SHABBAT VAIJERAH 18-19 NOVEMBRE 2016 MILANO 16.20 17.36 | FIRENZE 16.28 17.27| ROMA 16.28 17.27| VENEZIA 16.19 17.18

5777 חשוון | n. 11 - novembre 2016

Pagine Ebraiche – mensile di attualità e cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane - Anno 8 | Redazione: Lungotevere Sanzio 9 – Roma 00153 – [email protected] – www.paginebraiche.it | Direttore responsabile: Guido Vitale euro 3,00 Reg. Tribunale di Roma – numero 218/2009 – ISSN 2037-1543 | Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale D.L.353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46) Art.1 Comma 1, DCB MILANO | Distribuzione: Pieroni distribuzione - v.le Vittorio Veneto, 28 - 20124 Milano - Tel. +39 02 632461 Voto della vergogna, strappo ricucito

Dopo lo scandalo Unesco su Gerusalemme, al lavoro con le più alte cariche dello Stato pagg. 2-3 NOBEL 2016 , Stoccolma attende il menestrello Dopo vent’anni di promesse mancate e di attese deluse, il massimo riconoscimento alla poesia del grande menestrello Robert Allen Zimmerman. I suoi testi – Blowin’ in the Wind, The Times They are a-changing, Mr Tambourine Man, , It’s All Right, Ma (I’m only bleeding), , A Hard Rain’s Gonna Fall, , e infiniti altri – costringono a rivedere e ad ampliare l’idea di letteratura, a dispetto di pedantesche e superate distinzioni. / pagg. 30-31

pagg. Il viceministro degli Esteri Mario Giro racconta cosa bolle in pentola alla Farnesina 6-7

Diplomazia, Roma ora pensa al cambiamento Giorgio Albertini DOSSIER COMICS OPINIONI CULTURA / ARTE / SPETTACOLO pagg. A CONFRONTO 28-29 Kominsky-Crumb ------A PAGG. 23-26 ------IDENTITÀ coppia esplosiva David Bidussa Dall’underground americano alla scena CONVERSIONI israeliana, dagli eroi Giorgio Sacerdoti della Brigata ebraica UNA STAGIONE alle avventure nella LINGUAGGI Storia degli agenti di Saul Meghnagi RICCA DI SGUARDI

Robert Crumb Chronosquad. Da Qualcuno da odiare, per dare l’esempio, Il salto nel vuoto della sposa tenace, Lucca Comics a Bologna, da Angoulême a ESODI Tre vite spezzate e l’inferno in paradiso, “L’ultimo viaggio” di Stefan Zweig. Lucerna. / pagg. 15-22 David Meghnagi Da Locarno a Venezia, la nuova stagione del grande cinema.

Sergio Della Pergola/ a pag. 23 Con la demografia non si scherza

pagg. Firenze, il ritorno dei libri in esilio 4-5 Nel cinquantesimo anniversario dell’alluvione, una grande mostra rende giustizia al patrimonio danneggiato / P2 POLITICA / SOCIETÀ n. 11 | novembre 2016 pagine ebraiche Il voto della vergogna, lo strappo ricucito Stretti contatti tra la Presidente UCEI e le più alte cariche dello Stato per correggere il tiro dopo lo scandalo Unesco

Un colloquio positivo e costruttivo, te espresse dalla Presidente del- avvenuto a pochi minuti dall'inizio l’Unione, intervenuta con incisività dello . L'ultimo atto di una sui media anche nei giorni prece- giornata, quella di venerdì 21 ot- denti. La speranza, ha quindi va- tobre, che ha fatto emergere con lutato, è che documenti simili non chiarezza la volontà di Palazzo solo trovino una ferma opposizio- Chigi di porre rimedio e cambiare ne, ma in futuro non arrivino nem- rotta dopo il vergognoso voto meno sul tavolo di organizzazioni Unesco su Gerusalemme con du- che dovrebbero piuttosto assolvere plice astensione italiana. al loro vero fine istituzionale. Si riparte da qui, dal confronto che Apprezzamento è arrivato tra gli il Primo Ministro Matteo Renzi e altri anche dalla presidente della la Presidente dell'Unione delle Co- Comunità ebraica romana Ruth munità Ebraiche Italiane Noemi Dureghello, che si è così espressa: Di Segni hanno avuto al termine "Era per noi inaccettabile come di una giornata molto significativa, ebrei romani pensare che il nostro apertasi con la diffusione di un in- Governo si astenesse di fronte a vito alla riflessione inviato dalla una mozione così antistorica e pa- Presidente UCEI al capo dello Sta- stro Paese un ruolo da protagoni- lesemente antisemita. Vorremmo to Sergio Mattarella. Invito subito sta nell’immenso lavoro di costru- capire come si è arrivati a questa rimbalzato a Palazzo Chigi e che, zione della pace che ci deve vedere astensione e cosa farà il Governo nella mattinata stessa, ha suscitato tutti impegnati”. per porvi rimedio". Significativa la ferma reazione del premier e le Valori che Renzi ha voluto affer- anche la decisione del Centro sue parole di condanna dell'atteg- mare senza mezzi termini, parlan- Unesco di Firenze che, su impulso giamento tenuto dai nostri rappre- do di "vicenda allucinante" e indi- della docente universitaria Silvia sentanti. cando una Guetta, ha Scriveva Di Segni nel suo messag- svolta im- chiesto alla gio a Mattarella, che ampia diffu- portante. presidente sione ha avuto sui media italiani: "È incom- della Fede- “Diverse le civiltà del passato che prensibile, razione Ita- hanno violato e distrutto il nostro inaccettabile e liana dei Centri e dei Club Tempio. Diverse le ragioni che nei sbagliato. Ho Unesco di manifestare la pro- secoli hanno fatto percorrere ai chiesto espres- pria vicinanza alla direttrice pellegrini la lunga distanza dai re- samente che la generale dell’organizzazione moti luoghi di provenienza. Come si smetta con interna- non comprendere che oggi gruppi verso l’astensione di rimanere in perché gli ebrei italiani restano fi- queste posizioni. zionale estremisti e aggregazioni di ogni silenzio. Un silenzio che dimentica duciosi che dall’alto del suo pre- Non si può con- Irina Bo- genere, che di civile nulla deten- le raffigurazioni riportate sull’Arco stigio il Quirinale possa risvegliare tinuare con que- kova gono, cercano la distruzione e l’an- di Tito. Un silenzio assordante. Un un orientamento di saggezza ed ste mozioni fina- (nell’im- nientamento? Come accettare che silenzio che concorre ad un nega- equilibrio, l’unico che possa rap- lizzate solo ad at- magine), l’Unesco, agenzia preposta allo svi- zionismo contro il quale oggi tutti presentare i sentimenti di tutte le taccare Israele. Se c’è da rompere che ha espresso la propria contra- luppo della cultura, si esprima in alziamo la voce”. identità e di tutti i cittadini, e af- su questo l’unità europea - le sue rietà alla risoluzione e che per que- tal modo? Per ben due volte, a di- “Illustre Presidente – sottolineava fermare i nostri più importanti va- parole - che la si rompa”. Sollievo, sto ha ricevuto persino delle mi- stanza di pochi giorni, nonostante ancora Di Segni, il cui intervento lori costituzionali. Non abbiamo apprezzamento per l’evoluzione e nacce di morte da alcuni estremi- chiari segnali d’allarme, il rappre- è stato pubblicato per intero dal altro da chiedere che tenere in alto attesa di seguire la vicino le pros- sti. Un piccolo, ma importante se- sentante italiano ha scelto attra- quotidiano La Stampa – le scrivo l’onore dell’Italia e garantire al no- sime mosse del Governo sono sta- gnale. LA NOSTRA SEGNALAZIONE RAGGIUNGE I VERTICI DEL CALCIO MONDIALE Saluti romani, la Fifa si pronuncia Multa da 30mila franchi (27mila euro) per la Federcalcio italiana, punita dal massimo organismo mon- diale per i saluti romani esibiti da alcuni tifosi ad Haifa. Un episodio che, come in molti hanno ricordato, era stato portato all’attenzione dell’opinione pubblica sul portale dell’ebraismo italiano www.moked.it, nel giorno successivo all’incontro tra Israele e Italia valevole per le qualificazioni ai Mondiali del 2018. La Commissione Disciplinare della Fifa, nella motivazione, ha parlato di comportamento “improprio e discriminatorio”. La Federcalcio, interpellata dalla redazione, non ha voluto commentare il prov- vedimento. “Condanniamo fermamente quanto accaduto allo stadio di Haifa” aveva dichiarato, nelle ore successive alla nostra segnalazione, il presidente della Figc Carlo Tavecchio. Individuati e denunciati i tifosi responsabili delle manifestazioni di odio ad Haifa. Si tratta di tre facinorosi di Bari, appartenenti alla galassia ultrà: P.G, di 23 anni; T.F, di 25; D.B.N di 24. Ad individuarli gli agenti della locale Digos in collaborazione con la direzione centrale della polizia di prevenzione per i risvolti internazionali. Durante una perquisizione sono stati ritrovati, oltre il biglietto di ingresso allo stadio, un manganello telescopico, una mazza da baseball e varia pubblicistica riconducibile al- l’ideologia nazifascista.

www.moked.it pagine ebraiche n. 11 | novembre 2016 POLITICA / SOCIETÀ / P3 “Nuovo anno, opportunità per il dialogo” Un segnale importante e di buon sia un anno buono e fruttifero, an- funerale dell’ex presidente israelia- auspicio per un cammino di dia- no in cui la parola pace possa tro- no Shimon Peres, ha aggiunto poi logo da intraprendere insieme. È vare il suo più profondo significa- Pallavicini nel messaggio, “mi por- il cuore del messaggio augurale to”. Un messaggio raccolto e con- ta a rinnovare anche per iscritto che la Presidente dell’Unione delle diviso nella realtà islamica italiana, la nostra fraterna vicinanza per la Comunità Ebraiche Italiane Noemi tra gli altri, dall’imam Yahya Pal- scomparsa di un grande statista e Di Segni ha voluto inviare ai mu- lavicini, guida della Comunità re- uomo di fede e pace”. Con la spe- sulmani d’Italia in occasione del ligiosa islamica (Coreis) italiana. ranza, il suo auspicio, “di sapere capodanno islamico, coinciso que- “La ringrazio di cuore per la rin- coltivare e continuare un simile st’anno con Rosh Hashanah, il ca- novata sensibilità di questo augurio modello di impegno civile”. podanno ebraico. “Un sereno ini- per un nuovo ciclo sempre miglio- A ringraziare la presidente e ri- zio di nuovo anno – l’augurio della re – le parole dell’imam Pallavicini cambiare l’augurio di buon anno Presidente Di Segni – La coinci- – e ricambio a Lei e a tutta la Sua nuovo al mondo ebraico anche Iz- denza delle nostre festività, que- comunità con gli auguri di Rosh zeddin Elzir, imam di Firenze e st’anno, rappresenta, vorrei crede- Hashanah 5777”. “Queste ricorren- presidente dell’Unione delle Co- re, un importante segnale nel per- u Il presidente israeliano Reuven Rivlin mentre incontra alcuni ze che convergono ci confermano munità Islamiche d’Italia (Ucoii). corso di dialogo e di vicinanza che rappresentanti islamici nello Stato ebraico nella nostra vicinanza su molti “Concordo che la coincidenza di siamo chiamati a compiere nel aspetti che legano le nostre rispet- queste due festività – scrive Elzir contesto italiano ed europeo in cui generazioni future”. Paole di aper- rorismo. L’auspicio, prosegue la tive tradizioni – ha sottolineato – sia un fatto da celebrare con ca- i nostri correligionari interagisco- tura a quel mondo islamico capace presidente dell’Unione, è che “le l’imam – Sarà bello promuovere lore. Coincidenza che considero no, nel quotidiano e nei grandi di confrontarsi con la società civile istituzioni e le realtà ebraiche ed una riflessione per gli studenti pro- di buon auspicio a un anno di col- momenti, per salvaguardare i pre- e con le sue varie anime, lontano islamiche del nostro Paese possano prio su questi aspetti e sul valore laborazione, dialogo e condivisione ziosi valori che le nostre fedi con- da ogni fondamentalismo e anzi rappresentare un presidio di cul- delle ricorrenze di festività religio- per le nostre comunità in campo dividono e devono tramandare alle argine contro la minaccia del ter- tura e di valori convissuti, e che se”. La coincidenza con il solenne sia nazionale sia europeo”. 9 ottobre, 16 ottobre: Roma non dimentica

16 ottobre ‘43, la razzia nazista dato dall’Italia. Non abbia lascia- al portico d’Ottavia. 9 ottobre to questo paese, non abbia rico- ‘82, l’attentato palestinese al- minciato una vita altrove. Ma io l’uscita del Tempio Maggiore. sono italiano, ne sono orgoglio- Due ferite aperte, due ricorrenze so. Voglio restare qua. Ma non di- di Memoria viva. A confermarlo mentico quello che è successo e in modo concreto la più alta ca- non dimentico che siamo stati rica dello Stato, il presidente del- traditi” riflette Gadiel, che dal la Repubblica Sergio Mattarella, giorno dell’intervista ha iniziato che questo 16 ottobre ha scelto a portare la sua testimonianza ai di viverlo assieme agli ebrei ro- più giovani. Nelle scuole e non mani. Mancano pochi istanti solo. Perché il ricordo di quelle quando il presidente della Repub- ore è vivo, anche se confuso. Per- blica arriva al Portico d’Ottavia, lità. La tradizionale fiaccolata or- Una serata commovente, che si la vita, l’identità, gli insegnamen- ché le sue parole possano lascia- davanti alla lapide che ricorda le ganizzata insieme alla Comunità conclude con una lezione di To- ti dei Maestri, l’amore per lo stu- re un segno profondo. “Per que- vittime della razzia e il terribile di Sant’Egidio, la marcia silenzio- rah. Perché la missione del popo- dio. La vita che vince sulla morte. sto – afferma – è fondamentale prezzo che la Comunità pagò alla sa che si conclude con l’abbraccio lo ebraico, viene ricordato, è “C’è chi mi chiede perché io, dopo che la serata sia organizzata dai persecuzioni nazifasciste. Depo- di tutta la Comunità agli ultimi quella di tenere alto il valore del- tanto orrore, non me ne sia an- nostri ragazzi. Un bel segnale”. ne una corona, incontra gli ultimi Testimoni, l’inaugurazione della sopravvissuti, fa il suo ingresso mostra alla presenza, tra gli altri, nella sede della Fondazione Mu- del vicepresidente della Camera Bob il Nobel seo della Shoah alla Casina dei Luigi Di Maio. Significativa anche Nobel più sfuggente non si era mai Vallati dove è allestita una im- la partecipazione al ricordo del- visto. Giorni di lungo, disperato in- portante mostra sul 16 ottobre. l’attentato dell’82 in cui perse la seguimento per conferirgli ufficial- Una visita privata, in compagnia vita il piccolo Stefano Gaj Taché. mente il più alto tributo per la della presidente della Comunità E significativo il fatto che a farsi Letteratura. Il premio, arrivato un ebraica Ruth Dureghello, del rab- carico del peso di questa memo- po’ a sorpresa, oltre alla sua ster- bino capo Riccardo Di Segni, della ria siano state le nuove genera- minata opera ha riportato presidente dell’Unione delle Co- zioni, protagoniste di un parte- l’attenzione dei mezzi di in- munità Ebraiche Italiane Noemi cipato incontro organizzato nella formazione sulle sue origini ebraiche e sull’influenza che le Di Segni, del presidente della sinagoga Beth Michael da Benè stesse hanno avuto nella sua atti- Fondazione Museo della Shoah Berith Giovani e Delet-Assessora- vità artistica. Nato Robert Allen Mario Venezia e del curatore del- to ai Giovani della Comunità Zimmerman, da famiglia con radici la mostra Marcello Pezzetti. A sa- ebraica. A confrontarsi con i mol- ucraine e lituane, Dylan ha sempre lutarlo anche l’ex presidente UCEI ti presenti Gadiel Taché, fratello mantenuto un legame solido con Renzo Gattegna, che lo accoglie di Stefano, che fu per giorni so- quelle origini. Il giovane “mene- all’esterno della struttura. speso tra la vita e la morte; e strello di Duluth” ha infatti rice- vuto una educazione osservante e L’ultimo atto, questa visita, di Pierluigi Battista, il giornalista frequentato scuole ebraiche e ore particolarmente intense di con cui Gadiel ha deciso di rom- © KICHKA © campi estivi sionisti. ricordo, elaborazione, progettua- pere un lungo silenzio nel 2011.

www.moked.it / P4 POLITICA / SOCIETÀ n. 11 | novembre 2016 pagine ebraiche Firenze, il ritorno dei libri in esilio Nel cinquantesimo anniversario dell’alluvione, una grande mostra rende giustizia al patrimonio danneggiato

Tre anni di lavoro. Un grande sfor- zo, su un piano più squisitamente tecnico ma anche di consolidamen- to di una rete di sostenitori nel mondo delle istituzioni, delle fon- dazioni, della cultura. La missione è riuscita. La mostra “E le acque si calmarono” che la Biblioteca Na- zionale Cen- trale di Fi- renze ospita per tre mesi dedicandola ai libri ebrai- ci alluvionati e al loro emozionante ritorno in città a 50 anni dall’esondazione dell’Arno è un risultato per cui Ren- zo Funaro (nell’immagine), vice- presidente della Fondazione Beni Culturali Ebraici in Italia, non na- sconde la soddisfazione. “Siamo riu- della comunità ebraica alla tradi- nostra vita, della nostra cultura, del- Il progetto nasce nel 2012, sulla scia di Palazzo Vecchio, in occasione sciti a riportare nella nostra città zione e alla storia di Firenze” sot- la nostra storia torna disponibile" di un intervento tenuto dall’Opera della settimana internazionale dei un patrimonio fondamentale, che tolinea con orgoglio. "Un momento conferma il presidente della Comu- del Tempio Ebraico di Firenze nel Beni Culturali e Ambientali Florens. è testimonianza dell’attaccamento importante, in cui una parte della nità ebraica Dario Bedarida. Salone dei Cinquecento, sala nobile Da lì l’ambizione di ritagliarsi un Operazione che lascia il segno Memorie da riscoprire

La mostra che con il suggestivo sono; l’esposizione dei libri re- 14 effettuato dall’Università Una storia, ogni storia, soprat- di Cimabue, alla porta del Batti- titolo biblico “E le acque si cal- staurati in una sede quanto mai dell’Illinois ha datato al 1250, se- tutto quando coinvolge ampi stero e al milione di volumi della marono” viene allestita presso la prestigiosa e un convegno che gnalando in tal modo che si trat- territori e intere comunità, na- Biblioteca Nazionale vennero in- Biblioteca Nazionale Centrale di vede coinvolti autorevoli studio- ta del più antico Sefer del mondo sconde sempre nelle sue pieghe fatti gravemente danneggiati, in Firenze rappresenta, per la Fon- si; infine la restituzione a Firenze di proprietà di una Comunità molteplici avvenimenti meno vi- qualche caso irrimediabilmente, dazione per i Beni Culturali Ebrai- della sua antica biblioteca ebrai- ebraica utilizzabile per la lettura sibili, rilevanti, o semplicemente anche gli oltre 15.000 volumi, fra ci in Italia che l’ha promossa, ca, salvata dal fango dal lavoro rituale. conosciuti, spesso destinati ad i quali circa 200 manoscritti e 92 un’operazione emblematica e ir- dei tanti volontari accorsi dal- Il recupero e la valorizzazione del essere rapidamente Sefer Torah, della Co- rinunciabile. La sua realizzazione l’Italia e dall’estero e quindi tra- patrimonio culturale ebraico non dimenticati o conser- munità ebraica di Fi- è il frutto di una positiva colla- sferita e messa in sicurezza a Ro- sono certamente fine a se stessi, vati solamente nella renze, conservati nel borazione e sinergia che ha visto ma all’indomani di quelle dram- bensì elementi essenziali per la memoria di quanti si Tempio e in sinagoga. come protagonisti anche l’Opera matiche giornate del novembre conoscenza della storia e della trovarono a viverli. Nell’impossibilità di del Tempio di Firenze, la Comu- 1966. cultura della comunità ebraica Accade quotidiana- trovare a Firenze una nità ebraica del capoluogo tosca- Un’operazione complessa, dun- italiana e dell’apporto da essa ar- mente in occasione di sistemazione adegua- no e il Centro Bibliografico del- que, nell’ambito di una strategia recato alla civiltà del Paese in cui guerre, rivoluzioni, ta per questo materia- l’UCEI. di intervento sui beni culturali è presente da oltre duemiladue- attentati, ma anche di le, la gran parte di es- La Fondazione, che ha per obiet- ebraici che ha visto, tra il 2015 e cento anni e per lo sviluppo di calamità naturali quali terremo- so venne trasferita a Roma, nei tivo istituzionale la conservazio- il 2016, la realizzazione di altre un proficuo dialogo tra le diverse ti, incendi, alluvioni. Accadde an- locali del Centro Bibliografico ne, il restauro e la valorizzazione importanti iniziative: Judaica Pe- culture che compongono la no- che in occasione dell’alluvione di dell’Unione delle Comunità Ebrai- del patrimonio cultu- demontana, che nella stra variegata società. Firenze del novembre 1966, no- che Italiane, dove da allora è ri- rale ebraico in Italia, primavera del 2015 ha A tutti coloro che con grande nostante, o forse proprio perché, masto per quasi cinquanta anni. ha sentito l’imperati- riguardato il restauro competenza e autentica passione in quel caso il drammatico even- La celebrazione del cinquantesi- vo morale di dedicare e l’esposizione per la civile hanno lavorato alla realiz- to avesse colpito uno dei luoghi mo anniversario di quella terri- le sue migliori ener- prima volta al pubblico zazione di questa straordinaria più conosciuti e amati al mondo, bile giornata del 4 novembre è gie intellettuali e del fondo ebraico anti- operazione culturale di Firenze, coinvolgendo alcuni dei simboli diventata così l’occasione, su im- professionali, insieme co della Biblioteca Na- destinata a lasciare un segno più della cultura e dell’arte italiana, pulso della Fondazione Beni Cul- alle risorse economi- zionale Universitaria di che mai duraturo, alle Istituzioni Ponte Vecchio, la galleria degli turali Ebraici in Italia e grazie ad che ottenute da fonti Torino, insieme alla che con il loro generoso contri- Uffizi, la basilica di Santa Croce, un contributo della Fondazione pubbliche e private, per promuo- pubblicazione di un raffinato ca- buto l’hanno sostenuta, va la Biblioteca Nazionale, suscitan- Cassa di risparmio di Firenze, per vere un progetto di grande rile- talogo e un convegno internazio- l’espressione della più sentita do sgomento ed emozione in tut- far uscire dall’oblio in cui era fi- vanza che si è articolato in diver- nale sul collezionismo dei libri gratitudine della Fondazione. to il mondo e provocando una nita questa importante raccolta se iniziative. Il completamento ebraici in Europa tra il XVII e il reazione istintiva di solidarietà libraria e per consentirne un pri- del restauro dei volumi ebraici XIX secolo; e il restauro del pre- Dario Disegni quale mai si era registrata in pre- mo, parziale recupero e, auspi- antichi danneggiati dalla terribi- zioso Sefer Torah della Sinagoga presidente Fondazione cedenza. Travolti dall’ondata di cabilmente, il rientro a Firenze. le alluvione di cinquant’anni or- di Biella, che l’esame al carbonio Beni Culturali Ebraici in Italia acqua e fango, insieme al Cristo Da qui l’idea di una mostra che,

www.moked.it pagine ebraiche n. 11 | novembre 2016 POLITICA / SOCIETÀ / P5

Nazionale ha scelto di esporre at- tingendo dalla propria collezione LA MOSTRA ebraica, così da rappresentare nel suo insieme il contributo che la Co- E le acque munità ha offerto nei secoli alla col- lettività. si calmarono Come viene ricordato anche nel catalogo pubblicato da Angelo Sono migliaia i volumi che Pontecorboli, il danno in Comunità fanno parte del patrimonio fu considerevole. Novantadue rotoli librario e documentario del- della Torah danneggiati, medesima la Comunità ebraica fioren- sorte toccò inoltre a gran parte dei tina colpito dall’alluvione 15mila volumi della biblioteca, degli del 1966. arredi, degli oggetti di culto. Esattamente cinquant’anni Tanti diedero una mano, accorren- dopo, molti di quei volumi do dai cinque continenti. Tra le sto- - che si trovano prevalente- rie di solidarietà, indimenticabile mente a Roma - tornano nel quella relativa al sopravvissuto ro- capoluogo toscano recupe- mano Luciano Camerino. rati e valorizzati per inizia- La vista della sinagoga di via Farini tiva della Fondazione per i devastata gli fu fatale. Colto da ma- Beni Culturali Ebraici in Ita- lore, morì poco dopo. lia insieme alla Biblioteca La mostra è dedicata a chi come Nazionale Centrale di Firen- lui venne in soccorso, a chi ante- ze (con il contributo deter- pose questo a qualunque altro sfor- minante dell’Ente Cassa di zo. “Giovani di tutto il mondo, la- Risparmio di Firenze) e sono vorando fianco a fianco con i gio- vani della Comunità - ricorda Fu- naro - si organizzarono per il re- ruolo da protagonisti all’interno di del fango”, gli eroi richiamati in cit- In mostra nelle teche libri antichi, cupero. Anche in sinagoga, come una narrazione che è sì dolorosa tà dal sindaco Bargellini che, giunti volumi, manufatti. Testimonianze altrove, trovò casa la speranza”. ma anche piena di messaggi pro- in riva all’Arno da tutto il mondo, preziose riportate a nuova vita. In- fondi. Come ricordano gli “angeli salvarono Firenze e i suoi tesori. sieme ad alcuni documenti che la Adam Smulevich

esponendo alcuni di quei volumi Penisola, fra i primi territori eu- restaurati, consentisse ad un Un lavoro di squadra ropei della diaspora. A partire dal tempo di ricostruire attraverso preziosissimo manoscritto, noto di essi la presenza secolare di un “È forse venuto il diluvio e ha reso dell’ebraismo italiano» (art. 16). agli studiosi di tutto il mondo e nucleo ebraico in città. Da qui desolato il mondo? Non si vede L’Unione delle Comunità Ebraiche punto di riferimento per qualsiasi l’immediata adesione all’iniziati- volto di terra asciutta Italiane, alcuni decenni fa, sensi- analisi critica del testo talmudico va della Biblioteca Nazionale, E non c’è uomo e non c’è animale bile alle sorti di questo impareg- copiato in Italia nel XII, fino al ro- luogo simbolo dei danni che l’al- e non c’è uccello. Sono forse finiti giabile patrimonio colpito dall’al- tolo di pergamena che contiene la luvione aveva creato al patrimo- tutti e dimorano nel tormento?” luvione, ha accolto e protetto i li- descrizione dei luoghi sacri e dei nio librario, che oltre a mettere Rabbi Yehuda Halevi, noto poeta e bri fiorentini presso il Centro bi- sepolcri dei patriarchi, ascrivibile a disposizione il prezioso lavoro filosofo dell’XI secolo, apre con bliografico dell’Ebraismo Italiano al XIV secolo; un cimelio che dimo- protagonisti di una mostra dei propri restauratori per il re- queste domande la sua riflessione ove sono riuniti i fondi librari e ar- stra e sottolinea il costante vin- che si inserisce nel quadro cupero di alcuni di quei volumi, sul diluvio e la chiude con un’ina- chivistici di numerose altre comu- colo spirituale che ha legato pe- delle iniziative per il “Cin- ha offerto la propria collabora- spettata nota di ottimismo, in- nità italiane, avviando primi inter- rennemente gli ebrei ovunque fos- quantenario dell’Alluvione zione nell’ideazione e realizza- travvedendo dopo tutta la distru- venti di restauro e catalogando le sero alla Terra d’Israele. Gli altri fiorentina”. Un’occasione zione della mostra, che darà così zione una salvezza e dopo le peri- edizioni del XVI. Al compimento di volumi, molti dei quali apparten- importante di incontro, che modo, accanto ai volumi appar- pezie l’arrivo al punto desiderato. questo cinquantennale, l’Unione gono alle istituzioni culturali ed permette di riportare per- tenenti alla Comunità ebraica, di Questo pensiero racchiude in un con immutato spirito di responsa- educative ebraiche attive a Firen- manentemente a Firenze il esporre e valorizzare alcuni dei certo senso quanto vissuto nel bilità rinnova il proprio impegno ze, esprimono un passato glorioso patrimonio librario della testi ebraici da essa conservati, percorso che la mostra ci trasmet- per far sì che ripren- e comunicano quella vo- Comunità collocandolo in in alcuni casi provenienti dallo te con grande forza evocativa. Do- da e si porti a compi- cazione allo studio e alla una sede prestigiosa. Un’ini- stesso nucleo fondante della Na- po l’alluvione, il recupero, e dopo mento, secondo un preghiera mai sopita fra ziativa che rappresenta an- zionale, la biblioteca di Antonio il recupero il restauro – lungo e fa- programma di inter- coloro che hanno vissuto che uno snodo fondamenta- Magliabechi e quella Medicea, ticoso lavoro di esperti – e quindi venti scadenzati nel in questa città ampi pe- le di indagine e riflessione consentendo così di conoscere e l’approdo. La mostra che vede tempo, il progetto di riodi di crescita e fiori- su fatti, vicende e perso- apprezzare un altro piccolo tas- esposti insieme volumi e mano- recupero dell’intero tura e dolorosi momenti naggi meno noti ai più. Alle sello dell’immenso patrimonio scritti ebraici della Biblioteca Na- patrimonio librario e di segregazione e op- opere provenienti dal patri- documentario da essa conserva- zionale e del fondo antico della Co- documentario, espri- pressione. A nome del- monio librario e documen- to e allo stesso tempo di ripor- munità fiorentina, promossa da mendo il proprio favore a che tut- l’Unione delle Comunità Ebraiche tario della Comunità ebrai- tare alla memoria di tutti un epi- tante istituzioni cittadine e nazio- to o parte di esso ritrovi la sua na- Italiane porgo il mio più profondo ca fiorentina si affiancano sodio meno noto, ma non per nali, realizza a pieno lo spirito turale collocazione, salvaguardato saluto a questa iniziativa e ringra- incunaboli e cinquecentine, questo minore, delle tragiche vi- dell’Intesa lì dove prevede che «Lo e protetto, nella propria città di zio tutti coloro che con infinita oltre a molte edizioni anti- cende di quell’alba di cinquanta Stato, l’Unione e le Comunità col- origine. I testi presentati al pub- pazienza, competenza e speranza che alluvionate e restaurate anni fa. laborano per la tutela e la valoriz- blico nell’edificio prestigioso della hanno portato al varo questa ma- presenti nei fondi della Bi- zazione dei beni afferenti al patri- Biblioteca Nazionale, che coprono gnifica mostra. blioteca Nazionale Centrale. Luca Bellingeri monio storico e artistico, cultura- quasi un millennio di storia, sinte- Noemi Di Segni, La mostra sarà visitabile fi- direttore le, ambientale e architettonico, ar- tizzano bene una serie di aspetti presidente Unione no al 27 gennaio. Biblioteca Nazionale Centrale cheologico, archivistico e librario legati alla presenza ebraica nella delle Comunità Ebraiche Italiane

www.moked.it / P6 INTERVISTA n. 11 | novembre 2016 pagine ebraiche “Unesco, l’Italia è al lavoro per cambiare” Il viceministro agli Esteri Mario Giro racconta il cambio che serve nella nostra diplomazia

