contributors HANNO SCRITTO PER FIRST

Andrea Marcenaro Francesco Bonami È nonno, e di norma collabora con il Checché ne dica, è uno dei critici più “in” Foglio. Per First intervista i primi della del momento. Sta curando la mostra di classe, anche perché come li intervisti, gli inaugurazione del nuovo centro d’arte ultimi, se il giornale si chiama “First”, che contemporanea Punta della Dogana a tradotto sta per “primo”? Dopodiché, c’è Venezia, e nel 2010 curerà la 75ª Whitney fi rst e fi rst. C’è il fi rst che si sente fi rst e lo Biennal a New York. A pagina 140 però dà a vedere, e il fi rst che si sente fi rst, ma racconta la crisi del mercato dell’arte. non lo ostenta. Questi ultimi si chiamano signori. Al fi rst tutto d’un pezzo è invece gustoso lasciare intendere che nemmeno i secondi sono del tutto stupidi.

Thomas Kelly Figlio di immigrati irlandesi, un fratello minatore, è cresciuto nel Bronx e ha fatto l’operaio edile, prima di diventare scrittore. A pagina 156 racconta per First una pagina Bono Vox oscura della storia della polizia di New York Paul David Hewson, Bono per il pianeta rock, per i suoi fan e per le sue negli anni 60: che presto sarà una serie tv. ammiratrici, ne ha fatta di strada da quando i genitori lo chiamavano “l’anticristo” per la sua vivacità. Oggi, multipremiato, all’apice del successo e sempre più spesso impegnato in questioni sociali, mette mano alla penna e regala a First le sue rifl essioni. A partire da una canzone. Pietrangelo Buttafuoco Giornalista, siciliano, ha scritto due romanzi e un saggio, Cabaret Voltaire, Luca Telese sull’Occidente che prepara il proprio Scrive su Il giornale, cura una collana di libri di storia e happy end. Di signore se ne intende per La7 ha condotto il talk show Tetris, che ripartirà ad avendo scritto tempo fa, per il Foglio, aprile. Appassionato di Beatles, calcio e fumetti, per First Madamine, il catalogo delle donne d’Italia. interroga personaggi di spicco sulla loro “prima volta” E di prime donne si occupa ora per First. (no, non “quella” prima volta: altre).

Marco Ferrante Stefano Lorenzetto È vicedirettore del Riformista. Colleghi come Pietro Calabrese e Prima è stato otto anni al Tg5 Claudio Sabelli Fioretti sostengono e quattro al Foglio. Ha scritto un che Lorenzetto (52 anni, 110 chili, romanzo, Mai alle quattro e mezzo 7 libri) sia il numero uno nell’arte (1999) e Casa Agnelli (2007). dell’intervista. L’interessato teme Sta per pubblicare un altro che scambino quantità per qualità, libro, ma non parla di famiglie visto che al Giornale, dove fu del capitalismo. Di quelle scrive vicedirettore prima di approdare per First, con Silvia Bernasconi. a Panorama, le sue paginate con i Collabora con Matrix, su “Tipi italiani” proseguono da 10 anni. Canale 5, dalla prima puntata. Cercherà di superarsi su First.

24 l’intervista Mauro Bottaro/Contrasto Mauro

FUORI CLASSE di STEFANO LORENZETTO

I giornali internazionali E SE L’UOMO lo osannano, la gente lo ferma per strada: PIÙ ANTIPATICO «Ora sono anche il beniamino di gay, extracomunitari, D’ITALIA graffi tisti, derelitti». Forse Vittorio Sgarbi FOSSE è cambiato. O forse siamo cambiati noi? Cronaca di un incontro DIVENTATO non banale, in un BUONO? giorno non banale.

