Anno XLIV N. 1 Gennaio-Marzo 2014 Direzione e redazione New Via A. da Recanate 1 20124 Milano tel. 026771371 fax 0266716194 http://www.odg.mi.it e-mail: [email protected] Ordine dei Giornalisti Poste Italiane Spa Sped. della Lombardia abb. post. DIn: 353/2003 (conv.in L27/2/2004 n.46) art.1 Tabloid (comma 1). Filiale di Milano dei lettori perduti | Il “sistema Audi”: alla ricerca

Alla ricerca dei lettori perduti

■ Inchiesta ■ la legge ■ multimedia ■ storia Il “sistema Audi” Diffamazione, Social, digital I Moschettieri Quanto conta in Appello e mobile: del “Gazzettino il lettore su web risarcimenti giornalisti Rosa” e le guerre carta, tv e radio ridotti del 35% interattivi di carta nel 1859 Ordine giornalisti Lombardia n.1 | 2014 Ordine New Tabloid New Tabloid - Periodico ufficiale del Consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia Sommario Poste Italiane Spa. Sped. Abb. Post. Dl n. N.1 gennaio-marzo 2014 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46) art. 1 (comma 1). Filiale di Milano - Anno XLIV n editoriale N. 1 / Gennaio-Marzo 2014 Corsi di formazione obbligatori un’opportunità da sfruttare 4 di Gabriele Dossena

Direttore responsabile: n INCHIESTA Gabriele Dossena Il “sistema Audi”: quanto conta il lettore 6 Coordinamento redazione: di Maria Comotti e Paolo Pozzi Paolo Pozzi Auditel, il risveglio della “bella addormentata” 16 di Francesco Siliato Hanno collaborato: Antonio Andreini, Ester Castano, Roberta Audiweb si rinnova e suona la sveglia agli editori 20 Bertolini, Maria Comotti, Emilio Galbiati, di Enrico Gasperini Enrico Gasperini, Enzo Magrì, Sabrina Peron, Pino Rea, Ombretta T. Rinieri, Francesco n leggE Siliato Diffamazione, un Appello su tre viene accolto 26 Progetto grafico e impaginazione: di Sabrina Peron ed Emilio Galbiati Maria Luisa Celotti Carta stampata e web, la legge non è uguale per tutti 34 Studio Grafica & Immagine di Ester Castano Crediti fotografici: NewPress, Photos Valeria Abis-Agenzia Photoviews n multimedia Copertina: Elaborazione R. Minoia Social, digital e mobile, giornalisti interattivi 40 I tools di International journalists’ network Direzione, redazione e amministrazione: Italia poco interattiva, ma molto social network 43 Via Antonio da Recanate 1 20124 Milano Tel: 02/67.71.371 - Fax 02/66.71.61.94 Il report di We Are Social Consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia: Pubblicità online: è boom su mobile e social 49 Gabriele Dossena: presidente L’anticipazione del Politecnico di Milano Stefano Gallizzi: vicepresidente Web e device mobili cambiano la radio 54 Rosi Brandi: consigliere segretario di Mindshare Luca Pagni: consigliere tesoriere Franco Abruzzo, Mario Consani, Letizia La Cenerentola dei media ha perso la bussola 59 Gonzales, Massimo Cherubini, Roberto Di di Ombretta T. Rinieri Sanzo: consiglieri Collegio dei revisori dei conti: In libreria: il Rinascimento della radio 60 Angela Battaglia, Vito Lops, Paolo Zucca di Antonio Andreini Direttore OgL: Elisabetta Graziani Glocal, tutte le strade portano a Varese 64 di Roberta Bertolini Registrazione n. 213 del 26-05-1970 Carta e online: così l’Europa si fa glocal 67 presso il Tribunale di Milano. Le sintesi di Luis Izquierdo e Jon Kingsbury Testata iscritta al n. 6197 del Registro degli Operatori della Comunicazione (Roc) n Tiratura: 25.000 copie osservatorio sull’estero Chiuso in redazione il 17 marzo 2014 Giornalismo online veloce e credibile? 70 Stampa: Italgrafica srl a cura di Pino Rea (Lsdi) Via Verbano 146 - 28100 Novara Veveri n Storia del giornalismo I Moschettieri del “Gazzettino Rosa” 72 Concessionaria di pubblicità: di Enzo Magrì Imagina srl Corso di Porta Romana 128 - 20122 Milano E.mail: [email protected] n LA VOCE DEI LETTORI Tel: 02/58320509 - Fax: 02/58319824 I vizietti della stampa e i Giuristi per la vita 81

NewTabloid 1 / 2014 3 L’editoriale | di gabriele dossena*

E’ Una delle novità della Riforma dell’ordine Corsi di formazione obbligatori un’opportunità da sfruttare

are colleghe e cari colleghi, prima di illustrarvi il contenuto di questo nuovo Cnumero di New Tabloid voglio tenervi informati sull’attività che stiamo facendo all’Ordine regionale. Come forse avrete notato consultando il nostro sito www.odg. mi.it stiamo effettuando un tour nelle province lombarde per spiegare le novità della Riforma dell’Ordine, la Legge 137/2012: i corsi di formazione obbligatori per tutti gli iscritti a partire dal 2014 e l’istituzione dei nuovi Consigli di disciplina tarritoriali. E’ in particolare sui corsi Tutti i giornalisti in attività devono di formazione, comunque, che c’è urgenza di ora confrontarsi con l’aggiornamento chiarire che la nuova incombenza è obbligo di legge imposto dal Parlamento che ha approvato professionale (20 crediti l’anno, due anni fa la Riforma Severino. 60 nel triennio). Un’occasione per la Al di là della obbligatorietà, mi preme esortare nostra crescita professionale però i colleghi a cogliere l’aspetto positivo e propositivo della Riforma, a sfruttare e per migliorare la qualità dei giornali. cioè i corsi di formazione come una buona Ancora una volta a garanzia dei lettori opportunità di aggiornarsi su temi che devono essere nel nostro Dna e dovrebbero accompagnare il nostro lavoro quotidiano: la deontologia soprattutto. Tutti, nessuno escluso, contrattualizzati o freelance. O meglio: tutti i giornalisti in attività (compreso i pensionati che non hanno accantonato la penna o il computer e continuano a collaborare con giornali o siti online). I corsi di formazione obbligatori possono e devono diventare un’occasione per far crescere la nostra professionalità e per garantire migliore qualità ai giornali e quindi agli stessi lettori. Ho intenzione di andare dovunque ci siano i nostri iscritti non

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solo per spiegare come ci e Paolo Pozzi sul “sistema stiamo organizzando per Per frequentare Audi”, in pratica sugli garantire la fattibilità dei corsi strumenti di certificazione di formazione. Per questo i corsi di formazione dei lettori, dei telespettatori, motivo abbiamo iniziato un radioascoltatori o utenti del tour anche nella province è necessaria la Posta web. Sistemi di rilevazione lombarde e incontri nelle elettronica certificata che servono agli editori e agli redazioni, per illustrare le inserzionisti pubblicitari ma modalità organizzative dei anche agli stessi giornalisti corsi di formazione. Faccio solo presente per conoscere le tendenze del mercato e che, oggi, siamo però ancora nella fase per sapere come stanno cambiando gli usi e preparatoria. L’Ordine della Lombardia ha costumi sull’utilizzo dei media. affidato la delega alla formazione alla collega Una corposa sezione del giornale è ancora Letizia Gonzales che durante il periodo della dedicata al tema della diffamazione con sua presidenza aveva già avviato con successo una nuova ricerca (a pag. 26) degli avvocati i corsi di formazione per i freelance. Abbiamo Emilio Galbiati e Sabrina Peron sugli esiti così raccolto la disponibilità delle Università delle sentenze civili della Corte d’Appello milanesi (Statale, Bocconi, Cattolica, Iulm) nel biennio 2011-2012. Da questo studio (in ma anche di altri quotati enti di formazione e esclusiva commissionato dall’Ordine della abbiamo inviato concrete e articolate proposte Lombardia) si scopre che quando si ricorre all’Ordine nazionale che ha il compito di stilare in Appello per cause civili, il risarcimento dei un elenco di “enti accreditati”. Appena avremo danni non patrimoniali si riduce del 35%, il benestare formale dell’Ordine nazionale insomma mediamente viene ridotta l’entità potremo far partire, anche in Lombardia, i della condanna, e che nel 14% dei casi la corsi di formazione. i nostri iscritti possono sentenza viene totalmente ribaltata. Così è comunque trovare sul nostro sito www.odg. successo, per esempio, al collega Claudio mi.it l’elenco dei corsi di formazione che Del Frate, condannato in primo grado a un possono scegliere. Sono 20 i crediti formativi risarcimento pesantissimo di 120mila euro che il singolo giornalista dovrà acquisire ogni (oltre a 1 anno e quattro mesi di reclusione) anno, ovvero 60 nel prossimo triennio. Un’altra e poi assolto, in Appello, perché il fatto non formalità, però, devo ricordare: per potersi costituisce reato. Ne parliamo in un articolo iscrivere ai corsi è necessario essere dotati di Ester Castano che illustra anche altri casi di Pec (Posta elettronica certificata), anche di controverse sentenze sulla diffamazione questa obbligatoria, per legge dal 2009, per online, come quella a carico di Paola tutti gli iscritti a un Albo professionale. Anche Bacchiddu, sotto processo penale (archiviato in questo caso, per agevolare al massimo i l’omesso controllo del direttore) perché colleghi, abbiamo stipulato un accordo con la il giudice non ha riconosciuto alla testata società Artema, che prevede la possibilità (per web l’applicazione stessa della legge sulla i nostri iscritti) di avere la Pec superscontata stampa relativa invece alla carta stampata. a 3,90 euro: basta consultare il sito www. Quasi tutta la seconda parte del giornale è giornalistilombardia.it e seguire le istruzioni. dedicata al “nuovo web”, con studi, ricerche Veniamo ora ai contenuti di questo numero e approfondimenti in particolare su digital, di New Tabloid, che apre con l’inchiesta di mobile e social network. Buona lettura. copertina (da pag. 6 a pag. 23) di Maria Comotti * Presidente Ordine Giornalisti Lombardia

NewTabloid 1 / 2014 5 Inchiesta sul lavoro autonomo | di MARIA COMOTTI E PAOLO POZZI Il “sistema Audi” quanto conta il lettore il digitale cresce per pochi e non salva i bilanci

Al minimo storico le vendite dei quotidiani: sotto i 4 milioni di copie, come negli Anni Sessanta. E il boom delle edizioni digitali non compensa i ricavi dei giornali su carta. Il risveglio della tv e il riscatto di Audiweb. Il caso Audiradio che dopo 23 anni di vita non c’è più. Quanto contano e a cosa servono i sistemi di rilevazione degli utenti dei mass media

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ai caduti così in basso! Le ven- Ads (Accertamenti diffusione stampa) dite dei quotidiani, nel 2013, sono scese sotto la soglia dei E’ la società che certifica i dati di tiratura, dif- 4 milioni, praticamente siamo fusioni, rese, omaggi e quant’altro dei gior- tornati agli Anni Sessanta. nali. E’ la più antica e storica tra le società di Si contano i lettori, si contano certificazione dati, fondata nel 1975 da Fieg Mgli abbonati e quelli che comprano i giornali in (Federazione editori) e Upa (Utenti pubblicità edicola, si contano gli utenti unici del web e si associati, in pratica le aziende che investono in contano i telespettatori o i radioascoltatori, si pubblicità) insieme a due società pubblicitarie conta anche chi guarda le affissioni sui tabelloni (Fip e Federpro). Ed è anche la più sicura tra le stradali o chi guarda i videogiornali nelle stazio- rilevazioni, soprattutto se confrontata con Au- ni della metropolitana, si conta chi va al cinema diradio e Auditel, perché viene effettuata anche e chi è un fedelissimo di tablet e smartphone. con ispettori e società di revisione sia interni E’ il cosiddetto “sistema Audi”, in Ita- (scelti cioè da ciascun editore) sia esterni (scelti lia, deputato a pianificare gli spazi e gli da Ads) presso distributori e rivenditori. Non investimenti pubblicitari sui vari media. tutti gli editori accettano di farsi certificare da La quantità di lettori dei giornali, di radioascol- Ads, che garantisce, comunque, una copertura tatori, telespettatori o utenti web la si conosce di oltre l’80% delle testate, tra quotidiani, set- dai dati che vengono periodicamente diffusi timanali e mensili. Per dare un’idea, nel primo da queste società di rilevazione, sottoposte anno di attività, quasi 40 anni fa, Ads certificava alla vigilanza pubblica, in particolare all’indi- 21 testate quotidiane, oggi ne certifica 64. Nel rizzo e alle scelte di AgCom, l’Agenzia per le 2008 nel board di gestione di Ads entrano an- comunicazioni che fa capo al Ministero delle che Assocomunicazione, Unicom (le aziende Comunicazioni. della comunicazione) e Fcp (la Federazione

quotidiani: un anno di vendite digitali

500000

400000

300000

200000 228.837 247.167 270.371 285.887 293.918 297.058 321.607 341.543 376.289 394.627 410.401 445.528 468.456 100000 Aprile Aprile Luglio Luglio Marzo Marzo Agosto Giugno Giugno Maggio Maggio 0 Ottobre Febbraio Dicembre Novembre Settembre Gennaio 2013 Gennaio 2014

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delle concessionarie di pubblicità) che affian- mese per mese. Dall’aprile 2012 - singolare a cano Fieg e Upa, completando così il quadro dirsi - dopo una media in calo pressoché co- del mercato interessato all’utilizzo dei dati. La stante di diffusioni da quasi tre anni, le tabelle pubblicazione dei dati Ads si è sempre basata Ads pubblicate con il nuovo calcolo mensile sul calcolo della media mobile degli ultimi 12 presentano, per un po’ di tempo, segni positivi. mesi, anche se gli editori iscritti hanno sempre Ma la vera novità di Ads - accolta benevol- avuto a disposizione anche i dati mese per mente dal mercato - è che dal gennaio 2013 mese, non resi disponibili, però, al pubblico. certifica anche le edizioni digitali dei giornali. Nel biennio 2010/2011 anche Ads viene messa sotto pressione per l’evidente calo diffusionale. Le edizioni digitali E anche gli editori si rendono conto che a nulla valgono i trucchetti per gonfiare le diffusioni. Dal gennaio 2013 Ads ha iniziato a rilevare Tante testate, infatti, nel momento di massi- anche le vendite delle edizioni digitali dei mo calo delle vendite sono solite usare l’arma giornali. Il dato più evidente che si ricava dal degli omaggi o la classica opzione (consentita primo anno di rilevazione delle edizioni digitali dal regolamento Ads) delle vendite in blocco dei quotidiani è che solo i primi tre in classi- (quelle cioè distribuite negli alberghi o sugli fica stanno beneficiando del boom di questa aerei come una sorta di freepress o a prezzo nuova tipologia di vendita. Il Sole 24 Ore, in stracciato) che fa aumentare il dato diffusio- un solo anno, ha superato quota 150mila co- nale, ma non fa salire le vendite reali. Così pie (158.282 per l’esattezza a gennaio 2014, dall’aprile 2012 Ads cambia linea e non pub- con il ragguardevole incremento del 243% blica più la media mobile dell’anno, ma i dati rispetto a gennaio 2013) mentre il Corriere

le diffusioni dei quotidiani medie giornaliere 1980/2013

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3500000 5.341.970 5.368.815 5.409.975 5.580.394 5.860.691 6.068.407 6.365.661 6.618.481 6.721.098 6.765.715 6.808.501 6.505.426 6.525.529 6.358.997 6.208.188 5.976.847 5.881.3 50 5.869.602 5.881.421 5.913.514 6.073.158 6.017.564 5.830.523 5.710.860 5.617.620 5.466.271 5.569.037 5.399.904 5.141.553 4.786.957 4.583.575 4.272.562 3.990.573 3.897.923

3000000 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

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della Sera (97.631 copie, +114%) e Repub- dell’edizione cartacea come le gallerie fotogra- blica (57.903 copie, + 26%), rispettivamente fiche, i filmati, i podcast. Le informazioni sui secondo e terzo, sono nella fascia compre- dati relativi alle edizioni digitali vengono poi sa tra le 50 e le 100mila copie (vedi tabella a integrate con quelle delle edizioni cartacee e pag. 11) mentre altre due testate (Italia Oggi comunicate mese per mese. L’edizione digitale e Gazzetta dello Sport) sono sopra le 20mila è costituita dall’edizione “replica”, dalle funzio- copie di vendita digitale. Non più di 5 quoti- nalità e dai contenuti aggiuntivi ed è accertata diani, quindi, hanno avuto risultati significa- nel suo complesso come unità inscindibile. tivi sulle edizioni digitali rispetto al cartaceo. Nessun contenuto redazionale o pubblicitario L’edizione digitale – dice testualmente il re- presente nell’edizione cartacea può essere golamento approvato dal Consiglio d’Ammi- omesso o variato nell’edizione digitale, mentre nistrazione di Ads – è una replica esatta e non è consentita l’introduzione di posizioni pubbli- riformattata dell’edizione cartacea in tutte le citarie specifiche del mezzo. sue pagine, pubblicità inclusa, fruibile su di- I dati di vendita relativi alle edizioni digitali so- versi dispositivi digitali e distribuita elettronica- no suddivisi in: vendite copie digitali, vendite mente come unità inscindibile ed esclusiva (la multiple e vendite abbinate. Nella certificazione cosiddetta “copia replica”). L’edizione digitale viene così conteggiato il totale vendite (carta- utilizza le funzionalità tecnologiche proprie del cea + digitale, che comprende il totale cartaceo mezzo, come ad esempio lo sfoglio, l’indiciz- pagato, le copie digitali vendute e le vendite zazione dei contenuti, l’ingrandimento dei testi multiple), totale diffusione (diffusione cartacea e delle immagini, i link rivolti all’esterno, e può + diffusione digitale). Ma attenzione: le copie fruire di contenuti multimediali correlati a quelli digitali certificabili devono avere un prezzo cor-

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3500000 5.341.970 5.368.815 5.409.975 5.580.394 5.860.691 6.068.407 6.365.661 6.618.481 6.721.098 6.765.715 6.808.501 6.505.426 6.525.529 6.358.997 6.208.188 5.976.847 5.881.3 50 5.869.602 5.881.421 5.913.514 6.073.158 6.017.564 5.830.523 5.710.860 5.617.620 5.466.271 5.569.037 5.399.904 5.141.553 4.786.957 4.583.575 4.272.562 3.990.573 3.897.923

30000001980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

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quotidiani su carta risposto dall’acquirente non inferiore al 30% del prezzo di vendita dell’edizione cartacea, diffusioni e vendite pagate mentre per l’abbinamento copia cartacea e Testata Diffusione Totale copia digitale dello stesso prodotto, il prezzo media pagata reale minimo totale corrisposto non può essere infe- riore al 50% del prezzo di vendita dell’edizione Corriere della Sera 358.617 333.501 cartacea. E proprio qui sta la differenza: le La Repubblica 323.469 295.921 La Stampa 214.083 208.961 copie digitali costano molto meno dell’edizione Gazzetta dello Sport 205.795 186.036 cartacea e quindi ogni copia non porta agli edi- Il Sole 24 Ore 194.575 190.822 tori gli stessi benefici della vendita delle copie Il Messaggero 136.738 133.628 cartacee. Stesse proporzioni di ricavi, invece, Resto del Carlino 122.817 120.724 per ogni singola copia digitale e/o cartacea. Corriere dello Sport 113.210 111.056 Per ogni copia di giornale venduto in edicola, Avvenire 110.142 108.551 infatti, il 19% viene incassato dall’edicolan- Il Giornale 104.714 102.968 te, il 20% dal distributore e il rimanente 60% La Nazione 97.718 95.997 dall’editore. Per le copie digitali il 40% viene Libero 73.356 71.063 trattenuto direttamente da Apple Store, Google Il Gazzettino 66.018 64.056 Play, Amazon Store o Windows 8. Tuttosport 61.736 60.576 Italia Oggi 61.578 52.938 Con il risultato, comunque, che costando l’edi- Il Secolo XIX 56.222 54.118 zione digitale molto meno rispetto a quella Il Tirreno 55.316 54.140 cartacea, i ricavi digitali non solo non coprono Il Giorno 50.452 48.647 i numeri di venduto del cartaceo ma la singola Il Mattino 49.517 48.164 copia digitale venduta costituisce - di fatto L’Unione Sarda 47.748 46.744 - mediamente meno della metà dell’introito Il Fatto Quotidiano 47.613 47.253 rispetto alla copia cartacea venduta. I dati di Dolomiten 46.755 45.757 bilancio del gruppo editoriale del primo quo- Messaggero Veneto 44.524 43.948 tidiano, in Italia, per vendite digitali, il Sole 24 L’Eco di Bergamo 43.134 42.113 Ore, segnalano che a settembre 2013 (ultimo La Nuova Sardegna 42.383 41.845 dato disponibile) il digitale ha fruttato comples- L’Arena di Verona 39.668 38.476 Il Tempo 36.911 36.009 sivamente all’azienda (quotidiano, periodici, L’Unità 36.862 36.386 tax&legal e pub- Il Giornale di Sicilia 35.536 33.601 blicità) 102,5 mi- Gazzetta di Parma 35.450 32.984 lioni di euro, pari al Giornale di Brescia 34.663 33.722 36,9% del totale. Giornale di Vicenza 34.432 33.535 Nel caso di Rcs/ Gazzetta del Sud 33.508 32.237 Il Corriere del- La Provincia di Como 31.534 29.901 la Sera, invece, i Il Piccolo 30.251 28.215 ricavi da attività Gazzetta Mezzogiorno 28.193 26.635 digitali sono pari La Sicilia 27.258 24.378 all’11% dei ricavi Gazzetta di Mantova 25.005 24.625 Libertà 24.914 24.378 complessivi, pur arrivando, in valori Fonte: Ads dicembre 2013. Nella prima colonna le diffusioni medie, nella seconda colonna la totale pagata reale (edicola, assoluti, a 147 mi- abbonamenti e altre vendite) lioni di euro.

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Audipress. E’ la società che rileva il numero di lettori dei singoli giornali e non le diffusioni e le quotidiani: le vendite vendite. Un giornale infatti, senza essere acqui- delle edizioni digitali stato, può essere letto al bar, nello studio di un medico o in qualsiasi altro luogo. Solitamente Testata Gennaio 2014 si calcola che ogni quotidiano acquistato vie- ne letto, in media, da tre o quattro persone. Il Il Sole 24 Ore 158.282 record di lettura è della Gazzetta dello Sport: Corriere della Sera 97.631 ogni copia acquistata della “Rosea” infatti vie- La Repubblica 57.903 ne letta da quasi 18 persone. Il conto è presto Italia Oggi 27.663 Gazzetta dello Sport Lunedì 20.881 fatto: la Gazzetta dello Sport diffonde 205mila Gazzetta dello Sport 20.678 copie ma, secondo Audipress viene letta da 3 Il Fatto Quotidiano 12.610 milioni e 678mila persone. Una banale divisio- La Stampa 8.207 ne (numero dei lettori diviso numero di copie L’Unione Sarda 7.874 diffuse) dà, appunto, 17,9 per la precisione. Il Messaggero 5.562 Repubblica viene letta da 8,7 persone e Cor- Il Gazzettino 5.095 riere da 7,5 persone. Nata nel 1992, Audipress Avvenire 2.914 viene effettuata con due cicli d’indagine (in Il Mattino 2.520 primavera e in autunno) e si basa su un cam- Il Giornale 2.265 pione di 40mila intervistati dai 14 anni in su. L’Unità 2.255 QN-Il Resto del Carlino 1.825 Il Manifesto 1.669 Auditel. E’ il mezzo di rilevazione che, in pas- Giornale di Brescia 1.650 sato, ha subìto più contestazioni di altri. Nata L’Adige 1.584 il 3 luglio 1984, divulga i suoi primi dati il 7 Il Tirreno 1.526 dicembre 1986. Auditel era stata sanzionata, Messaggero Veneto 1.434 in passato, perché calcolava nel proprio “totale QN-La Nazione 1.398 popolazione” anche chi non possedeva un Il Secolo XIX 1.372 televisore. Quando c’era ancora l’analogico Il Piccolo 1.369 bastava conoscere la frequenza di trasmis- Corriere dello Sport Lunedì 1.325 sione nelle diverse aree e lo strumento di ri- Corriere dello Sport 1.268 levazione collegato all’apparecchio televisivo Alto Adige/Trentino 1.217 ne registrava l’accensione e la frequenza sul La Nuova Sardegna 1.198 Libero 1.179 quale era sintonizzato. Ora, con il digitale il L’Arena di Verona 1.146 sistema di rilevazione è diventato più com- Tuttosport Lunedì 1.020 plesso, e la società di rilevazione, la Nielsen Giornale di Vicenza 950 Television Audience Measurements, necessita L’Eco di Bergamo 938 di almeno tre fonti di dati: i meter familiari, le Tuttosport 929 centrali territoriali di registrazione e le unità di Gazzetta del Sud 869 controllo. E in ogni caso, con adeguati siste- Dolomiten 818 mi tecnici, Auditel è oggi in grado di rilevare Gazzetta di Mantova 725 anche Sky (da sempre anima critica di Auditel) Il Mattino di Padova 656 tramite un collegamento alla parte seriale dei Libertà di Piacenza 625 decoder o il consumo televisivo da computer. Fonte: Ads gennaio 2014 (copie vendute + copie multiple + Il sistema Auditel, in ogni caso, è tecnicamente copie abbinate).

