso questa età “imbarazzanti” come la sessualità. Solo le corporeo, con un 45% degli studenti che dichiara di ragazze talvolta sono disponibili a parlarne con una interessarsi “abbastanza” del proprio peso, il 27% figura genitoriale, in particolare la mamma. dichiara di dare “poca” importanza e il 20% “molta”. Attraverso i confronti di gruppo, sono emersi degli Le aspettative in merito confermano che tra i due aspetti “a rischio” relativamente al gioco d’azzardo generi sono le femmine coloro che si preoccupano di legale (superenalotto, “Gratta e Vinci”, etc.) e quello più (vedi grafico). Se sono mai stati accompagnati da non legale. Molti ragazzi hanno l’abitudine di un dietologo o un nutrizionista, risponde in modo acquistare biglietti della lotteria o “Gratta e Vinci”, affermativo il 15% del campione, con la stessa molti altri si incontrano invece per giocare a carte tra proporzione di ragazzi e ragazze (24 maschi e 26 di loro, alcuni addirittura scommettendo in soldi; altri femmine) (Graf. 11). 39 invece frequentano siti attraverso i quali è possibile Nel terzo ed ultimo incontro sono stati analizzati con i praticare il gioco online. Un comportamento piuttosto ragazzi i rischi a cui vanno incontro quando certi diffuso invece tra i ragazzi di nazionalità cinese, realtà pensieri e comportamenti assumono una certa massicciamente presente a Prato, è quello di accedere ripetitività divenendo comportamenti di natura alle sale da gioco attraverso delle tessere personali compulsiva. Gli argomenti trattati sono stati in che vengono fornite dalla sala stessa. Tutto questo è particolare: possibile perché molti ragazzi, oltre a ricevere una ‐ Il comportamento alimentare: una riflessione paghetta personale settimanale o mensile dai genitori, comune dei ragazzi era che, nella nostra società, possono fare uso di Bancomat o Carte Prepagate che i l’immagine come valore fondamentale che viene genitori ricaricano abitualmente. Anche questo proposto continuamente dalla pubblicità e dalla aspetto è stato motivo di grossa riflessione con i televisione, spinge i giovani e soprattutto le ragazze ragazzi, i quali hanno affermato come sia difficile ad avere un atteggiamento scorretto nei confronti ritrovarsi all’interno del gruppo senza avere del dell’alimentazione, quando, soprattutto all’età di 12‐ denaro a disposizione, che faciliti le occasioni di 14 anni, le ragazze, ma ora anche i ragazzi, provano divertimento. ad emulare figure e personaggi che costituiscono un Per la conduzione del secondo incontro è stato punto di riferimento errato. I ragazzi hanno perciò coinvolto esperto informatico che dopo aver esposto portato ad esempio varie persone di loro conoscenza modalità e pericoli della navigazione in rete, ha che hanno un comportamento scorretto o pericoloso risposto alle tantissime domande che sono state poste con l’alimentazione, ammettendo anche, che spesso dai ragazzi. Le domande fatte sono state di ogni risulta piacevole “trasgredire” mangiando snack o genere, che a nostro parere mostrano la grossa alimenti fritti fuori dai pasti. disinformazione dei ragazzi in ambito informatico, ad ‐ Il consumo di sostanze illegali e alcol: i ragazzi sono esempio: ben a conoscenza di quelli che sono i pericoli - Per la privacy, è meglio usare Facebook o principali del consumo di droghe, che portano, non Messenger? soltanto a problemi di natura fisica ma anche a - Come si fa a scaricare la musica e i film e poi problemi legali e talvolta anche alla morte, per inserirli nel cellulare o nell’i‐pod? esempio in seguito ad incidenti stradali. - Come si fa a installare un antivirus? Un’osservazione che è stata fatta con gli altri - Cosa sono i virus? Come si mandano via? operatori, invece, è quella che nella fascia di età 11‐ - Qual è il PC migliore? 13 anni i ragazzi non hanno ancora bene la - Stare sui Social Network è veramente pericoloso percezione del pericolo e della diffusione del come dicono? problema relativamente all’uso dell’alcol. Una birra o Questi incontri hanno dato la possibilità agli operatori un Bacardi per i ragazzi non costituisce un problema di riflettere su come le conoscenze dei ragazzi in grave perché la quantità di alcol in essi contenuti è questo campo siano solo apparentemente pari al 5% e pertanto non risultano, a loro dire, approfondite, ma non sempre correte e che tutto ciò comportamenti pericolosi. che riguarda il mondo dell’informatica non sia altro ‐ L’uso di cellulari e di internet: con difficoltà i ragazzi che uno strumento per comunicare con il mondo riescono a riflettere su quelli che sono i reali rischi circostante, con i propri pari anche lontani dei cellulari e del computer. Molti dei ragazzi fisicamente. Inoltre, in questo campo è poco percepito trascorrono pomeriggi interi al computer con un dai ragazzi il senso della “legalità”. Nonostante nei vari “relativo” controllo dei genitori, i quali spesso sono incontri sia stato ripetuto varie volte dagli operatori assenti perché impegnati in attività lavorative. che scaricare film o canzoni, o inviare virus ad altri Questo facilita l’uso prolungato degli strumenti computer siano comportamenti punibili penalmente, i tecnologici di fronte ai quali i ragazzi perdono spesso ragazzi fanno spesso tutto questo senza che venga la percezione della realtà, identificandosi talvolta ritenuto scorretto da loro o dagli adulti di riferimento. anche in personaggi creati dalla loro stessa fantasia A conclusione di tutto il percorso, il secondo incontro attraverso l’ausilio di determinati social‐network (ad è stato ritenuto dalle classi sicuramente il più es. Netlog) o tenendo accesi anche la notte i cellulari interessante, probabilmente perché è stata data la in attesa di ipotetiche telefonate o messaggi di amici possibilità di confrontarsi con una persona giovane su notturni. tematiche a loro molto vicine. ‐ Il gioco d’azzardo legale e illegale: i ragazzi, durante gli incontri, hanno percepito come praticare il gioco 40 Alcologia N. 10 ‐ LUGLIO 2011

d’azzardo, anche legale, possa frequentemente All’interno delle famiglie più è alto il livello d’ansia più limitare in tutti sensi la propria esistenza. La perdita questo si traduce in una posizione rigida, volta ad di beni materiali spinge, sovente, alla perdita di escludere dalla vita dei ragazzi, finché sarà possibile, valori ed affetti e ad uno stato di isolamento dai gli strumenti considerati come pericolosi (cellulare, familiari e dagli amici. computer, collegamento internet, accesso ai social Al termine del percorso, è stato proposto ai ragazzi di network, etc.). formulare un decalogo da seguire per evitare i All’interno della scuola invece gli insegnati riportano principali rischi relativi alle tematiche affrontate in un livello di consapevolezza maggiore di quelle che precedenza. I ragazzi con grande difficoltà sono riusciti sono le abitudini di vita dei loro alunni, ma persiste un a realizzare dei suggerimenti utili da proporre ai propri grande senso di frustrazione, legato alla sensazione di compagni o comunque questi consigli sono stati non aver alcuno strumento per intervenire o portare i proposti sottoforma di divieti che di seguito sono stati ragazzi alla riflessione. La discussione nel gruppo ha elaborati insieme agli operatori in un decalogo sul permesso di contenere il senso di spaesamento sopra buon uso degli strumenti elettronici, cellulari, internet, descritto e strutturare alleanze sia tra colleghi che tra ecc. genitori. Il secondo incontro è stato dedicato al tema specifico Il lavoro con gli adulti di riferimento dell’uso di internet da parte dei ragazzi, area In tutte e tre le scuole coinvolte sono stati organizzati fortemente indagata nel questionario e attualmente sei incontri specifici con gli adulti di riferimento: tre fonte di notevole difficoltà. E’ stata coinvolta una con gli insegnanti e tre con i genitori. Gli incontri si professionista del settore che si occupa sono svolti in orari diversi per le due categorie specificatamente della tutela dei minori nella rete, la coinvolte, target che in parte si sovrapponevano quale ha fatto luce sui luoghi comuni più diffusi perché alcuni insegnati erano anche genitori, in rispetto a quello che accade on line, da una parte collaborazione con dei volontari dell’ACAT di Prato. Il descrivendo i rischi effettivi che può correre un ruolo di quest’ultimi era di trasmettere ai gruppi il giovane che utilizza internet e dall’altra sottolineando concetto della sobrietà, che è parte fondamentale del le grandi potenzialità che questo strumento possiede. percorso che viene seguito nei Club Alcologici Dall’incontro si è potuto evincere che gli adulti si Territoriali. sentono molto fragili nel controllo e nell’educazione L’obiettivo del lavoro con gli adulti era: dei figli e degli alunni rispetto all’uso del computer e di 1. mostrare le informazioni emerse dall’indagine con i internet, perché si considerano meno competenti dei ragazzi, loro ragazzi nella relazione con questo strumento 2. analizzare insieme gli aspetti risultati più informatico. emergenti, La tradizione sociologica definisce le nuove 3. verificare la concordanza dei messaggi di generazioni “nativi tecnologici” sostenendo che i promozione alla salute che si veicolano ai ragazzi, giovani nati negli anni della diffusione delle nuove 4. coinvolgere la scuola in un progetto che voleva tecnologie, possiedono già una competenza innata. essere co‐costruito con le varie agenzie in atto, Questo però è parzialmente vero, in quanto riescono a 5. rendere più accessibili informazioni specifiche, fare solo le cose più immediate e non un utilizzo più 6. stimolare una discussione alla luce delle funzionale e ragionato della macchina (9). Il terzo consapevolezze acquisite. incontro è servito ad elaborare delle azioni concrete Nel primo incontro sono stati presentati i dati parziali volte ad affrontare in modo più attivo le difficoltà dell’indagine con lo scopo di dare un feedback emerse. Si è costituito infatti un gruppo spontaneo di immediato agli insegnati rappresentanti la scuola e le incontro/ascolto per adulti e genitori su questa famiglie dei ragazzi intervistati. I dati ovviamente sono tematica che con il sostegno dei volontari dell’ACAT ha stati un terreno fertile da cui si è sviluppata una proseguito gli incontri anche dopo la conclusione del discussione volta alla consapevolizzazione degli adulti progetto. sulle aree apparentemente più a rischio e sui comportamenti maggiormente messi in atto dai Discussione sui risultati ragazzi. Dai gruppi è emerso che sia negli insegnati che Anche se dall’analisi presentata emerge un quadro in nei genitori persiste uno stato ansioso legato alla cui non sono state rilevate particolari situazioni o percezione di impossibilità di controllo dei ragazzi. gruppi a rischio, non si può non soffermarsi su alcune

