Tesina Finale

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Tesina Finale Indice • Abstract • Evoluzione Stilistica e tecnologica Messerschimitt KR175 Isetta e BMW Isetta Messerschmitt KR200 Bond 875 Bond bug Fiat 126 Smart Aixam City • Normativa vigente sui quadricicli leggeri Inquinamento Requisiti Sicurezza Targhe e passeggeri Quadricicli pesanti Circolazione all’interno di ZTL Parcheggio Trasporto di bambini Omologazione Uso dei proiettori Uso del casco • Offerta attuale Modelli ad oggi in vendita Aixam JDM Microcar Ligier Townlife Marche minori Prove su strada • Evoluzioni stilistiche e tecnologiche future Microcar M.go Electric Ligier Elettrica Little TR Enea Phylla Nuova Isetta Gordon Murray Pininfarina Bolloré 1 Mini E Tata Nano Gem Peapod Volkswagen UP Mitsubishi Fiat Topolino Mycar Audi,Seat,Skoda Minicar Toyota Toyota FT-EV Concept Toyota IQ • Classificazione Prezzo Stile Motorizzazione,consumi,capacità di carico e di bagagliaio • Analisi del settore e 5 forze di Porter Potere contrattuale dei fornitori Potere contrattuale dei clienti Rivalità interna Minacce di nuove imprese entranti Le minacce di prodotti sostitutivi • Analisi della domanda e segmentazione Analisi della domanda attuale Analisi dei profili dei clienti Previsione domanda futura • Cubo di Abel • Questionario • Gerarchia dei bisogni • Specifiche di prodotto • Definizione dei concept • Concept scoring • Modelli di costi • Sitografia e bibliografia 2 [1] Abstract Piccole, economiche e con i consumi ridotti al minimo. È la crisi di questi mesi che sta ridisegnando l’auto dei prossimi mesi. In molti, infatti, vorrebbero un’automobile sotto i tre metri di lunghezza con quattro posti a disposizioni. Essenziale ma carina, innovativa e anche sicura. Il successo della Smart (due posti e due metri e settanta di lunghezza) la dice lunga sulla strada da seguire. L’attesa che c’è stata per la Toyota iQ (quattro posti e due metri e 98) che è in vendita dall’inizio del 2009 mostra meglio di ogni altra cosa che la riduzione delle misure e dei consumi è molto più di una tendenza. Una consolidata scelta industriale che era stata perseguita anche negli anni Cinquanta(e ripresa in seria considerazione a partire dalla fine degli anni ‘80) , quando i segni della guerra cominciavano a lasciare il passo alla voglia di motorizzazione di massa e quando la Fiat 600 prima e la 500 poi tracciarono le linee di questa rivoluzione che ha origini dalla cosiddette «Bubblecars», micro gioielli a quattro ruote,le vere antenate delle nostre «macchinette» di oggi. Le Bubblecars erano piccole, tondeggianti,semplici nelle linee ma allo stesso tempo futuristiche nell’impatto,spesso al limite della fantasia. Erano le preferite di personaggi come Cary Grant, Elvis Presley, Macario.Erano buffe trasgressive ma mai banali. Sempre rigorosamente pensate per offrire maneggevolezza, bassi consumi e facilità di parcheggio. Concetti vincenti ancora oggi. La più famosa, sicuramente la più conosciuta, di queste bubblecars resta l’Isetta (aprile 1953): lunga due metri e 28, larga 1,38, la macchinetta aveva una linea a uovo e un’unica portiera frontale per l’accesso dei passeggeri. Due anni più tardi la Iso la vendetta alla Bmw con cui l’Isetta riuscì a ottenere anche un discreto successo commerciale. Il fine di questa tesina è quello di percorrere il ciclo di sviluppo di un prodotto a partire dalla scoperta dei bisogni dei potenziali clienti fino allo sviluppo del concept di prodotto. Prima di partire 3 con lo sviluppo del prodotto, però, si effettuerà un’analisi di mercato, in particolare si effettuerà una ricerca e una descrizione dei modelli di vetturette più importanti del passato e del presente,una descrizione dei concept di vetturette future, si effettuerà un’analisi della domanda e l’analisi del settore delle microcar. 