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I successi della Genova del calcio di inizi anni ’90

di Redazione – 11 Agosto 2020 – 15:17

L’inizio degli anni ’90 del secolo scorso è stato forse quello che più soddisfazioni ha portato alla Genova del calcio, almeno in tempi recenti. Questo perché nella stagione 1990-91 la Sampdoria si laureava per la prima volta nella sua storia campione d’Italia e nell’annata successiva, mentre i doriani sfioravano la conquista della Coppa dei campioni, il arrivava alle semifinali della Coppa UEFA, arrivavano a un passo dall’impresa di proporzioni inimmaginabili per una squadra che sarebbe finita 14a in campionato. Un periodo di assoluto successo per il calcio sotto la Lanterna, nonostante come unico titolo arrivò solamente lo Scudetto blucerchiato, il primo della nuovo decennio del calcio italiano. Tuttavia, ancora oggi, i grandi esperti di calcio italiano tendono a tessere lodi di quelle due squadre capaci di fare innamorare per il loro azzardo, per la loro abnegazione e, soprattutto, per la passione che generavano tra i tifosi.

La Sampdoria allenata da Vujadin Boskov fu abilissima ad approfittare del calo del Napoli campione d’Italia 1989-90. Gli azzurri, che nella finale della prima avevano battuto 5-1 la Juventus, squadra con più opzioni di vincere il prossimo campionato secondo le scommesse sul calcio online di oggi, erano crollati psicologicamente e dopo la squalifica per doping di Diego Armando Maradona persero forza e fiducia nei loro mezzi. In quella stagione, la Sampdoria seppe far leva sull’eccellente intesa tra due fenomeni del calcio italiano dell’epoca, il fantasista e l’attaccante , i quali formarono una coppia goal ben assortita che fu il principale traino per la vittoria di uno storico campionato. Vialli, chepiù avanti sarebbe stato acquistato dalla Juve, fu capocannoniere di un torneo nel quale i blucerchiati si sarebbero imposti con 51 punti, frutto di 18 vittorie e di 57 reti messe a referto, un bottino che rese la Samp la squadra più prolifica di tutto il campionato. Oltre ai due attaccanti occorre menzionare il grande contributo di un portiere solido come , di un difensore esperto come Moreno Mannini, di un mediano di qualità come Tonino Cerezo e, soprattutto, di un’ala

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destra instancabile come Attilio Lombardo.

Mentre la Sampdoria conquistava uno Scudetto che le avrebbe dato tanta gloria oltre al primo titolo di campione d’Italia, il Genoa si rimboccava le maniche mettendo a punto una squadra che avrebbe dato spettacolo. Il merito fu dell’allenatore Osvaldo Bagnoli, un maestro di calcio adatto agli ambiti come quello rossoblu. L’allenatore milanese, già campione d’Italia con il Verona a metà degli anni ’80, puntò tutto un 4-4-2 effervescente nel quale spiccava il duo d’attacco composto da Pato Aguilera e Thomas Skuhravy, due bomber in grado di completarsi perfettamente e di arrivare ognuno a 15 reti nella stagione 1990-91, quando trascinarono il Genoa al quarto posto in campionato. Nell’annata seguente il Grifone non riuscì a ripetersi in campionato ma fu protagonista di una splendida cavalcata in UEFA, competizione nella quale fu eliminata solamente dall’Ajax, che poi sarebbe diventato campione sconfiggendo in finale il Torino. Ma quel Genoa avrebbe lasciato un segno indelebile, nonostante l’assenza di titoli.

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