Questura Di Salerno
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Ministero dei Beni delle Attività Culturali e del Turismo Archivio di Stato Salerno QUESTURA DI SALERNO BUSTE 1 – 381 (1948-1957) Inventario Primo versamento A cura di Renato Dentoni Litta Con la collaborazione di Andrea Perciato Inv.n.38.2 2 Introduzione Lo stato unitario con 1. 20 marzo 1865, n. 2248, recepì l’organizzazione della polizia già sperimentata nel regno sabaudo, ponendo amministrativamente la pubblica sicurezza alle dipendenze del Ministero dell'interno e, a livello provinciale, della prefettura con le sue dipendenze circondariali, costituite dalle sottoprefetture. I servizi di polizia veri e propri erano svolti dagli ufficiali di pubblica sicurezza e dagli agenti di pubblica sicurezza. Nelle città superiori a sessantamila abitanti fu prevista l'istituzione degli uffici di questura: in tali casi il questore, pur dipendendo sempre dal prefetto, aveva nel proprio circondario gli stessi poteri di un sottoprefetto. Nel 1907, con r.d. 31 agosto 1907 n.690, fu approvato un nuovo testo unico della legge sugli ufficiali e gli agenti di pubblica sicurezza, nel quale si afferma che gli uffici provinciali e circondariali di pubblica sicurezza fanno parte, rispettivamente, degli uffici di prefettura e sottoprefettura e che gli ufficiali di pubblica sicurezza (dagli ispettori generali ai delegati) dirigono il servizio di polizia sotto la dipendenza dell'autorità politica . Un'importante innovazione si riscontrò nel r.d.l. 14 aprile 1927, n. 593 che, a seguito della soppressione delle sottoprefetture avvenuta con r.d.l. 2 gennaio 1927, n. 1, riformò l'ordinamento dell’autorità di pubblica sicurezza. Con tale provvedimento, infatti, essa venne distinta in provinciale e locale, eliminando quella circondariale. Venne precisato, altresì, che le attribuzioni dell'autorità provinciale sono esercitate dal prefetto e dal questore e che quest'ultimo, oltre ad essere autorità locale nel comune capoluogo, esercita nella provincia le attribuzioni già demandate alla soppressa sottoprefettura. Nel testo unico delle leggi di pubblica sicurezza del 1931 e nel relativo regolamento, il descritto ordinamento viene recepito con la ulteriore precisazione che il questore ha la direzione tecnica di tutti i servizi di polizia e di ordine pubblico nella provincia, pur restando alle dipendenze del prefetto. Coerentemente la questura, pur avendo già una propria strutturazione interna, rimane sempre l'ufficio provinciale di pubblica sicurezza, organicamente inserito nella prefettura. Negli anni che precedono la riforma del 1981, il questore, anche se sotto l'egida formale del prefetto, obiettivamente dispone di un proprio spazio decisionale ed operativo, tale da consentirgli di esprimere, nell'esercizio quotidiano della funzione, una sua autonoma presenza e soggettività nell'ambito provinciale. L'art. 14 1. n. 121/1981, invece, distingue nettamente la posizione del questore rispetto a quella del prefetto non prevedendone più la dipendenza gerarchica, conferendo al questore un ruolo autonomo con specifiche 3 competenze e responsabilità. La legge n. 121 del 1981 ha articolato definitivamente la questura come un ufficio indipendente, dotato di un proprio ambito di attività, non riportabile ad un organo maggiore: assolve compiti di direzione e organizzazione dei servizi operativi, nonché le funzioni attribuite dalle leggi e dai regolamenti vigenti (art. 32 comma 1). L'organizzazione della questura è demandata al Ministro dell'interno il quale con proprio decreto ne stabilisce l'articolazione interna e le dotazioni di personale e mezzi (art. 31 comma 1 n. 2). Sino all'entrata in vigore della 1. n. 121/1981, la questura è stata strutturata secondo il modello tradizionale, e più precisamente nella divisione prima (gabinetto), nella divisione seconda (polizia giudiziaria), nella divisione terza (polizia amministrativa). Pur non trascurando tale impostazione, la nuova strutturazione razionalizza e potenzia l'assetto interno della questura, tenuto conto dell'avvenuto inglobamento in essa delle competenze, del personale e dei mezzi del disciolto corpo delle guardie di pubblica sicurezza. Per tutti gli uffici delle specialità di polizia, operanti nella provincia, la questura costituisce il necessario punto di riferimento per le questioni concernenti l'ordine e la sicurezza pubblica. Ad essa comunque fanno capo direttamente i commissariati ed i posti di polizia (art. 32 comma 2). I primi sono diretti da funzionari della polizia di Stato, i quali nei comuni non capoluoghi di provincia rappresentano l'autorità locale di pubblica sicurezza (art. 15 comma 1); i secondi sono diretti da operatori di qualifica inferiore. L'istituzione e l'ordinamento dei commissariati spetta al Ministro dell'interno (art. 31 comma 1 n. 