Antich contrast LUCIANO PASSINI tra le Comun Capraro e di Ronc

ontrasti e liti tra vicini e confi- In Imse alle risultanze delllArcl-li- Conte Everso degli Anguill:i~i riu- C nanti sono una cosa all'ordine vio Storico Comunale è noto che, scì :i distruggere il castello ed il del giorno e lo era anche nel p:is- nel XV e XVI secolo. C:ip~trol:i eli- Borgo di Casaii~al:~che - di pro- sato, in quanto e insito della natura be clei forti contr:~sti anclie con prietà dei cli Vico - si trovava tra umana il considerare i vicini come Carl3ogn:ino per questioni di confi- Caprarola e . A caiisa fastidiosi e quindi da conquistare e ne, con per cliiestiorii di Do- di questa distruzione gli abitanti, sottomettere. gana e con Vign:inello per proble- spogliati di tiitti i Ixni, si rif~ih'1l;iro- Un caso del tiitto particolare ì- mi di natiin giiidizi:il-ia. 'I'iitti qiie- no parte :i C;IIIS~~O~;Ie parte a quello delle due cittadine confi- sti clissidi - in :ilciini casi :inche eli Ronciglione. A cliiel piinto le giiiste nanti di Caprarola e Ronciglione. grossa ri1ev:inz;i - f~ironoperò ri- pretese degli erecli dei di Vico pri- Gli abitanti di qiieste localit';I con- solti piìi o nieno dip1omatic:iniente ni:i e dei caprolatti dopo, sii qiiel servano ancora una parte degli an- e non l:isciarono grossi st~isciclii feiido, fiirono sempre messe in di- tichi dissicli che quindi sono 5tati nel teiiipo. scussione. tramandati di generazione in gene- Comiincliie, per sitornare ai ~ip- Stesso eliscorso per il c:isrello re- razione fino ai giorni nostri. Se og- porti tra C:ipr:irol:i e Konciglione, siclenz:~di f:liiiiglia clei di Vico; do- gi si chiede ad un giovane capro- per scinpliciti li ho siidclivisi nelle po 1;i si~:~clistnizione nel 1451, :in- latto se gli sia antipatico iin ronci- seguenti tre tipologie: che se iiiolti degli :illitanti - privati glionese (o viceversa) siciiraniente 1. I'rol>leiili eli confini vari; dei loro Ixni - fiiggirono, il 13orgo risponderà di si, ma se gli si chiede 2. Prot->Ie~i~iper la regolazione del- continiiò :id esistere grazie :ii Far- il motivo, difficilmente saprehlx ri- le ;icq~iedel lago di Vico; nese, fino :I che non fii spostato il spondere. In iin documento del S. I'rol,leiiii di tipo :irnministl-ativo tracciato della via Cimina. XIX secolo riconducil,ile acl una e giiidizi~irio. In wguito, con un:i sentenz:i cki- delle tante cause territoriali tra i t:it:i 1469 del Trilxin:ile Apostolico, due Comuni, i caprolatti venivano vennero restitiiiti :li legitti~iiipro- così descritti dai ronciglionesi: "di 1. Problemi di confini vari prietari tutti i heni di Vico e Casa- insazia bile czkpidigia di conqzl ista, iii:ila usiirp:iti :i causa clella guerra. Qiiesto tipo di prol,leriii si clevo- oltre ad uno spirito irr~lqi~zeto, 6' Inoltre, con iin Atto ciel 1477, il una certa arrc.~zdc.volezzache i no far risalire al periodo medioeva- Cardinale Canierlengo ordin~iva Dzkchi Farnese prima e la Camera le ed in modo p:isticol:ire per le che i ronciglionesi non si introniet- Apostolica poi hanno mostrato ~zcli zone eli confine di Vic-o e Cas:ini:~- teswro nella condiizione dell:~te- loro confronti, li ha portati ud esse- la. nuta di Vico e che dovevano prov- re sempre più aggre.s.siz~i e a.socialz e In quel periodo C:ip~irola si tro- vedere a restitiiire i beni che Live- vogliosi di trovare nzaoz!c3 terre pcr vava sotto la clomin:izione dell:i fri- vano trafligato, coniprese le pietre miglia gliilxllina dei di Vico (favo- le loro esigenze". di iina Chiesa di Vico 1. In qiiesto piccolo saggio aI->hia- revoli all'iii~pero)e Konciglione Nel 1488, queste disposizioni sotto 121 famiglia giielfa degli An- mo provato a ricostruire - in ma- vennero esillite piu volte dai Priori guillara (kivorevoli al p;ip;ito). Inii- niera al3bastanza sintetica - le vi- di Capl-arola :iII'Aiiditore eli lionci- cende storiche che hanno portato tile stare a spieg:ire le infinite sca- glione, il qii~ilenon riteneva legitti- queste forti discordie, tenenclo ratilucce e saccheggi che cluesti liio il possesso di cliiei territori da sempre presente che in casi colne due scotnodi vicini - nemici da parte dei capro1:itti. LJlteriore con- questi la ragione non sta mai da sempre - scatenavano con ogni fusione fii creata dalllEditto del una parte o dall'altra, ina quasi niezzo e con ogni sciisa. Nel 1430 22.4.1539 erilanato da I'ier Liiigi sempre nel mezzo. durante iina di queste giierre il F~irnew(figlio di 1'ap:i 1':iolo 111 1,

1 Archivio Vaticano - Divis. Cameralis 39, f. 126. Archivio Storico Comunale di Caprarola. Causa tra Caprarola e Ronciglione per i pascoli in territorio di Casamala - 1760. Territori contesi tra Caprarola e Ronciglione. Antica mappa della zona del "Barco".

