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Traduções/Translations Un certo vescovo d’Ungheria e Alcuni sbagli nel testo sono dovuti e dell’amicizia invece di sangue o di i suoi amici alle fonti del Vasari. La vita del Man- funzione pubblica. tegna è presentata con discordanze Il trattato sull’amicizia sta tra gli Nancy Ridel Kaplan considerevole in ambedue edizione ultimi testi di Cicerone, scritto nel 43 Post-dottorato, IFCH, Unicamp delle vite. Nel 1550, nella Torrentina, a.C., pochi mesi prima della sua morte. Vasari incorre in errore quando parla Ha la forma di heracleideion, un dialogo del soggiorno padovano del Mantegna. tra personaggi del passato, genere ere- Nella seconda edizione delle Vite, Già, nella Giuntina, nel 1568, le prime Giorgio Vasari (1511-1574) descrive gli ditato dei greci e abbastanza comune opere del pittore sono da lui descritte all’epoca. Tra gli obiettivi di Cicerone, affreschi di Andrea Mantegna (1430/1- in tutti i suoi dettagli e anche i rapporti c’era la trasmissione del pensiero greco 1506) nella cappela Ovetari [Fig.1] 1: così difficili fra Mantegna e Squarcione ai romani. L’amicizia era uno degli argo- [Mantegna] vi ritrasse anco (...)un certo ve- (1397-1468). Tra le due redazioni delle menti più frequenti. Il trattato ha avuto scovo d’Ungheria, uomo sciocco affatto, il quale Vite Vasari è stato nell’Italia Settentrio- influenza considerevole nei secoli. Sono andava tutto giorno per Roma vagabondo e poi nale e rimase qualche giorni a Padova. state fatte molte copie manoscritte e la notte si riduceva a dormire come le bestie In questa occasione, Vasari ha po- sucessive edizioni. I ragionamenti di per le stalle.2 tuto leggere la lettera di Campagnola Cicerone sono stati all’origine del pen- Il vescovo d’Ungheria citato dal Va- (c.1433/5-1522) scritta in latino sugli siero cristiano sull’amicizia. Cicerone sari è di solito identificato come Janus antichi pittori padovani. Il notaio Gi- è diventato il modello degli oratori cri- Pannonius 3(1434-1472), poeta, futuro rolamo Campagnola, contemporaneo stiani, soprattutto nel Rinascimento. Il ed amico del Mantegna, è ricordato ciceronismo nasce come una tendenza vescovo di Pécs ed amico del pittore. 6 come letterato e poeta per Scardeone letteraria ed il suo stile fu considerato La descrizione fatta dal Vasari non 7 e Michiel , che frequentava gli ambienti l’ideale per la prosa, che da questo ha corrispondenza in quella del libraio umanisti padovani. Secondo Vasari, punto diventa opera d’arte. fiorentino Vespasiano da Bistici, da lui Campagnola fu proprio un artista e Il De amicitia, indirizzato a Catone conosciuto di persona: “Era giovane di studiò con Squarcione. Il figlio Giulio Uticense (95-46 a.C.), testimonia la fi- bellissima presenza e di maravigliosi (c.1482-1514) si distaccò come incisore ducia incondizionata nella virtù e nel- costume, perchè, in fra l’altre sue inau- e lavorò col Mantegna. La lettera di l’amicizia. Cicerone racconta il discorso dite virtù, istette in Ferrara in quelo Campagnola8, perduta, fu molto famosa dell’augure Quinto Mucio Scevola (m. studio, in tanta amirazione della sua all’epoca del Vasari e pure Marcantonio 87 a.C.), da lui conosciuto quando vita e costumi, che non v’era ignuno Michiel l’ha utilizzò. ancora era molto giovane tramite suo che non se maravigliassi, perchè era Mantegna ha ritratto Janus Panno- padre. Scevola ricordava suo suocero, aliena da ogni vizio, e ripieno d’ogni nius e Galeotto Marzio (c.1424-c.1497), Gaio Lelio, detto Sapiens. Il colloquio virtù; e non solo venne mai in Italia ambedue in una stessa tavoletta. L’opera, si svolge tra Lelio ed i suoi due generi, ignuno oltramontano, ma Italiano non perduta, fu dipinta nel 1455 circa, forse Fannio e lo stesso Scevola, circa 129 se ne vide nella sua età, il simile di lui”4. a Padova, dove vivevano i tre amici, a.C. L’argomento sull’amicizia si pre- Ed aggiunge che nel suo soggiorno ancora giovani. Pannonius aveva circa sentò perchè era morto da poco tempo fiorentino tutti sono affascinati da lui. 24 anni, Marzio, 31 e Mantegna, 27. Cornelio Scipione Emiliano, l’Africano L’uomo sciocco affatto, citato dal Va- L’origine del doppio ritratto che ce- Minore (185-129 a.C.), l’amico del cuore sari, sarebbe forse l’unico personag- lebra l’amicizia tra Pannonius e Marzio di Lelio. Lelio e Scipione, che presero gio sicuramente identificato, Marsilio fu il De Amicitia di Cicerone (106-43 parte alla distruzione di Cartagine e Pazzo, quello del carnefice che taglia la a.C.), la più grande influenza del primo alla guerra di Spagna, sono una delle testa a S. Iacopo [Fig. 2] 5. Di lui, non Umanesimo. D’accordo con Burckhardt coppie di amici più conosciute della sappiamo