a quando faccio questo mestiere, compagnia a Sgarbi dalle 16.30 alle 20.30 del vato un ristorante dove c’è la carta delle acque D solo due intervistati hanno avu- più santo dei nostri giorni inutili. minerali. Conduco una vita di grande sempli- to l’ardire di propormi il giorno di Il Natale non la intenerisce? cità, non capisco chi si complica l’esistenza». Natale per la nostra chiacchierata: il primo «Non capisco perché tutti mi facciano gli au- Per esempio? è stato Hamza Roberto Piccardo, all’epoca guri il 25 dicembre. Sono nato l’8 maggio. «Quelli che acquistano i jeans già rotti, invece segretario dell’Unione delle comunità e or- L’unico Natale che conosco è il mio. Devono di rovinarseli da soli arrampicandosi sugli al- ganizzazioni islamiche in Italia; il secondo farli a Gesù, gli auguri. Che c’entro io? Non beri. La compravendita di stracci usati dimo- Vittorio Sgarbi. Qualcosa vorrà pur dire. An- siamo nemmeno parenti». stra che l’alterazione è nella mente degli altri. cor più preoccupante è che il critico e storico Con chi l’ha passato? Oggi la vera anormalità consiste nell’essere dell’arte, sommo pontefi ce degli extravagan- «Con nessuno. Per me i giorni di festa sono gli normali». ti, sia riuscito nel suo intento, al contrario unici giorni feriali. Durante la settimana Era un battitore libero già da bambino? del musulmano. L’avevo rintracciato alle 16 la gente mi applaude, mi ferma per strada, «Sì, mi ribellai fi n da subito alle orribili gite della vigilia, dopo aver digitato per una set- mi chiede l’autografo. Da antipatico d’Italia domenicali, quando partivamo da timana i nove numeri di cellulare accumulati sono diventato beniamino dei gay, degli ex- per andare a mangiare il pesce nei ristoranti nell’agenda alla voce «Sgarbi», con l’intento tracomunitari, dei graffi tisti, della sinistra, di Fano o di Ancona. Siccome a 6 anni tutte di sondare la sua disponibilità per l’inizio di dei derelitti». le donne che entravano nella farmacia di mio gennaio. Mi ha colto di sorpresa: «Possiamo Mi ricordo che il massimo della sua ec- padre mi sbaciucchiavano, la sera mia ma- fare domani, no? Uno di ’sti giorni inutili centricità, 20 anni fa, si esprimeva con dre avrebbe voluto disinfettarmi con l’alcol. del cazzo». Così, dopo aver partecipato alla un corsivo sull’Europeo, a corredo di una Io allora ostendevo i palmi gridando: “Mani messa dell’aurora in una clinica per malati mia inchiesta, nel quale dichiarava disgu- pulite”. Sono stato un precursore. Il mio an- psichici e consumato il pranzo di mezzogior- stato che evitava i ristoranti dove si ser- tagonismo fi orì nel 1962, quando fui messo no in una casa di riposo per anziane, colto da viva la Ferrarelle. È peggiorato. in collegio dai salesiani, a Este. Due anni di un estremo sussulto di generosità ho tenuto «Sono piuttosto esigente. Per fortuna ho tro- galera. Alla fi ne mi cacciarono».

98 l’intervista

Impara l’arte Dal ’79 a oggi ha pubblicato più di 60 libri d’arte e possiede quasi 4.000 opere.

ni di spettatori, un ascolto mai visto. Fino a che il regista Filippo Martinez non agitò un cartello con su scritto “Basta!”. Era fi nita la puntata». Rifarebbe quella copertina senza le mani davanti, stile David Beckham? «Se mi dessero 100 mila euro, subito. Per due milioni di euro sarei andato anche all’Isola dei famosi. Me ne avevano off erti prima 400 mila, poi 800 mila. Fossero arrivati a un mi- lione e 600 mila, avrei accettato». Il pudore l’hanno inventato gli uomini, le donne o la natura per entrambi? «Il pudore è un equivoco. Nasciamo nudi, quindi non dovrebbe esistere. Prive per se- coli di un ruolo sociale, le donne non si sono spogliate di altro che del loro abito. Gli uomi-

