DOCSLIB.ORG

Rapporto Col Territorio

Total Page：16

File Type：pdf, Size：1020Kb

Download full-text PDF Read full-text
Rapporto Col Territorio L’OLIO ITALIANO E LA SFIDA DELLA QUALITÀ Il Piq della filiera oleicola: per identificare, misurare, difendere L’OLIO ITALIANO E LA SFIDA DELLA QUALITÀ promosso da in collaborazione con COMITATO DI INDIRIZZO PIQ ESPERTI Salvatore Parlato CREA, Claudio Gagliardi Unioncamere, Francesca Alfano Coldiretti, Pina Boccia Unaprol, Mario David Granieri Unaprol, Fabio Renzi Fondazione Symbola Ciampetti Hispellum, Veronica Manganiello INEA, Stefa- no Masini Coldiretti, Miriam Mastromauro Unaprol, Grazia COORDINAMENTO ATTIVITÀ Stanzione Regione Campania Raffaella Zucaro INEA (Responsabile progetto), Domenico Sturabotti Fondazione Symbola FOCUS GROUP INEA Sabrina Giuca, Pierpaolo Pallara, Alfonso Scardera, Lucia COMITATO TECNICO SCIENTIFICO Tudini, Giovanni Dara Guccione, Franco Mari, Francesca Carlo Cambi Giornalista, Amedeo Del Principe Unioncamere, Pierri, Carmela Macrì Daniele Di Stefano Symbola, Massimo Gargano ANBI, Emilio Gatto Mipaaf, Domenico Mauriello Unioncamere, Marco Oreg- RINGRAZIAMENTI gia giornalista, Daniela Ostidich Marketing & Trade, Biagio Colomba Mongiello, Tom Mueller Rastelli Unaprol, Alessandro Rinaldi Istituto Tagliacarne, Pie- tro Sandali Unaprol, Maurizio Servili Dipartimento di Scienze SEGRETERIA Economico-Estimative e degli Alimenti Università degli Studi di Jackeline Canevello Vives INEA, Dario Esposito INEA Perugia, Domenico Sturabotti Fondazione Symbola, Raffaella Zucaro INEA, Riccardo Raggiotti Comando Carabinieri Politi- GRAFICA che Agricole e Alimentari, Amedeo De Franceschi Corpo fore- Tangerine Lab stale dello Stato, Rocco Antonio Burdo Agenzia delle Dogane Attività finanziata dal MiPAAF nell’ambito del progetto di Ministero delle ricerca “Attuazione del piano politiche agricole olivicolo – oleario”. Azione 4.2 alimentari e forestali Si ringrazia per le informazioni il Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari del MiPAAF. L’OLIO ITALIANO E LA SFIDA DELLA QUALITÀ Il Piq della filiera olivicola-olearia: per identificare, misurare, difendere INDICE Premessa 3. COME SI COSTRUISCE LA QUALITÀ NELLA FILIERA 43 LA SFIDA DELLA QUALITÀ: 3.1. La produzione delle olive 45 Commissario INEA – Presidente Symbola 6 3.1.1. Le cultivar e gli impianti 46 3.1.2. Il processo di coltivazione 49 1. QUALITÀ, UN CONCETTO SFUGGENTE 10 3.1.3. La raccolta 51 1.1. I molteplici aspetti della qualità 13 3.1.4. Verso il frantoio 53 1.1.1. La qualità oggettiva 13 3.2. L’estrazione dell’olio da olive 55 1.1.2. La qualità attesa 16 3.2.1. Le operazioni preliminari 57 1.1.3. La qualità comunicata 19 3.2.2. La molitura 58 1.1.4. La valutazione di qualità 3.2.3. La gramolatura 59 nei processi di acquisto e consumo 23 3.2.4. L’estrazione 61 1.1.5. La qualità nella normativa 29 3.2.5. I sottoprodotti dell’estrazione 63 3.2.6. La chiarificazione 67 2. LA QUALITÀ NELLA FILIERA OLIVICOLA - OLEARIA 31 3.3. L’olio 68 3.3.1. I parametri qualitativi del prodotto 69 3.4. La conservazione 75 3.5. Il confezionamento 77 3.6. La distribuzione 80 3.7. I sansifici 84 4 4. STRUMENTI PER LA QUALITÀ DEL SETTORE 5. LA QUALITÀ È UNA QUESTIONE DI SISTEMA 121 OLIVICOLO - OLEARIO: CERTIFICAZIONI, LCA, PIQ 87 5.1. Qualità e regole 127 4.1 Le certificazioni: prerequisiti di qualità 88 5.2. Qualità e controlli 139 4.1.1 Certificazioni di qualità regolamentate da norme cogenti 89 6. LA COMUNICAZIONE 149 4.1.2 Certificazioni di qualità regolamentate da norme volontarie 91 ALLEGATI 4.2 LCA 94 [Allegato 1] 4.3 Il Piq del settore olivicolo - oleario 95 L’Olivo: la pianta e le cultivar 163 4.3.1 Modellizzazione della filiera 98 [Allegato tecnico] 4.3.2 Gli indicatori della qualità 100 Il calcolo del Piq del settore olivicolo - oleario 172 4.3.3 Il Piq 103 4.3.4.1 Fattori trainanti 104 BIBLIOGRAFIA 195 4.3.4.2 Fattori zavorra, un campanello d’allarme per le frodi 105 SITOGRAFIA 197 4.3.4 Controlli 117 4.3.5 Implementare la conoscenza della qualità ATTI NORMATIVI 198 e della filiera 118 5 LA SFIDA DELLA