COMUNE DI PERITO Provincia Di Salerno
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COMUNE DI PERITO Provincia di Salerno Assessorato all’ Urbanistica Il Sindaco Antonello Apolito Il Responsabile del Settore Tecnico Geom. Antonio Di Fiore Il Responsabile del Procedimento VAS-VI Geom. Paolo Liguori PIANO PIANO URBANISTICO COMUNALE (P.U.C.) Elaborato N° 1.V2a VALUTAZIONE D’INCIDENZA DEL P.U.C. SUL SITO NATURA 2000 (IT8050012): “FIUME ALENTO" – Relazione preliminare REDAZIONE (A.T.P) COORDINAMENTO ARCH.A PROGETTI ASSOCIATI PROGETTISTA Arch. EDMONDO SCARPA Collaboratore Arch. Angelo Baldo STUDIO GEOLOGICO E PIANO DI ZONIZZAZIONE ACUSTICA Dott. Geol. Giuseppe Pagnotto CARTA USO SUOLO AGRICOLO Dott.sa Agron. Roberta Cataldo Data: gennaio 2012 ARCH.A PROGETTI Via s. passero 26 vallo della lucania (SA) telefax 097475865 e-mail: [email protected] 2 Indice 1. INTRODUZIONE 2. QUADRO NORMATIVO E FINALITA’ 2.1. LA VALUTAZIONE D’INCIDENZA 2.2. NORME DI RIFERIMENTO 3. CRITERI DI VALUTAZIONE AMBIENTALE 3.1. IL FIUME ALENTO 3.2. LA FAUNA 3.3. LA FLORA E VEGETAZIONE 3.4 GEOLOGIA 3.5 MORFOLOGIA FLUVIALE 4. PIANI E PROGETTI RELAZIONATI AL SISTEMA AMBIENTALE 4.1. OBIETTIVI DEI PIANI DI GESTIONE DEL SITO NATURA 2000 “FIUME ALENTO” 4.2. OBIETTIVI DEL PUC DI PERITO 5. METODOLOGIA 5.1. FASI METODOLOGICHE 5.2. MATRICE DI SCREENING/VERIFICA E DI VALUTAZIONE PER IL PUC IN RELAZIONE AL SITO NATURA 2000 “FIUME ALENTO” 3 1. INTRODUZIONE Il presente lavoro nasce dall'esigenza di portare a compimento la procedura di VAS tramite il procedimento integrato di Valutazione di Incidenza del PUC, mirata a valutare l'influenza che il Piano Urbanistico Comunale, in via di redazione, potrebbe avere sul sistema ambientale e in particolare su determinati habitat, specie floristiche e faunistiche significativi. La V.I. costituisce quindi lo strumento utile al raggiungimento di un rapporto equilibrato tra la conservazione degli habitat e delle specie e l'uso sostenibile del territorio. Questa valutazione si applica sia agli interventi che ricadono all'interno delle Aree Natura 2000, sia a quelli che, pur sviluppandosi all'esterno, possono comportare ripercussioni sullo stato di conservazione dei valori naturali tutelati nel sito e, essendo progressiva, necessita di quattro fasi principali. Più dei ¾ della fascia perimetrale del territorio comunale di Perito, oltre all’asta fluviale posta fra l’abitato di perito ed Ostigliano, evidenziano la sovrapposizione del Piano Urbanistico Comunale con un sito, di pregio per la conservazione del patrimonio naturale d’interesse comunitario, della Rete europea Natura 2000: . SIC IT8050012 “Fiume Alento”, proposto come SIC nel 1995 con la direttiva 92/43/CEE denominata “Habitat”, per la biodiversità animale e vegetale della la regione biogeografica mediterranea; 2. QUADRO NORMATIVO E FINALITA’ Ogni Comune interessato da aree classificate come SIC e/o ZPS, ai sensi delle Direttive 92/43/CEE (Direttiva “Habitat”) e 79//409/CEE (Direttiva “Uccelli”), dovrà sottoporre il PUC alla procedura della Valutazione di Incidenza. Il Rapporto Ambientale dovrà contenere anche gli elementi di cui all’Allegato G al D.P.R. 357/1997, riportati nell’Allegato D delle ultime Linee Guida3 fornite dall’Autorità Competente per la Valutazione d'Incidenza. Per quanto riguarda i Piani Urbanistici Comunali, l’Autorità Competente in materia di