Politeama Clarici Auditorium San Domenico Spazio Zut! Palazzo Trinci Un’Organizzazione, Un Territorio, 17 Città, Per Condividere E Favorire Progetti Di Teatro E Danza
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Politeama Clarici Auditorium San Domenico Spazio Zut! Palazzo Trinci Un’organizzazione, un territorio, 17 città, per condividere e favorire progetti di teatro e danza. Dalla creazione alla circuitazione, un Teatro attivo sulla scena contemporanea europea. In oltre 30 anni di attività il Teatro Stabile dell’Umbria ha prodotto più di 100 spettacoli. TEATRO MORLACCHI - Perugia TEATRO TORTI - Bevagna POLITEAMA CLARICI - Foligno TEATRO DEGLI ILLUMINATI - Città di Castello AUDITORIUM SAN DOMENICO - Foligno TEATRO DELLA FILARMONICA - Corciano SPAZIO ZUT! - Foligno TEATRO DON BOSCO - Gualdo Tadino PALAZZO TRINCI - Foligno TEATRO TALIA - Gualdo Tadino TEATRO COMUNALE LUCA RONCONI - Gubbio TEATRO MENGONI - Magione TEATRO SECCI - Terni TEATRO CONCORDIA - Marsciano TEATRO NUOVO GIAN CARLO MENOTTI - Spoleto CENTRO DI VALORIZZAZIONE - Norcia TEATRO CAIO MELISSO-SPAZIO CARLA FENDI - Spoleto TEATRO CAPORALI - Panicale TEATRO COMUNALE GIUSEPPE MANINI - Narni TEATRO COMUNALE - Todi TEATRO CUCINELLI - Solomeo TEATRO DELL’ACCADEMIA - Tuoro IL MAESTRO E MARGHERITA NOSTALGIA DI DIO POLITEAMA CLARICI dove la meta è l’inizio 18 novembre SPAZIO ZUT 10 > 12 dicembre IL RIGORE CHE NON C’ERA IL CIELO SOPRA IL LETTO DONCHISCI@TTE VIVALDIANA AUDITORIUM SAN DOMENICO SKYLIGHT POLITEAMA CLARICI ROSSINI OUVERTURES 18 dicembre POLITEAMA CLARICI 7 febbraio POLITEAMA CLARICI 9 gennaio 18 febbraio BALLROOM EUREKA LE AFFINITÀ ELETTIVE FARSI SILENZIO SPAZIO ZUT POLITEAMA CLARICI POLITEAMA CLARICI PALAZZO TRINCI 8 marzo 13 marzo 31 marzo 23 aprile Produzioni TSU di Michail Bulgakov Un eterogeneo gruppo di attori dà vita alle magiche e perturbanti pagine di riscrittura Letizia Russo Michail Bulgakov; faremo palpitare i nostri cuori – dice Andrea Baracco – dan- regia Andrea Baracco do corpo a una delle più strazianti e straordinarie storie d’amore della lettera- con Michele Riondino nel ruolo di tura, quella tra il Maestro e Margherita e quel loro rimanere fatalmente impi- Woland e Francesco Bonomo (Maestro/Ponzio gliati, imprigionati quasi, l’uno nel corpo e nella mente dell’altra. Il Maestro e Pilato), Federica Rosellini (Margherita) Margherita è un romanzo pieno di colori potenti e assoluti, tutti febbrilmente e con (in o.a.) Giordano Agrusta, accesi, quasi allucinanti. Si passa in un attimo dal registro comico alla tirata Carolina Balucani, Caterina Fiocchetti, tragica, dal varietà più spinto all’interrogarsi su quale sia la natura dell’uomo Michele Nani, Alessandro Pezzali, e dell’amore. Basso e alto convivono costantemente creando un gioco quasi Francesco Bolo Rossini, Diego Sepe, funambolico, pirotecnico, in cui ci si muove sempre sulla soglia dell’impossi- Oskar Winiarski bile, del grottesco, della miseria e del sublime. A volte si ride, a volte si piange, scene e costumi Marta Crisolini Malatesta spesso si ride e piange nello stesso momento. Insomma, in questo romanzo, luci Simone De Angelis si vive, sempre. musiche originali Giacomo Vezzani “Prodotto dallo Stabile dell’Umbria, lo spettacolo ci conduce in un luogo ma- aiuto regia Maria