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RIFACIMENTO METANODOTTO RAVENNA - CHIETI TRATTO RAVENNA – JESI DN 650 (26”), DP 75 bar ed opere connesse

Tratto di percorrenza in Regione

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA

RELAZIONE ALLEGATO 1: Carta del rischio archeologico ALLEGATO 2: Carta della visibilità archeologica del suolo

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (VIARCH)

I N D I C E

1 PREMESSA ...... 4 2 SINTESI ILLUSTRATIVA DEL PROGETTO ...... 7 2.1 DATI PROGETTUALI...... 7 2.1.1 Profondità degli scavi ...... 8 3 LA VERIFICA PREVENTIVA DELL’INTERESSE ARCHEOLOGICO ...... 10 3.1 METODOLOGIA ...... 10 4 RICERCA BIBLIOGRAFICA E ARCHIVISTICA ...... 12 4.1 CARATTERI AMBIENTALI E GEOMORFOLOGICI ...... 13 4.2 DATI TOPOGRAFICI E TOPONOMASTICI ...... 13 4.2.1 Viabilità antica ...... 13 4.2.2 Centuriazione ...... 14 4.2.3 Toponomastica di formazione antica e medievale...... 14 4.3 DATI ARCHEOLOGICI ...... 14 4.3.1 Comune di (PU) ...... 16 4.3.2 Comune di (AN) ...... 17 4.3.3 Comune di (PU)...... 17 4.3.4 Comune di Monterado (AN) ...... 18 4.3.5 Comune di Senigallia (AN) ...... 19 4.3.6 Comune di Morro d’Alba (AN) ...... 26 4.3.7 Comune di Monte San Vito (AN) ...... 27 4.3.8 Comune di Chiaravalle (AN) ...... 29 4.3.9 Comune di Jesi (AN) ...... 30 4.3.10 Comune di Osimo (AN) ...... 30 4.4 VINCOLI E TUTELE...... 32 4.5 BIBLIOGRAFIA ...... 33 5 FOTOINTERPRETAZIONE ...... 35 5.1 METODOLOGIA ...... 35 5.2 SCHEDE DI ANOMALIA FOTOGRAFICA ...... 36 5.2.1 Comune di (PU) ...... 37 5.2.2 Comune di (PU) ...... 39 5.2.3 Comune di (PU) ...... 45 5.2.4 Comune di Fano (PU) ...... 49 5.2.5 Comune di Cartoceto (PU) ...... 53 5.2.6 Comune di San Costanzo (PU)...... 54 5.2.7 Comuni di Monteporzio e Monterado (PU) ...... 56 5.2.8 Comune di Senigallia (AN) ...... 58 5.2.9 Comune di Monte San Vito (AN) ...... 62 5.2.10 Comune di Jesi (AN) ...... 63

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5.2.11 Comune di Osimo (AN) ...... 64 5.3 ESITI ...... 65 6 RICOGNIZIONE ARCHEOLOGICA DI SUPERFICIE ...... 67 6.1 METODOLOGIA ...... 67 6.2 SCHEDE DA RICOGNIZIONE DI SUPERFICIE ...... 68 6.2.1 Comune di Tavullia (PU) ...... 70 6.2.2 Comune di Senigallia (AN) ...... 71 6.2.3 Comune di Trecastelli (Castel Colonna) (AN) ...... 72 6.3 ESITI ...... 73 7 VALUTAZIONE DEL POTENZIALE ARCHEOLOGICO ...... 80 7.1 INDIVIDUAZIONE DEL “RISCHIO” / IMPATTO ARCHEOLOGICO ...... 80

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1 PREMESSA

Il presente elaborato illustra gli sviluppi e gli esiti della verifica preventiva dell’interesse archeologico eseguita ai sensi dell’art. 25 del D.lgs. 50/2016 nell’ambito della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) del progetto relativo al rifacimento del Metanodotto Ravenna-Chieti DN 650 (26”) MOP 70 bar, nel tracciato fornito del Metanodotto Ravenna-Chieti DN 650 (26”), DP 75 bar, lungo 142,600 km e opere connesse.

Il progetto attraversa la Regioni Emilia Romagna nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, e la Regione Marche nelle province di Pesaro-, e Macerata (Figura 1).

Il presente documento e gli elaborati cartografici (Allegati 1-2) considera nello specifico il tratto di percorrenza del tracciato nella Regione Marche nei territori amministrativi indicati nella Tabella 1.

In conformità a quanto previsto dall’art. 25, comma 1, del D.lgs. 50/2016, si è svolta in questa sede la prima fase delle indagini archeologiche indirette, comprendenti la raccolta dei dati di archivio e bibliografici reperibili, le fotointerpretazioni, la lettura della geomorfologia del territorio e l’esito delle ricognizioni volte all’osservazione dei terreni. Tali attività sono state eseguite relativamente alla linea principale in progetto DN 650 (26”), alle condotte derivate in progetto e alle aree di nuova occupazione di suolo (piazzole di stoccaggio, strade di accesso agli impianti).

La presente relazione archeologica è curata e sottoscritta dalla dott.ssa Barbara Sassi di AR/S Archeosistemi S.C. di Reggio Emilia, in possesso dei requisiti di cui all’art. 25, comma 2, del D.lgs. 50/2016.1

I responsabili dell’istruttoria e della procedura per la tutela archeologica sono i funzionari archeologi competenti per territorio dott. M.G. Cerquetti, R. Ciuccarelli, S. Finocchi e I. Venanzoni della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche.

Il Referente per la Committenza SNAM è l’ing. Enzo Serafini.

1 Iscrizione n. 698 del 04/10/2010 dell’Elenco degli operatori abilitati alla redazione del documento di valutazione archeologica nel progetto preliminare di opera pubblica della Direzione Generale educazione e ricerca del MiBACT.

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Figura 1 – Inquadramento territoriale del tracciato principale in progetto

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Tabella 1 – Territori amministrativi interessati dal progetto

PROVINCIA Comune PESARO-URBINO Tavullia PESARO-URBINO Gradara PESARO-URBINO Pesaro PESARO-URBINO Monteciccardo PESARO-URBINO PESARO-URBINO Fano PESARO-URBINO Cartoceto PESARO-URBINO Piagge PESARO-URBINO San Giorgio di Pesaro PESARO-URBINO San Costanzo PESARO-URBINO ANCONA Trecastelli (Monterado) ANCONA Trecastelli (Castel Colonna) ANCONA Senigallia ANCONA Morro d’Alba ANCONA Monte San Vito ANCONA Chiaravalle ANCONA Jesi ANCONA Camerata Picena ANCONA Agugliano ANCONA Osimo MACERATA Recanati

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2 SINTESI ILLUSTRATIVA DEL PROGETTO

Il presente capitolo rappresenta uno stralcio illustrativo del progetto fornito da Technip Direzione Lavori S.p.A. e ritenuto sufficiente ai fini archeologici (D.lgs. 50/2016, art. 25, comma 1).

Nel suo complesso, il progetto prevede la sostituzione del metanodotto in esercizio “Ravenna-Chieti, tratto Ravenna-Jesi, DN 650 (26”), MOP 70 bar" sfruttando, per quanto possibile, lo stesso corridoio territoriale individuato dalla condotta esistente per una lunghezza complessiva di 142,600 km, e una serie di nuovi tratti di linee secondarie (Tabella 2). Sono inoltre previsti piazzole di stoccaggio per le tubazioni e depositi temporanei, strade di accesso agli impianti di linea e strade di accesso provvisorio. Per queste opere il progetto prevede scavi di limitata entità (per cui v. Paragrafo 2.1.1).

Si precisa che già in fase di verifica della fattibilità tecnica, si è proceduto ad evitare, per quanto possibile, le aree archeologiche verificabili nei vigenti strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica.

2.1 DATI PROGETTUALI

La costruzione ed il mantenimento di un metanodotto sui fondi privati sono legittimati da una servitù il cui esercizio, lasciate inalterate le possibilità di sfruttamento agricolo di questi fondi, limita la fabbricazione nell’ambito di una fascia di asservimento a cavallo della condotta (servitù non aedificandi).

L’ampiezza di tale fascia varia in rapporto al diametro ed alla pressione di esercizio del metanodotto in accordo alle vigenti normative di legge. Nel caso in oggetto, le aree di passaggio normale saranno le seguenti:

• Fascia lavori normale: 24 m (10 m + 14 m); • Fascia lavori ristretta in corrispondenza di recettori o aree urbanizzate: 20 m (12 m + 8 m); • Fascia lavori allargata, prima e dopo le trenchless e per i tratti da realizzare con TOC/spingitubo/cielo aperto in corrispondenza di viabilità principale, ferrovie, corsi d’acqua e canali di bonifica importanti;

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Lungo l’intero tratto sono stati previsti impianti e punti di linea così contraddistinti:

• PIDI Punto di intercettazione di derivazione importante, dimensioni indicative: 15x22 m; • PIDA Punto di intercettazione con discaggio di allacciamento, dimensioni indicative: 4x6 m; • PIDS Punto di intercettazione e derivazione semplice, dimensioni indicative: 4x6 m; • PIL: Punto di intercettazione di linea, dimensioni indicative: 12x17 m.

Le dimensioni si riferiscono all’ingombro totale dell’impianto, corrispondente alla superficie delle aree recintate.

Sono inoltre previste infrastrutture provvisorie, ovvero le piazzole di stoccaggio per l’accatastamento delle tubazioni (P), della raccorderia, ecc. Le piazzole saranno realizzate a ridosso di strade percorribili dai mezzi adibiti al trasporto dei materiali. La realizzazione delle stesse, previo scotico e accantonamento dell’humus superficiale, consiste nel livellamento del terreno. Si eseguiranno, ove non già presenti, accessi provvisori dalla viabilità ordinaria per permettere l’ingresso degli autocarri alle piazzole stesse. Tutte le piazzole sono collocate in corrispondenza di superfici prative o a destinazione agricola e la loro ubicazione indicativa è riportata in cartografia.

2.1.1 Profondità degli scavi

• Scotico su aree di passaggio: 0,30 m di profondità;

• Trincee per posa tubazioni: da 1,80 m a 2,30 m di profondità, in funzione del diametro delle tubazioni;

• Aree di imbocco e uscita dei tratti trenchless: max 5,50 m di profondità;

• Attraversamenti dei principali corsi d’acqua: minimo 5 m di profondità dall’alveo di magra;

• Adeguamenti strade di accesso all’area di passaggio: indicativamente una fascia di due metri di larghezza (complessivamente, da un lato all’altro della strada esistente) per 0,20 m di profondità;

• Realizzazione piste provvisorie: indicativamente una fascia di 3 m di larghezza per 0,20 m di profondità;

• Infrastrutture provvisorie (piazzole accatastamento tubazioni e/o materiali): 0,30 m di profondità.

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Tabella 2 – Linee in progetto nel tratto in Regione Marche

Tracciati in progetto Lunghezza in km Comune Metanodotto Ravenna - Jesi DN 650 (26'') 68,040 --- Met. Ric. All. Comune di Tavullia DN100 0,220 Tavullia Met. Ric. Pot. Der. Cattolica DN150 0,290 Gradara Met. Rif. All. Fornace PICA DN100 0,030 Pesaro Met. Ric. All. Metano Fano (Pesaro) DN100 0,375 Pesaro Met. Ric. Der. Valle del Foglia DN150 0,895 Pesaro Met. Ric. Pot. All. Comune di Pesaro 1a presa DN250 0,130 Pesaro Met. Ric. All. Tecnomac (Ex Benelli) DN100 0,085 Pesaro Met. Rif. All. Comune di Pesaro 3a presa DN100 0,045 Pesaro Met. Ric. All. Co.Ri.Me. Fano DN100 0,710 Fano Met. Rif. Der. per Fano DN200 2,790 Fano Met. Ric. Der. per Fermignano-Urbino DN250 1,575 Fano, Cartoceto Met. Ric. Coll Centrale Agip Fano al RA-CH DN400 0,035 Colli al Met. Rif. All. Comune di San Costanzo DN100 0,185 San Costanzo Met. Ric. All. Cer. Cedir di Romagna DN100 0,175 Monte Porzio, Trecastelli Met. Ric. Der. per Valle del Cesano DN150 0,205 Trecastelli Met. Ric. All. Comune di Senigallia 3a presa DN100 1,690 Trecastelli, Senigallia Met. Ric. Der. Valli Misa e Nevola DN150 0,045 Senigallia Met. Ric. All. Comune di Senigallia DN100 0,085 Senigallia Met. Rif. All. F.lli Montanari (Ex Metano Senigallia) DN100 0,060 Senigallia Met. Rif. Der. per Falconara 1 tratto DN100 2,045 Jesi, Chiaravalle Met. Ric. All. Centrale Edison Gas Jesi DN300 0,455 Jesi Met. Pot. Der. per Jesi DN200 0,165 Jesi Met. Rif. All. Goldengas DN100 0,025 Jesi Met. Ric. All. Centrale ENEL di Camerata Picena DN200 0,015 Camerata Picena Met. Rif. All. Zetabi DN100 0,225 Agugliano Met. Ric. All. Comune di Ancona 2a presa DN300 0,070 Osimo Met. Ric. All. La Cereale di Magi DN100 0,775 Osimo Met. Ric. All. Comune di Filottrano DN100 0,090 Osimo Met. Rif. All. Com. di Osimo 1a presa DN100 1,285 Osimo Met. Rif. All. Simonetti DN100 0,030 Osimo Met. Ric. Pot. Der. per Castelfidardo DN150 0,085 Osimo Met. Rif. All. Astea - Osimo DN100 0,685 Osimo Met. Rif. All. Gas Plus Italiana S.p.A. DN100 0,040 Osimo Met. Ric. All. Comune di Montefano DN100 0,025 Recanati

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3 LA VERIFICA PREVENTIVA DELL’INTERESSE ARCHEOLOGICO

La procedura di verifica preventiva dell’interesse archeologico costituisce lo strumento per individuare i possibili impatti delle opere progettate sul patrimonio archeologico che potrebbe essersi conservato nel sottosuolo e, di conseguenza, per consentire di valutare, sulla base del rischio di interferenza, la necessità di attivare ulteriori indagini di tipo diretto.