V.I. è rappresentata dall’organo regionale. L’art. 6 del D.P.R. n. 120, comma 1, stabilisce che "Nella pianificazione e programmazione territoriale si deve tenere conto della valenza naturalistico-ambientale dei proposti siti di importanza comunitaria, dei siti di importanza comunitaria e delle zone speciali di conservazione"; al comma 2 che “I proponenti di piani territoriali, 4 urbanistici e di settore, ivi compresi i piani agricoli e faunistico-venatori e le loro varianti, predispongono, secondo i contenuti di cui all'allegato G, uno studio per individuare e valutare gli effetti che il piano può avere sul sito, tenuto conto degli obiettivi di conservazione del medesimo” L'elenco dei Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e delle Zone di Protezione Speciale (ZPS) sono stati individuati ai sensi delle Direttive 92/43/CEE e 79/409/CEE e pubblicati dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio attraverso il Decreto Ministeriale del 3 aprile 2000, mentre il 25 marzo 2005 con decreto ministeriale è stato pubblicato l'elenco dei proposti Siti di Importanza Comunitaria (SIC) per la Regione biogeografica mediterranea, individuati ai sensi della Direttiva 92/43/CEE. Il Sito di Importanza Comunitaria è “un sito che, nella o nelle regioni biogeografiche cui appartiene, contribuisce in modo efficace a mantenere o a ripristinare un tipo di habitat naturale di cui all'allegato I o una specie di cui all'allegato II in uno stato di conservazione soddisfacente e che può, inoltre, contribuire in modo significativo alla coerenza di natura 2000 di cui all'articolo 3, e/o che contribuisce in modo efficace al mantenimento della diversità biologica nella regione biogeografia in questione. Per le specie animali che occupano ampi territori, i siti di importanza comunitaria corrispondono ai luoghi, all'interno dell'area di ripartizione naturale di tali specie, che presentano gli elementi fisici o biologici essenziali alla loro vita e riproduzione” (Direttiva 92/43/CEE del 21 maggio 1992). 2.1. La Valutazione d'Incidenza: . analizza i siti della Rete Natura 2000 potenzialmente interessati dal Piano attraverso l'inquadramento di ciascun sito, i caratteri fisici, gli habitat e le specie di interesse comunitario, gli obbiettivi di conservazione, le relazioni strutturali e funzionali per il mantenimento dell’integrità del sito stesso; . provvede all’analisi di dettaglio delle componenti vulnerabili del sito, sia dirette sia indirette; . analizza la tipologia e reversibilità delle alterazioni dirette e indirette previste dal PUC sulle componenti ambientali aria, acqua, suolo. Nell’ambito dello studio dovrà essere esplicitato l’inquadramento di ciascun sito della Rete in scala opportuna, la previsione degli effetti nel medio-lungo periodo, i caratteri fisici, habitat e specie d’interesse comunitario, obbiettivi di conservazione, relazioni strutturali e funzionali per il mantenimento dell’integrità individuando le criticità degli habitat presenti. 5 Lo studio d’incidenza valuta preventivamente gli effetti che la pianificazione urbanistica potrebbe avere sul territorio riguardo alle attività e dagli effetti cumulativi derivati da altre iniziative presenti che possano mettere in pericolo la conservazione degli habitat e delle specie presenti floristiche e faunistiche di interesse comunitario, nazionale e regionale. 