Duca di Parma e Piacenza nonché di Castro e Ronciglione, il quale, volendo owiare ai continui sconfi- namenti, ordinò che si provvedes- se ad accatastare i territori e quindi assegnarli ai rispettivi Comuni. So- pra queste terre fu imposto uno

"izls pascendi " a favore della Ca- mera D~icale.Inoltre negli Statuti Caprolatti, emanati nel 1549 da Orazio Farnese Duca di Castro e Ronciglione, vi è un'articolo speci- glione, infatti in un Consiglio Co- sesso dei caprolatti. Tutto questo fico che tutela gli interessi degli munale di Caprarola del 1620 si in locazione per nove anni. iom mini di Caprarola che possede- legge che: "il confino 6 stato me.y.yo Tule risoluzione non soddisfò le vano terreni in Vico, Casale e Ca- allo stradone di S. Mudu per diritto due Comunità e così le contese si samala, facendo riferimento a pre- alla Cuzu di S. Antonio" 5. riaccesero più forti. I caprolatti cedenti Gmzie e Privilegi concessi Nel 1629, il Castellano di Ronci- avanzavano maggiori pretese ad- da Papa Paolo I1 2. Queste disposi- glione giunse al punto di preten- ducendo motivazioni di ordine sto- zioni furono sempre richiamate dai dere che ogni causa, concernente rico e dimostrando con antichi do- caprolatti, nelle successive cause cose o persone, che avesse avuto cumenti i propri diritti di sfrutta- territoriali, in quanto ritenute basi- relazione con Vico e Casamala, do- mento dei territori di Vico e Casa- lari per stabilire l'effettiva proprietà veva essere promossa davanti a mala, mettendo addirittura in di- dei territori e sulla base di ciò lui. I1 Consiglio Comunale di Ca- scussione la piena proprietii da provvedettero ad apporre alcuni prarola reagì duramente ordinando parte della Camera Apostolica. termini lungo i confini, come che si continuasse ad osservare Dopo altri anni di controversie, emerge dal Consiglio Comunale quanto disposto dai Farnese, inol- a1 fine di dirimere la lite, i caprolat- del 15-12-1 549: "dalo Sterpaglio tre, se il Castellano si fosse per- ti proposero alla Camera Apostoli- cioè da la cava u% S.to hermo in su messo di insistere nell'apportare ca di concedere i territori assegna- ueno Suntu man'u" 3, causando le innovazioni a tali disposizioni, ti, in locazione perpetua, in base reazioni dei ronciglionesi, come ri- questo sarebbe stato portato imme- ad una mappa del lago di Vico e sulta da un Consiglio Comunale diatamente a conoscenza della Ca- di tutti i territori circostanti, ove del 1554. mera Ducale 6. erano specificati i relativi confini Finalmente, in relazione alle an- Per cercare di porre fine a tutti i tra i due Comuni, tracciata dall'a- tiche sentenze, con atto notarile dissidi la Camera Apostolica, il 29- grimensore Matteo Piacenti nel del 1592 vennero esattamente sta- 4-1751, concesse a Caprarola il pa- 1758. Infatti il 13-9-1760, venne sti- biliti i confini delle varie proprietà scolo della Dogana, i territori di Vi- pulato il definitivo contratto di lo- di Vico e Casamala, restituite ai le- col di Vaziano, del Castellaccio di cazione che sembrò accontentare gittimi proprietari 4. Vico e della Dogana, nonchè la entrambi le parti, ove si stabiliva Con il passare del tempo, le raccolta del grano su tutti questi quale porzione di territorio spetta- continue disattenzioni delle regole territori; a Ronciglione vennero va ad entrambe le Comunità. imposte ed i sempre piì~frequenti concessi il pascolo del Barco e tut- Quindi, a Ronciglione andò la litigi sui confini, portarono ad un to il territorio di Casamala, com- Macchia Grossa di Vico, il Procojo accordo con il Castellano di Ronci- presa quella parte che era in pos- di Vico, tutto il Barco e circa 82 et-

2 Archivio Storico Comunale di Capra- 4 A.S.C. - Statuti (1549). L'Atto Notari- 6 A.S.C.- Consigli (1626-1635), 27-7- rola (in seguito indicato con A.S.C.) - le è allegato agli Statuti. 1629, f. 107.