Alberto Conti/Contrasto ni invece si spogliano del ruolo: la divisa i ge- nerali, la veste talare i preti, la fascia tricolore Per indegnità? dispari di giurati inferiore a tre, cioè da me i sindaci. È il nudo maschile che porta con sé «Per aver buttato l’insegnante di ginnastica solo. Mi convoco, decido chi premiare e stac- il pudore». giù dalle scale di una chiesa trasformata in co io l’assegno». Vede qualcuno in Italia degno d’essere palestra. E per essere stato scoperto a leggere Vogliamo passare in rassegna le sue stra- considerato suo pari? di nascosto Pavese, D’Annunzio e Proust, ma vaganze? Posare nudo in copertina, per «Guido Ceronetti. In un Paese normale sa- soprattutto Senilità di Italo Svevo. Tutti gli esempio. rebbe senatore a vita e invece gli fanno l’ele- autori erano all’Indice, tranne Collodi e De «Accettai l’off erta, 80 milioni di lire, perché mosina del sussidio previsto dalla legge Bac- Amicis. Il direttore, don Silvino Pericolosi, era il modo migliore per calpestare L’Espres- chelli. E poi Francesco Cossiga, lo storico del voleva che leggessi I dolori del giovane Wer- so. E anche per prendere in giro Luciano Be- mobile Alvar González-Palacios, l’editore Al- ther, ignorando che anche Goethe fi gurava netton». berto Castelvecchi». nell’Index librorum prohibitorum. Da noi Che aveva contro Benetton? Viceversa so che non ritiene nessuno in- l’Ottocento è durato fi no agli anni 60. In fon- «Ma come? Il più ricco del Parlamento risul- degno della sua ira. do non era male. Esisteva un’autorità, per cui tava Gianni Agnelli, con 11 miliardi di reddito, «Per temperamento sono mite, cordiale, af- aveva senso ribellarsi. Il punto di svolta fu il seguito da Sgarbi, con 1,8, mentre il senatore fettuoso. Ma di fronte a comportamenti sgra- ’68, con la liberazione sessuale e la fi ne della Benetton dichiarava appena 600 milioni. Per devoli o irritanti non sto a guardare se chi ho davanti è grande o piccolo. Punisco anche il debole, acciocché sia di monito agli altri». In questo momento chi detesta? «QUELLI CHE SI SPOSANO, CHE FANNO «Ogni giorno dimentico quelli del giorno BAMBINI, CHE RISPETTANO GLI ORARI, prima». Che fa, glissa? SONO DEI DISPERATI, SPRECANO LA VITA». «Gianni Alemanno, sindaco di Roma, è fra i meno degni della mia considerazione. Idem repressione. Feci guadagnare una generazio- ritorsione Resto del Carlino, Nazione e Tem- Antonio Di Pietro. Mi fa rimpiangere l’altro ne a mia madre e mio padre, li trasformai in po, dov’ero editorialista, mi licenziarono. Antonio, Gava. Il fatto che gli abbiano dato miei coetanei. Da allora per me sono Rina e Contraccambiai annunciando in tv che i tre una laurea dimostra la corruzione intellet- Nino». quotidiani avevano chiuso. Richiesta di dan- tuale del mondo universitario. Neanche Um- A che cosa fa risalire la sua spiccata ori- ni miliardaria». berto Bossi ha osato candidare o raccoman- ginalità? Che altro? dare il proprio fi glio, anzi ha lasciato che lo «Ho preso da mio zio, Bruno Cavallini, che fu «Siccome , ben prima bocciassero a scuola: un padre esemplare». insegnante di latino e greco nei licei, prima dell’editto bulgaro contro , Miche- Lei quanti fi gli ha sparsi per il mondo? all’Ariosto di Ferrara e poi all’Omero e al Bec- le Santoro e Daniele Luttazzi, aveva minac- «Tre. Il più grande di 20 anni». caria di Milano. Gli ho dedicato un premio ciato di licenziare Giuliano Ferrara e me da E non sente nostalgia di loro neanche a letterario a Pordenone, con una commissio- Canale 5, a Sgarbi quotidiani mi censurai da Natale? ne che per statuto è composta da un numero solo: 13 minuti di silenzio assoluto, 3,7 milio- «Neanche a Pasqua».

101 l’intervista

Sgarbi (quasi) quotidiani Le sue apparizioni in televisione non passano inosservate.

