POLITICA INTERNA H discorso del presidente del Consiglio alla Camera L'uscita del Pri liquidata come un semplice disguido «Non concordanze hanno fatto rientrare il mio programma sulle istituzioni ci sarà un confronto culturale... » «Andreotti: «Andremo avanti lo stesso» «La Malfa ci ha lasciati per una dissonanza conclusiva» Trentasette cartelle per dire che il più importante è restare. Andreotti VII ha debuttato ieri alla Camera: 50 minuti, 4 emergenze (istituzioni, finanza pubbli­ Non c'è stato neanche ca, criminalità, pubblica amministrazione), tante Ma è subito lite tra i de preoccupazioni elettorali. Sulle istituzioni, viste le •i ROMA. Il malessere che serpeggia all'Interno del gruppo de­ «non concordanze», si ripiega su un ampio confron­ lo spogliarello mocristiano per lo strappo con I repubblicani e per come e stato to «in ambienti culturali e accademici»... Mentre il risolto il problema del sottosegretari, si è espresso ieri sera nel­ Pri, caduto strada facendo, è solo una «dissonanza». l'assemblea del gruppo democristiano presieduta da Cava alla di Staiti di Cuddia presenza di Andreotti (che pero è andato via subito dopo I primi Interventi) e del segretario Forlani. Molto duro, in particolare. Il discorso di il quale ha criticato sia la segretena ANTONIO DEL GIUDICE del partito che il presidente del consiglio per come si e conclusa NADIA TARANTINI la crisi di governo. «Avevo scritto una lettera al segretario - ha det­ •*• ROMA. Tutti gli occhi so­ bardata. Se nelle opposizioni to Colombo - ma il segretario non legge e non risponde e allora •i ROMA. A Cossiga e ai so­ fossi stato io l'impaccio, non quel che penso glielo dico a voce». Colombo ha parlato quindi di cialisti: «È comunque difficile avrei esitato un momento a no per l'onorevole Giorgio La serpeggia un brusio di indi­ mancanza di Iniziativa del partito per il recupero del Pri, ha defi­ immaginare che le correzioni mettermi da parte. Ma cosi' • Malfa. Chissà come reagirà al gnazione, nella maggioranza nito «grave quel che è successo» ed ha sostenuto che «non si è fat­ e le modifiche alla Costituzio­ ha concluso -non era». «C'è un discorso di . E si affilano tranquillamente i to tutto quello che si doveva fare». A proposito della «fretta» di An­ ne possano essere apportate duplice deficit che ci attana­ chissà che cosa dirà Giulio coltelli per il dopo, che è già dreotti Colombo ha detto che «si poteva anche far aspettare un'o­ senza che, attorno ad esse, si glia», ha esordito il presidente Andreotti al segretario repub­ vicino. lancia ra il capo dello Staro pur di non rompere con il pri». L'ex presi­ sia (ormato un consenso am­ del Consiglio nel suo discorso blicano. E che dice il presi­ occhiatacce e si trastulla col dente del consiglio ha criticato anche il discorso di Andreotti alla pio e duraturo». Ai repubbli­ a Montecitorio: «quello eco­ dente del Consiglio' Niente. telefonino portatile. Vincenzo Camera definendolo minimalista e giudicando «debolissimo» il cani: «Una dissonanza nella nomico-finanziario e quello Liquida la rottura col Pri come Scotti ha lana compunta e at­ programma sul risanamento economico. La «minimizzazione» parte conclusiva della crisi, della sicurezza dei cittadini». una "stonatura". Legge le sue tenta. Cirino Pomicino prende della rottura con 11 pri da parte di Andreotti è stata anche rilevata originata anche dai tempi bre­ Ed economia e giustizia sono 37 cartelle come una messa appuntì. da due deputati della sinistra. Baleslracci e Casali. «C'è' molto vissimi disponibili, ha provo­ stati i capitoli più corposi del detta in fretta. Non indugia a ascolta a braccia conserte con malessere» - ha detto al giornalisti 11 deputato siciliano Nlcotra -. cato la non partecipazione al suo lungo intervento. Ha con­ recriminazioni o a polemiche. lo sguardo altrove. Remo Ga- Lecersi, a sua volta, riferendosi soprattutto alle