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“piccole” percentuali, ad “eccezione” di alcuni casi oggettiva e per sempre, è necessario entrare nel isolati e soltanto per determinati aspetti, che cambiamento e dal cambiamento stesso apportare un considerata l’età di riferimento, possono portare a contributo reale. comportamenti compulsivi e a rischio nel prossimo Il profilo dei preadolescenti descritto non stupisce ne futuro. allarma, ma può essere un punto di partenza e di Dalla presente ricerca sono emerse informazioni riflessione, un fotogramma intermedio di un film in cui rilevanti circa le abitudini dei ragazzi. Come mostra tutti siamo protagonisti. anche la letteratura sul tema (10) uno degli aspetti più delicati è quello dell’utilizzo del computer e della rete, BIBLIOGRAFIA che gli espone a rischi elevati anche per altri tipi di 1. Liau A.K., Khoo A., Ang P.H. 2005 — Factors Influencing comportamento, come il gioco d’azzardo on line. Adolescents Engagement in Risky Internet Behavior, in Il quadro dei comportamenti rischiosi in adolescenza “Cyber Psychology & Behavior”, n. 8, fasc. 6, pp. 513– sta cambiando, dall’uso di sostanze illegali al consumo 520 di alcol e al gioco d’azzardo. Tutto questo deve 2. http://www.lrpsicologia.it/internet%20addiction.html spingere gli adulti di riferimento, operatori della salute 3. Keith Bakker, Compulsive gamers 'not addicts', http://news.bbc.co.uk/2/hi/technology/7746471.stm, compresi, ad intraprendere progettazioni e azioni 2008 future in questa direzione. 4. Profilo ed immagine di salute anno 2010‐SdS Prato 5. EDIT 2005‐2008 – Ars 2009 Conclusioni 6. Maria Letizia Rotolo, “Realtà “Virtuali, Psicopatologia in Il progetto Erbavoglio.com si è rivelato un’innovativa rete” esperienza, che ha coinvolto attori differenti (scuole, 7. Cantelmi T., Orlando F., “I nativi digitali”, in Parsi‐ volontariato e terzo settore), ma per ruolo e funzioni Cantelmi‐Orlando, L’Immaginario prigioniero, Mondatori, Milano, 2009 protagonisti della comunità locale. 6. Tisseron S., Missonier S., Stora M. (2006), Il Bambino e il Il risultato dell’indagine fornisce informazioni utili per Rischio del Virtuale, Borla, Roma, 2009 realizzare azioni di prevenzione e promozione alla 8. Educazione, didattica e Internet, salute, che sappiano realmente anticipare ciò che http://www.unimondo.org/Paesi/Guide‐ potrebbe arrecare poi un danno. Emerge inoltre che il didattiche/(offset)/15 target degli adulti è fortemente spaventato dai nuovi 9. Gasser, U., Generation Internet. They’re young, they’re rischi che minacciano i figli e allievi e che l’illusione del networked and they were born into a world of controllo parentale vacilla sulla base della grande computers. What we can learn from Digital Natives. diffusione di elementi da tenere sotto controllo. BMW Magazine, 1, 64‐68, 2010 10. Gasser, U., Cortesi, S., Malik, M., & Lee, A. Information Nonostante questa difficoltà, che alcuni genitori e quality, youth, and media: A research update. Youth insegnati hanno riportato, anche con una sorta di Media Reporter, 2010 “sofferenza”, sono emerse azioni in grado di smuovere l’impotenza; la prima sicuramente è stata la possibilità di condividere un problema e di elaborare insieme delle soluzioni. Considerando l’antico detto “Panta rei” che significa che tutto cambia continuamente e nessuna variabile è

Come è composta Quali di queste persone la tua famiglia? % N vivono in casa con te? % N

Papà 94% 308 Papà 82% 269

Mamma 96% 315 Mamma 93% 304

Compagno/a 9% 29 Compagno/a 5% 16

Fratelli 44% 145 Fratelli 41% 133

Sorelle 43% 142 Sorelle 37% 122 Nonni 18% 58

Nonni 81% 265

Tabella 1: Composizione familiare

42 Alcologia N. 10 ‐ LUGLIO 2011

Grafico 1

Dove hai conosciuto la maggior parte In quali occasioni ti capita di bere alcolici? % dei tuoi amici? % N In famiglia solo in particolari occasioni 40% A Scuola 98% 319 Con gli amici alle feste o ad eventi particolari 14% Figli di amici dei genitori 27% 88 In famiglia regolarmente 4% Corsi extrascolastici 8% 26 Con gli amici nelle classiche uscite 3% Oratorio/scout 28% 92 Da solo 3% Dove abito 23% 74 In altre occasioni 5% Attività sportiva 56% 184 Tabella 3 Altro (vacanze, internet, tempo libero) 15% 48 Tabella 2

Grafico 2

43

Grafico 3

Grafico 4

Grafico 5

44 Alcologia N. 10 ‐ LUGLIO 2011

Grafico 6

Grafico 7

Grafico 8

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Grafico 9

Grafico 10

Grafico 11

46 Alcologia N. 10 ‐ LUGLIO 2011

Documenti

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CATERINA CARTA – Assistente sociale, Sezione Sarda SIA

I servizi di alcologia in Sardegna tra passato e presente

Premessa dell’equipe di alcologia, la formazione del personale Questo lavoro ripercorre inizialmente le principali ad essa destinato nonché dei volontari, e tappe della organizzazione dei Servizi di Alcologia in contemporaneamente il sostegno all’avvio del primo Sardegna. Si sofferma poi in particolare agli anni più CAT a Senorbì, (Club degli Alcolisti in Trattamento recenti, dal 2007 in poi, anno in cui è stato emanato oggi Club Alcologici Territoriali), il terzo in Sardegna. il primo programma regionale per le dipendenze. A La cultura sanitaria è ancora lontana dal pensare tale atto va infatti riconosciuto il merito di aver l’alcologia come branca scientifica indipendente e i sottolineato con chiarezza la necessità di avviare in problemi alcolcorrelati sono generalmente maniera più organica le attività nel settore alcologico inquadrati nei disturbi psichiatrici. Anche l’attività nell’isola. dell’equipe di alcologia di Senorbì nasce come branca delle attività del Centro di Salute Mentale La Regione Sardegna è organizzata in 8 ASL territoriale. Tale settore opera in stretta all’interno delle quali sono presenti i Servizi per le collaborazione con l’Ospedale San Marcellino di Dipendenze, SER.D.1 (Tab. 1). Muravera tanto da sviluppare un numero saliente di Per poter descrivere l’articolazione dei Servizi di ricoveri che richiede alla stessa U.S.L. 18 la Alcologia in Sardegna occorre fare necessario riconsiderazione della organizzazione del settore. riferimento ai Ser.T. La Deliberazione dell’Amministratore Straordinario Sappiamo come fino agli anni settanta non fossero della U.S.L. 18, n. 1580 del 29.09.1993, recependo le presenti disposizioni legislative specifiche in materia indicazioni del Decreto Garavaglia, formalizza alcologica e le persone con problemi alcolcorrelati l’istituzione del Nucleo Operativo per la prevenzione facevano riferimento ai servizi di psichiatria. Tale ed il recupero delle alcoldipendenze, che operava già vuoto normativo non viene adeguatamente dal 1991. Il servizio territoriale, denominato Centro compensato neanche con la legge 162/1990 e con il Alcologico, diventa indipendente dall’area della D.P.R. 309/90 in cui prevale l’attenzione per le Salute Mentale e si configura invece come attività tossicodipendenze da sostanze illegali. periferica territoriale del Reparto di Medicina Dobbiamo attendere il 1993 per avere un primo atto dell’Ospedale Civile San Marcellino di Muravera, il legislativo che si occupa di alcologia. cui Primario ne diventa parimenti responsabile. Infatti il Decreto del 3 agosto 1993 a firma del L’attività viene avviata con una pianta organica Ministro Garavaglia, “Linee di indirizzo per la minima composta da n. 1 medico, n. 1 psicologo, n. 1 prevenzione, la cura, il reinserimento sociale e il assistente sociale, n. 1 infermiere professionale, a rilevamento epidemiologico in materia di suo tempo già formati secondo l’approccio ecologico alcoldipendenza”, dava esplicito mandato alle sociale. Regioni affinché provvedessero ad attivare un Per l’avvio del Centro Alcologico di Senorbì vengono insieme di risposte istituzionali alle domande e ai destinate modeste risorse strutturali già di proprietà bisogni dell'utenza interessata dai problemi della U.S.L. n. 18 ma l’individuazione di spazi alcolcorrelati. appositamente destinati (indipendenti da altri Tranne che per l’iniziativa della U.S.L. n. 18 servizi) permetterà la salvaguardia delle esigenza (Provincia Cagliari), non risulta che la Regione dell’utenza e della specificità degli interventi Sardegna abbia adottato atti specifici di recepimento proposti. del decreto Garavaglia. Nessuna altra della 22 Unità Sanitarie Locali si dota Vale la pena ripercorrere per sommi capi i primi di organizzazione di servizio così specifica per passi di quella esperienza pionieristica. Risale a l’Alcologia. vent’anni fa, esattamente novembre 1991, l’avvio Esperienza similare si avvia presso il Ser.T. di Olbia nella Unità Sanitaria Locale n. 18 di Senorbì , dove dal 1992 un’equipe di operatori, inizia ad occuparsi di Alcologia; l’equipe composta da n. 1 1 Talvolta l’articolazione dei Ser.D. in più sedi non medico, n. 1 psicologo, n. 1 assistente sociale, n. 1 corrisponde all’apertura giornaliera. infermiere professionale, viene formalmente