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Audipress: i giornali più letti Quotidiani Lettori Settimanali Lettori Mensili Lettori Gazzetta dello Sport 3.685 Sorrisi e Canzoni Tv 3.387 Focus 5.460 Repubblica 2.848 Chi 2.929 Quattroruote 3.285 Corriere della Sera 2.540 Oggi 2.531 Al Volante 1.945 Corriere dello Sport 1.598 Settimanale Di Più 2.431 Cose di casa 1.338 La Stampa 1.427 Dipiù Tv 2.127 Starbene 1.302 QN Il Resto del Carlino 1.337 Gente 2.108 National Geographic 1.277 Il Messaggero 1.163 Donna Moderna 2.007 Cucina Moderna 1.189 Metro 1.096 L’Espresso 1.971 In Sella 1.113 Leggo 958 Famiglia Cristiana 1.919 Messaggero di S. Antonio 1.081 Il Sole 24 Ore 951 Panorama 1.655 Glamour 931 Tuttosport 917 Vanity Fair 1.254 La Cucina Italiana 802 Il Mattino 815 Topolino 1.082 Vogue Italia 791 QN La Nazione 805 Visto 999 Cucinare Bene 779 Gazzetta del Mezzogiorno 661 Guida Tv 833 Amica 768 Il Gazzettino 568 Telepiù 799 Bell’Italia 729 Il Tirreno 545 Grazia 764 Sale & Pepe 699 Il Giornale 525 Intimità 744 Silhouette Donna 587 Il Fatto Quotidiano 484 Diva e Donna 724 Cosmopolitan 586 La Sicilia 435 Viversani & Belli 701 Elle 563 Secolo XIX 422 Novella 2000 629 Gente Motori 558

L’elaborazione Audipress 2013/III (Quotidiani: 2 aprile-7 luglio 2013 e 16 settembre-15 dicembre 2013. Periodici: 7 gennaio-24 marzo 2013, 2 aprile-7 luglio 2013 e 16 settembre-15 dicembre 2013). Dati espressi in migliaia

descritto più in dettaglio, a pag. 16, dall’articolo siti risultavano avere dati con picchi improvvisi di Francesco Siliato, ricercatore di Sociologia in forte crescita. Alcuni brand infatti - anche della comunicazione al Politecnico di Milano di siti d’informazione di quotidiani nazionali - e Partner dello Studio Frasi. conteggiavano nel totale dei dati anche le visite ai siti esterni aggregati (ad esempio i giochi) Audiweb. Fornisce i dati quantitativi e quali- e non direttamente dovuti alle visite effettive tativi sulla fruizione dei siti e dei portali web. dei siti d’informazione. Un tema, questo, che Presidente è Enrico Gasperini (a pag. 20 la è stato fonte di polemiche fra gli addetti ai la- sintesi del suo intervento raccolto durante Glo- vori negli ultimi due anni, visto che aggregava cal News 2013), ex fondatore di Inferentia (poi sotto un’unica voce le audience provenienti a Fullsix) e di Assointeractive, associazione da siti esterni che nulla avevano a che fare delle agenzie Internet ed ex presidente del con i contenuti d’informazione dei siti web. settore digitale di Assocomunicazione. Anche C’è da riconoscere però che da gennaio 2014 nel caso di Audiweb non sono mancate le cri- i dati sono un po’ più trasparenti. Lo scorso tiche e le polemiche, soprattutto all’inizio. In 21 gennaio, infatti, il Consiglio d’amministra- particolare quando ci si è accorti che alcuni zione di Audiweb ha approvato un nuovo re-

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golamento sull’aggregazione delle audience online. Da quest’anno vengono, infatti, distinte Editoria: la filiera della carta le audience organiche da quelle aggregate o e della stampa in cifre non organiche derivanti da cessione di traffico (in gergo Tal, acronimo di Traffic Assignment 2007 2013 Letter) ai singoli editori. Sempre da gennaio Fatturato (in miliardi) 42,62 31,46 2014 è scattata l’importante novità del “total Export (in miliardi) 8,74 9,07 digital audience”, riguardante cioè la rileva- Occupazione diretta 251.468 210.426 zione del traffico derivante dagli accessi da Occupazione indotta 518mila pc, smartphone e tablet. Con questo nuovo Occupazione totale 728mila sistema è ora possibile pianificare campagne sapendo quanto e qual è l’audience da at- Fonte Fieg: la filiera comprende Fieg (editori giornali), Anes (periodici tecnici specializzati), Aie (libri), Asig tribuire alla navigazione solo da pc oppure (stampatori), Assocarta (industrie carta), Acimga (macchine solo da smartphone o solo da tablet oppure per grafica, carta e affini), Argi (distributori), Assografici ancora quanta sovrapposizione c’è tra pc e (industrie grafiche) smartphone e tablet insieme. In questa tabella è visibile il raffronto tra il 2013 e il 2007, anno precedente alla crisi: il Audiradio. Il mezzo più tormentato della storia fatturato della filiera è calato di 11,6 miliardi e rispetto alle rilevazioni d’ascolto è certamente l’occupazione diretta ha perso 41.042 unità la radio. Dopo innumerevoli e periodiche pole- miche sulla bontà delle metodologie adottate e sulla veridicità dei dati diffusi, nel luglio 2011, dopo 23 anni di vita, la srl Audiradio viene clusi nel campione, con una cadenza trime- chiusa con un’assemblea straordinaria che ne strale anziché bimestrale. Il nuovo sistema, affida la liquidazione al Tribunale di Milano. A caldeggiato da Rai, azionista di maggioranza questo epilogo si è arrivati dopo una situazione di Audiradio, e dalle emittenti dei gruppi edito- di stallo di oltre un anno e mezzo. Nel 2010, in riali L’Espresso (Radio DeeJay, Radio Capital, cerca di una maggiore affidabilità, Audiradio M2o) e Mondadori (Radio 101) aveva prodot- aveva modificato il proprio sistema di rileva- to risultati molto diversi rispetto al passato, zione e registrazione dei dati, affiancando al aspramente criticati da Rtl, Rds, Finelco (Radio “Panel CATI” (in assenza di una tecnologia ad 105, Radio Montecarlo e Virgin Radio), fian- hoc, il meter più volte invocato dagli investitori, cheggiati da Kiss Kiss e Radio Italia, che pre- i compilatori dell’indagine telefonavano a un mevano per un ritorno al metodo tradizionale. campione di perso- In sostanza, a fronte di palinsesti praticamente ne cui chiedevano invariati rispetto alle precedenti rilevazioni, a Pc, smartphone, quali programmi non convincere erano i dati di ascolto della avessero ascoltato radio nel giorno medio, con crescite giudica- tablet non sono più nei giorni preceden- te eccessive per i canali Rai, DeeJay, R101 ti e in quali orari) il e con altrettanto eccessivi cali, come quello un mistero: un salto “Panel Diari”, che attribuito a Rds. Un punto debole del nuovo prevedeva la compi- sistema, ammesso dallo stesso direttore ge- di qualità per le lazione manuale dei nerale di Audiradio Pietro Varvello, sarebbe dati di sondaggio da stato individuato nella scorretta composizione rilevazioni sul web parte degli utenti in- del campione statistico (caratterizzato da uno

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Fatturato della filiera dell’editoria

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Quotidiani 3.859 3.515 3.096 2.893 2.832 2.552 2.300 Periodici non specializzati 5.069 4.313 3.422 3.424 3.281 2.712 2.250 Periodici specializzati 1.240 1.190 1.000 920 880 750 675

Fonte: Fieg. Dati espressi in milioni di euro e comprensivi della pubblicità. Raffronto tra il 2013 e il 2007, anno pre-crisi

Occupazione nell’editoria

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Quotidiani 13.726 13.375 12.939 12.303 11.849 11.176 10.525 Periodici non specializzati* 3.337 3.280 3.288 2.891 2.912 2.872 2.698 Periodici specializzati 6.800 6.460 5.260 4.470 4.190 3.770 3.390

Fonte: Fieg. * solo giornalisti senza poligrafici. Raffronto tra il 2013 e il 2007, anno pre-crisi spostamento dell’età media, ovvero un invec- diffuso i primi dati a giugno 2012, ha incassato chiamento dell’ascoltatore e da un aumento l’ok di tutte le principali radio nazionali fatta del volume di target femminile rispetto al panel eccezione per quelle Rai, Mondadori e Gruppo Cati) che avrebbe falsato i risultati dell’indagi- 24 Ore, interessate invece alla sperimentazione ne. In attesa di una revisione del sistema, Au- Ipsos, lanciata in Italia a gennaio 2012. Le due diradio aveva annunciato l’annullamento delle ricerche prevedono diverse metodologie di rile- rilevazioni del 2010, rinunciando poi a fornire i vazione. Gfk Eurisko propone un’indagine CATI dati anche per il 2011, nonostante la richiesta da 120.000 casi più un panel di 12.000 soggetti di Rtl, Rds e Gruppo Finelco di rendere pubblici monitorati per 98 giorni, dotati di meter e di almeno i dati del Panel CATI. Si è venuta così questionario elettronico in grado di qualificare a creare una situazione paradossale che ha ascolti - frequenze, modalità, piattaforme - e lasciato nel limbo per troppo tempo direttori ascoltatori. Ipsos invece ha portato anche in editoriali e investitori pubblicitari, privi di qual- Italia il sistema, già in fase di sperimentazione siasi tipo di riscontro da parte del pubblico, in Uk, basato su un software che viene instal- situazione che non si è ricomposta nel tempo, lato negli smartphone del pubblico, in grado tanto da provocare all’interno del cda di Audi- di captare un segnale del tutto impercettibile radio la spaccatura che ha portato alla liqui- e che, tramite una tecnica di encoding pro- dazione della società. Non meno tempestoso prietaria, viene inserito nel normale flusso di il post Audiradio: in assenza di una trasmissione delle radio. Pur con ricerca ufficiale, i principali player differenze che ogni istituto cerca hanno proposto autonomamente al di presentare come punti di forza, mercato dei sistemi di rilevazione. entrambe le proposte prevedono A fronteggiarsi sul fronte delle au- dei meter passivi, dando per as- dience radiofoniche sono Gfk Euri- sodata la necessità di prescindere sko, con RadioMonitor, e Ipsos con il più possibile dal fattore umano Mediacell. La prima sigla, che ha nelle rilevazioni.

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Dal 2007 (anno precedente alla crisi) al 2013 il fatturato dei quotidiani (pubblicità compresa), in Italia, è precipitato da 3 miliardi e 859 milioni a 2 miliardi e 300 milioni: - 40% in sei anni

Audimovie. Qualche battuta d’arresto è stata che rileva la audience della pubblicità esterna accusata anche Audimovie, società nata nel per mezzo del gps (in collaborazione con Gfk 2005 su iniziativa di Sipra e di Opus Proclama Eurisko) oltre a svolgere l’attività di controllo e che offre al mercato una ricerca continuativa certificazione della corretta esposizione delle sul profilo socio demografico degli spettatori campagne di affissione. (realizzata in collaborazione con Gfk Eurisko) La società, presieduta da Giovanna Maggio- e un’indagine quantitativa mensile sul numero ni, nel 2011 ha cambiato nome per diventare di biglietti venduti per schermo cinematogra- AudiOutdoor, denominazione che prende atto fico, in collaborazione con Cinetel. In questo dell’evoluzione del mercato e contestualmen- caso il nodo del problema è stato quello dei te dell’ampliamento delle tipologie di impianti costi della ricerca, quando nel 2011 è venuto misurate, prendendo in esame in un primo meno l’apporto, causa chiusura, della socie- momento i poster, cui si sono affiancati nel tà Opus Proclama, con successiva disdetta tempo l’arredo urbano e speciale, fino a com- cautelativa del contratto di fornitura da parte prendere i medi e i grandi formati. Anche la co- dei soci Sipra e MovieMedia e di International pertura delle rilevazioni è stata via via ampliata: Cinema Media Uci. Qualche Consiglio di am- dallo scorso 23 dicembre sono state infatti ministrazione movimentato e senza apparenti aggiunte 42 nuove città, raggiungendo così vie d’uscita, aveva fatto paventare, nei primi gran parte della popolazione italiana. Non solo. mesi del 2013, la inevitabile archiviazione di AudiOutdoor ha anche deciso di estendere la questa struttura, salvata alla fine dalla volontà rilevazione dell’audience a tutti i mezzi che delle concessionarie di poter contare su uno compongono la pubblicità esterna (metropo- strumento di monitoraggio del mercato. Con litane, aeroporti, dinamica, centri commerciali, il rinnovo del cda, nell’aprile 2013, sono infatti autostrade) fornendo al mercato la disponibi- entrati a far parte del consiglio, ora presieduto lità di un sistema completo di un fenomeno da Gian Nicola Vessia (ex direttore cinema in dal quale ormai non si può più prescindere: la Sipra), International Cinema Media Uci e Prs, mobilità delle persone. concessionaria del circuito The Space Cinema La volontà di AudiOutdoor è anche quella di (principale cliente della defunta Opus), assicu- coinvolgere il più ampio numero possibile di rando ossigeno alla ricerca, e affiancando gli soggetti e realtà del settore, che vadano ad altri soci Sipra e Movie Media (membri Fcp), affiancare le società che già mettono a dispo- insieme a Upa, Unicom, Assocom e agli eser- sizione del mercato la certezza dell’avvenuta centi cinematografici, tramite Anec e Anem. esposizione e la quantificazione delle loro au- dience (A&P Pubblicità Esterna, Cbs Outdoor, AudiOutdoor (ex Audiposter). Dal 2005 è Clear Channel Italy Outdoor, IGPDecaux, Ipas attiva anche Audiposter, società formata da e Ope Olcese, affiancate da Upa e Assocom a Upa, Aapi e Assap Servizi di comunicazione, garanzia delle informazioni pubblicate).

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il commento di francesco siliato* Auditel, il risveglio della bella addormentata

Contestata e, in passato, sanzionata per aver considerato nel “totale popolazione” anche chi non possedeva un televisore, ma accettata, per convenzione, dai protagonisti del mercato. Ora bisogna progettare una Auditel 2.0 con un sistema di rilevazione che consenta di misurare gli ascolti televisivi anche attraverso pc, tablet e smartphone

l consumo dei media elettrici e informatici si qualunque sia il decoder collegato al televi- basa sulla misurazione del tempo. E’ il tem- sore. L’audio registrato viene poi confrontato po la merce scambiata nel mercato pubbli- con l’emesso di tutti i canali. Canali registrati Icitario, il tempo dell’audience, ovvero di chi in una banca dati centrale. Il passo successivo usufruisce dell’offerta dei media. Non vi sono consiste nell’accoppiare l’audio digitale ripreso esenzioni dal mercato pubblicitario, anche le tv dai meter delle famiglie-campione con quello a pagamento, come anche i giornali a paga- della banca dati, alla ricerca dell’audio coinci- mento, traggono parte delle proprie risorse dalle dente. Questo sistema di rilevazione viene no- inserzioni pubblicitarie. Persino le Ott (Over The minato “audio matching”. Si tratta dunque di Top Television) possono farlo e lo fanno alcune una struttura molto articolata, che consente applicazioni per smartphone e tablet.E’ quindi alla società di rilevazione, la Nielsen Television sulla misurazione del tempo che Auditel basa Audience Measurements, di avere in input al- i propri dati sul consumo di televisione. Auditel meno tre diverse fonti di dati: i meter familiari, si è più volte aggiornata e ha rinnovato se stes- le centrali territoriali di registrazione e le unità sa: la propria composizione societaria (anche di controllo. Si tratta di un sistema di rilevazio- se i problemi di governance rimangono aperti); ne degli ascolti televisivi complesso e costoso, la composizione del panel di famiglie, e la pro- dovuto alla nascita, alla crescita e allo sviluppo pria strumentazione tecnologica. Oggi Auditel della televisione digitale. Per conoscere il con- è dotata di meter che registrano tracce audio sumo di un’emittente analogica bastava infatti digitalizzate delle emitten- conoscerne la frequenza ti televisive sulle quali è di trasmissione nelle di- sintonizzato il televisore o verse aree del Paese; lo i televisori della famiglia- strumento di rilevazione campione nel caso fossero collegato al televisore do- più di uno: la registrazio- veva semplicemente con- ne avviene a prescindere statarne lo stato, acceso/ dalla piattaforma attiva in spento, e, se acceso, ve- quel momento, avviene rificare su quale frequenza

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il televisore fosse sintonizzato. Il segnale digita- riconoscimento, il “program delivery control” le non consente l’individuazione del programma attribuito dall’UER/EBU (Union Européenne de attraverso la frequenza, poiché, proprio per via Radio-Télévision). In Italia non si è mai avuta cer- della digitalizzazione e quindi della compressio- tezza che tutte le emittenti rispettassero questa ne dei segnali televisivi, una frequenza veicola procedura. La soluzione è stata dunque l’ado- più canali (nominati “programmi”) e diventa un zione da parte di Auditel della tecnica dell’au- multiplex. Perché il canale possa essere facil- dio matching. Per le cose funzionano mente individuato si rende allora necessaria la diversamente, il meter Auditel viene connesso collaborazione degli editori dei canali digitali, i alla porta seriale del decoder Sky, all’ingresso quali dovrebbero inviare un segnale univoco di per la Service Information, e da lì trae indica-

Auditel Lombardia Auditel La classifica delle tv Share dicembre 2013 Reti/Canali Audience Aziende % Telecity Lombardia 760.094 Rai 37,47 Telelombardia 727.860 33,06 Antennatre Lombardia 537.003 Discovery 5,38 Topcalcio 24 434.792 Sky 5,27 Telenova 346.384 Cairo- 4,16 (La7 3,67 Espansione Tv Como 286.533 + La7d 0,49) Bergamo Tv 165.289 Fox 1,56 Teletutto 158.216 Mtv-Viacom 1,30 Telelocor 158.085 De Agostini 0,50 Telereporter 148.962 Fonte: Auditel, quote di mercato delle aziende Milanow Lombardia 122.628 televisive espresse in percentuale Telemilano 96.770 Rete 55 Varese 79.218 Italia Tv 66.771 Primarete Lombardia 58.878 Brescia Tv 54.393 Tele Mantova 51.138 Telelunica Lecco 44.753 C6 Topgusto (Ex Canale 6) 42.375 Trs Evergreen 35.321 Telepavia 33.618 La6 Lombardia 18.169 Telenova Sport 13.929 Piu Valli Tv 13.422 Teleunica Sondrio 9.226 Telesettelaghi Varese 8.827 Telenova News 8.630

Fonte: Auditel dicembre 2013

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zioni sul canale sintonizzato. L’adozione del del consumo di televi- sistema di registrazione e controllo delle trac- sione effettuato trami- ce audio mette in grado la Nielsen T.A.M., e te computer. Le tracce quindi la società committente di questi dati, la audio sono il legame Auditel s.r.l., di conoscere il consumo di tutte che consente l’iden- le reti televisive, indipendentemente dalla col- tificazione di quanto laborazione e dalla volontà dell’editore, come sia ascoltato tramite avveniva per i dati sul consumo di televisione PC, brevi spezzoni sia analogica. Il sistema dell’Audio matching pre- interi sia programmi. Il senta inoltre dei vantaggi per la misurazione del limite è temporale, per consumo dell’emesso televisivo, indipendente- essere misurato come mente dalla piattaforma e dal televisore. Auditel audience l’ascolto deve avvenire entro sette e Nielsen stanno sperimentando la rilevazione giorni dalla data di emissione. Così è anche per il time shifted viewing adottato da Auditel. Il sistema basato sull’audio matching consente infatti di rilevare gli ascolti nel tempo. Il tempo Auditel giorno medio limite che si sono dati i committenti di Auditel è gennaio-dicembre 2013 di sette giorni. Le registrazioni in audio digitale Reti/Canali Audience Share % dell’emesso vengono conservate per una set- timana, in questo modo una trasmissione può Rai1 1.868.415 17,85 1.561.711 14,92 vedere crescere i propri ascolti giorno dopo 771.889 7,38 giorno fino a una settimana dalla prima mes- Rai2 708.905 6,77 sa in onda. Il sistema potrà valere anche per 683.793 6,53 tutti gli altri device che trasmettino programmi 526.439 5,03 televisivi, purché ci sia l’accordo delle persone La7 400.196 3,82 a far parte del campione, ovvero a consentire la registrazione audio di tutto quel che ascolta- no tramite Pc, tablet e smartphone, e, nel caso di questi ultimi due, anche dei proprietari dei Top 10 sistemi operativi. Il punto debole di questa mo- canali nativi digitali dalità di rilevazione riguarda soprattutto i casi

di trasmissione contemporanea di un evento, Reti/Canali Audience Share % tipicamente il Messaggio di Capodanno del Real Time 157.954 1,51 Presidente della Repubblica. La criticità è salta- Rai Yoyo 139.209 1,33 ta all’occhio con la rilevazione degli ascolti del Iris 137.322 1,31 funerale di Papa Giovanni Paolo II. Trasmessi Dmax 136.314 1,3 da Rai Uno e da , i funerali rilevarono 119.866 1,15 un ascolto record per Rai Storia, ma si tratta- Top Crime 102.364 1,04 va di un errore, una trasposizione su Rai Sto- 100.083 0,96 ria delle audience della prima rete. Per evitare 99.799 0,95 l’inconveniente, il meter rileva anche il teleco- Boing 88.500 0,85 Cielo 86.654 0,83 mando e il tasto utilizzato per sintonizzarsi e ac- coppia queste informazioni all’audiomatching. Fonte: Auditel Non mancano certo le critiche ad Auditel e al

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suo sistema di rilevazione, ma si tratta sicura- Auditel gennaio 2014 mente del più evoluto dei sistemi di rilevazione emittenti nazionali dei consumi mediali, Audipress, la ex AudiRa- dio, AudiPoster, Audiweb, hanno metodiche Emittenti nazionali Contatti meno evolute e meno controllate e controlla- bili. Si tratta tuttavia pur sempre di quella che 52.736.217 abbiamo definito “una simulazione accettata Canale 5 52.328.774 per convenzione dai protagonisti del mercato”. 51.765.120 L’accettazione varia e non è omogenea tra Rai, Italia 1 51.619.868 Mediaset e Sky o le tv locali. Sky ha lamentato Rai 3 50.515.411 molte manchevolezze e ritardi e Auditel è anche Rai Pub 49.000.586 Rete 4 48.340.603 stata sanzionata per aver considerato nel pro- Discovery 46.801.730 prio “totale popolazione” anche chi non pos- Mediaset Pub 46.721.490 sedeva nemmeno un televisore e rimproverata La7 41.832.188 per alcuni ingiustificati ritardi nell’adozione delle Mtv-Viacom 39.997.375 modalità più corrette per la misurazione degli Sky 37.838.701 ascolti, ma rimane lo strumento migliore. La7d 24.385.788 Auditel del resto adotta una metodica condivi- Tv2000 20.166.567 sa in tutta quella parte di mondo che si pone il ClassTv 18.091.967 problema di misurare il consumo di televisione. De Agostini 16.980.144 Si tratta adesso di progettare e fondare una Au- K2 16.355.269 ditel 2.0, ovvero un sistema di rilevazione che Rtl 102.5 14.745.350 7 Gold 12.501.439 consenta la misurazione degli ascolti televisivi Fox 12.208.117 anche attraverso Pc, Tablet e Smartphone, le Vero Capri 10.333.124 Ott (Over the Top Television), consolle e deco- Radio Italia Tv 9.029.672 der di ogni specie. LT Multimedia 7.264.783 Gli editori hanno investito e stanno investen- Coming Soon Television 6.345.895 do in queste modalità, per raggiungere i propri Rete Capri 6.263.875 pubblici, sempre, ovunque, a qualsiasi ora, e Disney 6.125.061 qualsiasi medium intendano utilizzare per sin- Axn 6.028.317 tonizzarsi con la loro offerta di Informazione, Elemedia 5.953.953 Sport, Intrattenimento, Fiction e altro. Investo- Digicast 5.503.553 no su decoder sempre più potenti e in grado di Supertennis 4.880.069 4.293.277 memorizzare centinaia di programmi, di seguire La3 4.256.738 dall’inizio un film già iniziato, sulla visione di pro- CanaleItalia83 4.210.289 grammi On demand, su una tv fuori dal flus- TgNorba 24 4.195.471 so, sulle App per i device mobili e sulle Ott. Gli Turner 3.572.782 editori avrebbero piacere che i pubblici prodotti ZoneMedia 2.708.741 dai loro investimenti venissero contabilizzati e Diva Universal 2.570.220 potessero quindi essere presentati come valore Gambero Rosso Channel 2.486.400 al mercato pubblicitario. Padre Pio Tv 2.264.862 *Ricercatore di Sociologia della comunicazione JimJam 1.190.856 al Politecnico di Milano. Fonte: Auditel (dal 29/12/2013 al 1/2/2014) Partner Studio Frasi

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il commento | di enrico gasperini* Audiweb si rinnova e suona la sveglia agli editori