Memorabile lo schiaffo (3) Olycom di D’Agostino nel ’91 e la lite con Cecchi Paone nel 2007.

interessato alle opere, non agli uomini. Spesso sbaglio città. O arrivo troppo tardi. Una volta mi hanno invitato a cena i Gazzo- ni, quelli dell’Idrolitina. Ero quasi in orario, le 22.45. Di solito prima delle 23.30 non mi presento. Ho trovato tutti gli ospiti sull’uscio, stavano andando a dormire. Ho dovuto trat- tenerli». Capitolo sberle. Non è da tutti farsi schiaff eggiare in diretta da Dagospia. «La cosa buff a è che a distanza di anni gli ami- ci si complimentano con me: “Che pappina hai tirato a Roberto D’Agostino!”. Mentre ac- Invece secondo me poteva essere un buon chemico, il denaro percepito in televisione, cadde l’esatto contrario». padre. cioè nel luogo più volgare che esista. Il valore Poi avete ricucito? «In eff etti ogni tanto qualche genitore bene- di un’opera d’arte è meramente convenzio- «Non mi occupo di lui. È lui che si occupa di stante mi affi da il suo rampollo perché lo for- nale. Il paradosso è che quando avevo i soldi, me, che osserva i miei difetti e i miei vizi. Io tifi chi, m’è capitato anche con una Moratti. non c’erano le opere; oggi che ho le opere, non posso osservare il nulla». Un miliardario di Torino voleva che gli cu- non ci sono i soldi. Per cui l’unica soluzione Come riesce a farsi eleggere ogni tanto rassi il fi glio anoressico. Decisi di portarmelo è comprare le opere quando ci sono. Anche se sindaco di qualche comune, prima San sull’Etna a vedere un’eruzione. M’era venuto non hai i soldi». Severino Marche, adesso Salemi? questo impulso goethiano di ammirare il su- Teoria interessante. «È l’incarico più lontano dalle mie attitudini. blime naturale e avevo noleggiato un elicot- «Al Kimbell Art Museum di Fort Worth, nel Il sindaco è come il marito, una forma di mo- tero. Da Bologna dovevamo imbarcarci su un Texas, c’erano due capolavori: I bari del Ca- nogamia insopportabile. Soltanto l’emergen- volo diretto per Catania. Vai a fare il check-in, ravaggio e il Ritratto di Francesco Righetti del za del destino mi ha costretto a farlo. Fosse gli dissi. Dopo un po’ vidi il nostro aereo che Guercino. Oggi del Guercino nel museo trova dipeso da me, sarei ancora il primo assessore decollava. Scoprii così che l’idiota ignorava solo la cartolina, perché la tela è a casa mia. d’Italia nella prima città d’Italia». il signifi cato della parola check-in. Credo di La comprai all’asta per 380 mila sterline, ma Il litigio col sindaco di Milano, “suor Leti- non aver mai urlato tanto in vita mia. Intorno non avevo i soldi per pagarla. Telefonai ad zia” Moratti per usare una sua defi nizio- ne, è stato voluto o casuale? «Mai credevo