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10 Ecosy Congress
10 TH ECOSY CONGRESS Bucharest, 31 March – 3 April 2011 th Reports of the 9 Mandate ECOSY – Young European Socialists “Talking about my generation” CONTENTS Petroula Nteledimou ECOSY President p. 3 Janna Besamusca ECOSY Secretary General p. 10 Brando Benifei Vice President p. 50 Christophe Schiltz Vice President p. 55 Kaisa Penny Vice President p. 57 Nils Hindersmann Vice President p. 60 Pedro Delgado Alves Vice President p. 62 Joan Conca Coordinator Migration and Integration network p. 65 Marianne Muona Coordinator YFJ network p. 66 Michael Heiling Coordinator Pool of Trainers p. 68 Miki Dam Larsen Coordinator Queer Network p. 70 Sandra Breiteneder Coordinator Feminist Network p. 71 Thomas Maes Coordinator Students Network p. 72 10 th ECOSY Congress 2 Held thanks to hospitality of TSD Bucharest, Romania 31 st March - 3 rd April 2011 9th Mandate reports ECOSY – Young European Socialists “Talking about my generation” Petroula Nteledimou, ECOSY President Report of activities, 16/04/2009 – 01/04/2011 - 16-19/04/2009 : ECOSY Congress , Brussels (Belgium). - 24/04/2009 : PES Leaders’ Meeting , Toulouse (France). Launch of the PES European Elections Campaign. - 25/04/2009 : SONK European Elections event , Helsinki (Finland). Speaker on behalf of ECOSY. - 03/05/2009 : PASOK Youth European Elections event , Drama (Greece). Speaker on behalf of ECOSY. - 04/05/2009 : Greek Women’s Union European Elections debate , Kavala (Greece). Speaker on behalf of ECOSY. - 07-08/05/2009 : European Youth Forum General Assembly , Brussels (Belgium). - 08/05/2009 : PES Presidency meeting , Brussels (Belgium). - 09-10/05/2009 : JS Portugal European Election debate , Lisbon (Portugal). Speaker on behalf of ECOSY. -
Estratti 11 12 E 13 Novembre
IL MESSAGGERO VENETO 13 NOVEMBRE 2017 La presidente annuncia la corsa alle Politiche in regione Rivendica le riforme fatte e sferza M5s e centrodestra Serracchiani lascia: «Non scappo, resterò al servizio del Fvg» di Anna Buttazzoni UDINE Debora Serracchiani riparte da dove aveva cominciato, da quell'assemblea del Pd che nel luglio 2012 accolse con un'ovazione la sua decisione a candidarsi alla presidenza della Regione. Non c'era a centrosinistra un aspirante governatore più forte di lei, che nel 2013 vinse. Ieri Serracchiani è ritornata davanti al "parlamentino" dem per spiegare che «il mandato che ho svolto con passione, coraggio, determinazione, è giunto al termine». Stop. Serracchiani mette un punto alla sua esperienza alla guida del Fvg. L'assemblea del Pd risponde con un'ovazione, un lungo applauso, per la maggior parte di riconoscenza, per alcuni di sollievo, la fine di cinque anni vissuti all'ombra di «una donna sola al comando». L'ex vice segretaria del Pd spalanca le porte a una carriera politica nazionale, ambizione legittima. E a chi la ammonisce sostenendo che la sua è semplicemente una fuga, scappare dal giudizio degli elettori del Fvg, lei risponde di slancio. «La mia non è affatto una fuga. Mi aspetto dicano di tutto, ma io non lascio la Regione, ho la coscienza a posto - afferma la presidente -, ho lavorato tanto con impegno, dedizione e coraggio. Ho vacillato un po', certo, ma diciamo che se non avessi fatto tutto il lavoro che ho fatto non avrebbero argomenti per attaccarmi».Serracchiani parla per mezz'ora all'assemblea e per altrettanti minuti ai cronisti. -
Scarica Richiesta Incontro In