4 Evoluzione Stilistica e tecnologica L'origine delle microvetture la si può far risalire al secondo dopoguerra (e alla crisi che all’epoca tergiversava) con la nascita delle prime vetturette, soprattutto in Germania: tra le più note segnaliamo le Messerschmitt, le Henkel e la già citata Bmw Isetta. Le prime due fabbriche di venivano dal settore aeronautico, si trattava quindi di vetture molto originali sia per la forma esterna che per la tecnica costruttiva. I tre paesi principali produttori di questo tipo di vetturette sono stati dal dopoguerra la Germania, la Francia e il Giappone. Mentre in Giappone le minivetture spesso erano miniaturizzazioni di auto di serie, in Francia e Germania questo tipo di veicolo è stato spesso visto come occasione di creare di dar vita a idee e concezioni tecniche originali se non bizzarre. Molte di queste vetturette avevano 3 ruote, una soluzione tecnica che poi negli anni è diventata sempre più rara. In Italia negli anni dal dopoguerra agli anni '80 hanno avuto notorietà e successo mezzi come il Sulky o l'Ape della Piaggio. Il fenomeno delle micro vetture diventa importante negli anni ottanta in Francia, per opera di un gruppo di lavoro composto da alcune società produttrici di veicoli e da amministrazioni locali. L'obiettivo è quello di risolvere un problema di mobilità che affliggeva le zone rurali del paese, dove la scolarità delle persone era molto poco sviluppata, e quindi anche la loro capacità di prendere la patente, e poco sviluppata era anche la rete dei trasporti pubblici, in grado di risolvere i problemi di mobilità di queste persone. Le prime vetture sono molto basiche, ma già automatiche, e ben presto vengono acquistate da tutti coloro che hanno la necessità di muoversi, anche se per brevi o medie distanze, ma non sono in grado o non vogliono approcciare il mondo delle auto tradizionali. 5 Queste vetture vengono anche apprezzate dalle persone portatrici da handicap, che trovano una soluzione semplice alle loro esigenze. Si riportano alcuni dei modelli che sono stati tra i più innovativi per l’epoca in cui sono stati prodotti. L’elencazione avviene in ordine cronologico in modo da sottolineare i miglioramenti tecnologici e stilistici che si sono avuti negli anni. Messerschmitt KR175 (Anno 1953-1955) [ 2] La Messerschmitt KR175 bubblecar è il primo veicolo su ruote costruito dalla casa produttrice Messerschmitt. Di questo modello furono venduti circa 15000 pezzi prima che fosse rimpiazzato dal modello successivo (il modello KR200). Le caratteristiche più evidenti di questa microvettura sono la forma a fusoliera , l’apertura del veicolo e i posti a sedere che ricordano quelli di un veivolo (infatti l’azienda produttrice in origine produceva aerei mono/biposto). 6 Un altro particolare è il volante tipico dei motocicli. Caratteristiche tecniche: • Motore 173cc raffreddato ad aria a singolo cilindro e a due tempi. Posizionato davanti alla ruota di dietro proprio dietro al sediolino del passeggero. Il motore veniva avviato a spinta oppure opzionalmente poteva essere aggiunto uno starter elettrico. La trasmissione era sequenziale a 4 marce. • Alesaggio x Corsa : 62 x 58 mm. • Potenza: 9 cavalli. • Raffreddamento : ad aria. • 3 ruote. • Dimensioni (lunghezza/larghezza/altezza): 2.820 m /1.220 m /1.200 m • Peso a vuoto : 210 kg • Consumo di benzina: 3.7 L/100 km • Velocità massima: 80 km/h • Capacità di carico di benzina : 12 L • Posti a sedere : due in tandem 7 Isetta e BMW Isetta (BMW 250) (Anno 1953-1956) [ 3] La filosofia costruttiva era quella di privilegiare prima di tutto la comodità ed il comfort dei passeggeri, nonché un'oculata sistemazione della meccanica all'interno del corpo vettura: la carrozzeria sarebbe stata modellata solo a quel punto, sulla base delle specifiche precedenti. All'epoca del suo debutto, la Isetta fece scalpore per la conformazione davvero inusuale del suo corpo vettura. In effetti, all'epoca, l'Isetta era da considerarsi veramente all'avanguardia, sia per quanto riguarda il tipo di corpo vettura, ma soprattutto per la razionale ed intelligente scelta nella disposizione di tutto ciò che serviva a rendere questo piccolo mezzo di trasporto una vera e propria automobile a tutti gli effetti, vivibile