Da gennaio il sistema di rilevazione di Internet certifica anche gli utenti su tablet e smartphone. Con il digitale non è vero che c’è minore fruizione dell’informazione, al contrario si espande. Ma in Italia c’è bisogno di una imprenditorialità più innovativa

artiamo dai dati. Non è vero che l’infor- sui social. In questi numeri noi non riusciamo mazione non viene fruita sulla rete. Le a contare quante volte un giornale è stato poi testate classiche, quelle che esistono citato effettivamente o ripreso con un cut and Psulla carta arrivano sulla rete a livelli paste da un’altra parte. Ho quindi un fenomeno di penetrazione molto importanti. La rete ita- di disseminazione dell’informazione enorme, liana senza mobile arriva a 28 milioni di utenti incalcolabile. al mese, di questi, 17 milioni sono e sulle te- Da gennaio rileviamo anche su smartphone e state classiche. Le grandi testate come Cor- tablet, due schermi molto importanti che fino a riere e Repubblica registrano più di 8 milioni oggi nessuno ha calcolato. I primi dati mensili di utenti al mese. Utenti unici. E ci sono new aggregati sull’intero settore ci dicono che il 20% entry che hanno superato il milione o due mi- del tempo totale, quindi della total digital au- lioni, che sono testate di costituzione recente. dience è passata su smartphone e tablet. Non è Non è neanche del tutto vero che non ci siano poco ed è un dato medio. Ci sono editori, anche i giovani. Voglio dare un dato inedito calcola- importanti, per cui smartphone e tablet aggiun- to dal nostro data base: Il 33% di queste visite gono un 50% in più. Questi sono dati rilevanti. arrivano dai social network specialmente Face- Quindi tutti questi dati mi inducono a dire che book che come sapete in Italia impazza e copre non è vero che c’è un processo di minor fru- quasi il 90% degli utenti sulla rete. Un terzo arri- izione dell’informazione, anzi i mezzi digitali va da lì e sono soprattutto i ragazzi espandono la fruizione dell’in- che non leggono più un giornale formazione anche professionale. cartaceo ma entrano nel sito della C’è però un problema enorme e Repubblica o Corriere etc tramite irrisolto, cioè quello di trovare un una provenienza social. Di fronte business model che sia compa- a un utente che ti arriva di lato, tibile con la formula di organizza- l’editore stesso è impreparato. zione classica. All’estero ci sono L’intera struttura editoriale di un invece alcuni editori, publisher giornale è fatta così, poco pre- e media owner che, sui mezzi disposta a una fruizione laterale. digitali, stanno facendo numeri Ma se la testata viene aggredita strabilianti. I tedeschi (ad esempio lateralmente si moltiplica all’infinito Burda, Bertelsmann, Axel) ormai

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fanno il 50% del fatturato sul digita- media è zero o negativa, mentre le e nel 2012 l’ebitda, cioè il profitto la Germania ha raggiungiunto i sul digitale, ha superato la carta per 5-10 miliardi negli ultimi anni. Dire tutti questi 3 gruppi. Come hanno questo vuol dire però parlare del raggiunto questo risultato fantasti- modello imprenditoriale di un Pa- co? Allargando decisamente il loro ese. Un altro dato: il 40% del Pil modello di business, comportando- degli Stati Uniti è fatto da aziende si da negozi, facendo e-commerce. che hanno meno di 20 anni. Non Ma questo non è fare l’editore, di- solo: il 20% del Pil degli Stati Uniti rete voi. Io dico che un editore riesce a fare è fatto da aziende americane che sono state ingaggio, a fare audience e a mantenere un start up, in questi ultimi 10 anni, finanziate con rapporto con gli utenti conoscendo i profili del meccanismi di venture capital. Il 50% della spe- proprio pubblico. Questo vuol dire che chi ha sa di ricerca e sviluppo degli Stati Uniti è tutta avuto successo e sta facendo un sacco di destinata al mondo delle start up. Quindi se si soldi ha cambiato il proprio modello di busi- guardano questi dati si scopre che l’Italia è un ness pur mantenendo le “competenze core”. Paese vecchio che non spende in ricerca e non investe in innovazione, né in nuove aziende, né Gli editori italiani non investono in nuovi brand che danno futuro e posti di la- in ricerca e innovazione voro, che danno valore per il nostro Paese. Gli editori italiani non sfuggono a questo concet- Come mai in Italia non sta succedendo nien- to. Questo è un problema gigantesco, anzi è il te di tutto questo? Semplice: per fare queste problema dei problemi. Investiamo in rendite, cose i tedeschi hanno speso una marea di sol- abbiamo enormi patrimoni investiti in rendite di per ricostruirsi, stanno spendendo in ricerca che non si riescono a sbloccare. Questo è il e sviluppo. E lo fanno spesso con altri brand. paradosso in Italia. Abbiamo enormi ricchezze Quindi costruiscono, investono in start up, o in mano alle famiglie imprenditoriali che non in- società internet, acquisizioni, venture capital. vestono soldi come invece fanno i tedeschi e Fatti questi investimenti, di solito, dopo qualche gli americani in vere nuove iniziative. In Italia ci anno arrivano i benefici. Allora facendo i conti sono 1.600 miliardi di quattrini spesi in fondi di su quanto ha speso l’industria editoriale italia- risparmio gestito, nessun altro Paese occiden- na per rinnovare se stessa nel corso di questi tale ha una ricchezza singola e un patrimonio anni io penso, e non è una provocazione, di così importanti in mano alle famiglie. Eppure riuscire a fare un conteggio negativo, perché in Italia gli investimenti in ricerca e sviluppo, in quel poco che c’era è stato magari venduto. nuove aziende, nel cosiddetto venture capital, Noi siamo un Paese in cui la somma algebrica i capitali a rischio, sono un decimo della media degli investimenti sul digitale dell’industria dei europea, per non parlare degli Stati Uniti. Non

Un terzo dei nuovi lettori che visitano i siti d’informazione arriva dai social network e da Facebook in particolare: sono soprattutto ragazzi che non leggono il cartaceo, ma solo testate online

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Solo 5 editori italiani su 200 hanno chiesto ad Audiweb i profili dei singoli investitori: un segnale che la dice lunga sulla nostra cultura imprenditoriale e la capacità di fare nuovo business

è un buon gioco quello di difendersi. Difendere cio un passo indietro e cito un esempio. Sapete un modello di business tradizionale, lamentarsi che il mondo è - e sarà sempre più - domi- perché ogni giorno quel modello organizzativo nato dai “big data”, profili dei singoli investitori. non funziona più e lamentarsi perché il corpac- Noi, come Audiweb, abbiamo più di 200 editori cione dei giornalisti è abituato a lavorare in un iscritti e tutti costoro avrebbero il diritto ad ave- certo modo tradizionale senza sperimentazio- re i nostri dati in sorgente che sono un patrimo- ne e innovazione, porta al collasso. E, a quel nio straordinario. Bene, solo 5 editori su 200 ce punto, gli editori non riusciranno più a pagare li hanno richiesti e solo un editore, solo uno ha gli stipendi. Ne aggiungo un’altra un po’ più fatto un sistema di profilazione di dati (beha- classica che si sapeva già, e che cioè il 53% viour) sulla base dei nostri dati. E questo è un degli utenti del mese sono arrivati dal search, servizio, tra l’altro, che gli editori hanno già pa- da Google, quindi da meccanismi di fruizione gato. Il fatto che solo 5 editori abbiano provato trasversali che non sono “leggo l’intera testata a usare il BIG DATA avendolo a disposizione la partendo dall’home page”. dice lunga della distanza che c’è in questo mo- L’ultima cosa riguarda il metodo calcolo del mento fra la nostra cultura imprenditoriale e la comparto. E’ vero che ci sono anche testate capacità di fare nuovi business. che mischiano l’info con cose più generali (per Voglio fornire anche un altro dato: negli altri Pae- esempio TGcom 24) . Sono comunque convin- si il 70% della pubblicità online, anche il display, to che anche togliendo queste l’unduplicated viene intermediata direttamente e non ci sono audience sia molto vicina ai 17 milioni di utenti più le concessionarie. Ci sono delle piattaforme al mese a cui si aggiungono anche gli utenti di intermedie che si occupano di piazzare al me- smartphone e tablet. Con questo non dico che glio e ottimizzare tutto su tutto. Su queste cose sono tutte rose e fiori, dico che sono numeri siamo lontanissimi, abbiamo pochissimi inter- importanti che costituiscono una buona base mediari italiani che si occupano di queste cose. per poter far evolvere il modello di business. Non solo, ma c’è un’attitudine un po’ provinciale Sono il primo a essere convinto che non ba- per cui ogni operatore si fa piccole guerre senza stino questi numeri. Ma non basta neanche riuscire a mettersi d’accordo per costruire delle cercare di farsi pagare cose che piattaforme di questo tipo. adesso non riesci più a farti pagare. Gli editori italiani, dopo anni che se Ma voglio entrare più nel merito di ne parlava, stanno finalmente lan- questo ricco e inesplorato territorio ciando l’”edicola italiana”, un grosso italiano. Noi facciamo poco più del retailer che distribuisce contenuti 2% (del pil) del fatturato digitale con- payment per tutti. Perché lasciare tro il 14% dell’Inghilterra. tutto a Google o ad Apple? L’Italia è un posto dove Google fa *Presidente Audiweb meno fatturato che in Turchia. Fac- (sintesi raccolta durante Glocal2013)

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I magnifici 40 del web

Brand Utenti unici Pagine viste Minuti per utente

Microsoft 4.385.792 27.917 09:17 Italia Online 4.107.230 87.55 10:45 Libero 2.915.112 65.715 11:00 MSN/WindowsL/Bing 2.633.577 23.291 06:42 Yahoo! Network 2.440.510 20.692 05:32 Skype 2.387.534 4.625 09:40 Manzoni Adv 2.366.475 21.617 06:21 Banzai Adv 1.846.309 10.921 04:09 Veesible 1.845.098 17.108 04:56 Gruppo Espresso 1.807.714 13.850 05:51 Mediamond 1.752.192 13.216 05:12 Virgilio 1.717.171 19.558 06:23 Rcs Pubblicità 1.641.662 13.006 05:28 WebSystem - Gruppo 24 Ore 1.628.045 22.574 07:44 Rcs MediaGroup 1.523.337 12.403 05:34 La Repubblica 1.293.885 10.185 06:03 Hi-media Network 1.184.863 9.567 06:01 Leonardo Adv 1.168.905 8.189 06:39 Subito.it 1.068.379 28.814 12:24 Mediaset 1.048.757 7.411 05:12 ilmeteo.it 1.032.956 7.355 03:18 Corriere della Sera 973.259 8.100 05:28 Telecom Italia 879.878 16.659 09:17 Populis Engage 724.137 2.546 03:04 alterVista 678.369 3.689 04:05 Triboo 651.605 3.025 03:08 La Gazzetta dello Sport 637.923 3.900 04:30 eBay 608.426 3.025 05:25 Leonardo.it 633.965 2.987 03:11 Piemmeonline 586.340 3.401 04:49 TGCOM24 581.200 3.357 04:03 Sportnetwork 560.357 6.640 07:31 Spe Glocal News 550.930 2.235 02:46 Mondadori 482.961 2.869 03:17 WebAdv 482.913 7.307 07:23 Tiscali 476.714 7.365 08:13 TgAdv Network 444.152 2.141 03:26 Seat Pagine Gialle 442.991 2.213 03:06 Blogo.it 440.139 1.494 02:21 Quotidiano.net 391.974 1.654 02:43 Kijiji 389.866 2.921 04:34 Fonte: Audiweb dicembre 2013

NewTabloid 1 / 2014 23 la Legge - i processi in corte d’appello | di emilio galbiati e sabrina peron* Diffamazione, accolto solo un appello su tre e il risarcimento del danno non patrimonialE ridotto del 35%

Dalla data di pubblicazione dell’articolo ritenuto diffamatorio alla sentenza di secondo grado (in Appello) passano, in media, 8 anni e 6 mesi. La palma d’oro delle impugnazioni (61%) spetta ai quotidiani nazionali (l’8% i settimanali). Di solito sono i giornalisti (59% dei casi) a impugnare le sentenze di primo grado

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opo aver completato l’illustrazione Metodologia della ricerca dei dati e dei profili più significativi Per svolgere questa ricerca ci è stata gentilmente delle cause di diffamazione tramite concessa la preventiva autorizzazione da parte mass media trattate dal Tribunale del Presidente della Corte d’Appello di Milano, di Milano nel biennio 2011 – 2012 dottor Giovanni Canzio. Le sentenze sono state (v.D New Tabloid nn. 3/2013 sentenze civili e reperite attraverso l’Ufficio Statistiche della Corte 4-6/2013 sentenze penali) la nostra indagine d’Appello di Milano e con l’ausilio dell’Ufficio prosegue ora con l’analisi delle cause trattate Sentenze della Cancelleria centrale civile della nel medesimo periodo dalla Corte d’Appello di Corte d’Appello di Milano (a tale proposito si Milano e, in primo luogo, dalle sezioni civili. ringrazia per la preziosa collaborazione la dott. Dalla notifica dell’atto di citazione ssa Maria Filomeno dell’Ufficio Statistiche). Si in appello, al deposito della sentenza precisa che le copie delle sentenze - per rispetto passano, in media, 3 anni e 2 mesi delle normative vigenti in materia di privacy - sono state rilasciate dalla Cancelleria competente senza indicazione dei nomi delle parti e che, per Anzitutto, abbiamo ritenuto opportuno veri- ogni copia, sono stati versati i relativi diritti. ficare la durata media del processo civile di Abbiamo esaminato complessivamente un totale secondo grado. di 70 sentenze (34 pubblicate nel 2011 e 36 Dall’analisi del campione di 51 sentenze che nel 2012), dalle quali sono stati estrapolati riportavano la data di notificazione dell’atto i seguenti dati: di citazione in appello è emerso che, da tale - data in cui è apparso l’articolo e/o data a quella di deposito della sentenza civile la pubblicazione diffamatoria; di secondo grado, trascorrono in media circa - data in cui è stato notificato l’atto di appello; tre anni e due mesi (e, più precisamente, 1.170 - data in cui è stata emessa la sentenza di appello giorni). e data del relativo deposito; Abbiamo verificato anche l’arco temporale - foro competente in primo grado; che intercorre tra la data di pubblicazione del - tipologia delle testate coinvolte; “pezzo” incriminato e quella di deposito della - professione del diffamato (parte attrice in sentenza d’appello (campione 65 sentenze): primo grado); la sentenza che definisce il secondo grado - tipologia della fattispecie diffamatoria di giudizio viene resa disponibile, in media, (cronaca, critica, intervista, immagine, privacy); quasi 8 anni e 6 mesi dopo la diffusione della - tipologie delle richieste della parte appellante notizia diffamatoria (e, più precisamente, dopo in via principale e dell’eventuale parte ap- 3.111 giorni). Per completezza di ricerca, ci pellante in via incidentale; è sembrato opportu- - criteri scriminanti (verità, continenza, interesse no enucleare anche Le sentenze appellate pubblico, nonché diritto all’immagine o alla il dato relativo al fo- riservatezza); ro che – nell’ambito sono state rese - esito: accoglimento o rigetto dell’appello e in della circoscrizione quale misura; della Corte d’Appel- nel 92% dei casi - spese legali liquidate. lo di Milano – aveva I dati riscontrati sono stati quindi elaborati e pronunziato la sen- da Milano, sintetizzati, ove possibile, in forma di grafico. tenza di primo grado, nel 6% da Monza in quanto territorial-

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Tribunali primo grado (%) tipologia (%) delle pubblicazioni

Pavia 1% TV/radio 3% Como 1% Monza 6% settimanali 8% manifesti 1% quotidiani locali 8%

periodici 9%

libri 10% Milano 92% quotidiani nazionali 61%

mente competente. Può essere significativo denotare come, nel Ne è emerso che le sentenze appellate erano campione esaminato, relativo al periodo 2011 – state rese, nel 92% dei casi, dal Tribunale di 2012, non vi siano pronunzie relative al fenome- Milano (vedi tabella sopra a sinistra): il residuo no della diffamazione via internet, che invece, 8% dei casi comprende sentenze del Tribunale nello stesso arco temporale ha cominciato a di Monza (6%), del Tribunale di Como (1%) e interessare, con una certa frequenza, i giudici del Tribunale di Pavia (1%). di primo grado.

Ai quotidiani nazionali Magistrati, enti pubblici e politici la “palma d’oro” delle impugnazioni i primi a lamentare la diffamazione

Nell’89% dei casi, i procedimenti di appello Anche con riguardo alle sentenze rese dalla oggetto del nostro esame hanno coinvolto delle Corte d’Appello di Milano nel biennio 2011 – testate giornalistiche (vedi tabella sopra a de- 2012 abbiamo estrapolato il dato relativo all’at- stra) con le seguenti percentuali: tività professionale delle parti attrici in primo grado nelle cause di diffamazione (spesso la • 61% quotidiani nazionali parte attrice era composta da più di un sog- • 8% quotidiani locali getto). • 8% settimanali I risultati, certamente indicati- • 9% periodici vi della dimensione sociale • 3% TV / radio e storica del fenomeno della diffamazione tra- Nel 10% dei casi i proce- mite mass media, pos- dimenti di appello concer- sono sintetizzarsi come nevano invece il lamentato segue: contenuto diffamatorio di libri e infine, solo nel residuo • 20,65% magistrati 1% dei casi, è stata contesta- • 20,65% persone ta la lesività di manifesti. giuridiche / enti pubblici

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professioni (%) tipologia articoli (%) attore in primo grado politico/sindacalista immagine 7% persona giuridica/ente 15,22% privacy 7% pubblico 20,65% privato critica 13,04% 38 % intervista 4%

magistrato 20,65%

professionista 9,78%

imprenditore cronaca altre categorie 8,70% 44% 9,78% artista 1,09% giornalista 1,09%

oggetto motivi • 15,22% politici / sindacalisti di appello in % • 13,04% privati • 9,78% professionisti verità putativa 9% verità continenza 20% • 8,70% imprenditori / amministratori della notizia 57% di società • 1,09% giornalisti • 1,09% artisti • 9,78% altre categorie interesse pubblico 3% Cronaca e commenti critici: le tipologie prese di mira immagine 4% riservatezza 7% Quanto alla tipologia delle fattispecie di cui è stata lamentata la diffamatorietà, l’analisi del campione che riportava il dato (69 sentenze) ha privacy (7%). Il giudizio di appello consiste nel condotto ai seguenti risultati: nel 44% dei casi riesame di merito della fattispecie, con partico- si trattava di resoconti di cronaca, nel 38% dei lare riguardo alla rivalutazione della presenza o casi di commenti critici (anche attraverso pezzi della assenza di uno o più dei criteri che scrimi- “satirici”) e solo nel 4% dei casi di interviste. nano la diffamatorietà oppure dei requisiti per Anche in grado di appello abbiamo riscontra- l’affermazione o la negazione del diritto all’im- to la crescente diffusione delle controversie magine (a prescindere dall’eventuale diffama- inerenti la pubblicazione di immagini e dati torietà della pubblicazione) o alla riservatezza. personali (anche prescindere da profili di la- Nell’ambito di tale riesame, l’oggetto in con- mentata diffamatorietà delle medesime): nel creto del giudizio di appello si è incentrato 10% dei casi esaminati le parti attrici in primo prevalentemente sui seguenti temi: verità della grado avevano lamentato, in via principale, notizia (57% dei casi), verità putativa (9%), una violazione inerente la mera pubblicazione continenza (20%), interesse pubblico (3%), (eventualmente diffamatoria comunque lesiva) diritto all’immagine tout court (4%), diritto alla della loro immagine (7%) o di dati coperti da riservatezza (7%).

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parti appellanti (%) parti appellanti incidentali (%)

attore I grado 41% convenuto I grado 24% convenuto I grado attore I grado 76% 59%

Sentenze di primo grado impugnate proposto prevalentemente, ovvero nel 59% dei più spesso dai giornalisti (59%) che casi, dal convenuto in primo grado (giornali- dalle “vittime” della diffamazione sta / direttore / editore), mentre nel restante 41% dei casi vi ha provveduto l’attore in pri- Un ulteriore dato utile a fotografare il fe- mo grado (presunta vittima della diffamazione). nomeno delle cause di diffamazio- Si noti che nel 30% dei procedimenti esaminati ne tramite mass media è quello ineren- è stato proposto anche l’appello incidentale. In te alla identificazione dell’appellante. particolare, la parte che in primo grado era stata L’appello viene infatti proposto dalla parte parzialmente vittoriosa, oltre a opporsi all’ap- soccombente nel primo grado: il dato quin- pello principale, ha inteso riproporre le proprie di rivela, almeno in via tendenziale, non so- domande e istanze parzialmente rigettate: in lo la percentuale di soccombenza in primo particolare ciò è accaduto quando l’attore in grado, ma anche e soprattutto quale par- primo grado (76% dei casi) ha richiesto una più te coltivi la controversia in sede giudizia- consistente liquidazione del danno riconosciu- le, proponendo impugnazione in appello. togli dal Tribunale, oppure quando il convenuto Dalla disamina delle sentenze del biennio 2011 in primo grado (24%) ha richiesto che la con- – 2012 è emerso che il giudizio di appello è stato ferma del rigetto fosse integrata dalla condan- na dell’attore al rimborso delle spese di lite o al risarcimento del danno per lite temeraria. Ciò premesso, ricordiamo che la perso- Solo nel 14,29% dei casi na colpita da diffamazione può consegui- re il risarcimento dei danni (patrimoniali in Appello si arriva e non patrimoniali) subìti per la lesione ai propri diritti costituzionalmente garantiti. al rovesciamento totale Ai sensi dell’art.120 cod. proc. civ., il giu- dice può ordinare anche la pubblicazione della sentenza della sentenza di condanna, qualora que- sta possa contribuire a riparare il danno. di primo grado Inoltre, per il solo caso di diffamazione a mezzo

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rigetto accoglimento appello (%) rigetto accoglimento appello attore i grado (%)

accoglimento 32,9% rigetto e conferma accoglimento 14% 67,1% rigetto 86%

della stampa, ai sensi dell’art. 12 L. 08.02.1948, misure: € 144.992,70 a titolo di danni patrimo- n. 47, la persona offesa può chiedere, oltre al ri- niali; € 248.782,84 a titolo di danni non patrimo- sarcimento dei danni, un’ulteriore somma a tito- niali; € 47.090,91 a titolo di sanzione civile. Si lo di riparazione pecuniaria (c.d. sanzione civile). noti che nel 24% dei casi esaminati viene chie- La disamina delle domande in appello non sta semplicemente la condanna secondo equità può prescindere dalla fondamentale distinzio- (rimettendo alla valutazione della Corte la deter- ne tra: minazione dell’entità concreta della condanna) • procedimenti introdotti dall’attore in primo gra- e che nel 44% dei casi, viene richiesta anche do, le cui richieste sono generalmente analoghe a la pubblicazione della sentenza di condanna; quelle già svolte senza successo avanti il Tribunale; • il convenuto appellante, invece, chiede al- • procedimenti introdotti dal convenuto in la Corte d’Appello pronunzia di riforma della primo grado, le cui richieste sono di riforma sentenza di primo grado che, in media, ave- delle statuizioni risarcitorie o sanzionato- va disposto condanna nelle seguenti misu- rie assunte dal Tribunale nei suoi confronti. re: € 5.000,00 a titolo di danni patrimoniali; All’esito di tale disamina è emerso quanto segue: € 29.637,44 a titolo di danni non patrimoniali; • l’attore appellante, in media, chiede alla Corte € 8.600,00 a titolo di sanzione civile; nel 14% d’Appello pronunzie di condanna nelle seguenti dei casi era stata disposta la pubblicazione della sentenza.

In Appello più pronunzie rigettate (67,1%) e meno quelle accolte (32,9%)

Per quanto concerne l’esito dei giudizi civili di Appello nel biennio 2011 – 2012, abbia- mo innanzitutto enucleato il dato relativo alla percentuale di rigetto dell’impugnazione, con conferma della sentenza di primo grado, o di accoglimento, con riforma della sentenza.