QUALITÀ Salvatore Parlato CREA Ermete Realacci Fondazione Symbola 6 7 Poche cose come l’olio extravergine e l’olivo raccontano e rappresentano il nostro Paese. Perché la pro- duzione mondiale di olio di oliva (tre milioni di tonnellate circa) si concentra nell’Unione europea, e l’Italia L detiene una quota pari al 20% dell’intera produzione comunitaria. Ma anche perché gli olivi sono al centro dei paesaggi italiani più amati e fotografati. Perché l’extravergine è protagonista della dieta mediterranea e pri- mo attore delle nostre cucine regionali e della nostra ospitalità – e, quindi, un fil rouge dietro l’Italia dell’Expo. Perché attorno alla filiera dell’olio, grazie ad un lavoro gomito a gomito tra contadini, ricercatori e imprese, fio- riscono esperienze innovative anche dal punto di vista ambientale che, ad esempio, recuperando e valorizzando quelli che fino a ieri erano considerati scarti, stanno dando vita a nuove importanti opportunità. Quella che gira attorno all’olivo, dunque, non è solo una parte importante della nostra economia rurale – siamo ai vertici della produzione di extravergine al mondo: è un pezzo della nostra identità, è uno dei nostri biglietti da visita. Non a caso le polemiche che periodicamente si riaccendono attorno all’extravergine italiano coinvolgono l’immagine dell’Italia nella sua interezza (basti ricordare, da ultimo, le vignette sul New York Times). Per questo – e perché proprio in uno dei periodi più difficili, e pieno di rischi, per il settore è importante ragiona- re sul suo futuro – Inea, ora confluita nel CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) e Symbola (insieme a Coldiretti e nell’ambito del progetto relativo all’attuazione del piano olivicolo-ole- ario commissionato dal MIPAAF) hanno voluto dedicare alla filiera nel suo complesso, dalla terra che ospita gli olivi fino al ristorante, questa ricerca. Identificando – per la prima volta, appunto, per una intera filiera - i fattori che concorrono a produrre qualità e quelli che la compromettono; costruendo la prima banca dati dedicata al monitoraggio delle diverse fasi produttive (anche per mettere a fuoco elementi critici, come quelli che possono 8 spingere alle frodi); e realizzando una stima della quota di valore aggiunto da ricondurre alla qualità, stimata nel 2012 pari al 39,5% del totale, con una leggera crescita rispetto alla contrazione subita nel 2009 (38,1%). Crescita che, però, alcuni indicatori (come il mancato contenimento delle spese per acqua ed energia e la contestuale riduzione dei prezzi dell’olio al consumo) non fanno ritenere come acquisita e, anzi, mettono a rischio. La qualità è la bussola per l’Italia, e per il made in Italy: solo scommettendo sulla qualità, rafforzando questa sua vocazione universalmente riconosciuta, il nostro Paese saprà trovare il suo spazio nel mondo. Vale per la moda come per il turismo e per i successi del manifatturiero. E vale, ovviamente, per l’agroalimentare (ragion per cui l’INEA ha contribuito alle attività di ricerca sulle varie filiere del comparto, fornendo supporto tecnico alle ammi- nistrazioni competenti in materia di controlli). Come dimostrano le “10 verità sulla competitività italiana – Focus agricoltura” di Fondazione Symbola, Unioncamere e Fondazione Edison per Coldiretti la filiera food è quella che ha risposto meglio alla crisi: dal 2009, mentre il valore aggiunto a prezzi correnti dell’intera economia nazionale ristagna (+2,2%), quello agroalimentare registra un +10,6% (ben +14,2% per l’agricoltura). Risultati legati proprio alla vocazione (e alla determinazione) alla qualità: siamo leader nel biologico - primi in Europa per numero di imprese, tra i primi al mondo per superficie e tasso di crescita – e abbiamo il maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario (264 prodotti Dop e Igp e 4.698 specialità tradizionali regionali,seguiti a distanza da Francia, 207, e Spagna, 162). Nel solo settore del vino l’Italia conta su ben 332 Doc, 73 Docg e 118 Igt. Proprio il percorso del vino italiano è, da questo punto di vista, paradigmatico. Negli