Il Commercio in Valmalenco Tradizioni Tra Presente E
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IL COMMERCIO IN VALMALENCO TRADIZIONI TRA PRESENTE E FUTURO PROGRAMMA DI DISTRETTO INTERVENTO INTEGRATO PER IL PRESIDIO E LO SVILUPPO DELLA RETE DEL COMMERCIO NELLA VALMALENCO. COMMERCIO COME COMUNICAZIONE COMUNICAZIONE COME ACCOGLIENZA 1 IL COMMERCIO IN VALMALENCO: TRADIZIONI TRA PRESENTE E FUTURO INTERVENTO INTEGRATO PER IL PRESIDIO E LO SVILUPPO DELLA RETE DEL COMMERCIO NELLA VALMALENCO. COMMERCIO COME COMUNICAZIONE – COMUNICAZIONE COME ACCOGLIENZA Premessa Il presente programma operativo è parte integrante dell’Accordo di Distretto e come tale adottato da tutti i firmatari dell’Accordo. Il Programma è il frutto di un percorso di lavoro realizzato tra le Amministrazioni dei Comuni di Chiesa in Valmalenco, Caspoggio, Lanzada, Torre di Santa Maria, Spriana, le Unioni di Comuni: Unione Comuni della ValMalenco e Unione Comuni Torre e Spriana e i soggetti pubblici e privati del territorio. L’ambito territoriale del progetto coincide con la Valmalenco, laterale di destra della Valtellina, percorsa dal torrente Mallero, che nasce dal Monte del Forno e confluisce da destra nell’Adda dopo avere solcato tutta la valle e attraversato la città di Sondrio. Il territorio della valle, appartenente alla Comunità Montana Valtellina di Sondrio, è suddiviso tra cinque comuni: Spriana, Torre Santa Maria, Chiesa in Valmalenco, Caspoggio e Lanzada. Attraverso confronti e ragionamenti, incontri con le imprese, le associazioni di rappresentanza, le realtà di base e semplici cittadini non portatori di interesse, si è arrivati a comprendere come di fatto gli eventi storici, sociali ed economici avessero già disegnato nel tempo un ambito umano, sociale e produttivo omogeneo che interessa tutta la ValMalenco e che, oggi, condivide le medesime opportunità e i medesimi rischi. Per costruire un processo di cambiamento reale e persistente che, a partire dal commercio, fosse in grado dimettere in dinamica e riqualificare il sistema territorio, occorreva quindi avviare una dimensione aggregativa ampia, che superasse la visione locale e fosse dotata della necessaria autorevolezza ed autorità per condurre tutti gli attori coinvolti verso un posizionamento di maggiore qualità e valore. Il Processo in atto si propone di costruire e consolidare una politica territoriale, orientata alla concretezza e alla responsabilità, capace di integrare in un’unica visione e in un coerente programma d’azione le risorse dei singoli attori, nel rispetto dei reciproci ruoli. Il Distretto diffuso del commercio così individuato si propone di rispondere a più obiettivi strategici per lo sviluppo del territorio malenco: Garantire il servizio commerciale e il presidio sociale ad una popolazione residente diffusa su un’area ad alta specificità montana; Diventare fattore strategico di promozione e rilancio attraverso un sistema di commercializzazione di alta qualità del prodotto tipico locale ai turisti. Riportare la Valmalenco al centro del sistema commerciale, invertendo la tendenza dei consumatori a gravitare sui poli della grande e media distribuzione posti lungo l’asse principale del fondovalle. 2 Il Distretto diffuso del commercio risponde altresì a più funzioni ritenute strategiche sul piano della governance e della gestione dell’area: Consolidare il modello gestionale e organizzativo dell’Unione dei Comuni come strumento di indirizzo e gestione non solo del Distretto, ma di tutti i processi funzionali locali Attrarre e coinvolgere i diversi soggetti pubblici e privati in un processo permanente e concertativo di costruzione dello sviluppo socio-economico della Valle rafforzando nel contempo le connessioni di reti lunghe Integrare le politiche di Distretto negli strumenti urbanistici, nel PRG, nel Piano della Mobilità e dei Trasporti,nel Piano degli Orari, mettendo a punto un sistema di connessioni e sinergie ottimale Mettere in relazione le risorse umane degli Enti pubblici, e in particolare dell’Unione dei Comuni, con la Comunità di pratica organizzata da Regione Lombardia, quale luogo di apprendimento trasversale, in cui vengono stimolate energie, risorse e creatività del territorio mettendo a disposizione metodologie di lavoro Il Distretto del Commercio della Valmalenco pone al centro del sistema di intervento la comunicazione. Comunicazione intesa come apertura, dialogo, attenzione verso l’altro, relazione, scambio, informazione, trasferimento della conoscenza, accoglienza. La montagna ha sempre fatto fatica a comunicare, quasi che la fatica del quotidiano, l’incombenza della Natura, il limite invalicabile delle vette portassero via le parole agli uomini. Le parole, forse, ma non i sentimenti e le conoscenze. Il Distretto viene coniugato come strumento innovativo per dare vita ad una comunicazione di