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rigetto / accoglimento rigetto / accoglimento appello attore i grado (%) appello incidentale (%)

accoglimento 19% rigetto e conferma rigetto 54% accoglimento 46% 81%

Al riguardo abbiamo potuto riscontrare una è stato proposto appello incidentale. spiccata prevalenza delle pronunzie di rigetto Anzitutto l’appello incidentale è stato accol- (67,1%) rispetto a quelle di accoglimento (32,9%). to solo nel 19% dei casi, mentre nel residuo 81% la relativa domanda è stata rigettata. In caso di accoglimento dell’Appello Merita sottolineare che in tutti i casi di acco- viene mediamente ridotta glimento dell’appello incidentale, le relative l’entità della condanna pronunzie hanno sancito un accoglimento solo parziale: anche a questo proposito, le Al riguardo si deve sottolineare che nell’am- sentenze d’appello, hanno adottato provve- bito delle pronunzie di accoglimento, la dimenti di aumento o di riduzione dell’en- maggioranza di tali sentenze riconosce un tità delle condanne rese in primo grado. accoglimento solo parziale (57% dei ca- si): in altri termini la sentenza d’appello, pur Ma solo in rari casi si arriva confermando la diffamatorietà della fattispe- al rovesciamento della condanna cie, dispone una riduzione dell’entità del- la condanna risarcitoria e/o sanzionatoria. Il risultato sintetico dell’analisi sopra svolta Per meglio comprendere la portata di tale dato è che solo in casi molto rari, nella materia in abbiamo anche enucleato le percentuali di ri- esame, la Corte d’Appello di Milano riforma getto o accoglimento nei diversi casi di appello, integralmente le sentenze rese in primo grado promosso dall’attore in primo grado (presunta dai Tribunali della circoscrizione: in particolare, vittima della diffamazione) oppure dal convenuto il “rovesciamento totale” dell’esito del giudizio in primo grado (giornalista / direttore / editore). di primo grado si è verificato solo nel 14,29 % Al riguardo si è potuto rilevare quanto segue: dei casi (un terzo dei quali promosso dal prete- • l’appello promosso dall’attore in primo so diffamato e due terzi dai convenuti in primo grado è stato accolto solo nel 14% dei casi; grado, ovvero giornalista, direttore o editore). • l’appello promosso dal convenuto in pri- Per quel che concerne l’entità delle statuizioni mo grado è stato accolto nel 46% dei casi. contenute nei provvedimenti di accoglimen- Analoghi risultati sono emersi dalla di- to totale o parziale è emerso quanto segue. samina dell’esito dei procedimenti ove Con riguardo ai giudizi d’appello introdotti

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dall’attore in primo grado, ovvero il presun- Da ultimo e per completezza, viene messo to diffamato che ha riproposto in appello le in rilievo l’ulteriore dato relativo alla liquida- proprie domande risarcitorie e sanzionatorie zione delle spese legali a favore della parte rigettate dai Tribunali, in accoglimento delle vittoriosa (sia essa appellante o appellata). medesime la Corte d’Appello di Milano ha ri- In media, le spese legali liquidate dalla Cor- conosciuto, in media, te d’Appello ammontano a €. 7.796,74. Si noti che nel 20,59% dei casi la Corte d’Ap- • risarcimento dei danni non patrimoniali per pello ha disposto la compensazione delle spese €. 33.750,00 di lite. • sanzione civile per €. 8.500,00 Profili evolutivi Con riguardo invece ai giudizi d’appello intro- dotti dai convenuti in primo grado, ovvero Anche la nostra analisi delle sentenze rese giornalista, direttore ed editore che hanno dalla Corte d’Appello civile di Milano in ma- chiesto la riforma dei provvedimenti di con- teria di diffamazione per il tramite di mass danna assunti dai Tribunali, in accoglimento media, nel biennio 2011-2012, segue una parziale delle medesime la Corte d’Appello di precedente analoga indagine da noi con- Milano ha ridotto, in media, dotta con riferimento al biennio 2001-2002 (a suo tempo pubblicata su OT n. 6/2004). • il risarcimento dei danni non patrimoniali da Può dunque svolgersi di seguito un sintetico €. 46.488,33 a €. 30.194,73 (- 35%) raffronto tra i dati salienti delle due ricerche. • sanzione civile da €. 17.500,00 * Studio Legale Associati a €. 11.000,00 (- 37%) Galbiati Girardi Scorza & Peron

Dieci anni a confronto

2001 / 2002 2011 / 2012 differenza Variazione %

Durata media processo d’appello (gg.) 792 1.170 + 378 gg + 47,72 Percentuali accoglimento appello 32,6% 32,9% + 0,3 + 0.92% Media liquidazione danni non patrimoniali a favore di attore appellante) €.17.606,49 €.33.750,00 €.16.143,51 + 91,69% Media liquidazione sanzione civile (a favore di attore appellante) €.2.324,06 €.8.500,00 €.6.175,94 + 265,74% Media liquidazione rimborso spese legali (a favore della parte vittoriosa) €.6.833,85 €7.796,74 €.962,89 + 14,09% Professione più comune tra le parti Magistrati Magistrati + attrici in primo grado (45,6%) Persone giuridiche / enti pubblici (20,65% ciascuno)

NewTabloid 1 / 2014 33 la Legge

diffamazione - tre case history | di ester castano Su carta stampata o sul web la legge non è uguale per tutti

Paola Bacchiddu sotto processo penale (archiviato l’omesso controllo del direttore) perché il giudice non riconosce la legge sulla stampa alla testata online Linkiesta. Claudio Del Frate, condannato e poi assolto, per un articolo su Varese News. E un blogger condannato per aver ripreso la notizia di un giornalista dell’Espresso (assolto)

arta stampata e stampa online: la leg- norme penali per i periodici su carta non so- ge non è uguale per tutti. Mentre in Usa no valide per il web. Le conseguenze? I gior- la Corte d’Appello equipara i blogger ai nali online a livello giuridico sono considerati Cgiornalisti garantendo la tutela del Primo mezzi di pubblicità e il cronista elettronico non Emendamento a entrambe le categorie, in Italia ha la medesima tutela del collega d’inchiostro. un cronista iscritto all’albo dei giornalisti (pubbli- Per non parlare di un’inferiore retribu- cista o professionista) che scrive su una testata zione dell’online rispetto al cartaceo. online (regolarmente registrata) non gode degli E il web, che dovrebbe essere il regno della li- stessi diritti dei colleghi della carta stampata. bertà espressiva, entro i vincoli del buonsenso Nel Bel Paese, infatti, a livello legislati- e della giurisprudenza contro ingiuria, calunnia vo i giornali digitali vengono considera- e diffamazione, diventa luogo di sfruttamento e ti come un qualsiasi mezzo di pubblicità. autocensura nel limbo di un vuoto legislativo non E quando emerge la discrepanza giuridica fra al passo con i tempi. carta stampata e stampa online? In tribunale, con il cronista che siede fra i banchi degli imputati e Caso Bacchiddu un giudice pronto a sentenza. Prima differenza: due pesi e due misure non esiste una definizione univoca di “giornali- sta telematico”. Si Caso emblematico è quello di Paola Bacchiddu, tratta di un comu- sarda d’origine, milanese d’adozione, denun- Vuoto legislativo nicatore digitale o ciata per diffamazione aggravata dal mezzo di di un professionista pubblicità a seguito di un articolo redatto nel e confusione dell’informazione marzo 2012 per il giornale online Linkiesta di cui online? In secondo è cofondatrice e con cui, al tempo della pubbli- nelle sentenze luogo la stampa cazione, collaborava inquadrata come articolo 1. online non rien- Nel suo caso dopo la pubblicazione di un pezzo non agevolano il tra nella disciplina su presunte irregolarità nell’assegnazione dei della Legge stam- lavori per la costruzione di alcune case popo- lavoro dei giornalisti pa n.47/1948: le lari, senza che nessuna richiesta di rettifica o

34 NewTabloid 1 / 2014 la Legge

di smentita sia mai stata inviata al giornale. Ma attraverso la pubblicazione di lunghi post sulla a fine gennaio 2014, a due anni di distanza da sua pagina facebook. Si definisce vittima di un quella pubblicazione, a Bacchiddu viene reca- “vuoto normativo”, di una carenza all’interno del- pitata la celebre busta verde: sull’intestazione la legislazione inerente al reato di diffamazione. c’è scritto “Servizio Notificazione Atti Giudi- L’attuale ordinamento, infatti, risponde al codice ziari” e il contenuto è una citazione in giudizio. Rocco del 1930 emanato in piena epoca fascista Nel vuoto legislativo la posizione dell’allora diretto- e alla Legge sulla stampa del 1948. re Jacopo Tondelli viene archiviata mentre per Bac- chiddu il processo penale è ancora in corso: non La legge sulla stampa? avendo una normativa a cui fare riferimento l’unico Sul web è solo virtuale modo per condurre una causa per diffamazione in sede penale contro direttore e giornalista di testa- Dal secondo Dopoguerra in poi solo la legge ta online è quello di affidarsi alla via interpretativa. 62/01 ha esteso all’informazione online le re- Quindi, se da una parte la posizione del direttore gole per la stampa periodica su carta. Rego- de Linkiesta ottiene l’archiviazione grazie all’ap- le in cui, però, non rientrano le norme penali. plicazione interpretativa della Cassazione penale La conseguenza è una discriminante a livello legi- secondo cui la stampa telematica non slativo fra le due tipologie di informazio- rientra nella disciplina della Legge ne, testate cartacee e testate online. stampa n.47/1948, ovvero per la Ed è questa per tutti i cronisti che cosiddetta “mala partem”, dall’al- scrivono su web, la fonte del tra il giornalista-autore dell’arti- problema: essere considerati colo incriminato viene imputato di livello inferiore o semplice- per diffamazione aggravata non mente diversi rispetto ai clas- più in qualità di professionista sici articolisti i cui pezzi nero su dell’informazione bensì come un bianco sono diffusi ogni mattina semplice cittadino. Se nel caso di nelle edicole. Ma tralasciando la un processo penale la Legge sulla stam- sensazione romantica dell’odore d’in- pa non può essere applicata a internet, oggigior- chiostro sulla carta grigia dei quotidiani. no nell’era del virtuale la giurisprudenza italiana equipara un’inchiesta giornalistica pubblicata on- Il reato di omesso controllo line a un qualsiasi post su social network o blog. non vale per le testate web E non importa se si è iscritti all’Albo dei giornalisti, e quindi si appartiene a un Ordine professionale, “Al giornalismo online manca l’esplicita esten- oppure se si è un cittadino qualunque che espri- sione delle norme penali, che restano valide so- me pensieri o racconta fatti nell’etere del web. lo per la carta stampata - continua Paola Bac- chiddu - La sentenza della Corte di Cassazione Giornalisti online, vittime n. 35561 del 16 luglio 2010 ha sancito che il di un vuoto legislativo direttore di un giornale online non è responsabile dei contenuti diffamatori pubblicati sul sito per- “Citata in giudizio per un pezzo di due anni fa, chè la sua figura non è equiparabile a quella del mentre la posizione dell’allora direttore è stata direttore responsabile di un periodico cartaceo, archiviata nel reato di omesso controllo poichè come previsto dalla legge sulla stampa n. 47 del c’è un vuoto normativo in materia”: a raccon- 1948. Ad assumersi il rischio è solo unicamente tare quanto accaduto è la stessa Bacchiddu il giornalista”.

NewTabloid 1 / 2014 35 la Legge

Il reato di omesso controllo previsto uso di mezzo di pubblicità” laddove dall’articolo 57 del codice Penale per “mezzo di pubblicità” si in- non vale quindi per i direttori tende la testata giornalistica dei giornali web e la logica Linkiesta regolarmente seguita dai giudici si basa registrata al Tribunale di sulla tassatività della legge Milano”, spiega Chiara penale: un fatto è reato so- Baldi, giornalista e colla- lo se la legge lo definisce boratrice di Lsdi (Libertà di come tale. “In realtà in caso stampa diritto all’informazio- di diffamazione il trattamento ne), una delle prime a essersi per i giornalisti online è più mite occupata del caso e a stimolare rispetto a quello riservato ai giornali- i colleghi di altre testate nell’avvia- sti del cartaceo. La differenza è invece per chi re una discussione fra le carenze del nostro svolge il ruolo del direttore perché nel caso del sistema legislativo in campo di diffamazio- web non si ritiene applicante l’aggravante del ne e quanto accaduto a Paola Bacchiddu. titolo di colpa”, spiega l’avvocato Guido Came- “Se partiamo da una considerazione di pa- ra, autore di “La legge è uguale anche sul web. rità tra due testate regolarmente registrate, Dietro le quinte del caso Google-Vividown”. dobbiamo necessariamente ammettere che Ne consegue che a oggi per il cronista il pro- nel 2014 carta e web hanno non solo la stes- cesso continua fino alla lettura di un dispositivo sa autorevolezza ma anche lo stesso peso. di sentenza da parte del magistrato, mentre Questo, anche se nella testa di mol- per il suo direttore nel reato di omesso con- ti ancora andare in pagina sul carta- trollo si procede con immediata archiviazione. ceo vale molto di più che andare online. Questa è la legge, questa è la stampa (cartacea o Rassegniamoci, non è così: una testata deve digitale), bellezza! E in Italia il mezzo utilizzato per avere gli stessi diritti e doveri a partire dalla diffondere la notizia fa la differenza. Nemmeno il piattaforma. Altrimenti si attua una discrimi- nuovo DDL Diffamazione passato alla Camera nazione che si ripercuote penalmente solo sul lo scorso ottobre e oggi in discussione al Se- giornalista. Il punto non è che non debba essere nato contempla questa grave lacuna normativa. garantito il diritto a sentirsi diffamati, ma si deve “La legge sul reato di diffamazione dovrebbe in tutti i modi escludere che la querela diventi in- tener conto di quanto la professione dall’esten- timidatoria per il giornalista che esercita il diritto sione della normativa nel 1963 ad oggi sia cam- di cronaca, su carta od online”, continua Baldi. biata”. Per Bacchiddu il capo d’imputazione Nel caso specifico della Bacchiddu, se con- non è solo quello di diffamazione ma per l’ac- dannata in sede civile Linkiesta, potrebbe es- cusa la giornalista ha l’aggravante di “aver fatto sere chiamata a pagare una sanzione pecu-

Negli Stati Uniti i giudici equiparano i blogger ai giornalisti. In Italia i magistrati considerano una testata online regolarmente registrata alla stessa stregua di un’inserzione pubblicitaria

36 NewTabloid 1 / 2014 la Legge

niaria, mentre in sede penale la responsabilità cedere il contributo una tantum di 500 euro a ricadrebbe esclusivamente sulla giornalista. ogni nuovo nato, purchè almeno uno dei due E per paradosso ciò che accomuna informa- genitori fosse residente a Morazzone da al- zione cartacea e web è che la pena detentiva meno cinque anni e dimostrasse di possede- per la diffamazione è la medesima: reclusione re “ab origine” la cittadinanza italiana, svizze- dai sei mesi ai tre anni di carcere, più una multa ra o di uno dei paesi della Comunità europea. non inferiore a 516 euro. Del Frate aveva definito la decisione del sindaco con queste parole: “Una pensata scema che ha Claudio Del Frate e il Comune leghista sputtanato la cultura e l’immagine dell’occiden- un casus belli da manuale: giornalista te”. Il giornalista aveva denunciato nel suo com- condannato poi assolto in Appello mento il criterio discriminatorio utilizzato nella scelta dei beneficiari del bonus, accusando la Le condanne nel campo dell’online non sono Giunta comunale di razzismo e citando ironica- affatto rare. Basti pensare al caso di Claudio del mente il possibile utilizzo di metodi di selezione Frate, già cronista del quotidiano La Prealpina simili a quelli adottati dai nazisti. e poi collaboratore della testata online Varese L’allora primo cittadino Carlo Cremona insieme News prima di approdare al Corrirere della Sera. ai suoi assessori sporge subito querela per diffa- Il giornalista a ottobre 2013 è stato condannato mazione contro il giornalista online e dopo sette a pagare 120 mila euro di multa e a 16 mesi di anni a fine ottobre 2013 è arrivata la sentenza reclusione per aver biasimato, con un artico- di primo grado. lo scritto nel 2006 su Varese News, il Comu- Una punizione esemplare a cui il giornalista Del ne di Morazzone (Varese) che aveva concesso Frate ha deciso di proporre appello e rinunciare il “bonus bebè” ai soli figli di genitori europei. alla prescrizione che sarebbe scattata il mese Una condanna pesantissima anche considerato successivo: “Sono cosciente di aver scritto un il fatto che, in realtà, lo stesso pubblico ministero commento feroce - commenta - ma l’ho fatto su aveva chiesto invece “solo” mille euro di multa. una notizia vera”. A rendere pubblica la vicenda è Ossige- E alla Corte che lo ha condannato a un anno no per l’Informazione, l’osservatorio diret- e mezzo di carcere nulla è importato se al ter- to da Alberto Spampinato e promosso da mine di una procedura legale avviata dalle Acli Fnsi, Odg, Stampa Romana e Libera Infor- di Varese il Tribunale civile di Roma ha stabi- mazione sui cronisti minacciati e le notizie lito che la delibera del sindaco di Morazzone oscurate in Italia e all’estero con la violenza. era discriminatoria, medesimo giudizio emesso Gli articoli incriminati “Cronache cavernicole” dai tribunali di Brescia, Milano e Udine relativo e “Vergogniamoci per tutti loro” commentava- a simili provvedimenti adottati in comuni lom- no la decisone del Comune lombardo di con- bardi e friulani amministrati dalla Lega Nord.

Lo stesso articolo considerato diffamatorio in primo grado (con una condanna penale e un risarcimento pesantissimo) è “diritto di critica” in Appello “perché il fatto non costituisce reato”

NewTabloid 1 / 2014 37 la Legge

Il giornalista ha affrontato da solo le spese lega- fra un presunto diffamatore iscritto all’Ordine dei li per una vicenda giudiziaria che fa emergere, giornalisti e un presunto diffamatore blogger? ancora una volta, le carenze della nuova riforma C’è un altro caso, rappresentativo per tutti, rac- del reato di diffamazione: anche se il giornalista contato a metà febbraio su il FattoQuotidiano. fosse stato esonerato dal carcere, sarebbe co- it dall’avvocato esperto di web Fulvio Sarzana: munque stato condannato a risarcimenti stellari. un blogger campano, M.B., è stato condannato La rivincita giudiziaria per Claudio Del Frate dal Tribunale di Roma a un anno di detenzione arriva, in ogni caso, due mesi dopo la senten- in carcere con l’accusa di diffamazione per aver za di primo grado quando la Corte d’Appello leso la reputazione di un magistrato: i fatti espo- rovescia senza remore la sentenza e assolve il sti riguardavano la vicenda processuale relativa giornalista perché ”il fatto non costituisce reato”. al procedimento “Why Not” con protagonista Così, insieme alla responsabilità penale cade l’ex magistrato Luigi De Magistris e uno scontro anche l’obbligo del risarcimento. fra i giudici di Salerno e giudici di Catanzaro. “In appello anche l’accusa ha sostenuto che do- “M.B. aveva in realtà ripreso su Internet vessi essere assolto”, racconta Del Frate difeso in all’interno di una testata amatoriale le infor- Appello dall’avvocato Guido Camera. Insomma, mazioni contenute in un articolo del giornali- i toni accesi usati dal giornalista sono stati consi- sta Riccardo Bocca sulla testata l’Espresso. derati dalla Corte d’Appello come perfettamente Pur essendo il blogger incensurato, la diffusività rientranti nel diritto di critica. dell’articolo ha giocato un ruolo fondamentale nell’applicazione della sanzione detentiva. Nella Il caso del blogger condannnato: determinazione della pena il Giudice ha infatti sull’online si diffama, sulla carta no menzionato proprio la diffusione dell’articolo su Internet come parametro per l’applicazione La riforma del reato di diffamazione a mezzo della sanzione di reclusione”, scrive Sarzana. stampa in discussione al Senato elimina infatti la A differenza dell’autore Bocca e dell’allora diret- detenzione sostituendo la condanna carceraria tore Daniela Hamaui assolti dallo stesso tribu- a una multa che varia dai 5mila ai 60mila euro, nale perchè quell’articolo non era stato ritenuto e in caso di querela temeraria il que- diffamatorio, il blogger è stato dichia- relante può essere condannato rato responsabile dei reati di cui gli al risarcimento danni da mille art. 595, terzo comma cp, e art. a 10mila euro in favore delle 13 Legge stampa n.47/1948 casse delle ammende. Que- senza alcun beneficio di sto per la carta stampata, legge perchè non eserci- quindi per la diffamazione a tava l’attività di giornalista. mezzo stampa. Ma che di- E se la condanna verrà con- re della stampa online la cui fermata in appello il blogger, aggravante in caso di querela per aver ripreso la notizia due per diffamazione è per mezzo di giorni dopo l’uscita dell’articolo pubblicità? Il vuoto di legge, anche su l’Espresso, andrà dritto in carcere. nella nuova riforma, rimane. E se si è ancora Una sentenza che va in direzione nettamen- lontani dal riconoscere l’uguaglianza fra giorna- te opposta rispetto ai passi avanti fatti fino a listi di carta stampata e giornalisti di testate on- oggi per quanto riguarda l’equiparazione fra line, sul riconoscimento della figura di “blogger” informazione online e attività giornalistica tra- è ancora tutto da costruire. Quali le differenze dizionale.

38 NewTabloid 1 / 2014 multimedia - studi e ricerche / international journalists’ network Social, digital e mobile Giornalisti interattivi gli strumenti più usati all’estero

“International journalists’ network” ha stilato una classifica dei tools più gettonati nel 2013. Il primo è RebelMouse (aggregatore di social media) è usato da Nbc, il Guardian e Al Jazeera America. Ma ci sono anche Storyful Multisearch, Geofeedia e Topsy

40 NewTabloid 1 / 2014 multimedia - studi e ricerche

iamo ormai pienamente nel 2014 e giornalisti del Wall Street Journal e Al Jazeera, continuano i trend di crescita che per citarne solo alcuni, che hanno affermato hanno caratterizzato l’ultimo perio- che è stato di grande aiuto”, commenta Mar- do del 2013, soprattutto per quanto kham Nolan, direttore editoriale per i servizi di riguarda l’aspetto social, digital e informazione a Storyful. mobile in Italia e nel mondo. SMa quali sono gli strumenti più utilizzati dagli Geofeedia si concentra su dove la notizia sta esperti di informazione? IJNet (International accadendo, curando i messaggi provenienti journalists’ network) ha stilato una classifica da Twitter, YouTube, Flickr, Picasa o Instagram dei tools più gettonati del 2013. intorno a un certo luogo o posizione. Molte di queste piattaforme forniscono il luogo geogra- Il primo è RebelMouse, un aggregatore di social fico dell’utente per impostazione predefinita, media che, attraverso hashtag e parole chiave, in modo tale che ogni tweet, post o immagine filtra contenuti da Twitter, Facebook, Instagram, vengano localizzati con precisione. Geofeedia YouTube, Google Plus, LinkedIn, Tumblr, feed raccoglie il contenuto di queste notizie iperloca- rss e altro ancora. Redazioni come Al Jazeera lizzate e lo gira ai suoi abbonati in redazione. E’ in America , il Guardian e NBC News hanno uti- una sorta di filtro che cerca le fonti sul territorio lizzato lo strumento per caratterizzare contenuti e direttamente dagli utenti. I giornalisti possono generati dagli utenti, live-blog ultime notizie, im- così effettuare ricerche per posizione, parola pegnarsi con le loro comunità, costruire porta- chiave, lasso di tempo, piattaforma di social fogli personali e mostrare un lato più personale media, utenti e altri termini. E i risultati sono della redazione. È possibile filtrare il contenuto filtrati. Mentre i social media chiacchierano da hashtag, con parole chiave o incorporare il fra loro, viene identificata l’area che apparirà feed RebelMouse direttamente al CMS. all’utente, anche se la notizia non è recentis- sima. Storyful Multisearch è uno strumento open source che consente di effettuare contempo- Topsy è un potente strumento di ricerca sociale raneamente più ricerche su molteplici piattafor- che dispone di un archivio di tutti i tweet da me di social media, come un’estensione per il quando Twitter è iniziato nel 2006, con oltre browser Google Chrome. Inserendo una parola 400 miliardi di articoli di contenuti. Per dare un chiave, si riceveranno i risultati di Twitter, Tum- senso a tutto questo, Topsy utilizza un sistema blr, Instagram, Storyful Notizie, Storyful virale di classificazione che considera quante volte e Spokeo in una scheda diversa a seconda un pezzo di contenuto è citato da altri. È an- del social da cui che possibile cercare tramite link, foto, video, i provengono migliori influenzatori o tendenze sociali in dieci Si utilizzano i social (Facebook non lingue, o una traccia di contenuto presente sul è attualmente web con strumenti di analisi di Topsy. network come vetrina supportato). “Ci sono redazioni di In 15 Paesi il 59% dei giornalisti di contenuti ma anche spicco che han- utilizza Twitter no abbracciato per seguire dibattiti la piattaforma. Non è una sorpresa, insomma, che i social “Abbiamo avu- media sono in aumento. Per esempio, il 59 e temi caldi d’attualità to feedback da per cento dei giornalisti in 15 Paesi ha utiliz-

NewTabloid 1 / 2014 41 multimedia - studi e ricerche

zato Twitter nel 2013, rispetto al 47 per cento Il tempo trascorso ogni giorno online ammonta, dell’anno precedente, secondo l’Oriella Digital i media, a quasi 5 ore, di cui quasi 2 si verifi- Journalism Study. E non è un caso che l’uti- cano attraverso device mobili. Questa situa- lizzo dei social media è in aumento anche tra i zione ha un impatto molto forte sulle abitudini giornalisti, che li utilizzano in primo luogo come di consumo e di relazione tra persone e brand, una vetrina di contenuti, per seguire i temi più che attraverso questi canali, sono in contatto caldi o le discussioni che avvengono da una sempre più continuativo e possono sviluppare parte all’altra del mondo. una conversazione attraverso numerose mi- Il social network con la penetrazione maggio- crointerazioni. re si conferma Facebook, seguito dal “social I social media sono parte integrante dell’espe- layer” di Google, Google Plus e da Twitter, in rienza quotidiana delle persone: il 54% dell’in- crescita. L’utilizzo di smartphone è sempre più tera popolazione li utilizza, trascorrendo una diffuso, soprattutto per la ricerca di informazio- media di 2 ore e 29 minuti al giorno e in larga ni contestuali al luogo in cui si trova l’utente, parte attraverso device mobile. L’utilizzo di ser- ma anche per scoprire prodotti o servizi. vizi che si basano sulla location dell’utente è Colpisce l’enorme quantità di utenti mobile, ancora in fase di sviluppo. ma anche l’impressionante numero di utenti La quasi totalità degli utenti internet possiede Facebook attivi rispetto agli utenti internet (il un account social media, mentre quasi la metà rapporto è vicino al 73%). li utilizza con cadenza almeno mensile.