anni ’80 andava all’estero come vino da taglio. Dopo lo shock del metanolo, invece, ha imboccato la via della qualità, tagliando le produzioni e raggiungendo un’eccellenza fatta anche di un forte e positivo rapporto col territorio. Il giro d’affari è passato 9 così dai 700 milioni di euro del 1986, in moneta attuale, ai 5,6 miliardi del 2013, anno che ha visto segnare un balzo in avanti del 7,7% nell’export. E’ il concetto ribadito anche dall’Unione europea nel Libro verde sulla qualità dei prodotti agricoli (COM(2008) 641) che afferma che proprio il perseguimento della qualità rappresenta l’arma più potente di cui possono di- sporre i produttori comunitari per vincere le sfide commerciali in un mondo sempre più globalizzato. E nell’offer- ta alimentare qualificata l’Italia non ha rivali: presenta ben 243 prodotti a qualità regolamentata, DOP, IGP e SGT, ed è a livello europeo ai primi posti in termini di marchi di qualità. Inoltre, considerata la posizione strategica del nostro Paese nei flussi di importazione ed esportazione di pro- dotto, e le minacce alle quali l’italian sounding (sia quello straniero che quello nostrano) espone la produzione nazionale, un lavoro sulla qualità della filiera oleicola assume notevole rilevanza anche alla luce della riflessione sulle regole e le normative in materia di qualità, sul loro rispetto, sugli strumenti per vederlo garantito nonchè in relazione ai nuovi importanti accordi commerciali (come il Ttip). Il PIQ della filiera oleicola rappresenta un primo passo “per identificare, misurare, difendere”. Il passo di un cammino che corre parallelo alla mission profonda di Expo 2015: additare al mondo il valore del modello agroa- limentare italiano, le risposte della nostra agricoltura e della dieta mediterranea ai nuovi bisogni del XXI secolo. Un cammino che Symbola ed il CREA considerano strategico proseguire, sicuramente rafforzando le ricerche avviate, e, auspicabilmente, ampliandole ad altri settori dell’agroalimentare.
Load more

Recommended publications
  • 1. GEN Variatio the Oliv Olive G Orders Showca Initiativ 1.2. Soc
    Policies - France 2012 1. GENERAL DESCRIPTION OF OLIVE GROWING IN FRANCE 1.1. Introduction In economic terms, France has just over 5.1 million olive trees spread over 55 000 ha (2011) and 13 départements, located solely in the South-east. They cover less than 0.18% of the usable agricultural area (UAA). The average density is 86 trees/ha althoughh this can vary from one region to another (from 50 in Corsica to 110 in Languedoc- Roussillon). Figure 1. Localization of France (Source: UN) Over 15 000 ha, i.e. more than one-quarter of France’s olive orchards are irrigated. However, here again there are variations, ranging from 9% in the Ardèche to 34% in Bouches-du-Rhône. The olive tree is emblematic of Provence where 75% of growers are not professional farmers. Olive growing and the products of the olive tree are at the centre of many cultural phenomena. Orders of Knights swear to defend the olive tree as a symbol of peace, countless events showcase the olive tree and its products, and numerous museums, tourist routes and other initiatives have grown up around the olive. (Source: IOC questionnaire) 1.2. Socio-economic indicators • Area: 551 500 sq km (UN, 2008) • Capital city: Paris (UN) • Currency: Euro (EUR) (UN, 2009) • Population: 62 616 488 (World Bank, 2009) • Urban population: 78% (World Bank, 2010) • Rural population: 22% (World Bank, 2010) • Population growth rate: 0.4% (UN, 2005/10) • Life expectancy: 78.6 years (men), 85.1 years (women) (UN, 2010/15) • Main exports by quantity: wheat (FAOSTAT, 2009) • Main imports by quantity: soybean cake (FAOSTAT, 2009) • GNI per capita, PPP (current international $): 34 440 (World Bank, 2010) • GDP per capita, PPP (current international $): 33 820 (World Bank, 2010) • Employment in agriculture: 2.9% (World Bank, 2008) • Employees in agriculture, female: 2% (World Bank, 2008) • Employees in agriculture, male: 4% (World Bank, 2008) International Olive Council Page 1 / 12 Policies - France 2012 2.
