LA CASANA

Periodico quadrimestrale della Banca Carige S.p.A. Genova - Italia n. 1 - 2017 - anno LIX

Tariffa regime libero: Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale - 70% DCB Genova - Tassa pagata / Taxe perçue LA CASANA N 1 - 2017

Direttore responsabile Alfredo Majo

Redazione e segreteria Francesca Lilla

Progetto grafico Meloria Comunicazione - Genova - Milano impaginazione Studio Huen di Robert Emil Huen - Milano

Realizzazione e stampa Elcograf Spa - via Mondadori 15 - Verona

Referenze fotografiche (I numeri fra parentesi indicano le pagine) Bolgheri - Livorno Archivio fotografico Fattoria Casa di Terra (40,41) Archivio fotografico Donna Olimpia 1898 (42,43) Castagneto Carducci - Livorno Archivio fotografico Campastrello I Socci (38,39,41) Firenze Tornabuoni Arte (48,49) Fivizzano - Massa Carrara Archivio fotografico Arwed Harms (50) Genova Archivio fotografico Gianni Dall’Aglio (34,35,36,37) In copertina: Installation view: Archivio fotografico Linda Kaiser (10,12,13,14,15) “Ettore Sottsass, il vetro”. Oscar Flacco (27,28,29) Photo: Enrico Fiorese courtesy Ettore Sottass by SIAE 2017. Londra Prudence Cuming Associates © Damien Hirst and Science Ltd. All rights reserved, DACS 2017 La riproduzione totale o parziale degli articoli non è (44,46,47) Lucca vietata, purché siano citati la fonte e gli autori. Filippo Brancoli Pantera (30,31,33) Per comunicazioni relative al cambio d’indirizzo si Tommaso Le Pera (32) prega di scrivere una e-mail a: Guido Mencari (32) [email protected] Milano L’Illustrazione Italiana 1926 (23,24,25) Autorizzazione n. 439 del 30-10-1958 New york del Tribunale di Genova Metropolitan Museum of Art, public domain artworks (18) International Standard Serial Number Roma iT ISSN 0008-719X Archivio dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali (6,7,8,9) Associato all’USPI Venezia Agenzia Vision courtesy Fondazione Cini (48) Unione Stampa Matteo de Fina courtesy Fondazione Cini (45) Periodica Italiana Enrico Fiorese courtesy Ettore Sottass by SIAE 2017 (48) Di questo numero sono state tirate 30.000 copie Finito di stampare nel mese di maggio 2017 Le opinioni espresse negli articoli appartengono ai sin- goli autori dei quali si intende rispettare la piena liber- Banca Carige Spa -16123 Genova tà di giudizio. La direzione della rivista resta a disposi- Via Cassa di Risparmio 15 - tel. 010 5793380 zione di tutti gli eventuali detentori di diritti d’immagine non individuati o che non sia stato possibile raggiun- www.carige.it gere per l’assolvimento degli obblighi di legge. [email protected] sommario

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38 44 idee cartoline 26 Un paese incastrato nel bianco 2 Educare in azienda: di Oscar Flacco coltivare i talenti e sviluppare le soft skills palcoscenici di Maria Cinque 30 Portare il carretto di Anna Benedetto persone emozioni 6 La privacy e le nuove sfide del digitale sapori di Eliana Quattrini 34 Testi e gradili per una tradizione che si rinnova orizzonti di Gian Antonio Dall’Aglio 38 Vino e nobiltà storie di Danilo Poggio 10 Il Museo e l’Archivio Storico Piaggio, polo di aggregazione visioni culturale e scientifica 44 Tutti pazzi per l’arte in laguna della Arno Valley di Roberta Olcese di Linda Kaiser 50 Arwed Harms, liutaio 16 La Semiramide di Massimiliano Bordoni del Serchio di Pietro Boragina 52 echi carige 22 Una banca, tante storie 56 notizie in pillole di Enzo Ferrari a cura di Massimiliano Bordoni 1 idee educare in azienda: coltivare i talenti e sviluppare le soft skills

Nelle organizzazioni aziendali esistono diverse concezioni di talento, che indirizzano il processo di talent management

di maria cinque

alento come individuo eccezio- Possiamo osservare come si passi da una vi- nale, fuori dal comune, profonda- sione élitaria a una concezione più ‘democra- mente distinto dal ‘valido collabo- tica’ del talento, atta a valorizzare lo sforzo ratore’, inimitabile e unico nel suo personale e le abilità individuali. In molte or- Tgenere, riconosciuto da tutti come una sorta di ganizzazioni i talenti sono persone che, oltre genio (Chowdhury, 2002). a garantire elevate prestazioni nel loro settore lavorativo, fanno squadra, trasmettono entu- Talent Shortage Survey, redatto da Manpower un buon professionista un’esperienza operati- Talento come individuo contraddistinto da livel- siasmo al gruppo in cui lavorano e consento- (2015), occorre “allineare la ricerca di talenti va sul campo, ma anche aver fatto buoni studi, li di prestazioni eccellenti e da caratteristiche no all’azienda di avere una marcia in più per con la strategia di business”: i datori di lavoro ovvero un percorso educativo non solamente di comportamento diverse e superiori rispetto il raggiungimento dei risultati di business, per devono favorire una cultura di apprendimento focalizzato sull’acquisizione di conoscenze ai pari, ma in ogni caso ‘imitabile’ (Goleman, realizzare le sue aspirazioni e per migliorare all’interno delle loro organizzazioni e aiutare (nozioni e modelli teorici), ma anche e soprat- 1995; Kelley, 1998). la sua performance. All’interno di queste or- i propri dipendenti a essere proattivi nei con- tutto sullo sviluppo di un saper fare pratico, ganizzazioni, i talenti sono le persone chiave fronti della propria carriera, a farsi promotori aspetto su cui, spesso, i giovani neolaureati Talento come insieme di attitudini personali (pre- alle quali l’azienda può affidare i progetti e dei propri cambiamenti e miglioramenti. appaiono particolarmente carenti. Le compe- senti in modo diverso in ciascuno), che consento- le attività maggiormente rilevanti, ma sono an- Secondo una ricerca pubblicata da HRC Aca- tenze trasversali (soft skills), intese come l’in- no a ogni persona di raggiungere, in determinate che, in una prospettiva più allargata, le carat- demy nel 2011, le caratteristiche che qualifi- sieme di “qualità professionali di un individuo attività e in presenza di determinate circostanze, teristiche distintive di ognuno, i punti di forza cano un giovane talento sono curiosità e pro- in termini di conoscenze, capacità e abilità, prestazioni eccellenti (Chelo, 2008). che consentono, se individuati e valorizzati, blem solving, ambizione, creatività e apertura doti professionali e personali, atteggiamenti” a ciascuna persona di dare il meglio, contri- mentale, disponibilità al cambiamento, deter- (Manpower Group, 2014), diventano oggi il Talento come somma delle capacità di una buendo al funzionamento organizzativo. Il ta- minazione e orientamento al risultato. vero valore aggiunto che una persona possa persona, ovvero di doti innate, competenze, lento non è una qualità innata, ma ha un po- Altre ricerche (per es. Busana e Banterle, esprimere nel contesto lavorativo. conoscenze, esperienza, intelligenza, atteg- tenziale realizzativo che si può sviluppare in 2008; Maeran, Fluperi e Fontana, 2010; De- Secondo Shalini (2013) la locuzione soft skills giamento, carattere e tensione ai risultati (Mi- relazione a opportunità e condizioni esterne. loitte, 2011; Manpower Group 2014) hanno è di matrice sociologica e si riferisce all’EQ chaels et al., 2002). Per questo motivo, come afferma il rapporto indicato come necessaria per la formazione di (Emotional Intelligence Quotient), ovvero al 2 3 idee

quoziente di intelligenza emotiva, che rap- (2015) ha sottolineato il ruolo fondamentale Bibliografia presenta l’insieme dei tratti personali, interper- delle competenze socio-emotive in termini di Busana C. & Banterle A. (2008), “Capacità trasversali: ele- sonali e le abilità comunicative, linguistiche, benessere individuale e progresso sociale, con mento cruciale nel profilo di competenze per la ricerca”, in nonché le abitudini personali, la disposizione riferimento agli ambiti più diversi della vita: l’i- S. Zaccarini & I. Silvestri (a cura di), Competenze per la amichevole e ottimistica che caratterizza le re- struzione, il lavoro, la salute, la vita familiare, ricerca: esigenze delle imprese innovative e profili formativi, lazioni verso le altre persone. Le soft skills sono l’impegno civico, l’autorealizzazione e la sod- Padova, CLEUP. Chelo A. (2008). Il manager mancino. Milano: Sperling complementari alle hard skills (parte del quo- disfazione di vita. & Kupfer. ziente intellettivo di una persona, o anche IQ), Allo stato attuale, i paesi dell’UE hanno diverse Chowdhury S. (2002). The Talent Era: Achieving a High che riguardano le caratteristiche specifiche di metodologie e approcci per l’insegnamento e Return on Talent. Upper Saddle River: Financial Times Pren- tice Hall. un determinato tipo di lavoro. Le soft skills han- la valutazione delle competenze trasversali. Un Deloitte (2011). Boiling Point? The Skills Gap in U.S. Man- no più a che fare con ‘chi siamo’ rispetto a altro ostacolo è rappresentato dall’assenza di ufacturing- ‘quanto sappiamo’. un linguaggio comune. Ci sono diversi modi Url:http://www.deloitte.com/us/mfgskillsgap (visitato il Illand (2013) rileva che lo sviluppo delle soft di nominare “soft skills” (a volte chiamate an- 03/04/17). EC, European Commission (2011). Transferability of Skills skills è correlato con quello della personalità che «competenze»), diverse definizioni, diversi across Economic Sectors: Role and Importance for Employ- e che tali abilità sociali, comunicative e re- modi di classificarle e raggrupparle. Solo per ment at European Level. Luxembourg: Publications Office of lazionali sono essenziali non solo in ambito fare alcuni esempi: life skills (OMS, 1993); the European Union. European Union (2006). Key Competences for Lifelong professionale ma anche nella vita familiare e “competenze trasversali” (ISFOL, 1998); com- Learning, Recommendation the European Parliament and personale. A differenza di altre discipline che petenze chiave per una vita di successo e un the Council of 18 December 2006. Official Journal of the Maria Cinque possono essere facilmente insegnate in aula, buon funzionamento della società (OECD, European Union (2006/962/EC), L394/10-18, le soft skills hanno bisogno più di pratica che 2003); “competenze generiche” (González Url:http://eurlex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ. È professore associato di Didattica e Pedago- do?uri=OJ:L:2006:394:0010:0018:EN:PDF (visitato il di teoria, essendo riferibili a comportamenti os- & Wagenaar, 2008), le “competenze chiave gia speciale presso il Dipartimento di Scienze 03/04/17). Umane dell’Università LUMSA di Roma. Insegna servabili più che di conoscenze quantificabili per l’apprendimento permanente” (EU, 2006); Goleman D. (1995). Emotional Intelligence: Why It Can Metodologie didattiche e comunicative al Cam- e valutabili tramite test standardizzati, come “competenze trasferibili” (EC, 2011). Matter More Than IQ. New York: Bantam Books (trad. it. Intelligenza emotiva. Milano: Rizzoli, 1997). pus Bio-Medico di Roma e tiene seminari e corsi avviene per le competenze cognitive. Tuttavia, fornire il giusto mix di competenze è im- González J. & Wagenaar R. (2008). Universities’ contribu- di formazione sulle soft skills in vari atenei italiani Peter Knight e Anna Page (2007) affermano portante non solo ai fini dell’employability, ma tion to the Bologna Process. (Palermo, Pisa, Pordenone, Roma, Udine). che le soft skills sono “competenze cosiddette anche per evitare una sotto-utilizzazione dei ta- Url:http://www.unideusto.org/tuningeu/images/stories/ I suoi interessi di ricerca si focalizzano su coa- wicked “perfide”, in quanto tipicamente inde- lenti e delle potenzialità dei giovani, garanten- Publications/ENGLISH_BROCHURE_FOR_WEBSITE.pdf ching e creatività (Agire creativo, FrancoAngeli, (visitato il 03/04/17). 2010), sulle tecnologie didattiche (Eteaching, finite, nel senso che, soltanto in pochi casi, do un loro sviluppo sinergico e armonioso. Ciò Heckman J.J. & Kautz T. (2012). “Hard Evidence on Soft 2011; Moocs e OER, 2015), sullo svilluppo e la è possibile descrivere chiaramente ciò che richiede una migliore cooperazione tra mondo Skills”, Labour Economics, 19(4), pp. 451-64. gestione del talento (In merito al talento, 2013), dovrebbe significare essere competenti, per del lavoro e quello dell’istruzione e della for- HRC Academy (2011). Rapporto HRC 2011. Talento e Merito. sulle soft skills (Soft skills in action, 2012, 2014; esempio, nell’intelligenza emotiva” (Knight e mazione, favorendo una maggiore trasparenza Url:http://crasecrets.com/articoli/Rapporto_HRC_talen- Soft skills per il governo dell’agire, 2014) e sulla Page, 2007, p. 11). Secondo gli stessi autori, dei meccanismi di recruiting e delle dinamiche ti_e_merito_2011.pdf didattica universitaria (Valutare l’università e va- si tratta di un mix di disposizioni, attributi e del mercato del lavoro e, soprattutto, il supera- (visitato il 03/04/17). lutare in università, 2015). pratiche, tipicamente ‘non determinate’ o de- mento degli approcci tradizionali che misurano Iland A. (2013), Soft Skills: Be Professionally Proactive, Cre- atespace Independent Publishing Platform. terminabili, che richiedono tempo per formar- le persone solo sulla base delle loro qualifica- ISFOL, Istituto per lo sviluppo della formazione professionale si, essendo il prodotto di anni. Inoltre possono zioni ‘formali’, i loro titoli, in favore di approcci dei lavoratori (1998). Unità capitalizzabili e crediti formati- Url:http://www.manpowergroup.com/wps/wcm/con- essere rilevate, come nota anche il premio maggiormente orientati alla misurazione e al vi. I repertori sperimentali. Milano: FrancoAngeli. nect/db23c560-08b6-485f-9bf6-f5f38a43c76a/2015_ Nobel per l’economia James Heckman, solo riconoscimento delle competenze e delle skills Kelley R. (1998). How to Be a Star at Work. New York: Talent_Shortage_Survey_US-lo_res.pdf?MOD=AJPERES (vi- Times Books. sitato il 03/04/17). attraverso la performance, che ne rappresenta che una persona possiede, a prescindere da Knight P., Page A. (2007). The Assessment of “Wicked” Michaels E., Handfield-Jones H. e Axelrod B. (2001). The la manifestazione esterna (Heckman & Kautz, dove e come le abbia acquisite. Competences, Report to the Practice Based Professional War for Talent. Boston: Harvard Business Press. 2012). Tuttavia le performances possono va- La stagione postfordista richiede un’organizza- Learning Centr., OECD, Organisation for Economic Co-operation and Devel- Url:http://www.open.ac.uk/opencetl/sites/www.open. opment (2003), Definition and Selection of Competencies: riare al variare dei contesti e quindi, sottoline- zione del lavoro il cui centro e la cui risorsa ac.uk.opencetl/files/files/ecms/web-content/knight-and- Theoretical and Conceptual Foundations (DeSeCo). Summa- ano ancora Knight e Page (2007, p. 15), le fondamentale sono rappresentati da una sog- page-(2007)-The-assessment-of-wicked-competences.pdf ry of the final report Key Competencies for a Successful Life descrizioni delle manifestazioni devono inclu- gettività non caratterizzata tanto dalla quali- (visitato il 03/04/17). and a Well - functioning Society. Paris: OECD Publishing. dere anche quelle dei diversi contesti nonché ficazione tecnico-professionale, quanto dalla Maeran R., Fluperi S., Fontana M. (2010). Le competenze OECD (2015). Skills for Social Progress. The Power of So- utilizzate e quelle carenti, secondo i laureati, in Fabbris L. cial and Emotional Skills. OECD Skills Studies, Paris: OECD dei criteri e delle condizioni in cui queste per- capacità di sostenere la complessità delle re- (a cura di), Dal Bo’ all’Agorà. Il capitale umano investito Publishing. formances sono prodotte. lazioni interpersonali, la filosofia e i processi nel lavoro, Collana Formazione e Lavoro, Padova: CLEUP OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità (1993). Life Le soft skills rappresentano un elemento fon- dell’innovazione, nonché l’umanizzazione del Manpower Group (2014). Soft skills for Talent, Url: http:// Skills Education in Schools. Skills for Life, 1, Genève. www.manpowergroup.it/indagine-soft-skills-manpowe- Rossi B. (2009), Educare alla creatività, Roma-Bari, Laterza. damentale non solo in ambito lavorativo ma, contesto lavorativo e la realizzazione di un’e- group (visitato il 03/04/17). Shalini V. (2013). Enhancing Employability @ Soft Skills. in generale, per il progresso sociale. L’OECD conomia ‘umanistica’ (Rossi 2009, pp. VIII-IX). Manpower Group (2015). Talent Shortage Survey. Chandigarh-Delhi-Chennai: Pearson. 4 5 persone

