COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PARERE n. 67 del 03 Agosto 2010 (o.d.g. 17 del 03 Agosto 2010)

OGGETTO: Comune di Noventa Vicentina (VI). Rapporto Ambientale al Piano di Assetto del Territorio.

PREMESSO CHE

– ai sensi dell’art. 4 della legge regionale 23 aprile 2004, n. 11, in attuazione della direttiva comunitaria 2001/42/CE, i Comuni, le Province e la Regione, nell’ambito dei procedimenti di formazione degli strumenti di pianificazione territoriale, devono provvedere alla valutazione ambientale strategica (VAS) dei loro effetti sull’ambiente al fine di “promuovere uno sviluppo sostenibile e durevole ed assicurare un elevato livello di protezione dell’ambiente”; – La Commissione Regionale VAS, individuata ex art.14 della LR n.4/2008, si è riunita in data 03 Agosto 2010 come da nota n 409037/45.06 del 28.07.2010 del Dirigente della Direzione Valutazione Progetti ed Investimenti, segretario della commissione; – Il Comune di Noventa Vicentina (VI) con note n. 00029479 del 31.12.09, n. 00010171 del 17.05. 2010, n. 10171 del 17.05.2010 e fax del 07.07.2010, ha fatto pervenire la documentazione necessaria per ottenere il parere della Commissione VAS; – ITER PROCEDURALE PER LA VAS DEL PAT Il Comune di Noventa Vicentina ha approvato con DGC n. 84 del 17.03.2005 il “Documento Preliminare, lo schema di accordo di pianificazione, la Relazione ambientale e l’elenco delle associazioni e degli enti ed associazioni interessate” ai sensi dell’art. 15 della legge urbanistica regionale, per la formazione del piano di assetto del territorio comunale, al fine di attivare la procedura concertata tra Comune e Regione per la redazione del nuovo strumento urbanistico generale così come definito dalle stesse delibere di giunta. Con nota prot. n. 211346 del 22.03.2005 il Dirigente della Direzione Urbanistica della Regione del ha espresso parere favorevole alla sottoscrizione dell’accordo di pianificazione per la redazione del PAT in esame e l’accordo è stato sottoscritto in data 24.03.2005 Con la DGC . 168 del 05.06.2006, in applicazione dell’art. 5 della legge urbanistica regionale 11/2004 è stata avviata la fase di concertazione e partecipazione con gli enti territoriali e le Amministrazioni interessate alla tutela degli interessi pubblici coinvolti nella redazione del P.A.T., oltre che con le associazioni economiche, sociali e politiche portatrici di interessi diffusi nel territorio comunale, mediante incontri di lavoro e pubbliche assemblee. Il Comune di Noventa Vicentina con DGC n. 270 del 16.11.09 ha espletato la fase di concertazione e partecipazione, relativa al Documento Preliminare ed alla relazione Ambientale, ai fini della redazione del Piano di Assetto del Territorio Comunale ai sensi dell’artt. 5 e 15 della Legge Regionale n. 11 del 23 aprile 2004 e successive modificazioni, prendendo atto degli esiti dell’avvenuta concertazione e valutando le comunicazioni ed i contributi – diversamente pervenuti – da parte degli enti, amministrazioni, associazioni e soggetti interessati, intervenuti alla concertazione. Il Comune di Noventa Vicentina con DCC n. 74 del 04.12.2009, ha adottato il Piano di Assetto del Territorio Comunale, secondo quanto previsto dall’art. 15 della LR n. 11 del 23.04.04, ed il Rapporto Ambientale relativo alla Valutazione Ambientale Strategica. Come da documentazione presentata, l’avviso dell’avvenuta adozione del Piano in parola è stato pubblicato: • nel BUR n.1 del 01/01/2010 • ne il Corriere del Veneto del 02/01/2010 • ne Il del 07/01/2010 • nel sito web del Comune www.comune.Noventa Vicentina.vi.it dal 02/01/2010 Nei termini di deposito e pubblicazione dell’avviso, sono pervenute n. 18 osservazioni di cui n. 2 sono inerenti al Rapporto Ambientale e/o a questioni con valenza ambientale.

− PARERE DELLA COMMISSIONE VAS SUL RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 1

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA La Commissione Regionale VAS, con parere n. 62 del 30 luglio 2009, aveva espresso parere favorevole sul Rapporto Ambientale Preliminare allegato al Documento Preliminare con le alcune prescrizioni che dovevano essere ottemperate in sede di stesura del Rapporto Ambientale.

− I TEMATISMI DEL PAT Le tematiche affrontate dal PAT sono le seguenti: • Difesa del Suolo; • Ambiti di paesaggio agrario di interesse storico-culturale; • I centri storici; • Sistema insediativo; • Il territorio rurale; • Attività produttive; • Archeologia industriale; • Settore turistico-ricettivo e ricreativo; • Sistema dei servizi; • Sistema infrastrutturale.

− INQUADRAMENTO TERRITORIALE Il Comune di Noventa Vicentina si colloca al vertice a sud della Provincia di Vicenza, con un’estensione di 23,03 Kmq interamente pianeggianti e una popolazione residente pari a 8.798 abitanti a settembre 2008 (8.800 al 31.12.2009). Confina a nord con i comuni di , e , a ovest con il comune di e sud con la provincia di Padova e precisamente con i comuni di e marginalmente . Il Comune appartiene alla ULSS n. 6 Vicenza, con la presenza di uno stabilimento ospedaliero sul territorio che rappresenta un importante riferimento per tutto il basso vicentino (e oltre), inoltre rientra interamente nel ambito del Consorzio di Bonifica Euganeo. Il territorio comunale non è interessato da aree SIC o ZPS, gli ambiti più prossimi risultano la zona SIC dei Colli Euganei e la zona SIC delle “Vallette” in comune di Ospedaletto Euganeo, mentre la zona SIC dei Monti Berici risulta più distante. Il comune di Noventa Vicentina è “capofila” del Patto Territoriale dell’Area Berica il cui protocollo è stato approvato a Venezia in data 11 aprile 2000, con l’obbiettivo di coordinare azioni relative alla valorizzazione delle risorse del territorio omogeneo e alla gestione di alcuni servizi amministrativi. Il sistema insediativo è fortemente “segnato” dall’assetto della viabilità principale sul territorio comunale, in particolare la SS247 “riviera” che percorrendo il territorio da nord verso sud determina un preciso limite a est del sistema urbano centrale, e la SP San Feliciano che definisce i margini ovest e sud dello stesso, condizionando lo sviluppo del disegno urbano. Da segnalare inoltre l’attraversamento della porzione est del territorio da parte della nuova autostrada “ sud” (in costruzione) con il casello all’intersezione con la SS247 a sud. La struttura territoriale presenta un’articolazione piuttosto semplice e priva di emergenze paesaggistiche significative: • la struttura insediativa si presenta concentrata principalmente attorno al Capoluogo; • è presente un sistema insediativo lineare fra il Capoluogo e la frazione di Saline a est; • gli ambiti agricoli circostanti (in particolare a nord e a ovest) sono caratterizzati dalla struttura a campi chiusi e un livello di frazionamento elevato • la parte meridionale, in particolare a sud dello scolo Roneghetto, fino al Ronego e al Frassine, rappresenta la parte meno antropizzata in forza del più recente affrancamento dai ristagni idrici (sollevamento meccanico), dove la tessitura del sistema idrografico di bonifica appare ancora leggibile ed integro. Tale ambito, con il presidio insediativo della località di Caselle, è definito nel margine sud (confine) dal rilevato dell’argine del Fiume Frassine, unico significativo rilevo altimetrico presente sul territorio comunale, con alcuni spazi di interesse ambientale raccolti in piccole golene. Il territorio del Comune è stato suddiviso in 7 Ambiti Territoriali Omogenei: ATO 1 - ZONE AGRICOLE L’ambito è determinato dal sistema rurale della parte nord e centrale del territorio comunale esterno ai centri urbani. Si presenta con prevalente struttura a campi chiusi, con un sistema insediativo diffuso

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 2

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA lungo la viabilità di impianto, e la presenza di aree di elevata integrità del tessuto agricolo produttivo. L’ambito è interessato dalla previsione della bretella ovest di collegamento extra urbano. ATO 2 – RESIDENZIALE – EPANSIONE E RICUCITURA NORD L’ambito è determinato dalle zone di espansione residenziale più recenti e ancora in corso di realizzazione, il sistema insediativo di via Frassenara – via Spinosa – via Angussuola, via Monte Grappa, fino a via Capo di sopra e via Cagnine. Inoltre comprende le zone di espansione residenziale recenti, in parte a PEEP e ancora in corso di realizzazione, il sistema insediativo di via Mazzini – Cavour – Godicelo, gli ambiti di completamento compresi fra via Monte Berico e Via capo di Sopra e fra via Cagnine di Sotto e via Cagnine di Sopra nella parte ovest L’ambito contiene la più consistente direttrice di sviluppo del sistema residenziale attuale, e presenta elementi di criticità in particolare in rapporto all’infrastrutturazione viaria di raccordo con il sistema territoriale e distributivo complessivo. L’asse di via Frassenara – via Monte Grappa non risulta in grado infatti di svolgere un ruolo diverso da quello di semplice distribuzione e accessibilità diretta alle residenze pre-esistenti. L’ambito, nella parte ovest, contiene inoltre una consistente direttrice di sviluppo del sistema residenziale attuale in parte autonoma rispetto al sistema centrale, e presenta elementi di criticità in particolare in rapporto all’integrazione di funzioni urbane e di servizio. ATO 3 – PRODUTTIVA EST - BERGONCINO L’ambito è determinato dalle zone a destinazione produttiva poste a est della S.R. 247 e l’area commerciale fra via Monte Grappa e via Bergoncino. L’ambito contiene la più consistente concentrazione produttiva attuale, con parti di primo impianto e parti di più recente sviluppo, ed è riconosciuto dal PTCP adottato come “area ampliabile”. Presenta elementi di criticità in particolare in rapporto all’infrastrutturazione viaria interna, alla dotazione di servizi funzionali alle esigenze produttive e alla logistica, alla saturazione di alcuni ambiti da un lato, al sotto-utilizzo di alcuni dall’altro. ATO 4 – RESIDENZIALE - FIOCCARDE – SALINE - ARE L’ambito è determinato dai sistemi residenziali esterni al centro del capoluogo, organizzati attorno alla frazione di Saline, al nucleo di Fioccarde, ed al sistema lineare di connessione di questi ambiti e quello di via Are. Il sistema è prevalentemente di origine “spontanea” e non pianificato, salvo le più recenti addizioni urbane attorno al centro di Saline. Gran parte del sistema si presenta di derivazione rurale, ma ha ormai perso del tutto il rapporto con la produzione primaria e costituisce in parte un unico fronte edificato lungo strada. ATO 5 – CENTRO URBANO L’ambito è determinato dalle zone consolidate del centro storico, dalle zone impianto originario, dai quartieri residenziali sedimentati, dalle aree a servizi e dalle funzioni urbane centrali e i servizi di scala territoriale (scuole superiori, ospedale, servizi amministrativi e finanziari) ATO 6 – RICUCITURA E COMPLETAMENTO ZONE SUD - PRODUTTIVA OVEST L’ambito è determinato dalle zone a destinazione produttiva poste lungo via dell’Artigianato e via De Gasperi vino al confine comunale con Pojana Maggiore che contiene una concentrazione produttiva (PIP) di recente impianto sorta a ovest del nuovo tracciato di circonvallazione ovest con alcune aree di nuova previsione, con altre parti di primo impianto a est della circonvallazione e a sud di via Broli. Presenta elementi di criticità in particolare in rapporto alla contiguità delle aree di primo impianto con il tessuto residenziale, alla saturazione di alcuni ambiti da un lato, al sotto-utilizzo di alcuni dall’altro. All’ambito appartengono inoltre i sistemi residenziali esterni al centro del capoluogo, organizzati a sud di Mesenello e via De Gasperi, lungo via Capovilla e via Collegio Armeno, un sistema prevalentemente di origine “spontanea” e non pianificato, di derivazione rurale, ma ha ormai perso del tutto il rapporto con la produzione primaria dove è presente una porzione di centro storico connesso alla presenza di Villa Poiana Arnaldi Prosdocimi con il relativo contesto figurativo e che contiene alcuni impianti e insediamenti pubblici quali il cimitero (anch’esso con lo specifico contesto figurativo), depuratore, isola ecologica, depuratore previsione di area per magazzini comunale, impianti di trasformazione elettrica ecc. che determinano una serie di vincoli e fasce di rispetto che ne condizionano il ridisegno urbanistico. ATO 7 – CASELLE, ZONE AGRICOLE AMBIENTALI SUD - L’ambito è determinato dal sistema residenziale del nucleo di Caselle il cui sistema compositivo è prevalentemente di origine “spontanea” e non pianificato, di derivazione rurale, ma che ha ormai perso del tutto il rapporto con la produzione primaria. E’ presente una porzione di centro storico individuato nell’atlante dei centri Storici del Veneto, a prevalente struttura rurale. La parte esterna al nucleo di caselle determinata dal sistema rurale della parte meridionale del territorio comunale di più DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 3

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA recente bonifica. Si presenta con prevalente struttura a campi aperti, scarsamente antropizzato, con un sistema insediativo prevalentemente agricolo produttivo, diffuso lungo la viabilità di impianto, e la presenza di aree di elevata integrità del tessuto agricolo produttivo.

− INQUADRAMENTO SOCIO-ECONOMICO La popolazione residente nel comune di Noventa Vicentina alla data del 30.06.2008 risulta pari a 8764 abitanti, (al 31.12.2009 il dato risulta paria a 8.800 abitanti), a conferma del consolidato trend di incremento registrato costantemente nell’ultimo decennio. Dopo la profonda emorragia demografica degli anni ’50, in cui si registrò in un decennio un decremento pari a 812 unità, corrispondenti al 11% della popolazione iniziale del 1951, si registra un costante recupero, con periodi più o meno intensi, che portato un incremento complessivo (1951-2007) pari a 2227 residenti corrispondenti al 34,2% della popolazione. Tale andamento trova proprio nell’ultimo decennio il suo periodo più significativo, in quanto il fenomeno appare direttamente connesso al saldo sociale e non tanto ad un saldo naturale che invece si mantiene conforme alle medie provinciali e regionali, ovvero in sostanziale “pareggio” almeno nella seconda parte del periodo. Il tasso di occupazione della popolazione al censimento ISTAT del 2001 risulta pari al 43,6% della popolazione residente totale, dato che al 1991 registrava un tasso pari al 44,5%, e ancora lievemente inferiore alla media provinciale pari al 44,9%. Il tasso registrato lievemente al di sotto della media trova probabilmente una spiegazione rispetto alla struttura demografica della popolazione, e in particolare rispetto all’indice di carico sociale (popolazione in età lavorativa rispetto al resto della popolazione) che si presentava fino al 2002 ancora negativo rispetto al dato provinciale, salvo poi recuperare significativamente nel periodo dal 2001 al 2007 L’occupazione al 2001 risulta per il 4,05% assolta dal settore primario, per il 46,39% dal settore secondario e per il rimanente 49,56 dal terziario. Il dato provinciale invece vede l’incidenza del primario per il 2,92%, il secondario 51,38 per e per il terziario il rimanente 45,70%. Il bilancio attivi/addetti evidenzia un sostanziale equilibrio fra offerta e domanda di lavoro, con un saldo negativo limitato ad una incidenza del 2,97%. Va rilevato che tale lieve saldo negativo deriva dal settore manifatturiero - artigianale (secondario) in cui il bilancio presenta un saldo negativo pari al 8,55% (17,7% nello specifico settore), mentre i settori afferenti al terziario dimostrano un saldo positivo pari a 193 unità pari al 5,57% (9.81% del settore). Va evidenziato che il tasso di occupazione nel secondario ha visto scendere il numero di addetti (“posti di lavoro”) dai 1635 del 1991 ai 1377 del 2001, un trend negativo del 15,8%, probabilmente connesso alle più recenti trasformazioni del sistema economico produttivo veneto. Per quanto riguarda l’agricoltura al 2000 erano censite 454 aziende agricole a fronte di un numero di occupati (al 2001) pari a sole 146 unità (con un tasso di attività in agricoltura pari al 4,04% contro una media provinciale del 2,91%). Deriva che almeno 308 aziende (67,8% del totale) sono condotte a titolo non principale. L’uso agricolo del suolo è quindi caratterizzato da un notevole frazionamento dei fondi, in cui l’88,99% delle aziende presenta un superficie inferiore a 10 ettari, aziende che interessano il 41,64% della superficie agraria utilizzata sul territorio comunale. Le attività produttive di tipo artigianale/industriale (e in parte anche commerciali e di servizio, si concentrano prevalentemente nelle due zone produttive principali, la prima in località “Bergoncino”, a nord-est del capoluogo, la seconda a ovest del capoluogo lungo via Broli e via dell’Artigianato. Delle circa 120 attività produttive fuori zona circa una quindicina ricadono in zona agricola e di queste quelle con maggiore impatto (ex stabilimento Marzotto ed ex Sialco) risultano oggi dimesse. Numerose sono invece quelle ricadenti nel tessuto urbano, alcune anche in centro storico, prevalentemente ad artigianato di servizio, deposito commerciale, con limitato conflitto con il tessuto residenziale circostante.