Le indagini archeologiche preventive mirano a evidenziare le eventuali criticità di un progetto e, quindi, a selezionare le diverse ipotesi di intervento e orientare eventuali successivi approfondimenti di indagine.

3.1 METODOLOGIA

Per la verifica dell’interesse archeologico nelle aree di intervento si è proceduto attraverso due distinte fasi di attività:

1) acquisizione di un apparato documentale relativo alle presenze archeologiche individuate e/o documentate nel contesto in esame, mediante la collazione di informazioni desumibili da varie fonti (bibliografiche, archivistiche, cartografiche, vincolistiche, aerofotografiche, ricognitive), per cui si rimanda ai Capitoli successivi;

2) valutazione dei gradi di potenziale archeologico del contesto territoriale preso in esame, sulla base dell’analisi comparata dei dati raccolti, ovvero definizione dei livelli di probabilità che in essa sia conservata una stratificazione archeologica.

La cartografia tematica è prodotta in scala 1:10.000, formato A3 e si compone di due allegati:

- Allegato 1. Carta del rischio archeologico. Comprende lo stato di fatto del territorio da un punto di vista delle conoscenze archeologiche (ovvero la mappatura dei siti archeologici noti su base bibliografica e d’archivio, dei toponimi di formazione antica o medievale, dei tracciati viari antichi e medievali, degli elementi della centuriazione, delle anomalie fotografiche rilevate mediante fotointerpretazione e delle aree di materiale mobile individuate mediante ricognizione di superficie) e la valutazione del “rischio”/ impatto archeologico per tratti omogenei di linee in progetto. La finestra di studio prescelta corrisponde ad una fascia pari a circa 3 km a cavallo della condotta;

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- Allegato 2. Carta della visibilità archeologica del suolo. Illustra la visibilità del suolo rilevata nel corso della ricognizione di superficie e le relative riprese fotografiche scattate lungo i tracciati in progetto (cfr. Capitolo 6).

La gestione dei dati geografici e delle informazioni analitiche è stata eseguita mediante lo strumento operativo ArcGIS 10.5 Esri. Il sistema di georeferenziazione è WGS84 UTM 33N.

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4 RICERCA BIBLIOGRAFICA E ARCHIVISTICA

L’apparato documentale relativo alle presenze archeologiche documentate nel contesto in esame è stato raccolto mediante la collazione di informazioni desumibili da fonti bibliografiche, archivistiche, cartografiche e vincolistiche.

L’indagine bibliografica è consistita nella collazione di bibliografia archeologica, sitografia e cd. “letteratura grigia”2 relative a studi e testi pertinenti al contesto territoriale indagato, pubblicati in formato cartaceo o disponibili nel web.

L’indagine archivistica è consistita nella collazione degli esiti di indagini pregresse mediante la consultazione dei documenti relativi a segnalazioni e/o indagini archeologiche (sondaggi, saggi, scavi, ecc.) conservati presso l’archivio della Soprintendenza nella sede di Ancona. Tale raccolta è consistita nella riproduzione dei dati immessi nel sistema operativo SICAM 2.1, consultato il giorno 12/03/2018 a seguito di richiesta inoltrata da AR/S Archeosistemi il 16/01/2018 presa in carico dalla Soprintendenza con prot. 2087 del 30/01/2018, e previa autorizzazione dei funzionari preposti alla tutela archeologica e competenti per i territori comunali interessati dal progetto.

L’indagine cartografica è consistita nella collazione della cartografia attuale (carte territoriali IGM e CTR, cartografia geologica3) rappresentative dello stato attuale e recente del contesto indagato.

Le presenze archeologiche documentate su base bibliografica e archivistica sono descritte nelle Schede di sito archeologico (Paragrafo 4.3) e posizionate nella cartografia di progetto.

L’analisi dei vincoli e delle tutele è consistita nella collazione dell’insieme coordinato dei dati territoriali archeologici disponibili su sistemi informativi on-line delle rappresentazioni grafiche recanti perimetrazioni di provvedimenti di vincolo archeologico o tutela archeologica, per cui si rimanda al Paragrafo 4.4.

2 Per “letteratura grigia” s’intendono i documenti prodotti a livello governativo, accademico o industriale, in formato elettronico e cartaceo, non pubblicati dall’editoria commerciale. Alcuni esempi di letteratura grigia sono: relazioni tecniche, pubblicazioni interne a organizzazioni pubbliche o private, linee guida, progetti di ricerca, documenti in poster, atti o abstract congressuali o seminariali, tesi di laurea, dispense di corsi, pre-print di articoli destinati successivamente a pubblicazione. 3 Carta Geologica d’Italia 1:50.000, Progetto CARG.

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4.1 CARATTERI AMBIENTALI E GEOMORFOLOGICI

Il presente paragrafo illustra una sintesi del contesto ambientale e geomorfologico in cui si colloca l’area di studio. Tale sintesi è stata elaborata sulle informazioni contenute negli elaborati specifici a corredo del progetto e secondo le definizioni indicate nel MODI-Modulo Informativo dell’ICCD.

Il progetto interessa grossomodo la metà settentrionale della Regione Marche, dal Fiume Tavollo tra Tavullia e Gradara fino al Fiume Esino in loc. Le Piane, attraversando le basse vallate dei seguenti corsi d’acqua (da nord a sud): Fiume Tavullo, Fiume Foglia, Rio di Maiani, Fosso Bevano, Rio Beverano, Rio Secco, Fiume Metauro, Rio S. Filippo, Rio Maggiore, Rio Grande, Fiume Cesano, Fosso della Brugnata, Fosso di S. Antonio, Fiume Misa, Fosso Triponzio, Fosso della Selva, Fosso Guardegno, Fiume ESino .

Nel complesso, il progetto si attesta ad altimetrie comprese tra 22 e 150 m s.l.m.

La morfologia è caratterizzata da vallate più o meno ampie alternate a formazioni geologiche arenaceo-sabbiose, conglomeratiche, argillose-limose e arenaceo-pelitiche, instabili o mediamente stabili. L’instabilità dei versanti ha determinato la presenza di frane in evoluzione e di depositi eluvio- colluviali. Nelle valli sono presenti depositi alluvionali terrazzati dell’Olocene e del Pleistocene.

4.2 DATI TOPOGRAFICI E TOPONOMASTICI

4.2.1 Viabilità antica

Per quanto riguarda la viabilità antica, si segnalano le principali infrastrutture viarie che attraversavano in età romana il territorio preso in esame.

La consolare via Flaminia da Rimini giungeva, lungo la costa, fino a Fano/Fanum Fortunae allo sbocco del Fiume Metauro e da qui si staccava verso l’entroterra per raggiungere Roma. Da Fano si dipartiva la via Flaminia ad Urbe per Picenum Anconam, che rappresentava una diramazione della via Flaminia passante da Osimo/Auxinum e diretta a Matelica/Matilica.

Da questa variante della Flaminia di staccava la via Octavia, che collegava Ancona/Ancona alla colonia di Jesi/Aesis da dove prendeva il nome di via Salaria Gallica.

I tracciati pertinenti alla viabilità antica sono evidenziati nella cartografia di progetto (Allegato 1).

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4.2.2 Centuriazione

Il territorio conserva in parte la parcellazione agraria tracciata in età romana mediante la centuriazione, ossia il reticolo geometrico regolare articolato in lotti quadrati di 20 actus di lato (710 m). In estrema sintesi, le persistenze centuriali si conservano nei contesti territoriali dove il piano topografico attuale coincide geomorfologicamente con le paleosuperfici antiche e dove non sono intervenute trasformazioni geomorfologiche o antropiche che ne hanno modificato l’assetto antico.

Gli elementi lineari accertati pertinenti alle centuriazioni di età romana sono riportati nella cartografia di progetto (Allegato 1).

4.2.3 Toponomastica di formazione antica e medievale

In tutto il territorio attraversato dal progetto si riconoscono numerosi toponimi di presunta o accertata formazione preromana, latina o medievale. Si registrano toponimi prediali in -anus/-ano di origine romana, prevalentemente concentrati in aree pianeggianti dove sono attestati siti archeologici ed elementi della centuriazione; idronimi di origine latina o preromana; agiotoponimi di origine medievale; qualche toponimo riferibile a elementi strutturati esistenti, diruti o scomparsi.

Tutti i toponimi di probabile o accertata origine antica o medievale sono evidenziati nella cartografia di progetto (Allegato 1).

4.3 DATI ARCHEOLOGICI

La registrazione delle informazioni relative ai siti archeologici individuati da fonti d’archivio e bibliografiche è sviluppata secondo i campi indicati in ICCD, Scheda SI Sito Archeologico versione 3.00: norme di compilazione, riversati nel Sistema Informativo del Catalogo Archeologico della Regione Marche (SICAM 2.1) e quindi nel presente paragrafo.

Le presenze archeologiche individuate mediante la ricerca bibliografica e d’archivio sono cartografate nell’Allegato 1.

I campi utilizzati nelle schede di sito sono i seguenti (tra parentesi il codice ICCD-SICAM):

ID sito (NCTN) = codice numerico identificativo del sito. Il numero corrisponde a quello del Catalogo generale delle schede di sito (SI) del SICAM. Comune (PVCC) = indica il comune nel quale si trova il sito, senza abbreviazioni, secondo le denominazioni ISTAT dei comuni italiani. Per chiarezza si riporta tra parentesi la sigla della provincia in cui il sito è ubicato. Es. Recanati (MC). Frazione/ località (PVCL/ PVL) = indica la frazione o la località in cui è ubicato il sito, senza abbreviazioni e secondo le denominazioni delle località abitate dei fascicoli ISTAT.

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Ubicabilità (LGIV) = il campo esprime il grado di esattezza per il posizionamento del sito secondo quattro gradi: esatta, buona, mediocre, approssimativa. Denominazione = indica la denominazione tradizionale e/o storica con cui il sito stesso è noto. In caso di sito inedito o di nuova acquisizione, si è optato per il toponimo riportato nella cartografia di base. Definizione (OGTD) = definisce il sito in base alle caratteristiche peculiari dal punto di vista topografico, funzionale, formale, ecc., secondo parametri quanto più possibile obiettivi e non interpretativi. Per il vocabolario da utilizzare si fa riferimento a ICCD, Scheda SI Sito Archeologico: vocabolario per la compilazione dei campi. Tipologia (OGTX, OGTR) = precisa, se possibile, la tipologia del sito nell’ambito della definizione prescelta. Nel caso sia possibile individuare più precisazioni tipologiche, indicare la prevalente oppure, in caso di rilevanza quantitativa dei beni contenuti, elencarne più d’una separandole con una barra (‘/ ’) seguita da uno spazio. Per il vocabolario da utilizzare si fa riferimento a ICCD, Scheda SI Sito Archeologico: vocabolario per la compilazione dei campi. Cronologia (DTZG) = indica la cronologia generica e, se possibile, la cronologia specifica per l’intera sequenza insediativa del sito. La cronologia generica indica la fascia cronologica di riferimento (es.: Paleolitico, età romana, Altomedioevo, ecc.). È preferibile indicare un’espressione numerica seguita dalle indicazioni a.C., d.C. oppure B.P., rimandando a una definizione crono-culturale (es.: cultura villanoviana, ecc.) solo nei casi in cui non sia possibile una maggiore precisione. Qualora non sia possibile definire la fascia cronologica di riferimento con un’espressione univoca, è possibile utilizzare più espressioni separate da un trattino. Se l’arco complessivo di vita del sito non prevede soluzioni di continuità, le informazioni sono divise con un trattino (‘-’), altrimenti sono separate mediante una barra (‘/’) seguita da uno spazio. La cronologia specifica indica la datazione specifica in secoli/anni, eventualmente anche a cavallo di secoli, indicando la data iniziale e quella finale dell’occupazione del sito anche mediante frazioni di secolo, seguita dalle sigle ‘a.C.’ e ‘d.C.’ (es.: sec. I a. C., sec. I a. C.- sec. III d.C., secc. IV a.C. - V d.C., secc. II a.C./ VII d.C., fine/ inizio, primo quarto, ecc.). Qualora non sia disponibile nessuna informazione inerente questo campo, si riporta ‘non desumibile’. Modalità di ritrovamento (OGTZ) = il campo registra le circostanze relative alle modalità con cui è stato individuato fisicamente il sito sul territorio (es. fortuite, ricognizione di superficie, scavo archeologico, ecc.). Fonti e documenti (BIBA, BIBD, BIBN, BIBT) = si riportano le fonti che trattano del sito archeologico. Distanza dal progetto = il campo indica in metri la distanza minima lineare tra il sito e le linee in progetto con indicazione della progressiva chilometrica.

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (VIARCH)

4.3.1 Comune di Fano (PU)

ID sito: 247954 Comune: Fano (PU) Frazione/ località: Cuccurano/ La Chiusa Ubicabilità: buona Denominazione: La Chiusa, Torno del Gonfalone Definizione: area di materiale mobile Precisazione tipologica: area di frammenti fittili e materiale da costruzione Cronologia: età romana Modalità di ritrovamento: scavo archeologico Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 247954. Distanza dal progetto: 430 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 106+700; 1480 m da Ric. Der. per Fermignano-Urbino DN 250. ID sito: 247962 Comune: Fano (PU) Frazione/ località: Ponte Murello/ C. Solazzi Ubicabilità: mediocre Denominazione: Contrada Carrara Definizione: area ad uso funerario Precisazione tipologica: necropoli Cronologia: età romana (sec. I d.C.) Modalità di ritrovamento: scavo archeologico Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 247962. Distanza dal progetto: 380 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 103+730; 510 m da Rif. Der. per Fano DN 200, Ric. Der. per Fermignano-Urbino DN 250 e relativo impianto di linea. ID sito: 247969 Comune: Fano (PU) Frazione/ località: Carrara/ Croce Levata Ubicabilità: mediocre Denominazione: Carrara Definizione: area di materiale mobile Precisazione tipologica: area di frammenti fittili e materiale da costruzione Cronologia: età romana Modalità di ritrovamento: segnalazione Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 247969. Distanza dal progetto: 500 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 103+000; 550 m da Rif. All. CO RI ME Fano DN 100; 600 m da Rif. Der. per Fano DN 200. ID sito: 247981 Comune: Fano (PU) Frazione/ località: Cuccurano Ubicabilità: buona Denominazione: Cuccurano Definizione: tracce di insediamento Precisazione tipologica: pavimentazione musiva Cronologia: età romana Modalità di ritrovamento: non desumibili Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 247981. Distanza dal progetto: 2350 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 103+000; 800 m da Rif. Der. per Fano DN 200; 2370 da Rif. All. CO RI ME Fano DN 100.

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (VIARCH)

ID sito: 247991 Comune: Fano (PU) Frazione/ località: Cuccurano Ubicabilità: approssimativa Denominazione: via Flaminia Definizione: infrastruttura viaria Precisazione tipologica: miliario Cronologia: età romana (352-361 d.C.) Modalità di ritrovamento: fortuite Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 247991. Distanza dal progetto: 2270 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 103+000; 750 m da Rif. Der. per Fano DN 200; 2150 da Rif. All. CO RI ME Fano DN 100.

4.3.2 Comune di Cartoceto (AN)

ID sito: 248148 Comune: Cartoceto (PU) Frazione/ località: Pilone/ La Borgognina del Rio Ubicabilità: mediocre Denominazione: Borgognina di Lucrezia Definizione: area ad uso funerario Precisazione tipologica: necropoli Cronologia: età romana Modalità di ritrovamento: durante lavori agricoli (1939) Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 248148. Distanza dal progetto: 390 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 105+445; 325 m da Ric. Der. per Fermignano-Urbino DN 250.

4.3.3 Comune di San Costanzo (PU)

ID sito: 247403 Comune: San Costanzo (PU) Frazione/ località: C. Ferri Ubicabilità: mediocre Denominazione: Madonna del Divino Amore Definizione: area di materiale mobile Precisazione tipologica: area di frammenti fittili e materiale da costruzione Cronologia: età romana Modalità di ritrovamento: segnalazione Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 247403. Distanza dal progetto: 850 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 114+400; 990 m da Rif. All. Comune di San Costanzo DN 100.

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (VIARCH)

4.3.4 Comune di Monterado (AN)

ID sito: 247391 Comune: Monterado (AN) Frazione/ località: S. Antonio Ubicabilità: buona Denominazione: Ripabianca Definizione: insediamento Precisazione tipologica: struttura polilobata - tombe Cronologia: Neolitico Modalità di ritrovamento: durante lavori agricoli (1961); scavo archeologico D. Lollini (1962, 1964) Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 247391. Distanza dal progetto: 260 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 120+960; 280 m da Ric. Der. per Valle del Cesano DN 150, Ric. All. Cer Cedir di Romagna DN 100 e relativo impianto di linea. ID sito: 249653 Comune: Monterado (AN) Frazione/ località: Osteria del Rio Ubicabilità: approssimativa Denominazione: Osteria del Rio, SS 424 Definizione: area ad uso funerario Precisazione tipologica: necropoli Cronologia: età romana Modalità di ritrovamento: fonte bibliografica Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 249653. Distanza dal progetto: 370 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 122+000. ID sito: 249655 Comune: Monterado (AN) Frazione/ località: Case Ripobianca Ubicabilità: approssimativa Denominazione: Ripabianca, Molino di S. Costanzo Definizione: tracce di insediamento Precisazione tipologica: pavimentazione Cronologia: età romana Modalità di ritrovamento: fonte bibliografica Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 249655. Distanza dal progetto: 260 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 121+500.

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (VIARCH)

4.3.5 Comune di Senigallia (AN)

ID sito: 204138 Comune: Senigallia (AN) Frazione/ località: Bettolelle Denominazione: Brugnetto Ubicabilità: mediocre Definizione: tracce di frequentazione Precisazione tipologica: industria litica Cronologia: Paleolitico Modalità di ritrovamento: durante lavori agricoli (1977) Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 204138. Distanza dal progetto: 700 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 131+800; 750 m da Ric. Deriv. Valli Misa e Nevola DN 150, Ric. All. Comune di Senigallia DN 100 e relativo impianto di linea; 425 m da strada provvisoria di accesso. ID sito: 204139 Comune: Senigallia (AN) Frazione/ località: Brugnetto Ubicabilità: mediocre Denominazione: Brugnetto Definizione: tracce di frequentazione/ tracce di insediamento Precisazione tipologica: industria litica/ frammenti fittili - fondi capanne Cronologia: Paleolitico/ Neolitico Modalità di ritrovamento: durante lavori alle sponde del T. Nevola (1988) Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 204139. Distanza dal progetto: 885 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 130+400; 925 m da Ric. Deriv. Valli Misa e Nevola DN 150, Ric. All. Comune di Senigallia DN 100 e relativo impianto di linea. ID sito: 248003 Comune: Senigallia (AN) Frazione/ località: Scapezzano/ C. Pergolesi Ubicabilità: buona Denominazione: Strada della Donella, C. Pergolesi Definizione: area di materiale mobile Precisazione tipologica: area di frammenti fittili e materiale da costruzione Cronologia: età romana Modalità di ritrovamento: ricognizione di superficie Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 248003. Distanza dal progetto: 880 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 123+500; 715 m da Ric. All. Comune di Senigallia 3° presa DN 100. ID sito: 248012 Comune: Senigallia (AN) Frazione/ località: Scapezzano/ C. Ferri Ubicabilità: buona Denominazione: Strada della Donella, C. Ferri Definizione: area di materiale mobile Precisazione tipologica: area di frammenti fittili e materiale da costruzione Cronologia: età romana Modalità di ritrovamento: ricognizione di superficie Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 248012. Distanza dal progetto: 340 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 123+340 (trenchless); 540 m da Ric. All. Comune di Senigallia 3° presa DN 100.

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (VIARCH)

ID sito: 248013 Comune: Senigallia (AN) Frazione/ località: Scapezzano/ C. Cenciari Ubicabilità: buona Denominazione: Strada della Donella, C. Cenciari Definizione: area di materiale mobile Precisazione tipologica: area di frammenti fittili e materiale da costruzione Cronologia: età romana Modalità di ritrovamento: ricognizione di superficie Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 248013. Distanza dal progetto: 800 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 123+490; 500 m da Ric. All. Comune di Senigallia 3° presa DN 100. ID sito: 248014 Comune: Senigallia (AN) Frazione/ località: Roncitelli/ C. Marchetti Ubicabilità: buona Denominazione: Strada consortile di S. Lucia, C. Marchetti Definizione: area di materiale mobile Precisazione tipologica: area di materiale da costruzione Cronologia: età romana Modalità di ritrovamento: ricognizione di superficie Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 248014. Distanza dal progetto: 455 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 124+000; 420 m da Ric. All. Comune di Senigallia 3° presa DN 100. ID sito: 248016 Comune: Senigallia (AN) Frazione/ località: Roncitelli/ C. Cenciari Ubicabilità: buona Denominazione: Strada Roncitelli Scapezzano, C. Cenciari Definizione: area di materiale mobile Precisazione tipologica: area di frammenti fittili e materiale da costruzione Cronologia: età romana Modalità di ritrovamento: ricognizione di superficie Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 248016. Distanza dal progetto: 1390 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 124+000; 30 m da Ric. All. Comune di Senigallia 3° presa DN 100. ID sito: 248017 Comune: Senigallia (AN) Frazione/ località: Roncitelli/ C. Franzechinetti Ubicabilità: buona Denominazione: Strada della Ronzolina, C. Franzechinetti Definizione: area di materiale mobile Precisazione tipologica: area di frammenti fittili e materiale da costruzione Cronologia: età romana Modalità di ritrovamento: ricognizione di superficie Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 248017. Distanza dal progetto: 760 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 125+500 (trenchless); 1630 m da Ric. All. Comune di Senigallia 3° presa DN 100.

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (VIARCH)

ID sito: 248028 Comune: Senigallia (AN) Frazione/ località: Brugnetto/ Fonte del Giannino Ubicabilità: buona Denominazione: Strada Bonaventura del Brugnetto, Fonte del Giannino Definizione: area di materiale mobile Precisazione tipologica: area di frammenti fittili e materiale da costruzione Cronologia: età romana Modalità di ritrovamento: ricognizione di superficie Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 248028. Distanza dal progetto: 200 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 130+000; 700 m da Ric. Der. Valli Misa e Nevola DN 150, Ric. All. Comune di Senigallia DN 100 e relativo impianto di linea. ID sito: 248029 Comune: Senigallia (AN) Frazione/ località: Roncitelli/ C. Senigagliesi Ubicabilità: buona Denominazione: Strada di Rupoli, C. Senigagliesi Definizione: area di materiale mobile Precisazione tipologica: area di frammenti fittili e ossa umane Cronologia: età romana Modalità di ritrovamento: ricognizione di superficie Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 248029. Distanza dal progetto: 75 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 127+450. ID sito: 248030 Comune: Senigallia (AN) Frazione/ località: Roncitelli/ C. Baviera Ubicabilità: buona Denominazione: Strada di S. Antonio, C. Baviera Definizione: area di materiale mobile Precisazione tipologica: area di frammenti fittili e materiale da costruzione Cronologia: età romana Modalità di ritrovamento: ricognizione di superficie Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 248030. Distanza dal progetto: 990 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 127+340. ID sito: 248031 Comune: Senigallia (AN) Frazione/ località: Brugnetto/ C. Monti Ubicabilità: buona Denominazione: Strada di S. Antonio, C. Monti Definizione: area di materiale mobile Precisazione tipologica: area di frammenti fittili e materiale da costruzione Cronologia: età romana Modalità di ritrovamento: ricognizione di superficie Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 248031. Distanza dal progetto: 125 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 129+280.

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (VIARCH)

ID sito: 248032 Comune: Senigallia (AN) Frazione/ località: Bettolelle Ubicabilità: buona Denominazione: Bettolelle Definizione: area di materiale mobile Precisazione tipologica: industria litica Cronologia: preistoria generica Modalità di ritrovamento: ricognizione di superficie Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 248032. Distanza dal progetto: 450 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 131+700 (trenchless); 750 m da Ric. Der. Valli Misa e Nevola DN 150, Ric All. Comune di Senigallia DN 100 e relativo impianto di linea. ID sito: 248035 Comune: Senigallia (AN) Frazione/ località: Canella - Roncitelli Ubicabilità: buona Denominazione: Strada della Marazzana, C. Pierpaoli Definizione: area di materiale mobile Precisazione tipologica: area di frammenti fittili e materiale da costruzione Cronologia: età romana Modalità di ritrovamento: ricognizione di superficie Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 248035. Distanza dal progetto: 1260 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 130+000; 1485 m da Ric. Der. Valli Misa e Nevola DN 150, Ric All. Comune di Senigallia DN 100 e relativo impianto di linea. ID sito: 248037 Comune: Senigallia (AN) Frazione/ località: Brugnetto/ C. Olivieri Ubicabilità: buona Denominazione: Strada del Moroso, C. Olivieri Definizione: area di materiale mobile Precisazione tipologica: area di frammenti fittili Cronologia: età romana Modalità di ritrovamento: ricognizione di superficie Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 248037. Distanza dal progetto: 380 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 129+500; 1150 m da Ric. Der. Valli Misa e Nevola DN 150, Ric All. Comune di Senigallia DN 100 e relativo impianto di linea. ID sito: 248055 Comune: Senigallia (AN) Frazione/ località: S. Silvestro/ Case Tonelli Ubicabilità: buona Denominazione: Strada della Romana, C. Tonelli Definizione: area di materiale mobile Precisazione tipologica: area di frammenti fittili e materiale da costruzione Cronologia: età romana Modalità di ritrovamento: ricognizione di superficie Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 248055. Distanza dal progetto: 160 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 137+390.

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (VIARCH)

ID sito: 248056 Comune: Senigallia (AN) Frazione/ località: S. Silvestro/ Case Veschi Ubicabilità: buona Denominazione: Strada della Romana, C. Veschi Definizione: area di materiale mobile Precisazione tipologica: area di frammenti fittili e materiale da costruzione Cronologia: età romana Modalità di ritrovamento: ricognizione di superficie Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 248056. Distanza dal progetto: 250 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 137+000. ID sito: 248058 Comune: Senigallia (AN) Frazione/ località: S. Silvestro/ C. Fava Ubicabilità: buona Denominazione: Strada della Romana, C. Fava Definizione: area di materiale mobile Precisazione tipologica: area di frammenti fittili e materiale da costruzione Cronologia: età romana Modalità di ritrovamento: ricognizione di superficie Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 248058. Distanza dal progetto: 165 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 135+920. ID sito: 248059 Comune: Senigallia (AN) Frazione/ località: S. Silvestro/ Case Santarelli Ubicabilità: buona Denominazione: Ciambottara, C. Santarelli Definizione: area di materiale mobile Precisazione tipologica: area di frammenti fittili e materiale da costruzione Cronologia: età romana Modalità di ritrovamento: ricognizione di superficie Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 248059. Distanza dal progetto: 723 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 137+760. ID sito: 248063 Comune: Senigallia (AN) Frazione/ località: S. Silvestro/ Case Baldini Ubicabilità: buona Denominazione: Strada della Romana, C. Baldini Definizione: area di materiale mobile Precisazione tipologica: area di frammenti fittili e materiale da costruzione Cronologia: età romana Modalità di ritrovamento: ricognizione di superficie Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 248063. Distanza dal progetto: 660 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 137+000.

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (VIARCH)

ID sito: 248064 Comune: Senigallia (AN) Frazione/ località: Filetto / Casa Gara Ubicabilità: buona Denominazione: Strada di Savignano, C. Gara Definizione: area di materiale mobile Precisazione tipologica: area di frammenti fittili e materiale da costruzione Cronologia: età romana Modalità di ritrovamento: ricognizione di superficie Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 248064. Distanza dal progetto: 1280 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 137+280. ID sito: 248065 Comune: Senigallia (AN) Frazione/ località: Filetto/ Case Pagoni Ubicabilità: buona Denominazione: Strada di Savignano, C. Pagoni Definizione: area di materiale mobile Precisazione tipologica: area di frammenti fittili e materiale da costruzione Cronologia: età romana Modalità di ritrovamento: ricognizione di superficie Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 248065. Distanza dal progetto: 985 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 136+000. ID sito: 248077 Comune: Senigallia (AN) Frazione/ località: Filetto/ C. Lucertini Ubicabilità: buona Denominazione: Strada della Quercia Bella, C.se Lucertini Definizione: area di materiale mobile Precisazione tipologica: area di frammenti fittili e materiale da costruzione Cronologia: età romana Modalità di ritrovamento: ricognizione di superficie Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 248077. Distanza dal progetto: 300 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 134+600 (trenchless). ID sito: 248078 Comune: Senigallia (AN) Frazione/ località: Filetto/ C. Pinzi Ubicabilità: buona Denominazione: Strada del Cavallo Montirone, C. Pinzi Definizione: area di materiale mobile Precisazione tipologica: area di frammenti fittili e materiale da costruzione Cronologia: età romana Modalità di ritrovamento: ricognizione di superficie Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 248078. Distanza dal progetto: 330 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 134+245.

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (VIARCH)

ID sito: 248080 Comune: Senigallia (AN) Frazione/ località: Bettolelle/ C. Palombara Ubicabilità: buona Denominazione: Strada della Benedetta, C. Palombara Definizione: area di materiale mobile Precisazione tipologica: area di frammenti fittili e materiale da costruzione Cronologia: età romana Modalità di ritrovamento: ricognizione di superficie Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 248080. Distanza dal progetto: 260 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 131+480 (trenchless). ID sito: 248081 Comune: Senigallia (AN) Frazione/ località: Bettolelle/ C. Benedetti Ubicabilità: buona Denominazione: Strada della Noce, C. Benedetti Definizione: area di materiale mobile Precisazione tipologica: area di frammenti fittili e materiale da costruzione Cronologia: età romana Modalità di ritrovamento: ricognizione di superficie Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 248081. Distanza dal progetto: 370 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 137+000. ID sito: 248086 Comune: Senigallia (AN) Frazione/ località: Bettolelle Ubicabilità: approssimativa Denominazione: Strada della Benedetta, Vallone Definizione: ritrovamento sporadico Precisazione tipologica: frammenti fittili Cronologia: età romana Modalità di ritrovamento: durante scavi di fondazione Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 248086. Distanza dal progetto: 170 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 131+500 (trenchless). ID sito: 319172 Comune: Senigallia (AN) Frazione/ località: Brugnetto Ubicabilità: approssimativa Denominazione: Bettolelle, alveo del Torrente Misa Definizione: ritrovamento sporadico Precisazione tipologica: industria litica Cronologia: Paleolitico Modalità di ritrovamento: segnalazione Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 319172. Distanza dal progetto: 315 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 130+700; 260 m da Ric. Der. Valli Misa e Nevola DN 150, Ric All. Comune di Senigallia DN 100 e relativo impianto di linea.

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (VIARCH)

ID sito: 319222 Comune: Senigallia (AN) Frazione/ località: non desumibile Ubicabilità: approssimativa Denominazione: non desumibile Definizione: ritrovamento sporadico Precisazione tipologica: dolio Cronologia: età romana Modalità di ritrovamento: segnalazione Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 319222. Distanza dal progetto: non desumibile. ID sito: 11000385 Comune: Senigallia (AN) Frazione/ località: Bettolelle Ubicabilità: mediocre Denominazione: Bettolelle Definizione: tracce di frequentazione Precisazione tipologica: industria litica Cronologia: non desumibile Modalità di ritrovamento: fonte bibliografica Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 11000385. Distanza dal progetto: 405 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 131+590 (trenchless); 650 m da Ric. Der. Valli Misa e Nevola DN 150, Ric All. Comune di Senigallia DN 100 e relativo impianto di linea.

4.3.6 Comune di Morro d’Alba (AN)

ID sito: 248138 Comune: Morro d’Alba (AN) Frazione/ località: Malviano Ubicabilità: approssimativa Denominazione: Chiesa di S. Martino de homine regis Definizione: strutture per il culto Precisazione tipologica: chiesa Cronologia: Medioevo (sec. XIII) Modalità di ritrovamento: studi storici Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 248138. Distanza dal progetto: 515 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 139+240.

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (VIARCH)

4.3.7 Comune di Monte San Vito (AN)

ID sito: 204374 Comune: Monte San Vito (AN) Frazione/ località: Case Belegni Ubicabilità: mediocre Denominazione: S. Vito Definizione: tracce di frequentazione Precisazione tipologica: industria litica Cronologia: Mesolitico Modalità di ritrovamento: raccolta di superficie Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 204374. Distanza dal progetto: 400 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 143+000; 600 m da da Ric. All. Centrale Agip Falconara; 200 m da impianto di linea e area trappole. ID sito: 204375 Comune: Monte San Vito (AN) Frazione/ località: Case Belegni Ubicabilità: mediocre Denominazione: S. Vito, Costa del Tesoro Definizione: ritrovamento sporadico Precisazione tipologica: industria litica Cronologia: Paleolitico Modalità di ritrovamento: segnalazione Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 204375. Distanza dal progetto: 535 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 143+000; 640 m da Ric. All. Centrale Agip Falconara e relativi impianto di linea e area trappole. ID sito: 204376 Comune: Monte San Vito (AN) Frazione/ località: S. Vito Ubicabilità: mediocre Denominazione: S. Vito Definizione: area di materiale mobile Precisazione tipologica: area di frammenti fittili e materiale da costruzione Cronologia: età romana Modalità di ritrovamento: segnalazione Fonti e documenti: MERCANDO-BRECCIAROLI TABORELLI-PACI G. 1981; SICAM 2.1, n. 204376. Distanza dal progetto: 720 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 143+000; 800 m da Ric. All. Centrale Agip Falconara e relativi impianto di linea e area trappole. ID sito: 204379 Comune: Monte San Vito (AN) Frazione/ località: Case Belegni Ubicabilità: mediocre Denominazione: S. Vito, via di S. Vito Definizione: area di materiale mobile Precisazione tipologica: area di frammenti fittili e materiale da costruzione Cronologia: età romana Modalità di ritrovamento: segnalazione Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 204379. Distanza dal progetto: 775 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 143+000; 970 m da Ric. All. Centrale Agip Falconara e relativi impianto di linea e area trappole.

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (VIARCH)

ID sito: 204381 Comune: Monte San Vito (AN) Frazione/ località: Borgo Coppo Ubicabilità: buona Denominazione: S. Vito, area del campo sportivo fra via Perello e via S. Antonio Definizione: tracce di insediamento Precisazione tipologica: edificio Cronologia: età romana Modalità di ritrovamento: segnalazione Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 204381. Distanza dal progetto: 490 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 144+375; 975 m da Ric. All. Centrale Agip Falconara e relativi impianto di linea e area trappole. ID sito: 204385 Comune: Monte San Vito (AN) Frazione/ località: Malviano Ubicabilità: approssimativa Denominazione: Malviano Definizione: ritrovamento sporadico Precisazione tipologica: frammento di sarcofago Cronologia: età romana Modalità di ritrovamento: segnalazione Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 204385. Distanza dal progetto: 910 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 140+240. ID sito: 204388 Comune: Monte San Vito (AN) Frazione/ località: Le Cozze Ubicabilità: approssimativa Denominazione: C. Bellagamba Definizione: area di materiale mobile Precisazione tipologica: area di frammenti fittili e industria litica Cronologia: Neo-eneolitico Modalità di ritrovamento: segnalazione Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 204388. Distanza dal progetto: 400 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 140+240. ID sito: 204389 Comune: Monte San Vito (AN) Frazione/ località: S. Vito Ubicabilità: approssimativa Denominazione: Colle di S. Vito Definizione: ritrovamento sporadico Precisazione tipologica: materiale eterogeneo Cronologia: età picena/ età romana Modalità di ritrovamento: segnalazione (1877) Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 204389. Distanza dal progetto: 750 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 140+240; 825 m da Ric. All. Centrale Agip Falconara e relativi impianto di linea e area trappole.

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (VIARCH)

ID sito: 11000392 Comune: Monte San Vito (AN) Frazione/ località: San Vito Ubicabilità: mediocre Denominazione: S. Vito Definizione: tracce di frequentazione Precisazione tipologica: frammenti fittili, industria litica Cronologia: pre-protostoria Modalità di ritrovamento: ricognizione di superficie Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 11000392. Distanza dal progetto: 830 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 143+600; 850 m da Ric All. Centrale Agip Falconara al RA-CH DN 250, Ric Coll. Centrale Agip Falconara al radd. RA-CH DN 500 e al Ric. Der. Valli Misa e Nevola DN 150, Ric All. Comune di Senigallia DN 100 e relativi impianto di linea e area trappole.

4.3.8 Comune di Chiaravalle (AN)

ID sito: 204367 Comune: Chiaravalle (AN) Frazione/ località: Chiaravalle/ Colonia Manfredi Ubicabilità: mediocre Denominazione: Colonia Manfredi Definizione: area ad uso produttivo Precisazione tipologica: fornace Cronologia: età romana? Modalità di ritrovamento: segnalazione Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 204138. Distanza dal progetto: 800 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 147+500; 680 m da Rif. Deriv. Per Falconara 1° tratto DN 100; 1670 m da Ric. All. Centrale Edison Gas Jesi DN 300, Ric. pot. Deriv. per Jesi DN 200 e relativa area trappole. ID sito: 204371 Comune: Chiaravalle (AN) Frazione/ località: Ponte Sant’Andrea/ Case Rosi Ubicabilità: buona Denominazione: Ponte S. Andrea Definizione: area di materiale mobile Precisazione tipologica: area di frammenti fittili e materiale da costruzione Cronologia: età romana Modalità di ritrovamento: ricognizione di superficie Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 204371. Distanza dal progetto: 280 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 143+500, e da Ric. All. Centrale Agip Falconara; 200 m da impianto di linea e area trappole.

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (VIARCH)

ID sito: 204373 Comune: Chiaravalle (AN) Frazione/ località: Chiaravalle Ubicabilità: buona Denominazione: Strada Flambenga (diverticolo della via Flaminia) Definizione: infrastruttura viaria Precisazione tipologica: strada Cronologia: età romana - Medioevo Modalità di ritrovamento: studi storico-topografici e toponomatici Fonti e documenti: ALFIERI- GASPERIN-PACI 1985; SICAM 2.1, n. 204373. Distanza dal progetto: interferente alla linea principale in progetto DN 650 al km 146+360; 100 m da impianto di linea.

4.3.9 Comune di Jesi (AN)

ID sito: 11000546 Comune: Jesi (AN) Frazione/ località: via Clementina Ubicabilità: approssimativo Denominazione: via Clementina, presso il fondo signor A. Ripanti Definizione: ritrovamento sporadico Precisazione tipologica: epigrafe Cronologia: età romana Modalità di ritrovamento: fonte bibliografica Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 11000546. Distanza dal progetto: 400 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 147+550; 1270 m da Rif. Der. per Falconara 1° tratto DN 100 e area trappole; 1040 m da Ric All. Centrale Edison Gas Jesi DN 300, Ric. Pot. Der. per Jesi DN 200, Rif. All. Goldengas DN 100 e relativo impianto di linea.

4.3.10 Comune di Osimo (AN)

ID sito: 204400 Comune: Osimo (AN) Frazione/ località: C: Piccini Ubicabilità: mediocre Denominazione: Villa Egidi Definizione: insediamento Precisazione tipologica: edificio Cronologia: età romana (I sec. d.C.) Modalità di ritrovamento: segnalazione Fonti e documenti: GENTILI 1955; SICAM 2.1, n. 204400. Distanza dal progetto: 250 m da Ric. All. La Cereale di Magi DN 100; 445 m da Ric. All. Comune di Ancona 2° presa DN 300.