Teresa Berardelli gico, là dove dimorano letteratura, inconscio e rappresentazione. Al centro, la macchina del teatro. Le grandi architetture di pensiero si stringono attorno al — Bene e al Male, la Fede e l’Incredulità, che trovano nella materia spettacolare produzione trovata da Baracco e dal bravissimo Riondino, attorno a cui ruota un cast ec- Teatro Stabile dell’Umbria con il contributo speciale della cellente, una forma pura attraverso cui dare vita alla grandiosa fantasmagoria Brunello Cucinelli Spa in occasione dei di Bulgakov.” Katia Ippaso, Il Messaggero 40 anni di attività dell’impresa LUNEDÌ 18 NOVEMBRE, ore 21 POLITEAMA CLARICI ph. Pier Nicola Bruno Produzioni TSU dove la meta è l’inizio di Lucia Calamaro Nostalgia di casa. Questo potrebbe essere l’altro titolo di questo spettacolo, in regia Lucia Calamaro quanto per me, la casa sono gli affetti, e gli affetti sono l’unica dimensione rima- con Alfredo Angelici, Cecilia Di Giuli, sta che mi rapporti al sacro. Il mondo ci limita, la casa ci accoglie e ci espande. Francesco Spaziani, Simona Senzacqua Ed è in questa fioritura potente e affettuosa, che nascono i figli. Che sono per me luci Gianni Staropoli scene e costumi Lucia Calamaro l’altra domanda su cui si annoda, senza scioglierla, questo spettacolo. I figli da assistente alla regia Diego Maiello piccoli in particolare, in quanto piccoli Dei onnipotenti. disegno dell’angelo Luca Privitera Influenzata dalla favola che ci hanno raccontato, illustrata dalle infinite madonne con bambino, il mio immaginario cattolico infantile - che è l’unico che ho, come — probabilmente molti di noi che poi da grandi hanno lasciato perdere- si è ancora- produzione to lì. È lì, prima dei 10 anni, su quelle immagini, che l’impressione indelebile mi si Teatro Stabile dell’Umbria, è formata: quella di un Dio bambino, visto dalla prospettiva della madre. Teatro Metastasio in collaborazione con Insomma Dio, per me, è più un figlio che un padre. Un figlio se non proprio Dio Dialoghi – Residenze delle arti quantomeno onnipotente. Questo è secondo Freud quello che tutti noi siamo per performative a Villa Manin 2018-2019 un breve periodo. Come non volerci tornare? Nostalgia di Dio quindi si muove in questo strano crocicchio tra la nostalgia di casa e la nostalgia dell’infanzia onnipotente, che mi è maturato dentro ultima- mente, senza capirlo ancora del tutto. Tutti i bambini sono figli. Dio è un bambino. Dio è un figlio. Tutti i figli sono Dio? Chissà. Comunque sia, una cosa si sa: per le madri, i figli, non crescono mai. Lucia Calamaro MARTEDÌ 10 DICEMBRE, ore 21.15 SPAZIO ZUT! MERCOLEDÌ 11 DICEMBRE, ore 21.15 GIOVEDÌ 12 DICEMBRE, ore 21.15 ph. Guido Mencari di Federico Buffa Federico Buffa riprende la sua avventura teatrale, con un testo che parte da con Federico Buffa storie sportive per diventare poi un affresco storico, poetico, musicale. e con Marco Caronna, Jvonne Giò, “Il rigore che non c’era” è quell’evento, magari improvviso, che ha cambiato Alessandro Nidi la storia di una partita, quella metafora talvolta inaspettata, che ha trasformato regia Marco Caronna la storia di una vita. — Buffa passa dalla storia di Sendero Luminoso a quella del Loco Houseman, da produzione LeBron James al millesimo gol di Pelè. E ancora, vicende