− STATO DELL’AMBIENTE Per quanto concerne lo stato dell'ambiente, il Rapporto Ambientale approfondisce le differenti matrici ambientali indicate nel Rapporto Ambientale Preliminare al Documento Preliminare, concludendo con una più dettagliata analisi delle criticità come di seguito illustrate. Criticità ambientali L’analisi delle componenti ambientali, per gli argomenti attinenti alle tematiche del PAT, riporta le DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 4

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA seguenti indicazioni: Aria Presenza di inquinamento atmosferico dovuto al traffico veicolare nel centro urbano. Per gli inquinanti per la quale sono disponibili dati puntuali i livelli risultano critici soprattutto per Polveri sottili. Acqua Per le acque superficiali si rileva che il Fiume Frassine fra il 2001 e il 2003 presenta valori di qualità delle acque (class. SECA e IBE) insufficienti, nel periodo successivo i parametri rientrano in valori sufficienti, Lo scolo , risulta costantemente “idoneo” tranne che nel 2007 sul parametro “ossigeno disciolto”. Per le acque sotterranee si riscontra un carico da NO 3 elevato, mentre per quanto riguarda acquedotti e fognature non si rilevano criticità Suolo e Sottosuolo Per quanto riguarda l’uso del suolo non si rilevano criticità, il sistema insediativo risulta piuttosto compatto nella parte centrale con limitati insediamenti extraurbani. Non sono presenti cave e discariche. Per quanto riguarda il rischio idraulico il piano provinciale di protezione civile rileva come zona a rischio R1 la zona sud delle Valli; l’indagine geologica anche sulla scorta del contributo del Consorzio di Bonifica e del Genio Civile, evidenzia anche altri ambiti a rischio di esondazione nella zona nord, a monte del sistema urbano centrale in particolare lungo via Spinosa – Angussuola e via Frassera; l’ambito riveste una particolare importanza in quanto è il più prossimo al centro abitato, si colloca a monte dello stesso, si presenta già in parte antropizzato ed interessa una delle “possibili” direttrici di ricucitura e riordino del sistema urbano centrale. Agenti fisici Non si rilevano criticità riguardo radiazioni ionizzanti e non ionizzanti. Per quanto riguarda il rumore si rilevano situazioni di superamento dei limiti di rumorosità di zona connessi principalmente al traffico veicolare, in particolare lungo la viabilità di ordine superiore (SS247 – SP125) ma anche in alcuni tratti in attraversamento e penetrazione del centro abitato. L’aumento della luminanza totale rispetto la naturale è tra il 300% e il 900%. Flora, fauna e biodiversità si rileva la “banalizzazione” dell’ambiente agricolo produttivo legata alla meccanizzazione, si rilevano elementi di integrità e potenzialità connessi al sistema di bonifica delle Valli, ai corsi del Fiume Frassine e dell’Alonte. Sul territorio non sono presenti zone SIC e ZPS. Patrimonio, culturale, architettonico, archeologico e paesaggistico si possono individuare quattro unità di paesaggio: l’ambiente urbano che presenta qualche margine non ancora ben definito (a nord), l’ambiente dei sistemi lineari caratterizzato dal ritmo del costruito/non costruito e dalla permeabilità verso l’ambiente rurale, l’ambiente agricolo frazionato e dei campi chiusi, l’ambiente delle bonifiche, delle valli e del Frassine Il perimetro del Centro Storico nell’Atlante Regionale, corrisponde solo in parte con il PRG vigente. Non si rilevano criticità. Popolazione per quanto riguarda le caratteristiche demografiche non si rilevano criticità, l’andamento demografico evidenzia un costante tasso di incremento del numero di residenti in gran parte dettato da opportunità residenziali (flussi di breve raggio), e un progressivo recupero rispetto agli indici strutturali di composizione (indice di vecchiaia, sostituzione ecc.). per quanto riguarda il livello di occupazione si registra un sostanziale equilibrio del bilancio attivi/addetti. Sistema socio economico sistema insediativo : per la componente produttiva si rileva la presenza di alcune attività dimesse in situazione di potenziale degrado; l’area produttiva a ovest (non ampliabile nel PTCP) presenta ambiti di primo impianto conflittuali con la residenza limitrofa; il sistema insediativo centrale del capoluogo si presenta ben definito nel margini sud, est ed ovest, ancora indeterminato nella porzione nord; il sistema lineare di Saline-Are risulta consolidato. viabilità : la realizzazione dell’autostrada Valdastico Sud con il casello di Noventa comporta specifiche problematiche di connessione con la rete viaria locale, in particolare sulla direttrice verso ovest; il sistema urbano centrale necessita di una nuova direttrice est – ovest per il sostegno dei nuovi insediamenti residenziali in atto e per deviare i flussi in attraversamento esternamente al centro abitato. servizi : si rileva una criticità specifica relativa al campo sportivo agonistico collocato nel centro urbano. DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 5

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Per quanto riguarda attività commerciali, rifiuti, energia e turismo non si rilevano particolari e specifiche criticità.

− OBIETTIVI E AZIONI DEL PAT Il relazione alle matrici e all’analisi dello stato dell’ambiente, e in modo funzionale alla struttura operativa del PAT viene proposta una lettura incrociata finalizzata quindi a contestualizzare i temi esposti rispetto alle dinamiche territoriali, una sintesi che possa in qualche modo permettere la definizione di obiettivi coerenti e “finalizzati”, assumendo con ciò anche i contributi che sono derivati dal percorso di concertazione a partire dalla presentazione del Documento Preliminare durante le fasi intermedie di elaborazione, in questo senso si definiscono quindi le criticità da affrontare con il PAT: • la prossima realizzazione del tratto autostradale della “Valdastico sud” in attraversamento in senso nord-sud della parte est del territorio comunale, con il casello all’intersezione con la SS247, comporta uno specifico e rilavante carico ambientale e territoriale sia in rapporto al “segno” sulla struttura ambientale ed insediativa degli ambiti direttamente interessati, sia riguardo all’interferenza e alle conseguenze sulla rete viaria secondaria di adduzione anche dagli ambiti esterni al territorio comunale; • la composizione del tessuto urbano del capoluogo, in particolare rispetto ai suoi margini lungo le direttrici di più recente sviluppo, in relazione alla struttura viaria urbana di distribuzione e connessione fra le diverse parti del territorio che risulta ancora incompleta, per certi aspetti indefinita, basata su segni preesistenti oggi probabilmente inadeguati al nuovo disegno urbano, alle funzioni e ai carichi che questo comporta, con conseguenze rispetto all’ecologia urbana in termini anche di rumore e inquinamento da traffico veicolare; • alcune zone produttive di primo impianto, in particolare al margine sud ovest del sistema insediativo centrale fra via Broli e via A. De Gasperi presentano condizioni di contiguità o commistione con il sistema residenziale, che ne rendono opportuna una rilettura, almeno parziale, delle previsioni di sviluppo, mentre alcuni insediamenti produttivi dimessi e isolati, posti la margine del sistema insediativo residenziale si configurano come elementi di conflitto, oltre che di degrado, rispetto al sistema urbano e territoriale; • L’impianto sportivo agonistico nel centro dl capoluogo, può costituire un fattore di limitazione alla fruibilità sociale più allargata (contiguità con le strutture per l’istruzione) di una ambito “strategico” anche in considerazione dell’assenza di parco urbano adeguato nel centro, mentre il sistema dei servizi, in particolare di carattere sportivo di base e dei verdi ecologici urbani delle zone di sviluppo più recente appare ancora insufficiente e frammentario; • I sistemi insediativi lineari minori di Saline-Fioccarde presentano ancora un’organizzazione spontanea e necessitano di integrazione e qualificazione ecologica urbana soprattutto in termini di aree a servizi e verde; • La povertà del paesaggio rurale nelle zone agricole frazionate delle parti nord e est del territorio comunale; • La necessità della tutela e mantenimento (ma anche valorizzazione) degli ambiti rurali integri della zona sud e dello specifico paesaggio “delle bonifiche”, anche in connessione alla rete ecologica complessiva; • Il sistema di regimazione idraulica presenta alcuni ambiti di difficoltà di deflusso delle acque meteoriche, con problemi di esondabilità e ristagno idrico, alcuni dei quali prossimi al tessuto urbano centrale nella fascia nord e nord-est.

− LA LETTURA DELLE CRITICITA’ LA DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI DI SOSTENIBILITA’ E LE AZIONI CORRISPONDENTI NUOVO TRACCIATO DELL ’AUTOSTRADA VALDASTICO SUD E IL CASELLO SULLA SS RIVIERA Obiettivo : tutela sistematica dell’ambito di specifica fragilità dell’area delle valli di Caselle, mediante il rilievo e la classificazione degli elementi (anche potenziali) di qualità ecologica e paesaggistica al fine di contrastare eventuali percorsi di degrado, e favorire interventi di recupero, valorizzazione e anche di compensazione ambientale rispetto all’inserimento del nuovo tracciato autostradale, al fine di garantire la massima conservazione possibile dell’assetto paesaggistico ambientale individuato. Azioni corrispondenti rilievo dei principali elementi di vincoli presenti nell’ambito: • fascia di rispetto elettrodotti; vincolo paesaggistico del fiume Frassine e dello scolo Ronego; idrografia;

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COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA • perimetro “zona di ripopolamento e cattura” LR 1/2007; perimetro centro storico di Caselle; allevamenti zootecnici; tracciato autostradale. rilievo delle principali “invarianti” di natura ambientale e paesaggistica: • ambiti di particolare valore vegetazionale – golene del Frassine;corsi d’acqua principali; corsi d’acqua minori – scoli consortili; corridoio ecologico secondario lungo il Fiume Frassine e di connessione verso ambiti esterni al territorio comunale (SIC colli Euganei – Monte di Lozzo – ZPS “le vallette” di Ospedaletto Euganeo) perimetro centro storico di Caselle da atlante e da PRG; edifici di valore storico testimoniale; itinerari ciclabili principali; sistema agricolo produttivo ad elevata integrità; rilevo delle fragilità e dei rischi idrogeologici; classificazione delle compatibilità ed idoneità geologiche; individuazione delle aree a rischio idraulico. • individuazione di una ATO specifica (Ato n. 7 “Caselle – zone agricole e ambientali sud) disposizione del quadro di tutela e valorizzazione nella sintesi progettuale della “trasformabilità”, in particolare:  classificazione delle aree agricole aperte come “aree di prevalente interesse paesaggistico ambientale”, soggette quindi ad una specifica normativa di tutela e valorizzazione, con indicazioni (direttive e prescrizioni) da sviluppare in sede di P.I.;  sintesi progettuale degli elementi che definiscono gli elementi della rete ecologica (corridoi ecologici, ma anche elementi “potenziali” quali i buffer potenziali dei corsi d’acqua e quello della sponda destra del Roneghetto fra lo stesso ed il contro-fosso parallelo, le barriere infrastrutturali). Obiettivo necessità di mantenere liberi i corridoi per la realizzazione di una viabilità di accesso al casello autostradale per i flussi provenienti da ovest al fine di permetter in futuro di alleggerire dal traffico di attraversamento i margini urbani a ovest e a sud del sistema insediativo centrale. Azioni corrispondenti l’ambito ricade in parte nella ATO n. 6 (ricucitura e completamento zone sud – produttiva ovest) e nella ATO n. 1 (zone agricole), non sono qui previste direttrici di sviluppo, o altre ipotesi insediative (consolidamento di sistemi diffusi) che possano in qualche modo interferire con le ipotesi di tracciato che rimangono comunque ancora indefinite. Le aree potenzialmente interessate vengono quindi classificate come Zona Rurale per la parte ricadente nella ATO 6, e come “area di prevalente interesse paesaggistico ambientale” nella ATO 1 corrispondente al sistema agricolo ad elevata integrità “Alonte” (NTA art. 24) indicando delle “direttrici preferenziali” indicative rispetto al sistema viario preesistente. DEFINIZIONE DEL MARGINE URBANO NORD – RIORDINO VIABILITÀ – DECENTRAMENTO FUNZIONI Obiettivo : attenuazione dei carichi viari nel centro urbano per attraversamento in senso est-ovest mediante specifiche previsioni di nuovi assetti infrastrutturali nell’ambito nord del sistema urbano centrale. Azioni corrispondenti il PAT individua una specifica ATO (Ato n. 2 “residenziale - espansione e ricucitura nord”) che organizza omogeneamente l’ambito in funzione dell’ipotesi infrastrutturale di collegamento est – ovest collegando a questa la definizione composizione urbana del margine nord del sistema insediativo centrale. In particolare viene indicata “la direttrice preferenziale per l’organizzazione delle connessioni” che si inserisce nel contesto dei “programmi complessi” da realizzare mediante forme articolate di intervento (NTA art.11). Tale elemento strutturale dell’Ato viene assunto come elemento precrittivo dell’organizzazione della stessa, anche in riferimento allo sviluppo delle potenzialità edificatorie dello stesso (che contiene la maggiore quota del dimensionamento residenziale del PAT per il prossimo decennio). Obiettivo : attenuazione dei carichi viari nel centro urbano per funzioni attrattive di carattere generale, di tipo sportivo agonistico, mediante previsioni di nuovo insediamento e ricollocazione nell’ambito nord del sistema urbano centrale, in connessione al riassetto del sistema infrastrutturale della viabilità. Azioni corrispondenti sempre nella ATO 2 è prescritta una linea di sviluppo specifica per aree a servizi in grado di contenere un nuovo impianto sportivo agonistico e di base. In particolare per lo specifico aspetto il PAT prevede: Obiettivi

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COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA miglioramento della qualità urbana complessiva mediante previsioni di aree da destinare a servizi a carattere comunale e sovracomunale, in grado contenere anche il ricollocamento di situazioni pregresse frammentarie o conflittuali con i sistema insediativo consolidato. Direttive per le aree di nuova formazione già convenzionate si potrà prevedere il riordino delle previsioni attuali per l’accorpamento delle previsioni di aree a servizi anche in altri ambiti interni all’ATO, mediante percorsi di compensazione e accordo di cui agli articoli 8 e 9, e di cui agli articoli 35-36-37- 38 della L.R. 11/2004, per il miglioramento dell’arredo urbano della qualità urbana degli insediamenti. Prescrizioni Per l’ambito di sviluppo insediativo a nord di via Frassenara – via Monte Grappa dovrà essere disposto un accordo di programma per la realizzazione, anche per stralci, della viabilità prescrittiva del PAT (asse distributivo esterno a nord, a collegamento fra via Bergoncino (SR247 – riviera) a est e Circonvallazione – via Godicello a ovest) delle aree a servizi (impianti sportivi) e a parco (bacino laminazione), anche secondo quanto previsto dall’articolo 11 delle norme. Obiettivo Riorganizzazione e completamento del sistema insediativo secondo un modello urbano organico e definito, ricucitura e riqualificazione degli ambiti di frangia, limitazione dell’interferenza fra ambito urbano e ambiente agricolo. Azioni corrispondenti L’ambito principale di ricucitura e completamento del sistema insediativo viene colto nell’area nord raccolta nella ATO 2 . In questo ambito gli aspetti rilevati ai due punti precedenti si coniugano con un indirizzo di “contenimento” espresso a livello grafico nella tavola della trasformabilità mediante l’indicazione dei “limiti fisici alla nuova edificazione”. Le direttive poste dalle NTA del PAT (art.33) a tal fine indicano i seguenti criteri da seguire in sede di P.I.: a) riconoscere l'appoggio su preesistenti limiti fisici naturali (scarpate, corsi d'acqua) o antropici (infrastrutture quali strade, muri di contenimento) al fine di evitare la formazione di aree di risulta; b) preservare l'integrità dell'assetto fondiario (per evitare la formazione di sfridi inutilizzabili) purchè non in contrasto con il punto precedente. Le stesse “linee preferenziali di sviluppo insediativo” corrispondono al medesimo criterio e nell’art. 34 delle NTA viene precisato che fra gli obiettivi specifici e le direttive prescrivendo che gli interventi di espansione urbana dovranno, in tutti i casi: • configurarsi in modo coerente e compatibile con le aree di urbanizzazione consolidata contigue; • relazionarsi e integrarsi organicamente con gli insediamenti esistenti/programmati, per quanto riguarda le funzioni, l’immagine urbana e le relazioni viarie; • inserirsi visivamente in maniera armonica nel territorio, ricomponendo e riqualificando adeguatamente il fronte dell’edificato verso il territorio agricolo o naturale. Va infine rilevato che il modello di contenimento urbano viene riproposto anche negli altri ambiti minori di riorganizzazione e completamento come al margine sud-ovest e nei nuclei del sistema lineare di Fioccarde e Saline. ZONE PRODUTTIVE DI PRIMO IMPIANTO , MARGINE SUD OVEST DEL SISTEMA INSEDIATIVO Obiettivo Attenuazione delle situazioni di conflitto per aree produttive di impianto meno recente rispetto al tessuto urbano preesistente o circostante, ricollocazione o riqualificazione e recupero degli ambiti secondo destinazioni maggiormente compatibili. Azioni corrispondenti L’obiettivo riguarda in modo particolare la zona produttiva sud-ovest, il cui tema viene affrontato mediante l’individuazione di una specifica ATO (Ato n. 6 “ricucitura e completamento zone sud – produttiva ovest”). Per tale ambito il PAT propone di non confermare le direttrici di sviluppo del PRG vigente a sud di via Broli, in contiguità con tessuto ancora “misto” e sedimentato, per ila quale appare più opportuno recuperare una prevalenza residenziale, commerciale e a servizio; bensì di ricollocarne la previsione a completamento della vigente previsione PIP in modo certamente più organizzato e compiuto. In particolare, le NTA all’art. 41 per l’ATO n. 6 pone la seguente direttiva: per le aree di nuova formazione già previste si potrà prevedere: riordino delle previsioni attuali per l’accorpamento all’interno dei margini e delle direttrici di sviluppo dell’ATO, in particolare va previsto il trasferimento in aderenza e a completamento all’area PIP lungo via dell’artigianato, delle superfici a destinazione produttiva a sud della SP per Poiana M. (via Broli) e non attuate, per una DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 8