nomine dei sotto­ governo dei colleghi del parti­ fermato, Andreotti, che il go­ Giulio Andreotti presenta il nuovo oovemo, in alto durante la relazione del presidente del Consiglio Sa che sta camminando suiie spari è concentrato su un fo­ segretari ha detto «più che di malumori parlerei di leggere dispia­ to repubblicano». A tutti: «Il verno cercherà di fare quella uova. Tira dritto, chi c'è c'è. E' glio bianco. Rino Formica ha cerne*. che appare la più clamorosa contranato, Andreotti. e pre­ la faccia perplessa. Giorgio La mondo è cambiato radical­ riforma costituzionale, alme­ mente nel volgere di pochi no per quello scorcio di legi­ altezza (servizi), in una non drà il futuro Parlamento, «sal­ «una manifestazione preoccu­ senta con frugalità il suo setti­ Malia aspetta la bordata che anni... il bello è vivere per assi­ slatura: «assicurare scadenze meglio precisata «non concor­ vo opportunità che emerges­ pante, il fenomeno dei parti­ mo governo. Montecitorio è non arriva, e questo ha un ef­ stere a questi cambiamenti e tassative ai tempi di approva­ renza» con l'ufficio del com­ sero in senso diverso». Nel colarismi locali», e c'è «un sin­ una Santabarbara, che può fetto ancora peggiore. Cava, cooperare». In 37 cartelle (e zione o di voto contrario dei missario antimafia. Ha indica­ frattempo, si potrà tenere «un tomo altrettanto allarmante, saltare da un momento all'al­ Forlani e De Mita siedono vici­ sei omissis, frasi autocensura­ decreti legge e non consentire to nel Procuratore generale ampio confronto anche in l'ampliamento dell'astensio­ tro. La Malfa freme come un ni ed è come se si controllas­ te forse perché troppo esplici­ aggiunte o modifiche ai testi della Corte di Cassazione il ambienti culturali e accade- ne nelle elezioni politiche». Ai puledro al morso. Craxi si sero a vicenda. Su quel banco te) Giulio Andreotti ha ieri ri­ sottoposti al vaglio parlamen­ terminale di collegamento per mici».Accontentiamoci, sem­ suoi potenziali elettori propo­ gonfia e si sgonfia come una si apre il congresso democri­ proposto al Parlamento e al tare». Tutto per impedire, ha le inchieste «parallele», volano bra quindi suggerire, se riusci­ ne un'amara ricetta economi­ rana. Forlani è il solito pesce stiano. Paese la sua filosofia della so­ aggiunto con una forma di au­ per evitare «screditanti conflit­ remo a portare a casa prima ca (nuove tasse, privatizza­ lesso. Mamml ha Tana di un Andreotti legge le «.uè sche­ DIARIO pravvivenza. tocoscienza, il «pluridecenna- ti di magistrati di differenti uffi­ delle elezioni la nforma del bi­ zione dei beni mobili e immo­ cane bastonato ma pronto a dine e si avvia alla conclusio­ mordere. 11 presidente del ne con la rapidità di chi ha un Cadute le riforme istituzio­ le abuso di uno strumento che ci». Ha di nuovo esaltato l'im­ cameralismo e delle regioni. E bili dello Stato, tetto ai con­ DELPALAZZO la Costituzione limita ai casi di portanza dei prefetti e della cominciando subito, intanto, tratti, 12.000 miliardi da repe­ Consiglio li scruta ma fa finta appuntamento al quale non nali, per il resto non si é disco­ neceessità ed urgenza». Idem di nulla. Biascica la sua lita­ può mancare. Cinquanta mi­ stato dalle «schede» program­ legge antidroga, e assicurato a a differire 11 referendum sulle rire subito), e una contropar­ GIANFRANCO per la manovra finanziaria «ri­ che il 1991 preferenze, di cui proprio ieri tita incerta: «rinvigorire nia, e per alleggerire la tensio­ nuti passano velocemente. Gli matiche. Ha snobbato un po' conoscendo al governo la re­ ne scambia qualche battuta applausi di rito non cambiano PASQUINO troppo con I repubblicani. potrà essere proclamato «an­ il consiglio dei ministri aveva l'azione programmatica», «in­ sponsabilità ultima» sul bilan­ no della giustizia». «Non con­ fissato la data (9 giugno). serire l'Italia nella realtà euro­ con l'opposizione