Pubblicazione a cura dell’Ambasciata dello a Roma via A. Bosio 10 - 00161 Roma Tel. 06 44231679 Fax 06 44234763 www.yemenembassy.it BILQISYemen La Regina di Saba

N. 3 – Giugno 2013

BILQIS 1 Staff dell’Ambasciata dello Yemen a Roma

Personale Diplomatico Ministro Plenipotenziario Omar Saba’a, Vice Capo Missione

Consigliere Ahmed Al-Assry, Console e Addetto finanziario

Consigliere Haytham Abdulmomen Hassan Shoja’aadin Affari Economici e Organizzazioni Internazionali

Terzo Segretario Abdullah Al-Na’ami, Affari Culturali e Organizzazioni Internazionali

Staff locale Ilaria Gemma Ilenia Sanzò Muna Al-Haidari

Progetto grafico e impaginazione a cura di: Riccardo de Conciliis richi80gmail.com

Da oggi sarà possibile accedere alla versione online di Bilqis in qualunque momento grazie al codice QR sotto riportato, che nei prossimi numeri troverete sul retro della copertina. Il funzionamento è molto semplice: 1 - scaricate gratuitamente il software per leggere il Codice QR-Code 2 - il software scelto si autoistalla (operazione da effettuarsi una sola volta) 3 - aprite l’applicazione scaricata 4 - inquadrate il Codice QR-Code 5 - consultate il magazine online

L’Ambasciata della Repubblica dello Yemen a Roma declina ogni responsabilità su contenuti e pensieri espressi dai singoli autori. Editoriale Vice Capo Missione Omar Saba’a

ari amici, questo è il terzo numero di Bilqis, un magazine pensato per fungere Cda ponte tra noi e i tanti amici dello Yemen in Italia. Nonostante gli ostacoli che si sono frapposti lo scorso anno lungo il no- stro cammino e gli eventi negativi e i cambiamenti che si sono verificati sia in Yemen che in Italia, la volontà del comitato di redazione è rimasta inalterata e, al contrario, ha tratto nuovi input dalle vostre osservazioni e dai vostri preziosi contributi per lavorare ancora più alacremente a questo progetto e produrre i risultati che tutti auspicavamo.

La mia missione in Italia è ormai giunta al termine e vorrei approfittare di queste pagine per salutare e ringraziare tutti gli amici italiani che ho avuto l’onore di conoscere nei quattro anni di lavoro presso l’Ambasciata dello Yemen a Roma. È stata un’esperienza unica poiché in questa città vi è il maggior numero al mondo di rappresentanze diplomatiche e missioni per- manenti presso le organizzazioni internazionali cosa che rende le attività frenetiche e continuative nel corso dell’anno.

Ho splendidi ricordi del tempo trascorso in Ambasciata lavorando con uno straordinario gruppo di diplomatici guidati da S.E. l’Ambasciatore Al-Akwa e con impiegati locali dediti e preparati. Inoltre, ho avuto l’opportunità di apprezzare la civiltà e l’archeologia di Roma, gli affascinanti paesaggi della Penisola e il clima piacevole, nonché la generosità e la disponibilità degli amici italiani.

In questo terzo numero troverete argomenti di sicuro interesse quali una panoramica sull’isola di , ritenuta una delle più belle al mondo e in cui si trovano numerose specie di piante e animali endemici, la storia della medicina tradizionale qui praticata, le rotte commerciali del caffè yemenita “moca” e un’intervista ai curatori della mostra “Bilqis: il trono della Regina di Saba” tenutasi presso il Museo Nazionale d’Arte Orientale “G. Tucci” di Roma, assieme ad altri argomenti che susciteranno sicuramente la curiosità degli appassionati allo Yemen.

La nostra Ambasciata spera di portare avanti questo modesto progetto nel futuro, con l’auspicio che voi ne rimaniate soddisfatti. Al fine di continuare a migliorarci attendiamo i vostri commenti e le vostre preziose opinioni. Personalmente, vi ringrazio per il sostegno e la collaborazione che mi avete dato in questi anni e spero di rivedervi presto, magari in Yemen.

Buona lettura.

BILQIS 3 «Dopo quattro mesi passati in Aden dove non iscorgesi un filo d’erba, il vedersi trasportati quasi per incanto in un bel giardino… superbe palme, acacie, gommifere, mimose, eleganti tamarindi… fiori e verdure… tutto questo procurò a me e a’ miei compagni la più simpatica e voluttosa impressione.»

(Renzo Manzoni, El Yèmen)

Renzo Manzoni (Brusuglio di Cormano, 26 agosto 1852 – Roma, 17 maggio 1918) Esploratore italiano, nipote di Alessan- dro. Nel marzo 1876, partì alla volta del Marocco, ove accompa- gnò l’ingegnere G. Adamoli, figura di spicco negli ambienti politici e imprenditoriali milanesi e accreditato viaggiatore. Durante la sua permanenza il Manzoni apprese la lingua araba, imparò a fotografare, effettuò rilevazioni meteorologiche e tenne una corrispondenza con l’Italia. Nel marzo 1877 il Manzoni lasciò il Marocco e nell’aprile si recò ad Aden e poi a Zeila. Qui in- contrò S. Martini Bernardi e A. Cecchi, membri della spedizione Antinori, alla quale avrebbe dovuto unirsi in qualità di fotografo: programma che invece sfumò. Nel maggio 1877 tornò ad Aden, ospite del console d’Italia R.V. Bienenfeld, il quale lo incoraggiò a fare un viaggio nello Yemen, anche a scopo di commercio. Il 20 settembre 1877 il Manzoni partì così per Sana’a, dove si trattenne fino al 23 marzo 1878; tornò quindi sulla costa, e il 16 giugno 1878 ripartì per l’interno lungo un itinerario diverso dal precedente. Restò a Sana’a fino al 19 gennaio 1879. L’11 gennaio 1880, il Manzoni ripartì per la capitale yemenita, seguendo un terzo itinerario, ridiscendendo poi ad Aden il 6 marzo. Di qui, seriamente provato e in cattive condizioni di salute, il Manzoni si imbarcò il 9 aprile 1880 per l’Italia. Non risulta che abbia più effettuato viaggi. Stabilitosi a Roma almeno dal 1882, due anni dopo vi pubblicò El Yèmen. Tre anni nell’Arabia Felice. Escursio- ni fatte dal settembre 1877 al marzo 1880 (parzialmente riedito come El Yemen. Un viaggio a Sana’a 1877-1878, Torino 1991). Il volume, per riconoscimento unanime, viene considerato opera di grande rilievo scientifico, ricca di osservazioni accurate e per la maggior parte inedite sulle condizioni del territorio e sui suoi abitanti. Comprende una carta originale della regione, un’ottima planimetria della capitale, rilevata nei primi mesi del 1879, e parecchie fotografie - il tutto di mano del Manzoni. BILQIS In questo numero

6 La clinica dei Jiin’ di Alberto Angelici

La medicina tradizionale in Yemen

10 Il Trattato di Sana’a di Ilenia Sanzò

e l’eco della stampa

12 Il trono della Regina di Saba di Ilaria Gemma

I curatori ci raccontano la mostra da vicino

17 Scoprire lo Yemen: Socotra

a cura di 21 Le radici del caffé Fabrizio Esposito e Ilaria Gemma

Conoscere la 25 narrativa yemenita di Paola Viviani Esempi dalla raccolta di racconti - Perle dello Yemen (2009)

29 L’ artigianato nello Yemen di Muna Ahmed al-Haidari

32 Flash News

BILQIS 5 Alba sulle montagne di Socotra; in primo piano un esemplare di Dragon Blood Tree.

La clinica dei Jiin’ La medicina tradizionale in Yemen

di Alberto Angelici Associazione di Amicizia Italo Yemenita - Coordinatore Scientifico accordo di Cooperazione tra le Facoltà di Medicina di Roma Sapienza e Università di Sana’a

nutile professore, non riu- di Socotra, durante le ore di am- all’oceano Indiano, circa 350 mi- scirai a far guarire Selim!” a bulatorio, visitando gli innume- glia a sud della costa meridionale “Ifarmi questo annuncio, con revoli pazienti, di ogni età, affetti dello Yemen del quale fa parte. tono tra il paziente ed il rasse- da malattie spesso comprensibi- Più vicina alla costa somala che gnato è Abshir, medico, di padre li con difficoltà non solo per la non alla terra madre, rappresen- yemenita e madre somala, spe- mancanza di sussidi diagnostici, ta un punto strategico in mezzo cializzato in Chirurgia a Roma, ma soprattutto per il modo con al mare da sempre approdo di nel dipartimento dove svolgo la il quale ne venivano esposti i naviganti di differenti origini ed mia attività di docente. sintomi. Socotra è un posto ma- interessi: ‘conquistadores’ por- Eravamo insieme nell’ospedale gico, un’isola grande metà della toghesi, commercianti zanzibari- di Hadibou, capoluogo dell’isola Corsica, ‘ormeggiata’ in mezzo ni, trafficanti arabi, pirati somali

6 BILQIS ed altri ancora che ne verranno. tocca!). Sotto lo sguardo un po’ libertà. “Abshir, ma secondo te Solo dal 2003 la compagnia ae- ironico di Abshir gli prescrivo qual è la malattia di Selim?” ed rea di bandiera yemenita ha l’ennesima medicina che tutti e Abshir, cui il qat ha fatto cadere il aperto voli regolari dalla capitale tre sappiamo sarà ineffi- riserbo nel parlare con Sana’a ad Hadibou, capoluogo cace e... ‘ci vediamo per Ogni uomo il suo “professore”: “ma dell’isola. I socotrini che la abita- un nuovo controllo tra durante la sua non hai ancora capito no sono circa 40.000, e quelli dieci giorni!’ Selim torna vita è protetto che un Jiin malvagio si è delle aree rurali e montane sono al suo villaggio, Abshir dai Jiin, entità impossessato di Selim?” i più arcaici, non sanno pratica- non parla, io sono fru- sovrannaturali “Abshir, ti prego, sei un mente coltivare la terra, vivono strato. Giovedì pome- medico, ti sei specializ- di pastorizia allevando le onni- riggio, a casa del Dr. Saad, ed invisibili zato a Roma, di cosa stai presenti capre ed utilizzano solo direttore dell’Health ogni sua parlando?” E lui, con l’a- le risorse naturali: le palme da Office dell’isola, ci si riu- azione è ria di non scherzare af- datteri e le banane, le papaye, ed nisce con altri amici, tut- guidata da fatto: “ogni uomo du- una sorta di verdura amarognola ti uomini, per bere insie- loro rante la sua vita è che cresce spontanea. me il tè, protetto dai Jiin, entità Le popolazioni dell’area rispettando un’abitudi- sovrannaturali ed invisibili; ogni costiera vivono invece La maggior ne antica. L’arrivo della sua azione è guidata da loro, della pesca. A sottoline- parte della ‘civiltà’ ha diffuso nell’i- quelle buone e quelle malvagie. I are l’isolamento in cui è popolazione sola l’uso del ‘qat’, vege- Jiin cattivi possono portare le vissuta l’isola è anche la non parla tale ricco di una sostan- malattie, e quelle, le medicine lingua: la maggior parte arabo ma za anfetaminosimile, non servono a curarle”. Non ho della popolazione non ‘amri’, non blandamente stimolante, il coraggio di controbattere; parla arabo ma ‘amri’, compresa che si mastica bevendo Abshir è un medico ragionevol- una lingua comune alle dagli abitanti il tè. Questa usanza, mente bravo, è un buon musul- popolazioni della costa della dapprima sconosciuta a mano, ed in questo momento, meridionale dell’Oman terraferma Socotra, è da sempre forse aiutato dal qat, mi sta co- e non compresa dagli yemenita diffusa in tutto il resto municando qualcosa a cui non abitanti della terraferma dello Yemen e, a parte riesce a non credere. “E come yemenita; pochissimi ovvie considerazioni possiamo aiutare Selim a guari- parlano inglese. Selim è un uomo sulla sua dannosità, le riunioni re?” - “Bisogna che vada a Mukal- di età indefinibile, tra i 30 ed i 50 per “masticare” sono momenti la, sulla terraferma, lì, vicino la anni, piccolo di statura, asciutto, di grande socializzazione duran- casa di mio padre, c’è una ‘clinica indossa la ‘kefia’ e la ‘futa’ tipici te le quali si parla con maggiore dei Jiin’”. È superfluo dire che la dell’isola ma, a differenza degli altri socotrini non ne ha più lo sguardo scrutatore ed irrequieto, fissa un punto indefinito sul muro alle mie spalle e con voce innaturalmente pacata mi ripete che non è più ‘contento’, che è tanto debole che le sue capre non rispondono più al canto con il quale lui, come gli altri pastori, ciascuno con una melodia diffe- rente, cerca di riunirle al calare del sole e poi… ha ancora il do- lore della “freccia” che da sotto lo sterno (lo indica!) lo trapassa fino alla colonna vertebrale ( la

