Corte di Appello di Rosa Patrizia Sinisi Presidente della Corte

RELAZIONE PER L’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO 2021

ASSEMBLEA GENERALE POTENZA, 30 gennaio 2021 IN COPERTINA: Delibera del Municipio di Potenza in data 10 marzo 1861 Biblioteca Nazionale di Potenza

2 Sommario INTRODUZIONE 9

PARTE PRIMA

REALIZZAZIONE ED EFFETTI DELLE RIFORME PIÙ RECENTI...... 15 1.1 Modifiche al c.p.c. : processo di esecuzione forzata per espropriazione...... 15 1.2 Riconoscimento della protezione internazionale...... 17 1.3 Legge 24 marzo 2001, n. 89 e succ. mod. - c.d. Legge Pinto...... 17 1.4 Notifiche telematiche...... 17 1.5 Codice rosso...... 18 1.6 Intercettazioni...... 19 1.7 Magistratura onoraria ...... 20 1.8 Normativa emergenziale in tempi di pandemia da COVID 19...... 22

2. NOTIZIE SULLA SITUAZIONE CARCERARIA NEL DISTRETTO...... 25 2.1 COVID 19 : aspetti sanitari - attività trattamentali ...... 25 2.2 Polizia penitenziaria ...... 28 2.3 Personale area trattamentale...... 29 2.4 Detenuti stranieri ...... 29 2.5 Detenuti tossicodipendenti- alcooldipendenti ...... 30 2.6 Sovraffollamento ...... 31 2.7 Attività trattamentali ...... 33 2.8 R.E.M.S. di Tinchi – Pisticci ...... 36 2.9 Istituto Penale Minorile di Potenza ...... 37

3. APPLICAZIONE DELLE MISURE ALTERNATIVE ALLA PENA ...... 39 3.1 Ufficio Distrettuale Esecuzione Penale Esterna (UDEPE)...... 46 3.2 Buone prassi, protocolli e convenzioni per esecuzione della pena ...... 49

PARTE SECONDA

L’AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA NEL DISTRETTO ...... 52 4.1 Magistratura Giudicante. Ricadute della normativa volta a fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19 sulla produttività degli uffici del distretto ..... 52 4.1.1 Corte di Appello di Potenza ...... 64 4.1.1.1 Corte di Appello – sezione civile ...... 69 4.1.1.2 Corte di Appello – sezione lavoro ...... 71 4.1.1.3 Corte di Appello – sezione penale ...... 75 4.1.2 Tribunale di Potenza ...... 80 4.1.2.1 Tribunale di Potenza - sezione civile ...... 83 4.1.2.2 Tribunale di Potenza - sezione penale ...... 89 4.1.3 Tribunale di Lagonegro ...... 100 4.1.3.1 Tribunale di Lagonegro- sezione civile ...... 102

3 4.1.3.2 Tribunale di Lagonegro- sezione penale ...... 109 4.1.4 Tribunale di Matera ...... 114 4.1.4.1 Tribunale di Materia – settore civile ...... 116 4.1.4.2 Tribunale di Matera – settore penale ...... 122 4.1.5 Tribunale per i Minorenni di Potenza ...... 126 4.1.5.1 Tribunale per i Minorenni di Potenza - settore civile ...... 127 4.1.5.2 Tribunale per i Minorenni di Potenza – settore penale ...... 135 4.1.6 Tribunale e Ufficio di Sorveglianza di Potenza ...... 137 4.1.7 Uffici di Prossimità e Uffici del Giudice di Pace...... 141 4.1.7.1. Uffici del Giudice di Pace- Circondario di Potenza...... 143 4.1.7.1.2 Giudice di Pace di Calvello ...... 147 4.1.7.1.3 Giudice di Pace di Melfi ...... 148 4.1.7.1.4 Giudice di Pace di Pescopagano ...... 151 4.1.7.1.5 Giudice di Pace di Potenza ...... 153 4.1.7.1.7 Giudice di Pace di Vietri di Potenza ...... 157 4.1.7.1.8 Giudice di Pace di Viggiano ...... 158 4.1.7.2 Uffici del Giudice di Pace – Circondario di Lagonegro...... 160 4.1.7.2.1 Giudice di Pace di Chiaromonte ...... 162 4.1.7.2.2. Giudice di Pace di Lagonegro ...... 166 4.1.7.2.3 Giudice di Pace di Polla ...... 165 4.1.7.2.4. Giudice di Pace di Sala Consilina ...... 168 4.1.7.2.5. Giudice di Pace di Sant’Arcangelo ...... 168 4.1.7.3 Uffici del Giudice di Pace – Circondario di Matera ...... 168 4.1.7.3 .1 Giudice di Pace di Matera ...... 169 4.1.7.3.2 Giudice di Pace di Pisticci ...... 170 4.1.7.3.3 Giudice di Pace di Irsina e Tricarico ...... 170

5. MAGISTATURA REQUIRENTE ...... 171 5.1 Ricadute della normativa volta a fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID 19 sugli degli Uffici Requirenti ...... 172

6. REATI CORRELATI AL COVID 19 ...... 175

7. ATTIVITA’ EXTRAGIUDIZIARIA ...... 176 7.1 Consiglio Giudiziario ...... 177 7.2 Struttura territoriale di Potenza della Scuola Superiore della Magistratura .... 178

8. PERSONALE E UFFICI AMMINISTRATIVI NEL DISTRETTO DI POTENZA . 180 8.1. Piante organiche (uffici giudicanti e requirenti) ...... 180 8.2 UNEP di Potenza ...... 186 8.3 Ufficio Elettorale e Collegio Regionale di Garanzia Elettorale ...... 187 8.4 Ufficio Tessere ...... 188 8.6 Ufficio Contabilità – Funzionario Delegato Presidente – Consegnatario ...... 190 8.7 Ufficio Recupero Crediti...... 192

4 9. STATO DELLE RISORSE MATERIALI E DEGLI STRUMENTI INFORMATICI 193 9.1 Edilizia giudiziaria. Spese di funzionamento. Conferenza Permanente. Ufficio Contratti ...... 193 9.2 CISIA ...... 198 9.3 UDI di Potenza ...... 202 9.4 SIGP – Uffici del Giudice di Pace ...... 204 9.5 S.I.C.P. (Sistema Informativo della Cognizione Penale) CONSOLLE AREA PENALE ...... 206 9.6 Uso di applicativi e di sistemi informatici per la gestione dell’emergenza da COVID 19 ...... 206 9.8 Livello di attuazione del processo civile e penale telematico ...... 212

PARTE TERZA Allegati ...... 218

parte quarta

PRINCIPALI PROVVEDIMENTI NEL PERIODO EMERGENZA SANITARIA ..... 320

24.2.2020 - decreto n.18 – prescrizione di precauzioni anti COVID 19 ...... 321 9.3.2000 - LINEE GUIDA COMUNI per il distretto ex D.L. 8.3.2020 n.11...... 324 15.4.2020 - Accesso Palazzo Giustizia di Potenza Controllo termoscanner -saturimetro ...... 327 27.4.2020 – Linee Guida Generali concordate per il distretto di Potenza dal 12.5.2020 al 31.7.2020 EX ART. 83 CO. 7 DL 16/2020 ...... 333 01/06/2020 - LINEE GUIDA CONCORDATE sulle MISURE ORGANIZZATIVE nel DISTRETTO di POTENZA DAL 3 GIUGNO 2020 AL 31 LUGLIO 2020 ...... 339 23.6.2020 Linee Guida concordate nel Distretto nella fase 2-Transizione dal 23/06/2020 ...... 343

5 6 Corte di Appello di Potenza

SIGNORI!

Lo stato della civiltà di un popolo, o i suoi vizii e la sua corruzione, si è detto sempre appalesarsi, più che in ogni altra cosa, nei fatti della giustizia, perché ivi si appunta ogni interesse ed ogni passione, che deviando dal retto sentiero della ragione e della morale, s’incontra, nella forza delle leggi destinate a contenerlo, a refrenarlo ed a reprimerlo. – Ma, oltre alle condizioni sociali in rapporto ai gradi minori o maggiori della onestà della vita dei cittadini, l’andamento della giustizia, come branca principale e fine supremo della pubblica amministrazione, rivela pur prestamente e decisamente le condizioni della società in rapporto ai principii fondamentali e di metodo che furono seguiti nel regolare l’esercizio dei dritti e dei doveri pubblici e privati (…)

PIETRO MARSILIO

Procuratore del Re

RELAZIONE STATISTICA DEI LAVORI COMPIUTI NEL CIRCONDARIO DEL TRIBUNALE CIVILE E CORREZIONALE DI POTENZA NELL’ANNO 1878 Assemblea Generale del dì 8 Gennaio 1879

7 8 INTRODUZIONE

Siamo riuniti nell’Assemblea Generale della Corte di Appello di Potenza per l’inaugurazione del nuovo anno giudiziario. Rivolgo un cordiale benvenuto a tutti i presenti e ringrazio in particolare il Rappresentante del C.S.M. cons. Giovanni Zaccaro e il rappresentante del Ministro della Giustizia per la loro partecipazione “in presenza”, che quest’anno assume un particolare valore di testimonianza dell’ importanza di questa cerimonia in tempi di emergenza sanitaria. Saluto i Magistrati del distretto, qui simbolicamente rappresentati dai colleghi presenti, e tutti coloro che in questo momento seguono “da remoto” per esigenze di prevenzione dal contagio, grata per l’attenzione. Questo evento per legge deve offrire il resoconto dell’attività svolta nel trascorso anno (1 luglio 2019- 30 giugno 2020), ma molti dati sono aggiornanti al novembre 2020, perché si intende esporre ai cittadini una riflessione analitica su quanto è stato fatto in questo anno funestato dal coronavirus e quanto ancora si potrà fare nel 2021 per rendere la Giustizia il più possibile, efficiente e adeguata alle caratteristiche del distretto e alle esigenze correlate alla pandemia, che ci impone anche la tirannia di tempi contingentati per i saluti. Rivolgo un saluto e un ringraziamento al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha impresso un valore simbolico più pregnante alla cerimonia, intesa come testimonianza della continuità dell’attività giudiziaria anche in tempi di emergenza sanitaria. Consentitemi un saluto particolarmente sentito a tutti coloro che, anche nel distretto di Potenza, sono stati colpiti dal coronavirus, hanno sofferto per malattia o per la perdita dei propri cari, ai ricercatori, ai medici e agli infermieri che ci aiutano con il loro quotidiano sacrificio a sconfiggere questa “peste” del terzo millennio, al Procuratore Generale della Repubblica dr. Armando D’Alterio con cui in piena sintonia ho adottato le scelte organizzative emergenziali e le linee guida dettate per l’attività giudicante e requirente di tutti gli uffici giudiziari del distretto, al Dirigente Amministrativo della Corte di Appello. Dr. Cosimo Epifani, con cui ho condiviso la desolazione di un ufficio vuoto e silente durante il lockdown, la premura nell’apprestare le misure di prevenzione e sanificazione e l’esperienza delle nuove modalità lavorative del personale amministrativo, al personale della Corte di Appello addetto ai contratti e alla contabilità con cui ho condiviso le difficoltà, quasi come in tempi di guerra, di reperire i presidi sanitari ei dispositivi di protezione individuale, alle guardie giurate dell’istituto di vigilanza preposte alla sicurezza dei nostri palazzi di giustizia che oblativamente prestano anche attività di controllo all’accesso della temperatura corporea, dell’ uso delle mascherine chirurgiche e delle autocertificazioni, ai Presidenti e ai Consiglieri degli Ordini Forensi del distretto con i quali in questa drammatica esperienza è proseguito e si è intensificato un fecondo dibattito di idee per l’elaborazione delle linee guida, dei protocolli le misure limitative e per l’interlocuzione sui temi della giurisdizione e della modernizzazione dell’organizzazione interna, alla Polizia Giudiziaria, alle Forze dell’ Ordine e alle Forze Armate alle quali rinnovo

9 un profondo apprezzamento per l’attività svolta con dedizione, non solo per l’azione di contrasto alla delinquenza e controllo del territorio, ma anche per l’impegno senza clamori nell’attività di sostegno ai cittadini e alle istituzioni civili fin dai primi momenti dell’emergenza sanitaria, che costituisce motivo di orgoglio per il Paese, ai Giornalisti che, in un contesto generale di insofferenza alla critica, assicurano con professionalità un’informazione libera e plurale, essenziale per la crescita democratica dell’Italia. Proprio all’Italia voglio fare cenno, perché il 17.3.1861 a Torino il Parlamento proclamò Vittorio Emanuele II re d’Italia “per grazia di Dio e volontà della Nazione” e quest’anno ricorre il 160° anniversario dell’ Unità d’ Italia. E’ un passaggio storico di rilievo, soprattutto per la e per il Meridione in generale, un territorio per secoli identificato con “Regno di Napoli” che divenne “Regno d’Italia”. Immagino che nel 2021 saranno molte le iniziative culturali per ricordare la Storia del nostro Paese che, pur tra tanti campanili e idiomi locali, si riconosce in una sola lingua, quella che Dante Alighieri ci ha insegnato. In questo contesto vorrei raccontare una storia “celata”, perchè poco studiata, ma importante per coloro che vivono e operano nel distretto di Potenza. Furono molti i cambiamenti dovuti alla nuova realtà politica avviatasi nel 1861, tra cui i codici post-unitari e la nuova organizzazione giudiziaria, che dovevano costituire un insieme: unificate da nord a sud, per amministrare la giustizia. In Basilicata, prima ancora che Garibaldi attraversasse lo stretto di Messina, ci fu un’insurrezione contro i Borboni e il 18 agosto 1860 a Potenza si insediò il governo pro-dittatoriale di Giacinto Albini e Nicola Mignogna. In tutti i Comuni lucani si costituì una Giunta Municipale insurrezionale con i poteri necessari per attuare le disposizioni emanate dal Governo pro-dittatoriale con sede a Potenza1. Il 5 settembre 1860, ad Auletta, ricevette Giacinto Albini e lo nominò Governatore della Basilicata. Questi con due suoi provvedimenti esonerò dall’impiego tutti i magistrati di nomina borbonica, sostituendoli con avvocati e laureati in giurisprudenza, che entrarono a fare parte della magistratura nel nuovo regime. A dimostrazione di quanto all’epoca fosse percepito come strategico il settore giustizia, il neonato regno d’Italia ritenne indispensabile sia un nuovo ordinamento giudiziario, sia un riassetto degli uffici giudiziari, ritenuto maggiormente impellente in Basilicata anche per esigenze correlate al brigantaggio. Così con decreti luogotenenziali del 17 febbraio 1861 di Eugenio, principe di Savoia Carignano, furono promulgate nuove leggi organiche per l’ordinamento nelle province napoletane e siciliane, furono abolite le corti civili e in gran parte le corti criminali con decorrenza dal 1 luglio 1861, termine poi prorogato il 1 giugno 1861 e successivamente il 19 gennaio 1862, finché il 7 aprile 1862 fu pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno 1 Il 21 ottobre 1860, giorno del plebiscito, non fu per tutto il territorio della Basilicata un giorno di festa: a Carbone, Castelsaraceno, Calvera, Latronico ed Episcopia scoppiarono tumulti e agitazioni contadine che, col manifesto intento della restaurazione borbonica, miravano ad ot- tenere terre da coltivare. La rivolta fu spenta con una dura repressione: parecchi i morti, molti rin- viati a giudizio, 5 condannati alla pena di morte, 25 all’ergastolo ed altri a pene minori. Il plebiscito espresse il SI all’annessione: secondo i dati riportati da Giacomo Racioppi in Storia dei moti della Basilicata 98.202 votarono a favore dell’annessione e 110 contro. Il voto non fu segreto: le schede del SI e quelle del NO, prelevate nelle rispettive urne venivano deposte in un urna centrale.

10 d’Italia- 1 suppl. al n.83- il Regio Decreto del re Vittorio Emanuele, con cui venivano assegnati nominativamente con decorrenza dal 1 maggio 1862 i magistrati nelle varie sedi giudiziarie dell’ex regno di Napoli, provenienti da varie sedi anche del nord, con specificazione delle funzioni, dello stipendio e dell’assegno per differenze tra vecchio e nuovo incarico. Il 26 novembre 1861 fu pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia il Regio Decreto del 20 novembre 1861 con il quale la Corte di Appello di Napoli veniva suddivisa in due “sezioni” una delle quali aveva sede in Potenza e vennero istituiti i Tribunali Circondariali di Potenza, Melfi, Lagonegro e Matera per le cause civili e correzionali. Nasce così, da una “costola” della Corte di Appello di Napoli, che all’epoca era anche sede della Corte di Cassazione, la Corte di Appello di Potenza che aveva competenza territoriale sui quattro circondari con un estensione di kmq.385. L’evento fu accolto con grande soddisfazione, talchè fu pubblicata una delibera del 10 dicembre 1861 a firma del Sindaco Pasquale Ciccotti con cui il Municipio di Potenza ringraziò il Re Vittorio Emanuele II per avere decretato l’istituzione in Potenza della sezione della Corte di Appello di Napoli. Con Regio Decreto n. 468 e n. 469 in data 16/02/1862 vennero emanate disposizioni transitorie per le cause penali ancora pendenti avanti le autorità giudiziarie delle “provincie napolitane” e disposizioni del codice di procedura penale modificato, nonché vari provvedimenti transitori diretti a coordinare le antiche istituzioni giudiziarie delle provincie napoletane e siciliane con l’applicazione del nuovo ordinamento giudiziario. Con Regio Decreto n. 531 del 06/04/1862 vennero impartite disposizioni transitorie circa gli impiegati delle cancellerie giudiziarie delle provincie napoletane. Il 1 maggio del 1862 venne inaugurata con una solenne cerimonia la nuova Corte di Appello composta da un vice presidente, Giovanni Rossi, trasferitosi dalla Corte di Appello di Trani, che assunse poi il titolo di presidente, tre sostituti procuratori generali e 10 consiglieri, in numero ben superiore al minimo previsto dal nuovo ordinamento giudiziario del Regno d’Italia di otto consiglieri e 1 presidente. A tal proposito, con un balzo nei tempi moderni, si pensi che prima del D.M. 1.12.2016 la pianta organica della Corte di Appello di Potenza era composta da 1 presidente, 3 presidenti di sezione e 10 consiglieri. Venne inaugurata anche la Corte di Assise di Potenza il 17 luglio 1862 con cerimonia solenne e per vari anni operò con una sezione ordinaria e una sezione straordinaria, talvolta spostandosi presso gli altri Tribunali circondariali. Nelle more venne promulgata la legge 15 agosto 1863, n. 1409, nota anche come legge Pica dal nome del suo promotore, il deputato abruzzese Giuseppe Pica, concepita come “mezzo eccezionale e temporaneo di difesa” per contrastare il brigantaggio. La legge derogava agli artt. 24 e 71 dello Statuto Albertino, che garantivano il principio di uguaglianza di tutti i sudditi dinanzi alla legge, la garanzia del giudice naturale e il divieto di tribunali speciali. Introdusse il reato di camorrismo, il reato di brigantaggio e di eccitamento al brigantaggio su cui avevano competenza funzionale i tribunali militari istituiti in Abruzzo, Basilicata, Benevento, Calabria, Capitanata e Molise, individuati dall’articolo unico del Regio decreto del 20 agosto 1863, n. 1414. La legge Pica prevedeva anche il “domicilio coatto” per vagabondi, persone senza occupazione fissa, sospetti manutengoli, camorristi e fiancheggiatori e pene comminabili dalla fucilazione, ai lavori 11 forzati a vita, al carcere. Coloro che prestavano aiuti e sostegno di qualsiasi genere ai briganti potevano essere puniti con i lavori forzati a tempo o con la detenzione. Veniva punito con la deportazione chiunque si fosse unito, anche momentaneamente, ai gruppi qualificati come bande brigantesche. Erano, invece, previste delle attenuanti per coloro i quali si fossero presentati spontaneamente alle autorità o avesse collaborato con la giustizia. La legge Pica ebbe applicazione retroattiva, fu più volte prorogata e rimase in vigore fino al 31 dicembre 1865. Restarono di competenza dei giudici ordinari tutti i processi per i reati comuni di furto, sequestro commessi dai “briganti” e fiancheggiatori. Emblematica fu la vicenda della sacerdote Liborio Palagano di Latronico che fu assolto il 30 settembre 1865 dall’accusa di complicità con briganti dal tribunale militare della Calabria Citra, ma dopo le rivelazioni di Serafina Cimminelli, amante del brigante Antonio Franco, venne condannato il 30 dicembre 1865 in contumacia dal Tribunale militare della Basilicata a vent’anni di lavori forzati. Sul prete pendeva anche un processo avanti la magistratura ordinaria che però venne definito dalla Corte di Cassazione di Napoli 17 giugno 1867 con declaratoria di estinzione dell’azione penale per cosa giudicata. Nihil sub sole novi quanto a conflitti di giurisdizione. Nonostante l’alacre lavoro “circolò sorda, misteriosa, insistente una voce, con cui si diceva, che la Provincia di Basilicata sarebbe stata fatta a brandelli, e questi alle Provincie finitime aggregati: si soggiungeva ancora, che questa Sezione di Corte di Appello sarebbe stata soppressa” avendo chiesto il Ministero “pieni poteri per una novella circoscrizione amministrativa, e giudiziaria” per “introdurre delle economie nel bilancio dello Stato”. Così il 16 marzo 1865 il Municipio di Potenza deliberò di inviare “un voto ai Poteri dello Stato per conservarsi la Sezione di Corte di Appello e l’attuale circoscrizione territoriale della Provincia di Basilicata” che si intendeva smembrare, rappresentando oltre a ragioni di opportunità politica ed economica correlate anche al terremoto del 16 dicembre 1857 e al contrasto del brigantaggio, anche la “eloquenzia” dei dati statistici da cui risultava il “vantaggio”, che la sezione di Corte di Appello in due anni aveva recato non solo agli abitanti della Provincia, ma alle finanze stesse dello Stato 2. Sempre avverso la soppressione della Corte di Appello il 1 maggio 1867 il sindaco di Potenza si fece promotore dell’ iniziativa da pubblicizzare mediante affissione della 2 “Quando la Basilicata dipendeva dalla giurisdizione della Gran Corte Civile di Napoli, la media delle cause in appello in ogni anno non oltrepassava di 50 a 60, malgrado la normalità dei tempi, il basso prezzo della carta da bollo. E la tenuissima imposta del registro, che in quei tempi esisteva. Istallatasi qui una Sezione di Corte di Appello, la medesima in due anni ha pronunziate circa duecento cinquanta decisioni; e nei primi due mesi dell’anno che corre ne ha profferite altre sessanta; cosichè per il 1865 può fin da oggi prevedersi, che la Corte sarà per emanare per lo meno trecento decisioni. – Adunque il numero delle cause, che dalla Basilicata portavansi in Ap- pello alla Gran Corte Civile di Napoli in due anni si è quintuplicato. E questo aumento si è ottenuto malgrado le gravissime leggi sulla tassa; malgrado il brigantaggio che ogni fonte di ricchezza ha esausto; malgrado le misure eccezionali, da cui è stata ed è questa Provincia angustiata. E questo aumento di cause ognuno intende quai vantaggi e quai provventi ha portato all’Erario Nazionale. E se si consideri, che delle cause dalla Corte di Appello in questi due ultimi anni decise solo sette furono commerciali; se si pon mente alle immense produzioni di questa Provincia, che oggi giacciono neglette per mancanza di mezzi di comunicazione; se ci è lecito augurare , che la ferrovia sarà per essere una realtà e non una vacua promessa; si scorgerà di leggieri, che col moltiplicarsi dei traffici e delle contrattazioni le cause commerciali non figureran- no in quella meschina, e microscopica proporzione, in cui oggi si ravvisano”.

12 delibera del Consiglio Comunale con cui chiedeva alla Provincia di intervenire a sostegno della petizione. Venne costituita una delegazione presieduta dal sindaco Pasquale Ciccotti che si recò a Firenze, all’epoca capitale d’Italia, per protestare contro il governo. Il presidente del consiglio dei ministri revocò il provvedimento già adottato dal ministro di grazia e giustizia. Ancora una volta fu la statistica giudiziaria “la fonte più limpida, da cui possa attingersi un sicuro criterio della soddisfazione o del bisogno dei maggiori interessi pubblici, e la migliore guida , il più infallibile consiglio nello studio dei provvedimenti abbisognevoli, più o meno urgentemente, ad assicurare senza fallo il conseguimento dei supremi beni sociali, l’ordine e la sicurezza, che formano un tempo la condizione indispensabile alla retta amministrazione della giustizia, e la conseguenza più immediata della medesima; e quindi , sono il principio e il fine, l’ Alfa e l’ Omega di ogni amministrazione e ogni giustizia”3. Tra le ragioni esposte per il mantenimento della Corte di Appello a Potenza fu evidenziato il significativo carico di lavoro che l’ufficio giudiziario nel primo quadrimestre del 1867 aveva deciso 66 cause civili, 182 appelli correzionali e pronunziato 549 sentenze istruttorie penali, inoltre pendevano 198 cause civili, 546 appelli correzionali e 1617 processi criminali in istruttoria presso la Sezione di Accusa. La commissione di salvaguardia della Corte di Appello allegò alla memoria anche una statistica comparata da cui risultava che nel 1865 erano stati trattati ben 1366 affari civili e penali contro appena 310 della Corte di Appello di Firenze e 1457 della Corte di Appello di Milano. Questa la situazione in estrema sintesi degli uffici giudiziari lucani dopo l’unità d’Italia: non solo processi penali e processi militari ai briganti. Anche oggi la realtà giudiziaria della Corte di Appello di Potenza rimane “celata” agli occhi dei più e perciò stesso sottovalutata, come la sua storia, sebbene colleghi illustri abbiano lavorato a Potenza come il Procuratore del Re, Francesco Saverio Borrelli, il quale il 7 gennaio 1891 espose la relazione annuale di cui si conserva una copia nella Biblioteca Nazionale di Potenza, e poi divenne Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione di Napoli, o come il presidente della Corte di Appello, Guido Capozzi (gennaio 1984- dicembre1988). La Corte di Appello di Potenza “vive” da 160 anni con vicende alterne, di corsi e ricorsi storici, fino ai nostri giorni, allorquando con il riordino della geografia giudiziaria negli anni 2013-2016 si profilava nuovamente una proposta di soppressione. La Corte di Appello di Potenza ha superato periodi drammatici come il terremoto del 23 novembre 1980, noto come il devastante sisma dell’ Irpinia, che distrusse la Basilicata centro-settentrionale. Ancora oggi i colleghi più anziani ricordano di avere amministrato per anni la giustizia in gelidi prefabbricati dopo che il terremoto aveva distrutto anche il palazzo di giustizia e di avere fronteggiato l’ondata di contenzioso collegato alla ricostruzione post-sismica. Negli ultimi mesi dell’anno giudiziario trascorso ci siamo imbattuti in un terribile agente virale, battezzato COVID 19, portatore di una grave pandemia che ha disseminato ovunque migliaia di morti e ha destabilizzato la vita e l’economia persino delle più grandi potenze

3 Da Relazione statistica dei lavori compiuti nel circondario del Tribunale civile e corre- zionale di Potenza nell’anno 1878 , esposta all’ Assemblea Generale del dì 8 gennaio 1879 dal Procuratore del Re Pietro Marsilio 13 mondiali. I suoi effetti ancora oggi sono pericolosamente vivi e la battaglia è tutt’altro che vinta. Le relazioni personali e sociali, la sostenibilità della mobilità sui territori, il sistema organizzativo di intere comunità sono d’un colpo mutati in funzione dell’obiettivo primario di tutelare la vita e la salute degli abitanti del globo. Il sistema giustizia, in quanto caratterizzato da scambi e contatti continui tra soggetti, ha risentito dell’irrompere sulla scena del terribile virus, dovendo cambiare improvvisamente riti processuali e organizzazione giudiziaria, acutizzando i “mali” non risolti e imponendoci un salto nel futuro con nuovi sistemi di comunicazione e di informatizzazione del processo civile e penale, dei servizi di cancelleria e amministrativi. In conclusione può affermarsi che, ancorchè vessato dai soliti e inveterati problemi quotidiani, l’anno giudiziario trascorso non si è rivelato catastrofico come si immaginava a seguito del blocco dell’attività, dovendo affrontare un nuovo “nemico”, del tutto imprevisto e imprevedibile, rappresentato dall’ emergenza sanitaria. Al netto dall’impreparazione della scienza ad affrontare subito con successo il COVID 19 e delle nostre difficoltà oggettive connesse alla spaventosa diffusività del morbo che ha colpito indistintamente anche coloro che lavorano nei palazzi di giustizia del distretto, il microcosmo dei nostri uffici giudiziari finora ha retto all’impatto, sia pure con affanno, ed ora non dobbiamo farci sopraffare dalla stanchezza o dallo scoramento, ma rafforzare le sinergie tra tutti i protagonisti del mondo giustizia (magistratura, avvocatura, personale amministrativo, polizia giudiziaria, consulenti, cittadini) non solo per mettere in opera rimedi organizzativi, ma soprattutto per tutelare di diritti costituzionalmente garantiti e soddisfare nuove e più pressanti domande di giustizia. E’ questa la sfida che nel prossimo anno giudiziario ci attende.

Potenza, 30 gennaio 2021 Rosa Patrizia Sinisi Presidente della Corte di Appello

14 PARTE PRIMA

1. REALIZZAZIONE ED EFFETTI DELLE RIFORME PIU’ RECENTI

Le riforme di diritto sostanziale, processuale e ordinamentale succedutesi negli ultimi anni giudiziari, tutte nella logica emergenziale, non sono state accompagnate da misure strutturali di sostegno e da adeguata disciplina transitoria e comunque da idonei strumenti di riscontro della loro positività. Nel corso dell’anno giudiziario vi sono state anche importanti pronunce della Corte Costituzionale in materia processuale civile, che hanno avuto una forte incidenza nella pratica quotidiana. In via del tutto esemplificativa si citano soltanto alcune modifiche normative, significando che il continuo mutamento delle regole processuali non giova alla necessaria riduzione dei tempi processuali in ambito civile e penale, fermo restando che una delle riforme a maggiore impatto deflattivo è la modifica dell’art. 92 c.p.c., da ultimo apportata dalla legge 10.11.2014 n. 162 di conversione del DL 2.9.2014 n. 132, che ha notevolmente ridotto lo spazio di discrezionalità del giudice nella compensazione delle spese con una più rigorosa applicazione della regola della soccombenza e la condanna nella ipotesi di assenza della dichiarazione ex art. 152 disp. att. c.p.c. Si devono citare altresì due importanti innovazioni legislative che hanno modificato ulteriormente, non solo la disciplina penale sostanziale e processuale, ma anche alcuni rilevanti aspetti organizzativi, soprattutto delle Procure della Repubblica. Tuttavia non v’è dubbio che l’anno giudiziario 2019-20 è stato dominato dalla necessità di interpretare e adeguarsi sul piano organizzativo, senza strumenti informatici e quant’altro necessario, alla normativa emergenziale conseguente alla pandemia da COVID 19 che ha creato un groviglio inestricabile di norme decretate con urgenza, convalidate in parte con modificazioni, ritirate o abrogate, prorogate a singhiozzo. A tanto si è aggiunta con la cogente necessità di colmare le lacune normative relative a inedite tipologie processuali (udienza a trattazione scritta, udienza da remoto), anche con riferimento all’indicazione di termini “congrui” e “compatibili” con l’emergenza sanitaria, attraverso la “delega in bianco” ai Presidenti delle Corti di Appello e ai Procuratori Generali per la redazione di linee guida vincolanti per gli uffici giudiziari giudicanti e requirenti del distretto.

1.1 Modifiche al c.p.c. : processo di esecuzione forzata per espropriazione

Con la Legge 11 febbraio 2019 n.12 che ha convertito con modificazioni il D.L. n. 135 del 14 dicembre 2018 sono state apportate modifiche a tre norme del codice di procedura civile, concernenti il processo di esecuzione forzata per espropriazione, a tutela di persone in condizione disagiata, per rendere meno gravosi gli effetti della stessa.

15 In particolare, è stata rafforzata la protezione dei debitori ai quali viene espropriata la casa di abitazione. Infatti è stato modificato l’art. 495 c.p.c. a favore dell’esecutato che chiede la conversione del pignoramento: la somma da depositare in cancelleria a pena di inammissibilità dell’istanza di conversione è ridotta da un quinto a un sesto dell’importo dovuto; la rateizzazione del pagamento può essere concessa per un arco di quarantotto mesi (e non più di trentasei mesi); la sanzione della decadenza in caso di ritardo nel versamento della rata mensile viene comminata se il ritardo è superiore a trenta giorni (e non più a quindici giorni). All’ art. 569 c.p.c. in tema di vendita immobiliare è stato aggiunto un comma, secondo cui, fissata la data dell’udienza di vendita immobiliare entro i trenta giorni precedenti, il creditore procedente e i creditori intervenuti hanno l’onere di depositare un atto di riepilogo del credito a quella data. Il credito, già indicato in atto di precetto e negli atti di intervento, deve essere aggiornato, indicando interessi e spese maturati, detraendo eventuali pagamenti parziali ricevuti. Questo atto di riepilogo deve essere sottoscritto personalmente dal creditore e previamente notificato al debitore esecutato. Se questa formalità viene omessa, agli effetti della liquidazione della somma in sede di istanza di conversione, il credito resta fissato nella misura precisata negli atti di precetto e di intervento, maggiorata unicamente degli interessi al tasso legale e delle spese successive. L’eventuale omissione non dà luogo a una perdita del maggior credito, ma ne comporta la non computabilità in sede di conversione con rilevanti conseguenze pratiche. Lo scopo è quello di facilitare il debitore esecutato, rendendo meno agevole per i creditori sommare gli interessi in relazione alla conversione, specialmente se pattuiti in misura extralegale. Altra significativa modifica concerne le disposizioni sulla custodia dell’immobile pignorato. Fino ad ora il debitore esecutato doveva lasciare l’immobile pignorato contestualmente alla nomina del custode, salvo diverso provvedimento del giudice dell’esecuzione. Il nuovo testo dell’ art. 560 c.p.c. prevede, invece, al comma 3 che il debitore e i familiari conviventi non perdono il possesso dell’immobile (e delle sue pertinenze) fino al decreto di trasferimento, che è l’atto finale dell’espropriazione immobiliare, traslativo della proprietà a favore dell’acquirente; in modo speculare il comma 8 dispone che non si può ordinare il rilascio dell’immobile pignorato, se abitato dal debitore e dai suoi familiari, fino alla pronuncia del decreto di trasferimento. Solo in casi tassativi si potrà procedere ad un rilascio anticipato: quando l’esecutato ostacoli il diritto di visita dei potenziali acquirenti, quando colposamente non mantenga l’immobile in buono stato di conservazione o quando non adempia agli altri obblighi che la legge pone a suo carico. Se autorizzato dal giudice dell’esecuzione, il debitore può dare in locazione l’immobile pignorato. Se il debitore non vive nell’immobile vale sempre la regola della liberazione immediata. Il nuovo testo dell’art. 560 c.p.c. modifica ancora una volta le disposizioni procedurali per il rilascio. Viene abolito il comma 4 della precedente versione e la norma si limita a prevedere che il giudice ordini (quando occorre) la liberazione dell’immobile, sentiti il debitore e il custode, con la conseguenza che l’attuazione dell’ordine di rilascio spetta al custode anche a mezzo della forza pubblica. Anche per le modalità del diritto di visita degli acquirenti non viene riprodotta la 16 disposizione del previgente comma 5, poichè la novella si limita a prevedere che tali modalità sono disciplinate dall’ordinanza che dispone la vendita, ex art. 569 c.p.c. Indubbiamente, le ultime modifiche tutelano maggiormente il debitore rispetto ad un bene primario come la casa, ma incide sulla commerciabilità dell’immobile e sono orientate in direzione opposta all’ultima modifica in subiecta materia, che risale al 2016.

1.2 Riconoscimento della protezione internazionale

Il D.L. 4 ottobre 2018, n. 113, convertito con modificazioni dalla L. n. 132 del 1° dicembre 2018, è intervenuto anche in tema di disposizioni processuali. Allo stato il quadro è il seguente. Le controversie relative ai provvedimenti ammnistrativi che negano al richiedente lo status di rifugiato, la protezione sussidiaria e la protezione speciale (nuova denominazione, in chiave restrittiva, dei permessi per ragioni umanitarie) sono soggette al rito camerale speciale, di cui alla L. n. 46 del 2017. Invece, le controversie relative ai permessi per casi speciali (vittime di violenza, situazioni di calamità nel paese di origine e altre ipotesi delineate dalla nuova normazione) sono assoggettate al rito sommario c.d. secco, come disciplinato dal d. lgs. n. 150 del 2011.

1.3 Legge 24 marzo 2001, n. 89 e succ. mod. - c.d. Legge Pinto

L’art. 4 della L. 24.3.2001 n. 89, come modificata dalla L. 7 agosto 2012, n. 134, è stato dichiarato illegittimo con sentenza in data 26 aprile 2018 n. 88 della Corte Costituzionale nella parte in cui esclude che la domanda di equa riparazione possa essere proposta mentre ancora pende il giudizio presupposto, quando questo, non ancora concluso, si sia già protratto oltre i limiti della ragionevole durata. La Consulta ha ritenuto che l’art. 4 comportasse una eccessiva limitazione del diritto di azione. E’ evidente la ricaduta non fausta sul piano organizzativo vuoi per l’aumento delle domande di indennizzo proposte per ciascuna fase del giudizio, vuoi per la difficoltà di evitare l’eccessivo frazionamento o la duplicazione delle domande di indennizzo con aggravio ex parte debitoris.

1.4 Notifiche telematiche

La sentenza della Corte Costituzionale in data 9 aprile 2019 n. 75 ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’ art. 16-septies del D. L. 18 ottobre 2012 n. 179 e successive conversioni in legge e modificazioni, nella parte in cui fissava alle ore 21 il termine orario per effettuare notifiche telematiche entro quella giornata. La norma è stata giudicata irrazionale e quindi le notifiche si devono considerare eseguite in giornata, se effettuate entro le 24. Ovviamente ciò vale per gli effetti riconducibili al notificante, mentre per il destinatario la notifica è ricevuta alle ore 7 del giorno successivo (in applicazione del principio di scissione degli effetti della notificazione), con buona pace del “diritto alla disconnessione” dell’Avvocatura. A tale proposito si segnala che le cancellerie, in carenza di personale e oberate da una

17 massa di comunicazioni tramite PCT, non riescono a “scaricare” gli atti che pervengono anche “nottetempo” il giorno dopo, ma spesso alcuni giorni dopo. La situazione si è particolarmente aggravata con l’aumento del flusso delle comunicazioni telematiche dal marzo 2020, a seguito della normativa emergenziale che ha introdotto le udienze civili a trattazione scritta.

1.5 Codice rosso

La legge 19 Luglio 2019 n. 69 (Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere ) pubblicata su G.U. 25.7.2019 in vigore dal giorno 9.8.2019 tra l’altro prevede che “….quando si procede per i delitti previsti dagli articoli 572, 609-bis, 609-ter, 609-quater, 609-quinquies, 609-octies e 612-bis del codice penale, ovvero dagli articoli 582 e 583-quinquies del codice penale nelle ipotesi aggravate ai sensi degli articoli 576, primo comma, numeri 2, 5 e 5.1, e 577, primo comma, numero 1, e secondo comma, del medesimo codice, il pubblico ministero assume informazioni dalla persona offesa e da chi ha presentato denuncia, querela o istanza, entro il termine di tre giorni dall’iscrizione della notizia di reato, salvo che sussistano imprescindibili esigenze di tutela di minori di anni diciotto o della riservatezza delle indagini, anche nell’interesse della persona offesa…”. Il legislatore ha enucleato una serie di fattispecie di reato che per la loro natura, per i beni che aggrediscono (la salute e l’integrità fisica delle persone), per la loro recrudescenza destano un vasto e giustificato allarme sociale ed in relazione a queste fattispecie ha imposto una trattazione giustamente accelerata in sede di indagini. Si è ritenuto che tale accelerazione non dovesse riguardare il solo eventuale esame della parte offesa, ma anche una serie di adempimenti ulteriori, per così dire strumentali, finalizzati a garantire l’effettiva immediatezza dell’intervento giudiziario. Per tale ragione sono state adottate dai Procuratori della Repubblica del distretto disposizioni organizzative per i procedimenti a “trattazione immediata” riferite sia agli organi requirenti, sia alle forze dell’ordine, per creare mediante “moduli operativi accelerati” una sinergia di azioni attraverso la quale dare una risposta tempestiva e determinata in ordine al contrasto ai delitti contro le c.d “fasce deboli” e la “violenza di genere”. In particolare il Procuratore della Repubblica di Potenza ha previsto (in aggiunta alle prescrizioni di cui alla legge 69/2019) che nelle indicate ipotesi di reato la polizia giudiziaria debba trasmettere la notizia di reato per posta elettronica certificata immediatamente e che la Procura della Repubblica, attraverso la creazione di una corsia privilegiata, registri immediatamente la notizia di reato con assegnazione in tempo reale al p.m. incaricato delle indagini, che dovrà - al massimo entro 48 ore - provvedere a dare le direttive alla polizia giudiziaria ovvero prendere i primi provvedimenti urgenti, fermo restando l’obbligo, sulla base della legge 69/19, del Pubblico Ministero di assumere informazioni dalla persona offesa e da chi ha presentato denuncia, querela o istanza, entro il termine di tre giorni dall’iscrizione della notizia di reato, salvo il provvedimento motivato di ritardata escussione.