Statuti (1 549). f. XXXVI. 5 A.S.C. - Consigli (1615-1626), ff. 97 e 3 A.S.C. - Consigli (1543-1551), f. 89. 98. Riferendosi alla Chiesa di S .Maria del lago che quindi fu sempre considera- ta sulla linea di confine. l, Archivio di Stato di Roma - Disegni e Mappe, coll. I, C. 12, n. 58 - 1865. Antica mappa dei territori comunali di Caprarola, Ronciglione e di altri comuni limitrofi, con evidenziate le zone contese. Archivio di Stato di Roma - Disegni e Mappe, coll. I, C. 125, n. 48 - secolo XIX. Antica mappa con il territorio di Vico suddiviso tra i comuni di Ronciglione e Caprarola.

mento, in località Poggio delle Er- be, si trasse spunto per l'inizio di una nuova lunga contesa tra l'Uni- versità dei Pascoli di Caprarola (che difendeva i diritti dei pastori) da una parte ed i Conti Leali dal- l'altra. Nel 1825 fu emessa una sen- tenza favorevole alle rivendicazioni territoriali dei Leali. In un successivo ricorso del 1827, le parti in causa tracciarono nuovi confini, finchè nel 1830 il Tribunale della Camera Apostolica approvò quelli proposti da una Commissione di periti nominata dal Tribunale stesso. Successivamente i ronciglionesi arrivarono al punto di accusare i caprolatti di aver fatto in modo di modificare a proprio vantaggio le mappe censuarie del nuovo cata- sto del 1835, che era in via di rifa- cimento, al fine di disporre di una documentazione inconfutabile in sede di una futura causa. La vendita nel 1857, da parte della Camera Apostolica, del pro- prio diritto di proprietà sui territori in questione ai due Comuni stessi non servì a mitigare i forti contrasti esistenti. In un Consiglio della Comunità di Caprarola del 1866 si propose di procedere alla conterminazione, con il di Ronciglione, di tari del territorio cli Casamala; a Ca- tenuto il subaffitto dei pascoli su una parte dei territori di Monte Fo- prarola il rimanente territorio di alcuni terreni di Ronciglione nella gliano. La mancanza di volontà da Casamala, tutto il territorio di Va- zona della Macchia Grossa di Vico parte dei ronciglionesi ed il fatto ziano, di Vico, del Castellaccio di e quindi nel 1824 scoppiarono del- che alcuni di questi territori erano Vico e della Dogana 7. le liti per questioni di sconfina- in possesso dei Conti Leali e dei Ulteriori problemi di confini non mento, da parte di alcuni allevatori Conti Pandolfi-Annibaldi (eredi di tardarono a presentarsi, infatti nel caprolatti, sul monte Fogliano. una parte dei beni dei Leali), co- 1804 il Conte Pietro Leali aveva ot- Da questo presunto sconfina- strinse la Comunità di Caprarola ad

7 A.S.C. - Posizione della Causa sopra il territorio di Casamala, ad istanza di Caprarola, et interessati nel pascolo, con li Ronciglionesi, e la Reverenda Camera (1751-1761). 4 tomi. Avv. MIRCOLI lnnocenzo e Avv. Proc. SECRETI Saverio: Pretesa affrancazione sopra le Bandite. Disputa e Comparsa conclusione - 1878 Roma.