anche criteri che da una parte responsabilizzano la privacy maggiormente imprese ed enti e dall’altra, apportano notevoli semplificazioni e e le nuove sfide sgravi dagli adempimenti per chi rispetta le regole. del digitale La giurisdizione europea si applicherà anche a colos- si della rete come Facebo- ok e Google, così gli uten- ti che usufruiscono dei loro di eliana quattrini servizi saranno più tutelati. Cos’è il diritto alla porta- bilità dei dati? L’EUROPA AMPLIA LE TUTELE La legge sulla privacy compie vent’anni: è anco- È un diritto innovativo DEI CITTADINI, NE PARLIAMO ra attuale e in che modo eventualmente andreb- previsto dal Regolamento COL GARANTE ANTONELLO SORO be aggiornata? europeo che permette a È stata sicuramente una disciplina di primissimo una persona di prendere Non saremo mai più soli. Non potremo rilievo, che ha segnato un vero cambiamento e trasferire da un’azienda più nasconderci. La tecnologia digitale ha culturale e sociale e in venti anni ha fatto fare ad un›altra o da un web cambiato la nostra vita. Serve a raccogliere al Paese grandi passi avanti nella tutela della provider ad un altro tutti i informazioni, a risolvere problemi pratici, riservatezza, della libertà e della dignità delle dati trattati con il consenso a favorire il progres- Il vademecum on line comprende informazioni semplici ed esaurienti di quella persona o sulla sulle nuove tecnologie. so della scienza. base di un contratto. È un Ma concentra mol- persone. All’inizio la “privacy”, termine ormai diritto tipicamente digitale perché non riguarda gli tissimi dati su di noi decisamente riduttivo, veniva percepita come archivi cartacei. ed espone a furti di un bene riservato ai personaggi noti: oggi la identità, invasioni tutela dei dati personali è considerata per quello I dispositivi elettronici registrano e diffondono fastidiose, inoppor- che veramente è: un diritto fondamentale della le informazioni più disparate, per esempio la tune o addirittura persona, da rispettare in ospedale, sul posto di nostra posizione in tempo reale. Ma quando criminali. lavoro, sul web. Soprattutto per tutelare i soggetti usiamo una app o scriviamo su Facebook stia- Come ogni stru- più vulnerabili e pertanto maggiormente esposti mo informando solo gli amici o anche i malin- mento va usato in al rischio di discriminazioni. La necessità di un tenzionati? modo consapevole, tagliando è però evidente. Lo sviluppo impetuoso In rete possiamo trovare di tutto: gli amici, i cono- conoscendo limiti e della tecnologia, il moltiplicarsi delle grandi banche scenti, ma anche persone poco raccomandabili, rischi di un sistema dati, l’imporsi sul mercato dei colossi della rete perfino gli hacker. Dovremmo tenerlo ben presen- che contrappone e dei social media, la condivisione permanente te, quando, con tanta facilità, mettiamo on line sicurezza e privacy. delle vite on line richiedono inevitabilmente un la nostra vita. Pensiamo di condividere le nostre Per orientarci nel aggiornamento delle forme di tutela. Il nuovo esperienze con un gruppo ristretto di “amici” e, mondo incorporeo Regolamento europeo, che sarà applicato dal invece, potenzialmente, stiamo comunicando con e potente del digi- maggio 2018, risponde a questa nuova sfida. un popolo di sconosciuti. La geolocalizzazione, tale, abbiamo rivol- associata ad altre informazioni come genere, ora- to alcune domande Quali sono le principali differenze tra il nuovo Re- ri, abitudini di vita può creare un mix pericoloso, ad Antonello Soro, golamento europeo e le norme vigenti in Italia? e consentire di disegnare profili appetibili non solo Presidente dell’Au- Il nuovo Regolamento introduce una disciplina in per le aziende ma anche purtroppo per stalker e torità garante per la materia di protezione dati uniforme e valida in malintenzionati in genere. Finora, se non volevamo protezione dei dati tutta Europa. Stabilisce nuovi diritti - come il dirit- essere geolocalizzati dovevamo disattivare questa personali. Un’immagine dedicata alla scuola tratta dal sito dell’Autorità garante per la privacy. to all’oblio e alla portabilità dei dati - e introduce funzione. Con le nuove norme europee sulla pro- 6 7 persone

Ha proposto l’inserimento dell’educazione civi- tere immenso. Saprà indirizzare il messaggio più più alto è il loro livello di protezione e minori sono ca alla società digitale fra le materie scolasti- convincente al target che vuole raggiungere. In tutti i rischi. Con il nuovo Regolamento europeo poi, è che. Ma spesso gli adulti non hanno sufficienti i campi. I big data sulla salute sono ancora più ap- importante ricordarlo, non solo i fornitori di servizi di competenze per educare i giovani in questo petibili. Sapere, in base alla medicina predittiva, se telecomunicazioni e comunicazioni elettroniche, ma campo. Come affrontare il vuoto culturale? un lavoratore si ammalerà, e quando, può essere di anche pubbliche amministrazioni, aziende, strutture Bisogna promuovere una alfabetizzazione digitale indubbio interesse, sia per un datore di lavoro sia sanitarie pubbliche e private, istituti bancari, avran- rivolta non solo ai giovani, ma anche agli adulti, per una compagnia di assicurazioni. Per questo il no l’obbligo di comunicare al Garante privacy la organizzando corsi, incontri, realizzando pubbli- Garante ha lavorato e sta lavorando molto perché perdita o la distruzione di dati personali che pos- cazioni e video divulgativi, promuovendo anche ai dati sanitari sia garantita la massima sicurezza sono verificarsi a seguito di attacchi informatici, ac- serial tv. È necessario che tutti gli attori coinvolti e protezione. Abbiamo dettato norme specifiche cessi abusivi, incidenti. La mancata comunicazione - scuole, istituzioni, associazioni di genitori – uni- per la circolazione e la conoscibilità di informazioni comporta pesanti sanzioni pecuniarie. scano gli sforzi. Spesso capita che siano i figli ad tanto delicate e disciplinato il dossier e il fascicolo insegnare ai genitori l’uso dei dispositivi elettronici, sanitario elettronico. Inoltre, siamo già intervenuti ma i ragazzi non sono quasi mai consapevoli delle più volte, e in modo molto deciso, sia nei confronti insidie presenti on line, di valutare le conseguenze di Regioni sia di Comuni che avevano operato in di un post pubblicato per irridere o cedere i propri modo illecito, ad esempio pubblicando sul proprio dati personali senza pensarci troppo. Sapere come sito istituzionale dati così riservati. Stiamo affrontan- L’icona da cliccare per avere una guida sui testi digitali. funziona il web, come operano i colossi della rete, do anche un fenomeno nuovo: sempre più spesso a chi sto consegnando il mio io digitale è un pa- molte persone affidano al web, attraverso le app tezione dei dati, che saranno applicate dal prossi- trimonio informativo che tutti dovrebbero acquisire che monitorano le condizioni di salute, le proprie mo anno, le società che progettano questi sistemi prima di iniziare a utilizzare uno smartphone. informazioni sanitarie, incuranti e spesso inconsape- avranno un obbligo ancora più cogente di attener- voli dei rischi che ciò può comportare. si al principio “privacy by default”. Allora il criterio Con l’affermazione del digitale è sempre più dif- sarà inverso: la funzione non si potrà attivare auto- fusa la dematerializzazione dei documenti, per Esiste l’anonimato in rete? Antonello Soro maticamente, ma solo su nostra richiesta. esempio bollette ed estratti conto inviati all’utente Bisogna sfatare un mito: l’anonimato in rete non È nato a Orgosolo (Nuoro) il 26 novembre 1948. su supporto elettronico e non più cartaceo. In que- esiste. Il percorso potrà essere complicato, potrà Primario ospedaliero, ha affiancato la passione per Come vanno usati i social network per non in- sto passaggio i dati personali quali rischi corrono? servire del tempo, potrà essere necessaria la coo- la medicina a quella per la politica. Dopo essere correre in illeciti e rispettare gli altri? Il Garante per la protezione dei dati è impegnato perazione giudiziaria internazionale, ma alla fine stato sindaco di Nuoro e consigliere regionale della In rete dobbiamo attenerci agli stessi parametri, da sempre nella messa in sicurezza dei dati, dei si arriva sempre ad un nome e un cognome. Sardegna, nel 1994 viene eletto deputato ricopren- etici e giuridici, cui ci atteniamo nella vita off-line: canali di comunicazione e dei sistemi sui quali sono do importanti cariche come membro di diversi organi parlamentari. Ha presentato numerose proposte di sottovalutare l’impatto delle parole sul web può trasmessi e conservati. Abbiamo fatto grandi passi I debitori colpevoli hanno il diritto alla tutela del- legge come primo firmatario, fra cui quelle riguar- renderci responsabili anche di gravi reati. Il cy- avanti nella tutela delle informazioni personali de- la privacy? Se ne è parlato nel caso di fallimenti danti le norme deontologiche relative al trattamento berbullo, chi fa ricorso all’hate speech o esprime tenute dagli istituti bancari, dal servizio sanitario, bancari importanti per evitare i quali veniva ipo- dei dati personali, le norme per la tutela delle vitti- intolleranza verso una persona dovrebbe saperlo, dal fisco e in generale da tutti i soggetti pubblici e tizzato l’intervento dello Stato. Che differenza me di reati per motivi di omofobia e transfobia, le norme in materia di prevenzione e repressione dei e regolarsi di conseguenza. privati. La dematerializzazione dei documenti e la va fatta fra persone giuridiche e persone fisiche? sequestri di persone, la Delega al Governo in mate- possibilità di accesso ai servizi on line rappresenta Va anzitutto precisato che la maggior parte dei de- ria di riordinamento delle funzioni di polizia locale, Come difendersi dal cyberbullismo? un importante vantaggio per imprese e pubblica bitori, in quanto persone giuridiche, dal 2011 è sot- le norme in materia di misure fiscali a favore delle Il cyberbullismo è un fenomeno molto grave che amministrazione. Soprattutto per i cittadini che da tratta alla tutela accordata dal Codice privacy. Diver- famiglie, la riforma della disciplina relativa agli orga- espone le vittime ad una violenza dalla quale è casa possono compiere operazioni che un tempo so è il caso se a ricevere i prestiti siano state persone ni di governo della Rai, le modifiche alla legge per l’elezione dei rappresentati dell’Italia al Parlamento sempre più difficile difendersi. Gli effetti delle ves- richiedevano invece un notevole dispendio di tem- fisiche. In proposito la legge - in primo luogo quella Europeo. Ha fatto parte della Commissione Bilancio, sazioni sono pervasivi, perdurano nel tempo e po e di energie. Ma è necessario che i dati siano sul segreto bancario - tutela la legittima aspettativa tesoro e programmazione dal 1994 al 1995, della condizionano la vita di questi ragazzi costringen- rigorosamente protetti per evitare che siano usati in di riservatezza, che ciascuno deve poter avere nel Commissione Affari Sociali dal 1995 al 1996, della doli a cambiare abitudini di vita, scuola, e nei casi modo improprio, persi o distrutti. momento in cui richiede ed ottiene un prestito. Commissione Affari esteri e comunitari dal 2000 al 2001, della Commissione per le Politiche dell’Unio- più gravi, come purtroppo è capitato, indurli al sui- ne Europea dal 2008 al 2012, della Commissione cidio. Occorre in primo luogo consapevolezza. Il Big data e privacy dei dati sulla salute sono In conclusione, quali strumenti ha il cittadino per parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale bullo “armato” di smartphone deve sapere che con conciliabili? difendersi dall’uso illecito dei dati personali? dal 2010 al 2012, è stato presidente della Giunta il suo comportamento può anche commettere dei I big data sono una vera e propria riserva energe- Il cittadino può presentare un ricorso o una segnala- per le elezioni dal 2001 al 2006. Si è dimesso da deputato il 7 giugno 2012 per incompatibilità con la reati, la vittima non deve sentirsi in colpa e deve, tica. Dicono tutto di noi, come consumatori, come zione al Garante o adire l’autorità giudiziaria. Co- nomina a presidente dell’Autorità garante per la pro- anche attraverso i genitori o i professori, avere il elettori, come opinione pubblica. Chi li possiede munque un maggiore livello di consapevolezza può tezione dei dati personali. È stato vicepresidente dei coraggio di denunciare quanto sta accadendo. ed è in grado di interpretarli ha in mano un po- aiutare a difendersi: meno dati si mettono on line, Garanti europei per la privacy dal 2014 al 2016. 8 9 Orizzonti storie il museo e l'archivio storico piaggio polo di aggregazione culturale e scientifica della arno valley

“Il presente che si muta in passato è imperiosamente comandato da ciò che l’ha preceduto. Considerato in quanto tale, può a rigore descrivere se stesso, ma non comprendersi” Marc Bloch

di linda kaiser

NTRODUZIONE si anche nel settore ferroviario e nella produzione Il Gruppo Piaggio è il più grande costrut- di carrozzerie per tram e autocarri. tore europeo di veicoli motorizzati a due Con la prima guerra mondiale, la Piaggio entra ruote e uno dei principali player mondiali nel settore aeronautico e, costruendo aeroplani Iin questo settore. Il Gruppo è inoltre protagonista e idrovolanti, apre nuove sedi produttive, come internazionale nel settore dei veicoli commerciali. quella di Pontedera. Gli stabilimenti di Finale Li- Alcuni dei marchi detenuti dal Gruppo sono tra gure, Genova e Pontedera vengono distrutti du- i più prestigiosi e ricchi di storia nel mondo del rante il secondo conflitto mondiale. I figli di Ri- motociclismo: da Gilera (fondata nel 1909), a naldo Piaggio, Armando (1901-1978) ed Enrico Moto Guzzi (fondata nel 1921), a Derbi (1922), (1905-1965), ereditano l’azienda ed Enrico, in fino alla vincente Aprilia. particolare, si occupa di ricostruire lo stabilimen- Presidente e amministratore delegato del Gruppo to di Pontedera, riconvertendolo completamente Piaggio è Roberto Colaninno. all’industria. Enrico Piaggio si avvale della pro- La Società Rinaldo Piaggio nasce nella periferia gettazione dell’ingegnere aeronautico Corradino industriale di Genova, a Sestri Ponente, nel 1884, d’Ascanio e, nel 1946, produce così un veicolo per mano dell’appena ventenne Rinaldo Piaggio semplice, robusto, economico ed elegante, che (1864-1938), che il 10 ottobre firma l’atto istituti- possa essere guidato da tutti con facilità, la Vespa. vo. Appassionato alla costruzione di arredamenti Da allora il nome è sinonimo di mobilità individua- navali, tre anni dopo, il 14 settembre 1887, Rinal- do trasforma l’impresa nella società in accomandi- Pag. 10: Pontedera (PI), Museo Piaggio, il prototipo della ta Piaggio & C. In poco tempo riesce ad affermar- Vespa MP6, disegnato da Corradino d’Ascanio nel 1945. 10 11 Orizzonti storie

