1-PREMESSA La Tutela Del Paesaggio
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1-PREMESSA La tutela del paesaggio: evoluzione del quadro di riferimento “Nel corso del tempo i concetti di paesaggio e di tutela hanno registrato una evoluzione indubbiamente significativa agli effetti delle pratiche di gestione da parte delle amministrazioni pubbliche. Il termine “paesaggio” ha conosciuto un progressivo arricchimento di significato: alla fine degli anni ’30 designava ambiti “eccezionali” individuati secondo un’accezione elitaria fortemente selettiva, successivamente si è confrontato con la componente ambientale e con la percezione culturale, per tenere poi conto anche della percezione condivisa e riconosciuta dai cittadini, fino a coincidere con la qualità di tutto il territorio nei suoi molteplici aspetti” Attualizzando su Cassinetta di Lugagnano questa evoluzione terminologica e sostanziale del concetto medesimo di paesaggio possiamo selezionare cinque elementi “eccezionali”, cinque componenti ambientali caratterizzanti e cinque riferimenti culturali e percettivi riconosciuti da tutti i cittadini. Questa selezione di cinque episodi per categoria è dettata da una necessaria semplificazione nella determinazione di un quadro di riferimento. elementi eccezionali: a_le ville b_il ponte sul naviglio 1 c_il lavatoio d_il mulino 2 e_i giardini storici componenti ambientali caratterizzanti: a_la prospettiva del Parco del Ticino dal ponte 3 b_il Naviglio c_il sistema delle rogge d_la campagna 4 e_le cascine riferimenti culturali e percettivi: a_la statua di S.Carlo 5 b_il municipio e piazza Negri c_la chiesa parrocchiale d_l’Osteria del Ponte 6 e_la Pro Loco “Tutelare il paesaggio riguarda comunque il governo delle sue trasformazioni dovute all’intervento dell’uomo o agli eventi naturali, ivi compreso il progressivo decadimento delle componenti antropiche e biotiche del territorio (edifici, opere d’arte delle infrastrutture, forme di appoderamento e loro delimitazioni ecc.)” Nel caso del Comune di Cassinetta di Lugagnano la modificazione delle forme di appoderamento è del tutto evidente: la monocoltura rompe il sistema dei filari e le tracce degli antichi poderi. il Catasto Teresiano: dettaglio dell’area tra villa Clari Monzini e piazza Negri 7 La stessa area nel 2003 (fonte: rielaborazione da DUSAF Provincia di Milano) Inoltre gli elementi di degrado del patrimonio edilizio esistente di valore storico giungono talvolta a negare il valore intrinseco del manufatto rilievo del degrado dei principali edifici del centro storico: dettaglio tratto dall’elaborato 15/b “La legislazione nazionale con il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, approvato come Decreto Legislativo n. 42 il 22 gennaio 2004 ed entrato in vigore il 1° maggio 2004, non fornisce indicazioni dirette circa la struttura dei Piani territoriali e dei Piani urbanistici comunali (…) Tuttavia nel sistema del Piano del Paesaggio Lombardo, il PGT rappresenta il livello generale più vicino al territorio e alla concretezza delle pratiche di governo. Esso è quindi investito di grandi e decisive responsabilità in ordine alla tutela del paesaggio. 8 Il Codice dei Beni Culturali, nella scia della Convenzione Europea del Paesaggio, ha declinato il concetto di tutela secondo tre accezioni: tutela in quanto conservazione e manutenzione dell’esistente e dei suoi valori riconosciuti, tutela in quanto attenta gestione paesaggistica e più elevata qualità degli interventi di trasformazione, tutela in quanto recupero delle situazioni di degrado.” Si riassumono di seguito i richiami al paesaggio contenuti negli atti del PGT che sono sintetizzati dall’Allegato A “Contenuti paesaggistici del PGT” nel modo seguente: “Documento di Piano (…) grandi sistemi territoriali - beni di interesse paesaggistico o storico-monumentale e le relative aree di rispetto - struttura del paesaggio agrario - assetto tipologico del tessuto urbano - ogni altra emergenza del territorio che vincoli la trasformabilità del suolo e del sottosuolo. (…) criteri di intervento, preordinati alla tutela ambientale, paesaggistica e storico–monumentale, ecologica, geologica, idrogeologica e sismica, laddove in tali ambiti siano comprese aree qualificate a tali fini nella documentazione conoscitiva” Si noti la presenza e l’identificazione dei corridi ecologici e paesaggistici, gli obbiettivi di miglioramento del verde e dei servizi e la tutela delle aree storiche e monumentali Documento di Piano_dettaglio del centro 9 Documento di Piano: territorio comunale “Piano dei servizi – (…) Sebbene il tema del paesaggio non sia esplicitamente richiamato nell’art. 9 della legge, è tuttavia evidente che alcuni contenuti del PS hanno una valenza paesaggistica rilevante per quanto riguarda il disegno della città pubblica e del verde. “ 10 sistema dei servizi, piste