49 costituita nel 1995 così pure nel Ser.T. di Tempio Aziende potenzieranno gli organici per poter Pausania. Le figure individuate però non sono garantire adeguatamente il servizio. destinate in maniera esclusiva all’alcologia, si La L.R. n. 5 del 2006 esplicita chiaramente dedicano infatti anche alle altre attività del Servizio. l’organizzazione Distrettuale e Dipartimentale. I due Inoltre l’attività viene svolta nel complesso dei locali Dipartimenti individuati per legge, sono il del Ser.T. non esistendo spazi esclusivamente Dipartimento di Prevenzione e il Dipartimento di dedicati a tale settore. Salute Mentale. È all’interno di quest’ultimo che il In seguito alla legge Regionale n. 5 del 26 gennaio legislatore regionale colloca i Servizi per le 1995, Riordino del Sistema Sanitario Regionale, le 22 Dipendenze, ora Ser.D., definiti nella loro Unità Sanitarie Locali vengono ridotte a 8 U.S.L. con articolazione in Strutture Complesse e/o Semplici. la ridefinizione degli ambiti territoriali. Il territorio Contestualmente con DGR n. 45/20 del 7.11.2006 della ex U.S.L. 18 viene diviso: il Sarrabus Gerrei e viene costituita una struttura di supporto tecnico, l’Ospedale San Marcellino di Muravera vengono denominato “Unità Regionale di Coordinamento per accorpati alla U.S.L. n. 8 di Cagliari mentre la le Dipendenze”. Questa unità dovrà fornire supporto restante parte tra cui Senorbì viene annessa alla tecnico‐scientifico all’attività di programmazione e U.S.L. n. 6 di Sanluri. valutazione dell’Assessorato all’Igiene e Sanità e L’Alcologia viene collegata con i problemi droga‐ Assistenza Sociale della Regione Sardegna e correlati e di conseguenza il Centro Alcologico di all’attività assistenziale dei servizi pubblici e privati Senorbì, non potendo costituire servizio per le dipendenze patologiche. indipendente, sarà annesso al Ser.T. di Guspini della L’URCD si fa carico di organizzare, nel corso del 2008, U.S.L. n. 6, seguirà le sorti di tale servizio fino al un corso di formazione regionale in alcologia 2006, anno in cui verranno nuovamente modificati destinato alle equipe e/o al personale dei Ser.T. che gli ambiti territoriali delle U.S.L. si occupano di alcologia. Nonostante l’accorpamento con il Ser.T., il Centro Possiamo dire che in Sardegna l’attenzione Alcologico di Senorbì riesce a mantenere la legislativa ai problemi alcolcorrelati è relativamente distinzione e l’autonomia operativa continuando ad recente. occuparsi esclusivamente di alcologia. Il Piano Regionale sociale e sanitario 2006‐2008 inizia Nel resto della regione di alcologia si occupano infatti a prestare attenzione, accanto al consueto generalmente per affinità, i Ser.T., anche sulla base allarme per l’uso delle droghe illegali e per il fumo da della Legge n. 45 del 1999 che apportando modifiche sigaretta, anche al consumo di bevande alcoliche. al DPR n. 309/90 inserisce esplicitamente accanto Questo documento di programmazione rimanda ad agli interventi per le tossicodipendenze, gli interventi un ulteriore atto specifico di programmazione per gli per l’alcoldipendenza correlata. interventi nel settore delle dipendenze, inclusi Nessuna variazione organizzativa consegue tabagismo e alcolismo. all’entrata in vigore della legge n. 125 del 30 marzo È nel 2007 con DGR n 12/3 del 23.03.2007, che la 2001 “Legge quadro in materia di alcol e problemi Regione Sardegna delibera il primo Programma alcolcorrelati”. regionale d’interventi nel settore delle dipendenze in La legge regionale 28 luglio 2006, n. 10: “Tutela della attuazione del Piano regionale dei servizi sanitari. salute e riordino del servizio sanitario della La tabella contenuta in tale programma censisce Sardegna. Abrogazione della legge regionale 26 chiaramente la situazione dei Servizi di Alcologia, gennaio 1995, n. 5” ridefinisce ancora una volta risultando formalmente costituiti solo nella sede di l’organizzazione del Sistema Sanitario Regionale in 8 Senorbì della ASL n. 8 di Cagliari, e Samassi della ASL ASL ridisegnandone i confini territoriali che dal 2006 n. 6 di Sanluri, per parziale eredità dal Servizio di devono coincidere con gli ambiti territoriali delle Senorbì, come già specificato in precedenza. nuove province. Il programma prende atto del fatto che in Sardegna È a questo punto che le sorti del Centro Alcologico di l’assistenza alle persone con dipendenza da sostanze Senorbì cambiano nuovamente in quanto il Distretto psicoattive legali e/o illegali e/o comportamentali Sanitario in cui ricade viene scorporato dalla ASL n. 6 viene erogata da servizi non necessariamente di Sanluri e annesso alla ASL n. 8 di Cagliari. La ASL n. organizzati per rispondere specificatamente alle 6 e la ASL n. 8 conservano ciascuna parte della problematiche alcolcorrelate e alle necessità degli struttura organizzativa e del personale. Entrambe le individui con dipendenza da alcol.

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Si sottolinea altresì la difficoltà, per le persone con coordinamento operativo e organizzativo delle problemi alcolcorrelati, a rivolgersi ai Ser.D. per il attività cliniche e amministrative dei Servizi per le timore di essere stigmatizzate come Dipendenze. tossicodipendenti. Pertanto si ravvisa la necessità che, nella ASL n. 1 di È sulla base di ciò che vengono indicate alcune Sassari e nella ASL n. 8 di Cagliari, le attività relative prioritarie linee d’azione, tra cui la necessità che ogni alla Salute Mentale e alle Dipendenze siano Ser.D. fornisca l’assistenza necessaria per le organizzate in due Dipartimenti strutturali separati problematiche alcol‐correlate, anche attraverso denominati “Dipartimento Aziendale della Salute l’individuazione di equipe funzionali tematiche nel Mentale” (DSM) e “Dipartimento Aziendale delle campo dell’alcologia, seppure dedicate a tale attività Dipendenze” (DD). non necessariamente in maniera esclusiva. Inoltre Inoltre, considerata la rilevanza sociosanitaria delle l’equipe funzionale di alcologia deve diversificare la problematiche connesse con l’uso di alcol e le propria attività in base alle necessità degli utenti, problematiche psichiatriche, presso l’ASL n. 8 di assicurando l’assistenza sia all’interno dei locali dei Cagliari, e afferente all’istituendo “Dipartimento Ser.D. che in locali differenti da quelli utilizzati per il Aziendale della Salute Mentale” viene compresa trattamento delle altre dipendenze. anche la struttura complessa denominata “Centro Fondamentale importanza riveste l’area per il trattamento dei disturbi psichiatrici alcol dell’integrazione e collaborazione con il volontariato correlati”. e l’auto aiuto, particolarmente rilevante per gli Con il medesimo atto viene revocata l’Unità interventi alcologici (Alcolisti Anonimi (AA), Al‐Anon Regionale di Coordinamento per le Dipendenze. e CAT, Club degli Alcolisti in Trattamento /oggi Club In questo variegato panorama di atti deliberativi Alcologici Territoriali (Metodo Hudolin). Il regionali possiamo ritenere significativamente Programma sottolinea che le equipe alcologiche rilevante proprio il DGR n. 12/3 del 27.03.2007 e devono instaurare una stretta collaborazione con le l’allegato Programma regionale per le dipendenze in varie associazioni attive nel settore presenti nel quanto contenete indicazioni inedite per gli territorio. interventi in ambito alcologico. Come previsto nelle deliberazioni n. 30/38 del Ma se ad oggi dovessimo fare una valutazione di 2.8.2007 e n. 35/6 del 12.9.2007 gli interventi relativi quanto è stato recepito di quel programma vediamo al settore alcologico vanno appositamente che si registrano, almeno formalmente, poche organizzati all’interno dei Ser.D. (strutture variazioni rispetto al decennio precedente. complesse o semplici) e questi ricompresi all’interno Il decreto sembra essere stato recepito in maniera del Dipartimento Salute Mentale Dipendenze. Gli parziale nella generalità delle ASL regionali in quanto Atti aziendali si conformano a tali direttive. tutte offrono, come in passato, servizi per le persone Ma nel 2009 con DGR n. 39/5 del 27.8.2009 le con problemi alcolcorrelati sintetizzabili, tranne Regione Sardegna modifica le precedenti alcune differenziazioni, in: deliberazioni n. 30/38 del 2.8.2007, n. 35/6 del ‐ accoglienza, diagnosi e presa in carico delle 12.9.2007 e n. 45/20 del 7.11.2006, introducendo persone con problemi alcolcorrelati, associati o modifiche relative all’organizzazione dei meno ad altre patologie (dipendenza da sostanze Dipartimenti. stupefacenti, gioco d’azzardo patologico, In sostanza si rileva che il modello organizzativo, disturbo psichiatrici); individuato per tutte le AA.SS.LL. della Sardegna, di ‐ definizione e attuazione di programmi terapeutici fatto non risponde alle esigenze organizzative delle individualizzati; AA.SS.LL. che operano in una ampia estensione ‐ attività preventive e di sensibilizzazione. territoriale, con un’alta concentrazione di utenti e Purtroppo la carenza degli organici impedisce che il più Servizi per le Dipendenze, come nel caso della personale appositamente formato e dedicato per ASL n. 1 di Sassari e n. 8 di Cagliari. l’Alcologia, possa svolgere l’attività in modo In queste realtà la creazione di un unico continuativo ed esclusivo in questo ambito. È infatti Dipartimento della Salute Mentale e delle frequente che si assolvano altre mansioni inerenti Dipendenze di grande dimensione non ha tenuto l’attività dei Ser.D. Nonostante ciò anche laddove le conto della peculiarità e della complessità da un lato equipe si sono costituite “sul campo” (ASL Oristano) della salute mentale, dall’altro delle specificità dei esse prevedono la multi professionalità (medico – servizi per le dipendenze che necessitano di un psico – sociale) a voler almeno mantenere un 51 approccio multidimensionale alle problematiche comunità multifamiliari delle famiglie con problemi alcolcorrelate. alcolcorrelati e complessi. Così come in passato, tranne nella ASL n. 8 di Cagliari Il servizio pubblico ha sviluppato rapporti di stretta e nella ASL n. 6 di Sanluri, le attività alcologiche collaborazione e sostegno con l’Associazione dei vengono svolte utilizzando i medesimi spazi dei Club degli Alcolisti in Trattamento “Il Ponte” di Olbia, Ser.D. in particolare per la realizzazione di interventi psico‐ L’area dell’integrazione delle attività delle equipe educazionali, scuole alcologiche territoriali, o di funzionali di alcologia con i Medici di Medicina promozione sul territorio; attivazione del chiosco Generale e gli Ospedali, risulta piuttosto variegata: analcolico durante le feste patronali e di quartiere, tardano a decollare i protocolli operativi tra ASL e iniziative di sensibilizzazione comunitaria, MMG. Si è a conoscenza della definizione di organizzazione di interclub zonali e regionali, riunioni protocolli di collaborazione fra equipe di alcologia e i mensili di supervisione dei servitori insegnanti. Medici di Medicina Generale nella ASL di Olbia, e di A tutte le famiglie prese in carico dal servizio viene accordi di collaborazione seppure non formalmente proposta la frequenza del Club più vicino per sottoscritti, in altre ASL. Spesso la collaborazione con residenza, i servitori insegnanti dei club propongono MMG e Ospedale è limitato all’invio di utenti e alle famiglie l’accesso al servizio ogni volta che richiesta di consulenze. emergono problemi sanitari. Si ha conoscenza che la ASL di Olbia ha stipulato La ASL n. 7 Carbonia Iglesias, fin dal 1999 ha degli accordi con i reparti di medicina dei presidi sostenuto l’avvio dei Club nel territorio e puntato ospedalieri di Olbia, Tempio, La Maddalena per la alla diffusione dei programmi alcologici territoriali disintossicazione da sostanze alcoliche e il secondo l’approccio ecologico sociale; solo di trattamento della sindrome astinenziale, garantendo recente però la ASL n. 7 ha individuato, all’interno la continuità assistenziale fra ospedale e servizio. La del personale dei SER.D., una equipe destinata ASL di Cagliari nel tempo ha confermato la all’alcologia e composta da n. 1 medico, n. 1 collaborazione con il reparto di Medicina psicologo, n. 1 infermiere professionale. dell’Ospedale San Marcellino di Muravera: nello La ASL n. 8 Cagliari dal 2006 ha decisamente stesso Distretto l’equipe di alcologia della ASL incentivato le attività del settore alcologico. Dal 2009 garantisce periodicamente la presenza sul territorio; all’interno del Dipartimento delle Dipendenze, è contemporaneamente sono stati avviati rapporti di attiva, l’Unità Operativa per le Dipendenze da Alcol collaborazione con l’ospedale San Giuseppe di Isili, Tabacco e Gap con personale appositamente mentre altre strutture del privato convenzionato dedicato, in parte di nuova acquisizione e in parte dimostrano disponibilità alla collaborazione. già destinato per il Centro Alcologico di Senorbì: 4 Al momento non sono stati avviati programmi medici, 2 infermieri professionali, 1 psicologo, 1 regionali di formazione per i MMG e Ospedalieri, si assistente sociale, 1 educatore professionale. Il registrano però iniziative dei Ser.D. che servizio opera a livello aziendale e si articola in due predispongono offerte formative sul tema. L’Unità sedi stabili, a Cagliari e Senorbì e due ambulatori Operativa di Alcologia della ASL Cagliari nel corso del periferici a Muravera e Pula. L’unità operativa dal 2009 ha organizzato per i MMG di due Distretti, due novembre 2009 opera in spazi appositamente giornate di formazione sui Problemi Alcolcorrelati e destinati distinti dal Ser.D. Complessi. Il modello alcologico dell’Unità Operativa per le La collaborazione pubblico privato e in particolare Dipendenze da Alcol tabacco e Gap della ASL n. 8, l’implementazione del lavoro di rete nella comunità, nasce sulle basi della esperienza degli operatori che con il sostegno e l’incentivazione delle realtà di avevano visto nascere il Centro Alcologico di Senorbì mutuo aiuto in alcune realtà appare ben consolidata, nel lontano 1991. In continuità con i programmi già ASL Cagliari, ASL Olbia, ASL Sassari, ASL Carbonia avviati nel territorio, e in seguito ad una Iglesias, ASL Nuoro, mentre appare più instabile e intensificazione delle iniziative formative e di precaria in altre zone. sensibilizzazione, si sono diffusi nuovi Club nel Dal materiale in possesso si possono segnalare in territorio e si sono consolidate le collaborazioni con particolare le esperienze di alcune ASL. le Associazioni zonali, ACAT Solidarietà di Senorbì, La ASL n. 2 di Olbia, che dal 1993 ha attivato l’equipe ACAT del Sarrabus Gerrei e la nuova ACAT Il Faro di di alcologia, ha promosso dal 1993 la nascita e lo Cagliari. sviluppo nel territorio dei CAT, Metodo Hudolin, 52 Alcologia N. 10 ‐ LUGLIO 2011