le su due ruote e, con quello dell’arte a livello di una convergenza di obiettivi tra azienda ed enti in novembre “Crea©tivity”, una serie di incontri tra oltre 18 milioni di unità internazionale, per “Il pubblici, tra i primi esempi in Italia, ha lo scopo studenti universitari, un connettore culturale dina- prodotte a oggi, rap- Miglior coinvolgimento primario di promuovere le sinergie tra impresa, cul- mico, caratterizzato da un approccio trasversale presenta un incredibile dei Social Media”. tura e territorio, perseguendo un duplice obiettivo: alla progettualità del design, della ricerca e della successo commerciale sviluppare, gestire e valorizzare il Museo e l’Ar- formazione; programma visite guidate in italiano e e una delle icone dello Contenuti chivio Storico Piaggio, per recuperare la memoria inglese; propone un’offerta didattica molto ampia, stile e della tecnologia Il Museo Piaggio, negli storica dell’azienda; offrire al territorio un luogo in con sei o sette progetti diversi; segue il bookshop. italiana più conosciute spazi della produzio- cui organizzare eventi, mostre, convegni e incontri nel mondo. ne, oggi divenuti ar- su temi di vasto respiro nazionale e internazionale. Relazione con il territorio cheologia industriale, Il Museo e l’Archivio Storico hanno, dunque, la fi- La Fondazione è uno degli strumenti utilizzati da Fondazione ricostruisce la storia nalità di non disperdere il patrimonio sociale e cul- Piaggio per mantenere un rapporto diretto con il Nel 1994, nell’ambito della società italiana turale che una delle più grandi aziende metalmec- proprio territorio, in cui svolge così non soltanto un di un progetto che pre- e dei suoi mezzi di caniche italiane ha prodotto attraverso ogni tipo ruolo produttivo ed economico, ma anche di valen- vedeva la ricostruzione trasporto, dalla fine di mezzo di trasporto, dagli arredi navali, ai treni, za sociale e formativa, diffondendo i valori propri della storia di Piaggio dell’‘800 ai giorni agli autobus, agli aerei, per passare, nel 1946, dell’azienda, come l’innovazione e la creatività, e della memoria socia- nostri. Sono esposte agli scooter e ai veicoli a tre e quattro ruote. l’etica e l’ambiente. La Fondazione Piaggio, con il le dell’azienda, nasce le collezioni Vespa, Museo e l’Archivio Storico, costituisce pertanto un la Fondazione Piaggio, dai primi prototipi alle Attività vero e proprio “polo di aggregazione culturale e fermamente voluta dal Vespa di serie attual- La Fondazione gestisce e implementa la documen- scientifica della Arno Valley” – come lo definisce il giovane Presidente Gio- mente in commercio, e tazione dell’Archivio Storico e le nuove acquisizioni presidente della Fondazione stessa, Riccardo Co- vanni Alberto Agnelli Gilera, dalla moto VT o comodati gratuiti per il Museo Piaggio, promuo- stagliola –, in collaborazione anche con l’Univer- e dai responsabili del 317 del 1909 alla RC vendo anche il restauro dei motoveicoli esposti; pro- sità di Pisa, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa Comune di Pontedera e 600 Parigi-Dakar del duce interamente e idea circa sette mostre all’anno, e l’ISIA - Istituto Superiore per le Industrie Artistiche Museo Piaggio: la Collezione Vespa, nel grande della Provincia di Pisa. open space centrale; sullo sfondo, l’area Ape. 1991, accanto ad altri in genere a carattere interdisciplinare, esplorando (di livello universitario) di Firenze. Roberto Colaninno, dal Pag. 13: la Collezione Gilera, nell’area sopraelevata prodotti significativi di grandi tematiche in rapporto alla Vespa, come la La Fondazione, con la sua sede nella Company 2003, condivide i con- del Museo. Piaggio, come i motori comunicazione, il cinema, la figura di Corradino Town di Pontedera, è parte attivissima dei proget- tenuti del progetto cultu- aeronautici degli anni d’Ascanio, il viaggio, l’alta moda e la velocità op- ti regionali di sviluppo del turismo e dell’impren- rale, e ne rilancia le funzioni nel contesto della ‘30, una locomotrice ferroviaria del 1936, l’a- pure dedicate all’arte contemporanea o alle eccel- ditoria. Essa agisce come incubatore di idee, in responsabilità sociale d’impresa. ereo P148 del 1951, l’Ape, il Ciao, fino agli lenze del territorio; organizza e ospita convegni, un contesto ricco e animato dall’impegno sociale, All’interno della Fondazione rivestono un ruolo scooter di ultima generazione. congressi, seminari, spettacoli musicali e teatrali; divenendo un punto di mediazione forte e trainan- fondamentale il Museo Piaggio, inaugurato il L’Archivio Storico Piaggio conserva la documen- promuove ricerche e pubblicazioni; cura il perio- te nella logistica del territorio. 29 marzo del 2000 nei corpi di fabbrica più tazione relativa alla storia della Piaggio dalle sue dico di studi “Collana Tommaso Fanfani”; è dispo- antichi di Pontedera, dove l’azienda stabilì la origini fino ai giorni nostri, in tutte le attività e in nibile a supporto e consulenza per la formazione Percorso di visita propria produzione a partire dai primi anni Venti tutti i settori di sua competenza. Nei documenti universitaria e postuniversitaria; promuove e ospita La visita al Museo, di cui sono previsti importanti del ‘900, e l’Archivio Storico Piaggio. Quest’ul- prodotti dall’azienda (materiale cartaceo, testi- ampliamenti, si svolge timo avvia le ricerche storiche già nel 1992, monianze filmate e fotografiche, campagne pub- all’interno dei 3.000 quando Piaggio stipula una convenzione con blicitarie, progetti, disegni tecnici) rivive la storia metri quadrati dell’ex l’Università di Pisa, il cui Dipartimento di Scien- della motorizzazione, del design, della comuni- officina attrezzeria, uno ze Economiche è diretto dal professor Tommaso cazione, della fotografia e del tessuto socio-eco- dei corpi di fabbrica più Fanfani, che diviene, allora, ideatore e coordi- nomico del paese. Composto attualmente da 7 antichi del complesso natore scientifico del Progetto Culturale Piaggio. fondi, 10 archivi aggregati e circa 5.000 filze, industriale di Pontede- Nel 2003 il Museo Piaggio “Giovanni Alberto l’Archivio Storico è in continuo ampliamento e la ra. Qui trova posto an- Agnelli” e l’Archivio Storico “Antonella Bechi consultazione del suo patrimonio è consentita a che l’Archivio Storico. Piaggio” vengono riconosciuti Miglior Museo e studiosi e ricercatori che ne facciano richiesta. Sul piazzale d’ingresso Archivio d’Impresa in Italia, nell’edizione annua- è parcheggiato l’ae- le del Premio Impresa e Cultura. Nel 2016 la Mission reo P148 del 1951 e Fondazione Piaggio e il suo Museo vincono il La Fondazione Piaggio, nata nel 1994 come On- dall’atrio in cui si entra primo Corporate Art Award, pensato per identifi- lus “paritetica”, a partecipazione mista pubblica e fuoriesce un esemplare care, valorizzare e promuovere le best practices privata – soci: 50% Piaggio & C. S.p.A., 25% Co- di motrice ferroviaria nella collaborazione tra il mondo del business e mune di Pontedera, 25% Provincia di Pisa – frutto MC2 de 54 del 1936, 12 13 Orizzonti storie

realizzata interamente to per i giovani sportivi; “VespArte”, indetto da Piaggio nel 2001, e da gettata nel 1940 da Giuseppe Salmaggi), la 500 in acciaio inossidabile. la 125 Primavera del interpretazioni più recenti, come la Vespa 50 Spe- Saturno Sanremo, la 125 e 175 Bicilindrica e la Dall’area viaggi, che 1967, un culto per i cial “Mickey Mouse” del 2013. 500 Quattro cilindri, per citarne alcune. ospita alcune Vespa che giovani dell’epoca. Gli Un’area sopraelevata del Museo, infine, è dedica- L’area giochi, inaugurata nel 2015, è dedicata ai hanno affrontato lun- anni ‘70 sono rappre- ta alla Collezione Gilera, storica azienda di moto- più piccoli e può ospitare progetti didattici e attività ghi viaggi documentati sentati dalla Vespa 125 ciclette di Arcore, acquisita da Piaggio nel 1969. ludiche organizzate. È contraddistinta da una gran- – tra le quali quelle di Primavera ET3 e dalla La collezione comprende esemplari come la prima de statua di Topolino Rider, donata da Disney Italia Giorgio Bettinelli (Cre- Vespa 200 Rally, con moto costruita da Giuseppe Gilera nel 1909 – la alla Fondazione ABIO Italia Onlus: battuta all’asta, ma, 1955 – Jinghong, l’accensione elettronica, VT 317 –, la Rondine “carenata” del 1937 (con è stata acquistata dal Gruppo Piaggio attraverso 2008), un vero mito per e dalla Vespa P125X molti record sulle piste), la 500 Saturno Sport (pro- l’iniziativa umanitaria “Vespa for Children”. i vespisti –, si accede al del 1977, “replicata” primo padiglione. Da da una versione gigan- BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE In treno: da Pisa (15 min.) o da Firenze Santa Maria Novella un pannello si possono te di 4 metri di altezza, Tommaso Fanfani, “Archivio Storico Piaggio”, in Archivi e Impre- (45 min.), stazione di Pontedera-Casciana Terme; poi 5 minu- Museo Piaggio: la Vespa 98 del 1946, raccogliere informazioni in vetroresina e vernice se, n. 8, lug.-dic. 1993, pp. 126-131. ti a piedi dal sottopasso della stazione ferroviaria. prodotta nel primo anno di vita in 2.484 esemplari. Tommaso Fanfani, Una leggenda verso il futuro. I centodieci Orari e norme di visita turistiche sui dintorni del Pag. 15 in basso: l’accesso al cortile d’ingresso rossa. Proseguendo, si anni di storia della Piaggio, Pisa, Piaggio Veicoli Europei, Ingresso gratuito. Apertura del Museo Piaggio: Museo; nel bookshop si del Museo e dell’Archivio Storico Piaggio. possono vedere alcuni 1994; 2a edizione, Pontedera, Piaggio & C. Spa - Fondazio- da martedì a venerdì, ore 10.00 - 18.00; possono fare acquisti in- esemplari rari di Vespa ne Piaggio, 2001. sabato ore 10.00 - 13.00 / 14.00 - 18.00. Maurizio Boldrini, Omar Calabrese, Il libro della Comunicazio- Seconda e quarta domenica del mese, ore 10.00 - 18.00. teressanti e, quindi, se lo si desidera, si entra nello da record e da corsa: veicoli unici come la Vespa ne, Pisa, Piaggio Veicoli Europei, 1995. Chiuso al lunedì. Aperture straordinarie in molte festività. spazio mostre, per visitare le esposizioni in corso. Siluro (una 125 a cilindri contrapposti con la quale Omar Calabrese (a cura di), Il mito di Vespa, Milano, Lupetti, Apertura dell’Archivio Storico: su appuntamento. Fino al 14 maggio 2017 sono ospitate due mostre Dino Mazzoncini conquistò il record mondiale sul 1996 (edizione inglese: The cult of Vespa, Milano, Lupetti, 1996). Servizi aggiuntivi Omar Calabrese, Marino Livolsi, Il libro dell’Ape, Pisa, Pacini, Visita guidata al Museo e all’Archivio Storico a pagamen- “futuriste”: Tutti in moto! Il mito della velocità in cento chilometro lanciato nel 1951) e la Vespa Montlhéry 1998 (edizione inglese: The Story of the Ape. Around the Wor- to, su prenotazione, in italiano e inglese. anni d’arte (la cui prima parte è aperta nel nuovo (una 125 che nel 1950 conquistò 17 record del ld on three Wheels, Pisa, Pacini, 1999). Attività didattiche, dal martedì al venerdì, per la scuola mondo in 10 ore sull’omonimo circuito francese), o Carlo Corbo, “Archivio Storico Piaggio”, in Musei d’impresa. dell’infanzia, la scuola primaria, le scuole secondarie di spazio pubblico della città, il PALP, Palazzo Preto- Identità e prospettive, atti del Convegno Nazionale, Certosa 1° e 2° grado. Visite guidate, supporto e consulenza per rio di Pontedera) e Fotografia e velocità, curata da la Vespa Sei Giorni, guidata dal famoso pilota Giu- di Pontignano, 12-13 giugno 1999, a cura di Linda Kaiser, la formazione universitaria e postuniversitaria. Laboratori in Giovanni Lista, che documenta, attraverso circa seppe Cau (modello con il quale la squadra corse Milano, Assolombarda, 1999, pp. 65-68. collaborazione con altre strutture. Sala convegni / confe- Davide Mazzanti (a cura di), Vespa. Un’avventura italiana nel renze. Spettacoli musicali e teatrali. Sala espositiva per mo- cinquanta fotografie di grandi autori, l’approccio Piaggio vinse nel 1951 ben 9 medaglie) e le Vespa mondo, Firenze, Giunti, 2003; nuova edizione, 2005. stre temporanee. Bookshop con ricambi e accessori Vespa dei Futuristi al dinamismo, all’aerodinamismo e alla 98 e 125 corsa e circuito. Tommaso Fanfani (a cura di), Un museo per sognare. Collezioni e Gilera. Accesso per i cani. velocità come mito della modernità stessa. È curiosa la Vespa Alpha, realizzata fuoriserie Piaggio, Vespa, Gilera, Pisa, Pacini, 2005. Giorgio Sarti, Vespa 70 anni. Storia, tecnica, modelli dal DATI INFORMATIVI ESSENZIALI Il percorso museale inizia con il motto “Un museo per il film Dick Smart 2007 del 1967, che nel- 1946, Milano, Giorgio Nada Editore, 2006; nuove edizioni, Impresa di riferimento per sognare – A Gallery of Dreams” e si apre con la finzione scenica si trasformava in elicottero e 2011, 2016 (edizioni inglesi: Vespa 70 Years. The Complete Piaggio & C. S.p.A. i due prototipi degli anni ‘40: l’MP5, conosciuto sottomarino. Poi ci sono le due Vespa destinate History From 1946). Denominazione ufficiale Valerio Boni, Azzurra Della Penna, Vespa, Milano, Mondadori Museo Piaggio come “Paperino”, primo esercizio di Piaggio sul a uso militare: la Vespa 150 T.A.P. del 1956, Electa, 2012. Archivio Storico Piaggio tema scooter, prodotto in circa 100 esemplari tra il per la Armée Française, armata con un cannone Mariamargherita Scotti, “Se non c’è l’archivio, non si può fare Tipologia della struttura 1944 e il 1946, e l’MP6, il celeberrimo prototipo anticarro senza rinculo da 75 mm, e il prototipo nulla. Tommaso Fanfani e il progetto culturale Piaggio”, in Mar- Museo d’impresa cello Berti, Alberto Bianchi, Giuseppe Conti, Daniela Manetti, Archivio d’impresa di Vespa – il nome fu scelto proprio da Enrico Piag- di Vespa Militare 125 del 1964, progettata per Michèle Merger e Valeria Pinchera (a cura di), Studi in ricordo Ordinamento giuridico gio per la somiglianza con l’insetto –, uscito dalla il Ministero della Difesa italiano. L’area Ape con- di Tommaso Fanfani, Pisa, Pacini, 2013. Fondazione Piaggio Onlus, matita di Corradino d’Ascanio nel settembre 1945. serva alcuni esemplari, tra i quali il Cassone del Jeffrey Schnapp, FuturPiaggio. 6 lezioni italiane sulla mobilità e organizzazione non lucrativa sulla vita moderna, New York, Rizzoli, 2017 (edizione inglese: di utilità sociale La grande sala principale è un open space che rac- 1953, il Calessino del 1956, il Pentarò versione FuturPiaggio Six Italian Lessons on Mobility and Modern Life), in Categoria merceologica coglie la Collezione Vespa. Sulla sinistra è stato rico- “antincendio” del 1962 e una variopinta versione occasione del 130° anniversario del Gruppo Piaggio e del 70° Motocicli struito lo studio di Corradino d’Ascanio, mentre tra le “carretto siciliano” interamente dipinta a mano. compleanno della Vespa, edizione numerata in 1.000 copie. Superficie espositiva 3.000 mq Vespa di serie si distinguono, in posizione centrale, Sono conservati anche i ciclomotori, dal prototi- NOTIZIE PRATICHE Anno di fondazione impresa Riccardo Costagliola, presidente la prima serie 98cc dell’aprile 1946 e i “classici” po del 1955 al Ciao del 1967; la Vespa 400, Indirizzi e recapiti 1884 della Fondazione Piaggio. della produzione Vespa (più di 140 versioni), come una piccola automobile prodotta da Piaggio Museo Piaggio Anno di fondazione museo Archivio Storico Piaggio 1994 (nascita della Fondazione Piaggio) la Vespa 125 del 1951, modello utilizzato da Au- tra il 1957 e il 1961 negli stabilimenti france- Viale Rinaldo Piaggio 7 Inaugurazione ufficiale drey Hepburn e Gregory Peck sul set di Vacanze si dell’A.C.M.A., e il Moscone (“la Vespa del 56025 Pontedera (PI) 29 marzo 2000 (apertura al pubblico) Tel. 0587 27171 Autore della progettazione Romane; la Vespa “U” (utilitaria) del 1953, costruita mare”), motore fuoribordo del 1949. Concludono [email protected] Arch. Andrea Bruno in soli 7.000 esemplari; la prima Vespa granturi- il percorso le Vespa artistiche, una serie che vanta [email protected] Numero annuo di visitatori smo, la Vespa GS 150 del 1955; la Vespa 50 del il suo esemplare più famoso nella Vespa 150 S, www.museopiaggio.it Museo: 56.000 ca. Come si raggiunge Archivio: 350 ca. 1963 (“il Vespino”), seguita, nel 1969, dalla 50 firmata da Salvador Dalí nel 1962, e che è stata In auto: Superstrada Firenze-Pisa, uscita Pontedera, seguire indi- Nome e qualifica del responsabile Special; la 90 Super Sprint del 1965, veicolo-mi- arricchita dalle Vespa ET4, in gara per il concorso cazioni per il centro. Riccardo Costagliola, presidente 14 15 Orizzonti storie la semiramide del serchio Il 22 gennaio 1805 Niccolò Paganini è “...ascritto tra i professori della Cappella Nazionale di Lucca in qualità di primo violino...”

di pietro boragina

uesto è quanto si legge nel te- un organico formato da cantanti, strumentali sto del decreto emanato, il 22 ad arco e a fiato di notevole levatura. Il viag- gennaio 1805, dal Magistra- gio del musicista genovese a Lucca, in quel to dell’Interno e Finanza della 1801, nella cattedrale di San Martino non fu QRepubblica Lucchese cui Niccolò Paganini, certamente un caso ma una scelta ponderata. nel gennaio dello stesso anno, aveva rivolto L’esibizione di Paganini destò un’impressione la sua candidatura a “...primo violino della notevole. L’abate Jacopo Chelini, prete di casa Cappella de’ Musici della Repubblica, senza presso una delle famiglie più in vista della Re- però ledere i diritti che altri si fossero prece- pubblica, i Sardini, suonatore appassionato di dentemente acquistati e coll’obbligo speciale viola ma, soprattutto, caustico narratore delle d’istruire e perfezionare per quanto sarà pos- cronache lucchesi, le cui osservazioni adunò nel sibile, due Giovani Lucchesi nella professione suo Zibaldone, raccontò la serata: “La musica fu di Violino...”. Ma il musicista, nato a Geno- assai lunga perchè si ebbe per il Prelato di farvi va il 27 ottobre 1782, a Lucca era già stato eseguire, caso del tutto nuovo, un concerto di qualche anno primo, giovanissimo, nel 1801. violino da un tal Paganini Giacobino Genovese L’occasione un concerto da tenere il 14 settem- che era venuto alla musica subito dopo il Chirie bre nella cattedrale della città per la festa di eleison e questo concerto durò ventotto minuti. Santa Croce. Lucca era una città dalla solida Questo tal signore aveva una grande abilità, ma tradizione musicale. La Cappella Musicale di non aveva né criterio né giudizio musicale. Imi- Palazzo, o Palatina, nata nel 1543, “pro orna- tava col violino il canto degli uccelli, i flauti, le mento et honore civitatis et reipublicae”, negli trombe, i corni, in modo che il suo concerto ter- anni, era diventata una istituzione musicale tra minò in opera buffa facendo ridere tutti nel tempo le più autorevoli, capace, tra l’altro, di istruire che restavano ammirati dell’abilità e franchezza e seguire giovani talenti con accurata discipli- di costui... Questo concerto ebbe però un gran- na. I concerti della Palatina, si inserirono in un dissimo successo e così tutta la musica, essendo calendario annuale e, all’epoca dell’arrivo a li primi i Giacobini a sostenerlo dicendo che mai François-Pascal-Simon Gérard. Elisa Bonaparte-Baciocchi con la figlia Napoleona, 1810, Roma, Museo Napoleonico. Lucca di Paganini, la Cappella comprendeva in Santa Croce v’era stata una simile musica...”. 16 17 Orizzonti storie