Utenti attivi sulle piattaforme social nel mondo

FACEBOOK 1.184 Milioni

QQ 816 M

?ZONE 632 M

WHATSAPP 400 M

GOOGLE 300 M

WECHAT 272 M

LINKEDIN 259 M

TWITTER 232 M social network

TUMBLR 230 M messanger/chat app

TENCENT WEIBO 220 M Fonte: We Are Social

42 NewTabloid 1 / 2014 multimedia - studi e ricerche

la ricerca | we are social Italia poco interattiva ma molto social network

L’Italia è al 32° posto, su 40 nazioni, per penetrazione online (58% della popolazione) ma è prima nel tempo speso sui social con 2 ore al giorno, pur essendo nella media (42%) nella consultazione. In Germania avviene il contrario: 84% internet, 35% Fb

e Are Social, agenzia di comunica- dei social al 42% mentre­ siamo i primi assoluti­ zione con sedi in diverse nazioni nel per tempo speso: 2 ore al giorno di media. mondo, ha pubblicato un report det- In particolare emerge un utilizzo, una fruizione Wtagliato sulla penetrazione e l’utilizzo della Rete di quasi cinque ore al giorno da PC della Rete, dei social e internet in mobilità. e di due ore in mobilità. Di queste, due ore e Il rapporto prende in considerazione 24 nazioni mezza vengono trascorse su social media e so- nel mondo e in Europa, con il dettaglio di 40 cial network che, a loro volta, vengono utiizzati nazioni suddivise in 7 macro aree, Italia com attraverso applicazioni per mobile (smartphone presa. Le fonti dei dati riportati, aggior­nati al e tablet) nel 47% dei casi. feb­braio 2014, sono: Uni­ted Sta­tes Cen­sus Bu- In Ita­lia, nell’utilizzo di social media e social reau, InternetWorldStats.com e the China Inter­ network­ emerge non solo il noto predo­ mi­ nio­ net Network­ Informa­ tion­ Centre,­ dati for­niti da di Facebook,­ ma anche come il social net­work Facebook,­ Google+,­ Qzone, Sina Weibo, Ten­ in questione­ abbia il miglior rapporto­ tra utenti cent Weibo, Twit­ter e VKon­takte, dati estra­po­lati iscritti e utilizzo­ effettivo.­ Il minor tasso di uso dal Global­ We­ bIn­ dex­ Wave 11, il CIA Govern­ spetta a Google+,­ che viene effetti­ ­va­mente ment Factbook­ e una serie di altre fonti. utilizzato dal 30% degli iscritti. Anche se la Nelle 40 nazioni vi sono circa 540 milioni di base di utenti di Twitter­ è quasi doppia­ rispet- utenti attivi nel mese, una penetra­ zione­ pari al to a Linke­ din,­ il tasso di utilizzo­ è presso­ chè­ 68% della popola­ zione:­ 293 milioni di questi­ identico­ assestan­ dosi­ per entrambi al 37% di uti­liz­zano almeno un social media-network; pari utenti effetti­ va­ mente­ attivi. È invece di quasi il al 40% del totale. Nell’Europa del Sud, macro 50% il tasso di utilizzo­ effettivo­ di Instagram,­ area in cui è incluso il nostro Paese insieme a con pochi utenti che però lo usano con buona Malta, Por­to­gallo e Spa­gna, sono poco meno di frequenza­ mediamente. Questi dati risaltano 77 milioni gli utenti di inter­net, il 64% del totale. ancora di più nel raffronto con altri Paesi. Pren- I social hanno una penetra­ zione­ del 43%. diamo ad esempio la Germania, che ha una L’Italia è la nazione con la minor penetra­ zione­ penetrazione internet molto più alta dell’Italia di inter­net tra quelli della sua macro area ed è (84% contro 58%), ma una penetrazione social com­ples­si­va­mente 32esima su 40 nazioni. Leg­ decisamente più bassa (35% della Germania germente­ inferiore­ alla media la penetra­ zione­ contro 42% dell’Italia).

NewTabloid 1 / 2014 43 multimedia - studi e ricerche

italia: overview

61.482.297 Popolazione totale 68% 32% urbana rurale

35.531.527 58% Utenti internet penetrazione internet

26.000.000 42% Utenti facebook attivi penetrazione facebook

97.226.000 158% Abbonamenti mobile attivi penetrazione mobile

italia: utilizzo di internet

TEMPO MEDIO CHE GLI PENETRAZIONE TEMPO SPESO UTENTI TRASCORRONO INTERNET MOBILE IN MEDIAMENTE OGNI GIORNO IN PERCENTUALE RISPETTO UTILIZZANDO INTERNET ATTRAVERSO ALLA POPOLAZIONE INTERNET MOBILE DESKTOP O LAPTOP OGNI GIORNO

4H 42M 46% 1H 59M

44 NewTabloid 1 / 2014 multimedia - studi e ricerche

italia: utilizzo SOCIAL MEDIA

PENETRAZIONE TEMPO PERCENTUALE DEGLI PERCENTUALE SOCIAL MEDIA MEDIAMENTE UTENTI MOBILE DEGLI UTENTI RISPETTO TRASCORSO DAGLI CHE UTILIZZANO MOBILE CHE ALL’INTERA UTENTI SUI SOCIAL APPLICAZIONI SOCIAL UTILIZZANO SERVIZI POPOLAZIONE MEDIA OGNI MEDIA SUL PROPRIO LOCATION-BASED GIORNO DEVICE

54% 2H 29M 47% 16%

italia: UTILIZZO SOCIAL MEDIA

QUALSIASI 92% SOCIAL NETWORK 61%

83% FACEBOOK 49%

63% GOOGLE 16%

41% TWITTER 15%

24% LINKEDIN 9% HANNO UN ACCOUNT INSTAGRAM 17% HANNO UTILIZZATO IL 8% CANALE NELL’ULTIMO MESE

NewTabloid 1 / 2014 45 multimedia - studi e ricerche

penetrazione di INTERNET nel mondo

EUROPA EUROPA CENTRALE 54% NORD AMERICA 78% ASIA CENTRALE 29% 81% 48% EST ASIA 37% AMERICA CENTRALE 12% SUD/EST MEDIO ORIENTE 25% ASIATICO 34% ASIA DEL SUD

SUD AMERICA 18% 47% 63% AFRICA OCEANIA

penetrazione dei SOCIAL network

EUROPA EUROPA CENTRALE 33% NORD AMERICA 44% ASIA CENTRALE 5% 56% 43% EST ASIA 24% AMERICA CENTRALE 7% SUD/EST MEDIO ORIENTE 26% ASIATICO 34% ASIA DEL SUD

SUD AMERICA 7% 44% 44% AFRICA OCEANIA

46 NewTabloid 1 / 2014 multimedia - studi e ricerche

penetrazione dei TELEFONi cellulari

EUROPA EUROPA CENTRALE 151% NORD AMERICA 129% ASIA CENTRALE 90% 101% 92% EST ASIA 112% AMERICA CENTRALE 72% SUD/EST MEDIO ORIENTE 109% ASIATICO 89% ASIA DEL SUD

SUD AMERICA 67% 124% 94% AFRICA OCEANIA

penetrazione internet paese per paese 87% 86% 84% 84% 83% 83% 81% 80% 79% 73% 65% 58% 55% 53% 53% 49% 45% 44% 41% 38% 32% 26% 15% 12% UAE USA CINA INDIA ITALIA ARABIA RUSSIA NIGERIA BRASILE CANADA FRANCIA TURCHIA POLONIA MESSICO TAILANDIA GIAPPONE GERMANIA INDONESIA AUSTRALIA ARGENTINA SINGAPORE SUD COREA SUD AFRICA REGNO UNITO

NewTabloid 1 / 2014 47 multimedia - studi e ricerche

dati globali snapshot

7.095.476.818 Popolazione totale 52% 48% urbana rurale

2.484.915.152 35% Utenti internet penetrazione internet

1.856.680.860 26% Utenti social network penetrazione social network

6.572.950.124 93% Abbonamenti mobile attivi penetrazione mobile

europa occidentale

416.767.521 Popolazione totale 77% 23% urbana rurale

326.197.681 78% Utenti internet penetrazione internet

185.034.740 44% Utenti social network penetrazione social network

538.572.700 129% Abbonamenti mobile attivi penetrazione mobile

48 NewTabloid 1 / 2014 multimedia - studi e ricerche

la ricerca | del politecnico di milano Pubblicità online è boom su mobile e social

L’Internet Media quest’anno in Italia toccherà i 2 miliardi di euro. E nel 2013 (+18% sul 2012) è arrivato a occupare il 12% dell’intero mercato (nel 2008 valeva il 5%). A far da traino è il new internet (video, mobile, social e data-driven advertising) che in 6 anni (dal 2008) ha fatto quello che il vecchio internet ha fatto in 15 anni (1993-2008)

martphone, video e social network so- sione (-4%) e radio (-9%). Gli Internet media, no gli elementi trainanti la crescita degli in crescita del 18% rispetto al 2012, hanno Internet Media, ossia l’unico comparto raggiunto nel 2013 un valore di 1,9 miliardi Sche fa registrare performance positive di euro grazie alle componenti più innovative (+18%) nell’intero mercato dei media, in calo (smartphone, tablet, connected tv, social net- complessivamente del 5%. Il mercato dei me- work, applicazioni, pay, video e data-driven dia italiani perde, infatti, nel 2013 quasi altri advertising) che nel loro complesso prendono 800 milioni di euro, a fronte del calo di tutti i il nome di New Internet e che nel 2013 sono media più tradizionali: stampa (-13%), televi- cresciuti del 73%.

RICAVI DA ADVERTISING SU MOBILE RICAVI DA ADVERTISING SUI SOCIAL NETWORK

220 120 200 200 180 100 95 160 +130% +75% 140 80 120 +56% 60 +60% 55 100 89 80 40 34 60 57 40 20 20

0 0 2011 2012 2013 2011 2012 2013

Fonte: Politecnico di Milano, dati espressi in milioni di euro

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È quanto emerge dalla fotografia scattata crescita degli Internet Media c’è la spinta delle dall’Osservatorio New Media & New Internet componenti più innovative connesse al nuovo del Politecnico di Milano*. I dati della ricerca, Internet, quelle che vengono definite nel loro presentata a Milano presso il Campus Bovisa in complesso New Internet. Anzitutto i nuovi de- occasione del Convegno “Internet Media: verso vice – smartphone, tablet, connected tv – che i 2 miliardi di euro grazie a mobile, video, social moltiplicano le occasioni di fruizione di Internet; e data-driven advertising”, mostrano come stia i social network, che stanno sempre più diven- proprio nelle componenti del New Internet l’oc- tando il luogo privilegiato di interazione digitale casione di riscatto dei Media. e la porta di ingresso a internet; le applicazioni, “Nell’ultimo anno la contrazione del mercato nuova modalità di accesso ai contenuti a fianco complessivo dei media, che include introiti del browser; i video, che stanno diffondendosi pubblicitari e ricavi pay, è stata pari al 5%. Ma in modo pervasivo in Rete; nuovi modelli di re- non tutti i canali media stanno registrando un venue basati sulla vendita di contenuti a paga- trend negativo” afferma Andrea Rangone, re- mento a fianco della pubblicità. A partire da que- sponsabile Scientifico dell’Osservatorio New sta edizione dell’Osservatorio è stata aggiunta Media & New Internet. “Gli Internet Media, in- un’ottava componente che sta trovando un’ini- fatti, in 5 anni hanno duplicato il loro valore, ziale applicazione in Italia: la pubblicità basata passando da un’incidenza sul totale mercato sui dati (data-driven advertising), che cambia Media del 5% nel 2008 a un’incidenza del 12%. profondamente la pubblicità online rendendola Prevediamo che tra 5 anni, nel 2018, possano più mirata grazie proprio all’utilizzo delle infor- arrivare a pesare oltre il 20%.” Alla base della mazioni degli utenti. “Il mercato Media abilitato

il peso dei diversi media

100% 2% 1% 1% 1% 1% 1% 2% 3% 3% 3% 2% 2% 90% 5% 6% 7% 8% 10% 12% 80%

70% 40% 36% 35% 34% 34% 31% 60% 50% 40% Altro 30% Radio 20% Internet Media 51% 54% 54% 54% 53% 54% 10% Stampa Tv 0 2008 2009 2010 2011 2012 2013

Fonte: Politecnico di Milano, la variazione delle quote di mercato dei media dal 2008 al 2013

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dal New Internet ha registrato una crescita del dell’85% raggiungendo circa 25 milioni di euro; 73% nel 2013, arrivando a superare i 600 milioni • i ricavi sulle applicazioni segnano un incre- di euro” afferma Marta Valsecchi, responsabile mento del 120% arrivando a valere circa 130 della Ricerca dell’Osservatorio New Media & milioni di euro; New Internet. “Mentre la restante componente • la pubblicità sui social network registra una cre- degli Internet Media, quella che definiamo Old scita del 75% e sfiora così i 100 milioni di euro; Internet e che è composta dai formati più clas- • i ricavi legati ai video online crescono del 37% sici su Pc (come standard display advertising, arrivando a 260 milioni di euro; email marketing, search, classified e performan- • i ricavi pay aumentano del 43% per un valore ce advertising), mostra un incremento di soli 2 assoluto di quasi 70 milioni di euro. punti percentuali. Il peso del New Internet sul Anche i dati di utilizzo da parte degli utenti del- totale mercato Internet Media passa così dal le diverse componenti del New Internet sono 22% al 32% e prevediamo che nel 2018 la sua molto elevati e in forte crescita: incidenza arrivi a circa i due terzi”. Questa la • il 75% degli Internet user usa almeno un de- dinamica delle singole componenti: vice connesso (smartphone, pc, tablet) davanti • i ricavi media su smartphone crescono del alla tv; 167% superando i 200 milioni di euro; • il numero di applicazioni mediamente installate • i ricavi media su tablet sono vicini al raddoppio è superiore a trenta sia per smartphone sia per (+94%) per un valore assoluto di poco superiore tablet, ma il reale utilizzo è concentrato su molte ai 50 milioni di euro; meno; il 40% circa delle applicazioni scaricate • i ricavi media su connected tv aumentano viene, infatti, usato solo una o due volte, mentre

old internet new internEt: le dinamiche Min e

2.500 ≈ 2,1 New Internet mld di e Old Internet +18% +15% 1,86 2.000 +13% mld di e +14% 1,58 +13% ≈ 40% 1,38 mld di e 1,22 e 32% 1.500 mld di +73% 1,07 mld di e 22% 0,95 mld di e 14% +89% mld di e 8% +98% 5% +90% 4% 1.000 +20% ≈ 60% +2% +3% 53% +5% 53% +11% 53% 500 +12% 92% 95% 96% 0 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014*

Fonte: Politecnico di Milano, la differente crescita del vecchio e del nuovo Internet dal 2008 al 2014

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solo 4-5 vengono utilizzate tutti i giorni; approfondimento.” Se si analizzano nel dettaglio • sono ben 27 milioni gli utenti unici che mensil- le dinamiche di ciascuna componente del New mente sono attivi sui social, l’82% degli internet internet, si scopre che una parte consistente user, con Facebook che resta il social network di questo nuovo mercato è appannaggio delle più frequentato; grandi internet company globali e che le media • i video online hanno una platea vasta tan- company tradizionali sono riuscite, ad oggi, solo to quanto quella dei social; sono fruiti, infatti, in parte a cavalcare e monetizzare queste nuo- dall’84% degli Internet user per un tempo medio ve opportunità. “Per invertire tale situazione, è di 33 minuti al giorno. Al primo posto ci sono i necessario un cambiamento a livello culturale- video musicali e quelli di news. organizzativo”, commenta Andrea Rangone. “Focalizzando l’attenzione sui social network, Occorre che le media company seguano le indi- dall’analisi emerge come le Fan page possano cazioni dell’approccio delle start up che si basa svolgere un ruolo rilevante per i media,” precisa su pochi, ma fondamentali, principi: accettare Guido Argieri, telco & media director Doxa. “Il la sperimentazione continua come unico modo 55% degli iscritti ai Social sono fan di un editore di fare innovazione digitale; lanciare il prima media e le Fan page più seguite sono quelle dei possibile il nuovo prodotto/servizio digitale sul programmit Tv (33%) e dei Quotidiani (30%). mercato per ricevere immediatamente i feed- Inoltre è elevata la percentuale di utenti che back degli utenti; porre fin da subito l’attenzione ormai legge le news direttamente dai social sugli indicatori chiave del business, misurando network e nel 33% dei casi accede poi sempre tutto ciò che serve per capire cosa accade on- o spesso al sito dell’editore di riferimento per un line; utilizzare i feedback degli utenti e i risultati

l’offerta di applicazioni degli editori tradizionali su smartphone

Property Media di Stampa, Tv e Radio Modello di ricavi che hanno sviluppato almeno un’applicazione su Smartphone iO/Android Assente Solo Pay 24% Si No 54% 29% 71%

9%

13% Solo Advertising Fonte: Politecnico di Milano Pay e Advertising

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delle misurazioni per attivare un circolo virtuoso quasi 100 milioni di pubblicità di apprendimento che porti al miglioramento sui social network continuo. In tale scenario, un’opportunità di sviluppo per le media company viene dalle start In Italia a fine 2013 c’erano 7,5 milioni di up. La ricerca evidenzia, infatti, che sono oltre tablet e 37 milioni di smartphone. Gli utenti 250 le start up finanziate a livello internazionale che accedono a internet dal telefono sono circa in questi ambiti. Diventa strategico per le media il 90% di quelli che navigano da pc, la stessa company saperle scovare quando sono anco- percentuale visita i social network. Sono più ra piccole, riuscire a supportarle nella crescita di 28 milioni gli italiani che visitano i social tramite i propri asset e saperle integrare nella media, e la pubblicità segue la tendenza: la propria offerta senza soffocarle.” crescita del mobile advertising è stata del 130% tra il 2012 e il 2013, passando da 89 a circa * La Ricerca dell’Osservatorio New 200 milioni, aumenta del 75% la pubblicità sui Media & New Internet è stata realizzata social network, che sfiora i 100 milioni di euro, in collaborazione con Cefriel e con il trascinata dalla crescita di Facebook che ha un supporto di: Accenture, Criteo, Digitalia ruolo chiave della componente mobile: circa il ’08, DigiTouch, Doxa, Facebook, Fastweb, 70% degli utenti accede anche in mobilità su Gruppo24Ore, Mediamond, Publitalia ’80, smartphone e tablet. Rai, Rai Pubblicità, RCS MediaGroup, RTI Interactive Media, Smartclip Italia; Fonte: Osservatorio New Media MainStreaming, Turbo. & New Internet Politecnico di Milano

i video online: tempo di utilizzo e device

degli Internet user guarda minuti in media 83% Video Online in streaming 33 al giorno

Dove si guardano (Base: guardano Video Online) Device utilizzati (Base: possesspri di ciascun device)

You Tube 86 Pc 66

Social Network 52

Tablet 38 Siti Web / App emittenti Tv 34

Siti Web / App di news e attualità 22 Smartphone 31 Altri piattaforme di Video sharing 10

Fonte: Politecnico di Milano

NewTabloid 1 / 2014 53 multimedia - studi e ricerche / Mindshare Web e device mobili cambiano la radio la rivoluzione dell’etere

L’ascolto in mobilità, da pc e sulla stessa televisione fanno sì che la radio sia presente come consumo giornaliero degli ascoltatori. Anche la sua declinazione virtuale e social le permette di sposarsi bene con l’universo online. E le campagne di comunicazione radiofoniche hanno effetti positivi sulle ricerche Google. Una ricerca Mindshare sfata cinque luoghi comuni sugli ascolti delle emittenti radiofoniche

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n anni complessi come quelli che stia- mo vivendo, dove il mercato e le nuove tecnologie impongono evoluzioni in ogni contesto, non è sempre immediato per- cepire il cambiamento e le sue regole. La radio si conferma essere un mezzo modernoI e in evoluzione, nonostante i luoghi comuni che storicamente l’affliggono ma che oggi verranno sfatati. Con RadioCompass Min- dshare, i partner radio e ResearchNow hanno condiviso un impianto di ricerca articolato in moduli in grado di cogliere le molteplici sfac- cettature che caratterizzano il fenomeno radio. Il risultato finale è uno strumento che consente il confronto su un unico terreno degli insight “soft”, derivanti dalle ricerche passate e attuali, con le evidenze “hard”, fornite invece da dati di vendita. La conclusione, tutt’altro che scontata, si traduce in una serie di indicazioni, operative e immediatamente applicabili, che trasformano l’inserimento del mezzo radio all’interno del mediamix come elemento di eccellenza e di raccordo, capace di bilanciare coerentemente il peso della tv e dei nuovi mondi digitali. L’esito è una revisione delle modalità di pianificazione della radio, grazie a metriche di valutazione arricchite di nuovi elementi che offrono nuo- ve possibilità sia per i broadcaster che per gli investitori. Nessun expertise può però dirsi efficace se non supportata da conferme solide, che giungano da un costante lavoro di analisi e ricerca delle tegrato col mondo digitalizzato, che moltipli- tendenze emergenti. RadioCompass si snoda ca ed espande la sua presenza su molteplici in quattro capitoli, quattro aree di grande inte- piattaforme. I nuovi device, e le conseguenti resse. nuove abitudini dell’audience radiofonica, ri- La radio si ascolta voluzionano aspetti storici del mezzo, offren- Il consumo gior- do nuove modalità di ascolto, informazione e anche da casa, fa naliero conferma condivisione. La ricerca ci permette di sfatare dinamiche tipiche 5 luoghi comuni sulla radio. cronaca e opinione, della radio ma co- - Il drive time resta un pillar dell’ascolto, ma stituisce anche un la ricerca ci mostra come il 50% della fruizio- non va in vacanza punto di rottura con ne radio avvenga da casa. In una realtà come il passato. La radio quella italiana, fatta di Pmi e partite Iva, anche ed è multimediale è ora un mezzo in- l’ascolto sul luogo di lavoro ha assunto percen-

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tuali rilevanti. prodotti e servizi. - La radio, contrariamente a quanto si pensi, non - Grazie alla presenza sui nuovi devices, la Radio va in vacanza. Sebbene gli investimenti radiofo- è ora un sistema multipiattaforma che non può nici si contraggano in estate, la radio mantiene dirsi obsoleto. L’ascolto in mobilità, da pc e sulla un alto ascolto e si candida a essere una nuova televisione fanno sì che la radio sia ancor più opportunità per broadcaster e investitori. presente nel consumer journey degli ascoltatori; - La radio non ha più soltanto un ruolo passivo la sua declinazione virtuale e social le permette di di sottofondo - che tutti ancora le riconoscia- sposarsi appieno con il web. La radio è un mezzo mo - ma laddove le news viaggiano ormai in al passo coi tempi che sa costruire profonde tempo reale, è diventato mezzo di ricerca at- relazioni con i soggetti ai quali parla. tiva di informazioni, di cronaca così come di - Pensare che l’ascolto della radio sia relativo soltanto alla musica e ai contenuti non rende ragione della straordinaria forza di questo mezzo in termini pubblicitari. Il “cambio-canale” dipende infatti dalla perdita di interesse, non dal break pubblicitario che anzi – grazie alla grande for- za di bonding della radio – viene attentamente ascoltato e ricordato. Il ricordo generato dalla Radio si riflette sul web, sotto forma di ricerca di informazioni.