di sinistra. di una virgola il clima in sala. Tanto che tre ore dopo, con la cio. Su mafia e giustizia, An­ Un paio di smorte interru­ Poi, via, tutti di corsa nel tran­ sua capacità di correggere se cordanze», dice ancora Giulio Le prossime elezioni politi­ pea», «un ampio confronto» dreotti ha ripetuto le proposte Andreotti riducendo a cosa da zioni. Una sola uscita di spiri­ satlantico a commentare con stesso ha fatto dettare alle contenute nelle schede, inclu­ che, i rìschi del «leghismo» e sulle riforme. Per la prima vol­ poco il trambusto da cui è na­ ta da moltissimi anni, lo ha to. Dice il presidente che «il battute e battutacce. De Mita agenzie il suo intervento alla dendo anche la polizia muni­ della disgregazione politica di mondo sta cambiando rapi­ centellina il suo pensiero ai fe­ riunione del gruppo de: «Sono cipale tra le forze dell'ordine to il suo stesso governo, han­ Intere zone del paese sono percorso un dubbio: di essere no impedito di «fissare» già in accusato di «genericità», «di ri­ damente...». Dai banchi parte delissimi che lo accompagna­ Del perder tempo amareggiato come e più di al­ state la preoccupazione laten­ uno scontato «solo tu non no su e giù. Oscar Mamml rac­ questa legislatura un'inonda­ petere cose udite, di manife­ tri per la dissociazione dei re­ ' da coalizzare e coordinare te di tutto l'intervento di Giulio cambi». Replica perfettamen­ coglie una stretta di mano di pubblicani -dal nuovo gover­ to» per dare al primo biennio ' Andreotti. Ha detto ai suol ri­ stare una certa povertà della contro la-mafia, Ha ribadito della prossima i poteri le rifor­ nostra fantasia e nello stesso te «ndreottiana: «Il bello è vi­ solidarietà da Vittorio Sbar­ no... in tutti i momenti della "l'Intenzioneidei suo governo dotti alleati di governo di darsi vere a lungo e assistere a que­ della La Malfa, preso d'assal­ mentre tramonta mia vita politica mi sono tro­ r me costituzionali. Cosi, sog­ da fare -almeno un po'- per­ tempo, scarsa incisività di di ,attrtt>otre nuovi :poteri giunge, ho dovuto far «rientra- un'azione dispersa ' 'dietro sti cambiamenti, per poter to dai giornalisti, allunga il vato dalla stessa parte...!» au­ ' straordinari di coordinamento ché nella gente alberga cooperare». • «conto» a carico di Andreotti guro che la vicenda attuale ' re il mio programma in propo­ «un'ansia di semplificare le troppi rivoli». Forse il tempo ' antimafia al Comitato Intermi­ sito». In altre parole, se la ve­ passa anche per Giulio. Per il resto, un discorso gri­ Si fanno festa Mancini e Ma- ilSvecchiò regime non crei strascichi gravi...se nisteriale per l'ordine e la si- procedure», perché si allarga gio e senza svolazzi. Una let­ caluso, vecchi leoni del rifor­ tura a saltelli del testo scritto. mismo meridionale. Natta re­ Una faticosa lista della spesa, sta sdraiato in poltrona con i M Finalmente questo rabberciato governo si presenta al scorsa con l'aria della mas­ piedi allungati sul tavolino. Il giudizio del Parlamento. È un Parlamento a metà mogio per saia costretta da una vita alla gigante Craxi prende sotto fi trattamento che gli e «tato riservato prima e durante tutta la stessa corvée. Che cosa obiet­ braccio il piccolo Vizzini. crisi, a metà sollevato poiché le elezioni anticipate sono tare a un uomo che dal 72 ha Nessuno ricorda più il di­ quanto meno rinviate e forse si giungerà addirittura a fine le­ Il Pri è duro ma pensa all'astensione presentato sette governi, con scorso programmatico. I gior­ gislatura. Ma esistono molti casi nei quali le soluzioni sono ie stesse parole, mentre il pae­ nalisti si sguinzagliano a cac­ peggiori dei mali. Certo se II male è, come e leci» suggerire, dichiarazione di voto dopo la ca». E infine: «Noi lo giudiche­ Gunnella - racconta uno dei se è cambiato in meglio e in cia di battute ad effetto. Una la stessa alleanza di pentapartito o