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (VIARCH)

ID sito: 204401 Comune: Osimo (AN) Frazione/ località: C. Scarponi Ubicabilità: approssimativa Denominazione: Villa Egidi Definizione: ritrovamento sporadico Precisazione tipologica: sarcofago Cronologia: età romana Modalità di ritrovamento: segnalazione Fonti e documenti: GENTILI 1955; SICAM 2.1, n. 204401. Distanza dal progetto: 200 m da Ric. All. La Cereale di Magi DN 100; 380 m da Ric. All. Comune di Ancona 2° presa DN 300. ID sito: 204404 Comune: Osimo (AN) Frazione/ località: Case Nuove Ubicabilità: buona Denominazione: Montetorto Definizione: insediamento Precisazione tipologica: villa rustica Cronologia: età romana (secc. I a.C. - I d.C./ IV-VI d.C.) Modalità di ritrovamento: scavo archeologico Fonti e documenti: GENTILI 1955; SICAM 2.1, n. 204404. Distanza dal progetto: 540 m da Ric. All. La Cereale di Magi DN 100; 1250 m da Ric. All. Comune di Ancona 2° presa DN 300. ID sito: 204405 Comune: Osimo (AN) Frazione/ località: M. Torto Ubicabilità: approssimativa Denominazione: Montetorto, kuroi Milani Definizione: ritrovamento sporadico Precisazione tipologica: statuaria Cronologia: età arcaica (sec. VI a.C.) Modalità di ritrovamento: fortuite (1741) Fonti e documenti: LUNI-CARDONE 1998; LUNI-CARDONE 2001; SICAM 2.1, n. 204405. Distanza dal progetto: 935 m da Ric. All. La Cereale di Magi DN 100; 1480 m da Ric. All. Comune di Ancona 2° presa DN 300. ID sito: 204406 Comune: Osimo (AN) Frazione/ località: Padiglione Ubicabilità: approssimativa Denominazione: Il Padiglione Definizione: area ad uso funerario? Precisazione tipologica: necropoli? Cronologia: età del Ferro Modalità di ritrovamento: segnalazione Fonti e documenti: SICAM 2.1, n. 204406. Distanza dal progetto: 700 m da Ric. All. Comune di Osimo 1° presa DN 100.

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (VIARCH)

4.4 VINCOLI E TUTELE

La definizione dei vincoli e delle tutele di carattere archeologico è stata sviluppata prendendo in esame gli strumenti di pianificazione regionali (PTPR) e provinciali (PTCP), e gli strumenti di pianificazione vigenti di ciascun Comune attraversato dall’opera, differenziati tra Piani Regolatori Generali (PRG), Piani Strutturali Comunali (PSC), Piani Operativi Comunali (POC) e Regolamenti Urbanistici Edilizi (RUE).

Per la localizzazione delle aree sottoposte a vincolo e/o tutela archeologica si è fatto riferimento alla seguente documentazione:

• Piano Paesistico Ambientale Regionale (PPAR) della Regione Marche, approvato con Del. CR n. 197 del 03/11/1989;

• Piano Territoriale di Coordinamento (PTC) della Provincia di Pesaro Urbino, approvato con Del. CP n. 77 del 12/10/2011;

• Piano Territoriale di Coordinamento (PTC) della Provincia di Ancona, approvato con Del. CP n. 11719 del 28/07/2003, modificato con Del. CP n. 192 del 18/12/2008;

• Piani Regolatori Generali (PRG) vigenti dei Comuni interessati dal tracciato di progetto.

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (VIARCH)

4.5 BIBLIOGRAFIA

Studi, Rieti-Cascia-Norcia-Ascoli Piceno 28-30 AA.VV. 1984-86, Le strade delle Marche. Il settembre 2001), Roma. problema nel tempo, “Atti e Mem. Dep. St. Patria - Marche” LXXXIX-XCI. CATANI E., PACI G. 1999, La viabilità romana nelle Marche, “JAT” IX, pp. 175-192. AA.VV. 1987, Le strade nelle Marche. Il problema nel tempo, (Atti del convegno Fano Fabriano- CILLA G. 2000, Aspetti del paesaggio nelle Marche Pesaro-Ancona 11-14 ottobre 1984), “Atti e centrali durante l’Olocene antico e medio: Memorie della Deputazione di Storia Patria per le l’evoluzione del fondovalle, in Recenti acquisizioni, Marche” 89-91. problemi e prospettive della ricerca sull’Eneolitico dell’Italia centrale, (Atti dell’incontro di studio, AA.VV. 1991, Il Piceno in età romana, dalla Arcevia 14-15 maggio 1999), Castelferretti (AN), sottomissione a Roma alla fine del mondo antico, pp. 73-101. Cupra Marittima. DALL’AGLIO P.L., CAMPAGNOLI P. 2002, Sulle tracce AA.VV. 1992, Fano Romana, (catalogo della del passato. Percorsi archeologici nella provincia di mostra), Fano. Pesaro e Urbino, Pesaro. AA.VV. 2003, I Piceni e l’area medio adriatica, (Atti DALL’AGLIO P.L., DE MARIA S., MARIOTTI A. (a c. di) del XXII Convegno di Studi Etruschi e Italici, Ascoli 1991, Archeologia delle valli marchigiane Misa, Piceno-Teramo-Ancona 9-13 aprile 2000), Pisa- Nevola e Cesano, Perugia. Roma. DALL’AGLIO P.L., NESCI O. 2013, Storia e geografia AA.VV. 2005, Preistoria e Protostoria delle Marche, fisica del territorio costiero tra le foci dei fiumi (Atti della XXXVIII Riunione Scientifica dell’Istituto Metauro e Foglia, in Debiasi A., Bassani M., Italiano di Preistoria e Protostoria, Portonovo- Pastorio E. (a c. di), L’indagine e la rima: scritti per Abbadia di Fiastra 1-5 ottobre 2003), Firenze. Lorenzo Braccesi, Roma, pp. 377-389. AA.VV. 2007, Il Piceno romano dal III sec. a.C. al III DARDARI M., ANNIBALDI G. (a c. di), La civiltà picena d.C., (Atti del XLI convegno di studi maceratesi, nelle Marche, (Atti del Convegno di Studi in onore Abbadia di Fiastra-Tolentino 26-27 ottobre 2005), di Giovanni Annibaldi, Ancona 10-13 luglio 1988), “Studi Maceratesi” 41. Ripatransone. AGNATI U. 1999, Per la storia romana della DE MARINIS G. 2002, I bronzi dorati di Cartoceto: il provincia di Pesaro e Urbino, Roma. punto sulle conoscenze, in De Marinis, Rinaldi Tufi ALFIERI N. (a c. di) 1990, Vie del Commercio in S, Baldelli G. (a c. di), Bronzi e marmi della Emilia Romagna e Marche, Cinisello Balsamo. Flaminia. Sculture romane a confronto, pp. 37-43.

ALFIERI N. 2000, Scritti di topografia antica sulle DE MARINIS G., PACI G. (a c. di) 2005, Omaggio a Marche (a c. di G. Paci), “Picus” suppl. 4. Nereo Alfieri. Contributi all’Archeologia Marchigiana, (Atti del Convegno di Studi, Loreto 9- ALFIERI N., GASPERINI L., PACI G 1985, M. Octavii 11 maggio 2005), Macerata. Lapis Aesinensis, “Picus” V, pp. 7-50.

ANTONELLI L. 2003, I Piceni. Corpus delle fonti: la DE MARINIS G., PACI G., QUIRI P. 2005, Rinvenimenti documentazione letteraria, Roma. di epigrafi romane nel territorio marchigiano (Ancona, Matelica, Senigallia, Pesaro, Urbino), CALAMITA F., COLTORTI M., PIERUCCINI P., PIZZI A. “Picus,” 25, pp. 9-49. 1999, Evoluzione strutturale e morfogenesi plio- quaternaria dell’Appennino umbro marchigiano tra il DE MARINIS G., RINALDI TUFI S., BALDELLI G. (a c. di) pedappennino umbro e la costa adriatica, 2002, Bronzi e Marmi della Flaminia. Sculture “Bollettino Società Geologica Italiana” 118, pp. 125- romane a confronto, Modena. 139. DE MARINIS, FABRINI G.M., PACI G., PERNA R., M. CATANI E., PACI G. (a c. di) 2007, La Salaria in età SILVESTRINI M. (a c. di), I processi formativi ed tardoantica e medievale, (Atti del Convegno di evolutivi della città in area adriatica, Oxford.

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (VIARCH)

DE SANCTIS L. 1999, Ceramica attica e insediamenti LUNI M. 2003, Archeologia nelle Marche, Firenze. dell’età del ferro nella bassa valle del Metauro, in LUNI M., CARDONE G.V. 2001, La testa ritrovata Braccesi L., Luni M. (a c. di), I Greci in Adriatico 2, dell’Apollino Milani, “Rend. Acc. Lincei” XII, pp. 553- “Hesperìa” 18, pp. 323-332. 584. DELPLACE C. 1983, Le réseau routier du Picenum LUNI M., CARDONE M. 1998, I ‘Kouroi Milani’ a central d’après les itineraires antiques, Osimo tra Seicento e Settecento, “Rend. Acc. “Caesarodunum” 18, pp. 352-359. Lincei” IX, pp. 669-706.

DELPLACE C., MARENGO S.M. 2002, Bibliografia MERCANDO L., BRECCIAROLI TABORELLI L., PACI G. archeologica ed epigrafica delle Marche, “AFLM” 1981, Forme di insediamento nel territorio 35, pp. 535-581. marchigiano in età romana: ricerca preliminare, in Giardina A., Schiavone A. (a c. di), Società romana DI LUCA M. (a c. di) 2004, Il Lucus Pisaurensis, e produzione schiavistica 1. L’Italia: insediamenti e Pesaro. forme economiche, I, Roma-Bari, pp. 312-347.

GENTILI G.V. 1955, Auximum (Osimo), Roma. MOSCATELLI U. 1988, Studi di topografia antica. GENTILI G.V. 1990, Osimo nell'antichità, Appunti su alcuni antichi catasti del Picenum, Casalecchio di Reno. “Annali della facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Macerata” XXI, pp. 233-51. GIORGI E. 2014, Divisioni agrarie di età romana nelle Marche. Problemi e prospettive di ricerca, in ORSETTI R. (a c. di) 2002, La catalogazione del Campagnoli P., Giorgi E., Amore per l’Antico dal patrimonio culturale nelle Marche, Ancona. Tirreno all’Adriatico, dalla preistoria al medioevo e ORSETTI R. (a c. di) 2004, La carta archeologica oltre. Studi di Antichità in onore di Giuliano de delle Marche. Risultati e metodologie a confronto, Marinis, Roma, pp. 543-563. (Atti del Convengo, Abbazia di Fiastra 2002).

GIORGI E., LEPORE G. (a c. di) 2010, Archeologia PACI G. (a c. di) 2013, Epigrafia e archeologia nella valle del Cesano da Suasa a Santa Maria in romana nel territorio marchigiano, (Atti del Portuno, (Atti del Convegno per i venti anni di convegno di studi, Macerata 22-23 aprile 2013), ricerche dell’Università di Bologna, Castelleone di Tivoli. Suasa-Corinaldo- 18-19 dicembre 2008), “Studi e Scavi” n.s. 25. PELLEGRINI G.B. 1983, Appunti di toponomastica marchigiana, “Atti e Memorie della Deputazione di LUCENTINI N. 1993, L’età del Bronzo e le Marche, in Storia Patria per le Marche” 86, pp. 217-300. AA.VV., Dalla rivoluzione neolitica all’età dei metalli, Urbino, Teramo, pp. 149-152. PERNA R. (a c. di) c.s., Roma e il mondo adriatico. Dalla ricerca archeologica alla pianificazione del LUNI M. (a c. di) 2002, La via Flaminia nell’Ager territorio, (Atti del convegno internazionale, Gallicus, “Quaderni di archeologia nelle Marche” Macerata 18-20 maggio 2017). 10. PERNA R. 2004, Dalla Carta archeologica alla Carta LUNI M. (a c. di) 2003, Archeologia nelle Marche del Rischio, in Orsetti R. (a c. di), Le Marche dalla preistoria all’età tardoantica, Firenze. Archeologiche, (Atti del Convegno, Abbadia di LUNI M. (a c. di) 2003, Archeologia nelle Marche. Fiastra 2002), Ancona, pp. 294-298. Dalla Preistoria all’età Tardoantica, Firenze. SACCO D. 2004, Gradara (PU), “Picus” 24, pp. 387- LUNI M. 1995, Modelli d’insediamento nell’ager 390. Gallicus e Picenus, in Settlement and Economy in TRIBELLINI L. 2008, Archeologia nella Provincia di Italy 1500 B.C. - A.D. 1500, Oxford, pp. 483-492. Ancona, Ancona. LUNI M. 1999, I Greci nel kolpos Adriatico, Ankon e Numana, in Braccesi L., Luni M. (a c. di), I Greci in Adriatico 2, “Hesperìa” 18, pp. 11-56.

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AR/S ARCHEOSISTEMI Società Cooperativa Via Nove Martiri, 11/A - 42124 Reggio Emilia tel. +39 0522 532094 - fax +39 0522 533315

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5 FOTOINTERPRETAZIONE

La fotointerpretazione a scopo archeologico consiste nell’individuazione delle anomalie cromatiche e/o geometriche evidenziabili dalla lettura delle fotografie aeree e delle immagini satellitari disponibili, che possono aiutare ad ipotizzare l'estensione e, talora, l’articolazione planimetrica di evidenze sepolte a debole profondità.

La fotointerpretazione è stata associata alle altre informazioni disponibili desunte dai dati bibliografici ed archivisti e dal riscontro con le ricognizioni di superficie, ottenendo sovrapposizioni utili all’interpretazione dell’immagine.

5.1 METODOLOGIA

L’analisi aerofotografica, condotta in corrispondenza e in immediata prossimità dei tracciati in progetto, si è avvalsa delle ortofoto fornite da Technip Italy S.p.A. cui si sono aggiunti vari riscontri sulle ortofoto attuali e storiche disponibili in Google Earth.