niente, però il suo nome è 9, il ritratto dei due umanisti forse fu il Storia. Nel dialogo, Lelio spiega ai suoi suggestivo. primo esempio d’unione dello studio generi con quale animo lui riusciva a RHAA 8 105 Traduções/Translations sopportare con rassegnazione la morte (1304-74), che descrive il ritratto di considerato come lavoro del Masaccio dell’amico. Laura dipinto da Simone Martini (1401-c.1428). Burckhardt16 ricorda una Ora se è vero che la morte segna soltanto la (c.1284-1344), anche quest’opera spa- pittura più antica, di origine veneziana, fine della vita terrena, non possiamo lamentarci rita. Nel suo poema, Janus riconosce un ritratto di due condottieri. per la morte di un amico. Faccio bene a non nel ritratto fatto del Mantegna la fa- Tra le opere attribuite al Mantegna, dollermi della sua morte (...) perché a lui la coltà di rendere presente l’assenza e di c’è un altro doppio ritratto, anch’esso morte non ha tolto niente. Soltanto a noi, qual- superare la morte nella celebrazione perduto: il ritratto di Leonello d’Este, cosa lei ha tolto. Per lui la morte ha apperto dell’amicizia. Lui riporta, oltre al trat- marchese di Ferrara, e del camerlengo la strada fino alla vita eterna. Per questo io tato di Cicerone, il De Pictura di Leon e favorito Folco da Villafora. L’an- temerei che dolersi della sua morte sia di uno Battista Alberti (1404-72): “[Il ritratto notazione nel documento della corte che lo invidi. possiede la facoltà] non soltanto di ren- estense di 24 Maggio 1449 dichiara: dere presenti gli assenti, come è detto (...) L’amicizia ha in sé tanti e grandi van- “un piccolo quadro con le effigie di dell’amicizia, ma anche di fare vedere taggi. (...) perché chi guarda un vero amico, Leonello d’Este da un verso e Folco dopo molti secoli i morti ai vivi, rico- 17 contempla, in un certo modo, l’immagine di da Villafora d’altro di mano di Andrea nosciuti da chi gli guarda con grande se stesso. Ecco perché gli assenti sono presenti, di Padova”. Nel Maggio di quell’anno, gioia e meraviglia.12 i diseredati ricchi, i deboli forti e, cosa più Mantegna era stato a Ferrara e la critica ardua ad affermarsi, i morti rivivono: tanto L’influsso di Alberti sul circolo è d’accordo nell’identificare il suo nome è grande il tributo di stima, tanto sono vivi il umanista padovano è stato grande. come autore dell’opera18. Prima di partire per Bologna nel 1415, ricordo e il rimpianto degli amici. Per questo Nei ritratti dei condottieri e di Za- lui aveva studiato con il ciceroniano noi giudichiamo felice la morte di uno, degna nobi Strozzi la composizione delle 10 Gasparino Barsizza (m.1431), profes- di lode la vita di un altro. (...) opere è sconociutta. Nel ritratto di Fer- sore di retorica dell’Università di Pa- Il De Amicitia ha affascinato gli rara, la descrizione, Leonello d’Este da un dova, il più importante latinista dell’ umanisti. Nel Quattrocento, il culto verso e Folco da Villafora d’altro, sembra epoca. Il De Pictura, scritto nel 1435, è dell’amicizia si manifestò tra il cambio un pannello dipinto da entrambi i lati, stato pubblicato nel 1440 nella versione di ritratti e del doppio ritratto. Non fronte e verso. Il ritratto di Pannonius in latino ed nel 1447 nell’italiana. Nel soltanto l’iconografia, ma la forma e Marzio è descritto nel poema: talis 1441, Alberti ha creato in Firenze il stessa dell’opera, quadro di piccole di- cum Iano tabula Galeottus in una. Non è Certame coronario sul tema dell’amicizia. mensioni, e l’impiego fatto da lui, sono sicuro che i due ritratti furono pitturati Più tardi, al principio del Quattrocento, derivati dalla cultura classica. insieme nello stesso lato o in entrambi anche Erasmo (1467-1536) ha svilup- i lati del pannello. Il doppio ritratto possedeva anche pato un culto dell’amicizia suscitato da un aspetto di equivalenza. C’era la Cicerone, realizzato nel doppio ritratto Tra i ritratti attribuiti al Mantegna, tradizione romana delle doppie erme, che Quentin Matsys (1465/6-1530) ha c’è un profilo di uomo [Fig.3]19 che nel bifrontale, ritratti di poeti e filosofi. fatto di Erasmo insieme con Petrus 1906 apparteneva ad una collezione pri- Nell’Antichità, era pratica comune della Aegidius13 in 1517. Thomas Morus vata in Gaál, in Ungheria. Fu venduto retorica e dello stile il paragone tra qua- (c.1478-1535), amico di ambedue, era nel 1929 a Budapest. Dagli anni trenta, lità e caratteristiche di due persone. Ad il destinatario dell’opera. l’opera è stata presentata nelle mostre. esempio nelle Vite parallele di Plutarco 20 Prima dell’opera del Mantegna, Va- Frankfurter (1939 e 1952) ha pro- (ca.46-ca.125), ci sono ventitré paia di sari cita nella vita de Fra’ Giovanni da posto di identificarlo come il ritratto vite.