Relazioneattività Anno 2010 DEFINITIVA 3
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RELAZIONE SULL’ATTIVITÀ SVOLTA NEL 2010 Approvata dal Comitato Regionale per le Comunicazioni nella seduta del 28 marzo 2011 1 INDICE PARTE I – IL PASSAGGIO DALL’ ANALOGICO AL DIGITALE TERRESTRE NEL VENETO PARTE II – FUNZIONI PROPRIE (articolo 11 L.R. 18/2001) A) INIZIATIVE DI RICERCA, CONVEGNI, SEMINARI B) LE FUNZIONI DI GARANZIA DEGLI UTENTI NEL SISTEMA RADIOTELEVISIVO LOCALE C) MONITORAGGIO DELLA PROGRAMMAZIONE TELEVISIVA LOCALE D) LE PROVVIDENZE PER L’EMITTENZA LOCALE: ISTRUTTORIA DELLE ISTANZE PER LA CONCESSIONE DEI BENEFICI EX ART. 45 COMMA 3 DELLA LEGGE 23 DICEMBRE 1998, N. 448 E) ATTIVITA’ DI CONSULENZA DELLA GIUNTA E DEL CONSIGLIO REGIONALE F) SEDUTE E DELIBERAZIONI CORECOM PARTE III – FUNZIONI DELEGATE (articolo 12 L.R. 18/2001) A) FUNZIONI ESERCITATE PER EFFETTO DELLA CONVENZIONE AGCOM- CORECOM VENETO DEL 23 DICEMBRE 2004 A 1) RAPPORTO SUL SERVIZIO DI CONCILIAZIONE 2010 B) ULTERIORI FUNZIONI CHE POTRANNO ESSERE DELEGATE AL CORECOM PER EFFETTO DEL NUOVO ACCORDO QUADRO SOTTOSCRITTO IL 4 DICEMBRE 2008 PARTE IV - ATTIVITA’ DEL COORDINAMENTO NAZIONALE CORECOM / CORERAT PARTE V - RENDICONTO SPESE CORECOM 2010 2 Le circostanze che hanno più significativamente indirizzato l’attività del Corecom Veneto nel 2010, sono stati, da un lato, il rapido mutamento dello scenario tecnologico, con la previsione della transizione alla diffusione televisiva in digitale terrestre in calendario, per la nostra regione, nel mese di dicembre 2010 e, dall’altro, l’avvio degli adempimenti previsti dal nuovo Accordo Quadro tra Regioni, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e Corecom, stipulato nel dicembre 2008, per l’attribuzione ai Comitati di nuove importanti funzioni delegate, che renderanno il loro ruolo molto più incisivo nei territori di competenza. I Corecom diverranno a tutti gli effetti le Autorità garanti per le comunicazioni e le telecomunicazioni in ambito regionale ed avranno competenze gestionali di grande impatto operativo ed organizzativo nel sistema locale dei media. La consapevolezza dell’importanza dei diritti di informazione e di comunicazione dei cittadini veneti, in un contesto di rapida evoluzione tecnologica e di riassetto istituzionale ha orientato l’azione del Comitato e della Struttura verso un lavoro concreto, “sul campo”, per approfondire le competenze tecniche e giuridiche necessarie alle nuove competenze e per potenziare le risorse umane e strumentali in dotazione. In qualità di organo di garanzia, il Corecom aspira a crescere in sintonia con i cambiamenti: è con l’auspicio di un futuro di sviluppo organizzativo e funzionale che il Corecom Veneto espone in questa Relazione conoscitiva i risultati del lavoro svolto. 3 PARTE I – IL PASSAGGIO DALL’ ANALOGICO AL DIGITALE TERRESTRE NEL VENETO Nella nostra regione la transizione alla tecnologia trasmissiva digitale terrestre, per le emittenti televisive, è avvenuta nel dicembre 2010. Lo scenario dell’emittenza locale è a tutt’oggi, a distanza di tre mesi dalla data dello switch-off, in una fase di assestamento che richiederà ulteriori interventi di regolazione, in particolar modo per consentire la ricezione del segnale nelle zone limitrofe della regione (Veneto orientale) e nelle aree montane. Le televisioni locali, con sede legale ed operativa nel Veneto, titolari di autorizzazione o concessione a trasmettere in analogico erano, sino allo scorso dicembre le seguenti: TELEBELLUNO DOLOMITI TELEPADOVA 7 GOLD TELEREGIONE VIDEOITALIA TELECHIARA TELECITTA' TV 7 LADY TRIVENETA NETWORK RETEAZZURRA CANALE 55 TRIVENETA FRIULI VENEZIA GIULIA LA 8 LA 9 CANALE ITALIA LA 10 ANTENNA 3 VENETO TELE ALTO VENETO (ora 7 NEWS) EDEN TV TELEVENEZIA LA VENETA TVA VICENZA TELEVENETO TELEVICENZA CANALE 68 RETE VENETA TELENUOVO RETE NORD TELEARENA TELEPACE TELE SAN MARTINO DI TOURS In previsione del passaggio al digitale, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha definito i criteri di attribuzione della numerazione automatica dei canali (il cosiddetto 4 LCN), a tutti i soggetti autorizzati alla fornitura di servizi di media audiovisivi, con la Delibera n. 366/10/CONS del 4 agosto 2010 “Piano di numerazione automatica dei canali della televisione digitale terrestre, in chiaro e a pagamento,modalità di attribuzione dei numeri ai fornitori di servizi di media audiovisivi autorizzati alla diffusione di contenuti audiovisivi in tecnica digitale terrestre e relative condizioni di utilizzo”. Ai sensi della citata delibera, che ribadisce quanto disposto dal Testo Unico della Radiotelevisione (Decreto Legislativco 31 luglio 2005, n. 177 e successive modifiche, per “ambito locale televisivo” si intende: l’esercizio dell’attività di radiodiffusione televisiva in uno o più bacini, comunque non superiori a dieci, anche non