Reti Medievali E-Book 30 Reti Medievali E-Book
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The Streets of Rome Walking Through the Streets of the Capital
Comune di Roma Tourism The streets of Rome Walking through the streets of the capital via dei coronari via giulia via condotti via sistina via del babuino via del portico d’ottavia via dei giubbonari via di campo marzio via dei cestari via dei falegnami/via dei delfini via di monserrato via del governo vecchio via margutta VIA DEI CORONARI as the first thoroughfare to be opened The road, whose fifteenth century charac- W in the medieval city by Pope Sixtus IV teristics have more or less been preserved, as part of preparations for the Great Jubi- passed through two areas adjoining the neigh- lee of 1475, built in order to ensure there bourhood: the “Scortecchiara”, where the was a direct link between the “Ponte” dis- tanners’ premises were to be found, and the trict and the Vatican. The building of the Imago pontis, so called as it included a well- road fell in with Sixtus’ broader plans to known sacred building. The area’s layout, transform the city so as to improve the completed between the fifteenth and six- streets linking the centre concentrated on teenth centuries, and its by now well-es- the Tiber’s left bank, meaning the old Camp tablished link to the city centre as home for Marzio (Campus Martius), with the northern some of its more prominent residents, many regions which had risen up on the other bank, of whose buildings with their painted and es- starting with St. Peter’s Basilica, the idea pecially designed facades look onto the road. being to channel the massive flow of pilgrims The path snaking between the charming and towards Ponte Sant’Angelo, the only ap- shady buildings of via dei Coronari, where proach to the Vatican at that time. -
Men's 100 Meters
2014 NCAA Division I Outdoor Track & Field Championships as of 6/6/2014 11:29:26 AM Men's 100 Meters ALL-TIME BESTS World Usain BOLT 86 Jamaica JAM 9.58 (0.9) 8/16/2009 Berlin, Germany 12th IAAF World Championships i Collegiate Ngoni MAKUSHA SR 87 Florida State ZIM 9.89 (1.3) 6/10/2011 Des Moines, Iowa NCAA Division I Outdoor Champio NCAA Meet Ngoni MAKUSHA SR 87 Florida State ZIM 9.89 (1.3) 6/10/2011 Des Moines, Iowa NCAA Division I Outdoor Champio SEASON LEADERS World (o) Justin GATLIN 82 United States USA 9.87 5/21/2014 Beijing, China IAAF World Challenge Beijing Collegiate (o) Trayvon BROMELL FR 95J Baylor USA 10.01q (1.5) 3/29/2014 Austin, Texas Texas Relays REIGNING CHAMPS NCAA (o) Charles SILMON SR 91 TCU USA 9.89w (3.2) 6/7/2013 Eugene, Ore. Rank Athlete Institution/Hometown Qual. Best (raw mark) Outdoor PR NCAA 2013 Conf. Finish Justin WALKER SR Northwestern State USA 9.95w w: 2.5 10.16 (18) Southland (1) 1 90 Slidell, La. 5/9 Southland Conference Trac 9.95w Trayvon BROMELL FR Baylor USA 10.01 w: 1.5 10.01 Big 12 (1) 2 95J St. Petersburg, Fla. 3/26 2014 Clyde Littlefield Texas 9.77w Dentarius LOCKE SR Florida State USA 10.03w w: 2.6 9.96 (2) ACC (1) 3 89 Tampa, Fla. 5/31 NCAA Championships (Prel 9.91 10.16 Clayton VAUGHN JR UT Arlington USA 10.08w w: 3.1 10.13 Sun Belt (1) 4 92 Sulphur Springs, Texas 5/9 Sun Belt Conference Outdo 10.11w John TEETERS SO Oklahoma State USA 10.11w w: 2.7 10.14 Big 12 (3) 5 93 Edmond, Okla. -
Galvano Fiamma, Francesco Petrarca E I Cavalli Dei