Un albero di incenso sull’isola di Socotra.

BILQIS 7 settimana dopo, sull’aereo per Jiin, quelli responsabili delle ma- cinalis), dalle forti proprietà anti- Mukalla, c’eravamo Selim, Abshir lattie, sono anche loro creature microbiche ed antisettiche, otti- ed io. Il giorno dopo il nostro ar- di Dio, e come tali sensibili alla mo per purificare gli ambienti, rivo entriamo nella ‘clinica’: il pa- preghiera e alla Sua parola. Con l’aloe vera, antiinfiammatorio, drone della casa, un uomo anzia- la preghiera quell’uomo di fede stimolante del sistema immuni- no con un una folta barba rossa, è in grado di far allontanare la tario, antisettico, ed infine la credo sappia chi sono; malattia, ed allora il ma- Dracaena Cinnabari, meglio co- dopo poche parole di lato guarisce. Quando nosciuto come Dragon Blood benvenuto sembra di- I Jiin, quelli invece le preghiere non Tree, utile per curare pratica- menticarsi di me. Il dot- responsabili hanno successo è per- mente tutto (antiemorragico, tor Abshir è certamen- delle malattie, ché il Jiin ha rinnegato la abortivo, antireumatico..) sono te ben conosciuto. Il sono anche religione, non crede più, piante endemiche dell’isola le cui posto non ha nulla di loro creature è ateo, quindi insensibile proprietà terapeutiche sono ri- particolare, è una casa di Dio, e come alla parola di Dio e del conosciute e spesso illegalmente tipica del sud dello Ye- tali sensibili Suo Profeta. “...allora esportate, anche con gravi con- men, con una corte cen- alla preghiera Selim non guarirà più?” seguenze sull’ecosistema dell’i- trale intorno alla quale e alla Sua mi sorprendo a pensa- sola. Ma anche nella capitale Sa- si aprono piccole stanze. parola re... Bevemmo il tè in na’a la medicina tradizionale è Non ci sono simboli mi- silenzio ed andammo a seguita dai pazienti e praticata in steriosi; quadri con ver- dormire. Ho rivisto Se- maniera professionale da guari- si del Corano scritti con calligra- lim qualche settimana dopo l’e- tori, la capacità dei quali è certi- fia artistica decorano i muri. C’è sperienza alla ‘clinica dei Jiin’: i ficata da dichiarazioni rilasciate molta gente, alcune donne, molti suoi occhi sono tornati indaga- dalle autorità civili; in almeno un malati; tutti parlano, ma a bassa tori e curiosi, il suo mal di sto- caso, da me personalmente co- voce. Due bracieri accesi brucia- maco è guarito e, soprattutto, le nosciuto, la certificazione di pro- no l’incenso e spandono un leg- sue capre si riuniscono al tra- fessionalità era stata rilasciata gero fumo odoroso che rende, monto, al suono melodioso del dal Presidente della Repubblica. ma forse solo ai miei occhi, il suo richiamo. Questa storia, solo In quest’ultimo caso, il Dr. Thalal luogo surreale. Il padrone di in parte romanzata, ma i prota- possiede una vera e propria ‘Cli- casa parla con tutti i ‘pazienti’, a gonisti della quale sono reali, è nica’ nella città vecchia di Sana’a lungo, a bassa voce, con aria qua- un richiamo alla medicina tradi- ed una bottega nel Souk della si confidenziale. Dopo alcune zionale dello Yemen: forte, radi- Medicina (il souk della capitale è ore di questo brusio, si siede a cata, presente nella vita della po- diviso per aree tematiche) dove terra davanti ad un leggio e co- polazione forse più di quella mincia a leggere ad alta voce il “ufficiale”. Socotra rappresenta Corano, seguito questa volta da una realtà particolare: l’isola- Il Dr. Thalal con suo padre dal quale ha tutti presenti. Il tono cantilenan- mento dalla terra ferma, e so- imparato l’arte della medicina tradizionale. te crea una tensione particolare, prattutto la presenza di piante in crescendo, fino quasi ad un con vero effetto terapeutico, grido corale: tutti pregano con hanno creato le condi- una partecipazione palpabile. zioni perché la medici- Nessuno mi guarda neanche più, na tradizionale si svi- ed io percepisco la mia estranei- luppasse tanto: tà culturale a quanto osservo. Al l’incenso calare del sole tutto torna calmo, (Boswella Offi- quasi non fosse successo nulla; la gente appare stremata e, lenta- mente, lascia la casa senza più rivolgere la parola all’uomo che ha pregato. Abshir ed io uscia- mo; rispetto il suo silenzio. Più tardi, durante la cena è lui che prende il discorso e mi spiega: i

8 BILQIS Rimedi tradizionali in un negozio di Sana’a (Al Gha square). Applicazione delle “coppette” per la cura dei dolori ossei.

è possibile acquistare piante del- polveri sembrano curare in metodi di cura: sono quelli che la farmacopea tradizionale e pre- modo incontestabile disturbi utilizzano in modi differenti, il si- parazioni galeniche da lui stesso quali la depressione, la sterilità stema della “coppettazione”. approntate, con tanto di etichet- (sempre rigorosamente femmi- Utilizzata anche nella medicina ta per segnalarne le proprietà nile) e l’impotenza nell’uomo. È occidentale fino all’inizio del se- terapeutiche. Persona stato il padre a tramanda- colo, questa metodica si pratica- squisita ed ospitale re i segreti di quest’arte, va applicando sulla cute vere e come solo gli Yemeniti La presenza e lui a sua volta li aveva proprie coppette di vetro o di sanno essere, ho pas- di piante con imparati dal suo, secondo ceramica sotto le quali, con si- sato molti pomeriggi vero effetto una tradizione antica che stemi differenti si creava il vuoto nella sua clinica, ho as- terapeutico, ha fatto di questa famiglia che aspirava nei piani sottocuta- sistito alle sue consul- hanno creato un punto di riferimento nei raccolte, in genere purulente, tazioni (in arabo, natu- le condizioni della medicina tradiziona- negli spazi pleurici. Con lo stesso ralmente, ma con perché la le dello Yemen. Il mio principio il metodo della coppet- lunghe spiegazioni da medicina amico e, perché no, colle- tazione viene molto utilizzata, in parte sua), talvolta tradizionale ga, mi ha accompagnato a modo meno “professionale” e condividendo le sue si sviluppasse vedere un laboratorio, soprattutto in condizioni igieni- diagnosi, ma sempre ri- tanto lungo la strada di Al Saila che a dir poco precarie, per dre- spettose delle sue af- (quello che una volta, pri- nare raccolte di sangue ‘malato’ , fermazioni. D’altra par- ma dei lavori di pavimen- causa di mal di testa, disturbi vi- te le persone che ho visto tazione, era un uadi, e che anco- sivi, perdita della memoria, e chi rivolgersi al Dr Thalal, alcune ra oggi, durante la stagione delle più ne ha più metta. Un segnale delle quali provenienti da altri piogge, torna ad esserlo!), dove della ufficialità della medicina Paesi, erano tutte estremamente vengono preparati i rimedi tradi- tradizionale è dato dalla reperi- fiduciose; molti erano pazienti zionali. Le sostanze ‘madri’ o le bilità di rimedi di ogni genere, abituali che si riferivano a lui con piante dalle quali si estraggono, nei negozi che vendono generi la stessa fiducia con la quale, fino vengono da tutte le parti dello alimentari ed altri prodotti, se- ad alcuni anni fa, le nostre popo- Yemen, ma anche, con regolari condo quello che era lo schema lazioni rurali si rivolgevano al spedizioni aeree, dalla Siria, dalla delle nostre vecchie “drogherie”: medico condotto. Nello studio Giordania, dall’Oman. Anche i lì, mescolate alle saponette, al del dr Thalal sono presenti, in processi di preparazione seguo- burro in scatola, all’olio, al latte una ordinata confusione, libri di no procedure antiche, le sole in in polvere, si trovano bacche, ra- anatomia, copie del Corano, testi grado di garantire la qualità tera- dici, olii, polveri minerali, tutto di medicina tradizionale, medici- peutica del prodotto. La cortesia dotato di incredibili poteri cura- ne tradizionali, lettere di ringra- e la disponibilità del Dr. Thalal a tivi. La gente prende la prescri- ziamento, e poi medicamenti, un- farmi da guida in questo mondo zione del medico tradizionale, guenti, polveri, olii, e gli affascinante, si è spinta fino a far- prepara il rimedio, lo assume e inevitabili animaletti mummificati, mi conoscere altri guaritori tra- guarisce. Lo Yemen non finirà pipistrelli e camaleonti, le cui dizionali che non usano gli stessi mai di stupirmi! ■