Ingresso del cunicolo dello Sboccatore del lago di Vico. REGIA CORTE DI APPELLO

Nella. causa civile con procedimento formale

Per impiantare una nuova causa contro L'Università de' pascoli di Caprarolà in persona degli at- tutti questi soggetti. tuali Deputati Dionisio Bruzziches e Don Filippo Nicola1 La definitiva conclusione si ebbe domiciliati elettivamente presso il Procuratore Sig. sal nel 1879, dopo che il Tribunale di :-veri0 Avv. Secreti, clie li rappresenta, appellata - effettuò delle perizie che -l. _ stabilirono i giusti confini dei due xn cano;>mo del territori comunali e dopo che le Comune di Caprarola e per esso dell'attuale Sindaco do- miciliato elettivamente nello studio legale del Procura- parti ebbero presentato i propri te- . tofe Sig. Fratltesco Avv. Lnsagni, altro appellato. stimoni e la propria documentazio- : ne, accettando quindi il verdetto. , . Contro Di fatto però i termini di questi La si'g. ~onteisaLucia Pandolfi Leali in Annibaldi, ed il confini non vennero rispettati, fin- -Sig. Luigi Annibaldi di Lei marito ed amministratare chè tutto LI risolto nel 1885, me- per ogni efletto di legge; domiciliati per elezione presso il loro Procuratore Sig. Lorenzo Avv. Ferrucci appellanti diante l'apposizione di nuovi ter- . mini in base a quanto concordato tra le parti in causa. Agli inizi del XX secolo tra le due Comunità ancora erano vivi i contrasti per motivi territoriali, in- fatti il Sindaco di Caprarola scrisse una lettera, datata 17-12-1901, al- con un duplice scopo: permettere 1'Awocato romano Ettore Ciolpi, al che molte nuove terre coltivat3ili fine di chiedere delucidazioni sul- venissero prosciugate e conse- l'opportunità di impiantare una guentemente fare in modo che causa contro Ronciglione, i. Leali o l'acqua che defluiva potesse essere il Demanio. utilizzata per il f~inzionamentodel- Lo scioglimento dell'Università le numerose fabbriche di Ronci- dei I1ascoli nel 1926, e quindi il glione. sempre meno frequente ricorso al In realtà già esisteva il Rio Vica- privilegio dell'uso civico dello 'j'us no, ma era del tutto insufficiente pascendi" da parte dei pastori, allo scopo. Risulta infatti dle i ca- portò lentamente ad un naturale prolatti si erano lamentati piì~volte esaurimento delle antiche contro- circa l'allagamento di vasti terreni versie. coltivabili. I1 Cardinale Farnese ap- profittò di questa circostanza fa- cendo gravare tutti gli oneri dei la- 2. Problemi per la regolazione vori sulla Coril~initàdi Caprarola, delle acque del lago di Vico la quale in cambio avrebbe potuto Nel 1562 il Cardinale Alessandro coltivare tutte le terre che sarebbe- Farnese incaricò l'architetto Jacopo ro emerse: "Il Reverendissimo Car- Barozzi da Vignola di occuparsi dinale.farnese nostro peqetuo pa- dell'abbassamento del livello delle drone n'ha detto che si volenzo jàr acque del lago di Vico e questo il sha.s.sumento de lbcqa~adel laco, per il quale secondo il desegno da- qzai.st~jno"l 1. p~i-chPdubita che col tempo detto toci da molti architettori et maxime Questi lavori si protrassero fino Hoccatoro non juccia yz~alchenli- dal 1/2gnola, rze venimo a quistar al 1585 sotto la direzione di Gio- nn COTZ allamanze~ztidi tt'r)?evzi,di molti terreni lavo?-ativi... " 8. vanni Antonio Garzoni da ViggiCi e muraglie, et altro modo, perciò ~CJ- I1 semplice scavo del cunicolo di per la costruzione dei i~i~iriclella .side~wreblk~che Szia Signoria 11121- deflusso delle acque venne termi- formella dello sboccatore furono stri.ssima gli ~fucessegratza dichia- nato nel 1563 e già alla fine dello utilizzate anche delle pietre tolte rare che essa Cbinurzitu non sw te- stesso anno si incominciarono a dai ruderi del Castellaccio di nuta ad alct~izointeresse, che po- presentare i primi problemi circa il Vicol2. tesse nascere per detti allanzamenti, grande flusso di acqua che - a cau- Finalmente nel 1587 si decise di e caz~suirz preiz~ditiodell %,~I?fitiidi sa dei sempre piì~frequenti au- costruire una casetta che contenes- Szla Sig~zoriaIllustrzssima dcll7llz~- menti di livello del lago - scendeva se un regolatore rispondente a cri- strissimo Padrone Duce, della verso Ronciglione senza alcuna re- teri piìi funzionali, ma sicconie ri- CUmmz~nitùdi Konciglionc e di tztt- golazione. In alcuni casi il cunicolo maneva costante il problem~idei ti l'ultripan'zcolari che hanno ed$- di deflusso si presentava del tutto soldi, questi nuovi lavori non pro- tii per il corso dell'acyiaa, che insufficiente a ricevere la grande gredirono efficacemente e quindi qzaa~zdogli piacerù concede?-gli massa di acqua e molte volte si non portarono gli effetti desiderati, questo furù ogni sfi)rx),e spesa ac- ostruiva causando frequenti allaga- con grande disappunto del Carcli- ciò che vcwga a fine" 13. Con que- menti: 'Isi vede che IIAcqua del lago nale Farnese. Infatti nel Consiglio sto i caprolatti speravano di sollc- cresce et provoca un grave danno del 15-8-1588 della Coin~initàdi varsi da ogni responsal~ilitàderi- della Comunità's. Caprarola, si legge: ''Il Signor Car- vante dall'irregolare afflusso delle Dopo molti anni di piccoli inter- dinale hiersera di.s,se alli Priori, che acque, nla con 5carso successo venti temporanei e di scarso effet- si mandi ù-fine il Boccatoro. e che poicl-iè nel successivo Consiglio to, il Cardinale decise di far costmi- Sua Signoria Illu.strissima .furù ve- del 20-1 1-1588 si legge: "I W~tstris- re una formella in muratura per re- nire un Mastro, ma che si spenderu simo Signor C'ardinal Padrone hu golare il livello delle acque, la cui ma che la Comz~nitùn012 ha dena- più ,volte.futto ii~teildel*che la co-