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA superficie complessiva pari a mq 37.700, riclassificando l’ambito originario per mq 14.100 (circa) in ambito residenziale “consolidato” in ragione della attuale conformazione urbanistica e per mq 8.000 (circa) in ambiti di espansione residenziale a ricucitura e integrazione dell’esistente, la rimanente quota l’area sarà restituita all’attuale uso reale (agricola). Obiettivo Attenuazione delle situazioni di conflitto degli insediamenti produttivi isolati (fuori zona) in particolare per gli impianti di maggiori dimensioni, con attività rumorose od insalubri, o in situazione di degrado. Azioni corrispondenti Il PAT individua gli elementi di maggiore conflitto in particolare per quanto riguarda gli ambiti più direttamente coinvolti dalle ipotesi di trasformazione proposte; a cui vengono inoltre connesse ipotesi specifiche di recupero urbano mediante percorsi di riqualificazione e riconversione. In particolare si segnalano gli insediamenti ex Sialco ed ex Marzotto interni all’Ato n. 2. Vengono inoltre identificate altre due situazioni di particolare conflitto: • la prima è relativa all’area di pertinenza del contesto figurativo di Ca’ Araldi (villa Brazzoduro): • una seconda invece limitrofa alla zona residenziale di Fioccarde – via Beggiato La ricognizione più puntuale delle altre situazioni rimane comunque propria della sfera del P.I.. A tal fine il PAT indica (art. 31 NTA): Direttive a) l'eliminazione dell'opera incongrua con ripristino ambientale dell'ambito interessato comporta la creazione di un credito edilizio da utilizzarsi in conformità ai principi stabiliti dal PAT, anche in ATO diversi da quello ove insiste l'opera incongrua, purchè nel rispetto delle indicazioni del PAT; b) l'eliminazione dell'opera incongrua con adeguamento morfologico-funzionale al contesto insediativo esistente o previsto dal PAT nello stesso ambito, sono disciplinate dal PI in modo puntuale e sono assoggettate a convenzionamento. IMPIANTO SPORTIVO AGONISTICO NEL CENTRO DEL CAPOLUOGO Obiettivo Miglioramento della qualità urbana riguardo alle dotazioni di verde urbano a parco in ambiti di concentrazione su dimensioni unitarie significative, alla fruibilità sociale degli spazi, alla riorganizzazione o ricollocazione di strutture e servizi di diversa rilevanza o fruibilità. Azioni corrispondenti previsione di un nuovo insediamento sportivo a carattere sia agonistico che di base nella ATO 2 previsione nella ATO 2 di un’area a parco perturbano, a connotazione ecologica e idraulica (laminazione). estratto NTA Art 41 - ATO 2: obiettivi risoluzione dei problemi di ristagno idraulico e miglioramento dell’equilibrio idraulico complessivo mediante previsione di bacini di laminazione connettibili al sistema del verde pubblico mediante la formazione di parchi ad elevato carattere di naturalità, indicativamente nell’ambito fra via Angussuola e via Spinosa. direttive • verde urbano e di quartiere: gli spazi derivanti da standard andranno concentrati a formare aree a parco o giardino di quartiere per la realizzazione di ambiti con elevata fruibilità sociale ed integrazione delle funzioni; • per la ATO n. 4 il PAT indica l’ampliamento della zona a servizi esistente (istruzione e verde); • linee di sviluppo per aree a servizi: in località Fioccarde andrà definita una area integrata per il gioco lo sport e l’istruzione in grado di qualificare la centralità funzionale identitaria e di servizio di quartiere, mentre per il quartiere Saline andranno valorizzate e consolidate le attuali dotazioni e previsioni pubbliche attorno al centro parrocchiale; • verde urbano e di quartiere: gli spazi derivanti da standard andranno concentrati a formare aree a parco naturale per la realizzazione di ambiti da destinare a progetti di rinaturalizzazione, mitigazione ambientale, con elevata fruibilità sociale. L’art. 30 delle Norme Tecniche in particolare indica per il P.I. Direttive:Il PI provvederà ad individuare i servizi da confermare, trasformare, trasferire, nonché quelli di nuova realizzazione oppure esistenti da ampliare. Il PI nella individuazione delle nuove aree per servizi dovrà prevedere:

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COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA • localizzazioni che consentano facili fruibilità e accessibilità con particolare attenzione ai diversamente abili; • rafforzare l’attuale dotazione di aree per servizi, individuando assi primari sui quali sviluppare progetti che possano favorire la riqualificazione urbana; • progettazioni di spazi ed attrezzature di interesse generale di buona qualità architettonica al fine del miglioramento del paesaggio urbano; attenzione va posta anche alla sicurezza degli utenti prevedendo idonei sistemi di controllo e di illuminazione; • riconoscibilità degli spazi pubblici attraverso precise scelte di elementi di arredo e materiali; • durata, qualità, funzionalità e facilità di manutenzione dei materiali utilizzati. Inoltre il PAT compie la ricognizione delle principali aree a servizi esistenti o previste, con funzione strategica conforme all’obiettivo indicato, confermandone l’individuazione SISTEMA INSEDIATIVO LINEARE DI SALINE -FIOCCARDE -ARE Obiettivi • mantenimento del presidio umano del territorio quale fattore di conservazione e riproduzione dell’equilibrio storicizzato fra ambiente e lavoro dell’uomo e del paesaggio conseguente, secondo i modelli insediativi tradizionali del rapporto fra residenzialità e contesto rurale, del ritmo del “costruito/non costruito” e della “permeabilità” fra ambienti che questo permette, evitando quindi la saturazione dei fronti insediativi lineari, favorendo la riorganizzazione per nuclei o corti. • non compromettere la riproducibilità del modello sociale ed economico tradizionale della “famiglia integrata” e articolata nel suo rapporto con gli assetti tradizionali delle pertinenze (giardini, orti, broli, campi). Azioni corrispondenti l’obiettivo viene perseguito mediante un sistema articolato di azioni: • individuazione specifica della ATO 4 d afferente al sistema lineare Fioccarde – Saline – Are; • individuazione nella ATO 1 (agricola) dei sistemi residenziali “diffusi” con specifiche previsioni in “scala” con il fabbisogno specifico per il mantenimento della residenzialità; • individuazione di una ATO specifica per la zona di Caselle con specifiche previsioni in “scala” con il fabbisogno specifico per il mantenimento della residenzialità; • individuazione di ambiti di residenzialità diffusa nelle aree perturbane anche delle ATO n. 1 – 2 – 6 con specifiche previsioni in “scala” con il fabbisogno specifico per il mantenimento della residenzialità; • previsione normativa specifica per gli ambiti così identificati, con un dimensionamento complessivo dei nuova edificazione ammessa pari a mc 16.200 • recupero e riordino del patrimonio edilizio esistente mediante percorsi afferenti al credito edilizio, e alla riqualificazione dei fabbricati non più funzionali alla condizione del fondo • previsione di topologie specifiche per il rinforzo della qualità architettonica e ambientale degli insediamenti . • Estratto art 39 - obiettivi • Vanno tutelate le emergenze paesaggistiche, ambientali ed architettoniche, rispettati i coni visuali e le connessioni dei corridoi e/o sistemi continui del verde; devono inoltre essere definiti il margine dei sistemi di aggregazione e gli interventi di saturazione a completamento interno delle aree inedificate, nonchè l’eventuale integrazione delle strutture urbanistiche di servizio quali aree di sosta, adeguamenti e messa in sicurezza della viabilità e degli accessi, sistemazioni a verde e arredo. • individuazione di coni visuali, ovvero dei principali momenti di apertura del sistema lineare verso il paesaggio agricolo. • estratto art. 17 delle Norme Tecniche. Il PAT nella Tavola 4 – Carta della Trasformabilità – individua i principali coni visuali. Essi indicano la necessità di procedere nella progettazione tenendo conto della possibilità di percepire visualmente elementi singolari, paesaggi o ambienti costruiti dei quali si riconosce il valore dal punto di vista, storico, artistico, culturale e ambientale. In generale per le aree rurali il PAT dispone di specifici indirizzi in merito. Per questi ambiti il PAT persegue obiettivi connessi all’interesse agricolo ed ambientale delle aree, ovvero: • la tutela del territorio agricolo, con particolare attenzione alla salvaguardia delle superfici agrarie utilizzate, delle coltivazioni di pregio; • la tutela e riqualificazione del paesaggio; DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 10

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA • gli interventi di riqualificazione ambientale, anche mediante il recupero dell’edificazione esistente, incongrua e non più funzionale al fondo, valorizzando le tipologie proprie dell’area rurale e la riorganizzazione delle corti. Obiettivo riqualificazione del sistema insediativo lineare mediante l’integrazione della rete dei servizi in aggregazione attorno ai nuclei strutturali, e il miglioramento della qualità diffusa delle infrastrutture. Azioni corrispondenti per la ATO n. 4 il PAT indica l’ampliamento della zona a servizi esistente (istruzione e verde) e le conferma dell’attuale dotazione di spazi pubblici in località Saline LA POVERTÀ DEL PAESAGGIO RURALE NELLE ZONE AGRICOLE FRAZIONATE DELLE PARTI NORD E EST DEL TERRITORIO COMUNALE Obiettivo conservazione e riproduzione degli elementi di naturalità e delle dotazioni arboree nelle zone agricole e nelle pertinenze del sistema insediativo diffuso quali le formazioni vegetali lineari (filari di bordo dei campi, siepi campestri…), la viabilità rurale minore, il reticolo idrografico. Azioni corrispondenti individuazione delle principali invarianti di carattere ambientale • ambiti di particolare valore vegetazionale – golene del Frassine; • corsi d’acqua principali; • corsi d’acqua minori – scoli consortili; • corridoio ecologico secondario lungo il Fiume Frassine e di connessione verso ambiti esterni al territorio comunale (SIC colli Euganei – Monte di Lozzo – ZPS “le vallette” di Ospedaletto Euganeo); • perimetro centro storico di Caselle da atlante e da PRG; • edifici di valore storico testimoniale; • itinerari ciclabili principali; • sistema agricolo produttivo ad elevata integrità; • direttive per il P.I come previsto all’art 38 delle Norme Tecniche per le zone rurali:  potrà individuare ulteriori ambiti con finalità paesaggistico-ambientali (aree e fasce boscate, filari), sia aree da utilizzare per la produzione di pregio agricola e zootecnica. Una particolare attenzione verrà prestata alla sistemazione agraria dei suoli, alle possibilità irrigue, alla viabilità interpoderale favorendo le aziende agricole vitali e le attività biologiche a basso impatto. Inoltre potrà individuare ambito di forte frammentazione fondiaria e prevalente presenza residenziale in cui limitare l’inserimento di attività agricole in particolare zootecniche e assimilabili  Per gli ambiti della produzione agricola sono da sviluppare le attività sostenibili legate alle diverse vocazioni riscontrate (floro-vivaistica, zootecniche, ad indirizzo biologico, ma anche frutticolo, viticolo), attraverso la valorizzazione dei prodotti locali, con l’utilizzo anche delle misure previste dal PSR 2007-2013 opportunamente coordinate dal Comune con il contributo alle organizzazioni di categoria. • direttive per il P.I come previsto all’art. 40 delle Norme Tecniche per la rete ecologica:  sulla base delle indicazioni del PAT provvede alla disciplina degli elementi della rete ecologica attraverso:  il miglioramento delle aree interessate da processi di rinaturalizzazione spontanea e connessa a specifici programmi di forestazione  conservazione e potenziamento della naturalità nelle aree rurali (siepi, filari aree boscate ...)  indica gli interventi atti a consentire la connessione dei corridoi ecologici in presenza di barriere antropiche Il PI potrà individuare ulteriori modalità di incentivazione della rete ecologica promuovendo forme di gestione da parte di soggetti privati o pubblici di aree e spazi integrati o da integrare, anche come esito di percorsi di compensazione ambientale in conseguenza degli interventi di cui all’art. 10 (programmi complessi) individuazione di due grandi aree a “prevalente interesse paesaggistico ambientale”, la prima lungo lo scolo “Alonte” (al confine ovest del territorio comunale) la seconda corrispondente alla zona delle “valli” di Caselle (parte sud del territorio comunale) art.37 – direttive: • la salvaguardia dell’integrità e spazialità (spazi aperti e/o integri), con definizione degli interventi che valorizzano tali contesti;

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COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA • la riqualificazione paesaggistico-ambientale delle parti dove vanno ricostruite le componenti paesaggistiche, storiche e naturalistiche sia del territorio naturale che delle sistemazioni agrarie, che dei manufatti; • la produzione di edilizia a basso impatto o di bioedilizia; • la disciplina degli edifici non più funzionali al fondo oppure con destinazioni produttive diverse da quella agricola, e l’individuazione e conseguente eliminazione o mitigazione degli elementi detrattori del paesaggio con tutela di coni visuali; • l’utilizzo di forme di credito edilizio al fine dell’attuazione degli obiettivi del PAT. Obiettivo riqualificazione dei margini urbani e formazione di fasce di mitigazione e filtro, mediante sistemi vegetali lineari, al fine di mediare il rapporto ambientale fra le zone edificate (in particolare produttive, ma anche residenziali nei margini di frangia) e l’ambiente rurale limitrofo, e attenuare gli impatti ecologici e paesaggistici Azioni corrispondenti definizione del margine est della zona produttiva “Bergoncino” (ATO 3), mediante una fascia di ammortizzazione o transizione di cui all’art. 35 (estratto): Direttive:l PI riconosce tali ambiti che, lungi dal rappresentare un potenziale “serbatoio” di spazio da destinare alla crescita urbana, sono invece il luogo ove attivare processi di riqualificazione ambientale e paesaggistica attraverso interventi di mitigazione, in modo da assumere il ruolo mediazione tra gli insediamenti e la campagna e dovranno essere contestuali agli interventi previsti per gli spazi urbani Prescrizioni Nelle zone di ammortizzazione andranno realizzati interventi di piantumazione di essenze autoctone di alto fusto, sono ammessi gli interventi di regimazione idraulica, formazione di nuovi affossamenti e bacini, formazione di parchi e aree a verde pubblico alberato definizione del margine sud del sistema insediativi centrale mediante la salvaguardia dei contesti figurativi relativi a villa Cà Araldi (Brazzoduro) e al cimitero monumentale LA TUTELA E MANTENIMENTO DEGLI AMBITI RURALI INTEGRI DELLA ZONA SUD E DELLO SPECIFICO PAESAGGIO “DELLE BONIFICHE ” – RETI ECOLOGICHE Obiettivo salvaguardia delle sistemazioni morfologiche (idrografia minore, struttura a campi aperti, siepi, filari alberati ecc.); incentivazione di forme di agricoltura ecocompatibili e con pratiche agronomiche che favoriscano il mantenimento degli habitat di specie vegetali ed animali; promozione dell’uso turistico, culturale, ricreativo e sociale del territorio compatibile con la tutela dell’eco-sistema, anche attraverso l’individuazione di percorsi e sentieri tematici Azioni corrispondenti • salvaguardia delle sistemazioni morfologiche: • si rinvia a quanto già riportato ai precedenti punti 1.A – 5.A e 6.A • incentivazione di forme di conduzione eco-compatibili, valorizzazione turistica: • estratto art 38 delle Norme Tecniche, • direttive: Per gli ambiti della produzione agricola sono da sviluppare le attività sostenibili legate alle diverse vocazioni riscontrate (floro-vivaistica, zootecniche, ad indirizzo biologico, ma anche frutticolo, viticolo), attraverso la valorizzazione dei prodotti locali, con l’utilizzo anche delle misure previste dal PSR 2007-2013 opportunamente coordinate dal Comune con il contributo alle organizzazioni di categoria. Il Comune promuoverà azioni preordinate alla divulgazione della tipicità dei prodotti, tutelando e valorizzando le aziende agricole presenti nel territorio, nei loro molteplici aspetti. viene recepito l’itinerario turistico dell’argine del Fiume Frassine inserito anche nelle previsioni del PTCP e quello del tracciato ex ferroviario verso Vicenza Obiettivo sviluppo delle potenzialità ecologiche dell’ambito nelle strutture e rete mediante l’individuazione di corridoi ecologici di connessione, zone e fasce di protezione e tutela, ambiti riparali, interventi di recupero o riproduzione di aree umide con funzioni anche idrauliche e di laminazione Azioni corrispondenti indirizzare gli interventi di compensazione ambientale connessi alla realizzazione del nuovo percorso autostradale in termini di valorizzazione paesaggistica e ambientale specifica per l’integrazione della dotazione ecologica (sistemi vegetali lineari) e idraulica

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COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA individuazione dell’elemento di “barriera infrastrutturale” Direttive: Il PI sulla base delle indicazioni del PAT provvede alla disciplina degli elementi della rete ecologica attraverso:  il miglioramento delle aree interessate da processi di rinaturalizzazione spontanea e connessa a specifici programmi di forestazione  conservazione e potenziamento della naturalità nelle aree rurali (siepi, filari aree boscate ...)  indica gli interventi atti a consentire la connessione dei corridoi ecologici in presenza di barriere antropiche Il PI potrà individuare ulteriori modalità di incentivazione della rete ecologica promuovendo forme di gestione da parte di soggetti privati o pubblici di aree e spazi integrati o da integrare, anche come esito di percorsi di compensazione ambientale in conseguenza degli interventi di cui all’art. 10 IL SISTEMA DI REGIMAZIONE IDRAULICA Obiettivo Favorire il riequilibrio idraulico del territorio mediante la salvaguardia e il recupero delle dell’idrografia minore e degli assetti rurali tradizionali e aumentando la capacità d’invaso a “valle” del sistema insediativo. Azioni corrispondenti • viene individuato uno specifico ambito; • ambiti territoriali cui attribuire i corrispondenti obiettivi di tutela, riqualificazione e valorizzazione” dove andranno realizzate opere volte:  al recupero o nuova formazione di aree umide o lacustri, anche con funzioni di laminazione idraulica (in conformità alle indicazioni del Consorzio di Bonifica competente), e di depurazione delle acque superficiali (fitodepurazione),  al recupero o nuova formazione di superfici boscate e rinaturalizzate (parco extra urbano),  strutture per la valorizzazione e fruibilità sociale delle risorse storico identitarie quali strutture mussali, didattiche e ricreative – ricettive connesse Obiettivo Contenere i carichi derivanti dall’urbanizzazione e gli afflussi “da monte” mediante l’integrazione dei sistemi di laminazione nei percorsi di ridisegno urbano con valenza idraulica ed ecologica complessiva e sistematico Azioni corrispondenti si richiama quanto già riportato relativamente al bacino di laminazione previsto nella ATO 2

− PROCESSO DI CONCERTAZIONE/CONSULTAZIONE Il processo di concertazione e consultazione è stato articolato come di seguito esposto. Avvio alla fase di concertazione e partecipazione . Con provvedimento n. 168 del 05.06.2006 la Giunta Comunale ha avviato la fase di concertazione e partecipazione, definendo enti, soggetti ed organismi con i quali avviare la concertazione prevista dall’articolo 5 della L.R. 11/04, a cui è stata inviata copia del documento e l’invito alle riunioni per l’illustrazione e la discussione dei contenuti del Documento stesso. Incontri. • in data 20 novembre 2006 presso la sede municipale, rivolto ad Enti e Associazioni di carattere generale (allegato A alla deliberazione G.C. 168/2006), con invito diretto con invito diretto mediante nota prot. 24999 del 11.11.2006 • in data in data 7 dicembre 2006 con invito mediante da avviso pubblico prot. 24725 del 21.11.2006 In tali incontri (e nei relativi avvisi) si è inoltre “pubblicizzata” l’iniziativa di predisporre uno “sportello del PAT” in cui le associazioni, gruppi ma anche singoli cittadini. Nel periodo da dicembre 2006 a marzo 2007 si sono realizzati 134 incontri specifici, a cui sono seguite ulteriori segnalazioni e precisazioni pervenute al protocollo del Comune che, aggiunte alla raccolta di osservazioni e segnalazioni pregresse (ovvero esposte all’Amministrazione Comunale in periodi antecedenti, in occasione di precedenti varianti al PRG o altro, che assommano a 170 situazioni analizzate) hanno portato a un totale di 304 istanze specifiche raccolte. Nel periodo di giugno 2008 sono quindi stati presentati gli esiti di questo articolato percorso mediante una nuova serie di incontri pubblici e di concertazione, alcuni rivolti alla popolazione in senso generale, uno specifico rivolto a tutti gli enti e associazioni già invitati inizialmente quali portatori di interessi diffusi. In queste occasioni sono stati

