Il Parere Dell'enologo
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Vendemmia 2004 Il Parere dell’Enologo 2004, un degno erede del suo predecessore Altra annata da incorniciare: vini profumati e con buona gradazione Dopo un 2003 eccezionale, un 2004 fortunatamente, nel comprensorio “Abbiamo avuto – sottolinea il dottor che non ha nulla da invidiare, pur della Cantina non ha provocato quelle Galetti – uve assai aromatiche, per motivi diversi, al suo predeces- “stragi” che ha fatto in zone vicine. E’ che si sono tradotte in un vino sore. Se il 2003, caldissimo e con stato solo necessario selezionare, in profumato e intenso. Anche il una siccità record, aveva innescato alcuni casi, l’uva. La temperatura è grado di acidità si è rivelato una vendemmia anticipata e aveva stata più bassa di quella dell’anno buono e, inoltre, il caldo, che dato origine a vini ad alta gradazione scorso, con escursioni termiche tra c’è stato seppur non ai livelli alcolica, il 2004 si colloca invece il giorno e la notte: e ciò ha portato del 2003, ha consentito una nel filone delle annate tradizio- ad una maturazione scalare delle uve. buona gradazione alcoli- nali ma perfette o quasi. “Avremo Anche la vendemmia, di conse- ca”. Il 2003 potrà quindi un prodotto davvero molto buono” guenza, non è stata concentrata contare su un degno erede, assicura il dottor Marcello Galetti, in pochi giorni, ma ha occupato come confermano anche le enologo della Cantina Valtidone. un arco di tempo più lungo, il che prenotazioni, giunte alla Can- L’andamento dell’estate ha compensa- ha permesso un lavoro particolar- tina con notevole anticipo sulla to anche i danni della grandinata che, mente accurato in Cantina. vendemmia. FESTA DEL GUTTURNIO CLASSICO Cristina Parodi madrina di “Vinum Merum” Il 24 aprile, in occasione della festa dedicata al Gutturnio, presentata anche la nuova linea Jeans, giacca bianca e filo di perle. Cristina E’ il solo modo, ha sottolineato, Parodi, tra i più apprezzati volti televisivi per far fronte con successo alla e conduttrice di “Verissimo”, è stata la ma- sfida dei mercati, facendo varcare drina di una festa con due protagonisti: uno ai vini piacentini le frontiere non abituale, il Gutturnio Classico, che sale sul solo europee ma mondiali. palcoscenico ogni anno prima che venga dato La festa è proseguita per l’intera il via alla commercializzazione; il secondo, giornata con giochi per i più piccoli o meglio la seconda, era invece un’ospite (c’erano i clown e i trampolieri) e speciale e cioè la nuova linea “Vinum Merum” gli stand enogastronomici che han- della Cantina Valtidone. no offerto, oltre ai vini della Canti- E’ stata inoltre l’occasione per mettere il si- na, prodotti tipici: dalla torta fritta gillo su un’annata, il 2003, che grazie anche ai salumi, dai formaggi ai dolci. alle particolari condizioni climatiche è stata Il ricavato delle offerte della veramente eccezionale. Raccolto meno giornata è stato devolu- abbandonate ma di altissima qualità. to all’Unicef di Piacen- Ovviamente non è bastato il caldo. Il za. E lo stesso avver- resto l’hanno fatto i viticoltori e gli rà per tutti i prossimi enologi, che da alcuni anni perseguono, appuntamenti orga- con convinzione e grandi risultati, la nizzati dalla Cantina strada delle selezioni accurate e della Valtidone. ricerca del meglio. I proventi hanno una Cristina Parodi ha guidato la manifestazione, precisa destinazio- tenutasi il 24 aprile nella sede dell’azienda ne: il centro di pri- a Borgonovo, con la consueta simpatia e ma accoglienza delle cordialità. Si è dichiarata un’estimatrice del bambine di strada di vino e, al termine, ha gustato con piacere ed Kinghasa (Congo). Gutturnio Classico una certa competenza un bicchiere di Gut- turnio 2003. “Ottimo, veramente ottimo” il la carta d’identità suo giudizio. La presentatrice ha invitato sul palco i vari premiati, leggendo le motivazioni dei riconoscimenti loro assegnati. Hanno Queste le caratteristiche portato il loro saluto il presidente della del Gutturnio Classico: Camera di Commercio, Luigi Gatti, e l’as- • uve provenienti dalle zone sessore provinciale all’agricoltura, Alberto del Gutturnio Classico Fermi. Entrambi hanno espresso positivi • resa q.li/Ha 90 giudizi sul lavoro della Cantina, una delle • gradazione alcolica complessiva realtà economiche e produttive di primo piano della nostra provincia, esortando a minima 12%; continuare il percorso intrapreso. • acidità totale minima 5 per mille; Il presidente della Cantina Valtidone, • estratto secco netto minimo 20 per mille; Vito Pezzati, ha sottolineato il significa- Il • caratteristiche: tranquillo, to dell’incontro, che ogni anno raduna i presidente abboccato, classico; colore rosso soci e i tanti amici della Cantina. Ed ha del Comitato piacentino, rubino brillante di varia intensità; colto l’occasione per ribadire l’impor- Gianni Cuminetti, ha • odore: vinoso, caratteristico; tanza di perseverare, con impegno e illustrato l’iniziativa • sapore: abboccato, fresco, caparbietà, nella ricerca della qualità. ringraziando sia i diri- giovane, tranquillo. La Cantina mette a disposizione competenze, genti dell’azienda sia i mezzi tecnologicamente avanzati e aiuti. presenti. LA LINEA “VINUM MERUM” Allegro, vivace, simpatico: è lui, il Novello. Il 6 novembre la tradizionale festa alla Cantina Valtidone di Borgonovo E rieccoci all’appuntamento annuale con ti amici. Si allarga dalla Cantina a tutta la stato in particolare per il Novello che ha tro- anni gli ha dedicato particolari sforzi e il Novello. vallata e anche oltre. In un’atmosfera che vato un clima ideale, non caldissimo come il impegno. Un’attenzione che comincia fin Puntuale con il varo della sua breve ma in- odora di sagra sull’aia e di gioia per la fine 2003. Grappoli sani, bel colore e soprattutto dalla raccolta, che avviene in piccole casse tensa stagione, che comincia proprio il della vendemmia. Ogni volta c’è un nome un aroma perfetto. Requisito che per il Novel- affinché gli acini non si rovinino e giungano 6 novembre, verrà stappato nella consueta di richiamo: da Pippo Baudo, ospite di lo significa moltissimo: gradazione e tannino perfettamente integri al contenitore dove si atmosfera di festa e di allegria che si addice più di un’edizione, a Luisa Corna ad non sono, per lui, elementi fondamentali. La svolge la vinificazione (con il metodo della a questo vino vivace e brioso. Il Novello Emanuela Folliero. E sarà così anche sua spensieratezza aprirà la sfilata macerazione carbonica).L’uva resta nelle va- costituisce una specie di passaggio stavolta. Chi verrà troverà polenta, cotechi- dei bianchi, a gennaio, e dei rossi, che sche una decina di giorni, ad una temperatu- tra l’estate e l’autunno. Addio al sole cocente ni della Valtidone, salumi, caldarroste. Sartà seguiranno nei mesi successivi. Il No- ra attorno ai 26 gradi, ed è il suo stesso peso e ai campi rigogliosi, ecco i primi freddi inoltre possibile visitare l’azienda ed avere vello della Cantina Valtidone si chiama a provocarne la rottura: dal mosto scaturisce e le foglie che cadono. Ma rende questo un’idea, grazie alle spiegazioni di esperti, “Picchio Rosso”. Nato da un vitigno no- anidride carbonica che avvia il processo di passaggio più piacevole grazie alla sua ca- delle varie fasi della vinificazione. Chi vorrà bile come il Pinot Nero, che gli ha portato fermentazione. Gli zuccheri si trasformano in pacità di riscaldarci e aprire al sorriso. potrà seguire un rapido corso sulla degusta- in dote profumi primari e varietali, non alcol senza l’aggiunta di lieviti. Si aspetta un La festa sulle miti e riposanti colline della zione tenuto da sommelier. E allora brindisi possiede solo le caratteristiche tipiche di po’ per affinare il vino e, al termine della pri- Val Tidone, richiama da sempre tanti e tan- con il Novello. Brindisi ad un anno felice, questo vino, ma ha tutte le prerogative di ma settimana di novembre, il Picchio Rosso brindisi ad un tempo clemente e a buoni un vino vero e compiuto. è pronto per il brindisi che dà il IL VINO NOVELLO raccolti. Per quanto riguarda i vini il La Cantina infatti in questi via alla festa. 2004 è stato un altro anno felice, e lo è Un boom che ha conquistato anche i giovani Arrivato dalla Francia, è diventato rapidamente un autentico fenomeno di massa Ha fatto boom anche in Italia, tanto da essere diventato quasi un fenomeno di massa. Il vino no- vello rappresenta un settore in costante crescita. Ogni anno si celebra il deblocage, diventato una sorta di rito. Si tratta dell’apertura delle bottiglie alla mezzanotte del 5 novembre, il battesimo che dà inizio alla commercializzazione e all’invasione degli scaffali di enoteche e ristoranti. Pare che il vino novello abbia origini francesi. Si fa risalire agli anni ‘30 del XX secolo, quando il ricercatore Flanzy sperimentò la conservazione dei grappoli sotto CO2 ed ottenne, probabilmente involontariamente, un mosto gradevole e profumato. I primi a produrlo furono i vignaioli del Beaujolais, la regione a sud della Borgogna, e lo chiamarono Beaujo- lais Noveau, ricavandolo esclusivamente da uva Gamay. In Italia i capostipiti del vino novello sono Angelo Gaja negli anni ‘70 con il «Vinot» ed il «S.Giocondo» di Giacomo Tachis per i Marchesi Anti- nori. Da allora il novello ha allargato enormemente i suoi confini e conta oggi quasi 330 produttori. A differenza di quanto avviene in Francia, da noi si uti- lizzano un po’ tutti i vitigni, con prevalenza di Merlot, Cabernet Sauvignon e Sangiovese, ma a fare la parte del leone è soprattutto il Nord, con 6 bottiglie su 10. Le regioni con il maggior numero di bottiglie prodotte sono nell’ordine il Veneto, la Toscana, il Trentino, il Friuli Venezia Giulia, l’Emilia-Romagna. Il Novello è stato disciplinato per legge nel 1999, con successive modificazioni, e si produce con il processo di macerazione carbonica, una tecnica che esalta le caratte- ristiche di freschezza e di sentore fruttato.