e maneggevole. In molti oggigiorno l'hanno definita semplicemente geniale. All'interno del piccolo abitacolo si accedeva mediante il grosso portellone anteriore, che inglobava praticamente l'intera sezione frontale della vettura. Per facilitare ulteriormente l'ingresso, il piantone dello sterzo era solidale con il portellone stesso, vale a dire che aprendo quest'ultimo, il piantone si inclinava in avanti per lasciare ancor più spazio in modo da agevolare ulteriormente l'ingresso. I posti a sedere erano costituiti da una semplice panchetta che offriva spazio solo a due persone. Dietro tale panchetta vi era uno spazio occupato per metà dal piccolo monocilindrico a due tempi e per metà da un piccolo vano atto a sistemare piccoli bagagli. La vetratura era molto ampia ed offriva una visibilità in grado di reggere addirittura il confronto con una berlina di lusso. Il tetto era in tela, srotolabile, in maniera tale da trasformare la Isetta anche in 8 una piccolissima vettura aperta. Sulla BMW 250, la Isetta tedesca, ritroviamo tutte le geniali intuizioni della Iso (la casa produttrice), con in più un piccolo ma efficace impianto di riscaldamento e con i vetri laterali scorrevoli. Il successo ottenuto dalla BMW 250 di duplice natura: da una parte la 250 divenne la vettura ideale per chi poteva già permettersi una seconda auto, mentre dall'altra diveniva il veicolo ideale per le masse in procinto di motorizzarsi. La semplicità progettuale dell'Isetta la si ritrova anche nella meccanica: la versione italiana, la prima ad essere commercializzata, proponeva soluzioni semplici ma anche inconsuete, come per esempio il piccolo motore a due tempi mutuato dalla Iso 200 , una delle motociclette di maggior successo per la Iso, subito prima dell'arrivo dell'Isetta. Tale motore, inizialmente aveva una cilindrata di 198 cc ed erogava circa 9 CV. Questa piccola unità motrice fu utilizzata solo fino alla presentazione al pubblico, dopodiché, prima di lanciarla ufficialmente sul mercato il piccolo monocilindrico fu rialesato e portato a 236 cc, con potenza massima di 9,5 CV a 4.750 giri/min.
Recommended publications
  • MICROCARROS EUROPEUS Design E Mobilidade Sustentável
    UNIVERSIDADE DE LISBOA FACULDADE DE BELAS-ARTES MICROCARROS EUROPEUS Design e Mobilidade sustentável Maria João Tavares dos Santos Gabriel Dissertação Mestrado em Design de Equipamento Especialização em Design de Produto Dissertação orientada pelo Professor Doutor Paulo Parra 2019 DECLARAÇÃO DE AUTORIA Eu, Maria João Tavares dos Santos Gabriel, declaro que a presente dissertação de mestrado intitulada “MICROCARROS EUROPEUS”, é o resultado da minha investigação pessoal e independente. O conteúdo é original e todas as fontes consultadas estão devidamente mencionadas na bibliografia ou outras listagens de fontes documentais, tal como todas as citações diretas ou indiretas têm devida indicação ao longo do trabalho segundo as normas académicas. O Candidato Lisboa, 31 de outubro de 2019 RESUMO A presente dissertação tem como tema “Microcarros Europeus – Design e Mobilidade sustentável”. O principal objetivo deste trabalho traduz-se na construção de uma leitura sistematizada do projeto e implementação de microcarros europeus ao longo do século XX, tendo em vista não só o esclarecimento/definição do próprio conceito, mas também a perceção do seu papel atual e futuro a nível da mobilidade urbana sustentável. Neste sentido, percorrem-se dimensões como o design específico dos veículos, antecessores, autores e empresas envolvidas, assim como o contexto socioeconómico inerente. Como metodologia, realizou-se uma pesquisa exaustiva em fontes bibliográficas e fontes on-line, para além de contactos diretos com colecionadores e especialistas na temática, através de fóruns de debate e participação em encontros e mostras nacionais. Os microcarros consistem em veículos motorizados, que surgiram na Europa após a Segunda Guerra Mundial, num contexto de escassez de recursos económicos, energéticos e de materiais de produção.
