Teatri Di Transito Inter-Azioni E Ibridazioni Tra Associazioni E Migranti Subsahariani in Marocco
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Dottorato di Ricerca in Scienze della Cooperazione Internazionale "Vittorino Chizzolini" Ciclo XXIV Teatri di transito Inter-azioni e ibridazioni tra associazioni e migranti subsahariani in Marocco Tesi di dottorato di Nausicaa Guerini Tutor Prof.ssa Paola Gandolfi Anno Accademico 2011/2012 Nausicaa GUERINI TEATRI DI TRANSITO Inter-azioni e ibridazioni tra associazioni e migranti subsahariani in Marocco Dottorato di ricerca in Scienze della Cooperazione Internazionale "Vittorino Chizzolini" (Ciclo XXIV) Indice ⧹ Introduzione 1 ⧹ Preliminari al testo 10 1⧹ IL CONTESTO MAROCCHINO: TERRENO PER UNA DE-ECCEZIONALIZZAZIONE DELLE MIGRAZIONI? 17 1.1 Per un'analisi del contesto 19 1.2 Parole di transito e altri nessi 33 1.3 Scenografie reali e teatri relazionali 43 Linee di transito: il nero 55 2⧹ ANALISI POLITICO-ANTROPOLOGICA DELL'ASSOCIARSI 81 2.1 Sulla complessità dell'associarsi nel campo politico marocchino 83 2.2 Giochi di posture e di posizionamenti delle esperienze associative 103 2.3 La retorica dell'emergenza migratoria 133 Linee di transito: i nomi 153 3⧹ NARRAZIONI E COREOGRAFIE DEGLI ATTORI IN GIOCO 193 3.1 Le forme ibride della denuncia 195 3.2 Presenze in scena degli attori associativi 225 3.3 Continuità e discontinuità nelle traiettorie di esistenze 249 ⧹ Conclusioni: ulteriori transiti 275 ⧹ Tracce di transiti 281 ⧹ Bibliografia 289 Nausicaa GUERINI TEATRI DI TRANSITO Inter-azioni e ibridazioni tra associazioni e migranti subsahariani in Marocco Dottorato di ricerca in Scienze della Cooperazione Internazionale "Vittorino Chizzolini" (Ciclo XXIV) Indice ⧹ Introduzione 1 ⧹ Preliminari al testo 10 1⧹ IL CONTESTO MAROCCHINO: TERRENO PER UNA DE-ECCEZIONALIZZAZIONE DELLE MIGRAZIONI? 17 1.1 Per un'analisi del contesto 19 1.2 Parole di transito e altri nessi 33 1.3 Scenografie reali e teatri relazionali 43 Linee di transito: il nero 55 2⧹ ANALISI POLITICO-ANTROPOLOGICA DELL'ASSOCIARSI 81 2.1 Sulla complessità dell'associarsi nel campo politico marocchino 83 2.2 Giochi di posture e di posizionamenti delle esperienze associative 103 2.3 La retorica dell'emergenza migratoria 133 Linee di transito: i nomi 153 3⧹ NARRAZIONI E COREOGRAFIE DEGLI ATTORI IN GIOCO 193 3.1 Le forme ibride della denuncia 195 3.2 Presenze in scena degli attori associativi 225 3.3 Continuità e discontinuità nelle traiettorie di esistenze 249 ⧹ Conclusioni: ulteriori transiti 275 ⧹ Tracce di transiti 281 ⧹ Bibliografia 289 Nausicaa GUERINI TEATRI DI TRANSITO Inter-azioni e ibridazioni tra associazioni e migranti subsahariani in Marocco Dottorato di ricerca in Scienze della Cooperazione Internazionale "Vittorino Chizzolini" (Ciclo XXIV) Indice ⧹ Introduzione 1 ⧹ Preliminari al testo 10 1⧹ IL CONTESTO MAROCCHINO: TERRENO PER UNA DE-ECCEZIONALIZZAZIONE DELLE MIGRAZIONI? 