4), mentre quella dei posti di polizia al Capo della polizia (art. 31 comma I n. 5), in ambedue i casi sentite le autorità provinciali di pubblica sicurezza. L'ambito delle attività, fissato in prevalenza dal t.u. p.s., è del più vario contenuto e riguarda l'identificazione delle persone, le riunioni in luogo pubblico, le armi, gli esplosivi, le attività pericolose, gli stranieri, l'espatrio, ecc, ed alcune attività commerciali e industriali, quali le agenzie pubbliche di affari, il commercio di preziosi, ecc. Esiste, poi, una competenza particolare relativa al controllo delle persone ritenute socialmente pericolose, che consente l'emissione o l'attivazione di provvedimenti che incidono sulla libertà personale (cosiddette misure di pre- venzione), disciplinata anche dalla recente legislazione antimafia. L'organizzazione dell'archivio della Questura risale ad una circolare ministeriale del 1° dicembre 1931, n. 10.10083 D, che introdusse un titolario organizzato in categorie, alcune delle quali definite "permanenti", cioè relative ad atti da conservare illimitatamente e, quindi destinate ad essere versate all'Archivio di Stato competente per territorio. Per quanto riguarda l’archivio della Questura di Salerno la documentazione versata risale al 1949, in quanto per la precedente andò dispersa, dopo il 4 settembre 1943, a seguito dell’occupazione da parte delle forze armate alleate che stabilirono nell’edificio il proprio quartier generale. La documentazione superstite, oggetto del primo versamento, riguarda essenzialmente l’attività di polizia giudiziaria ed è stata organizzata per categorie in ordine cronologico, indicando per ogni fascicolo gli estremi alfabetici o numerici degli atti contenuti all’interno della singola unità archivistica. Salerno, dicembre 2016 Renato Dentoni Litta 5 6 Inventario 7 8 Busta F.lo Oggetto Categoria: 17 bis Malati di mente intossicati e mendicanti (dall'art. 153 al 156 del testo unico) 1949 Infotuni, decessi, lesioni accidentali 46 1 Abate Antonio/Buonocore Costabile 1950 Infortuni, decessi, lesioni accidentali 84 1 Solimeo Carmine/Zoccoli Michele 73 1 Quaranta Carmine/Sirica Alfonso 64 1 Gonnella Biagio/Mosca Concetta 75 2 Mascia Mariano/Pastorino Antonio 65 1 Daniele Attilio/Gizzo Assunta 57 1 Cagnozzo Maria/Cuzzocrea Maria 63 1 Daniele Attilio/Gizzo Assunta Suicidi e tentati suicidi 53 2 Alfieri Anna/Vetrano Giuseppe Categoria: A Delitti contro la personalità dello Stato 1956 Denuncia per apologia del fascismo 297 3 Rossi Pietro Denuncia per apologia del fascismo 1957 Vilipendio 353 1 Iervolino Emilio/Campo Profughi Pontecagnano Pontecagnano - Campo Profughi 9 Busta F.lo Oggetto Categoria: B Delitti contro la pubblica amministrazione 1948 Oltraggio 2 4 Abate Salvatore/della Vista Arturo 1950 Oltraggio, peculato, violenza 51 3 Abate Salvatore/Tartaglione Ernesto 1951 Oltraggio, resistenza, corruzione, violenza 105 1 Abate Giuseppe/Strano Francesco 1952 Oltraggio, calunnia, associazione a delinquere 132 1 Abate Giuseppe/Annunziata Gaetano/Casalvelino Casalvelino 1953 Minacce, oltraggi, resistenza 177 1 Arcieri Benito/Zitoli Leonardo 1954 Oltraggio, concussione 199 3 (d') Alessio Carmine/Vitale Giuseppe 1955 Resistenza, oltraggio a pubblico ufficiale 243 3 Altavilla Silentina/Verdecanna Eduardo Altavilla Silentina 1956 Oltraggio, minacce, malversazione 297 3 Abate Giuseppe/Vitiello Carlo 1957 Oltraggio, resistenza, concussione, peculato 10 Busta F.lo Oggetto 353 2 Angelone Maria/Zottoli Gerardo Categoria: C Delitti contro la pubblica amministrazione 1948 Rapine 10 3 Rescigno Giuseppe 1950 Simulazione reato 92 2 Malafonte Salvatore/Marino Maria 1951 Calunnia, falsa testimonianza 105 2 Barone Angelo/(de) Vivo Domenica 1954 Calunnia 199 3 Abate Giuseppe/Visconti Berniero 1956 Calunnie, diffamazione 297 3 Garofalo Giusto/Vitale Maria Categoria: E Delitti contro l'ordine pubblico 1948 Manifestazione sediziosa 10 4 Pontecagnano Pontecagnano 1950 Associazione a delinquere 92 3 Agro Nocerino/Postiglione/Pagani Agro Nocerino/Postiglione/Pagani 1951 Associazione a delinquere, manifestazione sediziosa, falso in atto pubblico 11 Busta F.lo Oggetto 105 3 Castel San Giorgio/Salerno Michele Castel San Giorgio 1954 Associazione a delinquere 199 4 Agro Nocerino/Salerno Agro Nocerino/Salerno 1956 Associazione a delinquere 299 2 Associazioni per delinquere/Manzioone Leone ed altri Categoria: F Delitti contro l'incolumità pubblica 1948 Incendi 10 2 D'Alessio Mario/Viola Letizia 1950 Incendi 68 2 Accarino Rosario/(de)Vivo Celestino 1951 Incendi 100 2 Allegri Silvano/Zirpoli Giuseppe 1953 Incendi 177 1 Agropoli/Vitali Giovanni Agropoli 1955 Incendi 261 1 Alario Michele/Vitale Michele 1956 Incendi 299 2 Abate Donato/Vitelli Arturo 1957 12 Busta F.lo Oggetto Incendi 347 1 Acerno (incendi boschivi)/Zucca Luigi Acerno - incendi boschivi Categoria: