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SICILIANO parte sia di positivisti sia di idealisti e neo- Nel 1882 ritentò la candidatura nelle file kantiani. Maggiore risonanza ottennero le della Sinistra alle elezioni politiche nel col- sue tesi sociologiche (ebbe come uditori fra legio di Galatina, ma ne uscì nuovamente gli altri Leonida Bissolati e Filippo Turati sconfitto, forse anche a causa dell’acuirsi ed entrò in contatto con Arcangelo Ghisle- dello scontro in atto con la Chiesa cattolica ri) e soprattutto la sua attività in campo pe- a proposito dell’insegnamento della reli- dagogico dopo il 1876, che a quelle si ri- gione (cfr., in partic., P. Siciliani, Fra ve- chiamava. Accanto alle riforme economi- scovi e cardinali, Roma 1882). che, Siciliani ritenne decisiva «l’educazione Da tempo sofferente di asma e di pro- e l’istruzione mediante la scuola organiz- blemi polmonari, morì a Firenze il 28 di- zata dalla scienza», per attenuare le disu- cembre 1885. guaglianze sociali (ibid., pp. 358-361). Opere. Manca un elenco completo e atten- Nell’opera pedagogica principale svi- dibile degli scritti di Siciliani e delle varie edi- luppò queste idee sostenendo che l’educa- zioni che si sono succedute. Si vedano comun- zione, al fine di consentire la formazione que: L. Rossi, Per una bibliografia degli scritti del libero cittadino in funzione del pro- di Pietro Siciliani, in Rileggere Pietro Siciliani gresso dell’«organismo sociale», deve pro- a cura di G. Invitto - N. Paparella, Lecce 1988, muovere lo sviluppo della volontà libera e pp. 247-256; F. Luceri, Pietro Siciliani, in Aspi - Archivio storico della psicologia italiana, http:// la «rigenerazione intellettuale e morale» aspi-test.promemoriagroup.com/collections/en- dell’individuo. Accanto a questi fini ester- tity/detail/141/ (8 maggio 2018). Edizioni par- ni, Siciliani ribadì tuttavia che l’istruzione ziali e ristampe recenti in: Positivismo pedagogico mira essenzialmente a rispettare la «digni- italiano, a cura di R. Tisato, II, Torino, 1976, tà» della persona come un fine in sé, e che pp. 255-477; Filosofia positiva: la “terza via”, il metodo appropriato a tal fine è l’«auto- a cura di A. Negri, Settimo Milanese 1988; didattica», fondata non su metodi coerciti- M.L. Cicalese, Il fascino ambiguo di una lettera vi e dogmatici, ma sulla spontaneità e l’au- antipositivista: un inedito di Pietro Siciliani, in Ricerche di storia in onore di Franco Della Pe- tonomia del discente (La scienza dell’edu- ruta, a cura di M.L. Betri - D. Bigazzi, Milano cazione nelle scuole italiane come antitesi al- 1996, I, pp. 282-291. la pedagogia ortodossa, Bologna 1879, pp. Fonti e Bibl.: Dati biografici aggiornati si ri- 171, 261 ss., 279, 376). Coerentemente con cavano da: Il carteggio familiare di P. S. (1850- questa impostazione si oppose energica- 1914), a cura di F. Luceri, Lecce 2013. Si vedano mente all’insegnamento della religione inoltre: R. Tisato, Introduzione a Positivismo pe- nelle scuole (Sull’insegnamento religioso ai dagogico italiano, cit., II, pp. 257-294; P. S. e il rapporto Università-Scuola, a cura di G. Balduzzi bambini secondo i dettami della filosofia - V. Telmon, Bologna 1987; Rileggere P. S., cit.; scientifica, Firenze 1880). A. Savorelli, P. S. o del virtuoso darwinismo, in Ai corsi di