17 1.1 Per un'analisi del contesto 19 1.2 Parole di transito e altri nessi 33 1.3 Scenografie reali e teatri relazionali 43 Linee di transito: il nero 55 2⧹ ANALISI POLITICO-ANTROPOLOGICA DELL'ASSOCIARSI 81 2.1 Sulla complessità dell'associarsi nel campo politico marocchino 83 2.2 Giochi di posture e di posizionamenti delle esperienze associative 103 2.3 La retorica dell'emergenza migratoria 133 Linee di transito: i nomi 153 3⧹ NARRAZIONI E COREOGRAFIE DEGLI ATTORI IN GIOCO 193 3.1 Le forme ibride della denuncia 195 3.2 Presenze in scena degli attori associativi 225 3.3 Continuità e discontinuità nelle traiettorie di esistenze 249 ⧹ Conclusioni: ulteriori transiti 275 ⧹ Tracce di transiti 281 ⧹ Bibliografia 289 A Maiti, nel ricordo della sua ibrida narrazione di voli marabutici Indice ⧹ Introduzione 1 ⧹ Preliminari al testo 10 1⧹ IL CONTESTO MAROCCHINO: TERRENO PER UNA DE-ECCEZIONALIZZAZIONE DELLE MIGRAZIONI? 17 1.1 Per un'analisi del contesto 19 1.2 Parole di transito e altri nessi 33 1.3 Scenografie reali e teatri relazionali 43 Linee di transito: il nero 55 2⧹ ANALISI POLITICO-ANTROPOLOGICA DELL'ASSOCIARSI 81 2.1 Sulla complessità dell'associarsi nel campo politico marocchino 83 2.2 Giochi di posture e di posizionamenti delle esperienze associative 103 2.3 La retorica dell'emergenza migratoria 133 Linee di transito: i nomi 153 3⧹ NARRAZIONI E COREOGRAFIE DEGLI ATTORI IN GIOCO 193 3.1 Le forme ibride della denuncia 195 3.2 Presenze in scena degli attori associativi 225 3.3 Continuità e discontinuità nelle traiettorie di esistenze 249 ⧹ Conclusioni: ulteriori transiti 275 ⧹ Tracce di transiti 281 ⧹ Bibliografia 289 Piango per coloro che mi hanno fatto gustare il sapore del loro affetto e, dopo avermi svegliato, si sono addormentati. Mi hanno invitato ad alzarmi in piedi e, quando mi sono alzato, portando con coraggio il peso del loro affetto, si sono affrettati a sedersi. Uscirò dunque da questo mondo, e del vostro amore sempre vivo, in questo petto, sotto le mie costole scarne, nessuno mai sentirà la presenza. Nella tristezza e in me stesso, ho allacciato lunghe relazioni, che non finiranno mai, a meno che non finisca un giorno l'eternità. Bashar Ibn Burd Ringrazio... tutte le persone incontrate in Marocco, per il loro tempo, per le loro narrazioni, per l'avermi accolta e accompagnata nella comprensione dei teatri di transito anche del mio quotidiano; tutte le persone che mi hanno aspettata e che, ad ogni ritorno, mi hanno nuovamente accolta e accompagnata in ogni transizione. Non posso non ringraziare Stefania Gandolfi e Felice Rizzi i quali, ad ogni tappa del percorso di studi, mi hanno stimolata a continuare e che, in questi anni di dottorato, hanno sopportato il mio modo a volte selvatico e spesso fuggevole di transitare. La mia gratitudine e stima a Paola Gandolfi, per i preziosi consigli e suggerimenti, per il sostegno e le condivisioni di dubbi, di tormenti così come delle curiosità e delle poesie. Per avermi testimoniato e richiamata alla passione e alla tenacia della ricerca come progetto di vita, un grazie ad Alberto Gotti. Per essersi presi cura di me, per aver ascoltato le mie parole e le mie narrazioni, tutte le amiche e amici e, in particolare, Camilla e Gianluca Giabardo, Giulia Nazzaro, Debora Milanesi e Amelia, Pietro Gallini Zitti, Noomen Mannai, Rafique Islam, Marta Ursella, Léa Grammatoupolo, Stoyan Faldijynsky. Per avermi convinta che "Ognuno vive in una prigione, ma in quella prigione ognuno è libero", un grazie di libertà a Mattia. Alla mia famiglia, Maria, Giacomo, Antoine, Arabel e Siria per avermi saputo comprendere anche nei silenzi e dimenticanze e soprattutto, per avermi donato gli occhi attraverso cui guardo e s-guardo. Un grazie speciale, una lacrima a Carmelo Marabello per ogni di-vertimento. Il mondo non è un teatro. Il punto è