Repertorio Aree Protette - Stato, Elenco Degli Obiettivi, Analisi Delle Pressioni
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Repertorio Aree Protette - Stato, elenco degli obiettivi, analisi delle pressioni Elaborato 3 Versione del 24 Febbraio 2010 Piano di Gestione Repertorio Aree Protette - Stato, elenco degli obiettivi, analisi delle pressioni (Aggiornamento cap. 7 Report art. 5). Art. 6, All. IV, della Direttiva 2000/60/CE e All. 4, parte A, punto 3, alla parte terza del D.Lgs. 152/06 ELABORATO 3 Versione 1 Data Creazione: 2009-06-30 Modifica: 2010-03-11 Tipo Elaborato 3 PdG Formato Microsoft Word – dimensione: pagine 77 Identificatore PdG_Po_ELABORATO_3_100311.doc ELABORATO_3_090623 Lingua it-IT Gestione dei diritti CC-by-nc-sa Metadata estratto da Dublin Core Standard ISO 15836 Indice Premessa 2 1. Localizzazione delle aree protette 3 2. Obiettivi 4 2.1. Aree di salvaguardia delle acque destinate al consumo umano 4 2.2. Corpi idrici destinati alla tutela di specie ittiche economicamente significative: pesci 4 2.3. Corpi idrici destinati alla tutela di specie ittiche economicamente significative: molluschi 4 2.4. Acque destinate alla balneazione 5 2.5. Zone vulnerabili ai nitrati di origine agro-zootecnica 5 2.6. Aree sensibili 5 2.7. Aree di interesse comunitario – rete Natura 2000 (SIC – ZPS) 6 3. Individuazione e stato attuale delle aree protette 7 3.1. Aree di salvaguardia delle acque destinate al consumo umano 7 3.1.1. Acque superficiali destinate al consumo umano e aree di salvaguardia 7 3.1.2. Acque sotterranee destinate al consumo umano e aree di salvaguardia 11 3.1.3. La protezione delle acque sotterranee utilizzate a scopo potabile nella nuova disciplina introdotta dalla Direttiva 2006/118/CE 14 3.1.4. La carta della vulnerabilità intrinseca degli acquiferi utilizzati a scopo idropotabile nel distretto del fiume Po 15 3.2. Corpi idrici destinati alla tutela di specie ittiche economicamente significative: pesci 20 3.3. Corpi idrici destinati alla tutela di specie ittiche economicamente significative: molluschi 28 3.4. Acque destinate alla balneazione 29 3.5. Zone vulnerabili ai nitrati di origine agro-zootecnica 34 3.6. Aree sensibili 42 3.7. Aree di interesse comunitario (rete Natura 2000 - SIC e ZPS), parchi, riserve naturali e altre aree protette 54 i Premessa L’art. 4 e l’art. 6 della Direttiva Quadro richiedono agli Stati membri il raggiungimento degli obiettivi di qualità previsti per ciascuna area protetta individuata sul territorio nazionale entro il 22 dicembre 2015 e di predisporre a tal proposito un registro contenente tutte le informazioni relative alle diverse aree protette, ivi compresa quella relativa alla normativa comunitaria alla quale si è fatto riferimento nell’individuazione di ogni specifica area come area protetta. Laddove le aree protette presentino interazioni con corpi idrici superficiali e/o sotterranei, lo Stato membro ha l’obbligo di adottare come riferimento per quell’area gli obiettivi più restrittivi tra quelli individuati. Le tipologie di aree protette individuate devono includere: • aree poste a protezione di acque destinate al consumo umano; • aree designate per la protezione di specie acquatiche significative dal punto di vista economico; • corpi idrici destinati agli usi ricreativi, inclusi quelli destinati alla balneazione; • zone vulnerabili ai nitrati di origine agro-zootecnica designate ai sensi della Direttiva 91/676 (Direttiva nitrati) e aree sensibili designate ai sensi della Direttiva 91/271 (Direttiva sugli impianti di trattamento delle acque reflue urbane). • aree designate per la protezione degli habitat e delle specie, nelle quali mantenere o migliorare lo stato delle acque è importante per la loro protezione, compresi i siti pertinenti della rete Natura 2000 istituiti a norma della direttiva 92/43/CEE (c.d. direttiva Habitat) e della direttiva 79/409/CEE (c.d. direttiva Uccelli). Il presente Elaborato costituisce il registro delle Aree protette individuate nel distretto idrografico del fiume Po. 2 1. Localizzazione delle aree protette Nel distretto idrografico del fiume Po sono presenti: • 70 corpi idrici superficiali destinati alla produzione di acqua potabile; • 157 corpi idrici superficiali destinati alla tutela di specie ittiche economicamente significative: pesci; • 14 corpi idrici superficiali destinati alla tutela di specie ittiche economicamente significative: molluschi; • 44 corpi idrici superficiali destinati alla balneazione; • 1.788.840 ha di zone vulnerabili ai nitrati di origine agro-zootecnica; • 49 Aree sensibili e 21 Bacini drenanti ad aree sensibili; • 591 Aree di interesse comunitario – siti di rete Natura 2000 (SIC – ZPS). Nel Repertorio Cartografico sono riportate una serie di Tavole indicanti la localizzazione delle diverse aree protette individuate nel distretto idrografico. 