In generale, l’origine di un’anomalia fotografica può essere di origine naturale (es. paleoalvei), antropica (antica ma anche recente, ad es. i tracciati di metanodotti) oppure incerta ed essere di tipo puntuale, lineare o areale.

L’anomalia può essere classificata con le seguenti definizioni: affioramento, antico percorso stradale, corso d’acqua anastomizzato, macchia di colore scuro/chiaro (circolare, ovale, rettangolare, ecc.), microrilievo, paleoalveo, scavo, traccia, traccia di umidità, zona a macchie circolari, zona con macchie circolari di umidità, zona con microrilievi, zona con scavi, zona di interesse, zona dubbia, zona umida.

Le anomalie con possibile significato archeologico sono descritte in apposite schede di anomalia fotografica (v. Paragrafo 5.2) e posizionate nella cartografia di progetto (Allegato 1).

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (VIARCH)

5.2 SCHEDE DI ANOMALIA FOTOGRAFICA

Le Schede di anomalia fotografica registrano in forma tabellare i dati delle tracce aerofotografiche con potenziale significato archeologico. Di seguito si descrivono le modalità di compilazione dei singoli campi della Scheda da anomalia fotografica.

ID_anomalia fotografica = codice alfanumerico dell’anomalia fotografica, composto da sigla ‘AF’ in caratteri maiuscoli e numero progressivo corrispondente a quello indicato nella cartografia di progetto (es. AF1). Comune = indica il comune nel quale si trova il sito, senza abbreviazioni, secondo le denominazioni ISTAT dei comuni italiani. Quindi si riporta tra parentesi la sigla della provincia in cui il sito è ubicato. Es. Recanati. Frazione/ località = indica la frazione o la località in cui è ubicato il sito, senza abbreviazioni e secondo le denominazioni delle località abitate dei fascicoli ISTAT. Definizione: definisce la traccia aerofotografica in base alle caratteristiche peculiari delle anomalie leggibili (es. area, asse centuriale, canale, edificio, fossato, macerie, metanodotto esistente, paleoalveo, parcellizzazione agraria, percorso, strada, struttura muraria, traccia generica, traccia non definita). Descrizione: il campo fornisce una descrizione tipologica e morfologica dell’anomalia, inserendo le osservazioni deducibili dall’analisi aerofotografica e da eventuali altre fonti. Riscontro da altre fonti: si riportano, qualora esistenti, i dati derivanti da altre fonti bibliografiche, archivistiche, cartografiche o ricognitive. Distanza dal progetto = si indica, in metri, la distanza minima lineare tra il sito e l’intervento in progetto riferita alla progressiva km.

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5.2.1 Comune di Tavullia (PU)

ID_anomalia fotografica: AF19 Comune: Tavullia (PU) Frazione/ località: C. Monte Benda/ Fiume Tavollo Definizione: traccia lineare Descrizione: traccia chiara lineare orientata SO-NE, larga circa 5 m e visibile per una lunghezza di 382 m, con possibile significato di tracciato viario. Riscontro da altre fonti: nessuno Distanza dal progetto: 175 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 74+560; interferente al Ric. All. Comune di Tavullia DN 100.

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (VIARCH)

ID_anomalia fotografica: AF20 Comune: Tavullia (PU) Frazione/ località: Pirano di Sotto Definizione: macchie Descrizione: si notano diverse macchie di colore scuro, sparse, aventi diametri variabili tra 1 e 3 m. Riscontro da altre fonti: prossimità a toponimo prediale in -anus ‘Pirano’ e agiotoponimo ‘S. Domenico’. Distanza dal progetto: interferente alla linea principale in progetto DN 650 al km 75+700.

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5.2.2 Comune di Gradara (PU)

ID_anomalia fotografica: AF21 Comune: Gradara (PU) Frazione/ località: C. Gaggera Grande Definizione: macchie Descrizione: si notano diverse macchie di colore scuro, sparse, aventi diametri variabili tra 5 e 15 m. Riscontro da altre fonti: nessuno Distanza dal progetto: interferente alla linea principale in progetto DN 650 al km 77+400 (prevalentemente in trenchless).

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (VIARCH)

ID_anomalia fotografica: AF22 Comune: Gradara (PU) Frazione/ località: San Giorgio/ C. Gradari Definizione: macchie Descrizione: lungo il Fosso Villargo, tra S. Giorgio e Santo Stefano, si notano numerose e fitte macchie di colore scuro o chiaro, prevalentemente sparse ma talora anche alienate, aventi diametri variabili tra meno di 1 m e 5 m. Riscontro da altre fonti: nessuno Distanza dal progetto: interferente alla linea principale in progetto DN 650 al km 78+700.

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (VIARCH)

ID_anomalia fotografica: AF23 Comune: Gradara (PU) Frazione/ località: Santo Stefano Definizione: macchie Descrizione: lungo il Fosso Villargo, tra S. Giorgio e Santo Stefano, a poca distanza da AF22, si notano macchie di colore chiaro, sparse, aventi diametri variabili tra 1 m e 5 m. Riscontro da altre fonti: nessuno Distanza dal progetto: interferente alla linea principale in progetto DN 650 al km 79+050.

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (VIARCH)

ID_anomalia fotografica: AF24 Comune: Gradara (PU) Frazione/ località: Santo Stefano/ C. Patrignani Definizione: macchie Descrizione: in una vasta area tra Santo Stefano e la A14 si notano numerose macchie di colore chiaro o scuro, sparse, circolari o ovali, aventi diametri variabili tra 1 m e 6 m. Riscontro da altre fonti: nessuno Distanza dal progetto: interferente alla linea principale in progetto DN 650 dal km 79+400 al km 80+000.

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (VIARCH)

ID_anomalia fotografica: AF25 Comune: Gradara (PU) Frazione/ località: Babbucce/ C. dell’Ospedale Definizione: macchie Descrizione: lungo il Fosso Selva si notano macchie di colore chiaro o scuro, sparse, circolari o ovali, aventi diametri variabili tra 1 m e 6 m. Riscontro da altre fonti: presenza di tracciati viari di origine (almeno) medievale, toponimi di formazione medievale ‘Ospedale’ e ‘Selva’. Distanza dal progetto: interferente alla linea principale in progetto DN 650 al km 82+100.

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (VIARCH)

ID_anomalia fotografica: AF26 Comune: Gradara (PU) Frazione/ località: Pozzo Alto/ C. Asprete Definizione: anomalia cromatica Descrizione: lungo il Fosso Selva Grossa, si nota un’estesa area di colore bruno scuro, forse ascrivibile ad un paleosuolo pedogenizzato e/o con componenti organiche, non necessariamente di significato archeologico. Riscontro da altre fonti: presenza di toponimi di formazione forse medievale (‘C. della Curia’, ‘Selva’) e agiotoponimi medievali (‘S. Germano’). Distanza dal progetto: interferente alla linea principale in progetto DN 650 al km 82+100.

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (VIARCH)

5.2.3 Comune di Pesaro (PU)

ID_anomalia fotografica: AF27 Comune: Pesaro (PU) Frazione/ località: Ponte Selva Grosso/ C. Paolucci Definizione: area Descrizione: lungo il Fosso Selva Grossa, si nota un’area rettangolare di colore chiaro, ampia 65x50 m ed allineata coerentemente alle attuali particelle agricole. L’anomalia non riveste necessariamente significato archeologico. Riscontro da altre fonti: presenza di toponimi di formazione forse medievale (‘Selva’) e agiotoponimi medievali (‘S. Germano’). Distanza dal progetto: 50 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 85+350.

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (VIARCH)

ID_anomalia fotografica: AF28 Comune: Pesaro (PU) Frazione/ località: Ponte Selva Grosso/ C. Mucioni Definizione: macchie Descrizione: a Ponte Selva Grosso si notano, oltre alle evidenti divagazioni meandriformi del Fiume Foglia, numerose macchie di colore chiaro o scuro, sparse, aventi diametri tra 1 e 2 m, poste all’esterno di un’ansa del Fiume Foglia. Riscontro da altre fonti: presenza di toponimi di origine longobarda (‘Sala’) e medievale (‘Ponte Selva’). Distanza dal progetto: interferente alla linea principale in progetto DN 650 al km 86+550, al Ric. All. metano Fano-Pesaro DN 100, al Ric. Der. Valle del Foglia DN 150 e relativo impianto di linea.

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (VIARCH)

ID_anomalia fotografica: AF29 Comune: Pesaro (PU) Frazione/ località: Chiusa/ Micaloro Definizione: macchie Descrizione: si notano macchie di colore scuro, sparse, aventi diametri tra 2 e 10 m. Riscontro da altre fonti: nessuno. Distanza dal progetto: interferente alla linea principale in progetto DN 650 al km 89+300.

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (VIARCH)

ID_anomalia fotografica: AF30 Comune: Pesaro (PU) Frazione/ località: Case Bertulli Definizione: macchie Descrizione: si notano macchie di colore scuro o chiaro, sparse e talora di forma aperta e irregolare, aventi diametri variabili tra 3 e 15 m. Riscontro da altre fonti: nessuno Distanza dal progetto: interferente alla linea principale in progetto DN 650 al km 95+200.

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (VIARCH)

5.2.4 Comune di Fano (PU)

ID_anomalia fotografica: AF31 Comune: Fano (PU) Frazione/ località: C. Monacelli Definizione: macchie Descrizione: lungo il Rio Beverano tra C. Monacelli e C. S. Giovanni, si notano numerose macchie di colore scuro, sparse, di forma prevalentemente circolare, aventi diametri variabili tra 3 e 9 m. Riscontro da altre fonti: nel PPAR (Tav. 17, scala 1:25.000 su base IGM) è indicata in prossimità dell’anomalia, ma con un grado di ubicazione approssimativa, una “area con segnalazione di rinvenimento”, di cui tuttavia non si è trovato riscontro nella documentazione agli atti della Soprintendenza delle Marche. Nel l’area sono attestati toponimi prediali di origine romana in -anus (‘Beverano’, ‘Reverano’). Distanza dal progetto: interferente alla linea principale in progetto DN 650 al km 100+200.

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (VIARCH)

ID_anomalia fotografica: AF32 Comune: Fano (PU) Frazione/ località: C. S. Teresa Definizione: tracce lineari Descrizione: 740 m a ovest dal tracciato della via Flaminia, sono leggibili due tracce lineari scure, ciascuna larga 4.50 m, tra loro perpendicolari. La traccia SO-NE è leggibile per una lunghezza di 363 m, mentre quella NO-SE per 150 m. Le tracce, coerenti con la maglia centuriale del territorio di Fano, possono essere intrepretati come canali di età romana, aventi funzione irrigua e di limites della centuriazione. Riscontro da altre fonti: nessuno Distanza dal progetto: interferente alla linea principale in progetto DN 650 al km 102+200 e al Rif. All. CO RI ME Fano DN 100.

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (VIARCH)

ID_anomalia fotografica: AF33 Comune: Fano (PU) Frazione/ località: Ponte Murello/ Tomba Adanti Definizione: macchie Descrizione: si nota un’area con concentrazione di numerose macchie circolari di colore chiaro, a margini piuttosto netti e ben leggibili, aventi diametri variabili tra 1 e 3 m. Riscontro da altre fonti: l’anomalia si colloca 650 m a est dal tracciato della via Flaminia, all’interno di una centuria pertinente al territorio di Fano. Distanza dal progetto: interferente alla linea principale in progetto DN 650 al km 102+200, al Ric. Der. per Fermignano-Urbino DN 250, al Rif. Der. per Fano DN 200 e relativo impianto di linea.

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (VIARCH)

ID_anomalia fotografica: AF34 Comune: Fano (PU) Frazione/ località: Ponte Murello/ Case Adanti Definizione: macchie Descrizione: si nota una vasta area con numerose macchie sparse di colore scuro, circolari e a margini piuttosto netti e ben leggibili, aventi diametri variabili tra 2 e 15 m. Riscontro da altre fonti: l’anomalia si colloca 710 m (1 actus) a est dal tracciato della via Flaminia, all’interno del territorio centuriato di Fano. Distanza dal progetto: interferente al Met. Rif. Der. Per Fano DN 200.

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (VIARCH)

5.2.5 Comune di Cartoceto (PU)

ID_anomalia fotografica: AF35 Comune: Cartoceto - Fano (PU) Frazione/ località: Lucrezia/ C. Simoncelli Definizione: tracce lineari Descrizione: si nota una serie di almeno tre tracce lineari chiare, ciascuna visibile per una lunghezza di circa 250 m, affiancate da tracce lineari scure larghe circa 10 m. Le anomalie, coerenti con la maglia centuriale del territorio di Fano, possono essere intrepretate come persistenze dei limites della centuriazione: in particolare l’anomalia centrale risulta la prosecuzione verso sud del cardine ricalcato dalla strada che collega Bellocchi a Torno Vecchio. Riscontro da altre fonti: le anomalie trovano riscontro nella ricostruzione della maglia centuriale di Fano. Distanza dal progetto: interferente alla linea principale in progetto DN 650 al km 105+800.

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (VIARCH)

5.2.6 Comune di San Costanzo (PU)

ID_anomalia fotografica: AF36 Comune: San Costanzo (PU) Frazione/ località: Vecchia Fornace Definizione: macchie Descrizione: lungo il Rio Maggiore, si nota un’area con macchie sparse di colore scuro aventi diametri variabili tra 2.50 e 7 m. Riscontro da altre fonti: il toponimo ‘Fornace Vecchia’ può ascriversi al Basso Medioevo o all’inizio dell’età moderna. Distanza dal progetto: interferente alla linea principale in progetto DN 650 al km 114+650.