BILQIS 9 Il Trattato di Sana’a e l’eco della stampa

di Ilenia Sanzò

…l’Imam Yahya chiese l’invio di una missione italiana nello Yemen …

allora Governatore dell’E- di relazionarvisi in modo com- cialmente all’Imam Yahya il titolo ritrea Jacopo Gasparini, a pletamente paritario con mutuo di “Re dello Yemen”. La stampa L’ capo della missione italia- vantaggio di entrambe le parti. italiana ben accolse la notizia na deputata alle trattative per la Sebbene in questa fase non man- del Trattato. Il raggiungimento stipula di un Trattato di amicizia carono forze periferiche avverse dell’accordo fu percepito come e commercio con l’Imam Yahya, e molto esposte a influenza e evoluzione naturale dello stato fu affiancato da Luigi Talamon- pressione della Gran Bretagna, i preesistente di palese e cordiale ti, Direttore degli Af- vari tentativi di far falli- amicizia nelle relazioni tra i due fari Politici, Carlo Rava, re le trattative tentando paesi. In tale contesto esso si Segretario Particolare La firma di persuadere l’Imam poneva come nuova base per un del Governatore, dal del Trattato Yahya a guardarsi dalle ulteriore sviluppo di utili e pa- Maggiore dell’Esercito avvenne in possibili dannose con- cifici rapporti fra Italia e Yemen. Conti, dal Capitano di forma solenne seguenze che la firma Primario risalto venne dato al Corvetta Matteucci e il 2 settembre dell’atto avrebbe potu- fatto che l’Italia fu la prima po- dal Dott. Mastrantonio. 1926 con una to comportare non eb- tenza occidentale a stringere un Giunti via nave ad Ho- durata fissata bero successo. Difficoltà, accordo con “il più forte Stato deidah furono accolti in dieci anni diffidenze ed intrighi fu- della penisola araba in quanto dal delegato dell’Imam rono superati e la stesu- ad espressione di indipendenza Sayyed Hussein. L’acco- ra del testo del Trattato e tradizioni islamistiche”. Pari- glienza con inni fascisti suonati ebbe inizio. In esso, in conformi- menti era la prima volta che uno dalla banda yemenita e colazione tà con le premesse, fu previsto Stato musulmano della penisola occidentale costituì la premessa solenne riconoscimento dell’in- arabica contraeva relazioni uf- per una visita di successo. Du- dipendenza dello Yemen e facili- ficiali, politiche ed economiche, rante la fase delle trattative, ini- tazioni negli scambi commerciali con una potenza europea senza ziata ufficialmente il 22 agosto con l’Eritrea. La firma del Tratta- rinunciare a libertà ed indipen- 1926, S.E. Gasparini si preoccupò to avvenne in forma solenne il 2 denza. Il fatto che lo Yemen fosse di manifestare in modo univoco settembre 1926 con una durata sulla via di una moderna organiz- l’intento dell’Italia di promuove- fissata in dieci anni a partire dal zazione, poneva l’Italia come po- re la nuova entità politica in via giorno di ratifica da parte italia- tenza in grado di apportare un di affermazione nel Mar Rosso e na. Fu, inoltre, riconosciuto uffi- concorso di mezzi al processo

10 BILQIS Marcia verso Sana’a (esposta al Museo d’Arte Orientale in occasione della Mostra ‘’Il Trono della Regina di Saba’’).

prattutto quella egiziana, risulta- va certamente molto allarmistica ed in generale accusava l’Italia di politica oscura. In Egitto ci si au- gurava che il sovrano yemenita avesse pensato a salvaguardare gli interessi dello Yemen e che, a seguire, egli avesse concluso simili accordi con altre potenze poiché una politica che si ap- poggiava su di una sola potenza europea e riservava a essa esclu- sivamente tutti i vantaggi non sarebbe stata conveniente per lo Yemen (Mokhattan). Non man- carono, inoltre, i timori che due Stati indipendenti quali Yemen e Asir, nel frattempo tornato agli “idrissiti”, e che per la loro posi- zione geografica potevano avere il privilegio del dominio marit- timo nel traffico Europa - Asia, per mezzo dell’Italia avrebbero potuto consentire un rafforza- stesso per mezzo di una “politica sul vicino oriente, si vuole far ap- mento del Governo Wahabita islamica”… In oriente non si en- parire l’Italia come una potenza rivale dell’Egitto sia per potere tra e non si resta contro l’Islam… mossa da mire singolari, e forse religioso che politico (Al-Ahram). sulla base di questa affermazione non del tutto utili agli interessi Nonostante preoccupazioni e l’Italia fascista entrò in rapporti dello Yemen. Voci infondate che critiche le relazioni Italia - Yemen con lo Yemen cercando equili- saranno accolte come tali negli proseguirono il loro corso. Nel brio, armonia e, in definitiva, pace. ambienti arabici a noi amici …” 1927 la prima visita di una dele- In risposta ai sospetti manifestati In effetti la stampa araba, e so- gazione yemenita in Italia.■ della stampa araba veniva ricon- fermato l’obiettivo principale del Trattato: “allacciamento di rapporti economici fra Eritrea e Yemen e, se possibile, fra Yemen e Italia”. (La Tribuna) In una inter- vista a Gasparini de “Il Secolo” il diplomatico italiano affermava che il Trattato con lo Yemen si poteva classificare fra i maggiori successi coloniali italiani essen- do il Mar Rosso la via di transito di tutto il movimento commer- ciale da e per le Indie, l’estre- mo oriente, l’Australia, l’Africa orientale e il Sud-Africa. Dichia- rava inoltre il Governatore d’Eri- trea (Corriere della Sera): “la pace arabica è nel nostro interesse … in quei circoli del Cairo che aspi- rano ad una funzione dirigente nel mondo islamico che gravita

BILQIS 11 Il Trono della Regina di Saba I curatori ci raccontano la mostra da vicino di Ilaria Gemma

l10 ottobre 2012, alla presen- Regina di Saba”, organizzata dal di Amicizia firmato il 2 settem- za del Ministro della Cultura Museo Nazionale d’Arte Orien- bre 1926 dall’Imam Yahya e dal Idella Repubblica dello Yemen tale ‘Giuseppe Tucci’, dal Ministe- Governatore dell’Eritrea Jacopo Abdullah Aubal Mandhouq Sa- ro degli Affari Esteri e dall’Am- Gasparini, lavoravano in diversi leh, del Sottosegretario del Mi- basciata della Repubblica dello ospedali del Paese, oltre a ma- BAC Roberto Cecchi, dell’Am- Yemen in Italia in collaborazione teriale documentale, fotografico basciatore dello Yemen Khalid con la Missione Archeologica ed etnografico. La Mostra ha Abdulrahman al-Akwa, e del Mi- Italiana in Yemen e Monumenta riscosso un enorme successo di nistro Plenipotenziario Mario Orientalia. La mostra fa parte del visitatori e da questo evento è Boffo (Ministero degli Affari Este- “Progetto Yemen 2012”, finanzia- nata l’app “Il Trono della Regina ri – DGMM) è stata inaugurata to dal Ministero degli Affari Este- di Saba”: il primo progetto in as-

Saba35x50:Saba35x50 17-09-2012la 11:02Mostra Pagina 1 “Il Trono della ri, quale parte di un più ampio soluto legato alla cultura yeme- programma di azioni a sostegno nita e alle nuove tecnologie per

Ministero per i Beni e le Attività Culturali del patrimo- mobile. Quest’App, la prima nel Direzione Generale per le Antichità Museo Nazionale d’Arte Orientale In collaborazione con ‘Giuseppe Tucci’ Ministero degli Affari Esteri nio cultura- suo genere, valorizza un ampio Ambasciata della Repubblica dello Yemen in Italia Missione Archeologica Italiana in Yemen Monumenta le yemenita progetto culturale di sinergia tra Orentalia e dello svi- Italia e Yemen attraverso i suoi luppo del- contenuti audiovisivi in motion le relazioni graphics e l’ideazione di un sof- culturali tra tware innovativo. Sarà possibile IL TRONO Italia e Yemen. scaricarla gratuitamente in arabo, DELLA Per la prima italiano e inglese per i dispositivi volta vengono Apple e Android. Per conoscere REGINA presentate le la mostra ancora più da vicino raccolte su- e scoprire curiosità e aneddoti DI SABA darabiche del ad essa legati abbiamo deciso di Museo, forma- intervistare i tre curatori della CULTURA E DIPLOMAZIA TRA te in Yemen tra mostra: Paola D’Amore e Mi- ITALIA E YEMEN LA COLLEZIONE il 1929 e il 1939 chael Jung del Museo Nazionale DEL M SUDARABICA USEO NAZIONALE D ’ARTE ORIENTALE da medici italiani d’Arte Orientale ‘Giuseppe Tuc- che, in seguito ci’, e Sabina Antonini De Maigret, 11 ottobre 2012 - 13 gennaio 2013 all’Accordo di capo della Missione Archeologi- PROROGATA FINO AL 17 FEBBRAIO 2013 Cooperazione e ca Italiana in Yemen. Museo Nazionale d’Arte Orientale ‘Giuseppe Tucci’ Palazzo Brancaccio - via Merulana, 248 - Roma

orario: martedì, mercoledì, venerdì ore 9,00 - 14,00 giovedì, sabato, domenica e festivi ore 9,00 - 19,30 chiuso lunedì catalogo e comunicazione

12 BILQIS Una mostra sullo Yemen a molta attenzione il Trattato. Tra i Borsari non esisteva più e il Mu- Roma. Come è nata questa vari punti ci aveva colpito quello seo del Profumo di Parma non lo iniziativa? che riguardava l’apertura di am- aveva tra le sue raccolte. Tuttavia bulatori sanitari presso diverse dopo qualche mese abbiamo sa- Il Trono della PD: L’idea parte nel 2009, quan- città yemenite (Sana’a, Taizz ecc.) puto che vi era un collezionista do l’Ambasciata della Repubblica e il fatto che le nostre collezioni italiano che lo possedeva. Siamo dello Yemen in Italia espresse il erano state formate a partire dal riusciti a rintracciarlo e di buon desiderio di esporre nelle sale 1933 da medici che lavoravano in grado ha accettato di espor- del MNAO diverse fotografie Yemen, grazie proprio alla Mis- lo. Ora è presente nella vetrina di Sana’a, scattate da Rosetta sione sanitaria. Abbiamo deciso che chiude la mostra, dedicata a Regina di Saba Messori. Decidemmo di comu- pertanto di partire da questo tutto ciò che il mito della Regi- ne accordo che tali fotografie aspetto della nostra storia, poco na di Saba ha prodotto: libretti avrebbero avuto un maggiore noto al grande pubblico, insi- operistici, figurine che reclamiz- pubblico se esposte insieme ad stendo sulla presenza italiana in zavano un noto estratto di carne, una scelta di oggetti. Il progetto Yemen. Siamo partiti dalla figura fumetti, locandine di film e -per iniziale fu modificato ed amplia- di Renzo Manzoni, che per pri- fino un sacchetto di caffè con to nel 2011 quando si decise mo racconta il Paese, proseguen- la miscela “Regina di Saba”. Mi di festeggiare l’anniversario del do con le figure dei Governatori piace ricordare anche che tutti Trattato Italia-Yemen che aveva (Jacopo Gasparini, artefice del coloro che hanno partecipato aperto la strada alla venuta in Trattato e Corrado Zoli), che re- alla realizzazione di questa mani- Italia delle raccolte sud arabiche. sero possibile la venuta in Italia festazione hanno dato un contri- delle raccolte sudarabiche. buto di idee e anche di materiali. “Il Trono della Regina di Una mostra “partecipata” come Saba” guarda allo Yemen Ha qualche aneddoto da poche! da un’angolazione nuova raccontarci legato all’orga- rispetto alle precedenti nizzazione della mostra? MJ: Il più bel contributo del no- mostre che si sono tenute stro catalogo curato con dedi- in Italia. Cosa caratterizza PD: Cercavamo il profumo “ Re- zione dall’editore Artemide è questa mostra rendendola gina di Saba”, prodotto dalla Dit- forse quello della Signora Cor- unica nel suo genere? ta Borsari di Parma in occasione nelia Moise. Dopo vicende varie della visita del Principe eredita- ed un lavoro quasi da detective PD: Nel momento di predispor- rio yemenita in Italia nel 1927. il nostro collega Oscar Nalesini re il progetto abbiamo letto con Impossibile trovarlo. La Ditta è riuscito di rintracciare l’anzia- na signora in Germania, dove si è trasferita da tempo. La donna 1 El Yemen, di Renzo Manzoni è figlia del Dott. Moise, medico di Giuseppe Tucci nell’Himalaya e attivo nella stazione di quaran- tena sull’isola Kamaran negli anni 1939-40 prima dello scoppio del- la seconda guerra mondiale. A lei dobbiamo non solo informazioni preziose sull’attività sanitaria di suo padre, ma anche un raccon- to molto personale dipinto con colori vivaci della sua vita da ragazzina di dieci anni su quest’i- sola, in una comunità multietnica tra pescatori di perle, pescecani, tartarughe, conchiglie e tanti altri piccoli amici, un mondo diverso da quello degli adulti indaffarati. Sembra un romanzo ambientato su un’isola da sogno.