quasi, alloro questo go­ La Malfa: «Altro che dissonanza replica di Andreotti, vuole che remo dai fatti. Il primo fatto è presenti - convengono: «A peggio? Ci sarebbe molto da giornata cosi dimessa non dà verno non fornirà nessuna soluzione. Se II malo è la sottile l'edera si mostri in pubblico che sono aumentati i sottose­ questo punto, meglio l'asten­ obiettare. E Andreotti, che lo pane, se non arriva una meta­ crisi che corrode le istituzioni italiane, questo governo con­ Andreotti ha preso una stecca» unita e compatta. Il dilemma è: gretari: come si fa a dire che si sione». C'è poi una terza opi­ sa, para la botta: i problemi fora di Craxi. Una di quelle fessa di non essere in nessun modo in grado di prospettare annuncio di astensione, oppu­ vuol limitare la spesa pubblica, nione: Guido Martino, di Cu­ sono sempre gli stessi? E allo­ straordinarie imitazioni della soluzioni valide. Se il male è la perenne instabilità delie coa­ Battaglia: «Meglio l'opposizione» re opposizione secca al Giulio se tanto per cominciare la si neo, capelli bianchi e pizzetto ra ce ne inventiamo altri sol­ Sibilla Cumana, che il leader lizioni di governo e lo scioglimento anticipato delle legisla­ VII? Un dilemma non dramma­ incrementa? E poi, Andreotti garibaldino, chiede che si voti tanto per il gusto del nuovo? socialista usa spesso a mag­ ture, allora questo governo si presenta come il classino pan­ Domani riuniti deputati e senatori tico, giurano i repubblicani. mi aveva detto martedì scorso a favore del programma, «ma Un sofisma per tirare a cam­ gior gloria dei craxologi. Ma il nicello. «Anzi -specifica il segretario - che non intendeva aumentare per sconfessare platealmente pare, ovviamente. Non una ri­ capo non parla, e forzare il Come al solito, il presidente del Consiglio ha stilato la sua C'è chi dice: «Un sì, per protesta» fra le due cose che differenza di due il numero dei ministri: Andreotti». Resta isolato, e di­ sposta seria alle questioni che suo silenzio è operazione dettagliata e puntigliosa lista della spesa: le coso da fare nel c'è? In Parlamento importa chi anzi, che non se lo sognava ce: «Mi adeguerò alle decisioni cigli stesso pone. troppo ardita anche per gli prossimo anno che sono, per lo più, l'elenco delle inadem­ vota a favore e chi no». - proprio». del partito». Giulio Andreotti si compor­ acrobati della politica. De Mi­ ta come il padrone di casa, ta non concede troppo alle pienze di tutti I precedenti governi. Cosicché, ne risulta sem­ VITTORIO RAQONE . Al momento, quel che Inte­ Nella riunione del gruppo, Alla fine, il gruppo rilascia plificato il compito di chi volesse formulare un giudizio sen­ ressa al Pri è far comprendere poco dopo, La Malfa ascolta le come uno che la Camera l'ha curiosità. Non c'è gioco. Si un comunicato che non scio­ «ostruita», ma paria come un può soltanto arguire che, per za preconcetti. I governi si valutano anzitutto per la loro • ROMA. Alle 17,15 Giorgio putati dell'edera ha colto be­ agli elettori che con un gover­ varie opinioni. A chiedere un glie il dubbio: «Le determina­ composizione e per le modalità con le quali si sonoformati. no nato sullo sfregio, e con un passaggio netto e visibile al­ marziano capitato per caso. molivi opposti, la De e il Psi La Malfa siede al grande tavolo nissimo l'addio di Andreotti, l'opposizione si alzano in due: zioni finali sul voto di fiducia - Disegna un paese allo sfascio. non si fidano completamente Questa farsa di aprile ha evidenziato che il minimo comune del gruppo repubblicano alla anche se ai giornalisti La Malfa presidente del Consiglio «slea­ scegliendo fra astensione e vo­ denominatore è costituito dai posti e dalle risorse disponibili le», non c'è nulla da spartire. Adolfo Battaglia e Italico San­ Fa un elenco impessionanle di Andreotti. Il quale vivrà in Camera. Attorno ci sono I suoi dice: «No, io non ho interpreta­ toro. Già prima, d'altra parte, to contrario - saranno rese no­ di cose negative: criminalità, mezzo a tenaglie che possono e distribuibili, non dal programma. Quanto alle persone, l'o­ deputati. I fedelissimi, come il lo cosi il suo discorso». Duran­ «La gente - ripete La Malfa - te dopo la replica del presi­ norevole Andreotti ci aveva promesso di dare voti ai suol mi­ capisce che abbiamo subito l'ex ministro dell'Industria ave­ servizi, sanità, casa, cultura, chiudersi in qualsiasi momen­ vice-segretario Giorgio Bogi. te la riunione del gruppo, inve­ va tagliato cono: «Noi andiamo dente del Consiglio». ecologia, fisco, turismo. Sem­ to. nistri, bocciandone qualcuno ma non ha mantenuto la pro­ Gli oppositori, come il siciliano ce, qualcuno commenta: «An­ una prepotenza». messa. Ha infatti sostanzialmente confermato in blocco tut­ È per questo che già dopo il all'opposizione». Di mezzo, c'è la riunione bra un'opera aperta dove La faccenda non interessa Aristide Gunnella e il ministro dreotti ha voluto provocarci». con i colleglli senatori, fissata ognuno può aggiungere quel­ ta la squadra, tranne il recupero oramai improcrastinabile •accantonato». Oscar Mamml. discorso di Andreotti, corren­ Gli altri big la pensano diver­ più di tanto Tommaso Staili di della sinistra democristiana e il ricorso al slstena dall'-usa e Giorgio La Malfa, dunque, ri­ do vìa dal Transatlantico, Il se­ samente. Parlano Bogi, Covi, per domani mattina. Anche a lo che vuole. Trenta o trentu­ Cuddia, missino piemontese Tutti e ventuno hanno ancora capitola I fatti e chiede: «Ormai Palazzo Madama la posizione no è la medesima zuppa. Il getta» per i ministri tecnici. Quello che preoccupa di più e nelle orecchie quel passaggio gretario del Pri aveva concen­ Galasso, Castagnetti, Del Pen­ di nobile casata che attende naturalmente la troika economica che potrà dare ancora il governo c'è. Il programma trato tutti i suol strali sull'inossi­ nino. Anche l'ala romagnola. «astensionista» sarà prevedibil­ governo farà quello che potrà solo di vedere spuntante il mi­ finale del discorso di Andreot­ c'è. Bisogna evitare proclami. Ravaglia e De Carolis, propen­ mente assai forte. Spadolini - e come potrà. Finché c'è vita peggiore prova di sé in quest'anno preelettorale. Non e infi­ ti, Il dove II presidente liquida il dabile Giulio. Una sfilza di cri­ nistro . Ha pro­ ne possibile escludere dai giudizio negativo lo stesso presi­ E bisogna evitare anche toni tiche: «Mi sembra uguale al di­ de per l'astensioni. «Una scel­ si racconta - lunedi scorso in c'è speranza. E la lunga vita messo che ci delizierà con distacco del Pri come una «dis­ trionfalistici per la nuova posi­ ta diversa - dicono tutti - ci fa­ Direzione ha votato il docu­ del presidente è garanzia per dente del Consiglio che nei suoi 61S giorni del governo pre­ sonanza», e invita «le opposi­ scorso che fece nei suo terzo uno spogliarello, appena en­ cedente ha mostrato una capacità di guida e di governo in­ zione che abbiamo assunto». Il governo, nel suo quarto, nel rebbe liquidare come schierati mento di maggioranza (stilato tutti. trerà in aula il suo acerrimo zioni» a un rapporto proficuo segretario invita tutti i deputati pregiudizialmente. Meglio de­ da Visentin! e La Malfa) col versamente proporzionale alla sua intensissima presenza «In Parlamento». Finale freddi­ suo quinto governo E anco­ Può darsi che l'assuefazio­ nemico di collegio elettorale. sugli schermi televisivi. a dire chiaramente come va ra: «Andreotti dice che la no­ finire di volta In volta, sulle quale il Pri si dissociava dal ne giochi bruni scherzi. Ma lo Ma Goria sta alla larga. Forse no. Pri considerato già e defini­ spesa la «non-fiducia» del par­ questioni qualificanti come la pentapartito. «Ma sia chiaro - E difficile valutare i governi sulla base delle loro promes­ tivamente dall'altra parte della stra posizione