Il servizio ha privilegiato il modello ecologico sociale - Dott. Giampaolo Carcangiu Dirigente Medico che unitamente al trattamento delle complicanze Unità Operativa per le Dipendenze da Alcol, mediche offre un valido modello riabilitativo di Tabagismo e GAP ASL n. 8 Cagliari approccio familiare e di comunità, aperto, flessibile, e positivo che implica un ruolo attivo delle famiglie, Leggi e documenti citati una partecipazione diretta degli individui, una ‐ Legge 26 giugno 1990, n. 162 Aggiornamento, dimensione di auto aiuto e di aiuto reciproco, una modifiche ed integrazioni della legge 22 azione psico‐educativa e il lavoro di rete. dicembre 1975, n. 685, recante disciplina degli Un modello che favorisce l’utilizzazione delle risorse stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, dei singoli, delle famiglie, del volontariato, delle cura e riabilitazione dei relativi stati di istituzioni pubbliche e private e tossicodipendenza contemporaneamente accelera il cambiamento ‐ DPR 9 ottobre 1990, n. 309 Testo unico delle culturale promuovendo la salute, e ponendosi come leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e finalità il miglioramento della qualità della vita nella sostanze psicotrope, prevenzione, cura e comunità. Il complesso di interventi così delineato si riabilitazione dei relativi stati di va sempre più articolando e affinando su una duplice tossicodipendenza linea strategica, da una parte quella dello sviluppo di ‐ Decreto Ministeriale del 3 agosto 1993, Linee di abilità del sistema “utente” e dall’altra delle risorse indirizzo per la prevenzione, la cura, il dell’ambiente in una direzione non più supportiva e reinserimento sociale e il rilevamento assistenzialista del singolo ma facilitante epidemiologico in materia di alcoldipendenza l’incremento delle competenze del sistema famiglia ‐ Legge Regionale del 26 gennaio 1995 n. 5, e dell’intera comunità locale. Riordino del Sistema Sanitario Regionale L’approccio metodologico adottato consente di ‐ Legge n. 45 del 1999 intervenire nelle situazioni di disagio fisico psichico e ‐ Legge del 30 marzo 2001 n. 125, Legge quadro in sociale in maniera incisiva utilizzando tutte le risorse materia di alcol e problemi alcolcorrelati presenti nei sottosistemi della comunità locale. ‐ Legge regionale del 28 luglio 2006, n. 10, Tutela Consente inoltre di porre in essere interventi precoci della salute e riordino del servizio sanitario della e sempre più orientati verso la promozione della Sardegna. Abrogazione della legge regionale 26 salute e la responsabilizzazione collettiva. gennaio 1995, n. 5 Al di là degli indirizzi di politica sanitaria che non ‐ DGR n. 45/20 del 7.11.2006, Interventi per il sempre, o non ancora, hanno avuto come esito la miglioramento della qualità e coordinamento dei strutturazione di servizi specifici per l’alcologia, servizi pubblici e privati per le dipendenze possiamo dire che in queste esperienze ruolo patologiche fondamentale ha avuto la presenza, all’interno dei ‐ Piano Regionale sociale e sanitario 2006‐2008 servizi, di personale formato all’approccio ecologico ‐ DGR n 12/3 del 23.03.2007, Programma sociale ai problemi alcolcorrelati. Ciò infatti ha regionale d’interventi nel settore delle favorito lo sviluppo del lavoro di rete e la diffusione dipendenze in attuazione del Piano regionale dei dei programmi alcologici territoriali. servizi sanitari ‐ DGR n. 30/38 del 2.8.2007, Principi e criteri per Ringraziamenti l’atto aziendale delle Aziende Sanitarie Locali Si ringraziano le ASL che hanno aderito alla richiesta ‐ DGR n. 35/6 del 12.9.2007, Progetto strategico di collaborazione: ASL n. 2 Olbia, ASL n. 5 Oristano, salute mentale: linee d’indirizzo per ASL n. 6 Sanluri, ASL n. 8 Cagliari. l’organizzazione dei dipartimenti di salute In particolare per i contributi scritti: mentale e delle dipendenze - Dott. Salvatore Carai Direttore Ser.D. ASL n. 2 ‐ DGR n. 39/5 del 27.8.2009, Modifica della DGR n. Olbia 30/38 del 2.8.2007 “Principi e criteri per l’atto - Dott.ssa Antonella Panzitta Assistente Sociale aziendale delle Aziende Sanitarie Locali”, della Specialista Ser.D. ASL n. 2 Olbia DGR n. 35/6 del 12.9.2007 ”Progetto strategico - Dott. Cao Andrea Responsabile Alcologia della salute mentale: linee d’indirizzo per ASL n. 5 Oristano l’organizzazione dei dipartimenti di salute - Dott. Angelo Fois Direttore Ser.D. ASL n. 6 Sanluri mentale e delle dipendenze” e della DGR n.