Immagini del Medioevo 17x24 ok_Layout 1 03/04/13 11.13 Pagina 199 GALVANO FIAMMA , F RANCESCO PETRARCA EICAVALLI DEI VISCONTI GRAZIANO ALFREDO VERGANI Banco di prova privilegiato per lo sviluppo del linguaggio rinascimentale quattrocentesco, il tema del monumento equestre ha avuto in Italia una notevole fortuna già nel Trecento, in relazione con il maturare delle istituzioni signorili e con il diffondersi di una nuova sensibilità, intrisa di contenuti cavallereschi e proto umanistici. Esemplare è il caso di Verona con il celebre complesso delle arche scaligere, su cui sfilano, in una parata cerimoniale tra cielo e terra, le statue a cavallo di Cangrande, Mastino e Cansignorio della Scala 1. Un altro caso è Milano, dove risulterebbero essere stati realizzati nel Trecento i monumenti equestri di almeno due Visconti, signori della città: Azzone e Bernabò. Il condizionale è d’obbligo, poiché mentre quello di Bernabò, sistemato sopra il suo sarcofago, fa ancora mostra di sé in una sala del Castello Sforzesco (figg. 1-2) – dove giunse nel 1898 dalla ex chiesa di Santa Maria di Brera, sede del Museo Patrio Archeologico, pro - venendo da quella di San Giovanni in Conca, per la quale era stato creato 2 –, del monumento equestre di Azzone non resta invece traccia alcuna ed è mia opinio - ne che l’unica fonte che lo ricordi non fornisca elementi sufficienti a comprovar - ne l’effettiva realizzazione. La fonte in questione è l’ Opusculum de rebus gestis ab Azone, Luchino et Johan - ne Vicecomitibus di Galvano Fiamma, amico e familiare dell’arcivescovo Giovan - ni Visconti, la cui redazione va fissata entro il 1342-43 3. -
STORIE DI VITA E DI MALAVITA Criminali, Poveri E Altri Miserabili Nelle Carceri Di Milano Alla Fine Del Medioevo
30 STORIE DI VITA E DI MALAVITA Criminali, poveri e altri miserabili nelle carceri di Milano alla fine del medioevo Il volume affronta un tema non comune nella medievistica: la prigione e i suoi abitanti. Nel carcere medievale i prigionieri – incarcerati prima della Marina Gazzini Marina Gazzini sentenza, oppure rimasti “dentro” perché indebitati, socialmente perico- losi, riconosciuti colpevoli di un delitto – non erano abbandonati a loro stessi; delle loro esigenze si facevano carico le famiglie, la Chiesa, i laici devoti, gli stessi pubblici poteri. Nel caso di Milano il sistema carcerario e STORIE DI VITA E DI MALAVITA il rapporto tra carcerati, giustizia e misericordia assume sfumature pecu- liari. Le prigioni (anche private) sono numerose e disperse nella città: la MALAVITA VITASTORIE E DI DI Criminali, poveri e altri miserabili nelle carceri di Milano più grande è un carcere-ospedale, che rinchiude certo, ma lascia intendere alla fine del medioevo che è utile (per motivi economici) aiutare la sopravvivenza del reo e il suo ritorno in società. I milanesi del Quattrocento sono poi consci dei rischi di abbandonare i detenuti (uomini e donne) a una giustizia che, per i suoi costi, tutela solo i più forti. Ecco dunque i Protettori dei carcerati: utili non solo ai deboli rinchiusi in carcere, ma anche al dominus, che li sostiene. Interessato a porre rimedio agli eccessi del sistema, il duca è infatti anche (e forse soprattutto) desideroso di mostrarsi misericordioso, e in quanto tale superiore alla legge. Indagare la condizione dei carcerati si rivela dunque un modo per cogliere non solo le dinamiche di esclusione e di inclusione sociale pertinenti al controllo della devianza, ma anche i meccanismi di relazione tra governanti e governati nel tardo medioevo. -
Università Degli Studi Di Milano