Il 14 luglio 1805 Luc- Domenico Puccini. Ste- lisa era donna volitiva ca, e Paganini, assisto- fano Tofanelli, Maestro con spiccati interessi no al trionfale ingresso di disegno e di pittura culturali. Qualche anno di Maria Anna-Elisa dell’Università, in qua- prima di giungere in Bonaparte Baciocchi, lità di primo pittore di Toscana, a Parigi, nel incoronata principessa Corte, ebbe l’incarico suo salotto nella rue di Lucca e Piombino di comporre i ritratti dei Verte e poi nell’antico dal fratello imperatore. nuovi sovrani. hôtel de Maurepas, “La sua carrozza, tira- Maria Anna Bonaparte, al n° 7 della rue de la ta da quattro cavalli e detta Elisa, sorella di Chaise, si incontrava- seguita da ventiquattro Napoleone, era nata no gli intellettuali più staffieri, attraversò la ad Ajaccio nel 1777. interessanti dell’epoca. calma cittadina tosca- Contessa di Compi- Napoleone ammirava na come una sfolgo- gnano, divenne, grazie la perspicacia e la de- rante visione di gloria al fratello, dal 1805 al terminazione della sorel- napoleonica”. 1809, principessa di la. Nel 1806, accorpò Il governo di Maria An- Lucca e Piombino e, dal al Principato di Lucca e na-Elisa Bonaparte e Fe- 1809 al 1814, gran- Piombino il ducato di lice Baciocchi sostituirà duchessa di Toscana. Massa e Carrara. Nel la Cappella di Palazzo Maria Anna-Elisa aveva 1809, nel riunire in un con la fondazione, nel sposato il nobile còrso unico governo posto in 1809, di una Cappel- Felice Baciocchi nel Firenze i tre dipartimenti la da camera compo- 1797, ufficiale dell’ar- toscani annessi all’impe- sta da 18 professori fra mata francese. Non ro l’anno precedente, Il Duomo di San Martino a Lucca. cantanti e suonatori del- Giovanni Antonio Santarelli. Elisa Baciocchi, particolarmente dotata Napoleone non esitò la quale fu eletto diretto- principessa di Lucca e Piombino, ritratto in cera, di quella avvenenza ad affidarne il comando re il maestro Domenico 1809, New York, Metropolitan Museum of Art. che fu cifra peculiare proprio a Maria Anna-E- Giovanni Antonio Santarelli. Felice Baciocchi, Quilici, cui successe, principe di Lucca e Piombino, ritratto in cera, ad un’altra Bonaparte, lisa, cui venne conferito nel 1811, il maestro 1809, New York, Metropolitan Museum of Art. Paolina, Maria Anna-E- il titolo onorifico di gran- duchessa di Toscana. Maria Anna-Elisa, la Semiramide del Ser- Jean-Auguste-Dominique Ingres. “Ritratto di Niccolò Paganini”, 1819 c., Parigi, chio come fu chiama- Museo del Louvre. ta, nipote del potente cardinale Joseph Fesh, fratellastro della madre delle cave di marmo di Carrara, e dalla Bacioc- Maria Letizia Ramolino e a lui intimamente le- chi ebbe incarico, quando Massa e Carrara si gata, amò le arti e l’architettura. In Italia, compì unirono alla Lucchesia, del restauro del palazzo una serie di riforme in campo artistico. A Carra- ducale di Massa. A Carrara, durante il suo re- ra potenziò l’Accademia di Belle Arti con l’isti- gno, furono realizzati i busti della famiglia im- tuzione di un Banco Elisiano e incentivò, nelle periale, i “napoleonidi”, diffusi poi in tutto l’im- città da lei governate, soprattutto livornesi e fio- pero. Antonio Canova, Lorenzo Bartolini, Bertel rentine, le locali risorse artigianali come quelle Thorvaldsen, Joseph Chinard, Lorenzo Bartolini, della lavorazione della seta e della mobilia e tra i più importanti artisti neoclassici, soggiorna- valorizzò il lavoro di architetti di rilievo. Paolo rono e lavorarono spesso a Carrara. Nel 1805 Bargigli, soprattutto attivo a Massa e a Carrara, l’Accademia assunse il nome di “Eugeniana”, l’ebanista parigino Jean-Baptiste-Gilles-Youf, che in onore di Eugenio Beauharnais, viceré d’Italia lavorò molto nei palazzi ducali di Lucca; Pietro e, in virtù di nuovi ordinamenti, divenne istituto Massagli, Giacomo Rossi, Charles Sambucy e di importanza nazionale. La struttura didattica si i fratelli Antonio e Pietro Ricci o Saverio Salvio- arricchì delle cattedre di Storia e Mitologia e di ni che, tra il 1810 e il 1813, disegnò vedute Anatomia pittorica. 18 19 Orizzonti storie

impersonò la protagonista mentre per le altre nini seguì la corte nei parti furono scelti “attori” tra i membri della cor- suoi vari spostamenti te. Più di una compagnia teatrale francese, per impartendo lezioni al suo interessamento, si esibì al teatro Castiglion- Principe Felice, dilet- cello di Lucca. Donna molto attiva, seppe am- tante di violino, ed esi- ministrare con una certa lungimiranza. A Lucca bendosi a feste e rice- realizzò anche importanti interventi urbanistici, vimenti. Tra lui e Maria facendo radere al suolo un intero grande iso- Anna-Elisa, almeno lato per creare una piazza in stile francese su per un certo tempo, cui si affacciasse il palazzo ducale. Altra ini- fino al 1810, quando ziativa fu l’acquisto, a spese dello Stato, della l’artista genovese de- villa Orsetti, che fu trasformata in residenza dei cise di abbandonare principi con il nome di Villa Reale di Marlia, la città e Maria An- presso Capannori, con un grande parco, in na-Elisa per esibirsi in cui molte parti dei bellissimi giardini barocchi concerti in Romagna preesistenti furono conservati. Maria Anna-Elisa e in Emilia, l’intesa fu si circondò di una corte sfarzosa. Le feste, spe- intensa e amorosa. cie a Villa Marlia, l’estate, non si contavano. “La mia carica - scrisse Maria Anna-Elisa amava leggere le opere di A quei divertimenti in campagna, organizzati il musicista genovese - Plutarco, i Pensieri notturni del poeta preroman- dall’aristocrazia lucchese, erano ammessi tutti mi obbligava a sonare tico inglese Edward Young e, dalle nei due concerti che si richieste che trasmise al suo segre- davano ogni settimana. tario, Giovan Battista Froussard, Sonavo sempre accom- spiccano quelle relative a opere pagnato dal pianoforte, di Jean-Jacques Rousseau, su tut- per il quale scrivevo un te Émile, ou de l'éducation e La accompagnamento su Nouvelle Héloïse; La geografia di cui, improvvisando, im- Antonio Crozat; gli Annali di viag- maginavo un tema. Una gio del geografo danese Conrad volta, verso mezzogior- Malte Brun; dizionari dal francese no, la Corte richiese per al latino. Ma la lettura che più en- la sera un concerto per tusiasmava Maria Anna-Elisa erano violino e corno inglese; i testi teatrali di Corneille, Racine, il maestro d’orchestra Molière. In questo confermava la rifiutò perché non ave- passione dei Bonaparte per il te- va il tempo sufficiente; atro. Appena arrivata a Lucca, or- fui pregato di farlo e ganizzò, nel teatro Accademico di in due ore composi un Bagni di Lucca, la messa in scena accompagnamento per di una Fedra di Racine in cui, se- orchestra che la sera condo la migliore tradizione che eseguii col professor voleva fossero i nobili a recitare, coloro che avessero desiderato parteciparvi. A Galli e che fece furore [...] Per tre anni diedi lezioni Villa Marlia più volte si esibì Nicolò Paganini, a Baciocchi... mentre dalla bocca di Elisa, i termi- nominato dalla Baciocchi “virtuoso di camera” ni di “pizzicato, “staccato”, “flautati”, scappavano Moneta con l’effigie di Felix Baciocchi ed Elisa Bonaparte. e direttore dell’Opera per meriti eccezionali. Al come altrettante bestemmie còrse [...] La sovrana Pietro Benvenuti. Felice Baciocchi, periodo lucchese vanno certamente considerate Elisa, cadendo talvolta in svenimenti al mio suona- principe di Lucca e Piombino, 1805, una Scena amorosa e la Sonata per Napoleo- re, allontanossi sovente per non privare gli altri del Ajaccio, Musée Fesch. ne, composta da Paganini per l’onomastico del piacere...”. Pag. 21: Guillaume Guillon Lethière. Elisa Bonaparte-Baciocchi, fratello di Maria Anna-Elisa. Dopo la caduta di Napoleone, Maria Anna-E- granduchessa di Toscana, 1806, Quando la Baciocchi, nominata granduchessa lisa dovette fuggire prima a Bologna e poi a Reggia di Versailles. di Toscana, si trasferì a Firenze nel 1809, Paga- Trieste dove morì il sette agosto 1820. 20 21 Orizzonti storie una banca, tante storie

Dall’Archivio Storico di Banca Carige, le vicende della Banca Garibaldi e dell’economia del Ponente ligure

di enzo ferrari

"Illustrazione Italiana” del febbraio 1926 dedicò alcune pagine alla Banca M. Garibaldi & C. di Porto Maurizio. L’articolo, “Riviera Ligu- L’re e l’Olivo”, nel ricordare “l’indomabile attività di alcuni uomini di Liguria, giganti di volere e d’audacia” esaltava la “vittoriosa opera” svolta dalla banca nel finanziare gli investimenti strut- turali delle migliori aziende olearie del Ponente. «Merito indiscusso di questo sano e gagliardo organismo bancario è certo il rigoglio della vasta industria ligure per la lavorazione dell’olio, e del commercio ed esportazione del genuino prodotto di riviera “ch’è cibo e ch’è luce”»1. La Banca Garibaldi, nata nel 1895 sulle ceneri di una preesistente banca, era un primario istituto nel panorama economico regionale d’inizio secolo scorso che accompagnò lo sviluppo economico del- la zona favorendo diverse imprese non solo olearie. Il territorio, pur logisticamente e culturalmente lonta- no dai centri industriali, vedeva nella Garibaldi e in poche altre banche un qualche profittevole soste- gno, non potendo contare più di tanto sul ruolo di istituti di maggiori dimensioni (Banca Commerciale, Credito Italiano, Banca Italiana di Sconto). Se que- Maurizio Garibaldi 1815-1899. sti appoggiavano medio grandi attività industriali Pag. 22: sede della Banca a Porto Maurizio. 22 23 Orizzonti storie

contabili, gli errori di valuta- L’offerta di cessione prevedeva anche la succur- d’origine, in concorrenza con altre casse (Cuneo, zione su molte controparti, i sale di Alassio, cui la Cassa di Risparmio non fu Savona) o con l’Istituto S. Paolo di Torino. Da qui, palesi conflitti d’interesse si però interessata perché già presente su piazza. in sostanza, cominciò una nuova storia. sommarono alla scarsa en- Per notizia le filiali di Alassio, Albenga, Sanremo tità del capitale aziendale, e Ventimiglia andarono alla Banca d’America e Note pur aumentato nel 1914. d’Italia. L’intento era di mantenere vivo un rappor- 1 L’Illustrazione Italiana n. 7, febbraio 1926. L’impatto generò la contra- to con i residenti nei luoghi interessati dal collas- 2 Cfr. Andrea Zanini, Un secolo di turismo in Liguria: di- zione del credito verso molte so finanziario e sociale. Ricordiamo, infatti, che namiche, percorsi, attori, Franco Angeli, Milano 2012. 3 imprese che si trovarono in la banca era altresì rappresentante nel Ponente Situazione agosto 1929 – Archivio Storico Stato Impe- ria – Gabinetto di Prefettura faldone n. 67. affanno, spesso costrette a dell’Istituto di Credito Agrario per la Liguria. Il sol- 4 ASCR Seduta CdA 19/8/1927 Libro Verbali 1927-28 loro volta a chiudere; dall’al- lecito ripristino di un appoggio al mondo agrario Vol. 11. tro lato, intere famiglie certe fu subito compreso dalla direzione della Cassa. 5 ASCR Seduta CdA 19/7/1933 Libro Verbali 1933-34 Vol. 14. Per questo sportello non si sono trovati collega- della solidità dell’istituto vi- Non passò molto tempo e il programma di riaper- menti diretti con la Banca Garibaldi. dero sfumare in un istante i tura prese corpo. risparmi di una vita. Dopo Loano fu riaperta il 10 maggio 1929, Pietra Ligu- ben quindici anni (tanto durò re il primo luglio 1929, Bordighera il 7 novembre Enzo Ferrari la procedura) i risparmiatori 1929 e Pieve di Teco nel 1933. A queste filiali si Nato a Genova nel 1956. Ex funzionario di (cantieristica, siderurgia, elettricità, meccanica) le recupereranno neppure un quarto dei depositi. può sicuramente aggiungere Taggia, «per servire banca ha svolto ruoli direttivi e di formazione c.d. banche “di rete” facevano affari con realtà an- Da subito in molti invocarono azioni di salvatag- quel Comune e tutta la vallata retrostante tanto più del personale in diverse sedi in Italia. che commerciali e industriali di più modesta entità gio, scrivendo reclami o richieste d’intervento alle che con la scomparsa della Garibaldi non esisto- Ha pubblicato poesie, racconti e libri di memo- e portata. La Banca Garibaldi con le sue tredici autorità, alla Banca d’Italia, allo stesso Capo del no in tale località banche …e per evitare il danno rie. Alcuni sono stati anche premiati. 5 Ad aprile è stato pubblicato da Philobiblon di succursali movimentava un flusso di risorse note- Governo Benito Mussolini. Lo Stato non interven- che ne deriverebbe a quelle popolazioni» . Ventimiglia Echi di un fallimento Banca M. Gari- vole, raccogliendo capitali specie da agricoltori, ne (come in altri casi anche più rilevanti), la Ban- Nel progetto sembra intravvedersi un “passag- baldi & C. Economia Finanza Territorio. benestanti, commercianti e artigiani, finanziando ca d’Italia non supportò le richieste e nessun’altra gio di competenze” tra l’ex banca e la Cassa molte imprese olearie, edili, industriali (concerie, fa- banca si accollò la situazione (come invece andò di Risparmio in questa parte della Riviera, a di- legnamerie, calzaturifici), del medio/piccolo smer- per altre realtà locali). mostrazione di un ruolo da protagonista che la Cartina Province Genova e Porto Maurizio. cio e alberghiere (Sanremo, Bordighera, Alassio, Nel maggio ‘26 fu decretato lo stato d’insolvenza. Cassa cercava di ritagliarsi fuori dalla provincia Da Riviera Guide Annuaire Illustré 1913 - Sanremo. Ospedaletti) per quel turismo soprattutto straniero La procedura andò avanti lentamente, causa l’alto affascinato dal clima e dalle bellezze naturali, fonte numero dei soggetti coinvolti, gli intrecci societari, di lavoro e ricchezza per il Ponente, che contribuì la limitatezza informativa e la volontà comunque di alla nascita del mito della “Riviera dei fiori”2. salvaguardare un patrimonio importante per la re- Negli anni, anche durante la Grande Guerra, la gione. È in quest’ottica che rientra la decisione del banca non fece mai venir meno il suo appoggio, curatore di tentare la cessione d’alcuni sportelli ad superando anche momenti di difficoltà legati al altre banche. Come già detto la Banca Garibaldi, conflitto e ai timori di liquidità. Il suo crollo nel oltre la sede centrale a P. Maurizio, aveva altre tre- 1926 fu un duro colpo per l’economia locale. dici filiali. Otto di esse presentavano un certo inte- Non si trattò però di un fulmine a ciel sereno. In- resse per la raccolta, secondo quanto indicato dallo fatti, già in precedenza erano emersi sentori di stesso curatore nelle sue prime relazioni. Nell’opera- uno stato di crisi, prontamente smentiti non solo zione di cessione, avvalorata dal Tribunale, furono dalla banca, ma anche da fonti esterne, non ul- coinvolte la Banca d’America e d’Italia e la Cas- timo il direttore di Imperia della Banca d’Italia, e sa Risparmio di Genova. «Gli impianti di tutte le dalla stampa sostanzialmente incline a sostenere maggiori succursali furono dalla Curatela ceduti… la solidità della Garibaldi. Il collasso colpì oltre alcune sono già in funzione, altre sono state aperte diecimila clienti. Le mancanze amministrative e recentemente o lo saranno a breve secondo l’inte- resse dell’istituto rilevatario»3. La Cassa di Risparmio ac- quisì quattro sportelli: Loano, Pietra Ligure, Pieve di Teco e Bordighera4. In alto: succursale di Bordighera. In basso: logo della banca. 24 25 Orizzonti cartoline un paese incastrato nel bianco Il parroco usa proprio questo aggettivo, “un paese incastrato nel cuore delle Alpi Apuane” per definire il borgo di Colonnata, famoso in tutto il mondo per nobilissime ragioni geologiche e gastronomiche

