Il Vino Aglianico Del Vulture Deve Essere Ottenuto Dalle Uve
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D.P.R. 18 FEBBRAIO 1971 Proposta di Disciplinare di Produzione del Vino a Riconoscimento della denominazione di origine Denominazione di Origine Controllata e Garantita controllata del vino “Aglianico Del Vulture” “Aglianico del Vulture Superiore” e “Aglianico del Vulture Riserva” ARTICOLO 1 – (denominazione) ARTICOLO 1 – (denominazione e vini ) (1) La denominazione di origine controllata “Aglianico (1) La denominazione di origine controllata e garantita del Vulture” è riservata al vino che risponde alle “Aglianico del Vulture ” è riservata al vino già condizioni ed ai requisiti del presente disciplinare di riconosciuto a denominazione di origine controllata produzione. con D.P.R. del 18 febbraio 1971 , che risponde alle condizioni ed ai requisiti del presente disciplinare di produzione e per le seguenti tipologie : - Aglianico del Vulture Superiore - Aglianico del Vulture Riserva. ARTICOLO 2 . – (vitigni ammessi) ARTICOLO 2 . – (base ampelografica ) (1) Il vino Aglianico del Vulture deve essere (1) I vini di cui all’art. 1 devono essere ottenuto ottenuto dalle uve provenienti dal vitigno esclusivamente da uve provenienti dal vitigno Aglianico Aglianico. del Vulture. ARTICOLO 3. - (zona di produzione uve) ARTICOLO 3. - (zona di produzione delle uve) (1) La zona di produzione dell’Aglianico del (1) La zona di produzione dei vini di cui all’art. 1 Vulture comprende l’intero territorio dei comuni comprende l’intero territorio dei comuni di Rionero in di Rionero in Vulture, Barile, Rapolla, Vulture, Barile, Rapolla, Ripacandida, Ginestra, Maschito, Forenza, Acerenza, Melfi, Atella, Venosa, Ripacandida, Ginestra, Maschito, Forenza, Lavello, Palazzo San Gervasio, Banzi, Genzano di Acerenza, Melfi, Atella, Venosa, Lavello, Lucania escluse le tre isole amministrative di Palazzo San Gervasio, Banzi, Genzano di Sant’Ilario, Riparossa e Macchia del comune di Atella. Lucania escluse le tre isole amministrative di Sant’Ilario, Riparossa e Macchia del comune di Atella. ARTICOLO 4. – (viticoltura) ARTICOLO 4. – ( norme per la viticoltura) (1) Le condizioni ambientali e di coltura dei (1) Le condizioni ambientali e di coltura dei vigneti vigneti destinati alla produzione del vino destinati alla produzione dei vini di cui all’art. 1 devono Aglianico del Vulture devono essere quelle essere quelle tradizionali della zona e, comunque, atte a conferire alle uve e al vino derivato le specifiche tradizionali della zona e, comunque, atte a caratteristiche di qualità. conferire alle uve e al vino derivato le specifiche caratteristiche di qualità. (2) Sono pertanto da considerarsi idonei unicamente i vigneti ubicati su terreni collinari di (2) Sono pertanto da considerarsi idonei origine prevalentemente vulcanica e comunque unicamente i vigneti ubicati su terreni collinari di di buona costituzione, situati a un’altitudine tra i origine prevalentemente vulcanica e comunque 200 e i 700 metri s .l. m. iscritti in apposito Albo. di buona costituzione, situati a un’altitudine tra i . 200 e i 700 metri s .l. m.. (3) I sesti di impianto, le forme di allevamento e i sistemi di potatura devono essere quelli (3) I sesti di impianto, le forme di allevamento e generalmente usati o comunque atti a non i sistemi di potatura devono essere quelli modificare le caratteristiche delle uve e del vino. generalmente usati o comunque atti a non modificare le caratteristiche delle uve e del vino. (4) E’ vietata ogni pratica di forzatura e di irrigazione di soccorso. (4) E’ vietata ogni pratica di forzatura. (5) La resa massima di uva ammessa per la produzione del vino a Denominazione di (5) La resa massima di uva ammessa per la Origine Controllata e Garantita “Aglianico produzione del vino Aglianico del Vulture non del Vulture” non deve essere superiore a q.li deve essere superiore a q.li 100 per ettaro di 80 per ettaro di vigneto in coltura vigneto in coltura specializzata. specializzata. (6) Fermo restando il limite massimo sopra (6) Fermo restando il limite massimo sopra indicato, la resa per ettaro di vigneto in coltura indicato, la resa per ettaro di vigneto in promiscua deve essere calcolata, rispetto a quella coltura promiscua deve essere calcolata in specializzata, in rapporto alla effettiva superficie rapporto alla effettiva superficie coperta dalla coperta dalla vite. vite. (7) A detto limite, anche in annate (7) Nelle annate favorevoli i quantitativi di eccezionalmente favorevoli, la resa dovrà essere uva ottenuti e da destinare alla produzione del riportata attraverso una accurata cernita delle vino a denominazione di origine controllata e uve, purché la produzione non superi del 20% il garantita “Vulture” devono essere riportati limite medesimo. nei limiti di cui sopra, purché la produzione