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45/20 del 7.11.2006 “Interventi per il privati per le dipendenze patologiche”. miglioramento della qualità dei servizi pubblici e

Bibliografia - Carcangiu G. et al., I Club degli Alcolisti in - Folgheraiter F. e Donati P. (a cura di), Teoria e Trattamento, nuova realtà in Sardegna, in Rivista pratica del lavoro sociale di rete, Erickson, 1991 Appunti Sparsi – 4/92 ‐ 10,13 - Hudolin Vl., Club degli Alcolisti in Trattamento, - Carcangiu G. et al., I programmi alcologici in 2001, Sardegna, in Il sistema ecologico sociale dei club di - Hudolin Vl., Manuale di Alcologia, Erickson, 1990 alcolisti in trattamento in Sicilia, Ed. Solidarietà, - Hudolin Vl., Psichiatria, Alcologia, Riabilitazione, 1994 Erickson, 1997 - Carcangiu G. et al., Servizio di Alcologia e territorio, - Hudolin Vl., Sofferenza multidimensionale della un'integrazione possibile, in Rivista Appunti Sparsi famiglia, 1995 (VR). – 1/94 ‐ 8, 10 - Hudolin Vl., Verso un concetto ecologico di salute, - Carcangiu G. (a cura di), Manuale di Ecoalcologia, Erickson, 1992 Teoremanuno, 2011

ASL 1 SASSARI SerD Sassari ‐ Alghero ‐ Ozieri ASL 2 OLBIA – TEMPIO SerD Olbia e Tempio ASL 3 NUORO SerD Nuoro ‐ Macomer ‐ Siniscola ASL 4 LANUSEI SerD Lanusei e Tortolì ASL 5 ORISTANO SerD Oristano ASL 6 SANLURI SerD Guspini – Unità di Alcologia Samassi ASL 7 CARBONIA – IGLESIAS SerD Carbonia ‐ Iglesias SerD Cagliari (2) ‐ Quartu S.Elena ASL 8 CAGLIARI Unità Operativa per le Dipendenze da Alcol Gap e Tabagismo (Cagliari e Senorbì) DSM Centro per il Trattamento dei disturbi psichiatrici alcolcorrelati Tabella 1 – Distribuzione dei servizi alcologici nelle ASL della Sardegna

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EMANUELE SCAFATO Reparto Salute della Popolazione e suoi Determinanti, Osservatorio Nazionale Alcol, WHO CC for health promotion and research on alcohol and alcohol related health problems, CNESPS, Istituto Superiore di Sanità, Roma

Alcol: la nuova addiction

Riassunto Abstract L’alcol è il terzo fattore di rischio per morti Alcohol is worldwide the third risk factor for premature e disabilità nel mondo, il secondo premature deaths and disability, the second all in Europa. In Italia, rilevanti cambiamenti over Europe. In Italy, relevant changes in alcohol nei modelli di consumo alcolico rispetto agli consumption models far from the traditional use patterns are currently influencing the rise of stili e modelli tradizionali fanno rilevare new epidemiological trends connected with risky nuove tendenze epidemiologiche connesse a consumption and binge‐drinking models fenomeni di consumi a rischio e di contributing to a rethinking of alcohol as main intossicazione alcolica che stanno substance and examples for a renewed concept contribuendo a connotare l’alcol come and culture of addiction. sostanza principe e come paradigma di una rinnovata, emergente concezione e cultura di addiction .

L’alcol è il terzo fattore di rischio per morti relativamente a incidenti stradali ma sempre premature e disabilità nel mondo, il secondo in più spesso violenza e criminalità agite sotto Europa, che si contraddistingue come l’area con l’influenza dell’alcol. In maniera singolare, i più rilevanti cambiamenti nei modelli di osservata attraverso la lente del danno sociale, consumo alcolico rispetto agli stili e modelli l’alcol è la sostanza psicoattiva di maggiore tradizionali e il più elevato impatto registrato su impatto, addirittura maggiore, di tutte le scala mondiale in termini di disabilità, mortalità droghe illegali. È un assunto non così scontato prematura e malattia. La risoluzione ma, verosimilmente, molto realistico dell’Assemblea Mondiale dell’Organizzazione considerata la bassa percezione degli effetti Mondiale della Sanità (OMS), adottata negativi esercitati dall’alcol come fattore all’unanimità da 193 Stati Membri, condivide la determinante nelle separazioni, nelle necessità e l’urgenza di un’azione e di problematiche lavorative con la perdita della un’articolata strategia di prevenzione. L’OMS sicurezza economica e del lavoro, nella violenza stima che il 3,8 per cento di tutte le morti sono intrafamiliare, nel maltrattamento ai minori, attribuibili all’alcol; in Europa le prevalenze negli atti di teppismo e vandalismo nei contesti raddoppiano essendo la Regione Europea quella di aggregazione. Troppi stereotipi sono legati con il maggior consumo pro capite del pianeta. alle interpretazioni del bere fino È sempre più evidente l’impatto su patologie all’intossicazione, il binge‐drinking, o del bere importanti come il cancro, le patologie estremo come, ad esempio, l’eye‐balling, il vascolari, quelle epatiche. Le ricadute nei balconing, la drunkorressia solo per citarne giovani, invece, si fanno sentire soprattutto alcuni; un’interpretazione diffusa, ma non 55 supportata da alcuna evidenza oggettiva, sul bere responsabile che, da uno standard vorrebbe tutti questi individui “disagiati”, tipicamente connotante le modalità di liquidando in una battuta un problema marketing commerciale, si è trasformato in base estremamente più complesso, più articolato e strategica a supporto di iniziative di soprattutto, sconosciuto nella nostra nazione informazione, comunicazione, prevenzione, sino a dieci anni fa. Molto è cambiato sensibilizzazione promosse da soggetti non nell’ultimo decennio. È cambiato il valore deputati a tale ruoli, tipicamente istituzionali, dell’alcol, uso non consumo per quattro milioni per esaltare e consolidare il concetto di ubriachi in Italia ogni anno; rischio, non notoriamente di basso profilo dissuasivo del moderazione per nove milioni di persone che “bere responsabilmente” o del “bere non desiderano ispirarsi a stili di vita o a modelli consapevolmente” che secondo l’OMS non di consumo sani. Una platea di consumatori che pone in evidenza il vero significato della ha mostrato, nel suo complesso, di saper responsabilità, della consapevolezza e, cambiare diminuendo, dimezzando il consumo sopratutto, della moderazione. L'OMS, nella medio pro‐capite di alcol ma soprattutto grazie Framework on Alcohol, è chiara a riguardo: ad un ripensamento da parte dei moderati che “Appellarsi esclusivamente alla responsabilità sono diventati ancora più moderati. Lo zoccolo individuale di bere con responsabilità manca di duro dei consumatori a rischio è, infatti, una significato contestuale, non considera il fatto costante da oltre dieci anni, una media di 8‐10% che le decisioni spesso devono essere prese di individui “normali”, non disagiati, ma giovani, quando l’individuo è già intossicato, e adulti in età produttiva, anziani che non si raramente produce una risposta significativa in mostrano sensibili alle (poche) campagne di termini di comportamento”. Le raccomandazioni sensibilizzazione o ai programmi di prevenzione internazionali, redatte dopo due anni di probabilmente ininfluenti anche a causa della dibattito, non sono vincolanti; attraverso alcuni contro‐sensibilizzazione del marketing principi guidano e sollecitano un’attenta commerciale, che investe oltre 300 milioni di valutazione delle opzioni che le politiche di euro l’anno per la pubblicità degli alcolici, 65 prevenzione e di controllo sull’alcol devono milioni sul web. L’alcol è positivo, performante, considerare per superare le barriere che dà successo, è trendy, è tutto ciò che si impediscono l’esercizio del diritto della persona potrebbe desiderare e se non lo si desidera a vivere in un ambiente familiare, sociale e allora si è “fuori” , si è “sfigati” non sei parte di lavorativo protetto dalle conseguenze negative quel gruppo che poi, crudelmente, ti emargina, dell’alcol. Si tratta di un invito alla ti esclude se l’alcol non lo sai reggere. Addiction responsabilità, che sintetizza l’approccio da indica dipendenza, l’esser schiavi di riti, di perseguire nel breve, medio e lungo termine: clichet, di luoghi comuni, di false credenze, di responsabilità dell’individuo, della famiglia, ma miti da sfatare e di una ambiguità comunicativa, anche responsabilità etica delle imprese, del anche istituzionale, che evita accuratamente di mondo della produzione, della distribuzione, del sottolineare che l’alcol genera più problemi di marketing e delle stesse istituzioni. Le quanti non ne possa curare. È il caso della conseguenze negative dell’uso rischioso e mortalità evitabile; ventimila morti come stima nocivo di alcol si registrano, come noto, anche a minimale annuale dell’impatto estremo bassi livelli di consumo rappresentando un peso dell’alcol in Italia è un dato ufficiale, un allarme per le famiglie, le società e impattano sui riportato in Parlamento da anni. La droga ne fa sistemi sociali e sanitari, spesso ignorati, meno di mille, gli incidenti stradali cinquemila nonostante l’evidenza che l’onere sostenuto sia circa ma ventimila morti non scuotono, non in crescita, anche a causa dell’incremento delle turbano e, alla luce delle esperienze condotte, prestazioni specifiche (ospedalizzazione, ricorso generano quasi esclusivamente diluiti messaggi ai servizi sanitari e al pronto soccorso, ricorso ai

