Bilancio Di Esercizio 2016
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SOCIETA’ ITALIANA TRAFORO AUTOSTRADALE DEL FREJUS BILANCIO DI ESERCIZIO E BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2016 Susa, 10 marzo 2015 S.I.T.A.F. S.p.A. Capitale Sociale interamente versato in Euro 65.016.000,00 Situazione ripartizione capitale sociale al 10 marzo 2015 IMPORTO AZIONISTI AZIONI CAPITALE % POSSEDUTE VERSATO IN EURO ANELLO FRANCESCO 7.500 38.700,00 0,0595% ANELLO GIOVANNI 7.500 38.700,00 0,0595% ANAS S.p.A. 6.437.637 33.218.206,92 51,0924% AUTOSTRADA ALBENGA-GARESSIO-CEVA S.p.A. 8.682 44.799,12 0,0689% Aut. Torino-Ivrea-Valle d'Aosta S.p.A. (A.T.I.V.A.) 136.111 702.332,76 1,0802% SIAS S.p.A. 4.602.895 23.750.938,20 36,5309% S.C.C. srl 15.000 77.400,00 0,1190% FANTINI ROBERTO 5.000 25.800,00 0,0397% INDUSTRIALCAP S.r.l. 75.000 387.000,00 0,5952% I.C.F.A. S.r.l. 5.000 25.800,00 0,0397% ITS S.p.A. 1.250 6.450,00 0,0099% MATTIODA PIERINO & FIGLI AUTOSTRADE S.r.l. 1.284.157 6.626.250,12 10,1917% S.T.I. S.r.l. in liquidazione 1.250 6.450,00 0,0099% GI.CA S.r.l. 2.500 12.900,00 0,0198% BATTAGLIO MARIA 173 892,68 0,0014% STOPPINO ELISABETTA 173 892,68 0,0014% STOPPINO GIOVANNI BATTISTA 172 887,52 0,0014% VIGOFIN S.a.s. di Ada Valle & C. 10.000 51.600,00 0,0794% T O T A L E 12.600.000 65.016.000,00 100,0000% BILANCIO DI ESERCIZIO 2016 RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULLA GESTIONE PARTE PRIMA RELAZIONE SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2016 Signori Azionisti, anche quest’anno iniziamo con la rappresentazione dei risultati di bilancio che, a differenza degli anni passati, mettiamo a confronto non solo con quelli dell’esercizio precedente ma con quelli dell’intero triennio del mandato dell’attuale Consiglio; che testimoniano, con una sequenza di risultati largamente positivi, la solidità della gestione di SITAF e la redditività del Gruppo che la stessa ha creato. Per quanto riguarda invece il contesto socio-economico nel quale la Società ha operato, non vi è dubbio che si sia trattato di un triennio particolarmente articolato e sicuramente più complesso. Va infatti rimarcato che se il 2015 è stato difficile, non si può certamente dire che il 2016 sia stato da meno; anzi, se possibile, esso è stato ancora più duro e con una serie di vicende che hanno lasciato nelle Istituzioni internazionali, nei governi nazionali e nei cittadini di ogni Paese uno strascico di dubbi, incertezze e timori. A cominciare dalle guerre, che non sono finite e che anzi sono diventate, ovunque, ancora più numerose e cruente, mietendo un'infinità di vittime e non risparmiando né donne, né bambini e neppure i malati. La Siria ne è ancora l'esempio più emblematico, ma purtroppo non il solo. Come pure continua il grande esodo di profughi e disperati che da tali guerre e dalla povertà cercano di sfuggire alla ricerca di una moderna terra promessa in qualche parte di un'Europa che non li vuole o non può più accoglierli, se non in numero limitato e insufficiente. Un esodo che, come ben sappiamo, provoca reazioni di ogni genere, dall'accettazione contingentata al netto rifiuto, dal rispetto dei trattati alla erezione di muri formali e reali; suscitando in ogni caso preoccupazioni e crisi di coscienze. Soprattutto se, come avviene ormai da troppo tempo, continuano a morire migliaia di migranti lungo le rotte che dalle coste del Nord Africa portano a quelle del nostro Paese. A turbare la vita quotidiana dei cittadini di ogni dove, ma in particolare dell’Europa e di alcuni Paesi del mondo arabo, si sono poi moltiplicati gli attentati sanguinosi dei più svariati gruppi terroristici internazionali, a cominciare dall’ISIS, ai quali si sono aggiunti quelli di alcune micro cellule e persino di singoli in vario modo indottrinati alla violenza. Non molto più tranquillo è lo scenario economico e politico, sia internazionale che nazionale. Per quanto riguarda in particolare gli avvenimenti in grado di incidere più profondamente sugli equilibri economici mondiali due sono i fatti di straordinario rilievo che si sono verificati nel corso del 2016 e che sono in grado di influenzare in modo estremamente importante e, ad oggi, non facilmente prevedibile, il quadro economico europeo e mondiale. Ci si riferisce, in modo particolare, alla Brexit, vale a dire la fuoriuscita della Gran Bretagna dalla Unione Europea; che è un evento che riguarda principalmente l'Europa e quindi il nostro Paese, ma che è suscettibile di avere ripercussioni rilevanti anche nello scenario economico mondiale. L'altro evento, di ancora maggior rilievo, è costituito dalle elezioni presidenziali americane che, a dispetto di tutti i sondaggi, hanno visto prevalere la candidatura di Donald Trump. Esso non è infatti importante solo per gli USA ma per il mondo intero, trattandosi dell’indiscusso leader economico mondiale. Ebbene, ove davvero il neo eletto presidente mantenesse tutte le dichiarazioni e gli impegni annunciati durante la campagna elettorale, ci potremmo trovare