    [Show full text]
  • Plant Genotype-Specific Archaeal and Bacterial Endophytes but Similar Bacillus Antagonists Colonize Mediterranean Olive Trees
    ORIGINAL RESEARCH ARTICLE published: 03 March 2015 doi: 10.3389/fmicb.2015.00138 Plant genotype-specific archaeal and bacterial endophytes but similar Bacillus antagonists colonize Mediterranean olive trees Henry Müller 1*, Christian Berg 2 , Blanca B. Landa 3 , Anna Auerbach 4 , Christine Moissl-Eichinger 4,5,6 and Gabriele Berg1 1 Institute of Environmental Biotechnology, Graz University of Technology, Graz, Austria 2 Botanical Garden, Institute of Plant Sciences, University of Graz, Graz, Austria 3 Institute for Sustainable Agriculture, Spanish National Research Council, Córdoba, Spain 4 Department for Microbiology and Archaea Center, University of Regensburg, Regensburg, Germany 5 Department of Internal Medicine, Medical University of Graz, Graz, Austria 6 BioTechMed, Graz, Austria Edited by: Endophytes have an intimate and often symbiotic interaction with their hosts. Less is Mysore V.Tejesvi, University of Oulu, known about the composition and function of endophytes in trees. In order to evaluate our Finland hypothesis that plant genotype and origin have a strong impact on both, endophytes of Reviewed by: leaves from 10 Olea europaea L. cultivars from the Mediterranean basin growing at a single David John Studholme, University of Exeter, UK agricultural site in Spain and from nine wild olive trees located in natural habitats in Greece, Johann Weber, University of Cyprus, and on Madeira Island were studied. The composition of the bacterial endophytic Lausanne, Switzerland communities as revealed by 16S rRNA gene amplicon sequencing and the subsequent *Correspondence: PCoA analysis showed a strong correlation to the plant genotypes.The bacterial distribution Henry Müller, Graz University of patterns were congruent with the plant origins in “Eastern” and “Western” areas of Technology, Institute of Environmental Biotechnology, Petersgasse 12/I, 8010 the Mediterranean basin.
    [Show full text]
  • Karakterizacija Kvaliteta, Nutritivne Vrednosti I Stabilnosti Deviĉanskih Maslinovih Ulja Proizvedenih U Razliĉitim Regionima Libije
    UNIVERZITET U NOVOM SADU TEHNOLOŠKI FAKULTET Katedra za inţenjerstvo konzervisane hrane Tehnologija prerade uljarica Karakterizacija kvaliteta, nutritivne vrednosti i stabilnosti deviĉanskih maslinovih ulja proizvedenih u razliĉitim regionima Libije Doktorska disertacija MENTOR: KANDIDAT: Prof. dr Etelka Dimić Seddiq Mrihil Ali Esalami Novi Sad, Jun 2018.godine ZAHVALNOST Veoma sam zahvalan Bogu, koji me je blagoslovio zdravljem, ljubavlju porodice, odanošću prijatelja i mogućnostima da započnem i završim svoj doktorat na Univerzitetu u Novom Sadu. Želeo bih da izrazim svoju iskrenu zahvalnost prema svom mentoru, Prof. dr Etelki B. Dimic, koja mi je dala priliku da steknem znanje pod njenim voĎstvom, a naročito za njenu podršku u izradi doktorske disertacije i mogućnostima da dostignem ovaj cilj u mojoj karijeri. Veoma sam zahvalan. Danijela Relic za njenu veliku zainteresovanost u mojoj karijeri i brigu o meni, od prvog dana rada na mojoj disertaciji. Želeo bih da izrazim posebnu zahvalnost svojim roditelјima, braći i sestrama za podršku i pruženu moralnu snagu tokom mog života. Zaista duboko verujem da sam dostigao ovu fazu u svom životu samo zbog njihove pomoći, lјubavi i podrške. Moja posebna zahvalnost, od srca, ide mojoj ženi, Safa. Ona je iskreno i predano posvetila svoju energiju da bi mi omogućila da radim rasterećeno kroz dane i noći tokom četiri godine. POSVETA Ova disertacija je posvećena mom ocu, koji me je naučio da je najkvalitetnije znanje ono koje stičemo zbog sebe. TakoĎe je posvećena mojoj majci, koja me je naučila da čak i najveći zadatak može da se ostvari, ako se radi korak po korak. Posvećujem svoju disertaciju i supruzi, Safa, kao i mojoj divnoj deci, Marwa, Wassem i Mohamed.