18 Per quanto chiara nella sua formulazione la normativa ha richiesto alcune precisazioni in sede applicativa, non essendo prevista dalla legge 69/2019 alcuna modifica dell’art 370 c.p.p. in tema di atti d’indagine diretti ed atti delegati, laddove è previsto l’obbligo di assunzione d’informazioni nel termine di tre giorni dalla iscrizione della notizia di reato in capo al Pubblico Ministero. Pertanto per cui si è ritenuto che tale obbligo possa essere assolto anche attraverso la delega dell’atto di assunzione d’informazioni da parte del P.M. alla Polizia Giudiziaria nei casi meno gravi. Invece in caso di reati più gravi (violenze sessuali, atti persecutori commessi con violenza fisica o con modalità di particolare gravità, violenze o minacce su minori o persone in condizioni di minorata difesa ovvero a cui hanno assistito minori o persone in condizioni di minorata difesa) il P.M, ove necessario con l’ausilio di un consulente tecnico, deve procedere alla escussione personalmente, salvo i casi di assoluta impossibilità che devono essere immediatamente segnalati, anche oralmente, al Procuratore delle Repubblica o al magistrato coordinatore della sezione fasce deboli. A tale proposito il Procuratore della Repubblica di Potenza ha disposto che nei casi in cui la denuncia o la querela siano state presentate in forma orale – essa dovrà contenere specifiche indicazioni sui punti della vicenda denunciata, che dovranno essere approfonditi dalla polizia giudiziaria in sede di assunzione d’informazioni . Ha altresì fatto divieto ai P.M. di formulare una delega generica, ferma restando in capo alla P.G. delegata la possibilità di approfondire ulteriori temi che nel corso dell’assunzione d’informazioni dovessero apparire rilevanti. Il codice rosso ha imposto la riorganizzazione delle segreterie delle Procure per rimanere sempre attive anche nei giorni di sabato e domenica, nei giorni festivi e nel periodo feriali per inoltrare immediatamente la delega per l’assunzione d’informazioni alla P.G con un termine per l’adempimento, ovviamente entro la scadenza dei tre giorni dal momento della iscrizione della notizia di reato. La legge 69/2019 prevede altresì che l’obbligo di assumere informazioni da denuncianti e parti offese nei tre giorni possa essere derogato nel caso in cui sussistano imprescindibili esigenze di tutela di minori di anni diciotto o della riservatezza delle indagini, anche nell’interesse della persona offesa. Sono state impartite dai Procuratori della Repubblica specificazioni di queste “esigenze” che devono essere “imprescindibili” con modalità interne di verifica della sussistenza (ad esempio svolgimento di un servizio d’intercettazione che potrebbe essere pregiudicato dalle assunzioni d’informazioni, minore-parte offesa ancora sotto la sorveglianza del soggetto indagato ovvero in uno stato di stress emotivo determinato dal reato subito, sicchè non possa utilmente essere escusso). Tanto accennato sulla portata innovativa della legge 69/2019 in termini processuali ed organizzativi, alla luce dei primi mesi di esperienza si può affermare che l’impatto sulla struttura operativa delle Procure è stato molto rilevante. Non vi è dubbio che molte energie ad ogni livello (Polizia Giudiziaria, Personale Amministrativo e Magistrati) sono state assorbite dagli adempimenti necessari ai sensi della nuova normativa, ma si deve esprimere una valutazione positiva sulla legge in esame per la sua deterrenza e per l’effetto di moltiplicatore dell’impegno di tutti gli operatori del settore, generando anche prassi e protocolli investigativi più avanzati rispetto a quelli precedenti, nonchè per la capacità di sensibilizzare anche i magistrati requirenti e giudicanti sulla gravità delle condotte connotate da violenza di genere o commesse in ambito domestico. 19 1.6 Intercettazioni

Altra normativa che ha avuto un rilevante impatto sull’attività delle Procure della Repubblica è quella introdotta dal D.L. 30.4.2020 n. 28 convertito in legge 25.6.2020 n.70 che ha definitivamente introdotto la riforma delle intercettazioni a partire dal 1.9.2020 e con esso il c.d. Archivio Digitale Intercettazioni. La normativa, in modo apprezzabile, contempera tre diversi valori : riservatezza e tutela della privacy; efficienza delle indagini; garanzie difensive. Per supportare il decollo della riforma sono necessari: 1) cura e attenzione ancora maggiori nella utilizzazione di questo delicato ma essenziale strumento d’indagine; il ruolo del P.M., specie nella selezione del materiale rilevante ed utilizzabile, diviene ancora più attivo, imponendosi una vera e propria osmosi operativa fra magistrato inquirente e polizia giudiziaria delegata agli ascolti, con la conseguenza inevitabile che per curare con maggiore impegno questi nuovi incombenti, sarà indispensabile ridurre la quantità delle attività, selezionando in modo ancora più accurato il numero d’intercettazioni da effettuarsi; 2) il Ministero della Giustizia in tempi rapidissimi deve rendere sicuro e funzionale l’Archivio Digitale su cui saranno scaricate tutte le intercettazioni svolte con contestuale distruzione dei file memorizzati nei server delle ditte incaricate, con risoluzione del problema del back-up dei dati memorizzati sul server ministeriale duplicati su altro server ministeriale che garantisca, in caso di dispersione dei dati, che sia sempre possibile un recupero degli stessi da altro supporto digitale, allo stato non previsto. Nella fase di sperimentazione sono emerse diverse criticità che impediscono – per una non corretta configurazione degli applicativi impiegati – il trasferimento dei dati dai server delle ditte a quello digitale che deve essere risolta dal DGSIA. Sul piano organizzativo per consentire un effettivo controllo sull’attività di intercettazione, così come regolata dal nuovo sistema normativo, e per garantire in concreto la riservatezza delle attività, la tutela dei dati sensibili, l’utilizzo delle sole intercettazioni legittime e pertinenti al tema di prova è stato necessario adottare una serie di misure indirizzate ai PP.MM., al personale amministrativo ed alla Polizia Giudiziaria, affinchè vengano adottate tutte le determinazioni del caso prima della scadenza del termine per la proroga o per la cessazione dell’ascolto.

1.7 Magistratura onoraria

Come è noto, la riforma delinea dal D.Lgs 2017 n.116 una figura nuova: il giudice onorario di pace (GOP) unificando, non solo lessicalmente, le funzioni del giudice onorario di tribunale (GOT) e di giudice di pace ( GdP), che in passato erano distinte.

Con riferimento alla utilizzazione nei tribunali, gravati da costanti e gravi carenze di organico dei magistrati togati, è utile ricordare la Circolare sulla formazione delle tabelle di organizzazione degli uffici giudiziari per il triennio 2017/2019, approvata dal C.S.M. il 25.1.2017, che all’art.187 prevede che, oltre alle ipotesi di supplenza, può essere loro

20 assegnato un ruolo autonomo “in caso di significative vacanze nell’organico dell’ufficio o in tutti i casi in cui per circostanze oggettive non si possa far fronte alla domanda di giustizia con i soli giudici togati “. Il presidente del tribunale, quale titolare della funzione di gestione organizzativa dell’ufficio, viene di molto limitato nell’utilizzazione del g.o. in tribunale dalla previsione normativa di casi tassativi, eccezionali e contingenti in ragione della significativa scopertura dei posti di magistrato ordinario previsti dalla pianta organica del tribunale ordinario e del numero dei procedimenti assegnati ai magistrati ordinari ovvero del numero di procedimenti rispetto ai quali è stato superato il termine ragionevole di cui alla legge 24 maggio 2001, n. 89. E’ evidente la marginalità dell’impiego del g.o. in funzione vicaria all’interno del tribunale. L’assegnazione dei giudici onorari di pace alla trattazione di procedimenti civili e penali di competenza del tribunale è condizionata alla sussistenza di una criticità della scopertura dell’organico, mentre l’ufficio per il processo è indicato come sede di prima utilizzazione del g.o. in funzione di collaborazione. La nuova normativa è distante rispetto alla realtà operativa quotidiana e rischia di cancellare del tutto l’apporto necessario dei giudici onorari all’interno dei tribunali. Vi sono limitazioni di tipo quantitativo (art. 11 co.5 D.Lgs 2017 n. 116) qualitativo (art. 11 co.6 D. Lgs 2017 n. 116) per cui nei giudizi monocratici non possono essere assegnati ai giudici onorari i procedimenti in materia di lavoro e previdenza, in materia di famiglia, ex artt. 615 co.2 e 617 c.p.c. Il ricorso ai giudici onorari è da intendersi, quindi, come “extrema ratio” non solo per l’affidamento di un ruolo monocratico, ma anche per l’utilizzazione nei collegi, laddove l’art.12 del decreto mutua gli stessi criteri selettivi previsti per l’assegnazione dei procedimenti monocratici dall’art.11, con alcune modifiche. In ambito civile il g.o. non può comporre i collegi delle sezioni specializzate, mentre nel settore penale al g.o. non è consentito procedere per i reati indicati nell’art. 407 co.2 lett.a) c.p.p.. Nel settore civile le materie precluse ai giudici onorari coincidono con la previsione dell’art. 188 co.1 della Circolare sulle tabelle 2017-20 del C.S.M., nel settore penale il limite normativo posto alla competenza dei g.o. dei procedimenti con rito direttissimo ex art.11 co.6 lett.b n.4 del d.lgs.vo e in materia di riesame (art. 184 co.1 lett.b circ. tabelle CSM) è stato esteso fino a ricomprendere un ampio catalogo di fattispecie di reato di cui all’art. 407 co.2 lett. a) c.p.p.. Nei frequenti casi di gravi scoperture organico non è più consentito integrare il collegio giudicante con i g.o.t. nei nuovi procedimenti per gravi ipotesi criminose, creando non poche difficoltà organizzative per via della “coperta troppo corta”. Quanto alla destinazione dei GOP in supplenza presso il tribunale, a cui si fa ricorso per assicurare il regolare esercizio della funzione giurisdizionale in caso di assenza o di impedimento temporanei di un magistrato (ad es. malattia, puerperio, ecc.) il D.L.vo 2017 n.116 disciplina la materia limitandola ai casi in cui il giudice togato è temporaneamente assente o impedito, l’utilizzazione del GOP anche per comporre il collegio è prevista dall’art. 13 del decreto cit. Trattasi di situazioni di emergenza, anche impreviste, ma anche in questi casi non si possono superare i ristretti confini applicativi dell’art. 13 D.Lvo 2017 n.116. A ciò si aggiunga la necessità di limitare l’impegno dei GOP a non più di due giorni 21 settimanali per assicurarne la piena compatibilità con lo svolgimento di altre attività remunerative e di quindi a non poterlo gravarlo di un carico di lavoro superiore ad un terzo del numero medio nazionale dei procedimenti pendenti per ciascun giudice professionale. La perdurante necessità di utilizzazione dei giudici onorari nei tribunali, ha ben poco a che fare con l’ incremento della competenza del giudice di pace, quanto piuttosto con la mancata copertura dell’organico dei magistrati, che nel distretto di Potenza presenta attualmente una elevata percentuale di vacanze. La devoluzione di nuove attribuzioni all’ufficio del giudice di pace prevista dagli artt. 27 e 33 co.3 D.L.vo 2017 n.116 a far data dal 30.10.2021 - limitata al solo settore civile , non risolve le costanti necessità di coprire i ripetuti vuoti che si creano nei tribunali. Innumerevoli, quindi, sono le difficoltà organizzative poste dalla normativa del 2018 che si riverberano nell’esercizio della giurisdizione derivanti da tali disposizioni. Pertanto il C.S.M. ha cercato di attenuare gli effetti negativi dell’applicazione dell’articolata e complessa serie di griglie normative, diretta a limitare l’utilizzazione “vicaria” del g.o. tramite la quale molti Tribunali, come quelli del distretto di Potenza, ove è elevato il turn- over di giudici togati, riescono a sopravvivere. Alla carenza “strutturale” dell’organico, che attualmente si cerca di colmare con i reiterati concorsi di accesso alla magistratura che (allo stato sono rinviati a causa della pandemia da COVID 19), si sommano le contingenti situazioni di difficoltà operative derivanti dalla mobilità orizzontale e verticale dei magistrati e dalla destinazione fuori ruolo. Sono tutte circostanze che postulano il prevalente ricorso ai giudici onorari per non paralizzare la giurisdizione nel circondario. L’attivazione dell’ Ufficio per il processo (UPP), funzionale all’incremento qualitativo e quantitativo del servizio giustizia, ha incidenza sulle problematiche delineate. Si coglie l’occasione di questa relazione per chiedere una riforma dell’attuale disciplina dei GOP.

1.8 Normativa emergenziale in tempi di pandemia da COVID 19

Come già esposto in premessa l’emergenza epidemiologica ha imposto nuove regole processuali, una accelerazione della informatizzazione della giustizia civile e penale e soprattutto ha imposto di colmare la scarna normativa emergenziale, lasciando “carta bianca” ai Capi degli Uffici Giudiziari nella interpretazione “additiva” delle norme. Fin dalla pubblicazione del D.L. 8 marzo 2020 n.11 la scelta di questa Presidenza è stata di anticipare le disposizioni concordate, anche con i Presidenti dei tre Consigli dell’ Ordine del distretto, convocando immediatamente una riunione plenaria tenutasi in parte per via telematica già il lunedì 9.3.2020, all’esito della quale, come concordato nel verbale, la scrivente ha redatto e diramato le prime LINEE GUIDA COMUNI per gli UFFICI GIUDIZIARI del DISTRETTO di POTENZA in attuazione delle misure straordinarie e urgenti per contrastare l’emergenza epidemiologica ai sensi del D.L. 8 marzo 2020 n.11. In tal modo si è voluto evitare che, almeno nell’ambito del distretto, tra i tre Tribunali (Potenza, Matera, Lagonegro) e la Corte di Appello si diversificassero non solo gli orari

22 di limitazione di accesso ai servizi di cancelleria/segreteria, ma anche quelle regole minime di dettaglio per rendere operativa la giustizia in tempi di pandemia. Sebbene più oneroso, fin dal 9.3.2020, comprendendo la gravità della situazione epidemiologica e la possibile evoluzione peggiorativa in termini di durata del periodo di limitazioni, anche in ambito giudiziario, come Presidente della Corte di Appello si è ritenuto importante uniformare nel distretto taluni aspetti organizzativi fondamentali, come ad esempio la riduzione dell’orario di accesso alle cancellerie e, nel contempo, modularli con flessibilità, senza disporre in via generale la celebrazione dei processi penali e civili a porte chiuse, al pari delle disposizioni processuali ai sensi dell’ art.83 co.7 D.L. 18/2020, in ragione delle continue modifiche normative, dell’andamento del contagio nel distretto e delle esigenze via via poste dall’Avvocatura locale che in una prima fase, fino al 12 maggio 2020, era favorevole ai processi da remoto e con sistema di videocollegamento Microsoft Teams, senza accesso al palazzo di giustizia e contatto con il proprio assistito. Con decreto n. 35/2020 sulla base delle linee guida comuni concordate a livello distrettuale, sono state impartite disposizioni specifiche (LINEE GUIDA VINCOLANTI PER LA CORTE DI APPELLO) per le limitazioni di accesso alla Corte di Appello (orari, punto unico accesso, prenotazione servizi di cancelleria mediante mail) e per la celebrazione dei processi avanti alle sezioni civile, lavoro e penale fino al 15 aprile 2020, prorogate fino al 11 maggio 2020 con successivo decreto n.39/2020. Nella c.d. fase 1 sono state stipulati protocolli tra COA, Uffici Gip e Procure della Repubblica per la celebrazione da remoto delle udienze di convalida dell’arresto e solo nel circondario di Lagonegro, ove la emergenza epidemiologica era più diffusa e perdurante, il protocollo ha compreso anche la celebrazione del giudizio immediato con video-collegamento TEAMS. Sono state necessarie due distinte riunioni ex art 83 co. 6 D.L. 17.3.2020 n. 18 con l’autorità sanitaria della regione Basilicata (in data 2/4/2020) e quella della regione Campania (in data 6/4/2020) per il solo circondario di Lagonegro che insiste in parte nella provincia di Salerno ove si sono verificate le maggiori criticità, vuoi per la chiusura come “zona rossa” dei comuni, vuoi per il contagio registrato tra il personale amministrativo della Procura della Repubblica All’esito sono state redatte le LINEE GUIDA GENERALI CONCORDATE per il DISTRETTO di POTENZA DAL 12 MAGGIO 2020 AL 30 GIUGNO 2020 valevoli in tutti gli uffici giudicanti e requirenti del distretto per l’avvio della FASE 2 al termine del periodo di totale sospensione dei procedimenti e di tutti i termini processuali. Subito dopo sono state adottate congiuntamente dalla Presidenza della Corte di Appello e dalla Procura Generale della Repubblica di Potenza, con specifico riferimento ai procedimenti in fase di appello, le MISURE ORGANIZZATIVE e LINEE GUIDA VINCOLANTI IN DATA 5.5.2020 di attuazione per i processi civili e di lavoro pendenti avanti alla Corte d’Appello di Potenza e LINEE GUIDA VINCOLANTI IN DATA 6.5.2020 per i processi penali in appello, frutto di un notevole sforzo interpretativo, che sono pubblicate nella sezione avvisi del sito web della Corte di Appello di Potenza, come tutti i provvedimenti adottati dal 9.3.2020 in poi in relazione all’ emergenza epidemiologica. A seguito del D.L. 30.4.2020 n.28 c.d. decreto giustizia, l’1.6.2020 sono state diramate le NUOVE LINEE GUIDA CONCORDATE PER IL DISTRETTO DI POTENZA 23 DAL 3 GIUGNO AL 31 LUGLIO all’esito di una seconda riunione interdistrettuale con l’autorità sanitaria regionale di Basilicata, con modifica delle misure organizzative delle cancellerie, delle segreterie della Corte di Appello e della Procura Generale di Potenza. Questa politica giudiziaria di condivisione, attuata nel distretto, ha consentito di evitare il proliferare nei tre circondari dei protocolli tra singoli uffici giudiziari e COA, la cui stipulazione è stata limitata a casi ben delimitati come il protocollo per le convalide a distanza dei provvedimenti di trattenimento di immigrati irregolari collocati presso il CPR di Palazzo San Gervasio in provincia di Potenza. Si è così affermata in modo generalizzato in primo grado l’adozione di una nuova tipologia di procedimenti civili con “udienza a trattazione scritta” che ha consentito di assumere in decisione numerose cause, previo deposito telematico di note scritte, ma senza possibilità di repliche delle parti. In ambito penale ha trovato maggior successo il “processo da remoto” con utilizzo dell’applicativo TEAMS della Microsoft, principalmente utilizzato per le udienze di convalida per l’arresto, sebbene il foro locale abbia manifestato sempre preferenza per la “celebrazione in presenza“ dei processi, civili e penali, disciplinati singolarmente con decreti per lo scaglionamento orario. Infine, dopo una terza riunione indetta per laFASE 2 -TRANSIZIONE il 18 giugno 2020, ai sensi dell’art. 83 co.6 cit. con l’ Autorità sanitaria regionale di Basilicata, i Presidenti degli Ordini Forensi e i Capi degli Uffici giudiziari del distretto, in ragione dell’assenza di nuovi contagi e delle ventilate modifiche normative inerenti l’anticipazione della data di cessazione della fase due al 30 giugno, con decorrenza dal 23 giugno 2020 sono state eliminate le limitazioni di accesso ai servizi di cancelleria, non più con appuntamento on line, ed è stata concordata tra i partecipanti una interpretazione degli effetti giuridici delle disposizioni processuali già adottate con riferimento ad udienze civili e penali da tenersi dopo il 30 giugno 2020, così come riportate nelle ultime LINEE GUIDA CONCORDATE NEL DISTRETTO dal 23/6/2020-Fase 2 TRANSIZIONE.

In relazione alla legislazione emergenziale la più travagliata senz’ altro è stata quella che ha interessato il Tribunale e l’ Ufficio di Sorveglianza, anche a causa delle scelte non sempre univoche di politica giudiziaria e in ambito carcerario, di cui si riassumono brevemente gli elementi salienti : 1) facoltà di rinvio delle udienze dei procedimenti afferenti condannati liberi sospesi a data successiva al 31 maggio, termine poi prorogato al 31 luglio 2020 e da ultimo anticipato. 2) trattazione obbligatoria fino all’11 maggio dei procedimenti afferenti misure di sicurezza detentive e dei procedimenti di revoca di misura alternativa ai sensi dell’art.51- ter o.p. e trattazione di tutti gli altri procedimenti afferenti persone detenute, solo con espressa richiesta di trattazione da parte dei detenuti o dei difensori; 3) partecipazione dei detenuti alle udienze, ove possibile, a distanza mediante collegamento TEAMS fino al 30 giugno 2020; 4) partecipazione all’udienza a distanza di difensore e PG/PM, fino al 30 giugno, quando entrambe le parti vi consentano; 5) utilizzo del sistema SNT per le notifiche di avvisi e provvedimenti adottati fino al 31 luglio presso l’indirizzo pec del difensore; 6) Sospensione della concessione dei permessi premio di cui all’art.30-ter e della 24 semilibertà ai sensi dell’art.48 o.p. fino al 31 maggio 2020; 7) previsione della misura alternativa della detenzione domiciliare emergenziale di cui all’art.123 D.L. n.18/20, in vigore fino al 30 giugno 2020, per i soggetti con pena residua di un anno e mesi sei, non condannati per reati di cui all’art.4.bis, non sottoposti a regime di cui all’art.14-bis e 41-bis, non incorsi nelle rivolte del marzo 2020 all’interno degli istituti penitenziari; 8) durata sino al 30 giugno 2020 delle licenze concesse ai semiliberi, in deroga al complessivo limite temprale di cui all’art.52, comma 1, o.p.; 9) richiesta di preventivo parere al PM-DDA del capoluogo del distretto ove ha sede il tribunale che ha emesso la sentenza, in caso di permesso premio da concedere a detenuto ristretto per uno dei delitti di cui all’art.51, commi 3-bis e 3-quater c.p.p., il magistrato di sorveglianza; 10) richiesta di preventivo parere al PM-DDA del capoluogo del distretto ove ha sede il tribunale che ha emesso la sentenza in caso di differimento per motivi di salute da emergenza sanitaria da Covid-19, disposto ai sensi dell’art.147 c.p. o di detenzione domiciliare a termine ex art.47-ter, comma 1ter, o.p., da concedere ad uno dei detenuti di cui al punto 9); 11) rivalutazione mensile delle condizioni di salute da parte del Tribunale di Sorveglianza o anche prima della decorrenza del mese, se il DAP rappresenta la disponibilità di altra struttura penitenziaria atta a curare il condannato, in caso di detenuti condannati per i delitti sub10) e ammessi al differimento pena o alla detenzione domiciliare a termine per motivi di salute da emergenza Covid-19.

2. NOTIZIE SULLA SITUAZIONE CARCERARIA NEL DISTRETTO

Nel distretto di Potenza ci sono l’Istituto Penale per Minorenni (IPM), 1 residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza in provincia di Matera (REMS) e 3 case circondariali: Potenza, Matera, Melfi. I tre istituti di pena sono dotati di collegamento audiovisivo TEAMS con l’Ufficio di Sorveglianza attraverso la rete intranet del Ministero della Giustizia. Dal 27.10.2015 è chiusa la casa circondariale di Sala Consilina (SA), perché ritenuta non economicamente conveniente per le dimensioni, potendo accogliere meno di 50 detenuti. L’amministrazione comunale e l’avvocatura del circondario invocano reiteratamente la riapertura perché non vi sono altri istituti di pena nelle vicinanze del Tribunale di Lagonegro e ciò è motivo di criticità per la gestione dei processi, soprattutto in fase di convalida dell’arresto e le scarse disponibilità di carburante per l’autovettura di servizio necessarie per raggiungere i luoghi di detenzione più lontani.

2.1 COVID 19 : aspetti sanitari

Nella casa circondariale di Potenza tutti i detenuti presenti nel maggio 2020, così come gli operatori civili e di polizia penitenziaria, sono stati sottoposti a tampone naso- faringeo, con esito negativo per tutti. Va segnalato che presso l’Istituto è stata allestita dalla Protezione Civile una tensostruttura destinata alla effettuazione del triage di

25 ingresso in caso di nuovi arrivi dall’esterno e/o da altri Istituti, che viene effettuato a cura del personale sanitario dell’Istituto. E’ assicurata la presenza giornaliera nelle fasce orarie mattina/pomeriggio di due operatori (O.S.S.) dell’ASP-Potenza per la rilevazione della temperatura corporea e della saturazione dell’ossigeno a tutte le persone che a qualsiasi titolo accedono alla struttura (dipendenti, visitatori, avvocati, fornitori, familiari dei detenuti, ecc…). E’ garantita la fornitura dei dispositivi di protezione individuale e di igienizzanti, secondo le disposizioni dell’ Autorità Sanitaria, tanto per gli operatori che per la popolazione detenuta, oltre alla costante pulizia degli ambienti. Nella casa circondariale di Melfi un reparto isolamento, composto da quattro camere, è attualmente destinato all’isolamento COVID-19. Più in generale in ambito sanitario, è costante la mancanza di farmaci e l’assenza di medici specialisti di alcune branche, come ad esempio odontoiatria e psichiatria. Per le prestazioni mediche specialistiche mancanti i detenuti sono tradotti negli ambulatori dell’ospedale civile con notevoli difficoltà, sia perché molti sono detenuti di Alta Sicurezza necessitanti di particolare sorveglianza, sia perchè l’impiego di personale di polizia penitenziaria per tali traduzioni genera carenze del personale adibito ad altre mansioni. Da qualche mese è stato nominato temporaneamente un Dirigente sanitario a copertura del posto vacante. In nessuno dei tre istituti di pena sono stati segnalati al 30/10/2020 casi di detenuti positivi al coronavirus. COVID 19 : rivolte del 9 marzo 2020 A seguito dei provvedimenti governativi che hanno imposto il blocco degli spostamenti delle persone su tutto il territorio nazionale e conseguentemente anche dei familiari delle persone detenute, che ha determinato quindi il blocco dei colloqui in presenza, nel carcere di Matera, come Milano -San Vittore e Roma (Rebibbia- Regina Coeli), Foggia, Trani, Salerno, Modena, Napoli e Frosinone, Vercelli, Alessandria e altre sedi, il 9 marzo 2020 i detenuti hanno protestato per le misure adottate dal Governo per contenere i contagi da coronavirus. Nel carcere materano gli agenti della Polizia di Stato, i Carabinieri e la Guardia di Finanza sono immediatamente intervenuti per contenere e gestire la protesta in sinergia con la polizia penitenziaria. Un detenuto è salito sul tetto e una decina di reclusi si è rifiutata di rientrare nelle celle, protestando contro le restrizioni ai colloqui con i visitatori e contro la sospensione dei permessi imposti per l’emergenza Coronavirus. A seguito della mediazione svolta dalle Forze di Polizia prontamente intervenute, unitamente alla Polizia Penitenziaria, alle ore 17 la protesta inscenata da alcuni detenuti nella Casa circondariale di Matera è cessata. Nella casa circondariale di Melfi il 9.3.2020 è cominciata la rivolta, come in altre carceri italiane, per protestare contro le misure prese per contrastare la diffusione del coronavirus. I detenuti in rivolta nel carcere di Melfi intorno a mezzanotte del 9.3.2020 hanno accettato di liberare i nove ostaggi – quattro agenti della polizia penitenziaria e cinque operatori sanitari – e i detenuti sono rientrati nelle sezioni, come reso noto alla stampa dai sindacati di polizia penitenziaria SAPPE e OSAPP. Sono stati ingenti i danni conseguenti alla rivolta scoppiata il 9 marzo 2020 durante il periodo di emergenza da COVID-19, che ha comportato la chiusura di una delle sezioni Alta Sicurezza poiché gravemente danneggiata e a seguito della stessa vi è stato un 26 massiccio rinnovamento della popolazione detenuta (circa 70 ristetti tutti della sezione alta sicurezza), con immediato trasferimento dei facinorosi eseguito da circa 200 uomini della Polizia Penitenziaria coadiuvati dalle Forze dell’ ordine. Non ci sono state evasioni dalle due carceri lucane durante la rivolta, né decessi di detenuti. I reclusi, protagonisti delle rivolte del marzo 2020, sono stati deferiti all’A.G. ed è stato richiesto il risarcimento dei danni procurati ai sensi dell’art. 72 Reg. Es. 230/00. Nella casa circondariale di Potenza non sono state registrate particolari criticità, ma solo forme di protesta pacifica (percussione rumorosa delle inferriate con stoviglie, ecc.) che non hanno causato danni né a persone né a cose. Tuttavia i soggetti fautori e promotori delle proteste non violente sono stati individuati e per ragioni precauzionali sono stati trasferiti presso altre sedi penitenziarie, giusto provvedimento del P.R.A.P. di Bari. I detenuti della casa circondariale di Potenza a partire dal 27 marzo 2020 hanno organizzato una raccolta di fondi a sostegno della Protezione Civile Italiana. Una notizia che non ha avuto risalto mediatico, ma che fa riflettere, perché supera luoghi comuni e i pregiudizi. Nella lettera di comunicazione della loro iniziativa di piena solidarietà a medici, infermieri, volontari e tutti coloro che si battano in prima linea contro il virus, mettendo in gioco se stessi più di quanto il senso civico richieda, e a quanti hanno perso la vita a causa dell’epidemia i detenuti hanno scritto: “Ognuno di noi è chiamato a fare la propria parte, secondo le proprie possibilità, perché i detenuti fanno parte della società civile come affermato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e noi con questo piccolo contributo vorremmo far sentire proprio alla società civile la nostra appartenenza” Come da disposizioni del DAP sono stati garantiti e potenziati i video-colloqui attraverso supporti telematici al fine di assicurare i rapporti dei detenuti con le rispettive famiglie e dal mese di maggio 2020 i colloqui in presenza sono ripresi, con adozione delle precauzioni di carattere sanitario (D.P.I., igienizzazione, distanziamento, schermatura di protezione con pannelli separatori in plexiglass trasparente) e con limitazioni relativamente al numero mensile di colloqui fruibili (1 per maggio, 2 per giugno) ed al numero di familiari aventi diritto (un solo maggiorenne). COVID 19 : attività trattamentali Le attività trattamentali organizzate all’interno delle strutture penitenziarie del distretto si sono interrotte nel marzo 2020 a causa dell’ emergenza sanitaria da COVID 19 ed a giugno 2020 risultavano ancora interrotte. Per tutto il periodo di durata del lockdown (marzo-maggio 2020) le attività trattamentali ed in generale quelle relative alle ordinarie attribuzioni d’istituto hanno fatto registrare una forte limitazione e/o sospensione in ragione dell’emergenza sanitaria. A causa della pandemia non è stato più possibile attivare nulla di specifico a favore della popolazione ristretta, se non garantire il prosieguo dei corsi di istruzione secondo la modalità di didattica a distanza (D.A.D.) per i detenuti-alunni già frequentanti, in ossequio alle linee guida del MIUR, nonché la continuazione dei lavori interni e delle pulizie. Nella casa circondariale di Matera è stato sospeso un progetto rivolto ai detenuti condannati per reati di violenza ristretti dal titolo “Nuove visioni non violente”, coordinato dall’Università degli Studi di Bari – facoltà di Scienze per l’Educazione, dipartimento 27 di psicologia e comunicazione, in collaborazione con la cooperativa sociale San Francesco ed altri soggetti, al quale aderiscono anche gli istituti di Bari e Altamura, articolandosi su colloqui conoscitivi individuali, attività di gruppo, attività teatrale, per la durata programmata di 13 mesi. E’ stata momentaneamente sospesa nell’ istituto materano anche l’attività di catechesi, coordinata da volontari ex art. 17 O.P. e rivolta sia ai detenuti media sicurezza ordinaria che protetti La situazione emergenziale ha coinvolto tutte le figure professionali all’interno della struttura, intervenute tempestivamente a sostegno dei detenuti, garantendo presenza, supporto, disbrigo di pratiche giudiziarie e quanto consono al lavoro penitenziario, soprattutto in un momento difficile, tenuto anche conto di un drastico ma necessario cambiamento della qualità della vita detentiva. Nelle case circondariali del distretto sono proseguiti i corsi di alfabetizzazione della lingua italiana, di scuola media, corsi professionali (settore enogastronomia e l’ospitalità alberghiera, informatica, laboratorio di cartapesta)

2.2 Polizia penitenziaria L’organico di personale di Polizia penitenziaria in base ai dati riportati dal Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per la Puglia e la Basilicata (non coincidenti con quelli forniti dagli istituti di pena) è il seguente: C.C. Matera: organico previsto, comprensivo della sezione staccata di Altamura, n.131; organico effettivo n.106; personale presente con distacchi in/out n.101; C.C. Melfi: organico previsto n.139;organico effettivo n.124; personale presente con distacchi in/out n.124; C.C. Potenza: organico previsto n.122; organico effettivo n.115; personale presente con distacchi in/out n.106 Criticità: Carenza di personale di polizia penitenziaria rispetto alle effettive esigenze. Relativamente al personale di Polizia Penitenziaria, è da rilevare che durante l’anno giudiziario 2019-20 numerose sono state le difficoltà operative legate appunto alla carenza di organico, causata principalmente dal collocamento in quiescenza di molte unità, senza che vi sia stata una corrispondente integrazione, che è stata minima rispetto alle reali esigenze. A causa della carenza dell’organico di Polizia Penitenziaria, si registrano situazioni di criticità soprattutto per l’impiego di unità di personale del Corpo da destinare alle traduzioni dei detenuti presso le aule di giustizia, altri istituti o luoghi esterni di cura ed attività di piantonamento, non programmate e spesso non procrastinabili, fatto salvo, ovviamente, il periodo del lockdown, ove le suddette attività si sono assai ridotte, limitandole alle sole emergenze. Solo nella casa circondariale di Potenza non si registrano situazioni di grave sofferenza, perché ci sono due reparti chiusi per ristrutturazione e la polizia penitenziaria presente riesce a garantire l’espletamento dei vari servizi Istituzionali del Corpo, anche se le turnazioni sono in massima parte svolte su tre quadranti (8 ore per turno H24) e non su quattro quadranti (6 ore per turno H24), come previsto dalle norme

28 contrattuali collettive di lavoro per il Comparto Sicurezza, con ricorso a prestazioni di lavoro straordinario al fine di assicurare la copertura di tutti i posti di servizio e quindi la sicurezza dell’intero Istituto. Nonostante le difficoltà sopra evidenziate, si sottolinea il contributo fornito da tutto il personale di polizia penitenziaria per affrontare e risolvere le problematiche quotidiane con i ritmi serrati che sono propri degli istituti penitenziari, ove è necessario assicurare il controllo e la vigilanza al fine del mantenimento dell’ordine e della sicurezza, nonché le attività di traduzione e piantonamento dei detenuti, attività che richiedono, data la complessità del contesto penitenziario, non comuni capacità professionali e, soprattutto, attitudine all’osservazione della personalità delle persone ristrette, onde consentire di meglio indirizzare l’esecuzione della pena alla rieducazione ed al reinserimento sociale, così come sancito dall’art. 27 della Costituzione.

2.3 Personale area trattamentale

Secondo i dati riferiti dal Provveditorato Regionale per l’ Amministrazione Penitenziaria di Puglia e Basilicata, l’organico del personale afferente l’area trattamentale è il seguente: C.C. Matera: organico previsto n.3; organico effettivo n.4; personale presente con distacchi in/out n.4; C.C. Melfi: organico previsto n.3; organico effettivo n.2; personale presente con distacchi in/out n.2; C.C. Potenza: organico previsto n.3; organico effettivo n.3; personale presente con distacchi in/out n.3; Emerge una buona operatività sul piano dell’ osservazione e trattamento con ottima collaborazione fra le figure all’interno dell’Area e la Direzione, agevolata nell’istituto potentino dalla capienza ridotta, per via della chiusura della sezione femminile e dei lavori di ristrutturazione all’interno della struttura, con un numero di persone ristrette quasi tutte con posizione giuridica di “definitivo”.

2.4 Detenuti stranieri

La percentuale dei detenuti stranieri nella casa circondariale di POTENZA si attesta al 22,54%; sono in tutto n. 16, provenienti da: Marocco, Bangladesh, Nigeria, Albania, Togo, Turchia, Camerun, Gambia e Romania. Loro manifestano le maggiori problematiche rispetto ai detenuti di origine italiana (n. 55) per il relativamente al diverso idioma e quindi alle le difficoltà di comunicazione, ai i problemi economici, alla la lontananza dalle famiglie, alla la diversità culturale e religiosa. I detenuti stranieri nella casa circondariale di MATERA sono il 13% circa del totale (3 Albania, 1 Gambia, 1 Kosovo, 2 Marocco, 16 Nigeria, 1 Pakistan, 4 Romania, 2 Senegal, 1 Tunisia). Nella casa circondariale di MELFI i detenuti stranieri sono n.8, ben inseriti nel tessuto sociale italiano. Criticità: Difficoltà di accesso ai benefici penitenziari, necessità di inserimento lavorativo,

29 misure di sostegno per il ricongiungimento familiare, servizi di assistenza legale e supporto dei consolati, corsi di alfabetizzazione e formazione professionale. La presenza di detenuti stranieri con problemi di comunicazione con il sistema carcerario richiede una più efficace ed adeguata organizzazione di corsi di alfabetizzazione e l’elaborazione di interventi orientati al sostegno, alla formazione professionale, al reinserimento sociale e lavorativo. Diversamente la carenza di supporti esterni, come il lavoro, la famiglia e la carenza di riferimenti alloggiativi nel territorio, impedisce l’accesso ai benefici penitenziari. Per assicurare la tutela dei diritti costituzionalmente garantiti ai detenuti stranieri, in attuazione dell’ordinamento penitenziario ed anche delle nuove regole penitenziarie approvate dal Comitato dei Ministri d’Europa in data 11.01.2006 (artt. 37 e 38), bisognerebbe promuovere una serie iniziative per rendere concreto il principio di parità tra italiani e stranieri e consentire a questi ultimi uguale possibilità di accesso alle informazioni ed alle opportunità trattamentali. Pertanto, è necessario prevedere, oltre a corsi di alfabetizzazione e di formazione professionale, finalizzati anche ad inserimenti lavorativi nei paesi di origine, iniziative per assicurare il rispetto delle differenze culturali e religiose, misure di sostegno per il ricongiungimento familiare, promozione di attività ricreative che tengano conto delle culture multietniche, servizi di assistenza legale, rapporti con i consolati, supporto per percorsi alternativi alla detenzione.

2.5 Detenuti tossicodipendenti- alcooldipendenti

Punto di forza: Al fine di favorire i percorsi diagnostico-terapeutici dei detenuti con problemi di alcool-tossicodipendenza, si è rivelata particolarmente efficace l’individuazione delle Linee guida sulle procedure finalizzate alla concessione di misure alternative, voluta dalla Magistratura di Sorveglianza di Potenza, d’intesa con l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna, il Provveditorato dell’Amministrazione penitenziaria, le Direzioni degli istituti di pena, i Ser.D. e le comunità terapeutiche operanti nella regione Basilicata, Linee guida in fase di aggiornamento con un tavolo di lavoro congiunto in atto per la redazione di un nuovo Protocollo. Per questa particolare tipologia di “pazienti-detenuti” non si sono rilevate problematiche particolari rispetto all’ anno giudiziario precedente. Criticità: E’ auspicabile anche la diffusione di istituti a custodia attenuata per detenuti tossicodipendenti, presso cui sia possibile praticare, a cura dell’equipe integrata con gli operatori del Ser.D., un programma personalizzato che preveda eventuali interventi psicoterapeutici e continui coinvolgimenti dei servizi dell’ASL di appartenenza o di strutture terapeutiche, pubbliche o private, così da rendere più agevole il raccordo tra gli operatori dell’equipe e gli operatori del territorio, nonché contatti diretti con il tossicodipendente al fine della predisposizione del programma terapeutico e della sua condivisione da parte dell’interessato. La percentuale dei soggetti tossicodipendenti ed alcoldipendenti (n. 09) si attesta al 12,68% nella casa circondariale di Potenza (a.g. 2018-19 n.12 pari al 13,04%). I

30 soggetti tossicodipendenti sottoposti a specifico piano terapeutico con trattamento metadonico, oltre ad essere seguiti dagli operatori sanitari interni, sono seguiti anche da operatori del Ser.D. di Potenza. I detenuti tossicodipendenti nella Casa Circondariale di Matera al 07.09.2020 sono n.40 e alcooldipendenti n. 9; nella Casa Circondariale di Melfi i detenuti tossicodipendenti, regolarmente seguiti dal Ser.D, sono n.12.