di oscar flacco

anti conoscono il marmo di Carrara e ta, i blocchi di marmo sul ciglio della carreggiata il lardo di Colonnata, ma quanti sono da cui si potrebbe ricavare una quantità di oggetti mai andati lassù a camminare nell’aria d’arredamento e invece rimangono lì a fungere da bianca di marmo lungo le strade che guard-rail. Poi la strada si apre in una piazzetta tran- Tsalgono alle cave? Quanti conoscono il profumo quilla e qui finisce: siamo arrivati. Il benvenuto ce che esce dalle innumerevoli larderie e si diffonde lo danno due bizzarrie difficili da trovare altrove: nei vicoli dove le donne parlano con accento più un pavone che passeggia tranquillo nella piazza ligure che toscano? Colonnata non è di quei posti del paese e una targa sul muro che rende omaggio dove ci passi per caso, bisogna andarlo a cercare. “agli anarchici uccisi sulla strada della libertà”. C’è Nel centro di Carrara, a cui amministrativamente tanto verde intorno al borgo ma le cave bianche appartiene, occorre trovare qualche freccia stradale incombono sulle stradine a gradini, sulle conche di marrone o blu che ne indichi il nome. Poi sono sette marmo trasformate in fioriere, sul campanile in pie- chilometri di stretta strada di montagna a tornanti; tra, sulla chiesa parrocchiale ricca di sculture e bas- una specie di ascesa catartica: vai su dapprima in sorilievi tra cui un crocifisso attribuito a un allievo di un paesaggio verde di alberi ed erbe, poi incomin- Michelangelo, abbracciano il moderno Monumen- cia il bianco di questo mitico marmo che affascinò to al Cavatore col Cristo che esce a braccia aperte i Romani ben prima di Michelangelo. Si oltrepas- da un blocco di marmo. Dal cimitero, luminoso di sano piccole borgate rurali e numerose indicazioni lapidi bianchissime, si scorge Marina di Carrara, “cave di marmo”, prendendo quota rapidamente il promontorio di Montemarcello e al di là del Mar perché le Apuane nel versante a mare sono ripide, Ligure la foschia lascia intravedere la Riviera di Po- salgono subito tra boscaglie e pareti rocciose. Poi la Il ponte della ex-Ferrovia Marmifera, ora usata strada assume una tonalità biancastra, compaiono come strada per i camion che dalle cave di Colonnata i negozi di souvenir, i turisti tedeschi in visita guida- scendono a Carrara. 26 27 Orizzonti cartoline

nente e le Alpi Liguri lontane. Le origini internazionale del borgo viene soprattutto dal suo matico che lo rende unico tra i lardi italiani. Si taglia del paese risalgono all’insediamento lardo. Le prime informazioni sul lardo di Colonnata in fettine sottili su pane fresco appena scaldato ma romano sorto intorno al 40 a.C. per si hanno intorno al Mille; all’inizio del Cinquecen- lo si può gustare come piatto a sé o in abbinamenti ospitare gli schiavi destinati a lavorare to per una forte crisi del marmo i colonnatesi furo- inusuali, ad esempio coi crostacei, o nel ripieno di nelle cave di marmo “lunense”; questi no costretti a sviluppare agricoltura e allevamento particolarissimi cioccolatini vincitori di premi. Ma cavatori si fusero con la popolazione e probabilmente in questo periodo impararono a ormai è ora di tornare giù nel mondo “normale”: indigena dando origine a una comu- stagionare il lardo per usarlo in qualsiasi momento la strada che da Colonnata scende a Carrara toc- nità montana dal carattere forte e auto- dell’anno. Si dice che Michelangelo quando veniva cando i ponti della dismessa Ferrovia Marmifera è nomo; le cave però sono più antiche, a Carrara lo apprezzasse alquanto e fu il nutrimento meravigliosamente suggestiva; ogni tanto passa un probabilmente erano già utilizzate dal principale dei cavatori fino a diventare, dopo i moti camion che procede lento, schiacciato sotto il peso VI secolo a.C. dai Liguri Apuani, che della Lunigiana del 1894, “il cibo degli anarchici”. di un blocco di marmo quasi più grande di lui e forse furono impiegati in seguito come Nel 2004 ha ottenuto il marchio IGP Indicazione porta a immaginarsi quale e quanta fatica sia stata esperti. Nessuna notizia si ha dall’Alto Geografica Protetta. La sua bontà particolare dipen- fatta nei secoli, nei millenni prima del motore, quan- Medioevo, quando forse i Longobardi de da quattro elementi: marmo, ingredienti, lavo- do per trasportare questa meraviglia della natura introdussero l’allevamento dei suini. Le razione, microclima. Le conche per la stagionatura minerale l’unico metodo efficiente era la lizzatura, notizie storiche riprendono dal XIII se- sono ricavate da un unico blocco di marmo che è il trasporto dei blocchi dalla cava a valle su travi di colo ma Colonnata rimase un centro un eccellente isolante termico ed è poroso, quindi legno lungo le “vie di lizza”. di piccole dimensioni, nel 1553 solo preserva il lardo dagli sbalzi di temperatura e lo sedici uomini avevano sottoscritto l’atto fa “respirare”, mentre il marmo si impregna degli Bibliografia di fedeltà al marchese Alberico Cybo aromi della salamoia di stagionatura; aromi dati da “Colonnata - Un paese incastrato nel cuore delle Alpi Apua- Malaspina e nel 1570 il borgo con- sale, un conservante che estrae l’umidità dal lardo, ne. I suoi Marmi pregiati. I suoi Cavatori. Il Monumento”. tava solo 24 nuclei familiari. Successi- aglio che dà gusto ed è un antibatterico e antimico- Libretto a cura di Don Giuseppe Carpena reperibile nella chiesa parrocchiale. vamente iniziò però un lungo periodo tico naturale, rosmarino profumato e antiossidante, di lavoro e di benessere e ciò, insieme pepe nero antibatterico. Il lardo si ricava dallo strato Ringraziamenti al carattere austero in cui si era forgia- grasso della schiena del maiale ripulito della parte a Erina Ravenna, titolare di larderia. ta la comunità, contribuì a mantenere più grassa e spugnosa. La la- una certa separazione tra Colonnata vorazione inizia strofinando e i centri vicini. Il lavoro nelle cave era la conca con aglio e aromi faticoso e in questa durezza del lavo- poi si pone il primo pezzo di ro e della natura hanno trovato facile lardo sul fondo su uno strato sviluppo verso la fine del XIX secolo di sale in grani, pepe nero le idee dell’anarchia: i lavoratori delle macinato, aglio fresco sbuc- cave - cavatori e intagliatori di pietra - ciato, rosmarino e salvia; la avevano convinzioni radicali e fecero conca è poi riempita a stra- di Carrara una “capitale” dell’anar- ti alternando lardo al sale e chismo italiano. Superata la Seconda agli aromi e infine è coperta Guerra Mondiale, in cui quasi metà da una lastra di marmo. La paese venne dato alle fiamme - lo ri- stagionatura in conca dura corda una lapide in piazza “Non il dai sei ai dieci mesi nelle fuoco bruciò, figli di Colonnata, la vo- cantine scavate nella roccia, stra fede nella libertà” - oggi la fama fresche e umide. La produ- zione avviene da settembre Dall’alto: insegna moderna a maggio e i tempi lunghi di per una cava antica. stagionatura permettono la Targa nella piazza del paese. conservazione senza conser- Una vecchia immagine della lizzatura affissa su un muro del paese. vanti artificiali. Il lardo ha co- Il b/n non diminuisce il fascino lore bianco o leggermente ro- di questa immagine esposta in una larderia. sato, consistenza omogenea Pag. 29: una cava alle spalle e morbida; è delicatamente di Colonnata. profumato con un gusto aro- 28 29 Orizzonti palcoscenici portare il carretto La drammaturgia materica di Maria Grazia Cipriani, fra sogno e immaginato

di anna benedetto

Ricerca è una parola usurata. La vera ri- za, la Compagnia del Carretto continua a svol- cerca è quando ti dimentichi di tutto quello gere la sua attività di ricerca, riconosciuta dal che hai trovato e vai a cercare una cosa Ministero per i Beni e le Attività Culturali quale nuova. E ai miei attori dico: Ragazzi non vi soggetto appartenente al Teatro d’Innovazione. “preoccupate: quello che sapete non ve lo toglie nes- Il percorso, nato sulla linea della fusione e con- suno, è dentro di voi. Però adesso fate uno sforzo: fusione tra meraviglioso e reale esplorata con il fate finta di non sapere niente. Non sapete niente. gusto concreto della materia e dell’artigianato, Per creare, dobbiamo essere un foglio bianco”. alla ricerca del segreto dell’incontro tra l’interprete Una riflessione, forse il segreto, della drammaturgia umano e la figura animata, è proseguito con l’”I- di Maria Grazia Cipriani. Le sue parole descrivo- liade”, del 1988. E poi, tra gli altri, con “Romeo e no il suo modo di fare teatro: il Teatro del Carretto. Giulietta”, “Sogno di una notte di mezza estate”, Siete un teatro “estero” e “Shakespeariano” sono i “Odissea”, “Bella e la Bestia”, “Le Troiane”, “Me- complimenti che più volentieri ha ricevuto, il duo cre- tamorfosi”, “Pinocchio”, “Amleto”, “Giovanna al ativo rappresentato dall’autrice/regista insieme allo rogo” e il più recente “Le Mille e una notte”. scenografo Graziano Gregori, in un sodalizio arti- Difficile spiegare il Carretto a chi non ci è mai salito. stico che dura da 35 anni. Da quando, nel 1983, hanno messo in scena “Biancaneve” (oggi rappre- sentata in 4 lingue), svelando uno sguardo ferale, profondo, bellissimo, sul mondo. Un teatro, il loro, che continua a fare innovazione come poche realtà europee, che incarna il testo anziché interpretarlo, che affonda nelle vicende umane e divine dialogando alla pari con gli ar- chetipi, protagonisti delle vicende dell’umanità evocati (costretti?) a presentarsi in scena con l’uso di maschere, abiti, oggetti, legni e suoni. Suoni dallo spessore di personaggi, grazie a Hubert Westkemper che ha segnato i lavori del gruppo con la sua ricerca musicale. A Lucca, nel Teatro Del Giglio ove ha la residen- Teatro del Giglio (Lucca): interno ed esterno. 30 31 Orizzonti palcoscenici

Quel movimento sussultante pieno di colpi, di cigo- percorso artistico: “Biancaneve” (1 agosto, Tese lii, che ti fa prendere coscienza di una realtà che dei Soppalchi), “Pinocchio” (1 agosto, Teatro alle a prima vista non si manifesta. Realtà maturata del Tese), “Le mille e una notte” (2 e 3 agosto, Teatro teatro di ricerca internazionale, il Teatro Del Carretto Piccolo Arsenale) (http://www.labiennale.org/ ha viaggiato con i suoi spettacoli in tutta Europa it/teatro/collegeteatro/percorsi.html). ed oltre oceano, mostrandosi capace di superare “Tutto parte dal lavoro sul testo, che faccio nel mas- naturalmente barriere linguistiche e culturali. È stato, simo rispetto della parola scritta – spiega Cipria- così, ospite di molti Festival Internazionali Teatrali a ni –. Poi, in scena, avviene il resto. I miei attori, Parigi, Lisbona, Berlino, Madrid, Londra, Praga e che scelgo prevalentemente giovani perché anco- Budapest, Tel Aviv, Città del Messico, Tokyo, Il Cai- ra in grado di compiere quel cammino di ricerca ro, New York, Vilnius, che consente loro non Ankara, e chiamato a di rappresentare ma di rappresentare l’Italia ‘essere’, il personaggio, nell’ambito di manifesta- avviene coralmente. zioni quali ‘Italia-Russia Così trasformiamo quan- 2005’ nelle città di Mo- to avviene sul palco in sca e San Pietroburgo e un unicum, costruiamo ‘Italia-Cina 2006’ nella la scena”. Una delle città di Pechino. Tanti i più grandi innovazioni premi e i riconoscimenti che caratterizzano il suo zione di delineare l’archetipo. Fino agli ultimi in cui volo non esiste: è il palco. E, se sto dei mesi su una ottenuti: dall’UBU per la lavoro è la forza del te- il volto è completamente pulito”. Un altro “segno” scrittura scenica, poi è sulla scena che si compone ricerca drammaturgica sto che la drammaturgia inventato e maturato nella poetica della Cipriani lo spettacolo”, ed è per questo che la coralità della e visiva all’“Aldo Trion- non rappresenta ma in è quello del dualismo pupazzi-esseri umani: “Bian- creazione emerge e arriva al pubblico come un fo”, al premio “Hystrio” qualche modo ri-gene- caneve” ne è il capostipite, ma che la storia sia unico, imponente, scomodo sogno rivelatore. Una all’“Eti” per le scenogra- ra, incarna. Il dramma una partita giocata su più scale e dimensioni lo summa della storia e dell’opera del Teatro del Car- fie di Pinocchio. Prezio- emerge da un lavoro in dimostra anche “Amleto”, alle prese con una scac- retto è visibile nella mostra espositiva “Le stanze del si gli attestati entusiasti cui attore e maschera si chiera in cui manipola personaggi-marionette sca- sogno”, nella casermetta San Martino (sulla cerchia di grandi maestri della confondono e si scam- raventandoli a terra, mentre nella realtà contempo- cinquecentesca delle mura urbane di Lucca, aperta cultura nazionale e inter- biano, finché l’attore fini- ranea del palco attori veri si scaraventano a terra dal martedì alla domenica con orario 10-18), dove nazionale quali Lele Luz- sce per essere maschera nell’esatta trasposizione del gesto di un folle. E “Pi- suoni, abiti materici, pupazzi piccoli ed enormi, e il zati, Vittorio Gassman, di sé. “Uso il termine ma- nocchio”, che porta all’ennesima potenza questa cavallo dell’Iliade attendono in silenzio per gemere Edoardo Sanguineti e schera ma non è esausti- dinamica (“Intanto s’era levato un vento impetuoso la propria esistenza di sogno. vo e in più essa stessa, Jeann-Pierre Vincent. di tramontana, che soffiando e mugghiando con web: www.teatrodelcarretto.it Dal 31 luglio al 12 nel nostro percorso cre- rabbia, sbatacchiava in qua e in là il povero im- agosto Maria Grazia ativo, ha cambiato ruolo piccato, facendolo dondolare violentemente come Cipriani è invitata dalla All’inizio, e nell’Iliade il battaglio d’una campana che suona a festa” C. Il Teatro del Giglio Biennale di Venezia a te- specialmente, usavamo Collodi). Un gioco di doppi e tripli (in Biancaneve Punto di riferimento artistico e culturale della città nere il workshop per at- maschere e macchine si contano 35 nani: 7 per 5 diverse dimensioni) di Lucca, nel 1985 ha ottenuto il riconoscimento tori e registi “Non taglia- per portare in scena che si svolge sempre nello spazio claustrofobico di Teatro di Tradizione. La sua nascita risale a più temi le ali”, sulla vita (e gli uomini alla guerra. che è la scena materica e piena di echi realizzata di tre secoli fa, quando il Consiglio della Repubbli- il personaggio) di Amy E rappresentazioni lin- da Gregori (perfetta anche come stanza di Gregor ca di Lucca istituì per decreto un teatro pubblico, Winehouse, straordina- gnee infantili degli Dei, i ). Una stanza in cui si sovrappongono arma- che ebbe fin da subito un’intensa attività artistica. Per tutto l’Ottocento il Teatro del Giglio ha ospitato rio talento creativo musi- cui suoni in scena erano di, porte e sportelli che si aprono improvvisamente le migliori compagnie della scena italiana. Lo stes- cale e vocale chiuso in in effetti quelli ricavati da con rumori spaventosi e angoscianti, scatole che so Giacomo Puccini fu spesso al Giglio per sovrin- una gabbia di solitudine un giardino d’infanzia. contengono orrori e rivelazioni, poesia e metamor- tendere i lavori della messa in scena di alcune sue e infelicità. All’interno Nel corso degli anni, fosi, senso e significato. opere. Nei locali del Giglio hanno sede la Biblio- teca e l’Archivio storico. All’interno del teatro trova della manifestazione, il le maschere nei nostri “Quando faccio uno spettacolo io parto non sa- ospitalità la compagnia Teatro Del Carretto, con la Carretto è chiamato a ri- Teatro del Carretto: elementi di scena. spettacoli sono scompar- pendo nulla, lo scenografo non sa nulla e gli attori Abiti di scena. “Biancaneve”. quale il Giglio, da otre trenta anni, collabora alla mettere in scena tre spet- Pag. 33: “Iliade”, locandina. “Pinocchio”. se per lasciare posto al non sanno nulla. E in 35 anni non hanno mai rice- produzione di spettacoli conosciuti in tutto il mondo. tacoli chiave del lungo “Giovanna al rogo”, locandina. trucco, con la stessa fun- vuto un copione. Niente prove a tavolino, mai! Il ta- 32 33 emozioni sapori testi e gradili per una tradizione che si rinnova Il profumo del fumo di legna è uno dei più begli odori naturali da portare addosso, nella barba e sui vestiti