    [Show full text]
  • L'evoluzione Della Microcar: Da Semplice Motocicletta Con Il Tetto A
    POLITECNICO DI MILANO Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Meccanica Elaborato del corso “Storia della Meccanica” Prof. Edoardo Rovida L’EVOLUZIONE DELL A MICROCAR: da semplice motociclett a con il tett o a solutric e dei problemi del traffico urbano e dell ’ecologia Autori: Agosti Diego Matr. 725703 Inglardi Stefano Matr. 720639 Vercesi Emanuele Matr. 725690 Anno Accademico 2008 -2009 Indice Introduzione . pag. 1 1945 VOLUGRAFO Bimbo 46 . pag. 5 1947 ALCA Volpe . » 10 1947 MI-VAL Mivalino 175 . » 14 1953 ISO Isetta . » 20 1958 ACMA Vespa 400 . » 30 1968 LAWIL Varzina . » 35 1969 CASALINI Sulky . » 41 Qualche curiosità . pag. 45 Uno sguardo all’Europa . » 50 Microcars: tra passato e futuro . » 54 Car-Sharing: una proposta di mobilità sostenibile . » 69 Bibliografia e siti internet visitati Bibliografia . pag. 73 I Poca ingegneria tanta fantasia Parola d’ordine: semplicità. Per costare poco, pesare poco, consumare poco. I progettisti, spesso provenienti dall’industria aeronautica, possono sbizzarrirsi, eliminando tutto il possibile: ruote, differenziali, ammortizzatori, retromarcia, porte. A volte persino il tetto. La scuola tedesca è la più prolifica per varietà di modelli, l’italiana la più originale mentre l’inglese è la più sconcertante. Le micro vetture esistono da desiderio di automobile. Niente a sempre, dagli albori della che vedere con le moderne city-car, motorizzazione; esemplari unici “seconde macchine” concepite per assemblati da costruttori dilettanti, districarsi nel traffico caotico delle modelli a volte geniali prodotti in città e spesso molto costose. Le piccole serie da modesti artigiani, microvetture hanno avuto ma anche raffinati progetti di sostanzialmente due periodi di forte importanti aziende costrette, nel espansione: negli anni 30, in seguito dopoguerra, a riconvertire la alla Grande Depressione e, produzione per cogliere le soprattutto, nel dopoguerra, quando opportunità offerte dal mercato.
    [Show full text]
  • Programma Bo-Raticosa-Settembre-20-New2.Pdf
    Col Patrocinio dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, Francesco Amante con con i Patrocini della Città Metropolitana di Bologna, del Comune di Pianoro e col Patrocinio del CONI Comitato Regionale Emilia Romagna Bologna CORSE CORSE BOLOGNA BOLOGNA Bologna CORSE CORSE BOLOGNA BOLOGNA 3322aa BBoollooggnnaa-Ratic-Raticoossaa Campionato Italiano di Velocità in Salita per Auto Storiche 1111··1122··1133 settembresettembre 22002200 Save the new date! È prevista la partecipazione Prove e gara saranno precedute di un numero limitato da 4 salite in parata di auto di vetture moderne d’epoca che potranno provare l’ebbrezza di percorrere questo splendido tracciato a strada chiusa ...dal 1926 continuiamo la tradizione della Corsa nel tempo! Uicio Private Banking Bologna www.velocitaraticosa.it Fax: +39_051_272_630 Telefono: +39_051_351_3615 [email protected] Pantone 375C Pantone 5425C AUTOSOCCORSO PIANORESE AUTOFFICINA MARINO MOROTTI TT CAR SERVICE - LOIANO PUBBLICA ASSISTENZA - PIANORO AMICI DI LIVERGNANO VOLONTARI DI PIANORO Apertura iscrizioni O P E N Chiusura iscrizioni Lunedì 7 settembre 2020, ore 21:00 Direzione gara, Segreteria Municipio – Piazza dei Martiri – Pianoro Nuovo e Ufficio stampa Ingresso team Area Paddock A partire da venerdì 11 settembre dalle ore 9:00, presso via San Bartolomeo in località Musiano raggiungibile percorrendo via Nazionale, girare a destra su via D. Casalini e nuovamente a destra Centro Accrediti, Verifiche Area Paddock, presso via San Bartolomeo in località Musiano raggiungibile e consegna
    [Show full text]
  • Impact Assessment
    EN 558340 DT Two- or Three-wheel vehicles and Quadricycles Impact Assessment EN EN EUROPEAN COMMISSION Brussels, 4.10.2010 SEC(2010) 1152 COMMISSION STAFF WORKING DOCUMENT Accompanying document to the Proposal for a REGULATION OF THE EUROPEAN PARLIAMENT AND OF THE COUNCIL on the approval and market surveillance of two- or three-wheel vehicles and quadricycles Impact Assessment This report commits only the Commission departments involved in its preparation and does not prejudge the final form of any decision to be taken by the Commission. Lead DG: DG Enterprise and Industry Commission Work Programme 2010 Commission’s Agenda Planning: 2010/ENTR/02 {COM(2010) 542 final} {SEC(2010) 1151} EN EN TABLE OF CONTENTS Background information and policy context.................................................................................................................. 6 1. Procedural issues and consultation of interested parties ............................................................................................. 7 1.1. Organisation and timing................................................................................................................................................ 7 1.2. Public consultation........................................................................................................................................................ 7 1.3. External expertise ........................................................................................................................................................
