29 Giugno 2008 Detto XVI, Che Le Destinerà a Persone E Nuova Alleanza; Sono Loro I Due Olivi Descritti Dal Popolazioni Bisognose
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www.romasette.it sui sentieri della Parola La celebrazione del Papa per la consegna dei palli Pietro e Paolo, i due cardini ggi, in occasione della solennità Odei Santi Apostoli Pietro e Paolo, della porta riservata ai giusti Benedetto XVI celebrerà l’Eucaristia, al- le 9.30, nella basilica Vaticana, con la DI MARCO FRISINA partecipazione del Patriarca ecumeni- co Bartolomeo I. Insieme terranno l’o- a festosa memoria dei Santi Apostoli riempie di gioia la Chiesa. melia, reciteranno la professione di fe- LNella storia della spiritualità cristiana molte immagini sono state de e impartiranno la benedizione. Con- attribuite ai Santi patroni di Roma. Essi fondarono la nostra Chiesa celebreranno con il Pontefice i nuovi 41 con la parola e l’esempio e soprattutto con il loro arcivescovi metropoliti, ai quali, come sangue, come canta l’inno liturgico della loro festa: tradizione, il Santo Padre imporrà il sa- «O Roma felix che sei imporporata del sangue di cro pallio - paramento liturgico in lana tali martiri». Pietro e Paolo sono dunque per noi cucito dalle suore di clausura del con- romani i fondatori della nostra comunità cristiana vento di Santa Cecilia in Trastevere - pre- e insieme i primi testimoni di Cristo Risorto in so dalla Confessione dell’Apostolo Pie- mezzo a noi. Non solo per Roma ma, per la spe- tro. ciale vocazione della nostra diocesi, essi irradiano Nello stesso giorno, inoltre, si celebra la la loro testimonianza al mondo intero splendendo Giornata della carità del Papa. Le offer- della luce radiosa della loro santità e del loro mar- te raccolte nelle chiese di tutte le dio- tirio. Sono loro i due cardini su cui poggia la misti- cesi italiane verranno affidate a Bene- ca porta attraverso la quale entrano i giusti della Anno XXXV • Numero 26 • Domenica 29 giugno 2008 detto XVI, che le destinerà a persone e Nuova Alleanza; sono loro i due olivi descritti dal popolazioni bisognose. A Roma si potrà, profeta Zaccaria che stillano oro ai lati dell’altare inoltre, lasciare il proprio contributo di Dio, sono essi i testimoni prescelti per annun- Supplemento di Avvenire, Responsabile: Angelo Zema C Corr. Postale n. 6270 intestato a Avvenire - Nei Spa presso l’amministrazione del Vicariato. ciare al mondo la Redenzione di Cristo. 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Telefono: 06 6988.6150/6478 Fax: 066988.6491 - Pubblicità: Publicinque Roma- Cecilia Longo Abbonamento annuo euro 48.00 (Edizione domenicale) (06.8800846/ 392.1456835) La nomina è stata annunciata da Benedetto XVI venerdì in Vaticano E DITORIALE LA CHIESA LOCALE Il prefetto della Segnatura Apostolica succede al cardinale Ruini SOTTO LA SUA GUIDA HA RINVIGORITO IL PASSO DI NATALINO ZAGOTTO Pubblichiamo una testimonianza di monsignor Natalino Zagotto, vicario episcopale per la vita consacrata e decano dei direttori degli uffici del Vicariato, al termine del servizio del cardinale Ruini Il cardinale Vallini ono passati diciassette anni e cinque mesi da quel 17 gennaio 1991, quando SPapa Giovanni Paolo II designò l’allora segretario generale della Cei, il vescovo Camillo Ruini, quale successore del cardinale Ugo Poletti come suo nuovo vicario generale per la diocesi di Roma. In Vaticano quella mattina c’ero anch’io: il Signore mi indicava una persona nuova da amare, un vescovo accanto al quale, con fedeltà e semplicità, è il nuovo vicario dovevo offrire un servizio docile e generoso per la Chiesa di Dio che è in Roma. Qualcuno mi aveva detto che i suoi giovani l cardinale Agostino Vallini, finora prefetto del studenti a Reggio Emilia lo chiamavano Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, è il semplicemente «don Camillo». Per più di 17 Inuovo vicario del Santo Padre per la diocesi di Roma. anni ho vissuto il mio sacerdozio accanto al Succede al cardinale Camillo Ruini, del quale Benedetto cardinale Ruini, condividendo luoghi, XVI ha accettato le dimissioni per raggiunti limiti di età. ambienti e impegni quotidiani, ma non ho La nomina è stata annunciata dal Papa venerdì, poco mai avuto il coraggio di chiamarlo con affetto dopo mezzogiorno, in Vaticano, mentre la notizia veniva «don Camillo», anche se in cuor mio l’ho diffusa dalla Sala stampa della Santa Sede. Il Santo Padre desiderato. Scrivere di lui, ora che se ne va, ha anche nominato il cardinale Vallini arciprete della sembrerebbe la cosa più facile da farsi e, papale arcibasilica di San Giovanni in Laterano e gran invece, non lo è affatto: si rischia di cancelliere della pontificia Università Lateranense. fabbricare un articoletto composto di parole Nato a Poli (provincia di Roma e diocesi di Tivoli) il 17 ben assortite, ma poco