ú–– Daniel Reichel Nominato il 29 gennaio scorso vice Ministro degli Esteri con delega alla Lasciando la vicenda Unesco, i rap- Cooperazione Internazionale dal Governo Renzi, Mario Giro ha costruito porti tra Israele e Italia continuano La sconcertante risoluzione del- a consolidarsi attraverso collabora- l’Unesco su Gerusalemme, che can- nel corso del tempo un'approfondita esperienza del mondo della coo- zioni sul piano scientifico ed econo- cella il legame tra il Monte del perazione e della diplomazia internazionale. Membro della Comunità mico. In particolare, lei ha la delega Tempio e l’ebraismo, ha messo in di Sant'Egidio (fondata da Andrea Riccardi), Giro dall'inizio degli anni alla Cooperazione internazionale e luce la contraddittorietà di una cer- su questo fronte avete aperto con ta diplomazia internazionale. Trop- Novanta si occupa delle relazioni internazionali e delle attività di me- Gerusalemme un nuovo percorso. po spazio è stato lasciato a quei diazione per la pace. Dal 1998 al 2013 ha ricoperto la carica di respon- Ce ne può parlare? paesi che a priori si esprimono con- sabile delle Relazioni Internazionali della Comunità di Sant'Egidio, ve- Con Israele i rapporti sono ottimi. tro Israele, che usano sedi come Abbiamo recentemente firmato un l’organizzazione che dovrebbe tu- nendo coinvolto in diversi processi di mediazione tra cui Algeria (1994- accordo per sviluppare progetti di telare la cultura e la scienza per col- 1995), Kosovo (1998-1989), Darfur (dal 2004), Libia (2011) e Siria (2012). cooperazione bilaterale in Africa. pire e delegittimare lo Stato ebrai- In particolare, le iniziative partiran- Nel 2010 ha ricevuto il Premio per la Pace Preventiva della Fondazione co. Di questa situazione, diventata no dall’Africa e poi vedremo di oramai insostenibile, si sono resi Chirac. Molte le cariche politiche che ha ricoperto, tra cui il ruolo di coinvolgere altri paesi dell’area. conto anche a Roma, soprattutto Sottosegretario agli Affari Esteri con deleghe all’America Latina e Cen- grazie alle proteste del mondo Il Primo ministro israeliano Benja- ebraico italiano: l’astensione del- trale, all’Africa australe della SADC, alla promozione della lingua e cul- min Netanyahu ha recentemente vi- l’Italia in sede Unesco di fronte a tura italiana. È autore di diverse pubblicazioni, tra cui Noi Terroristi sitato diversi paesi africani, parlan- una risoluzione tanto grave e scor- (2015), edito da Guerini e Associati. do di un continente sempre più retta ha fatto molto rumore, apren- strategico per gli interessi nazionali. do una riflessione sulla necessità di Affermazione altrettanto vera per un cambio di orientamento della l’Italia, come dimostra la sua recen- diplomazia del Bel Paese. Tanto che l’ebraismo italiano si è chiesto non è detto che vada bene sempre. È evidente che il Muro del pianto te visita proprio in Africa. Perché in- che lo stesso Primo ministro Mat- è: perché astenersi di fronte a Questo tipo di atteggiamento deve o Muro Occidente è un luogo vestire in questo continente? teo Renzi ha definito il voto della un’iniziativa che nega la storia, essere infatti rivisto. Troppo spesso ebraico, è noto a tutti questo. Credo Il nostro partenariato con paesi afri- rappresentanza italiana “incom- omettendo, il legame tra il Monte all’Unesco si usano questioni cul- sia necessario smetterla di accettare cani ha molteplici finalità. In primo prensibile, inaccettabile e sbagliato”, del Tempio di Gerusalemme e turali per mascherare posizioni po- risoluzioni che usano la cultura co- luogo dare stabilità a un’area in ba- spiegando “di aver chiesto espres- l’ebraismo? litiche. E ciò non è più accettabile. me un’arma, perché è evidente che lia di conflitti e dove il terrorismo samente ai nostri di smetterla con L’Italia si è sempre astenuta in oc- Nel caso dell’ultima votazione, non è questo lo scopo dell’Unesco. islamista trova terreno fertile. Pur- queste posizioni. Non si può con- casioni simili, per marcare la diffe- l’astensione è dovuta, come dicevo, Dobbiamo opporci a questa logica. troppo molti giovani africani, che tinuare con queste mozioni finaliz- renza nei confronti delle proposte all’inerzia, con una mancanza di E ne ho parlato anche con gli am- davanti a sé non vedono un futuro, zate ad attaccare Israele. Se c’è da che vengono fatte da una serie di comunicazione tra la burocrazia e basciatori d’Israele a Roma e in Va- vengono indottrinati dai maestri rompere su questo l’unità europea, paesi arabi. Questo però crea chi ha la responsabilità politica. ticano, in occasione della marcia in del male. Dare loro un lavoro at- che si rompa”. E il ministro degli un’inerzia che va superata, perché memoria del rastrellamento degli traverso progetti di cooperazione Esteri Paolo Gentiloni ha confer- cambiano le situazioni, un asten- Qual è la sua valutazione rispetto ebrei romani compiuto dai nazifa- internazionale vuol dire dare a que- mato che “nelle prossime votazioni, sione o un voto di un certo tipo alla risoluzione in sé? scisti il 16 ottobre 1943. ste persone e ai loro paesi una sta- cambieremo atteggiamento”. A ri- badire a Pagine Ebraiche la neces- sità di intraprendere un nuovo cor- so, che contrasti apertamente ini- Parigi, il voto e la cultura dimenticata ziative come quella dell’Unesco, anche il viceministro degli Esteri - ú–– Gabriele D’Amico processi di selezione e gestione dipendono da trimonio Mondiale dal 1981. Come tale l’Unesco con delega alla Cooperazione In- Interdisciplinary Doctoral un’autonoma convenzione internazionale che, avrebbe dovuto contribuire alla costruzione di un ternazionale - Mario Giro. and Post Doctoral Program creante propri organismi (come il Comitato per il modello gestionale che, ispirato alla ricerca della In un confronto che ha toccato di- “Human Rights under Patrimonio Mondiale) e dotata di risorse auto- più ampia partecipazione possibile di tutti i por- versi temi legati al ruolo dell’Italia Pressure - Ethics, Law, nome, è stata adottata dalla Conferenza Generale tatori di interesse, avrebbe potuto e dovuto preve- nel panorama internazionale, il vi- and Politics”, Freie Univer- dell’Unesco nel 1972. La decisione di cui si parla nire o comunque gestire i conflitti fra diversi ceministro Giro ha spiegato al no- sität di Berlino non è stata adottata all’interno degli organismi stakeholders. Ciò non è stato fatto, e non solo a stro giornale il motivo del voto ita- creati da questa Convenzione, bensì da una delle Gerusalemme. Si pensi, ad esempio, al paesaggio liano all’Unesco, auspicando un Le dichiarazioni della presidente dell’Unione Commissioni Permanenti del Consiglio Esecutivo vitivinicolo di Langhe-Roero e Monferrato: Sito cambio di rotta. delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di dell’Organizzazione. Unesco dal 2013, meravigliosamente gestito e in Segni in merito al carattere revisionistico della Da un lato abbiamo quindi i Siti, e la necessità di cui però - ad ogni vendemmia - associazioni Viceministro, il mondo ebraico ita- recente decisione delle Unesco, concernente so- domandarsi se il patrimonio mondiale sia una umanitarie e sindacati (esclusi dalla struttura di liano, a partire dalla Presidente prattutto - ma non solamente - il Monte del ben gestita risorsa per l’umanità. gestione) denunciano la dilagante prassi degli dell’Unione delle Comunità Ebraiche Tempio, sono condivisibili. La risoluzione evi- Dall’altro abbiamo l’Organizzazione che - creata “schiavi della vendemmia”. Italiane Noemi Di Segni, ha criticato denzia come l’Unesco venga utilizzata da alcuni nel 1947 con l’idea di riunire le grandi persona- Il cuore del problema è che l’Unesco (con respon- molto la scelta della nostra rappre- paesi per fini politici estranei all’organizzazione. lità in favore della cultura come strumento di sabilità di uffici e organismi diversi) omette - da sentanza all’Unesco di astenersi ri- Credo però che il dibattito alla questione sia pace - ha conosciuto (nel 1954) un mutamento di anni - di aiutare gli enti gestori dei Siti ad adot- spetto a una risoluzione volta chia- un’occasione per interrogarsi su che valore abbia statuto che ne ha trasformata la natura in orga- tare pratiche e strutture capaci di ascoltare le ri- ramente a colpire Israele e l’ebrai- - per ciascuno di noi- un’organizzazione cui il nizzazione basata sulla rappresentanza degli chieste di aiuto di tutti i soggetti coinvolti, e non smo, un documento promosso dalla nostro paese devolve - quale maggior finanziatore stati (dunque più fortemente politicizzata, o poli- solo di una parte di essi. Perché questo? Le ra- delegazione palestinese e sotto- - ben oltre il milione di euro annui. Anzitutto ticizzabile). gioni sono molteplici. scritta da Algeria, Egitto, Libano, Ma- una precisazione: i siti Unesco sono beni i cui La Città Vecchia di Gerusalemme è sito del Pa- Il professor Peter Stone (Cattedra Unesco per la rocco, Oman, Qatar e Sudan. Quello

www.moked.it pagine ebraiche n. 11 | novembre 2016 INTERVISTA / P7

verno, assieme a tutti i partner coin- volti, anche senza aspettare l’Unio- ne europea. Inoltre sono state au- mentate, grazie al Premier Renzi, le risorse per la cooperazione e non dobbiamo dimenticarci che l’Italia e la quarta o quinta realtà del G7. La cooperazione crea futuro e be- nessere sia per i paesi in cui andia- mo a operare sia per l’Italia. ú– DONNE DA VICINO Ha citato l’Unione europea: i paesi dell’Ue sono stati criticati per non essere riusciti a mettere sul terreno Lea un piano per dare risposte comuni Lea Oppenheim, classe 1936, bolo- sul fronte dei migranti e intanto le gnese, è una testimone della Shoah. spinte xenofobe minacciano dall’in- Lucida e precisa non si stanca di terno diversi suoi paesi. parlare del romanzo a fumetti di cui è tra i protagonisti: L’argine in cui Qual è la situazione? E condivide la si narrano le vicende di Cotignola critica? negli anni della Liberazione dell’Ita- Sicuramente l’Europa non si sta lia. All’indomani delle leggi razziste muovendo a sufficienza. Le spinte Lea giunge a Parigi, dove la xenofobe di cui parla sono preoc- mamma, di origine polacca ma nata cupanti ma aggiungo anche l’allar- a Fiume, s’improvvisa sarta, il papà lituano, scappato dall’impero russo me per un crescente antisemitismo per non fare il militare, è medico se- che minaccia la convivenza euro- miclandestino. Dell’infanzia ricorda pea. Su questo fronte il governo le giornate trascorse in una minu- italiano è in prima fila e non per- scola stanza, l’irruzione della Ge- metterà mai che le sue minoranze, stapo, l’arresto del padre, le febbrili tra cui quella ebraica, vengano mi- ricerche, il rilascio, la fuga a Origan dove la madre trova un impiego sal- nacciate. Come ho detto, ho par- tuario in un’industria bellica di tecipato anche quest’anno alla mar- aerei. Neppure il tempo di ambien- cia del 16 ottobre organizzata dalla tarsi e gli Oppenheim devono nuo- Comunità ebraica romana con la vamente scappare a piedi verso il Comunità di Sant’Egidio. sud della Francia. Nei fienili tra-

Giorgio Albertini Si tratta di un momento che ci ri- bilità, prosciugare il bacino del ter- zione internazionale ma sembra che dall’Unione europea. Si tratta di corda come sia un nostro dovere ú–– Claudia De Benedetti rorismo. Ed è una risposta anche in Italia non ci sia molta attenzione una vera e propria trasformazione difendere la realtà ebraica così co- Probiviro a questa materia, almeno non da alle grandi migrazioni: creando op- nella cooperazione che coinvolge me le altre minoranze. Come go- dell’Unione portunità i giovani si legano ai loro parte dell’opinione pubblica. la Cassa Depositi e Prestiti. L’Agen- verno, teniamo molto alla convi- delle Comunità territori e non sono spinti ad an- Si fa molto ma forse non se ne par- zia diventerà uno strumento a ser- venza perché è l’unica vera risposta Ebraiche Italiane darsene. la abbastanza. Ad esempio, la nuo- vizio di tutto il Sistema Italia e la- del futuro anche di fronte alle in- va struttura dell’agenzia per la coo- vorerà in particolare con i Paesi del certezze portate dalla globalizza- sformati in precari giacigli notturni Parlando in generale, il suo impegno perazione internazionale permet- Mediterraneo, sulla base del “mi- zione. Bisogna imparare a convi- ha paura: sente vicini gli spari, le è molto concentrato sulla coopera- terà all’Italia di ottenere più risorse gration compact” proposto dal go- vere e condividere. barbare uccisioni. Trascorrono al- cune settimane e i genitori vengono arrestati, fuggono fortunosamente Protezione dei Beni Culturali e per la Pace) ha informare il grande pubblico su come molte re- debole perché sempre meno compresa (e vissuta) in Friuli, poi Bologna, e infine nel ravennate. lamentato, in una recente intervista alla Bbc, che sponsabilità siano anche da attribuirsi alla ge- come valore di tutti, e per tutti. Tra l’autunno del 1943 e la prima- “non v’è quasi alcun rapporto fra la pace e il la- stione del Patrimonio Mondiale (e dunque anche Ciascuno di noi, cittadini e membri di quei popoli vera ‘45 vive nascosta nei pressi di voro di coloro che gestiscono i Siti del Patrimonio all’Unesco), per non aver fatto quanto si doveva in nome dei quali l’organizzazione delle Nazioni Cotignola, piccolo borgo agricolo Mondiale”. Considerando come i Siti Unesco a supporto della pace, anzitutto creando quelle Unite parla e agisce, dovrà dare la propria rispo- della bassa Romagna che offre rifu- siano di gran lunga il progetto di punta dell’Or- strutture gestorie che - nell’amministrazione dei sta. Vogliamo fare come Lot e abbandonare gio sicuro a 41 ebrei in fuga dalle ganizzazione (da Statuto tesa alla promozione Siti Unesco - avrebbero tutelato un senso di giu- l’Unesco a se stessa, o vogliamo ascoltare le pa- persecuzioni razziali e dalle retate nazifasciste. Tutta la popolazione della pace, sia pure attraverso educazione, cul- stizia che sia uguale per tutti. Nel caso di Geru- role di Ezechiele, e gioire a (e spenderci per) della generosa ed eroica cittàdina tura, etc.), questo sembra essere un problema di salemme coinvolgere nella gestione tutti i l’idea che l’ente possa diventare ciò che dev’es- garantisce ogni possibile aiuto men- primissimo piano. Di certo il bilancio 2014-2015 portatori d’interesse implicherebbe denunciare sere: strumento di promozione della pace come tre il paese assiste ai bombarda- del Fondo del Patrimonio Mondiale rivela che - anche le discriminazioni cui sono soggetti gli processo di sviluppo integrale degli uomini e dei menti alleati e il fronte sul fiume su di un budget di quasi 10 milioni di euro - solo ebrei nei luoghi di culto cristiani. Io stesso ne popoli basato sulla dignità dell’essere umano e Senio è a un chilometro. il 12 per cento delle risorse è stato speso per la sono stato testimone al Santo Sepolcro, ove un sulla ricchezza del dialogo nel rispetto delle diffe- Lea mostra con orgoglio la bandiera della Brigata palestinese, “così si conservazione dei Siti Unesco. In altre parole, se mio collega è stato (da parte di esponenti del clero renze? deve chiamare - dice - perché al- Pompei (Sito Unesco dal 1997) crolla, non è solo armeno) brutalmente separato dal nostro gruppo Dalle parole della Presidente Di Segni io ho colto l’epoca non era ancora nato lo Stato colpa delle piogge o delle negligenze amministra- e obbligato a uscire per il solo fatto di portare una un invito a stare con Ezechiele. d’Israele”, appartenuta al papà, la tive sul versante italiano. Forse dovremmo inter- kippah. Sulla recente risoluzione ho discusso con In un mondo in cui sempre più i conflitti hanno indossa ogni anno quando va a por- rogarci su quanto questa organizzazione fa, o un conoscente che, avendo lavorato nel sistema una matrice culturale, è fondamentale che l’Une- gere omaggio ai caduti al cimitero meno, per la gestione dei Siti del Patrimonio del Patrimonio Mondiale, da pensionato preferi- sco diventi e sia vissuta come patrimonio co- di Piangipane. È mamma e nonna, dopo una lunga carriera come inse- Mondiale; a maggior ragione considerando che sce “fare tesoro dell’esperienza della moglie di mune, come una sorta di Cortile dei Gentili che è gnante del Conservatorio di Bolo- l’Italia è il paese al mondo che ne vanta il più alto Lot”: dimenticare l’Unesco e guardare avanti. funzionale allo Shalom come il dialogo che in gna, si dedica alla danza non numero. Stigmatizzare la politicizzazione in atto Questa risoluzione rischia - a mio avviso - di far esso si instaura è funzionale alla promozione di professionistica, con il suo gruppo dell’Unesco, nonché le gravi responsabilità per aumentare il numero di coloro che condividono quei “principi di libertà, giustizia, equità e pace “ ha partecipato all’Arts Festival omissione di alcuni stati (tra i quali, purtroppo, questo approccio: dall’Unesco, si pensa, è meglio che, come ricordano le Leggi Fondamentali del 2016 di Pechino dimostrando a tutti il nostro) è prioritario; credo però si debba anche stare alla larga, lasciare che diventi sempre più 1992, sono “l’eredità di Israele”. cosa significa avere ottant’anni e non sentirli.

www.moked.it / P8 ERETZ n. 11 | novembre 2016 pagine ebraiche

IL COMMENTO L’UNESCO E LA LEZIONE DEI MEDIA ISRAELIANI

ANNA MOMIGLIANO Russia, dicono i progressisti. In realtà, se c’è una cosa positiva rispetto a quella italiana. Mi pare molti dei giornalisti che ne scri- Macché, il problema è il contra- uscita dalla sgradevole vicenda infatti che qui, a Roma e a Mi- vevano probabilmente non ave- Va di moda, da destra come da si- rio, rispondono da destra, la del voto all’Unesco dello scorso lano, abbiamo trattato il voto a vano neanche letto la risoluzione. nistra, prendersela con la stampa stampa israeliana spara a zero ottobre, è che la stampa israeliana mo’ di macchietta, quasi fosse un La stampa israeliana invece ne ha israeliana. Israele è un Paese dove contro il governo, è fin troppo li- funziona benissimo. La mia im- pretesto come un altro per dare pubblicato il testo per intero (su non c’è più giornalismo libero, bera, quasi esistesse un livello di pressione – per carità contestabi- addosso a Israele, oppure al- Internet, lo trovate sul Times of dicono da sinistra, manco Geru- libertà di stampa oltre al quale il lissima e di parte – è che abbia l’Onu, a seconda di come la si Israel). Pur senza lesinare le salemme fosse in Turchia o in giornalismo diventa pericoloso. affrontato l’episodio con maturità pensa. La cosa che colpiva è che comprensibili critiche all’Unesco Haredim in cerca di una occupazione La questione dell'occupazione del mondo haredi (ultraortodossi) in Israele, il mondo del lavoro e i haredim

Israele è un evergreen. Essendo un 100% problema che tocca uno dei settori 90% più complessi della società israeliana 80% 87 81 – criticato perché sostenuto da co- 70% 73 spicui sussidi statali e su cui non gra- 60% va l'obbligo di leva – i dati pubblicati 50% 50 dall'Istituto centrale di statistica israe- 40% liano e dall'Istituto della democrazia 30% israeliana sono da registrare come 20% segnali positivi. Secondo questi risul- tasso di occupazione 10% tati, che analizzano i dati provenienti 0% haredim non haredim haredim non haredim da diverse istituzioni, il tasso di oc- Uomini Donne cupazione tra gli uomini ultra-orto- dossi ha recentemente superato la soglia del 50 per cento, ancora molto deve fare sentire i suoi effetti sul tasso liano davar1 – questo livello era pas- patto sui livelli di povertà tarda a farsi alla leva per i haredim, così come il sotto all’87 per cento degli uomini di povertà che ancora affligge la realtà sato dal 45 al 58 per cento nel 2006, sentire, ma è questione di tempo. Sia- rifiuto all'istruzione laica (ad esempio ebrei non-haredi, ma con un incre- haredi. Se il problema occupazionale attestandosi poi al 52 attuale nel corso mo comunque, spiegano gli analisti, l'insegnamento delle materie scienti- mento del 14 per cento rispetto al è cosa nota, infatti, altrettanto lo è di diversi anni, nonostante il graduale davanti a un positivo dato occupa- fiche) ed è necessario aumentare le 2003. Tra le donne haredi invece il quello del livello di indigenza in que- aumento dell'occupazione. Il dato più zionale, vista anche l'ostilità di una sovvenzioni a chi dedica la vita solo tasso di occupazione è pari al 73 per sto settore: il tasso di povertà tra i preoccupante è quello legato all'in- parte di questo mondo – ancora piut- a studiare la Torah. Il trend sembra cento rispetto al 81 delle donne ebree haredim è al 52 per cento contro il fanzia: ancora oggi un quarto dei tosto forte – verso il mondo del la- però andare seppur lentamente in una non haredi, con un aumento del 21 19 della popolazione generale. A cau- bambini haredi non ha la sicurezza voro. Esempio di questo atteggiamen- direzione diversa da quella auspicata dal 2003 a oggi. Si tratta evidente- sa di un sensibile taglio agli assegni alimentare. Il fatto è che il livello dei to, il ministro della Sanità Yaakov da Litzman. E questo è un segnale mente di un cambiamento significa- famigliari nel 2003 – spiega un arti- redditi del mondo cosiddetto ultra- Litzman (esponente haredi), secondo positivo per tutta Israele. tivo ma molto graduale e che ancora colo del sito di informazione israe- ortodosso è ancora basso per cui l'im- cui bisogna mantenere l'esenzione Daniel Reichel Il teatro di strada per rilanciare il Sud di Tel Aviv

Dal progetto “Rehovot medabrim” tra i prescelti. In cosa consisteva e fare uno spettacolo ma di arrivare (le strade che parlano) dedicato perché hai scelto il quartiere Shapi- a un happening finale attraverso alla riqualificazione urbana di Sha- ra? piccole tappe. Per questo il titolo pira, quartiere a sud di Tel Aviv, Shapira è un quartiere dove al de- del progetto era “Rehovot meda- allo scontro con i sedicenti boicot- grado si uniscono problemi di con- brim”, le strade parlano. tatori, Micol Pietra ha toccato con vivenza tra le diverse comunità che mano il fascino e le contraddizioni vi risiedono, in particolare tra israe- Come si è svolto e come è terminato d’Israele e l’ignoranza del Bds (il liani e lavoratori stranieri o profu- il progetto? movimento che promuove il boi- ghi, per la maggior parte prove- Ho lavorato per un anno da sola, cottaggio d’Israele). Nata a Milano, nienti dal Corno d’Africa. Per af- anche perché il bando non preve- Micol ha fatto l’aliyah con la sua frontare questi problemi avevo deva un finanziamento. Ho parlato famiglia quando aveva 11 anni. At- scelto di usare l’arte di strada, come con molti artisti, raccolto idee da traverso il suo impegno nel sociale strumento pratico per avvicinare altre iniziative di arte di strada nel e come produttrice nel campo persone diverse fra loro. Ed ero molta tensione tra israeliani e la- problematiche mi hanno fatto sce- mondo. Per poter conoscere in pri- dell’arte e del teatro, è possibile convinta che migliorare la qualità voratori stranieri. Si era arrivati a gliere Shapira. L’idea del progetto, ma persona gli abitanti, ho fatto vo- scoprire alcuni spaccati della realtà estetica delle strade permettesse di manifestazioni dove i residenti venendo incontro a queste esigen- lontariato per un’associazione di d’Israele. diminuire gli episodi di vandalismo: israeliani dicevano “non ci sentia- ze, era di ristrutturare le vie, di rin- quartiere. C’era da capire come ren- una volta che tu, residente, sei par- mo più a casa” e “perché non li novare, di fare, come si dice in dere il progetto, in particolare l’- Nel 2011 avevi partecipato a un ban- te del processo per il miglioramen- mettete a nord Tel Aviv, perché ebraico, un “hidush”, anche visivo: happening finale, economicamente do a Tel Aviv per promuovere pro- to delle tue stesse strade, è più pro- tutti qui?”. A questo si aggiungeva, si trattava di abbellire le panchine, stimolante. L’idea era che potesse getti dedicati alla “yazamut hahevra- babile che ti senta parte del tuo la sensazione di degrado percepita gli alberi etc. Quindi era sì arte di essere il trampolino di lancio per tit”, al rinnovamento sociale. Su un quartiere, e svilupperai un senso di dai residenti, secondo cui il comu- strada, ma in un’accezione diversa una riqualificazione anche econo- centinaio di progetti, il tuo è stato appartenenza. A Shapira vi era ne li aveva abbandonati. Queste da quella usuale. Non si trattava di mica, non solo estetica. In questo

www.moked.it pagine ebraiche n. 11 | novembre 2016 ERETZ / P9

e toni indignati, la priorità era si tratti di un documento non poi sulta un po’ “pelosa” specie visto conta davvero poco, né ho la pre- decenni i nemici di Israele hanno fare chiarezza e permettere ai let- così tanto scandaloso nei conte- che si ignora (senza però negare tesa di pensare che sia interes- ridotto Medinat Israel a una tori di farsi una loro opinione. nuti, ma inquietante nei toni e apertamente) il legame ebraico sante. Quello che mi preme dire, macchietta, una specie di fantoc- Ora, della vicenda specifica s’è nel sottotesto: una richiesta a con gli stessi luoghi (perdonate la piuttosto, è che mi addolora ve- cio da attaccare giusto per, senza già detto e scritto molto e non Israele di ripristinare lo statuto nota puntigliosa: ma mi pare si dere come le battaglie culturali su neanche pensarci. Se questo er- credo di avere molto da aggiun- pre-anni Duemila ai luoghi santi parli di Har HaBait, non di Israele si stiano riducendo sem- rore dovesse estendersi anche al gere. L’idea che mi sono fatta, per l’Islam, che può essere anche Kotel). Ma, si diceva prima, la pre più a delle prese di posizioni campo pro-israeliano, sarebbe leggendo il testo integrale, è che una richiesta sensata, ma che ri- mia opinione personale sul tema superficiali e aprioristiche. Per una catastrofe. “Peres, biografia d’un amico” Dore Gold lascia gli Esteri Tanto del nuovo corso intrapreso da Israele con i paesi arabi è stato “Tutte le settimane ci incontriamo merito di Dore Gold, a lungo direttore generale del Ministero degli con Shimon. Cinque o sei amici e Esteri. Gold a metà ottobre ha lasciato il suo incarico, adducendo mo- parliamo liberamente di tutto. Da tivi personali. “Continuerò a mettermi a sua disposizione per qualsiasi anni. È una tradizione”. C'è un che compito che mi assegnerà in futuro”, ha scritto il diplomatico nella di commovente nel fatto che Mi- lettera di dimissioni inviata al Premier Benjamin Netanyahu. E di Ne- chael Bar-Zohar, politico israeliano tanyahu Gold è stato, nel corso degli ultimi 25 anni, un fidato consi- e autore della biografia ufficiale di gliere su questioni internazionali. A lui il Primo ministro ha affidato Shimon Peres, usi il presente per lo scorso agosto la guida della delegazione diplomatica che per la pri- parlare dell'amico e grande statista ma volta si è recata in un non ben identificato paese musulmano afri- israeliano, scomparso lo scorso 28 cano, con cui Israele non ha ufficialmente rapporti, per avviare un settembre. Intervistato da Pagine Ebraiche, Bar-Zohar ha ricordato l'uomo Peres: “Una persona dedita alla nazione. Un vero statista, un sposi: 'perché con lui possiamo proposta ma accettai subito. E co- politico capace di guardare al fu- vincere'. La mia scelta lo ferì e a nobbi un uomo ancora più straor- turo e dall'ego piuttosto importan- lungo non parlammo fino a che dinario di quanto non credessi”. te”. A lungo, racconta Bar-Zohar, dopo anni decise di ricontattarmi”. Quasi tutto su Peres è già stato rac- lui e il Premio Nobel per la Pace In Israele Bar-Zohar è noto non contato, in molti hanno scritto del- non si parlarono. Entrambi uomini solo come politico ma anche come l'ottimismo di cui parla anche Bar- del Labour israeliano, nel 1992 ar- l'autore di un'articolata e apprez- Zohar, della sua capacità di dare riverà il momento di scegliere la zata biografia di David Ben Gu- speranza grazie alla fiducia nel fu- leadership del partito con l'eterna rion, uno dei fondatori d'Israele. turo. “Ha mai parlato degli errori sfida interna alla sinistra tra Peres “Quando Shimon mi ricontattò mi commessi?”. “No, quelli non li ri- e Yitzhak Rabin. “Andai da Shi- disse 'credo di essere arrivato al- cordava, su questo era più terra a mon e gli dissi: 'anche se siamo l'età giusta per far uscire una mia terra:in fondo era un politico”. Un amici, questa volta voterò per Ra- biografia ufficiale e vorrei che la politico padre della patria che bin' (che poi sarà eletto Primo mi- scrivessi'. Fui sorpreso sia nel ri- mancherà ai suoi amici, che ancora nistro). Mi chiese perché e gli ri- sentirlo dopo diversi anni sia della lo ricordano al presente e a Israele. periodo il contatto con i residenti L’arte continua ad essere strumento vità lavorativa”. Ci sono poi i casi e la loro reazione al progetto erano per promuovere avvicinamento tra di artisti che volontariamente ade- stati molto positivi. Purtroppo, però, persone: i festival sono gratuiti, riscono a Bds e che non vogliono nuovo corso. Ed è stato ancora Gold a fare da tramite per un'altra si- la tensione tra israeliani e lavoratori pubblici, spesso si svolgono in stra- lavorare qui. Secondo loro impe- gnificativa visita, questa volta organizzata in Israele, da parte della stranieri continuava ad aumentare. da, e persone di differenti origini dire l’arte è un modo per esprimere delegazione di un paese che anche in questo caso non non ha contatti Si arrivò sino al punto in cui ven- e orientamenti possono incontrarsi il dissenso. Per me è vero proprio diplomatici con Gerusalemme: l'Arabia Saudita. La delegazione saudita nero gettate delle bottiglie molotov e condividere un momento. Si crea il contrario: l’arte è uno strumento era guidata dal generale in pensione Anwar Eshki, con la partecipa- in un asilo riservato ai figli di etiopi una lingua comune che va al di là di convivenza, può fare del bene zione di diversi uomini d'affari e accademici del paese. Seppur Eshki senza permesso. Dopo questo epi- della barriera linguistica. Inoltre la- solo se c’è. Boicottando l’arte è co- abbia dichiarato che la visita non era un segno della normalizzazione sodio i residenti del quartiere mi voro per lo più per eventi di teatro me se tu tagliassi la possibilità di dei rapporti tra Arabia Saudita e Israele, la sua stretta di mano con hanno comunicato che non vole- muto, di pantomima, acrobazia: è scambio e di idee. L’idea del Bds Gold, immortalata e pubblicata su tutti i giornali, è stata valutata co- vano più collaborare tra di loro. In un linguaggio universale che parla è “far soffrire per far cambiare”, ma me il segnale di un significativo cambiamento delle relazioni bilaterali. questa situazione non me la sono e coinvolge al di là delle apparte- nel campo dell’arte le cose funzio- “Il nostro essere qui insieme su questo palco – aveva confermato l'ex più sentita di continuare. nenze. nano diversamente. Questi festival direttore del Ministero degli Esteri israeliano – non vuol dire che ab- sono uno dei momenti in cui tutti biamo risolto tutte le divergenze che hanno diviso i nostri due paesi In ogni caso continui a lavorare nel- In questo ambito, però, hai dovuto i tipi di persone della società israe- nel corso degli anni. Ma la nostra speranza è che riusciremo a superarle l’ambito artistico. fronteggiare l’ostilità del movimento liana, religiosi e non, ebrei e arabi, negli anni a venire”. Divergenze che invece sono state colmate con Sì, posso definirmi un’organizza- che vuole il boicottaggio d’Israele, il condividono dei momenti piacevoli un'altra nazione dell'area: la Turchia. Nell'intesa milionaria siglata trice di eventi artistici. Nello spe- Bds. Qual è la tua esperienza in me- assieme. Momenti che aumentano quest'estate tra Ankara e Gerusalemme, con la scelta di quest'ultima cifico curo i contatti tra eventi rito? l’empatia reciproca. Come israelia- di risarcire i parenti dei nove attivisti turchi morti nell'incidente della israeliani e gruppi o singoli artisti Mi è capitato spesso di sentire ar- na, spesso critica nei confronti delle Mavi Marmara, Gold ha avuto un ruolo significativo. Grazie al suo la- esteri, ma anche viceversa. Faccio tisti che esprimevano il loro timore politiche governative e attiva nei voro e a quello di altri diplomatici israeliani i rapporti con la Turchia parte della direzione artistica di fe- a esporsi, nei rispettivi paesi, ve- progetti di convivenza, il Bds mi si sono normalizzati e in futuro i due paesi collaboreranno sul tema stival israeliani per alcuni comuni nendo ad esibirsi in Israele. Spesso suscita automaticamente rabbia. chiave delle risorse energetiche. A prendere il posto di Gold, di cui e lavoro con un gruppo di teatro, mi dicono: “se vengo in Israele Bds non è ancora chiaro il futuro, Yuval Rotem, già ambasciatore israeliano per la loro produzione all’estero. mi creerà problemi nella mia atti- Cosimo Nicolini Coen in Australia.

www.moked.it / P10 ECONOMIA n. 11 | novembre 2016 pagine ebraiche

IL COMMENTO L’ORO NERO E QUEL DEFICIT PROFONDO

CLAUDIO VERCELLI anni la contrazione degli utili sta 107,5 miliardi di euro che già Arabi Uniti, il Kuwait, l’Oman, il conseguenze, tra quelli verificabili erodendone la capacità di spesa, in- l’anno scorso erano difettati. E ai Qatar e l’Arabia Saudita avevano a breve termine, pesano da subito Gli stessi motivi che, in questi ul- generando quindi un deficit cre- disavanzi precedenti. Buona parte incamerato l’astronomica cifra di su questi paesi, considerando che timi tempi, hanno permesso a scente. Alla fine del 2016 la stima di questo crescente debito, ossia al- 664,4 miliardi di euro per la ven- la spesa pubblica è parte impre- molti automobilisti di fare il pieno indica in più di 138 miliardi di meno il 55 per cento, grava diret- dita all’estero di petrolio e gas na- scindibile nella costruzione del senza svenarsi sono all’origine euro la differenza in negativo tra tamente sui conti dell’Arabia turali, l’aspettativa per l’anno in consenso intorno alle cosiddette delle difficoltà che accompagnano i entrate ed uscite per le altrimenti Saudita. Per intenderci rispetto via di conclusione è di circa 330 “petrolmonarchie”. La prima di bilanci pubblici delle economie dei ricchissime monarchie petrolifere. alle reali dimensioni dell’impatto, miliardi. L’esatta metà di quanto esse è che per il momento, la ridu- paesi del Golfo. Da almeno due Una tale cifra va a sommarsi ai se nel 2013 il Bahrein, gli Emirati fruttato precedentemente. Due zione dell’intervento pubblico, L’uomo che ha taciuto la crisi

Il 31 gennaio 2006 Alan Green- della sua affascinante vita è che il span concludeva il suo quinto suo legame con il pensiero senza mandato come presidente della compromessi di Rand coesisteva Federal Reserve, la Banca centrale con un malleabile pragmatismo. degli Stati Uniti d'America. Dopo Era un ebreo che consigliava il fre- quasi vent'anni uno degli uomini quentemente antisemita Richard più influenti d'America lasciava il Nixon. Era un conservatore che suo incarico, proprio mentre sul poteva sostenere l'aumento delle paese – e di conseguenza sul mon- tasse”. Ed era anche il figlio di una do – iniziavano ad addensarsi le madre single ebrea, cresciuto a nuvole di una crisi che nessuno Washington Heights a pane, yid- aveva previsto. Sul finire del 2006 dish e tedesco vista la forte con- infatti esplose la crisi dei mutui notazione ebraico-austriaca e te- subprime, quella bolla immobiliare desca del quartiere. Un clarinettista che portò gli Stati Uniti e buona e sassofonista in una band jazz che parte dell'Occidente in una reces- nel tempo libero studiava eco- sione economica pari solo alla nomia per poi diventare uno Grande Depressione dei primi del degli uo- Novecento. In pochi avevano visto della crisi. Sulle colonne del Guar- span? Avrebbe potuto prevederla? come Greenspan, Sebastian mini più le nuvole addensarsi a causa delle dian nel 2013 un altro economista È questa l'eredità che ha lasciato? classe 1926. “È di- Mallaby influenti speculazioni immobiliari selvagge, di fama, Dean Baker scriveva “Alan A dare una risposta, seppur non pinto come un ultra- THE MAN WHO al mondo. e nessuno (o quasi) aveva previsto Greespan deve delle scuse al- completa, a questi interrogativi la liberale amante di KNEW Nelle pa- un terremoto economico di così l'America” e tanti condivisero que- biografia dedicata al banchiere da Ayn Rand (madre Penguin gine di larga scala. Certo non Greenspan, sto j'accuse (non parliamo delle Sebastian Mallaby, ex giornalista dell'oggettivismo che Mallaby si fino ad allora uno dei più rispettati folli teorie complottiste e antise- dell'Economist e autore di The propone l'egoismo razionale comprendono le origini del suo economisti al mondo. Ma è a lui mite che circolano ancora su di Man who knew, L'uomo che sape- e secondo cui l'unico sistema va- successo fino ad arrivare all'ultimo e alla sua politica monetaria che lui). Ma quanto effettivamente la va. Dal libro emerge la complessità lido è il capitalismo). Eppure – capitolo, quello del suo più grande molti imputano la responsabilità crisi fu responsabilità di Green- e contraddittorietà di una figura scrive Mallaby – uno dei paradossi fallimento.

