Bibliografia Analitica Petrarchesca, 1877-1904, in Continuazione A

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Bibliografia Analitica Petrarchesca, 1877-1904, in Continuazione A H^-^jgpil . fi ijai. Bibliografia analitica PETRARCHESCA 1877-I9Ó4 IN CONTINUAZIONE A QUELLA fJEL FERRÀZZT COMPILATA EMILIO CALVI Fonti Bibliografiche - Opere intorno al Petrarca Edizioni- Autografi e manoscritti petrarcheschi Conferenze # ROMA ERMANNO LOESCHER E Co {Bretschnéider & Regenberg) 1904 Cil Roma 190} - Forzani e C. tipografi del Senato. PREFAZIONE EL 1874 l'Italia - costituita da poco tempo in unità indissolubile, dopo una secolare odissea di politici rivolgimenti - celebrò il quinto j 3 j -ji Centenario della morte di Francesco Petrarca. E solenni riuscirono le ' iff onoranze tributate a quel Grande, che cinquecentotrent' anni prima " r\ aveva osato lanciare il fatidico grido: Che fan qui tante peregrine spade ? ", divinando in un sogno radioso - lo stesso già concepito dall' Alighieri, acca- rezzato poi dal Valentino e dal Machiavelli - l' unità e l' indipendenza d'Italia. Due effetti di somma importanza, ma di natura diversa, produsse quella lieta ricorrenza. In politica si ebbe un notevole ravvicinamento tra l'Italia e la Francia; al magico nome del Petrarca le due sorelle di latin sangue gentile, per opera di uomini insigni, quali Costantino Nigra, A. Conti, U. Peruzzi, Mezières, ecc., si riconciliarono, scordando urti ed attriti, ciascuna di esse intesa soltanto a rivendicare a sé il genio e l' ispirazione di quell' Immortale. « Poiché se l' Italia diede al Petrarca la nascita, la lingua e la tomba, la Francia gì' ispirava il Caii'oniere ed il " lungo sospir della più dolce Musa"»/ 1 ) Nel campo letterario avvenne un fatto di maggiore entità: un risveglio vivissimo negli studi petrarcheschi, il quale si esplicò in letture, in confe- renze e nella pubblicazione di numerose monografie, di articoli, di opere biografiche e critiche, alcune delle quali di non comune valore. Parve allora a più d'uno studioso ottima idea quella di conservar memoria di sì benefico risveglio letterario, che doveva contribuire a mantener desto nel cuore degli Italiani il culto del poeta gentile, e si pensò di raccogliere in forma bibliografica alcune rassegne degli studi petrarcheschi venuti alla luce in quell'epoca. Perciò, come nella prima metà del secolo avevan fatto il Marsand (1819-20 e 1826) e il De Rossetti (1828 e 1834), così, in occasione del V Centenario, pubblicarono parziali bibliografie petrarchesche il Berluc-Pérussis, il De Gubernatis, l'Hortis, il Petzholdt e la rivista II Propugnatore. (1) C. Nigra, Vakhiusa, 1874. iv P e/anione. Il Ferrazzi, che uià nel secondo volume del suo Minutale Dantesco aveva ini- e di edizioni petrarchesche, si accinse allora i una breve rassegna di biografie per primo .xd un lavoro organico e generale di indole bibliografica. Tenendo conto del ricco materiale già esistente e degli scritti apparsi durante il Centenario del 1874, egli pubblicò nell'ultima parte di quel Muntale una copiosa bibliografia analitica petrar- chesca (1877), la quale, benché sminuzzata in più parti, non bene ordinata e non priva di lacune, resta sempre - a mio parere - il lavoro più completo sull'argomento. Però l'opera del Ferrazzi si arresta alla produzione letteraria del 1876, perchè appunto verso la fine di quell'anno o intorno al principili del seguente ebbe termine la stampa della sua Bibliografia. Il meraviglioso sviluppo degli studi petrarcheschi manifestatosi nel 1874, crebbe a dismisura in questi ultimi trentanni e una vera falange di studiosi pubblicarono opere biografiche, critiche, articoli di riviste, opuscoli, intorno alla vita, agli amori, agli studi, alle opere, alla lirica e alle imitazioni di " quel Grande alla cui fama è ". angusto il mondo minatamente l'Italia non possiede ancora una bibliografia che consenta di abbracciare completamente questa ricca suppellettile letteraria e che, presentandoci i vari scritti sistematicamente ordinati, dia pure brevi cenni del loro contenuto. A me parve dunque opera non inutile la compilazione di una Bibliografia atla- ntica petrarchesca, che, prendendo le mosse di là, dove si arresta quella del Ferrazzi, raccolga, insieme a parte di questa C0 la più esatta e completa lista delle edizioni e 3 delle pubblicazioni petrarchesche uscite alla luce fra i due Centenari, quello cioè del 1X74 e l'attuale, che l'Italia si accinge a festeggiare. In altre parole, ho avuto in animo di pubblicare una continuazione alla Bibliografia del Ferrazzi per il periodo dal 1877 a tutto il maggio 1904. Sarebbe stato utile, anzi necessario, compilare anche un catalogo di aggiunte, o, meglio ancora, rifondere il vasto materiale raccolto da quel paziente studioso e da altri in una bibliografìa petrarchesca unica, grandiosa, degna del Poeta. Ma difficoltà insor- montabili - o quasi - si opponevano ad ambedue le