56 Alcologia N. 10 ‐ LUGLIO 2011 servizi per la riabilitazione dell’alcoldipendenza) scolastica, familiare, sociale, istituzionale è da e della gestione dei costi indiretti come quelli creare per evitare che l’episodio si ripeta? Come conseguenti all’incidentalità stradale si organizza l’identificazione precoce e alcolcorrelata, prima causa di morte tra i giovani l’intervento motivazionale nelle persone che in Italia, e al traghettamento verso il consumo sono a rischio ma possono essere ricondotti di droghe illegali di cui l’alcol favorisce verso modelli ispirati a stili sani di vita e di l’assunzione “ricreazionale” nei luoghi di consumo? Come si garantisce un accesso aggregazione giovanile. La nuova addiction è ottimale ai servizi competenti a chi ha avuto l’alcol. Non quella dei sessantanovemila alcol problemi di alcol e guida favorendo l’avvio alla dipendenti in carico ai servizi per la prevenzione in un contesto non condiviso con la disassuefazione o del milione e mezzo di riabilitazione dalla tossicodipendenza o alcodipendenti che la Società Italiana di dall’alcodipendenza? Chi ha ruolo per attuare la Alcologia stima in Italia, bensì di quella parte prevenzione di queste forme di addiction? sommersa ma visibile di individui che sente Come si fa a ricostruire il controllo formale della l’esigenza dell’intossicazione collettiva, il società che ha esercitato per secoli un ruolo di butellon, contrastato a fatica dalle autorità educazione e protezione formale sui giovani, comunali, dei 9 milioni di persone che beve accompagnandoli nel loro percorso di oltre i limiti su base quotidiana rappresentando sperimentazione, di iniziazione e che oggi ha un costo presente e futuro per la collettività che abbandonato la vocazione della salute e della paga per gli effetti sulla salute, dei 4 milioni di sicurezza dei più vulnerabili? Come si ubriachi, i binge‐drinkers, che non trovano contrastano le pressioni positive al bere supporto al cambiamento in contesti sociali e di evitando di consentire forme di persuasione aggregazione in cui l’unico valore e l’unica indirizzate ai contesti di aggregazione giovanile, alternativa è l’alcol. Per tutti questi individui agli eventi culturali, musicali, sportivi ad essi non c’è da attendere la cirrosi o l’incidente indirizzati? La speranza è che la sensibilità e la alcolcorrelato; si sopravvive in una dimensione cultura della prevenzione del rischio e del gravata dagli effetti immediati, spesso tangibili danno possano, nell’interesse della collettività, dell’alcol, a volte sociali, sempre più spesso di assumere la valenza e il ruolo capaci di ridurre salute come la perdita del 10‐20% di capacità nel tempo l’esigenza di risorse mnemonica o di orientamento dopo qualche irragionevolmente destinate alla cura tardiva mese di intossicazione alcolica nel fine della dipendenza secondo l’assunto che un settimana. Fenomeni che richiamano numerosi grammo di prevenzione costi sempre meno di interrogativi. Che percorsi sono a disposizione un chilo di cura. Ricordando che la prevenzione di un minore intossicato che giunge in un è un investimento per la società e non un costo. Pronto Soccorso, fatta eccezione per la disintossicazione? Quale rete di protezione

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Segnalazioni

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Segnalazioni

Inserto sui contributi del master di primo livello “Alcol e tabacco: stili di vita e patologie correlate”

A partire da questo numero della rivista pubblichiamo, in questa sezione, alcuni contributi di operatori che hanno frequentato il master di primo livello “Alcol e tabacco: stili di vita e patologie correlate”, che si svolge presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Firenze.

Il lavoro che andiamo a presentare è l’estratto della prova finale relativa all’anno accademico 2010‐2011.

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SARAH SANTINI – dottore in Igiene Dentale

L’intervento breve applicato durante la seduta di igiene orale professionale tramite l’utilizzo dell’Audit

Riassunto Abstract L’alcol rappresenta una delle problematiche Alcohol is one of the most important issues più importanti nel nostro paese. of our country. Contributing of this growth Per poter contribuire e ridurre tale crescita and reduce dental hygienist, during sessions l’igienista dentale, durante le sedute of oral hygiene, has the possibility of using d’igiene orale, ha la possibilità di utilizzare the audit and to provide l’Audit e l’intervento breve per fornire information and encourage a better informazioni ed incentivare uno stile di vita lifestyle. migliore. The results obtained from this study Dai risultati ottenuti da tale studio si evince suggests that brief intervention has been che l’intervento breve ha dato i suoi frutti, successful, in fact, a significant proportion difatti in una parte significativa della of the population examined there was popolazione presa in esame si sono evidence of improvements in terms of evidenziati miglioramenti in termini di consumption and rating of the audit. consumo e punteggio dell’Audit. The dental hygienist has the possibility to L’igienista ha quindi la possibilità di poter use the audit as an investigative tool to sfruttare l’Audit come strumento di indagine intercept risky behaviors. per intercettare comportamenti rischiosi.

Parole chiave: igiene orale e colluttori, alcol, Key words: oral hygiene and mouthwash, audit, intervento breve o colloquio alcohol, audit, brief intervention or motivational motivazionale, stili di vita interviewing, lifestyle

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Introduzione stili di vita delle persone, in un successivo momento L’alcol rappresenta, insieme al fumo, la principale abbiamo inserito un secondo foglio di domande da causa di malattia; l’abuso di alcol alla guida è, in far compilare ai pazienti. In questo modo, attraverso Italia, la prima causa di morte prematura registrata informazioni relative all’alimentazione, all’attività tra i giovani. extra‐lavorativa e alle disposizioni soggettive Secondo le stime del WHO, i prodotti contenenti abbiamo un quadro più completo dei soggetti (Figura alcol sono responsabili del 9% del carico totale di 1). Le persone che hanno compilato anche questo malattie dell’individuo. Il danno provocato dall’alcol questionario sono in totale 218. impone un peso economico per l’individuo, le Durante il secondo incontro, a tutti coloro che famiglie, la società attraverso costi sanitari, perdita risulteranno sprovvisti di tale questionario, verrà di produttività, morbilità, mortalità precoce che chiesto di completarlo, così da omogeneizzare la complessivamente sono stimabili pari al 2‐5% del PIL raccolta dati. (1). Tali considerazioni hanno sollecitato la necessità Le persone che sono state riviste una seconda volta, di ricerche, attività, strategie e misure, preventive, durante questo primo semestre di ricerca, sono in gestionali, ma anche legislative, ispirate ai principi di totale 86. A questi soggetti è stato ripetuto l’Audit una evidence based prevention. L’alcol quindi è un test e fatto il calcolo delle unità alcoliche consumate problema a 360° assai diffuso e a più livelli, uomini, la settimana precedente al recall di igiene orale (re‐ donne, anziani, persone benestanti, ceto medio, test). disoccupati, ragazzi, etc. Proprio dalla necessità di nuove strategie è scaturito Protocollo di ricerca l’interesse per la figura dell’igienista dentale e per il Tale ricerca è rivolta esclusivamente ai maggiorenni. ruolo che essa ricopre nell’ambito della prevenzione 1° seduta: si procede quindi con la somministrazione delle patologie orali e per le possibili potenzialità nel della prima parte del test in cui vengono chiesti i dati contribuire alla riduzione della problematica “alcol”. anagrafici, la professione, il consumo o meno di Aiuto che non si basa solo sulla pura e semplice sigarette o tabacco e l’audit con le relative unità diffusione dei dati e delle informazioni relative alcoliche consumate nella settimana precedente alla all’alcol, ma anche sull’utilizzo di validi strumenti che seduta d’igiene orale. possano fungere da linea guida per poter Una volta terminata l’indagine relativa alla possibile interpretare al meglio le abitudini ed i consumi di dipendenza, in base al risultato ottenuto grazie bevande alcoliche dei pazienti. all’audit, viene svolto un brief intervention e A tal proposito è stato preso in considerazione consegnato del materiale informativo. l’Audit come strumento di ricerca per venire a In presenza di un paziente facente parte della conoscenza delle abitudini alcoliche dei pazienti che categoria “livello a basso rischio” l’intervento breve afferiscono allo studio odontoiatrico e prevede un’educazione alla salute, supporto e conseguentemente intervenire specificatamente in creazione di modelli di comportamento, sviluppando base ai risultati ottenuti. quindi una prevenzione di base. Attraverso tale intervento si vuole quindi ottenere Nei soggetti che risultano “a rischio” verrà portato una maggiore divulgazione di informazioni relative avanti un discorso incentrato sul pericolo che alla problematica dell’alcol e migliorare lo stile di vita corrono se continueranno a mantenere tali abitudini dei pazienti odontoiatrici. alcoliche. Coloro che rientreranno nel gruppo “rischio Materiali e metodi dannoso” si renderà necessario spiegare e valutare La popolazione di questo studia conta 244 soggetti di la situazione in quanto questa categoria prevede che cui 113 maschi e 131 femmine, con un’età compresa il paziente, a causa del consumo di alcol, possieda un tra i 18 e 91 anni. Per quanto riguarda la posizione danno fisico. professionale il 26,2% è pensionato, l’8,6% è In ultimo, negli individui che appartengono al livello casalinga, il 45,9% è lavoratore dipendente mentre il di rischio “alcol dipendenza”, la caratteristica 19,3% è lavoratore in proprio. predominante è il continuo desiderio di bere. In Rendendoci conto che l’Audit, insieme all’anamnesi questo caso oltre all’intervento breve e alla e ai grammi di alcol consumati settimanalmente, non consegna del materiale informativo, si renderà riusciva a fornirci delle informazioni esaustive sugli

