Paternity in Sanguineti and the Novecento Tradition
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The Surreal Voice in Milan's Itinerant Poetics: Delio Tessa to Franco Loi
City University of New York (CUNY) CUNY Academic Works Dissertations, Theses, and Capstone Projects CUNY Graduate Center 2-2021 The Surreal Voice in Milan's Itinerant Poetics: Delio Tessa to Franco Loi Jason Collins The Graduate Center, City University of New York How does access to this work benefit ou?y Let us know! More information about this work at: https://academicworks.cuny.edu/gc_etds/4143 Discover additional works at: https://academicworks.cuny.edu This work is made publicly available by the City University of New York (CUNY). Contact: [email protected] THE SURREALIST VOICE IN MILAN’S ITINERANT POETICS: DELIO TESSA TO FRANCO LOI by JASON M. COLLINS A dissertation submitted to the Graduate Faculty in Comparative Literature in partial fulfillment of the requirements for the degree of Doctor of Philosophy, The City University of New York 2021 i © 2021 JASON M. COLLINS All Rights Reserved ii The Surreal Voice in Milan’s Itinerant Poetics: Delio Tessa to Franco Loi by Jason M. Collins This manuscript has been read and accepted for the Graduate Faculty in Comparative Literature in satisfaction of the dissertation requirement for the degree of Doctor of Philosophy _________________ ____________Paolo Fasoli___________ Date Chair of Examining Committee _________________ ____________Giancarlo Lombardi_____ Date Executive Officer Supervisory Committee Paolo Fasoli André Aciman Hermann Haller THE CITY UNIVERSITY OF NEW YORK iii ABSTRACT The Surreal Voice in Milan’s Itinerant Poetics: Delio Tessa to Franco Loi by Jason M. Collins Advisor: Paolo Fasoli Over the course of Italy’s linguistic history, dialect literature has evolved a s a genre unto itself. -
F O Gli 35 /2014
Fogli Biblioteca Salita dei Frati di Lugano Rivista dell’Associazione Contributi Mario Botta, Biblioteche [p. 1] / Marina Bernasconi Reusser, Laura Luraschi Barro, Luciana Pedroia, La biblioteca della Madonna del Sasso di Locarno-Orselina. Note su un progetto in corso [p. 4] / Theo Mäusli, Archivi radiotelevisivi come memoria 3 5 /2014 collettiva [p. 24] / Rromir Imami, Un progetto per avvi- cinare il pubblico ai manoscritti: da e-codices a Flickr [p. 31] / Per Giovanni Pozzi Fabio Soldini, Giovanni Pozzi e Giorgio Orelli lettori reciproci. Testimonianze epistolari [p. 39] /Rara et curiosa Fabio Soldini, Due rari opuscoli goldoniani del 1760 [p. 59] / In biblioteca Enrico Tallone, Con i Manuali talloniani nella foresta di caratteri, carte e inchiostri [p. 64] / Fernando Lepori, Incontri in biblioteca [p. 72] / Alessandro Soldini, Le esposizioni nel porticato della biblioteca [p. 77] / Cronaca sociale Relazione del Comitato [p. 83] / Conti [p. 90]/ Nuove accessioni Pubblicazioni entrate in biblioteca nel 2013 [p. 92] Fogli Progetto grafico Rivista dell’Associazione Marco Zürcher Biblioteca Salita dei studio CCRZ, Balerna Frati di Lugano. Esce di www.ccrz.ch regola una volta all’anno; Impaginazione ogni fascicolo costa Marina Barbieri 7 franchi; ai membri dell’Associazione è Stampa e confezione inviato gratuitamente. Progetto Stampa, Chiasso È consultabile sul sito Carte www.fogli.ch Rives Vergé, 220 e 120 g/m2 Munken Lynx, 80 g/m2 ISSN Tiratura Edizione stampata: 1’200 copie 2235-4697 Edizione online: In copertina 2235-5189 Lettera autografa -
Luca Clerici APPARIZIONE E VISIONE. VITA E OPERE DI ANNA MARIA ORTESE A