limitrofi, purché con copertura inferiore al 50 per cento della popolazione nazionale; l’ambito è denominato «regionale» o «provinciale» quando il bacino di esercizio dell’attività di radiodiffusione televisiva è unico e ricade nel territorio di una sola regione o di una sola provincia, e l’emittente, anche analogica, non trasmette in altri bacini; l’espressione «ambito locale televisivo» riportata senza specificazioni si intende riferita anche alle trasmissioni in ambito regionale o provinciale. Per “emittente locale” : il titolare di concessione o di autorizzazione su frequenze terrestri in tecnica analogica in ambito locale, che ha la responsabilità editoriale dei programmi televisivi irradiati e che li trasmette in tecnica digitale terrestre mediante autorizzazione per fornitore di servizi di media audiovisivi in ambito locale. Per “fornitore di servizi di media audiovisivi in chiaro o a pagamento” : la persona fisica o giuridica cui è riconducibile la responsabilità editoriale della scelta del contenuto audiovisivo del servizio di media audiovisivo e ne determina le modalità di organizzazione, autorizzati alla diffusione dei contenuti audiovisivi in tecnica digitale terrestre; sono escluse dalla definizione di “fornitore di servizi di media” le persone fisiche o giuridiche che si occupano unicamente della trasmissioni di programmi per i quali la responsabilità editoriale incombe a terzi. I soggetti autorizzati alla fornitura di servizi di media audiovisivi operanti nelle aree tecniche da digitalizzare nel corso del 2010, conformemente alla citata Delibera AGCOM, dovevano presentare entro il 20.09.2010 apposita domanda, per ciascuno dei marchi/palinsesti diffusi in tecnica digitale. La domanda andava presentata al Ministero dello sviluppo economico, Dipartimento per le comunicazioni, Direzione generale servizi di comunicazione elettronica e radiodiffusione, divisione III. La Delibera individuava inoltre, come già detto, i criteri per l’attribuzione della numerazione. Di seguito sono riportati i criteri che più interessano la numerazione dei canali per l’emittenza locale nel Veneto. Ai fini dell’attribuzione delle numerazioni dei canali digitali terrestri l’Autorità ha individuato dei blocchi di numerazione consecutiva basati su cento numeri: - il primo arco di numerazione si riferisce ai numeri 1 - 99 - il secondo arco ai numeri 101 - 199 , e così via. 5 Le posizioni di avvio di ciascun arco (0, 100, 200, ecc.) sono riservate a servizi di sistema, quali la guida ai programmi e i canali mosaico (canali che visualizzano contemporaneamente, tramite finestre, i canali offerti sulla piattaforma digitale terrestre). Nel primo arco di numerazione sono previsti adeguati spazi nella numerazione che valorizzino la programmazione delle emittenti locali di qualità e quella legata al territorio. Ai canali generalisti nazionali, come definiti all’articolo 1, comma 1, lettera g), sono attribuiti i numeri da 1 a 9 e, per quelli che non trovano collocazione in tale sequenza di numeri, almeno il numero 20 del primo arco di numerazione. Alle emittenti locali , come definite all’articolo 1, comma 1, lettera h), sono attribuiti i numeri da 10 a 19 e da 71 a 99 del primo arco di numerazione. Per il secondo e terzo arco di numerazione si ripetono blocchi attribuiti alle emittenti locali con la medesima successione del primo. Il settimo arco di numerazione è riservato alle emittenti locali Ai canali digitali terrestri a diffusione nazionale in chiaro sono attribuiti i numeri da 21 a 70 del primo arco di numerazione, suddivisi nei seguenti generi di programmazione: semigeneralisti, bambini e ragazzi, informazione , cultura, sport, musica, televendite. Nel primo arco di numerazione non possono essere irradiati, durante l’intera programmazione, programmi rivolti a un pubblico di soli adulti , ivi compresi quelli contenenti la promozione di servizi telefonici a valore aggiunto del tipo messaggeria vocale , hot-line , chat – line , one –to-one e similari. Alle trasmissioni differite di uno stesso palinsesto, cui è stata già attribuita una numerazione nel primo arco di numerazione è riservata la numerazione nel secondo e terzo arco di numerazione, con attribuzione, ove possibile, di una posizione corrispondente a quella del primo arco, al fine di semplificare la memorizzazione e la selezione dei canali da parte dell’utente. Ai servizi di media audiovisivi a pagamento sono riservati il quarto e quinto arco di numerazione. Alle numerazioni per i canali diffusi in alta definizione (HD) é riservato il sesto arco di numerazione. Ai canali che costituiscono simulcast di quelli già diffusi in definizione standard (SD), è attribuita, ove possibile, la posizione corrispondente a quella già attribuita nel precedente arco di numerazione al canale in SD, al fine di semplificare la memorizzazione e la selezione