2.6 Sovraffollamento

Nell’anno giudiziario 2019-20 negli istituti di pena del distretto si è registrata una presenza di detenuti superiore alla capienza regolamentare in misura variabile nelle tre case circondariali. In attuazione della sentenza della Corte Europea Diritti dell’Uomo 08/01/2013, Torreggiani e altri, ai detenuti si è cercato, per quanto possibile, di assicurare lo spazio minimo irrinunciabile (mq. 3) ed è garantito di trascorrere almeno otto ore al difuori della camera detentiva. L’Ufficio di Sorveglianza, chiamato a vigilare sulla organizzazione degli istituti di pena secondo la previsione dell’art. 69 ord. pen., nel rispetto degli artt. 5-6-8-11 ord. pen. e 7-8-17 del DPR 30.06.2000 n. 230, ha segnalato tempestivamente al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ed al Provveditorato Regionale per le Regioni Puglia e Basilicata, gli aspetti di maggiore preoccupazione, quali le condizioni igienico sanitarie, la presenza di detenuti oltre la capienza regolamentare e la difficile gestione dell’ordine e della sicurezza per la grave carenza di personale.

Casa circondariale di Potenza. Al 30/06/2020, i detenuti presenti erano n.71 (58 definitivi, 13 in attesa di primo giudizio). La capienza regolamentare è di 154 unità, da cui vanno detratti n.74 posti relativi al padiglione giudiziario in ristrutturazione e n.15 posti relativi al padiglione femminile da ristrutturare. La differenza numerica è di65 n. posti che, allo stato, rappresenta la capienza regolamentare effettiva. Emerge un sovraffollamento pari a n.6 unità. All’interno dell’Istituto, n. 6 detenuti svolgono varie attività lavorative quali: pulizie generali dei reparti e delle sezioni detentive, degli uffici, degli ambulatori d’infermeria; barberia detenuti; cucina detenuti; lavanderia detenuti, nonché per la manutenzione ordinaria dei fabbricati, ecc. Risultano avviati al lavoro ex art. 21 O.P. n. 12 detenuti alle dipendenze dell’Amministrazione Penitenziaria (uomini). Non risultano detenuti ristretti in regime di semilibertà. Non sono presenti detenuti appartenenti alle tipologie di cui all’art. 41bis o.p.. Per brevissimi periodi sono stati presenti (c.d. transito) n.2 detenuti appartenenti al circuito A.S.3 e n.2 detenuti appartenenti al circuito “sex offender”, non essendovi sezioni destinate a questa tipologia di reati. Non vi sono ristretti per reati di cui all’art.416 e 416 bis c.p., mentre risultano detenuti n.6 persone per reati di cui all’art.74 D.P.R.309/90 , n.1 per il reato di cui all’art.644 c.p.,

31 n.13 per omicidio volontario. La tipologia dei reati commessi dai reclusi all’interno della struttura durante la detenzione attiene per lo più ai reati di oltraggio, violenza, minaccia, resistenza a p.u., percosse e lesioni personali, possesso di oggetti e/o sostanze vietate (art.73 D.P.R.309/90). Va segnalato che presso la Casa circondariale di Potenza le presenze di detenuti nelle camere detentive rientrano nei limiti relativi alla metratura previsti dalla Sentenza Torreggiani della C.E.D.U.. Nonostante alcuni interventi edilizi migliorativi, l’Istituto potentino, la cui edificazione risale alla fine degli anni ’50, necessita di ulteriori interventi radicali al fine di innalzare il livello di vivibilità interna e per l’attuazione di quanto previsto dal D.P.R. 230/2000. Alcuni delle opere straordinarie, programmate in accordo con il Provveditorato alle Opere Pubbliche (ristrutturazione, consolidamento e adeguamento dell’intero padiglione Giudiziario), sono in atto e procedono secondo le tabelle di marcia prefissate, fatto salvo il periodo di blocco dovuto al lockdown, imposto dalle competenti Autorità per le ovvie ragioni di carattere sanitario. Si attende a breve l’inizio dei lavori di ristrutturazione e adeguamento nel padiglione Femminile.

Casa circondariale di Matera. Al 30/06/2020 i detenuti erano n.163 (di cui n.116 definitivi e n.47 non definitivi). La capienza regolamentare è di 132 unità. L’istituto ospita due circuiti detentivi, media sicurezza ordinaria e media sicurezza protetti. La casa circondariale non ha una sezione femminile. Non sono ristretti detenuti in art.41 bis o.p.. E’ presente un solo detenuto categoria A.S.3 e n.20 c.d. sex offender. Tra i ristretti, con riferimento ai reati commessi, si evidenziano in particolare: Art. 416 c.p. n. 4 ; Art. 416 bis c.p. n. 1; Art. 74 D.P.R. 309/90 n. 8; Art. 575 c.p. n. 21; Art. 609 c.p. n. 20 Al momento sono n. 3 i detenuti impegnati in attività lavorativa negli spazi non accessibili agli altri detenuti, ammessi all’art. 21 O.P.. La situazione di sovraffollamento, unitamente alla carenza di personale di Polizia Penitenziaria nei diversi ruoli, si ripercuote negativamente sulle dinamiche quotidiane della vita penitenziaria, anche per quanto riguarda le attività peculiari dell’area pedagogica, data la carenza di spazi necessari per l’accesso alle attività per tutti i detenuti, considerata anche la necessità di garantire il divieto di incontro dei detenuti protetti con i detenuti di media sicurezza.

Casa circondariale di Melfi.

Al 30/06/2020 i detenuti presenti erano n. 129, di cui n.52 definitivi e n.77 in attesa di giudizio. La capienza regolamentare è di 123 posti e quella tollerabile di 233 unità, per cui non c’è stato sovraffollamento, salvo nel reparto giudiziario dedicato ai detenuti di media sicurezza in cui non di rado si registrano surplus di 20 presenze che richiedono 32 interventi urgenti finalizzati a deflazionare il numero dei c.d. giudicabili Sono presenti 3 detenuti ammessi al lavoro all’esterno ex art. 21 ord. pen. I detenuti appartenenti al circuito Alta Sicurezza 3, imputati o condannati per reati associativi (artt.416, 416 bis c.p., 74 D.P.R.309/90), sono ospitati in n.4 sezioni. Nella sezione media Sicurezza sono ristretti i detenuti comuni in numero di 16 unità; attualmente tale sezione è chiusa per lavori di ristrutturazione. La struttura non presenta una sezione femminile.

Criticità: Il sovraffollamento è senza dubbio causa di aumento dei comportamenti reattivi dei reclusi. Mancano i c.d. braccialetti elettronici per eseguire la misura degli arresti domiciliari in luogo della custodia in carcere, che potrebbero essere un utile strumento di efficace di deflazione delle presenze in carcere dei giudicabili. Alla data del 30/06/2020, oltre le rivolte per la sospensione dei colloqui in presenza e dei permessi a causa della pandemia, sono stati registrati risultano: - nella casa circondariale di MATERA sono stati registrati n.19 atti di violenza, nonchè n.37 atti di autolesionismo e n.95 scioperi della fame, in forte aumento rispetto agli anni precedenti (a.g.2018-19 n.16 autolesionismo, n.68 scioperi della fame; a.g. 2017-18 n.6 atti autolesionismo, n.42 scioperi della fame); - nella casa circondariale di MELFI si segnalano nel periodo in valutazione n.2 episodi di violenza, n.1 gesto di autolesionismo, n.5 episodi di sciopero della fame (n.7 nel 2017-19), nessun episodio etero-aggressivo e nessun tentativo di suicidio (n.2 nel 2017) -nella casa circondariale di POTENZA n.2 aggressioni fisiche al personale di polizia penitenziaria, n.1 oltraggio a p.u., n.18 manifestazioni di protesta attuate da singoli detenuti (rifiuto vitto amministrazione e/o terapie farmacologiche), n.6 atti di autolesionismo, n.9 atti di aggressione (colluttazione tra detenuti per incompatibilità reciproche e/o tentativi di sopraffazione), n.3 danneggiamenti ai beni dell’Amministrazione. Rispetto al 31.08.18 tali manifestazioni risultano complessivamente ridotte del 60% circa, probabilmente in ragione della riduzione della popolazione intramuraria e di alcuni interventi migliorativi della struttura, che hanno elevato ed ottimizzato gli standard qualitativi di vivibilità dell’ambiente penitenziario, in ottemperanza anche a quanto sancito dalla c.d. Sentenza Torreggiani della C.E.D.U.. Nella Casa circondariale di Potenza anche le infrazioni disciplinari, che hanno riguardato tanto i detenuti italiani quanto gli stranieri, si sono ridotte.

2.7 Attività trattamentali

Nelle tre case circondariali, la maggior parte dei detenuti presta attività lavorativa nei servizi interni (pulizia, manutenzione ordinaria, etc.). Si vanno consolidando i corsi di formazione professionale. Permane lo stato di profonda crisi del lavoro penitenziario, non solo per la mancanza di commesse, ma anche per la mancanza o insufficienza di spazi per lavori esterni o

33 per la presenza di strutture che necessitano di urgenti interventi di ristrutturazione e manutenzione straordinaria. Si dovrebbe, pertanto, dare impulso, come già auspicato in passato, alle attività occupazionali dei detenuti, favorendo, anche nell’ottica dell’art. 47 d.p.r. n. 230/2000, l’offerta di lavoro di realtà imprenditoriali pubbliche e private ed, in particolare, delle cooperative sociali, che possono beneficiare di sgravi fiscali e di agevolazioni previdenziali, o di credito d’imposta mensile nella misura massima di settecento euro per ogni lavoratore, se assumono lavoratori detenuti per un periodo di tempo non inferiore ai trenta giorni, come previsto dalla legge del 09.08.2013 n. 94, che ha modificato l’art. 3 della legge del 22.06.2000 n. 193, volta a favorire l’attività lavorativa dei detenuti. Nell’ottica del sostegno all’inserimento dei condannati in misura alternativa nel mondo produttivo, vanno segnalate le linee di intervento (Regione Basilicata, Ministero della Giustizia, Fondo Sociale Europeo) per l’inclusione sociale e lavorativa dei soggetti sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria nella regione Basilicata, rese operative attraverso lo strumento di tirocini formativi. Per la riuscita dell’intervento, è necessario anche il contributo ed il coinvolgimento attivo di associazioni di categoria, sia dei datori di lavoro che dei lavoratori, la partecipazione delle associazioni delle cooperative sociali, le quali possono beneficiare di sgravi contributivi per un periodo successivo alla cessazione dello stato di detenzione, di diciotto mesi per i detenuti che hanno beneficiato di misure alternative alla detenzione e di ventiquattro mesi per i detenuti che non ne hanno beneficiato (art. 4, comma 3-bis della legge 8 novembre 1991, n. 381, in tema di cooperative sociali, come modificato dalla legge del 09.08.2013 n. 94). Nella casa circondariale di Potenza, a decorrere dal 01.07.2019 fino al marzo 2020, sono state svolte una serie di attività che hanno permesso di migliorare il tempo detentivo per la popolazione ivi ristretta: • dal 11.07.2019, in collaborazione con la Caritas Tricarico, il Progetto “EmozioniAmoci-Imparare ad ascoltarsi”; • in data 11.07.2019, un evento musicale a favore dell’intera popolazione detenuta con il Duo musicale “Michele e Marcello”, presso il Teatro della struttura; • dal 17.07.2019, ad integrazione del percorso teatrale già in corso dal mese di giugno, è continuato il laboratorio teatrale; • il 30.07.2019 lo spettacolo teatrale “Povr a chi car malat” rappresentato dalla Compagnia “Lu Uariniedd” presso il teatro, per tutta la popolazione detenuta; • il 6.08.2019 incontro di calcio tra la squadra “Pozzo di Sicar” con annesse attività di gioco con i familiari dei ristretti partecipanti alla partita di calcio, organizzata dalla Caritas di Tricarico come giornata conclusiva del progetto; • il 2.10.2019 inizio della “scuola di alfabetizzazione e scuola Media Inferiore” per le sezioni maschili e femminili, con relativa somministrazione del placement test agli alunni-detenuti ; • in data 7.10.2019 avvio del corso di scuola media superiore con la collaborazione dell’Istituto Professionale Alberghiero; • il 15.10.2019, presso la sezione femminile, in collaborazione con il Cappellano di istituto e i seminaristi del Seminario Maggiore di Potenza, si è avviato il progetto di Catechismo e Cineforum; 34 • il 24.10.2019, sempre presso la sezione femminile, giornata dedicata alle donne con la visita senologica e mammografia mammaria; • il 21.11.2019, presso il teatro, evento “Reading di poesia in concerto. Parole e suoni”; • dal 10.12.2019 avvio presso la sezione femminile del laboratorio di cucito, organizzato dal gruppo di volontariato delle Vincenziane; • il 17.12.2019 si è disputato un simbolico “triangolare” di calcio fra detenuti della sezione penale con le squadre di calcio del Potenza e del Picerno, militanti nel campionato di calcio Lega-Pro, in occasione della giornata sponsorizzata dall’ Associazione Bambini senza sbarre; • il 14.12.2019 conferenza stampa di presentazione della squadra a 5 “NOINONSIAMONUMERI”, composta dai detenuti ristretti nella struttura di Potenza, partecipante al Campionato regionale di Calcio a 5, stagione 2019/2020; • il 29.01.2020,presso il teatro in occasione del “giorno della memoria- Shoah, il racconto di uno sterminio”, incontro con lo scrittore, Dott. De Angelis; Da ultimo, il 22.04.2020 e il 27.04.2020 iniziativa di riprese audio/video Linea Verde all’interno della struttura

Nella casa circondariale di Matera sono state realizzate attività scolastiche istituzionali per l’a.s. 2019/20 (corsi, di alfabetizzazione di rinforzo e scuola media inferiore per detenuti ordinari e detenuti protetti in condivisione della stessa aula pur se in giorni diversi) biennio del corso scolastico superiore in ragioneria – marketing ed economia aziendale, facente capo all’ITGI Olivetti /Loperfido di Matera. Per l’anno accademico 2019/2020 n. 7 detenuti si sono iscritti all’Università della Basilicata, sede di Matera, Corso di Laurea in Paesaggio, Ambiente e Verde Urbano. Sono stati organizzate prima del marzo 2020 anche attività di formazione- lavoro: • laboratorio sartoriale finalizzato alla realizzazione di oggetti e gadget in stoffa/pelle organizzato dall’Associazione “Bottega Creativa Made In Carcere”, che ha curato la formazione in collaborazione con l’ente regionale della formazione (LAB) e la gestione dei detenuti da impegnare, n. 14 del circuito media sicurezza protetti per le selezioni e n. 2 detenuti per i quali l’ente terzo ha proceduto con le assunzioni; • corso di formazione Pastificatore – Panificatore ( 300 ore di cui 20 sulla sicurezza sul lavoro) per 14 detenuti di media sicurezza comuni. Sempre nel secondo semestre del 2019 e fino all’ inizio 2020 sono state organizzate sia attività culturali come presentazioni di libri con la partecipazione degli autori e il convegno nell’ottobre 2019 della società S. Vincenzo de Paoli con l’attribuzione del XII premio Castelli, alla presenza dei vincitori e dei detenuti, sia attività ricreative con il Conservatorio di Matera che hanno offerto durante il 2019 diversi concerti a beneficio dei detenuti, sia attività sportive nel campo di calcio a 7 in esterno, e nel dicembre 2019 è stata realizzata un’iniziativa sportiva “La partita con papà”, promossa in ambito nazionale dall’Associazione Bambini senza Sbarre, a cui hanno aderito circa 15 detenuti padri di minori, nonché le loro famiglie. Da ultimo nel febbraio 2020 in omaggio alle tradizioni culturali della città di Matera è stata proposta da una associazione culturale la tipica Matinata carnevalesca a beneficio degli ospiti dell’istituto. 35 Le attività lavorative intramoenia sono costituite dalle consuete attività domestiche, nei consueti posti di servizio. Al momento sono collocati per le attività a turno intramoenia circa 50 detenuti (n. 3 in qualità di assistenti alla persona) e sono n. 3 i detenuti impegnati in attività lavorativa negli spazi non accessibili agli altri detenuti, ammessi all’art. 21 O.P..

Nella casa circondariale di Melfi sono state garantite poche attività culturali e ricreative (uso della palestra, del campo di calcio, spettacoli teatrali). Le attività lavorative sono relative alla manutenzione ordinaria del fabbricato, alla cucina ed alla distribuzione dei pasti, alle pulizie e lavanderia ed alla gestione delle aree verdi dell’istituto. Sono presenti n.3 detenuti ammessi al lavoro all’esterno in art. 21 o.p.. L’istituto di Melfi presenta enormi difficoltà gestionali, esigendo costanti interventi finalizzati a risanare criticità, che sovente mettono in risalto la fragilità dell’opera strutturale. Inadeguate sono le camere di pernottamento dei detenuti; le docce sono fruite negli ambienti comuni, non corrispondenti alle disposizioni di cui al D.P.R. 230/00 e non sanabili se non attraverso un ingente impegno economico; le sale ricreative sono nell’ambito di ciascun reparto, in modo da evitare movimentazioni continue di detenuti. La struttura penitenziaria presenta, oltre alle quattro sezioni Alta Sicurezza (AS) e una di media sicurezza, un reparto accettazione e una sezione semiliberi con sei posti disponibili. L’Istituto, a differenza di quello di Potenza e Matera, vanta la presenza di 4 sale con un reparto di multivideoconferenza (MCV) dedicato ai processi dei detenuti del circuito di Alta Sicurezza, il che ha consentito un notevole abbattimento delle traduzioni

2.8 R.E.M.S. di Tinchi –Pisticci

In attuazione della legge 30 maggio 2014 n. 8 di conversione del decreto-legge 31 marzo 2014, n. 52, che ha modificato la disciplina delle misure di sicurezza detentive psichiatriche in relazione all’an e al quantum, è attiva dal 1.4.2015 la R.E.M.S. di Tinchi- Pisticci, struttura residenziale socio-sanitaria sita in provincia di Matera, all’interno della quale si esplicano funzioni terapeutico-riabilitative e socio-riabilitative in favore di soggetti affetti da patologie psichiatriche. Nell’ a.g. 2019-20 la struttura ha ospitato n.13 internati, di cui n.3 sono stati dimessi e inseriti presso residenza domiciliare o REMS del territorio di provenienza. Di queste n.13 unità, n.11 erano internati con misura di sicurezza provvisoria e n.2 con misura di sicurezza definitiva. Dei n.10 posti destinati all’accoglienza di persone affette da disturbi mentali, autrici di fatti che costituiscono reato, al 30/06/2020 n.8 erano provenienti dalla regione Basilicata (n.3 di provenienza dal territorio ASM e n.5 di provenienza dal territorio ASP) e n.2 dalla regione Calabria. Le tipologie di reati commessi sono omicidio e tentato omicidio, maltrattamenti in famiglia, stalking, lesioni personali gravi, piromania, rapina e minaccia. La capienza è via via aumentata: nell’anno giudiziario precedente la struttura ha ospitato n.12 internati, di cui 8 provenienti dalla regione Basilicata, n.4 dalla regione Calabria; al 30.8.2018 ospitava 10 internati (7 provvisori e 3 definitivi): otto maschi e

36 due femmine, di cui 6 dalla Basilicata e 4 dalla Calabria. Le patologie più frequenti sono psicosi, psicosi con dipendenza da sostanze, ritardo mentale con disturbi del comportamento. La struttura è suddivisa in due settori, A e B, per un totale di 10 posti letto distribuiti in 8 camere singole ed una camera doppia, tutte dotate di servizi igienici, arredi e attrezzature tali da garantire decoro, sicurezza e comfort. Sono presenti, inoltre, due aree verdi esterne a disposizione degli ospiti; locali per lo svolgimento delle attività riabilitative; locale per i colloqui con i familiari, avvocati, magistrati; locali per le visite mediche; locali mensa e locali lavanderia. L’Equipe è composta da psichiatri, psicologi, assistente sociale, educatori, tecnici della riabilitazione psichiatrica, infermieri, operatori socio-sanitari e personale amministrativo. Per ogni utente inserito all’interno della REMS, viene redatto un Piano di Trattamento Individuale (PTI). Il percorso clinico-assistenziale è declinato nel Progetto Terapeutico Riabilitativo Individualizzato (PTRI), specificamente definito ed elaborato dall’equipe della REMS, in coerenza con il Piano di Trattamento Individuale (PTI), in accordo con i Servizi di Salute Mentale del territorio di appartenenza. Da marzo 2020, a causa dell’emergenza da pandemia di Sars-Cov-2, non sono stati realizzati progetti riabilitativi all’esterno della struttura per favorire l’interazione con la realtà. Sono stati realizzati tutti i progetti riabilitativi interni alla struttura potentina che non hanno richiesto l’accesso di personale aggiuntivo esterno: laboratori di lettura e cinematografico, progetto ambiente, progetto di psicomotricità funzionale, attività ricreative e di socializzazione, redazione giornalino interno, la piccola bottega. E’ stato definito il protocollo distrettuale per le misure psichiatriche che coinvolge tutti gli uffici giudiziari del distretto, coordinato dalla Presidente del Tribunale di Sorveglianza dr.ssa Paola Stella, che ne aveva già stipulato uno con la REMS di Tinchi .

2.9 Istituto Penale Minorile di Potenza

Nel periodo 1.7.2019/30.6.2020, l’Istituto Penale per i Minorenni di Potenza è stato interessato da una riorganizzazione sia in termini di operatività, sia dal punto di vista strutturale per una serie di lavori di manutenzione straordinaria realizzati dal settembre al novembre 2019. Gli interventi di adeguamento strutturale hanno comportato la parziale disattivazione del servizio con conseguente necessario allontanamento della quasi totalità dei ristretti presso altre strutture minorili della Giustizia. Si segnala, nel merito, che soltanto tre detenuti hanno avuto la possibilità di permanere nell’ IPM di Potenza, al fine di assicurare loro continuità ai percorsi esterni contemplati dai rispettivi piani trattamentali (lavoro; scuola; tirocini etc). Anche le assegnazioni di c.d. nuovi giunti sono state sospese tra il mese di agosto e quello di novembre 2019. A decorrere dal febbraio 2020 l’insorgere dell’emergenza sanitaria per la diffusione del COVID-19 ha avuto notevoli ripercussioni sull’organizzazione del servizio, la cui piena funzionalità in favore dell’utenza è stata comunque regolarmente garantita,

37 anche durante i due mesi di lockdown, impedendo raffronti attendibili con i corrispettivi semestri antecedenti. Nell’ a.g. 2019-20 sono stati registrati 20 ingressi - ai quali vanno sommate le 13 presenze alla mezzanotte del 30.06.2019 – già precedentemente presi in carico da questo Istituto – rientrati in questa sede dopo un periodo di aggregazione temporanea c/o un altro IPM. La presenza media giornaliera si è attestata sul valore di 8 unità, mentre il periodo di permanenza media di ciascun ospite risulta essere pari a 149 giornate. Il 35% dell’utenza è rappresentata da minori e giovani adulti sottoposti alla misura della custodia cautelare, il 40% da ospiti in esecuzione di condanna definitiva ed il restante 25% da utenti in posizione giuridica mista. Dall’analisi dei titoli di reato per cui sono reclusi nell’ IPM emerge che trattasi per il 45% di reati contro la persona (tra i quali prevale il reato di omicidio o tentato omicidio seguito da quello di violenza sessuale), contro il patrimonio (tra i quali prevale di gran lunga il reato di rapina aggravata). Seguono le fattispecie delittuose in violazione del DPR. 309/90 nel 10% del totale. A tal proposito appare opportuno evidenziare che le percentuali indicate fanno riferimento al capo d’imputazione prevalente per ciascun ospite, ma nella maggior parte dei casi risultano plurimi gli illeciti perpetrati e/o contestati ad ognuno di essi. L’età media degli utenti si conferma sul valore di 18,6 anni, con una concentrazione maggiore nella fascia 18/20 (70%), seguita da 14 a 17 anni (20%) ed infine da 21 a 25 anni (10%). La provenienza degli ospiti transitati nel lasso temporale preso in esame è prevalentemente di origine straniera, confermando il trend già registrato nelle annualità precedenti, attestatasi all’80% delle presenze. Il 63% è rappresentato da giovani provenienti dal Nord Africa (di cui circa il 50% ha riguardato minori/giovani di seconda generazione), il 19% da minori asiatici e la restante percentuale, equamente suddivisa tra ragazzi dell’Europa dell’est e dell’America del sud. Proprio quest’ultimo dato è riferito ad autori di reato facenti parte di baby gang attive sul territorio milanese, aggregati all’ IPM di Potenza al fine di evitare che la coabitazione nel medesimo contesto detentivo potesse comportare la riproposizione di dinamiche di gruppo disfunzionali. In riferimento a tutta l’utenza straniera presa in carico, si segnala che soltanto in un caso, pur trattandosi di minore straniero non accompagnato già transitato in altri servizi della Giustizia, si è resa necessaria la segnalazione al competente T.M. per l’attivazione degli opportuni interventi di tutela a.s. del D.lgs. 220/2017. Per quanto riguarda la presenza degli italiani, pari al 20% del totale, si rileva la prevalenza di ragazzi di origine campana e l’assenza di utenza regionale. Appare opportuno precisare, infatti, che la quasi totalità dell’utenza collocata presso questo IPM risulta composta da soggetti trasferiti o aggregati da altri Istituti per motivi di opportunità, di sicurezza, di sovraffollamento e/o incompatibilità ambientale, spesso correlati alla particolare fattispecie del reato o alle difficoltà di gestione di soggetti con un quadro personologico particolarmente complesso. Per quanto attiene la rilevazione di infrazioni disciplinari sono stati commessi solo atti di violenza e precisamente: n. 1 evento relativo ad un tentativo di aggressione ad altro detenuto, n. 1 aggressione in danno di personale di Polizia Penitenziaria, n. 3 38 eventi di danneggiamento di beni dell’Amministrazione Penitenziaria. Nel periodo in esame non si sono verificati atti di autolesionismo, tentativi di suicidio e/o sciopero della fame. Le comunicazioni di notizie di reato alle Autorità Giudiziarie competenti hanno avuto ad oggetto condotte delittuose integranti le fattispecie incriminatrici di cui agli artt. 336 c.p. (violenza o minaccia a pubblico ufficiale), 337 c.p. (resistenza a pubblico ufficiale), 635 c.p. (danneggiamento) e 73 del D.P.R. n. 309/1990 (traffico e detenzione di sostanze stupefacenti relativamente ad un giovane ospite trovato in possesso di un piccolo quantitativo).

3. APPLICAZIONE DELLE MISURE ALTERNATIVE ALLA PENA

Il Tribunale di Sorveglianza di Potenza nel periodo 01/07/2019-30/06/2020 ha definito n.1402 procedimenti (dal 1/7/2018 al 30/06/2019 definiti n.1511 procedimenti; dall’1.7.2017 al 30.6.2028 n.1226; dall’ 1/7/2016 al 30/6/2017 definiti n.1266 procedimenti; dall’1.7.2015 al 30.6.2016 n.1220 definiti). Considerando il numero dei pendenti iniziali (n.666) e il numero dei sopravvenuti (n.1415), la percentuale di definizione sul carico di lavoro complessivo del periodo è stata pari al 67,37%, con indice di ricambio del 99,08%. Rispetto al periodo 01/07/2018-30/06/2019 c’è stato un lievissimo aumento delle pendenze finali, passate da 667 a n. 679 (- 1,95%). Invero la flessione è stata trascurabile tenuto conto del periodo di pandemia e di sospensione dell’attività giurisdizionale dal 9 marzo all’11 maggio 2020, che per quanto attiene la materia specifica ha comportato solo un rallentamento ma non una interruzione nel periodo di lockdown. Infatti, la percentuale di definizione sul carico di lavoro complessivo nell’anno giudiziario precedente 2018-19 è stata pari al 6,38%, con indice di ricambio del 95,27% (pendenti iniziali al 1.7.2018 n. 592; sopravvenuti al 30.6.2019 n. 1586) e quindi quasi equivalente alla percentuale di definizione sul carico di lavoro complessivo del 67,03% dell’ anno giudiziario 2017-18, con una pendenza finale n. 597, un indice di ricambio del 92,41% e n. 1370 sopravvenuti. Invero andando a ritroso nel corso degli anni si è registrato un continuo aumento anche dei procedimenti sopravvenuti: n. 1309 nel 2016-17; n. 1278 nel 2015/16 . I procedimenti ancora pendenti (n.679) risultano iscritti quasi tutti nel 2020. Per quel che concerne i procedimenti pendenti iscritti nell’anno 2019, non trattati a causa dell’emergenza COVID, è stato predisposto un piano di smaltimento, che ne prevede l’esaurimento entro la fine dell’anno 2020 con fissazione di udienze suppletive. Trattasi in ogni caso di procedimenti iscritti nel corso del secondo semestre dell’anno 2019. A decorrere da marzo 2020, a causa dell’emergenza da COVID-19, vi è stata una sostanziale sospensione dell’attività giudiziaria del Tribunale di Sorveglianza proseguita fino al 31.08.2020, con riferimento ai procedimenti afferenti i liberi sospesi, lacui trattazione è ripresa a decorrere dal mese di settembre u.s.. Vi è stata nell’anno anche una contrazione dei procedimenti sopravvenuti, passati da 1586 a 1415 (-10,78). Conseguentemente vi è stata una riduzione dei procedimenti

39 definiti, passati da 1511 a 1402 (-7,21%) ovvero in numero equivalente ai sopravvenuti. Il dato afferente i procedimenti definiti evidenzia, in ogni caso, l’ impegno profuso per definire comunque un numero consistente di procedimenti in un periodo infausto. I procedimenti definiti in materia di applicazione di misure alternative nell’ a.g. 2019- 20 sono stati : affidamento in prova al servizio sociale318 n. (a.g. 2018-19 n.422; a.g. 2017-18 n.251) affidamento in prova in casi particolari n. 52 (a.g. 2018-19 n.47; a.g.2017-18 n.23; a.g.2016-17 n.44) detenzione domiciliare n. 294 (a.g. 2018-19 n. 381; a.g. 2017-18 n. 151; a.g. 2016-17 n. 193) semilibertà n. 92 (a.g. 2018-19 n. 137; a.g. 2017-18 n.97; a.g. 2016-17 n. 80)

I ricorsi per Cassazione proposti avverso i provvedimenti relativi a misure alternative sono stati soltanto n. 17, di cui n. 9 rigettati, n. 3 annullati parzialmente con rinvio e n. 5 ancora senza esito. L’andamento dell’esecuzione delle misure alternative ha fatto registrare, nel periodo in esame, la revoca di n. 28 misure alternative ( a.g.2018-19 n. 26 ). Tra gli altri provvedimenti pronunciati dal Tribunale di Sorveglianza nell’ anno giud. 2019-20: liberazione condizionale n. 3 (a.g. 2018-19 n.0, a.g. 2017-18 n. 1, a.g. 2016-17 n. 2) rinvio dell’esecuzione della pena n. 30 (a.g. 2018-19 n. 21, a.g. 2017-18 n.16, a.g. 2016-17 n.15) riabilitazione n. 98 (a.g. 2018-19 n. 56, a.g. 2017-18 n. 99, a.g. 2016-17 n.77) reclami in materia di permessi premio e di necessità n. 27, di cui nessuno è stato proposto dal P.G. (a.g. 2018-19 n. 24, a.g. 2017-18 n.22) reclami in materia di liberazione anticipata ordinaria e speciale n. 30 (a.g. 2018-19 n. 32, a.g. 2017-18 n. 25)