spesa doveva essere ripartita equa- ri", ed era proprio questo il pro- munita non z~z~ole,fur qz~wtoUOC- mente tra Ronciglione e Caprarola blema principale dei caprolatti, la catoro e che 10 112101 dar ad altri". 10. Pur trattandosi di un regolatore mancanza dei fondi necessari per i Ad onor del vero bisogna dire che, molto rudimentale, in considerazio- lavori, al quale si aggiungeva la per quanto contrariato, il Cardinale

ne della carenza dei fondi necessari preoccupazione di eventu,LI 1'i rea- Alessandro Farnese si trovava in per i lavori, la Comunità di Capra- zioni dei ronciglionesi nel caso si un perioclo particolare della sua vi- rola cercò di prendere tempo, ma fossero presentati altri problemi. ta e, preso da pro1Aenii ben piìi nel Consiglio Comunale dell' 11-1l- Comunque, per ovviare a tutto ciò, importanti sia di tipo politico che 1580 si legge: 'L 'lllustrns.simo Signor il Consiglio decise: “Che si faccia di salute, non si preoccupava mol- Padrone ha questa mattina decto un memoriale al Signor Cardinale to di affidare l'incarico dei lavori a alli Priori a essi ordinato, che do- che la Comunità è de.sidero.sa di qualche architetto veramente all'al- mani medesimo si mandi al Bocca- mandare, e ridurre a perfetione il tezza della situazione, infatti nello toro a sba.ssurlo altrimenti darà li- Boccatoro secondo il desiderio di stesso Consiglio si legge: "li I->170?7 cenza à quelli di Ronciglione che lo Sz~aSignoria Illu.strissima et com- hanno dimandato un des.segno et sbasano e, li darà li terreni che S'UC- modo, et utile di Essa Comunità e si .scri.s,sc~ a Roma per un A rchitecto,

8 A.S.C. - Consigli (1 557-1 565). 10 A.S.C. - Consigli (1579-1584). 11 A.S.C. Consigli (1579-1584). f . 39. 13 A.S.C. - Consigli (1585-1591), f. 110. 12.4.1562, f. 111. 16.10.1580, f. 44. 12 A.S.C. - Consigli (1585--1 591). 9 A.S.C. Consigli (1557-1565). 5.2.1 585, f. 6. 11.11.1563, f. 169 e 14.11.1563, f.170. mu noiz è ~~t'lzzfto". Quincli i I'riori vano :incon ti~ito,si correva il ri- ni del Consiglio ebl~erodelle rea- decisero di utilizzare i disegni for- scliio di fiir crollare la cLisetta ren- zioni abt~astanzavivaci e tutte di niti sia da Giovanni Antonio GAS- dcriclo inutile tutto il lavoro effet- carattere negativo; molto interes- zoni e sia d:i Antonio de Bonis tU2ltO '0. sante e significativa quella di Anto- detto Sc:iry->apede,in quanto cl~iesti iXcll'ottol~i-edel 1595 i l'riori era- nio Restituti il quale disse: 'pdga- enno i due iii;iggiori Lirchitetti pre- no ancora incarcci;iti poicliì. il C:i- tizo SZIUSigrzoda (il l'odestà n.d.a.) senti in cliicl iiioiiiento :i (::ip~irola stell:ino :isseri~aclie il tavolone del che rioiir:i rilento. nel set- ed :i riinanere ancora in prigionel'. ~lelliyzlali ancora vze rcstamo dehi- tembre del 1595 proseguirono i la- I>iirtropl->oIii situazione non si tori, e ne pagarno i censi, tanto più vori per 121 costnizione della c:isett:i sl,loccò ecl i rapporti :indaiono che l'opef-a così.fatta è tornata in del regolatore. A questo pcinto i \einlx-e ptìi ;icI inasprirsi, tanto clie molto utzle della Serer~issimaCu- contr~istisco~->~->iarono ancora piìi nel Consiglio clel 29.10.1595, I l'rio- nzcvza si pefechi?delle acque ne pos- forti clato clie i I-onciglionesi LivevLi- I-i eli C~i~~t-:irolariportarono le la- soizo burlere come li pare e piace no un foste 1,isogno sia dell':ic(l~ia iiientele clegli affittiiari degli opifici por l k~horzdaiz~adelli e&/ltii il che si21 del rego1;itore 15. Loro avevano di Konciglione in relazione :i sva- 12012 era pos~ihilprima, perchP con tutto l'interesse affinch? giungesse riati danni ripoi-tati dai niacchit-iari r ~zoltosteuto har~ee~anoCZIYU di .far presso gli opifici lungo il Rio Vic~i- ed 211 mancato giiadagno clovcito rlenir l ucqira: sz alzco~-a,pef-chi? si no una quantitli costante di ;iccl~i:i, :iII,i cattiva regola~ionedell'acqiia so110 acqz~zstat~~izoltc) tc~e le quali al fine di non correre il siscliio clie clello sl,occatore. Il Consiglio eli ho?-asi luvoruizo". In queste paro- potessero roiiipcrsi i maccliinari in C:iprarol:i si giiistificò con il fiitto le, pronunciate da una persona caso di esulwro oppure, al contra- di aver attuato scn~polosaiiienteil della fine del XVI secolo, è con- rio, non permettere il corretto fcin- progetto dell'arcliitetto e clie la centrata la storia dello Sboccatore zion:imento dei niaccliinari stessi iiiancan7:i di acqua non era da im- e da ciò si pucì anche dedurre che in c~isoeli carenza eli forza motrice. j->cit;ire ;I loro, in ogni caso la Co- i caprolatti erano ben consapevoli I'er questo, siccome non si fid:iv:i- munita di Cap~irolasi sarcl,l,e in- di qcianto avevano fatto a loro spe- no piìl dei caprolatti, il Castellano pegnata a pot-tare a terinine tutti i se per favorire i loro Padroni 18. eli Konciglione pretese che diie lavori. Coinunqiie andie in questo caso i