pedagogia, molto seguiti, si Giornale critico della filosofia italiana, LXVIII affiancarono nel 1880 la presidenza delle (1989), pp. 235-247; N. Urbinati, Una ‘filosofia mediana’ nell’età del trasformismo: il positivismo di Conferenze didattiche di Firenze, destinate P. S., in Filosofia e scienza a Bologna tra il 1860 alla formazione degli insegnanti, conferi- e il 1920, a cura di G. Oldrini - W. Tega, Bologna tagli dal ministro Francesco De Sanctis, e 1990, pp. 91-121; P. S. e Cesira Pozzolini. Filosofia riconfermatagli per le conferenze di Vene- e letteratura, a cura di F. Luceri, Lecce 2015. zia (1881), Genova (1882) e Milano (1883). ALESSANDRO SAVORELLI Nel 1884, in qualità di presidente della So- SICILIANO Enzo cietà degli insegnanti di Bologna, Siciliani , (Vincenzo). – Nac- promosse l’istituzione di un Museo peda- que a Roma il 27 maggio 1934, secondoge- gogico analogo a quello aperto a Roma da nito (la sorella Tina era nata nel 1925) di Ruggero Bonghi, che tuttavia fu avviato Natale e di Giuseppina Jenzi. concretamente solo nel 1888. A partire da La famiglia paterna era di fittavoli, calabrese tali iniziative intervenne su vari problemi da molte generazioni. Arruolato nel 1914, alla connessi all’organizzazione didattica (me- nascita di Enzo il padre lavorava presso il co- todi pedagogici, reclutamento degli inse- mando generale dei Carabinieri reali, in via XXIV maggio. Nel 1939 la famiglia si trasferì gnanti, ordinamenti scolastici, libri di te- da via Milazzo 24, dove Siciliano nacque, in sto, e via enumerando; gran parte degli in- via Goito 39. La madre, anche lei calabrese, terventi fu poi ristampata in Rivoluzione e apparteneva a una famiglia di piccoli possidenti pedagogia moderna, Torino 1882). terrieri. 513 SICILIANO Dopo la prima preparatoria presso le in dissenso con la posizione del Partito co- suore dorotee di piazza Indipendenza, munista italiano (PCI) sui fatti di Unghe- venne iscritto alla scuola elementare Enri- ria e restituì la tessera. co Pestalozzi di via Montebello; qui con- All’inizio del 1957 conobbe Pier Paolo seguì la licenza elementare nel 1945. Pasolini, amicizia decisiva come poi quella Trasferito il comando dell’Arma a Bre- con Alberto Moravia e i Bertolucci. Si lau- scia sotto la Repubblica di Salò, il padre reò in filosofia con lode il 28 giugno discu- entrò in clandestinità fino al marzo del tendo la tesi Sul modo della valutazione 1944; nel 1945 cominciò a lavorare presso estetica. Rilettura della ‘analitica del bello’ la Banca d’Italia. Lasciata l’abitazione ap- kantiana alla luce delle Ricerche filosofiche pannaggio dell’Arma, la famiglia, nei pri- di Wittgenstein, relatori Spirito e Calogero. mi mesi del 1946, andò ad abitare in via In autunno cominciò a insegnare filoso- Taranto 178. fia e storia nei licei. Con l’amico editore Siciliano venne iscritto al ginnasio-liceo Roberto Lerici maturò l’idea di un’Anto- Umberto I (oggi Pilo Albertelli), presso S. logia di Solaria, uscita l’anno dopo (con in- Maria Maggiore. All’esame di quinta gin- troduzione di Alberto Carocci, Milano nasio venne rimandato in italiano e a set- 1958). Cominciò a frequentare Niccolò tembre bocciato. Il padre lo iscrisse all’isti- Gallo, al quale diede in lettura un primo tuto Nazareno dei padri scolopi, tra via del tentativo di romanzo; tramite