che difficile spiegarlo. E. Goffmann Transito: Vc. dotta, lat. trānsitu (m), propr. part. pass. del v. transīre 'andare (īre) al di là (trāns)', e nel linguaggio eccl., 'morire', prima come 'passaggio da un luogo all'altro', poi in uso assoluto. Da trānsitu (m) già il lat. ricavò i der. transitīvu (m), transitōriu (m) e transitiōne (m). Che cosa vuol dire transito? Significa andare altrove, īre trāns. Colui che non va al di là, non sperimenta il tra, non si svela nella trans, non si scopre transitorio, forse non si ama nella transizione. La grandezza dell'umano è di essere un ponte e non uno scopo: nell'umano si può amare il fatto che egli sia una transizione e un tramonto. Io amo coloro che non sanno vivere se non tramontando, poiché essi sono una transizione. F. Nietzsche Introduzione "Where you thinking that those were the words, those upright lines? those curves, angles, dots? No, these are not the words, the substantial words are in the ground and sea, They are in the air, they are in you. " Walt Whitman Sono trascorsi cinque anni dal mio primo ritorno dal Marocco. Cinque anni in cui più volte ho transitato tra le sponde del Mediterraneo. Numerose le partenze, i chilometri percorsi e ancor più numerosi i doni che ho portato con me, ad ogni ritorno. Ogni esperienza del viaggio è stata un intreccio di studio e di ricerca così come di transizioni di interessi, di curiosità, di dubbi, di osservazioni, di vita. Attraverso i viaggi, il mio stesso percorso di studi ha preso forma, si è arricchito dei colori, dei profumi e, soprattutto, delle voci, orali e scritte, che ho incontrato e che mi hanno narrato le storie della Storia di questo paese. Percorso di studi che, ad ogni ritorno, si è svelato essere transitorio, come un ponte per altri camminamenti. La prima partenza, nell'estate del 2007, si è data grazie ad uno stage nell'ambito del Master in diritti dell'Uomo ed Etica della Cooperazione Internazionale organizzato dall'Università di Bergamo. Stage attraverso il quale ho potuto iniziare a significare la voce di un incontro: "je suis un amazigh, un homme libre".1 Ho così avuto modo di esperire e di esperirmi per la prima volta nel contesto marocchino, di sperimentare le 1 "Sono un amazigh, un uomo libero." Come una dichiarazione di appartenenza e di distinzione di un caro amico marocchino incontrato a Perpignan, in Francia, nell’anno accademico 2001-2002 e che, impressasi nella mia memoria, mi ha messa in ricerca per capire e cogliere i plurimi significati in essa contenuti. Amazigh (pl. Imazighen): etnonimo che fa riferimento al più comune e conosciuto Berberi. L'origine del nome ha suscitato plurali controversie. Il qualificativo, secondo l'analisi di Gabriel CAMPS, traccia il senso di "libertà" e "nobiltà", equivalente del termine "franco" attraverso cui si fregiavano i Germani che diedero il nome al popolo amazigh. Cf. Gabriel CAMPS, Les berbères. Mémoire et identité (1980), Babel, Paris, 2007 in particolare pp. 99-101; Salem CHAKER, Berberès aujourd’hui. Berberès dans le Maghreb contemporain, L’Harmattan, Paris, 1998. 1 forme di straniamento e di sbigottimento che si danno nell'in-contro con un contesto altro. Il primo ritorno si è configurato come un pretesto2 per un transito verso altri studi e soprattutto per un īre trāns, per spingere lo sguardo e la ricerca in altri luoghi e spazi, interstizi dello stesso contesto.