Luca Clerici APPARIZIONE E VISIONE. VITA E OPERE DI ANNA MARIA ORTESE A. Mondadori, Milano 2002. Il 2002 è stato l’anno editoriale delle biografie di due donne solitarie, appartenute al Novecento e in fuga dal Novecento: Cristina Campo e Anna Maria Ortese. Della prima ci siamo occupati con un’intervista a Cristina De Stefano, autrice di Belinda e il mostro. Vita segreta di Cristina Campo pubblicata da Adelphi. Della seconda, Apparizione e visione. Vita e opere di Anna Maria Ortese, edita da Mondadori, è autore Luca Clerici, un’esegeta della scrittrice, a cui si deve anche una preziosa antologia degli scritti di viaggio, La lente scura (Milano, Marcos y Marcos, 1991). Clerici è uno studioso audace, e come gli audaci ha avuto dalla sua parte la fortuna, che gli ha permesso di recuperare e leggere oltre settecentocinquanta lettere autografe, che si riferiscono ai diversi e lontani periodi della sua vita. Dagli anni napoletani, quando giovinetta frequenta Palazzo Filomarino di casa Croce, agli anni romani e veneziani, ospite di Paola Masino e dello scrittore Massimo Bontempelli, che le apre le porte della letteratura, favorendo la pubblicazione di Angelici dolori. Dall’amicizia con Pasquale Prunas e con i giovani scrittori napoletani (Compagnone, La Capria) riuniti attorno alla rivista «Sud», alle prime apparizioni milanesi, dove incontra Quasimodo e la danzatrice Maria Cumani, Elio Vittorini e Alfonso Gatto. Queste lettere, che formano una mappa labirintica, permettono a Clerici di ricostruire minuziosamente il reticolo fittissimo dei suoi spostamenti, da una città a un’altra, dei rapporti burrascosi con i suoi editori, con gli altri scrittori; le moltissime incomprensioni, i disagi, i tormenti di un’anima inquieta e vagabonda, che la vita umilia, esacerba, mette in ginocchio. -
Elio Gioanola Carlo Bo Charles Singleton Gianfranco Contini
Elio Gioanola Introduzione Carlo Bo Ricordo di Eugenio Montale Charles Singleton Quelli che restano Gianfranco Contini Lettere di Eugenio Montale Vittorio Sereni Il nostro debito verso Montale Vittore Branca Montale crìtico di teatro Andrea Zanzotto La freccia dei diari Luciano Erba Una forma di felicità, non un oggetto di giudizio Piero Bigongiari Montale tra il continuo e il discontinuo Giovanni Macchia La stanza dell'Amiata Ettore Bonora Un grande trìttico al centro della « Bufera » (La primavera hitleriana, Iride, L'orto) Silvio Guarnieri Con Montale a Firenze http://d-nb.info/945512643 Pier Vincenzo Mengaldo La panchina e i morti (su una versione di Montale) Angelo Jacomuzzi Incontro - Per una costante della poesia montaliana Marco Forti Per « Diario del '71 » Giorgio Bàrberi Squarotti Montale o il superamento del soggetto Silvio Ramat Da Arsenio a Gerti Mario Martelli L'autocitazione nel secondo Montale Rosanna Bettarini Un altro lapillo Glauco Cambon Ancora su « Iride », frammento di Apocalisse Mladen Machiedo Una lettera dì Eugenio Montale (e documenti circostanti) Claudio Scarpati Sullo stilnovismo di Montale Gilberto Lonardi L'altra Madre Luciano Rebay Montale, Clizia e l'America Stefano Agosti Tom beau Maria Antonietta Grignani Occasioni diacroniche nella poesia di Montale Claudio Marabini Montale giornalista Gilberto Finzi Un'intervista del 1964 Franco Croce Satura Edoardo Sanguineti Tombeau di Eusebio Giuseppe Savoca L'ombra viva della bufera Oreste Macrì Sulla poetica di Eugenio Montale attraverso gli scritti critici Laura Barile Primi versi di Eugenio Montale Emerico Giachery La poesia di Montale e il senso dell'Europa Giovanni Bonalumi In margine al « Povero Nestoriano smarrito » Lorenzo Greco Tempo e «fuor del tempo» nell'ultimo Montale . -
Milan Celtic in Origin, Milan Was Acquired by Rome in 197 B.C. an Important Center During the Roman Era (Mediolânum Or Mediola