3 2. Obiettivi 2.1. Aree di salvaguardia delle acque destinate al consumo umano Gli obiettivi per le aree poste a protezione di acque destinate al consumo umano prevedono a: • assicurare che, secondo il regime di trattamento delle acque applicato e conformemente alla normativa comunitaria, l’acqua risultante soddisfi i requisiti della Direttiva 80/778, modificata dalla Direttiva 98/83; • prevenire il deterioramento della qualità delle acque potabili al fine di ridurre i livello di trattamento a cui vanno sottoposte le acque per destinarle all’uso umano. Il primo obiettivo potrà essere raggiunto garantendo il raggiungimento degli standard di qualità previsti per le acque potabili. Il secondo obiettivo potrà essere raggiunto garantendo il non deterioramento delle acque rispetto ad un livello di qualità assunto come riferimento. Il livello di qualità assunto come riferimento verrà stabilito per ogni area e rivisto secondo le modalità previste dalle misure del Piano di Gestione. Al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi, per ogni area, sulla base dell’analisi delle pressioni condotta, individuati i parametri critici da controllare, verrà predisposto un programma di monitoraggio specifico. Il raggiungimento o meno dell’obiettivo posto verrà valutato sulla base dei risultati ottenuti da un’analisi dei trend misurati per ciascuno dei parametri critici individuati che sia statisticamente significativa. 2.2. Corpi idrici destinati alla tutela di specie ittiche economicamente significative: pesci Gli obiettivi per i corpi idrici destinati alla vita dei pesci prevedono: • di mantenere o migliorare le condizioni di deflusso e la struttura del substrato dei corsi d’acqua al fine di creare le condizioni idonee affinché si possano sviluppare: • le specie autoctone, grazie alla differenziazione degli ambienti disponibili; • le specie alloctone, la cui presenza è giudicata favorevolmente dalle autorità competenti degli Stati membri in relazione alla politiche di gestione poste in essere. Questi obiettivi potranno essere raggiunti garantendo il raggiungimento degli standard di qualità previsti per le acque e sforzandosi di migliorare le condizioni ambientali complessive così come previsto dalla specifica Direttiva comunitaria nonostante questa verrà abrogata nel 2013. 2.3. Corpi idrici destinati alla tutela di specie ittiche economicamente significative: molluschi Gli obiettivi per i corpi idrici destinati alla vita dei molluschi prevedono: • di mantenere o migliorare la qualità delle acque al fine di creare le condizioni idonee affinché i molluschi (bivalve e gasteropodi) possano vivere e riprodursi contribuendo così anche a garantire la qualità dei prodotti destinati direttamente al consumo umano. 4 Questo obiettivo potrà essere raggiunto garantendo il raggiungimento degli standard di qualità previsti per le acque e sforzandosi di migliorare le condizioni ambientali complessive così come previsto dalla specifica Direttiva comunitaria nonostante questa verrà abrogata nel 2013. 2.4. Acque destinate alla balneazione L’obiettivo definito per queste acque, da raggiungere entro la fine del 2014, prevede di: • preservare le condizioni dell’ambiente nel suo complesso e di garantire la tutela della salute pubblica. Questo obiettivo potrà essere raggiunto garantendo il raggiungimento degli standard di qualità obbligatori previsti per le acque dalla specifica Direttiva comunitaria. L’obiettivo definito per queste acque a partire dalla fine del 2014 in poi, prevede di: • preservare e laddove possibile migliorare le condizioni dell’ambiente nel suo complesso e di garantire la tutela della salute pubblica. Questo obiettivo potrà essere raggiunto garantendo il raggiungimento degli standard di qualità ottimali previsti per le acque dalla specifica Direttiva comunitaria e avviando tutte le misure realisticamente realizzabili considerate appropriate ai fini del raggiungimento dello stato di “buono” o “eccellente” per il maggior numero possibile di corpi idrici destinati alla balneazione. 2.5. Zone vulnerabili ai nitrati di origine agro-zootecnica L’obiettivo generale introdotto dalla cosiddetta Direttiva nitrati (Direttiva 91/676/CE) è: • ridurre l’inquinamento delle acque dovuto alla presenza di nitrati di origine agro-zootecnica; • prevenire per il futuro questo tipo di inquinamento. Questo obiettivo potrà essere raggiunto individuando le cosiddette Zone Vulnerabili ai Nitrati (ZVN) e applicando su queste specifici programmi d’azione. Ai sensi della Direttiva, sono ZVN tutte le aree drenanti verso corpi idrici in cui il tenore di nitrati misurati risulta superiore ai limiti consentiti. 2.6. Aree sensibili L’obiettivo generale introdotto dalla cosiddetta Direttiva sugli impianti per il trattamento delle acque reflue urbane (Direttiva 91/271/CE) è: • proteggere l’ambiente dai possibili effetti dannosi dovuti