imprese: per questa occorrevano fatiche titaniche, tempo illimitato e spese ingenti; per le aggiunte avrei dovuto disporre tutte le schede del Ferrazzi in un ordine unico, alfabetico, cos'i soltanto potendo rilevare a prima vista le eventuali mancanze. Tali ovvie ragioni mi costrinsero a circoscrivere il mio lavoro entro determinati limiti di tempo; però, per presentarlo nel modo più (1) Gli scritti, pubblicati nel triennio 1874-76, essendo già stati indicati in modo abbastanza esatto dal Ferrazzi stesso, mi parve inutile ripeterli nella mia bibliografia. Prefazione. v completo e soddisfacente, studiai con minuziosa accuratezza le fonti della bibliografia petrarchesca, attingendo a tutte quelle di cui mi fu possibile aver notizia. Ne queste facevan davvero difetto: fra le fonti di indole generale, la più ricca -è doloroso per noi Italiani doverlo confessare - mi parve la rivista tedesca del Gròber: Zeitschrift fùr romemische Philologie, preziosa miniera di bibliografia letteraria, la quale, nei suoi annuali Supplementhefte (Bibliographiè), riporta le indicazioni delle opere, degli articoli e delle edizioni, apparse due o tre anni avanti nel campo delle letterature romanze. Anche il Catalogo melodico degli scrini con te nuli nelle pubblicazioni periodiche della Biblioteca della Camera dei Deputati mi riuscì di pratica utilità, come opera di consultazione generale e cosi pure il consimile grandioso Index del Poole. Debbo infine far menzione degli importanti spogli di riviste, che appaiono nei fascicoli del Giornale storico e delle due Rassegne, Bibliografica e Critica della letteratura italiana. Quanto alle fonti di carattere speciale, ricorderò che due studiosi di storia lette- raria seguirono, con diversi criteri e in proporzioni assai meno vaste, la via tracciata essi compilate dal Ferrazzi : il Fiske e lo Chevalier. Ma le bibliografie petrarchesche da si arrestano ambedue al 1882, sono disposte semplicemente per ordine alfabetico d'au- tori e non recano il menomo cenno intorno al contenuto degli scritti indicati. Il Fiske, dotto e ricco signore americano, intese di pubblicare soltanto il Catalogo delle edizioni e delle opere che compongono la splendida biblioteca petrarchesca da lui possieduta in questa in venti anni e più ha raddoppiato oramai la sua suppellettile Firenze ; però letteraria, sicché sarebbe necessario e direi quasi indispensabile un supplemento al Catalogo stesso. Il saggio dello Chevalier è estratto dal suo utilissimo Répertoire des sonrces historiques du moven-àge e reca solamente indicazioni di scritti intorno al Petrarca, con notizie sulle relative recensioni. Per il periodo che va dal 1882 al 1890 non trovai speciali guide bibliografiche, e mi valsi unicamente di quelle fonti generali, cui ho più sopra accennato. Fra esse debbo far qui menzione di un' altra importante rivista, pure tedesca : il Kritischer Jahresberìcht ùber die Fortschritle der romanischen Philologie, diretta dal Volmòller. Questa iniziò nel 1890 la pubblicazione di una ricca bibliografia letteraria, nella quale il Mazzoni (1890) e più tardi il Cesareo (per il sessennio 1891-96) compilarono ampie - se non complete - rassegne critiche di edizioni e di scritti petrarcheschi. Il Capelli, nel Giornale Dantesco, iniziò una buona bibliografia analitico-critica intorno al Petrarca, limitandola però ai soli anni 1898 e 1899; da quest'epoca a tutt'oggi dovetti, per proseguire il mio assunto, spogliare minutamente le riviste sopra citate, nonché il Bollettino delle pnbblìca^ioni italiane. Infine, per i primi cinque mesi del corrente anno, preziosi ragguagli sulle numerosissime pubblicazioni e sulle conferenze petrarchesche vi Prefazione. mi forni Y Eco della Stampa, recente e utilissima istituzione, torse non abbastanza nota ed ap . quanto meriterebbe. Questo - nelle linee generali -è il metodo da me seguito nella compilazione del mio lavoro. Due bibliografìe sul Petrarca sono però dolente di non aver potuto esaminare. \ quella del Salvo Cozzo, annunziata nel Giornale storico della letteratura italiana^ resto allo stato di promessa e tu vero peccato per gli studiosi, perchè nessuno con maggior competenza di lui avrebbe potuto compilarla. L'altra, del Suttina, si limitò sinora ad un fascicolo di saggio, ma dalla traccia del programma apparisce chiaramente un lavoro serio, esatto e poderoso. L'autore intese di raccogliervi tutte le opere a stampa (1485-1904) che intorno al Cantore di Laura possiede la biblioteca Petrarchesca Rossettiana di Trieste. ò) E a me sembra non soltanto un'utile impresa scientifica, ma anche l'espressione di un nobile e delicato sentimento patriottico : classificando con metodo bibliografico gli scritti che illustrano la vita e le opere del Petrarca, l'autore volle, direi quasi, conservare, in quella città italiana, strappata alle sue sorelle d'origine, il soave ricordo di una
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