    [Show full text]
  • Detailed Project Report (DPR)
    Detailed Project Report (DPR) : Model template for NHB Scheme No.1 for Olive Scheme.1 Development of Commercial Horticulture through Production and Post-Harvest Management of Horticulture Crops: 1. Open field condition 2. Integrated Post Harvest Management Crop Tick mark Scheme 1. Open field condition of NHB Within overall cost ceiling components specified crops +Farm Mechanisation +Good Agri.Practices (GAP) +Plastic Mulching 2. Integrated PHM 3.1.Integrated Pack House 3.2.Pack house 3.7 Primary Processing 3.8.Van 3.9 Retail outlet Submitted by …………………………….Applicant with full correspondence Address Detailed Project Report (DPR) will have to be signed by the applicant (s) / authorised person ( in case of legal entity) on each page with date -along with Horticulture and Project Finance Expert wherever applicable. 1 Index Project at a Glance 1 About the Applicant /Promoter and his/her entrepreneurship 2 Details of benefits availedby the Applicant / Promoter 3 About Project -Name, Rationale, Management and Description 1. Name of Project, Activity,Objectives and expected Outcomes 2. Rationale / Justification for the project 3. Site/ Land details- RoR/ Ownership / Registration of lease/ Map etc. 4. Location of the Project- Identification 5. Current usage of land of proposed Project Area 6. Current infrastructure and assets possessed by the Applicant: 7. Lay out plan of the project 8. Conversion of Land Use (CLU) 9. Whether project site is part of production belt / cluster / hub 10. Rationale for the location of the project 11. Compliance of project site for food safety 12. Components / Activities of the Project with justification 13. Operations planning 14. Month wise operational chart / Implementation schedule 15.
    [Show full text]
  • L'olivier : Intérêt Dans Les Produits Cosmétiques
    UNIVERSITE DE NANTES FACULTE DE PHARMACIE ANNEE 2010 N° 55 THÈSE pour le DIPLÔME D’ÉTAT DE DOCTEUR EN PHARMACIE par Hélène LOMENECH Présentée et soutenue publiquement le 13 Octobre 2010 L’OLIVIER : INTÉRÊT DANS LES PRODUITS COSMÉTIQUES Président : Mme Céline COUTEAU, Maître de Conférence de Cosmétologie - H.D.R. Membres du jury : Mme Laurence COIFFARD, Professeur de Cosmétologie Mlle Aurélie LANCELOT, Docteur en Pharmacie SOMMAIRE SOMMAIRE ................................................................................................................ 1 INTRODUCTION ........................................................................................................ 8 PREMIÈRE PARTIE : RAPPELS BOTANIQUES SUR L’OLIVIER ........................... 9 1- Place de l’olivier dans la classification botanique ............................................... 9 1-1- Généralités sur la classification botanique ................................................... 9 1-2- Quelques notions de classification phylogénétique .................................... 10 1-2-1- Les Spermaphytes .............................................................................. 10 1-2-2- Les Angiospermes ............................................................................... 10 1-2-3- Les Eudicotylédones ........................................................................... 10 1-2-4- Les Asteridae ...................................................................................... 10 1-2-5- Les Lamiales ......................................................................................
    [Show full text]
  • Plant Genotype-Specific Archaeal and Bacterial Endophytes but Similar Bacillus Antagonists Colonize Mediterranean Olive Trees
    ORIGINAL RESEARCH ARTICLE published: 03 March 2015 doi: 10.3389/fmicb.2015.00138 Plant genotype-specific archaeal and bacterial endophytes but similar Bacillus antagonists colonize Mediterranean olive trees Henry Müller 1*, Christian Berg 2 , Blanca B. Landa 3 , Anna Auerbach 4 , Christine Moissl-Eichinger 4,5,6 and Gabriele Berg1 1 Institute of Environmental Biotechnology, Graz University of Technology, Graz, Austria 2 Botanical Garden, Institute of Plant Sciences, University of Graz, Graz, Austria 3 Institute for Sustainable Agriculture, Spanish National Research Council, Córdoba, Spain 4 Department for Microbiology and Archaea Center, University of Regensburg, Regensburg, Germany 5 Department of Internal Medicine, Medical University of Graz, Graz, Austria 6 BioTechMed, Graz, Austria Edited by: Endophytes have an intimate and often symbiotic interaction with their hosts. Less is Mysore V.Tejesvi, University of Oulu, known about the composition and function of endophytes in trees. In order to evaluate our Finland hypothesis that plant genotype and origin have a strong impact on both, endophytes of Reviewed by: leaves from 10 Olea europaea L. cultivars from the Mediterranean basin growing at a single David John Studholme, University of Exeter, UK agricultural site in Spain and from nine wild olive trees located in natural habitats in Greece, Johann Weber, University of Cyprus, and on Madeira Island were studied. The composition of the bacterial endophytic Lausanne, Switzerland communities as revealed by 16S rRNA gene amplicon sequencing and the subsequent *Correspondence: PCoA analysis showed a strong correlation to the plant genotypes.The bacterial distribution Henry Müller, Graz University of patterns were congruent with the plant origins in “Eastern” and “Western” areas of Technology, Institute of Environmental Biotechnology, Petersgasse 12/I, 8010 the Mediterranean basin.
