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AccitdPmi8 Urbense nV,C;OA , ARCHIVIO ·....-·~-le·i l-. .---------------- Storia e folklore nel Monferrato di Giuseppe Ferraro, carpenetese Atti del convegno Carpeneto, 27 maggio 2006 a cura di LUCIA BARBA e EDIUO RICCARDINI Carpeneto, 2007 • "'REGIONE t _PIEMONTE Comune di Provincia di Accademia •Carpeneto Alessandria Urbense Memorie dell'Accademia Urbense nuova serie n. 75 Collana diretta da Alessandro Laguzzi Comitato organizzativo Matteo Barba Maria Rosa Bezzi Gian Paolo Caneva Maurizio Chiabrera Don Paolino Siri Volume edito per intervento del Comune di Carpeneto e della Provincia di Alessandria In copertina: Piazza del Municipio (foto di Andrea Repetto) CARLO MASSIMILIANO OLIVIERI Sindaco di Carpeneto Con molto piacere presento questo volume, frutto di studi attenti e preci se ricerche rivolte all'opera di Giuseppe Ferraro, figlio illustre di Carpeneto; lo presento a nome mio e, naturalmente, dell' Amministrazione Comunale, che ho l'onore di presiedere. Giuseppe Ferraro (1845-1907), nato e cresciuto a Carpeneto, ha sempre mantenuto, nel corso della sua vita, un rapporto di intenso affetto per il suo paese natale. Fin dagli inizi della sua carriera letteraria lo studioso carpene tese, compiuti gli studi universitari a Pisa, ha focalizzato sul suo paese gran parte delle proprie ricerche con lo studio del dialetto, dei canti, dei proverbi, della botanica, della farmacopea, del folk1ore, fornendo un ritratto comples sivo del paese, affettuoso e composito. L'opera di Giuseppe Ferraro, vasta ed eterogenea, appare non ordinata né tanto meno sistemata in un archivio di famiglia o istituzionale; per ciò ha risentito, nel tempo, di una situazione di precarietà che ha provocato saltua rietà e disomogeneità di interventi quando, non anche, silenzio e dispersione. Per ciò questi Atti, che il Comune di Carpeneto ha pubblicato, con il con tributo della provincia di Alessandria, giungono veramente propizi a risve gliare l'interesse per uno studioso la cui opera, a distanza di un secolo, appa re di grande interesse in quanto viene ad offrire, se pur con i riconosciuti limi ti, una vera miniera di notizie, osservazioni, riflessioni, puntualizzazioni non solo su Carpeneto ma, estensivamente su tutto il Monferrato. E questo in un momento in cui il Monferrato, forse più consapevole del suo glorioso passa to caduto nell'oblio per troppo tempo, cerca un doveroso riposizionamento storico. Giuseppe Ferraro non è storico rigoroso, non è neppure uno storico, a rigor del termine, ma certo è un raccoglitore e ricercatore appassionato di quanto il territorio gli offre in un'Italia, che ha appena conosciuto l'unifica zione e cerca un amalgama nel "sapere del popolo", consapevole che, nel corso dei secoli di divisione politica, il collante che ha unito, al di là delle discordie municipali, è stato il sapere diffuso e multiforme delle classi subal teme. Questi Atti, inerenti il Convegno svoltosi a Carpeneto il 27 Maggio 2006 dal titolo "Storia e folclore nel Monferrato di Giuseppe Ferraro, carpenete se", si propongono come un contributo ad una più approfondita e sistematica 3 conoscenza dell'opera di Ferraro, di cui molto resta ancora da studiare e risi stemare. Infatti lo spirito che ha animato prima il Convegno ed ora la pubblicazio ne degli Atti non era solo quello, per altro validissimo, di mettere in luce alcu ni aspetti della letteratura dell'autore carpenetese, ma di suscitare un interes se costante capace di sviluppare iniziative atte a tenere vivo il ricordo di un personaggio di grande spessore culturale ed umano qual è, a pieno titolo, Giuseppe Ferraro. La ipotizzata traslazione della salma da Massa Carrara, dove lo studioso morì cent'anni or sono, a Carpeneto, l'intitolazione di una via del paese, il prossimo convegno di Giugno in occasione del centenario della morte voglio no essere le prime tracce di questo itinerario di memoria e conoscenza. Questo recupero di memoria è stato reso possibile da coloro che, a vario titolo, si sono adoperati prima per la riuscita del Convegno ed ora della pub blicazione degli Atti. Ad essi va il mio grazie e, in modo particolare mi sento di ringraziare Lucia Barba, Silvio Spanò, i Relatori e tutti coloro che, con il loro impegno disinteressato, la loro preparazione, il loro gusto per la ricerca, il loro giova nile entusiasmo hanno reso possibile questa bella "avventura" culturale. 