    [Show full text]
  • Mechanical Breakdown Insurance Vehicle Categories As at 23 May 2019
    Mechanical Breakdown Insurance Vehicle Categories as at 23 May 2019 This applies to all MBI policies underwritten by DPL Insurance Limited processed through Generator. QUALIFYING VEHICLES Category 1: All vehicles not included in categories 2, 3, 4, 5 and 6. Category 2: Chevrolet, Chrysler, Dodge, Ford (FPV), Holden (HSV), Jeep. Chery, Foton, Geely, Great Wall, Haval, LDV, Mahindra, SsangYong. Any diesel, rotary, supercharged or turbo vehicles, unless included in categories 3, 4, 5 and 6. Category 3: Audi, BMW, Cadillac, Chevrolet (Avalanche, Camaro, Suburban, Tahoe), Citroen, Dacia, Daimler, Fiat, Ford (Expedition, Explorer), GMC (Denali) , Infiniti, Jeep (Grand Cherokee), Lancia, Lexus, Mercedes Benz, MG, Mini, Opel, Peugeot, Renault, Seat, Skoda, Smart, Vauxhall, Volkswagen, unless included in categories 4, 5 and 6. Category 4: Abarth, Alfa Romeo, Audi (A5, A6, A7, Q5, Q7, S1, S3), BMW (5 Series, i3, X5, X6) , Hummer (H3), Iveco, Jaguar, Land Rover, Mercedes Benz (CLS, E, GLE, ML, Sprinter, V, Valente, Viano, Vito), Volkswagen (Arteon, Passat, Touareg, Transporter, California, Crafter, Multivan), Volvo, unless included in categories 5 and 6. Category 5: Aston Martin, Audi (A8, Q8, R8, RS and S models, excluding S1 and S3), BMW (Alpina, i8, X7, 6 Series, 7 Series, 8 Series, M Series), Cadillac (Escalade), Chevrolet (Corvette, Silverado), Dodge (Ram), Ford (F Series pickup trucks), GMC (Sierra), Land Rover Range Rover (L322, L405), Maserati, Mercedes Benz (AMG Series, CL, G, GL, GLS, GT, R, S and SL), Porsche, RAM, Rover, Saab, Tesla. Any vehicles with more than 8 cylinders, unless included in category 6. EXCLUDED VEHICLES1 Category 6: Alpine, Bentley, BMW ActiveHybrid, Bugatti, Casalini, Caterham, Covini, Ferrari, Hummer (H1, H2), Jensen, Lamborghini, Lotus, McLaren, Nissan GT-R, Pagani, Rolls Royce, TVR, Venturi.
    [Show full text]
  • The Original Documents Are Located in Box 16, Folder “6/3/75 - Rome” of the Sheila Weidenfeld Files at the Gerald R
    The original documents are located in Box 16, folder “6/3/75 - Rome” of the Sheila Weidenfeld Files at the Gerald R. Ford Presidential Library. Copyright Notice The copyright law of the United States (Title 17, United States Code) governs the making of photocopies or other reproductions of copyrighted material. Gerald R. Ford donated to the United States of America his copyrights in all of his unpublished writings in National Archives collections. Works prepared by U.S. Government employees as part of their official duties are in the public domain. The copyrights to materials written by other individuals or organizations are presumed to remain with them. If you think any of the information displayed in the PDF is subject to a valid copyright claim, please contact the Gerald R. Ford Presidential Library. Digitized from Box 16 of the Sheila Weidenfeld Files at the Gerald R. Ford Presidential Library 792 F TO C TATE WA HOC 1233 1 °"'I:::: N ,, I 0 II N ' I . ... ROME 7 480 PA S Ml TE HOUSE l'O, MS • · !? ENFELD E. • lt6~2: AO • E ~4SSIFY 11111~ TA, : ~ IP CFO D, GERALD R~) SJ 1 C I P E 10 NTIA~ VISIT REF& BRU SE 4532 UI INAl.E PAL.ACE U I A PA' ACE, TME FFtCIA~ RESIDENCE OF THE PR!S%D~NT !TA y, T ND 0 1 TH HIGHEST OF THE SEVEN HtL.~S OF ~OME, A CTENT OMA TtM , TH TEMPLES OF QUIRl US AND TME s E E ~oc T 0 ON THIS SITE. I THE CE TER OF THE PR!SENT QU?RINA~ IAZZA OR QUARE A~E ROMAN STATUES OF C~STOR ....