significative. Perdoni, aprile 1940, illustre canonista, già docente alla pontificia Eminenza, se per scrivere di Lei, uso parole Università Lateranense, il cardinale Vallini è stato da Lei pronunciate in cattedrale per la Messa vescovo ausiliare di Napoli (1989-1999) e vicario di congedo del 21 giugno 2008: «Ogni generale della diocesi partenopea, dove curò tra l’altro la vescovo - ha detto - nel suo tempo e nelle sue preparazione della visita pastorale di Giovanni Paolo II situazioni di vita e di ministero, ha bisogno di (9-11 novembre 1990); è stato quindi alla guida della almeno un poco di fortezza e anch’io ne ho Chiesa suburbicaria di Albano, per cinque anni. Il 27 avuto bisogno, a Reggio Emilia e poi qui a maggio 2004 Giovanni Paolo II lo ha nominato prefetto Roma». Così ha riassunto una delle del Tribunale della Segnatura (incarico nel quale gli caratteristiche del suo ministero di vicario del succede ora monsignor Raymond Leo Burke, finora Papa nella diocesi di Roma, che sotto la sua arcivescovo di Sant Louis), promuovendolo alla dignità guida è diventata, ogni giorno di più, di arcivescovo. Benedetto XVI lo ha creato cardinale nel autentica Chiesa locale, a cui hanno Concistoro del 24 marzo 2006. Ieri pomeriggio, nella guardato le Chiese sorelle dell’Italia, basilica di San Paolo fuori le Mura, la prima uscita dell’Europa e del mondo. Dire degli eventi ufficiale del cardinale Vallini da vicario del Papa per che hanno segnato nel profondo il cammino Roma, in occasione dell’apertura dell’Anno Paolino, per i della diocesi e ne hanno rinvigorito il passo vespri presieduti dal Papa. sarebbe impresa troppo ardua per uno scritto breve come il mio: mi limito a ricordare il Sinodo diocesano, la Missione cittadina, i «Dialoghi in cattedrale», la costruzione delle nuove chiese, la Giornata mondiale della gioventù del 2000, e tanto altro. Il Santo Padre: la gratitudine e l’incoraggiamento Eminenza, in questo tempo lungo, in tante situazioni di vita, Lei ha avuto proprio il dono a «gratitudine» al cardinale Ruini e ha dato impulso in questi anni. Una «sollecitudine di quel «poco di fortezza» indicata e invocata. Dio ricompensi chi si congeda l’«incoraggiamento» al cardinale Vallini. Il per la missione» accompagnata e sostenuta da L’abbiamo sempre vista come il cardinale e sostenga chi subentra LPapa li ha espressi venerdì mattina, in un’«eccellente capacità di riflessione teologica e discreto e semplice, apparentemente fragile, Vaticano, nell’annunciare la nomina del suo filosofica», che ha dato «un esempio nell’impegno capace di esprimere serenità e forza interiore Moltiplichi in tutti nuovo vicario per la diocesi di Roma. Aprendo il di "pensare la fede", in assoluta fedeltà al con un sorriso gentile, che si rivelava come il rendimento di grazie alla suo discorso (testo integrale a pagina 2), ha ricordato Magistero della Chiesa». Al cardinale Vallini, di cui una carezza dell’anima. Grazie per quel come gli ultimi anni del secolo scorso e i primi del ha sottolineato le «provate doti di saggezza e di sorriso discreto e vero. «Il rammarico più sua infinita bontà e conceda nuovo siano stati «un tempo davvero affabilità», il Santo Padre ha rivolto grande - ha detto ancora nell’omelia del 21 sempre a ciascuno la gioia straordinario, tanto più per chi, come noi, ha l’incoraggiamento «ad esprimere in pienezza il suo giugno - riguarda però la mia debolezza e di servire Cristo lavorando avuto in sorte di viverli al fianco di un autentico zelo pastorale» e l’augurio di «un sereno e proficuo mediocrità in quello che è il primo compito di gigante della fede e della missione della Chiesa», ministero». Così ha concluso il Papa, pregando ogni vescovo: la preghiera… Specialmente di umilmente per la sua Chiesa Giovanni Paolo II, con il suo carisma missionario. Dio: «Ricompensi chi si congeda e sostenga chi questa debolezza chiedo perdono e il mio Benedetto XVI ha ripercorso i momenti chiave del subentra. Moltiplichi in tutti il rendimento di primo proposito per il futuro è quello di porvi, ministero episcopale del cardinale Ruini al grazie alla sua infinita bontà e conceda sempre a con la grazia di Dio, in qualche modo servizio di Roma, rendendogli merito soprattutto ciascuno la gioia di servire Cristo lavorando rimedio». È singolare per un vescovo invocare dell’apertura ad «una mentalità missionaria» cui umilmente per la sua Chiesa». la fortezza e poi chiedere perdono per la propria debolezza: Lei lo ha fatto indicando per tutti noi, specialmente per noi preti, la strada da seguire, e l’esempio da vivere. Il «proposito del cardinale» deve diventare il «proposito del prete romano»: pregare di più I saluti dei due porporati perché la fortezza sia espressa nella e dalla forza della preghiera. Ecco come si vivono le «situazioni di vita e di ministero»: non c’è ratitudine ed emozione del tempo di grazia».