che fosse così poco intelligen- te. Mi ha accusato d’aver trattato male Marco «SONO MITE, CORDIALE, MA DI FRONTE Travaglio ad Annozero, immagini un po’, e A COMPORTAMENTI IRRITANTI NON STO d’aver chiamato Cancronesi il professor Um- berto Veronesi». A GUARDARE. PUNISCO ANCHE IL DEBOLE, Ma come poteva pensare che le passasse una mostra sull’arte gay dove fi gurava un ACCIOCCHÉ SIA DI MONITO AGLI ALTRI». sosia di Benedetto XVI in perizoma e au- toreggenti? a noi si aprì un cratere più grande di quello Alessandro Profumo, l’amministratore dele- «Quella scultura si poteva togliere, mi ero su- del vulcano. La frase più distaccata fu: tu non gato di Unicredit. Era il 13 agosto, stava fa- bito dichiarato disponibile in tal senso. Ho sei un uomo, sei una merda». cendo una passeggiata. Scese dalla bicicletta attaccato Alessandro Cecchi Paone per di- È vero che il suo conto corrente è in rosso e ascoltò il mio racconto. Mi concesse il pre- fendere il Papa. E ho difeso anche i gay. La di un milione e mezzo di euro? stito. Adesso quel dipinto vale dieci volte di realtà deve contenere gli uni e gli altri. Ma gli «Anche di più. Sono sempre in rosso. Ho gua- più. È assurdo lasciare sul mercato un quadro omosessuali non possono pretendere la be- dagnato molto e ho speso molto, soprattutto quando il suo valore è sottostimato». nedizione di Ratzinger. Solo Giovanni Testo- in cause e querele. Il mio amico Valerio Zur- Meglio fare un debito. ri voleva essere gay con l’approvazione della lini morì nel 1982 lasciando un buco di 30 «Ovvio. Ho anche comprato un Tiziano, uno Chiesa». milioni di lire. Io già allora ero sotto di 2 mi- dei tre che ancora rimanevano in vendita nel In che modo reagiscono gli 11 mila abi- liardi, ma non me ne preoccupavo. Credevo mondo. È il Ritratto del comandante Gabriele tanti di Salemi alle provocazioni del loro che con l’avvento dell’euro il defi cit sparisse, Tadino, un “capitano da mar” veneziano. Sic- sindaco? invece sono diventati 2 milioni». come non avevo i soldi per pagarlo, alla fi ne «Sono euforici. Grazie a me hanno appena Come pensa di uscirne? l’ho dovuto lasciare alla banca». avuto un’intera pagina su Le Monde. In pre- «Ho già venduto all’asta 200 delle 3.900 ope- A Roma è lei che non va per salotti o sono cedenza erano usciti sul Times, sul Guardian, re d’arte della mia collezione privata, rica- i salotti che non vogliono lei? sull’Independent, sul País. Una campagna vandoci 1,6 milioni. Non mi pento d’aver «Ho smesso da anni di frequentarli. Ci anda- stampa, un restauro d’immagine che gli sa- trasformato in spirito, con un processo al- vo solo per vedere le collezioni d’arte. Sono rebbe costato qualche milione di euro. In