    [Show full text]
  • Essuie-Glaces Magnum 2018
    ESSUIE-GLACES MAGNUM 2018 Essuie-glaces Essuie-glaces Date de Date de Plats Standards Essuie-glaces Applications véhicules début fin Arrière CONDUCTEUR PASSAGER CONDUCTEUR PASSAGER ABARTH 124 Spider Cabriolet 06/2016 MF45 (,U,) MF48 (,U,) 500 Abarth 595 Coupé 03/2012 MF60 (,2V,) MF35 (,2V,) 500 Abarth 595C Cabriolet 03/2012 MF60 (,2V,) MF35 (,2V,) 500 Abarth 595C595 Turismo Turismo / Competizione/ Coupé 03/2012 MF60 (,2V,) MF35 (,2V,) Competizione Cabriolet 03/2012 MF60 (,2V,) MF35 (,2V,) 500 Abarth 695 Biposto Coupé 03/2012 MF60 (,2V,) MF35 (,2V,) 500 Abarth 695 Edizione Maserati Coupé 03/2012 MF60 (,2V,) MF35 (,2V,) 500 Abarth 695C Tributo Maserati Cabriolet 03/2012 MF60 (,2V,) MF35 (,2V,) AIXAM A.721 / A.741 / A.751 Monobalai 09/2004 MF55 (,U,) City / City S / GTO Monobalai 10/2010 MF55 (,U,) Crossline Monobalai 10/2010 2013 MF55 (,U,) Crossline / Crossover / Coupé Monobalai 01/2014 MF55 (,U,) Scouty R / Crossline Monobalai 09/2004 05/2008 MF55 (,U,) Scouty R Monobalai 06/2008 MF55 (,U,) ALFA ROMEO Alfa 6 04/1979 02/1987 MF45 (,U,) MF45 (,U,) 145 (B3+C) 145 (B3+C) Alfa 33 (sauf Q4) 07/1983 12/1992 MF45 (,U,) MF45 (,U,) 145 (B3+C) 145 (B3+C) Alfa 33 Break 07/1983 12/1992 MF45 (,U,) MF45 (,U,) 145 (B3+C) 145 (B3+C) Alfa 33 Q4 07/1983 12/1992 MF40 (,U,) MF40 (,U,) 140 (B3) 140 (B3) Alfa 33 01/1993 1995 MF48 (,U,) MF48 (,U,) 148 (B3+C) 148 (B3+C) Alfa 33 Break 01/1993 MF48 (,U,) MF48 (,U,) 148 (B3+C) 148 (B3+C) Alfa 75 07/1983 09/1986 MF40 (,U,) MF40 (,U,) 140 (B3) 140 (B3) 140 (A7+C) Alfa 75 10/1986 1993 MF45 (,U,) MF45 (,U,) Alfa 90
    [Show full text]
  • Studi E Saggi – 68 –
    STUDI E SAGGI – 68 – Maria Cristina Tonelli Industrial design: latitudine e longitudine Una prima lezione firenze university press 2008 Industrial design: latitudine e longitudine : una prima lezione / Maria Cristina Tonelli. - Firenze : Firenze University Press, 2008 (Studi e saggi ; 68) http://digital.casalini.it/9788884538246 978-88-8453-824-6 (print) 978-88-8453-825-3 (online) 745.2 In copertina, cucitrice da tavolo Zenith, 1926; cucitrice da tavolo Zenith, 1943; cucitrice da tavolo 501 Zenith, 2007; tutte della Balma & C. Progetto grafico di Alberto Pizarro Fernández © 2008 Firenze University Press Università degli Studi di Firenze Firenze University Press Borgo Albizi, 28, 50122 Firenze, Italy http://www.fupress.com/ Printed in Italy SOmmARIO Premessa vii CAPITOLO 1 UNA DEFINIZIONE DI CAMPO 1 CAPITOLO 2 DISEGNO, DESIGN, FALSE FRIENDS 5 CAPITOLO 3 L’INVENZIONE 13 CAPITOLO 4 LE SUDATE CARTE DEL DESIGNER 33 CAPITOLO 5 LA SEMIOTICA, UN NECESSARIO AIUTO 53 CAPITOLO 6 LE VARIAZIONI GOLDBERG, UNA RECIPROCA DIPENDENZA 85 CAPITOLO 7 LA LucE DELLA STORIA 111 CONCLUSIONI 155 BIBLIOGRAFIA 161 INDICE DEI NOMI 169 Maria Cristina Tonelli, Industrial design: latitudine e longitudine: una prima lezione, ISBN 978-88-8453-824-6 (print), ISBN 978-88-8453-825-3 (online), © 2008 Firenze University Press PREMESSA Mi è stato chiesto di scrivere una sorta di prima lezione sull’industrial design. Un testo che spieghi cosa sia, di cosa si occupi, chi siano i suoi at- tori, quali i suoi confini. Perché sia stato chiesto a me che non sono un de- signer e non ho mai progettato un oggetto è presto detto. Ho cominciato a occuparmi di design per la mia tesi di laurea su Alvar Aalto e ho conti- nuato a percorrerlo negli anni della mia specializzazione in Storia della critica d’arte alla Scuola Normale di Pisa, con l’appoggio di Paola Baroc- chi, la mia professoressa in Normale, docente illuminata, colta, aperta, di- sponibile a far crescere i propri allievi nel rispetto del rigore del metodo ma nella totale autonomia dei loro interessi di ricerca.