intrecciate tra loro, International Music and Arts come quella di Elis Regina e di Sam Cooke, il tutto punteggiato dalla musica dal vivo di Alessandro Nidi, che sottolinea, impreziosisce e accompagna le parole. Sullo sfondo, una casa e la copertina di Sergeant Pepper dei Beatles, presente nella scena e nel testo. Da quella casa compare una sorta di angelo, custode e disincantato, interpretato da Jvonne Giò. AUDITORIUM MERCOLEDÌ 18 DICEMBRE, ore 21 SAN DOMENICO di David Hare Pluripremiato testo dello scrittore, sceneggiatore e regista di culto britan- traduzione, adattamento e regia nico David Hare, Il cielo sopra il letto esplora la complessa e drammatica Luca Barbareschi relazione tra Saverio, imprenditore benestante e vedovo, ed Elisabetta la con Luca Barbareschi, sua giovane ex-amante, insegnante in una scuola di periferia, che vive in Lucrezia Lante Della Rovere e Federico Russo una modestissima casa di un quartiere popolare. scene Tommaso Ferraresi Una notte, tra i due ex innamorati, si riaccende la passione erotica di un costumi Anna Coluccia tempo, ma le differenze ideologiche, unite a un senso di colpa schiacciante luci Pietro Sperduti li porterà ancora una volta a una separazione lacerante e allo stesso tempo inevitabile. — Esponente di una nuova generazione, Hare affida al figlio di Saverio il com- produzione pito di mediare tra le solitudini di due ex intimi ora così concettualmente Teatro Eliseo distanti e a invocare una qualche solidarietà che, ai suoi occhi giovani, pre- scinde dalle barriere sorte tra il progressismo assistenziale di lei e il prototi- po di una cultura affaristica rappresentata dalla figura paterna. Skylight ha vinto il Laurence Olivier Award e si è aggiudicato il Tony Award. GIOVEDÌ 9 GENNAIO, ore 21 POLITEAMA CLARICI ph. Marco Di Meo ph. Fabio Lovino liberamente ispirato a Don Chisciotte della Mancia di Miguel de Cervantes Una scrittura originale che prende ispirazione dall’opera di Cervantes. di Nunzio Caponio Con vesti sgangheratamente complottiste e una spiritualità naif, accompagna- con Alessandro Benvenuti e Stefano to da Sancio, disorientato adepto, il nostro Don intraprende un corpo a corpo Fresi disperante e “comico” contro un mondo sempre più virtuale, spinto a trovare adattamento e regia Davide Iodice scene Tiziano Fario l’origine del male nel sistema che lo detiene. costumi Daniela Salernitano Dall’improbabile rifugio in cui si è rintanato, lotta per mantenere intatto il suo luci Andrea Garbini pensiero critico coltivando ancora un’idea: l’IDEA. partecipazione in video Nyko Piscopo, Unica finestra sull’esterno (o su altri interni) una teoria di schermi che s’affac- Nunzio Caponio, Dimitri Frosali, cia su personaggi e mondi anno-dati, interferenze che spronano i nostri eroi Giuliana Colzi all’azione, a una qualche azione. E se, nella giostra di pensieri che galoppano progressivamente verso l’inevita- — produzione bile delirio, le menti malefiche dei giganti delle multinazionali sono il nemico Arca Azzurra contro cui scagliarsi, l’Amore è ancora il vento che soffia e muove, anche se Dulcinea, intrappolata in una webcam, può svanire dolorosamente per un ba- nale blackout. VENERDÌ 7 FEBBRAIO, ore 21 POLITEAMA CLARICI ph. Gaia Recchia Spellbound Contemporary Ballet coreografie