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO SCUOLA DI DOTTORATO Humanae Litterae DIPARTIMENTO Studi Storici CORSO DI DOTTORATO IN STUDI STORICI E DOCUMENTARI Età medievale, moderna, contemporanea XXVII ciclo L'EPISCOPATO DI BRESCIA NEL TARDO MEDIOEVO. SISTEMA DOCUMENTARIO, ARTICOLAZIONE ISTITUZIONALE, VICENDE POLITICHE E PATRIMONIALI. M-Sto/01 Fabrizio PAGNONI matricola n. R09474 TUTOR: chiar.mo prof. Andrea GAMBERINI COORDINATORE: chiar.ma prof.ssa Paola VISMARA A.A. 2013-2014 1 INDICE IL CONTESTO DI FONDO 1. IL QUADRO STORIOGRAFICO……………………………………………………………………p. 5 1.1. Inquadramento…………………………………………………………………………….p. 5 1.2. Aspetti religiosi e pastorali…………...……………………………………………….......p. 7 1.3. Economia e fonti censuarie……………………………………………………………...p. 10 1.4. Scritture, notai, burocrazia vescovile…………………………………………………....p. 13 1.5. Il potere dei vescovi tra Chiesa e laicato………………………………………………...p. 15 2. OBIETTIVI E STRUTTURA DELLA RICERCA…………………………………………………......p. 21 3. UNA PANORAMICA INTRODUTTIVA…………………………………………………………...p. 25 3.1. L’eredità di Berardo…………………………………………………..............................p. 25 3.2. Le difficoltà trecentesche…………………………………………………......................p. 27 3.3. Episcopati viscontei…………………………………………………...............................p. 29 3.4. Gli strumenti: fondi d’archivio, registri, pergamene………………………………….…p. 32 PARTE I: LA DOCUMENTAZIONE 1. LE SCRITTURE…………………………………………………………………………………p. 36 1.1. Uno strumento per l’archivio? l’inventario di metà Trecento…………………………...p. 37 1.1.1. L’ inventario: caratteristiche codicologiche e redazionali……………………....p. -
Dottorato Di Ricerca in Storia – Indirizzo Medievale
DOTTORATO DI RICERCA IN STORIA – INDIRIZZO MEDIEVALE CICLO XXVI COORDINATORE Prof. ANDREA ZORZI IL COMUNE DI NORCIA E I SUOI RAPPORTI CON IL GOVERNO PONTIFICIO NEL SECOLO XV Settore Scientifico Disciplinare M-STO/01 Dottorando Tutore Dott. Federico Lattanzio Prof. Sandro Carocci Coordinatore Prof. Andrea Zorzi Anni 2011/2013 0 Ai miei genitori, che mi hanno permesso di arrivare sin qui. Non potrò mai ringraziarli abbastanza. A Maria Grazia, che mi ha supportato e sopportato in ogni momento essendo una parte vitale di me. Alla Storia, che possa presto vedersi riassegnato il suo ruolo sociale fondamentale per lo sviluppo e il progresso dell’umanità. 1 INTRODUZIONE Quando nel dicembre del 2009, durante uno stage universitario archivistico- diplomatico, mi recai per la prima volta presso l’Archivio Storico Comunale di Norcia cominciò a maturare l’idea che potesse risultare interessante svolgere un’attività di ricerca incentrata, in maniera particolare, sui registri delle riformanze relativi al periodo tardo-medievale. Alcuni mesi più tardi, dopo essere riuscito ad accedere al corso di dottorato presso l’Università di Firenze, quell’idea si tramutò in un progetto di ricerca. Inizialmente esso era stato pensato come analisi esclusivamente dedicata alle riformanze medesime, partendo da quelle cronologicamente più remote che si conservano nel suddetto archivio per arrivare sino a quelle di fine Quattrocento. L’obiettivo consisteva nel ricostruire la vita civica e politica del comune di Norcia negli ultimi cento/centocinquanta anni dell’età di mezzo. Quando tale progetto fu presentato al collegio docenti di indirizzo del dottorato fiorentino immediatamente venne individuata la necessità di un colloquio con il Prof. -
Dizionario Visite Pastorali