ú–– Aviram Levy Ricordando “l’economista” Shimon Peres economista sero di debellare l’iperinflazione Stanley Fischer, che vent'anni do- to le condizioni, alla fine del de- rosso" di attenzione all'economia che aveva colpito l’economia po sarebbe diventato Governato- cennio successivo (fine anni no- che ha caratterizzato la lunga israeliana: le spese militari rese re della Banca centrale di Israele) vanta), per il boom del settore carriera politica di Peres lo si ri- I media di tutto il mondo hanno necessarie dall'infausta guerra un "Programma di stabilizzazio- delle nuove tecnologie. Il passag- trova negli ultimi anni della sua ricordato l’enorme contributo del Libano lanciata nel 1982 ave- ne", ossia un ambizioso pacchetto gio da un’economia “socialista” a vita, in particolare durante il suo che Shimon Peres – scomparso lo vano provocato un elevato defi- di misure e di riforme, incentrate una “capitalistica” ha comportato settennato alla Presidenza della scorso 28 settembre - ha dato al- cit dello Stato, che era stato fi- sulla de-indicizzazione dei salari un costo non trascurabile, in ter- Repubblica, nei quali ha dedicato lo Stato di Israele, di cui è stato nanziato stampando moneta, con e sull'aumento della concorrenza mini di aumento delle disegua- crescente attenzione all’innova- uno dei padri fondatori, in parti- l'effetto di generare un tasso di e della produttività dell'econo- glianze sociali, ma è indubitabile zione tecnologica e alle sue po- colare in campo politico e milita- inflazione che nel 1985 aveva rag- mia. È opinione condivisa che fu che nel suo insieme ha permesso tenzialità in campo politico e di- re. Pochi commentatori hanno giunto il 500 per cento l'anno e questo Programma a creare le un aumento del tenore di vita di plomatico. L'enorme importanza sottolineato l’importantissimo si era accompagnato a una for- basi per trasformare Israele nel una grossa fetta della popolazio- e potenzialità delle nuove tecno- ruolo svolto da Peres anche nel tissima svalutazione della mone- giro di pochi anni da un’economia ne e una autosufficienza econo- logie Peres l’ha sintetizzata ma- creare le condizioni per fare di ta. Per stabilizzare il cambio e i pianificata e a bassa crescita, di- mica del paese: non va dimenti- gistralmente in una relazione da Israele un’economia avanzata, prezzi il governo Peres (in "staf- pendente dall’estero, in un’eco- cato infatti che fino alla fine de- lui presentata lo scorso 3 settem- con elevati tassi di crescita e be- fetta" con Shamir, in un governo nomia dinamica, con elevati tassi gli anni Novanta Israele dipende- bre a Villa d’Este, probabilmente nessere diffuso. Innanzitutto, a di unità nazionale) aveva concor- di sviluppo e con un contesto fa- va dagli aiuti economici degli Sta- la sua ultima uscita pubblica. In metà degli anni ottanta Peres fu dato con le parti sociali e con il vorevole agli investimenti e al- ti Uniti e dal sostegno finanziario quella relazione, che ha colpito come Primo Ministro uno degli Fondo monetario internazionale l’attività imprenditoriale. Questa dell'ebraismo diasporico, mentre l’uditorio per la “visione” e per la artefici delle riforme che permi- (la cui delegazione era guidata da trasformazione avrebbe poi crea- oggi non è più così. Questo "filo forte impronta prospettica, ina-

www.moked.it pagine ebraiche n. 11 | novembre 2016 ECONOMIA / P11

molto generoso con i cittadini, non potrebbe divenire fortemente pro- decremento era stato del 25 per relativamente brevi, il prezzo per bale. Non di meno, ma qui la pro- si è ancora tradotto in tagli siste- blematico, tanto più per economie cento, alla fine di quest’anno sarà unità di prodotto. La qual cosa po- spettiva si fa di più ampio respiro, matici. Si provvede quindi facendo monoproduttive. La seconda conse- di un altro 22 per cento. Plausibile trebbe verificarsi entro il triennio entro un certo numero di anni si ricorso al sistema dell’indebita- guenza, già concretamente misura- che dietro questo trend vi sia una entrante, secondo le valutazioni in dovrà misurare l’impatto che la mento, fino a pochi anni fa peraltro bile nei fatti, deriva dalla secca scelta politica precisa, ossia materia. Molto dipenderà, tutta- scoperta di nuovi giacimenti di molto contenuto. In prospettiva, riduzione degli investimenti per l’aspettativa che l’esaurimento via, dalle scelte che altri “global gas, soprattutto nel Mediterraneo, tuttavia, questo circuito, che si ap- l’esplorazione, l’identificazione e la delle vecchie scorte e la riduzione player” come la Russia, a sua volta comporterà per gli assetti di ruolo provvigiona generosamente alle ri- messa a regime di sfruttamento di dei depositi estrattivi aperti contri- in forte affanno economico, inten- e potere tra paesi produttori e di- serve finanziarie disponibili, nuovi giacimenti. Se nel 2015 il buisca a fare ricrescere, in tempi deranno effettuare nel mercato glo- stributori di energia. “Colombia, partner strategico per Israele” “Il premio Nobel per la Pace al negoziare. C'erano stati dei tenta- presidente Juan Manuel Santos tivi in precedenza per mettere fine non è stato solo un atto di apprez- a uno dei conflitti più tragici del zamento per lo sforzo fatto per Sud America, ma tutti falliti. “La trovare un'intesa con le Farc ma Colombia nel suo passato recente anche un segnale politico a tutta – continua Sermoneta – ha visto la popolazione colombiana e alle una crescita economica significa- stesse Farc da parte della comunità tiva ma agli occhi del mondo è ri- internazionale: noi appoggiamo il masto il paese del narcotraffico. È presidente Santos”. Ad affermarlo, una narrazione semplicistica della l'ambasciatore israeliano in Co- u Nell’immagine in alto, situazione, un po' come succede lombia Marco Sermoneta, nato a l’ambasciatore d’Israele in con Israele, con i media che danno Roma e con una grande esperien- Colombia Marco Sermoneta. A un quadro solo parziale della re- za diplomatica al servizio d'Israele fianco, il presidente colombiano altà”. E con Israele, sottolinea Ser- in Sud America. Sermoneta ha Juan Manuel Santos in visita alla moneta, i rapporti del governo co- spiegato a Pagine Ebraiche l'atmo- Comunità ebraica di Bogotà lombiano sono ottimi. “Nell'area, sfera che si respira in Colombia ri- è un partner molto importante, a spetto all'accordo di pace tra il go- re, parlando del no alla prima boz- nate negli anni Sessanta da una di- erano appoggiate dall'Unione So- livello economico così come nella verno e le Forze Armate Rivolu- za di intesa emerso da una con- visione del partito comunista, le vietica ma è stato il traffico di dro- lotta al terrorismo. La Colombia zionarie della Colombia (Farc). Si sultazione referendaria voluta da Farc erano state create come mi- ga a diventare il sostegno più red- continua ad essere il referente tratta di un'intesa non ancora rag- Santos – Il presidente ha voluto lizie rurali per proteggere le co- ditizio per le sue sanguinose azioni. principale nella cooperazione in- giunta ma che porrebbe fine a ascoltare i suoi cittadini, non era munità di agricoltori dai parami- “Uribe, il presidente della Colom- ternazionale per Gerusalemme. mezzo secolo di conflitto, e po- obbligato a farlo, e continuerà a litari pagati dai grandi proprietari bia prima di Santos – spiega l'am- Sono molti i piani di assistenza al- trebbe dare un nuovo respiro so- lavorare per trovare un accordo terrieri. Queste milizie si trasfor- basciatore – ha avviato una dura lo sviluppo israeliani avviati sul ciale ed economico al Paese. “È con le Farc. Ma bisogna tenere in marono in un'organizzazione di guerra contro le Farc e il narco- territorio. Nel 2015 ad esempio è un momento molto delicato, la conto che ogni accordo nasce da guerriglieri che avevano l'obiettivo traffico, indebolendo molto il grup- stato portato in Israele un nutrito speranza di un accordo esiste, an- un compromesso”. Oltre cinquan- di sovvertire il potere centrale e po”. E aprendo la strada a un'in- gruppo di colombiani per fare cor- che dopo la bocciatura decisa dal t'anni di guerra sanguinosa ha se- instaurare un governo marxista. tesa: in una situazione sempre più si legati all'agricoltura e all'inno- referendum – spiega l'ambasciato- gnato indelebilmente la Colombia: Durante la guerra fredda le Farc difficile, le Farc hanno deciso di vazione”. spettata in un ultranovantenne, tion" in "Start-up Region" e pro- TRASPORTO PUBBLICO - I MINIBUS ISRAELIANI egli aveva sottolineato due con- muovendo la crescita e l’interdi- cetti. Il primo è che la rivoluzione pendenza economica. In partico- Sherut, a rischio pensione tecnologica, in particolare quella lare, secondo Peres la coopera- delle tecnologie di informazione zione tecnologica e la diffusione Se siete stati in Israele, l’avrete certo visto: e in particolare quella dei cosid- delle tecnologie, lungi dall'inde- l’esercito di monyot sherut – minibus che detti “big data”, è pervasiva e sta bolire Israele, permetterebbero prestano un servizio a metà tra un taxi e modificando radicalmente le no- di creare ricchezza per tutti e fa- un autobus di linea normale – che popolano stre economie. Il secondo concet- vorire l'interscambio commercia- le strade di Tel Aviv, Gerusalemme e delle to è che questo mutamento sta le con i paesi vicini. Come favori- altre città del Paese. Sono uno dei mezzi di mettendo in discussione il con- re in pratica questo processo? trasporto più diffusi in Israele: seguono per- cetto di potere e di leadership Come ulteriore esempio della corsi specifici, di solito in coincidenza con politica: la forza di una nazione concretezza e fattività del per- le principali linee di autobus urbani e inte- dipenderà sempre più dalla crea- sonaggio, pochi mesi prima della rurbani; possono operare di sabato, nei fe- tività della sua popolazione e del- sua scomparsa Peres ha fondato stivi e la sera tardi, quando il servizio re- le sue aziende che non dalla sua e inaugurato a Tel Aviv un "Cen- golare di autobus si ferma. Una volta saliti forza militare. Un importante co- tro israeliano per l’innovazione", sul minibus, si dice al “nahag” – autista – do- rollario di queste considerazioni che ha lo scopo di promuovere la ve si vuole andare e si paga una tariffa fissa calcolata sulla distanza. Il loro essere molto popolari è che, secondo Peres, una coope- cooperazione regionale in ambito non li ha però messi al riparo da due problemi incombenti: il primo, il rinnovo delle licenze che razione in campo tecnologico po- tecnologico; il centro sta già pre- scadono tutte a fine di quest’anno, situazione che ha creato molto fermento tra gli autisti degli trebbe contribuire ad avvicinare parando progetti di cooperazione sherut; il secondo, la concorrenza di servizi come Uber o GetTax, che hanno gradualmente portato la pace in medio-oriente, trasfe- con l’Egitto, la Giordania e alcuni via una fetta di utenti e quindi di incassi. rendo il concetto di "Start-up Na- paesi africani.

www.moked.it / P12 ORIZZONTI n. 11 | novembre 2016 pagine ebraiche

ú–– Silvia Parlagreco

Europa, occhio ai nuovi antisemiti Powidoki (nel titolo internazionale Afterimage), il film dedicato alla “Oggi è in corso una terza fase sto- Juives: “Gli ebrei si confrontano complessa figura del pittore rica dell’antisemitismo, mascherato continuamente con insulti, discri- Władysław Strzemiski, è l’ultima da antisionismo. Non pensavamo minazioni, molestie e, fino alla vio- riflessione che Andrzej Wajda ci si potesse riproporre così presto, lenza fisica. A volte sono uccisi co- ha lasciato sull’esistenza e su quel con la Shoah ancora fresca nella me a Parigi, Bruxelles o Amster- tema a lui congeniale del confron- Memoria”. A denunciarlo dall’Eu- dam” ha ricordato Kalifat, facendo to dell’Uomo/Individuo con la roparlamento di Bruxelles, rav Jo- riferimento agli attentati che han- Storia. Non ho ancora visto il film, nathan Sacks, già rabbino capo di no scosso le tre capitali europee ma la scelta dell’argomento mi Gran Bretagna, intervenendo a un nel recente passato. orienta a pensare che il protago- incontro dedicato a fine settembre Per rav Pinchas Goldschmidt, pre- nista appartenga a quella schiera al futuro delle Comunità ebraiche sidente della Conferenza europea di uomini di cui Wajda si è sentito in Europa. “Se non fate niente gli dei rabbini, sono due le minacce partecipe del destino, uomini che ebrei se ne andranno e ci sarà una principali, l'Islam radicale e il ter- avrebbe voluto difendere e salvare. macchia morale che nessuna eter- rorismo islamico da una parte, La sua carriera cinematografica nità riuscirà a cancellare” l’appello l'ascesa dell'estrema destra in Eu- era iniziata presto, il primo film di Sacks, ai politici europei. Ap- ropa dall'altra. d’autore, Generazione del 1955, è pello raccolto e rilanciato dal pre- C'è chi però ha espresso anche già indicativo del rapporto siner- sidente del Parlamento europeo una posizione di cauto ottimismo gico che il regista avrà lungo tutta Martin Schulz: “Il cinquanta per situazione italiana, sottolineando ca. Il pericolo più grave per l’Eu- come il rabbino capo di Bruxelles la carriera con la letteratura e la cento degli ebrei in Europa ha su- come nel Paese vi sia “una grande ropa è quello di essere impoverita Albert Guigui: “Sì, c'è un futuro storia del suo paese. Era un osser- bito aggressioni verbali o fisiche, attenzione istituzionale al cuore nella propria storia e nella propria per gli ebrei in Europa. E lo dimo- vatore molto attento, la natura lo che diventano ogni giorno sempre dell’identità ebraica”. cultura da un esodo minuzioso ma stra il fatto che l'amicizia tra le di- aveva dotato della incredibile ca- più numerose. La popolazione “Le maschere dell’antisemitismo costante di ebrei europei. Ed è verse religioni sta crescendo ed è pacità di cogliere con lo sguardo ebraica nel continente è calata dai sono tante, il virus è uno solo - contro questo rischio che dobbia- sempre più forte e solida”. E que- una infinità di informazioni. Dedi- quattro milioni del 1945 al milione spiegava in apertura dell'incontro mo essere uniti e determinati”. sto, secondo il rav, è un segnale cava poi un tempo indeterminato o poco più di oggi. Cosa ci deve Antonio Tajani, vicepresidente del Diversi gli oratori che si sono al- importante per la convivenza. An- nel raccogliere altri dati utili a insegnare ciò? Che i comunicati Parlamento con delega al dialogo ternati sul palco, per mandare un che il filosofo francese Bernard- completare il quadro delle proprie da soli non bastano, e che servono interreligioso - Illudersi che l’Eu- messaggio all'Europa di fronte al Henri Levy ha sottolineato la ne- osservazioni; non aveva fretta, sa- invece al più presto azioni concre- ropa ne sia immune è l’errore più riemergere dell'antisemitismo che, cessità di lottare contro l'antisemi- peva attendere quanto riteneva ne- te. L’Europa deve essere una patria grande. Non serve incitare a tenere come denunciato da rav Sacks, ha tismo ma senza drammatizzare la cessario per formare la sua visione migliore per i suoi cittadini ebrei”. alta la guardia se non si prende co- sempre più il volto dell'antisioni- situazione che vive oggi il Vecchio e solo allora la trasponeva cine- Ad intervenire all’incontro anche scienza che l’antisemitismo è tut- smo. Tra i più preoccupati per il Continente: “Nel 1930 gli ebrei matograficamente. Così abbiamo rav Benedetto Carucci, direttore tora vivo anche fra noi, perfino do- futuro dell'ebraismo europeo, erano soli - ha sottolineato - Oggi avuto capolavori con una gesta- della scuola ebraica di Roma, che ve persecuzioni e discriminazioni Francis Kalifat, presidente del Con- gli ebrei hanno molti alleati. E non zione molto lunga come Katy e ha parlato più nello specifico della hanno annullato la presenza ebrai- seil Représentatif des Institutions dobbiamo dimenticarlo”. come, credo, questo ultimo film.

A prescindere dal risultato delle elezioni americane dell’8 novem- bre, si può già dire che Donald Trump, il candidato repubblicano, ha cambiato il modo di fare poli- tica e soprattutto di fare comuni- cazione negli Stati Uniti. Il giorna- lista Daniel Dale del Toronto Star ha raccontato il suo lavoro di fact checker – chi controlla che fatti e affermazioni riportati dai politici siano veri – al seguito di Trump: in 33 giorni ha riscontrato 253 affer- mazioni false del candidato repub- blicano. E il problema, è che a buo- na parte del suo elettorato questo “Con Trump i razzisti si sentono a casa” non importava: Trump durante la sua campagna elettorale ha detto ganizzazione americana che sup- sata di antisemitismo. La tendenza matisti bianchi a stelle e strisce. miste, razziste e sessiste. Ovvero di tutto senza quasi mai retroce- porta Israele - ha dichiarato che del sito, oggi diretto da Stephen Gli stessi che si sono scagliati sui la stessa accusa mossa a Trump dere – se non quando è stato co- se fosse diventato presidente, K. Bannon (scelto da Trump per social network contro Ben Shapi- dai suoi critici. I suoi sostenitori stretto a chiedere scusa per il vi- avrebbe subito riconosciuto Geru- guidare la sua campagna eletto- ro, giornalista ebreo che in marzo hanno più volte rilanciato tesi co- deo in cui faceva sprezzanti bat- salemme come Capitale dello Sta- rale), a parlare di teorie cospira- ha lasciato il sito diretto da Ban- spirazioniste, si sono lasciati an- tute sessiste sulle donne. Una re- to ebraico. “Se ami Israele, Trump zioniste che non citano mai gli non. Il motivo delle dimissioni di dare a strali antisemiti e non han- torica aggressiva la sua, a tratti è l’unica scelta possibile”, scriveva ebrei ma ammiccano alle deliranti Shapiro? La direzione del media si no mai ricevuto una condanna infarcita di bugie, diretta alla pan- il sito Breitbart che rappresenta tesi dei Protocolli dei savi anziani era schierata contro una collega esplicita da The Donald. La carta cia degli americani. Ed è questo al meglio la contraddizione che le- di Sion, ha fatto suonare più di un – sempre di breitbart - che aveva di avere una figlia convertita al- che preoccupa molti ebrei d’ol- ga Trump al mondo ebraico: il sito campanello d’allarme. Dalla dire- denunciato di essere stata aggre- l’ebraismo, l’accusa degli ebrei treoceano. Una parte del mondo è stato fondato da un ebreo con- zione di Bannon, che sin dagli dita da un collaboratore di Trump. contrari a Trump, non basta se poi ebraico statunitense ha però so- servatore, Andrew Breitbart; di- esordi ha appoggiato Trump, Shapiro, vittima di attacchi anti- non argini le pulsioni più bieche stenuto The Donald per le sue po- versi redattori o ex redattori sono breitbart si è spostato sempre più semiti in rete, ha messo all’indice del tuo elettorato, tra cui quelle sizioni vicine a Israele: Trump da- ebrei ma nonostante questo la a destra, corteggiando quel mon- lo sdoganamento da parte di antisemite. vanti al pubblico dell’Aipac – or- piattaforma online è stata accu- do non così sotterraneo dei supre- breitbart di queste pulsioni estre- d.r.

www.moked.it pagine ebraiche n. 11 | novembre 2016 ORIZZONTI / P13

pare non sia bilanciata dalla rico- noscenza del pubblico (parlo di Il mondo secondo Andrzej Wajda pubblico non di critica). Per quan- to riguarda l’Italia, la ‘standing ova- In altri casi è stata la Storia a in- teatro. Alcune immagini cinema- tion’ di una platea commossa fino terferire nel destino della sua pro- tografiche sono dei veri e propri alle lacrime gliel’ha riservata il tea- duzione e creare un altro tipo di quadri: immagini sospese che si tro, non il cinema. L’emozione che attesa, mi riferisco al caso di L’uo- imprimono nella memoria in tutta suscitarono negli anni ottanta le mo di marmo la cui sceneggiatura la loro bellezza. sue rappresentazioni tratte da Do- depositata nel 1963 fu autorizzata Anche se l’Accademia si era rive- stoevskij fu immensa. Ma il teatro, dal Ministero della Cultura solo lata non essere la sua strada (dopo a differenza del cinema, è effimero; nel 1976. un triennio si iscrisse alla scuola Wajda lo sapeva bene e accentuò Se a questi titoli già esaurienti, ne di cinematografia di Łód ) quella al massimo questa condizione e, aggiungiamo altri, per esempio Ce- esperienza fu determinante. Dal- assecondando l’umoralità del pub- nere e diamanti, La terra della l’apparente sconfitta professionale blico e degli attori, fece sì che ogni grande promessa, Dottor Korczak, nel campo pittorico Wajda aveva rappresentazione fosse diversa. ci rendiamo conto di quanto Waj- compreso qualcosa di determinan- Amo molto il teatro di Wajda. Do- da sia stato importante nella storia te per la sua vita e carriera, aveva po averlo studiato, ho conosciuto della sua nazione, e di quanto sia compreso che il carattere del pro- e apprezzato l’uomo Andrzej Waj- stato coraggioso nel prendere sem- prio talento trovava conferma e si da e ho scoperto la sua meravi- pre una posizione politico/sociale sviluppava nella collaborazione gliosa attitudine al disegno. A Cra- chiara sia nella vita che nell’arte. con gli altri, manifestandosi non covia all’interno del Museo Man- Ha toccato nella sua cinematogra- solo nella propria intuizione e im- ggha, che ne è il depositario, è fia i temi più scottanti mantenendo maginazione, ma anche nella forza conservato il suo archivio. Qui si lo sguardo a 360° e avendo sempre ispiratrice e nella stimolazione del- trovano i suoi taccuini, piccoli li- presente che la Storia è fatta da la creatività altrui. u Foto tratta dal taccuino Dybuk di Andrzej Wajda, Libro d'arte, Lucini, bretti di dimensioni diverse dove un’umanità composta da singoli Un aspetto della grandezza di Waj- 2015. A cura di Sarah Kaminski, Silvia Parlagreco, Giulia Randone Wajda ha annotato per ogni spet- individui. Ma Wajda non è stato da è dato proprio da questo rap- tacolo teatrale pensieri e abbozzato solo un grandissimo cineasta. È porto di sinergia e di fiducia che della parola: attraverso i dialoghi equilibrismo di emozioni, lo tor- schizzi. Uno di questi libretti, de- stato un grande regista sia di ci- lui riusciva a instaurare con i suoi entrava a fondo nella vita interiore menta con dubbi, lo spinge a ri- dicato allo spettacolo Dybuk, che nema che di teatro e vorrei aggiun- attori sia in teatro che sul set ci- dei personaggi e degli spettatori. flessioni, gli richiede uno sforzo di racconta della sua messa in scena gere un pittore. La sua formazione nematografico. Come nel cinema anche in teatro comprensione e una assunzione di prima a Cracovia e poi a Tel Aviv iniziale all’accademia di Belle Arti Se artisticamente il cinema per Wajda sembra offrire una visione responsabilità del proprio giudizio. con la compagnia israeliana Ha- di Cracovia è un tassello impor- Wajda era innanzitutto un’arte vi- oggettiva, apparentemente impar- Forse è proprio per questa sua bima, siamo riusciti a pubblicarlo tante. Le leggi fondamentali della siva – un’arte muta dove lui cer- ziale e quasi distaccata della realtà; onestà di visione dell’esistenza che in Italia nella sua versione originale composizione, lo studio del colore, cava di creare nuove immagini che non inclina mai verso sentimenta- la sua popolarità si è saldamente in lingua polacca, con al fondo la del contrasto, sono un patrimonio potessero assumere per gli spetta- lismi, non vuole fare leva su facili affermata ma non ha conquistato traduzione in italiano e in ebraico. di conoscenza che torna costan- tori il ruolo di simbolo, il teatro, meccanismi di commozione. Piut- un pubblico passionale, una tifo- È stato il nostro omaggio per i suoi temente sia nel suo cinema che in al contrario, era per lui il luogo tosto costringe lo spettatore a un seria. La sua statura artistica mi splendidi 90.

applaudito l’avversario Trump. Hillary e quella sfida all’impopolarità Anche sul tema Israele, Clinton è stata molto cauta pubblicamen- Non si fidano pienamente di lei te. Ha sottolineato il suo suppor- ma a lei preferiscono dare il vo- to incondizionato al Paese, ri- to. L’ebraismo americano rispec- marcandone il ruolo di alleato chia gli umori dell’elettorato del naturale quanto strategico nel- Paese e prima del voto dell’8 no- l’area e ha evitato di prendere vembre dichiara di voler votare posizioni contro le politiche degli per Hillary Clinton, la candidata insediamenti del governo Neta- democratica. In una delle sfide nyahu, tanto criticate da Obama. per la presidenza più discusse e Secondo l’analisi del quotidiano discutibili di sempre – soprattut- israeliano Yedioth Ahronoth è to grazie ai continui exploit di proprio la Clinton il motivo per Donald Trump – l’ebraismo d’ol- cui il presidente Usa non è anco- treoceano ha scelto Hillary: al- ra intervenuto duramente nei l’alba delle elezioni, il 60 per cen- confronti di Netanyahu. Ma sem- to degli elettori ebrei dichiarava brano più congetture. Dato inte- che avrebbe votato Clinton con- ressante è che anche gli israeliani tro il 19 per cento per Trump. si siano convinti che Clinton sia Secondo le persone sentite in sono stati caratterizzati da di- do con l’Iran sul nucleare. Un’in- tie dell’elettorato ebraico, pre- meglio di Trump (nonostante, co- questo sondaggio, commissiona- versi scontri con il Primo mini- tesa poi raggiunta e firmata lo occupato che sui risultati dell’in- me oltreoceano, non si fidino to dall’American Jewish Commit- stro israeliano Benjamin Neta- scorso anno da Washington e al- tesa con l’Iran, nemico e minac- pienamente di lei): secondo un tee, la Clinton è più capace nel nyahu) e riuscirà a confrontarsi tre potenze mondiali con Tehe- cia per la sicurezza d’Israele. sondaggio dell’Israel Democracy confrontarsi con il terrorismo meglio con la questione iraniana ran. Clinton ha difeso negli scorsi “Dobbiamo mantenere la strut- Institute il 48 per cento di loro (58 contro il 22 per cento per (57 contro 22 per cento). Su que- mesi in modo moderato quell’ac- tura legale e diplomatica in mo- preferisce vedere lei alla Casa Trump), avrà più probabilità di st’ultimo punto la campagna del- cordo invece osteggiato dal go- do da poter permettere di rein- Bianca contro il 26 per Donald unire sotto la sua guida il paese la Clinton è stata molto attenta verno di Gerusalemme e attac- trodurre le sanzioni in caso di Trump. E questo nonostante il 63 (55 contro 11 per cento), riuscirà con riferimento all’elettorato cato da Trump nel corso della necessità” spiegava alla platea per cento degli intervistati pensi a promuovere meglio le relazioni ebraico: come segretario di Sta- campagna elettorale. In modo dell’Aipac, l’organizzazione ame- che lei sarà più dura nei confron- tra Stati Uniti e Israele (che negli to, lei era stata tra i promotori moderato, spiegano gli analisti, ricana impegnata a sostenere ti d’Israele rispetto al candidato otto anni di presidenza Obama del raggiungimento di un accor- anche per non perdere le simpa- Israele, e che poco prima aveva repubblicano.

www.moked.it / P14 CULTURA EBRAICA n. 11 | novembre 2016 pagine ebraiche

ú– STORIE DAL La lezione di Paola Sereni u LA GERUSALEMME ILLUMINATA ú–– Rav Alberto Moshe Somekh viene fonte di delusioni, sofferenze e noia, Chi non ha visto la gioia del Bet haShoevà, in cui si attingeva l’acqua per il culto con l’unico scopo di procedere verso la morte. nel Santuario di Gerusalemme, non può dire di aver visto la vera gioia in tutta la Il 10 luglio scorso scompariva a Milano, alla Anche il Salmo 102 esordisce con accenti sua vita. All’uscita del primo giorno di Sukkot (la festa delle capanne), i sacerdoti soglia dei novant’anni, “la Sereni”. Paola Sereni negativi. Così Dante Lattes nel suo Com- e i leviti scendevano nel cortile delle donne e approntavano una grande struttura Rosenzweig è stata preside delle Scuole della mento ne riassume la prima parte: “…esso per fare stare tutta la gente, uomini e donne, senza commistione. C’erano dei Comunità e docente di italiano al liceo ebrai- sarebbe la preghiera di un povero derelitto candelabri d’oro, con quattro calici d’oro in cima a essi, e quattro scale per ognuno co per oltre una generazione di studenti, in- che chiede a D. di lenire le sue pene. È un dei calici. Quattro giovani kohanim tenevano in mano anfore contenenti centoventi cluso il sottoscritto. Non so quanto avessi in essere disgraziato e quasi finito, che vede spa- log di olio e riempivano i calici dei candelabri; con i vestiti consumati dei kohanim comune con lei oltre alla voce stentorea: la rire nel nulla le sue vane e dolorose giornate, si facevano degli stoppini che venivano accesi nei candelabri. E non c’era cortile ricordo intimarmi di moderare il tono della che ha le carni inaridite e le ossa secche, che di Gerusalemme che non risplendesse della luce del Bet haShoevà. I chasidim e mia conversazione… dal fondo del corridoio! non ha neppure voglia di mangiare. Si para- gli uomini di azione ballavano davanti alla gente tenendo in mano delle torce Le sue lezioni erano indimenticabili per la gona all’erba colpita e bruciata dal sole… e accese e intonavano canti e pronunciavano parole di lode. I leviti suonavano le passione che ci comunicava. Una volta chiuse agli uccelli selvatici che vivono nei luoghi ab- cetre, le arpe, i piatti e le trombe e innumerevoli strumenti musicali sui quindici l’Orlando Furioso e rifiutò di proseguire la bandonati o fra le macerie… ai passeri solitari gradini del Santuario che scendevano dal cortile di Israele al cortile delle donne, spiegazione perché sosteneva che non c’era che non hanno compagni né sollazzi”. A par- in corrispondenza dei quindici Shir haMa’alot (salmi dei gradini). Quando al sorgere la giusta atmosfera in classe, schioccando le tire dal v. 14 il registro tuttavia muta radical- dell’alba si udiva il canto del gallo, si suonava lo Shofar [… ]. Hanno insegnato i dita per il disappunto. Ma non voglio legare mente: il tema diventa risorgimento nazionale nostri Maestri: Chi non ha visto Gerusalemme nel suo splendore, non ha mai visto la sua memoria ad aneddoti. Le dedico invece e patriottico, al punto di aver fatto sospettare una città bella. Chi non ha visto il Santuario di Gerusalemme, non ha mai visto un una modesta riflessione di letteratura com- la fusione di due canti in uno. Il salmista espri- edificio magnifico. (Adattato dal Talmud Bavlì, Sukkà 50b-51b). parata. Shaqadti wa-ehyeh ke-tzippòr bodèd me la certezza che D. consideri suonata l’ora Gianfranco Di Segni ‘al gag (“Ho persevera- di risollevare con un atto Collegio rabbinico italiano to e sono stato come di amore le sorti di Ye- un uccellino solitario rushalaim. Insomma, un כדאמרי אינשי …sul tetto”). Questo ver- esito tutt’altro che pessi- ú– COSÌ DICE LA GENTE setto dei Salmi (102,8) mistico. רווחא לבסימא שכיח è passato alla storia Tzippòr bodèd è tradot- u della letteratura italiana to dalla Vulgata in latino SPAZIO PER LE LECCORNIE SI TROVA SEMPRE per essere stato para- passer solitarius ed è frasato in una celebre questa certamente la fon- Siamo tutti informati sull’importanza di una alimentazione corretta ed equilibrata poesia: “D’in su la vet- te di Leopardi. Tale ver- ma ciò nonostante il tasso di obesità nei paesi sviluppati continua a crescere senza ta della torre antica, / sione, peraltro, tradisce sosta trasformandosi da fenomeno locale a problema pandemico. In America ha ormai raggiunto picchi inauditi, poco meno del 40 per cento ne soffre (si badi passero solitario, alla l’originale nell’etimo. Di bene, parliamo di obesità non di sovrappeso che è assai più diffuso). Nei supermercati campagna / cantando u Paola Sereni (1926 – 2016), professoressa passer non conosciamo d’oltreoceano è diventato consueto incontrare molte famiglie in cui i genitori gi- vai finché non more il e preside della Scuola ebraica di Milano l’origine, ma ovviamente ronzolano fra le corsie solo grazie alle carrozzine elettriche prese a noleggio, seguiti giorno”. tendiamo ad associare la dai figli che trasportano i carrelli della spesa. In provincia, ai lati delle strade di ogni Giacomo Leopardi (1798-1837) sapeva di parola al verbo passare. Un collegamento che centro abitato si incontrano ormai solo food stores, gli altri esercizi sono quasi to- ebraico e aramaico, oltre che di greco e latino. avrà fatto comodo al poeta di Recanati per talmente relegati all’interno dei centri commerciali. Per rimanere dentro casa nostra, Il padre Monaldo aveva nella sua casa di Re- condensare nell’immagine del passero la sua basta riflettere su come ha cambiato fisionomia in un ventennio “piazza” che pullula canati una ricca biblioteca nella quale custo- visione pessimistica della vita. Ma tzippòr solamente di ristoranti, bar, pasticcerie, pizzerie e fast food. L’attrazione sfrenata diva volumi pregevolissimi in tutte le lingue, (genericamente “uccello”) in ebraico ha tut- per il cibo è cosa antica, e forse è il caso di ricordare, visto che è iniziato in queste come la Bibbia poliglotta di Walton (Inghil- t’altro retroterra: il vocabolo è collegato con settimane un nuovo ciclo nella lettura della Torah, come il primo inciampo dell’essere terra, sec. XVII), forse la più completa docu- una radice che significa “mattino” (tzafrà in umano ha riguardato proprio questo aspetto, attratto assai più dall’esteriorità del mentata. Ma a iniziare il giovane poeta allo aramaico). Forse perché il cinguettio degli frutto che dalla sostanza e dalla necessità di sfamarsi. Un archetipo la cui validità e studio delle lingue semitiche pare sia stato uccelli accompagna nel nostro immaginario il cui monito rimangono attuali considerando che, constatiamo sempre più nel Giuseppe Antonio Vogel, un canonico alsa- il risveglio mattutino assai più che la morte nostro mondo colmo di junk food come si continui a mangiare anche quando è ziano che era riparato in Italia dopo la Rivo- del giorno, per dirla con Leopardi. Ciò che sopita del tutto la sensazione della fame. Nel trattato di si illustrano le regole luzione Francese e dedicava il proprio tempo il poeta marchigiano non sembra cogliere dell’ techumin. Di regola, di shabbat non ci si può allontanare più di 2000 bracci ad attività di riordino delle biblioteche e di dello spirito del testo ebraico cui si ispira è (circa un km) dall’ultima casa dell’abitato. Tuttavia, in casi particolari, ciò è consentito precettore. I cospicui riferimenti alla Bibbia il messaggio di speranza. Per quanto marto- per altri 2000 bracci a condizione che, in corrispondenza del primo confine - techum, ebraica presenti nella produzione leopardiana riati (dall’esilio, nel nostro caso, paragonato sia predisposta dapprima, una stazione di sosta comprendente il cibo per almeno sono già stati oggetto di vari studi. Vorrei qui alla notte), dobbiamo saper reagire e scorgere due pasti in modo da considerare il luogo intermedio come una sorta di dimora. ora soffermarmi soltanto su un dettaglio. in ogni piccolo passo il cenno ad una rina- La mishnà racconta che secondo Rabbi Meir, i pasti sono misurati sulle quantità Il tema de “Il passero solitario” è un confronto scita. A una nuova alba. È questa l’essenza consuete nei giorni feriali, mentre per Rabbì Yehudà, secondo le dosi di shabbat. fra le abitudini dell’uccellino del titolo e l’au- della nostra storia. È questa l’essenza della Nessuno chiarisce tuttavia se si mangiava di più durante la settimana quando il tore: entrambi vivono isolati. Nel caso del nostra vita. lavoro richiedeva energia, o di sabato quando era festa. Nel Talmud rav Yosef, passero, trascorre da solo la primavera mentre L’importanza che noi ebrei attribuiamo alla maestro vissuto all’inizio del IV secolo, vuole sapere quale fosse stata l’opinione del il poeta vive in solitudine la primavera della cultura si vede, fra l’altro, dalla partecipazione grande e celebre Ravà e lo chiede al di lui figlio, l’omonimo rav Yosef, il quale senza sua vita, ovvero la giovinezza. Il futuro delle con cui accompagniamo alla lacrimata sepol- esitare risponde che suo babbo seguiva Rabbì Meir. “È logico!”, disse il primo. E due creature sarà peraltro diverso: il passero tura i nostri Maestri. Così è stato per Paola anch’io la penso così, infatti l’opinione di rabbì Yehudà va contro quanto usa dire invecchierà e morirà senza alcun ripensamen- Sereni. La sua scomparsa ha riempito tutti la gente: “per le prelibatezze c’è sempre posto”. Di sabato si preparano cibi appetitosi to sulle sue scelte, prodotto del suo istinto e noi suoi allievi di profonda tristezza. Sappia- e dunque anche molto più abbondanti perché attraenti e invoglianti, e non c’è della natura, mentre il poeta patirà un forte mo peraltro che l’insegnamento non muore, modo di definire una AR, assunzione di riferimento, (come siamo abituati a leggere rimpianto. Oltre che una riflessione autobio- ma vive di generazione in generazione. La nelle tabelle stampate sulle scatole di ogni prodotto!) . Come dicono tutti i dietologi grafica la poesia, del 1831, può essere consi- ringraziamo per ciò che Lei ci ha dato nei il vero problema non sta nello sgarrare una volta a settimana; alla lunga il conto, derata una eloquente testimonianza di quello nostri anni di scuola. Un impegno all’appro- calorico e in chili, inesorabilmente arriva quando l’eccezione diventa cattiva e che viene definito il pessimismo leopardiano fondimento e alla perseveranza che cerchia- scorretta abitudine quotidiana. Peraltro, sottraendo al sabato parte di quel connotato, nella sua fase più accentuata: una meditazione mo, nei limiti delle nostre forze, di portare la delizia – oneg, che secondo i maestri sta proprio nel cibo speciale, che siamo filosofica che procede di pari passo con l’at- avanti nel nostro quotidiano. Paola continuerà chiamati a riservargli. tività del poeta. L’infelicità è una delle con- a vivere nelle nostre menti e nel nostro cuore. Amedeo Spagnoletto dizioni esistenziali dell’uomo la cui vita di- Il suo ricordo sia in benedizione! sofer

www.moked.it pagine ebraiche n. 11 | novembre 2016 / P15 DOSSIER/Comics & Jews a cura di Ada Treves Ogni stagione porta il segno dell’immagine