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 13

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA presentati ed illustrati i contenuti relativi alle indagini agronomiche, geologiche e ambientali la proposta di Relazione Ambientale, nonché le ipotesi di assetto generale del PAT. • in data 18 giugno 2008 alle ore 18 presso la sede municipale: con invito diretto prot. 12858 del 10.06.2008 (allegato D3) rivolto alle associazioni ed enti sia locali che di carattere generale, già individuati per la concertazione con D.G.C. 168/2006 • i giorni 24 e 26 giugno 2008 alle ore 21,00: rispettivamente presso la sala civica in località Saline e presso la sala “modernissimo” nel Capoluogo, indetti con avviso pubblico (e rivolto al pubblico, incontri aperti anche a tutte le associazioni, enti o categorie impossibilitate a partecipare al primo incontro specifico; Pubblicità-informazione . Gli incontri sono stati pubblicizzati con manifesti nelle bacheche comunali. Per gli incontri specifici sono state inviate lettere di convocazione e comunicazioni via posta elettronica in cui si è richiesta la partecipazione. Per gli incontri con la cittadinanza è stato affisso uno specifico manifesto d’invito nelle bacheche. Chiusura della fase di concertazione in itinere . • Con deliberazione n. con DGC n. 270 del 16.11.09 la Giunta Comunale ha preso atto dell’avvenuto espletamento della fase di concertazione in itinere e ha approvato il “Relazione conclusiva sugli esiti della concertazione”, rilevando che le indicazioni ed i contributi pervenuti risultano coerenti con il Documento Preliminare e che emerge una sostanziale corrispondenza tra le scelte e gli obiettivi strategici fissati nel Documento Preliminare e le esigenze/aspettative emerse nella fase di concertazione. Si è inoltre preso atto che:  con nota n. 0074697 – 11/06/2009 l’Arpav ha fornito ha segnalato la disponibilità di dati aggiornati riguardo la qualità dell’aria, informazioni che quindi sono state recepite nel Rapporto Ambientale.  Il consorzio di Bonifica Euganeo, già coinvolto indirettamente riguardo gli aspetti idraulici del progetto del PAT, riguardo alla relazione ambientale, con nota prot. 2324 del 14 luglio 2009 si esprime favorevolmente;  è stato acquisito il parere della commissione VAS, parere n. 62 del 30 luglio 2009, parere su cui si è proceduto all’adeguamento del Rapporto Ambientale;  in merito agli aspetti idraulici gli uffici del Genio Civile di Vicenza si sono espressi favorevolmente riguardo la Valutazione di Compatibilità Idraulica con nota del 12 maggio 2009 prot 258177;  è stato acquisito il parere della Direzione Pianificazione Territoriale e Parchi della Regione Veneto reso nella riunione del Comitato del 05 ottobre 2009. Consultazioni. L’adozione del Piano è stata preceduta da due riunioni serali presso la sede municipale rivolte ai Consiglieri Comunali Il Piano di Assetto del Territorio è stato quindi adottato dal Consiglio Comunale, in seduta aperta al pubblico in data 04.12.2009 con DCC n° 74. A seguito dell’adozione del Piano di Assetto del Territorio e della Valutazione Ambientale Strategica si è disposta la pubblicazione dei documenti completi dello stesso sul sito internet del Comune, pubblicizzando l’avvenuto deposito presso il Comune e la Provincia mediante avvisi all’albo pretorio, su giornali e riviste, e sul BUR con nota prot. 10226 del 19.05.2010, il comune ha trasmesso egli enti competenti in materia ambientale gli elaborati del PAT e del Rapporto Ambientale adottati, con richiesta del parere di competenza, quindi con nota prot.13518 del 07.07.2010 è stata trasmessa dichiarazione con cui si dà atto dell’avvenuta richiesta di parere e del fatto che a tale data non sono pervenuti pareri da parte di tali autorità. In questa fase sono pervenute 18 osservazioni di cui una fuori termine e una disposta dall’Ufficio Tecnico Comunale. Due osservazioni riguardano indirettamente il Rapporto Ambientale (contesti figurativi, ambiti a cui attribuire i corrispondenti valori di tutela, riqualificazione e valorizzazione.

− DIMENSIONAMENTO DEL PIANO Il dimensionamento residenziale del piano è stato redatto sulla base delle analisi demografiche e le previsioni tendenziali nonché sulle previsione ed indirizzi del PTCP adottato. il criterio di stima proposto dal rapporto Ambientale del PTCP si traduce nello specifico di Noventa Vicentina in un incremento secondo uno scenario “di sviluppo” pari ad un indice di incremento del 2,19% annuo, o del 1,72% annuo secondo l’ipotesi più prudenziale, con un incremento in termini assoluti fra i 1915 e i 1507 abitanti nel prossimo decennio secondo il seguente scenario:

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COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Questo riferimento ovviamente non rappresenta un dato assoluto, ma va inteso, interpretato e correlato con gli altri elementi fin qui richiamati, a delineare uno “scenario” articolato che può essere sintetizzato secondo ipotesi di massimo – medio – minimo sviluppo che costituiscono il range del campo di variazione in collocare le azioni del PAT: disponibilità incremento insediativa fabbisogno da scenario: popolazione stimata del PRG assolvere con il rapporto sup. superficie territoriale al 2018 vigente PAT terr,/abitante da destinare a nuova (n. abitanti) (n. abitanti) (n. abitanti) mq residenza mq 1. massimo sviluppo 1915 436 1479 194,5 287.666 2. medio sviluppo 1507 436 1071 194,5 208.310 3. basso sviluppo 850 436 414 194,5 80.523 Un altro aspetto particolarmente significativo riguarda il percorso realizzato per approfondire la lettura del fabbisogno pregresso. La gran quantità di notizie e informazioni ottenute possono essere riassunte nel seguente prospetto, con l’approssimazione necessaria per la particolare varietà, ricchezza a articolazione delle singole indicazioni: superficie volumetria interessata mq richiesta mc richieste che comportano trasformazione territoriale, con previsione di nuove 142.796 135.795 zone residenziali di espansione richieste di integrazione, completamento o addizione, del sistema urbano 77.406 34.945 consolidato richieste esterne al sistema urbano e afferenti al sistema diffuso 73.115 28.302 richieste afferenti a percorsi di riqualificazione urbana 18.680 richieste esterne, in ambito agricolo, o comunque incompatibili rispetto agli 34.850 indirizzi generali e del documento preliminare sommano 252.572 Ne deriva una fotografia del fabbisogno pregresso espresso dalla popolazione residente rispetto a percorsi di integrazione e completamento (ampliamento o addizione) attorno alle residenze in atto per una quota rilavata pari a 55.500 mc, mentre per una ulteriore quota, pari a circa 173.500 mc, si rileva una espressione di interesse e disponibilità dei diretti proprietari a realizzare percorsi di trasformazione urbanistica e investimento di tipo residenziale. Il “fabbisogno residenziale”, costituisce la base per il dimensionamento del PAT, e rappresenta il “luogo” di convergenza delle diverse istanze fin qui richiamate: • il fabbisogno pregresso • lo sviluppo demografico • la capacità (disponibilità ed interesse) del sistema di intervenire in base alle risorse e alle specificità degli attori in gioco, per la realizzazione di percorsi di intervento e trasformazione urbana sul territorio di Noventa Vicentina, Questa misura di dimensione va valutata e verificata rispetto alla capacità del sistema ambiente, nella sua complessità, di sostenerne e compensare il carico e la pressione derivante (in termini quantitativi e qualitativi) e rispetto alla qualità complessiva del disegno urbano strategico da perseguire. Ovvero la risposta al fabbisogno residenziale (e quindi il “dimensionamento” residenziale del Piano) costituisce una componente del più articolato obiettivo di “sostenibilità socio-economica” del PAT che a sua volta è una componente del più generale obiettivo di sostenibilità complessiva del PAT. La scelta del PAT, sulla base articolata delle diverse situazioni specifiche e dell’articolazione dei temi della lettura territoriale si riassume in: popolazione al capacita insediativa del sistema popolazione aggiuntiva del sommano 01.01.08 consolidato (PRG vigente) PAT 8738 + 436 + 1502 10.676 Inferiore cioè a quello massimo previsto dal PTCP adottato, ma conforme ai reali bisogni locali. Per la stima del dimensionamento dei servizi è stata considerata la popolazione residente prevista al 2018 pari a 10.676 abitanti; poiché la dotazione minima da prevedersi è di 30 mq/abitante (LR 11/2004, art. 31) la dotazione minima di aree a standard che il PAT deve prevedere è di almeno 320.280 mq (10.676 ab x 30mq/ab). Complessivamente le superfici a servizi “minime” del PAT corrispondono quindi a mq 431.096, ovvero corrispondenti ad una capacità insediativa teorica pari a DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 15

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 14.369 abitanti Per la stima del fabbisogno di superficie per attività produttive il PAT conferma le indicazione del PTCP adottato che individua la sola zona del “Bergoncino” (ATO 3) come ampliabile nella misura del 10% massimo dell’attuale superficie destinata nell’ambito a insediamenti produttivi (zone “D”) e quindi con un dimensionamento massimo pari a 42.000 mq ambiti a prevalente carattere ambito ambiti a

urbano produttivo carattere rurale previsioni quantitative del PAT ATO 2 ATO 4 ATO 5 ATO 6 tot ATO 3 * ATO 1 ATO 7 consolidamento e risposta al fabbisogno diretto negli 3.600 1.800 0 3.200 8.600 0 7600 0 ambiti di residenzialità diffusa periurbana mc densificazione interna ai sistemi insediativi 20.400 8.100 21.500 10.300 60.300 29.050 0 2000 consolidati mc espansione urbana mc 144.400 25.000 0 13.500 182.900 42.000 0 0 sottrazione di superficie 103.740 33.070 0 18.700 155.510 42.000 5.800 1.000 agraria utilizzata mq

− VERIFICA DI COERENZA INTERNA ED ESTERNA DEL PIANO E’ stata verificata la coerenza in termini di: • coerenza con i principi consolidati dello sviluppo sostenibile • coerenza con la pianificazione territoriale e la programmazione settoriale di livello superiore - PTCP (coerenza esterna) • coerenza con la lettura del territorio derivante dalle fasi preliminari e del quadro conoscitivo • coerenza delle interazioni tra i diversi livelli degli obiettivi del PAT (coerenza interna).

− VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI La valutazione degli impatti viene proposta per le azioni del PAT in relazione alle criticità rilevate, agli obiettivi di sostenibilità individuati e ai temi del PAT nella loro articolazione in specifici sistemi della complessità territoriale mediante scelte strategiche e azioni specifiche relative a: • Sistema ambientale • Sistema insediativo (distinto nei temi del centro storico, del sistema urbano consolidato, dell’edificazione diffusa e delle aree rurali) • Sistema produttivo • Sistema dei servizi sistema ambientale: conservazione degli assetti rurali e paesaggistici preesistenti, della loro valorizzazione e recupero anche in funzione ecologica, la connessione degli elementi, anche potenziali, della rete ecologica, il mantenimento del presidio umano del territorio come fattore strutturale dello stesso, favorendo interventi di recupero ed integrazione del patrimonio edilizio esistente piuttosto che di ulteriore espansione insediativa; individuazione specifici e distinti Ambiti Territoriali Omogenei ATO 1 - ZONE AGRICOLE ambito determinato dal sistema rurale della parte nord e centrale del territorio comunale esterno ai centri urbani con prevalente struttura a campi chiusi, con un sistema insediativo diffuso lungo la viabilità di impianto, e la presenza di aree di elevata integrità del tessuto agricolo produttivo. L’ambito è interessato dalla previsione della bretella ovest di collegamento extra urbano. All’interno dell’ATO sono esclusi sviluppi insediativi di carattere residenziale e produttivo secondario o terziario; per i sistemi residenziali diffusi, sono ammessi interventi di recupero residenziale del patrimonio edilizio esistente, e modeste addizioni a fini abitativi derivate dall’analisi del fabbisogno pregresso (raccolta incontri di concertazione, volume mc 7.600, sau trasformabile mq 5800). ATO 7 – CASELLE, ZONE AGRICOLE AMBIENTALI SUD - La parte esterna al nucleo di Caselle è determinata dal sistema rurale della parte meridionale del territorio comunale di più recente bonifica. con prevalente struttura a campi aperti, scarsamente antropizzato, con un sistema insediativo prevalentemente agricolo produttivo, diffuso lungo la viabilità di impianto, e la presenza di aree di elevata integrità del tessuto agricolo produttivo. All’interno dell’ATO, oltre al nucleo consolidato e storicizzato di Caselle, non sono ammessi nuovi interventi di edificazione

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COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA ambiti classificati come “ aree di prevalente interesse paesaggistico ed ambientale ”, ovvero l’area lungo lo scolo Alonte a ovest e l’area delle “valli” a sud (ATO 1 e ATO 2) Estratto Norme Tecniche art. 37: …Per questi ambiti gli obiettivi che il PAT persegue sono: - la tutela dell’integrità del territorio; - la salvaguardia dell’attività agricola presente, delle sistemazioni morfologiche (idrografia minore, struttura a campi aperti, siepi, filari alberati ecc.) e delle colture ad esse connesse, nonché l’incentivazione di altre attività ad integrazione del reddito, compatibili con le caratteristiche paesaggistico-ambientali; - l’incentivare forme di agricoltura ecocompatibili e con pratiche agronomiche che favoriscano il mantenimento degli habitat di specie vegetali ed animali; - la promozione dell’uso turistico, culturale, ricreativo e sociale del territorio compatibile con la tutela dell’eco- sistema, anche attraverso l’individuazione di percorsi e sentieri tematici; - la riqualificazione paesaggistica ed ambientale, anche attraverso le modalità del credito edilizio;a tutela del patrimonio storico, architettonico, archeologico ed identitario; indirizzi generali per la tutela e conservazione delle zone rurali anche se frazionate o periurbane Il territorio agricolo è costituito dall’insieme degli spazi aperti non interessati da interventi di urbanizzazione, riservato alla produzione agricola dove sono ammessi, in attuazione di quanto previsto dal PAT e dal PI, esclusivamente interventi edilizi in funzione dell'attività agricola, siano essi destinati alla residenza che a strutture agricolo-produttive così come definite con provvedimento della Giunta regionale ai sensi dell'articolo 50, comma 1, lettera d), n. 3, ai sensi degli artt. 44 e 45 della LR 11/'04. Per questi ambiti il PAT persegue obiettivi connessi all’interesse agricolo ed ambientale delle aree, ovvero: • la tutela del territorio agricolo, con particolare attenzione alla salvaguardia delle superfici agrarie utilizzate, delle coltivazioni di pregio; • la tutela e riqualificazione del paesaggio; • gli interventi di riqualificazione ambientale, anche mediante il recupero dell’edificazione esistente, incongrua e non più funzionale al fondo, valorizzando le tipologie proprie dell’area rurale e la riorganizzazione delle corti. azioni specifiche volte a tutelare e valorizzare gli elementi significativi della rete ecologica presenti in particolare nella zona delle Valli il PAT individua, cartografandoli alla tavola delle invarianti, recependoli e normandoli dalla Tav. 4.2 della trasformabilità e nelle Norme Tecniche e i seguenti elementi: - gli ambiti di particolare valore vegetazionale delle golene del Frassine; - i corsi d’acqua principali del Fiume Frassine, scolo Ronego, scolo Roneghetto, scolo Frassenella - corsi d’acqua minori – scoli consortili Alonte – Riviera – Saline/Ca’Bosco; - corridoio ecologico secondario lungo il Fiume Frassine e di connessione verso ambiti esterni al territorio comunale (SIC colli Euganei – Monte di Lozzo – ZPS “le vallette” di Ospedaletto Euganeo) - itinerari ciclabili principali del tracciato della ex ferrovia per Vicenza e dell’argine del Fiume Frassine - sistema agricolo produttivo ad elevata integrità delle Valli e dell’Alonte - il buffer – zone potenziali del Roneghetto - i buffer riparali potenziali del Frassine e del Roneghetto Valuta e verifica l’incidenza delle azioni del Piano rispetto alla “rete natura 2000” mediante la VINCA incentivazione delle attività eco-compatibili, della fruibilità sociale e turistica, estratto art 36 delle Norme Tecniche, Il PAT nella Tavola 4 – Carta della Trasformabilità - individua il territorio rurale. Esso interessa le parti extraurbane, poste oltre il limite edificato, destinate: • all’esercizio dell’attività agricola e zootecnica; • alla tutela e valorizzazione delle risorse paesaggistiche, ambientali e naturalistiche; • alle attività ricreative, sociali, turistiche e culturali; • agli insediamenti abitativi rurali estratto art 38 delle Norme Tecniche, direttive Per gli ambiti della produzione agricola sono da sviluppare le attività sostenibili legate alle diverse vocazioni riscontrate (floro-vivaistica, zootecniche, ad indirizzo biologico, ma anche frutticolo, viticolo), attraverso la valorizzazione dei prodotti locali, con l’utilizzo anche delle misure previste dal PSR 2007-2013 opportunamente coordinate dal Comune con il contributo delle organizzazioni di categoria. Il Comune promuoverà azioni preordinate alla divulgazione della tipicità dei prodotti, tutelando e valorizzando le aziende agricole presenti nel territorio, nei loro molteplici aspetti. azioni specifiche volte alla composizione e mitigazione del rapporto fra spazio urbano ed extra urbano attraverso l’organizzazione compostiva della “trasformabilità”: - ridefinisce i margini del sistema urbano centrale in particolare per la parte a nord mediante specifiche previsioni di contenimento con l’ATO 2 - riconosce e conferma l’attuale definizione del margine sud del sistema urbano centrale mediante la definizione dei contesti figurativi di Cà Arnaldi e del Cimitero monumentale DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 17