Si segnalano quali provvedimenti di maggior rilievo assunti dal Tribunale di Sorveglianza di Potenza: - accoglimento dalla Consulta dell’ ordinanza con la quale è stata sollevata questione di legittimità costituzionale relativamente all’art.1 comma 6 lettera b) della L. n.3/19 nella parte in cui, modificando l’art. 4 bis comma 1 o.p., si applica anche in relazione ai delitti di cui agli artt.317 e 319 c.p. commessi anteriormente alla entrata in vigore della medesima legge, - ordinanza sul reclamo risarcitorio presentato da soggetto sottoposto a speciale misura di protezione, circa la competenza a provvedere spettante al Tribunale di Sorveglianza che ha giurisdizione sull’istituto di pena in cui si trova l’interessato all’atto della richiesta, non operando la regola derogatoria di cui all’art.16 nonies, comma ottavo, D.L. n.8 del 1991, che attribuisce la competenza in via esclusiva al Tribunale di Sorveglianza di Roma; 40 - l’ordinanza di diniego della sussistenza del presupposto di cui all’art.115 DPR 115/02 quando l’attività difensiva è stata prestata nei confronti del fratello di collaboratore di giustizia, ammesso al programma di protezione solo in quanto familiare del collaboratore. Criticità: I. Assenza dal servizio di uno dei due magistrati di sorveglianza per congedo di malattia, intervenuta dal 19 febbraio al 17 aprile 2020, che ha determinato una scopertura dell’organico pari al 50%. II. Scopertura del 31% di personale amministrativo, aggravata dalla riduzione della presenza negli uffici giudiziari per lo svolgimento dello smart-working senza possibilità di connessione da remoto con i registri informatici e il prolungamento temporale dei benefici ex L.104. III. COVID -19 : il periodo emergenziale per la pandemia ha determinato un surplus di lavoro per la necessità di adozione di vari provvedimenti organizzativi relativi sia all’adozione delle misure di sicurezza e prevenzione dal rischio di contagio, sia allo svolgimento dell’attività giudiziaria con una normativa sostanziale e processuale continuamente modificata con decreti legge anche ad horas. Paradigmatici sono i provvedimenti di vari magistrati di sorveglianza che hanno concesso la detenzione domiciliare o la sospensione dell’esecuzione della pena per gravi motivi di salute incompatibile con il regime carcerario a condannati per delitto di cui all’art. 416 bis c.p. o in esecuzione pena in regime ai sensi dell’art. 41 bis ord. pen., che hanno generato accese polemiche politiche, talchè sono state introdotte subito regole più restrittive con D.L. 10 maggio 2020 n. 29 pubblicato sulla G.U. del 10 maggio 2020 , entrato in vigore l’11 maggio, recante misure urgenti in materia di detenzione domiciliare o differimento dell’esecuzione della pena, sostituzione della custodia cautelare in carcere con gli arresti domiciliari, per motivi connessi all’emergenza sanitaria, di detenuti o internati per delitti di criminalità organizzata di tipo mafioso, terroristico e mafioso, di associazione a delinquere legati al traffico di sostanze stupefacenti, o commessi avvalendosi delle condizioni o al fine di agevolare l’associazione mafiosa, sottoposti al regime dell’art. 41-bis della l. n. 354/1975, e in materia di colloqui). Con esame congiunto degli ultimi due decreti legge emanati in materia di giustizia e a seguito di ricorso alla fiducia parlamentare, è stato convertito in legge 25 giugno 2020 n.70 il D.L. 30 aprile 2020 n. 28, contenente norme su intercettazioni, ordinamento penitenziario e svolgimento delle attività giudiziarie durante il periodo dell’emergenza sanitaria e all’interno dello stesso provvedimento di conversione è stato trasfuso e assorbito, con alcune importanti modifiche anche il contenuto del D.L. n. 29/2020, che non è stato convertito in legge, bensì contestualmente abrogato, e che aveva introdotto la rivalutazione periodica delle decisioni assunte in materia di detenzione domiciliare, differimento dell’esecuzione della pena e sostituzione della custodia cautelare in carcere con la misura degli arresti domiciliari per motivi connessi all’emergenza sanitaria da Covid-19. In sede di conversione sono state poi aggiunte alcune importanti novità in materia di corrispondenza telefonica delle persone detenute, garanti dei detenuti, utilizzo dei c.d. droni da parte della polizia penitenziaria e collaboratori di giustizia. In forza di questa nuova disciplina all’udienza del 22 aprile 2020 il Tribunale di Sorveglianza di Potenza aveva concesso la detenzione domiciliare a fine pena (mesi 41 nove termine di durata) per motivi di salute ai sensi dell’art.47ter, comma 1-ter, o.p. a un detenuto siciliano, di anni 78, bisognoso di terapia h.24 per fibrillazione atriale e cardiopatia ischemica, ristretto nella casa circondariale di Melfi in espiazione di pena per il delitto di cui all’art. 416 bis c.p.; all’udienza del 25 maggio 2020 il Tribunale ha riesaminato il caso a seguito della nuova previsione normativa di cui al DL 29/2020 ed ha revocato la misura alternativa, avendo il DAP trovato, diversamente dalla precedente udienza, una nuova allocazione per il detenuto presso un istituto di pena dotato di struttura sanitaria interna. Invero, le sensibili novità introdotte in sede di conversione riguardano proprio il procedimento relativo alla rivalutazione delle decisioni assunte dalla magistratura di sorveglianza, su cui maggiormente si sono appuntate le gravi censure di costituzionalità, di dottrina e giurisprudenza, che hanno portato da ultimo a sollevare alcune questioni di legittimità costituzionale (Mag. Sorv. Spoleto, ord. 26 maggio 2020; Mag. Sorv. Avellino, ord. 3 giugno 2020; Trib. Sorv. Sassari, ord. 9 giugno 2020). All’esito della camera di consiglio tenutasi il 4.11.2020 ha diramato il seguente comunicato stampa: «La Corte costituzionale, riunita oggi in camera di consiglio, ha esaminato le questioni sollevate dal Tribunale di sorveglianza di Sassari e dai Magistrati di sorveglianza di Spoleto e di Avellino sul decreto legge n. 29 del 2020 e sulla legge n. 70 del 2020 relativi alle scarcerazioni, connesse all’emergenza COVID, di detenuti condannati per reati di particolare gravità. In attesa del deposito della sentenza, l’Ufficio stampa della Corte fa sapere che le questioni sono state ritenute infondate. La disciplina censurata impone ai giudici di sorveglianza di verificare periodicamente la perdurante sussistenza delle ragioni che giustificano la detenzione domiciliare per motivi di salute. A tal fine, i giudici sono tenuti ad acquisire una serie di documenti e di pareri, in particolare da parte dell’Amministrazione penitenziaria, della Procura nazionale antimafia e della Procura distrettuale antimafia. La Corte ha ritenuto che questa disciplina non sia in contrasto con il diritto di difesa del condannato né con l’esigenza di tutela della sua salute né, infine, con il principio diseparazione tra potere giudiziario e potere legislativo”. La legge 70/2020 di conversione del d.l. n. 28/2020, recependo in parte le indicazioni della dottrina e della giurisprudenza, ha previsto un meccanismo di raccordo tra il Magistrato e il Tribunale di Sorveglianza, che consente il controllo successivo delle valutazioni compiute in via provvisoria dal primo, con un’interlocuzione che coinvolge anche la difesa del condannato, in analogia con quanto previsto dall’art. 51-ter ord. penit. in tema di sospensione cautelativa delle misure alternative alla detenzione per comportamenti tenuti dal condannato suscettibili di determinarne la revoca. Il nuovo art. 2-bis comma 4 impone infatti al Magistrato di Sorveglianza, quando procede alla (ri)valutazione del provvedimento provvisorio di ammissione alla detenzione domiciliare o del differimento della pena, di trasmettere «immediatamente» al Tribunale di Sorveglianza «i pareri e le informazioni acquisiti ai sensi dei commi 1 e 2 e i provvedimenti adottati all’esito della valutazione», ossia i pareri del Procuratore distrettuale e del P.N.A.A. nonché le informazioni acquisite dal D.A.P. e dall’autorità sanitaria regionale, oltre al provvedimento (di revoca) assunto, per unione a quelli già inviati ai sensi degli articoli 684 comma 2 c.p.p. e 47-ter, comma 1-quater, ord. penit. Come noto, infatti, secondo la normativa vigente, sulla richiesta di applicazione 42 della detenzione domiciliare in surroga o di differimento della pena provvede in via ordinaria il Tribunale di Sorveglianza; nei casi di urgenza (per grave pregiudizio derivante dalla protrazione dello stato di detenzione ovvero se vi è fondato motivo di ritenere che sussistano i presupposti per il rinvio dell’esecuzione), il Magistrato di Sorveglianza può applicare la misura alternativa in via provvisoria con obbligo di immediata trasmissione degli atti al Tribunale di Sorveglianza, che deve assumere la decisione finale entro il termine ordinatorio di sessanta giorni (artt. 47-ter, comma 1-quater, ord. penit. e 684 c.p.p.). Così come previsto per il caso di ammissione ai predetti benefici in via provvisoria da parte del Magistrato di Sorveglianza, ora la norma prevede, specularmente, che anche in caso di loro revoca provvisoria debbano essere trasmessi al Tribunale di Sorveglianza i pareri e le informazioni acquisite, unitamente al provvedimento di revoca, per la decisione in via definitiva. La norma prevede infatti che, nel caso in cui il Magistrato di Sorveglianza abbia disposto la revoca della detenzione domiciliare o del differimento della pena adottati in via provvisoria – provvedimento che, si ricorda, è «immediatamente esecutivo» – il Tribunale di Sorveglianza dovrà decidere sull’ammissione alla detenzione domiciliare o sul differimento della pena entro trenta giorni dalla ricezione del provvedimento di revoca, anche in deroga al termine di sessanta giorni previsto dall’art. 47, comma 4, ord. penit.. Trattasi di termine perentorio, oltreché acceleratorio, giacché – come precisa ulteriormente la norma – se la decisione del Tribunale di Sorveglianza non interviene nel termine prescritto, «il provvedimento di revoca perde efficacia». Nelle more della decisione del Tribunale di Sorveglianza il condannato subisce (nuovamente) una compressione della propria libertà personale e delle proprie garanzie difensive, stante l’efficacia immediata del provvedimento di ripristino della detenzione inframuraria e la posticipazione del contraddittorio alla fase che si aprirà innanzi all’organo collegiale. La legge di conversione è intervenuta anche sui provvedimenti di revoca già assunti, attraverso una disposizione transitoria inserita all’art. 2, comma 5, secondo periodo D.L. 28/2020 con cui si prevede che, per tutti i provvedimenti di revoca della detenzione domiciliare o del differimento della pena già adottati dal Magistrato di Sorveglianza alla data di entrata in vigore della legge di conversione (e a partire dal 23 febbraio 2020), il termine di trenta giorni entro cui dovrà pronunciarsi il Tribunale di Sorveglianza decorra dalla data di entrata in vigore della medesima legge di conversione. Pertanto tale previsione, con evidente effetto acceleratorio, impone che nel medesimo termine di trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del d.l. n. 28/2020, il Magistrato di Sorveglianza trasmetta necessariamente al Tribunale di Sorveglianza tutti i propri provvedimenti adottati successivamente al 23 febbraio 2020 e che questi provveda entro lo stesso termine di trenta giorni ad assumere le proprie decisioni, pena altrimenti l’inevitabile perdita di efficacia dei provvedimenti di revoca già assunti (con conseguente ripristino della detenzione domiciliare o del differimento della pena). Di seguito si riassume sinteticamente l’organizzazione dell’attività giudiziaria del Tribunale di Sorveglianza di Potenza in relazione alla mutevole normativa nel brevissimo lasso di tempo dal marzo al giugno 2020. In linea con quanto disposto dal D.L. 8 marzo 2020 n.11 e dall’art. 83, comma 1, del 43 Decreto-Legge n.18 del 17 marzo 2020, come modificato dall’art.36 del Decreto-Legge n.23 del 8 aprile 2020, con decorrenza dal 9 marzo sino al 11 maggio 2020 è stata prevista l’operatività del rinvio d’ufficio di tutte le udienze dei procedimenti penali pendenti, con eccezione al rinvio disposto ex lege, delle udienze afferenti i procedimenti in cui sono applicate misure di sicurezza detentive o è pendente la richiesta di applicazione di misure di sicurezza detentive e, quando i detenuti, gli imputati, i proposti o i loro difensori espressamente richiedono che si proceda: -nei procedimenti a carico di persone detenute, salvo i casi di sospensione cautelativa delle misure alternative, ai sensi dell’art.51-ter della legge n.354/75; -nei procedimenti in cui sono applicate misure di sicurezza. Per i procedimenti a trattazione obbligatoria si sono tenute regolarmente le udienze già calendarizzate e comunicate alle parti. Per i restanti procedimenti da trattare a richiesta di parte, in base alle richieste pervenute vi è stata una parziale trattazione. Tutti gli altri procedimenti già fissati nelle udienze calendarizzate fino al 15 aprile 2020, che non rientrano nelle ipotesi sopra citate, sono stati rinviati a data successiva al 30.06.2020. Come noto, l’art. 83 d.l. n. 18/2020, in combinato disposto con l’art. 36 d.l. n. 23/2020, ha previsto la possibilità, per il periodo successivo alla fine della sospensione delle attività giudiziarie avvenuta durante la c.d. fase 1, ossia a far data dal 12 maggio 2020, che i capi degli uffici giudiziari adottino varie misure organizzative volte ad evitare assembramenti all’interno degli uffici giudiziari e contatti ravvicinati tra le persone – tra cui l’ulteriore rinvio delle attività di udienza – al fine di contrastare l’emergenza epidemiologica da Covid-19. La legge 70/2020 di conversione del d.l. n. 28/2020 ha inciso anche sulle disposizioni introdotte in materia di sospensione dell’attività giudiziaria dal d.l. n. 18/2020 (c.d. Cura Italia), anticipando significativamente lafine della c.d. fase 2 dell’emergenza sanitaria. Inizialmente il termine finale della c.d. fase 2 era fissato al 30 giugno 2020, poi il d.l. n. 28/2020 aveva spostato tale termine al 31 luglio 2020. Da ultimo il legislatore – mosso sia dall’analisi dell’evoluzione positiva dell’emergenza sanitaria, sia da alcune sollecitazioni provenienti dagli ambienti forensi – ha previsto espressamente che tanto le misure organizzative di cui all’art. 83 commi 6 e 7 d.l. n. 18/2020 relative alla trattazione degli affari giudiziari nella c.d. fase 2 dell’emergenza, quanto le innovative disposizioni introdotte in sede di conversione del d.l. n. 18/2020, possano valere solo fino al 30 giugno 2020. La legge di conversione del d.l. n. 28/2020 ha modificato infatti il termine finale della c.d. fase 2 previsto dall’art. 83 comma 6 d.l. n. 18/2020 e soppresso altresì l’art. 3, comma 1, lett. i) d.l. n. 28/2020, che aveva esteso il termine finale del 31 luglio 2020 a tutte le previsioni contenute nel d.l. n. 18/2020, non soltanto per quanto riguarda le misure per la gestione dell’attività giudiziaria nella c.d. fase 2, ma anche in relazione a quelle previsioni particolarmente innovative introdotte in sede di conversione all’art. 83 d.l. n. 18/2020 e relative alla partecipazione da remoto alle udienze delle persone detenute, internate o in stato di custodia cautelare (comma 12), alla celebrazione da remoto delle udienze penali (comma 12-bis), dei ricorsi in Cassazione (comma 12-ter) e delle camere di consiglio (comma 12-quinquies), nonché al compimento da remoto 44 di alcune attività di indagine (comma 12-quater), al deposito da parte delle difese, con modalità telematica, di memorie, documenti, richieste e istanze indicate dall’art. 415-bis c.p.p. (comma 12-quater.1) e al deposito da parte di ufficiali ed agenti di p.g., sempre con modalità telematica, di atti e documenti (comma 12-quater.2). A partire dall’entrata in vigore della legge di conversione del d.l. n. 28/2020, pertanto, tali attività divenivano possibili solo fino al 30 giugno 2020 e non più fino al 31 luglio 2020. Quanto alle attività già compiute, l’art. 1 comma 3 della legge di conversione del d.l. n. 28/2020 ha mantenuto ferme l’efficacia e la validità, disponendo invero che restino «validi gli atti e i provvedimenti adottati» e siano «fatti salvi gli effetti prodottisi e i rapporti giuridici sorti» sulla base dell’art. 3, comma 1, lett. i) d.l. n. 28/2020. La clausola di salvezza è stata di ampiezza tale da far mantenere piena efficacia a tutte le attività già compiute, ivi compresi le fissazioni e i rinvii d’udienza già disposti, con salvezza dei loro effetti, che hanno conservato pertanto effetto anche se disposti a data successiva al 1 settembre 2020. Resta ovviamente inteso che, in mancanza dell’adozione di tali provvedimenti alla data di entrata in vigore della legge di conversione del d.l. n. 28/2020, le attività di udienza e le ulteriori attività consentite da remoto, in via transitoria, dalla legge di conversione del d.l. 18/2020, non potranno che svolgersi con tali modalità fino al 30 giugno 2020, mentre a partire dal 1 luglio 2020 le stesse dovranno svolgersi solo nelle forme ordinarie ovvero, se non possibile, essere necessariamente rinviate a data successiva al 1 settembre 2020. La riapertura delle aule di giustizia nel periodo dal 1 al 31 luglio è stata necessariamente parziale, non potendosi procedere ad una riattivazione ex abrupto di tutte le attività giudiziarie con così stretti margini temporali. È stato necessario procedere ad una nuova calendarizzazione dei procedimenti già oggetto di rinvio successivamente al 31 luglio 2020 (rectius: 1 settembre 2020, tenuto conto della sospensione feriale di cui all’art. 1 L. 7 ottobre 1969, n. 742), in un ristrettissimo arco temporale, dando corso agli adempimenti necessari di cancelleria (avvisi e comunicazioni) nel rispetto dei termini di legge. I procedimenti celebrati nel periodo dal 1 al 31 luglio 2020 di fatto sono stati quelli che, già prima o durante il c.d. lockdown, erano già stati calendarizzati per essere celebrati in tale periodo. La norma ha posto in salvezza, considerato il riferimento ai «provvedimenti adottati» e agli «effetti prodottisi», anche la sospensione del corso della prescrizione, dei termini di fase delle misure cautelari (custodiali e non) e dei termini per proporre ricorso o appello al Tribunale del Riesame per tutti i procedimenti già oggetto di rinvio ai sensi dell’art. 83, comma 7, lett. g) d.l. n. 18/2020 e per quelli che saranno del pari rinviati fino alla data di entrata in vigore della legge di conversione del d.l. n. 28/2020. La norma appare infatti del tutto chiara nel far salvi tutti gli atti e i provvedimenti adottati nonché gli effetti prodotti sulla base di una norma che consentiva di disporre il rinvio dei procedimenti a data successiva al 31 luglio 2020, con conseguente sospensione dei termini sopra indicati, cosicché la sua caducazione – o, meglio, la rideterminazione temporale della sua efficacia – non potrà certamente incidere su di essi, ma la sospensione dei suddetti termini – come afferma l’art. 83, comma 9, d.l. n. 18/2020 – continuerà legittimamente ad operare «per il tempo in cui il procedimento è 45 rinviato e, in ogni caso, non oltre il 31 luglio 2020». Pertanto, successivamente dal 12 maggio al 31 luglio 2020 per i procedimenti relativi a soggetti detenuti o sottoposti a misura di sicurezza detentiva e non detentiva e per quelli relativi a soggetti sottoposti a detenzione domiciliare con termine in scadenza (artt.147 c.p. e 47 ter, comma 1-ter, o.p.), si sono tenute regolarmente avanti al Tribunale di Sorveglianza di Potenza le udienze già calendarizzate e comunicate alle parti. I procedimenti relativi a soggetti sottoposti a misure alternative, ivi compresi quelli in regime di arresti domiciliari ai sensi dell’art.656, comma 10, c.p.p. ed i procedimenti relativi a condannati con ordine di carcerazione sospeso sono stati rinviati a data da destinarsi successiva al 31 luglio 2020, a norma dell’art. 83, comma 7, lett. g) D.L. 18/20 e successive modifiche. Sino al 31 luglio 2020, la fissazione ad udienza deiprocedimenti di nuova iscrizione presso il Tribunale e l’Ufficio di Sorveglianza, è stata effettuata: - a data fissa antecedente il 31 luglio per tutti i procedimenti relativi a detenuti che rivestono carattere di urgenza, afferenti condizioni di salute, che hanno ad oggetto applicazione, proroga o aggravamento di misura di sicurezza ed in relazione ai quali la decisione potrebbe avere effetto liberatorio; - a data successiva il 31 luglio 2020 per tutti i procedimenti dei condannati con ordine di carcerazione sospeso e per quelli relativi ai detenuti che non rivestono carattere di urgenza. E’ stato sottoscritto in data 30/03/2020 tra il Tribunale di Sorveglianza di Potenza, la Procura Generale presso la Corte di Appello, i Presidenti dei COA del Distretto ed il Presidente della Camera Penale Distrettuale di Basilicata il Protocollo d’Intesa per la gestione delle udienze in modalità da remoto dinanzi alla magistratura di sorveglianza, mediante l’utilizzo del sistema Microsoft Teams, con possibilità di remotizzazione di tutte le parti processuali. A decorrere dal 30 giugno al 17 luglio 2020 è stato sospeso per disposizione di legge l’utilizzo del TEAMS, poi ripreso dal 17 luglio solo ed esclusivamente per i detenuti.

3.1 Ufficio Distrettuale Esecuzione Penale Esterna (UDEPE)

Gli Uffici distrettuali di esecuzione penale esterna, così come disegnati dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 15 giugno 2015 n. 84, sono articolazioni territoriali dirigenziali del Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità che assicurano l’attuazione degli indirizzi dipartimentali. Sono deputati a gestire le misure alternative alla detenzione e le misure di probation e ad offrire la propria consulenza alla Magistratura di Sorveglianza ed Ordinaria per predisporre i programmi di trattamento per le misure alternative. Nel distretto la sede di Matera è stata elevata al rango di Ufficio locale, beneficiando della figura di un funzionario di servizio sociale con mansioni direttive, ampliando in tal modo la propria sfera di autonomia nella gestione dei processi operativi e di servizio. Pur con i limiti dovuti al periodo emergenziale da COVID-19, l’UDEPE di Potenza e l’ULEPE di Matera hanno continuato anche nell’anno 2019-20 nell’opera di sensibilizzazione del mondo dell’associazionismo e della cooperazione sul tema della giustizia riparativa, nell’opera di supporto ai gruppi di lavoro, istituiti presso il

46 Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria con il coinvolgimento della Magistratura di Sorveglianza di Potenza e delle istituzioni pubbliche e private, in materia di “giustizia riparativa”, di “lavori di pubblica utilità”, di “elaborazione del Piano Regionale per il Volontariato nell’esecuzione penale esterna”, con l’obiettivo di realizzare una rete di risorse a sostegno dei percorsi trattamentali delle persone condannate. Diventano sempre più importanti i rapporti di collaborazione con le agenzie del territorio, con un deciso aumento delle convenzioni stipulate per attività di inclusione sociale. L’osservazione così effettuata e soprattutto il lavoro di sensibilizzazione delle comunità consente di delineare punti di forza e criticità che risentono ovviamente dello specifico culturale e sociale del territorio carente di occasioni di lavoro e di autopromozione. Punto di forza: Nell’anno in esame l’UDEPE e l’ULEPE hanno registrato una trasformazione e ridefinizione generazionale perché, a fronte dei numerosi pensionamenti dal dicembre dello scorso anno, sono stati assegnati 5 funzionari neoassunti all’UDEPE e 2 all’ULEPE, i quali, freschi di studio e di formazione, motivati ed interessati alla conoscenza della realtà, hanno avviato modalità operative snelle e partecipative. Il nuovo ed innovativo approccio culturale genera curiosità, innovazione e vivacità che si riverbera inevitabilmente sulle relazioni e che sicuramente rafforzerà ancor di più le relazioni ed i rapporti operativi con il territorio, le associazioni e le comunità. In questa maniera l’esecuzione penale esterna e, in particolare, la misura più ampia dell’affidamento in prova a servizio sociale può rafforzare sempre più la sua valenza trattamentale. L’impegno degli Uffici è lodevole in quanto si svolge su un territorio difficile per orografia, carenza dei trasporti pubblici e ampiezza del bacino dell’utenza dell’UDEPE di Potenza e ULEPE di Matera (131 comuni della Basilicata), che rende difficile raggiungere le diverse località per gli interventi di aiuto e controllo e per le osservazioni dei condannati, con ricadute negative sull’attività giurisdizionale. La magistratura di sorveglianza, per essere messa in condizione di favorire l’inclusione sociale dei condannati e nel contempo la difesa delle comunità, ha bisogno di maggior elementi conoscitivi del soggetto e del suo ambiente, attraverso una approfondita analisi degli aspetti retributivi, rieducativi e riparativi della pena. Un miglioramento dei processi operativi e di gestione delle esigenze dei soggetti in esecuzione penale esterna, con un alleggerimento dei compiti dei servizi sociali, si è avuto in seguito agli accordi con la magistratura di sorveglianza di Potenza sul tema delle deroghe temporanee alle prescrizioni degli affidati ai servizi sociali, dei detenuti domiciliari e dei soggetti sottoposti a misura di sicurezza della libertà vigilata. Un contributo notevole all’esecuzione delle misure alternative è assicurato anche dagli assistenti volontari con una professionalità di medio-alto profilo, autorizzati dall’Ufficio di Sorveglianza di Potenza e coinvolti nei progetti trattamentali, nelle verifiche di prossimità e nell’attività dello Spin (Sportello Informativo). Diverse sono state le iniziative culturali, sportive e formative promosse nei confronti dei condannati in esecuzione penale esterna, al fine di favorirne l’inclusione sociale. Alto è il numero degli affidati in prova coinvolti in progetti riparatori. Si riportano di seguito i dati statistici afferenti il flusso delle misure alternative alla 47 detenzione, della misura di sicurezza della libertà vigilata e della misura della libertà controllata. Incarichi gestiti dal 01/07/2019 al Totale UDEPE Potenza ULEPE Matera 30/06/2020 Regionale

affidamento in prova al servizio sociale 165 154 319

detenzione domiciliare 62 69 131

Semilibertà 3 3

libertà vigilata 11 9 20

libertà controllata 17 21 38

lavoro di pubblica utilità per violazione codice della strada / violazione legge 26 37 63 stupefacenti

osservazione liberi 91 88 179

osservazione detenuti 217 140 357

osservazione/aggiornamento ospiti REMS 6 6

altro (assistenza post-penitenziaria; assistenza familiare; collaborazione con 86 70 156 altri UEPE; ecc.)

indagini per messa alla prova 245 85 330

messa alla prova 218 62 280

TOTALE 1141 741 1882

L’andamento dell’esecuzione delle misure alternative Criticità: Dai dati riferiti dall’UDEPE e dell’ULEPE di Matera nel periodo compreso tra il 01/07/2019 e il 30/06/2020 si evince un andamento in contrazione dei casi gestiti di esecuzione delle misure alternative alla detenzione (detenzioni domiciliari da n.133 dell’anno 2018-19 diminuite a n.131, semilibertà da n.3 dell’anno precedente ridotte a n.3, affidati in prova da n.345 dell’anno precedente a n.319). Tale contrazione è dovuta alla sospensione da parte del Tribunale di Sorveglianza della trattazione dei procedimenti afferenti i condannati liberi sospesi, avutasi nel periodo marzo-giugno 2020 a causa della pandemia da COVID-19 in atto e proseguita fino al 31.08.2020. In ogni caso, anche se il numero complessivo degli affidati in prova è diminuito nel periodo 1/07/2019-30/06/2020, la misura dell’affidamento registra nel tempo un incremento costante, espressione del fatto che molti condannati accedono alla suddetta misura nelle diverse forme previste dal vigente ordinamento penitenziario. Si riporta, a titolo esemplificativo, l’andamento delle misure alternative di competenza dell’ULEPE di Matera dal 2013 al 2020.

48 3.2 Buone prassi, protocolli e convenzioni per esecuzione della pena

Per la diffusione delle “buone prassi” la Presidente del Tribunale di Sorveglianza, dr.ssa Paola Stella, ha adottato soluzioni organizzative (protocolli d’intesa e tavoli permanenti) volte a incentivare il recupero dalla tossicodipendenza, lo sviluppo delle attività riparative degli affidati ai servizi sociali in favore della collettività, il lavoroin carcere, il sostegno agli ammessi alle misure alternative, il coinvolgimento del volontariato nell’esecuzione penale esterna e la semplificazione delle procedure per accelerarne la definizione in materia di gratuito patrocinio. Sono stati coinvolti, oltre alle colleghe con funzioni di magistrato di sorveglianza e il personale di cancelleria, le Direzioni degli istituti di pena, la REMS di Tinchi-Pisticci, il Provveditorato Interregionale dell’Amministrazione penitenziaria, l’Avvocatura Distrettuale, gli enti territoriali, l’ Ufficio Esecuzione Penale Esterna, i Ser.D., le comunità di recupero, il volontariato, le associazioni delle cooperative sociali. Nell’ anno giudiziario 2019-20 sono stati sottoscritti : I. Protocollo d’ intesa per l’applicazione di un modello operativo di superamento degli OPG (L.81/14) nel territorio del distretto, promosso e sottoscritto il 10.12.2019 dalla Presidente della Corte di Appello di Potenza. Il tavolo tecnico, presieduto dalla Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Potenza è stato costituito dall’Assessore alla Sanità della Regione Basilicata, dagli Uffici giudicanti e requirenti del distretto, dal Responsabile della struttura residenziale REMS di Tinchi-Pisticci, dall’Ufficio esecuzione penale esterna, dalla ASP di Potenza e dall’ASM di Matera; II. Protocollo distrettuale d’ intesa per la liquidazione degli onorari dovuti ai

49 difensori di soggetti ammessi al gratuito patrocinio a spese dello Stato in materia civile e penale e nelle ipotesi di attività prestata dal difensore d’ufficio di indagato/ imputato irreperibile, promosso dalla Presidente della Corte di Appello e sottoscritto il 15 gennaio 2020 tra i Capi degli Uffici giudiziari ed i Presidenti dei CC.OO.AA del distretto. III. tavolo di confronto, i cui lavori sono stati momentaneamente sospesi a causa dell’emergenza COVID-19, costituito nel 2019 tra i sottoscrittori del Protocollo redatto in tema di “Linee guida sulle procedure finalizzate alla concessione ed esecuzione di misure alternative ai detenuti ed ai condannati liberi in sospensione pena ai sensi dell’art. 656 co 5 c.p.p.”, redatto al fine di favorire i percorsi diagnostico-terapeutici dei detenuti tossicodipendenti con il contributo della Presidenza del Tribunale di Sorveglianza, dell’Ufficio Esecuzione Penale Esterna, del Provveditorato Regionale PRAP Basilicata, delle Direzioni degli Istituti di pena, dei Ser.D e delle Comunità terapeutiche operanti nella regione Basilicata. IV. Protocollo d’Intesa sottoscritto nel 2019 tra Regione Basilicata e Uffici giudiziari del distretto per la promozione di misure di politica attiva volte a favorire il processo di qualificazione dei lavoratori, con particolare riferimento alle persone in condizione di svantaggio, attraverso la realizzazione di tirocini extracurriculari di inserimento e reinserimento al lavoro. V. Protocollo d’ intesa per la gestione delle udienze in modalità da remoto dinanzi alla Magistratura di Sorveglianza, mediante l’utilizzo del sistema Microsoft Teams, con possibilità di remotizzazione di tutte le parti processuali, sottoscritto in data 30/03/2020 tra il Tribunale di Sorveglianza di Potenza, la Procura Generale presso la Corte di appello, i Presidenti dei COA del distretto ed il Presidente della Camera Penale Distrettuale di Basilicata. E’ effettivamente attivo presso il Tribunale e l’Ufficio di Sorveglianza di Potenza, a partire dal mese di marzo 2020, il sistema di collegamento audiovisivo Microsoft Teams, utilizzato sia per la celebrazione delle udienze da remoto che per lo svolgimento di rogatorie con gli istituti penitenziari del distretto e con gli istituti penitenziari presenti sul territorio nazionale. Non è stata immediata l’attivazione dell’applicativo Teams presso le tre case circondariale ed è stata sollecitata anche dal RID. Sono ancora vigenti e operativi: a. Protocollo d’intesa sottoscritto in data 18 gennaio 2019 tra il Tribunale di Sorveglianza e gli Uffici Esecuzione penale esterna di Potenza, Matera e Salerno, volto alla individuazione dei criteri di redazione della relazione per i condannati di cui al Decreto Legislativo n.123 del 2.10.18, con adozione di un preciso schema di redazione della relazione osservativa e definizione del termine di trasmissione della stessa. b. Tavolo permanente sulla tematica della salute in carcere tra Assessorato alla sanità della Regione Basilicata, Magistratura di Sorveglianza, Direzione degli istituti di pena e Provveditorato Regionale dell’amministrazione penitenziaria, per la verifica dei tempi dei ricoveri, degli interventi, delle visite specialistiche, delle modalità di assistenza sanitaria dei detenuti. c. Progetto sperimentale “Opp.URe”, Opportunità Utili al reinserimento, finalizzato alla realizzazione di percorsi di inclusione per il sostegno al reinserimento socio- 50 lavorativo dei detenuti della casa circondariale di Potenza in partenariato con la Corte di appello ed il Tribunale di sorveglianza di Potenza e con la Coop. Sociale Cambiamenti. d. collegamento audiovisivo fra gli istituti penitenziari del distretto e l’Ufficio di Sorveglianza attraverso il sistema SKYPE for Business, con conseguente riduzione di costi di trasporto e traduzione, per le rogatorie ai sensi dell’art. 666 c.p.p. e colloqui fra magistrato di sorveglianza e detenuti, ristretti negli istituti di pena della regione e. Progetto, realizzato congiuntamente dal Provveditorato dell’ amministrazione penitenziaria, per la digitalizzazione della documentazione prodotta nell’ambito dell’attività dell’Ufficio di Sorveglianza, rientrante nel programma operativo nazionale/ multi-regionale “Legalità 2014-2020”, che prevede il coinvolgimento di persone in esecuzione penale esterna al fine di facilitare l’accesso a realtà lavorative altamente innovative, migliorandone il livello di qualificazione e di sviluppo professionale e facendo acquisire competenze immediatamente spendibili sul mercato del lavoro. f. Protocollo operativo approvato grazie al contributo del Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria, della Regione Basilicata, dell’ANCI Basilicata, del CNCA (Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza), della Presidenza del Tribunale di Sorveglianza di Potenza, per “l’attuazione delle misure finalizzate all’umanizzazione della pena e alla diminuzione di detenuti in carcere attraverso percorsi alternativi territoriali al di fuori del carcere”, con riferimento ai detenuti tossicodipendenti reclusi negli istituti penitenziari della Basilicata ed ai cittadini in esecuzione di pena all’esterno, privi di risorse familiari. g. Tavolo permanente in tema di REMS, che vede coinvolti l’Assessorato alla Sanità della Regione Basilicata, il Responsabile della struttura residenziale, la Magistratura di Sorveglianza, il Provveditorato Regionale dell’ Amministrazione Penitenziaria, l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna e il Dipartimento di Salute Mentale, per affrontare i problemi relativi all’attività di sicurezza e di vigilanza della residenza, per definire i criteri-guida per le schede di valutazione della pericolosità e i progetti riabilitativi e terapeutici individuali per ciascun paziente, nell’ottica di dare attuazione ai principi cardine introdotti dalla legge n. 81/2014, primo tra tutti, quello dell’assoluta residualità delle misure di sicurezza detentive, anche provvisorie, come affermato dalla Corte Costituzionale con sentenza n. 367/2004. h. potenziamento e aggiornamento del sito web dell’Ufficio e del Tribunale di Sorveglianza, attivo dal dicembre 2014, destinato ad assicurare agli utenti informazioni chiare e semplici per soddisfare rapidamente le loro richieste ove sono visionabili sia i calendari delle udienze. Venne realizzato da Aste Giudiziarie Inlinea S.p.A., che non ha più interesse a collaborare per l’aggiornamento dei dati a seguito dell’introduzione del portale unico delle vendite gestito dal Ministero della Giustizia, per cui urge che sia portato a termine il progetto pilota di DIGSIA di portale interattivo dei siti web per tutti gli uffici giudiziari. La Corte di Appello di Potenza è l’ufficio pilota per la progettazione e la sperimentazione del prototipo e la Presidente del Tribunale di Sorveglianza collabora al progetto .

PARTE SECONDA

4. L’AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA NEL DISTRETTO 51 Ricadute della normativa volta a fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19 sulla produttività degli uffici del distretto

La peculiarità del distretto di Potenza è l’estensione della competenza territoriale oltre i confini della regione Basilicata, perché dal settembre 2013 il Tribunale di Sala Consilina e la sezione distaccata di Sapri, ricadenti nel territorio della regione Campania – provincia di Salerno – sono stati soppressi e accorpati al Tribunale di Lagonegro. Il Distretto di Potenza comprende 3 circondari: POTENZA (dal settembre 2013 ha accorpato il Tribunale di Melfi) MATERA (dal settembre 2013 ha accorpato la sezione distaccata di Pisticci) LAGONEGRO (dal settembre 2013 ha accorpato il Tribunale di Sala Consilina e la sezione distaccata di Sapri, che facevano parte della Corte di Appello di Salerno)

4.1 Magistratura Giudicante

Ricadute della normativa volta a fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID 19 sulla produttività degli uffici del distretto

La sospensione delle attività processuali dal 9 marzo all’11 maggio 2020 e le successive forti limitazioni all’attività giudiziaria nella c.d. fase 2 si sono aggiunte alle criticità già presenti negli anni passati. Tale situazione ha avuto inevitabilmente ricadute sulla produttività, anche se non sono state così gravi come si immaginava nella scorsa primavera, pur con le debite differenze tra uffici giudiziari e materie trattate. In autunno sicuramente il settore penale ha manifestato segnali di ripresa.

SETTORE CIVILE Complessivamente l’aumento delle pendenze in ambito civile non è stato proporzionale alla misura in cui non è stato possibile procedere alla trattazione delle cause civili, anche mediante istruttoria orale, e quindi introitarle in decisione, perché il “fermo biologico” ha consentito ai giudicanti di smaltire l’arretrato precedentemente maturato, redigendo le motivazioni e pubblicando le sentenze civili. Per valutare l’incidenza in Corte di Appello della sospensione per due mesi dei procedimenti civili e di lavoro, si riporta una prima rilevazione “ufficiosa” dell’ andamento delle sezioni civile e lavoro nel secondo trimestre 2020 raffrontato al medesimo periodo dell’anno precedente. Si è verificato un calo sia delle sopravvenienze, sia delle definizioni dal 9 marzo al 2 luglio 2020. In questo periodo, pur essendovi stata la sospensione totale dell’attività giurisdizionale nel settore civile, i consiglieri hanno continuato a depositare le sentenze per cui erano state precisate le conclusioni prima del lockdown, tenendo le camere di consiglio da remoto, ciascuno nella propria abitazione, tramite TEAMS anche i giorni festivi approfittando dalla comune “clausura”. Dunque si è raggiunto l’obiettivo della diminuzione complessiva delle pendenze nel SICID (-208 cause pendenti in appello).

52 PROCEDIMENTI CIVILI - Corte Appello Potenza

Periodo 9 marzo - 2 luglio 2020 Periodo 9 marzo - 2 luglio 2019 Pendenti al Sopravvenuti Definiti Sopravvenuti Definiti Pendenti al 2 luglio 2 luglio Contenzioso 180 258 3106 248 363 3337 civile volontaria 105 92 213 172 136 146 giurisd.

Lavoro 50 45 357 107 135 401

TOTALE 335 395 3676 527 634 3884 Per fare una valutazione di più ampio respiro dell’attività giurisdizionale svolta è necessario rapportarla ai due anni precedenti. Ciò consente di verificare che la sezione civile della Corte di Appello, fortemente motivata dal programma di smaltimento delle cause vetuste, ha continuato anche nel primo semestre del 2020 il suo percorso di positivo rapporto tra cause civili sopravvenute e definite superiore all’indice 1. Emerge dalla rilevazione statistica periodica di DGSTAT una flessione nei flussi in entrata ed uscita delle cause di lavoro, previdenza e assistenza, da attribuirsi alla forte e progressiva contrazione delle iscrizioni accentuatasi nel primo semestre 2020, nonchè al termine breve di 15 giorni per il deposito delle sentenze e alla circostanza che dall’ottobre 2019 al giugno 2020 è stato vacante il posto di presidente della sezione lavoro, per cui è venuto meno il suo contributo nella definizione delle cause in appello.

Procedimenti iscritti, definiti eclearance rate Settore CIVILE - Area SICID al netto dell’attività del Giudice tutelare, dell’ATP in materia di previdenza e verbalizzazione di dichiarazione giurata . Anni 2018 - 30 giugno 2020 Definiti Iscritti Definiti Iscritti Definiti Ufficio Ruolo Iscritti 2018 2018 2019 2019 1° sem 2020 1° sem 2020

AFFARI CONTENZIOSI 767 1.039 668 1.056 314 426

LAVORO 160 195 101 152 27 35 Corte PREVIDENZA E Appello 162 138 137 149 45 41 ASSISTENZA Potenza AFFARI DI VOLONTARIA 522 469 625 576 230 201 ,GIURISDIZIONE

TOTALE AREA SICID 1.611 1.841 1.531 1.933 616 703

Clearance rate (definiti / 1,14 1,26 1,14 iscritti) Al contrario, dai prospetti statistici DGSTAT sotto riportati relativi alle cause iscritte nel registro SICID negli ultimi 30 mesi fino al 30.6.2020, si evince che i tre Tribunali circondariali nel primo semestre 2020 hanno subito una maggiore battuta di arresto, conseguendo un rapporto negativo tra sopravvenuti e definiti ed invertendo la rotta rispetto all’anno giudiziario precedente.

Settore civile- Area SICID- Anni 2018- 30 giugno 2020 53 Iscritti Definiti Iscritti Definiti Iscritti Definiti Ufficio Ruolo 2018 2018 2019 2019 1° sem 2020 1° sem 2020

AFFARI CONTENZIOSI 1.083 1.174 983 1.315 472 463

LAVORO 384 398 339 400 146 136

PREVIDENZA E ASSISTENZA 678 477 372 537 237 244 Tribunale Lagonegro AFFARI DI VOLONTARIA 473 470 510 514 210 196 GIURISDIZIONE PROCEDIMENTI SPECIALI 690 693 751 784 336 324 SOMMARI

TOTALE AREA SICID 3.308 3.212 2.955 3.550 1.401 1.363

Clearance rate (definiti / 0,97 1,20 0,97 iscritti)

AFFARI CONTENZIOSI 1.412 1.828 1.267 1.485 531 506

LAVORO 688 667 839 855 542 485

PREVIDENZA E ASSISTENZA 448 442 286 385 137 161 Tribunale Matera AFFARI DI VOLONTARIA 687 675 743 710 274 227 GIURISDIZIONE PROCEDIMENTI SPECIALI 933 940 1022 997 442 396 SOMMARI

TOTALE AREA SICID 4.168 4.552 4.157 4.432 1.926 1.775

Clearance rate (definiti / 1,09 1,07 0,92 iscritti)

AFFARI CONTENZIOSI 2.119 2.516 2.220 2.503 896 1.016

LAVORO 995 935 1.037 1.059 467 301

PREVIDENZA E ASSISTENZA 819 671 633 733 282 145 Tribunale Potenza AFFARI DI VOLONTARIA 1937 1.393 1.472 1.292 415 505 GIURISDIZIONE PROCEDIMENTI SPECIALI 1.549 1.560 1592 1.734 728 719 SOMMARI

TOTALE AREA SICID 7.419 7.075 6.954 7.321 2.788 2.686

Clearance rate (definiti / 0,95 1,05 0,96 iscritti)

Non si dispone di valutazioni comparative del lavoro svolto dai tre tribunali circondariali in ambito civile tra il periodo 9 marzo-2 luglio 2020 e il corrispondente periodo del 2019. In primo grado i giudici civili e del lavoro hanno adottato di buon grado le udienze in trattazione scritta, salvo taluni conferimenti di incarichi a consulenti di ufficio più complessi effettuati in presenza anche per la formulazione del quesito. Essi auspicano che tale rito possa continuare anche oltre il periodo emergenziale e che le camere 54 di consiglio da tenersi senza alcuna partecipazione delle parti possano continuare a svolgersi da remoto a mezzo TEAMS, perché consente un’accelerazione dei tempi delle decisioni collegiali. In Tribunale sono ben propensi al PCT e ne chiedono una piena attuazione per tutti gli adempimenti processuali e un attento uso a cura delle parti dello strumento telematico. Lamentano, invece, frequenti malfunzionamenti e interruzioni di servizio, da ultimo nell’autunno 2020 c’è stato per molti giorni il blocco della sala server nazionale di Napoli.

Per quanto attiene i procedimenti civili iscritti nei registri SIECIC dei Tribunali di Lagonegro, Matera e Potenza, nel primo semestre 2020 si è determinato un aumento di produttività, dovuto alla laboriosità e impegno dei tre giudici delle esecuzioni civili che hanno attuato le Buone Prassi dell’Osservatorio permanente per l’efficienza delle procedure esecutive. Tenacemente si si sono coordinati con riunioni via TEAMS per decidere prassi e linee interpretative comuni che sono state trasfuse nei provvedimenti organizzativi dei presidenti del tribunale di appartenenza.

Procedimenti iscritti, definiti eclearance rate Settore CIVILE - Area SIECIC Anni 2018 - 30 giugno 2020

55 Iscritti Definiti Iscritti Definiti Iscritti Definiti Ufficio Macro materia gen-giu gen-giu 2018 2018 2019 2019 2020 2020

ESECUZIONI MOBILIARI 796 720 1.549 1.151 497 763

ESECUZIONI IMMOBILIARI 108 108 90 148 27 84

ISTANZE DI FALLIMENTO 61 57 91 92 15 20 Tribunale Lagonegro FALLIMENTI 13 38 22 61 2 26

ALTRE PROCEDURE 3 1 2 4 0 0 CONCORSUALI

TOTALE AREA SIECIC 981 924 1.754 1.456 541 893

Clearance rate 0,94 0,83 1,65

ESECUZIONI MOBILIARI 804 832 702 700 292 217

ESECUZIONI IMMOBILIARI 139 328 111 266 32 113

Tribunale ISTANZE DI FALLIMENTO 69 83 74 71 15 29 Matera FALLIMENTI 24 21 21 29 4 14

ALTRE PROCEDURE 7 27 3 13 1 8 CONCORSUALI TOTALE AREA SIECIC 1.043 1.291 911 1.079 344 381 Clearance rate 1,24 1,18 1,11

ESECUZIONI MOBILIARI 1.132 1.217 1.023 1.415 349 357

ESECUZIONI IMMOBILIARI 120 274 102 277 48 117

ISTANZE DI FALLIMENTO 112 122 142 115 67 70 Tribunale Potenza FALLIMENTI 21 58 27 51 13 26

ALTRE PROCEDURE 7 2 7 2 2 2 CONCORSUALI

TOTALE AREA SIECIC 1.392 1.673 1.301 1.860 479 572

Clearance rate 1,20 1,43 1,19

SETTORE PENALE Per quanto attiene il settore penale è stato richiesto dal Ministero della Giustizia al funzionario statistico di rilevare l’incidenza del rinvio dei processi durante la sospensione della prescrizione dei processi penali e dei termini per la proposizione delle impugnazioni durante la pandemia, dal 9 marzo all’11 maggio 2020. La stessa rilevazione è stata richiesta anche per il periodo successivo, dal 12 maggio al 30 giugno 2020, c.d. FASE 2, in cui sono stati adottati stringenti provvedimenti limitativi della trattazione di processi penali in presenza. 56 Le LINEE GUIDA VINCOLANTI per la FASE 2 sono state concordate a livello distrettuale tra tutti gli Uffici Giudiziari e i Consigli degli Ordini Forensi. La scelta di fondo è stata di rinviare tutti i procedimenti con imputati a piede libero ai sensi dell’art. 83 co. 7 lett. g) D.L. 17 marzo 2020 n. 18 e succ. mod. Sul piano della produttività si deve rilevare che nella FASE 1, dal 23 febbraio all’11 maggio 2020, vi è stata una riduzione delle definizioni dei processi penali ordinari avanti alla Corte di Appello (-40%), ma non è stata inferiore alla riduzione delle sopravvenienze rispetto al corrispondente periodo nell’anno precedente, perché i consiglieri della sezione penale hanno continuato a depositare le sentenze con lettura di dispositivo nei 90 giorni precedenti il lockdown. Nel periodo successivo, dal maggio al giugno 2020, le definizioni sono fortemente calate a -76% per l’esiguo numero delle udienze e dei processi che, in ossequio alle Linee guida vincolanti, sono stati definiti solo a carico di imputati sottoposti a misura cautelare, anche non detentiva. Un altro dato positivo è stata l’assenza di arretrati nel deposito sentenze penali d’appello.