Le performance commerciali. Una serie di ricerche quantitative sulle campagne ra- diofoniche hanno mostrato come si verifichi puntualmente una variazione degli indicatori di performance (negli studi anglosassoni indicati con la sigla Kpi, acronimo di key performance indicators) di awareness a seguito di una cam- pagna radiofonica. La pubblicità radiofonica produce benefici sul ricordo delle campagne e si riflette in modo positivo sugli indicatori di brand. La radio, grazie alla capacità di comu- nicare al proprio pubblico in modo attuale e personale, rappresenta quindi un forte driver nel processo di acquisto del consumatore sia online su siti e portali, ma anche offline diret- tamente presso il punto vendita. Mindshare ha selezionato un ventaglio di campagne ra- diofoniche attinenti a diverse categorie mer- ceologiche, analizzandone la curva di risposta in termini di ricordo. La modellizzazione dei risultati emersi ha consentito di delineare un corridoio ottimale di “opportunità di ascolto” nel quale la campagna è in grado di raggiungere i

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massimi risultati. Applicando questo corridoio efficace per la promozione di servizi direct e sarà possibile sviluppare pianificazioni in grado per strategie di drive-to-web. Le analisi ci mo- di minimizzare la dispersione del messaggio e strano infatti come ci sia un forte allineamento di massimizzare le coperture efficaci. tra ascoltatori radio e surfer assidui del web. La case history sviluppata su Zurich Connect Le analisi di business. Analisi su indicatori di - ad esempio - ci mostra come la radio abbia performance di business hanno mostrato come un riflesso positivo sulle ricerche su Google. la radio sia un mezzo efficace ed efficiente sia Incrementi significativi che si registrano sia per nei mercati dei servizi direct sia nel largo consu- brand poco ricercati - con livelli di crescita dav- mo. Numerose case histories evidenziano co- vero elevati - sia per keyword che già registrano me la radio sia un driver eccellente per stimolare un forte volume di searches. Casi di studio del le ricerche su Internet: l’elevata propensione mercato farmaceutico ci hanno inoltre mostrato dell’audience radiofonica alla navigazione sul come la radio abbia saputo produrre crescite web la rende uno strumento particolarmente significative di quota di mercato, con una reat-

RadioMonitor 2013 RadioMonitor Lombardia 2013

Emittenti Numero Emittenti Ascolti in Ascolti nazionali ascoltatori Lombardia nazionali Rtl 102.5 6.930.000 Radio Zeta 527 920 Radio Deejay 4.898.000 Discoradio 396 506 Radio 105 4.714.000 Radio Italia Anni 60 270 300 Rds 100% Grandi Successi 4.699.000 RadioNumberOne 233 290 Radio Italia Solomusicaitaliana 4.601.000 Radio Popolare 177 191 Rai Radio 1 4.204.000 Radio Studio Più 146 268 Rai Radio 2 2.948.000 Radio Viva FM 106 158 Virgin Radio 2.362.000 Radio LatteMiele 100 395 Radio 24-Il Sole 24 Ore 2.046.000 Radio Reporter 80 93 Radio Kiss Kiss 1.881.000 Radio Millenote 74 75 Radio R101 1.870.000 Radio Lombardia 69 73 M2O 1.758.000 Radio Marconi 53 53 Radio Capital 1.746.000 Radio MilanInter 45 45 Radio Maria 1.455.000 Radio Otto FM solo Rai Radio 3 1.363.000 musica anni ‘80 44 80 Rmc-Radio Monte Carlo 1.231.000 Radio ‘60’-’70’-’80 35 61 Radio Radicale 294.000 Radio Bergamo 23 23 Radio Alta 22 22 Secondo l’indagine RadioMonitor (Gfk Eurisko) Radio Italia Network 15 22 continua la crescita di Rtl102.5 che si conferma prima Cnr Lab 12 12 in graduatoria con ascolti che passano dai 6,698 Radio Milano 9 9 milioni del 2012 a 6,930 milioni del 2013. Trend Radio Millennium 4 9 discendente per le tre emittenti Rai: Radio1 da 4,399 Radio Voghera 3 4 a 4,204 milioni; Radio2 da 3,076 a 2,948 milioni e Radio3 da 1,386 a 1,363 milioni) Gli ascolti sono espressi in migliaia

NewTabloid 1 / 2014 57 Le emittenti rilevate da Ipsos multimedia - studi e ricerche Editori Radio Rai Radiouno Rai Rai Radiodue tività immediata, registrata in corrispondenza Rai Radiotre Rairadio Locali 14 Regioni dei momenti di comunicazione. Non a caso gli attori di questo comparto utilizzano spesso Mondoradio Radio R 101 la radio come mezzo esclusivo con risposte Nuova Radio Radio 24 efficaci in termini di performance. Infine anche i settori di largo consumo quali il Personal Ca- Radio Deejay re e l’Home Care hanno confermato come la Elemedia (Gruppo Espresso) Radio Capital radio sia un mezzo particolarmente efficiente, Radio M20 con un Roi in linea, o in alcuni casi addirittura Rtl 102,500 Hit Radio Rtl 102.5 superiore, a quello della tv. Radio 105 Network Gruppo Finelco Virgin La guerra tra radio e tv. L’evoluzione del Radio Montecarlo mezzo ha imposto una rinnovata valutazione del profilo dei “nuovi” ascoltatori. Mindshare Radio Dimensione Suono Rds ha analizzato in profondità il segmento degli Radio Italia Solo Radio Italia Solo individui tra i 15 e i 64 anni, suddividendo gli Musica Italiana Musica Italiana spettatori tv in alto, medio e basso fruitore del mezzo. Dall’analisi emerge che la quota dei Kiss Kiss Nazionale Gruppo Kiss Kiss Kiss Kiss Italia* Light tv viewers - individui che guardano la Radio Ibiza* televisione meno di 3 ore al giorno - è pari al Kiss Kiss Napoli* 43%. I Light tv viewers sono il segmento più reattivo della popolazione: sono attivi, con un Norba Radio Norba alto livello socio-economico e rappresenta- Bruno Radio Bruno no il consumatore per eccellenza. Tuttavia le campagne pubblicitarie televisive non riesco- Subasio Radio Subasio no a raggiungere un’alta copertura su questo Margherita Radio Margherita* segmento. La buona notizia è che i Light tv Radio Company viewers sono anche alto-ascoltatori del mez- Sphera Radio Padova zo Radio: per ogni Light tv viewers esiste un Easy Network “gemello” Heavy radio listeners. L’opportunità Radio 80 per gli investitori pubblicitari consiste quindi nel poter integrare i propri piani tv con piani Radio Lagouno Radio Number One radio, per riequilibrare le coperture sui Light Radio Studio Piu’ Radio Studio Più tv viewers.Gli approfondimenti resi possibili Radio Birikina da RadioCompass consentono di sviscerare Radio Sorriso le opportunità offerte dall’utilizzo della Radio Radio Bella&Monella per aziende e brand. I clienti che saranno in Classe Uno Radio Peterpan grado di cogliere questa variabile all’interno Radio Marilù del proprio target, avranno il vantaggio di poter Radio Gelosa impiegare la radio come un mezzo in grado di affiancare la tv per migliorarne e amplificarne il Fonte: Ipsos Media CT. Le emittenti con l’asterisco hanno optato per i dati Cati anche per l’esposizione cumulata nei potenziale, aggiungendo segmenti di audience 7-14-21-28 giorni ad oggi non completamente raggiunti se non a fronte di forti inefficienze.

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il caso | di ombretta t. rinieri La Cenerentola dei media ha perso la bussola Audi

Impossibile un’unica rilevazione degli ascolti, con lo stesso metodo, per network nazionali e radio locali. Morta Audiradio (sotto la vigilanza di AgCom), ora le indagini sono affidate a due enti privati, Gfk Eurisko (RadioMonitor) e Ipsos (Mediacell)

aviga senza bussola, ormai da quattro seno ad Audiradio tra emittenti locali e nazio- anni. Un tempo denominata la Cene- nali sui metodi e i panel utilizzati alla fine ha rentola dei media, la parente povera determinato la chiusura della società. Al suo Ndella Tv, oggi è l’unico media che ha posto, le rilevazioni delle società private Gfk perso la rilevazione ufficiale degli ascolti, Au- (RadioMonitor) e Ipsos (Mediacell), se da una diradio, morta nel 2010. Insomma ha perso parte colmano in questo periodo di vacatio il la bussola. Eppure quasi 35 milioni di italiani vuoto statistico venuto a determinarsi in attesa si sintonizzano, ogni giorno, su una radio (24 del nuovo metodo di rilevazione allo studio milioni sulle locali). Eppure il mondo delle im- di Agcom, dall’altra non soddisfano piena- prese radiotelevisive locali occupa diecimila mente le esigenze degli investitori del settore. lavoratori dipendenti e altrettanti collaboratori. In particolare nel comparto radiofonico sono AerantiCorallo: “La futura Audiradio oltre duemila i rapporti di lavoro giornalistico. deve tutelare le piccole emittenti” E’ un mondo ancora tradizionale, che colpito dalla crisi economica, si trova oggi ad affron- “In base ai dati 2013 - segnala Marco Ros- tare anche il passaggio dall’era analogica a signoli, coordinatore di Aeranti-Corallo, l’as- quella digitale subendo, ancora la concorren- sociazione che rappresenta 842 imprese del za di internet e il conseguente cambiamento comparto radiotelevisivo – la radio è ascoltata con cui le persone scelgono informazioni e da 34,853 milioni di individui nel giorno medio. Il intrattenimenti. totale lordo degli ascolti della radiofonia locale Crisi e rivoluzione tecnologica stanno deter- è stato di 24,363 milioni di persone. Ricordiamo minando da qualche anno una persistente che l’indagine RadioMonitor, come da tempo riduzione dei ricavi pubblicitari che nel 2013, chiarito da Agcom, non rientra nel campo di stando agli ultimi dati Nielsen, ha raggiunto applicazione della delibera 130/06/CSP, non è una flessione di 9,3 punti percentuali. La crisi sottoposta alla vigilanza della stessa Autorità e della radiofonia è acuita dalla difficoltà di poter non rappresenta una committenza universale contare su rilevazioni degli indici d’ascolto i del settore radiofonico, ma costituisce libero più corretti, equi, trasparenti e indipenden- esercizio di attività professionale”. L’associa- ti possibili. Tanto che nel 2010 la diatriba in zione si è fatta portavoce al tavolo tecnico

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dell’Agcom della radiofonia locale affinché dell’emittenza radiofonica locale e nazionale”. anche le emittenti minori possano partecipa- L’associazione segnala invece due grossi re alla governance della futura Audiradio in limiti dei meter utilizzati dalla ricerca Ipsos: misura almeno proporzionale ai propri ascolti. il costo elevato degli stessi meter e il fat- to che il campione sia molto piccolo (solo Il sistema meter è costoso 4mila gli apparecchietti) in rapporto alla po- e non garantisce le locali polazione che pretende di rappresentare. Ne emerge il limite di non essere in grado di rileva- Per quanto riguarda la sperimentazione della re gli ascolti delle radio locali, soprattutto di radio rilevazione degli ascolti attraverso i meter av- che abbiano una copertura territoriale piccola. viata dal tavolo tecnico, Rossignoli precisa: Per esempio, se in una provincia vi è un solo “Aeranti-Corallo, pur condividendo l’oppor- meter risulta molto alto l’errore campionario, tunità di ricerche tecnicamente sempre più perché se l’ascoltatore rilevato è appassio- avanzate, evidenzia l’esigenza che le stes- nato di una particolare radio, potrebbe ri- se siano economicamente sostenibili e, allo sultare che tutta la provincia ascolta quella stesso tempo, metodologicamente capaci di radio mentre invece a farlo è solo un singo- rilevare, in forma comparata e, nel dettaglio, i lo. Da qui le sollecitazioni verso l’Agcom. dati dell’emittenza locale e di quella naziona- A febbraio RadioMonitor ha pubblicato la clas- le. In questo contesto, Aeranti-Corallo ritiene sifica delle radio nazionali e locali più ascoltate comunque che l’indagine RadioMonitor di nel giorno medio del 2013 ottenuta intervistan- Gfk Eurisko sia uno strumento tecnicamente do 120mila ambosessi over 14 quale campione adeguato per fornire dati di ascolto aggiornati dei 52,5 milioni di italiani.

in libreria di Antonio Andreini

mente che, come non era stata ascolti, come Il Rinascimento capace di ucciderla la TV, così RadioCom- della radio neppure Internet ha fatto morire pass 2014, a la nostra “cara, vecchia radio”. c o n f e r m a r e econdo dati statistici pubbli- Anzi! La radio ha saputo anche che la radio ha Scati nell’ultimo Rapporto “Noi rinnovarsi e trasformarsi in un saputo adattarsi in modo più ef- Italia” dell’Istat, la metà degli ita- mezzo di comunicazione a voca- ficiente di altri media alle nuove liani nell’ultimo anno non ha letto zione mobile e buona parte degli piattaforme, conquistando così libri o giornali. E, secondo una italiani l’ascoltano in macchina o le fasce di pubblico più giovane. rilevazione di Gfk Eurisko, negli in movimento, oltre che in casa Le più recenti rilevazioni sull’au- ultimi anni il time budget dedi- e sul posto di lavoro. Soprattut- dience radiofonica hanno anche cato dagli italiani alla televisione to i giovani, oggi, tra autoradio, sfatato alcuni luoghi comuni ne- generalista è diminuito del 15%. iPod e lo streaming audio su ta- gativi per la qualità dell’ascolto, Dati positivi, molto confortanti volette e smartphone, l’ascolta- dimostrando che: non è vero che riguardano, invece, gli ascolti no tranquillamente in movimen- si ascolta la radio soprattutto in della radio e dimostrano chiara- to. Sono proprio le analisi degli auto; non è vero che d’estate

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Le concessionarie di pubblicità: è il circuito Best Radio, nato quest’anno, la investimenti con o senza dati cui pubblicità è venduta direttamente da Prs. Prs siede al tavolo tecnico di Agcom dove le “Per noi l’indagine Cati di RadioMonitor è un’in- posizioni dei partecipanti sono diverse. “Consi- dagine fatta bene ed è l’unica possibile con gli derando come il mondo delle radio sia piuttosto strumenti a disposizione in questo momento a eterogeneo, andando dai grandi network alle un costo sopportabile e con dei riscontri misu- grandi radio regionali a quelle medio-piccole rabili. Pensiamo che sia un’indagine sostitutiva provinciali, noi abbiamo chiesto all’Authority del metodo che utilizzava Audiradio”: così si di attuare un metodo che non discrimini alcu- esprime Federico Silvestri, amministratore de- ne radio da altre. Da questo punto di vista la legato della concessionaria di pubblicità Prs, tecnologia meter non fa supporre che vi sia la sull’indagine statistica condotta da Eurisko. Prs necessaria democraticità in quanto i numeri rappresenta settanta radio locali che aggregano dei campioni che sentiamo proporre sono del nel loro insieme oltre dieci milioni di ascoltatori. tutto residuali, quindi non idonei a esprimere il Il gruppo, che nel 2013 ha fatturato sessanta reale tessuto delle radio sul territorio. Riteniamo milioni di euro dei quali venti imputabili alla quindi che la base debba essere la Cati magari radio, è presente sul mercato radiofonico con con un approfondimento qualitativo basato sui due iniziative. La prima consiste nella proprietà meter, ma tutti su un nastro unico. Secondo il del marchio Cnr con cui produce informazione nostro punto di vista la tecnologia meter è an- (l’agenzia Agr produce contenuti per circa cen- cora in una fase sperimentale che non consente tocinquanta radio) e il cui mercato pubblicitario di avere un profilo omogeneo delle radio”. Si è è conferito alla società Manzoni. La seconda quindi ancora lontani dall’avere una risoluzione

in libreria non la si ascolta; non è vero che mento, informazione e cultura a che al grande pubblico da Ma- la si ascolta soprattutto in sotto- ogni ora del giorno e della notte, riagrazia Fanchi, una specialista fondo e che la pubblicità della in ogni luogo, sia che stiamo fer- che ha dedicato le sue ricerche radio non viene ricordata. Inve- mi sia che viaggiamo-, siano oc- allo studio dei pubblici e dei loro ce, come si rileva anche dalla corsi decenni di sfide e ricerche consumi culturali. Fanchi ha ap- lettura di un interessante saggio scientifiche, tecnologiche e so- pena pubblicato “L’audience” di Loredana Ciafani, “In principio ciologiche e sottolinea come tra (Laterza, pp. 176, € 17), un sag- solo etere-Filosofia e storia della luoghi comuni e sottovalutazioni gio articolato in cinque capitoli radio” (Pascal Editrice), caratteri- venga normalmente discono- che danno conto dei principali stica di fondo della pubblicità ra- sciuto un prezioso servizio infor- modelli di audience che si sono diofonica è proprio quella di agire mativo come quello della radio, succeduti nel tempo, dal fruitore come motivo di ricordo. Ciafani, che “da sempre” abita il nostro passivo degli anni Trenta ai mo- esperta di comunicazione, spie- quotidiano. Il tema dei modelli di delli di audience performativa e ga anche come, per arrivare alla audience e della radio in parti- responsabile che caratterizzano fruizione di questo straordinario colare, è stato più recentemente la riflessione e le ricerche degli strumento ci assicura intratteni- affrontato e reso accessibile an- ultimi quindici anni.

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in sede Agcom. Intanto il mercato radiofonico è sizione degli ascolti, ma anche della inade- stato depauperato di valore, passando dai 500 guata rilevazione delle radio locali è sintetiz- milioni del 2008 agli attuali 300. E’ la lettura di zato anche da un altro operatore del settore Silvestri: “La radio – tiene a precisare - perde che raccoglie pubblicità per le radio locali. comunque meno in termini pubblicitari rispet- to alla televisione e alla stampa in generale. Visibilia: “La pubblicità locale Nel 2008-2009 il mezzo non trovava riscon- si misura direttamente, tro negli investimenti pubblicitari, quindi anche senza indagini” questi segni meno a una cifra si innestano in un proseguimento di ricavi pubblicita- “Su una cosa siamo d’accordo: le radio na- ri che erano già incoerenti con il suo valore. zionali e le radio locali hanno interessi e bacini Per fare un esempio quando in Italia il mer- di ascolto diametralmente opposti - spiega cato valeva 500 milioni, in Francia tota- Alessandro Rivara, responsabile marketing lizzava un miliardo e duecento milioni”. dell’unità radio di Visibilia, la concessionaria Secondo Silvestri sono poche anche le pro- di pubblicità di Daniela Santanché - Non pos- spettive nel digitale: “A mio parere – dice – si sono essere misurate allo stesso modo”. L’anno è ancora lontano da una diffusione com’è av- scorso il gruppo ha registrato un fatturato di 18 venuta in televisione. La digitalizzazione della milioni di euro, di cui 2,5 attribuibili al compar- radio ha ancora molti anni davanti per diven- to radio. Visibilia, comunque - al contrario di tare una piattaforma sostitutiva dell’etere”. Prs - non ritiene le rilevazioni degli ascolti così I differenti interessi tra network nazionali e importanti né determinanti per il suo business. radio locali, il meccanismo della sovrappo- “Noi comunque lavoriamo sul ritorno diretto

in libreria

La nuova vita bilità di ascoltare su molteplici ascoltabile in piattaforme le programmazioni ogni momento in internet in tempi indipendenti da quando e in base alle sono state prodotte costituisce esigenze di nternet non solo non ha “ucci- un enorme vantaggio. In Italia ol- ciascuno, ma Iso” la radio, ma anzi le ha dato tre alla Rai (con trasmissioni sia chiunque può realizzare e diffon- nuova vita. Una delle nuove tecni- radiofoniche sia televisive), se ne dere informazione sonora e mu- che che hanno rilanciato la radio avvalgono molte altre emittenti sica su scala planetaria. Come è il “Podcast”, una risorsa audio/ radiofoniche nazionali (Repub- ci rivela Marco Traferri con “Po- video che è fruibile in qualsiasi blica Radio, Radio Deejay, Radio dcasting che funziona. Crea la momento, scaricata automatica- 105, Radio 24, Radio Popolare e tua radio in internet: oggi è facile mente in formato mp3 o altro dal Radio Radicale). Questa nuova ed economico” (Apogeo, pagg. sito dell’emittente e salvata nella tecnologia si sta rivelando una 225. € 9.90), una guida pratica memoria di un dispositivo adat- vera rivoluzione: con il podca- che spiega come usufruire del to per la riproduzione (computer, sting, infatti, non solo l’audio è podcasting e creare con esso smartphone o tablet). La possi- reso tascabile, trasportabile e una propria radio. (A.A.)

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della pubblicità – afferma Rivara - E’ infatti In pratica se il circuito ha, per esempio, una l’esercizio commerciale della zona dove la radio radio in Sicilia e una in Piemonte la duplicazione trasmette che misura direttamente attraverso sarà pari a zero. l’introito maggiore o minore conseguito con la Se invece due radio si trovano in Piemonte sul propria attività il ritorno del suo investimento territorio si determina una duplicazione. Per pubblicitario. A livello nazionale, invece, il dato individuarla, la software house tara l’algoritmo di RadioMonitor viene acquistato dai clienti. In sull’incrocio degli ascoltatori, ossia realizza questo contesto però noi non siamo parte attiva dei panel di intervistati nelle aree. “Noi non perché non siamo editori. Ne veniamo comun- siamo contenti dell’indagine in sé – ammette que coinvolti in quanto RadioMonitor inserisce Rivara - ma ci rendiamo conto che un mezzo il nostro circuito come aggregato di emittenti. senza un’indagine che lo rappresenti perde Il circuito di Radio Visibilia però non è la pura valore e quindi tuteliamo il fatto che le nostre somma delle emittenti che lo costituiscono, in radio abbiano una rappresentatività. Per que- quanto è necessario ‘nettizzare’ il dato delle sto riteniamo che a monte vi debba essere la radio in sovraesposizione. Per esempio se vi consapevolezza di quanto sia importante la sono emittenti su Torino o su Milano, la somma condivisione sulle rilevazioni, altrimenti si entra dei due ascoltatori non è due, perché potreb- in un ginepraio come quello di Auditel, dove si be essere che una parte ascolti anche l’altra ritiene di rappresentare tutta la popolazione radio. Quindi vanno eliminate le duplicazioni. Il italiana con 5mila meter, mentre con questo passaggio è necessario perché i circuiti devono sistema si è in grado di individuare soltanto i essere trattati come se fossero un’emittente macro fenomeni accontentando solo le grandi singola per poterli paragonare alle altre radio”. emittenti e non quelle minori”.

in libreria

Ai cari amici que presente nella nostra vita to politico di dal 1924. Con “Cari amici vicini propaganda, vicini e lontani e lontani. L’avventurosa storia facendo risuo- della radio” (Bruno Mondadori, nare nelle case iei cari amici vicini e lontani, pp. 165, €16), Giorgio Simonelli, i “discorsi del Mbuonasera ovunque voi sia- docente di Giornalismo radio- caminetto” del presidente ame- te” è l’originale formula di saluto fonico, racconta la storia della ricano Roosevelt o quelli delle con cui Nunzio Filogamo pre- radio. Concepita all’inizio come radunate oceaniche di Hitler e sentò alla radio il primo Festival mezzo di trasmissione di mes- Mussolini - o utilizzata come me- di Sanremo nel 1951. Divenuta saggi in codice, la radio diventa dium principe durante la Secon- presto simbolo della radio stes- presto mezzo di comunicazione da Guerra Mondiale. Oggetto sa, questa formula è stata ripre- di massa. Poi, grazie alle crona- feticcio dei movimenti giovanili sa da Renzo Arbore nel 1984 che sportive e alle story, viene negli anni Sessanta, oggi la radio come titolo di una trasmissione promossa a democratico mezzo è specchio della globalizzazione: televisiva per i 60 anni della radio di intrattenimento domestico e ha permesso a tutto il pianeta di italiana: la Rai, già EIAR, è dun- trasformata persino in strumen- parlare. (A.A.)