BILQIS 13 2 Abiti tradizionali yemeniti

Qual è il reperto, la sezione struzione del trono (foto 3), frut- Lo Yemen...tralasciando per o l’oggetto che preferisce to di un lavoro e di una ricerca un attimo la mostra, qual è tra quelli esposti? direi quasi cinquantenne. Infatti, la prima cosa che le viene tutto cominciò con un modello in mente pensando a que- PD: Sono particolarmente af- ipotizzato dalla famosa arche- sto Paese, il suo ricordo più fezionata alla statuina di donna ologa ed epigrafista Jacqline Pi- bello? seduta nota come Kannan dal- renne nel 1965, suggerito con di- la breve iscrizione incisa sullo segni e grafici e che si basava su PD: Sfortunatamente non ho mai zoccolo, appartenente alla col- ricerche effettuate dalla studiosa visitato lo Yemen. Tuttavia se pen- lezione Zoli-Ansaldi donata all’I- nello Yemen e nell’Etiopia. Quel so a questo Paese mi vengono in talia nel 1935 da Corrado Zoli, modello virtuale è stato realiz- mente la mirra, l’incenso e… il Governatore dell’Oltregiuba e zato plasticamente nella nostra caffè. Forse non tutti sanno che da Cesare Ansaldi, medico per- esposizione grazie al lavoro pre- le nostre moka con le quali la sonale della famiglia reale dello liminare del compianto Gaetano mattina lo prepariamo prendo- Yemen (foto 4) La statuina raffi- Messineo e alla messa in opera no il nome dalla città yemenita gura sicuramente una donna di di Roberto Boccardelli. di Mocha. alto lignaggio, come lascia inten- dere il vestito plissato e la ricca SA: Se penso a una sezione par- MJ: Fortunatamente ci sono sta- collana che porta al collo. Sfor- ticolare di materiali esposti alla to io e anche piuttosto a lungo. tunatamente non si è conservata mostra, credo che non sia da sot- Infatti, ho partecipato al lavoro la testa che probabilmente era tovalutare il prezioso e antichis- della Missione Italiana fin dal di altro materiale. Non a caso simo Patrimonio librario (foto suo inizio sino al 1986. Ho ri- compare sul manifesto e sulla 5) (sono stati scoperti recente- cordi bellissimi di questo perio- copertina del catalogo: la figurina mente nella Moschea Grande di do, ricordi della mia gioventù e è seduta su un trono che ricorda, Sana’a frammenti di pergamene non soltanto di quella di natura nella sua semplificazione, quelli e parti di volumi risalenti addi- archeologica. Tante immagini si di Nashan. rittura agli albori dell’Islam), che accavallano ora nella mia men- assieme a quello archeologico te: le notti del Ramadan a Sana’a MJ: L’oggetto che preferisco è costituisce il Patrimonio cultura- nel suo centro storico che sem- senza dubbio la magnifica rico- le dello Yemen da salvaguardare. brava un presepe con le finestre

14 BILQIS variopinte delle case illuminate, correre dietro un pallone abba- tano sempre la “stessa storia”, il richiamo del Muezzin al salat stanza malconcio, si lottava con ignorando questa civiltà fluviale, al-magrib alla preghiera del tra- impegno tra i sassi e i blocchi di importante tanto quanto quelle monto, le nostre scoperte arche- roccia del letto del Wadi, erava- nilotica, mesopotamica e dell’In- ologiche che si inseguivano allo- mo tutti uniti noi giocatori, in un do. Eh sì, perché , capitale ra in rapida successione e che angolo sperduto del Khaulan al- del Regno di Saba, affonda le sue riguardavano tutti i periodi dal Tiyyal, eravamo giovani ed erava- radici nel Wadi Dhana, Qarnaw, paleolitico al periodo islamico. E mo felici. capitale del Regno di Ma’in, nel poi il ricordo più bello: una par- Wadi Madhab/Jawf, , capi- tita di calcio. Si affrontavano due SA: Avendo io partecipato alle tale del Regno di Hadramawt, nel squadre di giovani archeologici attività della Missione archeolo- wadi omonimo, Tamna‘, capitale con giocatori yemeniti, italiani e gica dal 1984 al 2010, ed essendo del Regno di Qataban, nel Wadi un tedesco. Accanto a me attac- vissuta per tre anni a Sana’a, dal Bayhan. Fiumi stagionali che for- cava un giovane brillante, Adolfo 2002 al 2005, di ricordi yemeniti mavano immense oasi, luoghi Gianni, dipartito troppo presto la mia vita è permeata, persona- adatti a imponenti insediamenti, da questo mondo. Il nostro cam- le e professionale. Non ve n’è, ma transitorie e proficue soste po da gioco era il letto prosciu- dunque, uno in particolare da per le carovane che da qui par- gato nel Wadi Hababith in un scegliere, ma è il Paese stesso tivano per trasportare “prodotti canyon allargato proprio sotto tutto da ricordare. La sua gen- esotici” proprio in quei Paesi del il primo sito del paleolitico sco- te orgogliosa ed ospitale, il suo Vicino Oriente e del Mediterra- perto nello Yemen dalla nostra paesaggio aspro e dolce, i suoi neo che li richiedevano. Le anti- missione. Non mi ricordo più colori variegati, la sua accecante chità yemenite risultano meno quale fu il punteggio finale. So luminosità, le sue contraddizioni, appariscenti rispetto a quelle più solo che anch’io segnai qualche la sua millenaria storia e le sue note, ma probabilmente perché gol per la nazionale italiana. Un antichità, snobbate nei nostri la maggior parte di esse è anco- combattimento accanito. Tutti a libri scolastici, libri che raccon- ra inesplorata. L’ho visitato tutto

3 Ricostruzione del trono della Regina di Saba

BILQIS 15 4 Statuina di donna seduta e frammento di trono

lo Yemen, prima e dopo l’unifica- zione, inclusa l’isola di Soqotra. Nel corso degli anni, il costante e duraturo soggiorno durante le campagne di scavo mi hanno con- cesso il privilegio di conoscere a fondo ed apprezzare la gente e i costumi di questo straordinario Paese. Non solo. Di incontrare persone speciali che come noi hanno dedicato gran parte della loro vita con impegno, entusia- smo e coscienza allo studio del passato di questo Paese. La mostra al Museo Nazionale d’Arte Orientale è stata l’occa- 5 Vetrina contenente alcuni testi sione per dare l’opportunità ad un pubblico più ampio di cono- scere un pezzo di storia che ci ri- guarda direttamente, per poi av- vicinarsi allo Yemen, ed un giorno, speriamo prossimo, di poterlo visitare.■

App “Il trono della Regina di Saba”

L’App multipiattaforma IL TRONO DELLA REGINA DI SABA nasce con l’obiettivo di valorizzare la mostra Il Trono della Regina di Saba. Cultura e Diplomazia tra Italia e Yemen: le collezioni sudarabiche del Museo Nazionale d’Arte Orientale ‘Giuseppe Tucci’, ospitata a Roma, dall’11 ottobre 2012 al 17 febbraio 2013. Lo scopo è anche quello di promuovere e far conoscere, attraverso una tecnologia innovativa e un’esperienza interattiva, la cultura yemenita, la storia e l’archeologia della civiltà sudarabica, nonché l’impegno della Missione Archeologica Italiana che tuttora collabora con il Governo Yemenita per la salvaguardia e la valorizzazio- ne del suo inestimabile patrimonio archeologico.

L’utente è coinvolto in un viaggio virtuale attraverso 4 aree tematiche, che consentono sia di conoscere documenti inediti che illustrano le vicende storiche che legano l’Italia allo Yemen, sia di scoprire preziose collezioni dell’arte sudarabica e di ripercorrere l’antica via carovaniera dell’incenso e della mirra, sia, infine, di apprezzare il successo che ha avuto, nell’immaginario collettivo, la mitica figura della Regina di Saba, della quale si propone la ricostruzione di un trono.

Promosso e finanziato da MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI

“Progetto Yemen 2013: Valorizzazione e Formazione” a cura di MONUMENTA ORIENTALIA

Con la collaborazione di AMBASCIATA DELLA REPUBBLICA DELLO YEMEN IN ITALIA MISSIONE ARCHEOLOGICA ITALIANA IN YEMEN MUSEO NAZIONALE D’ARTE ORIENTALE ‘GIUSEPPE TUCCI’

Produzione e design di RAGÙ Communication

L’app sarà disponibile prossimamente su Apple Store e Google Play

16 BILQIS Socotra Scoprire lo Yemen

ocotra (in arabo Suqutra) costiera, altipiani calcarei di tipo valentemente arabo, con mino- è la principale isola (3.625 carsico e i monti Haghier che ar- ranze asiatiche e africane. Skm²) di un arcipelago com- rivano a 1.525 m s.l.m.. L’isola ha Il clima è tropicale con piogge posto da altre tre isole mino- un’estensione da nord a sud di invernali di intensità moderata ri: ʿAbd al-Kūrī, Samha e Darsa circa 30-35 km e da est a ovest e più intense nella parte interna. (dette anche “Il fratello” e “La di 130 km. Si distinguono due Nel periodo dei monsoni vi sono sorella”) e da alcuni scogli disa- distretti appartenenti al gover- forti venti e mare molto mosso. bitati, situati nell’Oceano Indiano, natorato di Hadramout: Per un lungo periodo della sua poco al largo del Corno d’Africa, storia Socotra è appartenuta a circa 300 km dalla costa soma- •Il distretto di Hadibu, capitale a uno stato semi-indipendente la e 350 km a sud della Repub- dell’isola di Socotra sotto il controllo degli Imam di blica dello Yemen. Non è certa Mascate e dei sultani di Qishn, l’etimologia dell’arcipelago, forse •Il distretto di Qulansiyah wa della regione del Mahra. L’isola da collegare al sanscrito Dvipa ‘Abd-al-Kūrī, comprendente le conobbe poi un breve periodo Sukhadhara o Dvīpa sukhatara, isole minori e la parte occiden- di dominio portoghese nel 1550. vale a dire “Isola della Felicità” o tale dell’isola di Socotra. Occupata dalla Gran Bretagna “Isola felice”. Socotra è costituita La popolazione è di ceppo pre- nel 1834, in base a un da una piccola piana accordo che prevedeva la permanenza nell’i- sola per solo un quin- quennio, finché nel 1886 il Sultano accettò il protettorato della Corona britannica che così la annesse al suo Protettorato di Aden. Con l’indipendenza dello Yemen, Socotra passò allo Yemen me- ridionale, entrando poi a far parte della Repubblica dello Ye-