Periodo 23 feb. - 11 maggio 2020 Periodo 23 febbraio - 11 mag. 2019

Corte Appello Iscritti Definiti Iscritti Definiti

sezione ordinaria 92 142 197 235

Assise Appello 0 0 0 0

Sez. minorenni 0 0 2 0

Periodo 12 mag - 20 giu 2020 Periodo 12 mag - 20 giu 2019

Pendenti Pendenti al Corte Appello Iscritti Definiti Iscritti Definiti al 20/ 6/ 2020 20 giugno 2019

Sez. ordinaria 70 24 1669 156 104 1699

Assise Appello 2 1 5(+3) 0 0 2

Sez. minorenni 1 2 3(-6) 1 0 9

Un successivo piano di recupero è stato avviato nel luglio 2020, a seguito dell’ennesima modifica che ha comportato l’anticipazione del regime processuale straordinario dal 31 luglio 2020 al 30 giugno 2020. Sono stati rifissati in udienza pre- feriale alcuni processi a carico di imputati a piede libero, ma gli effetti si coglieranno nel secondo semestre 2020.

Periodo 12 mag - 25 luglio 2020 Periodo 12 mag - 25 luglio 2019

Pendenti Pendenti Corte Appello Iscritti Definiti Iscritti Definiti al 25 luglio al 25 luglio

57 Sez. ordinaria 81 45 1656(-16) 229 204 1672

Assise Appello 3 1 6(+3) 2 1 3

Sez. minorenni 2 2 4(-4) 2 2 8

Si deve sottolineare che la sezione penale della Corte di Appello è riuscita nel breve termine, dal 9 marzo al 25 luglio 2020, a mantenere in pareggio le pendenze, ma nell’ottica complessiva di un periodo più lungo il bilancio tra sopravvenuti e definiti è più che positivo, come risulta dalle rilevazioni di DGSTAT del rapporto iscritti/definiti pubblicato nel sito www.webstatgiustizia.it

Procedimenti iscritti, definiti, clearance rate – SETTORE PENALE Anni 2018-30 giugno 2020 registro autori noti di reato

Macro materia Iscritti Definiti Iscritti Definiti Iscritti Definiti CORTE DI APPELLO 2018 2018 2019 2019 1gen - 30giu 2020 1gen - 30giu 2020 POTENZA

SEZIONE ORDINARIA 799 857 886 887 274 317

SEZIONE ASSISE 3 3 4 4 2 1

SEZIONE MINORENNI 8 6 5 8 1 2

TOTALE PENALE 810 866 895 899 277 320

Clearance rate 1,07 1,00 1,16

Con riferimento al secondo semestre 2020 si può fin d’ora anticipare che dalla rilevazione svolta dal 1 agosto al 30 novembre 2020 vi è stato un aumento notevole dei processi penali ordinari iscritti in appello. Nonostante l’aumento delle definizioni, ciò ha comportato un aumento delle pendenze al 30.11.2020, al di sotto del numero delle sentenze pronunciate nel corrispondente periodo del 2019.

Periodo 1 ago - 30 nov 2020 Periodo 1 ago - 30 nov 2019

Pendenti Pendenti Sopravvenuti Definiti Sopravvenuti Definiti al 30 novembre al 30 novembre

sezione ordinaria 368 155 1929(+237) 279 270 1692

sezione assise 1 1 6(+4) 0 1 2

Sez. minorenni 1 1 5 (-2) 0 4 7

Per i Tribunali del circondario la sospensione dell’attività giudiziaria nella FASE 1 e le successive limitazioni nella celebrazione dei processi nella FASE 2, hanno avuto incidenza, determinando un rapporto negativo tra sopravvenuti e definiti.

58 TRIBUNALE DI LAGONEGRO - Procedimenti iscritti, definiti, clearance rate – SETTORE PENALE Anni 2018-30 giugno 2020 registro autori noti di reato Iscritti Definiti Iscritti Definiti Iscritti Definiti Macro material 1gen - 30giu 1gen - 30giu 2018 2018 2019 2019 2020 2020 RITO COLLEGIALE SEZIONE 43 83 36 22 11 9 ORDINARIA

RITO MONOCRATICO PRIMO GRADO 1.240 1.163 1.214 997 635 413

RITO MONOCRATICO APPELLO 0 0 22 9 5 5 GIUDICE DI PACE INDAGINI E UDIENZA PRELIMINARE 1.529 1.771 1.358 659 547 275 (NOTI)

TOTALE PENALE 2.812 3.017 2.630 1.687 1.198 702

Clearance rate 1,07 0,64 0,59

TRIBUNALE DI MATERA - Procedimenti iscritti, definiti, clearance rate – SETTORE PENALE Anni 2018-30 giugno 2020 registro autori noti di reato

RITO COLLEGIALE SEZIONE ORDINARIA 32 32 36 38 22 24

RITO MONOCRATICO PRIMO GRADO 963 1.106 935 924 400 305

RITO MONOCRATICO APPELLO GIUDICE 10 12 22 14 7 9 DI PACE INDAGINI E UDIENZA PRELIMINARE 2.340 2.864 2.358 1.781 959 529 (NOTI)

TOTALE PENALE 3.345 4.014 3.351 2.757 1.388 867

Clearance rate 1,20 0,82 0,62

TRIBUNALE DI POTENZA - Procedimenti iscritti, definiti, clearance rate – SETTORE PENALE Anni 2018-30 giugno 2020 registro autori noti di reato

RITO COLLEGIALE SEZIONE ASSISE 3 0 6 3 1 3

RITO COLLEGIALE SEZIONE ORDINARIA 100 106 83 100 56 57

RITO MONOCRATICO PRIMO GRADO 1.915 1.563 1.534 2.015 803 789

RITO MONOCRATICO APPELLO GIUDICE 28 29 21 34 10 13 DI PACE

INDAGINI E UDIENZA PRELIMINARE (NOTI) 4.230 4.668 3.249 3.285 1.659 1.353

TOTALE PENALE 6.276 6.366 4.893 5.437 2.529 2.215

Clearance rate 1,01 1,11 0,88

In dettaglio, la situazione è piuttosto critica nel Tribunale di Lagonegro, dove il COVID ha colpito maggiormente i comuni del circondario, che sono stati dichiarati zona rossa. Gli uffici giudiziari hanno operato solo come presidio per le urgenze, a causa del contagio di alcuni dipendenti della Procura della Repubblica e l’isolamento degli altri per 59 un lungo periodo. Inoltre il Tribunale di Lagonegro già versava in una situazione di clearance rate negativa nell’anno precedente, dopo il trasferimento del presidente di sezione dr. Claudio Scorza, che nonostante l’altissima percentuale di scopertura dei magistrati era riuscito a recuperare molto arretrato di provvedimenti dibattimentali collegiali e monocratici. .

FASE 1 Periodo 23 feb - 11 mag. 2020 Periodo 23 feb - 11 mag. 2019

Pendenti Pendenti Solo registro Noti Sopravvenuti Definiti Sopravvenuti Definiti al 11/5 al 11/5

sezione gip/gup 129 50 3998(+689) 272 154 3303

dibattimento collegiale 4 3 101(+12) 6 7 89

dibattimento monocratico 268 129 3935(+252) 243 228 3683

Nella FASE 2 si è registrata una ripresa dell’attività del Ufficio GIP/GUP di Lagonegro con un aumento delle definizioni, che tuttavia non è riuscito a compensare l’incremento delle sopravvenienze rispetto alla FASE 1, di poco inferiori al periodo precedente (-13).

FASE 2 Periodo 12 mag - 25 lug 2020 Periodo 12 mag - 25 lug 2019

Pendenti Pendenti al 25 LAGONEGRO Sopravvenut Definiti Sopravvenut Definiti al 25 luglio luglio

sezione gip/gup 278 148 4130(+649) 291 113 3481 (solo registro Noti)

dibattimento collegiale 3 3 103(+9) 9 5 94

dibattimento monocratico 188 115 3989(+221) 317 226 3768

Già nei primi mesi del secondo semestre del 2020, si nota un forte recupero di produttività del GIP/GUP di Lagonegro, che ha addirittura ridotto notevolmente le pendenze finali al 30.11.2020 rispetto all’ anno precedente (- 582), e una ripresa della produttività della sezione penale-dibattimento collegiale con un numero di definizioni superiore al medesimo periodo del 2019

60 Periodo 1 agosto - 30 novembre 2020 Periodo 1 agosto- 25 novemb. 2019

Pendenti Pendenti al LAGONEGRO Sopravvenut Definiti al 30 Sopravvenut Definiti 30.11.2019 novembre sezione gip/gup 360 1329 3163(-582) 541 266 3745 (solo registro Noti)

dibattimento collegiale 3 12 98 10 6 98

dibattimento monocratico 143 288 3835(+10) 366 302 3825

Il Tribunale di Potenza, al pari della Corte di Appello, nonostante la rilevante scopertura organica era in forte ripresa conseguita nell’arco dei 30 mesi precedenti al 30.6.2020, , come si evince dalla sottostante tabella relativa alla variazione delle pendenze tratta dal sito www.webstatgiustizia.it

Variazione pendenti SETTORE PENALE. Anni 2018 - 30 giugno 2020, registro autori di reato noti

Pendenti al Pendenti al Ufficio Macro materia Variazione 31/12/2017 30/06/2020

Corte d’Appello di Potenza TOTALE PENALE 1.807 1.671 -7,5%

Tribunale Ordinario di TOTALE PENALE 6.902 8.244 19,4% Lagonegro

Tribunale Ordinario di Matera TOTALE PENALE 3.071 3.273 6,6%

Tribunale Ordinario di Potenza TOTALE PENALE 7.415 6.964 -6,1%

Il Tribunale di Potenza nel periodo dal 23 febbraio all’11 maggio 2020 ha registrato un notevole calo delle sopravvenienze che ha contribuito al bilanciamento della riduzione delle definizioni, al punto che le pendenze finali alla fine della FASE 1 sono risultate inferiori a quelle dell’ 11.5.2019. Consta un aumento delle definizioni dei procedimenti con rito dibattimentale collegiale, presumibilmente dovuto al deposito delle motivazioni di sentenze già pronunciate nelle udienze precedenti al lockdown. Non è stato lo stesso risultato per quanto attiene alle sentenze relative a processi definiti in dibattimento dal giudice monocratico (-95 sentenze rispetto all’11.5.2019).

61 FASE 1 Periodo 23 febbraio - 11 maggio 2020 Periodo 23 febbraio - 11 maggio 2019

TRIBUNALE Pendenti Pendenti Sopravvenuti Definiti Sopravvenuti Definiti POTENZA al 11/5/2020 al 11/5/2019

sezione gip/gup 378 372 1432(-94) 722 821 1526 (solo registro Noti)

dibattimento collegiale 20 31 230(-11) 27 25 241

dibattimento monocratico 297 306 4929(-312) 401 436 5241

Nella fase 2 spicca una eccellente performance dell’Ufficio GIP/GUP di Potenza, che ha aumentato notevolmente le definizioni in misura addirittura maggiore rispetto al corrispondente periodo del 2019, pur non riuscendo a compensare l’eccessivo incremento delle sopravvenienze pari a +440 procedimenti contro imputati noti rispetto al 25 luglio 2019. Invece in dibattimento le sopravvenienze sono aumentate con maggiore gradualità al pari delle definizioni, senza incidere sulla variazione delle pendenze, che è rimasta di segno positivo in dibattimento collegiale e monocratico.

FASE 2 Periodo 12 maggio - 25 luglio 2020 Periodo 12 maggio - 25 luglio 2019

Pendenti Pendenti TRIBUNALE POTENZA Sopravvenuti Definiti Sopravvenuti Definiti al 25 luglio 20 al 25 luglio 19

sezione gip/gup (solo 1155 994 1579(+226) 715 880 1353 registro Noti)

dibattimento collegiale 11 18 223(-19) 26 25 242

dibattimento monocratico 227 264 4888(-254) 330 429 5142

Nel secondo semestre sono aumentate le sopravvenienze anche in dibattimento, in particolare avanti al collegio sono quasi raddoppiate rispetto al 30 novembre dell’anno precedente e sono aumentate anche le sentenze penali collegiali da n. 23 a n. 35 al 30.11.2020. Avanti al GIP/GUP continua l’onda anomala di sopravvenienze in misura sempre superiore rispetto al periodo precedente (+170), fronteggiate dall’aumento delle definizioni (+ 94), che tuttavia non riescono ad abbattere le pendenze finali. Invece le sopravvenienze avanti al giudice monocratico sono sempre in flessione rispetto al 30.11.2019; pur aumentando le definizioni, non raggiungono il numero di 674 sentenze depositate dal 1.8.2019 al 30.11.2020

62 Periodo 1 agosto – 30 novembre 2020 Periodo 1 agosto- 30 novembre 2019

Pendenti al Pendenti al TRIBUNALE POTENZA Sopravvenuti Definiti Sopravvenuti Definiti 30/11/2020 30/11/2019

sezione gip/gup (solo registro 1142 1053 1678(+280) 972 959 1398 Noti)

dibattimento collegiale 30 35 218(-15) 16 23 233

dibattimento monocratico 391 448 4843(-71) 456 674 4914

La sezione penale del Tribunale di Matera era già in battuta di arresto nel 2019 e nel primo semestre del 2020 ha subito un sensibile calo del rapporto tra sopravvenuti e definiti (clearance rate 0,62). A tal proposito va ricordato che durante il primo semestre del 2020 era in corso un maxi processo, che ha impegnato il collegio. Rispetto all’ anno precedente le sopravvenienze dal 23 febbraio all’ 11 maggio 2020 sono aumentate avanti al collegio e al giudice monocratico, nonostante la sospensione dei termini di prescrizione.

FASE 1 Periodo 23 febbraio - 11 maggio 2020 Periodo 23 febbraio - 11 maggio 2019

Pendenti al Pendenti al TRIBUNALE MATERA Sopravvenuti Definiti Sopravvenuti Definiti 11/5/2020 11/5/2019

sezione gip/gup (solo registro 305 105 1981(+409) 594 361 1572 Noti)

dibattimento collegiale 10 6 63 (-3) 7 11 66

dibattimento monocratica 223 93 1211 (+291) 165 242 920

Nella FASE 2 il GIP/GUP ha definito una maggiore percentuale di procedimenti contro imputati noti rispetto al corrispondente periodo del 2019, triplicando il numero rispetto ai definiti nella FASE 1, ma l’aumento delle sopravvenienze (+141) rispetto al 25 luglio 2019 ha comportato l’aumento delle pendenze finali. Parimenti sono aumentate le pendenze dei dibattimenti monocratici (+191), sebbene le sopravvenienze siano state molto contenute rispetto al corrispondente periodo (-195), a causa del ridotto numero di definizioni per le forti limitazioni del periodo disposte con Linee Guida incolanti.V

63 FASE 2 Periodo 12 maggio - 25 luglio 2020 Periodo 12 maggio - 25 luglio 2019

TRIBUNALE Pendenti al Pendenti al Sopravvenuti Definiti Sopravvenuti Definiti MATERA 25 luglio 2020 25 luglio 2019

sezione gip/gup 588 321 2233( +546) 447 330 1687 (solo registro Noti)

dibattimento collegiale 6 16 55 (-10) 6 7 65

dibattimento monocratico 57 131 1136 (+191) 252 227 945

Nel secondo semestre 2020 sono aumentate ulteriormente le sopravvenienze di procedimenti a carico di imputati noti avanti al GIP/GUP di Matera sia rispetto alla FASE 2 (+237) sia rispetto all’anno precedente (+25). L’impegno del GIP/GUP ha comportato il raddoppio delle definizioni al 30.11.2020 rispetto alla FASE 2 (+ 350), ma nonè ancora sufficiente ad eguagliare i processi definiti nel corrispondente periodo del 2019 (-129) con conseguente aumento delle pendenze. Sono aumentate al 30.11.2020 le sopravvenienze di processi collegiali dibattimentali (+3) e le pendenze finali si sono lievemente ridotte (-2). I processi di competenza monocratica seguono nel Tribunale di Matera la stessa tendenza manifestatasi negli altri due Tribunali circondariali: una flessione delle sopravvenienze e delle definizioni e un aumento delle pendenze a (+82).

Periodo 1 agosto – 30 novembre 2020 Periodo 1 agosto – 30 novembre 2019

TRIBUNALE Pendenti al Pendenti al Sopravvenuti Definiti Sopravvenuti Definiti MATERA 30 nov. 2020 30 nov. 2019

sezione gip/gup 825 671 2382(+750) 741 800 1631 (solo registro Noti)

dibattimento collegiale 14 7 62 (-2) 11 12 64

dibattimento monocratico 194 173 1154 (+82) 312 220 1072

4.1.1 Corte di Appello di Potenza

La Corte di Appello di Potenza è suddivisa in 3 sezioni: civile – penale – lavoro. L’organico della Corte di Appello, aumentato di 1 posto di consigliere con d.m. 2.8.2017 pubblicato il 15.10.2017 sul B.U. del Ministero della Giustizia, è composto da: 16 magistrati ordinari (di cui n. 5 consiglieri sez. civile, n. 4 consiglieri sez. pen., n. 2 consiglieri sez. lav, n.1 distrettuale, n. 3 presidenti sezione , n. 1 presidente) e n. 6 giudici ausiliari. Anche nell’ a.g. 2019-20 l’assetto della Corte è stato caratterizzato dalla continua 64 mobilità dei magistrati. Dall’1.10.2019 è rimasto vacante anche il posto della dr. Maura Stassano, presidente della sezione lavoro, trasferitasi a Salerno per ricoprire analogo incarico semidirettivo Le funzioni di presidente della sezione lavoro sono state svolte in supplenza dalla Presidente della Corte di Appello fino alla nomina del nuovo presidente, per evitare continue applicazioni di giudici della sezione civile della Corte di Appello Dal 5.11.2019 si è trasferita la cons. Paola Barracchia presso la Corte di Appello di Bari.

SETTORE PENALE. Anni 2017 - 30 giugno 2019, registro autori di reato noti.

Iscritti Definiti Definiti Iscritti Definiti Ufficio Macro materia Iscritti 2018 2017 2017 2018 giugno ‘19 giugno ‘19 SEZ. ORDINARIA 1.119 732 799 857 445 403

SEZ. ASSISE 7 3 3 3 0 2 Corte Appello SEZ. MINORENNI 5 6 8 6 5 5 Potenza

TOTALE PENALE 1.131 741 810 866 450 410

Clearance rate 0,72 1,07 1,06 RITO COLLEGIALE SEZ. 46 120 43 83 23 14 ORDINARIA RITO MONOCRATICO PRIMO 942 1.085 1240 1.163 680 505 GRADO RITO MONOCRATICO APPELLO Tribunale 0 0 0 0 8 4 GIUDICE PACE Lagonegro INDAGINI e UDIENZA 1.749 1.352 1.529 1.771 589 336 PRELIMINARE (NOTI) TOTALE PENALE 3.401 1.954 2.812 3.017 1.300 859

Clearance rate 0,93 1,07 0,66 RITO COLLEGIALE SEZ. 34 32 32 32 22 21 ORDINARIA RITO MONOCRATICO PRIMO 1.194 1.042 963 1106 445 563 GRADO RITO MONOCRATICO APPELLO Tribunale 16 18 10 12 16 9 GIUDICE PACE Matera INDAGINI e UDIENZA 2.043 1.750 2.340 2.864 1.248 710 PRELIMINARE (NOTI) TOTALE PENALE 3.287 2.842 3.345 4.014 1.731 1.303

Clearance rate 0,86 1,20 0,75

RITO COLLEGIALE SEZ. ASSISE 1 3 3 0 4 2 RITO COLLEGIALE SEZ. 76 149 100 106 53 60 ORDINARIA RITO MONOCRATICO PRIMO 2.469 2.009 1.915 1.563 812 1007 GRADO Tribunale RITO MONOCRATICO APPELLO Potenza 43 52 28 29 10 16 GIUDICE PACE

INDAGINI E UDIENZA 4.211 4.145 4.230 4.668 1.795 1853 PRELIMINARE (NOTI) TOTALE PENALE 6.800 6.358 6.276 6.386 2.674

Clearance rate 0,94 1,01 1,10

65 Dal 25.11.2019 si è trasferito alla Corte di Appello di Bari, immesso in altro incarico semidirettivo di secondo grado, il dr. Ettore Nesti, presidente della sezione civile. Nel decorso anno, quindi, è stata perdurante la situazione di scopertura dei posti in organico: 1 presidente sezione lavoro (pres. Maura Stassano trasferitasi dal 2.10.2019, coperto dal cons. Roberto Spagnuolo dal 16.6.2020) 1 presidente sezione civile (pres. Ettore Nesti trasferitosi dal 25.11.2019) 1 posto consigliere sezione civile (aumento organico vacante dal 2017), 1 posto consigliere sezione lavoro (vacante dal 16.6.2019 ex cons. Roberto Spagnuolo divenuto presidente della medesima sezione). La mobilità dei magistrati ovviamente pregiudica il buon andamento e rende più difficoltoso il raggiungimento degli obiettivi posti annualmente nel programma di gestione, anche perché non esiste una programmazione dei tempi di esecuzione dei tramutamenti, che sarebbe opportuno concentrare solo in due periodi all’anno (ad es. settembre/ febbraio) di modo che si possa meglio gestire il passaggio da un ufficio ad un altro, anche al fine dell’espletamento delle camere di consiglio alla scadenza dei termini ex art.190 c.p.c. entro le date di esecutività delle delibere del C.S.M. e della pubblicazione dei D.M. nel Bollettino Ufficiale.

PIANTA ORGANICA NUMERICA- Corte di Appello di POTENZA al 30.6.2020

% % Funzione Organico Vacanti Effettivi Uomini Donne Scopertura Scopertura Giuridica Effettiva

Presidente Corte Appello 1 0 1 0 1 0 0

Presidente sezione 2 0 2 1 1 0 0

Consigliere 9 1 8 7 1 11% 11%

Magistrato distrettuale 1 1 0 0 0 0% 0% giudicante

Consigliere sezione lavoro 2 1 1 0 1 50% 50%

Presidente sezione lavoro 1 0 1 1 0 0 0

Componente privato sez. 18 0 18 9 9 0 0 minorenni

Giudice ausiliario 6 0 6 3 3 0 0

Con decreto 14 settembre 2020 – Rideterminazione delle piante organiche del personale di magistratura degli uffici giudiziari di merito – il Ministro della Giustizia ha ampliato l’organico della Corte di Appello di 2 posti di consigliere che, in esito alle nuove tabelle organizzative per il triennio 2020-24 in via di formazione, dovranno essere assegnati in aumento a una o più sezioni e successivamente pubblicati per la copertura. Il termine per la presentazione della proposta tabellare è stato prorogato al 31.3.2021. Successivamente il C.S.M. in data 18.11.2020 ha deliberato il conferimento dell’incarico semidirettivo di presidente della sezione civile della Corte di Appello,

66 vacante dal 25.11.2019, al Dr. Alberto Iannuzzi, già consigliere presso la medesima sezione con conseguente scopertura del suo posto. In data 9.12.2020 il CSM ha deliberato, su domanda, il tramutamento della dr.ssa Rosa La Rocca presso la sez. lavoro ( già giudice specializzato del lavoro presso il Tribunale di Potenza) e della dr.ssa Maria Domenica Marchese (già giudice civile presso il Tribunale di Matera) alla Corte di Appello-sez. civile a copertura del posto lasciato vacante dal cons. Iannuzzi. Dunque i consiglieri della sezione civile restano sempre 4, perché resta sempre scoperto il posto di aumento organico disposto con D.M. 2.8.2017 pubblicato il 15.10.2017 sul B.U. del Ministero della Giustizia, tabellarmente assegnato alla sezione civile. Si attende comunque l’immissione in possesso nel 2021 in esito alla pubblicazione dei decreti ministeriali di conferimento delle funzioni nel Bollettino Ufficiale.

E’ costituito l’Ufficio per il Processo nella sezione civilecon la partecipazione dei tirocinanti ex art. 73 D.L. 69/2013 (convertito con legge 9 agosto 2013, n. 98, modificato dagli articoli 50 e 50- bis del D.L. 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114) e di 6 giudici ausiliari, tutti assegnati alla sezione civile: avv. Fabrizio Nastri, avv. Roberto Eustacchio Sivilla, avv. Adele Apicella, avv. Roberta Ciotti dal 30 agosto 2017, avv. Salvatore Guzzi e avv. Antonia Patrizia Daleno dal 22.5.2018. L’apporto dei giudici ausiliari è necessario alla sezione civile per contribuire allo smaltimento delle numerose pendenze di cause vetuste e nell’anno 2019-20 è stato variabile. Per tre di essi il presidente della sez. civile dr. Nesti, prima del tramutamento ad altra sede, nel novembre 2019 ha disposto un piano di rientro, tenuto conto del ritardo nel deposito di motivazione di sentenze con blocco delle assegnazioni per tre mesi nel primo semestre 2020. Come previsto dall‘art .193 della circolare sulle tabelle triennali 2017/19 e ribadito nella nuova circolare per le tabelle 2010/22, non possono essere assegnate ai giudici ausiliari cause riguardanti le seguenti materie: 1) procedimenti di competenza delle sezioni specializzate per legge (sezione agraria, impresa e minorenni); 2) procedimenti in materia di appalti pubblici, di esecuzione immobiliare e fallimentare; 3) procedimenti in materia di impugnazione di lodo arbitrale; 4) procedimenti trattati dalla Corte d’appello in unico grado, fatta eccezione per quelli di cui alla legge 24 marzo 2001, n. 89 ( c.d. legge Pinto); 5) procedimenti decisi in primo grado dal tribunale in composizione collegiale ai sensi dell’articolo 50 bis c.p.c.

Per perequare i carichi di lavoro e corroborare la produttività della sezione civile sono rimaste assegnate tabellarmente alla sezione lavoro alcune tipologie di cause in materia civile: sezione minorenni – collegio civile; sezione agraria; locazioni; cause civili e opposizioni a ordinanza ingiunzione con rito lavoro; separazioni e divorzi; opposizioni avverso decreti ex art. 35 D.Lvo 25/2001 emessi dalla sezione penale. Perdura la difficoltà operativa della sezione civile della Corte di Appello, gravata da un arretrato patologico, che nonostante tutto si sta riducendo. Questa situazione di sovraccarico non ha consentito nell’a.g. 2019-20 di variare l’assegnazione tabellare – 67 risalente negli anni – dei ricorsi e delle opposizioni ex Legge Pinto alla sezione penale, pur trattandosi di procedimenti civili di volontaria giurisdizione. Con Decreto Legge 17 febbraio 2017, n. 13, pubblicato sulla G. U. del 17 febbraio 2017 entrato in vigore il giorno successivo e convertito in legge 13 aprile 2017, n. 46 sono state dettate una serie di disposizioni volte a far fronte alla situazione emergenziale dovuta alla crescita esponenziale delle domande per il riconoscimento della protezione internazionale, che sono assegnate ad un collegio specializzato composto dalla Presidente della Corte di Appello e a rotazione un consigliere e un giudice ausiliario fino ad esaurimento delle cause. A tutt’oggi il collegio è operativo perché continuano a pervenire dal Tribunale di Potenza appelli avverso le ordinanze monocratiche in suddetta materia, pronunciate su ricorsi proposti in primo grado prima dell’agosto 2017. È materia complessa per le continue modifiche normative (da ultimo con il c.d. decreto sicurezza) e per la mutevole giurisprudenza della Suprema Corte, anche per quanto attiene gli aspetti processuali ( sent. Cass. sez. un . civ. n. 28575 del 9.10.2018), con conseguenti giudizi di rinvio per annullamento di sentenze di appello che avevano dichiarato inammissibili le impugnazioni introdotte con ricorso anziché con atto di citazione, seguendo l’orientamento consolidato della Cassazione. Anche presso la sezione penale, che opera a pieno organico dal 24.5.2018, è stato formato con la prima variazione semestrale alla tabella organizzativa 2017-19 l’Ufficio per il Processo con la partecipazione dei tirocinanti ex art.73 D.L. n.69/2013 per 18 mesi affidati ai cons. D’Amelio, Santoro e Paternoster. Presso la sezione lavoro non è stato ancora costituito l’Ufficio per il Processo, sebbene durante l’anno giudiziario abbiano svolto il tirocinio con ottimi risultati due giovani laureati presso l’Università di Siena. Il tirocinio ex art. 73 D.L. 69/2013 non è stato sospeso nel primo semestre 2020, come avvenuto in altre sedi giudiziarie. Pur essendo stato inibito l’accesso al palazzo di giustizia, è stata disposta la continuazione del tirocinio “da remoto,” consentendo ai tirocinanti di partecipare anche alle camere di consiglio tramite video-collegamento TEAMS, previo impegno e accertamento in concreto che il collegamento avvenisse da una stanza riservata senza accesso o ascolto di terze persone. In tal modo i tirocinanti hanno potuto completare nel periodo curricolare previsto di 18 mesi la loro formazione e conseguire il relativo attestato. Presso la Corte di Appello di Potenza ha avuto luogo dall’ 8 al 24 settembre 2020 l’ispezione ordinaria che ha interessato il periodo dal 1 gennaio 2016 al 31 dicembre 2019 e che un riscontro ufficiale del lavoro giudiziario svolto sulla base di dati convalidati dal capo dell’ispettorato con nota 24/9/2020 prot. 9267.U che “fotografano” i dati di flusso nei 48 mesi antecedenti al 31 dicembre 2019 e le pendenze finali, c.d. dato di stock, al 1 gennaio 2020. La precedente ispezione, che ha avuto luogo dal 31 marzo al 15 aprile 2016, ha interessato il quadriennio precedente dal 1 gennaio 2011 al 31 dicembre 2015. Dalla comparazione dei due quadriennio emerge un notevole miglioramento qualitativo e quantitativo dell’attività svolta dalla sezione civile e da tutte le altre sezioni.

68 4.1.1.1 Corte di Appello – sezione civile Nella relazione ispettiva ministeriale si apprezza la capacità della sezione civile di fronteggiare le sopravvenienze e ridurre l’arretrato sulla base dei dati elaborati dal reparto statistica dell’ispettorato generale, in particolare nell’area degli affari contenziosi molto più numerosi rispetto agli affari non contenziosi, in cui si è registrato nel quadriennio 2016-2019 un indice di ricambio 4medio pari a 106,6%, con un picco di 132,5% nel 2018, e un indice di smaltimento totale 5 pari al 21,6%, con un picco del 25,7% nel 2019. Su un totale complessivo di 4500 sentenze pubblicate nel periodo ispettivo ben 2973 sentenza pubblicate attengono al contenzioso ordinario, di cui 507 redatte dai giudici ausiliari. Il raffronto con il precedente quadriennio (2011-2015) in cui le pendenze erano aumentate, consente di affermare nella relazione ispettiva che si è registrato un aumento dell’ 85,5% di definizione degli affari civili contenziosi, diversi da quelli dell’area lavoro- previdenza- assistenza e dell’aria minorenni, a fronte di un aumento del 70,5% delle sopravvenienze: da n.2397 sopravvenienze nel quadriennio pari ad una media annua 479,4 a n. 3269 pari a 817,3 sopravvenienze medie annue. E’ accresciuta notevolmente la produttività della sezione civile e ha fatto registrare una sensibile riduzione delle cause pendenti che sono ben visibili anche graficamente, coerentemente con l’aumento della media delle definizioni (all. A1 – Corte di Appello di Potenza “Affari contenziosi” andamento dei procedimenti sopravvenuti, definiti, pendenti fine periodo nel corso degli ultimi 5 anni). Come già esposto, all’incremento di produttività non ha contribuito l’ampliamento di un posto di consigliere nella pianta organica a tutt’oggi di fatto mai coperto, piuttosto hanno contribuito anche le misure organizzative come lo sdoppiamento dei collegi relativi alle cause contenziose e la creazione di un collegio specializzato in materia di protezione internazionale. Su tale strada si intende proseguire nella formulazione della proposta tabellare per il triennio 2020/22, creando collegi specializzati su singole materie. Con riferimento specifico all’anno giudiziario 2019-20 lapendenza finaleal 30.6.2020 ammonta al n. 3107 cause civili ordinarie ovvero con un indice di ricambio di 1,33 (al 30.6.2019 n. 3359, 30.6.2018 n. 3631, al 30.6.2017 n.3713, al 30.6.2016 n. 3536, al 30.6.2015 n. 3325) e una variazione delle pendenze pari a -7,50% (all.E). Quanto alle pendenze remote che sul totale dei procedimenti definiti di contenzioso civile ordinario di secondo grado sono pari a n. 2880 (nel quadrienno 2016-19 pari al 48,8%) definiti con sentenza oltre 3 anni dall’iscrizione. Il dato rilevato in sede ispettiva pari al 51,2% di processi definiti entro 3 anni nel 4 L’ indice di ricambio si ottiene rapportando il totale degli esauriti al totale delle sopravvenienze negli anni interi del periodo di interesse ispettivo. In termini percentuali il numero dei procedimenti esauriti per ogni 100 sopravvenuti, se è superiore a 100 indica che la capacità definitoria del corpo dei magistrati riesce ad avere completamente le nuove iscrizioni ed è tale da ridurre le pendenze iniziali nel periodo di interesse ispettivo (c.d. arretrato) 5 L’ indice di smaltimento annuo si ottiene rapportando i procedimenti esauriti alla somma delle pen- denze iniziali e sopravvenienze del singolo anno intero ispezionato. L’ indice di smaltimento totale del periodo si ottiene tenendo conto, non del valore totale degli esauriti e dei sopravvenuti, ma del loro valore medio ovvero rapportando il valore medio di procedimenti esauriti alla som- ma delle pendenze iniziali (= arretrato) e al valore medio delle sopravvenienze negli anni interi considerati; l’indice di smaltimento se maggiore del 50% indica una buona capacità di smaltire non solo le sopravvenienze del periodo ma anche il cosiddetto arretrato 69 quadriennio 2016-19 smentisce l’erronea credenza che in appello non vengano definite le cause civili di più recente iscrizione. Tuttavia a tal proposito va precisato che nei prossimi anni giudiziari si deve concentrare maggiormente l’impegno nella definizione delle cause vetuste pendenti e a tal fine è stato adottato nel novembre 2020 un decreto presidenziale contenente un dettagliato piano di smaltimento con anticipazione della decisione delle cause pendenti ultraquinquennali, per perseguire uno degli obiettivi primari dell’amministrazione giudiziaria, non gravandola più di indennizzi per la irragionevole durata del processo. Per quanto ancora numerose e annualmente se ne aggiungano delle altre, complessivamente le cause civili contenziose ordinarie ultradecennali pendenti diventano sempre meno anno per anno: n. 118 al 30.6.2020 (su un totale di n. 3344 pendenti), n. 189 al 30.6.2019, n. 288 al 30.6.2018, n.356 al 30.6.2017, n. 324 al 30.6.2016 come graficamente ben evidenziato (All. G1- Corte di Appello di Potenza. Andamento delle pendenze settore civile- con data di iscrizione fino al 2010). Corre l’obbligo di precisare per una corretta lettura dei dati che le cause pendenti che risultano iscritte negli anni 2003/2006 sono generalmente cause civili interrotte e riassunte, anche più volte, per morte delle parti o del difensore (all. E 1 – Procedimenti civili pendenti finali al 30.6.2020 per anno di iscrizione a ruolo).Notevole è il numero dei procedimenti civili ultradecennali definiti con sentenze pubblicate nel periodo in questione, rilevabili dal SICID, che risulta pari a 244. Le sopravvenienze sono in diminuzione, in parte anche per l’attribuzione tabellare alla sezione lavoro di materie di competenza della sezione civile. Le sopravvenienze degli affari civili contenziosi al 30.6.2020 sono n. 756 (n. 770 al 30.6.2019, n. 896 al 30.6.2018, n.990 al 30.6.2017, n.744 al 30.6.2016) così invertendo l’andamento in aumento registrato nei due anni giudiziari precedenti (all. E – Movimento dei procedimenti civili in Corte di Appello- Anno giudiziario 2019/20). Quanto alle istanze di inibitoria risultano avanzate e decise anteriormente alla prima udienza di trattazione n. 55, ma trattasi di un numero per difetto, poiché solo in questo caso viene formato un separato fascicolo, avente il numero di iscrizione del fascicolo principale con annotazione “Sub1”. A tal riguardo, vi è da evidenziare che quasi tutte le sentenze che contengono una pronuncia di condanna, anche solo al pagamento delle spese processuali, sono oggetto di istanza di sospensione dell’esecuzione. Perdura l’atteggiamento di resistenza delle parti a definire transattivamente le controversie con mediazione demandata o con conciliazione ex art. 185 bis c.p.c., per le quali è stata tracciata una corsia preferenziale con possibilità di trattazione scritta della conciliazione/mediazione nelle LINEE GUIDA in data 5.5.2020 per i procedimenti civili in appello, che purtroppo non ha avuto successo Il dettaglio del movimento nell’a.g. 2019-20 delle cause contenziose civili suddivise per materia è consultabile nelle allegate schede statistiche (all. E bis - Movimento dei procedimenti civili SICID presso Corte di Appello di Potenza – dettaglio per materia – anno giudiziario 2019/20). Si analizzano di seguito le principali tipologie di cause contenziose pendenti in appello avanti alla sezione civile al 30.6.2020. In materia di contratti bancari si registra una diminuzione di pendenze a n. 137 (-8,50% n. 146 a.g. 2018-19) . 70 Sono calate a n. 689 le pendenze finali di cause relative a contratti - obbligazioni varie (- 10,29% rispetto n. 766 a.g. 2018-19) per via dell’aumento delle definizioni a n. 205 (n.183 definiti a.g. 2018-19) e una lieve diminuzione delle sopravvenienze (n. 126 nel 2019-20, n. 142 sopravvenienze nel 2018-19). La pendenza finale delle cause sui diritti reali e sul possesso è anch’essa diminuita a n. 259 (-16,99 % rispetto a n. 312 a.g. 2018-19) poiché sono aumentate le definizioni a n. 92 (n.88 a.g. 2018-19, n, 57 nell’ a.g. 2017-18), con una ridotta sopravvenienza pari a n. 39 (n. 47 a.g. 2018-19, n. 46 ’a.g. 2017-18). Le cause di responsabilità extracontrattuale pendenti al 30 giugno 2020 si sono ridotte a n. 627 pari a – 3, 69% ( n. 649 a.g. 2018-19; n. 684 a.g. 2017-18) , pur con un decremento delle definizioni pari a n. 122( n. 166 a.g.2018-19, n.124 a.g 2017-18) e di una flessione delle sopravvenienze pari a n. 98 ( n.118 a.g. 2018-19, n.127 a.g 2017- 18). Tra le cause con priorità vi sono le impugnazioni ex art.35 D.L. 25/2008 per cui è stato creato un collegio specializzato presieduto dal Presidente della Corte di Appello e composto a rotazione da un consigliere della sezione civile e un giudice ausiliario. Le sentenze emesse nell’a.g. 2019-20 sono n. 126 (n. 230 a.g. 2018-19, a.g. 2017- 18 n.306), inferiori alle sopravvenienze pari a n. 144, che sono aumentate rispetto all’anno precedente (n.99 sopravvenienze a.g. 2018-19, n. 225 a.g 2017-18, n.300 a.g. 2016-17, n. 50 a.g. 2015-16), residuando così una pendenza finale di n.132 (n. 114 a.g. 2018-19, n.245 a.g 2017-18) che verrà riassorbita nel prossimo anno giudiziario. E’ comunque evidente la performance positiva, poiché si tratta di cause che in appello vengono definite entro un anno e l’esaurimento del collegio in appello dipende solo dal Tribunale. Infatti sono appellabili solo i provvedimenti di primo grado pronunciati su ricorsi da trattare monocraticamente con il vecchio rito, in quanto proposti prima del 17 agosto 2017 avanti al Tribunale di Potenza, la cui decisione è stata tabellarmente assegnata a due g.o.t. I giudici togati del Tribunale di Potenza sono stati investiti solo della decisione sui nuovi ricorsi post agosto 2017 per i quali non è previsto appello. L’esito è nella maggior parte dei casi di rigetto e l’appellante si è già allontanato volontariamente dal territorio italiano o ha fatto perdere le sue tracce. I ricorsi per cassazione, proposti dall’1.7.2019 al 30.6.2020 avverso le decisioni della Corte, risultano pari a 98, un numero esiguo rispetto alle sentenze pubblicate nell’anno che testimonia la buona capacità di risoluzione del contenzioso tra le parti.