A: Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte - pec – [email protected] Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Paola De Micheli - pec – [email protected] Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli - pec – [email protected] Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Nunzia Catalfo - pec – [email protected] Ministro dell’Economia e Finanze Roberto Gualtieri - pec – [email protected] Presidente Commissione Trasporti Camera Raffaella Paita – email: [email protected] Presidente Commissione Lavoro Camera Debora Serracchiani – email: [email protected] Presidente Commissione Attività Produttive Camera Martina Nardi – email: [email protected] Presidente Commissione Lavori Pubblici Senato Mauro Coltorti – email: [email protected] Presidente Commissione Lavoro del Senato Susy Matrisciano – email: [email protected] Presidente Commissione Industria del Senato Gianni Pietro Girotto – email: [email protected] Presidenti Gruppi Parlamentari alla Camera M5S – Davide Crippa – email: [email protected] PD – Graziano Delrio - email: [email protected] LEU – Federico Fornaro – email: [email protected] IV – Maria Elena Boschi - email: [email protected] FdI – Francesco Lollobrigida - email: [email protected] FI – Mariastella Gelmini - email: [email protected] LN – Riccardo Molinari - email: [email protected] Misto – Manfred Schullian - email: [email protected] Presidenti Gruppi Parlamentari al Senato -
Pd, Serracchiani Capolista E Al Suo Fianco Piero De Luca
Pd, Serracchiani capolista e al suo fianco Piero De Luca A ventiquattro ore dall’assemblea dei deputati dem chiamata a eleggere la capogruppo alla Camera, non si spegne il fuoco delle polemiche. Al j’accuse di Marianna Madia, che sabato ha parlato di “cooptazione mascherata” portata avanti da Graziano Delrio, segue oggi l’appello di Walter Verini a Debora Serracchiani e alla stessa Madia perche’ “non facciano accordi di tipo correntizio e, se questi accordi sono gia’ stati stipulati, non li riconoscano o non li applichino”, come spiega il tesoriere Pd contattato dall’AGI. In una nota, infatti, Verini aveva rimarcato che “la competizione” tra due donne non riconducibili ad alcuna corrente precisa “potrebbe essere un contributo importante per provare a marginalizzare, ridimensionare il peso di un correntismo asfissiante ed esasperato”. Ancora piu’ netta e’ la posizione della senatrice Monica Cirinna’: “Se fossi Delrio azzererei tutto e aprirei le candidature, piu’ ce ne sono e meglio sara’. Chi si ritiene di essere in grado di essere capogruppo puo’ avanzare la propria. E poi che vinca la migliore”. L’appello fa seguito a una lunga serie di colloqui e riunioni delle aree del partito che – stando a quanto spiegato da una fonte di maggioranza – sembra aver portato a una saldatura di Areadem, l’area che fa capo a Dario Franceschini, con Base Riformista, quella che si raccoglie attorno a Luca Lotti e Lorenzo Guerini, sul nome di Debora Serracchiani. Stando a quanto riferisce una fonte parlamentare di Base Riformista, nelle ultime ore si e’ tenuta una assemblea della corrente nel corso della quale “in piena liberta’ e a carattere individuale” molti deputati hanno detto di volere sostenere Serracchiani. -
Dal 19871987