    [Show full text]
  • ACCADEMIA LIUTERIA SAN FILIPPO the Artisans of Music
    ACCADEMIA LIUTERIA SAN FILIPPO The artisans of music The first Piedmontese Academy for the art of making stringed instruments, founded through the cooperation of the Master luthier Enzo Cena and the Oratorian Fathers, was born in Turin, in the historic heart of the city, at the San Filippo Monument, just opposite the Egyptian Museum. The guided tour is characterized by the presentation of the Academy, underlining the importance of the location - in fact, the San Filippo complex has a history that intertwines with the tradition of making stringed instruments - to then move on to an introduction to the history of the Piedmontese art of making stringed instruments. Discover how a violin is made with a curious layout of the exhibition, which is characterized by different tools that trace the phases of construction starting from the choice of wood, passing on to the manufacturing, to arrive at the final instrument. TECHNICAL SHEET Guided tour of the production Duration of the visit 1h Availability Mon.-Fri., all year long Price € 6,00 per person Participants per group 25 Language Italian and English Notes Minimum age 6 years Accademia Liuteria San Filippo Via Accademia delle Scienze, 11 - Torino km 0,6 www.accademialiuteriapiemontese.it 1 ACEA PINEROLESE INDUSTRIALE Let’s learn how to recycle! The Acea Ecological Pole is an example of excellence in the field of organic waste treatment. The visit to the site allows you to follow the entire process of recycling organic material. Through a special circuit that is differentiated according to age, students can observe with their own eyes the interesting cycle of the transformation of organic waste into energy and compost.
    [Show full text]
  • 1 Liquid-Gated Transistors Based on Reduced Graphene Oxide for Flexible and Wearable Electronics Rafael Furlan De Oliveira, Piet
    Liquid-gated transistors based on reduced graphene oxide for flexible and wearable electronics Rafael Furlan de Oliveira, Pietro Antonio Livio, Verónica Montes-García, Stefano Ippolito, Matilde Eredia, Pablo Fanjul-Bolado, María Begoña González García, Stefano Casalini*, Paolo Samorì* Dr. R.F. Oliveira, P.A. Livio, Dr. V. Montes-García, S. Ippolito, Dr. M. Eredia, Dr. S. Casalini, Prof. Dr. P. Samorì Université de Strasbourg, CNRS, ISIS UMR 7006, 8 allée Gaspard Monge, F-67000 Strasbourg, France. E-mail: [email protected], samorì@unistra.fr Dr. P. Fanjul-Bolado, Dr. M.B. González García Metrohm DropSens,S.L., Ed.CEEI, Parque Tecnológico de Asturias, 33428-Llanera, Asturias, Spain. Keywords: Reduced Graphene Oxide, Liquid-Gated Transistors, Flexible Electronics, Wearable Electronics, Lateral flow 1 Abstract Graphene is regarded as the ultimate material for future flexible, high-performance and wearable electronics. Herein, we report a novel, robust, all-green, highly reliable (yield ≥ 99%) and up-scalable technology for wearable applications comprising reduced graphene oxide (rGO) thin-films as electroactive component in liquid-gated transistors (LGTs). Although the intrinsic electrical performance of rGO cannot compete with CVD graphene, its ease processability, excellent surface reactivity, and large-area coverage make rGO a formidable material for future flexible and wearable applications. We have established a novel protocol towards the high-yield fabrication of flexible rGO LGTs combining high robustness (>1.5h of continuous operation) with state-of-the-art performances, being similar to those of their rigid counterparts operated under liquid gating, including field-effect mobility of ca. 10- 1 cm2V-1s-1 and transconductance of ca.