4.1.1.2 Corte di Appello – sezione lavoro

La sezione lavoro non ha operato a pieno organico durante l’ a.g. 2019-20 perché, come già esposto, dal 2.10.2019 la presidente della sezione, dr.ssa Maura Stassano, si è trasferita per assumere analogo incarico semidirettivo presso la Corte di Appello di Salerno e soltanto il 16.6.2020 è stato immesso in possesso nell’incarico semidirettivo rimasto vacante il pres. Roberto Spagnuolo, già consigliere nella medesima sezione. La sezione lavoro della Corte di Appello ha continuato a mantenere l’andamento di diminuzione delle pendenze complessive alla data del 30.6.2020 pari a n. 356 (n.

71 405 in data 30.6.2019, n. 425 in data 30.6.2018, n. 605 in data 30.6.2017; n. 737 cause in data 30.6.2016 - n.934 in data 30.6.2015) con una variazione delle pendenze di -9,18%, attribuibile anche alla contrazione delle sopravvenienze: n.165 al 30.6.2020. Va comunque evidenziato che l’indice di ricambio è di 1,22, perché comunque complessivamente le definizioni delle cause in materia di lavoro, previdenza e assistenza è stata di n.201 al 30.6.2020 in progressivo calo anno per anno (nel 2018-19 n. 308 sopravvenienze, nel 2017-18 n. 320, nel 2016-17 n. 300 , nel 2015-16 n. 357). Le sopravvenienze in dettaglio per materia sono state nell’ a.g. 2019-20: n. 99 relative a prestazioni di previdenza obbligatoria (n. 138 a.g. 2018-19) n. 6 assistenza obbligatoria n. 11 pubblico impiego (n.64 a.g. 2018-19) n. 33 lavoro dipendente da privato(n.63 a.g. 2018-19) n. 3 lavoro parasubordinato (n.2 a.g. 2018-19).

Si deve sottolineare che nei ruoli non c’è un contenzioso seriale. In materia di lavoro si registra un aumento delle cause di pubblico impiego, ormai pressocchè pari a quelle di lavoro dipendente da privato; tra queste ultime sono in continua flessione le impugnative di licenziamento, assai verosimilmente perché le recenti leggi in materia, c.d. “Fornero” e “decreto dignità”, pur con le numerose aporie e problematicità introdotte nel settore, da un lato hanno ristretto le ipotesi di applicazione della tutela reintegratoria, dall’altro hanno imposto alle parti tempi ristretti di difesa e così, di fatto, hanno favorito il ricorso ad accordi conciliativi “onorevoli”, ritenuti preferibili rispetto al recupero di rapporti inevitabilmente incrinati, sul piano umano e professionale, dalla lettera di licenziamento. Sono ormai di numero assai limitato le impugnazioni aventi a oggetto il precariato nella scuola, segno del buon risultato conseguito nel nostro distretto dalla l. n. 107/2015 c.d. “della buona scuola”. In materia di previdenza e assistenza obbligatorie, sedimentata ormai l’inappellabilità delle cause per pensioni e misure assistenziali, la stragrande maggioranza del contenzioso riguarda la materia della contribuzione, sia sul piano della debenza e della misura dei contributi “ordinari”, sia su quello del possibile ricorso delle imprese a sgravi non dovuti, con la necessità nell’un caso e nell’altro di fare sempre più spesso ricorso all’ausilio di consulenti tecnici, presi “a prestito” dal novero delle professioni contabili. Si registra una “ondata di ritorno” di appelli in materia di benefici per esposizione ultradecennale ad amianto che, dopo la falcidia in termini di improcedibilità della domanda giudiziale, per effetto di una generalizzata carenza della preventiva domanda amministrativa, incontrano ora le “forche caudine” della prescrizione. La produttività è stata elevata nel quadriennio 2016-19 con un indice di smaltimento medio del 37% che ha raggiunto la punta massima nel 2017 con una percentuale del 55,5% nelle materie oggetto della specializzazione della sezione lavoro. Le sentenze depositate nel quadriennio sono state 1463 con una media annua di n. 365,8 sentenze redatte da 2 consiglieri e un presidente, ma contestualmente nel medesimo periodo 2016-19 le sopravvenienze si sono ridotte di -60,7% rispetto al quadriennio precedente (da n.3833 con una media annuale di 766,6 sopravvenienze a n. 1204 con una media annuale di n. 301). 72 I tempi di definizione dei procedimenti in materia di lavoro, previdenza e assistenza sono mediamente di un anno e comunque contenuti nei limiti del parametro comunitario di due anni (all. E1 Procedimenti civili pendenti al 30.6.2020 per anno di iscrizione a ruolo) tranne pochissime eccezioni dovute a specifiche vicende processuali: solo 1 causa iscritta nel 2016 e n. 6 iscritte nel 2017 risultano pendenti al 30.6.2020. Si deve evidenziare l’ottima prova di resistenza delle sentenze pronunciate dalla sezione specializzata poiché a fronte del numero delle sentenze emesse in materia di lavoro e previdenza soltanto n.36 sono state oggetto di ricorso per cassazione e sempre nell’ a.g. 2019-20 n. 5 sono state cassate con rinvio o senza.

Con specifico riferimento alla Corte di Appello l’impatto della pandemia è stato ridotto al minimo grazie alla ampiezza degli spazi a disposizione per lo svolgimento di udienze e attività connesse, grazie al rapido adeguarsi dei difensori alla “trattazione scritta” e allo spirito di adattamento e massima collaborazione manifestato dai consiglieri al lavoro agile del personale di cancelleria della sezione lavoro. La snellezza ed informalità del rito del lavoro hanno favorito il temporaneo allentamento dei principi di oralità e immediatezza del processo, senza incidere in maniera determinante sul diritto di difesa costituzionalmente tutelato. Di questa imprevista emergenza sanitaria già preoccupano per l’immediato futuro, oltre che i perduranti risvolti sanitari, i più probabili effetti sull’assetto dei rapporti giuridici interistituzionali e interindividuali, a causa di una legiferazione spasmodica e talvolta confusa, che non mancherà di generare una nuova ondata di contenzioso lavoristico/ previdenziale. Invero le pretese risarcitorie di chi possa affermare di aver contratto una malattia virus-correlata nell’ambiente di lavoro, gli ammortizzatori sociali atipici e straordinari previsti a favore degli lavoratori colpiti dalle restrizioni imposte dall’autorità, gli sgravi contributivi introdotti per rilanciare le attività economiche sono solo alcuni dei numerosi terreni di possibile contrasto aperti dalla pandemia, idonei a generare un consistente contenzioso di interesse della giustizia del lavoro, che potrebbe portare ben presto a un preoccupante aumento dei flussi in entrata e alla insufficienza dell’organico della sezione lavoro della Corte potentina.

Allo stato, proprio per riequilibrare i carichi di lavoro tra le sezioni, con decreto n. 25 del 29 gennaio 2019 di variazione tabellare è stata disposta l’assegnazione alla sezione lavoro di 300 cause di responsabilità extracontrattuale aventi seguenti codici SICID: 145001 solo danni a cose, 145002 lesione personale, 145003 morte, 145011 responsabilità genitori, tutori, maestri ex art 2048 c.c., 145012 responsabilità per l’esercizio di attività pericolose ex art. 2050 c.c.,125013 responsabilità ex artt. 2049, 2051, 2052 c.c., 145999 altre ipotesi di responsabilità extracontrattuale. Dette cause sono state fissate a decorrere dal 18 aprile 2019 e suddivise in20 udienze, ciascuna con 15 procedimenti sul ruolo. In dettaglio le cause ultradecennali in materia di responsabilità extracontrattuale assegnate per stralcio alla sezione lavoro sono: n.4 cause iscritte nel 2008, n.8 iscritte nel 2009, n. 26 iscritte nel 2010. Il presidente di sezione ha dato atto che residuano al 30.6.2020 n. 276 cause di responsabilità extracontrattuale. 73 Quanto alla produttività si devono aggiungere le definizioni delle altre cause in materia civile tabellarmente assegnate alla sezione lavoro per riequilibrare i carichi di lavoro e per ridurre in parte le pendenze vetuste della sezione civile. Le cause civili contenziose da trattare con rito lavoro, fissate a partire dall’ottobre 2017 secondo la scansione temporale di una udienza a mesi alterni sono precisamente: cause di locazione n.68 pendenti finali, n.16 sopravvenute, n. 29 definite al 30.6.20 (n. 40 pendenti finali, n. 21 sopravvenute, n. 21 definite nell’ a.g. 2018-19). opposizione avverso l’ordinanza ingiunzione ex art. 22 L. 689/1981 n. 43 pendenti finali, n.8 sopravvenute, n. 19 definiti n.2 al 30.6.2020 La sezione lavoro è competente tabellarmente anche sul contenzioso in materia di legge Pinto limitatamente alla irragionevole durata dei procedimenti di lavoro e previdenza. Le cause di equo indennizzo ex L. 89/2001 sono in aumento. La pronuncia della Corte Costituzionale nr. 88/2018 che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art.4 della citata legge che precludeva la possibilità di proporre domanda di equa riparazione in pendenza del procedimento presupposto, sebbene la sua durata fosse già irragionevole, non ha comportato il significativo incremento del contenzioso, che pure si paventava; presumibilmente le preclusioni introdotte dal legislatore hanno operato come filtro preventivo e quindi come dissuasore. I ricorsi per equa riparazione sopravvenuti al 30.6.2020 sono complessivamente n. 406 (n. 373 al 30.6.2019) di cui solo 6 sono di competenza tabellare della sezione lavoro, mentre sono pervenute n. 140 opposizioni ex art. 5 ter L. 89/2001 al 30.6.2020 (all.H1) assegnate alla sezione lavoro in quanto proposte avverso decreti della sezione penale (all. H 1bis) con un incremento + 60% rispetto alle 55 opposizioni proposte nell’ a.g. 2018-19. Risultano definiti complessivamente n. 40 procedimenti, per cui ne residuano come pendenti finali n. 146 (all. H 1 bis).

Quanto al contenzioso in fase di appello in materia di famiglia, tabellarmente assegnato alla sezione lavoro, va rilevata una pendenza finale al 30.6.2020 pari an. 65 cause contenziose di divorzio e separazione (n. 42 pendenti al 30.6.2019) in misura superiore alle definite (n. 30) e alle sopravvenute (n. 50), con una variazione delle pendenze di +44.44% ( all. E bis) . Nell‘anno 2019-20 sono stati n.25 i procedimenti pendenti finali di volontaria giurisdizione sempre in materia di divorzio e separazione (n.38 a.g. 2018-19) a fronte di n. 39 definiti (n.26 a.g. 2018-19; n.23 a.g. 2017-18). E’ rilevante in termini percentuali l’aumento degli appelli e dei reclami in materia di famiglia (separazioni e divorzi) nell’arco di un anno, per effetto vuoi di un aumento della conflittualità coniugale e familiare, vuoi dell’inadeguatezza dei servizi socio-assistenziali operanti sul territorio, che raramente sono in grado di affrontare con qualche successo, vuoi di un certo abuso del ricorso all’impugnazione di provvedimenti per loro natura sommari e provvisori, dunque impugnabili solo al cospetto di macroscopici errori di valutazione del primo giudice.

La sezione agraria è composta dal presidente, i due consiglieri della sezione lavoro e dagli esperti agrari. Trattasi di materia non significativa dal punto di vista statistico 74 nell’a.g. 2019-20 al pari degli anni precedenti (all. E bis) ma che impegna per la sua specificità: sopravvenute n.2, definite n.4, pendenti finali n. 11 con - 15,38 % variazione pendenti (sopravvenute n. 7, definite n. 2, pendenti n. 13 al 30.6.2019) (sopravvenute n. 5 , n. 12 definite , n. 7 pendenti al 30.6.2018).

Il presidente e i due consiglieri della sezione lavoro, unitamente ai componenti privati, compongono anche la sezione minorenni – collegio civile a cui è tabellarmente riservata una sola udienza a mesi alterni, nel terzo giovedì del mese, in cui vengono trattate anche le cause in materia di separazione e divorzio. I procedimenti di volontaria giurisdizione in materia minorile sono particolarmente complessi e assorbenti per le loro peculiarità, sebbene numericamente non significativi: n. 6 iscritti, n. 12 definiti , n. 2 pendenti finali al 30.6.2020 (n. 16 iscritti, n. 14 definiti, n.8 pendenti finali al 30.6.2019) (n. 10 iscritti, n. 13 definiti,n. 6 pendenti al 30.6.2018 (n. 12 iscritti, n.18 definiti , n.11 pendenti al 30.6.2017). Permangono le difficoltà in cui operano i servizi sociali dei comuni, con inevitabile ricaduta sull’efficienza e sull’efficacia dei provvedimenti in favore dei minori. I piccoli comuni della Basilicata sono dotati di scarso personale, spesso neppure di ruolo, e di modeste risorse. Come segnalato nello scorso anno in sede d’inaugurazione è necessaria l’attivazione al più presto dei c.d. ambiti territoriali sociali previsti dall’art. 19 della L. 328/2000 per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali. Si deve evidenziare l’interesse suscitato dalle pronunce della sezione lavoro, testimoniato dal numero di provvedimenti pubblicati su riviste specializzate di rilievo nazionale, accompagnati da commenti positivi, consultabili sulle banche dati di maggiore diffusione. Tra tutti si cita la sentenza n. 224/2020 del 9/4/2020, adottata inmateria minorile, con la quale è stata affermata la trascrivibilità nei registri dello stato civile italiano dell’adozione monogenitorale di un minore, effettuata all’estero da cittadina italiana ivi residente, sulla base delle leggi dello stato straniero (c.d. adozione nazionale estera), in quanto ritenuta non in contrasto con l’ordine pubblico internazionale, inteso quale insieme di valori condivisi scaturenti dalle fonti sovranazionali, dalla Costituzione italiana e dal diritto interno; Tale pronuncia, in quanto ha affrontato un “tema caldo e sensibile”, molto discusso nella società attuale, ha trovato ampia eco ne IL FAMILIARISTA e in altre diffuse riviste del settore, incontrando il favore di autorevoli commentatori.

4.1.1.3 Corte di Appello – sezione penale

La sezione penale della Corte di Appello è l’unica che ha operato nel corso dell’ anno 2019-20 a pieno organico di giudici (4 consiglieri, 1 presidente) con l’immissione in possesso in data 25.1.2019 del dr. Amerigo Palma, già giudice penale presso il Tribunale di Potenza- Ufficio GIP-GUP. L’organico della cancelleria è rimasto invariato: 2 funzionari, 3 assistenti giudiziari, 1 operatore giudiziario, fatta eccezione per uno dei 2 ausiliari che nel secondo semestre

75 2019 è andato in pensione. Si deve preliminarmente evidenziare il lavoro svolto dalla sezione penale nel quadriennio 2016-19 come emerge dalla relazione ispettiva ordinaria: sono sopravvenuti complessivamente n. 3738 e n. 186 incidenti esecuzione. I processi iscritti nel mod.7 sono aumentati a +46,85% . Questo aumento delle nuove iscrizioni è stato uno dei fattori determinanti per l’aumento di 1 posto della pianta organica della Corte di Appello nel 2017 e da ultimo in sede di ampliamento di due posti di consigliere nel 2019, che dovranno essere assegnati tabellarmente nel progetto per il triennio 2020-22 in corso di elaborazione. Sono state depositate complessivamente n. 3031 sentenze, pari ad una media annua di n. 757,8 sentenze penali ordinarie, con un aumento delle sentenze depositate di +57,5% rispetto al precedente quadriennio 2011-2015, in cui le sentenze depositate sono state 2406, con una media annua di 481,2. Anche gli altri provvedimenti definitori rispetto al precedente quadriennio sono aumentati (+ 37,8%). Nella relazione ispettiva ministeriale si legge che vi è stato un netto miglioramento nella gestione dei flussi e delle pendenze e della produttività media, con tempi di definizione entro il parametro della ragionevole durata dei processi in appello. Nell’anno giudiziario 2019-20 sono stati complessivamente definiti n. 728 procedimenti penali ordinari (all. M 1), in misura inferiore rispetto ai due anni giudiziari precedenti (a.g. 2018-10 definiti n.930; a.g. 2017-18 definiti n. 824 di cui n. 807 con sentenza; a.g. 2016-17 n. 627 definiti, di cui n.606 con sentenza pronunciata nell’arco di due anni, ad eccezione di n.62 processi; a.g. 2015-16 definiti n. 586, di cui n. 556 con sentenza; a.g. 2014-15 definiti n. 615 processi penali ordinari di cui n. 573 con sentenza). A causa del COVID 19 hanno subito un’inevitabile stasi i processi penali da trattare, non solo nel periodo di sospensione dei termini, salvo richiesta di trattazione da parte dell’ imputato o della difesa, ma anche successivamente all’11.5.2020, in base alle LINEE GUIDA disposte con decreto 5.5.2020 a tutela della salute di tutti gli operatori di giustizia e utenti della Corte di Appello sono stati rinviati in blocco a nuovo ruolo i processi pendenti a carico di imputati non sottoposti a misura cautelare personale. Il presidente della sezione penale ha adottato una serie di provvedimenti di differimento dei processi penali delle udienze penali: - in data 16.3.2020 ex artt.1 e 2 D.L. 8.3.2020 n.11 - in data 23.3.2020 ex art.83 D.L. 17.3.2020 (cosiddetto Cura Italia) - in data 10.4.2020 ex art.36 D.L. 8.4.2020 n.23 - in data 7.5.2020 ex D.L. 30.4.2020 n.28 La scelta organizzativa del rinvio a nuovo ruolo ha comportato, a decorrere dal 15.6.2020, un piano di ricollocamento hai ruoli di udienza di circa 600 processi rinviati con i su citati provvedimenti a causa dell’emergenza COVID 19, con indicazione di fasce di orario per ciascun gruppo di affari suddivisi per anno di iscrizione nel Registro Generale. In data 14.6.2020 è stato celebrato, a richiesta del difensore, con il sistema di videocollegamento Microsoft Teams un processo a carico di imputato detenuto per questa causa, accusato di detenzione e commercio di materiale pornografico minorile (proc. 717/2019 rg.app.). 76 L’attività di udienza è comunque proseguita in appello con la trattazione di 42 processi nei confronti di imputati sottoposti a misure cautelari, così come disciplinata dalla normativa vigente “ratione temporis”. Dalla fine di giugno 2020 è ripresa l’attività in ambito penale in appello, compresa quella della Corte di Assise di Appello, che in data 9.9.2020 ha definito un complesso e delicato processo per omicidio premeditato a carico di imputato detenuto per questa causa e successivamente in data 7.10.2020 un altro processo connesso con il primo. Il programma Microsoft TEAMS è stato utilizzato anche per la trattazione di affari camerali della sezione penale e per le riunioni sezionali ex art. 47 quater ord.giud.. Si auspica che tale modalità possa continuare anche in futuro sia per l’immediatezza e la rapidità delle decisioni cautelari e camerali in udienze non partecipate, sia per favorire la circolazione delle conoscenze, la discussione dei temi giuridici di maggiore rilievo alla stregua delle novità normative e giurisprudenziali, la definizione di indirizzi decisionali uniformi, tenuto conto anche della diversa residenza dei consiglieri. I procedimenti definiti sono stati in numero superiore ai processi sopravvenuti al 30.6.2020 pari a n. 715 (n.910 sopravvenuti al 30.6.2019; a.g. 2017-18 n. 825 sopravvenuti; n.1037 a.g. 2016-17; n.1148 a.g. 2015/16; n. 910 a.g. 2014/15), talchè il saldo dei pendenti finali di n. 1662 nell’a.g. 2019-20 è di segno positivo rispetto all’anno precedente (n. 1684 a.g. 2018-19). Si deve evidenziare che si è ridotta di anno in anno la pendenza finale dei processi penali ordinari (n. 1728 al 30.6. 2918, n.1727 al 30.6.2017, n.1404 al 30.6.2016) con progressivo assorbimento dell’impennata di processi sopravvenuti registratasi negli anni giudiziari 2016-17 e 2015-16, che hanno generato un notevole aumento delle pendenze. Infatti, fino al 31.12.2014 le pendenze dei processi penali ordinari erano stabilmente inferiori a 700 processi (n. 668 pendenti al 31.12.2014; n.648 al 31.12.2013). I procedimenti penali ordinari pendenti nel ruolo generale della Corte di Appello nell’a.g. 2019-20 sono prevalentemente a carico di 1 o 2 imputati. Ben più rari i processi sopravvenuti con un numero maggiore di imputati di cui n. 7 processi pendenti al 30.6.2020 con imputati da 6 a 10 (All. M 5). Si deve precisare che nei processi penali trattati il parametro europeo della durata massima di 2 anni del processo penale in appello è stato sostanzialmente rispettato. Nel secondo semestre 2020 sono stati rifissati i pochi residui procedimenti pendenti dal 2016 che non era stato possibile definire a causa della sospensione dei termini.

Tempi medi di definizione dei processi penali ordinari

Durata media Sezione/Anno 2016 2017 2018 2019 in giorni del quadriennio

Appello ordinario sez. pen. Potenza 377 708 602 662 603

Assise Appello Potenza 313 156 258 518 324

Appello sezione minorenni * 0 1031 345 366 559

Anche in quest’ ultimo anno giudiziario non ha avuto impulso il ricorso all’art.599 bis 77 c.p.p., che ha reintrodotto il concordamento in appello. Purtroppo l’istituto continua a registrare pochissimi accoglimenti a fronte di rare richieste, sebbene sia un utilissimo strumento processuale per perequare le pene inflitte dai Tribunali del distretto per fatti analoghi, le pene inflitte all’esito di rito abbreviato e rito ordinario peril medesimo fatto, con il vantaggio rispetto al rito ordinario che persegue la stabilità delle pronunce penali, ed è sicuramente un interesse prioritario dell’imputato e dell’intera collettività non prolungare la durata del processo penale. Tra i processi di cognizione sopravvenuti, numerosi attengono ai reati ex artt.612 bis, 609 bis, 570, 572 c.p., in materia di sostanze stupefacenti, edilizia, paesaggistica ed ambientale, omicidi da infortuni sul lavoro e da sinistri stradali. Non hanno fatto ancora registrare situazioni degne di rilievo in grado di appello le principali riforme normative (L.9.1.2019 n.3 Misure per il contrasto dei reati contro la P.A ed altro; D.L. 124/2019 convertito con modificazioni nella L.157/2019 Disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili; D.L. 10.5.2020 n.29 intitolato Misure urgenti in materia di detenzione domiciliare L.19.7.2019 n.69 recante modifiche al c.p. ed al c.p.p. anche in materia di cosiddetto codice rosso). Nell’anno sono state depositate sentenze in procedimenti di rilievo, tra cui una sentenza a carico di 9 imputati per il delitto di cui all’ art.416 c.p. finalizzato all’induzione, agevolazione e sfruttamento della prostituzione e artt. 110 c.p., 3-4- legge 75/1958 (proc. 474/2016 rg. app.); altre due sentenze per concorso in reati ex art. 323 c.p. sul tema della doppia ingiustizia del danno e per violazione degli artt. 319, 329 22:06 129 c.p. con riferimento all’estorsione datoriale. L’ attività della sezione penale della Corte di Appello trova positivo riscontro nella conferma delle sentenze nei giudizi di legittimità, da ultimo la Corte di Cassazione a sezioni unite con sentenza n. 29541/20 ha confermato la sentenza della Corte d’ Appello di Potenza del 22 febbraio 2018 (est. D’Amelio) in una fattispecie di tentata estorsione.

Sono complessivamente diminuiti i processi pendenti avanti alla Corte d’Assise di Appello nel quadriennio 2016-19, ma nell’anno giudiziario 2019-20 ne sono sopravvenuti n.6 ovvero più della media annua di 4,5 registrata nel quadriennio (n. 6 sopravvenuti nel 2017-18 n.4 nel 2016-17, n.5 nel 2015-16). Sono stati definiti n. 2 processi entro il 30.6.2020 dalla Corte di Assise di Appello, nonostante il lockdown (n. 4 definiti al .30.6.2019, n.4 al 30.6.2018, 6 al 30.6.2017), con una pendenza finale al 30 giugno 2020 risultante di n.5 processi di assise di appello (all. M1), mentre si era ridotta a n. 1 processo di Corte di Assise di Appello al 30.6.2019 (n. 5 al 30.6.2018, n. 3 al 30.6.2017). Per la comprensione del dato si deve sottolineare che nell’anno precedente 2018-19 non è pervenuta alcuna impugnazione di sentenze di Corte di Assise di Potenza e che la Corte di Assise di Appello sarà in grado di riassorbire anche questa onda anomala di sopravvenienze.

Quanto alla sezione minorenni-collegio penale, composta a latere dalla cons. D’Amelio e dal cons. Santoro, i flussi quantitativamente sono stati modesti nell’ultimo quadriennio (2016-19): sono sopravvenuti n. 21 e ne sono stati esauriti n. 20, con una pendenza finale fisiologica pari a n.4. 78 In particolare nell’anno giudiziario 2019-20 è stato iscritto un solo processo penale a carico di imputato minorenne in appello, sono stati definiti 10 processi con sentenza e ne residuano n.4 come pendenti finali. Va menzionata tra le pronunce penali della sezione minorenni, la sentenza in data 28 maggio 2020 per il reato di omicidio pluriaggravato in danno di altro minore commesso in provincia di Matera ( proc. 3/2020 rg. app. est. D’Amelio).

La sezione penale definisce anche affari camerali, tra cui meritano una citazione particolare quelli per riparazione per ingiusta detenzione (sopravvenienza media annua n.13,8 nel quadriennio 2016-19), revisioni, M.A.E. ed estradizioni (sopravvenienza media annua n. 5).

Quanto alle misure di prevenzione le pendenze iniziali al 2016 erano n.8 e all’inizio del 2019 erano n.17, a causa di una accresciuta sopravvenienza nel 2018 di n.27 procedimenti di impugnazione avverso decreti di applicazione. Nel quadriennio 2016-19 le impugnazioni avverso i decreti in materia di applicazione di misure di prevenzione sono state definite dal collegio specializzato, composto a latere dal cons. Paternoster e dal cons. Palma, in misura superiore alle sopravvenienze: n. 58 esauriti, n. 55 sopravvenuti; talché la pendenza finale registrata al 31/12/2019 si è ridotta n.5 procedimenti di prevenzione. Si devono aggiungere come carico di lavoro le impugnazioni avverso i decreti di modifica, revoca o aggravamento delle misure di prevenzione. Sono state trattate nel quadriennio 2016-19: pendenti iniziali n. 3, sopravvenuti n. 14, esauriti n. 17, pendenti finali n. 0. I procedimenti per la revocazione della confisca sono in aumento: sopravvenuti n. 2 nel 2019 e definiti n. 2. Invero fino ad ora i ricorsi per revocazione della confisca sono stati tutti definiti con inammissibilità dichiarata sotto vari profili. Complessivamente i flussi relativi alle impugnazioni trattate dal collegio specializzato delle misure di prevenzione nel quadriennio 2016-19 sono : pendenti iniziali: n. 11 sopravvenuti: n. 71 esauriti: n. 77 Va evidenziato che in passato non pervenivano misure di prevenzione patrimoniali, mentre ora sono in via di aumento. Inoltre c’è altro tipo di provvedimento in materia di prevenzione che sfugge alla rilevazione statistica, in quanto considerato come sub- procedimento, sebbene assai complesso in fatto e in diritto, come il provvedimento della Corte d’Appello su ricorso per sospensiva di revoca del sequestro anticipato ex art. 27 co. 3 D.L.gs 2011n.159.

Da ultimo, ad onore e merito della sezione penale, si deve considerare nel giusto peso il carico di lavoro derivante dai ricorsi ex L. 89/2001 c.d. Legge Pinto, una materia di diritto civile, che da anni ormai è assegnata tabellarmente alla sezione penale. La sezione penale tratta tutti i ricorsi per equo compenso da ritardo nella trattazione di processi penali, civili, tributari e le opposizioni ex art.5 L. 89/2001 sui decreti emessi dalla sezione lavoro in subiecta materia. Ciò ha determinato - tenuto conto degli interessi 79 economici dedotti e dei ristretti termini di definizione dei procedimenti - un sensibile incremento dei carichi di lavoro gravanti su ciascun giudice della sezione penale ed una considerevole accentuazione del relativo impegno professionale a causa della proliferazione di questo tipo di contenzioso che, nel volgere di alcuni anni, è passato da poche decine a centinaia di affari iscritti a ruolo ogni anno. Per quanto si evince dal rapporto ispettivo ministeriale i provvedimenti di accoglimento emessi all’esito di procedimenti ex lege n. 89/2001 sono stati n. 1452, pari al 78,87% del totale. Con riferimento ai provvedimenti di accoglimento è stato accertato un esborso effettivo di € 36.000.318.142,52, residuando da pagare soltanto n.213 decreti di condanna, risalenti al periodo dal 2009 al 31 agosto 2015, per un importo complessivo di euro 188.886,13 non ancora pagati,perché in attesa di comunicazioni a cura dei difensori delle parti interessate. Nel corso dell’anno giudiziario 2019-20 sono complessivamente sopravvenuti n. 406 ricorsi ex L. 89/2001 (n. 373 a.g. 2018-19) dei quali n. 400 destinati alla sezione penale, come già precisato nel paragrafo precedente relativo alla sezione lavoro della Corte di Appello (all. H1 – H1bis). Sono stati definiti n. 464 procedimenti ex L. 89/2001 nell’ a.g. 2019-20 (n. 365 a.g. 2018-19, n. 393 definiti a.g. 2017-18 di cui n. 326 accolti e n. 57 respinti) di cui n. 424 con decreti emessi dalla sezione penale della Corte di Appello, avverso i quali sono stati proposti 140 opposizioni ex art. 5 L. 89/2001 avanti alla sezione lavoro.

Da ultimo si rammenta che il 15.1.2020 è stato sottoscritto il protocollo distrettuale nel settore penale in materia di patrocinio a spese dello Stato, al termine dei lavori del tavolo tecnico presieduto dal dr. Materi.

Il 10 dicembre 2019 è stato sottoscritto dal Presidente della Corte di Appello, dai capi degli uffici giudicanti del distretto, dall’Assessore alla salute e politiche sociali della Regione Basilicata, dal direttore dell’ UEPE e dai responsabili delle ASL interessate il protocollo operativo per le misure psichiatriche. Al tavolo tecnico coordinato dalla Presidente del Tribunale di Sorveglianza ha contribuito il pres. Materi, in rappresentanza della Corte di Appello.

4.1.2 Tribunale di Potenza

Il Tribunale di Potenza è costituito soltanto da 2 sezioni: civile e penale. La pianta organica al 30.6.2020 dei giudici era composta complessivamente da 34 unità: 31 giudici (di cui 2 con funzioni specializzate del lavoro), il presidente del Tribunale e 3 presidenti di sezione (civile, penale). Essa non era adeguata alle esigenze del Tribunale distrettuale anche dopo il decreto 18 luglio 2016 del Ministro della Giustizia, che aveva sostituito la Tabella E, allegata al D.M. 17 aprile 2014, disponendo l’aumento organico di 1 solo giudice in favore del Tribunale di Potenza.

80 PIANTA ORGANICA- Tribunale di POTENZA al 30.6.2020

% % Presenza Funzione Organico Vacanti Uomini Donne Effettivi Scopertura Scopertura Giuridica Giuridica Effettiva

Presidente 1 0 0 0 0 0 0 Tribunale 0

Presidente 2 0 2 1 1 2 0 0 Sezione

Giudice 29 5 24 9 15 24 17% 17%

Giudice Sez. 2 0 2 0 2 2 0 0 lavoro

Giudice onorario 26 4 22 11 11 22 15% 15%

Il Tribunale di Potenza versa in una cronica situazione di scopertura di magistrati ordinari rispetto alla pianta organica, tanto che il posto in ampliamento concesso nel 2016 non è stato mai coperto per mancanza di aspiranti al tramutamento. L’andamento della giustizia nel tribunale distrettuale, nonostante quantità e qualità delle sopravvenienze, nel trascorso anno giudiziario 2019-20, come nei precedenti, è stato negativamente condizionato dal continuo e massivo avvicendamento dei magistrati, con lunghi periodi di scopertura organica. Infatti quasi tutti i giudici di prima nomina sono fuori-sede e, non appena maturano la legittimazione, ottengono il trasferimento in tribunali più vicini alla loro residenza. Infatti “in uscita” dal Tribunale di Potenza nell’anno giudiziario 2019-20 sono da ricordare: dr. Rosaria De Lucia, giudice penale dibattimento, trasferitasi al Tribunale di Salerno il 23.9.2019; dr. Francesco Rossini, giudice civile-protezione internazionale, trasferitosi dall’ 11.6.2020 presso il Tribunale di Salerno. Anche i posti direttivi e semidirettivi vacanti hanno tempi lunghi di scopertura. Dal 20 ottobre 2016 è stato “congelato” il posto semidirettivo di presidente della sezione civile, in cui è stata immessa in possesso il 2.10.2019 la dr. Licia Tomay, mentre sono coperti sia l’incarico direttivo di presidente del tribunale (dr. Catello Marano dal 22.11.2018 ) sia di presidente della sezione penale ( dr. Rosario Baglioni dal 16.11.2016). La situazione era divenuta veramente allarmante, benchè nel precedente anno giudiziario in data 5.4.2019 fossero stati immessi in possesso tre m.o.t. ( Angela Alborino in congedo per maternità dal 4.5.2020 a tutt’oggi, Salvatore Pignata, Palumbo Filippo). Pertanto, il C.S.M. nelle more dell’anno giudiziario 2019-20 ha disposto l’applicazione extradistrettuale dal Tribunale di della dr.ssa Donata Di Sarno, destinata il 16.12.2020 alla sezione penale (Tribunale del Riesame – dibattimento – GIP) con proroga fino al 16.3.2021 e sono stati assegnati in via provvisoria con funzioni di giudici civili il dr. Eugenio Facciolla dal 4.2.2020 (settore lavoro) e il dr. Vincenzo Luberto dal 18.2.2020 (protezione internazionale). Il C.S.M ha dichiarato il Tribunale di Potenza “sede disagiata” ed ha bandito 6 posti di giudice ordinario per il tramutamento, ma soltanto due sono stati coperti dalla dr.ssa Teresa Reggio, destinata all’ ufficio GIP dal 23.3.2020, e dalla dr.ssa Annachiara Di Paolo, destinata alla sezione civile con funzioni di giudice fallimentare dal 18.5.2020. 81 Nonostante l’incentivo economico Potenza ancora una volta è risultata sede giudiziaria poco gradita per carico dei ruoli, per ragioni geografiche e di scarsa mobilità con mezzi pubblici per ragioni socio-culturali. Solo di recente in data 18.11.2020 sono stati immessi in possesso 4 m.o.t. (dr.ssa Chiara Maglio, dr.ssa Adelia Tomasetti, dr. Francesco Valente, dr. Nicola Alessandro Vecchio) e nel primo semestre del 2021 ultimerà il tirocinio mirato la dr.ssa Barbara Auriemma, destinata al Tribunale di Potenza. Purtroppo il turn-over continua. Nel frattempo la dr. Flavia Del Grosso, assente per maternità dal 16.1.2020, è transitata nell’organico della Corte dei Conti, quale vincitrice di concorso dal 4.6.2020 ed è stata accolta la domanda di trasferimento presso il Tribunale di Matera del dr. Sabino Di Gregorio, giudice civile-fallimentare presso il Tribunale di Potenza, posto che resterà vacante dal marzo 2021. La pianta organica del Tribunale di Potenza è sicuramente inadeguata rispetto alla pluralità e all’importanza delle attività giurisdizionali come sede distrettuale, talchè con Decreto Ministeriale 14 settembre 2020 “Determinazione della pianta organica del personale di magistratura di merito ai sensi dell’art. 1, comma 379, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, uffici giudiziari di primo e secondo grado, sorveglianza e minori”, pubblicato nel Bollettino Ufficiale del Ministero in data 31.10.2020, la pianta organica del Tribunale di Potenza è stata ulteriormente aumentata di n. 1 unità. Pertanto la consistenza organica attualmente è composta da 35 unità, di cui 30 giudici civili/ penali, 2 giudici del lavoro, 2 presidenti di sezione, 1 presidente del tribunale. Il posto di aumento organico verrà bandito dopo la pubblicazione delle tabelle organizzative triennali 2020-22, che indicheranno a quale sezione verrà attribuito. Invero il Consiglio Giudiziario in sede di parere richiesto dal CSM aveva indicato in n. 4 posti di giudice l’aumento organico adeguato al Tribunale di Potenza.

PIANTA ORGANICA- Tribunale di POTENZA al 30.11.2020

% % Presenza Funzione Organico Vacanti Uomini Donne Effettivi Scopertura Scopertura Giuridica Giuridica Effettiva

Presidente 1 0 0 0 0 0 0 Tribunale 0

Presidente 2 0 2 1 1 2 0 0 Sezione

Giudice 30 3 27 10 17 27 10% 10%

Giudice Sez. 2 0 2 0 2 2 0 0 lavoro

Giudice onorario 26 5 21 11 10 21 19% 19%

Per il Tribunale di Potenza è assolutamente necessario coprire subito le vacanze, per amministrare in tempi ragionevoli la giustizia civile, in particolare sofferenza per la durata delle cause contenziose. Quanto al settore penale si deve dare atto che si sta celebrando un dibattimento particolarmente importante, che ormai volge al termine, con oltre 100 parti civili 82 costituite, mediaticamente noto come processo “Tempa Rossa” e inerente vicende relative al centro oli di Viggiano, che richiama ad ogni udienza giornalisti e operatori di reti televisive nazionali. Vi sono anche procedimenti penali ex art. 11 c.p.p. di un certo rilievo mediatico in corso di celebrazione. Il Presidente del Tribunale di Potenza ha richiesto, da ultimo nel mese di novembre 2020, al Ministero della Giustizia l’aumento di un posto con istituzione di un posto di presidente della sezione GIP-GUP che in base alla pianta organica è inserito nella sezione penale ed è composto da 6 giudici ordinari, uno dei quali è il coordinatore (dr,ssa Ida Iura dal 21.12.2017).

4.1.2.1 Tribunale di Potenza - sezione civile

Nell’anno giudiziario 2019-20 il Tribunale di Potenza ha conseguito apprezzabili risultati positivi: variazione delle pendenze pari a -2,28% e un indice di ricambio di 1,06 delle cause registrate nel SICID ovvero affari contenziosi, lavoro/previdenza/ assistenza, procedimenti speciali sommari, volontaria giurisdizione. I procedimenti complessivamente definiti pari a n. 6464 sono stati superiore ai sopravvenuti n. 6103 (a.g. 2018-19 n. 7678; a.g. 2017-18 n.7029 ) con una pendenza finale nel SICIDdi n. 15471 (pendenti finali al 30.6.2019 n.16.027 ; n.16.074 a.g. 2017- 18). Come è noto, a causa dell’epidemia da Covid-19, il 2020 è un anno difficile anche per l’amministrazione della giustizia civile, che dal 9 marzo all’11 maggio ha risentito della generalizzata sospensione dell’attività giudiziaria disposta dall’art. 83 comma 1 del D.L. 18/2020 recante “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19” e successive modificazioni, con l’eccezione delle sole cause urgenti individuate dal comma 3. Per la cosiddetta “Fase 2” il decreto del Presidente del Tribunale n. 29/2020 del 5.5.2020 “Modello organizzativo per lo Svolgimento dell’attività giudiziaria nel Settore civile per il periodo 12.5.2020-31.7.2020”, emesso secondo le previsioni dell’art. 83 comma 6 del decreto legge 18/2020 e successive modificazioni, ha previsto il ricorso preferenziale alla trattazione scritta in un ventaglio di ipotesi, che ha consentito di riavviare nella maniera più ampia possibile la trattazione e decisione dei procedimenti civili e di lavoro-previdenza rimasti sospesi. Il ricorso alla trattazione scritta da parte dei giudici della sezione è stato generalizzato e ha portato alla trattazione di numerosi procedimenti, in cui non era prescritta la presenza di persone diverse dai difensori delle parti, e alla adozione delle relative decisioni, anche definitorie, ferma restando la trattazione, in presenza, delle cause di natura urgente. A tal riguardo deve evidenziarsi l’impegno dei giudici nella predisposizione dei decreti di fissazione dell’udienza cartolare, impegno che, sebbene in parte agevolato dell’esistenza dei modelli del CSM, è stato reso gravoso dal significativo numero di cause trattate per ogni singola udienza. Naturalmente questa fase ha, però, comportato il rinvio delle prove orali con il

83 conseguente differimento di numerosi procedimenti. La sospensione dell’attività giudiziaria dal 9 marzo all’11 maggio e le limitazioni nel periodo successivo hanno avuto influenza nei giudizi di separazione e divorzio (contenziosi e consensuali) con una variazione delle pendenze complessive pari a +22,02 % (da n. 1235 pendenti iniziali a n. 1507 pendenti al 30.6.2020) e un indice di ricambio di 0,77 (n. 456 sopravvenuti, n. 312 definiti al 30.6.2020). In dettaglio (all. F3): - continua nell’a.g. 2019-20 l’aumento dei procedimenti di separazione consensuale, con una variazione delle pendenze + 16%: pendenze finali n. 87 (n. 75 al 30.6.2019 , n. 56 al 30.6.2018, n. 31 al 30.6.2017). L’ indice di ricambio è 0,92, perché le sopravvenienze al 30.6.2020 sono n. 156 (n. 170 al 30.6.2019, n. 150 al 30.6.2018, n. 147 al 30.6. 2017-18; n.198 al 30.6.16), mentre le definizioni sono sostanzialmente stabili pari a n. 144 (n.146 al 30.6.2019, n. 140 al 30.6.2018); - quanto ai procedimenti di separazione giudiziale le pendenze finali sono pari a n. 355 (n. 269 al 30.6.2019, n. 228 al 30.6.2018, n. 207 al 30.6.2017), a fronte di n. 55 definizioni n.106( definiti al 30.6.2019, n.126 definiti al 30.6.2018, n.162, di cui n.55 con sentenza al 30.6.2017; n.206 al 30.6.2016) e di n. 139 sopravvenienze, inferiori rispetto agli anni precedenti (n.148 ne. 2018-19, n.148 nel 2017-18, n. 161 nel 2016-17, n.198 nel 2015- 16); - i procedimenti di divorzio congiunto hanno registrato un lieve incremento delle pendenze + 4,65% con un elevato indice di ricambio pari 0,97, passando a n. 45 pendenze finali (n.41 al 30.6.2019, n. 44 al 30.6.2018), con riduzione delle definizioni pari a n. 59 (n. 150 divorzi congiunti definiti al 30.6.2019, n. 105 al 30.6.2018), inferiore alla sopravvenienza pari a n. 61 procedimenti (n.129 a.g. 2018-19, n. 125 a.g. 2017-18, n. 161 a.g. 2016-17, n.198 a.g 2015 -16); - i procedimenti di divorzio contenzioso sono aumentati a n. 270 pendenze finali (n. 193 pendenze al 30.6.2018), in seguito alla definizione di n. 54 procedimenti (n. 53 nel 2018-19 , n. 84 di cui 57 con sentenza nel 2017-2018; n.100 di cui 73 con sentenza nel 2016-17), a fronte della sopravvenienza di n. 104 in costante riduzione rispetto agli anni precedenti (n. 131 divorzi contenziosi sopravvenuti a.g. 2017-18, n.147 a.g. 2016-17; n.170 a.g. 2015-16).