NewTabloid 1 / 2014 63 multimedia | di ROBERTA BERTOLINI Glocal, tutte le strade portano a Varese Un nuovo “motore” ... di ricerca digitale

Il Festival del giornalismo digitale ha richiamato nella “città giardino” 130 relatori, 80 testate e 2.500 partecipanti. Oltre agli studenti delle scuole superiori del territorio (e universitari) che si sono sfidati a raccontare l’evento, in mini redazioni, muniti di iPad, smartphone e videocamere

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embrano distratti, i nuovi spettatori mela Villoresi e i giornalisti Pier Vittorio Buffa di teatro, sempre con le mani sul e Daniele Biacchessi, uno struggente omaggio telefonino. Ma, ricordiamoci bene alla Memoria, hanno preso parte 1000 ragazzi che prima degli smartphone e di delle scuole superiori del territorio. facebook gli spettatori dormivano Ma è il laboratorio di giornalismo dedicato ai e forse era pure peggio. Adesso giovani la vera sperimentazione, lanciata già lo Salmeno sono svegli, li vedi attivi. Magari si fan- scorso anno, del festival. Studenti delle scuole no i cazzi loro, ma si possono coinvolgere. In superiori e delle università divisi per squadre, teoria». Nemmeno il tempo di concludere e in pratica mini redazioni, si sono sfidati nella la frase di Gioele Dix era diventata un tweet. creazione di blog che raccontassero la città Anzi due, tre, dieci tweet, una sorta di brusio nei giorni di Glocal. Vi hanno preso parte 80 di sottofondo. Questo è GlocalNews: il locale ragazzi trai i 17 e i 22 anni che nei loro 20 (una sala convegni di Varese, città sì, ma non blog hanno usato scrittura, video e tutti i nuovi certo metropoli) che diventa globale, che mette strumenti della comunicazione, ovvero smar- in connessione menti e persone che si trovano tphone, ipad, videocamere professionali, per in luoghi distanti. realizzare dei veri giornali aggiornati in tempo GlocalNews, il Festival del giornalismo digitale reale. Il progetto è sostenuto dal Consiglio Re- di Varese - che ha avuto il patrocinio dell’Ordine gionale della Lombardia e i vincitori di questa dei giornalisti della Lombardia - esce dal circu- edizione sono stati i ragazzi di Busto Arsizio ito dei festival tradizionali: qui trovano spazio della redazione “Burnews”. e voce i giornali locali sul web e sulla carta, La squadra di Glocal13 si è allargata quest’an- ma anche tutte quelle realtà che hanno fatto no con un gruppo di giovani Social Media Re- dell’online il loro “motore di ricerca” professio- porter, guidati dalla giornalista digitale Donata nale. Innovazione, ricerca e sperimentazione Columbro: sei giovani che hanno contribuito al sono stati il filo conduttore del festival che ha successo di GlocalNews sui principali social utilizzato tutti i possibili linguaggi della comu- network. Pochi dati per certificarlo: durante nicazione. Tra gli oltre cinquanta appuntamenti l’evento con l’hashtag #glocal13 sono stati ge- suddivisi in quattro giornate ci sono stati con- nerati 17.000 tweet, 8.000 RT per quasi 6.000 vegni, workshop, dibattiti e spettacoli teatrali. utenti unici e #glocal13 è stato nella top ten dei I numeri, come accade quando un evento è trend topic per buona parte del festival. archiviato, danno la misura del successo di Oltre a 11 workshop formativi aperti a tutti, GlocalNews: i relatori, provenienti dall’Italia e durante gli incontri sono stati affrontati alcuni dall’Europa, sono stati 130; 80 le testate ac- temi d’attualità, al centro dello sviluppo anche creditate; 2500 i partecipanti ai diversi incontri. economico della nostra provincia, tre esempi E poi ragazzi. I giovani su tutti: Smart City, Lavoro e Impresa ed Expo #glocal13 è stato meritano un capitolo a e Turismo. Non poteva mancare poi uno degli parte perché il loro coin- argomenti che da sempre è fonte di ampio nella top ten dei volgimento è uno degli dibattito nelle redazioni on line e che anco- ingredienti essenziali ra non ha trovato risposta: ovvero come può trend topic: del festival. Basti pen- vivere (senza pensieri) un giornale digitale? sare che allo spettaco- Quali possono essere le fonti di reddito oltre 17mila tweet, lo teatrale di apertura la pubblicità? S’è parlato quindi di autososte- di GlocalNews, “Io ho nibilità e di ricerca di modelli di business ed 6mila utenti unici visto”, con l’attrice Pa- esperienze positive, con alcuni casi di best

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practice e soluzioni innovative. Ma anche di giornalismo partecipativo e di crowdfunding, il processo di collaborazione economica tra un gruppo di persone per sostenere progetti comuni, come può essere appunto un giornale locale che è riuscito a diventare il fulcro di una comunità. GlocalNews però non è solo un momento di incontro per addetti ai lavori. Le serate sono da sempre, sin dalla prima edi- Dall’alto in senso orario: zione, organizzate in modo da allargare il più Gioele Dix, Michele possibile la partecipazione. Il pubblico diven- Mozzati e Gino Vignali (di Gino&Michele) con Silvia ta eterogeneo e partecipa agli eventi perché Giavannini, responsabile si sente “chiamato in causa”. Nelle serate si comunicazione di Glocal parla della gente, si parla di chi vive nel locale che ha presentato le serate con un occhio a quel che accade al di fuori dei confini, non solo quelli di un territorio ma del pensiero individuale. La prima sera è stata lo strumento per scrivere i compiti e non più il dedicata allo spettacolo teatrale di Davide Van custode di segreti e desideri, o la raccolta di De Sfroos, Terra & Acqua, una chiacchierata splendide battute come è stata la Smemoran- accompagnata da video e stralci di brani mu- da per almeno due generazioni? E’ stato que- sicali con il sociologo Aldo Bonomi; una serata sto uno spazio restituito alla comunicazione omaggio al territorio partendo dalle suggestioni diretta, verbale quella, se vogliamo, più vivace del cantautore laghée. La seconda sera invece e spontanea. GlocalNews è entrato di fatto a è stato l’atto conclusivo di un progetto che ha far parte delle iniziative dedicate al giornalismo tenuto impegnato alcuni mesi tutta la redazione digitale e alle nuove frontiere della comuni- di VareseNews, il 141 tour, un viaggio nei 141 cazione. Un percorso non semplice perché il comuni della provincia di Varese, ogni giorno mondo del web sta vivendo una nuova evo- una tappa. Un “pellegrinaggio”, fatto in diretta luzione. Per questo, momenti come quelli del sul giornale attraverso lo strumento del live- Festival varesino sono occasioni importanti per blogging, che ha prodotto una monumentale fare il punto ma anche per capire quale azione raccolta di dati, foto, informazioni e contatti. sarebbe bene intraprendere. Diciotto personaggi, tra le centinaia di persone «Il successo della seconda edizione di Glo- incontrate durante il viaggio dalla redazione, calNews - sono le parole del direttore di Va- sono state invitate a salire sul palco di Glocal- reseNews Marco Giovannelli - conferma l’at- News e a raccontare che cosa rappresenta per tenzione verso il giornalismo locale e globale, loro vivere in una realtà di provincia nell’epoca ma anche e soprattutto la voglia e la neces- della globalizzazione. Per finire una serata un sità di mettere insieme e stimolare idee sulla po’ nostalgica con Gino & Michele e Gioele professione, facendo il punto sull’innovazione Dix con un tema più che eloquente: “Anche nel settore. Siamo soddisfatti per le presenze le comunità nel loro piccolo s’incazzano”. Che ma soprattutto per il clima di condivisione e cosa significa per gli autori della Smemoranda di fiducia che si è generato. Se il cuore del e per un comico prima maniera come Gioele nostro progetto è l’ascolto, ci ripromettiamo Dix vivere a contatto con la tecnologia? Come di ascoltare gli stimoli ricevuti in questi giorni si comunica ora che il diario è diventato solo e di farne tesoro per tutti”.

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le sintesi | due case history Su carta e online Così l’Europa si fa glocal

Luis Izquierdo Labella (La Vanguardia) e Jon Kingsbury (direttore della Fondazione Nesta, National Endowment for Science, Technology and the Arts) raccontano come i giornalisti e i quotidiani cartacei e online spagnoli e inglesi affrontano i temi glocal

iportiamo la sintesi degli interven- municipio della città. Quindi se prima avevamo ti di Luis Izquierdo e di Jon King- poca informazione adesso ne abbiamo tanta. sbury al convegno dal titolo “In Ma se facciamo attenzione possiamo notare REuropa si parla...glocal” durante il che nonostante esistano tantissime pagine web festival del giornalismo digitale di Varese. di giornali, in realtà il contenuto è fondamen- talmente lo stesso. Fino a qualche anno fa in Luis Izquierdo. Voglio fare un paragone: prima Spagna avevamo 130 quotidiani, adesso ne e dopo internet. Prima di Internet è come se abbiamo forse più di mille ma quello che suc- ci fosse stata la pista di uno stadio dove ogni cede è semplicemente il raccontare il medesimo atleta correva nella propria corsia: nel giornali- fatto (si dà la stessa informazione) ma da più smo c’erano settori ben definiti e ben separati punti di vista. C’è stata quindi un’esplosione di ciascuno dei quali correva per la propria strada. quotidiani e creazione di nuove pagine on line Ora invece, dopo l’avvento di internet, è come (nuove iniziative) e nonostante non sappiamo se ci fosse la maratona di New York alla quale cosa succederà da qui a tra 3-4 anni possiamo partecipano più di 40.000 persone in una sola sicuramente affermare che si tratta di un boom corsia. Anche se poi il vincitore sarà uno solo. di giornali di ogni genere. Così abbiamo più Questo è quello che succede oggi con internet: generi e più opportunità e argomenti diversi molti giornali corrono, ma tra loro che è positivo ma quelli che si distinguono abbiamo anche dei risvolti sono una piccola nicchia. negativi. Il rischio princi- Nel Paese dove vivo vicino pale è che ci sia un gior- a Madrid, prima di internet nalismo low cost. Ormai 7-8 anni fa, avevamo un nel campo del giornalismo unico giornale che veniva vengono sempre più sfrut- pubblicato una volta al me- tati gli studenti, soprattut- se, ora i giornali sono ben 4, to i borsisti, coloro che non sono tutti su internet e fra di si possono ancora definire essi c’è anche una pagina giornalisti professionisti o web dedicata solamente al i precari che vengono pa-

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gati o molto poco o niente del tutto. Con la rimasti intrappolati a 700 metri di profondità. conseguenza di avere un risultato decisamente Dopo 17 giorni si venne a sapere che i minatori scarso. Vi ricordate il telefilm Walking dead? Ci erano ancora tutti vivi e dopo 69 giorni sono dà l’idea di un giornalismo fantasma, di spaz- stati salvati. Il numero di persone che hanno zatura digital. assistito tramite i mezzi di comunicazione alle Alcuni giornali locali spagnoli stanno iniziando operazioni di salvataggio, recupero dei minatori timidamente ad avvicinarsi al concetto di gior- è stato di circa un miliardo. Una cifra notevole nalismo glocal. Un giornale locale di Salamanca in quanto supera il numero degli spettatori che come può porsi di fronte a una notizia di rile- hanno assistito in diretta ai mondiali in Sud Afri- vanza mondiale, ad esempio la catastrofe delle ca nel 2010. Su Google ho cercato le notizie sui Filippine? Si hanno tre possibilità: il giornale può minatori cileni e inserendo il medesimo titolo decidere di non trattare la notizia provenien- sui motori di ricerca sono uscite 17500 voci in te dall’estero in quanto si tratta di un giornale italiano, 500.000 in inglese e 3 milioni in spa- locale, la seconda è fare un copia incolla delle gnolo. Quindi si tratta di un evento che sebbene notizie che arrivano dalle varie agenzie e la terza verificatosi a livello locale ha avuto una rilevanza è glocalizzare l’informazione cioè personaliz- molto importante. E’ chiaro che il concetto di zarla. Bene, il quotidiano locale di Salamanca glocal si sta facendo sempre più grande perché ha raccontato la tragedia delle Filippine con un i giornalisti locali stanno iniziando a capire che cittadino di Salamanca che si era trasferito li. Il da un lato è certamente importante informare i quotidiano Heraldo di Saragoza, invece, ha rac- propri cittadini su quello che succede nel loro contato la tragedia delle Filippine intervistando paese, città, per le strade, dare informazioni che un marinaio che ha vissuto l’esperienza della riguardano il servizio pubblico e i loro politici ma tormenta e del tifone. Vediamo ora la pagina dall’altro lato stanno anche iniziando a capire la web del quotidiano di Tarragona, città a sud della necessità di tradurre per i loro lettori quello che Spagna: in questo caso la notizia in evidenza è sono gli eventi di importanza globale. quella della torcia olimpica che è stata mandata nello spazio. Si tratta di una notizia eccezionale, Jon Kingsbury: Parlerò principalmente di due un evento straordinario di cui si parla in tutti i concetti il primo è il contesto delle notizie iperlo- locali e nonostante la sua straordinarietà è una cali nel Regno Unito e nel secondo vi spiegherò notizia della quale anche i cittadini delle piccole come le notizie diventano iperlocali dandovi città vogliono sentir parlare. E in ultimo vediamo anche alcuni modelli da utilizzare e come i media lo stesso concetto ma da un’altra prospetti- iperlocali possono essere sostenibili nel futuro. va e cioè non più le notizie che interessano La mia associazione Nesta ha fatto tre cose per il mondo raccontate aiutare ad avere politiche migliori per i media dai giornali locali ma locali nel Regno Unito. Abbiamo fondato una In Inghilterra al contrario le notizie commissione di ricerca in questa area perché locali che assumono sul mercato si hanno pochissimi dati su quali c’è un’esplosione rilevanza mondia- media iper locali legge la gente e quindi abbia- le. In questo caso mo commissionato e pubblicato una ricerca. Ci di siti glocal. La l’esempio è quello sono venti nuove stazioni tv locali che stanno dei minatori cileni e il aprendo negli Uk nei prossimi 12 mesi. Tenete stessa BBC ha 40 loro riscatto. Si tratta- presente che in Uk ci sono circa 1500 testate va - ricordate - di 33 giornalistiche strettamente locali che risalgono siti di news locali minatori che erano quasi tutte a 200 anni fa, quindi sono tutte molto

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antiche e hanno tentato di monopolizzare il set- Il secondo tipo di pubblicità è la pubblicità iper tore cioè hanno cercato di diventare la testata locale che si riferisce a un preciso luogo geogra- di riferimento per ogni area specifica. fico/fisico. Una ricerca prevede che per questo Poi abbiamo il sito della BBC che ha circa 40 tipo di pubblicità i ricavati sono più modesti siti di news locali. E c’è un’emittente televisiva rispetto a quelli della pubblicità locale e si parla scozzese, nazionale, che negli ultimi 2 anni ha di 32 milioni di sterline all’anno. lanciato siti web strettamente locali: STV, che ha E’ molto difficile, quindi, sostenere i media iper- 25 piccoli siti web in aree specifiche in Scozia. In locali solo con la pubblicità tradizionale. Dai questo periodo, in Inghilterra, si sta verificando servizi che abbiamo supportato in questi ultimi una vera esplosione di siti iperlocali. Una ricerca 12 mesi ho notato che ci sono 4 principali punti ci dice che ci sono più di 2mila siti web iperlocali che è necessario seguire per incrementare le nel Regno Unito con il risultato che, ogni 2 mi- possibilità di sostenibilità dei servizi. 1) Non nuti, viene lanciata una nuova storia. Io stesso concentrarsi su un servizio basato solo sulle ho un sito a Charlton. Ma se si digita su Google notizie. Una testata britannica, che si chiama notizie su Charlton si ottiene l’edicola dei quoti- Kentishtowner, si occupa di giornalismo, ma diani locali piuttosto che il sito stesso. La mia or- si è diversificata anche in altre aree ad es. si ganizzazione Nesta ha occupa di tempo li- commissionato alcune bero, ristorazione etc. ricerche per identifica- 2) Posso mandare in re il numero dei siti che stampa l’edizione che si occupano di notizie ho pubblicato online. Il iperlocali. Si chiama costo aggiuntivo per la Here and e ab- stampa è minimo e su biamo scoperto che carta si possono avere le notizie locali sono diverse forme di pub- molto importanti per il pubblico. La ricerca dice blicità. Porto l’esempio di un giornale di Leeds anche che il pubblico non vuole solo semplici nato come giornale online e ora anche con ver- notizie ma si aspetta anche informazioni relative sione stampata cartacea. 3) Trovare dei clienti al tempo, luoghi turistici, ristoranti. Il concetto nel servizio pubblico come il servizio sanitario di notizie iperlocali e di altre forme di informa- o altre istituzioni pubbliche se si vuole offrire zioni locali, tra l’altro, è cresciuto anche con questo tipo di contenuto. l’avvento di smartphone e tabloid. L’altra parte C’è un giornale scozzese in cui vengono pubbli- della nostra ricerca riguarda la pubblicità loca- cate notizie d’ogni tipo, ma allo stesso tempo il le, veramente importante per sostenere questi Servizio Sanitario Nazionale pubblica informa- siti. La ricerca ci ha mostrato che ci sono due zioni sulla salute. 4) Trovare nuove piattaforme differenti tipi di servizi iperlocali. Il primo tipo di per raggiungere più audience possibile. Ci sono pubblicità è puramente a livello locale e utilizza strumenti che forniscono una piattaforma per filtri locali su siti nazionali e internazionali. la pubblicità locale per far pubblicità sui siti Un esempio sono applicazioni tipo Foursquare dei giornali che trattano le notizie iper locali. Si o twitter che ci permettono di ricevere la notizia tratta di una piattaforma americana che utiliz- nel luogo dove ci si trova. Il mercato della pub- za gli smartphone. E non bisogna dimenticare blicità locale con questo tipo di servizi, contenuti Facebook poiché viene utilizzato da così tanta iperlocali crescerà enormemente nei prossimi gente che è uno strumento molto efficace per 5 anni. Prevediamo oltre un miliardo di sterline. promuovere i servizi.

NewTabloid 1 / 2014 69 l’osservatorio sull’estero | a cura di pino rea (lsdi) Giornalismo online veloce e credibile? Guerra fredda o pace virtuale con la carta stampata?

Sul Columbia Journalism Review, Marc Fisher propone un ampio e interessante viaggio fra alcune testate online Usa, mettendo a confronto pratiche e opinioni di qualificati redattori della ‘vecchia scuola’ con quelle dei new media. Ecco una sintesi

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uzzFeed non è più una piccola Se ciò comportava pubblicare dei servizi pri- e sconnessa start up, bensì una ma di un’accurata verifica, andava bene così, testata giornalistica importante, perché ci avrebbe pensato Internet alle auto- redditizia e influente. I video vi- correzioni. La verità sarebbe emersa grazie a rali che pubblica – generalmente un processo trasparente di tentativi ed errori. senza alcuna verifica – a volte si La notizia è qualsiasi cosa esista là fuori, che Brivelano delle bufale, quel tipo di errore che sia stata controllata e verificata o meno. È raro piace ai vecchi musoni della carta stampata che una testata non rilanci su Twitter una notizia perché non vedono l’ora di ribadire la propria non verificata a dovere, e ancora più raro è che superiorità etica. Eppure BuzzFeed continua una redazione si rifiuti di spremere qualcosa di a crescere: nei dieci minuti che ho passato in buono dai temi caldi del giorno (trending topic). attesa all’ingresso della redazione, si sono pre- Come ho scoperto visitando redazioni con sto- sentati quattro nuovi dipendenti – non semplici rie e ruoli diversi, ci sono comunque delle cose titolisti brillanti o produttori capaci di attirare gli che hanno sempre funzionato. Nella perenne amanti dei gattini. Qui hanno deciso che non battaglia per conquistare pubblico e pubblicità, basta più correggere gli errori dopo la pub- il concetto tradizionale di credibilità si rivela blicazione, almeno non nei post più popolari. essenziale tanto quanto la velocità. Nonostante la retorica utopica del Web come meccanismo Bufale online e notizie vere in grado di auto-correggersi, fare le cose bene fin dall’inizio si afferma come valore portante. Si è deciso che buon giornalismo e senso degli affari vuol dire assicurare ai lettori la veridici- Non s’ingannano i lettori tà degli articoli, e così abbracciano l’ultimo simbolo delle vecchie, affollate redazioni del «Il crescente timore di fare qualcosa di sba- passato pre-digitale: anche BuzzFeed assume gliato è aumentato a dismisura a causa della dei comuni copy editor. Per quasi due decenni, velocità e della portata dei nuovi media, e ciò il giornalismo è stato spaccato da una guerra spinge tante di queste nuove testate a pun- culturale. Il divario sembrava per lo più gene- tare sui valori tradizionali», spiega Eric New- razionale, per ridursi però al confronto sul sen- ton, consigliere della Knight Foundation ed ex so stesso della nostra attività. L’antagonismo direttore generale del Newseum. Si tratta di esplicito e lo sprezzante tiro al bersaglio in atto trovare il giusto equilibrio. Un certo grado di tra i difensori della vecchia scuola del cartaceo accuratezza è utile per la professione, mentre e i giovani cervelli digitali che trainavano le il perfezionismo eccessivo può perfino blocca- nuove start up, alla fine si riduceva a un dibat- re il buon giornalismo. I giornalisti non hanno tito sui valori. La vecchia guardia sosteneva di trovato la formula magica: la Knight Founda- essere guidata dalla ricerca della verità e dalla tion ha appena stanziato 320.000 dollari per loro percezione su quel che i cittadini devono lo sviluppo di applicazioni in grado di verifi- sapere per partecipare alla democrazia in ma- care e autenticare i video virali ripresi e diffusi niera informata. Fare informazione significava con apparecchi mobili. E il pubblico rimane principalmente individuare i fatti e presentarli incerto sugli standard da seguire: i Twitter- ai lettori, i quali avrebbero poi approfittato al dipendenti, per esempio, tendono facilmente meglio del quadro così fornito. Per i giornalisti a perdonare gli errori rispetto agli abbonati dei digitali, erano invece le loro modalità a rivelarsi giornali cartacei e ai lettori del New Yorker. più oneste e democratiche, oltre che più rapide. di Marc Fisher

NewTabloid 1 / 2014 71 STORIA del giornalismo | di ENZO MAGRì* I Moschettieri del “Gazzettino Rosa” Il giornalismo milaNESE DAL 1859 AL 2000

Nel 1859 escono 24 diari politici in sei mesi. La tiratura dei giornali cittadini non supera le 24mila copie. Gli scapigliati del “Gazzettino Rosa” seduti ai tavoli del Biffi, provocano gli ufficiali degli Ussari del capitano Sala per finire con loro in piazza Pasquirolo dove staziona sempre un brum pronto ad accompagnare negli ospedali civici giornalisti e militari reduci dagli scontri

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el 1859 escono 24 La cover di “Guerre di carta. Il diari politici in sei giornalismo milanese dal 1859 al mesi: ”La Gazzetta 2000” di Enzo Magrì edito da Pietro Ufficiale di Milano”, Macchione di Varese. foglio “d’ordine” de- gli invasori, gestito dagli austriaci e per l’abolizione dei Ndai Sonzogno, abolisce l’aquila giornali ufficiali decisa dal nuovo imperiale dal logo e riprende le governo. pubblicazioni, un esempio di vol- “Il Pungolo” apparteneva allo scrit- tagabbanismo. La tiratura dei gior- tore e poeta Leone Fortis. Con una nali cittadini non supera le 24 mila diffusione di 15.000 copie era di- copie. Gli scapigliati del “Gazzettino ventato il giornale più venduto di Rosa” seduti ai tavoli del Biffi, pro- Milano (per la sua campagna contro vocano gli ufficiali degli Ussari co- gli ex austricanti) tanto che l’edico- mandati dal capitano Sala per finire con loro lante era indicato come il pungolista. Il foglio, di in piazza Pasquirolo dove staziona sempre un dimensioni ridotte, privo di notizie, conteneva brum pronto ad accompagnare negli ospedali corrispondenze che esordivano generalmente civici giornalisti o militari reduci dagli scontri. con lead di tenore confidenziale: “Caro Leone, scusa se non ti ho scritto prima … “ oppure “Caro Frutto dell’euforica “orgia cartacea seguita alla Fortis, tu forse mi tieni il broncio…”. Il quarto, “La cacciata degli austriaci”, a Milano, nel 1859, fu un Perseveranza”, organo della destra milanese, fiorire di giornali. Nel volgere di 6 mesi, escono apparve nel mese di novembre con un program- 24 diari politici, come si chiamavano allora. I più ma redatto da Pacifico Valussi, il giornalista di interessanti sono quattro: La “Gazzetta di Mila- tendenze cavouriane. no”, “La Lombardia”, “Il Pungolo” e “La Perseve- Altre testate che si stampano in città sono: “La ranza”. Il primo era la vecchia “Gazzetta Ufficiale Bandiera Italiana” giornale politico del popolo e di Milano”, di Raffaele Sonzogno, che era stato dei comuni”; “L’Evo Moderno” appartenente a il foglio “d’ordine” degli invasori. Abolita l’aquila Davide Besana che nel febbraio del 1860 mu- imperiale ed emendata la testata dall’aggettivo ta il logo in “ Me n’impippo, gazzettino comico “ufficiale”, il giornale proseguì nelle sue pubbli- illustrato” e successivamente in “Sior Antonio cazioni. Non saltò neppure un numero dal 133, Robba”; “La Gente Latina”, giornale politico quo- quello di venerdì 2 giugno, stampato durante il tidiano sul quale scrive articoli di fondo Valussi; regno austriaco, passò al 134 , quello di sabato 3 “La Libertà”, organo dell’Associazione Unitaria giugno, che vide la luce sotto il governo sabaudo. Italiana, diretto dal patriota Mauro Macchi; “Il Po- Una variazione subì il romanzo d’appendice : I polano” giornale politico del mattino di orienta- principati danubiani furono sostituiti da Cento mento monarchico; “La Ronda” gazzettino della anni dello scrittore Giuseppe Rovani. guardia nazionale; “L’Unità Italiana”, quotidiano “La Lombardia”, diretta da Emilio Broglio, s’era repubblicano, uscito a Genova nel 1860 e tra- proposta di succedere alla “Gazzetta Ufficiale sferitosi a Milano l’anno successivo. di Milano” collocando sotto il logo il sottotitolo Nel 1859-1860, Milano conta 184.920 abitanti, ”Giornale ufficiale per la pubblicazione degli atti 130.000 dei quali risiedono nell’area centrale governativi e l’inserzione degli atti giudiziari”. delimitata dalla fossa del Naviglio. Il pane costa L’operazione non raggiunse lo scopo per il salto dai 40 ai 45 centesimi al chilo; il prezzo di una della quaglia del vecchio foglio piantato in asso corsa in omnibus è di 10 centesimi; per un paio