Priori di (Zapi-arola fossero inipri- Intanto - nell'agosto del 1596 - il capmlatti - pus non paganclo alcun gionati coine ostaggi a Konciglione Castellzino cli Ronciglione inviò danno - si assunsero l'onere di vi- per tutto il tempo necessario alla ~in~ilettera all:~Comiinità cli Capra- gilare il "rcgolatore", tanto clie clu- costnizione ctellii casett:i del rcgo- rola, ove chiedeva del denaro per rante le festività natalizie del 1596, latore. Inoltre pretese clie diirante i il risarciinento dei cl:inni e ol,l->liga- da lino di questi controlli risultò lavori 1'acq~i:icorresse lil,el-amente, va la Coiiicinità ad una piìl acccir'i- che qualcuno aveva gettato una cori grancle disappunto dei c:il~ro- ti vigilanza siiII;i regolazionc del- grossa quantità di fascine nella for- latti in qu:into, se i iii~irinon ave- I'acclu;~.A clueste pwtese gli Anzia- iiiella così che l'acqua aveva rotto i

14 A.S.C. - Consigli (1585-1591), f. 115. Cardinale Alessandro anche i ronci- 16 A.S.C. - Consigli (1591-1600), 17 A.S.C. - Consigli (1 591-1600),

15 Tra i tanti screzi, ne ricordiamo uno glionesi dovevano partecipare alle 4.12.1594, f. 151. La prassi di impri- 26.10.1595, f. 190. molto significativo. Nel marzo dei spese per lo sboccatore. A.S.C. Consi- gionare i Priori per pendenze delle ri- 1593, il Castellano di Ronciglione gli (1591-1600), f. 66. spettive Comunità era una pratica ab- chiese alla Comunità di Caprarola la bastanza in uso nei secoli XV e XVI. La restituzione di una certa quantità di Comunità di Caprarola, proprio per il calce che, destinata alla ristrutturazio- suo carattere liberale, non l'accettò ne della Chiesa di S. Lucia, alcuni anni mai di buon grado. addietro era stata prestata a Capraro- la per i lavori allo Sboccatore. I capro- latti ricordarono che per volere del Archivio di Stato di Roma - Disegni e Mappe, coll. I, C. 12, n. 57 - 1848. Pianta e sezione della fabbrica del Regolatore del lago di Vico.

Nella pag~nasuccess~va Archivio Storico Comunale di Caprarola - "Statutum Terrae Caprarolensis ab Horatii Famesio Praefecto Urbis et duca Castri ordinatum" - 1549.