www.araberara.it [email protected] daldal 19871987 VAL SERIANA, VAL DI SCALVE, ALTO E BASSO SEBINO, VAL CALEPIO, LAGO D’ENDINE, VAL CAVALLINA, BERGAMO Autorizzazione Tribunale di Bergamo: 6ZNSINHNSFQJ Pubblicità «Araberara» Numero 8 del 3 aprile 1987 Tel. 0346/28114 Fax 0346/921252 Redazione Via S. Lucio, 37/24 - 24023 Clusone 18 Novembre 2011 Composizione: Araberara - Clusone Tel. 0346/25949 Fax 0346/27930 “Poste italiane Spa - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 Anno XXV - n. 22 (401) - E 1,80 Stampa: C.P.Z. Costa di Mezzate (Bg) (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 1, DCB Bergamo” Direttore responsabile: Piero Bonicelli CODICE ISSN 1723 - 1884 LA MISERIA MAESTRE 'JSJIJYYFLJSYJ LINA BARONCHELLI HA CAMBIATO (p.b.) Uno i nemici non se li può scegliere, ma bisogna che sappia almeno riconoscerli, se no rischia di pren- DI PONTE NOSSA: INSEGNÒ dertela con le persone sbagliate. Prendiamo ancora a A LIZZOLA, ONETA, PREMOLO NOME prestito metafore guerresche: le guerre, come mi disse un vecchio, sono “un esproprio dei sentimenti”. Odi et ARISTEA CANINI amo, quare id faciam fortasse requiris. Nescio, sed feri La maestra Lina si guarda allo sentio ed excrucior, ha scritto il poeta (Catullo), odio e specchio, che amore mescolati, non si sa perché e percome, ma suc- che nascondeva sia davvero cede e ti occupano, manu militari, cuore e cervello, sof- così la faccia focandoti i sentimenti con i risentimenti. Quindi vai i messaggi .da spread o con le comode metafore di guerra. Dire che il prima daM crisi? Due rughe profonde mitizzato e adesso dagli stessi presunti “liberali” demo- partigiani partono da sotto gli occhi e si nizzato, Mercato ci ha imposto un governo, addirittura fermano solo dietro l’orecchio, un Presidente del Consiglio e che invece noi dovremmo nella saliera la fronte sembra una cartina confrontarci e scontrarci con la politica, nello specifco i geografca della mappatura “cattivi” Merkel e Sarkozy, signifca concentrare il fuoco La scuola? “Bastano.. -
ESTRATTI DALLA STAMPA LOCALE 9, 10 E 11 GIUGNO
IL MESSAGGERO VENETO 11 GIUGNO Polemica sull'incarico di capo di Gabinetto all'ex dem Baiutti L'ex senatore mette sotto accusa la coordinatrice azzurra Saro: contro Romoli vergognoso attacco Fi si dissoci da Savino di Anna Buttazzoni UDINE Chiede a Forza Italia di prendere le distanze da «questo comportamento vergognoso». Si appella al governatore, Massimiliano Fedriga, perché «difenda fino in fondo la figura istituzionale del presidente del Consiglio». Ferruccio Saro rompe il vincolo del silenzio - che si era imposto dal successo di Fedriga alle Regionali del 29 aprile - e lo fa per dar voce «a uno dei pochissimi amici che ho in Forza Italia. E che oggi non può parlare». L'ex senatore difende Ettore Romoli, quel presidente del Consiglio "scomunicato" dal suo partito per aver indicato Giorgio Baiutti come capo di Gabinetto dell'Aula. L'ex democratico Baiutti, già capo di Gabinetto con il dem Franco Iacop, e sindaco di Tricesimo. L'ennesimo sgarbo di Romoli per la coordinatrice regionale di Fi, Sandra Savino, che non ha mandato giù la decisione, approvata all'unanimità dall'Ufficio di presidenza del Consiglio a fine maggio. Saro non ci sta. E sferra un attacco (politico) a Savino.Come sta Romoli?«È ancora ricoverato in ospedale, in condizioni molto difficili».Perché ha deciso di parlare a suo nome?«Perché c'è un confine tra la polemica politica e l'umanità. Savino l'ha superato».Ne ha viste tante, sa come creare e alimentare polemiche politiche, oggi qual è la differenza?«Io non mi sarei permesso nulla del genere. Romoli da molti giorni è ricoverato in ospedale, in condizioni, lo ripeto, molto difficili. -
'Veniamo Da Lontano E Andiamo Lontano': the Italian Left and The