Basta guardare anche poco oltre confine per Francia, ad Angoulême, e in Svizzera, a Fu- capire come la stagione del fumetto non si metto.ch perché anche se la tribù degli ap- possa considerare conclusa nelle poche set- passionati e dei professionisti è sempre più timane che racchiudono prima Lucca Co- numerosa, resta il gusto di conoscersi di per- mics and Games e poi BilBOlBul, a Bologna, sona, e il piacere di incrociarsi e reincrociarsi le due manifestazioni che in Italia propon- magari più volte nella stessa giornata, oltre gono il meglio della produzione mondiale. che dandosi appuntamento da un'occasione Si fa appena in tempo a scordare i festival di incontro a un'altra. E allora questo settimo italiani che è ora di partire per Angoulême, dossier Comics&Jews, dedicato come sem- luogo che il famoso Festival International pre al rapporto tra fumetto e cultura ebraica, de la Bande Dessiné ha ormai trasformato di fianco ai grandissimi, da Robert Crumb in una vera e propria "Cité internationale e Aline Kominsky Crumb a Joann Sfar, ha de la bande dessinée et de l'image" dove ol- scelto di dedicare spazio ad autori sicura- tre al festival sono assolutamente da visitare mente meno noti, per lo meno in Italia, ma museo, biblioteca e libreria specializzate. Di che meritano attenzione, incontrati o sco- lì a poche settimane, ci si sposta a Lucerna, perti grazie ai festival e ai suggerimenti di dove in primavera si tiene Fumetto.ch, altro chi del fumetto fa la sua occupazione prin- festival internazionale immancabile. Ed è cipale. E sono Giorgio Albertini e Grégory stato l'ospite principale della presentazione Panaccione, autore e illustratore dell'appena a Lucca della sesta edizione di Comics&Jews pubblicato Chronosquad i primi da citare, nel 2015, Asaf Hanuka, a portare la reda- perché oltre ad avere dato da poco alle stam- zione, proprio ad Angoulême, da Koren pe a un fumetto già definito dai critici "una Shadmi, autore israeliano da anni trasferitosi piccola meraviglia" sono sempre una guida a Brooklyn e candidato quest'anno, con fondamentale a un mondo tanto appassio- Abaddon, al premio che viene assegnato pro- nante quanto imprevedibilmente complesso. prio a Lucca, il Gran Guinigi. E Koren Shad- La loro cura quasi maniacale per i dettagli mi, a sua volta, è stato tramite di un altro delle tavole del primo volume di quella che incontro, sempre ad Angoulême: la sua casa è una serie assolutamente da seguire la si ri- editrice francese, Ici Même, è la stessa che trova anche nel lavoro di Simon Schwartz, pubblica Simon Schwartz, altro autore pre- giovane autore tedesco non ancora tradotto sente in queste pagine. E allora non può es- in Italia che in Atlas Obscura ha raccontato sere solo una coicidenza il fatto che proprio le vite straordinarie di personaggi dalle storie Ici Même sia anche l'editore francese di Pao- talmente stravaganti che è difficile credere lo Bacilieri, altro autore straordinario e da siano tutte vere. E cerca un editore il lavoro sempre amico e collaboratore di Pagine di Fausto Gelormini, che racconta la storia Ebraiche, per cui ha disegnato la testata di della Shoah e di Eichmann. A Lucca sono DafDaf, il giornale ebraico dei bambini. candidati al premio anche Joe Kubert, con A Lucerna, poi, uno dei grandi protagonisti Yossel, e Walter Chendi, con Maledetta balena dell'edizione 2016 era il grande Lorenzo mentre Asaf Hanuka, il cui terzo volume di Mattotti, che nel giorno dell'apertura di Luc- KO a Tel Aviv è stato da poco pubblicato ca Comics "gold", cinquantesimo anniver- Asaf Hanuka da Bao non sarà presente: è impegnatissimo sario della presenza del fumetto nella città stra. Perché in Italia il fumetto non ama le l'amore per le storie disegnate e non dalla su quella che sarà la grande novità del 2017. toscana, sarà vicino a Udine, a Villa Manin, grandi città: preferisce attrarre gli appassio- volontà di visitare un’altra capitale, un en- Un graphic novel, per Bao, che firmerà in- per l'inaugurazione di una sua grande mo- nati in luoghi in cui si arriva portati dal- nesimo museo. La stessa cosa succede in sieme a Roberto Saviano.

ALINE KOMINSKY E ROBERT CRUMB JOANN SFAR LUCCA E I CANDIDATI AL GRAN GUINIGI Una coppia senza pari Crescere, male necessario Da Hanuka a Shadmi

Al Cartoonmuseum di Basilea la direttrice Anette Ha incantato imprimendo sul foglio ogni palpita- L’edizione “gold” di Lucca Comics and Games fe- Gehrig ha curato una mostra imperdibile, che rac- zione dell’animo e del destino ebraico. Con la ma- steggia i cinquanta anni di fumetto in città, e fra i conta il lavoro e la vita di due artisti straordinari. turità qualcosa forse parrebbe essere cambiato. candidati al premio vede Shadmi, Kubert e Chendi.

www.moked.it / P16 n. 11 | novembre 2016 pagine ebraiche DOSSIER/Comics & Jews Kominsky&Cumb, la grande arte della coppia Il rapporto esplosivo e indistruttibile dell’underground americano alla luce del sole al Cartoonmuseum di Basilea

Al giorno d’oggi le coppie sono tavole originali esposte per la pri- portano la firma di Crumb, co- fragili, le unioni stabili e durature ma volta in Europa e di tutti i ma- me Fritz il gatto e il Mr. Natural, si fanno sempre più rare, le sepa- teriali, i ricchissimi riferimenti cul- quanto c’è della sua compagna? razioni si moltiplicano a vista d’oc- turali che compongono il loro con- Quando del rapporto fra l’artista chio. Salvo eccezioni. Perché ci so- testo, a segnarne l’interesse. È la e un’altra grandissima artista che no pure le coppie indistruttibili, e capacità di portare alla luce l’al- gli sta a fianco? E lì dove Aline paradossalmente per trovarle bi- chimia di una coppia agisce in proprio, quanto ha trat- sogna andarle a cercare dove me- che to dall’arte potente del suo uo- no ce le si aspetterebbe. Nel mon- della mo, dal suo gusto per la provo- do dell’underground, per esempio, crea- cazione, dalla sua maniera di dei contestatori più feroci del vec- tività graffiare e di scandalizzare, dalla chio modello familiare, degli in- sfron- sua impudicizia? La mostra ri- guaribili postsessantottini che han- tata ha schia di aprire le porte all’inferno no fatto della protesta una profes- fatto la di tante congetture ma offre al sione e della East Coast statuni- propria visitatore altre vie d’uscita che tense un santuario dei modelli di ragione potrebbero rivelarsi più soddi- vita controcorrente. Fra loro si tro- di vita, di sfacenti. In tavola lei coccola a vano le sorprese più romantiche, mettere suo modo Robert dicendogli che come l’unione solidissima fra due in chiaro in lui, nella sua maniera di essere grandi creativi come Robert davanti contro, e di essere spudorato, ri- Crumb e Aline Kominsky Crumb. agli occhi trova il suo amore per l’identità La loro collaborazione artistica e del lettore come funziona il loro ebraica. E la presenza ebraica di vita, che dura ormai da oltre 40 rapporto d’arte, furiosa, e d’amore, maniera inestricabile, assimilati dal rinti di quelli che vanno cercando traspare ovunque, nei caratteri dei anni, è oggi al centro di una espo- scombinato ma appassionato. segno comune e da mille imper- come si intreccino gli influssi nelle personaggi e con specifici prota- sizione mozzafiato al Cartoonmu- Quasi coetanei (Aline è del 1948 cettibili sfumature di differenza, pagine di Elena Ferrante e di suo gonisti che iscrivono la vita ebraica seum di Basilea, curata da Annette e Robert del 1943), da tempo abi- per la Kominski e per Crumb si marito. Dietro a personaggi mitici nel paesaggio sociale della vita ca- Gehring. Non è solo il valore delle tuati a mischiare vita e lavoro in corre il rischio di cadere nei labi- dell’underground americano che liforniana. Ora il principale merito

La storia è ambientata a Bay City nel 1931, nel bel mezzo della Grande Depressione, e il primo Un fumettista che non fa sconti personaggio a entrare in scena è Sam Hannigan, detective. Big Il secondo volume della trilogia di Jules Feiffer è in realtà l’antefatto di Kill my mother Sam è un patriota in cerca di giu- stizia e verità, ma lo si vede an- compiuta una settantina di anni che agire in segreto per conto di addietro. Pubblicati per oltre un misterioso cugino, Cousin Jo- quarant'anni sul Village Voice e seph, appunto, impegnato a dare più recentemente passati al New soldi ai produttori hollywoodiani York Times, i suoi personaggi so- in cambio della garanzia che gi- no stati tutti ammirati e dete- reranno solo film positivi, che stati, amati e discussi, ma la più idealizzino un'America mitologi- presa di mira resta sua madre, ca. Secondo volume di quella che Rhoda. Eppure ogni volta che intende diventare una trilogia, presenta un libro in un centro Cousin Joseph è in realtà il pre- ebraico qualcuno arriva dopo le quel di Kill my mother, uscito nel firme a salutarlo, sostenendo che 2014. Entrambi raccolgono gi ele- sua madre “sicuramente doveva menti classici del noir. La satira libri e sceneggiature, per arriva- Feiffer: A Permanently Enraged a ricevere il suo sdegno: raggiun- avere i suoi buoni motivi per sociale e politica si mescola al- re al suo primo graphic novel nel Jewish Cartoonist" (Jules Feiffer, to telefonicamente Feiffer pare comportarsi così!”. Ha anche di- l’azione, a velocità, violenza e 1979. Un critico, come racconta- un fumettista ebreo perenne- si sia lamentato energicamente chiarato: "Sin dai miei primi fu- omicidi e insieme vanno a com- to in Out of Lines, libro del 2015 mente arrabbiato) si apre col di come sua madre abbia dato metti, ho cercato di lavorare da- porre un panorama narrativo su Feiffer e la sua opera, lo ha racconto di come la sua rabbia si via il suo cucciolo, parlandone vanti a un pubblico che non pos- ampio che arriva a comprendere definito "one of the best car- diriga sì verso molti obiettivi di- come se si trattasse di un tradi- sa essere soddisfatto di quello la storia dell'America di oggi. Ma toonists now writing and versi, ma sia princi- mento recente, che sto dicendo, non trovo diver- questo è tipico di Jules Feiffer, the best writer now cartoo- palmente sua madre non di un'azione tente farlo per chi sarebbe d'ac- che ha vinto un Oscar per il mi- ning", ossia uno dei migliori cordo con me. Preferisco mette- glior cortometraggio d'animazio- autori di fumetti che oggi Jules Feiffer re alla prova i loro preconcetti. Jules Feiffer ne nel 1961 e il Pulitzer nel 1986. scrive e il migliore degli KILL MY Il mio ruolo è quello di spingere COUSIN JOSEPH La sua lunga carriera come scrit- scrittori che disegnano. Un MOTHER e provocare e mettere in discus- Liveright tore e come disegnatore lo ha articolo uscito sul Forward Rizzoli Lizard sione. Solo che cerco di farlo in portato a scrivere opere teatrali, nel 2010 e intitolato "Jules maniera piacevole."

www.moked.it pagine ebraiche n. 11 | novembre 2016 / P17

della mostra allestita in Svizzera piazza ogni dettaglio fino al delirio LA GRANDE PROVA DI ALBERTINI E PANACCIONE non è tanto quello di parlarci di dell’anima e del corpo, in realtà fi- Robert Crumb, un illustratore che nisce per ricomporsi attraverso al- è oltre il mito, è entrato al Mu- tre vie nei sentimenti che sosten- Chronosquad, la Storia è viva seum of Modern Art of New York, gono le coppie destinate a restare ha disegnato le cover di Janis Jo- unite. L’amore per l’altro, il gusto È da sempre il sogno di Telonius Bloch: entare a far parte della Cronosquadra, diventare uno degli agenti plin, ha dato vita ai personaggi di avere figli assieme e di osservare che vegliano sui "cronoturisti" ovunque si trovino nello spazio e nel tempo. Il primo volume di quella che simbolo di una stagione culturale la loro crescita, di affrontare le sfide diventerà una tetralogia di circa ottocento pagine, una storia scritta da di libertà e di rivoluzione nei co- comuni mano nella mano, di ri- Giorgio Albertini e illustrata da Grégory Panaccione, da poco pubblicato stumi. L’interesse è quello di capire schiare e di riuscire, di finire in ga- dalle Éditions Delcourt, è già definito dai critici "una piccola meraviglia". Ma quando si meglio il mondo che gli sta intor- lera per reati ideologici, come in Albertini no e come un’altra grandissima ar- effetti è avvenuto, e di segnare, co- avvera, la pri- Panaccione tista, meno venerata su questa me in effetti è avvenuto, l’evolu- ma cosa che CHRONOSQUAD sponda dell’Atlan- zione dei costumi, nella politica, ci si chiede è Delcourt tico sia il detona- nella socialità, nel rapporto fra i perché man- tore di tutto quel- sessi e con il dare un me- lo che conoscia- sesso, nei di- dievista a gestire una crisi Anette Gehrig mo già. È dal ritti della nella quarta dinastia egizia? Che si tratti di una DRAWN carenza di personale o di scelta specifica, la re- 1972 che i Crumb TOGETHER donna. Tut- sponsabilità è probabilmente da attribuire alla lavorano a quattro Merian to quello mani. E Robert si che i grandi storia personale dell'autore, a sua volta medie- è forse limitato a artisti hanno vista e archeologo, nonché docente universitario continuare quello che da il privilegio di raccontare e gene- di Storia del fumetto. Una fuga nell'antico Egitto, adolescente era abituato a vivere rare, ma che, in definitiva, abita l'avventura amorosa nel 1491 e un'inchiesta di con suo fratello, un gioco destinato nella vita di ognuno di noi. Nelle polizia che si tiene nel Paleolitico si intrecciano a lasciare segni forti sulla carta e giornate in cui la nostra capacità alla satira sociale, sempre intrisa di humour, per- graffi nell’anima. La mostra allestita di vedere e di chiamare le cose con fettamente godibile nonostante la mole del vo- dalla Gehring ha il merito di por- il proprio nome è lucida come il lume, che arriva a quasi duecento e trenta tavole. tare alla luce come l’una cosa non tratto di Aline e di Robert, anche Ma è evidente in tutto il libro che anche il noto avrebbe potuto esistere, e non è le parole ti amo, stiamo assieme, illustratore francese Grégory Panaccione si è divertito in questo primo volume, intitolato Luna di miele mai esistita, senza l’altra. E l’impu- assumono un significato enorme. all'età del Bronzo, bellissimo anche per l'attenzione e la precisione dei dettagli che mostrano una com- dicizia di una coppia che pare di- E ogni gesto quotidiano sfiora petenza storica fuori dal comune. E per incuriosire e conquistare i lettori basterebbe la tavola che mostra sposta a dire tutto, a mettere in l’orizzonte dell’opera d’arte. gv il tabellone delle partenze al Cronoporto: da Cartagine 241 AEV a Londra 1666 (che però è in ritardo). Una vita lunga una pagina Sconvolgenti e tutte vere le storie del tedesco Simon Schwartz. L’Italia lo attende

Incontrare Simon Schwartz è avere la sen- sazione di essere entrati in un film di Woo- dy Allen, o in un mondo seppiato che ri- porta agli anni '50. E in cui tutto parla di ebraismo. Sicuramente conta il suo aspet- to, dagli occhiali agli abiti curati. La sua cravatta, accompagnata da camicia can- dida, panciotto e giacca di tweed, è deci- samente anomala in un festival dedicato al fumetto, e l'impressione è resa ancora più potente dall'inglese perfetto e da una voce morbida e cortese. Ma nulla potrebbe essere più lontano dell'America post bel- lica: questo giovane disegnatore è nato bre, Schwartz ha pubblicato su Der Freitag nell'82 a Erfurt - nell'allora Germania del- ogni settimana una nuova storia di Vita l'Est - e cresciuto a Berlino Ovest, a Kreuz- obscura: in una sola tavola la vita, le av- berg. The Other Side of the Wall, il fumet- venture e le invenzioni di uomini e donne to che ha portato come sua tesi di laurea dalla perdita del lavoro all'attenzione della la vita "dall'altra parte", negli anni prece- dalla vita sorprendente, e spesso poco co- alla Scuola di arti applicate di Amburgo Stasi tutto ha contribuito a mettere in dif- denti alla caduta del Muro. Una storia plu- nosciuta. Dalla storia dell'uomo che ha ru- nel 2009, racconta come poco prima della ficoltà una famiglia che però ripremiata, così come lo è stato il suo bato il cervello di Einstein alla storia della sua nascita i suoi genitori avessero deciso non troverà semplice neppure secondo volume, Packeis (Nel ghiac- giornalista americana Nellie Bly, Schwartz di scappare dall'altra cio), uscito nel ha raccontato in maniera graficamente parte del Muro di Ber- Simon Schwartz 2012. Per quat- sempre diversa le avventure di personaggi Simon THE OTHER SIDE lino, a Ovest, senza pe- Schwartz tro anni, fino più o meno noti. Il volume è uscito per ora rò riuscire a ottenere OF THE WALL all’ultima pun- solo in tedesco (avant-verlag, 2014), e in VITA OBSCURA Graphic i permessi necessari. tata uscita lo francese per Ici Même, la stessa casa edi- Ici Même Universe Tre anni difficili in cui scorso settem- trice di Koren Shadmi e Paolo Bacilieri.

www.moked.it / P18 n. 11 | novembre 2016 pagine ebraiche DOSSIER/Comics & Jews Quando l’unico nemico che resta sei tu Il grande artista francese non si ferma ma cambia tono con un nuovo carnet psicanalitico e un omaggio a suo padre

ú–– Guido Vitale di un artista vulcanico, che ci aveva canalisi che Sfar racconta di aver abituati a numerose novità edito- recentemente affrontato per sop- Ha incantato tutti imprimendo sul riali sparate in libreria al ritmo del- portare la perdita di una donna foglio, con la matita costantemente la mitragliatrice. amata, per guarire da senso di pri- in mano, ogni palpitazione dell’ani- Chi ama Sfar deve ora fare i conti vazione che rischia di sopraffarlo. mo e del destino ebraico. Dal ce- con l’ultimo volume dei suoi cele- Delle due vie d’uscita possibili per lebre Gatto del rabbino ai tortuosi bri carnet (Si j’etais une femme, je lui, la sinagoga o la psicanalisi, fi- itinerari degli ebrei del Mediterra- m’epouserais, Se fossi una donna, nisce per prevalere la seconda neo, da Chagall a Serge Gain- mi sposerei) e ancora con qualcosa ipotesi, e l’auto- sbourg, l’ondata travolgente di di assolutamente nuovo per Sfar, re, che non è creatività e di fantasia che Joan un libro di memorie fatto di sole Joann Sfar Sfar ha riversato nei nostri occhi parole che non porta alcun segno COMMENT TU non ha probabilmente termini di dell’arte figurativa, e di fronte al PARLES DE TON paragone con il lavoro di altri ar- quale l’autore si presenta disarmato PERE tisti suoi contemporanei. A 45 anni di quella matita Albin Michel ha messo in circolazione oltre 150 forte e sottile, opere, conquistando milioni di let- sempre nervo- nuovo al rac- tori (un volume del celeberrimo sa, che fino ad Joann Sfar conto vivido e Gatto del rabbino in patria si calcoli oggi si era di- SI J’ETAIS UNE palpitante di raggiunga le 300 mila copie). mostrata lo FEMME JE passioni anche E il lavoro di disegnare mai prima strumento idea- M’EPOUSERAIS in altre prove di lui aveva mostrato quella tra- le per uscire dal Marabout smaglianti, sversalità che tocca tutte le forme vortice di idee e questa volta di creazione, dal fumetto al rac- di pensieri senza es- sottopone se stesso senza alcun conto, dal cinema alla pittura alla serne travolti e affogati. pudore. Il lettore è invitato nella musica. Il punto di partenza questa volta sua intimità, a volte emozionante, Oggi l’indomabile vena creativa di è diverso. Non l’avventura, non a volte commovente, a volte con- Joan Sfar continua a riversare ta- l’ignoto che sta fuori di noi. Nel tagiosa di eccitazione. Incredibile vole su tavole di grande arte, ma caso dell’ultimo carnet, ancora una e incantevole anche l’apparizione la sua attenzione, senza timore di volta affollato da appunti in forma attraverso le pagine dei personaggi deludere qualcuno dei suoi innu- di disegno, assommando stili e di Sfar, che lo accompagnano nel- merevoli estimatori, sembra distol- tratti diversi, dall’inchiostro al car- l’itinerario della propria dispera- ta da altri pensieri. Qualcosa di più boncino con un’immediatezza e zione e infine alla riconquista di intimo, di più personale, forse an- una maestria di cui si conoscono un sofferto equilibrio. che di più oscuro caratterizza le pochi termini di paragone, tutto si Una lettura forte, emozionante, ultime fiammate nella produzione muove attorno ai sei mesi di psi- che corre però il rischio di delu- “Hatikvah”, La Brigata Ebraica arriva in Israele

Alcuni anni addietro, sulle pagine moniano di quanto sia urgente ropa e Germania devastate dal di questo dossier, veniva presen- diffondere fra le giovani genera- conflitto e dalla caduta dei valo- tato al pubblico italiano il primo zioni la piena consapevolezza di ri, la ricostruzione. Molti episodi volume della trilogia di Marvano come nel corso della Seconda sono tratti da testimonianze di- dedicata alla Brigata ebraica. Vi- guerra mondiale il ruolo ebraico rette, a riprova del suo interesse gilante era il titolo del primo to- non fu solo quello funesto di vit- per quel momento di passaggio mo, uscito nel 2013, TTG il secon- time dell’odio, in cui Israele si preparava a ri- do, del 2015. L'ultimo, pubblicato ma anche, sem- conquistare l’Indipendenza. Nel come i precedenti da Dargaud, si pre là dove fu 2015 era Mi- intitola Hatikvah e chiude il trit- possibile, di chel Kichka a Marvano tico in maniera drammatica. Ma strenui combat- stupirsi che LA BRIGADE non può essere diverso il senso tenti per la li- nessun auto- JUIVE di una storia che è anche Storia, bertà e la fratel- re in Israele Dargaud e cui nessuno ancora riesce a tro- del grande fumetto d’avventura che in Italia di essere meglio rac- lanza fra i popo- avesse anco- vare soluzione. "Che gli eroi della non desta alcuno stupore - ave- contate alle nuove generazioni. li". La grande av- ra pensato di Brigata ebraica, gli ebrei volon- vamo scritto all'uscita del primo La stupidità che sempre più spes- ventura della brigata com- raccontare a fumetti le vicende tari nei ranghi degli Alleati che volume - La loro partecipazione so contrassegna in occasione del posta da volontari ebrei nell’Ot- della Brigata Ebraica. portarono un contributo deter- da protagonisti alle gesta di un 25 aprile le penose contestazioni, tava armata britannica mostra "Ignoravo completamente quello minante alla liberazione dell’Eu- esercito di eroi che riuscì a sol- a volte purtroppo venate anche la crescita di consapevolezza de- che racconta Marvano. Spero che ropa dalla dittatura, potessero levare l’Europa dall’infamia e dal- di intenti antisemiti, nei confron- gli orrori della Shoah, la neces- questo fumetto venga presto finire a pieno titolo sugli scaffali la bestialità meriterebbero an- ti dei vessilli della Brigata, testi- sità di spingersi all’interno di Eu- tradotto anche in Israele".

www.moked.it pagine ebraiche n. 11 | novembre 2016 / P19

dell’espressione geniale. Qualcosa di meno politico e di Il mio atto d’accusa meno universale, ma forse egual- mente coinvolgente, nell’esperien- È il suo primo graphic novel, ma Fausto Ge- za dello stargli accanto pagina do- lormini, bocconiano che ha dedicato gran po pagina. Altra prova difficile e parte della sua vita a marketing e pubblicità, nuova, per il lettore che a Sfar non non è un novellino. Ha pubblicato raccolte vuole rinunciare, il libro di memo- di vignette e disegni umoristici, ma per il rie, o forse lo si può definire un volume ancora in cerca di un editore cui ha romanzo, una prova letteraria, che dedicato molto del suo tempo ha già in men- a sua volta segna il desiderio di te sia un adattamento teatrale pensato per cambiare, di aprire nuovi orizzonti. le scuole che una versione animata. In questo caso si tratta di un Non semplice il tema: nelle pagine si intrecciano la storia della Shoah omaggio al padre dell’autore, della e la vicenda di Eichmann, e forti sono i riferimenti a temi importanti, necessità di raccontare la sua mor- dal libero arbitrio alla responsabilità etica individuale. Attraverso la te e il grande vuoto che ha lasciato storia della vita di Adolf Ei- nella sua vita. Orfano di madre da chmann, il gerarca nazista co- quando aveva tre anni, è ben com- ordinatore e responsabile dei prensibile che la figura del padre rastrellamenti e dei trasferi- avesse per lui un peso enorme. Ep- menti in treno degli ebrei nei pure Sfar nei 26 capitoli di questo campi di concentramento rifu- libro fuori dal comune riesce an- giatosi in Argentina dopo la fi- cora a sorprendere, quasi a diso- ne della guerra e rintracciato rientare chi ha deciso di seguirlo e rapito dal Mossad per poi es- sui nuovi sentieri della letteratura. sere processato e condannato Un’occasione appassionante di en- a morte a Gerusalemme nel trare nel mondo del padre André, 1962, il libro ripercorre l’ascesa avvocato, ebreo esule dal Nord del nazismo e le principali tap- Africa e gran personaggio della vi- pe della politica razziale e di ta nizzarda. Deposta la matita resta sterminio dello stato tedesco solo una bella prosa, l’occasione prima e soprattutto durante il di capire meglio le fratture e gli conflitto mondiale. dere qualcuno. Quello che lo stes- mente rischia di spogliare il mon- scoppi di luce degli ebrei del Me- E il quarantottenne fiorentino so Sfar aveva sempre assicurato al do delle emozioni e di scolorirlo. diterraneo, ma manca l’iperbole ha voluto confrontarsi con i lettore: “Io cammino su due piedi, Ma al di là di pagine comunque del disegno. Per una volta, nel bene membri della Comunità ebrai- la fantasia e l’autobiografia”, questa indimenticabili, resta comunque in e nel male, Sfar è come tutti noi. ca, ben consapevole della deli- volta diviene in effetti un incedere ogni angolo di questo immenso Diventa grande, invecchia, perde catezza dell'argomento, e della asimmetrico e meno sovrano del zibaldone di appunti e di ragiona- il padre e infine dice a se stesso: responsabilità che porta con sé racconto. menti la grande arte di Sfar, che “Sembra che essere adulti sia pro- la decisione di affrontare un si- Il prezzo di far cadere ogni pudore, qui si esprime con tecniche e segni prio questo: tuo padre muore e mile progetto. di mettere il lettore a parte di ogni estremamente diversi nel tratto e non ti restano altri nemici, al di Positivo il verdetto: tutti, compreso il rabbino capo, si sono detti po- più intimo pensiero, paradossal- accomunati solo dall’immediatezza fuori di te stesso”. sitivamente colpiti sia dal progetto di Gelormini che dal risultato. Mission Osirak: la docufiction parla a fumetti

La bomba di Saddam e Il raid im- della aviazione militare moderna ti più svariati, dal narco traffico possibile. Hanno titoli che non la- come un modello di attacco pre- colombiano al fenomeno inter- sciano nulla all'immaginazione i ventivo. nazionale del mercenariato, due volumi della serie Mission Non è facile racconta- dal traffico di schiavi nella Osirak. Pubblicati da Dargaud ri- re una simile storia Re- spettivamente nel 2015 e a mag- ma dietro a entrambi AAVV pub- gio di quest'anno, raccontano la i volumi ci sono la MISSION OSIRAK blica storia di quell'azione israeliana competenza e l'espe- LA BOMBE DE Domi- che da tutti è riconosciuta come rienza di SADDAM nica- uno fra i più audaci attacchi ae- un gior- Dargaud na al- rei compiuti dopo la fine della nalista la stregoneria in Co- naviga- sta D'Avorio. Consi- seconda guerra mondiale. plesse della politica e i trucchi a così, riesce a raccontare la di- AAVV La missione portata a termine volte sporchi usati dai servizi se- struzione dell'unica potenza nu- to come MISSION OSIRAK derato un po' il dall'aviazione israeliana contro greti. cleare del mondo arabo avvenuta Jean- LE RAID gran maestro della la centrale nucleare irachena di Gli elementi che hanno portato grazie alla missione di otto cac- Claude IMPOSSIBLE docufiction a fu- Osirak, a poca distanza da Ba- l'esercito israeliano a un risulta- ciabombardieri F-16 IAF. Bartoll, Dargaud metti, Bartoll è riu- ghdad, nel 1981, era stata lunga- to da molti considerato impossi- Un team eccezionale di piloti da autore di scito anche con mente e minuziosamente prepa- bile vanno così a comporre quel- caccia che in totale segretezza grandi reporta- Mission Osirak a trovare il modo rata e le tavole dei due volumi lo che i critici hanno definito, sin sono riusciti a preparare e por- ge per molte agenzie in tutto il di decifrare gli eventi e raccon- ne raccontano la storia e i retro- dalla prima uscita, "una docufic- tare al successo una missione im- mondo e di documentari e in- tarli in modo da svelarne i mec- scena, così come le vicende com- tion choccante". Mission Osirak, possibile, che resterà negli annali chieste televisive sugli argomen- canismi più segreti e reconditi.

www.moked.it / P20 n. 11 | novembre 2016 pagine ebraiche DOSSIER/Comics & Jews

Continua la collaborazione della redazione giornalistica dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane con gli organizzatori di Lucca Comics & Games, il maggiore festival italiano dedicato al fumetto. Anche quest'anno il dossier Comics& Jews, dedicato al rapporto fra fumetto e col- tura ebraica che giunge alla sua settima edizione, viene presentato durante le straordinarie giornate che portano nella città toscana il me- glio della produzione mondiale, e ad accompagnare la redazione hanno voluto essere presenti, come negli scorsi anni, anche i responsabili sia di Lucca Comics che di BilBOlBul, l'altro grande appuntamento dedicato al fumetto che si terrà a Bologna a fine novembre. Un po' con- suetudine, un po' affetto e stima reciproca, la collaborazione riconosce però anche la capacità di Pagine Ebraiche di intuire e presentare al pubblico autori che poche ore dopo avrebbero vinto il più ambito dei premi, il Gran Guinigi. Da Walter Chendi con La porta di Sion nel 2010, migliore storia lunga, a Rutu Modan nel 2013, miglior autore unico, fino ad Asaf Hanuka, lo scorso anno, miglior autore unico. La vita abita a Tel Aviv Nel terzo volume Hanuka racconta ancora una città dura e vulcanica