64 Alcologia N. 10 ‐ LUGLIO 2011 necessario inviare il paziente presso i servizi sportiva e quelle culturali e artistiche sono le più specializzati. omogenee cioè presentano una minore dispersione Il tempo per sviluppare questa prima parte è nella distribuzione delle ore (DS sport=4,0; DS cult all’incirca 7‐10 minuti. art=2,1). Nello specifico vengono mediamente Dopodiché si procede con la normale routine di una praticate circa 3 ore alla settimana di sport e 1 ora di seduta di igiene orale professionale. attività culturali ed artistiche. Prima di congedare i pazienti, questi vengono fatti Attraverso un’analisi dei cluster abbiamo identificato accomodare in sala d’attesa dove viene chiesto loro tre diverso profili della popolazione afferente allo di compilare un secondo test relativo studio odontoiatrico, basandoci sull’alimentazione e all’alimentazione, alle attività extra‐lavorative e al le bevande da loro consumate. loro livello di soddisfazione e felicità. Il primo gruppo (ALIMENTAZIONE MEDIA) è In base alle necessità odontoiatriche i pazienti sono caratterizzato da un’alimentazione varia che stati rivisti per il recall a distanza di 3‐4‐6 mesi. comprende sia carne che pesce, latticini tisane 2° seduta: durante il secondo incontro, chiamato re‐ consumo di zucchero, frutta e verdura. È un regime test, prima di procedere con il normale svolgersi di alimentazione piuttosto vario, ma sul quale si può della seduta d’igiene orale, è stato ripetuto lavorare per migliorarlo. Il totale delle persone che velocemente l’audit e fatto il calcolo delle unità fanno parte di questo gruppo sono 101. alcoliche consumate nella settimana precedente al Il secondo gruppo (ALIMENTAZIONE NON BUONA o recall. In questo modo si avrà la possibilità di CATTIVA) è una popolazione che mangia confrontare ed evidenziare eventuali miglioramenti principalmente carne, cibi piccanti o saporiti e beve o peggioramenti del paziente e valutare quindi succhi di frutta e bibite gasate, quindi segue una l’efficacia del counseling. In base ai risultati ottenuti dieta più grassa, povera di vitamine e sali minerali, è stato effettuato un rinforzo della motivazione o che possiamo trovare invece nella frutta e verdura. ripetuto il brief intervention cercando di trovare Si ritiene pertanto di dover apportare drastici nuovi spunti per motivare al meglio il paziente. cambiamenti nella dieta. Questa popolazione Tempo richiesto per questo intervento 5 minuti al presenterà un maggior rischio di sviluppare massimo. patologie future. Fanno parte di questo gruppo un Una volta terminata la raccolta dati si è proceduto totale di 95 casi. con l’analisi statistica presso il CAR (Centro Il terzo e ultimo gruppo comprende i “salutisti” Alcologico Regionale della Toscana).* (ALIMENTAZIONE BUONA), cioè coloro che presentano un’alimentazione più sana legata al Risultati consumo di frutta e verdura in abbondanza, cibi Come già anticipato, il numero dei pazienti che integrali e tisane, il tutto associato ad uno scarso hanno partecipato a questa indagine sono 244, ma, consumo di carne, bibite gasate e latticini. Grazie a in realtà, solo 218 casi hanno seguito l’iter completo questo tipo di alimentazione la loro lucidità mentale per i motivi spiegati precedentemente. è maggiore, possiedono uno stato fisico migliore e Dai risultati possiamo evincere che tale popolazione correranno meno rischi di sviluppare patologie. In si ritiene piuttosto soddisfatta, in particolare questo caso sono 22 i soggetti che presentano tali abbiamo il 47,2% che si considera soddisfatta della caratteristiche. propria vita, quindi circa la metà dei soggetti Di questi 244 soggetti 86 sono stati rivisti una analizzati. seconda volta (re‐test) durante il recall dell’igiene Non sono stati rilevati casi di persone molto o orale professionale ed è stato somministrato loro abbastanza insoddisfatte. nuovamente l’Audit e ripetuto il calcolo delle unità Successivamente è stato chiesto ai pazienti il loro alcoliche consumate durante la settimana livello attuale di felicità e l’83,9% di essi si ritiene precedente alla seduta di richiamo. tendenzialmente felice. In base ai risultati ottenuti dalla ripetizione del test La quasi totalità del campione non fa uso di sonniferi Audit è stato somministrato loro un nuovo e/o tranquillanti e comunque sia nel 95,4% dei casi il intervento breve o semplicemente un ulteriore consumo di questi farmaci è nullo o molto sporadico. incentivo a seconda dei risultati ottenuti dall’Audit Dalle informazioni raccolte sulle attività extra‐ iniziale. lavorative si evince che i dati relativi all’attività In seguito al test Audit un paziente risultava essere “a rischio”, 77 “a basso rischio” e 8 erano astemi; 65 dopo il secondo incontro non risultavano più Discussione e conclusioni persone “a rischio”, mentre quelli “a basso rischio” Dai risultati ottenuti si evince che l’intervento breve erano diventati 78 e gli 8 astemi erano rimasti tali. ha dato i suoi frutti, difatti in una parte significativa Possiamo inoltre affermare che il 5% (4 pz) dei della popolazione si sono evidenziati dei pazienti ha diminuito il suo valore Audit, l’80% (69 miglioramenti in termini di consumo e di risultato pz) l’ha lasciato invariato mentre il 15% (13 pz) lo ha dell’Audit. aumentato. L’igienista ha quindi la possibilità di poter sfruttare Le cose cambiano se classifichiamo i pazienti l’Audit come strumento di indagine per poter tenendo presente i grammi di alcol consumati intercettare comportamenti rischiosi, sempre però nell’arco della settimana precedente alla seduta associando il risultato del test al numero di unità d’igiene orale: dopo il primo incontro risultava alcoliche consumate la settimana precedente al essere presente 1 paziente “a rischio dannoso”, 5 “a recall per avere un risultato più accurato e fedele rischio” e 80 “a basso rischio”. Successivamente al alla realtà. re‐test non vi era alcun paziente “a rischio dannoso”, In questo modo l’operatore ha l’opportunità di 6 rientravano nella categoria “a rischio” e sempre 80 tenere sotto controllo i consumi del paziente in quella “a basso rischio”. sfruttando i recall d’igiene orale professionale, In questo caso coloro che hanno diminuito i grammi monitorando eventuali miglioramenti o settimanali di alcol corrispondono al 42% (36 pz), la peggioramenti. percentuale di pazienti che hanno lasciato invariato i Sulla base di questi risultati ottenuti si può quindi loro consumi è il 42% (36 pz), mentre quelli che intervenire nuovamente in caso di peggioramento o hanno aumentato i consumi sono il 16% (14 pz). non modificato comportamento cercando di trovare Dall’incrocio della variabile “Audit” con quella dei nuovi spunti su cui lavorare. In caso di “grammi settimanali” risultano esserci 42 casi miglioramento sarà premura dell’igienista coerenti, quindi all’aumentare di una cresceva anche complimentarsi col paziente e incentivarlo a l’altra oppure al diminuire di una calava anche l’altra proseguire sulla buona strada intrapresa. o restavano entrambe uguali, mentre ben 44 casi I pazienti, a loro volta, attraverso questa indagine, presentano delle incoerenze. hanno la possibilità di ricevere informazioni e All’interno dei 244 pazienti sono stati estrapolati 5 materiale cartaceo da poter consultare anche a casa casi limite (Tabella 1), 4 di loro per via del punteggio e formulare eventuali domande inerenti elevato in seguito al test Audit e uno di loro per all’argomento. l’elevato numero di grammi settimanali. Sono tutti Attraverso l’utilizzo di tale indagine l’igienista potrà, maschi, mediamente soddisfatti e felici della propria non solo fare attenzione al risultato dell’Audit e ai vita, appartengono tutti al gruppo “alimentazione grammi di alcol consumati settimanalmente, ma non idonea” e due di loro sono fumatori. Due di anche sfruttare le tre categorie alimentari questi casi sono stati rivisti per il re‐test e in estrapolate come campanello d’allarme. entrambi i casi i loro valori sono migliorati facendoli È stato evidenziato, infatti, nei risultati, la presenza rientrare in una categoria a minor rischio; a di un’alimentazione “non idonea” in tutti i pazienti testimonianza dell’efficacia del brief intervention. “a rischio” o “a rischio dannoso” sia dal punto di Osservando più attentamente questi 5 casi ci siamo vista dell’audit che dei grammi/settimanali. accorti che due di loro erano fratelli; all’interno del Considerando la vastità del problema e la praticità di gruppo principale di 244 elementi era presente applicazione dell’indagine, si potrebbe pensare di anche la sorella e vista questa familiarità abbiamo formulare un PROTOCOLLO come linea guida per gli pensato di confrontare i risultati ottenuti da igienisti e gli odontoiatri. Questo in virtù del fatto ciascuno (Tabella 2). che, in data 2 Dicembre 2010, il Ministero della Da questa ulteriore analisi abbiamo evidenziato che Salute ha inviato un comunicato ai Presidenti degli anche la sorella rientra nel gruppo “alimentazione ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri e ai non idonea”, è una fumatrice, con un consumo Presidenti delle commissioni per gli iscritti all’albo settimanale di 72 gr di alcol e il suo valore Audit è degli odontoiatri, in cui si richiede la collaborazione tendenzialmente alto dato che corrisponde a 6 pt. di tali figure professionali sanitarie per rilasciare un Questo risultato è in linea con gli studi fatti sulla certificato da cui risulti il non abuso di sostanze genetica e le abitudini familiari inerenti al consumo alcoliche e il non uso di sostanze stupefacenti o di alcol (2) (3). 66 Alcologia N. 10 ‐ LUGLIO 2011 psicotrope. Tale certificato potrà essere quindi 4) Certificato preliminare al rilascio della patente di utilizzato dal soggetto come documento che attesti il guida – Parere del Ministero della Salute recante possesso dei requisiti fisici e psichici per il “Quesiti applicativi comma 2 ter e comma 3 Art. conseguimento della patente di guida (4). 119 Codice della Strada”.

BIBLIOGRAFIA SITOGRAFIA 1) Scafato E., Gandin C., Patussi V. ed il gruppo di 5) www.jointogether.org; lavoro IPIB, “L’alcol e l’assistenza sanitaria 6) www.iss.it/alcol; primaria. Linee guida cliniche per l’identificazione 7) www.epicentro.iss.it. e l’intervento breve. Valutazione dei danni alcol‐ correlati e dell’alcoldipendenza”, pag. 5, Centro

stampa De Vittoria srl, 2008; * Questo lavoro è un estratto dalla tesi discussa dalla 2) Bernabei A. et al., “Rapporto sul fenomeno di uso Dott.ssa Santini Sarah durante il Master I livello e d abuso di sostanze stupefacenti nella regione “Fumo e alcol: stili di vita e patologie correlate”. Si Abruzzo”, Direzione sanitaria servizio assistenza ringrazia per la collaborazione la Dott.ssa Elena distrettuale ufficio tossicodipendenze, 2006; Vanni. 3) Bazzoli F. et al; “Libro bianco della gastroenterologia italiana‐Epicentro”;

Figura 1 – Aree di indagine

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VARIABILI CASO A CASO B CASO C CASO D CASO E Età 20 20 26 32 43 Sesso M M M M M Fumo Si No No No Si Professione Studente Tornitore Progettista Tornitore Cuoco

Soddisfazione di vita

Attuale livello di

Felicità

Tempo libero (h/sett) 57 29 16 5 Regime alimentare Gruppo 2 Gruppo 2 Gruppo 2 Gruppo 2 Ip (1° seduta) 36% 59% 57% 70% 37% Ip (2° seduta) 38% 28% Ig (1° seduta) 0% 1% 4% 0% 0% Ig (2° seduta) 0% 0% gr/sett alcol (1° seduta) 36 gr 144 gr 96 gr 216 gr 384 gr gr/sett alcol (2° seduta) 12 gr 252 gr Audit (1° seduta) 10 punti 13 punti 11 punti 9 punti 7 punti Audit (2° seduta) 7 punti 7 punti Sta smettendo di fumare; Note in passato beveva molto di più Tabella 1: Casi limite

VARIABILI CASO B CASO D CASO F Età 20 32 26 Sesso M M F Fumo No No Si Professione Tornitore Tornitore Infermiera

Soddisfazione di vita

Livello attuale di Felicità

Tempo libero 16 56 Regime alimentare Gruppo 2 Gruppo 2 Ip (1°seduta) 59% 70% 75% Ip (2° seduta) Ig (1° seduta) 1% 0% 0% Ig (2° seduta) gr/sett alcol (1° seduta) 144 gr 216 gr 72 gr gr/sett alcol (2° seduta) Audit (1° seduta) 13 punti 9 punti 6 punti Audit (2° seduta) Tabella 2: Osservazione ulteriore sui casi limite

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Alcolonline ()

Sito del CAR Toscano a cura del centro di documentazione Informalcol

Uno strumento di informazione e aggiornamento Per gli operatori dell’alcologia

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ALCOLOGIA ALCOLOGIA Rivista quadrimestrale della Fondazione Istituto Published quarterly by Fondazione Istituto Andrea Devoto pubblicata con il patrocinio della Andrea Devoto, under the auspices of the Società Italiana di Alcologia e di Eurocare Italia. Italian Society of Alcohology (SIA) and Eurocare Italia.