Bulletin of Italian Politics Vol. 1, No. 2, 2009, 211-32 ‘Veniamo da Lontano e Andiamo Lontano’: The Italian Left and the Problem of Transition Phil Edwards Manchester Metropolitan University Abstract: A key challenge for the Italian Left is the problematic of ‘transition’: the enduring perception that Italy has not yet attained a state of democratic normality. The Left has suffered a series of setbacks and crises since the formation of the Democratic Party (Partito Democratico, PD) in 2007, thanks in large part to the adoption by PD leader Walter Veltroni of a novelty-oriented strategy which failed to address the ‘transition’ agenda. Veltroni’s successor, Pierluigi Bersani, has mobilised a formidable nationwide coalition of support for a more conservative approach, cutting across the ideological divisions which persist within the PD. However, Veltroni’s strategy has created enduring problems for his party, including the effective delegitimation of the far Left; only when this is remedied will a revival of the broader Left, and a successful engagement with the problems of transition, become possible . Keywords: Italian politics, Democratic Party, transition, democratic consolidation, Second Republic, post-Communist parties. Introduction 2009 was a disastrous year for the Italian Left, within and outside the Democratic Party (Partito Democratico, PD). In this paper I relate the difficulties faced by the Italian Left to the short-term effects of Walter Veltroni’s leadership of the PD, and to the longer-term perspective of a ‘transition’ from the First Republic to a state of democratic normality – a perspective closely connected with the prospects for the PD. I argue, firstly, that Veltroni’s strategy as leader was dangerously mistaken, causing long- term damage to the prospects of the Left and the PD itself. -
Lasciare Il Governo Per Spersonalizzare Il Referendum
delle Libertà Pd sull’orlo della crisi di nervi Lasciare il governo Direzione Dem: il giorno dei lunghi coltelli nelle sezioni del Partito Comunista per spersonalizzare il referendum Italiano. Se la direzione prendesse ggi si tiene la direzione del Par- questa piega Renzi ne uscirebbe con Otito Democratico dopo il tonfo qualche ammaccatura ma ancora in- elettorale delle amministrative. Sarà tero. arà pur vero che la coerenza uno psicodramma perché, questa Tuttavia, non gli sarà consentito Sdebba essere considerata come la volta, la minoranza non starà zitta: eludere le criticità che maggiormente virtù degli imbecilli ma se Matteo cercherà di processare Matteo Renzi assillano gli oppositori interni: il rap- Renzi ci ripensa e spiega al Paese che e il renzismo. Il leader proverà a pa- porto intrecciato con i verdiniani e la in caso di bocciatura del referendum rare il colpo buttandola sul sociolo- rottura con la sinistra fuori dal Pd. sulla riforma costituzionale rimarrà gico. Un accenno di questa linea di Dallo loro, Pier Luigi Bersani e com- a Palazzo Chigi a dispetto di quanto difesa lo svela Marianna Madia in pagni, avranno l’evidenza dei fatti: annunciato fino all’altro ieri, la fi- un’intervista concessa a “La Repub- capito il disagio delle periferie, della quando si è uniti tra forze che pro- gura del pirla non gliela toglie nes- blica”. La ministra, citando un pas- gente meno tutelata e più in diffi- vengono dalla stessa matrice ideale, suno. gulare contro la sua persona lo stesso saggio dell’analisi di Romano Prodi coltà”. L’autocritica è forte e po- come a Milano e a Cagliari, si vince, Le sterzate e le conversioni in po- fronte del “no” che si è formato in sugli esiti elettorali, parla di ingiusti- trebbe funzionare da esca per i quando invece si tentano spericolati litica sono all’ordine del giorno. -