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA - dispone un riordino del margine ovest in località broli – via dell’artigianato accorpando le precedenti previsioni di nuovo insediamento produttivo e favorendo la riqualificazione degli insediamenti produttivi di primo impianto - dispone una fascia di mitigazione a est fra l’area produttiva “Bergoncino” e la campagna - riconosce e conferma il sistema lineare Fioccarde – Saline – Are disponendo previsione di integrazione e infrastrutturazione in “addensamento” attorno ai gangli del sistema, delimitando e circoscrivendo gli ambiti del “diffuso” e valorizzando la specificità del ritmo del “costruito/non costruito” con funzione anche di “permeabilità” fra ambienti (agricolo – verde pertinenziale – costruito) anche mediante l’introduzione di coni visuali verso lo spazio aperto e il paesaggio agrario (in particolare lungo via Saline, via Are e via Croce di pietra) Riguardo al sistema insediativo residenziale : qualificazione del sistema centrale del capoluogo e del “completamento” del percorso di composizione organica dello stesso, ambiti esterni del sistema lineare e del diffuso mantenimento della caratteristiche specifiche di presidio storicizzato, (tipologie – rapporto con l’ambiente rurale ecc.) e il consolidamento attorno ai nuclei anche in termini di “servizi”: centri storici ridefinizione del perimetro del Centro Storico quale sommatoria dei perimetri individuati dall’Atlante dei Centri Storici del Veneto e dal PRG vigente, in particolare recepisce l’ambito di Centro Storico individuato dall’Atlante in località Caselle qualificazione del sistema urbano consolidato riserva quote del “dimensionamento” alla “densificazione” attorno e ad integrazione dell’esistente, a partire dalle istanze dirette dei cittadini raccolte nel percorso di concertazione; definisce strategie per il decongestionamento del traffico veicolare del centro urbano (e quindi a favore anche del miglioramento della qualità dell’aria) mediante previsioni di riassetto viario di collegamento esterno (direttrice est – ovest nella parte nord; si veda punto successivo) e ricollocazione di strutture e servizi in ambiti più appropriati (impianto sportivo agonistico) e il recupero delle relative superfici a parco e verde urbano consolidamento del sistema urbano centrale mediante il completamento e la ricucitura dei margini per l’area a nord, con una ipotesi infrastrutturale fondata sulla proposta di una nuova direttrice di collegamento est- ovest fra la SP “San Feliciano” e la SS “Riviera”, la ricucitura degli ambiti di frangia, l’inserimento di due previsioni pubbliche, una relativa a ad un nuovo impianto sportivo, l’altra per un’area a parco periurbano con funzione ecologica e idraulica (laminazione). In tale ambito concentra le principali “quantità” di potenzialità edificatoria residenziale, sia in termini di volumetria che di superficie trasformabile per l’area a ovest mediante la riorganizzazione e accorpamento delle attuali destinazioni produttive, il riordino la riqualificazione degli ambiti di primo impianto la definizione del margine sud mediante l’individuazione e la tutela dei contesti figurativi di Ca’ Araldi e del Cimitero Monumentale, la riqualficazione e integrazione dell’area di via Capovilla sistemi insediativi lineari esterni e l’edificazione diffusa riconosce il sistema lineare Saline - Fioccarde – Are, e il nucleo di Caselle; prevede l’integrazione dei luoghi di “centralità” del sistema lineare (in particolare Fioccarde e Saline) con specifiche previsioni residenziali e di infrastrutturazione a servizi (rinforzo); contiene i “margini” del sistema definendo perimetrazioni e interruzioni che rendano conto del specifica composizione secondo il ritmo del “costruito / non costruito”, evitando quindi la saturazione dei fronti lungo strada al fine di permettere il mantenimento della permeabilità e della connessione con l’ambiente rurale; destina una adeguata porzione del dimensionamento del PAT agli interventi di completamento connessi al fabbisogno residenziale diretto della popolazione insediata (espresso nel percorso di concertazione) riconosce i sistemi insediativi diffusi di derivazione rurale che però hanno nel tempo perso del tutto o in parte il loro rapporto economico diretto con l’agricoltura almeno come fonte principale per la formazione del reddito (edificazione diffusa), e determina condizioni per favorire la permanenza del presidio umano del territorio quale elemento fondamentale per la conservazione degli assetti ambientali e paesaggistici anche mediante il recupero del patrimonio edilizio esistente (credito edilizio – contenute addizioni di volumi residenziali). Anche qui contiene i “margini” del sistema definendo perimetrazioni e interruzioni che rendano conto del specifica composizione secondo il ritmo del “costruito / non costruito”, Riguardo al sistema produttivo il PAT pone l’obiettivo della salvaguardia della base economica, del riordino ed integrazione degli insediamenti esistenti, la riqualificazione mediante l’ammodernamento della rete e delle infrastrutture di servizio: ambito produttivo del “Bergoncino” “ampliabile” (PTCP) destina in quest’ambito la quota di ampliamento ammesso dalla normativa vigente (10% dell’attuale) individuando la direttrice di espansione verso est con organizzazione di una fascia di mitigazione e filtro (ammortizzazione/transizione) verso il territorio aperto e lo scolo Frassenella. Individua all’interno dell’ambito un’area per la riqualificazione e conversione nello spazio centrale per la formazione di una autoparco e di un centro servizi, anche in forma concertata e negoziata fra pubblico e privato riorganizzazione dell’ambito ovest di via dell’Artigianato prevede di accorpare alcune precedenti previsioni “frazionate” e in parte conflittuali con il sistema “misto” di via Broli, ricollocandole in aderenza all’insediamento più organizzato urbanisticamente e destinato a PIP dal PRG vigente

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COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA conferma l’attuale configurazione urbanistica prevista con il PIP anche in termini di organizzazione degli standard di zona a mitigazione e filtro verso strada e stacco dal sistema insediativo centrale sostegno del commercio locale conferma l’attuale insediamento commerciale di via Monte Grappa, favorisce la riconversione commerciale degli insediamenti produttivi di primo impianto di via Broli Favorisce le forme del turismo, della commercializzazione di prodotti locali, della fruibilità sociale di valori del sistema ambientale mediante le specifice norma per la zona rurale richiamate in precedenza (sistema ambientale) sistema dei servizi: integrazione dell’attuale struttura presente sul territorio, per la sua riorganizzazione anche mediante forme di accorpamento volte ed evitarne la polverizzazione e a perseguire “economie di scala” in grado di determinare soglie di funzionalità più consistente ed organizzata: conferma le principali strutture e previsioni in atto rileva le infrastrutture presenti o previste di particolare significato “strategico” e ruolo urbano, confermandone quindi la destinazione, indicandone anche le eventuali nuove funzioni coerenti con l’ipotesi del PAT come per quanto riguarda l’attuale impianto sportivo agonistico nel centro urbano e per l’area produttiva del Bergoncino principali nuove attrezzature necessarie per l’organizzazione del disegno urbano e territoriale del PAT previsione del nuovo insediamento sportivo nella zona di riordino, ricucitura ed espansione a nord, previsione del nuovo parco perturbano nella zona di riordino, ricucitura ed espansione a nord, previsione di integrazione e rinforzo dell’area a servizi del sistema lineare in località Fioccard coerenza delle dotazioni e previsioni rispetto al dimensionamento insediativo proposto oltre alla definizione degli standard conseguenti a nuove previsioni insediative, il PAT rileva e verifica l’organizzazione degli standard di carattere urbano e generale (distinguendo quindi tale livello rispetto all dotazioni di arredo e servizio di quartiere), dimensionando il rapporto su una soglia pari a oltre 40 mq per abitante (maggiore quindi dei 30 mq abitante minimi di legge) Tali elementi rientrano nella valutazione di incidenza (VINCA), nella Valutazione di Compatibilità Idraulica e nel calcolo dell’Impronta Ecologica.

− AZIONI DI MITIGAZIONE AMBIENTALE DERIVANTI DA POTENZIALI IMPATTI NEGATIVI E CRITICITÀ In base a quanto emerso dalle analisi precedenti (in particolare per quanto descritto al capitolo 7) le azioni più critiche per i potenziali impatti negativi che possono generare sull’ambiente risultano: a. nuove espansioni produttive b. nuove espansioni residenziali e/o servizi c. nuovi assetti viari I potenziali effetti negativi che tali azioni possono svolgere nei confronti dell’ambiente risultano: • emissioni inquinanti nell’ambiente: generate da attività produttive di nuovo insediamento che si sommano a quelle già esistenti; generate da gas di scarico derivanti da aumento dei veicolo in relazione all’aumento dei residenti • impermeabilizzazione del suolo e perdita di naturalità (per nuove urbanizzazioni e per nuovi assetti viari) • frammentazione delle zone agricole (per la realizzazione dei nuovi assetti viari) • emissione di rumori generate da traffico AZIONI DEL PIANO CRITICITA’ a. nuove espansioni produttive - emissioni inquinanti nell’ambiente generate dalle b. nuove espansioni residenziali e/o servizi attività produttive di nuovo insediamento (emissioni che si sommano a quelle già esistenti); - aumento del traffico indotto per le nuove zone produttive e/o commerciali; - impermeabilizzazione del suolo e perdita di naturalità (derivante dall’espansione insediativa sia produttiva che residenziale o a servizi in zone ora agricole).

OPERE E AZIONI DI MITIGAZIONE riferimenti Opere di mitigazione ambientale: Il PAT individua all’interno dell’ambito produttivo dell’ATO n.3 un’area per Tav. 4 la riqualificazione e conversione nello spazio centrale per la formazione di una autoparco e di un centro servizi, limitando il carico del traffico pesante sul NT art 29, art 41 – ATO 3 resto del territorio riducendo i percorsi dello stesso per l’accesso ai servizi e la direttive sosta Opere di mitigazione ambientale:

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COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Il PAT individua all’interno dell’ambito produttivo dell’ATO n.3 in modo Tav. 4 specifico una fascia per la riqualificazione del e margine urbano e la formazione di fasce di mitigazione e filtro , mediante sistemi vegetali lineari, al NT art 35 fine di mediare il rapporto ambientale fra le zone edificate e l’ambiente rurale limitrofo, e attenuare gli impatti ecologici e paesaggistici degli insediamenti Modifica delle previsione del PRG vigente: riorganizzazione dell’ambito ovest di via dell’Artigianato (ATO 6); Il PAT prevede di accorpare alcune precedenti previsioni “frazionate” e in parte Tav.4 conflittuali con il sistema “misto” di via Broli, ricollocandole in aderenza NT art 41 – ATO 6 direttive all’insediamento più organizzato urbanisticamente e destinato a PIP dal PRG vigente (senza aumento quindi della superficie complessiva a destinazione produttiva dell’ATO), limitando e contrastando conseguentemente il conflitto fra insediamenti produttivi e sistema insediativo residenziale nell’ambito a sud di via Broli (S.P. per Pojana M.) conferma l’attuale configurazione urbanistica prevista con il PIP anche in termini di organizzazione degli standard di zona a mitigazione e filtro verso strada e stacco dal sistema insediativo centrale riclassificazione come opere incongrue e connessi ambiti di riqualificazione e riconversione, di precedenti attività produttive fuori zona confermate (in Tav. 4 particolare gli insediamenti ex Sialco ed ex Marzotto interni all’Ato n. 2) NT art 29 Opere di mitigazione ambientale: Formazione di un parco periurbano ad elevata naturalità con bacino di Tav.4 laminazione nell’ambito di espansione e ricucitura dell’ATO 2 e fascia di NT art 41 – ATO 2 direttive mitigazione/filtro verso il nuovo sistema viario di ricucitura e definizione limite esterno Opere di mitigazione ambientale: trasferimento dell’impianto sportivo agonistico dal centro del capoluogo (ATO Tav.4 5) al margine dell’ambito di espansione e ricucitura dell’ATO 2, in NT art 41 – ATO 2 direttive connessione diretta con la viabilità di “margine” prevista, e recupero ecologico a parco urbano del sito del capoluogo Indirizzi e criteri per gli interventi di compatibilità idraulica: dal momento che l’attuazione delle aree previste dal PAT comporta la riduzione della permeabilità dei suoli, con ripercussioni significative in termini NT art 27 di efficienza idraulica e problemi conseguenti, il PAT (in attuazione della D.G.R.V. 2948/2009) ha definito uno specifico articolo normativo finalizzato agli indirizzi e criteri per gli interventi di compatibilità idraulica. Inoltre individua due specifica situazioni: - area a nord del Capoluogo con previsione di funzioni idrauliche generali Tav.4 per il parco periurbano nell’ATO 2 (area con direttrice a servizi fra via art 41 – ATO 2 direttive Angussuola e via Spinosa - l’individuazione di un “ambito a cui attribuire i corrispondenti obiettivi di tutela, riqualificazione e valorizzazione” nell’ATO 7, in cui si prevede il NT art. 36 recupero/nuova formazione di aree umide o lacustri, anche con funzioni Tav.4 di laminazione idraulica, e di depurazione delle acque superficiali NT art 41 – ATO 7 direttive (fitodepurazione), oltre che il recupero o nuova formazione di superfici boscate e rinaturalizzate (parco extra urbano), la valorizzazione e fruibilità sociale delle risorse storico identitarie COMPENSAZIONI: - Incremento della qualità insediativa in termini di incremento della dotazione di servizi; - effetti economico-sociali positivi: aumento delle offerte di lavoro e rafforzamento di attività caratterizzanti l’economia locale; - generale incremento della qualità ambientale derivante da una progettazione degli edifici (non solo nel nuovo ma anche nelle ristrutturazioni, negli ampliamenti e trasferimenti) basata sui criteri della sostenibilità in edilizia. - aumento dell’efficienza ecologica: realizzazione di maggiori sistemi vegetazionali lineari (per la realizzazione di barriere verdi: siepi, alberi, movimenti terra, ecc) che, oltre a ridurre i rumori e le emissioni, rivestono un’importante funzione come reti di connessione e aumentano la complessità e diversità degli habitat a livello locale; aumento della dotazione di spazi a parco ecologico all’interno del sistema insediativo urbano e periurbano - riduzione del carico viario sul centro urbano

AZIONI DEL PIANO CRITICITA’ c. nuovi assetti viari emissioni inquinanti nell’ambiente: emissioni generate dai gas di scarico (“spostamento” delle emissioni dalle DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 20

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA zone centrali a zone agricole o marginali rispetto l’edificato); impermeabilizzazione del suolo e perdita di naturalità (per la realizzazione degli assi viari); frammentazione delle aree agricole (per la realizzazione degli assi viari); emissione di rumori generati dal traffico in zona agricola.

OPERE E AZIONI DI MITIGAZIONE riferimenti Opere di mitigazione ambientale: lungo il nuovo tracciato autostradale il pat individua le “barriere infrastrutturali” Tav. 4 quali elementi incidenti sulla rete ecologica e dove il P.I. indica interventi specifici NT art. 40 volti a consentire la connessione dei corridoi ecologici in presenza di barriere antropiche Continuità della rete ecologica Tav. 4 Il PAT specifica gli elementi della rete ecologica (corridoio ecologico, buffer NT art. 40 potenziali e ripariali) e due “aree di particolare interesse paesaggistico e ambientale” (ATO 1, porzione ovest, ad interessare l’abito di direttrice per la connessione NT art. 37 extraurbana indicativa per il collegamento fra via Broli e la SP San Feliciano a raccordo verso il nuovo casello Autostradale; ATO 7 per l’area delle “valli” interessata dal nuovo tracciato autostradale) disposte a tutela degli ambiti di pregio coinvolti dalle previsioni di nuova viabilità in zone agricole, attraverso la disciplina per la valorizzazione e la riqualificazione ambientale e la limitazione agli interventi edilizi. Opere di mitigazione ambientale: Nuovo tracciato periurbano di margine nord (ATO 2), oltre alle indicazioni generale Tav. 4 per la limitazione delle interferenze del nuovo percorso con il sistema preesistente NT art 41 – ATO 2 direttive (limitazione degli innesti, fasce di rispetto), sono indicate 2 importanti aree a servizi (il nuovo impianto sportivo agonistico e di base e il parco periurbano di valenza ecologica ed idraulica, gi richiamati) interposti a mediazione e filtro fra il nuovo percorso e i limiti all’espansione urbana COMPENSAZIONI: - Incremento della qualità insediativa per il capoluogo ; lo spostamento del traffico di attraversamento si via Frassenara (ormai interna al tessuto centrale) sul nuovo percorso di margine esterno a nord, conferisce a tutta l’ATO 2 una maggiore identità come ambito residenziale, aumentando la sicurezza viaria e le generali condizioni di accessibilità tra le zone del quartiere, limitando l’inquinamento e la rumorosità da traffico veicolare; - miglioramento delle connessioni sovralocali: la direttrice per l’organizzazione delle connessioni extraurbane da ovest verso il nuovo casello autostradale potrà ridurre i flussi di semplice attraversamento del centro abitato, e contenere gli aumenti di traffico veicolare derivanti dall’attrazione territoriale del nuovo casello autostradale, ottimizzando al contempo la prevista diminuzione di traffico sulla SS247 derivante dallo spostamento dello stesso sul parallelo tracciato autostradale (direttrice nord-sud) - aumento dell’efficienza ecologica: realizzazione di maggiori sistemi vegetazionali lineari (per la realizzazione di barriere verdi: siepi, alberi, movimenti terra, ecc) che, oltre a ridurre i rumori e le emissioni, rivestono un’importante funzione come reti di connessione e aumentano la complessità e diversità degli habitat a livello locale. Azioni di mitigazione ambientale generali Definizione dei margini urbani Il PAT dispone precise indicazioni nell’articolazione delle ATO, mediante l’individuazione delle direttrici di espansione e soprattutto del limiti fisici della stessa, per la ricucitura delle frange urbane e la definizione di precisi margini urbani, contrastando così un modello espansivo di tipo “tentacolare”. In Particolare per il margine sud, definito dalla presenza del Cimitero e della villa Brazzoduro – Cà Arnaldi” estende il contesto figurativo derivante a tutto il margine a contenimento dell’edificato, tutela e valorizzazione dell’ambito di mediazione con il territorio non urbanizzato (Tav. 4) Zone extraurbane: ritmo del costruito non costruito Negli ambiti insediativi extraurbani (diffuso) ma anche per il sistema lineare Fioccarde – Saline dispone indicazioni la fine di contrastare la saturazione dei fronti, mediante specifiche indicazioni di “coni visuali” e una generale direttiva per il mantenimento e valorizzazione del “ritmo del costruito/non costruito” quale elemento di permeabilità e connessione degli ambienti rurali circostanti; Ambiti per interventi di riqualificazione e mitigazione ambientale, eliminazione opere incongrue

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COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Il PAT individua le principali opere incongrue (tav. 4 – NT art. 29) e le aree assoggettate a “riqualificazione e riconversione” (in parte coincidenti) disponendo cos’ interventi per la mitigazione (eliminazione) degli impatti connessi alla presenza di tali condizioni Le connessioni ecologiche Il PAT individua nella cartografia gli elementi della rete ecologica quale elemento portante del sistema ecologica naturale comunale, in particolare per l’area sud (ATO 7). La rete ecologica comprende: • corridoi ecologici secondari: non essendo rilevati corridoi ecologici primari nel PTCP adottato, il PAT individua i corridoi ecologici secondari quali elementi di connessione del territorio rurale, oltre il corridoio lungo il Fiume Frassine (da PTCP) viene indicata una connessione verso nord (direzione Colli Euganei) • buffer zone potenziali sistemi vegetali lungo il Ronegetto (controfosso) e nelle golene de Frassine • buffer ripari potenziali sistemi di riparo potenziali lungo i corsi d’acqua • le barriere infrastrutturali che interrompono la continuità dei sistemi naturali Tutela e valorizzazione delle aree di maggior pregio Le aree di maggior pregio ambientale sono state individuate dal PAT come aree di prevalnete interesse paesaggistico e ambientale (ATO 1 – area dell’alonte, ATO 7 – area delle Valli, NT art. 37), non sono previste espansioni e/o trasformazioni territoriali, sono altresì previste la salvaguardia dell’integrità e spazialità (spazi aperti e/o integri), con definizione degli interventi che valorizzano tali contesti; la riqualificazione paesaggistico-ambientale delle parti dove vanno ricostruite le componenti paesaggistiche, storiche e naturalistiche sia del territorio naturale che delle sistemazioni agrarie, che dei manufatti; la produzione di edilizia a basso impatto o di bioedilizia.