4 MARIA RITA ROSSA Assessore alla Cultura della Provincia di Alessandria TI primo centenario della morte di Giuseppe Ferraro, lo studioso di Carpeneto d'Acqui che più di tutti ha fatto conoscere in campo etnografico le tradizioni popolari del Monferrato, oltre al fondamentale approfondimento degli aspetti scientifici e divulgativi sulla figura del demologo monferrino, suggerisce alcune considerazioni riguardanti il governo del territorio. La Provincia di Alessandria ha tra gli obiettivi primari la realizzazione di sinergie tra Cultura e Turismo, un binomio in grado di promuovere un'im magine coordinata dell' eterogenea realtà alessandrina. C'è una Italia "minore", nel senso di meno visibile, nella quale si inscrive il nostro territorio, con una ricchezza diffusa di beni storici, artistici e ambientali che non è ancora pienamente conosciuta e ha scarse occasioni di frequentazione. Si tratta di intercettare una forte domanda di turismo che ha curiosità, voglia di approfondire realtà solo apparentemente marginali, fuori dai circui ti più consolidati del turismo dei grandi numeri e dei pacchetti preconfezio nati. La provincia di Alessandria si candida, con la sua storia, il suo paesaggio, i suoi prodotti, ma anche con le sue suggestioni culturali, fatte di una vera e propria rete di figure di primo piano nel mondo della cultura, a giocare un ruolo inedito e originale nel turismo culturale, con la consapevolezza che questa rappresenti una delle vie della crescita anche civile del nostro Paese. Un'idea in cantiere è quella degli ateliers degli artisti, un percorso che pre veda la visita a Volpedo passando dallo studio di Pellizza, una tappa a Rosignano per vedere la Colma immortalata da Morbelli, Bistagno e la gipso teca di Monteverde, Casale e il simbolismo europeo di Bistolfi, il paesaggio tra Bormida e Tanaro del crepuscolare Cino Bozzetti, le colline di Lu di Luigi Onetti, sino ad arrivare alla terrazza di Altavilla di Mondino ... senza darci un limite perché al gusto della scoperta non dobbiamo mettere ostacoli. 5 GIANFRANCO COMAscm Assessore al Bilancio - Finanze e Pianificazione Territoriale della Provincia di Alessandria La valorizzazione del territorio non può prescindere dalla storia e dalla cultura del territorio stesso, ed è per me un grande piacere congratularmi con chi si è adoperato per la pubblicazione di questo volume, che presenta gli Atti del Convegno su Giuseppe Ferraro, tenutosi un anno fa a Carpeneto con gran de partecipazione di studiosi e pubblico. Non solo per la carica istituzionale che ricopro ma soprattutto per la mia appartenenza alle colline del Monferrato Ovadese ed Acquese sento di condividere pienamente l'interesse e la curiosità che un personaggio come Giuseppe Ferraro, vero cantore e testimone del Monferrato, non può che suscitare. Voglio ricordare i due Convegni storici tenutisi a Trisobbio, paese vicino di cui sono stato Sindaco per un ventennio, con relativi Atti pubblicati nel 2002 e 2006, che volevano essere d'impulso per l'approfondimento e la conoscenza del patrimonio culturale e storico del nostro territorio. L'attuale tendenza a conservare e rivalutare dialetti, tradizioni, feste religiose e laiche, canti, musiche popolari, erboristeria, peculiarità gastronomiche, giochi, pro verbi, antiche pratiche sportive mira non a creare loealismi forzati e fuori del tempo, bensì a rafforzare senso di identità e di appartenenza. Essere cittadini del mondo senza mai dimenticare le proprie origini. Va considerata la rilevanza del valore pratico che la cultura del territorio e sul territorio è venuta assumendo negli ultimi anni, infatti è ormai unanime mente riconosciuto che, nella mappa dei desideri, il turismo si è spostato dalla vacanza all'esperienza: la scoperta del territorio, la possibilità di colti vare i propri interessi culturali, sportivi, ricreativi sono i valori emergenti. In questo senso una rivisitazione attenta, rigorosa e non estemporanea della cultura del territorio e dei suoi più illustri rappresentanti diventa obiet tivo di una politica che mira a dare alla cultura il giusto peso e valore, che sempre più la nostra Provincia cerca di attuare. Per ciò iniziative come questa meritano certamente di essere apprezzate soprattutto quando, come in questo caso, gli argomenti sono godibili alla lettura, rigorosi nei contenuti, capaci di suscitare interesse e approfondimenti ulteriori. La pubblicazione di questi Atti conclude nel migliore dei modi il conve gno "Storia e folklore nel Monferrato di Giuseppe Ferraro, carpenetese", tenutosi il 27 Maggio 2006, importante per Carpeneto, il territorio limitrofo e la Provincia di Alessandria, reso possibile dalla dedizione e dallo studio di illustri ricercatori a cui vanno i miei più sentiti apprezzamenti. 6 ALESSANDRO REPETIO Presidente della Provincia di Genova La pubblicazione degli atti del Convegno su Giuseppe Ferraro avviene nel centenario della sua morte ma sarebbe riduttivo collocarla e valutarla nel l'ambito di un mero, anche se prezioso e doveroso, adempimento celebrati vo. In realtà questa raccolta è, nella varietà degli interventi proposti, molto di più. Innanzitutto è la testimonianza collettiva, emersa dal