PD - Emilia-Romagna Collegio 1 - BO I
PD - Emilia-Romagna Collegio 1 - BO I Denominazione Collegio Denominazione Lista 1 Denominazione Lista 2 Denominazione Lista 3 Denominazione Lista 4 CON Debora Serracchiani semplicemente 01 - BOLOGNA I con BERSANI09 democratici con DARIO FRANCESCHINI per MARINO SEGRETARIO democratici per FRANCESCHINI Pier Luigi Bersani Dario Franceschini Dario Franceschini Ignazio Marino 01 Sandra Zampa Francesca Puglisi Salvatore Vassallo Antonio Mumolo 02 Andrea De Maria Marco Monari Valentina Marino Ivana Della Portella 03 Teresa Marzocchi Rita Parisi Roberto Fattori Enrico Morganti 04 Duccio Campagnoli Paolo Natali Milena Pavoni Laura Grassi 05 Donata Lenzi Giulia Bernagozzi Alberto De Bernardi Corrado Melega 06 Vincenzo Naldi Sergio Ginocchietti Patrizia Rampioni Irene Enriques 07 Mirna Magnani Silvia De Grandis Matteo Festi Franco Massimo Spiezia 08 Stefano Borgatti Giacomo Roffia Martina Caroli Anna Alberigo 2009_1025_PD_AssNaz_Eletti.xls - $ - 28/10/2009 - 17.24 PD - Emilia-Romagna Collegio 2 - Imola Denominazione Collegio Denominazione Lista 1 Denominazione Lista 2 Denominazione Lista 3 Denominazione Lista 4 CON Debora Serracchiani semplicemente 02 - Imola con BERSANI09 democratici con DARIO FRANCESCHINI per MARINO SEGRETARIO democratici per FRANCESCHINI Pier Luigi Bersani Dario Franceschini Dario Franceschini Ignazio Marino 01 Sara Brunori Roberto Visani Valentina Palmieri Jacopo Lanzoni 02 Massimo Marchignoli Celestina Rossi Mattia Baccolini Anna Maria Zanforlini 03 Daniela Chierici Quinto Casadio Caterina Pintori Enrico Procopio 04 Vincenzo -
Estratto Rassegna Stampa Assoporti Giovedì, 17 Dicembre 2020 Assoporti Associazione Porti Italiani Ufficio Comunicazione INDICE Data Giovedì, 17 Dicembre 2020
Estratto Rassegna Stampa Assoporti giovedì, 17 dicembre 2020 Assoporti Associazione Porti Italiani Ufficio Comunicazione INDICE data giovedì, 17 dicembre 2020 Prime Pagine 17/12/2020 Corriere della Sera 8 Prima pagina del 17/12/2020 17/12/2020 Il Fatto Quotidiano 9 Prima pagina del 17/12/2020 17/12/2020 Il Foglio 10 Prima pagina del 17/12/2020 17/12/2020 Il Giorno 11 Prima pagina del 17/12/2020 17/12/2020 Il Manifesto 12 Prima pagina del 17/12/2020 17/12/2020 Il Mattino 13 Prima pagina del 17/12/2020 17/12/2020 Il Messaggero 14 Prima pagina del 17/12/2020 17/12/2020 Il Resto del Carlino 15 Prima pagina del 17/12/2020 17/12/2020 Il Secolo XIX 16 Prima pagina del 17/12/2020 17/12/2020 Il Sole 24 Ore 17 Prima pagina del 17/12/2020 17/12/2020 Il Tempo 18 Prima pagina del 17/12/2020 17/12/2020 Italia Oggi 19 Prima pagina del 17/12/2020 17/12/2020 La Nazione 20 Prima pagina del 17/12/2020 17/12/2020 La Repubblica 21 Prima pagina del 17/12/2020 17/12/2020 La Stampa 22 Prima pagina del 17/12/2020 17/12/2020 MF 23 Prima pagina del 17/12/2020 Trieste 16/12/2020 FerPress 24 Porto Trieste: M5S, soddisfatti per la conferma di D' Agostino alla presidenza 16/12/2020 FerPress 25 Porto Trieste: Serracchiani, D' Agostino è una certezza per Trieste e il sistema Paese 16/12/2020 Primo Magazine GAM EDITORI 26 Conferma definitiva della nomina di Zeno d' Agostino 16/12/2020 Messaggero Marittimo Redazione 27 Porti, autotrasporto e Recovery plan: intervista a Debora Serracchiani 17/12/2020 Il Piccolo Pagina 20 GIOVANNI TOMASIN 28 Uffici regionali in area Greensisam, scoppia lo scontro politico a distanza Venezia 17/12/2020 Corriere del Veneto Pagina 1 30 Zincone nuovo commissario del Porto 17/12/2020 Corriere del Veneto Pagina 8 A. -