BILQIS 17 18 BILQIS Socotra

BILQIS 19 men unificata il 22 maggio 1990. Dal 2008 l’arcipelago è inseri- to tra i patrimoni dell’umanità dell’UNESCO per la sua biodi- versità. Socotra, infatti, è vero e proprio paradiso sotto il profi- lo naturalistico. Originariamen- te parte della placca tettonica africano-arabica, rimane isolata a partire dal Terziario, dando vita ad un alto numero di ende- mismi sia vegetali che animali. Il 37% delle 825 specie di piante presenti sull’isola sono endemi- che. Una delle piante più carat- teristiche è la dracena drago di Socotra (Dracaena cinnabari), cui si ricava un incenso utilizzato Socotra (Passer insularis), il bec- dalla caratteristica chioma a for- localmente. La popolazione avia- cogrosso alidorate (Rhyncho- ma di ombrello rivoltato, da cui ria comprende 192 specie, 44 struthus socotranus) e il bec- si estrae il “sangue di drago”, una dei quali vivono sempre sull’isola, camoschino di Socotra (Incana resina di colore rosso usata nei mentre 85 sono uccelli migratori, incana). tempi antichi sia in medicina, che alcune delle quali sono a rischio Oltre il 90% dei rettili è endemi- come incenso e come colorante. di estinzione. Tra le specie più co. In mare si contano 253 spe- Altre specie degne di menzione caratteristiche vi sono lo stor- cie di coralli che danno vita ad sono la Dorstenia gigas, l’albe- no di Socotra (Onychognathus una barriera, 730 specie di pesci ro del cetriolo (Dendrosicyos frater), la nettarinia di Socotra e 300 granchi, aragoste e gambe- socotranus), il melograno di (Chalcomitra balfouri), lo zigolo retti. ■ Socotra (Punica protopunica), di Socotra (Emberiza socotrana), l’aloe socotrina (Aloe perryi) e la cisticola di Socotra (Cisticola la Boswellia socotrana, da haesitatus), il passero di Fonti: Wikipedia e Ministero del Turismo

20 BILQIS Le radici del caffe’ a cura di Fabrizio Esposito e Ilaria Gemma

rrivammo a Sana’a una sera di fine di- Acembre del 2005. Eravamo una piccola troupe composta da un giornalista, Vittorio Castellani aka Chef Kumalè, un video maker, An- drea Bessone e un fotografo, io. Lo Yemen era una delle 10 tappe individuate dalla Lavaz- za per comporre il libro Cof- fee Roots, edito da Gribaudo, e raccontare il percorso che dall’Africa porta il caffè ver- so l’Europa. Non sapevamo assolutamente cosa aspettar- ci da quel paese e arrivando a tarda sera fummo portati direttamente in albergo dal tassista più prudente che ave- vamo mai incontrato. Sono passati molti anni da quel giorno e i ricordi si sono di- radati. Restano solo le sen- sazioni più forti. Tra queste, il mattino, il cielo blu, l’aria fresca e secca, Bab al Yemen! Si tratta della porta principa- le della capitale, Sana’à, da cui si comincia a vedere l’archi- tettura della città, totalmen- te diversa da qualunque cosa avessimo mai visto prima di allora. Semplicemente mera- vigliosa. Restammo parecchio tempo fuori da quella grande porta ad ammirare il via vai di persone. Gli uomini indos- savano la tradizionale Jambia, un pugnale ricurvo. I vendito- ri avevano mercanzie di ogni

Bàb-al Yemen, porta d’ingresso alla città vecchia di Sana’a

BILQIS 21 Un bicchiere di caffè yemenita speziato

Venditore nel mercato di Sana’a

genere. Tutto era calmo, il ritmo va solo cibo: ancora una volta la cammelli che aspettano di essere e il tono di voce delle persone sensazione era quella di trovarsi caricati, ma la lavorazione resta era regolare e rassicurante. At- in famiglia, nessuno era turbato la stessa: i sacchi di caffè in arri- traverso la porta s’intravedevano dalla nostra attrezzatura e tutti vo vengono pesati, i chicchi se- le decorazioni delle case. Alla erano cordiali con noi. Il mattino lezionati prima di passare in un fine ci decidemmo a fare qualche successivo ci mettemmo in viag- macchinario che separa il chicco passo e attraversare la porta, tuf- gio di buon’ora. Attorno a noi si dalla buccia. Il nostro viaggio in fandoci nella città vecchia. Abdul, stagliavano montagne e vallate Yemen è durato solo 6 giorni, la nostra guida, parlava un italiano a perdita d’occhio da cui emer- troppo pochi per ammirare tut- perfetto e ci faceva notare det- gevano villaggi che s’impennano te le bellezze di questo magnifico tagli che altrimenti ci sarebbero verso l’alto, attorniati da piccole Paese, ma abbastanza per deside- sfuggiti, come il segno lasciato piantagioni di caffè. L’aria pulita rare di tornarci al più presto. ■ sulla porta da un colpo di can- regalava nitidezza alle immagini. none. Sentivamo la storia perva- Arrivammo a Taizz e visitammo derci mentre la città di Sana’a si la sua splendida moschea per Venditore nel suq di Bayt al-Faquih lasciava ammirare in tutto il suo poi proseguire in direzione di splendore: case rosse con deco- Jiblah, una piccola e antica città razioni bianche, vetrate multico- dove il tempo sembra essersi lore, viuzze tortuose. In quel mo- fermato: il caos e la frenesia a mento mi sono sentito davvero cui siamo abituati nelle nostre fortunato per il solo fatto di po- città qui non è mai arrivato. Da ter essere lì. Proseguimmo fino a qui visitammo l’antico mercato raggiungere Suq Al-Malh, il Mer- di Bayt al-Faquih, più spartano cato del Sale. Qui incontrammo di tanti altri Suq visti finora ma immediatamente le prime tracce pieno di merci e mercanti che si di caffè: un venditore esponeva a muovono veloci. Ripartimmo di- terra la sua merce, il Qishr, da noi retti alla nostra meta: la città di definito “quel che resta del caffè”. Al-Mukha. L’antico porto era la Si tratta infatti delle sole bucce meta fondamentale del percorso essiccate, poiché il resto del pro- del caffè verso l’Europa. Dopo dotto viene riservato all’esporta- aver raccolto le informazioni che zione. Passammo la mattinata a cercavamo e aver scattato alcune scorrazzare in lungo e largo per il foto, ripartimmo per rientrare a suq, curiosando nelle botteghe e Sana’à decisi a visitare il Samsa- parlando con la gente, ben dispo- rat, l’ultimo caravanserraglio del sta e sorridente. Arrivammo in caffè esistente al mondo. Nella una piccola piazza dove si vende- corte interna non vi sono più i

22 BILQIS Il villaggio di Jibla

Lavorazione del caffè nel caravanserraglio di Sana’a

Mercato di Sana’a

Bacche di arabica yemenita

BILQIS 23 Città di Mocca. Rovine dei palazzi ottomani con la Moschea Bianca sullo sfondo

Le immagini foto e video pro- dotte in Yemen, sono state pub- blicate nel libro “Coffee Roots - Viaggio alle origini del caffè” di Vittorio Castellani aka Chef Kumalè, foto a cura di Fabrizio Esposito, Guia Besana, Andrea Guermani - ed. Gribaudo/Lavaz- za, nel volume Street Food, Car- la Diamanti e Fabrizio Esposito ed. Ullmann Publishing.

Il video per la regia di Andrea Bessone è stato trasmesso dal National Geographic Channel.

Pausa relax sorseggiando qishr

24 BILQIS Conoscere la narrativa yemenita Esempi dalla raccolta di racconti Perle dello Yemen (2009)

di Paola Viviani

a letteratura dello Yemen è si guardavano quasi esclusiva- un terreno di analisi molto mente alla poesia. In effetti, il Lfertile, specialmente quan- nome che più spesso – per non do si guardi alle opere prodotte dire in maniera costante – ricor- in epoca contemporanea. Nono- reva era quello di ‘Abd al-‘Aziz stante, infatti, l’ di al-Maqalih (1937), uno dei massi- romana memoria abbia creato mi artisti e intellettuali yemeniti, fin dai tempi più remoti interes- un vero mentore per intere ge- santi lavori, sia in campo poetico nerazioni, alcuni componimenti Camera d’Afflitto, per i tipi della che narrativo, studiati in Italia, ad del quale sono stati tradotti da casa editrice romana Jouvence, il esempio, da Giovanni Canova, Fathi Maqbul, che li ha analizzati cui impegno nel campo della dif- con le sue numerose pubblica- soprattutto in funzione della fusione della letteratura e cultu- zioni dedicate all’epica araba loro valenza socio-politica, negli ra araba nei venti anni appena avente per protagonista anni Ottanta, e, negli ul- trascorsi si è rivelata sicuramen- la tribù yemenita dei timi tempi, da Concetta te meritoria. Grazie ad essa mol- Banu Hilàl e, inoltre, an- Grazie Ferial Barresi. Malgrado, ti autori arabi di spessore e di tiche fiabe e leggende all’opera quindi, questi iniziali grande talento sono stati fatti della regione, solo negli “Perle dello tentativi di divulgazione conoscere nella nostra Penisola. ultimi anni le opere let- Yemen” molti in Italia dei risultati del Ciò è vero anche nel caso di Per- terarie più recenti, ossia autori arabi genio creativo di autori le dello Yemen, in cui è presenta- del XX secolo, hanno di spessore yemeniti del Novecento, ta una selezione di racconti di iniziato ad attrarre sono stati fatti è nel 2009 che appare, autori altamente rappresentativi un’attenzione sempre conoscere in in ambito accademico e di indubbio spessore del paese maggiore. Ciò è vero Italia ma anche divulgativo, il asiatico la cui opera è stata elo- tanto per il mondo ac- primo esito più compiu- giata e premiata nel mondo ara- cademico arabo quanto to, con l’obiettivo di- bo nel suo complesso, sicché per quello non arabo. Riguardo chiarato di far arrivare al pubbli- non si sbaglia se si afferma che all’Italia in particolare, se pure co alcuni esempi significativi di molti di essi sono tra i personag- alcuni decenni fa la letteratura narrativa yemenita. Il lavoro in gi di maggiore spicco nell’intero yemenita coeva aveva interessa- questione è Perle dello Yemen, a panorama delle lettere arabe. to alcuni ricercatori, questi stes- cura di Maria Avino e Isabella Come ha scritto Isabella Camera