Il Presidente del Tribunale di Potenza ha relazionato quanto ai procedimenti di cognizione ordinaria un decremento dei procedimenti pendenti, che ammontano a n. 8423, tenendo conto che quelli definiti sono stati pari a n. 1217 mentre quelli sopravvenuti sono stati pari a n. 1134. Con riferimento alle specifiche tipologie di cause civiliri sultano attualmente pendenti n. 45 cause di risarcimento del danno per colpa medica, a fronte di n. 101 procedimenti definiti. Gli appelli si sono ridotti da n. 1614 a n. 1503 pendenze, registrando un decremento anche grazie alla previsione tabellare della ripartizione fra più magistrati all’interno della sezione civile sulla base del criterio della specializzazione e alla definizione di n. 218 procedimenti a fronte di n.107 sopravvenuti. I procedimenti con rito sommario (introdotti dalla legge n. 69 del 18.6.2009 con ampliamento ex D.Lgs. n. 150 del 2011 del novero delle controversie disciplinate 84 con questo rito) hanno registrato un decremento, essendo passati da n. 800 a n. 502 pendenze, con l’aumento delle definizioni a n. 440 procedimenti (n. 384 definiti a.g. 2018-19) a fronte di n. 142 procedimenti sopravvenuti al 30.6.2020. Tutele, curatele ed amministrazioni di sostegno registrano un lieve decremento delle pendenze da n. 1864 a n. 1807, a fronte di n. 133 procedimenti sopravvenuti e n. 190 definiti. Le eredità giacenti sono passate da n. 38 a n. 41, essendo stati definiti n. 4 procedimenti a fronte della sopravvenienza di n. 7 procedimenti. Le cause con rito locatizio sono passate da n. 420 a n. 433 pendenze al 30.6.2020, essendo stati definiti n. 143 procedimenti (n. 227 definiti al 30.6.2019, n. 184 definiti al 30.6.2018) a fronte della sopravvenienza di n. 156 procedimenti, probabilmente ridottasi per il blocco degli sfratti dalle abitazioni disposto dalla normativa per l’emergenza sanitaria. Sono ancora pendenti n.4 cause di competenza della Sezione Stralcio, ma secondo quanto accertato dalla cancelleria trattasi di “false pendenze” in attesa di eliminazione dai registri telematici.

Risulta dal prospetto statistico (all. F1) che le controversie agrarie sono diminuite a n. 5 pendenze, essendo stati definiti n. 13 procedimenti a fronte della sopravvenienza di n. 1 procedimento.

Quanto ai procedimenti esecutivi, si segnala (all.I 1): - nelle esecuzioni immobiliari un saldo positivo tra n.257 definizioni (n. 258 a.g. 2018-19) e n. 147 sopravvenienze (n. 152 a.g. 2018-19), essendo rimaste sostanzialmente stabili le pendenze a n. 1380 ( n. 1358 a.g.2018-19) nonostante la situazione emergenziale da COVID 19, il notevole carico del ruolo assegnato all’unico magistrato che si occupa della materia e la vetustà delle relative procedure. Tanto è stato possibile anche grazie al persistere di buone prassi secondo le linee dettate del C.S.M.. - nelle esecuzioni mobiliari una diminuzione delle pendenze da n. 1462 al 30.6.2019 a n. 1387 al 30.6.2020 con la definizione di n. 1176 procedimenti (n.1093 a.g. 2018-19) a fronte di n. 834 sopravvenienze (n. 873 a.g. 2018-19), grazie anche all’immediata pronuncia dell’ordinanza di assegnazione all’esito dell’udienza fissata per la dichiarazione del terzo, nell’esecuzione presso terzi;

I fallimenti e le altre procedure concorsuali hanno fatto registrare un lieve decremento delle pendenze complessivamente pari a n. 362 a fronte di n. 43 procedimenti definiti rispetto a n. 32 procedimenti sopravvenuti (all. I 1). I procedimenti prefallimentari sono stabili a n. 78 istanze di fallimento pendenti (n. 79 pendenze a.g. 2018-19), stante la definizione di n. 124 procedimenti (n.122 a.g.2018-19) a fronte della sopravvenienza di n. 141 procedimenti (n.146 a.g. 2018-19).

Le cause con rito societario iscritte prima dell’abrogazione del Decreto legislativo n. 5 del 2003 disposto dall’articolo 54 quinto comma della legge n. 69 del 2009 risultano pendenti al 30.6.2019 nella misura di n. 56 procedimenti (n. 52 a.g.2018-19) a seguito 85 della definizione nell’anno di n. 13 procedimenti ( n.13 a.g. 2018-19). Trattasi di cause complesse per iter processuale e oggetto. In seguito all’entrata in vigore dell’articolo 2 del decreto-legge n. 1 del 2012, convertito con modificazioni nella legge n. 27 del 2012, sono state istituite le sezioni specializzate in materia di impresa presso i Tribunali aventi sede nei capoluoghi regionali. Sempre secondo le rilevazioni della cancelleria civile del Tribunale di Potenza risultano pendenti n. 88 procedimenti, a fronte della definizione di n. 23 procedimenti di competenza della Sezione specializzata in materia di impresa, tenendo conto della sopravvenienza di n. 43 procedimenti (n.82 pendenti , n. 33 definiti a.g. 2018-19; n. 62 pendenti, n.17 definiti sez. imprese a.g. 2017-18).

Le cause in materia di brevetti, proprietà industriale ed intellettuale (non assoggettate al rito societario) registrano n. 4 pendenze, ferme alla data del 30 giugno 2017, non essendovi state nel periodo di riferimento né definizioni, né sopravvenienze.

Quanto ai procedimenti in materia di immigrazione e di protezione internazionale, per i quali il Decreto-legge n. 13 del 2017, convertito nella legge n. 46 del 2017, ha previsto l’istituzione della Sezione specializzata, allo stato a fronte di n. 865 procedimenti pendenti sono stati definiti n. 729 procedimenti nell’anno 2019 e n. 399 procedimenti nell’anno 2020. Avanti al Tribunale di Potenza pendono al 30.6.2020 n. 441 procedimenti ex art. 35 D. L.vo 25/2008 (n.657 pendenti al 30.6.2019, n.883 al 30.6.2018, n. 1030 al 30.6.2017), risultando un aumento notevole dei definiti pari a n. 561 (n.328 definiti al 30.6.2019) e sopravvenuti n. 341 sopravvenuti (n. 100 al 30.6.2019, n. 181 sopravvenuti al 30.6.2018) secondo i dati forniti da DGStat (All. F 2 Movimento dei procedimenti civili SICID- Dettaglio procedimenti di protezione internazionale- Anno giudiziario 2019-20). A proposito dei procedimenti di cui sopra va segnalato che nel periodo in esame è anche stato stipulato con il locale Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, un protocollo relativo alle convalide dei trattenimenti degli immigrati presso il C.P.R. sito in Palazzo San Gervasio, protocollo che ha conseguito ottimi risultati.

Il dato riguardante i procedimenti definiti con conciliazione ex art. 185 bis c.p.c. è difficilmente reperibile dalla Cancelleria, che ha individuato soltanto 3 procedimenti.

In relazione alla sotto-sezione lavoro si segnala che complessivamente sono pendenti al 30.6.2020 n. 2388 cause di lavoro, previdenza e assistenza con una variazione annuale delle pendenze di + 3,38% e un indice di ricambio di 0,95, a fronte di n. 1480 sopravvenuti e n. 1402 definiti (all. F). Si devono aggiungere quale carico di lavoro gravante sulla sezione lavoro n. 1972 sopravvenuti ATP ex art. 445 bis c.p.c. e n. 8 verbalizzazioni e ricevimenti di dichiarazione giurata (all.F4). In dettaglio il Presidente del Tribunale di Potenza ha precisato che i procedimenti di licenziamento ai sensi della legge Fornero, nel corso del periodo in oggetto, sono stati iscritti n. 50 procedimenti (di cui n. 38 ricorsi e n. 12 opposizioni), mentre non è stato iscritto alcun procedimento sull’inquadramento lavorativo dei c.d. riders. 86 I procedimenti pendenti al 30.6.2020 sono in aumento e sono così suddivisi (All.F 1) : a) controversie in materia di pubblico impiego n. 334 (n.308 al 30.6.2019, n.255 al 30.6.2018, n. 366 al 30.6.2017 - n.398 al 30.6.2016) b) controversie in materia di lavoro privato n.622 (n. 589 al 30.6.2019, n.493 al 30.6.2018, n. 495 al 30.6.2017 - n.597 al 30.6.2016) c) controversie in materia previdenziale n. 720 (n.730 al 30.6.2019, n. 674 al 30.6.2018, n.692 al 30.6.2017 - n.653 al 30.6.2016) d) controversie in materia di assistenza obbligatoria n. 326 (n.396 al 30.6.2019, 324 al 30.6.2018, n.321 al 30.6.2017 - n.328 al 30.6.2016) e) opposizione in materia di ordinanza ingiunzione n. 117 (n. 107 al 30.6.2019, n. 105 al 30.6.2018, n.53 al 30.6.2017 - n.107 al 30.6.2016) f) procedimenti speciali n. 208 (n. 242 al 30.6.2019, n.216 al 30.6.2018, n.497 al 30.6.2017 - n.179 al 30.6.2016)

Per quanto attiene la sezione civile nell’anno 2020, al fine dello smaltimento delle cause vetuste, sono state inserite nel Programma di gestione, elaborato dal Presidente del Tribunale ex articolo 37, quelle iscritte a ruolo fino al 31-12-2009 e per la sottosezione lavoro quelle iscritte a ruolo fino al 31-12-2016. Si segnala che nella relazione di accompagnamento al Programma di gestione ex art. 37 e nel relativo decreto attuativo sono state previste corsie preferenziali per lo smaltimento delle cause ultradecennali nel settore civile e per le cause ultratriennali nel settore lavoro e previdenza. Secondo le rilevazioni di cancelleria presso la sezione civile risultano pendenti n. 688 cause vetuste (iscritte nel registro SICID fino al 31.12.2016) a fronte di n. 261 definizioni dall’1.1.2020, mentre le cause civili ultraquinquennali pendenti al 30 giugno 2020 sono n. 5357. I giudici della sezione civile hanno conseguito un ottimo risultato anche graficamente apprezzabile (all. A4) con una riduzione annuale delle pendenze di cause civili contenziose, pur permanendo irrisolte le problematiche che da anni attanagliano il Tribunale di Potenza, costituite principalmente da arretrato patologico, alta percentuale di scopertura organica dei magistrati e sottodimensionamento del personale amministrativo. In attuazione del processo telematico, i giudici civili utilizzano la consolle anche per la redazione dei verbali di udienza; i decreti ingiuntivi sono depositati, come prevede la legge, esclusivamente in via telematica e la maggior parte le sentenze, anche contestuali, sono depositate con modalità telematiche. A tal proposito si evidenza che incidono sull’esercizio della giurisdizione anche le carenze di dotazioni hardware come nel caso del mancato rinnovo della smartcard al dr. Fortunato, che è stato costretto a depositare i decreti ingiuntivi in formato cartaceo, previa autorizzazione del Presidente del Tribunale. Per valutare la produttività dei giudici potentini si deve tenere conto che sono tutti assegnatari di ruoli con un numero di fascicoli al limite della non esigibilità (soprattutto in materia di obbligazioni e contratti, di procedure di esecuzione immobiliare e mobiliare, responsabilità extracontrattuale). Inoltre, il numero elevato di fascicoli trattati in ciascuna udienza era elevato, mentre le LINEE GUIDA DISTRETTUALI ex art. 83 co.7 D.L. 8.3.2020 n.11 hanno imposto lo scaglionamento nel caso di trattazione in presenza. In 87 caso di trattazione scritta l’introito in decisione e in riserva di un numero di ordinanze e sentenze era non gestibile con il carico precedente dei ruoli. I giudici civili tengono ordinariamente due udienze monocratiche a settimana e due udienze collegiali al mese. A fronte di questa massa insormontabile di cause civili che si accresce di anno in anno, benchè sia stato adottato dal 2013 il Progetto di smaltimento delle cause civili c.d. “vetuste” sulla scorta del noto “progetto Strasburgo” e successivamente il Programma di gestione ex art. 37 d.l. n. 98/2011 annuale e i relativi decreti presidenziali approvati dal C.S.M., si cerca di assicurare una ragionevole durata dei processi civili pendenti e di attenuare gli effetti della legge “Pinto”, anche se spesso le cause civili presentano complessità procedurali e sostanziali. Nonostante i ranghi ridotti, v’è stato alla data del 30.12.2019 un indice positivo di clearance rate nella misura di 1,05 ed anche nel semestre successivo al 30.6.2020 con il blocco dell’attività per l’emergenza COVID 19. Il rapporto tra sopravvenienze e definizioni nel settore civile complessivamente considerato si è mantenuto in quasi parità nella misura di 0,96, migliore del clearance rate del 2018 (Allegato H, Procedimenti iscritti, definiti e clearance rate – settore civile area SICID al netto dell’attività del giudice tutelare, ATP previdenziale, verbalizzazione di dichiarazioni di giuramento- Anni 2018- 30 giugno 2020). Quanto agli strumenti messi in campo per la riduzione dell’arretrato, il programma di gestione ex art. 37 D. L. 98/2011 indica nella trattazione delle cause il seguente criterio di priorità cronologico: procedimenti in materia di famiglia e stato delle persone, procedimenti in cui sono parti le curatele fallimentari, i procedimenti cautelari e possessori nella fase interdittale, i procedimenti locatizi in fase di convalida, i procedimenti di valore notevole o che incidono in modo significativo sulla capacità e sostentamento delle persone, licenziamenti e trasferimenti in materia di lavoro. L’arretrato maggiore sotto il profilo temporale e quantitativo si rinviene nei ruoli delle cause contenziose civili ove a fronte di n. 11.556 cause pendenti al 30.6.2020 (n. 11.837 al 30.6.2019) ci sono n.1210 cause contenziose ultradecennali ovvero iscritte prima del 31.12.2010, cause vetuste destinate ad accrescersi nel prossimo anno giudiziario di + 679 iscritte nel 2011. Invece i procedimenti speciali sommari ultradecennali sono n. 39 al 30.6.2020 su un totale di n. 652 pendenti al 30.6.2020; le cause di lavoro, previdenza e assistenza ultradecennali sono n. 8 su n.2388 pendenti complessivamente. Questi dati dimostrano come l’impegno sia profuso anche per assicurare la definizione delle controversie più recenti e urgenti, contestualmente alla definizione delle cause vetuste. Purtroppo né la pubblicazione come “sede disagiata” di 6 posti vacanti presso il Tribunale di Potenza, 2 dei quali sono stati coperti nel primo semestre 2020, né la temporanea assegnazione di due magistrati requirenti destinati al settore civile, né da ultimo l’immissione nelle funzioni il 18.11.2020 di 4 giudici di prima nomina saranno risolutive, perché, a prescindere da assenze temporanee per ragioni di salute o familiari, nel frattempo matureranno il 2.11.2021 la legittimazione quadriennale per il tramutamento due giudici di prima valutazione di professionalità. Pertanto, è imprescindibile un impegno tangibile dell’Avvocatura per il superamento in via conciliativa delle controversie civili pendenti, soprattutto quelle ultradecennali, 88 con superamento delle preconcette contrapposizioni delle parti rappresentate, presa d’atto della non attualità della materia del contendere di fatto superata degli eventi e dismissione di prassi contrarie alla concentrazione della trattazione con continue richieste di rinvio “per esame e controdeduzioni” non giustificate dagli snodi processuali della causa. I prospetti statistici relativi ai procedimenti di mediazione civile iscritti, definiti e pendenti, dimostrano che non vi è stato alcun progresso verso l’adesione all’accordo e la percentuale (51,3%) di mancata comparazione dell’aderente è stabile (all.B-C-D).

Quanto allo smaltimento nel 2020 delle cause vetuste, individuate per la sottosezione lavoro in quelle iscritte a ruolo fino al 31-12-2016 nel Programma di gestione ex articolo 37, si segnala che sono state previste corsie preferenziali per lo smaltimento delle cause ultratriennali nel settore lavoro e previdenza: al 30-6-2020 presso la Sezione lavoro risultano, secondo i dati forniti dalla cancelleria, pendenti n. 248 cause ultratriennali, a fronte di n. 61 definizioni dall’1-1-2020 di detta tipologia.

E’ necessario, quindi, fruire dell’apporto dei giudici onorari presso il Tribunale di Potenza, anch’essi sotto organico (n. 21) rispetto ai posti disponibili (n. 25), ma ciò non è sufficiente per la definizione delle cause ultratriennali entro i parametri della ragionevole durata. L’organizzazione del settore civile è strutturalmente inalterata nella previsione del modulo dell’affiancamento dei g.o.t. ai giudici togati per ognuno indicati, non solo per facilitare il lavoro in udienza (con la possibilità di delegare l’assunzione di una prova, il conferimento di un incarico al CTU e la liquidazione del relativo compenso, l’effettuazione di un tentativo di conciliazione etc.), ma anche per affidare nel caso di controversia non complessa la definizione del giudizio con l’adozione della relativa sentenza. L’impiego dei giudici onorari di Tribunale, ora denominati G.O.P. e raggruppati in un’unica categoria con i giudici di pace a norma del D.Lgs 2017 n. 116, è divenuto limitato e selettivo, sebbene la disciplina transitoria ancora applicabile consenta un po’ più impegno giurisdizionale. Quanto alle materie assegnate ai GOP, si evidenzia che le tutele, le curatele e le amministrazioni di sostegno sono assegnate alla dott.ssa Marina Rizzo, in affiancamento alla dott.ssa Gesummaria, e i procedimenti di volontaria giurisdizione in materia diversa dalla famiglia sono assegnati alla dott.ssa Caterina Genzano, in affiancamento alla dottoressa D’Alessandro. I g.o.t. Tempone e dott.ssa Urga trattano le cause di protezione internazionale proposte avanti al Tribunale ante agosto 2017.

4.1.2.2 Tribunale di Potenza - sezione penale

La sezione penale del Tribunale di Potenza, presieduta dal dr. Rosario BAGLIONI è articolata in: dibattimento (2 collegi e monocratico) – GIP/GUP – Corte di Assise – Tribunale del Riesame/ Misure di Prevenzione. L’andamento nell’anno giudiziario 2019-20 è stato positivo, in particolare nel periodo compreso tra il 1° luglio 2019 e la prima decade del mese di marzo 2020.

89 Le ben note vicende epidemiologiche hanno determinato un forte calo in particolare nel trimestre marzo-maggio 2020, sia nelle sopravvenienze, sia nelle definizioni, per effetto della sospensione dei termini processuali dichiarata a livello nazionale, come si evince dal prospetto comparativo anni 2020- 2019, elaborato dallo statistico della Corte di Appello sulla base di moduli M317GIP/GUP, M314C, M314M. Il numero delle definizioni dei processi collegiali è in controtendenza nel primo quadrimestre 2020, perché superiore rispetto al numero delle definizioni dei processi collegiali nel corrispondente periodo dell’anno precedente. Tanto dipende dalla circostanza che sono state depositate motivazioni di sentenze con dispositivo letto prima del 23.2.2020.

Periodo 23 febbr.-11 maggio 2020 Periodo 23 febbr. - 11 maggio 2019

TRIBUNALE Pendenti al Pendenti al Sopravvenuti Definiti Sopravvenuti Definiti POTENZA 11/5/2020 11/5/2019

sezione gip/gup (solo 378 372 1432 722 821 1526 registro Noti)

sezione dibattimento 20 31 230 27 25 241 collegiale

sezione dibattimento 297 306 4929 401 436 5241 monocratica

Successivamente all’11.5.2019 l’attività della sezione penale è stata limitata dalla necessità di osservare le prescrizioni igienico-sanitario nelle udienze celebrate in presenza e le LINEE GUIDA DISTRETTUALI concordate per la “fase 2” dell’epidemia da COVID 19. Si deve rilevare in particolare che, cessato il lockdown, all’inizio della “fase 2” dell’emergenza epidemiologica e processuale, la Procura della Repubblica di Potenza ha riversato nell’Ufficio GIP e nel dibattimento monocratico un numero di sopravvenienze superiore a quelle del corrispondente periodo dell’anno precedente (12 maggio-20 giugno 2019) in cui l’attività giudiziaria si è svolta in modo regolare.

Periodo 12.5.2020 – 20.6.2020 Periodo 12 maggio - 20 giugno 2019

TRIBUNALE Pendenti al Pendenti al Sopravvenuti Definiti Sopravvenuti Definiti POTENZA 20/6/2020 20/6/2019

sezione gip/gup (solo 476 301 1601 424 519 1426 registro Noti)

sezione dibattimento 7 5 232 13 13 241 collegiale

sezione dibattimento 209 160 4975 201 216 5226 monocratico

90 Corre l’obbligo di evidenziare che, anche se fuori periodo, il Tribunale di Potenza ha conseguito una buona performance anche nel secondo semestre del 2020, allorquando sono aumentate le sopravvenienze, risultando nel periodo dal 1 agosto al 30 novembre 2020 superiori alle sopravvenienze nel corrispondente quadrimestre agosto-novembre 2019, tanto da ridurre le pendenze al 30.11.2020 sia avanti al collegio da n. 233 al 30.11.2019 a n. 218 al 30.11.2020, sia avanti al giudice monocratico da 4914 pendenti al 30.11.2019 a n. 4843 al 30.11.2020. Soltanto le pendenze avanti al GIP/GUP al 30.11.2020 risultano aumentate nell’arco di un anno da n.1398 a n.1678, in ragione dell’aumento di +183 sopravvenienze al 30.11.2020 (da 959 al 1142). Va comunque sottolineato l’impegno profuso dall’ Ufficio GIP/GUP, benchè notevolmente sotto organico, che ha definito +95 procedimenti rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente (da 959 al 30.11.2029 a 1053 definiti al 30.11.2020), cercando si risalire la china. Si impone, pertanto, una riflessione sulla regolamentazione dei flussi dalla Procura della Repubblica al GIP/GUP di Potenza, sia per quando riguarda i numeri, sia i tempi di trasmissione delle richieste, essendo necessario per il buon andamento della giurisdizione penale evitare picchi di sopravvenienze, per giunta senza una attenta ponderazione delle priorità.

Periodo 1.8.2020 –30 novembre 2020 Periodo 1 agosto 2019 – 30.11. 2019

TRIBUNALE Pendenti al Pendenti al Sopravvenuti Definiti Sopravvenuti Definiti POTENZA 20/6/2020 20/6/2019

sezione gip/gup (solo 1142 1053 1678 972 959 1399 registro Noti)

sezione dibattimento 30 35 218 16 23 233 collegiale

sezione dibattimento 391 448 4843 456 674 4914 monocratico

Invero, il rapporto tra processi penali iscritti e definiti dal 2018 è sempre positivo con specifico riferimento ai procedimenti penali contro autori noti, fatta eccezione per il primo semestre 2020 coincidente con l’inizio della pandemia da COVID 19: 1,01 nel 2018; 1,11 nel 2019, 0,88 nel 1° semestre 2020 (All.N – Procedimenti iscritti, definiti e clearance rate SETTORE PENALE – anni 2018- 30 giugno 2020- registro autori noti di reato) Nell’anno giudiziario 2019-20 si rileva una riduzione delle sopravvenienze pari a n. 5642 rispetto all’anno precedente (n.6585) econ conseguente ripercussione sulle pendenze finali al 30.6.2019, complessivamente pari a n. 7097 e inferiori alle pendenze iniziali (n. 7338) Circa la quantificazione dei flussi di tutti i procedimenti in dibattimento (collegiale e monocratico) registrati nel periodo di riferimento dall’1.7.2019 al 30.6.2020 si rileva una riduzione delle pendenze finali (all. M 4- Movimento dei procedimenti penali nei Tribunali del distretto di Corte di Appello). 91 RITO MONOCRATICO In merito alle pendenze avanti al giudice monocratico vi è stata una flessione delle sopravvenienze (da n.1654 al 30.6.2019 a n.1541 al 30.6.2020) durante la FASE 1 dell’emergenza da COVID. Il numero dei fascicoli esauriti nel periodo è pari a n. 1821, però è superiore rispetto all’anno precedente (n.1735) ed anche al numero dei procedimenti sopravvenuti (n.1654), con conseguente variazione delle pendenze avanti al giudice monocratico a -5,34%. Si tratta comunque di una variazione in misura non minima, se si tiene conto anche della astensione per maternità dal gennaio 2020,seguita dalla cessazione dal servizio, della dr.ssa Flavia Del Grosso, vincitrice di concorso presso la Corte di Conti.

Dalla scheda Istat M314M si evince che sono state celebrate n. 539 udienze dibattimentali monocratiche nell’anno giudiziario 2019-20 e che a seguito di giudizio ordinario monocratico sono state emesse: n. 343 sentenze di condanna ex art. 533 c.p.p. n. 940 sentenze di assoluzione ex art. 530 c.p.p. n. 77 sentenze di condanna e assoluzione c.d. promiscue A seguito di opposizione a decreto penale di condanna ( art.464 c.p.p.): n. 28 sentenze di condanna n.140 sentenze di assoluzione n. 2 sentenze di condanna e assoluzione c.d. promiscue

La preponderanza di assoluzioni con sentenza pronunciata dal giudice monocratico e anche quota parte dal giudice collegiale impongono delle riflessioni sulla fase delle indagini preliminari e sulle richieste di citazione diretta o di rinvio a giudizio che l’emergenza processuale determinata dalla pandemia non ha consentito di approfondire, ma che deve essere posta al centro dell’attenzione anche sotto il profilo degli oneri economici per lo Stato, alla luce della recentissima norma sul pagamento delle spese processuali per gli imputati assolti (Legge 30 dicembre 2000 n. 178, c. 1015-1022).

RITO COLLEGIALE Notevole è stato l’impegno dimostrato da tutti i giudici della sezione penale anche nelle funzioni collegiali, determinando una variazione delle pendenze di -2,55% al 30.6.2020, stante il numero dei processi esauriti (n.97) di poco inferiore rispetto a quello dell’anno precedente (n. 115), al pari delle sopravvenienze avanti al collegio (n. 86) ovvero -10 processi rispetto all’a.g. 2018-19. In dettaglio si rileva che nell’ a.g. 2019-20 risultano n. 235 procedimenti collegiali pendenti all’inizio del periodo (n. 240 pendenti all 1.7.2018); per effetto di n. 86 sopravvenienze e delle definizioni pari a n. 97 (n.115 al 30.6.2019) si è registrata una riduzione delle pendenze finali pari a n.229 (n. 235 al 30.6.2019). Dalla scheda Istat M314C relativa al periodo 1.7.2019/30.6.2020 si evince che sono state celebrate n.161 udienze dibattimentali collegiali e che a seguito di giudizio ordinario collegiale sono state emesse: n. 28 sentenze di condanna ex art. 533 c.p.p. n. 28 sentenze di assoluzione ex art. 530 c.p.p. 92 n. 13 sentenze di condanna e assoluzione c.d. promiscue I processi pendenti avanti al collegio penale con oltre 30 imputati sono 2, con imputati da 11 a 30 sono n. 4, con imputati da 6 a 10 sono n. 8 (all. M5). In particolare avanti al collegio A (Baglioni pres.- Rossi - Rizzo), oltre al procedimento n. 1753/2017 Rg.T (imp.Allegro Nicola + 54 c.d. processo Eni) con oltre 100 parti civili, pendono numerosi altri maxi processi trasmessi dalla DDA-Procura Repubblica Potenza. I processi definiti con sentenza in giudizio ordinario nel merito sono n. 69 e scarsa è la percentuale dei processi definiti conrito alternativo avanti al collegio, solo il 14,81% (all.M2). Quanto ai titoli di reato il Presidente del Tribunale di Potenza ha relazionato che sono in leggero aumento i reati di cui all’art. 612 bis c.p. (cui sono solitamente collegate altre fattispecie delittuose, nella specie art. 570 c.p.). Sono sopravvenuti n. 30 processi ex art. 612 bis c.p., con pari numero di definizioni (e costante pendenza). Detti reati hanno comportato una forte crescita delle misure cautelari interdittive (come il divieto di avvicinamento alla vittima, divieto di dimora nello stesso Comune di residenza, ecc.). Non si rilevano iscrizioni ex artt. 600 bis e ter c.p. Sono pervenuti 2 processi ex art. 600 quater c.p., con tre definizioni e conseguente riduzione delle pendenze di un procedimento (2 rispetto ai 3 originari pendenti). In materia di ecologia ed edilizia, come risulta dai modelli M314M, il numero delle definizioni per il settore monocratico è complessivamente inferiore alle sopravvenienze (sebbene le pendenze siano diminuite di n.2 fascicoli per l’edilizia ed aumentate di n.7 fascicoli per il ramo ecologia). Sono, invece, pervenuti 8 processi relativi ad infortuni sul lavoro con pari numero di definizioni e costante pendenza di n. 29 procedimenti). In materia di omicidio colposo stradale (589 bis c.p.) risultano sopravvenuti 3 fascicoli, con conseguente pendenza a fine periodo di 8 unità.

Non sono sopravvenuti nuovi processi relativi al reato di usura (contrariamente a quanto avvenuto per il passato, circostanza questa che porterebbe ad ipotizzare una riduzione del fenomeno). Pertanto, alla luce dei dati, il fenomeno delittuoso non desta particolare allarme sociale. Non si riscontrano casi di femminicidio. Costante deve, invece, ritenersi la pendenza per i reati di cui agli artt. 316 ter – 640 bis c.p. in sede collegiale (molto spesso connessi a reati di bancarotta). Non si segnalano fenomeni di incendi che hanno interessato impianti di stoccaggio di rifiuti. Risulta pervenuto un solo procedimento ex art. 416 bis c.p., con costante pendenza tenuto conto delle definizioni. Si riscontra, invece, un aumento rispetto al precedente periodo d’interesse del numero dei procedimenti per droga (tutti con rilevante numero d’imputati) e specificamente quelli di cui all’art. 74 DPR 309/90. E’ stato costante l’impiego dei giudici onorari che, per le carenze di organico (o per l’assenza dei magistrati togati), hanno fornito nell’annualità d’interesse un contributo nella trattazione dei fascicoli loro assegnati. I magistrati togati, come rilevabile dalle 93 vigenti tabelle, godono ciascuno dell’affiancamento di un giudice onorario. I GOP Rizzo, Cristofaro e Matella sono stati impiegati anche per le sostituzioni nell’ambito dei Collegi A) e B).

Nell’a.g. 2019-20 non sono stati segnalati ritardi rilevanti nel deposito delle sentenze dei magistrati onorari. I tempi di deposito sono risultati, in sostanza, conformi alle prescrizioni codicistiche.

Prescrizione

Il numero delle sentenze di prescrizione dei reati dichiarata in sede dibattimentale risulta in diminuzione rispetto alla pregressa annualità, ma in relazione al periodo emergenziale non è possibile verificare se si tratti del consolidamento di una tendenza già emersa negli anni precedenti. Sentenze di non doversi procedere per prescrizione: dibattimento monocratico n. 58 ( n. 67 a.g. 2018-19, n.177 a.g. 2017-18) dibattimento collegiale n.8 (n.17 a.g. 2018-19, n.22 a.g. 2017-18) (all. M 6 - Procedimenti penali definiti per PRESCRIZIONE. Tribunale ordinario)

Esiguo il numero del procedimenti archiviati per prescrizione dall’Ufficio GIP presso il Tribunale di Potenza pari a n. 54 (n. 206 a.g. 2018-19) e risulta dimezzato il numero delle pronunce di non doversi procedere per prescrizione pari a n.5 rispetto all’anno giudiziario precedente (all. M 6 bis- Procedimenti penali definiti per PRESCRIZIONE. Gip-Gup). Avanti alla Corte di Assise, rispetto ad una pendenza originaria di n. 4 unità, va registrata una sopravvenienza di n. 3 fascicoli che, tenuto conto delle definizioni pari a n. 4 sentenze (superiori alle sopravvenienze) porta ad un totale di n. 3 fascicoli pendenti ( all. N1). Rispetto all’anno precedente sono diminuite sia le sopravvenienze sia le pendenze penali, ma nel contempo le sentenze pronunciate sono raddoppiate nell’ultimo anno giudiziario, posto che nell’a.g. 2018-19 sono state solo 2. Anche nel corso dell’ anno giudiziario 2017-18 era sopravvenuto n. 1 solo processo e la Corte di Assise ne aveva definiti n. 2. Inoltre il Presidente del Tribunale segnala che un’ulteriore sentenza della Corte di Assise è stata depositata nel luglio del 2020 relativa ad imputazione di omicidio, a dimostrazione dell’alacre lavoro della Corte di Assise di Potenza.

TRIBUNALE DEL RIESAME

Nel corso dell’ ultimo anno sono stati definiti solo n. 262 ricorsi ex art. 309 c.p.p., che costituiscono magna pars dell’attività del Tribunale del Riesame; invero una misura molto ridotta (-71) rispetto all’ anno precedente. Dalle rilevazioni Dg-Stat nell’a.g. 2018- 19 risultano esauriti n. 445 procedimenti dal Tribunale del Riesame, di cui n. 333 ricorsi ex art. 309 c.p.p. (n. 273 esauriti a.g. 2017-18; n. 247 a.g. 2016-17) con una pendenza finale residua di n.107 al 30.6.2019 ( n. 93 pendenti finali al 30.6.2018). 94 Alla data del 5.10.2020 non constano dati comunicati dal Tribunale del Riesame a DGSTAT. Dalle rilevazioni della cancelleria la percentuale di accoglimento delle istanze ex art. 309 c.p.p. dei ricorsi proposti nel corso dell’anno (n. 262) risulta complessivamente del 39% e precisamente n. 102 provvedimenti di accoglimento su n. 262 ricorsi sopravvenuti ex art. 309 c.p.p. Le ordinanze di inammissibilità sono n. 50. Rispetto all’anno precedente si registra un aumento della percentuale di accoglimento. In dettaglio si rileva che, su n. 262 istanze di riesame, n. 38 attengono a procedimenti di competenza della D.D.A., che sono state accolte nella misura del 60%: n. 23 ordinanze di accoglimento, n. 10 di rigetto, n. 5 inammissibilità.

Sempre dai dati acquisiti dalla cancelleria penale risulta che nel periodo dal 1 luglio 2020 all’ 11 dicembre 2020 sono pervenuti n. 253 ricorsi e ne sono stati definiti n. 189, di cui n. 123 sono stati respinti e n. 6 accolti. Per il particolare impatto sulla realtà territoriale, per il numero dei soggetti attinti da misura cautelare e per la gravità delle contestazioni provvisoriamente addebitate si segnalano le ordinanze emesse in relazione a procedimenti originati da indagini svolte dalla DDA inerenti delitti associativi ex articolo 74 d.p.r. 309/90 (n. 482/2017 R.G. NR) ed ex art. 416 bis c.p. clan Schettino (n. 1008 67/2018 R.G. NR), procedimenti ex art. 11 c.p.p. per concussione, truffa e falso nei confronti di un magistrato con funzioni direttive (n. 3859/2018 R.G. NR) e procedimenti con risonanza mediatica come la violenza sessuale di gruppo in danno di due adolescenti di nazionalità inglese (n. 2053/2020 R.G.N.R).

Quanto alle misure cautelari reali e sequestri si rileva una tendenziale riduzione delle sopravvenienze delle istanze ex art. 322 c.p.p. pari a n. 58 al 30.6.2019 (n.65 a.g. 2017-18; n. 2 a.g. 2016-17; n. 95 a.g. 2015-16). Sono sostanzialmente stabili le sopravvenienze di istanze ex art. 322 bis c.p.p (n. 5 a.g. 2018-19; n. 6 a.g. 2017-18; n.83 a.g. 2016-17; n. 11 a.g. 2015-16). Al 30.6.2019 sono state esaurite dal Tribunale del Riesame n. 61 istanze relative a misure cautelari reali ovvero -13 rispetto all’anno precedente (Allegato N 4- Misure cautelari (3) fonte Dg-stat cubi olap).

MISURE PREVENZIONE I procedimenti sopravvenuti nell’a.g. 2019-20 in materia di prevenzione sono stati n. 35, a fronte di una pendenza iniziale di n. 21 fascicoli. Sono stati esauriti nel periodo n. 22 procedimenti con un aumento della pendenza passata da n. 21 a n. 34 fascicoli. Sono in aumento le sopravvenienze di procedimenti con richieste di misure di prevenzione patrimoniale.