Dat, Renzi Spinge Per La Legge Ma in Senato Slitta La Decisione
Mercoledì 10 ATTUALITÀ 29 Novembre 2017 La sinistra cerca nome e leader. Nuovo incontro con Grasso Roma. In attesa della "nuova proposta" per una sinistra unita che vigilia del raduno della sinistra che l’ex senatore definisce «con- tizie» le indiscrezioni sulla sua collocazione con Campo progres- sarà lanciata il 3 dicembre da Mdp, Si e Possibile, a far già discu- servatrice». Un sodalizio il suo, rimarca il giurista, che per la gui- sista e rimanda la sua scelta a dopo l’ok alla manovra. Tra Giulia- Un’associazione dem fa tere è il nome della formazione che dovrebbe scaturire dall’as- da «non aspetterebbe mai le scelte di un magistrato» (il riferi- no Pisapia e Piero Fassino, mediatore dem, proseguono i contat- sapere ai bersaniani semblea romana. Il simbolo potrebbe essere la rosa del laburismo. mento è all’ipotesi che sul logo della nuova formazione appaia ti. «Ha visto Fassino com’è diventato magro a forza di correre», i- Ma la parola «sinistra», non ci sarà, assicura Massimo D’Alema. "Li- il nome del presidente del Senato, Pietro Grasso). ronizza Renzi, parlando a una signora che gli chiede pace a sini- che «liberi e uguali» beri e uguali" è la denominazione trapelata, invece della già ipo- Grasso ieri si è incontrato con i segretari di Si Mdp e Possibile, Ni- stra. «Noi ci si prova, si fa di tutto. È un bel casino», aggiunge. è un nome già usato tizzata "Libertà e uguaglianza". Piace a Pippo Civati (Possibile): «Io cola Fratoianni, Roberto Speranza e Pippo Civati. Si sarebbe trat- Bersani punta a una sinistra «civica e plurale che proporrà di ri- pensavo di chiamarci Eugenio», ha ironizzato, ma «dobbiamo an- tato di un incontro interlocutorio in vista del 3 dicembre. -
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DIPARTIMENTO CULTURE E SOCIETÀ Gaia Giuliani – Júlia Garraio – Sofia José Santos ONLINE SOCIAL MEDIA AND THE CONSTRUCTION OF SEXUAL MO- RAL PANIC AROUND MIGRANTS IN EUROPE http://dx.doi.org/XXXXXXXXXXXX Abstract Keywords The authors address the role played by digital media in developing an ideological and iden- online social media, titarian discourse characterized by fear and moral panic about Others across Europe. In intersectional represen- “Online social media and the construction of sexual moral panic around migrants in Eu- tations, “migrant and refu- rope”, they begin with analysing the securitization devices introduced in many countries gee crisis”, sexual crimes, of the EU and their work along specific gendered, sexual, and racialised lines. The article Germany and Italy examines the role of digital media in amplifying the “sexual moral panic” about migration. Taking Italy and Germany as case studies-sites, we argue that digital media have strongly contributed to the dissemination and escalation of fears of invasion and of dangerous sex- ualities framed by constructions of race and gender. Their contribution unveils the ways in which colonialist and racist legacies that are historically sedimented in both Italy and Germany get reorganised “online” (i.e. through social media). These, in turn, produce a very specific post-colonial dimension reinforcing widespread hatred of the Other and new processes of racialisation, which include, among others, gender stereotyping. About the authors Gaia Giuliani is permanent researcher at the Centro de Estudos Sociais, University of Co- imbra. Italian pioneer in critical whiteness studies, she is also anti-racist feminist activist and scholar. Among her many publications Bianco e nero.