1 Milan Celtic in origin, Milan was acquired by Rome in 197 B.C. An important center during the Roman era (Mediolânum or Mediolanium), and after having declined as a medieval village, it began to prosper as an archiepiscopal and consular town between the tenth and eleventh centuries. It led the struggle of the Italian cities against the Emperor Frederick I (Barbarossa) at Legnano (1176), securing Italian independence in the Peace of Constance (1183), but the commune was undermined by social unrest. During the thirteenth century, the Visconti and Della Torre families fought to impose their lordship or signoria. The Viscontis prevailed, and under their dominion Milan then became the Renaissance ducal power that served as a concrete reference for the fairy-like atmosphere of Shakespeare’s The Tempest. Meanwhile, Milan’s archbishopric was influential, and Carlo Borromeo (1538-1584) became a leading figure during the counter-Reformation. Having passed through the rule of the Sforzas (Francesco Sforza ruled until the city was captured by Louis XII of France in 1498) and the domination of the Hapsburgs, which ended in 1713 with the war of the Spanish Succession, Milan saw the establishment of Austrian rule. The enlightened rule of both Hapsburg emperors (Maria Theresa and Joseph II) encouraged the flowering of enlightenment culture, which Lombard reformers such as the Verri brothers, Cesare Beccaria, and the entire group of intellectuals active around the journal Il caffè bequeathed to Milan during the Jacobin and romantic periods. In fact, the city which fascinated Stendhal when he visited it in 1800 as a second lieutenant in the Napoleonic army became, between the end of the eighteenth century and the beginning of the nineteenth century, a reference point in the cultural and social field. -
Maurizio Basili Ultimissimo
Le tesi Portaparole © Portaparole 00178 Roma Via Tropea, 35 Tel 06 90286666 www.portaparole.it [email protected] isbn 978-88-97539-32-2 1a edizione gennaio 2014 Stampa Ebod / Milano 2 Maurizio Basili La Letteratura Svizzera dal 1945 ai giorni nostri 3 Ringrazio la Professoressa Elisabetta Sibilio per aver sempre seguito e incoraggiato la mia ricerca, per i consigli e le osservazioni indispensabili alla stesura del presente lavoro. Ringrazio Anna Fattori per la gratificante stima accordatami e per il costante sostegno intellettuale e morale senza il quale non sarei mai riuscito a portare a termine questo mio lavoro. Ringrazio Rosella Tinaburri, Micaela Latini e gli altri studiosi per tutti i consigli su aspetti particolari della ricerca. Ringrazio infine tutti coloro che, pur non avendo a che fare direttamente con il libro, hanno attraversato la vita dell’autore infondendo coraggio. 4 INDICE CAPITOLO PRIMO SULL’ESISTENZA DI UNA LETTERATURA SVIZZERA 11 1.1 Contro una letteratura svizzera 13 1.2 Per una letteratura svizzera 23 1.3 Sull’esistenza di un “canone elvetico” 35 1.4 Quattro lingue, una nazione 45 1.4.1 Caratteristiche dello Schweizerdeutsch 46 1.4.2 Il francese parlato in Svizzera 50 1.4.3 L’italiano del Ticino e dei Grigioni 55 1.4.4 Il romancio: lingua o dialetto? 59 1.4.5 La traduzione all’interno della Svizzera 61 - La traduzione in Romandia 62 - La traduzione nella Svizzera tedesca 67 - Traduzione e Svizzera italiana 69 - Iniziative a favore della traduzione 71 CAPITOLO SECONDO IL RAPPORTO TRA PATRIA E INTELLETTUALI 77 2.1 Gli intellettuali e la madrepatria 79 2.2 La ristrettezza elvetica e le sue conseguenze 83 2.3 Personaggi in fuga: 2.3.1 L’interiorità 102 2.3.2 L’altrove 111 2.4 Scrittori all’estero: 2.4.1 Il viaggio a Roma 120 2.4.2 Parigi e gli intellettuali svizzeri 129 2.4.3 La Berlino degli elvetici 137 2.5 Letteratura di viaggio. -