BILQIS 25 d’Afflitto nella sua Presentazio- lusinghieri che riscuotono un (1969), Huda al-Attàs (1971) e ne al volume, «[…] nello Yemen sempre più incoraggiante suc- Nadia al-Kawkabani (1972). del XX secolo si è sviluppata una cesso di critica e di pubblico a Come si evince dalle loro date di letteratura molto ricca, frutto di livello globale. Queste donne nascita, queste letterate appar- profondi e duraturi contatti con sono importanti pure in campo tengono a generazioni diverse le varie culture orientali ed occi- poetico, dato che sovente non che scrivono seguendo modalità dentali. […] Il fatto che la parte esiste soluzione di continuità tra differenti, naturalmente dettate meridionale sia stata l’attività poetica e quella sia dalla sensibilità individuale sia per anni sotto dominio narrativa all’interno del- dalle regole, sociali e artistiche, britannico, e poi sotto La letteratura la vita artistica di tanti di in qualche modo imposte dalla l’influenza sovietica, ha femminile questi personaggi. Tale realtà circostante. In particolare, consentito ai letterati di nello Yemen caratteristica si evince di grande impatto è la scrittura avvicinarsi e confrontar- è un’attività spesso anche solo a una narrativa sviluppatasi negli anni si con la cultura euro- iniziata quasi prima lettura di una nar- Novanta del secolo scorso che pea in maniera comple- in sordina e si razione: questo è il caso, annovera, tra le sue maggiori ta e penetrante.» [p. 8] è trasformata ad esempio, dei testi di esponenti, Huda al-Attàs e Na- L’antologia qui recensita in una bella Nabìla al-Zubayr (1964), dia al-Kawkabani, ma anche le raccoglie trentacinque realtà della quale ogni suo am- autrici nate negli anni 60, tra cui testi di varia lunghezza miratore apprezza la Nabìla al-Zubayr. Le tre artiste (si va dal racconto me- dolcezza e l’immensa appena citate sono state fra gli diamente lungo a quello breve) delicatezza che emergono tra le ospiti d’onore, insieme con l’al- che affrontano i più diversi argo- pieghe di storie che – tra affermata poetessa menti, di ben ventiquattro autori, apparentemente, oserei Ibtisàm al-Mutawakkil, di cui otto donne. Gli autori rap- dire, “prosaiche”, per al- Il femminismo del Convegno Interna- presentati sono Abdallah Abbàs cune tematiche e le im- nel mondo zionale “Il femminismo al-Iryàni, Abdallah Sàlim Bawàzir, magini utilizzate –, rive- arabo tra nel mondo arabo tra Abd al-Nàsir Mugalli, Ahmad lano uno spessore unico letteratura e attivismo. Amràn, Ahmad Mahfuz Umar, e sovente ineguagliato. letteratura Lo Yemen raccontato Hamdàn Dammàj, Muhammad Le altre autrici il cui e attivismo. dalle donne” (Roma, 6-8 Abdallah Muthanna, Muhammad nome compare nella Lo Yemen maggio 2009), sotto la Ahmad Abd al-Wali, Muhammad raccolta sono: Zahra raccontato direzione e supervisio- Ahmad Uthmàn, Muhammad al- Rahmat Allah (1954), dalle Donne ne di Isabella Camera Gharbi Amràn, Muhammad Ramziyya Abbàs al- d’Afflitto, tenutosi pres- Umar Bahàh Samìr Abd al-Fattàh, Iryàni (1955), Afràh al- so La Sapienza Universi- Wahdi al-Ahdal, Yàsir Abd al-Bàqi, Sadìq (1965), Arwa Abduh Uth- tà di Roma, con il patrocinio Zayd Muti‘ Dammàj e Zayd Sàlih màn (1965), Mahàsin al-Hawàti dell’Ambasciata della Repubblica al-Faqìh. Tra di loro, vi sono scrit- tori appartenenti a diverse gene- razioni, di sicuro talento e noto- rietà, alcuni assai controversi. In Perle dello Yemen, come antici- pato, si trovano altresì racconti di alcune delle intellettuali più autorevoli della letteratura ye- menita, ciò a dimostrazione del fatto, fra l’altro, che la scrittura al femminile è assolutamente viva nello Yemen; anzi, è un’attività che, sebbene iniziata quasi in sordina per differenti motivi, si è trasformata in una bella realtà che ha dato, e continua a dare, prodotti artistici indubbiamente

26 BILQIS colleghi, talvolta con una grazia CONVEGNO INTERNAZIONALE ineguagliata. Le donne yemenite Il femminismo nel mondo arabo tra letteratura e attivismo hanno conseguito tanto negli ul- Facoltà di Studi Orientali timi decenni: tra le vittorie prin- Lo Yemen raccontato dalle donne cipali, quella di essere riuscite ad ottenere, se lo desiderano, una adeguata istruzione, anche uni- 6-7-8 Maggio 2009 versitaria. Interessante è sapere MERCOLEDI 6 MAGGIO VENERDÌ 8 MAGGIO Palazzo Baleani - Corso Vittorio Emanuele II, 244 Facoltà di Studi Orientali, Via Principe Amedeo, 182/B, aula 1 che il diritto allo studio rientra ore 17.30 Ore 10.00-11.30 Presentazione del libro “Perle dello Yemen” (Jouvence 2009) Parole di genere spesso di fatto nei contratti ma- prof. Raimondo Cagiano de Azevedo Presiede Monica Ruocco (Università di Palermo) (delegato del Rettore alle Relazioni Internazionali) Erminia Calabrese (Università di Tarragona) trimoniali, a garanzia della possi- S.E Dr. Shaya Mohsin Zindani Ambasciatore dello Yemen in Italia Isadora D’Aimmo (SUM, Napoli) prof. Isabella Camera d’Afflitto (SAPIENZA Università di Roma) Akeel Almarai (Università per Stranieri di Siena) bilità per la donna di una realiz- Intervengono Biancamaria Scarcia Amoretti e Maria Avino Interviene: Huda al-Attas (Università di Aden) - Letture Letture di Carlotta Tommasi zazione pure in campo lavorativo Pausa caffè h 11.30-11.45 GIOVEDÌ 7 MAGGIO h 11.45-13.30 dopo le nozze. In tal senso, è si- Facoltà di Studi Orientali, Via Principe Amedeo, 182/B, aula 1 Percorsi di donne Presiede Abd al-Rahman Abdrabou (Università di San‘a) gnificativo il racconto Metà Ore 16.00 Inaugurazione Ada Barbaro (SUM, Napoli) Hussein Mahmud (Università di Helwan, Il Cairo) prof. Federico Masini (Preside della Facoltà) prezzo del sangue [pp. 145-150] Paola Viviani (Seconda Università di Napoli) S.E Dr. Shaya Mohsin Zindani Ambasciatore dello Yemen in Italia Interviene: Ibtesam al-Motawakkil (Università di San‘a) S.E. Mario Boffo Ambasciatore dell’Italia a San‘a di Abdallah Abbàs al-Iryàni nel prof. Angelo Arioli (SAPIENZA, Università di Roma) h 15.00-17.30 prof. Isabella Camera d’Afflitto (SAPIENZA, Università di Roma) quale viene dipinto il quadro bel- Le donne raccontate dagli uomini Presiede Francesca Corrao (Università l’Orientale, Napoli) Ore 16.30-19.00 lissimo e toccante di una coppia Sfide e conquiste della scrittura al femminile Monica Ruocco (Università di Palermo) Habib Abd al-Rabb Sururi (Université de Rouen) Presiede Biancamaria Scarcia Amoretti Elvira Diana (Università di Chieti-Pescara) unita nell’amore e nel desiderio (SAPIENZA, Università di Roma) Francesco De Angelis (Università del Salento, Lecce) Francesca M. Corrao (Università “L’Orientale”, Napoli) Patrizia Zanelli (Libera Università “S. Pio V”, Roma) di crescita dell’altro, senza per Maria Avino (Università “L’Orientale”, Napoli) Interviene: Nabila M. al-Zubayr (scrittrice yemenita - San‘a) - Letture Renata Pepicelli (Università di Bologna) questo voler prevaricare o dan- Interviene: Nadia al-Kawkabani (Università di San‘a) - Letture Pausa caffè h 17.30-17.45 17.45-19.00 neggiare chicchessia, cosa che Yemen: cultura, lingua e conoscenza Presiede Isabella Camera d’Afflitto (SAPIENZA, Università di Roma) invece accade, ad esempio, in Ezzeddine Anaya (SAPIENZA, Università di Roma) Franco De Renzo (SAPIENZA, Università di Roma) Olivier Durand (SAPIENZA, Università di Roma) Laura Guazzone (SAPIENZA, Università di Roma) Tempo sprecato [pp. 189-196] di Roberta Danaro (Università “l’Orientale”, Napoli) Giuliano Lancioni (Università degli Studi Roma3) Nabìla al-Zubayr. In Metà prezzo del sangue, l’uomo e la donna sono finalmente uniti completa- mente, e lo rimangono malgrado la scomparsa prematura del ma- rito. La protagonista e voce nar- rante non si leverà nemmeno contro la società che impone al-

Jouvence Ambasciata dello Yemen in Italia University of Aden Sana’a University cune regole, ma, sulla scia di di- battiti a livello giuridico, capisce, una volta raggiunta la piena ma- dello Yemen. L’antologia è stata maggiore di quella da loro già go- turità, che è giusto che una don- presentata per la prima volta in duta. Molte autrici hanno, nei na pretenda di essere equiparata quella cornice, dove ha ricevuto propri lavori tanto narrativi all’uomo. Qui interessante è che una calorosa accoglienza. Inoltre, quanto poetici, sottolineato le una donna, appunto, pur se avan- alcuni dei racconti contenuti in difficoltà incontrate dalle loro ti negli anni, ossia una persona Perle dello Yemen sono stati og- connazionali nel farsi strada nel educata e che ha trascorso la getto, sempre nell’ambito del mondo e, attraverso le vicende sua intera esistenza nel “culto” convegno, di una lettura critica da loro discusse in tali opere, di talune tradizioni, si renda che ha mirato a porne in eviden- hanno in realtà parlato delle pro- conto della necessità dell’ugua- za taluni elementi caratteristici. blematiche da loro stesse vissu- glianza dei sessi dinnanzi alla leg- Di certo, uno dei principali, seb- te per affermarsi, di modo che ge, il che è, in sostanza, indice bene non esclusivo, riguarda la spesso i loro testi sono altamen- inequivocabile dell’anelito di li- condizione femminile nel paese te rivelatori della realtà – familia- bertà e di modernità di un’intera arabo e, di conseguenza, il rap- re, psicologica e sociale – che le società. Nel contempo, dal testo porto tra i sessi, mettendo in ri- circonda. Naturalmente, questi risulta evidente quanto lo Yemen salto il desiderio di conseguire, argomenti non sono trattati sol- in cui si muove la protagonista da parte delle donne, una libertà tanto dalle scrittrici, ma dai loro del racconto sia pronto a realiz-