valore tra le persone della Valle, tra cittadini e istituzioni, tra residenti ed ospiti, tra paesaggio e turisti. Comunicazione tra le persone, trasmissione di conoscenze, patrimonializzazione delle tradizioni che trova linguaggio nella relazione, nella cultura locale, negli spazi di incontro,come la Festa degli Alpeggi e il Mercato delle cose buone; Comunicazione tra cittadini e istituzioni, per informare, dialogare, crescere insieme, trovare nuove soluzioni che trova strumento negli incontri, nei Tavoli tematici di lavoro con i cittadini, nel Sito dinamico dell’Unione dei Comuni. Comunicazione tra residenti e turisti per accogliere, spiegare la storia e la qualità dei prodotti, assistere in un approccio culturale e sportivo alla montagna, ridefinire spazi e paesaggi antichi, che si declina nella professionalità, nella riappropriazione della storia, nel rinnovato disegno dei centri urbani e degli spazi commerciali, nei momenti mercatali dedicati ai prodotti del territorio e delle mani dell’uomo. 3 Comunicazione che accompagna, conduce e guida alla conoscenza del territorio e dei suoi prodotti, attraverso un rinnovato Sistema di segnaletica omogeneo ai luoghi. Comunicare il territorio attraverso il sistema del commercio Negozi, bar, Ambiente accogliente e tipico Consulenza agli acquisti ristoranti, Storia dei prodotti alberghi Consigli sul soggiorno Elenco attività commerciali e ricettive con schede Eventi Sito internet Attività istituzionali Schede prodotti tipici 4 “luoghi” di Approfondimenti sul territorio comunicazione del territorio Ambiente esterno Attività commerciali Percorsi pedonali (segnaletica) Indirizzi utili Scambio saperi tradizionali Rete tra i produttori Feste e mercatini Contatto diretti produttori/consumatori Filiera corta (km0) 4 Inquadramento geografico La Val Malenco è una delle principali valli laterali della Valtellina. Scavato dal torrente Mallera, il solco vallivo si snoda per circa 15 chilometri, dalle ultime propaggini dell’agglomerato urbano di Sondrio, ai piedi del versante retico della Valtellina, fino alla conca di Chiesa in Valmalenco. Da questa, la valle si biforca, penetrando nei massicci di due delle cime più alte della Lombardia. La sezione alta della Valmalenco, infatti, penetra, nel massiccio del Monte Disgrazia (3678 m.), mentre la Val Lanterna, sul versante opposto, unisce Chiesa a Lanzada alla conca di Franscia, ai piedi del Pizzo Bernina (4049 m.). Altre importanti vette presenti sul territorio della valle sono il Corno Mara (2807 m.), il Sasso Moro (3108 m.) e il Sasso Nero (2734 m.). Un importante valore simbolico è dato dal Pizzo Scalino (3323 m.), la cui caratteristica e inconfondibile cima piramidale, visibile da gran parte dell’alta Valmalenco, si trova però nella svizzera Val Poschiavina, Il passo del Muretto, a quota 2562, mette in comunicazione la valle con l’Engadina, in territorio grigionese; si tratta di un fondamentale fattore geografico che ha determinato per secoli le vicende storiche del territorio, soprattutto dal punto di vista commerciale, perdendo di importanza solo con lo sviluppo dei mezzi di trasporto e di conseguenza dei traffici di fondovalle. Dal punto di vista geo-morfologico, la Valmalenco è una tipica valle sospesa di origine glaciale, molto stretta nella sezione inferiore e profondamente incisa dalle valli confluenti nella sua sezione superiore. La composizione delle sue rocce, ricche di materiali preziosi per l’artigianato e l’industria (talco, serpentino, amianto, ardesia), si è rivelata di grande importanza per lo sviluppo economico della valle. Opportunità! La posizione geografica della Valmalenco, a ridosso di alcune delle cime più belle delle Alpi Centrali, potrebbe farne un punto di partenza per ascensioni ed escursioni di rilevanza internazionale. 5 Suddivisione amministrativa Da un punto di vista amministrativo, il territorio della Valmalenco appartiene alla Provincia di Sondrio e alla Comunità Montana Valtellina di Sondrio ed è suddiviso tra i seguenti comuni: Comune Altitudin Abitant Superfici Densità Frazioni Sindac e s.l.m. i e (kmq) (ab/kmq o (2008) ) Spriana 754 116 8.19 14.16 / Ivo Del Unione Maffeo di Torre di 795 891 45.49 19.58 Bianchi, Mauro Comuni Santa Cagnoletti, Decio Maria Ciappanico, Cometti Cristini, Prato, Sant'Anna, Tornadù, Zarri Caspoggio 1150 1585 6.82 232.40 / Diego Unione Negrini di capofila Chiesa in 960 2712 114.96 23.59 Chiareggio, Miriam Comuni Valmalenco Primolo, Longhini San Giuseppe Lanzada 983 1440 115.95 12.41 Ganda, Marco Moizi, Negrini Tornadri, Vetto Dove si trova 6 7 Il sistema dei trasporti Posta al confine tra l’Italia e la Svizzera, la Valmalenco può essere comodamente raggiunta sia dal Nord che dal Sud Europa. La valle si trova a pochi chilometri dalla stazione ferroviaria di Sondrio, lungo la linea che collega Milano con Tirano, percorrendo