Cineforum G.Verdi 28°anno sociale 11° film 11 - 12 - 13 - 14 Dicembre 2002

principio, che possiamo chiamare l’anima La Fata è diversa, a lei non interessa il rispetto regolativa, Lucignolo invece esprime l’anima esteriore delle norme, ciò che sta al centro delle PINOCCHIO anarchica di Pinocchio. Lo scontro tra le due sue preoccupazioni è la sincerità, l’autenticità, CAST TECNICO ARTISTICO anime di Pinocchio ripropone nella forma della la bontà dei sentimenti. La Fata ama Pinocchio Regia: favola un conflitto ideologico che accompagna e amandolo gli insegna cos’è l’amore. Solo Sceneggiatura: Vincenzo Cerami, Roberto tutta la storia della civiltà occidentale: il conflitto l’amore infatti permette di ricongiungere i due Benigni, dal romanzo di Collodi fra Natura e Cultura. Pinocchio è un burattino, mondi separati che animano in modo schizofrenico Fotografia: Dante Spinotti ovvero un pezzo di legno con fattezze umane. il povero burattino: perché l’amore, che viene Scenografia: Danilo Donati L’essere un pezzo di legno lo fa rientrare dalla Natura e si alimenta della nostra emotività, Costumi: Danilo Donati nella Natura e lo fa agire in modo istintivo, è il miele che rende possibile ingoiare l’amaro Musica: Nicola Piovani impulsivo, vale a dire come un fenomeno della della Cultura. Montaggio: Simona Paggi natura, espressione di un’energia primordiale e Genitori e figli. Con Pinocchio Benigni riprende Prodotto da: con Elda Ferri e incontrollata: così si comporta il ceppo di legno il tema della famiglia già affrontato ne La vita è Gianluigi Braschi per Melampo Cinematografica caduto dal carro seminando confusione per le bella dove un padre per salvare il figlio dall’orrore (Italia, 2002) Durata: 105’ strade del paese e sfuggendo ad ogni tentativo della realtà trasformava la vita nel campo di Distrib. cinematogr.: Cecchi Gori Medusa di fermarlo, bloccarlo, controllarlo; così si concentramento in una favola piena di sorprese. PERSONAGGI E INTERPRETI Pinocchio: Roberto Benigni comporta il burattino appena uscito da sotto lo La favola che Benigni ci racconta questa volta Fata Turchina: Nicoletta Braschi scalpello di Geppetto, non solo ripercorrendo a inizia con un padre che sacrifica tutto per un Geppetto: Carlo Giuffré ritroso il percorso del ceppo (dalla città alla figlio e finisce con un figlio che sacrifica Lucignolo: Kim Rossi Stuart campagna, dalla Cultura alla Natura), ma anche tutto per il padre. Pinocchio si apre con Geppetto Grillo Parlante: Peppe Barra compiendo le stesse identiche azioni messe in che per amore si toglie il boccone di bocca per Gatto: Max Cavallari atto dal ceppo. L’avere fattezze umane d’altra sfamare il figlio donandogli quella pera che era Volpe: Bruno Arena parte fa rientrare Pinocchio nella Cultura e lo tutta la sua colazione. Pinocchio si chiude con Mangiafuoco: Franco Javarone fa agire secondo le regole che governano la il burattino che per amore fatica come un mulo Direttore Circo: Alessandro Bergonzoni società umana, dove i genitori mantengono i allo scopo di “guadagnare così quel bicchiere di Medoro: Mino Bellei figli, i figli obbediscono ai genitori, i bambini latte che faceva tanto bene alla salute cagionosa Giudice: Corrado Pani vanno a scuola e chi non va a scuola deve del suo babbo.”. A rendere possibile questo Omino di burro: Luis Molteni lavorare per guadagnarsi il pane e mantenere i capovolgimento è l’educazione all’amore frutto genitori vecchi o malati. Pinocchio è un burattino dell’opera paziente della Fata dai capelli perché è in balia di due anime incompatibili turchini. Lucignolo muore solo, il grillo esce di a cura di Andrea Covolo fra loro che lo fanno muovere in modo scena solo dopo aver cantato la sua morale. incoerente. Pinocchio smette di essere un burattino e Benigni attore. Benigni esprime la personalità diventa figlio. Una nota di nostalgia pervade La genesi. Pinocchio non nasce come scissa, divisa e contraddittoria di Pinocchio l’ultima sequenza del film, la nostalgia di ciò protagonista di un libro. Le sue avventure sono attraverso una interpretazione in cui azione e che si era, ma non si può essere più, la nostalgia pubblicate a puntate su un giornale per bambini. parola si contrappongono: il dire non corrisponde di tutti noi che insieme alla Fata non riusciamo La genesi del testo condiziona