"Non posso dirti nulla, mi spiace. Ho ricevuto istruzioni precise dalla casa editrice e anche a te come ai tanti giornalisti che mi hanno chia- mato in questi giorni non posso rilasciare neppure un commento su questo progetto". Così Asaf Ha- nuka, che nonostante il premio vinto nella scorsa edizione non è quest'anno presente a Lucca Co- mics, risponde quando Pagine Ebraiche gli chiede di commentare la grande novità appena annun- ciata: sta lavorando con Roberto Saviano a un nuovo libro, che sarà pubblicato da Bao nel 2017. Resta la promessa di farsi sentire, e di ri- prendere il discorso appena sarà possibile, e il rammarico per non aver potuto u Una coppia straordinaria: Asaf Hanuka (a sinistra) sta lavorando quest'anno ri- insieme a Roberto Saviano. Il risultato si vedrà nel 2017, per Bao petere l'espe- rienza del differenti sia tore si trasforma in un astronauta 2015, quando Asaf Hanuka per imposta- in partenza su un razzo, segnale con Boaz La- K.O A TEL AVIV 3 zione, che per evidente della fatica e della diffi- vie, e con i re- Bao Publishing concezione coltà connesse con un trasloco che sponsabili dei che per ap- si trasforma a sua vola in un viag- due più grandi proccio: nelle strisce spesso le pri- gio verso l’ignoto. Sdrammatizza- festival italiani dedi- me vignette raccontano una situa- zione, certo, ma anche la ricerca cati al fumetto - rispettivamente zione reale o per lo meno realisti- di una risata che possa alleggerire a contestualizzare, senza bisogno ferenza, dolore, tensione, difficoltà. Giovanni Russo per Lucca e Emi- ca, che fre- il peso di si- di ricorrere alle note a pié di pa- Sono tavole che fanno male. Vi lio Varrà per Bologna - e insieme quentemente è tuazioni pe- gina. La sua immaginazione visio- coesistono la quotidianità di tutte alla redazione giornalistica del- un momento santi, difficili, naria, viscerale e talvolta anche le famiglie, la vita insieme, le scelte, l'Unione delle Comunità Ebraiche di vita familia- che è il lettore corrosiva è radicata profondamen- i figli, le preoccupazioni, l'amore Italiane aveva presentato la sesta re, o persona- a dover capi- te nella sua cultura e in maniera e il sesso, ma ci sono anche la so- edizione di Comics&Jews. le. Si arriva pe- re, interpreta- ancora più specifica nella sua città: litudine e la violenza, la difficoltà Non ha facili verità da rivelare, rò presto ai re, fino a co- raccontare Tel Aviv, con le parole di comunicare e la disperazione. Asaf Hanuka né tanto meno fini dettagli fanta- glierne il sen- o con le immagini poco importa, Gli espedienti narrativi e i capo- documentaristici, ma riesce a far stici e a un'ico- so più profon- comporta inevitabilmente il grande volgimenti della logica che com- coesistere tutti questi spunti nella nografia che do. rischio di farne una cartolina. Per- paiono nelle sue tavole sono pro- medesima opera, che ha una po- trae spunto da Del tutto dif- ché la città delle spiagge e degli fondamente imparentati ai mec- tenza visiva straordinaria. KO a Tel un immagina- ferenti sono le alberghi esiste insieme alla città canismi che si presentano sia in Aviv è arrivato al terzo volume - rio collettivo illustrazioni a della molta letteratura ebraica che alle pubblicato anch'esso da Bao, e an- ben radicato. pagina intera: vita notturna e dei boulevard ef- procedure mentali proposte nel che questa volta le trovate grafiche Un esempio offrono una fervescenti. Piace ai turisti, a chi Talmud. Come nei primi due vo- non sono solo trucchi del mestiere perfetto di sintesi estre- cerca la gioia di vivere, la libertà lumi di KO a Tel Aviv le storie so- ma hanno un senso profondo che questo proce- ma, in cui è dei costumi, ma la Tel Aviv di chi no brevi e diventano considera- intreccia idee e realizzazione dimento si l'esperienza di la vive davvero, insieme alla sua zioni folgoranti e fulminee. Dolce espressiva. Ogni tavola è una sto- può trovare Hanuka come bellezza e dolcezza deve far coe- e duro allo stesso tempo, intimo ria, sia che si tratti di una singola nelle primissime pagine: durante illustratore a prevalere, ma anche sistere i problemi della vita quoti- e violento, Hanuka non fa sconti illustrazione che di una striscia, e una discussione sulla possibilità di in questo caso una conoscenza diana, è un’altra città. a nessuno, neppure all’immagina- si tratta di due tipologie tra loro lasciare la propria abitazione l’au- della cultura israeliana può aiutare La Tel Aviv di Asaf Hanuka è sof- rio, né ai suoi lettori.

www.moked.it pagine ebraiche n. 11 | novembre 2016 / P21

LA NUOVA PROVA DI WALTER CHENDI

cora, non era affatto facile. Qui, Dalla Porta di Sion alla Maledetta balena tanto nella Storia della nave che non c’era e del suo equipaggio Un ragazzo di vent’anni o giù di moviola – che piega e domina al vede come fosse un film: la mi- fantasma, come nella storia di Gio- lì, nel pieno della sua voglia di vi- tempo della narrazione lineare ro- gliore opera di questo artigiano vanni da ragazzo a vecchio, c’è un vere. Un uomo vecchio, più vec- manzesca frammenti di tempo della letteratura, sessantenne e pezzo – e bello grosso, secondo chio degli anni che porta. Il sole, del passato con quelli del presente appartato, burbero e generoso me – della vita, anzi no: delle vite il mare, la fame, l’amore, la guerra. - Chendi orchestra il suo romanzo che risponde ( ma non sempre, di Walter. Non vi dico altro, per Una lampada a soffitto, un ospe- come un musicista scrive la sua solo se ne ha voglia… ) al nome pudore e rispetto, ma chi leggerà dale, la morfina, la pace eterna. I sinfonia, come un regista dirige il di Walter Chendi, è una storia a ad occhi ben aperti, capirà. sogni, l’avventura, la speranza, il suo film. Il risultato, che il lettore- fumetti. Una graphic novel, per i Altro non vi dico, ma vi mostro desiderio. I rimpianti, il dolore, l’ar- ascoltatore-spettatore ora può più soggetti alle nuove descrizioni qualche tavola di questo lavoro rendevolezza. Nella Maledetta ba- trovare in libreria, edito da Tunuè di antiche pratiche, dai bisonti ru- magnifico. Troverete anche alcune lena, di Walter in un bel volume cartonato è un pestri agli affreschi, ai videogame. immagini in bianco e nero, a ma- Chendi, pae- viaggio avventuroso e malinconico Chendi disegna le parole, fa par- tita, oltre a quella a colori che apre saggi, senti- nella storia e lare le immagini. I lettori di Moked il libro e presenta il suo Alato Umi- menti e azioni Walter Chendi nella Storia. e Pagine Ebraiche lo sanno bene, le Narratore: sono esempi dei la- estreme si in- MALEDETTA Quella di Gio- perché – grazie alla competenza vori di preparazione di Chendi, che crociano, si af- BALENA vanni – in un mesi, ma le sue detonazioni, feri- del direttore Guido Vitale in ma- ci mette 4 o 5 anni per finire una frontano. Un Tunuè nordest italia- te, interpretazioni e manipolazioni teria di storie disegnate, e grazie storia che magari nasce in pochi solo personag- no che i più fa- dura ancora, e accieca chi non ha a un lavoro di Chendi di pochi anni minuti, ma per venir partorita ha gio è presente miliari ai pae- più occhi buoni per vedere. fa, La porta di Sion, vincitore nel bisogno anche di più dei 365 gior- sempre – sia nei momenti del saggi di Trieste e dintorni ricono- Gli occhi, già: il guardare, il vedere. 2010 del più importante Premio ni di una mamma balena. Ne tro- desiderio lucido e giovane, sia in sceranno e ameranno per la ac- Perché Maledetta balena è sì un italiano di settore, il Gran Guinigi verete altri, in appendice del libro: quelli dei ricordi drogati e desolati: curatezza della riproduzione – du- romanzo; ma è un romanzo che di Lucca Comics – l’abilità, l’accu- entrerete nel laboratorio di Chen- un gabbiano. ra dal 1944 a fine millennio scorso; si guarda, e chi lo saprà ben guar- ratezza, la sensibilità dell’autore di, e se chiudete la copertina sen- Con una sapienza da narratore quella della guerra – dei bombar- dare, vedrà. Non soltanto perché triestino sono già state celebrate za un “Wow” di ammirazione, consumato e abile – capace di damenti, dei tradimenti, della bor- – come si sente dire con ammira- su queste pagine, e su questi mo- beh: avete guardato, ma non ave- dettagli al limite della più ossessiva sanera e delle Ragioni di Stato – zione, e un poca di ingenuità, tal- nitor. Ma, credetemi, qui Walter te visto. precisione – e del montatore alla avviene tutta in una manciata di volta – una storia ben narrata la si Chendi si supera. E, credetemi an- Valerio Fiandra L’inferno sono gli altri Un ragazzo e una matita Non è un film di Hollywo- macadam nero. Migliore di od, né un fumetto della una lavagna per disegnare Marvel. E non ha lieto fine. coi gessetti. Ho sempre vo- Yossel, il graphic novel di luto diventare un disegna- Joe Kubert ripubblicato da tore di fumetti. Dal mo- RW Edizioni e candidato a mento in cui vidi la mia pri- uno dei prestigiosi premi ma striscia a fumetti sui assegnati a Lucca, è una giornali, prima ancora di resa dei conti amara e tra- poterne leggere le parole, gica. La storia disegnata di i disegni mi portarono in un una vita parallela, in cui mondo che cominciai ad l'autore racconta quello amare. Flash Gordon, Prin- Ci sono "A porte chiuse" di cose ultime. che sarebbe potuto essere ce Valiant, Bringing Up Fa- Jean Paul Sartre e riferi- Koren Shadmi Shadmi, che è se i suoi genitori, nel 1926, ther, Jungle Jim, The Phan- menti anche a Kafka, così ABADDON stato ex-enfant non fossero riusciti a lasciare l'Europa. Un tom, Tarzan, Terry and the Pirates, Dick come "Eraserhead" di David NPE prodige del fu- sacrificio del proprio passato, della me- Tracy, The Gumps, Gasoline Alley, The Kat- Lynch. E non è possibile leg- metto israelia- moria di se stesso, ragazzino dotato di un zenjammer Kids. I personaggi di questi gere l'ultimo lavoro di Koren no e da anni vive dono speciale che permette a Yossel di fumetti erano vivi per me. (...) Basandomi Shadmi, Abaddon (NPE) senza a Brooklyn è ora un illustratore af- godere dei privilegi concessogli dai nazisti sulle storie che ho sentito dai miei geni- pensare alle parole di Jorge Luis Borges fermato, pubblicato in Francia da Ici Même, che lo chiamano a disegnare gli eroi dei tori, su ciò che ho letto e sui dati storici quando sosteneva che la teologia può es- la stessa casa editrice che annovera tra i fumetti americani. E disponibili, ho scritto e disegnato questo sere interpretata come un ramo della let- suoi autori Paolo Bacilieri e Simon Schwartz di cui il "vero" Joe volume. Ho incorporato notizie giunte ai teratura fantastica. Si riferiva ai paradossi (Nell’immagine è ritratto con Bacilieri al Fe- Kubert racconta nel- miei genitori “per lettera logici e a quei labirinti del pensiero in cui stival de la Bande Dessinéè di Angoulême). l'introduzione: Joe Kubert dai sopravvissuti e dei loro da sempre l’uomo bran- Abaddon, il titolo del graphic novel candi- "Quando avevo tre o YOSSEL, 19 cari durante e dopo la cola creando miti solidi dato al premio maggiore di Lucca Comics, quattro anni, i vicini APRILE 1943 guerra”. Ho recuperato e e duraturi, e i fonda- il Gran Guinigi, non è di casa mi compraro- RW Edizioni verificato i riferimenti alle menti diventano imma- una parola inventata ma no delle scatole di date, ai tempi e ai luoghi. gini concrete in un rac- Koren Shadmi semplice trascrizione di gessetti per disegna- È stata un’esperienza molto conto lungo che pare LOVE ADDICT un termine ebraico, si- re in strada. Lungo i canali di scolo, personale, un po’ terrificante e in un certo approdare a una distur- Bao Publishing nonimo di distruzione e in realtà. I marciapiedi erano di pietra grez- qual modo purificante. bante metafisica delle annichilimento. za, ma i canali di scolo erano di un liscio Era qualcosa che sentivo di dover fare”.

www.moked.it / P22 n. 11 | novembre 2016 pagine ebraiche IDENTITÀ CONSAPEVOLE, STUDIARE PER CRESCERE Cosa rende eterno un popolo? Innanzitutto il frequentemente vissuta, o un semplice pro- continuo uso della sua cultura in modo speci- Un nuovo percorso formativo per crescere nell’identità e nella consapevo- cesso di conoscenza, finisce col divenire irrile- lezza. Il direttore della Formazione e della Cultura dell’Unione delle Comunità fico. Perfino la conoscenza estesa di una cultura vante, perfino banale, se paragonata alla cultura Ebraiche Italiane, rav Roberto Della Rocca, lancia in questa pagina il pro- particolare non è che una parte della cultura dominante in cui viviamo. Cos’altro può assi- gramma di corsi che nell’anno accademico 2016-2017 contrassegnerà l’of- viva; solo l’attiva, sistematica, completa parte- curarci una continuità, se non il costante uso ferta formativa elaborata dal gruppo di lavoro di cui porta la responsabilità. cipazione impegna la persona nel perpetuarla. della nostra cultura specifica? Il problema della Forte l’accento sulla necessità di conoscere la Storia, di comprend ere le Gli ebrei italiani hanno da sempre coniugato sopravvivenza ebraica oggi si riferisce non tanto origini e i motivi ispiratori dello Stato ebraico, di affrontare con cognizione identità ebraica e identità italiana in una sintesi di causa le tematiche etiche. Chi fosse interessato a partecipare alle lezioni al nome ebreo ma all’aggettivo ebraico. La cul- tra le due culture insieme rigorosa, tollerante o chi desiderasse avere ulteriori informazioni può scrivere a: [email protected] tura ebraica come tutte le culture ha numerose e feconda. E nei secoli questa sintesi ha donato componenti: lingua, letteratura, canzoni, leg- frutti culturali di eccellenza nell’esegesi, nella partecipi della vita comunitaria (come appare spesso molti ebrei italiani a una situazione di gende, leggi, religione, valori, costumi, feste, ritualistica, nella poesia liturgica, ma anche nella dal bassissimo tasso di votanti alle consultazioni sudditanza e di complessi di inferiorità verso cibo, arte, musica, simboli. Queste si sono evo- scienza, nella musica, nelle arti figurative. Oggi, elettorali interne) e poco consapevoli delle pro- altre culture importate, di cui si avverte talvolta lute nel tempo fondando una tradizione ricca, alla luce di un passato illustre, possiamo inter- prie origini, della propria storia e della propria l’inautenticità. È attraverso un dibattito interno, articolata, rigorosa. Qual è il nesso tra questi rogarci: Qual è l’identità dell’ebreo italiano oggi? identità. Pochi sanno infatti che l’ebraismo ita- uno scambio di informazioni, un accesso a ma- fondamenti? Possiamo affermare che le attività Qual è il suo senso di appartenenza? liano, oltre ad avere una sua storia millenaria, teriali di conoscenza capaci di suscitare una cre- culturali tese a rafforzare e a preservare l’iden- L’ebraismo italiano soffre tanto di una mancan- ha caratteristiche che gli conferiscono un ruolo scita personale e comunitaria. tità ebraica - e non solo a intrattenere - do- za di comunicazione al suo interno quanto di importante nell’ambito dell’ebraismo interna- I momenti di identificazione passiva devono vrebbero continuare a costituire il collante più uno stato di isolamento verso l’esterno. La stra- zionale e della società italiana. essere trasformati in importanti veicoli di ricerca forte di fronte alle frammentazioni latenti ed ordinaria eredità del passato ne fa un gruppo I messaggi che ci arrivano quotidianamente tra- del proprio ebraismo, anche attraverso la for- esistenti nell’ebraismo italiano. per forza di cose non schierato e non facilmen- mite i media, su Israele e l’antisemitismo in ge- mazione di gruppi che abbiano il compito di L’Area Cultura e Formazione dell’Ucei offre per te classificabile sotto le etichette di un ebraismo nerale e sul problema del razzismo e delle di- intervenire nei media per portare contributi at- questo anno 5777 un ampio ventaglio di corsi ortodosso, o tradizionalista, o riformato o mo- scriminazioni di ogni genere, suscitano sempre tivi allo studio del fenomeno e al modo di eli- su una grande varietà di argomenti: dalla filo- dernista, o mistico, o laico che dir si voglia, co- un certo interesse che, tuttavia, si esaurisce ra- minarlo. Alle giovani generazioni va proposto sofia ebraica alla storia del sionismo, dall’anti- me avviene ormai dappertutto nel mondo pidamente. Si deve cercare di rendere più po- un impegno serio e propositivo, di studio e di semitismo all’etica. ebraico. Tale peculiarità, se costituisce da un sitivo e attivo l’atteggiamento di fronte a questi attività, che permetta loro una crescita auto- Vogliamo sperare che gli ebrei italiani, soprat- lato un patrimonio irrinunciabile, una lezione fenomeni poiché altrimenti si sfocia in puro e noma della propria identità ebraica, preparan- tutto i più giovani, sappiano cogliere questa di apertura e di civiltà per una società ebraica semplice vittimismo. doli nello stesso tempo al confronto con la so- opportunità per riuscire a essere quello che si sempre più malata di settarismi, dall’altro com- Gli obiettivi principali pertanto dovrebbero es- cietà e la cultura circostante. Solo così non di- è consapevolmente e su basi culturali ed esi- porta il rischio di offrire all’esterno un’immagine sere: riscoprire con maggiore consapevolezza venteranno la sbiadita fotocopia dei loro geni- stenziali meditate. sbiadita e di determinare una pericolosa lati- quali sono le basi culturali della Comunità ebrai- tori, dei quali fra l’altro non hanno potuto con- Il cammino è lungo, ma è compito di ognuno tanza dai grandi dibattiti che attraversano la ca italiana; e questa riscoperta non deve essere dividere l’esperienza storica. di noi fare il primo passo. società ebraica mondiale. riservata a pochi eletti, ma deve essere divul- Il processo educativo non può esaurirsi solo Gli ebrei italiani oggi sanno poco e male di quel- gata con seminari, giornate di studio, pubbli- nella trasmissione di nozioni, sensazioni interiori Rav Roberto Della Rocca lo che avviene nel mondo ebraico e nello Stato cazioni e manifestazioni che evidenzino questo e storia passata. direttore dell'area Formazione e Cultura - di Israele. Si dimostrano inoltre scarsamente aspetto. La mancanza di questo ha condotto Quando la cultura ebraica resta passiva, non Unione delle Comunità Ebraiche Italiane

STORIA DEGLI EBREI mito dei “buoni palestinesi” come vittime innocenti. Un tragico definirsi “ebrei osservanti”. Tuttavia, l'impostazione etica appartiene rovesciamento della “lotta contro il razzismo”, che per lungo ai fondamenti dell'ebraismo e quindi essere un ebreo religioso si- IN ITALIA tempo ha compreso anche la lotta contro l’antisemitismo. gnifica essere etico. Fede ed etica sono da considerarsi come un'uni- con Alberto Cavaglion tà integrale che non permette al proprio interno la divisione tra le Le lezioni ruoteranno intorno all’anomalia della storia ebraico- due componenti, così come le due Tavole della Legge, con i rispettivi italiana, che, al pari della storia d’Italia, diventa “una” storia solo STORIA DEL SIONISMO ambiti (verso D-o e verso l’uomo), sono inseparabili. Le persone a partire dal 1861, in seguito al compimento dell’unità nazionale. E DELLO STATO D’ISRAELE che praticano le mitzvoth rituali ma peccano nel campo dell’etica Prima, ma anche dopo il 1861, è più corretto parlare di “storie” con Claudio Vercelli e Francesco Lucrezi trasgrediscono la Halachà; la separazione dell'etica dalla fede porta plurali, di una geografia prima che di una storia ebraica. Una Il percorso intende identificare in dieci passaggi, corrispondenti ad ad una "schizofrenia morale e spirituale" che equivale all’idolatria. particolare attenzione verrà riservata alla storia giuridico-politica altrettanti incontri di studio, gli elementi salienti che hanno con- È possibile onorare D-o soltanto se, prima di tutto, si vive amando e al grandioso rivolgimento determinato dall’emancipazione, tribuito ad originare e a sviluppare le idealità sioniste così come il il prossimo. O l’ebraismo è etico o non è. con annesse trasformazioni sul piano della storia della cultura loro trasfondersi nella concreta costruzione dello Stato d’Israele. e delle idee (origini di una storiografia ebraica, le autobiografie, Nel fare ciò, con l’aiuto di immagini e mappe, accompagnerà i par- STORIA DELLA FILOSOFIA gli ebrei nella letteratura italiana, le traduzioni dall’ebraico in ita- tecipanti attraverso cento e più anni di storia, partendo dalle pre- liano e viceversa, il rapporto con il mazzinianesimo e il socialismo, messe politiche, culturali e sociali per arrivare alla situazione odierna. E DEL PENSIERO EBRAICO i dilemmi del primo conflitto mondiale, l’irredentismo triestino). La somma dell’insieme degli incontri non costituirà solo una pro- con Mino Chamla Il corso avrà poi una parte dedicata alla storia dell’antisemitismo gressione esplicativa ma un’intelaiatura logica che restituirà, alla Il corso intende affrontare innanzitutto la questione preliminare di in Italia, prima e durante il regime fascista. L’ultima parte del sua conclusione, il senso della complessità e della processualità del che cosa sia la filosofia ebraica, nelle sue specificità ma anche nei corso sarà dedicata alla ricostruzione e alla ripresa di un cammino darsi di uno Stato, nei suoi trascorsi e nel presente. Verranno quindi suoi intrecci con la filosofia "generale". Successivamente, si cercherà nella democrazia e nella libertà dopo il 25 aprile 1945. indicati tutti quegli elementi utili nella comprensione del mutamento di focalizzare il pensiero ebraico moderno, dalla sua genesi, attra- storico che ha portato all’attuale configurazione di Israele. Accanto verso i suoi sviluppi, fino ad oggi, evidenziandone soprattutto i si- STORIA DELL’ANTISEMITISMO a ciò, verrà posto particolare rilievo al rapporto con l’ebraismo dia- gnificati storici e quasi esistenziali per il popolo ebraico. Si andranno sporico. L’intenzione non è solo quella di fare un percorso ragionato dunque a esplorare le radici della modernità ebraica, tra misticismo E DELLA SHOAH di storia ma anche di mettere al vaglio critico dei partecipanti que- e razionalismo; il “caso Spinoza” sarà preso come snodo ed esempio con Betti Guetta stioni attinenti l’identità e le identificazioni che si legano alle pecu- paradigmatico. Successivamente ci si occuperà dell’evoluzione del Che pensieri e immagini provoca la parola “ebreo” in una società liarità di Eretz Israel. pensiero ebraico tra ‘700 e ‘800, e anche tra promesse e premesse sempre più frammentata, fragile e confusa? Il corso partirà da di emancipazione – o di redenzione radicale? Infine, verrà appro- questa domanda, declinando il tema sia in termini storici che PERCORSI fondita la "filosofia ebraica” del ‘900, prima e dopo l’esperienza sociologici e di psicologia sociale. Per parlare storicamente del- della catastrofe, tra etica e messianesimo, da Cohen a Lévinas. l’ostilità antiebraica occorre chiarire che le numerose manife- DI ETICA EBRAICA stazioni ostili (ideologiche o concrete) lungo i secoli hanno avuto con Paolo Sciunnach ETICA EBRAICA origine in epoche diverse, in contesti culturali, religiosi, economici Molte persone commettono l'errore di associare la religiosità ebraica e socio-politici difformi, in società non omogenee per quanto prevalentemente all'osservanza delle parti rituali. Per quale motivo? DELLA COMUNICAZIONE concerne vita materiale e cultural-religiosa: possiamo allora par- Molti saggi, desiderosi di combattere l'assimilazione, preferiscono con Guido Vitale – in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti lare a grandi linee, ad esempio, di antigiudaismo teologico cri- insegnare prevalentemente quegli aspetti della Halachà che portano Mediante interviste e interventi di diversi rabbanim, il corso prevede stiano, di antiebraismo politico-religioso islamico. Inoltre vi è a distinguere un ebreo da un non ebreo, per esempio: il dovere lo studio delle regole del Lashon Hara alla luce dell’insegnamento l’antisemitismo “post-moderno”, un “antisemitismo senza an- dell'osservanza della kasheruth, piuttosto che il dovere dell'onestà del Chafetz Chaim; dell’etica ebraica, della Giustizia ebraica, delle tisemiti” nato dopo il 1945 e corredato di nuovi punti di riferi- e della giustizia, distingue nettamente la vita quotidiana di un ebreo dinamiche della comunicazione interpersonale, rispetto della privacy, mento (come la Shoah o Israele) e di un nuovo linguaggio, che da quella di un non ebreo. Inoltre, in generale, è più semplice im- tutela del pubblico interesse e possibile indennizzo del danno pro- mira ad evitare una scoperta retorica antisemita. Il nuovo anti- pegnarsi ed essere scrupolosi nell'osservanza delle norme rituali vocato; dell’etica e disciplina della professione giornalistica, delle semitismo mira ad incolpare ed accusare gli ebrei di razzismo. pratiche piuttosto che nell’osservanza delle norme etiche. Per questi pratiche correnti nei mezzi di comunicazione ebraici internazionali, Si fonda su una commistione polemica che accusa ebrei, israeliani motivi, alcune persone, enfatizzando l'osservanza delle mitzvoth assieme all’analisi di casi specifici alla luce dell’etica professionale e e sionisti di rappresentare il “male”, e la diffusione massiccia del rituali, possono più facilmente sentirsi a posto con la coscienza e dell’etica ebraica, esercitazioni pratiche.

Alcune lezioni saranno aperte in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti alla presenza di giornalisti italiani nel quadro del processo obbligatorio di formazione e aggiornamento permanente previsto dall’organizzazione professionale giornalistica.

www.moked.it pagine ebraiche n. 11 | novembre 2016 / P23 OPINIONI A CONFRONTO Con la demografia non si scherza Dramma siriano L'orrore che si consuma quo- ha pubblicato alla vigilia di Rosh inferiore a quella degli ebrei. Tut- tidianamente in Siria conti- ú–– Sergio Hashanah che la popolazione di tavia, poiché la composizione per Della Pergola nua ad essere al centro delle Israele ammonta a 8.585.000 per- età degli arabi è più giovane, il lo- Università cronache e delle trattative Ebraica sone, di cui 74,8% ebrei, 20,8% ro tasso di mortalità è molto infe- diplomatiche, in un intricato di Gerusalemme arabi, tra cui musulmani, cristiani riore a quello degli ebrei, e così incastro che rende ancora e drusi, e 4,4% altri, tra cui i cri- l’incremento naturale (differenza più difficile una vicenda già stiani non arabi, e soprattutto i tra nascite e morti) è molto più al- di per sé altamente com- La demografia non è una menzo- non appartenenti ad alcuna reli- to. Infatti, lo scorso anno il nume- plessa, drammatica, urgente. Difficile però immaginare gna o un “demone” – come sugge- gione o nazionalità etnica che fan- ro degli ebrei in Israele è aumenta- scenari molto positivi fin risce il Prof. Aryeh Eldad sul nu- no parte di famiglie arrivate in to del 1,9%, compresa la crescita quando persisterà l’alleanza mero di Venerdì 7 ottobre di Ma- Israele sotto l’egida della Legge del naturale e l’immigrazione (che è tra Putin e il dittatore si- ’ariv-Sof-Hashavua sotto il titolo Ritorno. Inclusi nei dati su Israele diminuita rispetto all’anno prece- riano Assad, come ricorda il “La grande menzogna della demo- sono anche i circa 220.000 ebrei e i dente), mentre il numero di arabi è disegnatore Michel Kichka in grafia” – ma è una disciplina acca- circa 320.000 arabi residenti nei aumentato del 2,2%. La percen- questa efficace vignetta. © KICHKA © demica che richiede conoscenza quartieri di Gerusalemme Est, e i tuale di arabi israeliani ripetto al delle fonti di dati e dei metodi di 400.000 residenti israeliani in Ci- totale è quindi cresciuta, sia pur di nale ma molto esposta a pressioni presa Gerusalemme Est, e ricerca, comprensione della teoria sgiordania e sulle alture del Go- poco, e la percentuale di ebrei è politiche. I dati provenienti da Ra- 1.750.600 a Gaza, per un totale di e capacità di applicarla. Anche se i lan. Il tasso di fecondità delle don- leggermente diminuita. E poi sim- mallah vanno pertanto letti atten- 4.199.400. Queste stime si otten- risultati della demografia hanno ne ebree di Israele è un po’ aumen- bolicamente nel corso dell’ultimo tamente ma con grande cautela. gono dopo aver dedotto tutti colo- importanti implicazioni per la po- tato in questi ultimi anni a più di anno il nome più frequente dato ai Eldad attacca chi si affida esclusi- ro che vivono stabilmente all’este- litica, è necessario innanzitutto 3 figli in media, ed è un po’ sceso bambini nati in Israele è stato Mo- vamente ai dati del PCBS, ma io ro, tenendo conto del saldo negati- conoscere e analizzare i fatti, non tra le donne arabe, che però hanno hammed. Fino qui la demografia non sono uno di loro. Egli sostiene vo delle migrazioni da e verso i nasconderne o ignorarne una par- ancora una fecondità superiore a dello stato d’Israele. Il dibattito anche che nella popolazione stima- territori, e supponendo che i tassi te, e non ridurli a servitori di quella delle ebree. Il problema è sulla demografia è molto più pro- ta della Cisgiordania vengono in- di crescita annuali siano identici a un’idea politica. Nel suo articolo che Eldad e Ettinger e i loro se- blematico riguardo alla popolazio- clusi una seconda volta gli arabi di quelli dei musulmani in Israele, Aryeh Eldad protesta contro guaci si rifiutano ostinatamente di ne dei territori. Fino agli inizi de- Gerusalemme Est, già inclusi nel vale a dire il 2,9% tra il 1997 e il un’intervista a me sul sito Ynet in ammettere che le persone (ebrei e gli anni ‘90, il CBS di Israele è clcolo della popolazione israeliana. 2007, e circa il 2,2% nell’ultimo vista di Rosh Hashanah a proposi- arabi) non solamente nascono, ma stato anche responsabile per i dati Solo uno sciocco non lo capirebbe, anno. Al contrario, secondo il to della situazione demografica nel anche muoiono. La popolazione relativi ai territori. In seguito è e ancora una volta non sono io. PCBS palestinese a metà del 2016 mondo ebraico e in Israele, in cui israeliana gode di uno stato di sa- stato fondato l’Ufficio Centrale Secondo la mia ricerca, all’inizio vi erano 2.935.000 abitanti in Ci- spiegavo come secondo una defini- lute generalmente buono e la spe- Palestinese di Statistica (PCBS), del 2016 vi erano 2.448.800 pale- sgiordania, di cui 225.000 a Geru- zione halachica di chi è ebreo, non ranza di vita degli arabi è ancora che è un’organizzazione professio- stinesi in Cisgiordania, non com- salemme Est, e / segue a P24 sussiste oggi una maggioranza ebraica tra tutti i residenti dell’in- tera area compresa tra il mare Me- diterraneo e il fiume Giordano. El- L’identità e il volto sconosciuto della Storia dad si basa su una relazione scrit- mutamento da cui nessuna storia diato passato attraverso la retori- fenomeni: il tempo ha preso ad ac- ta da Yoram Ettinger, presentata ú–– David Bidussa è immune. Quella del nostro pae- ca dell’identità, ma anche che cosa celerarsi e dunque improvvisa- innumerevoli volte a tutte le Com- Storico sociale se, per esempio. Realtà che riven- si produce se si continua a presta- mente è venuto dissolvendosi il delle idee missioni della Knesset, sempre con dica un’identità o una sintesi sto- re attenzione al tempo presente passaggio testimoniale rappresen- gli stessi contenuti e anche con gli rica in cui includere o marcare la senza guardare indietro. Indietro tato dal meccanismo di trasmis- stessi errori di stampa. Eldad di- separazione – soprattutto in rela- c’è che quello che molti chiamano sione generazionale; il passaggio mostra anche incredibile ignoran- zione ai processi migratori in cor- identità come un prodotto chiuso rapido, la trasformazione della re- za quando dice che non c’è mai Niente si pronuncia con maggior so e in particolare alle seconde ge- e finito, è invece il risultato com- altà, il tempo nell’età digitale, ha stata una maggioranza ebraica in orgoglio della parola “identità”. nerazioni – e che nel momento in plesso, altamente conflittuale di lentamente costruito un’idea di Israele, mentre invece ne esistereb- Niente, tuttavia, è così inquietan- cui invita a coltivare l’identità scelte, di abbandoni, di prestiti e domani schiacciata sull’immedia- be una proprio oggi, sempre in re- te e doppio quanto l’uso che di collettiva e ne ripercorre la forma- di rifiuti. Un processo che si capi- to. La memoria, o meglio quello lazione a tutta la terra storica di questa parola si fa. zione – anche solamente negli ul- sce solo mantenendo uno sguardo che chiamiamo memoria, si pre- Israele. Quello cui mirano Eldad e È una delle questioni che con lu- timi 150 anni, indietro verso il passato, pescan- senta così come insieme di dati se- Ettinger, in realtà, non è la demo- cidità Adriano Prosperi propone dimentica la do, a partire dal presente ma non lezionati dal passato in grado di grafia ma ben altro: la permanenza di discutere pubblicamente in dimensione di rinunciando a vederne la coda dare conforto all’idea dell’identità definitiva di Israele nei territori Identità. L’altra faccia della separazione, di lunga nel che per questo acquista ora una occupati in Cisgiordania. La loro storia (Laterza). esclusione, di passato. La funzione assicurativa. Memoria, Adriano Prosperi tesi, per essere sostenibile, deve Scrive Prosperi che l’uso della pa- norme razziali convinzio- dunque, che non serve per coglie- IDENTITÀ necessariamente sbarazzarsi del rola “identità” nel “linguaggio volte a colpire ne invece, re le trasformazioni, ma per co- Editrice Laterza fastidioso intralcio del cosiddet- corrente della comunicazione so- minoranze con sottolinea struire una continuità astratta to”problema demografico”. ciale e politica è uno specchio del- una lunga tra- Prosperi, a che confermi una fissità nel tem- Rivediamo allora insieme i fatti la nostra epoca: quella in cui le dizione di vita in Italia. fare del tempo attuale l’unico che po. Un dato su cui uno storico co- principali sul bilancio demografico merci e gli oggetti si mondializza- Con ciò, spiega Adriano Prosperi, valga la pena rivendicare, include me Yerushalmi avrebbe molto da in Israele e nei territori. L’Ufficio no, gli esseri umani si tribalizza- non solo si continua a non fare i che il passato, con tutte le sue fa- dire. Centrale di Statistica (CBS) – no”. Ne discende che fabbricare le conti con quelle fratture, ma in glie problematiche scompaia e si L’effetto è quello di una narrazio- l’organismo ufficiale, competente, identità serva soprattutto a que- un qualche modo le si riproduco- disegni un antefatto del presente ne di sé che dimentica la storia, la e di provata indipendenza profes- sto: ad alzare una barriera di tra- no, culturalmente, nel gergo e nel senza problemi. usa come ideologia, e la riutilizza sionale preposto in Israele alla rac- dizioni e religioni che abbia l’effi- linguaggio (per ora). Questo processo ha avuto una appunto attraverso la figura della colta e all’elaborazione dei dati su cacia di proteggere ‘noi’ dagli ‘al- Il problema tuttavia non è solo forte accelerazione a partire dagli “identità”: perduta, ritrovata e tutti gli aspetti della nostra vita – tri’, ignorando la dimensione del che cosa si dimentica dell’imme- anni ‘70 quando si sono dati due “mai esistita”.