BILQIS 27 zare il cambiamento, il che è sono soltanto tre esempi di mini che si appropriano dell’ani- reso ancor più incisivo dal fatto quanto la letteratura yemenita mo femminile e viceversa. che sia un uomo ad aver dato contemporanea può offrire al Tra le innumerevoli sorprese voce a una donna, a questa don- lettore, e per varie motivazioni, che la nuova narrativa yemeni- na, riuscendo a guardare dal di ossia una immagine inedita del ta riserva al pubblico c’è, infine, dentro dell’animo e della psiche sentire del popolo del paese ara- l’opportunità di scoprire un’a- femminile a un qualcosa bo. Se è vero che gli ar- pertura mentale, che si nutre di che in sé racchiude il tisti della parola sono gli una sconfinata sensibilità, capace senso di un profondo La letteratura osservatori e interpreti di far sì che l’animo maschile e dolore sofferto per yemenita della realtà, coloro che il femminile si compenetrino, troppo tempo. Come in può offrire difendono la propria senza che ciascuno perda però questo lavoro di Abdal- al lettore gente contro l’“altro”, le specifiche peculiarità, per dar lah Abbàs al-Iryàni un un’immagine qualunque forma esso forma a quell’unità che sia in gra- uomo si insinua con ma- inedita del assuma, e i portavoce do di dissipare le nubi che trop- estria nel mondo fem- sentire del della tribù di apparte- po spesso minacciano l’armonia minile, “aiutando” una popolo del nenza; se è vero che i tra uomo e donna, relegando donna a dire la sua per- paese arabo poeti e i narratori di quest’ultima al ruolo di com- sonale verità, così nei oggi ancora e sempre si primario. Rendersi conto della suoi racconti, Tempo muovono lungo tali li- ricchezza del mondo culturale sprecato e Una cravatta di seta… nee direttrici, assumendosi la re- yemenita odierno, attraverso la pura [pp. 199-201], Nabìla al-Zu- sponsabilità di sussurrare o di lettura dei suoi prodotti, è un bayri sembra penetrare nell’ani- urlare, a seconda delle esigenze primo passo verso la conoscen- mo maschile e osservare il mon- e delle circostanze, le ragioni dei za di una delle più antiche e glo- do con gli occhi di un uomo, propri connazionali, ebbene, è riose civiltà. Perle dello Yemen benché qui la voce narrante non vero altrettanto che forse non ci può essere un valido strumento coincida propriamente, da un si aspetterebbe di trovare in in tal senso. ■ punto di vista tecnico, con quella queste opere voci reali e di fin- del protagonista. Questi testi zione che si intersecano, con uo-

28 BILQIS L’ artigianato nello Yemen

di Muna Ahmed Al-Haidari

I primi uomini, sin dalla gliosi artigiani e dei manufatti in- re nelle viuzze strette e tortuose, preistoria, cominciarono a credibili. Ovviamente, ogni città nelle piazzette assolate, ad am- Icostruire manufatti come ha il suo mercato, ma dobbiamo mirare le torri svettanti, entrare attrezzi, monili, stoffe, armi ecc. riconoscere che il più antico e nei cunicoli tra le case perché per soddisfare le loro necessi- famoso è il mercato del- sicuramente sarete cat- tà. Successivamente ciascuno si la vecchia Sana’a. Oggi turati dall’atmosfera dei specializzò nella costruzione di faremo un breve tour Il mercato di negozietti sparsi in edi- un tipo specifico di manufatto in questo mercato e vi Sana’a offre fici di mattoni d’argilla man mano che questo diveni- descriverò alcuni carat- un viaggio asciugati al sole e poi va più complesso. Nello Yemen teristici prodotti artigia- in epoche cotti. Se siete amanti l’artigianato ha avuto grande nali. Vagare per i mercati diverse per dell’architettura islamica, sviluppo e si è differen- è una forma di gli edifici, i non potrete che restare ziato a seconda delle di- divertimento profumi e la affascinati dalla bellezza verse regioni, paesi, clan, Nello Yemen dello spirito e dall’armonia che col- l’artigianato sensazione di tanto che si dice che i per i cultori familiarità lega ogni singola parte manufatti siano tanto ha avuto della bellezza del mercato. Tra le due diversi come sono tra grande e, va aggiunto porte, Bab-al-Yemen a loro diverse le valli e le sviluppo e si è in questo caso, che il sud e BabShaub a nord, ci sono montagne in Yemen. In differenziato a mercato di Sana’a offre molti negozi e negozietti che si ogni zona gli artigiani si seconda delle un viaggio in epoche suddividono in quasi 40 mercati- sono differenziati per le diverse regioni, diverse per gli edifici, i ni specialistici e che formano un loro capacità, il senso paesi e clan profumi, i manufatti e la complesso commerciale enorme. artistico, le materie pri- sensazione di familiarità Questo rappresenta un impor- me reperibili in ciascuna con le persone che ci tante centro a livello regionale regione, le tradizioni tramandate circondano. Mi auguro che voi per il commercio e, nell’antichità, nelle generazioni dalle famiglie tutti possiate visitare Sana’a e aveva assunto una dimensione e tutto ciò ha fatto dei meravi- andare al mercato per passeggia- internazionale poiché la città

BILQIS 29 (Sana’a) era punto cruciale per gento. I manufatti d’argento si mondiale per la loro bellezza e il commercio carovaniero come trovano nel suq (mercato) chia- raffinatezza e questo è conside- punto di collegamento tra i porti mato Suq AlMokhlas (filtraggio) rato uno dei più sorprendenti del Mar Rosso e dell’Oceano In- perché lì venivano eliminate le mercatidai visitatori. È diviso in diano con il nord della penisola impurità e gli altri metal- diversi settoria seconda arabica. Tra il XIV e il XVIII d. c. li dall’argento (la parola degli stili delle diverse essaassunse ancor maggiore ri- mokhlas è il termine Nonostante regioni dello Yemen, i lievo per l’importanza raggiunta che definisce l’ argento il passare del più famosi AlPosania, dal commercio del caffè divenu- puro). L’argento si trova tempo e la AlBadihia, AlMansori, Al- to risorsa fondamentale di tutto in vari siti nello Yemen e successione Zeidi dai nomi dei primi lo Yemen. Nonostante il passare viene portato a questo delle artigiani. I visitatori del del tempo e la successione del- mercato (suq AlMoklas). generazioni su mercato dell’argento le generazioni su questi mercati, Il mercato è dedicato questi mercati vi trovano tanti oggetti ciò che resta conserva ancora agli artigiani dell’argen- ciò che resta tipo: Al Khatm (collane), il suo carattere tradizionale che to e agli artigiani dell’o- conserva AlMahafed (porta mo- coniuga le caratteristiche del nice (di cui parlerò ancora il suo nete), Mokhola (dove si passato con lo spirito dell’epoca dopo). Ogni argentiere carattere mette la polvere d’anti- moderna dove possiamo trovare ha un proprio labora- tradizionale monio con cui si colora- sia prodotti antichi sia prodotti torio che è di solito no di nero le palpebre) moderni. La sua unicità consiste al di fuori del negozio AlAnabish (collane fatte nel fatto che ogni mercatino che nella sua casa. Gli argenti yeme- di argento e corallo) ecc. La la- lo compone è un’unità indipen- niti sono ben conosciutia livello vorazione artigianale dell’onice. dente e specialistica. Consiglio vivamente coloro che visitano il mercato per la prima volta di affidarsi a una guida turistica della vecchia Sana’a che possa aiutarli a rilevare la bellezza e il valore storico e contemporaneo di ciò che vanno scoprendo. Mi soffermerò adesso su due tipi di artigianato in vendita in uno dei mercatini del suq, la lavorazione dell’argento e quella dell’onice. La lavorazione artigianale dell’ar-

30 BILQIS gie di onice con prezzi diversi a seconda della lavorazione e lucidatu- terizzato da colorazioni scure ra. Esso, oltre ad essere e forme diverse, usato per fare considerato pietra prezio- collane ed anelli. sa, in molte leggende yeme- nite si dice che abbia proprietà • L’onice che ha immagini che ri- terapeutiche, possa infondere cordano le forme delle piante. coraggio, possa proteggere dal Uno dei manufatti più popolari, malocchio, possa infondere gioia • L’onice di vari colori (magenta, sia nei mercati locali sia in quelli e portare fortuna. azzurro, viola, verde, nero, bian- esteri, sono quelli fatti con l’oni- co, ecc.). ce che viene estratto dalle mon- I diversi tipi di onice sono: tagne vulcaniche (anche a decine • L’onice rosso che si differenzia In questo mercato si lavorano di metri di profondità) in diverse in due tipi principali : pure altre gemme come i rubini, parti dello Yemen e che, attra- 1. Rummani (melograno): quel- gli smeraldi, l’ambra e il corallo. verso varie fasi di lavorazione, le che hanno un color rosso Spero, con questa breve chiac- prende la forma definitiva. chiaro come il melograno. chierata, di avere stimolato la L’onice viene estratto in diverse 2. Kabdi (fegato): quelle che vostra curiosità sui mercati ar- località dello Yemen (Hadramout, hanno il colore rosso rubino tigianali yemeniti, ma mi riservo Lahaj), nella provincia di Dhmar come il fegato. un’altra volta di parlarvi di altri (Monte Hodan, Monte Hran, Ci sono molte tonalità di co- pregevoli manufatti che rendono Ans), da Khawlan dove viene lori diversi tra questi due. unici i suq nello Yemen. ■ estratto il migliore onice (con figure che ricordano le piante). • L’onice “Aljaze Al Bakrani”: che Come tutte le pietre dure e viene considerato uno dei mi- preziose, esistono varie tipolo- gliori tipi di onice ed è carat-

BILQIS 31 Flash News

11-12-13 giugno 2012 Il Ministro della Cultura partecipa al convegno sul lavoro della Missione Archeologica Italiana in Yemen e incontra il suo omologo, l’On. Ornaghi

L’11 giugno presso la Farnesina si è tenuto un convegno per illustrare i risultati scientifici e di cooperazione bilaterale raggiunti in Yemen dalla Missione archeologica italiana dal 1980 al 2010. Il convegno ha visto la partecipazione, da parte yemenita, del ministro della Cultura della Repubblica dello Yemen, Abdullah Awbal Mandooq Saleh, dell’Ambasciatore yemenita, Khalid Abdulrahman al-Akwa, e di rap- presentanti ufficiali della Organizzazione Generale per le Antichità e i Musei. Per l’Italia sono intervenuti il Sottosegretario di Stato Staffan de Mistura, l’Ambasciatore Maurizio Melani, Direttore Generale Sistema Paese, il Ministro Mario Boffo, Vice Direttore Nordafrica e Medio Oriente ed Ambasciatore d’Italia in Yemen dal 2004 al 2009, e il Dott. Vincenzo D’Ercole del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Durante l’evento il Ministro ha consegnato alla dottoressa Sabina Antonini l’Alto Rico- noscimento al merito scientifico conferito dal Presidente della Repubblica al prof. Alessandro de Maigret, scomparso nel 2011, che ha fondato e diretto per oltre 30 anni la Missione archeologica italiana, ora sotto la guida della dott.ssa Antonini. Nel pomeriggio del 12 giugno il Ministro ha incontrato il suo omologo, il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Prof. Lorenzo Ornaghi. Nel corso del colloquio è stato ribadito l’auspicio di arrivare quanto prima al rinnovo del Protocollo Esecutivo dell’Accordo Culturale tra i due Pa- esi , allo scopo di favorire lo sviluppo delle attività nei campi dell’archeologia, del restauro e dello spettacolo. Inoltre, il Ministro Ornaghi ha messo a disposizione il supporto del Comando dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale al fine di aiutare il Governo yemenita nelle attività di contrasto al traffico illecito delle opere d’arte.