Rai Ufficio Stampa
RAI TECHE: ON LINE TUTTO L’APPRODO LETTERARIO “Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale/e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino” : sono tra i più noti versi del premio Nobel per la Letteratura Eugenio Montale, tratti dalla seconda serie della raccolta Xenia . Versi che hanno un posto anche nella storia della Rai, perché le quattordici poesie di Xenia II furono pubblicate, per la prima volta nella loro completezza, da L’Approdo Letterario , il trimestrale uscito dal 1952 al 1977 - inizialmente come versione stampata dell’omonima trasmissione radiofonica - e dedicato alla letteratura italiana e straniera, ma anche alla storia, alle arti figurative, al teatro e al cinema. Con firme prestigiose: Riccardo Bacchelli, Emilio Cecchi, Giuseppe De Robertis, Giuseppe Ungaretti, Diego Valeri, Alberto Moravia, Gianfranco Contini, Carlo Bo, Mario Luzi e Goffredo Petrassi. Un pezzo di storia della cultura italiana che le Teche Rai mettono a disposizione di appassionati, studenti, ricercatori e pubblico – integralmente e gratuitamente - al sito www.approdoletterario.teche.rai.it . Il sito ripropone tutti i numeri della rivista: saggi, poesie, interviste, rassegne letterarie italiane e straniere. Tra i saggi che si possono nuovamente “sfogliare”, quelli su Carlo Carrà, di Roberto Longhi e Alfonso Gatto sul n.34 del 1966 o gli articoli per la morte di Giacomo Debenedetti sul n.39 nel 1967, senza dimenticare i numeri con inediti di Ungaretti e brani della sua traduzione, o la pubblicazione di Xenia di Montale sul n.42 del 1968. Nel ‘63 venne, inoltre, dedicato un numero intero a Manzoni e – nel ‘72 – a Ungaretti. -
11 Lanfranco Binni, La Protesta Di Walter Binni. Una Biografia 13 Premessa 15 1 • Un Inizio Autobiografico
INDICE 11 Lanfranco Binni, La protesta di Walter Binni. Una biografia 13 Premessa 15 1 • Un inizio autobiografico. Schegge di ricordi 37 2. «Ilporto è la furia del mare». L'incontro con Aldo Capitini 39 3. Binni normalista: ritratto del critico da giovane 45 4. La cospirazione antifascista e il liberalsocialismo 50 5- La Resistenza 53 6. Liberalsocialisti e liberalproprietari. Binni socialista 61 7. All'Assemblea costituente 67 8. A Genova 71 9. Binni all'Università di Firenze, «socialista senza tessera» 74 10. L'adesione al Psi e Li battaglia per la democratizzazione dell'università 80 11. Costume e cultura: una polemica 84 12. A Roma 87 13. L'assassinio di Paolo Rossi 95 14. // Sessantotto a Roma 100 15. La nuova sinistra e gli anni settanta 110 16.// riflusso degli anni ottanta 116 17'. //pensiero dominante \TJ 18. Millenovecentonovantasette 135 19. Quasi un racconto 143 Tracce per una biografia. Lettere a Walter Binni (1931-1997) 145 Premessa 147 1. Aldo Capitini, 12 agosto 1931 149 2. Gaetano Chiavacci, 18 settembre 1931 150 3. Aldo Capitini, 6 novembre 1931 151 4. Attilio Momigliano, 17 novembre 1934 151 5. Giorgio Pasquali, 10 agosto 1935 154 6. Luigi Russo, 4 ottobre 1935 156 7. Luigi Russo, 29 febbraio 1936 156 8. Eugenio Montale, 6 novembre 1936 157 9. Luigi Russo, 9 novembre 1939 158 10. Carlo Ludovico Ragghianti, 3 dicembre 1939 159 11. Giuseppe Dessi, 26 marzo 1940 160 12. Arrigo Benedetti, 3 aprile 1940 161 13. Pietro Pancrazi, 3 luglio 1940 162 14. Luigi Russo, 10 luglio 1940 163 15. Luigi Russo, 24 agosto 1940 163 16. -
Poetry and the Visual in 1950S and 1960S Italian Experimental Writers