    [Show full text]
  • Disertacija17554.Pdf (4.417Mb)
    UNIVERZITET U NOVOM SADU TEHNOLOŠKI FAKULTET Katedra za inţenjerstvo konzervisane hrane Tehnologija prerade uljarica Karakterizacija kvaliteta, nutritivne vrednosti i stabilnosti deviĉanskih maslinovih ulja proizvedenih u razliĉitim regionima Libije Doktorska disertacija MENTOR: KANDIDAT: Prof. dr Etelka Dimić Seddiq Mrihil Ali Esalami Novi Sad, Jun 2018.godine ZAHVALNOST Veoma sam zahvalan Bogu, koji me je blagoslovio zdravljem, ljubavlju porodice, odanošću prijatelja i mogućnostima da započnem i završim svoj doktorat na Univerzitetu u Novom Sadu. Želeo bih da izrazim svoju iskrenu zahvalnost prema svom mentoru, Prof. dr Etelki B. Dimic, koja mi je dala priliku da steknem znanje pod njenim voĎstvom, a naročito za njenu podršku u izradi doktorske disertacije i mogućnostima da dostignem ovaj cilj u mojoj karijeri. Veoma sam zahvalan. Danijela Relic za njenu veliku zainteresovanost u mojoj karijeri i brigu o meni, od prvog dana rada na mojoj disertaciji. Želeo bih da izrazim posebnu zahvalnost svojim roditelјima, braći i sestrama za podršku i pruženu moralnu snagu tokom mog života. Zaista duboko verujem da sam dostigao ovu fazu u svom životu samo zbog njihove pomoći, lјubavi i podrške. Moja posebna zahvalnost, od srca, ide mojoj ženi, Safa. Ona je iskreno i predano posvetila svoju energiju da bi mi omogućila da radim rasterećeno kroz dane i noći tokom četiri godine. POSVETA Ova disertacija je posvećena mom ocu, koji me je naučio da je najkvalitetnije znanje ono koje stičemo zbog sebe. TakoĎe je posvećena mojoj majci, koja me je naučila da čak i najveći zadatak može da se ostvari, ako se radi korak po korak. Posvećujem svoju disertaciju i supruzi, Safa, kao i mojoj divnoj deci, Marwa, Wassem i Mohamed.
    [Show full text]
  • Valuable Nutrients and Functional Bioactives in Different Parts of Olive ( Olea Europaea L.)—A Review
    Int. J. Mol. Sci. 2012 , 13 , 3291-3340; doi:10.3390/ijms13033291 OPEN ACCESS International Journal of Molecular Sciences ISSN 1422-0067 www.mdpi.com/journal/ijms Review Valuable Nutrients and Functional Bioactives in Different Parts of Olive ( Olea europaea L.)—A Review Rahele Ghanbari 1, Farooq Anwar 2,*, Khalid M. Alkharfy 3, Anwarul-Hassan Gilani 3,4 and Nazamid Saari 1,* 1 Faculty of Food Science and Technology, Universiti Putra Malaysia, 43400 Serdang, Selangor, Malaysia; E-Mail: [email protected] 2 Department of Chemistry, University of Sargodha, Sargodha-40100, Pakistan 3 Department of Clinical Pharmacy, College of Pharmacy, King Saud University, Riyadh, Saudi Arabia; E-Mail: [email protected] 4 Natural Products Research Division, Department of Biologicaland Biomedical Sciences, Aga Khan University Medical College, Karachi 74800, Pakistan; E-Mail: [email protected] * Authors to whom correspondence should be addressed; E-Mails: [email protected] (F.A.); [email protected] (N.S.); Tel.: +92-48-9230546 (F.A.); +60-3-89468385 (N.S.); Fax: +92-48-3222121 (F.A.); +60-3-8942552 (N.S.). Received: 21 December 2011; in revised form: 13 February 2012 / Accepted: 16 February 2012 / Published: 12 March 2012 Abstract: The Olive tree ( Olea europaea L.), a native of the Mediterranean basin and parts of Asia, is now widely cultivated in many other parts of the world for production of olive oil and table olives. Olive is a rich source of valuable nutrients and bioactives of medicinal and therapeutic interest. Olive fruit contains appreciable concentration, 1–3% of fresh pulp weight, of hydrophilic (phenolic acids, phenolic alchohols, flavonoids and secoiridoids) and lipophilic (cresols) phenolic compounds that are known to possess multiple biological activities such as antioxidant, anticarcinogenic, antiinflammatory, antimicrobial, antihypertensive, antidyslipidemic, cardiotonic, laxative, and antiplatelet.