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (VIARCH)

ID_anomalia fotografica: AF37 Comune: San Costanzo (PU) Frazione/ località: Monte Bugra/ Acqua Sorgente Definizione: macchie Descrizione: lungo il Rio Grande, si notano su due vasti appezzamenti numerose macchie sparse di colore scuro aventi diametri variabili tra 2 e 4 m. Riscontro da altre fonti: i toponimi ‘Monte Bugaro’, ‘Rio Bugaro’, ‘Monte Bugra’ alludono alla presenza, nell’Altomedioevo, dei Bulgari. Distanza dal progetto: interferente alla linea principale in progetto DN 650 al km 118+000.

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (VIARCH)

5.2.7 Comuni di Monteporzio e Monterado (PU)

ID_anomalia fotografica: AF38 Comune: Monte Porzio - Trecastelli (Monterado) (PU) Frazione/ località: Case Ripobianca Definizione: macchie Descrizione: nell’area tutelata dal PPAR come “area di particolare interesse archeologico” e nelle zone ad essa limitrofe, si riconoscono numerose macchie sparse di colore scuro aventi diametri variabili tra 2 e 10 m. Riscontro da altre fonti: le anomalie coprono una vasta area comprendente gli ID sito 247391 (abitato neolitico di Ripabianca) e ID sito 249655 (edificio rustico di età romana). Distanza dal progetto: interferente alla linea principale in progetto DN 650 al km 121+300.

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (VIARCH)

ID_anomalia fotografica: AF39 Comune: Trecastelli (Monterado) (PU) Frazione/ località: Croce di Montagnano Definizione: macchie Descrizione: si riconoscono macchie sparse di colore scuro e chiaro, di forme poco leggibili, aventi diametri variabili tra 2 e 10 m. Riscontro da altre fonti: l’anomalia si colloca a circa 300 m dal ID sito 248012 (area di materiale mobile di età romana). Distanza dal progetto: interferente alla linea principale in progetto DN 650 al km 123+400.

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5.2.8 Comune di Senigallia (AN)

ID_anomalia fotografica: AF40 Comune: Senigallia (AN) Frazione/ località: C. Pergolesi Definizione: macchie Descrizione: circa 200 m in sinistra idrografica del Fiume Misa, si riconosce un’area con macchie sparse di colore scuro, circolari e a margini netti e ben leggibili, aventi diametri variabili tra 3 e 6 m. Riscontro da altre fonti: nessuno Distanza dal progetto: interferente alla linea principale in progetto DN 650 al km 130+600, al Ric. Der. Valli Misa e Nevola DN 150, al Ric. All. Comune di Senigallia DN 100 e relativo impianto di linea.

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (VIARCH)

ID_anomalia fotografica: AF41 Comune: Senigallia (AN) Frazione/ località: Bettolelle/ C. Palombara Definizione: macchie Descrizione: in destra idrografica del Fiume Misa, si riconosce una vasta area con macchie sparse di colore scuro aventi diametri variabili tra 3 e 15 m. Riscontro da altre fonti: prossimità a ID sito 248086 (materiali fittili di età romana), ID sito 248080 (area di materiale mobile di età romana) Distanza dal progetto: interferente alla linea principale in progetto DN 650 al km 131+500 (prevalentemente in trenchless).

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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ARCHEOLOGICA PREVENTIVA (VIARCH)

ID_anomalia fotografica: AF42 Comune: Senigallia (AN) Frazione/ località: Bettolelle/ C. Benedetti Definizione: macchie Descrizione: a ovest dell’abitato di Bettolelle, lungo strada della Noce, si riconosce un’area con macchie sparse di colore chiaro o scuro aventi diametri variabili tra 3 e 6 m. Riscontro da altre fonti: coincidente a ID sito 248081 (area di materiale mobile di età romana) Distanza dal progetto: interferente alla linea principale in progetto DN 650 al km 132+100.

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ID_anomalia fotografica: AF43 Comune: Senigallia (AN) Frazione/ località: San Silvestro/ Case Verdinelli Definizione: area e macchie Descrizione: lungo strada della Romana, si riconoscono macchie sparse di colore chiaro, ben delimitate e leggibili, aventi diametri variabili tra 4 e 6 m. Immediatamente a nord, è visibile un’area quadrata con lato pari a 76 m, delimitata da tracce lineari chiare larghe 6 m e al cui interno è percepibile una chiazza chiara di forma irregolare con al centro un quadrato scuro. Riscontro da altre fonti: toponimo ‘Romana’; prossimità a ID sito 248056 (area di materiale mobile di età romana a Case Veschi) e a R8 (area di materiale mobile di età romana). Distanza dal progetto: 20 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 136+600.

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5.2.9 Comune di Monte San Vito (AN)

ID_anomalia fotografica: AF44 Comune: Monte San Vito (AN) Frazione/ località: Chiaravalle/ Le Cozze Definizione: traccia lineare (via Octavia poi via Flambenga) Descrizione: tra la S.P. Val d’Esino e via Le Cozze si legge una traccia lineare chiara orientata NE-SO, larga 20-30 m e visibile per una lunghezza di circa 400 m. La medesima traccia si riscontra più a sud, sempre lungo la S.P. Val d’Esino immediatamente a sud dell’intersezione a rotatoria con via Coppetella. Riscontro da altre fonti: il percorso della via Octavia di età romana, diverticolo della via Flaminia ad Urbe per Picenum Anconam che univa Ancona a Jesi, si mantenne nel corso del Medioevo con il significativo nome di ‘via Flamegna’ (cfr. ID sito 204373) e ricalca in parte la viabilità attuale. Sussiste tra studiosi il problema di identificazione di Chiaravalle con la statio ad Sestias, che la Tabula Peutingeriana localizza tra Senigallia ed Ancona. Distanza dal progetto: interferente m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 146+350.

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5.2.10 Comune di Jesi (AN)

ID_anomalia fotografica: AF45 Comune: Jesi (AN) Frazione/ località: C. Filipponi Definizione: area Descrizione: tagliata dal tracciato dell’attuale S.S. 76, si riconosce un’anomalia di colore chiaro (forse la porzione di un’area quadrangolare) delimitata a nord da una traccia a ‘L’ larga 20-25 m. Le tracce visibili permettono di calcolare il lato nord pari a 216 m (esterno) e 165 m (interno). L’anomalia non riveste necessariamente significato archeologico. Riscontro da altre fonti: nessuno Distanza dal progetto: interferente alla linea principale in progetto DN 650 al km 148+350; prossimità a Ric. All. Centrale Edison Jesi DN 300, Ric. Pot. Der. per Jesi DN 200 e Rif. All. Goldengas DN 100.

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5.2.11 Comune di Osimo (AN)

ID_anomalia fotografica: AF46 Comune: Osimo (AN) Frazione/ località: Padiglione/ C. Staffolani Definizione: macchie Descrizione: lungo la via montefanese diretta a Osimo, si riconoscono macchie di colore scuro aventi diametri variabili fra 2 e 10 m. Riscontro da altre fonti: l’attuale S.P. 361 ricalca la via Flaminia ad Urbe per Picenum Anconam, diramazione della via Flaminia che congiungeva Fano/Fanum Fortunae a Matelica/Matilica passando da Ancona/Ancona e Osimo/Auxinum. A circa 300 m dall’anomalia si colloca l’ID sito 204406 (probabile necropoli di età romana e tracce di frequentazione dell’età del Ferro). Distanza dal progetto: interferente a Rif. All. Comune di Osimo 1° presa DN 100.

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5.3 ESITI

Delle numerose anomalie riconoscibili lungo il tracciato non si sono segnalate quelle di evidente origine naturale, come i paleoalvei e i colluvi lungo i pendii delle dorsali.

L’elaborazione delle anomalie aerofotografiche di tipo cromatico e/o geometrico ha consentito di riconoscere n. 28 anomalie con possibile significato di struttura sepolta ovvero di elemento antropico (AF19÷AF46).

Nel complesso, la fotointerpretazione ha rilevato la sussistenza di elementi riconducibili a tracce con possibile significato di struttura sepolta, non necessariamente di carattere archeologico in senso lato.

Le anomalie sono state sovrapposte alle informazioni desunte da altre fonti, ovvero ai dati della ricerca bibliografica e d’archivio e alle aree di materiale archeologico individuate nel corso della ricognizione di superficie.

Mediante queste elaborazioni, le anomalie fotografiche corrispondono in alcuni casi a informazioni storiche già documentate e/o rilevate materialmente sul campo. La pluralità delle fonti determina una maggiore probabilità, e talvolta la certezza, che l’anomalia fotografica corrisponda effettivamente a un deposito archeologico sepolto a debole profondità. Nel dettaglio si tratta di:

- AF31 (Comune di Fano): forte prossimità a “area con segnalazione di rinvenimento archeologico” (PPAR);

- AF32 (Comune di Fano), nell’area centuriata fanestre: elementi della centuriazione;

- AF33 (Comune di Fano), nell’area centuriata fanestre in prossimità alla via Flaminia: possibile necropoli o insediamento di età romana;

- AF34 (Comune di Fano), nell’area centuriata fanestre in prossimità alla via Flaminia: possibili elementi archeologici;

- AF35 (Comuni di Fano e Cartoceto): elementi della centuriazione;

- AF38 (Comuni di Monte Porzio e Trecastelli): area tutelata di Case Ripobianca (insediamento neolitico e edificio rustico di età romana);

- AF39 (Comune di Trecastelli): prossimità a ID sito 248012 (area di materiale mobile di età romana);

- AF41 (Comune di Senigallia): prossimità a ID sito 248086 (materiali fittili di età romana) e ID sito 248080 (area di materiale mobile di età romana);

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- AF42 (Comune di Senigallia): coincidente a ID sito 248081 (area di materiale mobile di età romana);

- AF43 (Comune di Senigallia): prossimità a ID sito 248056 (area di materiale mobile di età romana a Case Veschi) e a R8 (area di materiale mobile di età romana);

- AF44 (Comune di Monte San Vito): tracciato della via Octavia romana (diverticolo della via Flaminia ad Urbe per Picenum Anconam) poi via Flambenga;

- AF46 (Comune di Osimo): tracciato della via Flaminia ad Urbe per Picenum Anconam e prossimità a ID sito 204406 (probabile necropoli di età romana e tracce di frequentazione dell’età del Ferro).

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6 RICOGNIZIONE ARCHEOLOGICA DI SUPERFICIE

La ricognizione di superficie consiste nel controllo sistematico della porzione di territorio interessato dal progetto, ed è finalizzata all’individuazione e alla localizzazione puntuale delle tracce di frequentazione antica.

Questa tipologia di indagine, per sua stessa natura, deve essere eseguita in ambito extraurbano, con preferenza per il periodo successivo alle arature e, in ogni caso, non in primavera o in estate (quando la vegetazione ricopre il terreno, rendendo difficile il riconoscimento di eventuali tracce) e in condizioni meteorologiche favorevoli.

Tale attività, potendo comportare l’individuazione di reperti (anche notevoli) presenti sul terreno, è stata concordata con la Soprintendenza.

6.1 METODOLOGIA

La ricognizione, eseguita dal 19/03/2018 al 26/03/2018, è consistita nell'ispezione delle fasce di territorio interessate dai tracciati in progetto aventi uso del suolo a seminativo semplice o arborato, mediante lenta ricognizione a piedi eseguita da due archeologi, posti lungo linee parallele ed equidistanti tra loro circa 20.00 m.

Non sono state oggetto di indagine ricognitiva le aree interessate da usi del suolo in contrasto con l’efficacia della ricognizione archeologica, ovvero aree in cui la visibilità è permanentemente nulla e pertanto inefficace all’individuazione di affioramenti di materiali archeologici in aratura. Tali aree sono le aree urbanizzate e industriali, i laghi, gli specchi d'acqua, i prati e pascoli, la vegetazione ripariale, gli incolti erbacei ed arbustivi e il bosco.

Le aree il cui uso del suolo può ritenersi efficace ai fini di una ricognizione di superficie, ovvero le colture agrarie (seminativo semplice, oliveti, vigneti, colture legnose agrarie), sono state sottoposte a ricognizione e suddivise in unità di ricognizione (UR) definite sulla base dei confini agricoli esistenti (canali, filari arborei, recinzioni, strade). Le unità di ricognizione sono state documentate mediante riprese fotografiche panoramiche e cartografate nell’Allegato 2.

I gradi di visibilità dei suoli sono illustrati nella Tabella 3.

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Tabella 3 – Gradi di visibilità dei suoli

Uso del suolo Visibilità

Aree urbanizzate, boschi, vegetazione arbustiva e arborea, vegetazione erbacea in nulla permanente evoluzione, boschi, fiumi e greti fluviali, laghi, paludi, saline

Seminativo semplice in fase di crescita avanzata, colture legnose agrarie, oliveti, vigneti nulla temporanea

Seminativo semplice arato totale

Nel caso in cui all’interno di un’unità di ricognizione si sia riconosciuta la presenza più o meno concentrata di materiale archeologico, l’area di affioramento è stata denominata con la sigla “R” seguita da numero progressivo (es. R1), posizionata in cartografia di progetto (Allegato 1) mediante georeferenziazione, perimetrata nella sua massima estensione, definita geometricamente e fotografata con riprese panoramiche e di dettaglio dei reperti. Le aree di materiale archeologico mobile individuate mediante la ricognizione sono descritte in apposite schede nel seguente Paragrafo 6.2.

6.2 SCHEDE DA RICOGNIZIONE DI SUPERFICIE

Le Schede di Ricognizione di superficie registrano i dati che costituiscono gli esiti dell’individuazione di aree di materiale archeologico mobile affiorato in superficie a seguito delle arature.