Dizionario Visite Pastorali Dizionario VISITE PASTORALI Le visite pastorali documentano lo stato in cui si trovano nel XVI secolo le chiese locali. I visitatori pastorali effettuano la descrizione materiale degli edifici ecclesiastici, dei loro beni, dello stato di conservazione della suppellettile religiosa, la presenza di cappelle, la tenuta dei libri anagrafici (nascite, matrimoni, morti) ed altri registri di carattere prettamente spirituale (cresimati, comunicandi, ecc.), vengono inoltre riportate notizie sulla condotta morale di alcuni personaggi più o meno noti, che vengono pubblicamente richiamati a tenere un comportamento ispirato ai principi religiosi dominanti nel tempo. Si possono inoltre recuperare i nominativi del clero locale, cappellani, curati e vescovi. UNITA’ DI MISURA PER CENSIMENTI Nelle visite pastorali capitava spesso che venisse richiesto il numero degli abitanti della parrocchia o della pieve, fu per questo istituito lo “stato delle anime” , registro presso il quale venivano riportati i nomi e il numero degli abitanti. ANIME o ANIME DA COMUNIONE – Utilizzato nei censimenti ecclesiastici per indicare il numero delle persone con età superiore a 12 anni. BOCCHE – Utilizzato nei censimenti per indicare il numero delle persone. FUOCHI o FOCOLARI – Utilizzato nei censimenti per indicare il numero delle famiglie. I nomi delle persone, per miglior identificazione, venivano elencati indicando il nome del genitore. Es. : “ Bernardino fu Jacobo di 50 anni ”, il fu viene riportato in latino “quondam” per esteso oppure molte volte viene abbreviato con la sigla “qm”. CITAZIONI nei DOCUMENTI delle VISITE ACQUA LUSTRALE – Usata dai Greci e Romani per aspergere la vittima sacrificale, nelle visite pastorali usata per indicare l’acqua benedetta. ANCONA – Tavola dipinta racchiusa in una cornice architettonica posta come immagine sopra l’altare. -
Annuario 2016
Powered by TCPDF (www.tcpdf.org) Annuario dell’Archivio di Stato di Milano Abbreviazioni © Archivio di Stato di Milano via Senato 10, 20121 Milano ADPDA: Archivio Dal Pozzo D'Annone, Oleggio © 2017, Scalpendi editore, Milano Castello. ISSN: 2282-1147 AFGF: Archivio Fondazione Senatore Grossi-Franzini, ISBN: 9788899473013 Senna Lodigiana. ALPE: Archivio dei Luoghi Pii Elemosinieri, Milano. In copertina: ASMi: Archivio di Stato di Milano. ASMi, Miscellanea mappe e disegni, [sec. XVIII], Vero BMVe: Biblioteca Marciana, Venezia. ed esatto Disegno del Castello di Milano BTMi: Biblioteca Trivulziana, Milano. FVSV: Fondazione Visconti di San Vito per la protezione Direttore responsabile del giovane Onlus, Somma Lombardo Cinzia Cremonini Direttore editoriale e scientifico b.: busta Benedetto Luigi Compagnoni c.: carta fsc.: fsscicolo Comitato scientifico ms.: manoscritto Antonio Álvarez-Ossorio Alvariño, Ezio Barbieri, Amedeo Bellini, Maria Barbara Bertini, Giorgio Bigat- ti, Edoardo Bressan, Giorgio Chittolini, Cinzia Cre- monini, Massimo Carlo Giannini, Alexander Grab, Simona Mori, Antonio Padoa-Schioppa, Alessandra Stazzone, Claudia Storti, Stefano Twardzik Redazione Luca Fois, Gigliola Gorio, Giovanni Liva, Vincenza Petrilli, Edoardo Rossetti, Andrea Terreni Per contattare la Redazione: [email protected] Tutti i saggi delle sezioni Studi e Fonti e documenti sono stati sottoposti alla valutazione di due referees anonimi, in modalità double-blind Alcune riproduzioni sono state approntate dalla sezio- ne digitale dell'Archivio di Stato Progetto grafico e copertina Fabio Vittucci Coordinamento editoriale Silvia Carmignani Redazione Valeria Ferretti Impaginazione e montaggio Roberta Russo Nessuna parte di questo volume può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro senza l’autorizzazione scritta dei proprietari dei diritti e dell’editore. -
Träger Der Verschriftlichung Und Strukturen Der Überlieferung in Oberitalienischen Kommunen Des 12
Träger der Verschriftlichung und Strukturen der Überlieferung in oberitalienischen Kommunen des 12. und 13. Jahrhunderts Hagen Keller und Marita Blattmann (Hrsg.) Hagen Keller, Marita Blattmann (Hrsg.) Träger der Verschriftlichung und Strukturen der Überlieferung in oberitalienischen Kommunen des 12. und 13. Jahrhunderts Wissenschaftliche Schriften der WWU Münster Reihe X Band 25 Hagen Keller, Marita Blattmann (Hrsg.) Träger der Verschriftlichung und Strukturen der Überlieferung in oberitalienischen Kommunen des 12. und 13. Jahrhunderts Wissenschaftliche Schriften der WWU Münster herausgegeben von der Universitäts- und Landesbibliothek Münster http://www.ulb.uni-muenster.de Bibliografische Information der Deutschen Nationalbibliothek: Die Deutsche Nationalbibliothek verzeichnet diese Publikation in der Deutschen Nationalbibliografie; detaillierte bibliografische Daten sind im Internet über http://dnb.d-nb.de abrufbar. Dieses Buch steht gleichzeitig in einer elektronischen Version über den Publikations- und Archivierungsserver der WWU Münster zur Verfügung. http://www.ulb.uni-muenster.de/wissenschaftliche-schriften Hagen Keller, Marita Blattmann (Hrsg.) „Träger der Verschriftlichung und Strukturen der Überlieferung in oberitalienischen Kommunen des 12. und 13. Jahrhunderts“ Wissenschaftliche Schriften der WWU Münster, Reihe X, Band 25 © 2016 der vorliegenden Ausgabe: Die Reihe „Wissenschaftliche Schriften der WWU Münster“ erscheint im Verlagshaus Monsenstein und Vannerdat OHG Münster www.mv-wissenschaft.com Dieses Werk ist unter der Creative-Commons-Lizenz -
Amedeo De Vincentiis Cardinalato Di Servizio E Cardinalato Principesco Nella Curia Pontificia
Amedeo De Vincentiis Cardinalato di servizio e cardinalato principesco nella curia pontificia. Biografie di Giovanni Arcimboldi (1435-1488) e Ascanio Maria Sforza (1455-1505) [A stampa in «Roma nel Rinascimento. Bibliografia e note», (2007), pp. 47-74 © dell’autore - Distribuito in formato digitale da “Reti Medievali”, www.retimedievali.it]. La biografia di un principe della chiesa di metà Quattrocento è un impresa storiografica intricata: la personalità intima dell’individuo rimane ardua da decifrare nel linguaggio codificato di lettere e dispacci diplomatici; la traiettoria biografica pubblica, più accessibile, si interseca con quella di molti altri protagonisti del tempo, si confonde nelle innumerevoli reti politico diplomatiche che si tendevano e disfacevano a ogni momento, coinvolge relazioni internazionali tra stati e principi. Le difficoltà storiografiche in effetti sono il riflesso della realtà storica del cardinalato quattrocentesco. Principi per nomina di una corte che si affermava sempre più come luogo per eccellenza di rappresentanza della società italiana, il profilo sociale e politico dei porporati nel corso del secolo si diversificò notevolmente; a loro volta, le differenze di origine, fortuna e prestigio dei suoi membri condizionarono dinamiche interne e ruoli specifici nel sacro collegio e in curia 1. Nell’impresa comunque ci si può avvalere di alcuni punti di riferimento, esemplari. La biografia cardinalizia del Quattrocento è ormai un microgenere storiografico con una tradizione consolidata. Due opzioni opposte sono -
Il Passato Riscoperto CENNI SULLA STORIA DELLA CHIESA DI S