www.moked.it / P24 OPINIONI A CONFRONTO n. 11 | novembre 2016 pagine ebraiche [email protected] - www.moked.it Il nodo delle conversioni dei minori

EDITORIALI &COMMENTI di annullare la conversione voluta nuità ebraica nelle nostre comuni- ú–– Giorgio dal padre, senza che con questo ta- tà, grandi e piccole, che sono pro- I migranti e la sfida dell’integrazione Sacerdoti le atto sia considerato atto di apo- prio figli di madri non ebree, alle- Presidente stasia”. Considerato che la Hala- vati ebraicamente dai padri ebrei Fondazione Cdec ú–– Francesco Moises Bassano chah si dice essere immutabile, con grande impegno. Spesso non non si comprende perché questa avviene così quando ebrea è invece Nonostante il forte multiculturalismo che si respira in molte metropoli, dottrina, cui i rabbini italiani si solo la madre, nonostante che i fi- la parola "cosmopolitismo" ha forse un sapore tutt'oggi desueto. Molte Rav Alberto Moshe Somekh ha sono attenuti fino ad anni recenti, gli siano in questo caso nominal- città che agli inizi del XX secolo si potevano considerare cosmopolite, scritto nel suo articolo in Pagine venga ora abbandonata. L’ebrai- mente ebrei. Sostenere questi pa- adesso sono per lo più mononazionali, almeno ufficialmente. Una di Ebraiche di settembre 2016, dal ti- smo ortodosso diasporico, europeo dri, pochi o tanti che siano, non queste è Izmir: qui al tramonto dell'Impero Ottomano v'era una mag- tolo singolare, visto il contenuto ed americano, dovrebbe resistere significa incoraggiare il matrimo- gioranza greca, e un buon numero di italiani, armeni ed ebrei. Poi vi del tutto diverso, “Cosa ci insegna alla linea più rigoristica che il rab- nio misto. Se anche quelli che fan- un breve periodo sotto la Grecia e successivamente, con la guerra Brexit”, che la conversione dei mi- binato israeliano cerca di imporre no la scelta ebraica per i figli fos- greco-turca e il catastrofico incendio del 1922, la riconquista da parte nori di padre ebreo e madre non alla Diaspora, tanto più conside- sero una minoranza e i loro figli dei turchi repubblicani di Kemal Ataturk. Gli armeni e i greci furono ebrea (gyiyur qetannim) “è a tutti rato il diverso contesto: in Israele che continuano ad aderire al- definitivamente espulsi, questi ultimi piuttosto "scambiati" con i turchi gli effetti fra le prassi non più av- la qualità di israeliano assorbe l’ebraismo fossero pochi, non per che vivevano nell'Egeo e nella penisola ellenica, e dei 50.000 ebrei vallate almeno come principio”. quella di ebreo mentre nella dia- questo si dovrebbero scoraggiare i del secolo scorso ne rimangono circa 2000. Sulla loro storia e sul loro Leggo invece in un testo che è sta- spora dobbiamo lottare per la con- padri che lo vogliano e si impegni- presente magari ritornerò in un mio prossimo intervento. Intanto mi ta guida autorevole per l’ebraismo tinuità ebraica accettando la sfida no seriamente in tal senso seguen- sto concentrando su Basmane, un enorme quartiere degradato e ab- italiano in tema di Halachah, di un ambiente do le regole dal dare continuità bandonato a se stesso, addossato su una delle colline di Izmir, dove quello di rav Elia Artom z.l., multiculturale. ebraica alla loro progenie . dopo l'accordo tra Turchia ed Unione Europea sui migranti hanno all’epoca direttore del Collegio L’Unione dovrebbe promuovere trovato rifugio migliaia di profughi curdi e arabo-siriani in fuga dal Rabbinico, “La Vita di Israele”, Elia Artom una nuova ricerca demoscopica recente conflitto, aggiungendosi ai già presenti Rom e curdi originari edito dalla Casa editrice Israel LA VITA come quella recente del professor del Sud della Turchia. In parte, tra gli abitanti del quartiere si è creata nel 1937, ma mi sembra ristam- DI ISRAELE Campelli sulle Comunità in gene- una sorta di solidarietà, ma non sempre il resto della città vede gli pato in anni più recenti, al ca- Israel rale, per accertare come stanno le ultimi arrivati di buon occhio. Come gli europei, molti turchi sosten- pitolo “I proseliti” a p.187:” È cose, quanti siano stati negli anni gono che i rifugiati siano venuti per "rubare il lavoro" e che il governo consentito che un adulto che di- i matrimoni misti degli iscritti, stia aiutando più loro rispetto agli autoctoni. È proprio vero che il chiari di aver avuto figli da donna Rav Somekh sostiene quanti sono gli iscritti figli di que- mondo è un enorme paese... non ebrea presenti gli stessi bimbi, anche che “pochissimi sono tra sti matrimoni e quante le conver- neonati o in età puerile, e ne ri- questi bambini quelli che una vol- sioni di minori e di maggiorenni. chieda la conversione all’Ebrai- ta cresciuti mantengono un lega- Sulla base alle conoscenze che ne smo: anche in questi casi essi pos- me con la vita ebraica”. Non so da deriveranno, si dovrebbero mette- sono essere considerati ebrei solo dove rav Somekh tragga questo re in atto, col sostegno dei nostri dopo aver subito la milah alla pre- convincimento, ma a me risulta rabbini, le strategie più opportune senza di un beth din se maschi e la proprio il contrario: sono parecchi per mantenere vitale la nostra Pagine Ebraiche – il giornale dell’ebraismo italiano tevilah qualunque sia il loro sesso. gli ebrei impegnati nella vita compagine, nel solco della tradi- Pubblicazione mensile di attualità e cultura dell’Unione delle Comunità ebraiche Italiane Registrazione al Tribunale di Roma numero 218/2009 – Codice ISSN 2037-1543 È però in loro facoltà, fatti adulti, ebraica, spesso pilastri della conti- zione ortodossa italiana.

Direttore editoriale: Noemi Di Segni Direttore responsabile: Guido Vitale DELLA PERGOLA da P23 / definizione nucleo del Ministero 52,9%. Se sottraiamo dal calcolo REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE 1.882.000 a Gaza, per un totale di degli Interni israeliano costituiva- la popolazione di Gaza, la percen-

Lungotevere Sanzio 9 - Roma 00153 “Pagine Ebraiche” aderisce al progetto del Portale dell’ebraismo ita- 4.817.000, con tassi di crescita no il 49,1% del totale – quasi un tuale aumenterà a 61,4%. Non in- telefono +39 06 45542210 - fax +39 06 5899569 liano www.moked.it e del notiziario quotidiano online “l’Unione in- [email protected] - www.paginebraiche.it forma”. Il sito della testata è integrato nella rete del Portale. molto più alti. Secondo l’esercito pareggio, ma non abbastanza per cludiamo i drusi del Golan, e la israeliano (Zahal-IDF) e l’Ammi- rappresentare la maggioranza. percentuale salirà a 61,5%. Sot- ABBONAMENTI E PREZZO DI COPERTINA nistrazione Civile dei territori, il Naturalmente nel paese vi è stata traiamo i palestinesi in Cisgiorda-

[email protected] Gli abbonamenti (ordinario o sostenitore) possono essere avviati versando euro numero dei palestinesi in Cisgior- una maggioranza ebraica tra gli nia, e la percentuale salirà a www.moked.it/paginebraiche/abbonamenti 20 (abbonamento ordinario) o euro 100 (abbonamento sostenitore) con le se- guenti modalità: dania era di 2.919.350 all’inizio anni ‘50 e l’inizio del decennio in 79,4%. Non includiamo i quartieri • versamento sul conto corrente postale numero 99138919 intestato a UCEI – Prezzo di copertina: una copia euro 3 Pagine Ebraiche – Lungotevere Sanzio 9 - Roma 00153 del 2016, esclusa Gerusalemme, corso. Il punto di massima si è ve- arabi di Gerusalemme Est, e la Abbonamento annuale ordinario • bonifico sul conto bancario IBAN: IT-39-B-07601-03200-000099138919 inte- Italia o estero (12 numeri): euro 20 stato a UCEI – Pagine Ebraiche – Lungotevere Sanzio 9 – Roma 00153 pur riconoscendo che alcuni di lo- rificato attorno al 1975, quando il percentuale di ebrei aumenterà a • addebito su carta di credito con server ad alta sicurezza PayPal utilizando la Abbonamento annuale sostenitore propria carta di credito Visa, Mastercard, American Express o PostePay e se- Italia o estero (12 numeri): euro 100 guendo le indicazioni che si trovano sul sito www.paginebraiche.it ro vivono all’estero la maggior 65% di tutti gli abitanti della zona 82,5%. Naturalmente, nella valu- parte del tempo, con un tasso di erano ebrei. In seguito gli arabi so- tazione della natura dello stato di PUBBLICITÀ DISTRIBUZIONE crescita annuo del 2,57%. Il nu- no cresciuti più velocemente degli Israele, vi è un’enorme differenza

[email protected] Pieroni distribuzione - viale Vittorio Veneto 28 Milano 20124 mero dei palestinesi e il tasso di ebrei, nonostante la numerosa im- se la percentuale di ebrei è del www.moked.it/paginebraiche/marketing telefono: +39 02 632461 - fax +39 02 63246232 [email protected] - www.pieronitalia.it crescita su cui si basano le mie sti- migrazione ebraica, e si è verifica- 82,5% o del 49,1%. Se il Prof. El- me sono dunque molto inferiori a ta una costante erosione fino alla dad vuole trarre le sue conclusioni PROGETTO GRAFICO E LAYOUT STAMPA quelle ufficiali di Zahal-IDF e scomparsa di tale maggioranza. Se politiche da questi chiari fatti de- SGE Giandomenico Pozzi SERVIZI STAMPA 2.0 Sr.l. www.sgegrafica.it Via Brescia n. 22 - 20063 Cernusco sul Naviglio (MI) dell’Amministrazione Civile israe- aggiungiamo 370.000 cittadini mografici, è libero di farlo. Ma in liana, oltre che della statistica di israeliani non ebrei secondo la leg- base al loro modo di scrivere, a El- QUESTO NUMERO È STATO REALIZZATO GRAZIE AL CONTRIBUTO DI fonte palestinese. Se consideriamo ge ebraica, ma appartenenti a fa- dad e Ettinger sembra si applichi il Davide Assael, Francesco Moises Bassano, David Bidussa, Dario Calimani, Cosimo Ni- ora il totale della popolazione in miglie ebraiche, si ottiene una po- detto dello statista francese Char- colini Coen, Gabriele D'Amico, Claudia De Benedetti, Sergio Della Pergola, Simonetta Israele, in Cisgiordania, a Gaza, polazione ebraica allargata di les Maurice de Talleyrand con il Della Seta, Rav Gianfranco Di Segni, Fabio Fantuzzi, Cinzia Foches, Alice Fubini, Daniela Gross, Aviram Levy, Francesco Lucrezi, Gadi Luzzatto Voghera, Francesca Matalon, Vin- sulle alture del Golan, compresi i 6.706.400, pari al 52,0% della po- ritorno dei Borboni al potere dopo cenza Maugeri, David Meghnagi, Saul Meghnagi, Maria Teresa Milano, Anna Momi- lavoratori stranieri, i turisti il cui polazione totale. Una maggioran- la fine di Napoleone: non hanno gliano, Cosimo Pagliara, Silvia Parlagreco, Aldo Perosino, Daniel Reichel, Giorgio Sacerdoti, Michele Sarfatti, Anna Segre, Rav Alberto Moshè Somekh, Rav Amedeo Spa- visto è scaduto e i profughi che ri- za molto risicata. Da qui si posso- imparato nulla, non hanno dimen- gnoletto, Rossella Tercatin, Pietro Tosco, Ada Treves, Claudio Vercelli, Adachiara Zevi. siedono nel paese legalmente o ille- no immaginare diversi scenari. ticato nulla.

I disegni nelle pagine dell'intervista sono di Giorgio Albertini galmente, all’inizio del 2016 vive- Possiamo sottrarre i 227.300 lavo- vano tra il mare Mediterraneo e il ratori stranieri, turisti e rifugiati, (Traduzione dell’articolo apparso “PAGINE EBRAICHE” É STAMPATO SU CARTA PRODOTTA CON IL 100 % DI CARTA DA MACERO SENZA USO DI CLORO E DI IMBIANCANTI OTTICI. QUESTO TIPO DI CARTA È STATA FREGIATA CON IL MARCHIO “ECOLABEL”, CHE L’ UNIONE EUROPEA RILASCIA AI PRODOTTI “AMICI DELL’AMBIENTE”, fiume Giordano 12.890.800 perso- e la percentuale della popolazione su Maariv-Sof-Hashavua venerdí PERCHÈ REALIZZATA CON BASSO CONSUMO ENERGETICO E CON MINIMO INQUINAMENTO DI ARIA E ACQUA. IL MINISTERO DELL’AMBIENTE TEDESCO HA CONFERITO IL MARCHIO “DER BLAUE ENGEL” PER L’ALTO LIVELLO DI ECOSOSTENIBILITÀ, PROTEZIONE DELL’AMBIENTE E STANDARD DI SICUREZZA. ne. I 6.336.400 di ebrei secondo la ebraica allargata aumenterà a 14 ottobre 2016)

www.moked.it pagine ebraiche n. 11 | novembre 2016 OPINIONI A CONFRONTO / P25

volezza ascenda a forme di svi- Pluralità linguistica e convivenza tra diversi luppo più complesse e articolate. Il linguaggio è il mezzo più im- delle situazioni consuetudinarie dimostrato gli ebrei, è il veicolo versa età e condizione, inizial- portante per effettuare trasforma- ú–– Saul Meghnagi che caratterizza i fenomeni di attraverso il quale una collettivi- mente gli adulti che arrivano nel zioni nella realtà, per mutare la Sociologo mobilità territoriale fa delle com- tà può salvaguardare la propria nostro Paese. Ciò, non basta e, a sua forma, riorganizzandola sul petenze linguistiche appropriate identità storica e, nel contempo, è lungo termine, è essenziale piano delle possibilità ed è diffici- una priorità assoluta: la media- un fattore costitutivo, in ogni un’azione più incisiva e comples- le utilizzarlo quando ci si muove zione linguistica consente di co- luogo possibile, della convivenza sa. Il linguaggio costituisce lo su registri diversi, in famiglia e municare, ma anche capire, valu- tra diversi per storie, tradizioni, strumento fondamentale per lo nella scuola. Dalla lingua è ne- La Giornata della Cultura del tare, cogliere interessi, idee, sen- religioni. La conoscenza della sviluppo iniziale del bambino e cessario partire per favorire l’in- 2016 è stata dedicata al tema del- sibilità nascoste. lingua di un paese condiziona per la sua crescita culturale. La terscambio con chi intende parte- la lingua e dei dialetti ebraici. La L’apprendimento della lingua, orientamenti cognitivi e riferi- forma e lo stile del pensiero sono, cipare della cultura di un luogo. Presidente dell’Unione delle Co- l’esecuzione verbale e, successi- menti etici. L’appartenenza a in qualche modo, il risultato Alla luce della lunga e importan- munità Ebraiche Italiane, nella vamente, scritta, l’uso di uno o una collettività parte dalla lin- dell’interiorizzazione delle fun- te esperienza che ha visto gli sua relazione di apertura, ha pro- più codici dipende dal contesto di gua e dai valori fondanti che la zioni inerenti al linguaggio usa- ebrei muoversi nel mondo, parte- posto di non esaurire l’analisi vita ed è il veicolo di accesso a sostengono. Nel caso dell’Italia, to. Il linguaggio stesso è uno cipando e difendendo ovunque il con la giornata stessa, ma di svi- più vasti ambiti e a maggiori ca- si è partecipi di una Costituzione strumento essenziale della men- rilievo della crescita dei livelli di luppare la riflessione anche in se- pacità di comprensione della pro- tra le più avanzate del mondo. te, un mezzo per combinare espe- istruzione e di formazione civica, guito, legando l’esperienza ebrai- pria realtà. L’ebraismo ha assun- Gli stranieri che da altri conti- rienze, per organizzare le idee at- appare indispensabile che il piano ca a quella di altre collettività, to la lingua propria di diversi nenti vengono in Occidente do- torno alla realtà, per programma- nazionale, precedentemente prefi- nei vari paesi occidentali e, in luoghi di vita e di lavoro quale vranno essere aiutati, per questo, re le proprie discriminazioni, il gurato, venga completato con particolare, in Italia. Le conside- presupposto a fondamento della a iniziare un percorso analogo, proprio comportamento, le pro- un’azione destinata all’estensio- razioni che seguono vogliono es- partecipazione civile e ne ha fatto non chiedere loro di negare la prie forme di consapevolezza. Si ne della formazione linguistica in sere una prima risposta a questo un sapere da sviluppare e difen- lingua e cultura di origine, ma di comprende, così, la rilevanza del- età scolare e prescolare. invito. La lingua di un popolo è dere, a tutela di sé stessi e di tutti arricchirla e svilupparla con la la formazione linguistica del Tale azione costituisce un soste- radicata nella sua cultura e inci- i cittadini. lingua propria della nuova realtà bambino di origine straniera che, gno non solo di immigrati e rifu- de profondamente sui processi di La lingua ebraica, rinata, nel di residenza e di vita. inserito in una scuola nazionale, giati della seconda e terza gene- crescita individuale e sull’elabo- ventesimo secolo, è il naturale Per l’insieme di tali motivi, alla dovrà misurarsi con un sistema razione ma, data la persistenza razione formale delle conoscenze. complemento della lingua del luce della lunga e importante concettuale e linguistico diverso nel nostro Paese di livelli elevati È un fattore costitutivo di ciò che proprio Paese: l’ebraico, stru- esperienza che ha visto gli ebrei da quello della famiglia. di semianalfabetismo di tutta la la persona è, del suo modo di mento d’uso quotidiano in Israele muoversi nel mondo, partecipan- La lingua non è solo uno stru- popolazione, come dimostrano re- pensare, di agire, di essere in re- è, nel contempo, un elemento do e difendendo ovunque i valori mento per comunicare, ma in- centi indagini internazionali. lazione agli altri. unificante degli ebrei della dia- di una dignità e di una parità tra nanzitutto una classificazione e Si tratta di un processo comples- L’uso della lettura e della scrittu- spora. Ciò non impedisce oggi, e diversi, la formazione linguistica una riorganizzazione dell’espe- so e non sempre facile, che dovrà ra, lungi dall’essere superati in non ha impedito, nel corso di se- di immigrati e rifugiati, in Italia rienza sensibile, in relazione a consentire, come è avvenuto per una fase storica caratterizzata da coli, l’accesso da parte degli ebrei e in Europa, è necessità impre- conoscenze, competenze, valori. gli ebrei, una salvaguardia della una pluralità di forme di comu- in varie parti del mondo, alla lin- scindibile. La lingua consente processi di propria identità comunitaria e, nicazione, ha un ruolo fonda- gua e alla cultura dei luoghi pae- Essa richiede, con immediatezza, assimilazione dell’esperienza nel contempo, un pieno inseri- mentale nelle relazioni sociali. La si di residenza e di cittadinanza. uno specifico piano nazionale de- consolidata di una cultura e crea mento nella società civile e demo- radicale modifica dell’ambiente e La pluralità linguistica, hanno dicato e destinato a persone di di- le condizioni affinché la consape- cratica.

lazione araba è rimasta o è potuta tornare alle sue case. Ebrei dal mondo arabo, la memoria e il futuro Quando nacque, lo Stato di Israele Lungo l’arco di due decenni centi- po. Ridurre la questione dei profu- rebbero andate le cose, se le scelte aveva circa seicento mila abitanti. ú–– David naia di migliaia di ebrei hanno ghi ebrei dei paesi arabi alla sola dei leader fossero state diverse, A parte i sopravvissuti che lan- Meghnagi forzatamente abbandonato le loro vicenda del conflitto arabo-israe- aiuta a chiarire i termini del pro- guivano nei campi europei, nel- Università Roma case e i loro averi in ogni area del liano è stata in Occidente una ri- blema. Se gli Stati arabi, invece di l’attesa di un paese che li acco- Tre mondo arabo e islamico. Le mino- nuncia alla capacità critica e di scatenare una guerra di distruzio- gliesse, l’unico luogo da cui poter ranze ebraiche non avevano parte- pensiero. Le loro peripezie sotto il ne per impedire nascita di Israele, attingere per rimpiazzare l’Ebrai- cipato alla guerra scatenata dagli giogo islamico sono poco note, le avessero accettato la Dichiarazio- smo scomparso era l’Oriente ara- eserciti della Lega araba per di- umiliazioni ignorate, il dolore in- ne di spartizione dell’Assemblea bo. Ideato per far rinascere nel- «In tempi bui che confondono il struggere Israele sul nascere. Non visibile. Spariti gli ebrei dal mon- delle Nazioni Unite nel 1947, for- l’antica terra dei padri «l’ebreo giudizio – scriveva Freud in una costituivano un pericolo per nes- do arabo, è tragicamente toccato ai se oggi si festeggerebbero nello nuovo», il sionismo poteva salvar- lettera a Thomas Mann del 1935– suno. Erano ostaggi. La loro fu resti delle antiche civiltà che ave- stesso giorno l’indipendenza degli si solo con l’arrivo dei sopravvis- le parole del poeta sono azioni». una fuga silenziosa, ignorata dalla vano popolato il Vicino Oriente israeliani e dei palestinesi. suti ai Lager e dei loro fratelli op- Quei tempi sono per fortuna alle stampa internazionale. prima delle invasioni arabe: cri- Nel corso della guerra i profughi pressi dell’Oriente. spalle. Ricordare le sofferenze degli ebrei stiani, yazidi, copti etc. ci sono stati da entrambe le parti, La società israeliana ha accolto i L’ammonimento resta valido. Il nei paesi arabi è un salutare ri- La centralità della Shoah nel di- ma con una grande differenza. suoi esuli con una tensione morale mondo odierno è sovraccarico di chiamo alla complessità dei pro- battito sulla legittimità dell’esi- Nel caso degli ebrei si trattava di incomparabilmente alta. L’arrivo pericoli. Non si può abbassare la blemi e alla realtà. Se si accetta stenza di Israele ha fatto sì che la comunità indifese e lontane dal degli immigrati fu considerato un guardia di fronte alle parole «ma- che anche loro sono un elemento memoria delle sofferenze degli teatro di guerra, mentre i palesti- valore in sé, oltre che una necessi- late» in cui è avviluppato il dibat- del complesso e sfaccettato mosai- ebrei del mondo arabo fosse occul- nesi erano componente attiva di tà per non soccombere alla sfida tito sul conflitto arabo-israeliano. co mediorientale, le cose appaiono tata per lungo tempo agli occhi una guerra voluta dagli eserciti demografica. Pur con le difficoltà Le parole malate hanno bisogno di in una luce diversa. anche degli israeliani. Solo di re- della Lega araba per distruggere dei primi anni, la vita nelle barac- cure, come le persone. Le comunità ebraiche del mondo cente si è cominciato a compren- sul nascere lo Stato ebraico. Gli che e un senso di insoddisfazione e Sono nato e cresciuto in un paese arabo e islamico sono oggi solo un derne l’enorme valenza simbolica ebrei caduti in mano agli eserciti di alienazione venuto a galla nei arabo, che ho lasciato da ragazzo flebile ricordo. Eppure non molto per una visione più equilibrata del arabi nel corso della guerra furono decenni successivi, gli ebrei di ori- dopo un sanguinoso pogrom: il tempo fa erano un elemento costi- conflitto. sterminati, messi in fuga o fatti gine afroasiatica furono considera- terzo nella storia della mia fami- tutivo della realtà e hanno dato si- La storia non si fa con i se. Ma prigionieri. All’interno di Israele ti e si consideravano parte di un glia in poco più di vent’anni. gnificativi contributi in ogni cam- ogni tanto domandarsi come sa- una parte consistente della popo- processo di rinascita / segue a P26

www.moked.it / P26 OPINIONI A CONFRONTO n. 11 | novembre 2016 pagine ebraiche

MEGHNAGI da P25 / «protetta» in cambio di un atto di simbolo dei mali che opprimono la rienza della mia infanzia apparte- nati perché altri hanno avuto un nazionale e di riscatto dopo secoli perenne sottomissione. civiltà araba e islamica. In seguito nesse al passato remoto. Era una destino inenarrabile. Le emozioni di umiliazioni. Diversa è la situa- Non essere riusciti a «risolvere» il la violenza è esplosa nel cuore del- frattura nel tempo e nello spazio. possono sciogliersi nell’incontro zione alla quale sono andati in- problema israeliano coi «metodi» l’umma, con centinaia di migliaia Un grande spartiacque divideva la con i profumi dell’infanzia, nel- contro i palestinesi. Per una scelta adottati dai turchi contro gli ar- di vittime innocenti che non fanno mia vita. Il prima e il dopo erano l’attesa a uno scalo aereo, in tre- politica degli Stati arabi, la loro meni quarant’anni prima, fu la notizia. Per non parlare della per- irriducibili. Eppure erano passati no, seduti al bar o osservando i fi- condizione di profughi divenne fonte di “un’infelicità” che nel de- secuzione delle minoranze cristia- pochi anni. Occupandomi del pro- gli che giocano. Molti anni fa, du- ontologica. Anche se il mondo lirio trasformava dei crimini pro- ne e yazide, di fronte alle quali blema anche da un punto di vista rante una sosta all’aeroporto di arabo era immenso, e lo sposta- gettati in «olocausti subiti». l’Occidente e le Chiese cristiane, professionale, lavorando con per- Roma, sul tabellone che indicava mento era stato in alcuni casi li- Fin quando fu possibile spiegare hanno per lungo tempo voltato lo sone che hanno vissuto dei traumi dei voli in partenza due scritte mitato a qualche chilometro dagli l’umiliazione del 1948 con la cor- sguardo altrove. collettivi, ho poi compreso che il ben distinte (Roma-Tel Aviv, Ro- antichi villaggi, l’idea di una loro ruzione e il tradimento delle vec- Accolti nella terra dei padri, come mio sentire rispondeva a uno ma-Tripoli), a causa della stan- integrazione nei paesi arabi circo- chie classi dirigenti, e quella del liberati o redenti, gli ebrei del schema. Gli attori possono avere chezza dell’attesa mi apparvero stanti o lontani fu violentemente 1956 con l’aggressione congiunta mondo arabo hanno faticato prima trascorso l’infanzia e la giovinez- come sovrapposte. Per un attimo osteggiata. Il rifiuto religioso e na- israeliana e anglo-francese, l’au- di vedersi riconosciuta l’identità za a mille e più chilometri di di- ebbi la sensazione che un luogo zionalista dell’esistenza stessa di toinganno poté conservare una profonda, la cultura e la storia. stanza dai luoghi in cui vivono at- portasse all’altro e viceversa. Co- Israele fu assoluto. La creazione di parvenza di realtà. La ferita narci- Animati dalla speranza di una vi- tualmente: Roma, Parigi, New me in sogno potevo partire e tor- una patria ebraica nel cuore della sistica diventava più sopportabile, ta diversa nella terra dei padri, co- York, Londra e Tel Aviv. Ma la nare, essere ovunque a casa perché nazione araba e dell’umma islami- “l’onore arabo” rinnovato dalla stretti dalle persecuzioni, rispose- frattura interiore segue lo stesso il mondo intero è una casa e ca fu considerata una violazione promessa che in futuro le cose sa- ro in massa a un richiamo ance- andamento. Solo molto tempo do- l’umanità intera è una sola fami- degli ordinamenti divini e terreni. rebbero andate diversamente. strale tenuto vivo nei testi sacri e po, grazie alle nuove generazioni glia. Chi avesse tentato un accordo, fu Quando alla prova dei fatti, nella nelle preghiere. A parte i più be- che non hanno sperimentato diret- La mia città aveva da sempre considerato un traditore da elimi- guerra del 1967, gli eserciti arabi nestanti e coloro che avevano dei tamente il trauma, i legami posso- viaggiato con me. Era parte del nare. Re Abdullah di Giordania, uscirono sconfitti in pochi giorni, legami nelle metropoli europee, la no riannodarsi rinnovando l’inte- mio mondo onirico insieme ai rit- per avere trattato segretamente la fuga dalla resse per i luo- mi della musica orientale così ric- con la leadership sionista fu assas- realtà fu com- ghi del passa- ca ed espressiva, ai canti d’amore sinato. Così avvenne, tre decenni pleta. Israele to. e a quelli liturgici che rendevano dopo, per il presidente egiziano diventò l’in- Nel mio dolore gioiose le nostre sinagoghe, alla Sadat per un accordo che restitui- carnazione del non ero solo. nostalgia che provo ricordando gli va all’Egitto tutti i territori per- “male”. Elaborando la amici perduti, all’intensità dei duti nella guerra del 1967, in La campana a mia storia, ho profumi del mio paese natale e alla cambio di una pace rimasta fred- morte per i re- potuto essere sua brezza marina, alle fantasie da. gimi naziona- di aiuto a chi che facevo guardando le navi in Aver considerato l’esistenza di listi fu ritarda- in condizioni partenza immaginandomi al loro Israele un’onta che poteva essere ta dal sostegno diverse ha vis- interno, al piacere che provavo nel lavata solo tornando allo status massiccio pro- suto esperien- passare dall’arabo all’ebraico e quo ante, è stata la grande colpa fuso dal- ze di sradica- dall’ebraico all’arabo, nel compor- morale e politica del nazionalismo l’Unione So- mento ed era re un tema in italiano come se fos- arabo, il segno di un’immaturità vietica nel ri- alla ricerca di se latino sino a quando un inse- politica, l’origine di un fallimento mettere in pie- un ritrova- gnante mi disse: «Perché non imi- più generale. di l’esercito mento che ren- ti la prosa degli illuministi france- La questione dei profughi poteva egiziano e siriano dopo la sconfitta maggioranza trovò naturale salire desse sopportabile l’esperienza si? Loro scrivevano in modo lim- essere vista come uno dei tanti do- del 1967, e nel sostegno dato al verso la terra dei padri, recando della perdita e del dolore. Come pido perché avevano le idee chiare. lorosi scambi fra popolazioni av- conflitto del 1973 attraverso cui con sé semi di spezie e profumi da psicoanalista ho avuto modo di la- Il tuo italiano ne uscirebbe arric- venuti dopo la Seconda guerra l’Egitto riuscì a riconquistare piantare per riportare in vita la vorare con pazienti europei e chito e migliorato». Il cambiamen- mondiale. Come è del resto acca- «l’onore perduto». La crisi del na- terra. Gli ebrei dello Yemen attra- israeliani, arabi e iraniani, ebrei, to fu immediato e i risultati non duto per le popolazioni tedesche in zionalismo panarabo spianava la versarono il deserto portando con musulmani e cristiani. La preoc- tardarono a venire. Per molto Polonia e URSS per le popolazioni strada al fondamentalismo e alla sé il Sefer Torah, il Talmud e lo cupazione per l’esistenza di Israe- tempo ancora per scrivere in ita- greche e turche nella guerra fra rilettura del conflitto arabo-israe- Zohar. Gli aerei che riconduceva- le mi ha accompagnato dalla pri- liano mi ispirai agli scrittori fran- turchi e greci, per gli indù e i mu- liano nei termini di uno scontro no a casa gente che era stata deru- ma infanzia. Se anche lo avessi di- cesi del Settecento finché non tro- sulmani al momento dell’indipen- più vasto fra l’Occidente cristiano bata, erano percepiti come la rap- menticato, e non avrei mai potuto, vai il modo di distillare e scioglie- denza del Pakistan e dell’India. O e l’Islam, con Israele nel “ruolo” presentazione vivente di una pro- la cancellazione per legge dalle re in me la miscela di lingue e di per l’Italia coi profughi dall’Istria di «Stato crociato» e di «piccolo fezia antica che si avvera. Coloro mappe geografiche di quel punto mondi in cui sono cresciuto. trasformati per decenni in fanta- Satana» al servizio del «grande che li avevano preceduti dalla Ga- minuscolo, chiamato Israele, era la Il percorso di ricostruzione di una smi privati di uno spazio condivi- Satana». Nella logica islamista la lizia tre decenni prima per fondare proiezione simbolica di un pro- vita non è mai lineare, soprattutto so per il dolore. jihad dei palestinesi «non riguar- i primi kibbutz avevano con sé co- gramma che la violenza verbale quando coinvolge interi gruppi Demonizzando Israele, le classi da solo i palestinesi ma tutto me «unico capitale» una copia di delle trasmissioni delle radio arabe umani. Per rimarginarsi le ferite dirigenti arabe hanno evitato di l’Islam». «L’onta” della “Naqba», Das Kapital e una dell’Interpreta- rendevano esplicito. Impegnato a hanno bisogno di essere nutrite fare i conti con due fatti per loro un’idea che nel mondo arabo si af- zione dei sogni. sostegno del dialogo e per una dalla speranza. Altrimenti le pau- psicologicamente inquietanti. A ferma dopo la Prima guerra mon- Per gli ebrei provenienti dalla Li- composizione politica del conflitto re più antiche si confondono con vincere nelle guerre che hanno diale in risposta alle spartizioni bia dopo due sanguinosi pogrom, che lacera il Vicino Oriente, l’idea quelle più attuali e il passato può scandito coloniali europee, è l’episodio di cui se ne aggiunse un terzo nel di un ritorno al mio paese natale, accecare il presente. Senza una vi- periodicamente la storia della re- una sequenza più ampia che con- 1967, le navi erano grandi culle anche per una breve visita, non mi sione che mantenga viva la spe- gione non erano stati gli eserciti duce a ritroso agli albori della ci- che restituivano gioia e speranza. aveva mai sfiorato. Non c’era più ranza futura anche il presente si coloniali e imperiali. Una larga viltà islamica. Dopo la fuga degli Tra enormi difficoltà, gli ebrei del nulla che mi legasse a quel passa- annebbia e può diventare insop- parte dei soldati che travolsero le ebrei dal mondo arabo è comincia- mondo arabo hanno trasformato to. Mi ritenevo fortunato perché portabile. armate egiziane, siriane e giorda- ta l’agonia di ciò che era rimasto l’esilio in esodo. Sono oggi parte ne ero uscito vivo. Il vincolo tra le Se i confini dello spirito restano ne nella guerra del giugno 1967 della civiltà cristiana di Oriente. di una nazione libera. Una mino- generazioni non si era spezzato, i aperti – e in taluni momenti può era composta dai figli delle mellah Sparite le differenze locali, le im- ranza importante ha ricostruito la figli hanno potuto conoscere i essere necessario per conservare e delle hara, gente disprezzata e magini negative dei «popoli vinti» sua vita in Occidente contribuen- nonni, la gente ha potuto ricrearsi l’integrità psichica contro la follia «inadatta» alla guerra che, nella e dominati dall’Islam sono state do allo sviluppo delle nuove patrie una vita libera in luoghi più ospi- del mondo – il persecutore non visione che ne aveva l’Islam, pote- proiettate su Israele. In un delirio di adozione. tali. Ma vi è pur sempre qualcosa s’installa nell’anima e non riesce va tutt’al più aspirare a essere crescente Israele è diventato il A lungo ho vissuto come se l’espe- di inquietante nel ritenersi fortu- ad avvelenarla.