i modi della quasi mai al fare e viceversa. La recitazione ha a trattenerci dal dire: “in fondo era un bel narrazione: la vicenda del burattino ideato da un tono forzato, antinaturalistico, lezioso come burattino.” Carlo Collodi si presenta al lettore come una ci si aspetta sia il modo di parlare di un burattino, sequenza di episodi quasi autonomi tenuti un essere cioè privo di una voce propria, “fatto IL FILM DELLA PROSSIMA SETTIMANA assieme da pochi elementi connettivi, oltre parlare” da una persona che non si vede e spesso alla figura del burattino protagonista. Costruire deforma la propria voce per ottenere effetti comici. IL FAVOLOSO MONDO DI AMELIE una narrazione filmica solida e fluida a partire Nella parte finale del film la recitazione di Durata:120' da un testo di partenza con le caratteristiche Benigni segnala la metamorfosi di Pinocchio, Il 3 settembre 1973 un padre anaffettivo e una sopra descritte non è stato facile neppure per ormai avviato a diventare uomo, abbandonando madre nevrastenica concepiscono la loro unica Benigni. la leziosità e l’artificiosità iniziali e assumendo figlia, Amélie Poulain. La bambina cresce in Benigni regista. Benigni ha cercato di dare una connotazione più sobria e naturale. solitudine, con la sola compagnia di un pesce unitarietà alla narrazione filmica rispettando La fata dai capelli turchini. Pinocchio è un rosso fortemente incline al suicidio. A vent’anni, la centralità della figura del burattino propria essere in bilico tra due mondi in guerra tra loro orfana di madre e ignorata dal padre, dedito del testo di partenza e e solo un essere che non appartenga a nessuno esclusivamente al suo nano da giardino, lascia sfruttando le potenzialità connettive e di questi due mondi può aiutarlo a trasformarsi la casa paterna e si impiega come cameriera in simboliche di due figure, il Grillo Parlante e da burattino a individuo vero e proprio: un bar tabacchi di Montmartre. Lo stesso giorno della morte di Lady D, si compie anche il destino Lucignolo, delle quali dilata notevolmente la quest’essere sovrannaturale e sovraumano è la di Amélie. Il ritrovamento casuale di una scatola presenza e l’importanza rispetto al testo originale. Fata dai capelli turchini. La Fata esprime le ragioni del cuore, la potenza rigenerante di latta in un anfratto del suo appartamento la La metafora del burattino. Le due figure, quella convince di essere investita di una missione: dell’amore. Solo l’amore infatti può rendere del Grillo e quella di Lucignolo assumo nel film aiutare gli altri ad essere felici. Ma mentre la sopportabili la perdita della libertà, la fatica di Benigni il ruolo di alter ego del protagonista: il “madonna dei diseredati” entra in azione, Pinocchio rivissuto e reinterpretato da Benigni del lavoro quotidiano, i difetti delle persone l’amore per un timido impiegato di sexy shop le si presenta come un essere dalla personalità amate. Pinocchio deve imparare ad amare, senza fa lo sgambetto. Chi aiuterà Amélie a fare per se scissa, un essere con due anime che se lo la capacità di amare è destinato a non integrarsi stesse quello che è tanto brava a fare per gli altri? disputano in uno scontro da cui solo una sembra mai nella società degli uomini. La Fata si assume Nonostante tratti la materia vischiosa (e dover uscire vincitrice. Le due anime di Pinocchio il compito di educare Pinocchio all’amore rischiosa), un po’ da rotocalco un po’ da soap incarnano infatti due principi esistenziali opposti accogliendolo nella propria casa. Alla figura della opera, di cui sono fatti sogni – amori infelici, colpi e incompatibili: da una parte la socialità e il Fata si oppone una serie di figure che incarnano di fulmine, nostalgie canaglie e tempi perduti – rispetto delle regole del gruppo di cui si fa parte, il lato autoritario e repressivo delle istituzioni: i Il favoloso mondo di Amélie porta in sé, nel suo dall’altra l’anarchia e la libertà di seguire carabinieri, il giudice, il maestro che impongono stesso linguaggio, gli anticorpi dell’ironia. Per pienamente gli impulsi della propria emotività. le regole con la forza, ma non le fanno radicare questo, tra tutte le letture cui acconsente, una gli Se il Grillo Parlante si fa portavoce del primo e germogliare nel cuore di coloro che governano. è fatale: quella alla lettera.