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di pantaloni di media fattura si pagano 30 lire; sostituiti da quelli di ferro, inventati in Francia. per un cappello 20 lire, per un soprabito 60. Due Per combinare lettere e numeri in parole, cifre stanze in una casa popolare in affitto costano 40 e righe necessarie a riempire un foglio di quo- lire al mese; la media però è di 100 lire per due tidiano, occorrono almeno 12.000 pezzi che un locali in stabili civili. Un alto funzionario guadagna addetto riesce a mettere insieme nell’arco di una 4000 lire all’anno; un insegnante tra le 800 e le decina d’ore. Le pagine, sia quelle dei giornali 1200 lire; un operaio tra i 35 e i 40 soldi milanesi di piccolo formato sia le altre dei fogli di grande al giorno. Secondo l’ufficio delle imposte, 18.000 dimensione, sono piatte. Un’impaginazione ab- persone hanno un reddito superiore a 750 lire bastanza modesta distingue tutte le testate. La all’anno; 30.000 superiore a 250 lire. Nel 1860 peculiarità è dovuta alla mancanza di attrezzature sono poco più di 10.000 i cittadini che pagano 25 tipografiche e alla concezione che il giornale vale o più lire all’anno per le contribuzioni dirette, l’ele- per il contenuto e per lo stile degli scrittori. Dalla mento necessario per essere iscritti fra gli elettori tecnica si esige una stampa chiara e di facile secondo la legge comunale e provinciale del 23 lettura. I titoli, generalmente a una colonna, ri- ottobre 1859. Anche sotto l’aspetto economico sultano alquanto generici (Notizie varie, notizie la città esibisce ottimi numeri. Vi sono 150 azien- cittadine). Lo stile dei pezzi è trasandato. In certi de definite industriali (con 12.548 operai di cui casi l’articolo risulta incomprensibile. 3.943 donne e 1.780 fanciulli), e una notevole, imprecisata, quantità di imprese commerciali. Gli Tipografie, torchi e fabbriche di carta alberghi sono 32: trattorie, osterie e locande am- montano a 500; caffè, liquoristi e bettole, attorno Nel 1859 le tipografie della Lombardia erano a 700. Alla ricchezza della borghesia agricola si 62 con 316 torchi e 920 addetti. A Milano se comincia ad affiancare quella commerciale e la ne contavano 37. I torchi erano tutti azionati a nascente industriale. Strumenti per diffondere mano; ciascuno aveva una produzione media di opinioni più che informazioni nel Paese appena 200 copie all’ora; la macchina piana progettata unificato, dove l’analfabetismo raggiunge vette da Hippolyte Marinoni, ed entrata in funzione nel del 74 per cento (gli alunni che nell’anno 1863- 1867 al “Petit Journal”, era manovrata da quattro 1864 frequentano in Italia le scuole elementari operai e tirava 1000 copie all’ora. La carta era una sono appena 1.100.000 unità), i giornali milanesi delle spese maggiori della produzione editoriale; assomigliano a quelli nazionali. Poveri di mezzi, era ricavata dalla pasta di stracci che, secondo contano, generalmente, quattro pagine e hanno la tradizione italiana, era molto costosa; quella di due diversi formati : quello più grande è di so- legno, più scadente, ma di prezzo inferiore, non lito di 60 centimetri per 43; il piccolo misura 39 si era ancora del tutto imposta sul mercato. centimetri per 27. Gli articoli sono composti da Le fabbriche di carta in Lombardia ammontavano tipografi che utilizzano caratteri mobili assembla- a un centinaio. Le milanesi erano impiantate nei ti dentro compositori di legno. Saranno presto Corpi Santi (l’unione amministrativa delle cascine

Tra i diari politici, come si chiamavano all’epoca, “La Gazzetta di Milano” di Sonzogno, “La Lombardia” di Broglio, “Il Pungolo” del poeta Fortis e “La Perseveranza” del cavouriano Valussi

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e dei borghi agricoli che si stendevano oltre la cin- bre 1864 Massimo D’Azeglio scrive ad Antonio ta dei bastioni cittadini) di Porta Ticinese, perché Monti, che la pubblica nella prefazione della “Mo- vicine alle vie d’acqua costituite dai Navigli. stra Storica del Giornalismo”: “Il giornalismo s’è Eugenio Torelli Viollier, a quel tempo redattore talmente rovinato da sé nell’opinione che non dell’”Illustrazione Universale” (era stato ingag- ha importanza. Lo considero come un danno, giato da Raffaele Sonzogno a Parigi), assicura perché la stampa potrebbe essere una forza…”. che attorno al 1865 “la tiratura complessiva dei I professionisti (in genere notai, avvocati, medici) fogli milanesi non superava la cifra di 24.000 avevano rappresentato il nerbo del giornalismo esemplari”. Luigi Lodi, nel volume Giornalisti, patriottico. A partire dal 1859, sono soprattutto gli ne spiega la ragione con la circostanza che fino avvocati e i procuratori che assumono importanti al 1870-1880 il problema della tiratura era quasi ruoli nel mondo della carta stampata. ignoto. “Del resto” avverte “quasi tutti i giornali italiani si rassegnavano pressoché senza rim- Notai e avvocati: giornalisti patrioti pianto a una modestissima clientela di lettori. Gazzettino Rosa: giornale “aggressivo” Era in realtà rigidamente logico che ciò avvenis- se”. Il giornalista ricorda che quegli organi erano Nata la nazione, continuò la commistione tra esclusivamente dediti a un fine di propaganda attività giornalistica e fervore politico. Il fenome- politica: “rinchiuso entro un solo campo, il gior- no consentì ad alcuni periodici, sovvenzionati nale era lasciato senza i mezzi indispensabili a dal governo, di restare in vita. Agli avvocati si fornirsi di una varietà rispondente ai desideri di affiancarono letterati, insegnanti, militanti poli- una folla numerosa”. D’altronde, si domanda, tici. A questo tipo di pubblicazione appartiene quale e quanta era veramente quella folla che “Il Gazzettino Rosa”, un singolare, estroso, ag- avrebbe potuto contribuire a formare giornali gressivo foglio, unico nel panorama della stampa diversamente, riccamente compilati? della Penisola, rincorso da decine di denunce per diffamazione, paradigma del livello professionale Giornalisti e propaganda politica del giornalismo cittadino e nazionale ma anche modello di un certo stile di vita della nascente Tranne qualche eccezione, nel decennio suc- borghesia. Il giornale (settimanale di polemica cessivo alla proclamazione dell’”unità” la stam- politica), denominato il Club delle Picche (la pic- pa italiana, secondo Gaspero Barbera (l’editore ca, formata da una lunga asta di legno e da una fiorentino che stampò le opere di due generazio- punta di ferro aguzza, era l’arma bianca della ni di poeti e pensatori), a causa delle disagiate Fanteria), ospitava una balda, gagliarda e sca- condizioni in cui versa e per via delle appas- pigliata “schiera di perduti” formata da repubbli- site idealità risorgimentali, ripiega su impieghi cani usciti dall’incubatrice garibaldina. Era stato municipalistici e clientelari. “La gran parte del fondato poco dopo l’unità da Achille Bizzoni che giornalismo è al servizio di chiesuole politiche, Mario Borsa giudicava più prode nei duelli che prive dell’appoggio di una valida maggioranza”. nella grammatica”. Bizzoni era un personaggio Scrive ancora Barbera: “Dal 1859 in poi i nostri esuberante, focoso. Pavese, bell’uomo biondo, giornalisti convertirono la nobile missione della ex luogotenente nell’esercito di Garibaldi insie- stampa periodica in traffico indecoroso. Giustizia me con il quale aveva combattuto a Mentana e vuole che io eccettui da questa severa accusa nei Vosgi, nel 1864 aveva assunto la direzione sei, o al massimo otto giornali”. Con un gioco del “Gazzettino”, giornale politico-letterario del di parole si può dire che la stampa non godeva buon genere milanese, monitore della società di buona stampa. In una lettera del 10 dicem- delle corse dei cavalli in Lombardia. Proprie-

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tario del foglio era il signor Pie- poi il parlamentare Andrea Ghinosi e il giornalista tro Grassi, titolare di un paio di livornese Icilio Polese, ex garibaldino ed ex di- edicole di giornale; una in piazza rettore dello “Scoglio”. Nessuno si firmava con il della Scala, l’altra dietro al Duo- proprio cognome. Quasi tutti erano attrezzati con mo, al Camposanto. Disperato pseudonimi. Cavallotti, a seconda dei casi, era per il profluvio di denunce che il Pessimista, Lo stoico, Atta-Troll, Appendicista si abbattevano sulla sua testata, o Huaneofobo (odiatore dell’azzurro). C’erano: dovuto alla mancanza di mode- Coq, Aloè, Martello, L’Azzeccagarbugli, Sem- razione nei collaboratori e nel plicine, Verderame, Farfarello, Don Lumachino, direttore, chiamato frequentemente a sostenere Trombone, Anomalo. duelli riparatori, l’editore licenzia dopo otto mesi Bizzoni che subito vara un altro giornale “Il Gaz- I fulminanti articoli di Felice Cavallotti zettino Rosa”, appunto assistito dallo scontroso tra duelli e minacce di arresto amico, ex garibaldino anche lui, Felice Cavallotti, rinomato sulla piazza per la sua irruenza politica Il linguaggio usato sul giornale era terribilmente e poetica. La testata diventa una congrega di crudo, spesso violento. Può bastare, come sag- veristi ribelli, scapigliati e rissosi i quali, vivendo, gio del rifiuto del foglio d’accettare convinzioni come diceva Garibaldi, “tempi borgiani, identifi- che contrastavano con quelle delle sue firme, il cavano nel potere immoralità e delitto”. Il gruppo corsivo del 9 novembre 1867. In polemica con comprendeva molti internazionalisti e parecchi “La Perseveranza” il pezzo raccomanda: “L’azio- antiebrei, per via che due dei più importanti gior- ne più meritoria che un milanese possa commet- nalisti milanesi (Leone Fortis e Claudio Treves) tere è ancora quella di dare fuoco all’ufficio della erano israeliti. “Perseveranza”, dopo essersi però ben assicu- rato che il suo direttore sia andato a raggiungere Gli scontri al Biffi e in sala scherma il più profondo di qualche conca del Naviglio”. tra giornalisti e ufficiali ussari Impossibile dare conto dei sequestri subiti dal giornale, dei processi e delle incarcerazioni cui Oltre alle incarcerazioni e ai sequestri li esaltava- furono sottoposti i suoi redattori. Il primo arresto no le polemiche con la stampa moderata e con del gerente avvenne il 19 ottobre 1867; nel no- il prefetto Giovanni Torre. Si esibivano in vivacis- vembre successivo, fu emesso un mandato di sime sfide con gli ufficiali del 18 ° Reggimento cattura per Bizzoni. Fu sostituito da Cavallotti. Il Cavalleria Ussari (Piacenza), comandati dal conte quale, a sua volta, minacciato d’arresto, dovette Antonio Sala. Solitamente le due squadre anta- fuggire e stabilirsi al confine tra Italia e Svizzera goniste, quella dei giornalisti del “Gazzettino” e da dove inviava corrispondenze senza tralasciare l’altra dei militari, si incontravano ai tavoli del Biffi, di fare incursioni a Milano per sostenervi i duelli in Galleria. Iniziavano scambiandosi insolenze e ai quali era costretto dai suoi fulminanti articoli. finivano avviandosi verso la sala di scherma di Oltre che per le denunce per diffamazione, Biz- via Pasquirolo, dove, nell’attigua piazzetta, so- zoni finiva in galera per la vita sregolata e per le stavano un paio di brum pronti per qualsiasi eve- intemperanze politiche. Al tempo della nascita nienza. Tra quelli che componevano la squadra del giornale, egli aveva trent’anni. “Più processi del “Gazzettino Rosa” c’erano Giuseppe Mussi, che anni scriverà il suo amico Francesco Giarelli che sarà sindaco di Milano, Claudio Raimondi, un “più duelli che anni e processi; più mesi di carcere collaboratore del “Corriere della Sera” per l’Eco- che processi e duelli”. La sfrenatezza che mette nomia, Vincenzo Pezza un internazionalista. E nella penna è uguale a quella che ne caratteriz-

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“La Gazzetta Ufficiale di Milano”, foglio degli invasori del regno austriaco, abolisce dal logo l’aquila imperiale e l’aggettivo “ufficiale” e riprende le pubblicazioni sotto il regno sabaudo za il comportamento nel privato. Un rapporto percosso con bastoni armati di piombo al grido di della polizia del 7 novembre1866 informa che il “spia, questurino”. Mistrali riportò lesioni guaribili pavese, traballante sulle gambe e con la voce in cinque giorni. A picchiarlo era stato Antonio impastata, fu sorpreso la notte precedente da Billia, un politico collaboratore del “Gazzettino due guardie civiche con una stanga sulle spalle. Rosa”. Dopo le legnate, l’aristocratico si trasferì In Questura, che era ancora in via Santa Mar- a Bologna dove fu chiamato a dirigere il giornale gherita, si accertò che si trattava di un palo del del governo “Monitore ufficiale”. valore di 5 lire sradicato dall’ingresso di via dei Profumieri dove segnalava un divieto di transito Il caso Lobbia per i veicoli a causa della demolizione di alcuni ruderi. Non mancò una denuncia per oltraggio. All’incontrollato temperamento del direttore e dei Qualche anno più tardi si attirò un’altra accusa: collaboratori del “Gazzettino Rosa”, e alle loro apologia di assassinio politico. Tra i suoi exploit sfrenate penne, va ascritta la scoperta del caso vi sono un sobillamento della folla durante un Lobbia, forse il primo che aveva ceduto ai privati pubblico spettacolo dentro il teatro alla Scala la Manifattura dei Tabacchi accompagnata da un e la bastonatura d’un avversario, forse anche compenso di 180 milioni in oro e una compar- una spia della polizia. La sera di Carnevale, il 29 tecipazione agli utili. A operazione conclusa, si febbraio 1867, durante un veglione mascherato insinuò che una quarantina di persone avevano che si teneva nel tempio della Lirica, il giornali- celebrato il buon affare ai danni del paese al sta, che secondo la polizia, era sborniato, da un “Doney et Neveux”, di via Tornabuoni, a Firenze palco di prima fila provocò gli spettatori della sala e che tra quegli uomini vi fosse un deputato. La fino a causare una rissa che mise fine alla festa. rivelazione, pubblicata dal “Gazzettino Rosa”, si Trascinato in Questura fu sentito pronunciare inseriva in un momento agitato della vita politica frasi come “il re vigliacco”, “ il popolo sovrano” italiana. L’attuazione della legge sul macinato e altre espressioni antimonarchiche. Della ba- provocava tumulti nel paese mentre la stampa stonatura fu vittima il barone Franco Mistrali, un d’opposizione denunciava una diffusa corruzione nobiluomo parmense, ex ufficiale della Marina che infestava i palazzi del potere. Il 4 giugno 1869, austriaca, che si era riciclato nel giornalismo della il deputato Domenico Guerzoni chiese un’inchie- nuova Italia ottenendo un discreto successo. sta parlamentare. Il maggiore dell’esercito Cri- Redattore dal 1860 alla “Gazzetta di Milano” a stiano Lobbia, appartenente all’estrema sinistra, seguito dell’affermazione del “Gazzettino Ro- mostrò un plico nel quale rivelava che vi erano sa” aveva pubblicato un “Gazzettino Rosso”. le prove della corruzione. Varata la commissio- La concorrenza, considerata sleale, scatenò la ne, Lobbia fu invitato a mostrare il contenuto furia di Bizzoni che, secondo la denuncia di Mi- del pacco. Il 15 luglio, il giorno prima della sua strali, si espresse con un’aggressione. Il barone audizione al tribunale di Firenze, egli annunciò di raccontò alla polizia che mentre con due amici essere stato aggredito e ferito in via dell’Amorino. attraversava in calesse piazza del Duomo, fu Sospettando che dietro l’agguato al parlamentare

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vi fosse una macchinazione per impedire all’ac- di forbice a dritta e a manca, “tagliando il mondo cusatore di arrivare davanti ai giudici, il paese a pezzetti e pezzettini che dispone in ordine sul reagì burrascosamente. Manifestazioni popolari tavolo per poi consegnarli, ben titolati, al proto, si tennero in parecchie città. A Milano un cap- accorciando di qui, combinando le notizie dei vari pellaio di via Calzaiuoli approfittò dell’evento per giornali, segnando col lapis questo articolo d’un lanciare un cappello a larghe tese che chiamò foglio per il direttore, quest’altro per il cronista, “cappello Lobbia”. La vicenda si concluse con quest’altro ancora per l’appendicista, a seconda la condanna a un anno di reclusione commina- delle diverse attribuzioni”. Egli, sfogliando tra 70 ta dal tribunale di Firenze a Lobbia, sospettato e 80 giornali, anche quelli delle più oscure città d’aver simulato l’aggressione. Il suo ferimento fu di provincia, riesce a cogliere, sicuro, la notiziola ritenuto dai giudici un’invenzione. “Il Gazzettino buona, seppellita in mezzo a un deserto d’inutilità, Rosa” che era finito nell’orbita della casa editri- per traghettarla sulla sua testata. Il dottor Forbice ce Sonzogno, editore anche della “Gazzetta di era un esperto “ricercatore”. Frugava in tutte le Milano” e successivamente del “Secolo” entrò pagine dei giornali delle maggiori città; dei fogli in crisi alla fine degli anni 1870. La sua eredità, delle città piccole cercava la cronaca degli eventi consistente nell’impegno politico privo dei crismi che lo interessavano. Non trascurava i giornali del giornalismo moderno, fu fatta propria prima stranieri, specie quelli francesi, dai quali ritagliava i dalla “Gazzetta di Milano” e successivamente pezzi delle rubriche che poi passava al traduttore. dal “Secolo”. Sarà, qualche anno più tardi, que- Non invidiava e non era invidiato. La pensava sto foglio sonzognano a rappresentare l’editoria come George Sand: “il fumo della gloria non vale capace di gestire un giornalismo fondato su basi quello della pipa”. industriali, come nei paesi più sviluppati d’Europa e d’America. *L‘autore Il dottor Forbice Enzo (Vincenzo) Magrì è stato caporedattore del Giorno Fatta eccezione per il “Secolo”, ancora negli anni e inviato speciale dell’Europeo. Ha scritto: Salvatore Settanta dell’Ottocento, buona parte dei giornali Giuliano; Giuseppe Musolino, il brigante dell’Aspromonte, italiani, in particolare quelli di provincia (e gli altri L’onorevole Padrino, la storia del delitto Notarbartolo; I che non avevano mezzi sufficienti per mantenere Ladri di Roma, lo scandalo della Banca Romana; Un un’adeguata struttura redazionale), era fatta con italiano vero, Pitigrilli; I fucilati di Mussolini; Guido Da i ritagli di altre pubblicazioni nazionali ed este- Verona, l’ebreo fascista; Luigi Barzini, una vita da in- re. Dario Papa, un giornalista che ha indagato in viato. Ha insegnato Storia contemporanea al Master in profondità la professione negli anni successivi giornalismo dell’Università Cattolica di Milano. all’unità, ricorda l’importante ruolo che svolgeva il dottor Forbice nelle redazioni dei fogli milanesi. E L‘editore siccome quello del capoluogo lombardo è il gior- nalismo per antonomasia, c’è da ritenere che la La Macchione Editore è nata nel 1994, a Varese. L’area figura lumeggiata dal redattore meneghino fosse d’interesse è la Lombardia, Liguria, Veneto e Trenti- un insostituibile primo attore anche nei giornali no. Fondata da Pietro Macchione, storico e giornalista che si stampavano nella Penisola. Il dottor Forbice pubblicista, ha in catalogo circa 700 titoli e collane di tratteggiato da Papa su Giornalismo (un saggio del narrativa, storia e biografie, gialli e thriller, tradizione e 1880) è il mattiniero collaboratore che si dedica territorio, guide tempo libero, arte, musica, poesia, cucina allo spoglio dei giornali. Lavora menando colpi salute e benessere, infanzia, green e libri per ragazzi.

78 NewTabloid 1 / 2014 LA VOCE DEI LETTORI

la replica di mario palmaro a claudio rossi marcelli I vizietti della stampa e i Giuristi per la vita

Gentile presidente, ho visto la tua foto generarlo con tutti gli sforzi possibili. accanto al tuo editoriale in Tabloid, e mi Ti prego di rappresentare questa mia sembri una persona simpatica e per bene. posizione pubblicamente anche su questa Tuttavia devo scriverti per manifestare tutto rivista, perché non trovo affatto corretto né il mio dissenso in merito all’articolo “Anche accettabile che l’Ordine della Lombardia la stampa ha i suoi vizietti”, vero capolavoro si appiattisca su un unico punto di vista, di azione politicamente corretta della per giunta così pesantemente superficiale potentissima lobby gay che si è scatenata in e ideologizzato come si evince dal tono questi mesi per imporre a tutti, a cominciare vagamente ironico (ma io non ci trovo dai giornalisti, un terrificante pensiero unico. nulla da ridere) usato da Claudio Rossi Ti scrivo per dirti che come iscritto all’Ordine Marcelli. Oltretutto, se ho ben compreso, dei pubblicisti da almeno vent’anni, da Rossi Marcelli è un militante del fronte gay: uomo che ha praticato questo mestiere in fatto del tutto legittimo. Ma vorrei sapere vario modo, non intendo in alcun modo perché l’Ordine affida a lui e proprio a lui il sottomettermi al delirante documento stilato compito di rappresentare la posizione sul dall’UNAR, e che continuerò a scrivere suo giornale ufficiale, senza alcun dibattito, secondo scienza e coscienza, usando la senza alcun dubbio, senza alcuna voce lingua italiana come mi è stato insegnato fin di dissenso. Alla faccia del pluralismo. da bambino, e sulla base dei principi e dei Aggiungo che la legittimità sia formale valori cui non intendo rinunciare nemmeno che sostanziale delle direttive Unar è stata di fronte alla prevaricazione di un’agenzia contestata dall’associazione Giuristi per la statale o alla imminente, liberticida legge vita (di cui sono per altro vicepresidente) sull’omofobia. E voglio anche dirti che con un atto di diffida che puoi trovare sul “utero in affitto” è espressione che si trova sito dell’associazione www.giuristiperlavita. in tutti i manuali di Bioetica – materia che org. Per tua comodità riporto qui di seguito insegno da anni in Università – e che si il comunicato stampa che si occupa della usa perché allude agli accordi economici questione. In conclusione, ciò che mi che normalmente si accompagnano all’uso preme dirti è che esistono ed esisteranno del corpo della donna come contenitore sempre dei colleghi che non intendono provvisorio di una gravidanza che poi viene portare all’ammasso la propria coscienza, e conclusa con la consegna dietro pagamento allinearsi a orientamenti ideologici imposti di un corrispettivo ai committenti, magari da minoranze potentissime che in pochi omosessuali che – natura non facit saltus mesi vogliono sovvertire il naturale ordine – altrimenti un figlio non potranno mai delle cose, per altro riuscendoci benissimo.

NewTabloid 1 / 2014 81 LA VOCE DEI LETTORI

“non vogliamo omologarci a un diktat”

I Giuristi per la Vita hanno formalmente notificato un atto di diffida stragiudiziale al Dipartimento delle Pari Opportunità, all’Ufficio Antidiscriminazioni Razziali, al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ai diciotto Uffici Scolastici Regionali, nonché a tutti i centoquattro Uffici Scolastici Provinciali sparsi sul territorio nazionale. Tutte le competenti Amministrazioni Pubbliche sono state diffidate dall’adozione di atti e provvedimenti che diano attuazione al documento Strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere (2013-2015), di cui si è, peraltro, richiesto l’immediato annullamento in sede di autotutela e la relativa cancellazione di tutti i suoi effetti giuridici. Nell’atto di diffida i Giuristi per la Vita si sono espressamente riservati di impugnare, in via amministrativa e giurisdizionale, gli eventuali atti e provvedimenti attuativi del citato documento Strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere (2013-2015). Il testo della diffida è reperibile sul sito www.giuristiperlavita.org. Il Presidente Avv. Gianfranco Amato.

Sai che questo è il sistema dei regimi, e di non essere odiato da nessuno. Ogni essere delle loro odiose veline, che vietano alcune umano è una meraviglia di Dio. Voglio solo parole e ne impongono altre. E’ Orwell che si continuare a usare il mio cervello, a usare la materializza con il bis pensiero e la neolingua. lingua italiana, a formulare giudizi di valore Personalmente sono solo uno di questi iscritti coerenti con le mie convinzioni di essere all’Ordine, al quale chiedo ufficialmente umano e di cattolico. Voglio poter continuare e pubblicamente di non appoggiare o a dire e a scrivere che sul piano oggettivo le abbracciare queste inaccettabili posizioni condotte omosessuali costituiscono un grave ideologiche. Anzi, chiedo che l’Ordine difenda disordine morale, e che la Chiesa colloca in ogni sede l’autonomia e la libertà di ogni queste condotte fra “i peccati che gridano iscritto che non vuole bere l’olio di ricino di vendetta al cospetto di Dio.” Ovviamente questo documento farneticante dell’Unar. nessuno può imporre a chicchessia questo Dal punto di vista personale, la cosa ha giudizio di valore, ma io devo poterlo scarsissima rilevanza pratica, perché sono esprimere. Ti ringrazio per avermi dedicato il molto malato e non mi resta molto da vivere. tuo tempo. Ti auguro ogni bene, e ti ricorderò Ma questo, se vuoi, è un motivo in più per nelle mie povere preghiere. Mario Palmaro dirti che da questo particolare punto di vista della vita tendo a vedere ormai solo Nel numero scorso di New Tabloid abbiamo le cose che contano davvero. Figurarsi se pubblicato la sintesi di una relazione di Claudio tradisco la mia coscienza per travestirmi Rossi Marcelli al seminario di Redattore socia- da “bravo giornalista che rispetta i gay nel le dal titolo “Anche la stampa ha i suoi vizietti”. linguaggio che usa”. Che fine ingloriosa Nel rispetto della pluralità delle idee, pubbli- sarebbe per un mestiere così bello! Sento già chiamo ora volentieri l’intervento del collega le solite obiezioni: per quanto scrivo sono un Mario Palmaro, che replica a Rossi Marcelli. La pericoloso intollerante, omofobo, razzista. lettera di Palmaro - studioso cattolico - è giun- Rispedisco al mittente queste accuse: qui ta in redazione poco prima della sua scompar- la violenza, l’odio, la discriminazione non sa avvenuta, dopo lunga malattia, il 9 marzo, a c’entrano nulla. Io non odio nessuno, e spero 46 anni, nella sua casa di Monza. G.D.

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