102 l’intervista

Non c’è trucco Vittorio Sgarbi senza veli su L’Espresso nel 2003: una provocazione verso Luciano Benetton, Olycom che in passato aveva posato nudo per dimostrare la propria trasparenza.

ca quarant’anni fa, ha arrecato un grave Qual è il difetto che non sopporta in un vulnus al suo ego? uomo? «Mi ha arrecato malinconia. A nulla tengo «Che si profumi». più che alla mia scrittura, che è di un virtuo- Visto da vicino, nessuno è normale. Con- sismo dannunziano. Avendo in antipatia i divide questa frase? maestri maggiori, da Leonardo a Michelan- «Al contrario: trovo che la normalità sia fi n gelo, su Botticelli ho scritto poco o niente. troppo diff usa. Non bisogna confondere nor- Quindi m’ero raccomandato di estrapolare ma e media. Per non invecchiare, ho scelto qualcosa dalle mie conferenze. Mia madre, di farmi curare dal più famoso gerontolo- per la fretta, ha fatto confusione. Sono rima- go italiano, Francesco Antonini di Firenze. Germania i pizzaioli di Salemi non vengono sto vittima di un plagio edipico. Mi ritengo Siccome una suora ha predetto a una mia ex più licenziati». colpevole e inconsapevole». fi danzata che morirò a 84 anni, ho chiesto al Ha nominato Oliviero Toscani assessore Tra la modella Sabrina Colle e la porno- professore se è normale spegnersi a quell’età. ai Diritti umani e alla Creatività e Gra- star Milly D’Abbraccio perché la sua scel- Mi ha risposto: “No, lei parla della media. La ziano Cecchini al Nulla, Philippe Dave- ta è caduta sulla prima? norma è vivere fi no a 117 anni”». rio bibliotecario, il magistrato Giuseppe «Perché Milly parla troppo, smaniava per Come giudica la gente normale che fa una Ayala garante della legalità. Ma queste mostrarsi alla mia altezza. Invece Sabrina vita normale e fi nisce sul giornale solo sono trovate, vecchie come il cucco, di si accontenta della defi nizione riportata nel per il necrologio? Mario Caligiuri, sindaco di Soveria Man- Catalogo dei viventi edito da Marsilio: “Nota «Penso che sprechi la vita. Quelli che si spo- nelli, che designò Giordano Bruno Guerri soprattutto per la love story con Vittorio sano, che fanno bambini, che rispettano gli assessore alla Dissoluzione dell’Ovvio. Sgarbi”». orari sono dei disperati, vittime del corto- «Caligiuri ha avuto solo Guerri. E comunque Se non fa sesso con Sabrina, come ha circuito fra tempo perso e tempo libero. La ha fatto ciò che gli avevo ispirato io fi n dal sempre dichiarato, con chi allora? gente comune perde tempo nel lavoro per 1990. Adesso mi telefona perché vorrebbe «Con tutte le altre». guadagnare denari da spendere nel tempo li- diventare mio vicesindaco. Ci sto pensan- Con la sua fi danzata proprio mai? bero e non si rende conto che sono due tempi do». «Mai, mai. Vado oltre il nono comandamen- buttati via. La mia idea è che la vita debba es- sere un tempo aggiunto. L’unico tempo vero è il tuo e il mio». «LA MIA STRAVAGANZA SUPREMA È L’ASPIRAZIONE ALLA SANTITÀ. HO ANCHE CONTENUTI EXTRA GIÀ FATTO DUE MIRACOLI DA VIVO». All’esame di laurea litigò con i professori Carlo Non c’è niente di sacro nella sua gerar- to. Non voglio la donna d’altri: desidero solo Volpe e Anna Ottani Cavina e abbandonò chia morale, ammesso che ne abbia una? quella che non conosco». l’aula offeso da un giudizio («Lei parla meglio «Il rispetto delle scadenze. La patente a 18 Chi è la persona che ama di più? di come scrive») che riteneva ingiusto. anni, la laurea a 22 e il Senato a 40. Ma, più (Prolungato silenzio). «Non lo so. Padre, ma- Ottenne ugualmente 110 e lode. Commento che parlamentare, avrei preferito diventa- dre, sorella, Sabrina». fi nale del relatore: «Lei ha un brutto carattere». re cardinale. La mia stravaganza suprema è Nella sua vita per chi ha pianto? l’aspirazione alla santità. Ho anche già fatto «Ho pianto solo due volte, entrambe nel È stato direttore delle Soprintendenze ai due miracoli da vivo, però mi dicono che non 1984: per la morte di mio zio Bruno e per un Beni artistici e storici di Venezia e di Ferrara, valgono per la causa di beatifi cazione». articolo denigratorio apparso sull’Espresso». deputato del Pli e di , sottosegretario Due miracoli? Le capita di pensare alla morte sovente, ai Beni culturali nel governo Berlusconi II. «Esatto. Erika, una bella signora di Milano qualche volta o mai? innamorata di me, è uscita dal coma perché «Mai. Ho fatto la scelta di andare così veloce Si affi da come segretaria alla madre Rina, suo marito le sintonizzava tutti i giorni la tv proprio per non pensare al destino inelutta- al secolo Caterina Cavallini, che abita a su Sgarbi quotidiani. E il professor Manlio bile. Altrimenti mi fermerei». Ro Ferrarese in un palazzo seicentesco di 35 Brusatin, docente di architettura allievo di In percentuale quanto dedica alla po- stanze. Carlo Scarpa, mi ha scritto che una settimana litica, quanto all’arte e quanto al corpo Ha difeso Pietro Pacciani dall’accusa di radioterapia con La casa dell’anima lo ha nell’arco di una giornata? d’essere il mostro di Firenze. guarito da un’afasia». «Politica 30 per cento, arte 45, corpo 25». La rivelazione che lei s’è appropriato di Che cosa la annoia di più, escluso le inter- È pentito della iettatura («Lo voglio vedere un testo critico su Botticelli, scritto da viste? morto») scagliata contro il compianto storico Mina Bacci per i Maestri del colore cir- «I comitati e i convegni». dell’arte Federico Zeri.

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