− IMPRONTA ECOLOGICA Il calcolo dell’impronta ecologica derivante dalle scelte rappresenta un modello per la verifica della sostenibilità dei progetti territoriali che la stessa Regione Veneto ha utilizzato per la redazione del Piano Regionale Territoriale di Coordinamento, e costituisce in questo un contributo che oltre allo specifico disciplinare garantisce la comunicabilità (linguaggio) e la confrontabilità (coerenza) del metodo. Diverse fonti indicano valori dell’impronta ecologica individuale piuttosto diversi: da 3,63 a 3,92 Ha (studi per il calcolo dell’IE del Comune di Legnago fonte WWF, per l’IE della provincia di Bologna, studi di sostenibilità ambientale dello IUAV) mentre il valore stimato per l’Italia risulta pari a 4,2 Ha procapite a 2003 (fonte: Redifining Progress 2007) Il valutatore ha ritenuto più opportuno e coerente assumere come riferimento l’elaborazione proposta dal PTRC adottato dalla Regione Veneto Il dato di riferimento assunto è il valore medio elaborato per la provincia di Vicenza ovvero 5,74 Ha eq pro capite ((5,10 + 6,38)/2) indicato nel Rapporto Ambientale PTRC pagine 202-203-204. Lo specifico di Noventa Vicentina si verifica quindi riguardo la biocapacità del territorio comunale, ovvero il parametro di disponibilità di suolo produttivo che rappresenta in questo senso la “risorsa” relativa alla popolazione locale. In questo senso il dato di riferimento è la superficie agricola produttiva locale che in parte coincide con la SAU (superficie agraria utilizzata) ovvero un dei parametri fondamentali del dimensionamento del PAT stesso. La definizione ISTAT non include nella SAU le superfici boscate, gli incolti e tutti gli elementi di margine che però costituiscono molte volte il corredo indispensabile e strutturale dell’assetto dell’ambiente ecologico complessivo. Il dato del rapporto residenti/territorio produttivo (biocapacità) in questa sede viene assunto pari al dato ISTAT per la verifica della serie storica, per il dato attuale si procede ad una “standardizzazione” del dato secondo il seguente quadro: dato istat sau 2000 > detrazione delle trasformazioni urbanistiche successive > detrazione delle trasformazioni previste dalla strumento urbanistico vigente e ancora non attuate = stima della al 2008 SAU su base Istat; deriva ha 1776,19 – ha 32,56 – ha 15,91 = ha 1727,71 ovvero kmq 17,27 Come già richiamato il dato della SAU secondo la metodologia specifica per la redazione del PAT dettata dagli atti di indirizzo regionale ai sensi dell’art 50 della L.R. 11/04 è stato rilavato invece in 14,8 kmq Deriva che per il calcolo della biocapacità del territorio comunale si assumono i seguenti parametri:

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COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA biocapacità pro tabella deficit ecologico impronta ecologica capite ha eq su dello stato attuale per media provincia di deficit ecologico pro 8842 abitanti Noventa Vicentina superfici reali Vicenza capite categorie di terreno ha ha eq pro capite ha eq pro capite ha eq pro capite agricolo produttivo 1480 1,674 5,084 -3,410 pascolo 0 0,000 0,360 -0,360 foreste 65 0,074 0,158 -0,084 superficie degradata 247,7 0,280 0,104 0,177 mare 0 0,000 0,035 -0,035 totale 1792,7 2,03 5,74 -3,71 In questi termini la capacità di ridurre i consumi energetici risulta un fattore di particolare significato per il contenimento del deficit ecologico, mentre per gli altri parametri i fattori di incidenza delle previsioni del PAT sono così identificabili: 1. sottrazione di superficie agraria utilizzata per espansione urbana sull’ipotesi di maggior consumo ammissibile ha 21,16 (ovvero pari a 1480 ha di sau rilevata x 1,3% + 10% massimo incremento) 2. densificazione all’interno del sistema diffuso mc 16.200 con conseguente sottrazione di superficie appartenenti alla categoria “superficie degradata” per ha 1,7 (ovvero sul parametro medio di 1 mc/mq) 3. incremento del numero di abitanti complessivo, fra percorsi di densificazione, espansione recupero e riuso, pari a 1507 nel decennio di stima del PAT; 4. incremento delle porzioni di territorio riqualificate in termini ecologici e di qualità ambientale, ovvero riduzione della componente “superficie degradata” con corrispondente spostamento sulla componente “foreste” , componente stimata in circa ¼ dell’attuale in base a tale ipotesi deriva: biocapacità tabella deficit ecologico impronta ecologica procapite ha eq del PAT rispetto all’IE media provincia di deficit ecologico su10349 abitanti attuale superfici reali Vicenza pro capite categorie di terreno ha ha eq pro capite ha eq pro capite ha eq pro capite agricolo produttivo 1458,84 1,410 5,084 -3,675 pascolo 0,00 0,000 0,360 -0,360 foreste 125,13 0,121 0,158 -0,037 superficie degradata 184,16 0,002 0,104 -0,101 mare 0,00 0,000 0,035 -0,035 totale 1768,04 1,71 5,74 -4,03 In questo scenario sono comunque considerati costanti dati relativi all’impronta ecologica; il dato di deficit derivante dal rapporto con la biocapacità risulta quindi dimensionato su di un deficit di 4,03 ha equivalenti pro capite, ovvero un dato ancora migliore rispetto alla media regionale rilevata per il 2004 (-4,81 ha eq pro capite) e a quello medio provinciale di Vicenza (- 4,46) Come anticipato però la componente energetica dell’impronta ecologica da sola incide per oltre i ¾ del dato complessivo, e questo è uno degli aspetti che maggiormente vedono in quest’ultimo periodo intensificarsi le azioni le scelte di carattere politico generale, in particolare riguardo il raggiungimento dell’obiettivo europeo della riduzione per il 2020 del 20% dei consumi energetici, un incremento del 20% dell’efficienza e la produzione di energia da fonti rinnovabili pari al 20%. Secondo una ipotesi prudenziale, elaborata secondo un perseguimento generalizzato di riduzione del 20% della componente energetica (quindi ben al di sotto dell’effetto cumulativo dei singoli obiettivi richiamati) il quadro veneto dell’IE (tav. 9.3 PTRC) può essere così rappresentato impronta ecologica superficie EF per categoria di consumo energia agricolo pascoli foreste degradata mare totale ha eq pro capite anno (ha eq) consumi alimentari 0,58 0,71 0,40 0,00 0,00 0,04 1,73 abitazioni 1,09 0,00 0,00 0,00 0,09 0,00 1,18 trasporti 0,51 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,51 altri beni 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 servizi 1,68 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1,68

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COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA rifiuti 0,13 0,00 0,00 0,18 0,03 0,00 0,34 totale 3,98 0,71 0,40 0,18 0,12 0,04 5,43 Parametrato rispetto alla provincia di Vicenza secondo il procedimento già utilizzato per la verifica dello stato attuale, il parametro dell’IE può essere quindi identificato in 4,849ha equivalenti pro capite. Deriva che la tabella di verifica del deficit ecologico del PAT rispetto alla ipotesi di attenuazione dell’Impronta Ecologica descritta può essere così sintetizzata: biocapacità tabella deficit ecologico impronta ecologica procapite ha eq del PAT rispetto all’IE media provincia di deficit ecologico su10349 abitanti di obiettivo del PAT superfici reali Vicenza pro capite categorie di terreno ha ha eq pro capite ha eq pro capite ha eq pro capite agricolo produttivo 1458,84 1,410 4,295 -2,885 pascolo 0,00 0,000 0,304 -0,304 foreste 125,13 0,121 0,133 -0,013 superficie degradata 184,16 0,002 0,087 -0,085 mare 0,00 0,000 0,029 -0,029 totale 1768,12 1,71 4,849 -3,32 In realtà fra gli scenari di previsione elaborati dal PTRC la stima qui proposta di riduzione progressiva dell’impronta ecologica risulta del tutto prudenziale, infatti le ipotesi avanzate di miglioramento dell’equilibrio ecologico mediante il complesso delle politiche energetiche, e di riduzione dei consumi che già si vanno delineando, evidenziano che in realtà il “semplice” conseguimento degli obiettivi europei potrebbe determinare per il 2020 una riduzione dell’impronta ecologia del 46% (rapporto ambientale del PTRC, pag 265) fino a 3,95 ha eq. pro capite medi per il Veneto, ovvero 3,33 per Vicenza, in uno scenario con non è nemmeno assunto come il “più ottimistico”. La riduzione del 20% nel consumo energetico è un obiettivo che il PAT persegue mediante precise indicazioni e prescrizioni riguardo l’edilizia (risparmio energetico, utilizzo di fonti rinnovabili) secondo le politiche e norme nazionali anche recentemente introdotte con lo stesso “piano casa” che la Regione Veneto ha approfondito e specificato, ma anche mediante specifiche indicazioni volte a favorire attività e condizioni agronomiche eco-compatibili. Ovvero rappresenta una soglia “alla portata” della dimensione strategica e operativa del PAT stesso, senza con ciò escludere scenari anche più favorevoli, ma di carattere esogeno rispetto alla dimensione comunale Conseguentemente, rispetto ad uno scenario iniziale in cui il deficit ecologico è stimato in – 3,71 ha eq pro capite, si stima che il complesso della azioni del PAT possa comportare il progressivo raggiungimento di un deficit pari a – 3,32 ha eq. pro capite. Ovvero una sostanziale sostenibilità rispetto all’ambizione di garantire alle generazioni future un ambiente in cui vivere (naturale, urbano, economico e sociale) almeno non peggiore del precedente, e di non comprometterne la riproducibilità, che rappresenta in ultima analisi la vera “tensione” della strategia del PAT.

− SOSTENIBILITA’ SOCIALE ED ECONOMICA Gli obiettivi di sostenibilità economica e sociale sono perseguiti dal Piano di Assetto del Territorio attraverso alcune delle azioni prima descritte, che interessano trasversalmente differenti temi, e che possono esser tradotte in termini di “miglioramento delle condizioni di vivibilità” , e alcune considerazioni specifiche, ovvero: fabbisogno abitativo residenziale a) risposta alla domanda residenziale pregressa mediante percorsi di completamento, addizione ed integrazione del sistema insediativo “consolidato” b) risposta al fabbisogno residenziale futuro in termini di capacità di assolvimento del “ruolo territoriale” di Noventa Vicentina c) risposta alla domanda residenziale pregressa mediante percorsi di completamento, addizione ed integrazione del sistema insediativo “consolidato” d) risposta al fabbisogno residenziale futuro in termini di capacità di assolvimento del “ruolo territoriale” di Noventa Vicentina e secondo il modello di sviluppo demografico proposto dal PTCP fabbisogno servizi di base e di rango superiore a) necessità di individuare ambiti con un maggiore ruolo di “centralità” urbana, o comunque di dimensioni unitarie non “polverizzate” sia per quanto riguarda la componente a parco (urbano o periurbano), sia per quanto riguarda la componente sportiva (anche agonistica) b) rinforzo della struttura dei servizi nei sistemi lineari esterni e nei nuclei (Saline, Fioccarde, Caselle) DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 24

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA c) integrazione e rinforzo della dotazione di servizi nelle aree produttive, in particolare per la zona “Bergoncino”, mediante inserimento di aree da destinare a servizi di tipo “secondario” di “rango”, di tipo finanziario – amministrativo (servizi bancari, postali, assicurativi, associativi, espositivi ecc.), logistico e ricettivo specifico(autoparco, mensa, ecc.); indirizzando le superfici di standard a verde per mitigare il rapporto con gli ambiti territoriali limitrofi come filtro e barriera sia visiva che funzionale (polveri, rumori, laminazione idraulica ecc.) in sequenze lineari di margine, bordo, o di arredo base economica a) mantenimento, consolidamento ed integrazione della struttura economica di base mediante la miglioramento dei servizi alla produzione, la razionalizzazione, completamento ed integrazione della zone produttive, percorsi afferenti alla pratica dello “sportello unico per le imprese” b) migliorare la competitività produttiva favorendo la diffusione di luoghi del sapere della ricerca e della innovazione, promuovere l’offerta integrata di funzioni turistico-ricreative mettendo a sistema le risorse ambientali, culturali, paesaggistiche, agroalimentari, in relazione agli obiettivi più generali per l’area berica c) difesa e riqualificazione del commercio, delle reti corte di commercializzazione dei prodotti locali, qualificazione del sistema urbano insediativo centrale in relazione al rapporto fra residenzialità e servizi anche di carattere commerciale equità nella partecipazione ai benefici nei percorsi di trasformazione urbana ed edilizia a) attuazione di percorsi di perequazione b) accordi negoziati pubblico-privato per l’attuazione di forme compartecipazione alla realizzazione di opere pubbliche c) attuazione di percorsi e programmi di riqualificazione anche mediante forme di credito edilizio e compensazione urbana.

− VALUTAZIONE DELLE ALTERNATIVE E OPZIONE ZERO sono stati confrontati scenari alternativi e l’opzione zero in termini di verifica di coerenza delle strategie e azioni del PAT; indicazione degli ambiti e direttrici di sviluppo il principale ambito di sviluppo viene individuato nell’ATO 2 in cui si destina il 78,9% del dimensionamento per ambiti di espansione del PAT e il 53,2% della SAU trasformabile, per il completamento della composizione del margine nord del sistema urbano centrale ipotesi alternativa destinare una maggiore quota del dimensionamento di “espansione” verso ambiti diversi, in particolare verso l’ambito di ricucitura a sud e verso i nuclei ed il sistema lineare esterno opzione zero: non vengono individuate direttrici di espansione, viene confermato lo stato attuale del PRG vigente Commento del valutatore l’ipotesi alternativa comporterebbe la “polverizzazione” degli interventi in modo poco organico e non in grado di contribuire alla definizione compositiva del sistema urbano; l’opzione zero si colloca in conflitto rispetto agli obiettivi di sostenibilità socioeconomica del PAT, e agli obiettivi del PTCP dimensionamento dello “sviluppo” residenziale la scelta del PAT è quella di dimensionare il Piano sul valore intermedio (al netto dalla capacità insediativa pregressa del PRG vigente), su valori coerenti alla previsioni demografiche del PTCP della provincia di Vicenza (+ 1915 nuovi residenti) la quota del dimensionamento riservato ala “densificazione” all’interno del consolidato riguarda il 42,6% del totale, quella riservata per percorsi di addizione ed integrazione del “diffuso” pari al 7,5% del totale, quella destinata all’espansione il 49,9% Alternativa: assunto che il dato dimensionale risulta coerente alle previsioni di rango superiore, la scelta di riservare circa il 50% del dimensionamento a percorsi di integrazione e consolidamento dell’esistente può “distrarre” risorse e potenzialità rispetto all’ ipotesi di disegno urbano nella porzione nord che comporta carichi di opere pubbliche (viabilità, aree a servizi e parco) consistenti. Ipotesi : destinare una maggiore quota del dimensionamento alla “espansione” del sistema urbano centrale, anche oltre le soglie del PTCP opzione zero non vengono previsti incrementi di popolazione, non vengono individuate zone di espansione, viene confermato lo stato attuale del PRG vigente in merito al “consolidato” Commento del valutatore l’ipotesi alternativa comporterebbe la mancata soluzione del fabbisogno diretto pregresso e quindi contrasta con un fondamentale obiettivo socioeconomico del PAT, favorirebbe un maggiore spreco di territorio non favorendo i percorsi di densificazione. L’opzione zero si colloca in conflitto rispetto agli obiettivi di sostenibilità socioeconomica del PAT, e agli obiettivi del PTCP DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 25