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NORME PER GLI AUTORI 2. Riassunto e parole chiave in italiano e in inglese Obiettivi della rivista Deve essere conciso, comunque inferiore ai 1.000 Alcologia intende promuovere uno scambio di opinioni ed caratteri, e riportare gli scopi, i risultati e le conclusioni del informazioni su patologie e problemi alcol‐relati, lavoro. Evitare abbreviazioni, note in calce, riferimenti comportamenti e stili di vita. Particolare attenzione viene bibliografici. Vanno completati con le parole chiave in data a questi argomenti dal punto di vista medico, italiano ed in inglese. sociologico, psicologico, epidemiologico economico, legale 3. Testo dell’articolo e di igiene pubblica. La rivista pubblica articoli originali, la • introduzione loro pubblicazione è di competenza del Comitato di • materiale e metodi Redazione e degli Esperti, individuati di volta in volta, che • risultati collaborano nella valutazione dei testi. • discussione Alcologia ha sottoscritto il Farmington Consensus • conclusioni Statement, pertanto anche gli autori degli articoli sono 4. Bibliografia tenuti al rispetto dei principi in esso contenuti. • Le voci bibliografiche andranno numerate nell’ordine in cui vengono citate nel testo. Inoltro dei lavori • Quelle riguardanti riviste dovranno essere complete I lavori, in lingua italiana, dovranno essere inviati in di: cognome, iniziale del nome degli autori, titolo dischetto al Dr. Valentino Patussi, Centro di Alcologia c/o completo del lavoro, nome abbreviato della rivista, Palazzo Clinche Mediche AUO Careggi, Viale Morgagni 85, volume, prima e ultima pagina, anno di Tel. 0557949650; oppure tramite e‐mail all’indirizzo: pubblicazione (es. KAUFMANN R.H.: Liver‐copper [email protected] levels in liver disease. Studies using neutron analysis. [email protected]. Am. J. Med., 65, 607‐613, 1978). In caso di accettazione tutto il materiale pubblicato resterà • Quelle riguardanti libri, invece, dovranno essere di proprietà esclusiva della rivista e sarà sottoposto alla complete di: cognome e iniziale del nome degli revisione editoriale. Autori, titolo complete del lavoro, titolo del libro in Per ogni articolo i tempi di validazione scientifica saranno cui è contenuto il lavoro, curatore, casa editrice, contenuti entro le 12 settimane, qualora la revisione del eventuali pagine, anno di pubblicazione (es. testo comporti un riesame completo, la risposta sarà WEISTEIN M.C., FINEBERG H.V.: Clinical diagnostic inoltrata entro 4 settimane. process: an analysis. In Clinical decision analysis. Eds: La pubblicazione dei contributi avverrà entro 12 mesi dal Glambos J.T., Williams R., Saunders W.B., loro invio. Philadelphia, 4‐8, 1984). I lavori non pubblicati verranno restituiti agli Autori. • Nel caso di citazioni relative a pubblicazioni di atti: Si raccomanda di conservare una seconda copia del lavoro, titolo, a cura di (cognome ed iniziali nome), casa in quanto la Rivista non si ritiene responsabile editrice, pagine citate, anno di pubblicazione (es. Atti dell’eventuale smarrimento dell’originale. Consensus Conference sull’Alcol‐Società Italiana di Alcologia, a cura di Ceccanti M., Patussi V., Scientific Editoriali Press s.r.l.(FI), p. 49, 1995). Non devono superare il numero di 15.000 caratteri e • La bibliografia può contenere un elenco dei Siti web devono essere così strutturati: consultati con la denominazione dell’ente di 1. titolo riferimento o persona fisica (es. Nel caso di Blog) e la 2. cognome e nome dell’autore, qualifica, indirizzo a cui data dell’ultima consultazione (gg/mm/aaaa). inviare la corrispondenza (anche e‐mail) • Esempio di corretta formulazione: Siti web 3. presentazione o premessa consultati: www.alcolonline.it. Ultima consultazione: 4. oggetto della trattazione 03/08/2007. 5. discussione 5. Figure e tabelle 6. conclusioni • Figure e tabelle dovranno essere numerate con 7. bibliografia in ordine di citazione nel testo. numeri arabi e citate nel testo. • Ogni figura deve avere la propria legenda che deve Articoli essere breve e specifica. Devono essere così strutturati: 1. pagina introduttiva Altri contributi (ad esempio segnalazioni, recensioni 2. riassunto e parole chiave in italiano ed in inglese e lettere) 3. testo dell’articolo Non devono superare i 5.000 caratteri. 4. bibliografia L’Editore non può essere ritenuto responsabile per errori o 5. figure e tabelle qualunque azione derivante dall’uso di informazioni contenute nella rivista; le opinioni espresse non riflettono 1. Pagina introduttiva: necessariamente quelle dell’Editore. • Titolo del lavoro È condizione necessaria per la pubblicazione che gli articoli • Cognome e nome degli autori inviati non siano già stati pubblicati altrove e che non • Istituti di appartenenza vengano inviati contemporaneamente ad altre testate. • Cognome e nome, indirizzo, numero di fax e indirizzo Gli articoli pubblicati sono coperti da Copyright, pertanto e‐mail dell’Autore a cui dovrà essere inviata la qualunque forma di riproduzione, totale o parziale, deve corrispondenza essere autorizzata dall’Editore con documento scritto.

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INSTRUCTION TO AUTHORS • Full address (including fax number and e‐mail) of the author who will receive correspondence. Aims and scope 2. Abstract and keywords in Italian and in English Alcologia is a cross cultural journal publishing articles on all The article should briefly summarized or abstracted in aspects of human being’s use and misuse of alcohol. It short paragraph (under 1.000 characters) and should aims to provide a forum to exchange news and views and contain Aims, Results and Conclusions. It should not to promote interdisciplinary debate on alcohol in a broad contain notes and references. It should be completed with sense. Articles are welcome on sociological, economic, keywords in Italian and in English. legal and public health topic and on any other area related 3. Text to alcohol and man. The journal publishes original research • Introduction studies reviewed by peers for scientific merit, and a series • Materials and Methods of section with an informative and educational bias • Results including psyco‐social reports and contributions on the • Discussion production, storage, distribuction and consumption of • Conclusions alcoholic beverages. 4. References The journal is a signatory of the Farmington Consensus. • Bibliographic items should be typed at the end of the The authors have also complied with the tenets set forth in paper and numbered in the order of citation in the that statement. text. They should be complete with: surname and initials of the author’s first name, full title of the Submission work, abbreviation of the review, volume, number of Articles, in Italian language, should be submitted, by CD, to the first and of the last page of the work, year of Dr. Valentino Patussi, Centro di Alcologia c/o Palazzo publication (i.g. KAUFMANN R.H.: Liver‐copper levels Clinche Mediche AUO Careggi, Viale Morgagni 85, Tel. in liver disease. Studies using neutron analysis. Am. J. 0557949650; or trough e‐mail at: Med., 65, 607‐613, 1978). [email protected] • Bibliografic items concerning books must contain: [email protected]. surname and initials of the authors’ first name, full Submissions are accepted on the understanding that they title of the paper, title of the book in which such are subject to editorial revision and peer review. paper is contained, editors of the book, publishing For papers sent for full review, we aim to give a response house, first and last page of the work, year of to authors within a maximum of 12 weeks. For papers publication (i.g. WEISTEIN M.C., FINEBERG H.V.: returned as unsuitable without full refereering, we aim to Clinical diagnostic process: an analysis. In Clinical respond within 4 weeks. decision analysis. Eds: Glambos J.T., Williams R., Articles will be published within 12 month from their Saunders W.B., Philadelphia, 4‐8, 1984). sending. • For collection’s reference: title, surname and initials No published paper will be given back to Authors. of the editors, publishing house, first and last page of We suggest to keep a manuscript copy because the editor the work, year of publication (i.g. Atti Consensus isn’t responsible for eventual losing. Conference sull’Alcol‐Società Italiana di Alcologia, Eds: Ceccanti M., Patussi V., Scientific Press s.r.l.(FI), Editorials p. 49, 1995) Maximum 15.000 characters. They must be so composed: • References could contain an accessed World Wide 1. Title Web list. 2. Author’s surname and first name, authors affiliations • It should contain the name of the subject (department or institution where the work was carried (Institutions or person, i.g. Blog) and last access date out), full address (including fax number and e‐mail) to (dd/mm/yyyy). I.g.: www.alcolonline.it . Last access: send correspondence. 03/08/2007. 3. Introduction 5.Figures and tables 4. Materials and Methods • Figures and tables should be cited in the text and 5. Results numbered consecutively with Arabic numbers. 6. Conclusions • Include legends for all figures. They should be brief 7. References and specific.

Articles Review and letters They must be so organised: The Editor cannot be held responsible for errors or any 1. Title page consequences arising from the use of information 2. Structured abstract and keywords in Italian and in contained in this review, the views and opinions expressed English do not necessarily reflect those of the Editor. 3. Text A submitted manuscript must be an original contribution 4. References not previously published, must not be under consideration 5. Figures and tables. for publication elsewhere. 1. Title page All rights are reserved. No part of this publication may be • Complete manuscript title reproduced, stored or transmitted in any form or by any • Author’s surname and first name means without the prior permission in writing from the • Authors affiliations (department or institution where copyright holder. the work was carried out)

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