    [Show full text]
  • Thank You for Taking Part in the Survey. We Would Like to Ask You a Few Questions About Technologies Located Within N
    QINTRO1: Thank you for taking part in the survey. We would like to ask you a few questions about technologies located within new cars, services in cars, as well as premium audio in cars. Please rest assured that all answers will be treated in the strictest of confidence and will only be used for statistical purposes. All replies will remain completely anonymous. **SCREENER** ASK ALL – SINGLE CHOICE SINGLE SELECT Q1 How many vehicle(s) does your household own? 1. None - TERMINATE 2. 1 3. 2 4. 3 5. 4 or more The next three questions are about your NEXT vehicle. **SCREENER** ASK ONLY THOSE WHO OWN A VEHICLE CURRENTLY (Q1 [2-5]) SINGLE SELECT Q2 Does your household plan to buy a vehicle sometime within the next 3 years that will be for personal use only? Please do not answer “yes” if the vehicle to be purchased will primarily be used for business. 1. Yes 2. Maybe 3. No - TERMINATE **SCREENER** ASK ONLY THOSE WHO MIGHT/WILL BUY VEHICLE (Q2 [1-2]) SINGLE SELECT Q3 Which of the following best describes your role in the purchasing decision of the next household vehicle? 1. Primary Decision Maker 2. Joint Decision Maker (with spouse or partner) 3. Uninvolved in decision making process - TERMINATE **SCREENER** ASK ONLY THOSE WHO MAY BE INVOLVED IN PURCHASING DECISION (Q3 [1-2]) SINGLE SELECT 1 Q4 When thinking about your next vehicle purchase, will that vehicle be new or used? 1. New 2. Used - TERMINATE 3. I don't know- TERMINATE ASK ONLY NEW CAR INTENDERS (Q4 [1]) SINGLE SELECT Q5 What is your gender? 1.
    [Show full text]
  • Wiper Blades for Passenger Cars, Trucks and Agricultural Vehicles
    WIPER BLADES FOR PASSENGER CARS, TRUCKS AND AGRICULTURAL VEHICLES www.hella.com/easychange SEE FURTHER WITH HELLA Since 1899, the family-owned company has been developing premium-quality components and systems for the automotive industry and is one of the largest global providers in this sector. Major European manufacturers rely on parts and technology from HELLA not only to achieve better safety, but also higher levels of comfort, convenience and environmental compatibility on the road. In addition to wiper blades, HELLA also offers first-class accessories such as auxiliary lights, horns and lamps. With 118 locations around the world, HELLA puts the drive in innovations. Approximately one fifth of the 30,000 employees work on new technologies and products in the research and development department. TABLE OF CONTENTS Clear vision without streaks 02 Easier than ever: Changes with EASYCHANGE 02 How do I know when its time to change my wiper blades? 03 Wiper blades for Passenger Car, Commercial and Agricultural vehicles 04 Overview of wiper blades 06 Applications for cars 10 Applications for commercial vehicles 134 Applications for agricultural machinery 142 Overview of Parts 148 Explanation of symbols 150 138 | 139 www.hella.com/easychange Visit our website. A simple web configurator will help you to select the right wiper blades. www.hella.com/easychange | 01 CLEAR VISION WITHOUT STREAKS Drivers frequently subject wiper blades to difficult conditions as You can always depend on wiper blades from HELLA. The rubber they must withstand temperatures of -30 to +70 degrees and lips of the blades are coated with graphite so that they can be deal with snow, ice, dust, sleet and dirty and mud-laden water subjected to the most intense of loads on a continual basis, and sprayed back from the vehicles ahead.
    [Show full text]