    [Show full text]
  • Preuzmi PDF 3.92 MB
    Utjecaj lipoksigenaze na sastav hlapljivih tvari u maslinovom ulju autohtonih dalmatinskih sorti Soldo, Barbara Doctoral thesis / Disertacija 2016 Degree Grantor / Ustanova koja je dodijelila akademski / stručni stupanj: University of Zagreb, Faculty of Science / Sveučilište u Zagrebu, Prirodoslovno-matematički fakultet Permanent link / Trajna poveznica: https://urn.nsk.hr/urn:nbn:hr:217:750629 Rights / Prava: In copyright Download date / Datum preuzimanja: 2021-10-07 Repository / Repozitorij: Repository of Faculty of Science - University of Zagreb PRIRODOSLOVNO-MATEMATIČKI FAKULTET Barbara Soldo UTJECAJ LIPOKSIGENAZE NA SASTAV HLAPLJIVIH TVARI U MASLINOVOM ULJU AUTOHTONIH DALMATINSKIH SORTI DOKTORSKI RAD Mentori: Prof. dr. sc. Maja Pavela-Vrančić Doc. dr. sc. Ivica Ljubenkov Zagreb, 2016. FACULTY OF SCIENCE Barbara Soldo INFLUENCE OF LIPOXYGENASE ON THE COMPOSITION OF VOLATILE COMPOUNDS IN OLIVE OILS OF AUTOCHTHONOUS DALMATIAN CULTIVARS DOCTORAL THESIS Supervisors: Professor Maja Pavela-Vrančić, PhD Assistant Professor Ivica Ljubenkov, PhD Zagreb, 2016. Ovaj je doktorski rad izrađen na Odjelu za kemiju Prirodoslovno-matematičkog fakulteta Splitu, pod vodstvom prof. dr. sc. Maje Pavele-Vrančić i doc. dr. sc. Ivice Ljubenkova. Zahvaljujem Mentorici prof. dr sc. Maji Paveli-Vrančić na susretljivosti, korisnim savjetima koji su omogućili da rad poprimi ovaj oblik. Mentoru doc. dr. sc. Ivici Lubenkovu, poznavaocu ulja i maslinarstva, od kojeg je i potekla ideja rada, na jednostavnom pristupu, smjernicama i potpori tijekom eksperimentalnog dijela i pisanja rada. Članovima povjerenstva prof. dr. sc. Tihani Žanić Grubišić, doc. dr. sc. Borisu Mildneru i doc. dr. sc. Jasmini Rokov Plavec na pažljivom čitanju i korisnim sugestijama koje su omogućile da ovaj rad poprimi svoj konačan oblik. Posebno hvala kolegama Odjela za kemiju i Odjela za biologiju Prirodoslovno-matematičkog fakulteta te kolegama i prijateljima iz Laboratorija za imunologiju i medicinsku genetiku Medicinskog fakulteta u Splitu, na ugodnoj radnoj atmosferi i podršci tijekom izrade ovog rada.