www.moked.it pagine ebraiche n. 11 | novembre 2016 / P27

“Comprendere è impossibile, conoscere è necessario” Primo Levi pagine ebraiche u /P28-29 u /P30-31 u /P32-33 u /P34 u /P35 CINEMA NOBEL MEMORIA SPORT SAPORI Primo Levi, ogni sua parola in un grande libro

ú–– Daniele Del Giudice obbligata a mettere in atto per il fine primissimo di sopravvivere ‘al- (…) Claude Lévi-Strauss, recen- meno un po’’; la Borsa del Campo sendo l’edizione francese della ad esempio, che come per i bam- Chiave a stella riconobbe in Levi bini è un commercio ma fuori un ‘grande etnografo’. Etnografo, commercio, scambio primario, etnologo e più ancora antropolo- bottone contro patata, cucchiaio go, Levi lo fu fin dal principio, in contro zuppa, dente d’oro contro tutti i suoi libri e i suoi temi; la vo- pane. L’antropologia che qui si ce narrativa che parla in lui non è mette in atto è dunque del tutto quella di uno ‘scienziato’ generico, sperimentale: non concerne l’uo- o solo del chimico qual è, ma mol- mo, ma l’uomo di cui ci si chiede to più la voce di un narratore an- se è ancora tale, se può dirsi an- tropologo. Quel che di ricerca an- cora tale, un tipo umano specia- tropologica c’è in Levi, si osserve- lissimo e unico. Si è molto discusso rà, c’è anche in altri scrittori ita- della razionalità di Levi, giudican- liani, altri scrittori di quella gene- Giorgio Albertini dola in alcuni casi eccessiva e ri- razione del Venti che resterà cen- dish all’italiano, dal tedesco al po- munque. Incom- conducendola alla sua ‘mentalità trale nel Novecento italiano. L’an- lacco al russo. Per l’etnografo Levi prensibile nelle sue scientifica’. Sarebbe interessante se- tropologia di Levi è un progetto ci sono riti da narrare, il complesso forme per chi la su- guire lo sviluppo della parola ‘com- ‘interno’, non subito consapevole, dei riti che organizzano il tempo bisce, la ritualità del prendere’ nella sua opera, e da que- che appartiene anche a Pasolini, a del Campo in tempo ciclico, tem- Campo, prima an- sto mostrare quanta ragione ma Sciascia, a Calvino, e il tentativo po della ripetizione ossessiva, poi- cora che all’annien- anche quanto mistero e orrore Levi di una critica ed ermeneutica del- ché intenzionalmente tesa allo sfi- tamento fisico, con- accolga dentro di sé. Dal ‘non voler l’uomo a loro contemporaneo, nimento. Rito del rifacimento del Giorgio Albertini duce all’annienta- comprendere’, quando ancora non nell’atto stesso del narrarlo, è co- letto, rito dello spidocchiamento, mento di ciò che è si rende conto di che fine facciano mune. Ciascuno svilupperà tale rito d’entrata e d’uscita dal lavoro rapido spunto da un elenco. Quei proprio dell’uomo, una regressione ‘i numeri mancanti’, al compren- progetto a proprio modo; e cia- con musica e banda, rito dell’ap- riti, a differenza che in qualunque allo stato animale o inanimato, ma dere la lingua tedesca, prima forma scuno a proprio modo ne misurerà pello, rito del lavoro inutile spa- altra etnologia, non costituiscono poiché si tratta di uomini civilizzati di selezione, elemento essenziale il limite, o il fallimento, ma Levi lando e palando lo stesso mucchio un legame, un momento fondativo il risultato è un ibrido: è il bam- per non morire subito, fino all’am- tiene in mano i due caratteri di- di terra, e rito naturalmente della in cui la comunità riconosce se boccesco, il pupazzesco, come le missione finale, nei Sommersi e i stintivi di questo secolo – li ricor- selezione, terribile e silenzioso, sen- stessa o si celebra; al contrario, so- file in divisa a strisce che marciano salvati, che ci sono cose che non do, il Campo e l’operatività sulla tenza non verbale, rito fondamen- no ritualità imposta pena la morte, al suono della banda. E infantile, si possono comprendere. Di fronte materia – e ne parla dall’interno, tale ma officiato sbrigativamente ostentatamente, insensatamente tragicamente infantile, è l’essenza all’inaudito, al non dicibile, possono dai gangli vitali. Antropologo è già col semplice colpo d’occhio o il perché la morte verrà presto co- dei controriti che la comunità è darsi reazioni diverse: la necessità nell’indicare il Campo come il più del ‘comprendere’ fu una delle rea- rigoroso esperimento «per stabilire LE OPERE COMPLETE zioni di Levi, come necessità co- che cosa sia essenziale e che cosa noscitiva primaria e come necessità acquisito nel comportamento del- Le due declinazioni di Se questo è un uomo etica di scrittore. Un’altra fu quella l’animale-uomo». Tale sguardo an- del «non do- Dal 1997, anno in cui uscirono le Opere in due volumi nella collana Nuova Universale tropologico, in Levi, non si applica Primo Levi ver compren- Einaudi, gli studi su Primo Levi hanno permesso di reperire molti materiali prima sconosciuti a un solo popolo e a un solo luogo, OPERE dere» – per- né comparativisticamente a popoli o dispersi fra le pagine di giornali, riviste e archivi. Una nuova edizione (da cui è tratto lo COMPLETE ché com- diversi sulla terra; si applica a un stralcio del luminoso saggio introduttivo di Daniele Del Giudice che appare in questa Einaudi prendere luogo specialissimo ed unico, il La- pagina), sempre curata da Marco Belpoliti, arriva in libreria il 15 novembre e propone un vuol dire ger nazista d’annientamento, il suo corpus di opere significativamente superiore. Inoltre il dibattito su Levi, le mostre, gli ac- ‘contenere in posto è lí, Oświęcim, Polonia me- certamenti del Centro Internazionale di Studi Primo Levi, le “Lezioni Primo Levi” pubblicate annualmente sé’, e anche un po’ giustificare – ridionale, Auschwitz, ma avrebbe dal 2010, e anche la recente edizione americana dei “Complete Works”, hanno fatto sì che anche a livello ma del ‘dover conoscere’: «Non potuto essere ovunque, non è un di commento il curatore, che è stato recentemente insignito del premio The Bridge/Il Ponte per il suo possiamo capirlo; ma possiamo e luogo della geografia ma della Sto- recente saggio Primo Levi di fronte e di profilo, abbia potuto tener conto di molte nuove acquisizioni, dobbiamo capire di dove nasce, e ria, il luogo cruciale nella storia del che gli hanno permesso di ampliare, modificare e in alcuni casi riformulare completamente le note ai stare in guardia. Se comprendere nostro secolo. Il popolo in esame, testi. A livello di testi, la nuova edizione si apre con la prima versione di Se questo è un uomo pubblicata è impossibile, conoscere è neces- prevalentemente ebraico, è tuttavia da De Silva nel 1947, seguita ovviamente da quella “classica” Einaudi 1958. Nella sezione “Pagine sparse” sario, perché ciò che è accaduto multietnico, diverso per origini e vengono aggiunti venticinque testi fra racconti, recensioni e testimonianze. E in appendice vengono può ritornare, le coscienze possono provenienze, diverso nella lingua, presentate la tesi di laurea di Levi, le versioni radiofoniche di Se questo è un uomo e La tregua, le note nuovamente essere sedotte ed dal rumeno al francese, dallo yid- di Levi alle edizioni scolastiche dei suoi libri. oscurate: anche le nostre».

www.moked.it / P28 CULTURA / ARTE / SPETTACOLO n. 11 | novembre 2016 pagine ebraiche

ú– CINEMA

Una stagione cinematografica straordinaria- mente ricca di spunti e di fenomeni da te- Una stagione ricca di sguardi nere d’occhio, quella che ha preso le mosse dopo la pausa dei mesi caldi e che sta per dire del mondo ebraico e al mondo ebraico, Venezia, i principali appuntamenti per i cri- toccare l’apice nelle prossime settimane. a cominciare dall’ultimo Allen con il suo riu- tici e gli addetti ai lavori dove è possibile Fra le tantissime novità che hanno molto da scito Cafè Society, i festival di Locarno e di misurare le tendenze del cinema di qualità, Qualcuno da odiare, per dare l’esempio

L’ultima volta che qualcuno lo vede Bloch, bonario veterano della prima è la mattina del 16 aprile 1942. Ar- guerra mondiale, rispettato nella ca- thur Bloch, nato a Berna, commer- pitale per il suo impegno civico. L’as- ciante ebreo di bestiame, ha sessan- sassinio è feroce, come emergerà al t’anni. Troverà la morte nel villaggio processo. Ma per i simpatizzanti na- svizzero di Payerne per mano di un zisti svizzeri la necessità era di lan- gruppo filonazista capitanato dal ga- ciare un segnale. La vicenda è nar- ragista Fernand Ischi che sceglie così rata alternando un giovane e un vec- di onorare il compleanno del Führer. chio Jacques Chessex. Lo scrittore A lungo sot- bambino, nato e cresciuto a Payerne, taciuta e tor- coglie i segnali di quanto sta acca- nata all’at- dendo ma non è capace di decifrarli tenzione mentre lo scrittore anziano alla pub- pubblica blicazione del libro è costretto a fare grazie al li- i conti con aspre critiche da parte bro di Jac- della stampa e dei suoi concittadini ques e perfino con gli sberleffi dei carri Chessex al carnevale. La stessa vicenda per- Un ebreo sonale dell’autore, unico scrittore come uno scenario idilliaco. Siamo in Sviz- di attraversare il confine elvetico in mucche e confezionano formaggi. non francese insignito del Goncourt, esempio zera, oasi di pace nell’Europa scon- cerca di rifugio. Prende il via da que- Dietro quest’apparenza da favola morto nel 2009, parla ai nostri tem- (Fazi, 2001), la tragedia volta dalla guerra. Non ci vuole però sto contrasto la cupa storia di Pa- l’odio però cresce implacabile. Dopo pi. “Stiamo vivendo un periodo che di Payerne approda sul grande molto perché scariche di fucile in- yerne, che porta alla luce le tensioni aver terrorizzato alcune famiglie ci rimanda agli anni Trenta e Qua- schermo in Un Juif pour l’exemple frangano la quiete in una scena che e l’odio che, dietro una superficie di ebree del posto, il gruppo guidato ranta: l’estremismo di destra, il raz- di Jacques Berger, protagonista un conosciamo fin troppo bene. Sono serenità, in quegli anni abitano la da Ischi e indottrinato dal pastore zismo e l’antisemitismo”, dice il re- grande Bruno Ganz, presentato al i militari a sparare, per allontanare Svizzera. Il film ci conduce in un vil- Philippe Lugrin si accanisce contro gista Jacques Berger. festival di Locarno. Il film si apre su un gruppo di fuggiaschi che tentano laggio da cartolina dove si allevano il mercante di bestiame Arthur d.g. Il salto nel vuoto della sposa tenace

Lui la lascia sul più bello, mentre mando così un vuoto nella filmo- neggiatura in istituzioni di ambito Et Hakir -Through the Wall. An- lancia felice nei preparativi per le assaggiano il menu per le nozze. grafia sull’universo haredi di solito ortodossa. Da questa esperienza, cora single dopo 12 anni nella realta nozze ma l’incanto s’infrange quan- Ma lei, 32 anni, ultraortodossa da incline a indulgere sul dramma. Il che tre anni fa ha generato Fill the haredi, la protagonista Michal so- do lui dichiara forfait. La giovane quando ne ha venti, non si rassegna. risultato è di sicuro impatto. Anche Void, vincitore di tre premi Ophir, gna il suo sposo. Lo sogna al punto è sconvolta, ma non intende tor- Certa di incontrare la sua anima per storia personale Rama Bur- interpretato da un’eccellente Hadas da rivolgersi a un guaritore bukhari nare alla vita da single, piena di ap- gemella prima del fatidico giorno, shtein è abilissima a decodificare il Yaron che per questo ruolo ha vin- per sfuggire alla sua malasorte. Po- puntamenti e delusioni. Anzi, vede mette sottosopra l’intera comunita mondo ultra-ortodos- to a Venezia la Coppa Volpi, giunge che settimane dopo il desiderio tutto ciò un’opportunità di cambia- haredi, da Gerusa- so. Nata a New York e ora la storia agrodolce di Laavor sembra diventare realtà. Michal si mento e crede che Dio l’aiuterò nel- lemme a New York. cresciuta in Israele, do- l’impresa. Ha un mese per mettere Come darle torto, del ve si è diplomata alla alla prova la sua fede e realizzare il resto? In fondo Mi- Sam Spiegel Film and suo sogno: “Ho il luogo, il vestito, chal ha tutto quel che Television School di l’appartamento. Dio mi troverà si- serve: l’abito, il posto, Gerusalemme, si è curamente un marito!”. È abbastan- perfino il catering. Le unita alla comunita za per capire che non siamo esat- manca solo un marito. haredi a vent’anni, tamente alle latitudini di Bridget In Laavor Et Hakir - proprio come la sua Jones. Il film, spiega Rama Bur- Through the Wall, Ra- Michal. shtein, “dovrebbe risollevare lo spi- ma Burshtein torna sul Ferma sostenitrice rito e infondere forza, perché Mi- tema del matrimonio del cinema come chal non vuole sposarsi a tutti i co- che già aveva esplorato strumento di autoespressione per sti, ma vuole sconfiggere la dispe- nel bellissimo La sposa promessa il mondo ultraortodosso, Burshtein razione e far vincere il Bene”. “Cre- (2013), storia dolce amara di un ha scritto, diretto e prodotto molti do – continua - che ciò che mi matrimonio combinato. Questa vol- lavori per la sua comunità, alcuni manca di più sia credere nel bene ta però aggiusta il tiro e vira sui toni destinati solo alle donne. In paral- e nella sconfitta della disperazione”. romantici della commedia, col- lelo, da tempo insegna regia e sce- d.g.

www.moked.it pagine ebraiche n. 11 | novembre 2016 CULTURA / ARTE / SPETTACOLO / P29

ci indicano fra numerosissimi spunti alcuni Memoria, ma la qualità della Memoria che presente, di riformulare in maniera non ri- film che per la loro originalità e per il corag- ne emerge si rivela estremamente mutevole tualistica gli elementi ebraici del ricordo e gio dei loro realizzatori promettono di la- e soprattutto nuova. Il Novecento, con le del coraggio di ricostruire, può effettiva- sciare il segno. sue ferite solo in parte guarite, continua a mente sperare di superare la prova. Nella Certo prevalgono, come è ormai una lunga interrogarci, a metterci in gioco, e solo chi è vita così come come nella creazione arti- tradizione del cinema europeo, i temi della capace di ricreare la Memoria alla luce del stica. (Guido Vitale) Tre vite spezzate e l’inferno in paradiso

Tre vite s’incontrano negli anni giorno d’oggi”. “Uno dei momenti bui della Seconda guerra mondia- più terribili della storia della nostra le. Olga è un’aristocratica russa generazione – continua - è stata immigrata, unitasi alla Resistenza l’ascesa del partito nazista e lo francese, arrestata dalla polizia na- sterminio di milioni di ebrei e di zista per aver nascosto dei bam- altre persone che non rientravano bini ebrei. Jules è un collaborazio- nell’ideale nazista di un ‘perfetto nista francese che s’invaghisce di paradiso’ tedesco. Tali atrocità di- lei e le propone di alleviare la sua mostrarono fino a dove possa pena in cambio di favori sessuali. spingersi la malvagità degli esseri Helmut è un alto ufficiale delle SS, umani. Sebbene questi eventi sia- in passato innamora- no accaduti nel passato, oggi sta to di Olga, che la tornando alla ribalta lo stesso mo- reincontra nel cam- do di pensare radicale e intriso po di concentra- d’odio che minaccia la vita e la si- mento dove lei è curezza di molti individui nel stata trasferita e di mondo”. nuovo se ne inna- attraverso gli sguardi passare del tempo e il profilarsi ci rimandano a quella realtà senza Paradise è al tempo stesso un gri- mora. Orchestran- dei singoli. della sconfitta nazista, si vedrà co- cedere alla retorica né al roman- do di dolore e un estremo tenta- do questa trama In un secco bianco e me l’idea che Olga ha del Paradiso ticismo, finendo così per renderle tivo di riflettere su un su un ven- Paradise di Andrej nero, in cui spezzoni di è destinata inevitabilmente a mu- di stretta attualità. Proprio questo tesimo secolo “carico di grandi il- Konchalovsky ci racconto si alternano a tare. Paradise è un film scritto di era uno degli obiettivi del regista. lusioni sepolte sotto le rovine, sui condude negli anni stranianti monologhi, le getto, in appena due mesi, e rie- “La storia – spiega Konchalovsky pericoli della retorica dell’odio e bui della Seconda storie di Olga, Jules e sce nell’impresa di ritrarre l’orrore - è piena di grandi tragedie, la sul bisogno degli esseri umani di guerra mondiale Helmut si intrecciano e il ritmo quotidiani della mac- maggior parte delle quali ci ap- usare la potenza dell’amore per rileggendo, in chiave angosciosa culminando in un amo- china di sterminio nazista. Le im- paiono come antichi misfatti che trionfare sul male”. e teatrale, la tragedia della Storia re distruttivo e contorto. E con il magini tremanti e talvolta rigate non potrebbero più accadere al d.g. L’ultimo viaggio di Stefan Zweig

È il 1936, l’anno in cui i destini suo film la Schrader, che fa ricorso d’Europa e degli ebrei d’Europa a interpreti eccezionali e mette in vacillano sul bordo del precipizio. scena un mostro sacro del Bur- Stefan Zweig, mostro sacro della gtheater di Vienna come Joseph cultura mitteleuropea, travolto dal Hader assieme a Barbara Sukowa, successo e dalla fama che ha ba- sceglie di ciato in vita ben pochi scrittori più parlarci con di lui, decide di lasciare la sua ama- un ritratto ta Salisburgo, la sua Austria ormai profonda- alla mercè di una annessione an- mente nunciata, la vecchia Europa di cui umano del non riconosce il volto. lato oscuro Il mondo di lingua tedesca vede di Zweig, allontanarsi il suo scrittore più ve- quello che nerato, il Vecchio Continente per- rifiutò de una delle voci più autorevoli gli onori, si innamora di una terra pagine indimenticabili, incespica, numerevoli di lettori senza mai l’Europa della resistenza civile al nazismo unica e stravolgente e comincia ad si fa più faticosa. scadere nella banalità, il successo e infine e alle altre dittature che lo flagel- esplorarla fino alle regioni più re- Il nuovo film della sperimentata travolgente di un film esilarante scoprì, sen- lano. mote. Ma gli incontri con gli altri Maria Schrader “Vor der Morgen- tutto ispirato ai temi di Zweig co- za voler attendere una nuova alba, Zweig mostra di credere che un rifugiati non lo convincono, l’avan- rote” (Prima dell’alba) torna sul me il Grand Budapest Hotel di che dell’Europa non sapeva fare a altro orizzonte sia possibile. E si zata dei nazifascisti gli appare co- grande scrittore austriaco proprio Wes Anderson, tutto congiura per meno. Fino al clamoroso suicidio, dirige verso il Sud America seguito me un segno della fine dell’uma- quando la gloria di Zweig conosce riproporre lo Zweig brillante e suo e della sua amata, che segnò dalla fedelissima seconda moglie nità. E la scrittura, così fluida da un ritorno rovente. Nuove edizio- trionfante che ha attraversato co- l’estremo rifiuto, l’ultimo no alla Lotte. Approda in Brasile, si lascia aver regalato negli anni precedenti ni, rivalutazioni di un genio che me una meteora luminosa i primi barbarie che avanzava. festeggiare e accogliere con tutti a milioni di lettori, innumerevoli seppe essere parlare a schiere in- decenni del Novecento. Ma nel g.v.

www.moked.it / P30 CULTURA / ARTE / SPETTACOLO n. 11 | novembre 2016 pagine ebraiche

ú– NOBEL Bob Dylan, un menestrello a Stoccolma seguire le orme di Woody Guthrie, ú–– Maria Teresa suona l’armonica e la chitarra e fa Milano ebraista incetta di musica nel negozio di dischi di Izzie Young. È la voce ru- de che canta il folk con l’atteggia- mento del rock ‘n roll, che viene guardato con sospetto da molti e “Sapevo che a un certo punto di solo grazie al produttore John quel viaggio ci sarebbero state ra- Hammond, un grande talent scout, gazze, visioni, tutto: sapevo che a ottiene un contratto con la Co- un certo punto di quel viaggio lumbia Records. Lui fa parte di avrei ricevuto la perla” (Jack Ke- quel vasto gruppo di “menti eccel- rouac, Sulla strada). se distrutte dalla follia che espo- In un’intervista Bob Dylan dichiarò nevano i cervelli al Cielo sotto l'El che quel libro, simbolo di una ge- [...] che studiavano Plotino, Poe, nerazione, gli aveva cambiato la San Giovanni della Croce, telepatia vita. E forse, potremmo aggiunge- e bebop cabbala” come scrive ne re, ne aveva delineato involonta- L’Urlo il poeta Allen Ginsberg, an- riamente il corso: donne, visioni, u L’Accademia di Svezia lo cerca, lui è sfuggente: Bob Dylan continua diritto per la sua strada, come sempre che lui figlio di ebrei, autore di uno tutto, anche la perla: il Premio No- straziante Kaddish per la madre bel. Peccato che lui non fosse adopera per definire la sua identità durante il telethon del movimento sited. Ma Robert Allen Zimmer- malata psichiatrica. Tra il 1975 e pronto a riceverla. Sul suo silenzio e stabilirne un’appartenenza. chabad e per il seder al Hollywoo- man non si limita a far vivere at- il 1976 Allen Ginsberg sale sulla si sono espressi davvero in tanti, Ma chi è Robert Allen Zimmer- d’s Temple Israel insieme a Marlon traverso la sua musica gli antichi carovana in stile burlesque di ar- perché l’universo della comunica- man alias Bob Dylan? Dipende da Brando. Per il figlio Jacob, invece, versetti e il legame con la tradizio- tisti, circa una settantina, capitanati zione, in ogni sua espressione, è chi risponde. Per l’ambiente ebrai- il cantautore compone una delle ne e nel 1983 si schiera dalla parte da Dylan e impegnati nel Rolling così interessato a produrre opinio- co è il nipote di due ebrei immi- sue canzoni più belle, Forever di Israele con la canzone Nei- Thunder Revue, una serie di 57 ni da non prendere neppure in grati dall’est Europa, che cresce Young, che vedrà decine di cover ghborhood Bully, in cui Israele è concerti in giro per l’America. A considerazione la possibilità di ri- nella comunità ebraica di Hibbing tra cui quella davvero ineguaglia- un uomo (!) ingiustamente etichet- quella carovana si aggregano in spondere allo stesso modo: con il (Minnesota), da ragazzo frequenta bile di Harry Belafonte. Forever tato come bullo per il fatto che si periodi diversi anche , silenzio. Da bravo musicista forse i campi estivi intrisi di ideologia Young è un grande dono, un testo difende dagli attacchi costanti dei Joni Mitchell e Roberta Flack. Per lui l’avrebbe fatto. The sound of sionista presso l’Herzl Camp, da colmo di benedizioni e non manca vicini. “Vivrà secondo le regole che chi si occupa di storia sociale, Bob silence, cantava nel celebre duetto adulto sposa Sara, anche lei figlia la citazione biblica, perché lui au- il mondo ha fatto per lui perché Dylan è l’artista impegnato politi- con Paul Simon, perché in molte di ebrei immigrati dall’Est Europa gura al suo Jacob di poter costruire ha un cappio al collo e una pistola camente, l’autore di brani come situazioni della vita, belle, tragiche e i due hanno cinque figli. Il pri- una scala verso le stelle e di salirne puntata alla schiena”. Masters of War e Talking World o anche solo paradossali come mogenito Jesse celebra il suo bar ogni gradino. Il cantautore ama i Per chi ha vissuto e/o studiato la War III Blues. È il pacifista che im- questa, le parole non servono. E a Gerusalemme e papà riferimenti biblici, prova ne sono cultura americana degli anni ’60- braccia la chitarra insieme a Joan invece le parole intorno a questa indossa con orgoglio la kippa, la la citazione del profeta Isaia in All ‘70, invece, lui è Bob Dylan, Baez nella battaglia per i diritti ci- vicenda ci stanno assordando: c’è stessa che metterà per suonare l’ar- Along the Watchtower e la figura l’espressione musicale della beat vili; accanto alle ballate i due in- chi dissente, chi approva, chi si monica sulle note di Hava Nagila di Abramo in Highway 61 Revi- generation, il ragazzo che vuole tonano gli antichi spiritual della

ú–– Fabio Fantuzzi Cantautore La poesia di un processo creativo e dottore di ricerca in “Lingue, Letterature Un Nobel molto discusso. In ef- mato che Dylan ha affrancato la più alta”. Artista poliedrico, Dy- va per condurre al ritiro dalle e Culture Straniere” fetti, è l’investitura di un artista poesia dalla carta stampata e lan ha esplorato quasi tutti i ge- scene: lo superò riscoprendo le che ha recuperato e rielaborato dalla polvere delle biblioteche neri della tradizione musicale proprie radici ebraiche. Nel mag- la cultura popolare e la tradizio- per riportarla fra la gente comu- americana, affrontando temati- gio del 1972, infatti, Dylan, in vi- Dopo vent’anni di promesse ne folk per fonderle con la let- ne; ha ricostituito, cioè, il lega- che religiose, filosofiche e civili, sita al Yeshiva della Diaspora sul mancate e di attese deluse, è ar- teratura tradizionale in un modo me perduto, spesso osteggiato, sfidando cultura e controcultura Monte Sion, a Gerusalemme, dis- rivato il Nobel per Zushe ben tanto significativo e originale tra la musica e le origini rapso- del suo tempo: paladino del Folk se al rabbino Yoso Rosenzweig Avraham, alias Robert Allen Zim- che le sue liriche hanno costitui- diche della poesia. Come Omero Revival, profeta della rivoluzione “Sono ebreo. Tocca la mia poesia merman, alias Bob Dylan. I suoi to un punto di non ritorno. La o Saffo, Dylan scrive testi poetici giovanile, pioniere del rock elet- e la mia vita in modi che non so testi – Blowin’ in the Wind, The motivazione ufficiale – “ha crea- per accompagnamento musicale. trico, cantore della crisi intellet- descrivere”. Due anni dopo Times They are a-changing, Mr to una nuova espressione poeti- Il riconoscimento a Dylan abbat- tuale degli anni Settanta, ha avrebbe incontrato Norman Rae- Tambourine Man, Desolation ca nell’ambito della tradizione te le barriere fra la letteratura avuto modo, nel breve periodo ben, un maestro di pittura e cul- Row, It’s All Right, Ma (I’m only della grande canzone americana” ‘alta’, scritta, e la letteratura in cui fu esponente della poesia tore di ebraismo, filosofo della bleeding), Not Dark Yet, A Hard – suona riduttiva, perché il peso ‘bassa’, orale, e che dovesse spet- beat, di sopravanzarne larga- percezione ed esponente della Rain’s Gonna Fall, Masters of della sua influenza sulla poesia tare proprio a lui appare scon- mente ogni interprete. Ashcan School of Painting, mo- War, e infiniti altri – costringono e sulla canzone d’autore – ma è tato; l’amico Leonard Cohen, al- La sua corsa frenetica ha avuto vimento pittorico che traspone- oggi a rivedere e ad ampliare stato anche pittore, scultore, tro candidato in pectore, ha det- una sola battuta di arresto nel va nell’arte i paradigmi del pen- l’idea di ‘letteratura’, a dispetto scrittore, attore, regista, con- to che assegnare il Nobel a Dylan 1966, in seguito a un incidente siero rabbinico. Norman Raeben, di pedantesche e superate di- duttore radiofonico – è incalco- “è come dare una medaglia al- motociclistico, quando cadde in al secolo Numa Rabinowitz, fi- stinzioni. labile. Allen Ginsberg ha affer- l’Everest perché è la montagna una crisi compositiva che lo sta- glio di Scholem Aleichem, lo ri-

www.moked.it pagine ebraiche n. 11 | novembre 2016 CULTURA / ARTE / SPETTACOLO / P31

Ombre di Robert Zimmerman

ú–– Daniela Gross a cambiare la cultura americana, non solo dal punto di vista musicale (Blowin in the Wind è del 1962). Se vi chiedete perché dopo il Nobel Bob Dylan si è Ancora prima, a esplorare il personaggio Dylan si chiuso nel silenzio sul grande schermo potreste di erano susseguiti fior di lavori. In Festival! (1967), can- trovare parecchie risposte. L’ultima arriva nel 2007, didato all’Oscar, Murray Lerner aveva documentato grazie a Todd Haynes, tessitore di mirabili ritratti tre anni del Newport Folk Festival, dal 1963 al 1965. d’epoca. L’ambizione è raccontare Bob Dylan sotto Bob Dylan vi compare nel celebre set del 25 luglio diverse prospettive. Ma, come si annuncia fin dal titolo ’65, quando da’ il via alla svolta elettrica. Dello stesso “Io non sono qui”, acchiap- anno è il lavoro di D.A. parlo è impossibile perché Pennebaker. In Don’t Look il menestrello del rock è un Back (1967) il regista do- work in progress così inar- cumenta la tournée inglese restabile e mutevole che del 1965, l’ultima che vede per dargli volto e voce Dylan suonare in versione Todd Haynes alterna ben acustica, insieme a Joan Ba- sei attori. Sei volti per un ez, Donovan e Bob Neu- solo personaggio è senz’al- wirth. Lo stesso tour tor- tro da record, soprattutto nerà sul grande schermo in se si tiene conto che uno 65 Revisited (2007) in cui, u Robert Allen Zimmerman in una delle sue molteplici identità, ritratto di sei è una donna. Todd quarant’anni dopo, Penne- in questa immagine durante il Bar Mitzwah del figlio, a Gerusalemme ruota un caleidoscopio d’attori – Christian Bale, Mar- baker rimonta, con uno sguardo diverso, le vecchie cus Carl Franklin, Richard Gere, Heath Ledger, Ben scene aggiungendone altre eliminate nella prima ver- tradizione afroamericana, che re- propria musica. Sono le canzoni Winshaw e un’androgina Cate Blanchett che per sione. E un’altra tournée inglese, quella del 1966 in- cano un messaggio universale di che ha scritto e cantato a raccon- quest’interpretazione spunta la Coppa Volpi come sieme agli Hawks, è al centro del documentario girato desiderio di libertà e riscatto e che tarci il suo viaggio “on the road”, migliore attrice protagonista. Il film intreccia le storie da Pennebaker, questa volta sotto la direzione dello lui conosce grazie alla sua relazio- la sua storia personale ma anche di sei personaggi, ciascuno ispirato a diverse età e stesso Bob Dylan e intitolato ne con , impegnata nei quella con la S maiuscola e a re- aspetti di Bob Dylan, e lui appare in carne e ossa solo (1972). A coronare il filone, The Other Side of the movimenti di protesta e nel Con- stituirci l’immagine di un uomo alla fine, in una ripresa di fine anni Sessanta. Quello Mirror: Bob Dylan at the Newport Folk Festival (2007) gress of Racial Equality. È lei a in- che è la somma e la sintesi di am- di Haynes è un film complesso che aspira a fotografare diretto da Murray Lerner che, nello stesso anno in trodurlo al tema dei diritti umani bienti, culture e fedi diverse. un’epoca e un’icona. Dichiarandosi ispirato “alla mu- cui esce il film di Todd Haynes, assembla le apparizioni e a fargli conoscere le ricerche di È davvero difficile dunque rispon- sica e alle molte vite di Bob Dylan”, il lavoro suggella di Dylan al festival in tre annate successive: 1963, Alan Lomax, il punto di riferimen- dere al quesito di cui sopra: “Chi il mito della sua elusività: Dylan cambia e svolta così 1964 e 1965. Ma mettete per un attimo da parte i do- to fondamentale nelle ricerche di è Robert Allen Zimmerman alias veloce che appena lo vedi è già da un’altra parte. Nel cumentari e abbandonatevi alle cure dei fratelli Coen. etnomusicologia nella tradizione Bob Dylan?”. Ci possiamo provare 2005 con il mistero Bob Dylan si era cimentato Martin In A proposito di Davis (2013) il protagonista (Oscar afroamericana. Insomma, ciascuno con una sua celebre canzone, in- Scorsese: domata una mole immensa di materiali ori- Isaac), ispirato al folksinger Dave Ronk, ci porta per ha il proprio Bob Dylan e ama leg- teramente costruita sulle domande, ginali, tra cui dieci ore di intervista allo stesso Dylan mano nel cuore di un mondo che cambia. Dopo una gerne la figura in relazione a una che nel refrain ripete “the answer e infiniti filmati d’archivio, Scorsese aveva incapsulato serie di peripezie Llewin Davis è costretto a gettare specifica appartenenza, ma chi vive is blowin’ in the wind”. in un bel lavoro gli anni in cui Dylan diventa famoso la spugna. Alla fine della sua ultima esibizione, sale nel mondo della musica sa che un D’altronde, come insegna la tradi- come folk singer per poi tra infinite polemiche passare sul palco un giovane cantante sconosciuto che di no- musicista non appartiene a nessu- zione ebraica, non è la risposta che al rock. Sono oltre tre ore di immagini per raccontare me fa Bob Dylan. È la fine di un’epoca. È l’inizio del no, tranne che a se stesso e alla conta, ma la domanda. una manciata di anni, quelli dal 1961 al 1966, destinati lungo regno del novello Nobel per la letteratura.

