Opuscolo E VIVA 17-18 Luglio.Pdf
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Franz Joseph Haydn (Rohrau, 1732 – Vienna, 1809) Sinfonia n. 105 concertante in si bemolle mag - giore per violino, violoncello, oboe e fagotto Hob. 1: 105 Allegro Andante Allegro con spirito Note Durata: 26’ di Sala Eseguita, per la prima volta, il 9 marzo del 1792, la Sinfonia n. 105 in si bemolle maggiore è l’unica concertante della vasta produzione Wolfgang Amadeus Mozart del compositore austriaco che comprende ben (Salisburgo, 1756 – Vienna, 1791) 107 lavori, un numero di gran lunga superiore a quello dei concerti solistici, composti soprat - Le nozze di Figaro, ouverture KV 492 tutto in età giovanile, in un periodo che va dal Presto 1752 al 1761, e comprendenti i 6 Concerti per Durata: 5’ organo , detti viennesi , e i 6 Concerti Esterházy . Dopo queste prime prove giovanili Haydn ri - La prima rappresentazione di Le mariage de tornò molto raramente a comporre concerti, Figaro ou la folle journée di Beaumarchais, av - forse perché poco convinto dall’impianto for - venuta il 27 aprile 1784 a Parigi alla Comédie male di questo genere. Ciò nonostante, durante Française, era stata salutata da un successo il suo primo trionfale soggiorno a Londra, dove senza precedenti come testimoniato dalle ben si era recato in seguito alla stipulazione di un 68 repliche della commedia. contratto con Peter Salomon, il compositore Composta dopo la stesura dell’intera partitura, decise di scrivere una sinfonia concertante sia l’ ouverture sembra ispirata, come notato da per venire incontro ai gusti del pubblico inglese, Otto Jahn, uno dei primi biografi di Mozart, al che apprezzava questo genere di composizione, sottotitolo della commedia francese La folle sia per contrastare, in un certo qual modo, journée ; è, infatti, una pagina brillante, in for - Ignaz Pleyel, suo allievo e famosissimo com - ma-sonata senza sviluppo, che introduce per - positore, che era stato ingaggiato per la stagione fettamente il vortice degli eventi grazie anche del 1792 da Wilhelm Cramer, direttore del Pro - alla scelta di Mozart di eliminare dalla versione fessional Concert, proprio per competere con definitiva un Andante inserito nell’originale pri - il successo della stagione concertistica orga - ma della ripresa del primo tema dopo un im - nizzata da Salomon l’anno precedente. provviso arresto sull’armonia della dominante. La Sinfonia si compone di tre movimenti dei Al primo serpeggiante tema esposto in pianis - quali il primo, Allegro , il più ampio, è scritto simo dagli archi e dei fagotti, i quali con il loro in forma-sonata, riconoscibile nella struttura timbro danno ad esso un garbato e raffinato tripartita (doppia esposizione, sviluppo e ripre - tocco di ironia, fa da pendant il secondo pom - sa) e nel percorso tonale, anche se si accosta poso e altrettanto ironico tema introdotto da maggiormente al concerto barocco per il pre - una cadenza imperfetta (IV-I) frequente nei la - valere del concertino sull’orchestra. Manca, vori di Johann Christian Bach, compositore tuttavia, la contrapposizione tematica tipica particolarmente ammirato da Mozart. della forma-sonata, in quanto l’intero movi - mento si basa su un unico tema che viene trat - la proposta non dispiacque, allettata dall’idea tato contrappuntisticamente. Il secondo movi - di trascorrere l’inverno lontana da Sant’Agata mento, Andante , aperto da una melodia mesta e in una delle più belle capitali europee, e ma - affidata al violino e al fagotto, presenta un ca - nifestò la sua fiducia di poter convincere il mae - rattere eminentemente lirico, il cui punto cul - stro. Alla fine Verdi capitolò e, dopo un’attenta minante è raggiunto nel secondo tema, esposto, ricerca del soggetto, la scelta cadde sul dramma inizialmente, dal violoncello a cui si unisce in Don Alvaro, o la Fuerza del Sino di Angel de seguito il violino. Molto interessante è la parte Saavedra, duca di Rivas, rappresentato nel conclusiva nella quale la melodia, quasi in eco, 1835 a Madrid. L’opera, su libretto di Francesco è fagocitata dai corni secondo un procedimento Maria Piave, fu rappresentata per la prima volta che si riscontra in altre sinfonie londinesi. Il a Pietroburgo il 10 novembre 1862 con un terzo movimento, Allegro con spirito , è un ron - esito che non soddisfece il compositore. Criti - dò che si apre con un’introduzione orchestrale cata per la sua lunghezza, l’opera fu difesa dalla nella quale il tema principale è declamato al - «Gazzetta Musicale» che attribuì l’esito delu - l’ottava per spegnersi in un recitativo, affidato dente alla presenza in teatro di cultori della qui al violino solista, che ritorna anche al posto musica tedesca e a gruppi nazionalisti. Verdi della cadenza. L’uso del recitativo era già stato rielaborò l’opera che, nella nuova versione, fu sperimentato da Haydn nella giovanile Sinfonia rappresentata alla Scala il 27 febbraio 1869 n. 7 “Il Mezzogiorno” . con Teresa Stolz (Loenora), Mario Tiberini (Don Alvaro) e Luigi Colonnese (Don Carlo). Per l’oc - Giuseppe Verdi casione Verdi sostituì il breve preludio della (Roncole di Busseto, 1813 – Milano, 1901) versione di Pietroburgo, che, aperto dalle tre ottave esposte dai fiati, prosegue con il trasci - La forza del destino, sinfonia nante tema del destino, con quello del perdono (Allegro, Allegro agitato e presto, I° tempo, An - e con quello della preghiera di Leonora, con dantino, Andante mosso, Presto come prima, l'attuale sinfonia, nella quale il compositore ag - Andante come prima, Allegro brillante) giunse altri temi salienti sviluppati in una strut - Durata: 9' tura più coerente grazie alla quale questa pagina si è imposta anche nel repertorio sinfonico. Dopo Un ballo in maschera sembrò che l’ener - gia creativa avesse abbandonato Verdi, dal mo - Max Bruch mento che si mostrava poco interessato a com - (Colonia, 1838 – Friedenau, Berlino, 1920) porre altre opere. Intanto, contrariamente alle sue intenzioni, cominciava a profilarsi un suo Concerto per clarinetto, viola e orchestra in mi ritorno al teatro. Mentre si trovava a Torino minore, op.88 per convincere Cavour ad accettare le sue di - Andante con moto missioni dal Parlamento, Giuseppina Strepponi Allegro moderato ricevette dall’amico Mauro Corticelli, segretario Allegro molto della celebre attrice Adelaide Ristori che si tro - Durata: 20’ vava in tournée in Russia, una lettera nella quale ve n’era acclusa un’altra indirizzata a Nato a Colonia, Max Bruch, dopo aver studiato Verdi dal cantante Tamberlick. In entrambe vi con Carl Heinrich Carsten Reinecke e Ferdinand era la richiesta se il compositore fosse disposto Hiller, fu assunto come docente di composi - a considerare la possibilità di scrivere un’opera zione all’Accademia di Berlino dove rimase per per il Teatro Imperiale di Pietroburgo per la circa vent’anni pur compiendo numerose tour - stagione invernale 1861-1862. A Giuseppina nées in Russia e in America. Fu anche direttore 3 stabile a Coblenza, Berlino, Liverpool e Breslavia. Passato alla storia con l’appellativo di “Paganini All’interno della sua produzione spicca il presente del contrabbasso”, Giovanni Bottesini, oltre ad es - Doppio Concerto per clarinetto, viola e orchestra sere un virtuoso di questo strumento, fu un com - in mi minore op. 88 , composto nel 1911 per suo positore e direttore d’orchestra molto apprezzato. figlio Max Felix Bruch che lo eseguì con il suo cla - Dopo aver iniziato gli studi musicali all’età di 5 anni rinetto insieme con Willy Hess alla viola nel 1912. ed essersi diplomato al Conservatorio di Milano Aperto da due episodi di natura cadenzante di cui nel 1839, intraprese una brillante carriera di con - sono protagonisti prima la viola e poi il clarinetto trabbassista che lo portò a calcare i più importanti che sembrano in questo modo presentarsi come palcoscenici del mondo. Autore di opere liriche, due attori sulla scena, il primo movimento, Andante tra cui Ero e Leandro su libretto di Arrigo Boito, con moto , si caratterizza per una scrittura di intenso Bottesini diresse, il 24 dicembre 1871, al Cairo, la lirismo che contraddistingue entrambi i temi. Un prima dell’ Aida di Giuseppe Verdi, grazie al cui in - intenso lirismo informa anche il secondo movi - teressamento, poco prima di morire, divenne di - mento, Allegro moderato , un elegante Ländler in rettore del Conservatorio di Parma. sol maggiore dalla struttura tripartita con una se - Composto nel 1880 originariamente per due con - zione centrale in si minore . Aperto da una fanfara, trabbassi ed eseguito dallo stesso Bottesini insieme il terzo movimento Allegro molto contamina la con Luigi Negri, un allievo di Luigi Rossi al Con - forma del Rondò , il cui refrain è costituito dal tema servatorio di Milano, il Gran Duo Concertante è del tutti orchestrale, con quella della variazione, stato trascritto nella sua forma per violino e con - dal momento che negli episodi solistici i temi ap - trabbasso da Camillo Sivori, un allievo di Paganini. paiono leggermente variati. Si tratta di un unico movimento dalla grande varietà agogica, che, aperto da un’introduzione orchestrale Giovanni Bottesini un po’ retorica, a cui segue una sezione di carattere (Crema, 1821 – Parma, 1889) cadenzante, si segnala per una scrittura di intenso lirismo soprattutto nel tema esposto in 6/8 inizial - Gran duo concertante per violino, contrabbasso e mente dal violino. Dopo la ripresa dell’introduzione orchestra iniziale i due solisti si producono in un passo di Allegro maestoso, Lento, Adagio, Allegro maestoso, grande lirismo dal sapore operistico che sfocia in Mosso una sezione di carattere virtuosistico. Il brano si Durata: 17’ conclude con una virtuosistica coda. Riccardo Viagrande 4 Marco Boni direttore Considerato il direttore italiano in carriera più rap - presentativo per quanto riguarda la direzione del repertorio per orchestra da camera, Marco Boni vanta un’ampia esperienza internazionale, con un repertorio che dal barocco arriva fino al contem - poraneo. Nel 2012 è stato nominato Direttore Ono - rario dai membri della Royal Concertgebouw Or - chestra, dopo avere svolto attività di Direttore Prin - cipale della Concertgebouw Chamber Orchestra per 18 anni.