è "dissonante". straziante elenco di disastri avvertito da qualcuno. Il nu­ tito. Quando renderà pubblica Altro che dissonanza. È lui, il finanza pubblica, il nostro at­ avrebbe detto -: lo volo se si­ non sorprende nessuno, in mero non è annullato, è sol­ se, ed e anche un'operazione poco produttiva. Quello che si barricata. L'assemblea dei de­ la decisione finale, con la sua teggiamento». Pure Mamml e gnifica che noi ci asterremo». pud fare pero è valutare i governi sulla base delle loro pre­ tenore, che ha preso una stec­ questa Camera perfettamente tanto rinviato. stazioni. Cosicché è facile pervenire ad un netto giudizio ne­ gativo utilizzando i pochi dati duri e concreti che, sopra e sotto le righe, lo stesso presidente del Consiglio è costretto ad evidenziare. Il debito pubblico è di per sé un indicatore molto concreto del fallimento della politica economeia del pentapartito. I decreti-legge nel loro numero e nella loro rei­ Craxi: «Alla fine un risultato diverso da quello previsto» terazione costituiscono nndicazaione più limpida delle in­ certezze governative e delle divisioni nella maggioranza par­ lamentare. Essi sono, infatti, lo strumento che II governo uti­ ALBERTO LEISS nell'insieme un nsultato diver­ E la De? Scontata la soddi­ possibile «per un disaccordo che il governo non ha rinun­ gn «il Giulio VII è l'incarnazio­ lizza quando non sa che decisione prendere e quando sa so da quello che era presvisto». sfazione di Gava («Questo pro­ su un fatto particolare - attuU- ciato a questa matcna». Il Psdì ne della prima Repubblica e che fra i partiti alleati serpeggia II dissenso ed esistono posi­ ••ROMA. «Per rispetto del fuori misura - dice il segretario Un commento, per la verità, gramma? Cosa mai dovrò pen­ sce Forlani - ma dovevamo per l'uscita dell'Edera espnme della sua cnsi, e dello sfascio zioni differenziate. Infine, il semplice accantonamento delle Parlamento non posso fare di­ socialista - per farlo desiste­ non proprio cristallino. Ma dal sarne, ho contribuito a far­ corrispondere all'esigenza no­ «rincrescimento», ma il capo­ del sistema dei partiti, a cui oc­ riforme istituzionali e il magro bilancio di quella che doveva chiarazioni...ho la tendenza re.,, e non costringermi ad usa­ Psi Andreotti ha ottenuto in au­ lo...») emerge il malumore del marla di dare un governo al gruppo Caria specifica che è corre dare una risposta di de­ essere una legislatura costituente, costituiscono il segnale naturale al turpiloquio...». Con re espressioni da turpiloquio». la applausi convinti: «lo invece vecchio Emilio Colombo («E paese». E ai repubblicani, oltre tutta colpa sua -Facendo fuori mocrazia e diritto». Una com­ chi ce l'ha Bettino Craxi? Con Insomma, un «caso di disinfor­ - afferme Walter Veltroni - una ripetizione un po' stanca.. al suo «rammanco», offre la Mamml - dice gentilmente - il pagine all'acqua Fiuggi» è in­ più drammatico dell'incaqpacità di prendere atto della crisi e non mi trovo d'accordo sulla promessa di «lavorare per re­ Pri si è messo in una posizione di questa forma di governo, nella sua versione formale e nel­ Giulio Andreotti, che ha appe­ mazione giornalistica da ma­ non riesco a vedere un motivo vece la definizione del leader na finito il suo discorso, col nuale». Comunque è un Craxi per applaudire Giulio VII. Do­ collocazione del Pri automati­ cuperare un rapporto di colla­ che peserà profondamente sia di Dp Russo Spena, che allude la sua pratica materiale, crisi alla quale i governi di penta­ camente all'opposizione»), e borazione che è stato impor­ all'interno del partito sia verso partito hanno apportato ingenti contributi. provocatorio titolo de) giornale un po' Imbanzzato quello co­ po Andreotti mi aspettavo che agli «sponsor» di Andreotll di Scalfari («Che governo d'E­ stretto a esprimerai, oltre che parlasse Salandra (primo mi­ di uomini come Mano Segni, tante