Il passato riscoperto CENNI SULLA STORIA DELLA CHIESA DI S. CALOCERO CAPITOLO 3 - IL 1300 1299-1338 Abate Bartolomeo da Parma Locazioni fatte dall’Abate del monastero di S. Pietro e S. Calocero in Civate 1 1300 Lecco è parte della Repubblica di Venezia 1300 L'anno 1300 Matteo Visconti ammogliò Galeazzo, suo primogenito, con Beatrice d'Este, sorella di Azzone VIII, signore di Modena e Reggio e marchese di Ferrara. … Per conciliarsi la corte di Roma, Matteo lasciava che il papa Bonifacio VIII regolasse e disponesse della chiesa milanese a suo libero arbitrio, eleggendo i candidati per qualunque beneficio, e dando ordine ai regolari senza saputa dell'arcivescovo; in somma comandando senza limite quanto voleva nella gerarchia ecclesiastica. 2 7 gennaio1300 Rinuncia all'investitura di un sedime di casa e di un pezzo di terra situati nel territorio di Annone "ubi dicitur ad sanctam Laurentium" fatta da Valletto Incino nelle mani di Bartolomeo di Parma e immediata investitura della medesima tenuta in Defendente del fu Uberto degli Oldofredi per l'annuo affitto di cinque terzoli di Milano. 3 All’Abate Bartolomeo da Parma si riferisce una cronaca contenuta nel cod. 2256 della Bibl. Trivulziana in cui si legge: “ Nel settecentosei Dino Abate de Santo Pietro regnando Desiderio con suo figliolo Algisio nel Regno d’Italia ordinò che si facesse la Chiesa tale e quale è quella di Santo Pietro di Roma: quali tutte le cose a voi Padre Bartolomeo di S. Pietro di Civate per Gratia di Dio e della Santa Sede Apostolica l’ho ridotta a memoria Umaime (?) da Barzanone.” 1 F. -
The Case of Cardinal Pietro Riario and Pope Sixtus IV, 1471-1474
2019 VI Princely Patronage on Display: The Case of Cardinal Pietro Riario and Pope Sixtus IV, 1471-1474 Jennifer Mara DeSilva Article: Princely Patronage on Display: The Case of Cardinal Pietro Riario and Pope Sixtus IV, 1471–1474 Princely Patronage on Display: The Case of Cardinal Pietro Riario and Pope Sixtus IV, 1471–1474 Jennifer Mara DeSilva BALL STATE UNIVERSITY Abstract: Following on from the translation of Nikolaus of Modruš’ funeral oration for Cardinal Pietro Riario in issue 5.2 (December 2018), which explored his developing posthumous reputation, this study examines the role of Pope Sixtus IV’s nephew as a representative of the pontificate. Less constrained than the pope by behavioral restrictions, cardinal-nephews could mix ecclesiastical and secular activities, welcoming and hosting visiting ambassadors and princes. The cardinal-nephew’s blood ties emphasized his elite position in his uncle’s pontificate, while his wealth, derived from lucrative benefices bestowed by his patron the pope, allowed a magnificent display that projected messages about power based on liberality. This practice shows a sort of resource-sharing that benefitted both the pope and his nephew, while performing necessary ceremonial, political, and social functions. Via these events observers could identify important members of the papal court and thus the pope’s relatives were able to establish alliances that benefitted both clerical and lay papal kin. Using Nikolaus of Modruš’ funeral oration, ambassadorial letters, contemporary chronicles, and household inventories, the cardinal’s household emerges as an important vehicle for the display of dignity and the development of diplomatic relationships. Read together with the translation of Nikolaus of Modruš’ funeral oration, this essay presents Pietro Riario as a front- runner in the use of elite households as a conduit for patronage systems that extended papal reach across and beyond the city of Rome, at the onset of a period of change characterized as a papal monarchy.