mise in contatto con le Muse. Le il suo popolo braccato, a bran- dello definito “oreficeria grafo- ta, ebraicamente ‘messianica’ la delle lezioni di Raeben, come si sue lezioni gli permisero di por- delli logica”. Come nel Talmud, nei te- si potrebbe definire. Le canzoni legge nelle motivazioni del pre- tare a maturità la propria poe- è sempre sotto processo per es- sti di Dylan non vi è gerarchia sono per lui esseri viventi, figli mio, ha “reinventato se stesso tica, e ne è sere nato spaziale o temporale: passato, di un eterno presente nel quale costantemente, creando sempre il primo grande risultato, oltre è lui il bullo del quartiere presente e futuro dialogano in- camminano con le proprie gam- nuove identità” e ha continuato che l’avvio di una delle più cele- stancabili sviscerando inesauri- be, rifiutandosi di restare inca- a creare linguaggi poetici nuovi, brate trilogie della storia della Ma c’è dell’altro. Uno dei segreti bili letture, come se tutto fosse stonate in dischi che Dylan, co- mescolando generi e forme in un canzone d’autore. A legare Dylan della sua poetica lo rivela a pro- imprigionato in un eterno pre- me ha spesso dichiarato, registra onnivoro plurilinguismo. Merita- all’ebraismo, oltre alla famiglia, posito di Tangled sente. In una mal volentieri e rifiuta di riascol- to dunque il Nobel di quest’anno ai ricordi del suo bar mitzwah, Up in Blue: “Stavo dialettica del- tare. I suoi testi e le sue musiche a un poeta che ha intessuto mes- e del bar mitzwah di un suo fi- solo cercando di l’inesauribile, rifiutano di esaurirsi e si evolvo- saggi densi di onesta e umana glio al Muro del Pianto, è il senso scriverla come fos- Dylan cerca di no in ogni concerto come il loro problematicità e di inesauribile di appartenenza. L’album Infi- se un quadro in cui fissare l’inaf- autore, che fin dagli anni Ottan- profondità tematica; meritato il dels, considerato uno dei dischi vedi le diverse, sin- ferrabile con ta si accanisce su di loro più di premio a un aedo che, uscendo più sionisti della storia del rock, gole parti, ma vedi testi poetici cento sere l’anno, e con le infi- dai rigidi limiti della letteratura contiene Neighborhood Bully in anche il dipinto nel che, mentre nite revisioni del suo Never En- ‘alta’, ha saputo fissare nell’im- cui alza la voce a difesa di Israe- suo insieme”. Dylan aspirano alla ding Tour scontenta instancabil- maginario collettivo figure inaf- le, stato e popolo. sembra pensare al- perfezione, mente i pubblici di tutto il mon- ferrabili in continuo mutamento, la struttura della non riescono do, senza distinzione alcuna, che perennemente assicurate al pre- Il bullo del quartiere cacciato pagina del Talmud, con il testo a darsi una fine. A interessarlo si tratti di suonare per il Papa, sente della storia, come il suo da ogni nazione circondato da altri testi, come non è infatti il prodotto finito, o in un casinò di Las Vegas. tour e la sua carriera, in un cam- ha vagato esule per il mondo un diamante incastonato in un ma il processo creativo, la poesia Anticipatore di tendenze e mai mino che non prevede sosta. ha visto la famiglia dispersa, anello di pietre preziose, un mo- nel suo farsi: una scrittura aper- epigono di se stesso, dai tempi Neppure per il Nobel.

www.moked.it / P32 CULTURA / ARTE / SPETTACOLO n. 11 | novembre 2016 pagine ebraiche

ú– MEMORIA Walter Arbib, per aiutare ci vuole coraggio lontano cada, atterra sempre sui duti da Arbib. Ho conosciuto Wal- chino”, diventato famoso. Ma ba- ú–– Simonetta suoi piedi. Nel suo modo inimita- ter quando lavoravo per il Mini- sta guardare gli occhi dei due Della Seta bile, Walter Arbib è un poco di tut- stero degli Esteri. I nostri ministri quando si ritrovano per capire direttore Museo nazionale to. Ma soprattutto è unico. Ed è lo trattavano con grande rispetto quanto si vogliano bene e quanto dell’ebraismo se stesso”. Con questo efficace ri- ed era chiaro a tutti noi che questo il libro sia concepito per far onore italiano e della tratto, Yossi Melman conclude il signore, che ogni tanto visitava anche a un lungo e ricco retaggio Shoah - Ferrara libro dedicato a Walter Arbib dal Israele, aveva aiutato l’Italia, e le comune, quello che risale alla loro titolo: Don’t Shoot! I’m the Good Guy nostre istituzioni, in operazioni infanzia a Tripoli, negli anni che “Il grande poeta ebraico Shaul - The Life and the Times of Walter “impossibili”. Non è un caso che precedettero i pogrom arabi e la Tchernichovsky ha scritto che l’uo- Arbib (“Non sparate! Sono quello la premessa al libro porti la firma fuga forzata dalla Libia dopo la mo riflette il paesaggio del suo buono! La vita e i tempi di Walter di Antonio Martino, Ministro degli guerra dei Sei Giorni del 1967. An- Paese. Walter Arbib è composto Arbib”, Malcom Lester, Canada, Esteri e poi della Difesa, tra metà ni in cui il giovane Walter, il più da paesaggi multipli. Lo hanno 2016). Melman, anni Novanta e metà primo de- ribelle dei due, aveva già fatto più formato il deserto libico e la vita giornalista di fa- cennio di questo secolo. Nella sua volte su e giù con l’Italia, per stu- in mezzo agli arabi, la cultura del- ma internazio- presentazione Martino nomina al- diare in un collegio e, più tardi, l’Italia con la sua cucina, le sue bel- nale, copre da dopo Ghed- cune di queste imprese, dalla re- mentre il fratello Jack studiava in- le donne, le sue mode eleganti e molti anni per il Yossi Melman dafi. “Ho ca- stituzione dell’obelisco di Axum gegneria a Milano, per cercare for- la sua gioia di vivere. Ma egli è an- quotidiano israe- DON’T SHOOT! pito subito all’Etiopia, alla liberazione delle tuna nella Roma della dolce vita. che il prodotto di Israele, con la liano Haaretz I’M THE GOOD GUY che la storia due Simone in Iraq. In una inter- Lì Walter creò la sua rete di primi sua faccia tosta, i rumori, le ten- questioni di in- Malcom Lester di Walter me- vista di Melman a Maurizio Scelli, contatti italiani, che gli sarebbero sioni legate alla sicurezza, il con- telligence, strate- ritava di esse- allora capo della Croce Rossa ita- stati cruciali, una volta atterrato a trasto tra le spiagge di Tel Aviv e gia e sicurezza. È re scritta”, afferma Melman, al qua- liana, riportata nel capitolo 20 del Roma con la madre Yolanda e so- la santità di Gerusalemme. Il trian- anche autore di alcuni best seller le mi piacerebbe chiedere come libro, impariamo ancora di più su lamente due valigie. Walter entra golo Libia-Israele-Italia ne ha fatto sui servizi segreti israeliani. Non sia stato lavorare al libro con Wal- questi ed altri episodi. “Ho avuto in un giro di affitto auto ai VIP, un uomo del Mediterraneo. Infine, meraviglia che sia l’autore di questa ter. Quest’ultimo, regalandomelo, con Scelli una collaborazione stra- un’esperienza che si porta dietro in Canada, è diventato da niente biografia. Come lui stesso spiega ha sottolineato che “andava scritto ordinaria”, mi dice Walter, “si sa- a Tel Aviv, dove si trasferisce con un uomo d’affari di successo. Ha nell’introduzione al libro, si è im- per tutti i figli e i nipoti”. Il libro, rebbe meritato di più dall’Italia”. la madre negli anni Settanta, per sempre saputo come costruire se battuto nel nome di Arbib circa non a caso, è corredato di foto, Per me, Walter è anche il fratellino raggiungere Jack. Tramite il lavoro stesso da zero. È come un abile cinque anni fa, quando cercava di documenti, alberi genealogici e piccolo di Jack, un grande amico incontra una stupenda e giovane ginnasta: non importa da quanto prendere contatti con la Libia del perfino dei modelli di auto posse- che vive a Giaffa. Il fratello “biri- ragazza ebrea canadese, venuta a L’Armenia, il Memoriale e quel silenzio da rompere

ú–– Adachiara Zevi, architetto preceduta la sera prima da una fiaccolata che si muove dalla piazza dell’Opera per raggiungere la collina. Tra le Una vetrina del Museo di Storia dell’Arme- lastre leggermente distanziate, si intravede uno svettante nia a Yerevan, nella sezione dedicata al ge- obelisco, simbolo della rinascita nazionale: è spaccato in nocidio degli armeni, custodisce un reper- due parti a-simmetriche di cui la più piccola rappresenta to, assimilabile a un tappeto o a una co- la popolazione residente nella Repubblica armena attuale perta: nella messe di esemplari preziosi mentre l’80 % sono gli armeni che vivono nella Diaspora. esposti nel museo, sfuggirebbe forse all’attenzione, non Il cammino verso il memoriale e l’obelisco è scandito da fosse per la sua storia tragica e toccante: nell’esodo im- un lungo muro di basalto: su un lato sono impressi i nomi posto a due milioni di persone attraverso i territori impervi delle province interessate dal genocidio, sull’altro, detto e desertici tra l’Armenia e la Siria, così magistralmente de- “muro della memoria”, alcune nicchie raccolgono parte scritto da Antonia Arslan in La masseria delle allodole, le delle ceneri di personaggi di cui altrettante targhe ricor- carovane si assottigliavano ogni giorno di più: malattie, dano il nome e le date di nascita e di morte. Sono Giusti e fame e sete lasciavano a terra un rivolo interminabile e testimoni che hanno documentato e denunciato in tempo inesorabile di vittime. Con i lacerti di stoffa prelevati dagli nocidio, oltre 100mila persone, tra cui molti studenti, si reale il genocidio. Intellettuali come lo scrittore austriaco abiti dei caduti una donna ha cucito questo straordinario sono radunate in piazza Lenin (ora piazza della Repubblica) Franz Werfel, autore de I quaranta giorni del Mussa Dagh patchwork policromo, al cui centro si distingue un volto a Yerevan per chiedere giustizia per la causa armena, sfi- e Anatole France, battutosi per la causa armena sin dal femminile. Poiché visi analoghi sono incisi sulle pietre tom- dando il divieto sovietico a qualsiasi rivendicazione di ca- 1897; la fondatrice della Croce Rossa americana Clara Bar- bali disposte all’esterno dei monasteri, non vi è dubbio che rattere nazionale. La mobilitazione fu tale che il governo ton, diplomatici quali l’avvocato Henry Morgenthau, am- quel tessuto sia una testimonianza, una traccia di vita so- fu costretto ad accordare il permesso di costruire un me- basciatore americano presso l’Impero Ottomano a Costan- pravvissuta al genocidio. Discreto ed enigmatico, è uno moriale. Progettato da un team di architetti guidati da tinopoli ai tempi della presidenza di Woodrow Wilson, straordinario memoriale: a contrasto o a completamento Artur Tarkhanian, apre i battenti il 29 novembre ‘67, per estensore di una lettera indirizzata nello stesso 1915 al Di- delle foto adiacenti così eloquenti, esige comprensione, il 47° anniversario dell’Armenia sovietica. Non è un monu- partimento di Stato in cui parla di “race extermination” attenzione, tempi lunghi di osservazione e riflessione. mento ma un complesso memoriale consistente di tre epi- in atto. C’è anche il console italiano a Trebisonda Giacomo Di ben altro impatto è Dzidzernagapert, letteralmente sodi organizzati scenograficamente e simmetricamente. Gorrini, che protesse i perseguitati e denunciò tra i primi “Forte delle rondini”, il memoriale dedicato al genocidio Al centro campeggia il cerchio formato da 12 lastre di ba- le atrocità commesse dai Giovani Turchi. L’unico Giusto tra che affianca, sulla stessa collina, il Museo-Istituto del Ge- salto, tante quante furono le regioni teatro degli eccidi: le Nazioni è dal ‘67 Armin Wegner, la cui storia è leggen- nocidio degli Armeni (MIGA) e il parco della Memoria, con si inclinano e incombono verso il centro, verso il disco so- daria. Avvocato, scrittore, viaggiatore curioso e appassio- gli alberi dedicati dalle delegazioni straniere in visita. lare a terra dove arde un fuoco perenne. Lì, ogni 24 aprile, nato, con un senso innato per la verità e la giustizia, ge- Il 24 aprile 1965, in occasione del 50° anniversario del ge- per il Giorno della Memoria, ha luogo la cerimonia ufficiale, neroso e coraggioso, si arruola come paramedico durante

www.moked.it pagine ebraiche n. 11 | novembre 2016 CULTURA / ARTE / SPETTACOLO / P33

trovare la sorella. Per Eddie è col- no paura di niente. Anche gli ae- d’ombra. Ma anche qui non si ar- Strategie di sopravvivenza po di fulmine. È diversa da tutte romobili sono stati acquistati sullo rende. Lavora per gli Stati Uniti, le tante altre donne che aveva in- stesso mercato, sono solidi e anche per l’Italia, per Israele. Lo Stato ú–– Michele Sarfatti, storico contrato e di cui si era infatuato. agili. Il lavoro con le Nazioni Unite ebraico gli affida missioni nei Paesi Con Eddie, che sposa nel 1975, va avanti senza problemi fino al- arabi, con i palestinesi. Dove non L’autorevole rivista “Holocaust and Genocide Walter cresce come famiglia - na- l’ascesa di Boutros Boutros Ghali, arriva l’esercito, giunge in soccorso Studies” pubblica nell’ultimo fascicolo il sag- scono Stephen e Dana - e come Ministro degli Esteri egiziano, alla Arbib. Nel 2011 è in Israele che gio di Liliana Picciotto “Italian Jews who sur- lavoro. Qui la sua creatività, la fac- carica di Segretario Walter festeggia i suoi settanta an- vived the Shoah: Jewish self-help and Italian cia tosta e la capacità di non ar- ni, circondato da autorità e vip di rescuers, 1943-1945” (spring 2016, pagine 20- rendersi mai, lo portano, dopo la ogni genere. Eppure lui non perde 52). Con esso la storica del Cdec offre al pub- visita dell’egiziano Anwar Sadat in la consapevolezza delle sue ori- blico internazionale un anticipo della poderosa Israele, ad aprire i primi canali di gini. Aiuta la comunità degli ebrei ricerca in corso sulla salvezza degli ebrei sotto turismo tra Israele ed Egitto – via libici in Israele (finanziando il l’occupazione tedesca e la Repubblica Sociale mare, via terra e via aria – prima museo di Or Yehuda) e in Italia Italiana, lavoro che si concluderà nel 2017 con un volume in italiano e ancora che ci fossero i per- (finanziando la sala degli ebrei forse anche in inglese. Il cuore del saggio sono i dati. Infatti le piccole messi. Per crescere definiti- libici al museo ebraico di Roma). dimensioni dell’ebraismo italiano da un lato, e la consistente percen- vamente da un punto di vi- In Israele fa nascere una foresta tuale dei sopravvissuti dall’altro, hanno reso possibile una ricerca che sta economico, la famiglia a nome di Giorgio Perlasca, il delinea sia le esperienze di salvezza sia i suoi aspetti quantitativi. Il si sposta infine in Cana- Giusto italiano tra le Nazioni più team guidato da Picciotto aveva l’obiettivo di accertare le vicissitudini da, la patria d’origine di noto anche all’estero. Walter è in- di almeno il 20% dei salvati ed è arrivato a lambire il 30%, con picchi Eddie, figlia di due so- stancabile. Quando in Canada fa più elevati per molti ambiti comunitari e minore successo per gli ebrei pravvissuti alla Shoah. freddo, si ritira con la famiglia nella triestini e quelli stranieri. La seconda importante caratteristica della Qui Walter, grazie a un casa ai Caraibi. Quando ha voglia, ricerca è il suo essere imperniata sui salvati, anzi sulle salvezze, e non contatto passatogli dal so- torna nella sua amata Roma. Con sui salvatori. Mentre nel Paese ahimè proseguono gli elogi di “giusti” cio egiziano, incontra Sur- la Libia, mantiene un conto aperto. attuati senza alcuna preventiva ricerca storiografica, Picciotto ha ri- jit, un Sikh con il quale è an- Chissà di quali sorprese è ancora messo al centro la situazione oggettiva delle vittime e il loro soggettivo cora socio nella Skylink. Giorgio Albertini capace. Il brindisi ebraico “alla vi- affidarsi alla propria iniziativa, o ad altri ebrei, o a non ebrei. E ha con- Con la Skylink Walter comin- ta!” lo calza perfettamente. Dun- siderato le cento modalità di concretizzazione della salvezza. Questa cia ad offrire servizi speciali que: Le’Chaim Walter! a te, alla impostazione le consente di dedicare la necessaria attenzione sia ai all’Onu, in Rwanda, in Somalia, in Generale Onu. È lui che copre tua famiglia, e a tutta la famiglia numerosi e benemeriti soccorritori non ebrei (talora eroici, anche se zone di guerra dove porta medi- l’azienda canadese di pesanti so- allargata che sai servire con astu- – rileva Picciotto – oggi possiamo dire che non rischiarono la morte), cine, beni alimentari e perfino uo- spetti. Walter impegnerà diversi zia, intraprendenza, passione e ge- sia agli stessi perseguitati, che misero in atto “straordinarie energie” mini. I piloti della Skylink vengono anni e i migliori avvocati di New nerosità. Che tu possa farlo ancora, per proteggere sé stessi e i propri cari. Speriamo che questo articolo dall’ex Unione Sovietica, non han- York per uscire da questo cono almeno fino a centoventi anni! in inglese stimoli l’avvio di ricerche similari in altre zone d’Europa.

la prima guerra mondiale. Distaccato col grado di sotto- più crude di uomini, donne e bambini uccisi o lasciati mo- tenente nel Corpo Sanitario Tedesco presso la Sesta Armata rire o trascinati negli harem. Per risalire infine e illuminarsi Ottomana, assiste personalmente alle marce della morte al cospetto delle immagini del salvataggio del Mussa Dagh e al massacro degli armeni impegnati nella costruzione e soprattutto di quelle sull’assistenza e l’accoglienza ri- della linea ferroviaria Berlino- Baghdad. Disobbedendo alla servata dalle associazioni umanitarie di tutto il modo alle consegna del silenzio, raccoglie documenti, lettere, appunti centinaia di migliaia di orfani scampati al genocidio. e soprattutto fotografie che costituiscono, a dispetto delle Un museo centrato dunque sullo sterminio, avulso dalla successive confische tedesche, la documentazione più esau- storia millenaria del popolo armeno, raccontata invece nel stiva sullo sterminio. Dopo la guerra, il suo impegno per Museo Nazionale. Perché plaudire a questo Museo espri- la verità e la giustizia continua: è testimone nel processo mendo invece perplessità sul proliferare dei Musei dedicati di Berlino del 1921 contro Soghomon Tehlirian, accusato esclusivamente alla Shoah, che rischiano di identificare di aver ucciso l’ex Ministro degli Interni dell’Impero otto- l’ebraismo con l’episodio più tragico della sua storia? La mano, Mehmed Talat Pascià, uno dei tre “Giovani Turchi” risposta è semplice e disarmante: sono passati 100 anni da responsabili dello sterminio. Tehlirian è membro del gruppo allora eppure tante nazioni, tra cui quelle che ci stanno “Nemesi” costituitosi dopo la guerra per denunciare e sta- forse più a cuore come l’Italia e Israele, non hanno ancora nare gli assassini sfuggiti alla giustizia, come Talat, appun- riconosciuto il genocidio degli armeni. to, che si nascondeva in Germania sotto falso nome. Gli “Il Labirinto del Silenzio”, lo straordinario film diretto da atti del processo, culminato con l’assoluzione dell’imputato, Giulio Ricciarelli, ci ha fatto rivivere increduli la difficoltà sono introdotti da Wegner e costituiscono un appassionato che oltre 50 anni fa ha incontrato chi cercava di squarciare atto d’accusa contro il governo ottomano. Non solo. Con- il velo dell’oblio, della rimozione e della negazione della sapevole che un altro genocidio e di ben altre proporzioni Shoah. Come è possibile non vedere, come fece profetica- era alle porte, nel ‘33 Wegner scrive una lettera aperta e mente Armin Wegner, le analogie tra le vicissitudini degli accoratissima a Hitler contro la persecuzione degli ebrei, una scultura astratta a terra fronteggia le frasi dei testi- armeni e quelle degli ebrei? Come è possibile il silenzio di parlando non come ebreo ma come tedesco. In risposta, moni oculari incise nella pietra. Mentre una grande mappa un paese come Israele che fa della Shoah una delle colonne l’arresto e la tortura. Rilasciato nel ‘34, fuggì prima in In- evidenzia i luoghi interessati dagli eventi. Il percorso mu- portanti della sua identità, il cui Monumento nazionale, ghilterra e poi in Italia, a Roma, dove visse fino al 1978, a seale coincide con quello storico: ha un andamento a spi- magnifico esempio di non-finito memoriale, ha accompa- 92 anni. rale, è sobrio, allestito con discrezione, non confonde né gnato la storia dello Stato dalla sua fondazione? Ha proprio La sua documentazione costituisce il cuore del Museo–Isti- soverchia lo spettatore: dai prodromi, i massacri hamidiani ragione Tzvetan Todorov: “la ripetizione rituale del “non tuto sul Genocidio, parte del complesso memoriale e rea- del 1895 e quelli in Cilicia, ad Adana e Aleppo nel 1909, ai bisogna dimenticare” non ha alcuna visibile incidenza sul lizzato solo nel ‘95, a quattro anni dalla conquista dell’in- primi arresti il 24 aprile 1915. Gli intellettuali sono i primi processo di purificazione etnica, di torture e di esecuzioni dipendenza e per commemorare l’80 anniversario degli ec- a essere colpiti: tra loro, Padre Komitas, il musicista che di massa che nello stesso tempo si verificano all’interno cidi. A differenza del memoriale, che si erge sul terreno, amava girare per i villaggi a raccogliere la musica popolare stesso dell’Europa. Figuriamoci se la “ripetizione rituale” il museo, ipogeico, è quasi invisibile. All’ingresso, nel cortile, e tradizionale. Di qui il percorso si inabissa tra le immagini non invita neppure a ricordare.

www.moked.it / P34 SPORT n. 11 | novembre 2016 pagine ebraiche Ciclismo, una Stella scrive la storia Strette di mano negate, sguardi movimento, a chi tra gli organiz- velenosi, la mancata condivisione zatori questa scelta non l’ha pro- di uno spazio in comune con atle- prio digerita e ha dovuto per for- ti di un paese che si detesta visce- za di cose far buon viso a cattivo ralmente e su cui vien facile sca- gioco. ricare il proprio rancore e le pro- Merito soprattutto della capar- prie frustrazioni. L’estate olimpica bietà di Ran Margaliot, 28enne ha confermato come parti consi- team manager dall’ottima parlata stenti del mondo arabo siano an- italiana. Perché c’è molta Italia in cora inquinate da un risentimento questa squadra giovanissima e anti-israeliano che in modo vio- determinata, che si pone l’obiet- lento si ripercuote anche nello tivo di entrare al più presto nel sport ai più alti livelli, contami- circuito Professional (ce la po- nandolo con azioni e comporta- trebbe fare nel 2017) e di correre menti che niente hanno a che fare prima o poi un grande giro. Ma- con l’agonismo, la passione, la vo- gari a tinte rosa. Per gran parte glia di competere ed emergere. dell’anno la sede degli allenamenti Come dimenticare ad esempio la è Lucca. E proprio in Toscana è vicenda del judoka egiziano Islam stata lanciata dal team una sfida el-Shehaby che, battuto, ha nega- emozionante, di cui molto hanno to la mano al collega israeliano parlato i giornali in marzo: una Or Sasson. O ancora la vergogno- ciclopedalata sulla strada del co- sa decisione della federazione li- raggio percorsa da Gino Bartali banese, che si è rifiutata di viag- nei mesi più duri. Da Firenze ad giare assieme alla rappresentativa Assisi, per onorare la memoria di dello Stato ebraico sul pullman un campione Giusto. diretto alla cerimonia inaugurale “Siamo atleti, ma siamo soprat- dei Giochi. Team, la prima squadra israeliana tutto uomini che difendono valori Non il primo, non l’ultimo di una di ciclismo a livello professioni- positivi” spiega Margaliot. Ran è serie di episodi che da tempo or- stico, sia stata vissuta come un fat- una nostra vecchia conoscenza. mai immemorabile gettano un ve- to eclatante. In una nazione nota Lo intervistammo nel 2011, gio- lo di infamia non soltanto su chi per essere la cassaforte e un solido vane gregario del campionissimo li compie ma anche su chi, alme- punto di riferimento logistico-fi- spagnolo Alberto Contador. An- no in teoria, avrebbe il compito nanziario per alcune sigle terro- che quello fu un momento storico di vigilare e intervenire con san- ristiche dell’Islam radicale, gli atleti per il ciclismo israeliano, che ini- zioni più incisive. del team israeliano hanno scritto ziava ad affacciarsi ad alti livelli. Tanto più l’ostilità verso i colori a loro modo una piccola pagina Margaliot era stato individuato di Israele è accentuata, tanto più di storia. Nessun ciclista con la tra tanti. L’ambasciatore ideale per quella che dovrebbe essere la nor- Stella di Davide sul petto (come un movimento in crescita. Sia per- malità diventa invece (tristemente) Guy Sagiv, il giovane campione ché oggettivamente bravo sui pe- un fatto straordinario. nazionale) aveva infatti mai ga- dali, sia per le sue qualità innate Non sorprende quindi che la re- reggiato in un paese arabo con i di leader e motivatore. E oggi ap- cente partecipazione a una corsa colori e i simboli di Israele. pare a tutti ancora più chiaro. Ol- in Qatar del Cycling Academy Un segnale importante a tutto il tre Doha, c’è un futuro radioso. Gino il Giusto, il documentario Rai punta in alto

Tra i cinque finalisti intanto c'è. Ma le contribuito a portare alla luce numerose sorprese potrebbero non finire qui. "Gi- testimonianze inedite sul suo eroismo as- no Bartali, il campione e l'eroe", docu- sieme alla psicologa Sara Funaro, oggi as- mentario di Raidue prodotto in occasio- sessore del Comune di Firenze. “La figura ne dell'ultimo Giorno della Memoria, è di Bartali è tra le più affascinanti del No- infatti in lizza per aggiudicarsi la vitto- vecento. Campione sui pedali e campione ria della 'Guirlande d'Honneur' al pros- di generosità, è il simbolo di un certo mo- simo campionato mondiale della Televi- do di intendere la vita e l’altruismo. Il no- sione, del Cinema, della Cultura e della stro è stato l’omaggio a un grande italia- Comunicazione sportiva che si svolgerà no che è nel cuore di tutti” afferma Mas- il 21 novembre a Milano, con serata con- similiano Boscariol, produttore esecutivo clusiva all'Auditorium della Regione u Il logo Rai e responsabile di un progetto che ha Lombardia. dell’evento, il coinvolto alcuni celebri opinionisti e l’at- Realizzato in stretta collaborazione con giornalista UCEI tore romano Pierfrancesco Favino, inter- la redazione dell'Unione delle Comunità Adam Smulevich prete di Bartali in una fortunata fiction Ebraiche Italiane, il documentario passa durante le riprese; Rai di alcuni anni fa. Significativo che il in rassegna le molte prove di coraggio Pierfrancesco messaggio testimoniato nel documenta- del ciclista fiorentino nei mesi più bui. Favino e rio, andato in onda la sera del 27 gennaio, Tra i protagonisti anche il giornalista UCEI Massimiliano sia stato raccolto in una sede e in un con- Adam Smulevich, che negli scorsi anni ha Boscariol testo così prestigioso.

www.moked.it pagine ebraiche n. 11 | novembre 2016 SAPORI / P35

“Israele, un vino d’eccellenza” oggi riconosciute per La classifica delle eccellenze stilata tore editoriale della rivista, che si In Israele, scrive Wine Spectator, potrebbero sor- il loro pregio fuori dalla redazione è attesa febbril- cimenta in un intenso wine-ta- ci sarebbero oggi tutti gli elementi prendersi per il fat- dal mondo ebraico, mente dalle principali cantine in- sting: un’esperienza piacevole oltre al posto giusto per conquistare im- to che Israele stia tradizionale bacino ternazionali. Ogni anno, esserci o ogni più rosea aspettativa (ventitré portanti fette di mercato: cantine, diventando un d’utenza del vino non esserci può condizionare in- i vini definiti “eccezionali”). Il se- ristoranti e alloggi di qualità in tut- produttore sempre israeliano. È fonda- teri processi decisionali e strategie gno, sottolinea, di una “vera e pro- ta la regione. Ma anche energie più rinomato nel mentale che questa di marketing a media e lunga sca- pria trasformazione di Israele” in fresche e voglia di emergere: ele- mondo. Ma è oggi barriera sia stata fi- denza. questo senso. Da paese di modeste menti imprescindibili per affermar- una realtà inconte- nalmente infranta. Per questo la scelta della presti- prospettive enologiche a vera e si nell’arena globale. stabile. La qualità è in crescita tan- Israele ha soltanto da trarne un giosa rivista americana Wine propria potenza. Spiega Marcus: “Molte persone to che numerose etichette sono vantaggio”. Spectator di dedicare in ottobre la propria copertina ai vini di Israele (il numero è stato stampato Come ti assaggio un buffet alla Knesset alla vigilia di Sukkot) è stata ac- colta con entusiasmo da chi, dal Si chiama “Pinuknesset” (cibo alla Knesset) ed è la possibilità di uno spuntino, si aggiorna il grup- Golan al Negev, di questo vive e gruppo Whats App creato da Shai Doron, ex cor- po, includendo la posizione dell'evento, il tipo nel settore sta investendo molte rispondente parlamentare per il sito Nana10 di cibo servito e se c'è o ci sono guardie lì per risorse per affinare i processi pro- News, con l'obiettivo di assaggiare cibo gratui- proteggerlo. Se possibile, includete anche una duttivi e allinearli a paesi storica- tamente alla Knesset, il parlamento israeliano. foto. Buon appetito a tutti noi”. mente al vertice del settore. Doron ha creato il gruppo per condividere con “Ci sono così tanti eventi organizzati alla Knesset “Surprising Quality From an alcune delle persone vi lavorano tutti gli eventi – ha spiegato Doron – Dalle riunioni ai convegni, Emerging Region” titola WS, dan- in cui, all'interno del grande complesso parla- alle cerimonie, e non si servono solo burekas do conto del fermento e delle in- mentare di Gerusalemme, viene offerto un buffet (finger food diffuso in Medio Oriente): quando coraggianti prospettive che sem- gratuito. arriva in visita l'ambasciatore francese, si apre brano interessare gli addetti ai la- Durante i suoi primi mesi di attività, il gruppo è diventato subito mol- lo champagne; quando c'è una delegazione drusa si possono assaggiare vori nello Stato ebraico. L’appro- to attivo – racconta il sito d'informazione online ynet - e l'idea è stata eccellenti baklava (dolce fatto di pasta di filo)”. Doron in ogni caso fondimento si apre con una testi- anche adottata dal Reichstag tedesco. Queste le regole per “lo scrocco” sottolinea che il gruppo è nato più per divertimento che per altro: monianza di Kim Marcus, diret- scritte da Doron agli altri 75 membri di Pinukesset: “Se si individua “È un modo per passare il tempo e ridere, non siamo mossi dalla fame”.

www.moked.it על שלשה דברים העולם עומד על התּורה ועל העבודה ועל גמילוּת חסדים Su tre cose poggia il mondo, sulla Torah, sul Lavoro e sulla Beneficenza (Pirkei Avot 1;2) CULTURA, MEMORIA, SOLIDARIETÀ

Gli ebrei italiani hanno tanto da trasmettere e da condividere con l’insieme della so‐ cietà. Cultura, arte, lingua, tradizioni e assistenza alle fasce più deboli ed emarginate. Tu puoi prendere parte a questo nostro progetto di vita, fatto di persone e di comu‐ nità, fatto di piccoli e grandi momenti, che legano da oltre due millenni gli ebrei al‐ l’Italia nelle sue molteplici relatà. Sei ancora in tempo per destinare la tua quota dell’Otto per Mille all’Unione delle Comunità Ebraiche italiane. I progetti realizzati grazie ai fondi Otto per Mille sono importanti per tutti coloro che hanno a cuore la laicità e il pluralismo e auspicano stretta sorveglianza contro i razzismi e solidarietà attiva verso le fasce più deboli ed emarginate. Destinare l’Otto per Mille all’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane significa con‐ tribuire alla sopravvivenza di un patrimonio fondamentale, senza il quale l’Italia sa‐ rebbe più povera di valori e lontana da quel modello di tolleranza, progresso e amore per la vita che è per tutti noi il bene più grande.  Perché • Perché l’ebraismo italiano ha radici bimillenarie, è parte integrante della storia ita‐ liana e rappresenta una garanzia di progresso e di libertà, di un futuro migliore per il nostro paese • Perché per avere forza è necessario depositare tutte le dichiarazioni possibili: per ogni dichiarazione l’Ebraismo Italiano riceve un contributo di circa 70 euro senza nessun costo per te • Perché a chi firma questo gesto semplice e importante non costa niente  Come? • Chiedi consiglio al tuo commercialista, al CAF di zona o, se non sei tenuto a pre‐ sentare la dichiarazione dei redditi, consegna l’apposita scheda di destinazione in una busta chiusa ad un ufficio postale • Anche i figli maggiorenni a carico possono esprimere la loro scelta a costo zero  Quando? • Hai tempo fino a tutto settembre; il termine di settembre è quello della spedizione della dichiarazione. Anche se hai già provveduto al pagamento dell’imposta sei an‐ cora in tempo per fare la tua scelta! La tua firma fa la differenza a ALCUNI DEI PROGETTI REALIZZATI IN QUESTI ANNI CON L’8 PER MILLE  Progetto “Tsunami” intervento a sostegno dei bambini nel sud est asiatico colpito dal  CSA Attività di valutazione e terapia per bambini e ragazzi che presentano problematiche maremoto. I soldi sono stati versati alla Protezione Civile che li ha utilizzati per la legate allo sviluppo, al linguaggio e alle capacità di apprendimento. ricostruzione di 6 centri materno-infantili, dedicati all’assistenza alle partorienti e ai neonati  Progetto Cab.s Progetto sociale di recupero di tossicodipendenti nell’area di Matara (Sri Lanka del sud).  Una cultura in tante culture Corso di formazione per insegnanti delle scuole statali di ogni  Progetto “Ospedale” Contributo per la realizzazione di una nuova camera operatoria ordine e grado e classi di alunni per la sperimentazione nell’Ospedale Israelitico Di Roma.  Kolnoa Festival Nuova edizione per il cinema proposto dal Pitigliani. Suddiviso in sezioni  Progetto Radici Assistenza domiciliare ad anziani soli, finalizzata al miglioramento della tematiche, il Pitigliani Kolno’a Festival porta in Italia film israeliani con sottotitoli e film di qualità di vita dell’anziano e alla permanenza nella propria abitazioni. argomento ebraico aggregati secondo percorsi tematici specifici.  Festival Oyoyoy Realizzazione della sesta edizione del Festival internazionale di cultura ebraica OyOyOy!, nel territorio allargato del Monferrato.  Indagine e catalogazione Beni culturali rituali e sinagogali di area emiliano-romagnola e molti molti altri...  VISITA IL SITO WWW.UCEI.IT