di gian antonio daLL'AGLIO

a legna di faggio e di castagno sta Non è facile né veloce realizzare i testaroli artigia- bruciando piano all’interno di un vec- nali: conditio sine qua non è la presenza del testo. chio edificio di pietra e mattoni coi La cottura nel testo è piuttosto rara in Italia, è sicura- muri anneriti dal fumo di decenni, for- mente autoctona in Lunigiana ed è simile a tecniche Lse secoli, di attività contadine; questo fu un sec- diffuse nella parte meridionale del bacino del Medi- catoio di castagne (in alta Lunigiana li chiamano terraneo. Il testo veniva usato dai contadini per pre- gradili) e ora è un forno per la preparazione di pararsi il pranzo quando erano in campagna e nei testaroli artigianali. Un cambio d’uso necessario monti: è un forno portatile in ghisa (un tempo erano per rimanere nella tradizione, per poter continua- di terracotta) composto da due parti, quella inferio- re a diffondere nell’aria della borgata di Vìgnola, re, il sottano, dove vengono posti gli alimenti e quel- tra le colline di Pontremoli, il suo fumo di legna pulita, il suo profumo antico quanto la civiltà uma- na, un odore che ti riconcilia col mondo. La prima domanda banale che viene in mente è “ma perché fare un Presidio Slow Food per un pro- dotto, i testaroli, che si trovano facilmente nei nego- zi e nei ristoranti di tutta la Lunigiana?”. Quando ho espresso a voce alta questo mio dubbio, il re- sponsabile della Condotta Slow Food Lunigiana-A- puana mi ha guardato come fossi un eretico, o uno sciocco; dopo che insieme ai suoi collaboratori mi ha spiegato come stanno le cose… ho capito che avevo veramente detto una mezza eresia, o una grossa sciocchezza. Perché il testarolo artigianale L’interno di un gradile prima della cottura dei testaroli. di Pontremoli è cosa ben diversa dal testarolo indu- Pag. 35: Lorenzo Garigali, artigiano dei testaroli, al lavoro. striale prodotto dai pastifici della zona. 34 35 emozioni sapori

la superiore, il soprano, testarolo cotto; quando condimento di un tempo, composto semplicemente del testarolo artigianale che sia il più possibile che funge da coperchio. questa polvere di farina da formaggio parmigiano o pecorino amalgamato autosufficiente. Il testarolo è, in poche a contatto col testo fa un con basilico tritato finissimo e olio extravergine a Per rendere il testarolo artigianale in grado di soste- parole, un pane azzimo fumo di un particolare crudo. In questo modo nessuno dei quattro elementi nersi da solo sono benvenute anche le idee nuove, piuttosto sottile e di for- colore grigio la tempe- (testarolo, basilico, olio e formaggio) prevale sugli sempre nel rispetto del contesto culturale locale: ma circolare, del diame- ratura è giusta. Viene altri e il sapore della pietanza si apprezza in tutto ad esempio, dopo la cottura il testarolo diventa tro di 40-45 centimetri e da pensare alle fumate il suo equilibrio. I produttori hanno deciso inoltre di morbido e pieghevole e così si conserva e si può del peso di circa 420 dei conclavi... A questo recuperare una filiera totalmente locale che usa fa- trasportare, piegato in quattro come un grosso faz- grammi. Gli ingredien- punto il sottano è ritirato rina di una varietà autoctona di grano coltivato da zoletto, ma per i primi quindici-venti minuti invece è ti sono farina di grano dal fuoco e vi si versa due agricoltori di Zeri, il ventitrè, rustico, con stelo croccante e rigido e in questo breve periodo lo si autoctono, acqua calda la pastella. Si lascia robusto e corto, che si semina ai primi di ottobre e può tagliare e mangiare a pezzi con un salume un tra 56° e 60° (un termo- cuocere scoperto per si raccoglie dopo la metà di luglio. po’ grasso, come la pancetta, la coppa e la “mor- metro è l’unica tecnolo- qualche istante poi si Il Presidio salva dall’estinzione questa plurisecolare tadella” locale che non ha a che fare con quella di gia moderna ammessa chiude sovrapponendo tradizione di testaroli, di gradili, di grano autocto- Bologna, piuttosto assomiglia a un salame grasso. in questa attività tradi- il soprano e formando no e di condimento “povero”, una tradizione che Un’idea nuovissima, e per alcuni un po’ tanto biz- zionale) e sale miscelati così una campana all’in- era veramente sul punto di scomparire perché la zarra, è di accompagnare i testaroli artigianali coi a creare una decina di terno della quale avvie- cottura è lunga, faticosa, impegnativa; i soprani in tartufi neri e bianchetti autoctoni, raccolti nei boschi litri di pastella che vie- ne la cottura. Una volta ghisa sono pesanti, muoverli per ore stanca: qui dell’alta Lunigiana; si può fare una crema con la ne colata attraverso un pronto, il testarolo è tra- si fanno sette-otto testaroli all’ora, non i 600-700 parte più esterna del tartufo e grattugiarne il cuore setaccio, poi travasata dizionalmente tagliato della produzione industriale; uno dei produttori usa a fettine sottili. È il nuovo che si sposa all’antico, venti volte da un secchio a rombetti e fatto rinve- un sistema di carrucole inventato ad hoc per alzare è una nouvelle cuisine locale a cui auguriamo un a un altro per amalga- nire in acqua bollente e muovere i testi, così non sono necessari muscolosi convinto e duraturo successo. marsi e ossigenarsi fino ferma per non più di un giovinotti, possono cuocere testaroli anche delicate minuto (lasciandolo più Ringraziamenti a raggiungere una con- fanciulle, ma il processo rimane comunque lento. A Marco Cavellini, Fiduciario della Condotta Slow Food sistenza omogenea e a lungo si disfa). Ciò I produttori attuali sono alcuni ragazzi che hanno Lunigiana-Apuana. vellutata. Il lungo lavoro che distingue il testarolo partecipato al corso di cottura nei testi gestito Ad Alberto Bellotti, conviviale “padre nobile” del Presidio dei testaroli artigianali di Pontremoli. di travaso della mesco- artigianale pontremolese dai pochi “vecchi” testarolai che erano rimasti; A Lorenzo Garigali, giovane produttore di testaroli lanza di farina, sale e dal più noto testarolo alcuni erano studenti universitari che hanno impa- artigianali. acqua serva a spaccare industriale, detto lunigia- rato la tecnica ma hanno poi continuato gli studi, Info pratiche la maglia glutinica che nese, è la cottura: quello in nove hanno invece intrapreso la produzione, Marco Cavellini, tel 0585 499 430, 333 326 1940, tiene insieme la pasta; industriale cuoce senza munendosi di partita Iva agricola, e producono [email protected] ne derivano i buchi sulla il soprano - quindi senza anche miele DOP – la Lunigiana produce l’uni- Presidio sostenuto da Provincia di Massa Carrara. www.fondazioneslowfood.com/it/presidi-slow-food/ superficie del testarolo e la campana - su lastre di co miele a Denominazione di Origine Protetta testarolo-artigianale-pontremolese la sua alta digeribilità, acciaio riscaldate con d’Italia, questa è una zona priva di fonti di in- www.facebook.com/lunigiana.apuana perché alla fine del pro- fiamma a gas. La diffe- quinamento primario industriale da cesso risulta bassissimo renza è evidente: quello Fornovo a Sarzana e il miele locale il tenore di glutine. Sia artigianale è bucherel- è di grande purezza. Attualmente i il sottano che il soprano lato per l’evaporazione nove testarolai lavorano in tre fra- sono inizialmente posti dell’acqua dell’impasto, zioni collinari di Pontremoli. Il frutto su un fuoco di legna di è sottile, morbido e leg- delle loro fatiche va a qualche risto- faggio o di castagno gero, quello industriale rante legato a Slow Food a Firen- e arroventati, la parte è un disco compatto ze, Pisa, Milano, in Liguria, ma per interna di entrambi è a e più pesante. Non è ovvie ragioni operative la produzio- contatto con la fiamma cattivo, certo che no, ne è finora molto limitata, anche se viva: per capire quando però è tutt’altra cosa. c’è l’intenzione di ampliarla un po’. il sottano ha raggiunto la Oggi si usa condire il Comunque il salvataggio dall’estin- temperatura giusta gli si testarolo artigianale con zione ha avuto successo, il compito getta sopra uno sfarina- il pesto alla genovese, di Slow Food teoricamente volge to recuperato dal testo Si scaldano il sottano e il soprano... si versa la pastella ma la ricetta che si vuo- al termine, ora è necessario orga- dopo aver staccato il nel sottano... il testo chiuso è pronto per la cottura. le recuperare prevede il nizzarsi per dar vita a un’economia Un piccolo gradile “riciclato” in forno per testaroli artigianali. 36 37 emozioni sapori vino e nobiltà Bolgheri, dalla poesia di Carducci alla notorietà mondiale dei vini. Storia di una (recente) scoperta enologica che nasce con il Sassicaia.

di danilo poggio

una terra ricca di sangue blu, quella ia, Ornellaia, Grattamacco, Macchiole, Guado che si trova intorno a Bolgheri. Nel al Tasso sono noti a livello internazionale e sono cuore della Maremma toscana, a sud entrati di diritto nell’empireo della produzione di Livorno, è dominata dallo storico enologica mondiale. Il merito è dell’uomo e del Ècastello dei Della Gherardesca, una delle più territorio: la natura è ancora incontaminata, in antiche famiglie nobiliari d’Europa: di origine alcuni casi quasi selvaggia, con i boschi ricchis- longobarda, già nel X secolo si parlava del si- simi di fauna e le colline che, correndo paral- gnore della zona Gherardo e ben noto è anche lele alla costa, proteggono dal gelo invernale il suo discendente, il Conte Ugolino citato nel- e creano un fresco corridoio d’estate. L’area di la Divina Commedia. E, a proposito di poesia, produzione corre lungo le spiagge della costa a poca distanza è nato Giosuè Carducci, che toscana, nel Comune di Castagneto Carducci: rese eterno con la sua ode Davanti San Guido il ed è proprio il mare a regalare la sua unicità ai lungo viale dei cipressi alti e schietti che da Bol- gheri vanno al piccolo oratorio all’inizio della strada. In questa terra ricca di storia e di nobiltà, il marchese Mario Incisa della Rocchetta negli anni Quaranta ebbe un’intuizione straordinaria e realizzò il suo sogno di creare un vino di stile bordolese in Italia, in una zona completamente sconosciuta dal punto di vista vinicolo fino a quel momento. Arrivato in Maremma con sua moglie Clarice nella Tenuta San Guido, sperimentò al- cuni vitigni francesi e nacque il Sassicaia. Dal 1948 al 1967, rimase privato e fu bevuto solo nella Tenuta, mentre poche casse venivano mes- se a invecchiare nella cantina di Castiglioncello. Il vino, affinandosi, si rivelò straordinario e l’an- nata del 1968 fu la prima ad essere messa sul mercato “con un’accoglienza degna di un Pre- mier Cru Bordolese”. Oggi i nomi come Sassica- La vendemmia nella tenuta di Campastrello I Socci. 38 39 emozioni sapori

basso impatto ambien- tale e minime necessità energetiche, studiato non solo per produrre ma anche per promuo- vere il vino, con i suoi spazi per accogliere gli operatori del settore e i sempre più numero- si turisti del vino. “L’am- biente deve consentire a ciascuno di sentirsi a casa perché da sempre il vino è anche una mo- tivazione per stare in- sieme. Siamo stati una Casa di Terra: i vigneti e l’azienda. delle prime aziende del territorio ad aprire vini, contribuendo, insieme ai venti, a garantire FATTORIA CASA DI TERRA arrivare al Bolgheri Vermentino Doc, con l’85% di un punto di vendita diretta e a puntare sul cosid- una piovosità ben distribuita. Pur essendo una L’azienda venne fondata nel 1950 a Bolgheri dai vermentino e 15% di Sauvignon Blanc, senza af- detto enoturismo. Oggi abbiamo già due strutture zona non troppo estesa, la terra di Bolgheri ha nonni degli attuali proprietari, i fratelli Giuliano e finamento in legno. Sapore rotondo, complesso, agrituristiche (Il pelago e Conte Novello) e in fu- una grande variabilità, con terreni alluvionali, Gessica Frollani. Il podere, a breve distanza dal importante per un bianco che non gioca sull’im- turo ne apriremo un’altra. La produzione secondo di origine fluviale, altri di origine marina e al- mare, era dedicato inizialmente alle coltivazioni mediatezza, ma sulla struttura. Passando ai rossi, noi è anche un modo per accogliere le persone tri ancora con rocce vulcaniche. Ecco perché tradizionali di cereali, ortaggi e olio, ma lenta- il vino più conosciuto dell’azienda (e pluripremia- in azienda. E la nostra cantina è stata pensata i vini sono molto diversi. I vitigni più impiantati mente venne lasciato sempre più spazio ai vigneti to) è il Moreccio Bolgheri Doc (50% Cabernet anche per questa funzione”. sono quelli la cui vocazione è stata storicamen- fino alla definitiva decisione, nel 2001, di de- Sauvignon, 40% Merlot, 10% Syrah): una versio- te dimostrata: Cabernet Sauvignon, Cabernet dicarsi prevalentemente alla produzione di vino: ne classica, uso di legno contenuto per esaltare le SOCIETÀ AGRICOLA CAMPASTRELLO I SOCCI Franc, Merlot, cui si affiancano il Syrah ed il nel 2002 fu prodotta la prima bottiglia. Casa caratteristiche più tipiche, sentori balsamici, bella “Sono uno cui piace aspettare. Posso permetter- Petit Verdot. Per i vini bianchi, il Vermentino è at- di Terra è ancora oggi un’azienda agricola a complessità ma facile da bere. Oltre al Mosaico mi di lasciare il vino ad affinare fino a quando tualmente la più impiantata. Il Sauvignon Blanc, conduzione familiare che si estende su circa 120 Bolgheri Doc a base Merlot e l’importante Ma- arriva il momento giusto”. Vico Socci è un uomo dopo alterne vicende, sta ritrovando una sua ettari, di cui 45 coltivati a vigneto Doc Bolgheri ronea Bolgheri Superiore Doc, da provare l’inte- di questa terra. dimensione altamente qualitativa, ed è spesso e Igt Toscana. I terreni coltivati a vigneto hanno ressante Casa di Terra affiancato dal Viognier. I vini, di conseguenza, una grande variabilità di suoli, con un’equilibrata Bolgheri Superiore, in sono generalmente basati sul blend Cabernet stratificazione di scheletro, argille e sali minerali produzione limitatissi- (Sauvignon e Franc) e Merlot, spesso accompa- che, uniti all’impegno e alla dedizione, hanno ma: 100% Cabernet gnato da Syrah, Petit Verdot e in minor misura di permesso la creazione delle diverse etichette. Franc, è un vino nato Sangiovese. Negli ultimi anni stanno inoltre au- “Bolgheri – spiega il responsabile di produzione dalla passione, sor- mentando le aziende che producono grandi cru aziendale, l’enologo Diego Mugnaini – dal pun- prendente ed emozio- monovarietali. I profumi sono caratterizzati da to di vista enologico è sostanzialmente una novità nante. Dal 2011 Casa frutto nero maturo e dolce con note balsamiche e i vigneti erano pochissimi fino a pochi anni fa. di terra ha iniziato la di macchia mediterranea, caratteristiche del ter- È un terreno complesso dal punto di vista agrono- costruzione di una nuo- roir bolgherese. Al palato colpisce la rotondità e mico, estremamente articolato, con potenzialità va avveniristica cantina la morbidezza, la dolcezza del frutto presente al ancora da comprendere fino in fondo”. L’azien- da 7500 metri qua- centro bocca sempre ben vivacizzata dalla fre- da in totale produce circa 350 mila bottiglie, la drati, dal design poco schezza della componente acida, e dalla trama maggior parte delle quali viene venduta all’estero invadente e dall’archi- tannica fitta e matura, con finale di eccellente (Usa, Svizzera, Germania, Olanda, Belgio Nord tettura rigorosa. Rea- lunghezza. In questo viaggio, incontreremo tre Europa). Tra i bianchi, tutti a base vermentino, lizzata in acciaio e realtà, molto diverse per storia e filosofia, che oltre alle Terre di Lavinia Igt Toscana, c’è il cu- cemento, si distingue contribuiscono però a illustrare un territorio il cui rioso Le bizze di Angelica Igt Toscana (con una come ambiente flessi- potenziale è in continua crescita. macerazione sulla vinaccia fino a dicembre) per bile e green, con un 40 41 emozioni sapori