The Photographic Eye: Poetry and the Visual in 1950s and 1960s Italian Experimental Writers Elena Carletti Faculty of Arts and Social Sciences The University of Sydney A thesis submitted in fulfilment of the requirements for the degree of Doctor of Philosophy 2020 This is to certify that to the best of my knowledge, the content of this thesis is my own work. This thesis has not been submitted for any degree or other purposes. I certify that the intellectual content of this thesis is the product of my own work and that all the assistance received in preparing this thesis and sources have been acknowledged. I acknowledge that this thesis has been read and proofread by Dr. Nina Seja. I acknowledge that parts of the analysis on Amelia Rosselli, contained in Chapter Four, have been used in the following publication: Carletti, Elena. “Photography and ‘Spazi metrici.’” In Deconstructing the Model in 20th and 20st-Century Italian Experimental Writings, edited by Beppe Cavatorta and Federica Santini, 82– 101. Newcastle upon Tyne: Cambridge Scholars Publishing, 2019. Abstract This PhD thesis argues that, in the 1950s and 1960s, several Italian experimental writers developed photographic and cinematic modes of writing with the aim to innovate poetic form and content. By adopting an interdisciplinary framework, which intersects literary studies with visual and intermedial studies, this thesis analyses the works of Antonio Porta, Amelia Rosselli, and Edoardo Sanguineti. These authors were particularly sensitive to photographic and cinematic media, which inspired their poetics. Antonio Porta’s poetry, for instance, develops in dialogue with the photographic culture of the time, and makes references to the photographs of crime news. -
Cittaemoderno-Bozzaprogramma Rev1merola Copia
MOD-SOCIETÀ ITALIANA PER LO STUDIO DELLA MODERNITÀ LETTERARIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL «SACRO CUORE» COMUNE DI SESTO SAN GIOVANNI LA CITTÀ E L’ESPERIENZA DEL MODERNO XII CONVEGNO INTERNAZIONALE DI STUDI MILANO 15-18 GIUGNO 2010 1 15 giugno Università degli Studi di Milano Sessione plenaria Sala Napoleonica (Via Sant'Antonio, 12 ) Sessione plenaria Ore 14.30 Presiede VITTORIO SPINAZZOLA (Università degli Studi di Milano) Saluti delle autorità: ENRICO DECLEVA (Rettore dell’Università degli Studi di Milano) ELIO FRANZINI (Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia) GIOVANNA ROSA (Direttore del Dipartimento di Filologia moderna) MAX BRUSCHI (Consigliere del Ministro Gelmini) MASSIMO FUSILLO (Presidente dell’Associazione per gli studi di Teoria e Storia comparata della Letteratura) SILVIA MORGANA (Presidente dell’ASLI) GIANNI PUGLISI (Presidente della Consulta universitaria di Critica letteraria e Letterature comparate) ANGELO R. PUPINO (Presidente della MOD) AMEDEO QUONDAM (Presidente dell’ADI) DENIS FERRARIS (Université Sorbonne Nouvelle-Paris 3), L’Oro e il Piombo: della città come paradigma dell’ambiguità SANDRO MAXIA (Università degli Studi di Cagliari), La città in Bontempelli Pausa ANTONIO SACCONE (Università di Napoli Federico II), Il moderno e le nuove percezioni dello spazio e del tempo: la città dei futuristi CLELIA MARTIGNONI (Università degli Studi di Pavia), Percezioni della metropoli e della modernità nella po- esia del secondo Novecento 2 16 giugno Università degli Studi di Milano-Bicocca Piazza Ateneo Nuovo, 1 Sessione plenaria Edificio U6, Aula 4 (Aula Martini) Ore 8.45 Presiede MARIO BARENGHI (Università degli Studi di Milano-Bicocca) Saluti delle autorità: MARCELLO FONTANESI (Rettore dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca) SUSANNA MANTOVANI (ProRettore dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca) SILVIA KANIZSA (Preside della Facoltà di Scienze della Formazione) GUIDO MARTINOTTI (Istituto Italiano di Scienze Umane), Lantello danle metro. -
Giuseppe Carrara