Di seguito si descrivono le modalità di compilazione dei singoli campi per la Scheda da ricognizione di superficie.

ID_ricognizione = Codice identificativo dell’area composto da sigla R e numero progressivo, corrispondente a quello indicato nella cartografia di progetto (es. R1). Comune = indica il comune nel quale si trova l’affioramento, senza abbreviazioni, secondo le denominazioni ISTAT dei comuni italiani. Frazione/ località = indica la frazione o la località in cui è ubicato il sito, senza abbreviazioni e secondo le denominazioni delle località abitate dei fascicoli ISTAT. Definizione = definisce il sito in base alle caratteristiche peculiari dal punto di vista topografico, funzionale, formale, ecc., secondo parametri quanto più possibile obiettivi e non interpretativi. Per il vocabolario da utilizzare si fa riferimento a ICCD, Scheda SI Sito Archeologico: vocabolario per la compilazione dei campi. Tipologia = precisa, se possibile, la tipologia del sito nell’ambito della definizione prescelta. Nel caso sia possibile individuare più precisazioni tipologiche, indicare la prevalente oppure, in caso di rilevanza quantitativa

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dei beni contenuti, elencarne più d’una separandole con una barra (‘/ ’) seguita da uno spazio. Per il vocabolario si fa riferimento a ICCD, Scheda SI Sito Archeologico: vocabolario per la compilazione dei campi. Cronologia = indica la cronologia generica e, se possibile, la cronologia specifica per l’intera sequenza insediativa dell’affioramento. La cronologia generica indica la fascia cronologica di riferimento (es.: Paleolitico medio, II millennio a.C., età romana, Altomedioevo, ecc.). Qualora non sia possibile definire la fascia cronologica di riferimento con un’espressione univoca, è possibile utilizzare più espressioni separate da un trattino. Se l’arco complessivo di vita del sito non prevede soluzioni di continuità, le informazioni sono divise con un trattino (‘-’), altrimenti sono separate mediante una barra (‘/’) seguita da uno spazio. Qualora non sia disponibile nessuna informazione inerente questo campo, si riporta ‘non desumibile’. Descrizione = il campo fornisce un inquadramento geomorfologico e una descrizione tipologica e morfologica dell’affioramento, inserendo le osservazioni deducibili dall’esame diretto e da eventuali altre fonti. Questo campo raccoglie anche i dati tecnici relativi all’area: 1) misure, espresse in metri, delle dimensioni complessive dell’affioramento, ovvero superficie, lunghezza e larghezza massime; 2) materiali archeologici: registra classi, densità, dimensioni e stato conservativo dei reperti presenti. Riscontro da altre fonti = si riportano, qualora esistenti, i dati derivanti da altre fonti bibliografiche, archivistiche, cartografiche, aerofotografiche. Distanza dal progetto = si indica la distanza e la progressiva km in cui si colloca l’area di materiale mobile.

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6.2.1 Comune di Tavullia (PU)

ID_ricognizione: R7 Comune: Tavullia (PU) Frazione/ località: Pirano di Sotto Definizione: area di materiale mobile Tipologia: area di frammenti fittili e materiale da costruzione Cronologia: età moderna (secc. XVI-XVIII) Descrizione: in un’area di circa 200x100 m si rileva una concentrazione di frequenti e minuti frammenti di laterizi e di ceramica. Si riconoscono frammenti di ceramica invetriata, depurata e grezza. Sono inoltre presenti schegge di selci. Frequentazione off-site. Riscontro da altre fonti: nessuno Distanza dal progetto: interferente alla linea principale in progetto DN 650 tra i km 75+600 e 75+800.

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6.2.2 Comune di Senigallia (AN)

ID_ricognizione: R8 Comune: Senigallia (AN) Frazione/ località: S. Silvestro/ Case Veschi Definizione: area di materiale mobile Tipologia: area di frammenti fittili e materiale da costruzione Cronologia: età romana Descrizione: in un’area grossomodo circolare avente un diametro pari a circa 20 m, si rileva una concentrazione di frequenti piccoli frammenti laterizi, rari frammenti di ceramica comune e un frammento di ceramica ad impasto grezzo, forse preromana. Riscontro da altre fonti: ID sito 248056 (area di materiale mobile di età romana) Distanza dal progetto: 250 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 137+000.

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6.2.3 Comune di Trecastelli (Castel Colonna) (AN)

ID_ricognizione: R9 Comune: Trecastelli (Castel Colonna) (AN) Frazione/ località: Madonna della Congregazione/ C. Catalani Definizione: area di materiale mobile Tipologia: area di frammenti fittili e materiale da costruzione Cronologia: età moderna (secc. XVI-XVIII) Descrizione: in un’area estesa circa 200x100 m si rileva una concentrazione rarefatta di piccoli frammenti laterizi e di ceramica invetriata. Riscontro da altre fonti: 50 m da ID sito 248029 (area di materiale mobile di età romana: possibile necropoli). Distanza dal progetto: 50 m dalla linea principale in progetto DN 650 al km 127+300.

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6.3 ESITI

La ricognizione di superficie ha permesso di individuare, nel tratto di percorrenza in Regione Marche, tre aree di materiali archeologici affioranti (R7÷R9) riferibili all’età romana o all’età moderna.

Nel complesso i siti riconosciuti possono raggrupparsi secondo le specifiche caratteristiche morfologiche, tipologiche e materiche di ciascuno, ovvero:

1. aree di frammenti fittili e materiale da costruzione, riconducibili a tracce di insediamenti antichi (in-site): R8 (cfr.ID sito 248056), R9 (cfr. ID sito 248029);

2. aree di materiale mobile riconducibili a tracce di frequentazione antica (off-site): R7.

Nelle aree di cui al punto 1, la ricognizione ha rilevato la sussistenza di elementi archeologicamente rilevanti.

Le aree di cui al punto 2 rappresentano tracce piuttosto incerte, di cui non è possibile precisare una tipologia.

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RICOGNIZIONE DI SUPERFICIE: REPERTORIO FOTOGRAFICO

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Foto 74 Foto 75

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7 VALUTAZIONE DEL POTENZIALE ARCHEOLOGICO

Sulla base dell’analisi comparata dei dati raccolti mediante le indagini archeologiche, è possibile definire i gradi di potenziale archeologico del contesto territoriale preso in esame, ovvero di livello di probabilità che in esso sia conservata una stratificazione archeologica.

* * *

Il contesto territoriale preso in esame appare insediato dall’uomo senza soluzione di continuità a partire dal Paleolitico, con fasi di forte addensamento antropico per l’età romana, cui si contrappone un periodo di scarsa frequentazione nel corso dell’età del Bronzo e del Ferro, forse dovuta ad una scarsità di ritrovamenti piuttosto che a un’effettiva assenza insediativa.

Le dinamiche del popolamento sembrano adattarsi alla configurazione geografica del territorio, che costituì anche la formazione di direttrici di traffico che a loro volta condizionarono l’occupazione del territorio.

Lo stato degli studi e delle ricerche di ambito archeologico risulta particolarmente approfondito, grazie a pluridecennali indagini territoriali che hanno consentito di verificare la presenza di numerosi insediamenti, ricostruire le direttrici viarie anche minori e le tracce centuriali.

Oltre alla raccolta dei dati bibliografici e d’archivio, le indagini eseguite specificatamente per il progetto (analisi toponomastica, analisi dei vincoli e delle tutele, fotointerpretazione, ricognizione di superficie) hanno consentito di focalizzare lo studio territoriale sulla fascia di progetto e di individuare nuovi potenziali siti archeologici, arricchendo il già esauriente quadro del popolamento antico di questo territorio.

7.1 INDIVIDUAZIONE DEL “RISCHIO” / IMPATTO ARCHEOLOGICO

Nel presente paragrafo si illustra la metodologia per la definizione del “rischio” archeologico atteso sul progetto e degli impatti di progetto sul patrimonio archeologico, circoscritti su areali omogenei definiti sulla base dei gradi di potenziale archeologico e sviluppati considerando le azioni di scavo previste per ciascun intervento.

La definizione dei gradi di potenziale archeologico è sviluppata sulla base di quanto indicato nella Circolare 1/2016, Allegato 3, della Direzione Generale Archeologia (Tabella 5).

A partire da queste indicazioni, la seriazione dei gradi di “rischio” archeologico è stata modulata per ciascun elemento in progetto sulla base delle caratteristiche specifiche di progetto.

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I gradi di “rischio”/ impatto archeologico sono riportati nella cartografia di progetto (Allegato 1) mediante buffer di colori differenti a seconda del livello di “rischio” archeologico atteso su ciascun elemento di progetto (Tabella 4).

Tabella 4 – Gradi di “rischio”/ impatto archeologico attesi per il progetto POTENZIALE INTERVENTO DI “RISCHIO” CONTESTO ARCHEOLOGICO PROGETTO IMPATTO

Tutti tutti Tratti in trenchless INCONSISTENTE (gradi 0-10)

Improbabile Linee, trenchless e alvei attivi INCONSISTENTE (grado 1) opere connesse

elementi archeologici Basso (grado 3) Linee e opere connesse BASSO scarsissimi o assenti

Indiziato da elementi prossimità del progetto a documentari oggettivi Linee e opere connesse MEDIO elementi archeologici (grado 5) interferenza con: anomalia fotografica; Indiziato da dati topografici Linee e opere connesse MEDIO centuriazione; (grado 6) viabilità antica interferenza con: segnalazione Indiziato da ritrovamenti accertata; materiali localizzati Linee e opere connesse MEDIO-ALTO area di materiale mobile (grado 7) interferenza con: area di interesse archeologico; Indiziato da ritrovamenti diffusi Linee e opere connesse ALTO area in cui diversi ambiti (grado 8) danno esito positivo

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Tabella 5 – Gradi di potenziale archeologico (fonte: Circolare DGA 1/2016)

RISCHIO PER GRADO DI POTENZIALE ARCHEOLOGICO IMPATTO IL PROGETTO 0 Nullo. Non sussistono elementi di interesse archeologico di alcun genere Nessuno Improbabile. Mancanza quasi totale di elementi indiziari all’esistenza di beni 1 archeologici. Non è del tutto da escludere la possibilità di ritrovamenti Inconsistente Non determinato: il progetto investe sporadici un’area in cui non è stata accertata Molto basso. Anche se il sito presenta caratteristiche favorevoli presenza di tracce di tipo archeologico all’insediamento antico, in base allo studio del contesto fisico e morfologico 2 Molto basso non sussistono elementi che possano confermare una frequentazione in epoca antica. Nel contesto limitrofo sono attestate tracce di tipo archeologico Basso: il progetto ricade in aree prive Basso. Il contesto territoriale circostante dà esito positivo. Il sito si trova in di testimonianze di frequentazioni posizione favorevole (geografia, geologia, geomorfologia, pedologia) ma antiche oppure a distanza sufficiente 3 Basso sono scarsissimi gli elementi concreti che attestino la presenza di beni da garantire un’adeguata tutela a archeologici contesti archeologici la cui sussistenza è comprovata e chiara Non determinabile. Esistono elementi (geomorfologia, immediata prossimità, pochi elementi materiali, ecc.) per riconoscere un potenziale di 4 tipo archeologico ma i dati raccolti non sono sufficienti a definirne l’entità. Le tracce potrebbero non palesarsi, anche qualora fossero presenti (es. presenza di coltri detritiche) Indiziato da elementi documentari oggettivi, non riconducibili oltre ogni dubbio all’esatta collocazione in questione (es. dubbi di erraticità degli Medio: il progetto investe un’area Medio 5 stessi), che lasciano intendere un potenziale di tipo archeologico indiziata o le sue immediate prossimità (geomorfologia, topografia, toponomastica, notizie) senza la possibilità di intrecciare più fonti in modo definitivo Indiziato da dati topografici o da osservazioni remote, ricorrenti nel tempo e interpretabili oggettivamente come degni di nota (es. soilmark, 6 cropmark, micromorfologia, tracce centuriali). Può essere presente o anche assente il rinvenimento materiale. Indiziato da ritrovamenti materiali localizzati. Rinvenimenti di materiale nel sito, in contesti chiari e con quantità tali da non poter essere di natura 7 Medio-alto erratica. Elementi di supporto raccolti dalla topografia e dalle fonti. Le tracce Alto: il progetto investe un’area con possono essere di natura puntiforme o anche diffusa/discontinua presenza di dati materiali che testimoniano uno o più contesti di Indiziato da ritrovamenti diffusi. Diversi ambiti di ricerca danno esito rilevanza archeologica (o le dirette positivo. Numerosi rinvenimenti materiali dalla provenienza assolutamente 8 Alto prossimità) certa. L’estensione e la pluralità delle tracce coprono una vasta area, tale da indicare la presenza nel sottosuolo di contesti archeologici Difficilmente compatibile: il progetto investe un’area non delimitabile con Certo, non delimitato. Tracce evidenti ed incontrovertibili (come chiara presenza di siti archeologici. 9 affioramenti di strutture, palinsesti stratigrafici o rinvenimenti di scavo). Il sito, Può palesarsi la condizione per cui il però, non è mai stato indagato o è verosimile che sia noto solo in parte progetto sia sottoposto a varianti Esplicito sostanziali o a parere negativo Certo, ben documentato e delimitato. Tracce evidenti ed incontrovertibili (come affioramenti di strutture, palinsesti stratigrafici o rinvenimenti di Difficilmente compatibile: il progetto 10 scavo). Il sito è noto in tutte le sue parti, in seguito a studi approfonditi e investe un’area con chiara presenza di grazie ad indagini pregresse sul campo, sia stratigrafiche sia di remote siti archeologici o aree limitrofe sensing.

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