18-19 luglio 2012 Il Ministro incontra il suo omologo italiano. Visita del Ministro degli Affari Esteri Al-Qirbi a Roma

Il Ministro degli Esteri della Repubblica dello Yemen, Abu Bakr Al-Qirbi, nel corso della sua visita a Roma ha incontrato il 18 luglio a Palazzo Madama la Vice Presidente Emma Bonino, in rap- presentanza del Senato. Il giorno seguente ha avuto un colloquio con il suo omologo, il Ministro degli Affari Esteri Giulio Terzi, du- rante il quale è stato firmato un accordo di consultazione e coo- perazione fra i due Ministeri. Al termine dell’incontro il ministro Terzi ha ribadito che “L’Italia sostiene “con forza” il processo di transizione politica e istituzionale in Yemen che si sta compien- do in modo decisamente positivo”. Lo Yemen, secondo Terzi, ha vissuto la stagione delle primavere arabe in modo intelligente, gestendo un consolidamento istituzionale importante per l’in- tera regione con l’aiuto di paesi esterni come il gruppo degli “Amici dello Yemen”. “Non faremo mancare certamente il nostro sostegno a questo processo in vista delle elezioni del 2014, an- che per quanto riguarda le azioni di contrasto ad Al Qaida”, ha assicurato il responsabile delle diplomazia italiana. Terzi ha citato, in particolare, programmi di assistenza che riguardano la forma- zione della sicurezza della navigazione e la collaborazione con la guardia costiera yemenita per il controllo dei flussi migratori e nella cooperazione giudiziaria.

32 BILQIS Flash News

5 novembre 2012 Il SIOI ospita il secondo corso dedicato ai giovani diplomatici yemeniti

Dieci giovani diplomatici yemeniti sono giunti in Italia per prendere parte al Master in “Politics and Interna- tional Relations” organizzato dalla SIOI a Roma nel mese di novembre. Il corso è promosso dal Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Italiana per il secondo anno consecu- tivo e mira a trasferire ai giovani diplomatici conoscenze in campo di politica internazionale, avvicinandoli al contempo alla cultura e alla vita in Italia. L’iniziativa rafforza i legami di amicizia esistenti tra Italia e Yemen e la cooperazione tra gli istituti diplomatici dei due Paesi

8 novembre 2012 Siglato nuovo accordo con l’IFAD

S.E. Khalid Abdulrahman Al-Akwa, Ambasciatore della Repubblica dello Yemen in Italia e Rappresentante Permanente delle agenzie ONU a Roma, e Kanayo F. Nwanze, Presidente dell’IFAD, hanno siglato a Roma un nuovo accordo in data 8 novembre 2012. Il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) fornirà un finanziamento di $9.07 milioni allo Yemen per Yemen Invest – Rural Employment Programme allo scopo di migliorare le condizioni economiche delle famiglie contadine. La creazione di nuovi posti di lavoro è essenziale per il successo del processo di transizione attualmente in corso nel Paese e per lo sviluppo a lungo termine. YemenInvest sosterrà le piccole imprese in settori rurali quali agricoltura, pietre naturali e tessili. Sarà gestito dall’ Economic Opportunities Fund, una partnership pubblico-privata fondata nel 2010 con il sostegno di IFAD, Unione Europea e Banca di Sviluppo Islamica. Il focus iniziale del programma saranno i governatorati di: Abyan, Al Baida, Dhamar, Hajjah, Hodeidah, Lahj eTaiz dove verranno creati 28.000 nuovi posti di lavoro a tempo pieno in 5 anni. Saranno forniti incentivi per l’assunzione di donne e giovani. L’IFAD ha finanziato 22 programmi in Yemen dal 1979 ad oggi per un investimento complessivo pari a 232,9 milioni di dollari.

26 novembre 2012 A Roma una delegazione del governo yemenita per lavorare al rafforzamento della sicurezza nazionale e alla pro- mozione dei diritti umani

Il 26 novembre alle ore 15,00 presso la Sala Saraceno del Ministero degli Affari Esteri alla presenza di S.E. Khalid Abdulrahman AL-AKWA, Ambasciatore della Repubblica dello Yemen in Italia, e di una delegazione di funzionari Yemeniti, è stato presentato il progetto finanziato dal Ministero degli Affari Esteri per “la pro- gettazione e l’implementazione di un sistema infor- mativo-anagrafico per la gestione dei flussi migratori in Yemen come supporto tecnico a favore della sicu- rezza e della stabilità”. Il programma, promosso con il sostegno della Direzione Generale Affari Politici e Sicurezza del Ministero degli Affari Esteri, e realizzato da SudgestAid con la collaborazione di Ancitel, preve- de la progettazione e la sperimentazione di un siste- ma pilota di implementazione delle tecniche di regi- strazione e controllo delle procedure inerenti l’asilo. I diplomatici yemeniti al SIOI

BILQIS 33 Flash News

L’intervento vuole contribuire al rafforzamento delle capacità na- zionali di gestione dei flussi mi- gratori in Yemen in un’ottica di rafforzamento della sicurezza e promozione dei diritti e dei siste- mi di accoglienza per i migranti ed i rifugiati, ad oggi inesistenti. Durante la settimana di lavori a Roma la delegazione ha visita- to il Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo-CARA di Ca- stelnuovo di Porto ed il Centro di accoglienza del Sistema di Pro- tezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati-SPRAR di Viterbo che fornisce servizi di accoglienza ai titolari di protezione. S.E. l’Ambasciatore con il Direttore dell’IFAD

12 dicembre 2012 S.E. l’Ambasciatore partecipa alla cerimonia di presentazione dell’Unione dei Medici Arabi in Italia

Il 12 dicembre si è tenuta la conferenza di presentazione dell’Unione dei Medici Arabi in Italia, fondata a giugno di quest’anno e presieduta dal Dott. Hassan Sabri Shamsan. Alla cerimonia sono intervenuti Vitaliano Taccioli, Direttore Ufficio Assemblea Capitolina, S.E Khalid Al-Akwa, Ambasciatore della Repubblica dello Yemen in Italia, S.E Ghanim Taha Al-Shibli, Capo Missione Lega Araba, l’On. Roberto Bianchini, Delegato del Sindaco alla Conferenza Sanitaria Locale, e il dott. Samir Khuasami, delegato dell’Unione dei Medici Arabi in Europa assieme a un nutrito gruppo di ambasciatori arabi e medici arabi. S.E Khalid Al-Akwa ha invitato l’UMAI a fungere da ponte di connessione tra il mondo arabo e l’Italia in campo medico, per favorire lo scambio di know-how tra medici e strutture sanitarie e accademiche nei diversi Paesi. Da parte sua, S.E Ghanim Taha Al-Shibli ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa per consolidare le relazioni tra i Paesi arabi e l’Italia mentre il presidente dell’Unione, il medico yemenita Hassan Sabri Shamsan, ha ricordato che l’UMAI è stata fondata in conformità con le leggi italiane e mira a divenire l’associazione professionale di riferimento per i medici arabi operanti sul territorio italiano. L’On. Roberto Bianchini ha affermato che l’istituzione dell’assemblea permetterà la creazione di un tavolo comune di dialogo in campo sanitario.

3 febbraio 2013 Il Direttore Generale della FAO in visita in Yemen

Il Direttore Generale della FAO, il Dr. Jose Graziano da Silva si è recato in Yemen per prendere visione della situazione del settore agricolo nel Paese, identificare le priorità in termini di assistenza e finanziamento nonché per accertare le condizioni in cui si trovano i rifugiati provenienti dal Corno d’Africa. Nel corso della visita, ha annunciato che l’Organizzazione è in procinto di istituire un fondo che raccolga donazioni e sostegno degli Stati arabi per migliorare le aree della sicurezza alimentare nei paesi poveri, compreso lo Yemen, e ha invitato tutti gli Stati a sostenere questo fondo, migliorando in tal modo la sicurezza alimentare nei paesi poveri. Il Direttore ha siglato un piano d’azione riguardante le priorità nel settore agricolo in

34 BILQIS Flash News

Yemen per i prossimi due anni. Il piano d’azione comprende una serie di interventi inerenti il miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti e della gestione delle risorse idriche, così come il mantenimento della falda freatica e il sostegno ad allevatori, apicoltori e pescatori ottimizzando la produzione ittica e fornendo assistenza tecnica.

13 febbraio 2013 Il Ministro dell’Agricoltura incontra il Direttore Generale della FAO

Nel quadro della sua partecipazione alla 36a sessione del Board of Governors della FAO tenutosi a Roma il 13 e 14 febbraio, il Ministro dell’Agricoltura e dell’Irrigazione Ingegnere Farid Ahmed Mujawar ha incon- trato il Direttore Generale della FAO, Dr. José Graziano da Silva. L’incontro si è incentrato sui risultati della recente visita del Direttore Generale in Yemen e la speranza del governo yemenita che questa visita contri- buirà alla promozione e allo sviluppo delle relazioni con l’Organizzazione. Il Ministro ha sottolineato che lo Yemen ha adottato una strategia nazionale per lo sviluppo del settore agricolo per gli anni 2012 – 2016, che comprende molti dei piani e dei programmi volti a sviluppare il settore agricolo per affrontare i problemi di sicurezza alimentare nel Paese. Da parte sua, il Direttore Generale ha elogiato la cooperazione esistente tra la FAO e lo Yemen e la firma del piano d’azione che la FAO intende realizzare nel corso dei prossimi due anni, e ha sottolineato che l’Organizzazione è disposta e pronta a fornire il suo sostegno allo Yemen, in particolare nel campo degli aiuti agricoli e del capacity building, così come nello sviluppo della ricerca agricola contribuendo così alla sicurezza alimentare.

21 marzo 2013 Il Comandante delle Forze Aeree e dell’Aviazione di Difesa incontra il Capo di Stato Maggiore dell’AM

Il Gen. Rashid Nasser, Comandante dell’Aeronautica Militare e dell’Aviazione di Difesa, ha incontrato il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare Gen. Pasquale Preziosa, per discutere della cooperazione bilaterale tra i due Paesi in materia di difesa aerea e dell’importanza dello scambio di know-how e della realizzazione di corsi di specializzazione in questo settore. Il Generale Nasser ha elogiato i legami che legano Yemen e l’Italia sottolineando che la storia delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi risale a più di 86 anni durante i quali sono stati portati a termine numerosi programmi di cooperazione congiunti, sottolineando la volontà della leadership politica in Yemen di inten- sificare ulteriormente queste relazioni a vantaggio reciproco. Il comandante yemenita e il suo entourage sono stati accolti con una cerimonia ufficiale di benvenuto tenu- tasi presso il Ministero della Difesa e dell’Aeronautica Militare Italiana.

Il Comandante delle Forze Aeree incontra Convegno sulla Missione Archeologica Italiana in Yemen il Capo di Stato Maggiore dell’AM

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