Gallo co- Tritone e piazza di Spagna, perché il tra- nobbe Giorgio Bassani, e tramite Bassani sferimento presso un altro liceo pubblico Attilio Bertolucci, direttore di Palatina, e era impedito dalla bocciatura. Qui ebbe, tra suo figlio Bernardo. Tramite Bertolucci gli insegnanti, padre Pasquale Vannucci, conobbe Cesare Garboli. Il 7 marzo 1959, studioso di Giosue Carducci e Giovanni a Rapallo, rese visita a Ezra Pound, del Pascoli, e venne promosso a pieni voti. quale aveva tradotto due Cantos. Pound lo Il 15 marzo 1951, il padre morì per mio- segnalò a Giambattista Vicari per Il caffè; cardite, con gravi conseguenze finanziare su Paragone. Letteratura uscirono alcuni per la famiglia: la retta del Nazareno diven- suoi racconti. tò insostenibile e la madre pensò di iscri- Nel novembre del 1960 fu pubblicata La verlo a un liceo pubblico, ma grazie all’alta noia di Moravia. Siciliano ne scrisse. In- media dei voti il preside del Nazareno pro- contrò per la prima volta Moravia proba- pose un’esenzione e in seguito consentì a bilmente nella primavera del 1961 (o nel- Siciliano di presentarsi all’esame di matu- l’inverno del 1962) e attraverso lui conob- rità con un anno di anticipo.Iscrittosi nel be Elsa Morante e Sandro Penna. 1952 alla facoltà di filosofia, presso l’Uni- Nell’estate del 1961 vinse un concorso versità degli studi di Roma La Sapienza, per programmista presso la RAI e lasciò maturò varie amicizie (tra cui Mario Lava- l’insegnamento. Nel 1962 cominciò la col- getto, Alberto Asor Rosa, Lorenzo Torna- laborazione con Nuovi Argomenti, Il Mon- buoni, Mario Tronti, Tullio De Mauro, do e Tempo presente. Subito dopo vide la Domenico Parisi) e l’interesse per la poli- luce il suo libro d’esordio, Racconti ambi- tica. Professori fondamentali per la sua for- gui (Milano 1963). mazione furono Natalino Sapegno, Guido Il 14 dicembre 1963 sposò in Campido- Calogero, Bruno Nardi, Vittorio Somenzi, glio Flaminia Petrucci: testimoni per lo Carlo Antoni, Federico Chabod e Ugo sposo Attilio Bertolucci e Moravia; per la Spirito. Frequentò anche, senza però so- sposa Garboli e Vittorio Sermonti: viaggio stenere l’esame, le lezioni di Mario Praz, di nozze in Libia e Tunisia insieme a Mo- Giuseppe Ungaretti, Ernesto De Martino ravia e Dacia Maraini. All’inizio del 1964, e, già laureato, di Giacomo Debenedetti. la coppia andò a vivere in una piccola casa Cominciò a prendere lezioni di canto, in passeggiata di Ripetta 25. Nel corso del- poi interrotte, dopo aver studiato piano- l’anno Siciliano iniziò la collaborazione forte da ragazzo. Nel novembre del 1956, con il Corriere della sera, si dimise dalla da responsabile della ‘cellula’ di lettere RAI, prese l’abilitazione e tornò all’inse- della Federazione giovanile comunista ita- gnamento presso il liceo scientifico Guido liana (FGCI), consegnò a Pietro Ingrao, Castelnuovo di Monte Mario, chiamato direttore dell’Unità, un ordine del giorno dal preside Giambattista Salinari. 514 SICILIANO Nel maggio del 1965 pubblicò per Val- e acquistò la casa del Vertano, ad Acqualo- lecchi il pamphlet su sperimentalismo e reto, presso Todi: «il miglior posto per scri- neoavanguardia Prima della poesia (Firen- vere» (risvolto di Cuore e fantasmi), spesso ze). Tuttavia, si leggeva nel risvolto, «in re- richiamato in articoli e racconti.