Originale e orgoglioso DONNA OLIMPIA 1898 per scontata, la diversità si fa sul servizio riferito della sua storia e della In questa azienda da sessanta ettari la storia è im- al prodotto, sull’attenzione particolare che si deve sua “non professiona- portante e fa sentire tutto il suo fascino. Nel 1898 rivolgere al consumatore, ovunque esso sia”. Due i lità” da produttore di il Conte Gherardo della Gherardesca donò la te- bianchi proposti: l'Obizzo, Costa Toscana Igt Ver- vino, anche se la sua nuta a sua moglie, la Signora di Biserno Olimpia mentino in purezza, e il Donna Olimpia Bolgheri azienda è frutto di una Alliata, in occasione del 25° anniversario del loro Doc Bianco, con Vermentino, Viognier e Petit Man- tradizione contadina matrimonio e ancora oggi l’intera proprietà porta seng, dall’olfatto netto e ampio e gusto sapido e più che centenaria: il suo nome. L’azienda è nata molti anni dopo, da caldo. In produzione c’è anche un rosato, come commercialista, da un’intuizione di Guido Folonari, erede di una delle vuole un’antica tradizione del territorio: l’Agoghè quando, quindici anni storiche famiglie del vino italiane. Nei primi mesi Costa Toscana Rosato Igt, con Merlot, Syrah e fa, ha ricevuto in eredi- del 2001 decise di sviluppare un progetto enolo- Petit Verdot ha colore rubino, rosato scarico con tà dei terreni, si è inna- gico ambizioso, che valorizzasse la meravigliosa lievi riflessi violacei, un naso con note di rosa e morato perdutamente varietà del territorio nazionale: “Quando ho deciso un gusto sapido finale asciutto. Passando ai rossi, della sua campagna. di cominciare da solo questa avventura – racconta c’è il Tageto Costa Toscana Rosso Igt (Cabernet Oggi possiede quattro – ho veramente deciso di prendere e partire. Cosa Sauvignon, Merlot, Petit Verdot, Cabernet Franc) ettari di vigneti e pro- cercavo? Non lo sapevo neanche io. Cercavo un dal colore granato rubino intenso, olfatto con note duce anche olio. L’a- luogo che mi emozionasse. Ho avuto la fortuna di piccoli frutti rossi, cioccolato e liquirizia e gusto zienda è situata nella La tenuta di Donna Olimpia e la cantina. di trovarne tre”. Così, in breve tempo, nascono molto armonico, e il tradizionale Donna Olimpia parte pianeggiante del tre aziende vinicole realizzate nelle più prestigiose Bolgheri Doc, con Cabernet Sauvignon, Merlot, Comune di Castagneto Carducci dove il vento Da quella zona impervia arrivano il Ribaldo Igt aree di produzione tra Piemonte e Toscana. Don- Petit Verdot, Cabernet Franc, dal finale dolce e di mare, il libeccio, fa sentire di più la sua voce Toscana (Vermentino in purezza, con sentori di na Olimpia 1898 copre una fascia di territorio persistente. Non si può poi non ricordare il pre- e lascia la sua inconfondibile traccia sugli alberi ananas) e soprattutto l’Azzardo, anche con uve pianeggiante parallela alla spiaggia, protetta ad stigioso e premiatissimo Millepassi Bolgheri Doc e sui frutti. La produzione arriva a tremila botti- Traminer e Incrocio Manzoni, che non passa est da una catena di colline che la mettono al ripa- Superiore, con Cabernet Sauvignon, Petit Verdot, glie di rosso e mille di bianco, ma le sue bottiglie dal legno e viene venduto dopo due stagioni ro, d’inverno, da micidiali gelate. In estate questo Merlot. L’olfatto ricorda il mirtillo e la mora ma an- girano per l’Italia e si sono viste anche in qual- perché “a mio parere anche il bianco, se ha il corridoio naturale è percorso dai freschi venti ma- che il pepe e il cacao, il gusto è persistente e spe- che trasmissione tv a livello nazionale. “Questa corpo giusto, migliora invecchiando. Mi piace rini, che insieme alle discrete escursioni termiche ziato per un vino che garantisce lunga longevità. attività è nata per caso, ma è proseguita con pensare che il vetro abbia per il vino bianco di agosto e settembre, garantiscono maturazioni Curiosa l’origine del nome: non riguarda affatto entusiasmo. Per me è davvero una passione e, lo stesso effetto che ha la barrique per il rosso. lente e regolari dell’uva e contribuiscono a man- un insetto, ma un luogo. Millepassi è prodotto dai devo riconoscerlo, il gioco mi ha un po’ preso Un azzardo davvero, sia per il difficile posizio- tenere alta l’acidità. Una parte della proprietà è vigneti in località Migliarini. Quel podere veniva la mano. A me piace così: la mia professione namento dei vigneti sia per la scelta ricercata e destinata all’ospitalità di alto livello e a seminativi, attraversato dall’antica Via Emilia e il toponimo da commercialista è per sua natura fredda. La particolare dei vitigni utilizzati”. ma nei 45 ettari di vigneti sono presenti tutti i vitigni deriva semplicemente da milium, la misura roma- compenso con l’enorme soddisfazione che pro- Nei vigneti di Località Campastrello e di Località più indicati per il territorio. In cantina, accanto a na che corrispondeva a mille passi. vo nell’assaggiare direttamente i miei prodotti, Badia vengono invece prodotti i Bolgheri. Campo un’avanzata tecnologia di cui ho curato ogni aspetto”. Conosce tutto il all’upupa Bolgheri Doc deve il suo nome all’upu- produttiva resta il fasci- suo territorio, ma anche le persone, le storie del- pa che ogni anno nidifica in un ulivo lì accanto: no della barricaia, valo- la nobiltà e le storie dei contadini: “Ci sono due maggioranza di Cabernet (60-70%) su Merlot rizzata dal progetto che elementi importanti a Bolgheri. Il mare e le colli- (40-30%), barrique di due o tre anni, arriva sul impiega sorgenti quasi ne alle sue spalle, che danno origine a una zona mercato almeno dopo tre anni dalla vendemmia. interamente a led, con particolarissima, con poche piogge e con terreni Più impegnativo il Chiuso Torto Bolgheri Superio- diverse illuminazioni a estremamente vari. Lo abbiamo dimostrato con re Doc (70% di Cabernet Sauvignon e poi Mer- seconda delle esigenze un esperimento. Barbatelle diverse piantate in lot, Petit Verdon, Syrah), caldo e avvolgente, con e delle ore del giorno. microzone differenti producono risultati comple- note speziate e tostate di rovere, per arrivare al La filosofia aziendale tamente diversi, con vini estremamente variega- piacevolissimo Memento. Dalla prossima uscita è basata sulla tipicità ti”. L’uva per i bianchi aziendali viene coltivata rientrerà nel Disciplinare Bolgheri ed è un Syrah del territorio, ricordan- a duecento metri sul livello del mare in località in purezza, con pepe e spezie evidentissime, pur do che “la terra ha le La Massera, nel comune collinare di Monteverdi nella morbidezza degli anni che trascorrono: “Un sue necessità, i suoi Marittimo, in una zona completamente circonda- vino che va compreso perché particolare, di cer- tempi e bisogna sa- ta da boschi, difesa da un torrente senza ponti to non immediato. Perfetto per la meditazione, si perli rispettare”: “Oggi (per andare nella vigna è necessario guadare) gusta bene con un formaggio stagionato o a fine l’eccellenza – spiega e protetta dalle reti per tenere lontani gli uccelli. pasto durante una serata con gli amici”. Folonari – è data quasi 42 43 emozioni visioni tutti pazzi per l'arte in laguna La Biennale di Venezia in programma fino al 30 novembre è l’occasione per visitare le più interessanti mostre nei palazzi storici

di roberta olcese

a tensione è alta nei canali venezia- ni, e gli appassionati d’arte contem- poranea percorrono le calli, fagoci- tati da un carnevale fuori stagione Ldi mostre, performance e installazioni. Fino al 26 novembre è possibile visitare ai Giardini e all’Arsenale, la Biennale di Venezia giunta alla 57ma edizione, quest’anno curata dalla france- se Christine Macel, curatore capo del Centre Pompidou di Parigi che l’ha intitolata VIVA ARTE VIVA. Al di là dei padiglioni che ogni Paese organizza direttamente – quello Italia lo guida Cecilia Alemani – Macel ha invitato a parteci- pare 120 artisti di tutto il mondo. Lo spirito dell’evento si riassume come da tradi- zione nel confronto tra i artisti e tra questi e il pubblico. E intorno? La cornice della Biennale è rappre- sentata da una delle più suggestive città del mondo, allestita come un museo da navigare. È proprio dal Canal Grande che si percepiscono le tendenze. Una su tutte è la rassegna «Trea- sures from the Wreck of the Unbelievable » a cura di Elena Geuna. La grande mostra-favola di Damien Hirst riunisce oltre duecento opere ready made pensate e realizzate in dieci anni Palazzo Cini. di lavoro, esposte tra Punta della Dogana, l’ex Pag. 44: Damien Hirst, Skull of a Unicorn. 44 45 emozioni visioni dogana completame- ne riprogettata da Ta- dao Ando, e Palazzo Grassi. Hirst, classe 1965, ex enfant prodige della British Art anni ’90 è uno degli artisti viventi più discussi e pagati al mondo. La sua opera più cara, la scultura “Lullaby Spring” del 2002 è stata vendu- ta da Sotheby’s dieci anni fa a Londra per 14.3 milioni di euro. La mostra è una gran- de occasione di vi- sibilità e rilancio per l’autore. Le sue opere, Damien Hirst, Hydra e Kali (due versioni), Hydra and Kali Beneath the Waves. Damien Hirst, Demon with Bowl (ingrandimento). dagli squali in formal- deide alle farmacie, raccontano un mondo effi- archeologici, marmi, giade messa insieme da un mero in chiave neo pop. liberto. La mostra espone il tesoro e documenta A Venezia l’artista rievoca il naufragio di una con immagini a dimensioni reali i ritrovamenti. Il nave avvenuto nel II secolo d.C. sulle coste oc- visitatore entra nella leggenda sala dopo sala, cidentali dell’Africa. Nelle stive c’era la ricchis- ponendosi di continuo la domanda su cosa sia sima collezione con sculture in bronzo, reperti vero e cosa sia solo una perfetta ricostruzione

Damien Hirst, Five Grecian Nudes, Five Antique Torsos, Grecian Nude (three versions).

visto che perfino i coralli testimoniano la perma- da Napoleone e attualmente esposto al Louvre a nenza degli oggetti sul fondo del mare. Parigi. La Fondazione conserva l’antica bibliote- Con una sola fermata di Vaporetto da San Mar- ca e una nuova progettata dall’architetto Miche- co si attraversa il Canal Gande per sbarcare le De Lucchi con oltre 300mila volumi insieme a all’Isola di San Giorgio sede della Fondazione una copia dell’archivio fotografico Alinari. Giorgio Cini. L’isolotto ospita la Basilica di San In occasione della Biennale la Fondazione Cini Giorgio, un piccolo porticciolo per le barche a con Tornabuoni Art hanno organizzato una pic- vela e l’ex monastero benedettino convertito in un cola ma speciale mostra “Alighiero Boetti: Mini- centro internazionale di attività culturali. mun/Maximum” curata da Luca Massimo Bar- Nel 1951 il conte Vittorio Cini ottenne dal gover- bero, Hans Ulrich Obrist e Agata Boetti aperta no italiano la concessione di quasi tutti gli spazi a ingresso libero fino al 12 luglio. Sono esposte del monastero per creare la fondazione intitolata oltre 20 opere che si riferiscono ai cicli più signi- al figlio Giorgio scomparso in un incidente ae- ficativi di Boetti: dai Ricami, agli Aerei, le Map- reo. Dopo la seconda guerra mondiale l’isola è pe, Tutto e Biro insieme ad alcune opere meno stata abbandonata. note come i Bollini colorati, la Storia Naturale Oggi la Fondazione è un luogo di stampo Palla- della Moltiplicazione e le Copertine. diano, rigoroso e ordinato ed espone una copia Fino al 30 luglio le Stanze del Vetro, una palaz- a dimensioni reali del dipinto originale “le Nozze zina nel giardino della Fondazione Cini, poco di Cana” di Paolo Veronese trafugato in tre pezzi lontano dal labirinto dedicato a Borges, ospita 47 emozioni visioni

Saud Al-Thani per la sua Millenium House di Doha: una sontuosa vil- la immaginata come una dimora dell’arte. Il progetto di Arata Iso- zaki prevedeva la partecipazione di Achille Castiglioni per la pale- stra, David Hockney per la pisci- na, Ron Arad per l’area living ed Ettore Sottsass per la sala da rice- vimento. Si tratta di 22 sculture in vetro, di diverse dimensioni, anche oltre il metro, realizzate presso la Gino Cenedese e Figlio a Murano esposte per la prima volta. In con- comitanza con la mostra dedicata a Sottsass sarà aperta al pubblico anche l’installazione site specific in vetro Qwalala realizzata dall’arti- sta americana Pae White.

Pag. 48 in basso: Alighiero Boetti. Mappa, 1989-94, ricamo su tessuto, 254x588 cm. A fianco: Alighiero Boetti. Tutto, 1992-94, ricamo su tessuto, 255x595 cm, dettaglio. In basso: “Labirinto Borges”.

Installation view: “Ettore Sottsass il vetro”.

la mostra “Ettore Sottsass: il vetro” a cura di Luca tecnici degli oggetti con l’intrusione di materiali Massimo Barbero (ingresso libero) per celebrare come vetro, plastica, Corian, vivificandoli”. il centenario della nascita dell’architetto italiano. Una delle sale della mostra è interamente de- Sono presenti oltre 220 pezzi, molti dei quali dicata a un ciclo di sculture inedite, progettate provenienti dalla collezione Mourmans, ed espo- nel 1999 su richiesta dello sceicco del Qatar, sti per la prima volta in pubblico. “Il vetro è un materiale pazzesco, molto miste- rioso trasparente, fra- gile” – affermava Sott- sass. Mentre il curatore sottolinea come “I vetri di Sottsass sono organi- smi complessi, disegnati come se fossero dei per- sonaggi. L’architetto/ artista spezza i confini 48 49 emozioni visioni arwed harms, liutaio Far vivere un’arte antica nel cuore della Lunigiana

di massimiliano bordoni

arcando la soglia di questa bottega così dire, ma quando la voglia di “perdersi” nel artigiana scatta nel visitatore una sorta pentagramma cresce poi in maniera esponenziale, di religiosità e rispetto per quel luogo lo strumento deve essere costruito in maniera artigia- dove, sin dal primo intarsio, si percepi- nale anche in base alla struttura fisica dell’artista. sconoV la passione e la maestria per gli strumenti ad Deve essere plasmato da un artigiano che sceglie arco. Il protagonista è un liutaio di origine tedesca, con attenzione il legno, lo incide con professionalità Arwed Harms, 49 anni, che vive in Italia dal 1989. e capacità. Da un violinmaker che ha studiato mu- Il violinmaker, pur parlando un italiano “duro”, con sica, ed anche disegno, oltre alle varie dinamiche le sue inflessioni teutoniche, riesce a trasmettere una che portano alla nascita dello strumento. sorta di sacralità. Il profumo del legno lavorato che Arwed Harms si è diplomato alla Scuola Internazio- si respira nella sua officina entra nell’anima e lì si nale in quattro anni, “essendo stato uno studente dili- appresta a rimanere. Un laboratorio dove il tempo gente”, e mentre studiava, ha iniziato a lavorare “in sembra essersi fermato. Qui, da un pezzo di legno, una piccola bottega”. Insieme ad alcuni compagni con semplici arnesi, nasce uno degli strumenti tra i di corso iniziava un percorso appassionante. Con più affascinanti del mondo e sicuramente fra i più loro c’era rivalità, ovviamente, ma anche collabora- difficili e impegnativi da suonare. zione “come quando, fino a tarda notte, si discuteva Otto, anche dieci, ore al giorno di esercizi per “piz- sulle applicazioni”. Una volta uscito dalla scuola di zicare” strumenti come il violino, la viola o il violon- Cremona Harms ha aperto una bottega nella stessa cello con l’intento di fare il musicista di professione. cittadina, dove è rimasto per quattordici anni circa. È questa la strada per chi si avvia alla carriera musi- Lì, nonostante ci fosse un liutaio ad ogni angolo, si è cale come ha spiegato Arwed Harms. E lui, padre fatto conoscere e apprezzare. “Ogni strumento che di due ragazze che amano la musica classica e mo- creo è riconducibile a me, agli occhi degli esperti”, derna, ha iniziato a costruire violini quando frequen- spiega l’artigiano che parla del suo lavoro con la tava la Scuola Internazionale di Liuteria a Cremona: grande passione tramandata dalla famiglia, soprat- una città con 80mila residenti “che conta ben 200 tutto dalla sorella maggiore, anche lei violinista. La liutai”, come conferma il 49enne artigiano che ora sua passione, trasformatasi in professione, si trasmet- vive a Fivizzano in provincia di Massa Carrara. te oggi anche alle nuove generazioni. Il suo labora- “Ho iniziato a frequentare la Scuola di Liuteria a torio è spesso frequentato da giovani che bramano Cremona a ventun anni perché quella vicino alla di imparare l’arte paziente del liutaio. Per costruire mia città natale era a numero chiuso. Sono venuto in una viola e un violino occorrono 200 ore di lavoro, Italia ed ho scoperto una realtà stupenda per questa mentre per un violoncello ce ne vogliono il doppio. professione che, col passare degli anni, si è svilup- Il prezzo, ovviamente, è ben diverso da quello degli pata ed ha portato alla nascita di molti laboratori”. strumenti creati in serie da una “catena di montag- Un mestiere che deve saper coniugare la severa gio” ma ovviamente anche il suono è di un altro li- tradizione di strumenti musicali con l’innovazione. vello. Note che portano la firma di un esperto liutaio Quando ci si avvicina alla musica, all’inizio lo stru- che con la sua arte ed originalità riesce a rendere lo mento acquistato è “industriale”, “economico” per strumento davvero unico. 50 51 Echi gruppo carige www.gruppocarige.it