LA LINGUA DELLA MILITANZA. EDOARDO SANGUINETI PUBBLICISTA (1973-1982) Giuseppe Carrara 1. SAPER BENE COME SCRIVERE MALE Sul numero del 29 settembre 1978 dell’“Europeo” viene pubblicata una lettera inviata alla redazione del giornale da un lettore, tale Mario Faini da Brescia, verosimilmente lo storico e scrittore, in cui si lamentava il diritto a maltrattare la lingua (e soprattutto a ignorare il congiuntivo), non più riservato ai presentatori televisivi, ma ora esteso, per via degli articoli firmati Edoardo Sanguineti, anche ai collaboratori del settimanale. La lettera era accompagnata dalla pronta risposta di Sanguineti: Con la grave autorevolezza che in me discende dalla professione di professore universitario, accerterò come documentabile, e documentata di fatto, una forte tendenza depressiva di massa, e di massima, nell’uso italiano del congiuntivo: in altro io non pecco, ove mai pecchi, se non nel favorire talora, mimando l’oralità, la diffusione scritta dell’irreversibile fenomeno. Con la filosofia libertina, e il filosofico libertinaggio, invece, che in me si connette con lo statuto di scrittore, applicherò alla lingua, e più alla grammatica, l’ellenica sentenza memorabile, che nacque, se non m’inganno, a proposito di puttane e che qui trascrivo scandalosamente, a caldo e a calco, per lo scandalizzato mio recensore: ‘Ho, non sono avuto’. Grave errore sarebbe, comunque, presso chi mi leggesse, il credere di poter ritrovare nel mio dettato un qualche incitamento a delinquere, ovvero a maltrattare, senza fondato motivo, così le grammatiche come le puttane. Alle quali une ed altro porto del pari, ancorché di lontano, il debito rispetto. (Sanguineti, 1985: 154) Accuse alla scrittura giornalistica di Sanguineti non erano infrequenti, e alla sciatteria imputata da Mario Faini si accompagnava anche la critica alle «interrogazioni retoriche e piuttosto tortuose» denunciate da Annabella Rossi sulle pagine dell’“Unità”. -
Pubblicazioni
PUBBLICAZIONI Vengono segnalate, in ordine alfabetico per autore (o curatore), quel- le contenenti materiali conservati nell’AP della BCLu e strettamente collegate a Prezzolini, Flaiano, Ceronetti, Chiesa ecc. Le pubblicazioni seguite dalle sigle dei vari Fondi includono docu- menti presi dai Fondi stessi. m.[ario] a.[gliati], Corsivetti. Tra Francesco Chiesa e Gonzague de Reynold, “Il Cantonetto”, a.LII, n.1, settembre 2005, pp.19-23 [Si veda anche l’articolo di Mattia Piattini sui rapporti tra de Reynold e Chiesa apparso in “Cartevive” n.36, settembre 2004, pp.27-38] Un umanista del ‘900. Scritti su e di Guglielmo Alberti, a cura di Ersi- lia Alessandrone Perona e Francesco Alberti La Marmora, Milano E- dizioni Gabriele Mazzotta, 2005 (€ 18,00) [Contiene, oltre alla Presentazione, i testi di: F. ALBERTI LA MARMO- RA, Scoprire Guglielmo Alberti; E. ALESSANDRONE PERONA, Profilo di Guglielmo Alberti; GIAN CARLO JOCTEAU, Dentro e fuori l’aristocrazia; ANTONIO DEBENEDETTI, Gli Anni Trenta nelle opere di un protagonista; PAOLA FRANDINI, Guglielmo Alberti e Giacomo De- benedetti; F. ALBERTI LA MARMORA, Guglielmo Alberti e “l’avventura cinematografica”: ricordi di Suso Cecchi D’Amico; NELLY VALSANGIACOMO, Gli intellettuali italiani e il rifugio in Sviz- zera durante il fascismo; ARNALDO DI BENEDETTO, Guglielmo Alberti letterato; MARZIANO GUGLIELMINETTI, Il Manzoni di Alberti; PIERPA- OLO BENEDETTO, Un fatto personale; Testimonianze di: Norberto Bobbio, Vittore Branca, Georges Cottier, O.P., don Arrigo Chierega- gatti, Augusta Poma Carandini; Scritti di Guglielmo Alberti [La colla- borazione a “Cultura e Azione”; Trent’anni dopo; Ricordi e caratte- ri], con Nota ai testi a cura di E.