in tutta la stona demo­ l'opinione pubblica». Scontata Ciarrapico e Berlusconi. Marco Se per uscire dalla crisi bisogna averne la piena consape­ nistro della Destra storica, che si erano battuti per le rifor­ cratica del paese». l'euforia di Vizzini, il socialde­ gitto...»), o coi cronisti che lo su Andreotti, :iu quel titolo del­ me («I grandi temi non vengo­ Pannella, presente a Monteci­ volezza, Andreotti o non l'ha o non la vuole dichiarare; co­ assediano nel Transatlantico, la Repubblica, chiaramente e nd.r.)». E il dirigente del Pds Chissà se La Malfa si conso­ mocratico diventato ministro torio per I occasione, parla di munque, non intende fare nulla per trovare e attuare rimedi ha definito «notarili» le dichia­ no affrontati-). Ci vuole un lerà. Certo dagli altn alleati dell poste e tv per imprevedibi­ a caccia di dichiarazioni? malignamente indirizzato a amico di Cossiga come Zam- le destino, il segretano Cangila una «fotocopia dei sei prece­ Incisivi. Le sue doti gli consentono al massimo di tenere in­ Qualche agenzia più tardi ri­ lui: non era st alo proprio Craxi razioni programmatiche: «San­ •laici» non riceve molti nm- denti Andreotti Spero che an­ sieme un governo, sicuramente non di riformare una Repub­ berlctti per delimre il discorso pianti. Il segretario del Pli Altis­ afferma che il discorso di An­ lancia quelle frasi, e puntuale a liquidare con un «ma quale no di mobilio antico». Però nel programmatico «molto interes­ dreotti è 'equilibrato e conte­ che i discorsi dell'opposizione blica. Potrebbe essere quasi una nemesi se l'uomo più rap­ arriva da Via del Corso una Psi c'è stato anche chi ha riba­ simo si limita a contare sulla non siano fotocopie... » Spro­ rimpasto d'Egitto...» Il tentativo sante», e la diplomazia del se­ «coerenza» dei repubblicani e nuto, pervaso più di operatività presentativo della degenerazione di questa Repubblica fini­ smentita: «Non intendevo nfe- di Andrcottìdi evitare la crisi? E dito il proprio dissenso dalla gretario Forlani per dire che è che di promesse», e si augura fondato in una poltronac'è an­ rà per procedere alla sua sepoltura. Andreotti mira soltanto gestione di questa crisi voluta sul loro appoggio programma­ rirmi alla posizione del presi­ adesso è soddisfatto di questo •un programma tutt'altro che tico. Per il resto dice che il pro­ «compattezza» di fronte all'e­ che l'ex segratrio del Pei Ales­ a procrastinare i tempi. Non è detto che non vi riesca. Men­ dente del Consiglio , che ap­ governicchio zoppo? «Quel ti­ da Craxi: «E un governo - ha sbiadito». Sarebbe anzi «di gramma di Andreotti va «affi­ lettorato. sandro Natta. «Andreotti? - di­ tre sullo sfondo si annuncia il tramondo di un regime, non si provo, e domani (cioè oggi tolo non lo condivido - osser­ detto - che ce ridacchiando - solo un ge­ grande importanza» sul piano nato». Ma non sa nascondere Le opposizioni, naturalmen­ Intravede purtroppo la fine di questi govemacci. Qualcosa per chi legge, n.d.r.) ne espor­ va Craxi - perchè alla fine si è non risolve i problemi esisten­ istituzionale e «molto incisivo» un vero ottimismo: «L'aumento nio come lui poteva cavarsela rò le ragioni. Ho solo pregato ti... un governo di fine legisla­ te, non risparmiano polemiche cosi In mezzo a tante rozzezze, giustamente finisce: questo diaro del Palazzo. dovuto fare ì conti con degli su tutte le altre questioni. E di un sottosegretario alle nfor- e battute. Se i Verdi annuncia­ un giornalista che mi slava as­ imprevisti e dei "non possu- tura che rappresenta la fine di l'abbandono del Pn? Una «col­ me istituzionali - dichiara - è a cominciare da quelle di Cos­ una fase politica». no che diserteranno il dibattito sediando con un'insistenza mus" che hanno fatto sortire laborazione piena» non è stata un segnale specifico del fatto sulla fiducia, per il radicale Ne- siga».

l'Unità Giovedì 18 aprile 1991 3