di fronte ad un vero sconvolgimento degli equilibri fino ad oggi conosciuti. Va peraltro detto che i primi atti formali compiuti nel periodo immediatamente successivo alle elezioni dal neo Presidente americano vanno proprio in tale direzione; mentre quelli più recenti sembrano mitigati da qualche prudenza, almeno in qualche caso. Per quanto riguarda invece l’Italia le maggiori preoccupazioni vengono dalla condizione nella quale sono precipitate molte, troppe, famiglie. Si pensi che ben 4.500.000 persone vivono al di sotto della soglia di povertà e che sono molte di più quelle che non sono in grado di soddisfare le necessità primarie. In tale precario contesto e a peggiorare la situazione sono poi intervenuti due ulteriori fattori. Il primo è quello delle banche italiane il cui dissesto economico ha gettato nel panico e nella disperazione una vera moltitudine di piccoli risparmiatori che avevano ingenuamente affidato ad esse i loro risparmi; con la promessa, in alcuni casi anche dolosa, di interessi fuori mercato. Il secondo è costituito dalle interminabili, ed ancora oggi, ricorrenti scosse sismiche che hanno provocato miliardi di danni, distruzioni di paesi e beni culturali unici nel loro genere, e, soprattutto, la perdita di tante vite umane e la perdurante angoscia di chi ancora vive nei luoghi colpiti. Dei suddetti avvenimenti si parlerà comunque più diffusamente in seguito, ma non senza prima aver rimarcato due piccole, ma significative note positive che riguardano la Vostra Società; che sono costituite dall’aumento del traffico, in particolare di quello pesante, che più ci interessa, e dalla tanto attesa delibera del CIPE che ha infine reso possibile dar corso, anche in Italia, alle attività occorrenti per l’apertura al transito della costruenda galleria del Frejus. Note positive che ovviamente si aggiungono ai buoni risultati del Bilancio dell'esercizio 2016, che viene portato alla Vostra approvazione e che si compone di Stato Patrimoniale, Conto Economico, Rendiconto Finanziario e Nota Integrativa, come disposto dall'art. 2423 del Codice Civile ed è altresì corredato dalla Relazione sulla Gestione, redatta ai sensi dell'art. 2428 del Codice Civile. Si precisa che i dati dell’esercizio 2015 sono stati riesposti per riflettere i nuovi OIC emessi in data 22 dicembre 2016. Il risultato dell’esercizio evidenzia un utile di 25,223 milioni di euro; tale risultato residua dopo aver stanziato ammortamenti sulle immobilizzazioni immateriali e materiali (inclusive dei beni gratuitamente reversibili), rispettivamente, pari a 1,793 milioni di euro e a 33,304 milioni di euro, ed aver proceduto ad un accantonamento al “fondo spese di ripristino o di sostituzione dei beni gratuitamente reversibili” per un importo pari a 25,208 milioni di euro. DATI ECONOMICI, PATRIMONIALI E FINANZIARI Di seguito sono esposti e commentati i prospetti di conto economico e la situazione patrimoniale e finanziaria della società. Le principali componenti del conto economico relativo all’esercizio 2016 confrontate con quelle del precedente esercizio 2015, e con quelle dell’esercizio 2014 possono essere così sintetizzate: Variazioni Variazioni (Importi in migliaia di euro) 2016 2015 2014 2016 / 2015 2015 / 2014 Ricavi della gestione autostradale (1) 127.579 123.404 4.175 117.269 6.135 Altri ricavi 15.932 15.858 74 15.192 666 Totale ricavi 143.511 139.262 4.249 132.461 6.801 Costi operativi (1) (67.558) (64.079) (3.479) (62.342) (1.737) Margine Operativo Lordo (EBITDA) 75.953 75.183 770 70.119 5.064 EBITDA% 52,9 54,0 52,9 1 Ammortamenti, accantonamenti ed utilizzo fondi (35.917) (32.684) (3.233) (29.963) (2.721) Risultato Operativo (EBIT) 40.036 42.499 (2.463) 40.156 2.343 Proventi finanziari 3.425 2.917 508 3.969 (1.052) Oneri finanziari (2) (6.988) (7.391) 403 (8.094) 703 Svalutazione partecipazioni (1.066) (2.118) 1.052 (720) (1.398) Totale Gestione Finanziaria (4.629) (6.592) 1.963 (4.845) (1.747) Risultato ante imposte 35.407 35.907 (500) 35.179 728 Imposte sul reddito (10.184) (10.901) 717 (11.118) 217 Utile dell'esercizio 25.223 25.006 217 24.061 945 (1) al netto del canone/sovracanone da corrispondere all'ANAS pari a 2,812 milioni di euro, (2,745 milioni di euro nel precedente esercizio). (2) al netto degli oneri finanziari capitalizzati per 8,066 milioni di euro (6,266 milioni di euro nell’esercizio precedente). Variazioni Variazioni (importi in migliaia di euro) 2016 2015 2014 2016 / 2015 2015 / 2014 Ricavi netti da pedaggio 126.353 122.375 3.978 116.232 6.143 Altri ricavi accessori 1.226 1.029 197 1.037 (8) Totale ricavi del settore autostradale 127.579 123.404 4.175 117.269 6.135 L’incremento dei ricavi netti da pedaggio nell’esercizio 2016 rispetto all’esercizio 2015, pari a 3.978 migliaia di euro (circa il 3,15%) è essenzialmente riconducibile: -per il traforo: all’effetto congiunto della variazione del traffico (pesante più 4,69% e all’aumento del traffico leggero più 1,57%) e dell’incremento tariffario dello 0,02% a decorrere dall’1/1/2016.