ciclabili e acque sistema unitario delle piazze e dei servizi nel centro 11 Si nota il sistema degli spazi pubblici attraversato e sostenuto dalla rete dei percorsi ciclabili e ad esempio nell’area centrale del comune l’obbligo di un progetto unitario di coordinamento della scuola elementare, del plesso sanitario e delle piazze centrali oggi largamente e in modo condiviso considerate non luoghi. “Piano delle regole (…) Indica gli immobili assoggettati a tutela in base alla normativa statale e regionale; (…) individua le aree di valore paesaggistico-ambientale ed ecologiche; (…) individua i nuclei di antica formazione - identifica i beni ambientali e storico-artistico-monumentali oggetto di tutela ai sensi del Codice e per i quali si intende formulare proposta motivata di vincolo; (…) identifica i seguenti parametri da rispettare negli interventi di nuova edificazione o sostituzione: interventi di integrazione paesaggistica, per ambiti compresi in zone soggette a vincolo paesaggistico d.lgs. 42/2004 h) requisiti qualitativi degli interventi previsti, ivi compresi quelli di efficienza energetica; (…) detta ulteriori regole di salvaguardia e di valorizzazione in attuazione dei criteri di adeguamento e degli obiettivi stabiliti dal piano territoriale regionale, dal piano territoriale paesistico regionale e dal piano territoriale di coordinamento provinciale.” Piano delle Regole: estratto del centro storico Ricchissima è la documentazione inerente il paesaggio contenuta nel Piano delle Regole di Cassinetta di Lugagnano. Citiamo per sintesi: 12 le Modalità di intervento -il Piano del Colore 13 2-IL PIANO COME PROCESSO ANCHE IN RELAZIONE ALLA COSTRUZIONE DI UNA CARTA CONDIVISA DEL PAESAGGIO Il quadro conoscitivo, un riferimento comune “La conoscenza paesaggistica attraversa le diverse componenti del territorio, naturali e antropiche, considerandone le specificità proprie e le relazioni che le legano tra loro in modo caratteristico ed unico dal punto di vista fisico-strutturale, storico-culturale, visivo, percettivo-simbolico. L’approccio integrato e complessivo al paesaggio, che ormai si sta affermando ai diversi livelli, richiede che vengano presi in considerazioni i diversi aspetti che connotano un paesaggio dal punto di vista della sua costruzione storica, della funzionalità ecologica, della coerenza morfologica e della percezione sociale” La carta condivisa del paesaggio e dei suoi processi di costruzione “ Quali sono i caratteri del paesaggio comunale?” Il territorio del Comune di Cassinetta di Lugagnano è situato nel settore sud-ovest della provincia di Milano, dal cui capoluogo dista 26 chilometri. Cassinetta di Lugagnano confina a nord-ovest con il Comune di Robecco Sul Naviglio, a nord-est con Corbetta, a est con Albairate e a sud con il Comune di Abbiategrasso. Il territorio comunale, che si estende per circa 340 ettari, ha un’escursione altimetrica complessiva pari a 9 metri e risulta compreso tra i 120 e i 129 metri sul livello del mare. Provincia di Milano e localizzazione del Comune di Cassinetta di Lugagnano – PTCP Provincia di Milano 14 Il reticolo idrico principale è caratterizzato dal Naviglio Grande cha attraversa tutto il territorio comunale in direzione nord ovest – sud est. Il territorio Comunale di Cassinetta di Lugagnano e il sistema delle acque Il reticolo minore è costituito invece da un ricco insieme di rogge, canali di irrigazione e fontanili tra cui la roggia Visconta e la roggia Biraga prossime al corso del Naviglio, la roggia Clari a est e il sistema del Cavo Calvi e dei fontanili Piatti e Varesio a ovest. Al limite nord del confine comunale tra Cassinetta e Robecco si trova la roggia Soncina classificata dal PTCP come corso d’acqua tra i più importanti compresi nell’elenco 2 di cui all’art. 46 delle NTA del PTCP. La roggia Biraga nel centro storico La roggia Visconta vicino a cascina Piatti Il Comune fa parte del Consorzio Parco Lombardo della Valle del Ticino, che ha un'estensione di circa 90.000 ettari distribuiti lungo l'asta fluviale del Fiume Ticino ed include il territorio di quarantasette comuni appartenenti rispettivamente alle province di Milano, Varese e Pavia. L'istituzione del Parco risale al 1974, quando in attuazione della legge regionale 9/1/74, n. 2. ne sono stati definiti i confini e la struttura amministrativa, mentre nel 1980 è stato approvato con una legge della Regione Lombardia lo strumento di programmazione che ha consentito gli interventi di pianificazione e gestione del territorio: il 15 Piano Territoriale di Coordinamento, attraverso il quale l'intera area sottoposta a tutela viene indirizzata verso un modello di sviluppo eco compatibile. Estratto dal Piano Territoriale di Coordinamento del Parco Regionale della Valle del Ticino Oggi il collegamento con il territorio è assicurato a nord dalla S.S. n.11 Padana