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA formazione della direttrice di collegamento est-ovest nella porzione nord del sistema urbano centrale viene indicata una direttrice di connessione viaria che collega la rotatoria esistente su via Monte Grappa con la SP san Feliciano, sovrapponendo per un breve tratto a via Cagnine e via Peraro, e intersecando via Angussuola e via Spinosa, con un percorso non lontano dalle frange urbane preesistenti in modo da porsi come limite e principio ordinatore anche distributivo per l’ambito di espansione residenziale e dei servizi alternativa collocare il tracciato più a nord, evitando interferenze con l’abitato esistente o di previsione e collegando la SP San Feliciano e la SS “Riviera” in modo più diretto ed esterno, quindi con funzione di collegamento esclusivamente extraurbano opzione zero non vengono individuate direttrici di collegamento, viene confermato lo stato attuale della viabilità in atto. Commento del valutatore l’alternativa comporta un impegno economico maggiore e difficilmente sostenibile anche rispetto ai percorsi di perequazione del PAT; non è perseguito l’obiettivo della definizione compositiva del margine nord; appare minore il beneficio derivabile per il traffico urbano in quanto il tracciato risulterebbe di interesse quasi esclusivamente extraurbano; risulta maggiore consumo di territorio; opzione zero : non vengono affrontati i problemi del traffico urbano e di inquinamento rilevati e posti fra gli obiettivi del PAT ricollocazione di superfici e impianti pubblici sportivi in ambiti esterni il PAT individua una specifica direttrice nella ATO n. 2 (espansione e ricucitura) per la formazione di una nuova area a servizi per impianti sportivi agonistici e di base, come opportunità di ricollocamento della preesistenza dell’ATO 5 (ambito urbano centrale). L’insediamento attuale viene comunque confermato nella destinazione pubblica anche se con una “ruolo” diverso (verde urbano). alternativa prevedere la trasformazione urbanistica dell’area dell’attuale campo sportivo al fine di ottimizzare i costi del suo trasferimento opzione zero mantenere l’attuale collocazione interna al sistema urbano degli impianti sportivi agonistici; confermare tutte le attuali destinazioni pubbliche disseminate nel sistema insediativo Commento del valutatore l’alternativa: comporterebbe il depauperamento della qualità del sistema centrale in termini di pertinenze scolastiche e di verde urbano, vanificando il vantaggio del trasferimento riguardo l’ecologia del sistema centrale opzione zero: non risolve il problema della conflittualità dell’impianto agonistico rispetto al sistema urbano e quello della limitata fruibilità sociale di una risorsa invece preziosa. Mantenere la frammentazione di alcune dotazioni pubbliche escluderebbe percorsi compensativi con cui realizzare opere di maggiore dimensione e valore urbano ricomposizione delle previsioni produttive del margine ovest per l’ambito ovest interessato da insediamenti e previsioni produttive il PAT prevede di non confermare l’ampliamento verso ovest della zona di primo impianto (a sud di via Broli) e propone il “trasferimento” almeno parziale di tale previsione in aderenze alla porzione più recente, organizzata e specifici (zona PIP) a nord di via Broli, e di recuperare parzialmente l’ambito sud ad attività maggiormente compatibili con il sistema urbano adiacente (residenza – commercio) alternativa prevedere il trasferimento integrale della superfici inattuale del PRG verso l’ambito “Bergoncino” ad integrare lo sviluppo della “zona produttiva da ampliare” (PTCP) opzione zero conferma dell’attuale previsione per la sola parte “consolidata” e stralciare le previsioni di ampliamento vigenti non ancora attuate Commento del valutatore alternativa: l’ipotesi non è del tutto estranea all’ipotesi del PAT, almeno parzialmente infatti il PAT prevede la possibilità di recupero di superfici nell’ATO n. 3 (Bergoncino); rimane che l’area a nord di via Broli, con il PIP previsto dal PRG, può adeguatamente contenere limitati ampliamenti di superficie in modo funzionale e coerente al disegno infrastrutturale in atto. opzione zero: il depauperamento della disponibilità per sviluppi di carattere produttivo appare in contrasto con gli obiettivi socie-economici del PAT definizione del margine sud: contesti figurativi di C à Arnaldi – Cimitero monumentale; sistema consolidato di via Capovilla il PAT individua una specifica ATO (Ato n. 6 - ricucitura e completamento zone sud - produttiva ovest) caratterizzata nella porzione sud dalla presenza dell’edificio storico di Ca’ Arnaldi recentemente oggetto di decreto di vincolo monumentale e dalla presenza del Cimitero anch’esso di particolare significato architettonico. Nell’Ato è compresa anche una frangia urbana in parte storicizzata in corrispondenza di via Capovilla il PAT individua il contesto figurativo di Cà Arnaldi fra Via Capovilla e via Collegio Armeno ma anche quello del Cimitero fra via Collegio Armeno e via Migliorizzi (SS247 Riviera) definendo così un ampio e unitario margine di tutela dello specifico paesaggio aperto e del limite del sistema urbano centrale. Riconosce il sistema residenziale “consolidato” lungo via Capovilla con una contenuta indicazione di sviluppo residenziale Riconosce e delimita le situazioni di residenzialità diffusa più esterne in prolungamento della medesima via Alternativa maggiore previsione di espansione residenziale con direttrici di sviluppo volte a favorire il completamento a ovest e la saldatura con il sistema di via De Gasperi non indicare un contesto figurativo per l’area cimitero al fine di permettere una futura espansione a sud del sistema DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 26

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA insediativi del capoluogo opzione zero integrazione dell’ambito all’interno della ATO 1 senza individuazione di una ATO specifica; riconoscimento del sistema insediativo consolidato (PRG vigente) senza incrementi di edificabilità Commento del valutatore l’alternativa comporta tendenzialmente una minore salvaguardia dell’ambiente rurale, la distrazione di risorse dall’obiettivo della qualificazione del sistema urbano centrale, l’aumento della polverizzazione in un sistema diffuso con maggior consumo di territorio, e il superamento della soglia di equilibrio nel rapporto fra previsione e fabbisogno diretto; opzione zero: non vengono favoriti percorsi di riqualificazione urbana dell’ambito consolidato che invece attraverso l’integrazione edilizia può trovare occasioni (perequazione) per il miglioramento infrastrutturale di via Capovilla integrazione e riqualificazione dell’ambito produttivo ampliabile del “Bergoncino” il PAT individua una specifica ATO (ATO n. 3) con dimensionamento dell’espansione pari a mq 42.000 in base ai parametri posti dal PTCP, definisce la direttrice di sviluppo verso est, introducendo un limite con fascia di mitigazione e transizione. definisce il limite fisico della direttrice di espansione in modo da contenere, oltre al dimensionamento specifico, eventuali spazi per interventi di trasferimento (sportello unico) o ricollocamento di previsioni pregresse (ATO 6) individua all’interno dell’ATO un amb ito un’area di riqualificazione e riconversione per l’integrazione della dotazione infrastrutturale con servizi “di rango” e autoparco Alternativa maggiore previsione di espansione produttiva, ricollocando anche la previsione PIP dell’ATO 6. favorire la maggiore densificazione degli insediamenti produttivi nel consolidato evitando la sottrazione di superficie produttiva per destinazioni a servizi, non indicare la fascia di transizione al fine di contenere i costi di urbanizzazione opzione zero non prevedere espansioni produttive e ampliare il contesto figurativo di villa Saraceno anche se esterna al territorio comunale conferma dell’attuale previsione di PRG per il consolidato Commento del valutatore l’alternativa; anche se la previsione del casello della nuova autostrada Valdastico Sud potrebbe comportare nuove dinamiche insediative di carattere produttivo, la tendenza generale posta anche dal PTRC e dal PTCP rimane rivolta a limitare l’espansione indiscriminata delle superfici ad uso produttivo; appare più coerente con gli scenari generali indirizzare invece l’azione del PAT a percorsi di riqualificazione e ristrutturazione degli insediamenti (servizi, sportello unico). Il trasferimento dell’area PIP dell’ATO 6 appare in conflitto con le dinamiche amministrative già in atto, e comporterebbe il depauperamento di un ambito in parte consolidato limitando la possibilità di adeguamento e riordino dello stesso opzione zero: non vengono favoriti percorsi di riqualificazione e sostegno della base economica Il contesto figurativo di villa saraceno appare del tutto estraneo rispetto al territorio comunale i ragione della presenza di un netto confine fisico e percettivo determinato anche dallo scolo Frassenella; la fascia di mitigazione e transizione appare sufficiente a garantire anche un corretto inserimento paesaggistico riconoscimento e integrazione del sistema residenziale lineare Fioccarde, Saline, Are il PAT individua una specifica ATO (ATO n.4) in cui prevede l’integrazione dei luoghi di “centralità” del sistema lineare con specifiche previsioni residenziali e di infrastrutturazione a servizi (rinforzo), con una perimetrazione aderente al sistema insediativo preesistente, e la salvaguardia delle “aperture” verso la campagna mediante indicazione dei coni visuali (ritmo del costruito/non costruito); Destina una porzione del dimensionamento del PAT (16,3% del totale pari a mc 34.900) agli interventi di completamento connessi al fabbisogno residenziale diretto della popolazione insediata ; Conferma le previsioni a servizi in località Saline mentre per la località Fioccarde prevede un significativo ampliamento dell’area pubblica attorno alla scuola preesistente Alternativa ampliare il perimetro della ATO a comprendere anche gli ambiti agricoli interclusi prevedere maggiori possibilità di espansione oltre il fabbisogno diretto, con direttrici di sviluppo in località Saline opzione zero integrazione dell’ambito all’interno della ATO 1 senza individuazione di una ATO specifica; riconoscimento del sistema insediativo consolidato (PRG vigente) senza incrementi di edificabilità e senza ampliamento della aree a servizi Commento del valutatore l’alternativa comporta tendenzialmente una minore salvaguardia dell’ambiente rurale, la distrazione di risorse dall’obiettivo della qualificazione del sistema urbano centrale, l’aumento della polverizzazione in un sistema diffuso con maggior consumo di territorio, e il superamento della soglia di equilibrio nel rapporto fra previsione e fabbisogno diretto favorendo il prevalere di percorsi di tipo speculativo in contrasto con la struttura insediativa e socioeconomica specifica; opzione zero: non vengono affrontati gli aspetti connessi alla permanenza del presidio del territorio e della struttura socio economica, e della riqualificazione delle preesistenze, tutto il fabbisogno viene indirizzato verso le zone di espansione individuazione dell’ambito di particolare tutela nella zona sud del territorio comunale con il nucleo di presidio di Caselle il PAT individua una specifica ATO (ATO 7 - Caselle, zone agricole ambientali sud) dispone un complesso di indicazioni di tutela e valorizzazione delle caratteristiche ambientali e paesaggistiche, anche potenziali, specifiche. DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 27

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Favorisce interventi di compensazione ambientale anche conseguenti all’inserimento del percorso autostradale, e la possibilità di valorizzazione della fruibilità sociale e di visitazione del territorio- Riconosce il nucleo di Centro Storico di Caselle nella sua articolazione per nuclei e corti- Riconosce il sistema residenziale consolidato di presidio, destinando contenute quantità edilizie per il completamento e l’integrazione residenziale senza prevedere direttrici di espansione alternativa ricomprendere l’ambito all’interno dell’ATO 1 con indicazioni di tutela ambientale meno specifiche e mirate; destinare una maggiore quota del “dimensionamento” al rinforzo del nucleo residenziale di Caselle, oltre il fabbisogno diretto con la formazione di nuove direttrici di espansione opzione zero integrazione dell’ambito all’interno della ATO 1 senza individuazione di una ATO specifica; riclassificazione del sistema insediativo consolidato (PRG vigente) in termini di “residenzialità diffusa” Commento del valutatore l’alternativa comporta tendenzialmente una minore salvaguardia dell’ambiente rurale, la distrazione di risorse dall’obiettivo della qualificazione del sistema urbano centrale, l’aumento della polverizzazione in un sistema diffuso con maggior consumo di territorio, e il superamento della soglia di equilibrio nel rapporto fra previsione e fabbisogno diretto favorendo il prevalere di percorsi di tipo speculativo in contrasto con la struttura insediativa e socioeconomica specifica; opzione zero : non vengono affrontati gli aspetti connessi alla permanenza del presidio del territorio e della struttura socio economica, e della riqualificazione delle preesistenze. mantenimento del “corridoio” libero dal ponte della Maddalena verso ovest , nord-ovest per una eventuale nuovo percorso stradale di collegamento esterno fra il nuovo casello autostradale e la SP San Feliciano Pur rilavando la necessità di affrontare l’aspetto del collegamento a ovest del nuovo casello autostradale il PAT non individua direttamente il tracciato dell’eventuale percorso in ragione dell’incertezza registrata fra le diverse amministrazioni coinvolte (Provincia – comuni limitrofi coinvolti, società autostrada) dispone semplicemente la “non interferenza” fra le previsioni insediative del PAT e le possibili alternative fin qui discusse, mediante la tutela del territorio rurale interessato e “segnando” delle “direttrici preferenziali” indicative rispetto al sistema viario preesistente (art 11 delle Norme Tecniche) individua nelle forme di dell’accordo di programma di cui all’art. 7 e all’art 26 della LR 11/2004 la modalità per la definizione dell’eventuale percorso stradale extraurbano alternativa indicare già nel PAT l’ipotesi di tracciato privilegiando fra le possibili alternative quella maggiormente favorevole alla soluzione dei flussi di traffico rispetto allo specifico di Noventa Vicentina (tracciato lungo il confine ovest, dal ponte della Maddalena alla S. Feliciano a nord) opzione zero non prevedere alcun nuovo tracciato ed escluderne la realizzazione futura commento del valutatore l’alternativa; l’indicazione del tracciato in assenza di un preciso accordo fra i soggetti coinvolti potrebbe indurre aspettative (positive o negative) fuorvianti e irrigidire in modo controproducente i temi del confronto opzione zero: non vengono considerati gli aspetti connessi al prevedibile incremento del traffico sul sistema urbano, sia in termini di rumore, di inquinamento che di sicurezza stradale. soluzione dei problemi di regimazione idraulica in particolare nell’area nord (a monte) del sistema urbano centrale e nella zona sud (a valle) Il PAT individua una ampia area interna all’ATO 2 per la realizzazione di un bacino di laminazione idraulica e per la creazione di un parco periurbano, in modo connesso e coordinato all’espansione residenziale limitrofa, anche mediante percorsi di perequazione . Il Pat individua una ampia zona in prossimità del ponte delle Maddalena, in prossimità dell’indicazione del P.I.I. del Consorzio destinato a “ambiti territoriali cui attribuire i corrispondenti obiettivi di tutela, riqualificazione e valorizzazione” dove andranno realizzate opere volte al recupero o nuova formazione di aree umide o lacustri, anche con funzioni di laminazione idraulica (in conformità alle indicazioni del Consorzio di Bonifica competente), e di depurazione delle acque superficiali (fitodepurazione), al recupero o nuova formazione di superfici boscate e rinaturalizzate (parco extra urbano), strutture per la valorizzazione e fruibilità sociale delle risorse storico identitarie quali strutture museali, didattiche e ricreative – ricettive connesse alternativa demandare l’attuazione degli interventi di laminazione idraulica ai singoli interventi di espansione, anche frazionati e ciascuno indipendente dall’assetto generale dell’ATO opzione zero non prevedere alcun intervento di trasformazione in prossimità della aree rilevate come zone a rischio di esondazione Commento del valutatore l’alternativa; il rischio di esondazione risulta derivante da difficoltà di assorbimento dei carichi meteorici; l’area si colloca “a monte” del sistema urbano centrale” per cui la sommatoria di singoli interventi di laminazione funzionali direttamente al ciascun singolo intervento rischia semplicemente di “spostare” il problema” senza una soluzione “strategica” opzione zero: l’intervento di trasformazione rappresenta in realtà il veicolo per affrontare in termini strategici generali la problematica. perequazione urbanistica il PAT prevede un sistematico ricorso allo strumento della “perequazione urbanistica” quale percorso per la condivisione fra pubblico e privato dei benefici derivanti dalle trasformazioni territoriali al fine di favorire la DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 28

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA realizzazione degli interventi pubblici connessi (oltre gli standard minimi di legge) per il miglioramento della qualità urbana ed un effettivo perseguimento delle strategie del PAT. Il PAT definisce i criteri di “qualità urbana” e le modalità di valutazione per l’attuazione e rinvia al Piano degli Interventi la definizione delle proporzioni e dei valori economici relativi. accordi negoziati Il PAT riconosce ed assume l’accordo negoziato per la realizzazione dell’area a servizi già prevista dal PRG vigente nell’ATO 2 e dispone la possibilità di attuare ulteriori forme di accordo negoziato con il Piano degli Interventi definendo a livello generale i criteri di “qualità urbana” e le modalità di valutazione relativi alternativa prevedere già con il PAT i termini anche economici della perequazione urbanistica e delle forme di accordo negoziato, con particolare riguardo a non “aggravare” i costi della produzione edilizia opzione zero escludere la formazione di accordi negoziati quale forma di “compromesso” fra interesse pubblico e interesse privato Commento del valutatore l’alternativa; tale definizione non compete al livello strategico del PAT, che invece giustamente trova la propria dimensione nell’ambito della “gestione amministrativa” con la conseguente capacità/possibilità di adeguarsi e corrispondere alle dinamiche reali opzione zero: la “rinuncia” a tale ipotesi amministrativa comport erebbe la penalizzazione della capacità di un concreto perseguimento degli obiettivi e delle strategie fondamentali del PAT a scapito principalmente dell’interesse collettivo . credito edilizio il PAT prevede il ricorso all’istituto del “credito edilizio” principalmente: per il recupero e la trasformazione urbane di ambiti in particolare situazione di degrado o conflitto per il soddisfacimento di fabbisogni edifici non funzionali residenziali mediante percorsi di recupero del patrimonio edilizio esistente, senza quindi formazione di nuovi volumi o carichi sul territorio, favorendo percorsi di riordino e densificazione anche nella zone rurali intorno ai nuclei e corti preesistenti liberando conseguentemente porzioni di SAU alternativa prevedere già con il PAT i termini “quantitativi” del “credito edilizio” e individuare puntualmente gli edifici non più funzionali al fondo opzione zero escludere il ricorso al credito edilizio in tutte nelle zone extraurbane per favorire esclusivamente percorsi di densificazione all’interno del sistema “consolidato” Commento del valutatore l’alternativa; tale definizione non compete al livello strategico del PAT, che invece giustamente trova la propria dimensione nell’ambito della “gestione amministrativa” con la conseguente capacità/possibilità di adeguarsi e corrispondere alle dinamiche reali opzione zero: penalizzazione della capacità di un concreto perseguimento degli obiettivi e delle strategie fondamentali del PAT a scapito principalmente del perseguimento della tutela del presidio umano del territorio, favorendo percorsi estranei al fabbisogno reale “diretto” .

− IL MONITORAGGIO E’ importante specificare che il monitoraggio degli indicatori descrittivi è in genere affidata alle autorità ambientali competenti (ARPA, Regione ecc..), differente è il monitoraggio di tipo prestazionale derivato dalle azioni di piano che può essere affidato direttamente all’amministrazione pubblica locale. Il livello prestazionale del PAT viene definito coerentemente con il sistema degli obiettivi, delle azioni e delle criticità rilevate. In particolare in questa sede appare significativo riferirsi al modello DPSIR descritto in premessa e assunto come riferimento metodologico. La scansione temporale dell’attività di monitoraggio può differenziarsi in base alla stessa “variabilità” dei fenomeni oggetto d’indagine, considerate le condizioni specifiche del Comune di Noventa Vicentina , si propone di standardizzare l’attività su una scansione biennale. Scansioni più ravvicinate potranno essere effettuate qualora le variazioni degli indicatori presentino livelli di criticità con trend negativo. Gli indicatori per il monitoraggio che vengono in questa sede proposti sono organizzati come da seguente modello: TEMI DI RIFERIMENTO Tipo

BP (breve INDICATORI SPECIFICI (la descrizione degli indicatori è periodo)

contenuta nelle tabelle esemplificative seguenti.) IV.