2.2. Norme di riferimento Normativa comunitaria Dir. 85/337/CEE del 27 giugno 1985 Dir. 97/11/CE del 3/3/1997 Dir. 2001/42/CE del 27 giugno 2001 Dir. 79/409/CEE del 2 aprile 1979 (V.I.) Dir. 92/43/CEE del 21 maggio 1992 (V.I.) Normativa statale L. 8 luglio 1986, n. 349 D.P.C.M. 10 agosto 1988, n. 377 D.P.C.M. 27 dicembre 1988 (Art. 40) L. 22 febbraio 1994, n. 146 L. 3 novembre 1994, n. 640 D.P.R. 12 aprile 1996 (Art. 71) D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112 D.Lgs. 20 agosto 2002, n. 190 D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 D.Lgs. 16 gennaio 2008, n. 4 D.P.R. 8 settembre 1997 n. 357 (V.I.) D.P.R. 12 marzo 2003 n. 120 (V.I.) D.M. 3 aprile 2000 (V.I.) Normativa regionale D.P.G.R. 29 Gennaio 2010 n.9 (Regolamento di attuazione della V. I.) D.G.R. 19 Marzo 2010 n.324 Linee Guida e Criteri di Indirizzo per l'effettuazione della Valutazione di Incidenza in Regione Campania D.G.R. 4 Agosto 2011 n.406 Approvazione del "Disciplinare organizzativo delle strutture regionali preposte alla Valutazione di Impatto ambientale e alla Valutazione di Incidenza di cui ai Regolamenti nn. 2/2010 e 1/2010, e della Valutazione Ambientale Strategica di cui al Regolamento emanato con D.P.G.R. m. 17 del 18 Dicembre 2010" Regolamento n. 5 del 4 Agosto 2011 "Regolamento di attuazione per il Governo del Territorio" 6 Circolare Prot.n. 765763 del 11 Ottobre 2011 (Circolare esplicativa in merito all'integrazione della valutazione di incidenza nelle VAS di livello comunale alla luce delle disposizioni del Regolamento Regionale n. 5/2011). 3. DESCRIZIONE DELSITO NATURA 2000 Foto n° 1: Inquadramento territoriale del comune di Perito, con perimetrazione del SIC Il territorio del Comune di Perito, che ha una superficie pari a 23.78 Km2 ed una popolazione al 2011 di 1'022 abitanti, confina con Monteforte, Cicerale e Prignano a nord; ad ovest con Rutino e Lustra; a sud con Salento; ad est con Orria. L'area si estende per 3.024 ettari seguendo il percorso del fiume Alento e dei suoi affluenti. Il fiume Alento trae origine dal monte Le Corne (894 m. s.l.m.), a meno di un chilometro da Stio, per poi attraversare, poco dopo la sorgente, il piccolo centro di Gorga, restando sempre all'interno del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, nei comuni di Cicerale e Perito. Il fiume, lungo in tutto 36 chilometri, esce dal territorio del parco dopo una decina di chilometri, per poi rientrarvi negli ultimi 3, ove sfocia nei pressi di Velia nei comuni di Ascea e Casal Velino. Sono compresi nel sito anche i tratti finali di alcuni degli affluenti dell'Alento, come la Fiumara della Selva dei Santi in comune di Salento, la Fiumara 7 Santa Lucia in comune di Omignano e i torrenti Badolato e Palistro nei Comuni di Castelnuovo Cilento e Vallo della Lucania. Dell'area fa parte anche la diga Alento, che rappresenta un polo idrico di importanza strategica in tutto il territorio. La costruzione della diga ha inoltre portato alla formazione, a valle, di un sistema di zone umide composto da sette laghetti di discreto valore naturalistico. PERITO 1 Foto n° 2: Tavola PTCP – La rete ecologica provinciale ed il rischio ambientale(Il fiume Alento è oggetto di valorizzazione – Parco fluviale - , oltre alla previsione di corridoi ecologici) 3.1 Il fiume Alento L'antico Hales e in seguito Alentum che dà il nome alla terra del Cilento.