globale non superi del 20 % i limiti medesimi, fermi restando i limiti resa uva/vino per il quantitativo di cui trattasi. (8) La resa massima delle uve in vino non deve essere superiore al 70%. (8) La resa massima delle uve in vino non deve essere superiore al 65%, pari a 52 hl per ettaro, qualora la resa superi detto limite decade il diritto alla DOCG per tutto il prodotto. (9) Per i nuovi impianti e i reimpianti la densità dei ceppi per ettaro non può essere inferiore a 3.350 in coltura specializzata. (10) Per i nuovi impianti è consentita la produzione dei vini di cui all’art.1 solo a partire dal 5° anno di età. ARTICOLO 5. – (vinificazione) ARTICOLO 5. – ( norme per la vinificazione) (1) Le operazioni di vinificazione, ivi compreso (1) Le operazioni di vinificazione, di l’invecchiamento obbligatorio, devono essere affinamento obbligatorio e di imbottigliamento effettuate nell’interno della zona di produzione devono essere effettuate nell’ambito della zona delimitata dall’articolo 3. di produzione delimitata dall’articolo 3. (2) Le uve destinate alla vinificazione devono (2) Le uve destinate alla vinificazione devono assicurare al vino Aglianico del Vulture una assicurare ai vini di cui all’art. 1 una gradazione gradazione alcolica complessiva minima naturale alcolica complessiva minima naturale di 13 gradi. di 11,5 gradi. (3) Nella vinificazione e nell’ affinamento obbligatorio sono ammesse soltanto pratiche (3) Nella vinificazione e nell’invecchiamento enologiche leali e costanti, atte a conferire al obbligatorio sono ammesse soltanto le pratiche vino le sue peculiari caratteristiche . enologiche locali, leali e costanti atte a conferire al vino le sue peculiari caratteristiche . (4) Il vino a Denominazione di Origine Controllata e (4) Per avere diritto alla denominazione di Garantita “Aglianico del Vulture” non può essere origine controllata, il vino Aglianico del Vulture immesso al consumo prima del 1° novembre del non può essere immesso al consumo prima del 1° terzo anno successivo a quello di produzione delle novembre dell’anno successivo a quello di uve, dopo un periodo di affinamento obbligatorio di produzione delle uve. almeno 12 mesi in contenitori di legno e almeno 12 mesi in bottiglia per la tipologia “superiore” e non prima del 1° novembre del quinto anno successivo a quello di produzione delle uve, dopo un periodo di affinamento di almeno 24 mesi in contenitori in legno e almeno 24 in bottiglia. ARTICOLO 6 – (caratteristiche del vino al ARTICOLO 6 – (caratteristiche del vino al consumo) consumo) (1) Il vino Aglianico del Vulture all’atto (1 ) Il vino a Denominazione di Origine dell’immissione al consumo deve Controllata e Garantita “Aglianico del rispondere alle seguenti caratteristiche: Vulture”, all’atto dell’immissione al consumo, deve rispondere alle seguenti caratteristiche: • Colore: rosso rubino più o meno intenso o • Colore: rosso rubino intenso tendente al granato vivace, con riflessi arancione dopo granato; con l’evoluzione può assumere l’invecchiamento; riflessi aranciati; • Odore: vinoso con profumo delicato • Profumo: tipico, gradevole ed intenso; caratteristico e che migliora con • Sapore: secco, giustamente tannico, l’invecchiamento; sapido, persistente; armonico e vellutato • Sapore: asciutto, sapido, fresco, armonico, con l’affinamento, in relazione alla giustamente tannico, che tende al vellutato conservazione in recipienti di legno il con l’invecchiamento. sapore dei vini può rilevare lieve sentore • Può anche essere leggermente amabile e in di legno tal caso il contenuto zuccherino non deve • Titolo alcoolometrico volumico minima 13 superare i 10 g per litro, %; • Gradazione alcolica complessiva minima • Acidità totale minima 4,5 g/l; 11,5; • Estratto non riduttore minimo 26 g/l. • Acidità totale minima 5 per mille; • Estratto secco netto minimo 22 per mille; (2) E’ in facoltà del Ministro dell’Agricoltura e delle Foreste, con proprio decreto, di modificare i limiti sopra indicati per l’acidità totale e (2) E’ in facoltà del Ministro dell’Agricoltura e l’estratto secco netto. delle Foreste, con proprio decreto, di modificare i limiti sopra indicati per l’acidità totale e l’estratto secco netto. ARTICOLO 7. – (“Vecchio” e “Riserva”) ARTICOLO 7. – (Etichettatura designazione e presentazione ) (1) Il vino Aglianico del Vulture, ottenuto da (1) Nella presentazione e designazione dei uve aventi gradazione alcolica complessiva vini di cui all’art. 1, è vietata l’aggiunta di minima naturale di gradi 12, invecchiato per qualsiasi qualificazione aggiuntiva diversa da almeno tre anni, di cui due in botti di legno, quelle previste dal disciplinare, ivi compresi potrà portare in etichetta la qualifica di gli aggettivi “extra, fine, scelto, selezionato e “vecchio”, e se invecchiato di almeno cinque similari”. anni – di cui sempre due in botti