muri della casetta. I caprolatti - nella zona di Vico. A seguito di latti inoltissimi privilegi, prot~abil- non sentendosi in colpa rappre- questa e di altre perizie lo stesso mente perche il paese fii scelto co- sentarono il caso al Castellano di TriI->ci~ileaffidò a Caprarola la c~i- nie loro residenza e desideravano Ronciglione affinchè prendesse stodia del Regolatore ed a Ronci- circondarsi cla un aiiibiente p~irti- provvedimenti 19. Questo fatto glione la nlanutenzione delle ac- colarmente favorevole ai loro inte- comportò nuovi lavori di riparazio- que dal Regolatore in poi. A causa ressi ed alla loro tranquillità. ne che terminarono nel di questa sentenza i proprietari ed Tanto per f:ire degli esempi, C:i- febbraio/marzo del 1597, con delle affittuari delle fahbriclie ronciglio- prarola era l'unica cittadina a pos- ulteriori precauzioni: "la ca.setta al- nesi fecero a loro volta causa alla sedere uno Statuto autonomoJJ lo ,sboccatoro è già.fznita, et non re- Camera Apostolica. che rimase in vigore anche clopo sta altro se norz nzettere la serratLwa Questa situazione proseguì an- la proniulgazione degli Statuti Far- et chiazjc alla porta" 20. che nei secoli successivi, fino alla nesiani del 1558 23, inoltre i capro- Intanto il disaccordo cresceva costruzione di un regolatore auto- latti avevano il privilegio di elegge- poichè i caprolatti avevano tutto matico di tipo moderno nel 1848. re il proprio Consiglio ed i Priori in l'interesse affinchè molta acqua de- La successiva crisi industriale, con maniera del tutto autonoma, senza fluisse dallo sboccatore in modo il conseguente graduale abl~ando- per qciesto doversi recare, :ille rela- che i terreni elnersi non venissero no degli opifici ronciglionesi, pose tive scadenze, a Castro come tutte nuovamente allagati, al contrario i termine a questa secolare contesa. le altre Comiinità dello Stato. ronciglionesi non volevano che la I'iìi volte i Ministri farnesiani troppa acqua danneggiasse i mac- 3. Problemi di tipo amministra- clello Stato di Castro cercarono di chinari delle fal~briche.A causa di tivo e giudiziario ingerire - senza mai riuscirci in ciò i sabotaggi del regolatore erano questo privilegio clie come si può una cosa continua ed i caprolatti La distanza territoriale tra i due 11en immaginare era uno dei piì~ erano costretti a sempre piì~fre- Stati che costituivano il Ducato di ililportanti, al fine di infiltrarsi il quenti riparazioni: "I Sri(>riche erdno pertanto tutti i fi~nzionariducali &i vari privilegi specifici concessi l>anfilo Laurenzi, Cclrzio I>etti, San- avevano grandissimi poteri nei dai Farnese. to Frizi e nornenico Cola Fazio, ri- confronti delle cittadine che dipen- Il Cardinale Octoardo, di caratte- ferirono clie un certo mastro Ales- devano dallo Stato di Konciglione. re molto diverso dal prozio Ales- sandro di Ronciglione si era offerto Fra tutte faceva eccezione Capraro- sandro, sembrò tilettere in cliscus- di aggiustare la Casetta per 150 la, la quale rispetto alle altre Co- sione queste prerogative, forse scudi 21. rnunita del Ducato godeva di pre- perchè spinto da consiglieri invi- Nel 1727 il Tril->unaledel Teso- rogative rnolto particolari, quasi diosi, costringendo i caprolatti a riere Generale incaricò un tecnico come fosse considerata un libero niandare piìi volte degli ainbascia- di effettuare un sopralluogo al fine Coniune. Questo era dovuto ai tori con la documentazione atte- di apporre i termini dei confini Farnese clie concessero ai capro- stante i propri diritti e per difende-

18 A.S.C. - Consiqli (1591-1600), ff. 209 20 A.S.C. Consigli (1591-1600). ff. 217, 22 A.S.C. - Statutum terrae Capraro- 23 Archivio Storico Comunale di Va- e 210. 219, 220 e 221. lensis ab Horatii Farnesio Praefecto lentano - Volumen Statutorum in quo Urbis et Duca Castri ordinatum - 1549. continentur Leges, Decreta, Reforma- i9 .consigli (1591-1600), f. 216, 21 A.S.C. . consigli (1 591-1600), 17.3.1597, f. 221. tiones utriusque Status Castri et Ron- cilionis aedita per Illustrissimum Du- cem Octavium Farnesium - pubblicati nel 1558. In epoche successive furono eseguite nuove ristampe anche con variazioni ed aggiunte. re le proprie ragioni. Tanto per fa- Cardinale specifico che se per z~z~olerelassarli che non hahbi duoi re cin esempio, nel Consiglio Co- qualsiasi iliotivo fosse venuta a mila scudi, e, sono da pagarsi" 2s. munale clel 20-11-1625 si legge: riianc:~re la calce per la costtxizione Nei giorni successivi i caprolatti 'Z'Eccellentis.simo Siordinazionecon no quanto stat3ilito dal Cardinale, pregione a Ronciglione" 29. Ronciglione - spesso minata dal con ovvio risentimento dei ronci- A quel punto, pur di far uscire frequente utilizzo dei sopracitati glionesi. di prigione i poveri Priori, il 24-5- privilegi - portò da parte dei capro- La sul~ordinazionedi tipo ammi- 1587 la Comuniti decise: "chesi pi- latti ad inevitabili divergenze di ti- nistrativo portava anche altri tipi di glino i danari a, censo e si paghi e po amministrativo e giudiziario. problemi; infatti - come già accen- faccia quanto prima acciò li Priori