ARIA ML (medio SUOLO ACQUA

RISORSE RISORSE Lungo QUALITA’ MOBILITA’

INQUINANTI periodo) PATRIMONIO PAESAG./BIOD DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 29

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA SAU: Superficie agricola utilizzabile X BP consumo di suolo X X BP Capacità idraulica del suolo X X BP popolazione direttamente esposta a rumore ed inquinamento X X ML del traffico veicolare popolazione direttamente esposta a rumore ed inquinamento X X ML derivante dalle attività produttive Protezione vegetale X X X BP nuova viabilità X X BP Rete piste ciclo-pedonali X X ML Riqualificazione dell’ambiente rurale , peri-urbano e dei X X X ML corsi d’acqua Grado di riqualificazione urbana: riqualificazione e X X X BP riconversione e opere incongrue ritmo del costruito/non costruito nel sistema insediativo X X X BP diffuso Edilizia sostenibile X x ML INDICATORI DI ATTUAZIONE DELLE PREVISIONI

INSEDIATIVE DEL PAT Attuazione del piano (residenziale) x X BP Attuazione del piano (produttivo/commerciale/direzionale) x x BP Attuazione del piano (servizi): dotazione di servizi urbani X BP Indicatori per il monitoraggio dello stato ambientale (art. 4 delle NTA del PAT: l’aggiornamento può essere fatto ogni 3-4 anni) INDICATORI STATO AMBIENTE ARIA Emissioni CO Emissioni CO 2 Emissioni PM 10 Qualità dell’aria Emissioni NOx Emissioni SOx Emissioni Benzene Emissioni IPA ACQUA IBE LIM SECA Qualità acque superficiali SACA Carico trofico potenziale Carico organico potenziale Consumi idrici SUOLO Uso del suolo SAU Fattori di rischio PAESAG./BIODIV. Pressione antropica Indice ecosistemico ELEMENTI FISICI Elettromagnetismo Radon Rumore e vibrazioni Brillanza del cielo notturno MOBILITA’ Parco veicolare Incidentalità Trasporto pubblico POPOLAZIONE Andamento della popolazione Struttura della popolazione indice di vecchiaia indice di dipendenza Indice di ricambio Struttura DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 30

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

− VALUTAZIONE D’INCIDENZA AMBIENTALE la Valutazione di Incidenza Ambientale che è stata redatta in conformità alla DGR n.3173 del 10 ottobre 2006 (Regione Veneto) – Nuove disposizioni relative all’attuazione della direttiva comunitaria 92/43/CEE e D.P.R. 357/1997 con lo scopo di realizzare una selezione preliminare volta a stabilire la significatività degli impatti conseguenti all’intervento progettato (fase di screening), così come previsto al punto 4 dell’Allegato A alla DGR 3173 del 10/10/2006, e, di conseguenza, la necessità o meno di procedere ad una valutazione d’incidenza appropriata. Pur non trovando presenza sul territorio comunale di zona o aree SIC o ZPS la procedura è stata esplicitamente richiesta con il parere n. 62 della Commissione Vas circa la relazione ambientale per la prossimità delle zone SIC/ZPS IT3260017 – Colli Euganei, Monte Lozzo, Monte Ricco e IT3260020 – Le Vallette. L’iter della Valutazione di Incidenza Ambientale si è conclusa con la fase di screening in quanto, a seguito della procedura svolta per il Piano di Assetto del Territorio di Noventa Vicentina e alle indagini effettuate è stato possibile concludere che: “con ragionevole certezza scientifica, si può escludere il verificarsi di effetti significativi negativi sui siti della Rete Natura 2000”. Il preposto Comitato della Direzione Pianificazione Territoriale e Parchi con parere URB/2009/91 del 05.10.2009 prende atto delle dichiarazioni dell’estensore della relazione di screening con le seguenti prescrizioni: • la progettazione del Piano degli Interventi e la progettazione definitiva di ogni singolo intervento, come previsto dalla normativa in vigore, contenga la relazione di incidenza ambientale, con la quale verranno considerati tutti i disturbi arrecati alla zona protetta, le eventuali azioni di mitigazione proposte e/o le eventuali alternative proposte; • sia inviata, ai sensi dell’allegato A della DGR 3173 del 10.10.2006, copia della Valutazione di Incidenza Ambientale all’ente gestore dell’area stessa, ovvero per il sito ZPS IT3260017 “Colli Euganei-MonteLozzo-Monte Ricco” , al Parco Regionale dei Colli.

− PARERI DELLE AUTORITA' AMBIENTALI In seguito all’adozione del PAT, con nota prot. 10226 del 19.05.2010, il comune ha trasmesso egli enti competenti in materia ambientale gli elaborati del PAT e del Rapporto Ambientale adottati, con richiesta del parere di competenza, quindi con nota prot.13518 del 07.07.2010 è stata trasmessa dichiarazione con cui si dà atto dell’avvenuta richiesta di parere e del fatto che a tale data non sono pervenuti pareri da parte di tali autorità

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 31

Commissione Regionale per la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) OSSERVAZIONI In relazione al PAT adottato con D.C.C. n. 76 del 04 dicembre 2009 sono pervenute al protocollo comunale n. 18 osservazioni di cui una proposta dall’Ufficio Tecnico Comunale (n. 17) e una presentata fuori termine. Delle osservazioni, due sono state prese in esame per il contenuto di carattere ambientale o temi oggetto della VAS (interventi in contesti figurativi, vincoli, valutazione delle scelte) Per queste si riporta nella seguente tabella il numero dell’osservazione, il nominativo del proponente, sintesi dei contenuti, le controdeduzioni espresse dall’amministrazione comunale, il parere del Valutatore e quello della Commissione VAS. n. progressivo, Parere della Commissione Nominativo Sintesi dei contenuti Controdeduzione Parere di coerenza del Valutatore VAS n. prot. data 5 Contesto figurativo zona Cimitero: Non accoglibile ATTINENTE: Zanella non è conforme alla definizione Le scelta strategica del PAT è di garantire un adeguato livello di L’ambito in oggetto rientra fra quelli Adriano dell’art. 16 del NT del PAT; tutela di un ambito complesso che determina in modo interessati agli obiettivi di sostenibilità Prot. 00004300 non è previsto dal PTCP o da altri particolare il segno dello stacco fra il sistema urbano centrale e ambientale 2C e 6B indicati dal Del 26.02.2010 istituti come il CISA o IRVV; la campagna a sud; quest’ambito è caratterizzato dalla presenta Rapporto Ambientale. La proposta di non trova giustificazione rispetto allo di Villa Cà Arnaldi, del Cimitero e di alcune aree a servizi e stralcio quindi non risulta coerente con le Si concorda con il parere del stato dei luoghi; viene interpretato come “margine” definito e composito da valutazioni di sostenibilità complessiva valutatore non trova giustificazione rispetto alla tutelare come “invariante” della conformazione territoriale, e del Piano visibilità del bene; come messa a sistema del modello compositivo derivante dalla la conformazione è discriminante in presenza della limitrofa Villa Cà Arnaldi. quanto esclude altre aree dove non è preclusa la visuale sul cimitero; 17 Osservazione articolata in 12 punti: Si segnala che l’ambito è perimetrato nel U.T.C. omissis 8. Accoglibile PAT secondo una lettura di integrità e Prot. 00004480 8. Art 22 – stralcio del riferimento Trattasi principalmente di refusi di stampa e adeguamenti dello unitarietà complessiva che l’ipotesi di Del 26.02.2010 alle cave e discariche, in quanto stato di fatto; da segnalare l’aggiornamento delle stazioni radio stralcio potrebbe compromettere. In non presenti sul territorio base, del tracciato elettrodotto (modifica rispetto al PRG vigente riferimento agli obiettivi di sostenibilità in ambito extraurbano), l’adeguamento dell’indicazione circa ambientale 7B e 7C della VAS si Integrazione: palazzo Stefani Bellini già osservata al n. 13 propone pertanto l’introduzione di una Si concorda con il parere del Prot. 00008212 omissis 1. Accoglibile fascia di mitigazione sui lati sud e est valutatore del 20.04.2010 2. Rettifica e riduzione stralcio punto dell’ambito oggetto dell’osservazione 8 osservazione UTC prot.4480 Accoglibile come ridimensionato con il punto 2 si richiama quanto rilevato al punto 8 osservazione UTC prot.4480.

Rapporto Ambientale del PAT di Noventa Vicentina (VI). Relazione Istruttoria. Pagina 32/37

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− La Direzione Valutazione Progetti ed Investimenti, esaminati i documenti trasmessi ha elaborato la propria istruttoria dalla quale emerge che: • Il Rapporto Ambientale ha opportunamente considerato le criticità presenti sul territorio nonché quelle derivanti dalle scelte di Piano. • La metodologia risulta correttamente impostata e rispetta tutti i passaggi necessari alla Valutazione. • Il Rapporto Ambientale conferma i criteri assunti dal PAT approfondendo gli obiettivi del Documento Preliminare ed evidenziando le specifiche azioni inserite nelle NTA, divise sia per componenti ambientali e socio-economiche, che per obiettivi. • La verifica della coerenza esterna è stata fatta in relazione alla pianificazione sovraordinata (Piano d’Area Altopiano dei Sette Comuni, Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’atmosfera, Piano Regionale di Tutela delle acque, Piano Regionale di attività di cava, Piano d'Ambito Bacchiglione). • Prima dell’approvazione il Piano adottato dovrà uniformarsi a tutte le prescrizioni poste dalle Autorità Ambientali. • Per quanto riguarda il monitoraggio il Comune ha individuato, su richiesta della Direzione Valutazione Progetti ed Investimenti, alcuni indicatori da misurare in fase di attuazione del Piano.

VISTE - la Direttiva 2001/42/CE ; - la LR 11/2004; - il D.Lgs. n.152/2006; - la LR 4/2008; - le D.G.R. 791/2009 e 1587/2010

RITENUTO che dalle analisi e valutazioni effettuate, nel suo complesso, la proposta di Rapporto Ambientale sia correttamente impostata e contenga le informazioni di cui all’allegato I della Direttiva 2001/42/CE, nonché la descrizione e la valutazione degli effetti significativi che l’attuazione del PAT potrebbe avere sull’ambiente come prescritto dall’art. 5 della medesima Direttiva.

TUTTO CIÒ CONSIDERATO LA COMMISSIONE REGIONALE VAS ESPRIME PARERE POSITIVO sulla proposta di Rapporto Ambientale del Piano di Assetto Territoriale del Comune di Noventa Vicentina (VI) a condizione che siano ottemperate le seguenti

PRESCRIZIONI 1. prima dell’approvazione del Piano : 1.1. le Norme Tecniche di Attuazione dovranno essere integrate con tutte le prescrizioni poste dalle competenti Autorità Ambientali nonché con le seguenti ulteriori disposizioni: 1.1.1. il titolo dell’art. 4 va integrato con “Il Monitoraggio del Piano” nonché con le seguenti disposizioni: “C riteri di verifica e modalità di monitoraggio delle previsioni di sostenibilità del Piano in rapporto alla Valutazione Ambientale Strategica: Al fine di assicurare il controllo sugli impatti significativi sull’ambiente derivanti dall’attuazione del Piano nonché la verifica del raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità prefissati, così da individuare tempestivamente gli impatti negativi imprevisti e, quindi, adottare le opportune misure correttive, è redatto il Piano di Monitoraggio . Sulla base del Rapporto Ambientale elaborato per la VAS, le componenti ambientali (con relativi indicatori) da sottoporre a monitoraggio sono le seguenti: TEMI DI RIFERIMENTO

DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 33

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Tipo

BP (breve INDICATORI SPECIFICI (la descrizione degli indicatori è periodo)

contenuta nelle tabelle esemplificative seguenti.) .

ARIA ML SUOLO ACQUA

RISORSE RISORSE (medio QUALITA’ MOBILITA’

INQUINANTI Lungo PATRIMONIO

PAESAG./BIODIV periodo) SAU: Superficie agricola utilizzabile X BP consumo di suolo X X BP Capacità idraulica del suolo X X BP popolazione direttamente esposta a rumore ed inquinamento X X ML del traffico veicolare popolazione direttamente esposta a rumore ed inquinamento X X ML derivante dalle attività produttive Protezione vegetale X X X BP nuova viabilità X X BP Rete piste ciclo-pedonali X X ML Riqualificazione dell’ambiente rurale , peri-urbano e dei corsi X X X ML d’acqua Grado di riqualificazione urbana: riqualificazione e X X X BP riconversione e opere incongrue ritmo del costruito/non costruito nel sistema insediativo X X X BP diffuso Edilizia sostenibile X x ML INDICATORI DI ATTUAZIONE DELLE PREVISIONI

INSEDIATIVE DEL PAT Attuazione del piano (residenziale) x X BP Attuazione del piano (produttivo/commerciale/direzionale) x x BP Attuazione del piano (servizi): dotazione di servizi urbani X BP Indicatori per il monitoraggio dello stato ambientale (art. 4 delle NTA del PAT: l’aggiornamento può essere fatto ogni 3-4 anni) INDICATORI STATO AMBIENTE ARIA Emissioni CO Emissioni CO 2 Emissioni PM 10 Qualità dell’aria Emissioni NOx Emissioni SOx Emissioni Benzene Emissioni IPA ACQUA IBE LIM SECA Qualità acque superficiali SACA Carico trofico potenziale Carico organico potenziale Consumi idrici SUOLO Uso del suolo SAU Fattori di rischio PAESAG./BIODIV. Pressione antropica Indice ecosistemico ELEMENTI FISICI Elettromagnetismo Radon Rumore e vibrazioni Brillanza del cielo notturno DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 34

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MOBILITA’ Parco veicolare Incidentalità Trasporto pubblico POPOLAZIONE Andamento della popolazione Struttura della popolazione indice di vecchiaia indice di dipendenza Indice di ricambio Struttura L’amministrazione comunale attiva il processo di verifica del monitoraggio delle varie azioni ed in considerazione degli obiettivi di sostenibilità ambientale e socio-economica, provvede a redigere ogni tre anni specifico rapporto al fine di verificare come le azioni operino nei confronti del Piano. Nella fase di attuazione del PAT tuttavia si potranno ridefinire il numero e la tipologia degli indicatori ora individuati per il monitoraggio.”. 1.1.2. per quanto riguarda la valutazione dell’incidenza che l’attuazione del Piano potrebbe avere sui SIC IT3260017 “Colli Euganei, Monte Lozzo, Monte Ricco” e sulla ZPS IT3260020 “Le Vallette” , dovrà essere inserita una norma riportante le seguenti prescrizioni: • la progettazione del Piano degli Interventi e la progettazione definitiva di ogni singolo intervento, come previsto dalla normativa in vigore, dovrà contenere la relazione di incidenza ambientale, con la quale verranno considerati tutti i disturbi arrecati alla zona protetta, le eventuali azioni di mitigazione proposte e/o le eventuali alternative proposte; • dovrà essere inviata, ai sensi dell’allegato A della DGR 3173 del 10.10.2006, copia della Valutazione di Incidenza Ambientale all’ente gestore dell’area stessa, ovvero per il sito ZPS IT3260017 “Colli Euganei-MonteLozzo-Monte Ricco” , al Parco Regionale dei Colli. 1.1.3. per quanto riguarda le mitigazioni relative all’inquinamento luminoso, occorre inserire un articolo riportante le seguenti disposizioni: • Per l'illuminazione di impianti sportivi e grandi aree di ogni tipo devono essere impiegati criteri e mezzi per evitare fenomeni di dispersione di luce verso l'alto e al di fuori dei suddetti impianti. • Fari, torri faro e riflettori illuminanti parcheggi, piazzali, cantieri, svincoli, complessi industriali, impianti sportivi e aree di ogni tipo devono avere, rispetto al terreno, un'inclinazione tale, in relazione alle caratteristiche dell'impianto, da non inviare oltre 0 cd per 1000 lumen a 90° ed oltre. • È fatto divieto di utilizzare per fini pubblicitari fasci di luce roteanti o fissi di qualsiasi tipo, anche in maniera provvisoria. • Per l'illuminazione di edifici e monumenti, gli apparecchi di illuminazione devono essere spenti entro le ore ventiquattro. • L'illuminazione delle insegne non dotate di illuminazione propria deve essere realizzata dall'alto verso il basso. Per le insegne dotate di illuminazione propria, il flusso totale emesso non deve superare i 4500 lumen. In ogni caso, per tutte le insegne non preposte alla sicurezza, a servizi di pubblica utilità ed all'individuazione di impianti di distribuzione self service è prescritto lo spegnimento entro le ore 24 o, al più tardi, entro l'orario di chiusura dell'esercizio. • E' vietato installare all'aperto apparecchi illuminanti che disperdono la luce al di fuori degli spazi funzionalmente dedicati e in particolare, verso la volta celeste. • Tutti gli impianti di illuminazione pubblica devono utilizzare lampade a ristretto spettro di emissione; allo stato attuale della tecnologia rispettano questi requisiti le lampade al sodio ad alta pressione, da preferire lungo le strade urbane ed extraurbane, nelle zone industriali,nei centri storici e per l'illuminazione dei giardini pubblici e dei passaggi pedonali. Nei luoghi in cui non é essenziale un’accurata percezione dei colori, possono

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essere utilizzate, in alternativa, lampade al sodio a bassa pressione (ad emissione pressoché monocromatica). • E’ vietata l’installazione all’aperto di apparecchi illuminanti che disperdono la loro luce verso l’alto. 1.2. La Dichiarazione di Sintesi va redatta ai sensi dell’art. 17 del D.Lgs 152/2006 come modificato con D.Lgs. 4/2008, tenendo conto di tutte le integrazioni/chiarimenti forniti in sede istruttoria. 1.3. la Sintesi non Tecnica dovrà essere integrata in relazione e quanto sopra esposto nonchè con il Piano di Monitoraggio esposto nel Rapporto Ambientale integrato. 1.4. Il provvedimento di approvazione dovrà essere pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione con l’indicazione della sede ove si possa prendere visione del Piano approvato e di tutta la documentazione oggetto di istruttoria. 1.5. Il Comune di Noventa Vicentina deve provvedere alla pubblicazione nel proprio sito web dell'atto di approvazione del Piano, del Piano, del Rapporto Ambientale così come integrato, del presente parere, della Sintesi Non Tecnica così come integrata, della Dichiarazione di Sintesi, delle misure adottate per il monitoraggio. 2. in sede di attuazione del Piano : 2.1. il Piano degli Interventi dovrà garantire la contestualità degli interventi previsti dal PAT in ambito urbano con carattere di perequazione ambientale in ambito rurale. 2.2. il Piano comunale di zonizzazione acustica dovrà essere adeguato in relazione alle previsioni attuative del Piano degli Interventi. 2.3. in sede di monitoraggio, dando applicazione alle modalità e criteri contenuti nel precedente punto 1.1.1., dovranno essere misurati gli effetti cumulativi nonché quelli derivanti dalle scelte di Piano per verificare gli effetti previsti in relazione agli obiettivi descritti nel Rapporto Ambientale.

FIRMATO FIRMATO Il Presidente Il Vice Presidente della Commissione Regionale VAS della Commissione Regionale VAS (Segretario Regionale alle Infrastrutture e Mobilità) (Dirigente della Direzione Urbanistica) Ing. Silvano Vernizzi Arch. Vincenzo Fabris

FIRMATO Il Segretario della Commissione Regionale VAS (Dirigente della Direzione Valutazione Progetti e Investimenti) Avv. Paola Noemi Furlanis

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Il presente parere si compone di 36 pagine

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