ANCA CARIGE Strada Nuova, quello della famiglia Doria, a ESTIVAL DELLA CULTURA B HA ESORDITO AI ROLLI DAYS testimonianza delle peculiarità specifiche della F CREATIVA FRA SCIENZA E ARTE cultura ligure di allora. A questa prima acquisi- zione appartengono la grande tela del Verone- Anche quest’anno Banca Carige S.p.A. ha se “Susanna e i vecchioni” e “La Sacra Famiglia dato propria adesione al Festival della Cultu- e San Giovannino” di Van Dyck, i due quadri di ra Creativa dedicato ai giovani e al territorio. maggior pregio della raccolta, e opere di gran- Promossa a livello nazionale dall’ABI, Associa- di artisti, dal Grechetto al Guercino, da Orazio zione Bancaria Italiana, la manifestazione è De Ferrari a Valerio Castello. A queste si ag- giunta al terzo appuntamento annuale e si è giunsero nel tempo numerose opere pittoriche, svolta dal 3 al 9 aprile scorsi. incisioni, ceramiche. Per ricordare solo alcune “Il grande viaggio, muoversi e crescere tra i tra le tante perle che i visitatori hanno potuto sentieri dell’arte, della scienza e della creati- ammirare nella sede di Banca Carige, possia- vità” è stato il tema che il Festival ha proposto mo citare i dipinti di Luca Cambiaso, Bernardo quest’anno ai ragazzi tra i 6 e i 13 anni. Strozzi, Gioacchino Assereto, Alessandro Ma- In questa edizione, che ha coinvolto circa 200 gnasco, Giovanni Battista Paggi. studenti della scuola primaria, Banca Carige Un discorso a parte merita la raccolta numisma- ha promosso nelle scuole genovesi 9 labora- tica, sempre collegata alla storia di Genova, tori teatrali condotti dagli educatori dell’Asso- costituita da 1.700 monete coniate in gran par- ciazione di promozione sociale “Il Sogno di 2.800 presenze hanno salutato l’esordio di Ban- te dalla Zecca della repubblica marinara dal Tommi”. Attraverso l’animazione teatrale i ra- ca Carige ai Rolli Days. Questo il numero dei vi- 1139 al 1814. Un’ampia selezione della rac- gazzi hanno potuto compiere un viaggio nel sitatori che l’1 e il 2 aprile scorsi hanno affollato colta è esposta al XV piano della sede ed è stata tempo in cui hanno esplorato l’evoluzione del la Sede di Genova per l’apertura straordinaria visibile dal pubblico in occasione dei Rolli Days. “modo di fare arte”, con il supporto di immagi- in occasione della manifestazione che ha visto Il debutto all’ultima edizione dei Rolli Days, che ni rappresentative di opere e tecniche artistiche e partecipativa. Lo spunto per avviare questo coinvolti 35 siti storici e museali nel centro della ha visto tra l’altro Banca Carige come main per ogni epoca, con una metodologia ludica viaggio nell’arte è stato offerto dall’analisi di città. Presente per la prima volta alla Giornata sponsor, testimonia come l’istituto di credito con- due tele appartenenti alla Col- dei Rolli, Banca Carige ha aperto le porte del sideri sempre più il proprio patrimonio artistico lezione d’arte di Banca Cari- “Palazzo” di via Cassa di Risparmio, edificio come un asset dinamico. Alle aperture al pubbli- ge: una natura morta di scuola simbolo di un’azienda di credito che da sempre co si affiancano i numerosi prestiti a mostre ed fiamminga ed un ritratto otto- si identifica con la vita economica e culturale esposizioni concessi in tutto il mondo al fine di centesco di bambina. Questo della città. La stessa costruzione, conclusa nel far conoscere l’eccellenza della tradizione arti- approccio ha consentito di 1966, del Palazzo dove si trovano le collezioni stica di Genova e della Liguria. Un valore non attuare un percorso di narra- d’arte aperte per due giorni al pubblico, fu all’e- solo per Banca Carige ma sempre più a servizio zione, lettura e creazione pro- poca un vero e proprio evento anche a livello della comunità e del rilancio del territorio. muovendo la ricerca autonoma urbanistico. Nelle sue fondamenta fu impiantata e individuale, lo sviluppo della la camera blindata più grande d’Italia, vennero capacità di concentrazione e realizzati spazi lavorativi per quel tempo avve- di riflessione, dando spazio niristici e, soprattutto, furono destinati ai locali alle proprie sensazioni, emo- direzionali dell’Istituto arredi raffinati ed opere zioni e considerazioni critiche. d’arte con l’obiettivo di proporre le espressioni L’importanza della manifesta- della vita culturale ligure nei periodi storici di zione è stata confermata an- maggior sviluppo economico della regione. Va che quest’anno dalla media da sé quindi che le prime scelte di acquisto fatte partnership della RAI e dei TG dalla Cassa di Risparmio si orientarono a far Regionali che ne riconoscono rivivere gusti e tendenze di quello che Braudel il grande valore educativo ed definì il “Secolo dei Genovesi”, quel ‘600 in hanno seguito le diverse tappe cui mercanti e banchieri portarono nella Super- dell’iniziativa. ba il meglio della raffinatezza e dell’eleganza dell’epoca. II primo importante nucleo di opere In alto: uno dei tanti lavori proviene infatti da uno dei Palazzi dei Rolli di Rolli Days in Banca Carige. realizzati dagli alunni. 52 53 Echi gruppo carige www.gruppocarige.it

RANDI NOMI NVESTIRE NEL 2017 FRA C’è chi afferma che i PIR sono strumenti poco G IN BANCA CARIGE I OPPORTUNITÀ E INCERTEZZE diversificati dal punto di vista geografico. Questo potrebbe essere considerato un limite? Per meglio comprendere il mondo che ci circon- È questo il tema trattato nel road show che Ban- È ovvio che nessuno raccomanderebbe di investire il da, e la realtà globale, Banca Carige ha promos- ca Cesare Ponti ha organizzato in collaborazione 100% del proprio patrimonio nei PIR. La logica della so una serie di incontri con alcuni protagonisti del con Arca Fondi SGR nei mesi di marzo e aprile diversificazione è, e rimane, fondamentale. Oggi le mondo dell’economia, della cultura e del giorna- scorsi a Mestre, Milano, Torino, Savona, Genova PMI hanno accesso al mercato globale e non si lismo. “Economia-Governance-Globalizzazione”, e Lucca. Scenari di mercato e PIR i principali argo- limitano a sviluppare il proprio business nel territorio questo il nome del ciclo che si sta svolgendo, menti approfonditi. nazionale. Inoltre abbiamo previsto una gamma con cadenza mensile, presso il Salone di Rappre- Il mercato dei capitali italiano, a differenza di sistemi d’offerta che a giugno vedrà complessivamente sentanza della Sede centrale, è rivolto al mondo più dinamici e flessibili, quali ad esempio Stati Uniti quattro prodotti diversi tra loro che permetteranno di dell’impresa, delle professioni e agli investitori, ed Inghilterra, non consente alle PMI di finanziarsi beneficiare dei vantaggi previsti dalla normativa e con l’obiettivo di offrire alcune chiavi di lettura agevolmente attraverso l’emissione di azioni e ob- al tempo spesso di diversificare il portafoglio anche delle profonde trasformazioni in corso negli attuali bligazioni. La recente legge di Bilancio del 2017 con Azioni Internazionali. equilibri geopolitici ed economico-finanziari. ha disciplinato il funzionamento e le agevolazioni Come relatori sono stati invitati esperti autorevoli fiscali dei Piani Individuali di Risparmio a lungo ter- Quali sono i punti di forza dei prodotti PIR come il giornalista Federico Rampini, noto saggi- mine (“PIR”) ossia contenitori fiscali (ad esempio un di Arca Fondi SGR? E concretamente cosa sta e corrispondente da New York di Repubblica. fondo comune di investimento) all’interno dei quali offre oggi Arca Fondi SGR sul mercato italiano? Rampini lo scorso 2 marzo ha portato all’attenzio- i risparmiatori possono allocare strumenti finanziari Tra i nostri punti di forza certamente una tradizione ne del pubblico la propria esperienza di acuto di diversa natura e beneficiare, rispettando determi- consolidata negli anni e una profonda conoscen- osservatore degli avvenimenti d’Oltreoceano par- nati vincoli d’investimento, di importanti vantaggi: la za specifica del segmento delle small cap italiane. lando degli USA di Trump nell’incontro dal titolo totale esenzione dell’imposta sui rendimenti e l’esen- Arca Fondi SGR vanta, infatti, un’esperienza lunga “Le conseguenze globali di Donald Trump”. Il 12 zione dell’imposta di successione. un quarto di secolo con Arca Azioni Italia e più di aprile si è invece affrontato un argomento di gran- Simone Bini Smaghi, vice direttore generale di Arca recente, con Arca Economia Reale Equity Italia, de attualità quale l’affidabilità e la solidità delle Fondi SGR, spiega perché le PMI sono una asset fondo specializzato nel comparto delle PMI che ha istituzioni finanziarie con l’intervento della profes- class “d’eccellenza”. ottenuto risultati superiori al proprio benchmark di ri- soressa Paola Schwizer, Ordinario di Risk Mana- ferimento. Quanto all’offerta, oggi attraverso la Rete gement e Gestione delle Banche all’Università di Si parla sempre più spesso di PIR e PMI del Gruppo Carige i clienti possono sottoscrivere i Parma e docente alla Sda Bocconi, che ha intrat- (Piccole Medie Imprese) italiane, ma si tratta primi due Fondi PIR Arca Economia Reale Bilanciato tenuto i numerosi partecipanti sul tema “La buona effettivamente di un asset class profittevole? Italia e Arca Economia Reale Equity Italia. Arca Eco- Finanza. Perché è (ancora) possibile fidarsi delle Se guardiamo la differenza di performance tra nomia Reale Bilanciato Italia, un fondo bilanciato banche”. I prossimi appuntamenti in calendario l’andamento a 2 anni del listino principale italiano, obbligazionario, focalizzato su PMI italiane e su sono l’11 maggio, con l’economista dell’Univer- ovvero il Ftse MIB e l’incide Star che racchiude i bond emessi da aziende italiane di media/gran- principali titoli di riferimento delle PMI troviamo una de dimensione. Il secondo, Arca Economia Reale sità Bocconi e del MIT differenza di performance di oltre 40 punti percen- Equity Italia, un fondo azionario specializzato sulle di Boston, Francesco tuali. Su questo mercato opera il nostro fondo che imprese a media e piccola capitalizzazione (Star, Giavazzi, che parlerà investe nel meglio dell’imprenditoria italiana, Arca AIM). Tra i titoli in portafoglio società quali: Inter- de “Il destino dell’Euro. Economia Reale Equity Italia, dove troviamo an- pump Group, Datalogic Amplifon, Reply e Fila. Demografia, lavoro e che qui differenze di performance di oltre 40 punti produttività” e il 15 giu- percentuali rispetto al Ftse MIB e di oltre 10 punti gno, col manager delle percentuali rispetto al suo parametro di riferimento istituzioni culturali e do- (70% Star e 30% Aim, dati al 28 aprile 2017). cente di Organizzazio- Numeri che confermano che il mondo delle PMI è ne Aziendale in Bocco- il mondo dell’eccellenza italiana. Un paniere com- ni, Severino Salvemini, posto da tante realtà leader in settori di nicchia che affronterà il tema che, spesso, vantano quote di mercato importanti “Leadership, flessibilità anche a livello globale. I PIR sono l’occasione giu- Simone Bini aziendale e gioco di sta per investire in queste eccellenze e al tempo Smaghi, vice squadra”. stesso educare il risparmiatore a un approccio agli direttore generale Federico Rampini e Paola Schwizer in Banca Carige. Genova 2 marzo,12 aprile 2017. investimenti di lungo periodo. di Arca Fondi SGR. 54 55 notizie in pillole di massimiliano bordoni

ARTE DEL TAI CHI, siamo dire, il famoso “doner ” Laboratory e questa tecnologia po- ELISIR DI LUNGA VITA usando, però, prodotti italiani trovati trebbe essere utilizzata sia in campo L’ nei presidi slow food. Usano pane fat- militare sia in quello civile. Il diamante Dal jogging al tai chi: i tempi sostitu- to con lievito madre e carne piemon- farebbe, in buona sostanza, da lente iscono anche le attività per tenersi in tese allevata al pascolo, ad esempio: facendo convergere i fasci laser. forma. La ricetta per stare sempre in sa- prodotti di una filiera corta, in buona lute sarebbe, appunto, l’arte marziale sostanza. Hanno pensato anche ad nata in Cina che, grazie al coordina- una variante vegana con grani di agri- N ITALIA SEMPRE MENO mento del corpo, precisione dei movi- coltura biologica. I LETTORI DI LIBRI menti e semplicità, potrebbe essere un segreto per una vita lunga e sana. A Più si va avanti con gli anni e meno si sostenerlo è un gruppo di ricercatori di IOLOGA ITALIANA legge: e la cosa ancora più grave è Canberra (Australia). B SCOPRE LARVA che si legge pochissimo, già dall’ado- Lo studio è stato pubblicato sul “British MANGIA PLASTICA lescenza. A dirlo sono i dati resi noti a Journal of Sports Medicine” ed ha trat- “Tempo di Libri” dove la flessione dei tato le discipline sportive dividendone Un bruco che mangia la plastica. A fare lettori è costante. In sei anni, parten- in aerobiche e di forza. Fra le prime questa importante scoperta è stata una do dal 2010, secondo i dati resi noti troviamo la corsa, camminare a passo biologa italiana e, come avviene non dall’Istat, si sono registrati oltre 4milio- veloce, ciclismo e nuoto, ad esempio. raramente in queste situazione, è avve- ni di lettori in meno anzi, per la preci- Gli sport di forza, invece, sono quel- nuta per caso. Grazie a Federica Ber- sione, 4.3 milioni. Lo scorso anno il li che rafforzano i muscoli. Le attività tocchini - apicoltrice, ricercatrice, che 57,6% della popolazione italiana con aerobiche, dicono i ricercatori, hanno lavora nell’Istituto spagnolo di biomedi- più di 6 anni non ha aperto alcun libro effetti benefici soprattutto per il cervel- cina e biotecnologia di Cantabria - si è in 12 mesi. I non lettori per lo più sono lo. Migliorano le attività cognitive. La scoperto che esiste una larva, un comu- maschi: fra i 25 ed i 74 anni a legge- capacità di ragionare, comprendere ne bruco, il quale riesce a distruggere il re è appena il 35%. e imparare. Questo stesso effetto lo polietilene, un tipo di plastica fra le più Fra i bambini l’aumento dei non lettori avrebbe il “tai chi” così come lo yoga. usate nel mondo. La biologa aveva ap- di libri è del 9% nella fascia di età fra i Per potenziare la memoria, gli studiosi poggiato le larve (parassiti degli alveari) 6 e 10 anni. Il 13% fra coloro che non sostengono che, tocca agli sport di for- in una busta di plastica la quale, in poco leggono si registra nella fascia di età za dare il loro apporto. Ma, perché il tempo, è stata bucherellata. La pulizia fra 11-14 anni mentre fra i 15-17 anni nostro fisico e la nostra mente traggano dell’alveare, quindi, aveva fatto scopri- i non lettori sono poco meno del 12 %. benefici da queste attività occorre che re il particolare comportamento delle Fra i fruitori quotidiani di internet i non il nostro impegno dai 45 minuti larve. È stato poi effettuato un esperi- lettori sono il 45.6% mentre sei anni fa fino al massimo di un’ora al giorno. Si mento. Con la biologa italiana hanno erano di poco superiori al 30%. A leg- deve “faticare”, insomma, ma non esse- lavorato due biochimici dell’Università gere libri sono il 69,7 % dei ragazzi re stravolti a fine seduta. La ginnastica, di Cambridge, Paolo Bombelli e Chris con entrambi i genitori lettori. Infine chi sostengono i medici australiani, agisce Howe. Il loro obiettivo è stato quello di ha letto almeno un libro al mese, fra gli sui neuroni (nell’ippocampo, l’area del capire il comportamento di quel tipo di adulti, sono appena il 5,7%. I lettori di cervello nella quale c’è l’apprendimen- larve che si nutrono di una particolare libri elettronici, invece, sono 4 milioni to e la memoria) e ne aumenta la forza “plastica” naturale le cui caratteristiche ossia il 7,3% della popolazione. facendogli creare sempre più connes- sono simili al polietilene. Per mangiare sioni e riducendo le infiammazioni. la plastica le larve usano lo stesso enzi- ma usato per nutrirsi della cera di api. UTO, AUMENTANO LE La loro scoperta è stata pubblicata sulla A IMMATRICOLAZIONI EBAB REINVENTATO rivista “Current Biology”. NEL MERCATO K DA TRE ITALIANI: EUROPEO IL BABEK L LASER DI STAR WARS Positive notizie, secondo l’Associa- La fantasia italiana legata alle capa- I PRESTO REALTÀ? zione dei costruttori europei di auto cità culinarie e alla qualità dei nostri (Acea): i dati dimostrano che il mer- prodotti per un prodotto - che arriva da Il super laser usato dalla “Morte nera” cato delle quattro ruote continua a lontano e sta avendo successo - il tutto nella serie “Guerra Stellari” potrebbe crescere. A marzo le immatricolazio- in una “start up” (termine molto in voga diventare realtà, secondo un gruppo ni hanno fatto registrare un +10% ri- da qualche tempo) fatta da giovani ita- di ricercatori. Tutto, per il momento, è spetto allo stesso periodo del 2016 liani. Da un anno tre trentenni di origine in fase teorica, ma secondo l’equipe (1.936.839). Nel primo trimestre del siciliana, stanno lavorando e investen- della Macquarie University (Sydney) 2017 sono state vendute 4.256.202 do sulla loro filosofia diventata, fra l’al- sarebbe possibile. Il loro studio è stato auto, con un incremento del 8,2% sullo tro, un locale in Lombardia al cui centro pubblicato sulla rivista “Laser and - stesso periodo dell’anno precedente. c’è il “Babek”. In buona sostanza ke- tonics Reviews”. Gli studiosi spiegano Il Gruppo Fca in Europa ha venduto bab scritto al contrario. Ma, attenzio- come sia possibile trasferire la poten- 130.923 automobili pari al 18,2% ne, non è solo semplice “trasformismo”. za di diverse sorgenti laser in un unico in più. I marchi storici italiani sono C’è qualità ed innovazione. superlaser, utilizzando un cristallo di aumentati tutti: capofila la Alfa Romeo I tre giovani, che amano lo stile slow diamante. Lo studio è stato anche fi- con un +45,7%, Fiat 17,1%, Lancia food, hanno reinventato, se così pos- nanziato dalla Us Air Force Researche 15,2% e Jeep +8,5%. 56 Carige Multisoluzione II il valore di un investimento che ne racchiude due.

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