Nell'Archivio Storico Comunale nato in precedenza - le leggi dell'e- eschino di Ronciglione" 30 e, come di Caprarola sono frequenti le noti- poca imponevano un'usanza abba- risarcimento per essere stati impri- zie relative a contrasti tra le due stanza barbara e che era poco tol- gionati per colpe da imputare alla cittadine, come nel 1555 e nel lerata dalla Comunità di Caprarola. Comunità, gli fu concesso un'in- 1556, quando il Giudice di Ronci- Se una Cornunit2 era debitrice o dennizzo di 5 scudi. glione chiese ripetutarnente alla aveva altri tipi di pendenze verso Questo non fii un fatto sporadi- Comunità di Caprarola dei soldi e la Camera Ilucale, in caso di ino- co poiché si rilevano altri casi di degli uomini da mandare a lavora- rositi i relativi Priori dovevano es- Priori imprigionati a Ronciglione re alle fortificazioni di Castro, co- sere tenuti prigionieri fino a che il nel 1588 31 e nel 1591; inoltre non me facevano tutte le altre città del- del~itonon veniva saldato. si devono dimenticare quei Priori lo Stato. I1 Consiglio decise di non Una prima notizia di questa arrestati per le questioni del Rego- mandare nessuno e tantomeno di prassi emerge nel Consiglio del 26- latore del lago di Vico, citati in pagare per un motivo ben preciso: 4-1587, per un debito della Coinu- precedenza. il Cardinale Alessandro Farnese nità di Caprarola sull'affitto della Tornando ad un discorso pretta- aveva esonerato i caprolatti dai la- raccolta delle castagne 27. I 13riori mente amministrativo, deve anche vori a Castro poichè gli stessi era- imprigionati erano Biagio Paoloni, essere considerata una lettera del no largamente impegnati nella co- Domenico Petti e Francesco Toto- 1609, ove il Cardinale Odoardo stnizione della sua meravigliosa re- nelli e nel Consiglio de11'11-5-1587 Farnese si lamentava circa la man- sidenza di villeggiatiira2j. si legge: 'Zi Priori stanno preggio- cata concentrazione, presso il nuo- Anzi nel gennaio del 1557 il nc in Ronciglione e, sono tre, ne vo Archivio istituito a Ronciglione,

24 A.S.C. - Consigli (1615-1626).ff. 275 26 A.S.C. - Consigli (1 552-1557), 28 A.S.C. - Consigli (1585-1591).f. 67. 31 A.S.C. - Mandati (1584-1590),f. 161, e 276. 10.01.1557,f. 126. 29.4.1588. 2s A.S.C. . consigli (1 585-1591 1, pagamento del Questo pa- 25 A.S.C. - Consigli (1552-1557). 27 A.S.C. - Consigli (1585-1591).ff. 64 19.5.1587,f. 67. gamento è a favore di un certo Fari- 3.12.1555.f.93e4.10.1556,ff. 117e e65. na~Oste di Ronciglione, per aver far- 30 A,s,C,- consigli (1585-1591),f, 68, 118-. nito il mangiare ai Priori che si trova- vano imprigionati in quel periodo. di tutti i protocolli notarili e di tutte rale Francois Walter - Comandante individualità. le scritture pubbliche, invece di delle truppe francesi - al fine di In conclusione, si riportano al- consewarli presso i vari Notai di evitare ulteriori ed inutili orrori. cune righe tratte da una relazione Caprarola e pertanto sollecitava i Questo fu possibile grazie al fatto di riconferma del Podestà di Ca- Priori affinchè provvedessero a far che Caprarola presidiata da truppe prarola per gli anni 1934-1938, il rispettare la norma32. horboniche - si trovava in una po- quale può darci un'idea precisa sul Dopo la morte del Cardinale sizione di favore in quanto era una sensibile miglioramento dei rap- Odoardo, avvenuta nel 1626, au- residenza dei Borbone di Spagna porti tra le due cittadine: "D'intesa mentarono le pressioni affinchè (eredi dei Farnese). con le autorità di Ronciglione ho venissero abrogati gli antichi Statuti Oggi come oggi, questo atavico affrontato questa situazione e si so- caprolatti e si adottassero quindi le astio è solo un ricordo che comun- no avuti risultati confortanti. E' au- normative utilizzate per tutte le al- que fornisce un'importante spunto gurio comune che sempre più si tre Comunità dello Stato. per uno studio sociologico, finaliz- stringano tra i due paesi vincoli di Con il passare degli anni, cam- zato ad evidenziare i difficili rap- saldo e sincero aJfiatamento, poi- biata la situazione socio-politica, i porti che possono intercorrere tra chè la bontà dei rappoai giova ad rapporti tra le due cittadine anda- due cittadine confinanti e comple- entrambi, né è concepibile all'ini- rono migliorando infatti, durante tamente diverse come in questo zio dellianno XIiI dellkra fascista, l'invasione delle truppe rivoluzio- caso: la signorile ed industriale tra i due migliori centri della no- narie francesi nel 1799 che porta- Ronciglione, piena di boria e car- stra zona quel dissapore che male rono gravissime ed irreparabili per- nevale, contrapposta alla provin- depone e che è semplice residuo dite a Ronciglione, i Notabili di Ca- cialotta e contadina Caprarola, della scarsu mentalità medioevale prarola intercessero verso il Gene- schiettamente attaccata alla propria ormai ovunque superata".

32 A.S.C. - Lettere ed Ordini Superiori (1602-1664). f. 231. Per fortuna que- sta disposizione fu in larga parte di- sattesa dai caprolatti, considerando la triste fine fatta dalllArchivio Storico di Ronciglione, incendiato durante l'occupazione francese del 1799.