    [Show full text]
  • Diversidade Genómica E Genética Intra-Varietal Em Oliveira 'Galega Vulgar'
    Diversidade genómica e genética intra-varietal em oliveira ‘Galega Vulgar’ Mónica Ramalhosa e Pereira Dissertação para a obtenção do Grau de Mestre em Engenharia Agronómica Orientadores: Mariana da Silva Gomes Mota Pedro Manuel Vieira Talhinhas Júri: Presidente: Doutor Joaquim Miguel Rangel da Cunha Costa, Professor auxiliar do Instituto Superior de Agronomia da Universidade de Lisboa. Vogais: Doutor António Manuel Cordeiro, Investigador auxiliar do Instituto Nacional de Investigação Agrária e Veterinária; Doutora Maria Teresa Victória Pires Antunes Barradas de Magalhães Carvalho, Investigadora auxiliar do Instituto Nacional de Investigação Agrária e Veterinária; Doutora Mariana da Silva Gomes Mota, Técnica superior do Instituto Superior de Agronomia da Universidade de Lisboa, orientadora. 2019 Agradecimentos Em primeiro lugar quero agradecer aos meus pais pois sem eles não estaria onde estou, nem seria quem sou. Aos meus avós, em especial à minha avó Almerinda, autora da pintura da capa. Aos meus primos, Diogo e Gabriel, e ao meu afilhado Tiago, que eu vi crescer e que me fez crescer. À minha família, pelo apoio que me deram. A todos os meus amigos que me acompanharam neste percurso e que contribuíram para que fosse a pessoa que sou hoje, desde amigas da primária até amigos de mestrado. À minha educadora de infância Sónia, que me acompanha desde pequena, e a todos os professores que contribuíram para a minha formação pessoal e académica. À professora Mariana Mota que não foi apenas minha orientadora, mas também amiga, pela atenção, preocupação e paciência. Ao professor orientador Pedro Talhinhas, sempre disponível e simpático, pronto a ajudar, obrigado por todo o tempo dedicado.
    [Show full text]
  • Molecular Characterisation of French Olive Cultivars Using Microsatellites: Towards the Establishment of a Reference Genotype D
    Molecular characterisation of french olive cultivars using microsatellites: towards the establishment of a reference genotype d Oléagineux, Corps Gras, Lipides. Volume 11, Numéro 3, 225-9, MAI-JUIN 2004, Qualité Auteur(s) : Bouchaïb KHADARI, Nathalie MOUTIER, Sara PINCZON DU SEL, Françoise DOSBA UMR 1098 Biologie du développement des espèces pérennes cultivées (BEPC). Equipe architecture et fonctionnement des espèces fruitières INRA, Bat. 33, 2 Place Viala, F34060 Montpellier Cedex 1 ARTICLE Olive, Olea europaea L., is a mediterranean fruit species that is cultivated mainly for oil but also for canned fruits. Because of the traditional cultivation, most orchards include several cultivars. Numerous cases of homonymy (one denomination for several genotypes) and synonymy (one genotype with several denominations) could occur in different traditional olive areas. Recently in France, a regular increase in cultivated surface is noted leading to the increase of plant multiplication by cuttings. According to the conditions on health and pomological qualities defined by European Union (Directives 93/48 and 93/79), the nursery men have to ensure the conformity of plant material based on morphological descriptors. However, because of most discriminating characters are related to olive fruit, morphological characterisation has to be completed by a molecular approach.Isozymes were the first genetic markers used in olive fingerprinting [1, 2]. However, their usefulness has been limited due to the small number of isozyme systems available, the low level of polymorphism obtained, and the influence of environmental factors. The emergence of new PCR-based molecular markers, such as RAPD, AFLP, and SSR, has created the opportunity for fine-scale genetic characterisation of germplasm collections because they are highly polymorphic and are not influenced by environmental conditions (see also review by Wünsch and Hormaza [3]).
    [Show full text]
  • L'olive Et Son Huile
    l'olivier 31/05/10 9:21 Page 03 l’olivier de France, l’olive et son huile Photographies et textes : A.M. Breger ÉDITION : MEXICHROME l'olivier 31/05/10 9:21 Page 2 LaMoulins lointaine d’hier histoire à aujourd’hui de l’olivier Personne ne connaît le berceau de l’olivier, mais le de l’oléiculture. Les premières certitudes remontent plus vieux fossile d’oléastre (olivier sauvage) connu au néolithique où l’homme stockait son huile dans de dans le monde, a été retrouvé en Grèce. Il date de grandes jarres en terre cuite. À partir de 4500 avant -37000 avant notre ère. Découvert à Roquevaire, le plus JC, les Crétois en firent le commerce, suivis par les ancien fossile français est âgé de 7000 ans. Grecs. Vers l’an 600 avant JC, les Phocéens créèrent On ne sait pas non plus quel peuple fut le premier à Marseille et introduisirent l’huile d’olive et ses tech- domestiquer l’olivier et à mettre au point les techniques niques de production dans notre pays. le compagnon des cabanons en pierres sèches… Dans les garrigues méditerranéennes, l’oléastre (olivier sauvage), dispute son territoire aux genêts et au romarin. 2 l'olivier 31/05/10 9:21 Page 3 3 l'olivier 31/05/10 9:21 Page 4 Une sculpture en guise de tronc 4 l'olivier 31/05/10 9:21 Page 5 Ébouriffés par le vent L’olivier commence à produire au bout de 5 ans. Il atteint sa pleine maturité à 15 ans et produit jusqu’à 150 ans.
    [Show full text]