UFFICIO GIP/GUP Dall‘ 1.7.2019 al 30.6.2020 la sopravvenienza è stata di n. 3113 procedimenti c.d. “noti” in flessione rispetto agli anni precedenti (n. 3.673 a.g. 2018-19, n. 4.575 a.g. 2017- 18) che l’Ufficio GIP è riuscito a fronteggiare, a prezzo di grande sacrificio personale dei quattro giudici. 95 Quanto al numero di esauriti nell’anno è pari a n. 2785 (n.3792 a.g. 2018-19, n. 4.402 a.g. 2017-18), comprensivo della definizione di procedimenti già pendenti l 30.6.2019 (n. 1594) e un aumento delle pendenze finalidi +9,91% al 30.6.2020 (all.M4). I risultati conseguiti, benchè in flessione, appaiono comunque significativi e soddisfacenti se si considera la carenza del -33,33% dell’organico e la conseguente necessità di destinare in via continuativa dall’ottobre 2019 il magistrato distrettuale, nonché l’impegno del personale di cancelleria che deve garantire sempre, anche in caso di contagio, il supporto all’attività giurisdizionale. Solo nel periodo marzo-agosto 2020 (comprensivo di turno feriale) l’ufficio ha operato con cinque GIP, cercando di evadere la mole di lavoro proveniente dalla Procura della Repubblica Distrettuale, che nel periodo COVID 19 ha operato quasi a pieno regime. Infatti, nel marzo 2020 è stata immessa in possesso la dr.ssa Teresa Reggio, trasferitasi dalla Corte di Appello di Catanzaro, ma successivamente la dr.ssa Rosa Maria Verrastro, che aveva già aderito all’interpello interno per transitare nella sezione civile-lavoro del Tribunale, è stata applicata con il suo consenso alla sezione lavoro della Corte di Appello dall’ 8 settembre 2020. In presenza di una siffatta carenza di organico (4 unità su 6 previste in tabella), l’Ufficio ha operato un significativo smaltimento delle sopravvenienze, essendoi procedimenti “noti” pendenti alla fine del periodo n. 1725 a fronte di una pendenza inziale di n. 1594 procedimenti, atteso che l’arretrato è costituito anche da procedimenti che risultano pendenti (proroghe indagini, richieste interlocutorie) ma in ordine ai quali in realtà l’ufficio ha già emesso il provvedimento richiesto. Trattasi di processi impegnativi talchè pendono avanti al GIP-GUP n. 2 processi con oltre 30 imputati, n. 30 processi con imputati da 11 a 30, n. 32 processi con imputati da 6 a 10 (all. M5). I tempi di trattazione avanti all’Ufficio GIP/GUP di Potenza sono celeri, dato che rispetto a n. 2785 procedimenti definiti nell’a.g. 2018-20 (n. 3792 a.g. 2018-19) ben n. 2140 sono definiti stati entro 6 mesi, n. 337 in un lasso di tempo da 6 mesi ad 1 anno, n. 264 da 1 a 2 anni, n. 44 oltre 2 anni (all. M 8- Procedimenti penali definiti distinti per sede e classe di durata nei Tribunali ordinari -Sezione GIP-GUP). Nell’anno giudiziario 2019-20 sono state depositate in procedimento contro imputati NOTI: n. 123 sentenze di rito alternativo (n. 190 sentenze di rito alternativo a. g. 2018-19) (n. 154 sentenze di rito alternativo a. g. 2017-18) (n. 158 a.g. 2016-17) n. 5 decreti di condanna esecutivi n. 1848 decreti di archiviazione nei confronti di imputati noti, a fronte di n.2432 richieste del P.M. di cui: n. 406 per mancanza di condizioni n.1068 per infondatezza della notizia di reato (art .409 c.p.p.) n. 8 per estinzione per oblazione n. 15 per fatto non previsto dalla legge come reato n. 54 per prescrizione Negli anni passati : 96 n. 2508 decreti archiviazione a.g. 2018-19 a fronte di n. 2529 richieste del P.M. n. 3221 decreti archiviazione a.g. 2017-18 a fronte di n.2951 richieste del P.M. n. 3219 decreti archiviazione a.g. 2016-17 a fronte di n. 2965 richieste del P.M.

Nell’ a.g. 2019-20 sono stati n. 473 i rinvii a giudizio (all. M7 - Procedimenti contro NOTI definiti presso l’Ufficio GIP/GUP per modalità di definizione;– fonte Dg-Stat cubi olap aggiornamento al 5.10.2020). Negli anni passati : n. 608 rinvvi a giudizio a.g. 2018-19. n. 530 rinvii a giudizio a.g. 2017-18

Quanto ai procedimenti contro ignoti, secondo i dati forniti dalla cancelleria, la pendenza ad inizio periodo era di n.369 procedimenti all’1.7.2019 (n. 491 procedimenti iniziali all’1.7.2018; n.524 al 30.6.2017). Nel periodo di riferimento risultano a fronte di una sopravvenienza di n. 3060 procedimenti al 30.6.2020 (n. 4296 al 30.6.2019; n.4024 al 30.6.2018) n. 2891 procedimenti esauriti (n.4411 esauriti al 30.6.2019; n.3570 procedimenti esauriti al 30.6.2018), con una pendenza finale di n. 538 procedimenti( n.376 al 30.6.2019). Anche per i procedimenti “ignoti” nel dato delle pendenze devono sempre considerarsi i procedimenti pervenuti con richiesta di proroga indagini non ancora definiti dalla Procura della Repubblica.

Nella mole di provvedimenti interlocutori emessi dal GIP annotati nella scheda Istat M317GIP/GUP dell’ a.g. 2019-20 vi sono : n. 200 ordinanze di convalida di fermo o arresto ex art. 391 c.p.p. n. 5271 ordinanze di proroga dei termini per le indagini preliminari ex art. 305 c.p.p. n. 9 decreti di autorizzazione di riaperture delle indagini ex art. 414 c.p.p. n. 392 provvedimenti su misure cautelari personali n. 107 provvedimenti su misure cautelari reali

Gli accertamenti mediante Consolle-SICP riguardo ai reati di particolare interesse sociale sono deducibili dal sottostante prospetto (nelle allegate tabelle vi sono anche i dati di pendenza di inizio e fine periodo):

Periodo: 01.07.2018 – 30.06.2019 Periodo: 01.07.2019 – 30.06.2020 Reato/material Sopravvenuti Esauriti Sopravvenuti Esauriti Art. 416 bis c.p. 11 8 8 9

Art. 600 c.p. 1 2 1 2

Art. 601 c.p. 0 0 0 0

Art. 603 bis c.p. 2 2 4 2

Art. 644 c.p. 7 14 8 11

Art. 74 DPR 309/90 32 22 8 12

Edilizia 157 163 100 93

Omicidio stradale Art. 589 bis 10 8 9 5

Art. 575 c.p. 10 7 19 22

97 I dati relativi al reato di omicidio non consentono di distinguere se il fatto sia ascrivibile a “femminicidio”. Però risulta che è stato definito un unico procedimento in cui il fatto di sangue è ricollegabile a dissidi tra ex coniugi in cui – in controtendenza – la vittima era il marito e l’imputata la moglie. Continua a determinare inconvenienti il difettoso funzionamento del sistema informatico che in alcuni giorni risulta non operativo, determinando difficoltà per la movimentazione dei fascicoli per la cancelleria. Continuano, infatti, a verificarsi problemi di registrazione dei procedimenti inviati dalla Procura della Repubblica all’Ufficio Gip per la mole di fascicoli trasmessi contestualmente, che determina l’impossibilità di scaricare informaticamente i procedimenti per il cattivo funzionamento del sistema e della rete e genera non pochi problemi al ridotto personale addetto al servizio presso l’Ufficio GIP. Il processo penale telematico è stato parzialmente attuato, ma con estrema difficoltà. Inoltre, di seguito, si evidenzia la ricaduta delle riforme processuali intervenute più recentemente sui i flussi relativi a particolare tipologie di reati: art. 612 bis C.p. A) Sopravvenuti: n. 106 B) Esauriti: n. 78 C) Pendenti: n. 73 (con pendenza iniziale 45) art. 600 bis C.p. A) Sopravvenuti: n. 0 B) Esauriti: n. 1 C) Pendenti: n. 1 (con pendenza iniziale 2) art. 600 ter C.p. A) Sopravvenuti: n. 1 B) Esauriti: n. 2 C) Pendenti: n. 0 (con pendenza iniziale 1) art. 600 quater C.p. A) Sopravvenuti: n. 0 B) Esauriti: n. 1 C) Pendenti: n. 1 (con pendenza iniziale 2) art. 452 quaterdecies C.p. A) Sopravvenuti: n. 1 B) Esauriti: n. 0 C) Pendenti: n. 1 (con pendenza iniziale 0) art. 316 ter C.p. A) Sopravvenuti: n. 1 B) Esauriti: n. 7 C) Pendenti: n. 4 (con pendenza iniziale 10) art. 640 bis C.p. A) Sopravvenuti: n. 10 B) Esauriti: n. 21 C) Pendenti: n. 14 (con pendenza iniziale 25) art. 367 C.p. A) Sopravvenuti: n. 10 B) Esauriti: n. 9 C) Pendenti: n. 3 (con pendenza iniziale 2) art. 368 C.p. A) Sopravvenuti: n. 90 B) Esauriti: n. 86 C) Pendenti: n. 46 (con pendenza iniziale 42) art. 372 C.p. A) Sopravvenuti: n. 20 B) Esauriti: n. 32 C) Pendenti: n. 10 (con pendenza iniziale 22) art. 378 C.p. A) Sopravvenuti: n. 14 B) Esauriti: n. 11 C) Pendenti: n. 17 (con pendenza iniziale 14) art. 613 bis C.p. A) Sopravvenuti: n. 0 B) Esauriti: n. 0 C) Pendenti: n. 0 (con pendenza iniziale 0) REATI in materia fallimentare A) Sopravvenuti: n.9 B) Esauriti: n. 14 C) Pendenti: n. 6 (con pendenza iniziale 11)

Si ricorda che il periodo considerato è immediatamente successivo a quello di entrata in vigore del Decreto legge n. 53 del 2019, c.d. Decreto di sicurezza bis, convertito con modificazioni dalla L. 8 agosto 2019, n. 77, che ha previsto per le ipotesi associative 98 relative al reato di immigrazione clandestina la competenza delle Procure distrettuali. È stata modificata anche la disciplina delle intercettazioni e disposta l’estensione della misura precautelare del fermo di indiziato di reati posti in essere a causa o in occasione di manifestazioni sportive con ulteriori previsioni di possibilità di arresto differito per i reati commessi in occasione o durante le manifestazioni sportive. Per ciò che attiene all’istituto della particolare tenuità del fatto non sono estrapolabili i dati dai sistemi in uso. Sulla base di dati cartacei risulta in aumento la percentuale di richieste definitorie della Procura della Repubblica motivate dalla particolare tenuità del fatto che comunque non supera verosimilmente il 15 % delle richieste complessive, per lo più in materia antinfortunistica cui consegue con regolarità l’opposizione all’archiviazione dell’Ispettorato del Lavoro della Provincia di Potenza e Matera. E’ residuale la richiesta delle parti in sede di udienza preliminare. Va segnalata - e stigmatizzata per le inevitabili ricadute sul sistema penitenziario - la cronica indisponibilità di dispositivi di controllo a distanza (c.d. braccialetto elettronico) funzionali all’applicazione in via cautelare degli arresti domiciliari, anche a seguito della Legge 47/15, come segnalata di volta in volta dalle Forze dell’Ordine interpellate.

La situazione del personale amministrativo appare poi oltremodo disagevole in un Ufficio, quale quello GIP/GUP, notoriamente connotato da esigenze di urgenza e celerità (si pensi alle gestione dei fascicoli relativi alle misure cautelari ed alle convalide di arresto e fermo). Si rileva, inoltre, che rimangono tuttora vacanti i posti di due unità collocate in pensione nel periodo. Più in generale, sullo stato preoccupante dell’Ufficio in questione, preme evidenziare che il personale con numeri ridottissimi - sia per quanto riguarda l’organico dei Giudici che quello dei cancellieri ed anche degli addetti ai servizi amministrativi - deve fare fronte ad un numero sempre in crescita di procedimenti relativi all’intero distretto che, come è noto, dopo la scelta di sopprimere il Tribunale di Melfi ed ampliare le competenze di quello di Lagonegro, ha una estensione territoriale enorme, ricomprendendo i territori da Sala Consilina al Metapontino con l’aggiunta del Vulture melfese, oltre a quello del potentino. E’ noto (e confermato dai procedimenti trattati per i reati di cui agli artt. 416 e 416 bis c.p.) che si tratta di territori caratterizzati da un’intensa e incessante attività criminale, che richiede sempre più spesso un intervento di urgenza delle Forze dell’Ordine, immediatamente sottoposto ai GIP del distretto. Dato lo stato attuale dell’organico, destano preoccupazione i tempi di intervento dell’Ufficio GIP/GUP nella materia di tutela delle vittime di violenza domestica edi genere a seguito della legge 19 luglio 2019, n. 69 (recante “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere denominata “Codice Rosso”, in vigore dal 9 agosto 2019), che ha certamente imposto tempi assai stringenti per le pronunce giurisdizionali a seguito dell’accelerazione dei tempi di intervento della Procura della Repubblica e dell’Ufficio GIP.

Infine si rappresenta che nel periodo in cui le udienze sono state sospese causa 99 COVID l’Ufficio ha regolarmente lavorato, i Giudici sono stati presenti in Ufficio secondo un calendario di turno concordato, sono state trattate cause con detenuti con scadenza termini prossima e sono state redatte tutte le ordinanze cautelari eseguite nei mesi di giugno, luglio ed agosto 2020 in procedimenti con più di dieci detenuti.

BUONE PRASSI

E’ operativo presso il Tribunale di Potenza il protocollo stipulato con il Consiglio dell’Ordine destinato a disciplinare le modalità e l’ordine di trattazione dei fascicoli in ambito penale, che ha avuto ulteriore e forte impulso. Ha trovato analoga attuazione anche il protocollo stipulato in materia di esecuzione penale (UEPE). Ha trovato piena attuazione il servizio per i collegamenti in video-conferenza (allo stato utilizzabile in quattro aule), in uso anche al Tribunale di Sorveglianza e ad eventuali altri Uffici che ne facciano richiesta. L’aula Pagano è stata dotata di un locale contiguo per l’ audizione di persone sottoposte a programma di protezione. Proprio il servizio di videoconferenza ha consentito nel periodo di crisi (marzo/ giugno) di gestire i principali processi con detenuti in tutti i settori (dibattimento, GIP, Riesame).

4.1.3 Tribunale di Lagonegro

A seguito di D.L.gs. 155/2012 il Tribunale di Lagonegro ha accorpato il Tribunale di Sala Consilina e la Sezione distaccata di Sapri, appartenenti al territorio della provincia di Salerno, con aumentato bacino di utenza (+13 % popolazione, +11 % estensione territoriale rispetto all’intera regione della Basilicata), così ereditando tutte le cause vetuste del tribunale accorpato, ma con una emorragia del personale amministrativo dell’ ex Tribunale di Sala Consilina, che di mal grado ha accettato il trasferimento nel Tribunale lucano. In sede di riordino della geografia giudiziaria degli uffici di primo grado, disposto con D.M. 1.12.2016, la pianta organica dei magistrati del Tribunale di Lagonegro è stata ridotta di 1 unità a vantaggio del Tribunale di Potenza, in quanto ufficio giudiziario distrettuale. Il turn-over dei magistrati è stato elevatissimo nel Tribunale di Lagonegro fino al 2019, giungendo a fine 2017 ad una scopertura record del 62%. Dopo ben 4 pubblicazioni del C.S.M. per tramutamento senza aspiranti, erano rimasti solo 6 giudici togati in servizio, una dei quali in astensione per maternità, nel Tribunale di Lagonegro, suddiviso in due sezioni (civile – penale). Il 10 maggio 2018 sono stati immessi in possesso 6 magistrati di prima nomina: dr. Aniello Maria De Piano, dr. Eduardo Esposito, dr. Marco Martone, dr. Valeria Palmisano, dr. Giuliana Santa Trotta, dr. Giusy Viterale (d.m. 3.2.2017). Finalmente sono stati pubblicati 4 posti vacanti come sede disagiata che sono stati assegnati ai dr. Nicola Marrone, dr. Mariano Sorrentino, dr.ssa Gerardina Guglielmo,

100 immessi in possesso il 27.6.2018 e al dr. Ennio Trivelli, il cui trasferimento dal Tribunale di Salerno è stato posticipato fino al 23.10.2018. Nelle more altri magistrati di prima nomina hanno maturato la legittimazione al tramutamento e su domanda sono stati trasferiti dopo il 30.6.2018 dal CSM: dr.ssa Basile, dr. ssa De Lellis, dr. Pipola, dr.ssa Valentino, dr.ssa Speranza, dr.ssa Tagliafierro. Il dr. Luigi Pentangelo nell’agosto 2018 è stato immesso nelle funzioni direttive di Presidente del Tribunale di Lagonegro, vacanti dall’ottobre 2017. Nel frattempo nel novembre 2018 il CSM ha accolto la domanda di trasferimento alla Corte di Appello di Firenze del presidente della sezione penale dr. Claudio Scorza, e al suo posto è subentrato il 9.11.2019 il dr. Silvio Piccinno come presidente della sezione penale. Sono stati assegnati al Tribunale di Lagonegro altri 4 m.o.t. di cui 3 hanno preso le funzioni il 5 aprile 2019 (dr. Maurizio Ferrara, dr. Filippo Lombardi, dr. Marco Martone) e la quarta è stata immessa nelle funzioni il 4.11.2019 (dr.ssa Bianca Maria Pisciotta).

PIANTA ORGANICA NUMERICA - Tribunale di LAGONEGRO al 30.6.2020

% % Presenza Funzione Organico Vacanti Uomini Donne Effettivi Scopertura Scopertura Giuridica Giuridica Effettiva

Presidente 1 1 1 0 1 0% 0% Tribunale 0

Presidente 1 0 1 1 0 1 0 0 Sezione

Giudice 16 2 14 8 6 14 12% 12%

Giudice onorario 10 4 6 4 2 6 40% 40%

Con l’immissione in possesso in data 18.11.2020 di due m.o.t. nominati con D.M. 12/02/2019 (dr. Riccardo Sabato, dr. Antonio D’Anello) il Tribunale di Lagonegro ha raggiunto l’agognata meta dell’organico coperto al 100%. Nelle more la pianta organica del Tribunale di Lagonegro è stata ampliata di 1 unità con Decreto Ministeriale 14 settembre 2020 “Determinazione della pianta organica del personale di magistratura di merito ai sensi dell’art. 1, comma 379, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, uffici giudiziari di primo e secondo grado, sorveglianza e minori” pubblicato nel Bollettino Ufficiale del Ministero in data 31.10.2020, così che la consistenza organica attualmente è di 19 unità, di cui 17 giudici civili/penali/ lavoro, 1 presidente di sezione penale,1 presidente del tribunale. Il posto di aumento organico verrà bandito dopo la esecutività delle tabelle organizzative triennali 2020-22, che indicheranno a quale sezione verrà attribuito. E’ invece ancora carente la magistratura onoraria con una scopertura del 40% (solo 6 g.o.t. su 10 in pianta organica).

101 PIANTA ORGANICA - Tribunale di LAGONEGRO- al 30.11.2020

Presenza %Sc. %Sc. Funzione Organico Vacanti Uomini Donne Effettivi Giuridica Giuridica Effettiva

Presidente Tribunale 1 0 1 1 0 1 0 0

Presidente Sezione 1 1 0 0 0 0 0 0

Giudice 17 1 16 10 6 16 5% 5%

Giudice onorario 10 4 6 4 2 6 40% 40%

Attualmente la principale criticità segnalata dal Presidente del Tribunale di Lagonegro è la scopertura dei posti in pianta organica del personale amministrativo, motivo anche di proteste sindacali. Ad aggravare le ricadute sul piano organizzativo vi sono i distacchi di personale amministrativo ad altri uffici fuori distretto, la difficoltà di nominare un consegnatario dei beni mobili di cui al DPR 254/2002, il pensionamento dal 1° gennaio 2019 del Dirigente amministrativo, la scarsa elasticità operativa del personale di età media di più di 50 anni e una tensione al conseguimento del pensionamento con la c.d. quota 100. Il Presidente del Tribunale di Lagonegro ha evidenziato che “la qualità umana dei rapporti tra i magistrati e la loro voglia di superare le difficoltà sono due fattori di coesione, espressivi di preziosi valori che a Lagonegro nell’anno passato, e negli anni a venire, hanno indicato la direzione di marcia per approdare in modo virtuoso al reperimento di disponibilità delle scarse risorse di personale, passando attraverso le regole tabellari e le forme organizzative. Nella prima metà dell’ultimo anno il tribunale aveva iniziato a mostrare evidenti segni di ripresa. Poi, a febbraio è sopraggiunta la pandemia, con tutto quello che ne è conseguito.”. Inoltre ha rimarcato la mancanza nel circondario di stakeholder, che sarebbe particolarmente utile in carenza di risorse interne. In particolare manca il sostegno di una rete di imprese come sub-strato economico e del Comune di Lagonegro, sciolto con DPR 13.2.2019 per dissesto economico, il cui Sindaco è stato eletto nel settembre 2020. Si deve rilevare che in data 14.10.2020 il Ministero della Giustizia, preso atto delle reiterate richieste avanzate dalla Presidente della Corte (nota 24.6.2020 prot. 6919, nota 17-7-2020 prot. 7868), ha destinato al Tribunale di Lagonegro ben 3 assistenti giudiziari, a tempo indeterminato, vincitori di concorso; altri 3 sono stati assegnati alle Procure della Repubblica di Lagonegro, di Potenza e alla Procura della Repubblica per i Minorenni.

4.1.3.1 Tribunale di Lagonegro- sezione civile

102 La sezione civile, presieduta dal Presidente del Tribunale, è composta da 9 magistrati togati, di cui 1 giudice per le esecuzioni immobiliari, 2 con funzioni tabellari di giudice del lavoro-previdenza. Il Presidente del Tribunale in via prioritaria celebra tutte le udienze di comparizione dei coniugi nei procedimenti di separazione e divorzio, senza delega alcuna (due udienze settimanali a settimane alterne). Nel programma di gestione per il 2020 sono rimasti invariati i criteri di priorità nella trattazione della cause civili e del lavoro rispetto all’anno precedente. I dati aggregati delle pendenze del Tribunale di Lagonegro (compreso ex Tribunale di Sala Consilina) registrati nel settore civile nel medio periodo dal 31.12.2017 al 30.6.2020 sono positivi. Sono in miglioramento la variazione delle pendenze nell’arco degli ultimi 30 mesi nella misura di -7,1 %: da n. 8.408 pendenze SICID al 31.12.17 a n. 7814 pendenze al 30.6.2020 (all. G) Nel breve periodo del decorso anno giudiziario, invece, sono in lieve diminuzione le pendenze finali delle cause iscritte nel SICID (con esclusione di ATP in materia di previdenza e la verbalizzazione di dichiarazioni giurate). La variazione delle pendenze pari a -1,49% è stata negativa (n. 7814 pendenti al 30.6.2020 , n. 7999 al 30.6.2019), però con un positivo indice di ricambio di 1,04. Le definizioni dei procedimenti iscritti nel SICID (n. 3114), infatti, sono state superiori alle sopravvenienze (n.2996) nell’a.g. 2019-20 (all.F). Sulla performance del Tribunale di Lagonegro ha inciso la sospensione dell’attività giudiziaria dal 9 marzo all’ 11 maggio 2020, talchè la clearance rate di 1,20 raggiunta nel 2019 è scesa a 0,97 nel primo semestre 2020 (All. H – Procedimenti iscritti, definiti e clearance rate Area SICID Settore civile – anni 2018 al 30 giugno 2020 - al netto delle attività del giudice tutelare, dell’ ATP in materia di previdenza e delle verbalizzazioni di dichiarazioni giurate). Comunque le pendenze finali mostrano un andamento decrescente anno per anno, in ragione del numero di cause definite, piuttosto che di riduzione delle sopravvenienze, e ciò è particolarmente evidente negli ultimi due anni giudiziari in relazione alle cause contenziose civili che costituiscono la tipologia con il maggior numero di cause iscritte nel SICID, come ben apprezzabile da rappresentazione grafica (all.A2), pur nella difficoltà del contesto, segnato da penuria di risorse personali e materiali. La giustizia civile resa dal Tribunale di Lagonegro negli anni giudiziari 2018-19 e 2019-20 ha mostrato profili di avanzamento, che è di stimolo per i prossimi anni giudiziari, tenuto conto dell’immissione in possesso il 18.11.2020 di altri 2 giudici di prima nomina, uno dei quali (dr. Riccardo Sabato) svolgerà funzioni civili. Nell’a.g. 2019-20 non vi è stato un sostanziale calo delle cause contenziose civili sopravvenute: n. 1012 a.g. 2019-20 a fronte di n.1021 sopravvenute a.g. 2018-19 (all. A2- Tribunale di Lagonegro “Affari civili Contenzioni” andamento dei procedimenti sopravvenuti, definiti, pendenti fine periodo nel corso degli anni). Di seguito il movimento dei procedimenti civili iscritti nel SICID con esclusione di quelli di competenza del giudice tutelare, di ATP previdenziale e di ricevimento e verbalizzazione di dichiarazione giurata.(Allegato F. Movimento dei procedimenti civili SICID presso i Tribunali ordinari- dettaglio per materia).

103 Anno giudiziario 2019-2020 -SICID

Pendenti iniziali Sopravvenuti Definiti Pendenti finali

7.953 2996 3114 7814 (-1,49%)

Anno giudiziario 2018-19

8.575 3040 3598 7999 (-1,18%)

Anno giudiziario 2017-18

8.181 3550 3155 8575 (+4,83%)

Anno giudiziario 2016 -17

8.278 3584 3681 8181 (-1,17%)

Il maggior numero di pendenze finali si registra negliaffari civili contenziosi pari a n. 4325 al 30.6.2020 (n. 4442 al 30.6.2019 ,n.4831 al 30.6.2018 ; n.4717 al 30.6.2017) e in particolare tra le varie tipologie: -cause aventi ad oggetto contratti ed obbligazioni varie n. 980 pendenti finali (n. 1109 a.g. 2028-19 , n.1081 a.g. 2017-18) -responsabilità extracontrattuale n. 638 pendenti finali (n. 655 a.g. 2018-19, n.715 a.g. 2017-18) - azioni a tutela di proprietà e possesso comprese trascrizioni e divisioni n.374 pendenti (n.415 a.g. 2018-19, n.420 a.g. 2017-18) - cause contenziose in materia di famiglia n. 386 pendenti finali (n.312 a.g. 2018-19 , n.366 a.g. 2017-18) - controversie di diritto amministrativo n. 245 pendenti finali (n. 263 a.g. 2018-19, n.317 a.g. 2017-18) - contratti bancari n.324 pendenti finali (n. 304 a.g. 2018-19) (all. F1- Movimento dei procedimenti civili SICID presso i Tribunali ordinari- dettaglio per materia - anno giudiziario 2019/20).

Solo le pendenze finali dei procedimenti di divorzio consensuale sono diminuite rispetto all’anno precedente (-16.67%), mentre in notevole aumento sono le separazioni personali (all. F3 - Dettaglio dei procedimenti civili per separazioni e divorzi. Anno giudiziario 2019/20). Le maggiori pendenze finali si registrano con riferimento ai procedimenti di separazione giudiziale (n. 170 a.g. 2019-20, n.149 a.g. 2019-18) e ai divorzi contenziosi (n. 131 a.g. 2019-20, n. 120 a.g. 2018-19) e in entrambi i casi l’indice di ricambio è stato inferiore a 1. Dunque è indispensabile l’impegno dell’ Avvocatura per dare impulso alla mediazione familiare, al fine di favorire le soluzioni consensuali delle separazioni personali e dei divorzi con ovvia ricaduta anche sul piano socio-familiare. In dettaglio le sopravvenienze dei procedimenti: le separazione consensuale sono pari a n. 50 (n.81 a.g. 2018-19), di molto inferiori alle separazioni giudiziali pari a 170 104 (n.81 sopravvenienze a.g. 2018-19), seguono i divorzi contenziosi (n.51) e i divorzi congiunti (n.46) Pende n. 1 procedimento disciplinato dal D.Lgs.5/2003 di riforma del diritto societario con rito ordinario.

Nel 2019-20 sono state iscritte nel Tribunale di Lagonegro n.5 cause agrarie. La cause civili con maggiore durata sono quelle contenziose civili, le cause con pendenza ultradecennale iscritte nel SICID prima del 31.12.2010 sono pari a n.180 (n.155 ultradecennali al 30.6.2019) su un totale di n. 4325 pendenti al 30.6.2020 (n.4442 cause contenziose civili pendenti al 30.6.2019).

Ai dati sopra riportati, inerenti solo il contenzioso civile, si deve aggiungere il carico di lavoro gravante sul ruolo della volontaria giurisdizione:

Anno giudiziario 2019-20 Volontaria giurisdizione Pendenti iniziali Sopravvenuti Definiti Pendenti finali

70 492 459 103

Anno giudiziario 2018-19

96 459 481 69

Si devono aggiungere nel carico di lavoro dei giudici civili nell’a.g. 2019-20 anche i procedimenti avanti al Tribunale non inclusi nel movimento dei procedimenti di volontaria giurisdizione (All. F 4): procedimenti di competenza del giudice tutelare, sopravvenuti n.184, definiti n. 176, pendenti finali n. 649 al 30.6.2020 (sopravvenuti n. 209 , definiti n. 252 , pendenti finali n. 642 al 30.6.2019).

Nel corso del periodo di sospensione causa Covid-19, in linea con le misure adottate dagli altri Tribunali, è stato adottato il criterio di nomina di amministrazione di sostegno provvisoria con contestuale fissazione di udienza di comparizione, sulla base della sola documentazione medica allegata agli atti. La gestione ordinaria, invece, non ha subito rallentamenti essendo stata espletata secondo i criteri consueti. Ai GOP è delegata l’audizione del beneficiando quando intrasportabile, se tale audizione appariva urgente ed indifferibile ed incompatibile con l’agenda del Magistrato.

Si deve evidenziare una lievissima riduzione delle pendenze relativamente ai procedimenti speciali sommari, poiché i definiti sono stati di numero di poco superiore alle sopravvenienze in calo rispetto all’ anno precedente (all. F) : pendenti iniziali n. 70 al 1.7.2019 (n. 191 al 30.6.2018) sopravvenuti n. 734 al 30.6.2020 (n. 738 a.g. 2017-18) definiti n. 739 al 30.6.2020 (n.683 a.g. 2018-19, n.831 a.g. 2017-18) 105 pendenti finali n. 103 al 30.6.2020 (n.178 a.g. 2018-19)

I procedimenti concorsuali sono gradualmente in calo rispetto agli anni precedenti. Sono state iscritte nell’anno 2019-20 n.13 procedure concorsuali ovvero fallimenti, concordati preventivi, liquidazioni coatte amministrative (n. 23 iscritte nel 2018-19, n. 77 iscritte nel 2017/18, n. 65 nel 2016/17); ne sono state definite n. 50 (n. 67 nel 2018/19, n.90 nel 2017/18) e residuano come pendenti finali n. 254 al 30.6. 2020 (n. 191 pendenti al 30.6.2019, n.251 pendenti al 30.6.2018). Quale carico di lavoro per il giudice delegato si devono aggiungere le istanze di fallimento

anno giudiziario 2019-20

Pendenti iniziali Sopravvenuti Definiti Pendenti finali

19 61 71 di cui 14 con sentenza 9

anno giudiziario 2018-19

15 72 69 19

anno giudiziario 2017-18

14 65 64 15

(Allegato I 1. Movimento dei procedimenti civili nel registro SIECIC presso i Tribunali ordinari - anno giudiziario 2019-20).

Quanto ai procedimenti di espropriazione forzata immobiliare e ai procedimenti concorsuali, pesante è la difficoltà derivante dalla crisi economica in atto, i cui effetti si riverberano direttamente sulla fruttuosità dei procedimenti, proprio nel loro punto più strategico che è la vendita del bene pignorato o attratto all’attivo fallimentare, il cui ricavato è destinato a dare tutela effettiva al credito insoddisfatto all’origine del procedimento giudiziario. La concentrazione nella persona di un solo giudice, rispettivamente per l’espropriazione forzata e per la macro-materia delle procedure concorsuali, è la misura organizzativa adottata finalizzata all’esercizio in maniera più produttiva dell’attività specifica del giudice che dirige le procedure esecutive immobiliari e all’esercizio in maniera più penetrante della vigilanza del giudice delegato ai fallimenti, specie quanto alla fruttuosa liquidazione dei beni oggetto delle procedure.

Nel medio periodo dal 31.12.2017 al 30.6.2020 i risultati dei procedimenti di esecuzione civile iscritti nel SIECIC non sono positivi. Vi è stata una variazione delle pendenze di +4,5 da n. 2012 a n.2102, ma il dato va letto in dettaglio (Allegato I. Variazioni pendenti. Settore civile. Area SIECIC. Pendenti al 30.6.2019).

Con riferimento al breve periodo dell’ultimo anno 2019-20 si deve rilevare quanto

106 ai procedimenti di esecuzione mobiliare che la produttività è aumentata. Infatti, i sopravvenuti sono aumentati notevolmente, raggiungendo n. 1336 al 30.6.2020 (n. 1149 sopravvenuti al 30.6.2019, n. 698 al 30.6.2018 ; n. 626 al 30.6.2017; n.725 al 30.6.2016), ma ne sono stati definiti n. 1337 in misura nettamente superiore rispetto al passato (n. 985 al 30.6.2019, n. 596 al 30.6.2018, n.746 al 30.6.2017, n. 744 al 30.6.2016). Pertanto risultano pendenti finali n. 981 (n. 960 al 30.6.2019, n. 770 al 30.6.2018) con conseguente minimo aumento finale al 30.6.2019 delle esecuzioni mobiliari (All. I 1. Movimento dei procedimenti civili nel registro SIECIC presso i Tribunali ordinari -anno giudiziario 2019-20). Nel corrispondente periodo sono diminuite a n. 76 le sopravvenienze delle esecuzioni immobiliari (n. 97 a.g. 2018-19, n. 116 a.g.2017-18, n.131 a.g. 2016-17) e sono aumentate a n. 173 le definizioni (n.127 a.g. 2018-19, n.124 a.g. 2017-18), ciò ha determinato una contrazione delle pendenze a n. 958 (al 30.6.2019 n. 1048, al 30.6.2018 n.1078, al 30.6.2017 n. 1088 pendenti finali), apprezzabile per la precaria situazione operativa del Tribunale di Lagonegro. I tempi medi di definizione dei processi risentono anche della complessità dei procedimenti. In particolare le esecuzioni immobiliari presentano esigenze probatorie da soddisfare. Nel primo semestre 2020 vi è stato un ulteriore notevole incremento dei procedimenti SIECIC definiti (n.763) in misura esorbitante rispetto alle sopravvenienze nel semestre (n. 497), per cui l’indice clearance rate è salito a 1,65: il più elevato nel distretto (Allegato L. Procedimenti iscritti, definiti e clearance rate. Settore civile. Area SIECIC. Anni 2018 -30.6.2020, htpps//:webstat.giustizia.it). Dalla stratigrafia delle pendenze dei procedimenti iscritti in area SIECIC, comprensivi di tutti i procedimenti concorsuali e delle esecuzioni mobiliari e immobiliari (all. L 1 . Distretto di Potenza- Stratigrafia delle pendenze -settore civile- area SIECIC- pendenti al 30.6.2020), risultano complessivamente n. 2102 procedimenti pendenti al 30.6.2020 (n. 2218 al 30.6.2019), di cui n. 401 ultradecennali, pari al 19,1% rispetto al totale. Dunque è stato conseguito anche un miglioramento in termini di durata delle procedure esecutive e concorsuali (n.436 ultradecennali pendenti nel SIECIC al pari al 19,7% al 30.6.2019).

SETTORE LAVORO La materia lavoristica nel circondario di Lagonegro ha un rilevante peso, per cui sono stati destinati tabellarmente due giudici con funzioni esclusive: la dott.ssa Palmisano Valeria a decorrere dal 10 maggio 2018 e la dott.ssa Gerardina Guglielmo dal 6 settembre 2018. Dopo la istituzione dell’Ufficio del Processo nell’area lavoro operano anche due G.O.P. e due tirocinanti. L’Ufficio per il Processo presso il Tribunale di Lagonegro – settore lavoro – è stato costituito con decreto n. 23 del 27.03.2019. Sul ruolo della dott.ssa Guglielmo pendono esclusivamente procedimenti iscritti presso il Tribunale di Lagonegro, mentre il ruolo della dott.ssa Palmisano è composto anche dai procedimenti ex SALA CONSILINA. Circa metà di ciascun ruolo è composto da cause di natura previdenziale ed assistenziale, oltre ai procedimenti per accertamento tecnico preventivo ex art. 445 bis 107 c.p.c., per cui pendono numerosi giudizi di opposizione conseguenti al dissenso. Trattasi di giudizi che per notevole tempo sono stati gestiti dai GOT, i quali hanno disposto nella quasi totalità il rinnovo di consulenza in fase di opposizione, anche più di uno, mentre non sempre sono state effettuate le verifiche preliminari circa la tempestività e l’ammissibilità del ricorso. Buona parte del contenzioso previdenziale è costituito da controversie in tema di disconoscimento di rapporti di lavoro in agricoltura, con conseguenti provvedimenti di indebito emessi dall’Istituto previdenziale. Meno numerose sono le cause relative ad obblighi contributivi (opposizioni ad avvisi di addebito e verbali di accertamento); sono presenti, inoltre, cause relative a trattamenti pensionistici non sanitari con implicazione di problemi di diritto sostanziale di notevole complessità. Le controversie in materia di riscossione esattoriale sono presenti nei ruoli dei giudici, ma non è facile censirle numericamente per i problemi causati dalla non corretta iscrizione a ruolo. Va peraltro rilevato che il contenzioso in questione si presta a fenomeni di abuso del processo, effettivamente riscontrato dai magistrati del lavoro attualmente in pianta organica. Pertanto è costante il monitoraggio al fine di consentire la trattazione innanzi allo stesso Giudice dei plurimi ricorsi con i quali si impugnano separatamente le poste creditorie azionate dall’I.N.P.S. o dagli altri enti creditori. La estinzione di EQUITALIA e la costituzione di un ente pubblico economico deputato alla attività di riscossione sembrerebbe rispondere anche ad una esigenza di uniformità nella gestione del contenzioso che, allo stato, non ha tuttavia ancora dato frutti apprezzabili. Per quanto concerne i giudizi pendenti in materia di pubblico impiego rappresentano una percentuale elevata delle pendenze del settore: numerose sono le vertenze che vedono come parte resistente il MIUR e che propongono sovente temi nuovi e poco esplorati, sui quali non sempre si è consolidato univoco orientamento giurisprudenziale della Suprema Corte (mobilità, ricostruzione carriera). Tali giudizi, peraltro, sono spesso accompagnati alla relativa domanda cautelare. Numerosi procedimenti hanno ad oggetto il ricorso delle pubbliche amministrazioni a contratti a tempo determinato e a successive procedure di c.d. stabilizzazione: venendo in rilievo i principi di parità di trattamento, tali giudizi hanno sovente richiesto per la loro definizione rinvii in attesa di rimessione degli atti alla Corte Costituzionale ovvero in attesa di decisioni della Corte di Giustizia U.E. I decreti legislativi emanati in virtù delle deleghe della legge n. 183/2014 – c.d. jobs act – hanno riscritto in grandissima parte la disciplina sostanziale del rapporto di lavoro e hanno richiesto, in uno anche alle riforme in materia di impiego pubblico contenute nel D. Lvo 75/2017, un notevolissimo impegno di studio e di interpretazione ai giudici del lavoro. Sotto il profilo processuale non ancora si risentono gli effetti della abrogazione del c.d. rito Fornero, poiché limitata ai provvedimenti di recesso dai contratti a tutele crescenti stipulati dopo il marzo 2015. I procedimenti ex lege Fornero (fase sommaria e fase di opposizione) non sono numerosi, ma pongono notevoli problemi interpretativi che tuttora scaturiscono dalla recente disciplina, ai quali vanno aggiunti gli obblighi per il giudice di definire il procedimento in tempi strettissimi e di individuare, nella programmazione del lavoro, udienze dedicate in via esclusiva in numero tale da assicurare la fissazione della 108 prima udienza di trattazione nel termine di 60 giorni dal deposito del ricorso e il deposito della decisione in tempi brevi. Numerosi sono, infine, i procedimenti aventi ad oggetto differenze retributive, i quali richiedono sovente complesse istruttorie orali. Le cause di lavoro, previdenza e assistenza ultradecennali sono n. 27 (n.12 ultradecennali al 30.6.2019) su un totale di n. 3206 pendenti al 30.6.2019 ( n.3310 pendenti al 30.6.2019). La pendenza finale al 30.6.2020 delle cause di lavoro, previdenza, assistenza complessivamente considerata si è ridotta nell’ultimo anno a n. 3206 pari a -0,96% (n. 3310 pendenti al 30.6.2019, n.3450 al 30.6.2018, n. 3091 al 30.6.2017, n. 3159 30.6.2016), poiché i 2 giudici hanno definito n. 789 cause (n.1017 definiti a.g. 2018- 19, n.850 a.g. 2017-18; n. 1241 definiti nel 2017-16; n.1323 definiti nel 2015-16). Nel contempo sono ulteriormente calate a n. 758 le sopravvenienze rispetto agli anni precedenti (n.893 nel 2018-19, n.1210 nel 2017-18, 1175 nel 2017-16 , n.1021 nel 2015-16) come si evince dai prospetti DG-stat (All. F - Movimento dei procedimenti civili SICID presso i tribunali ordinari. Anno giudiziario 2019/20).

Nel dettaglio, sono sopravvenute nel 2019-20: n.103 controversie in materia di lavoro dipendente privato (nel 2018-19 n. 120, nel 2017-18 n. 146,nel 2016-17 n.135), n.255 cause di previdenza obbligatoria (n. 320 nel 2018-19, n.494 nel 2017-18 n.512 nel 2016-17), n. 34 cause di pubblico impiego (n. 27 nel 2018-19, n.48 nel 2017-18 ,n.32 nel 2016-17), n.143 assistenza (n.209 nel 2018-19, n.233 nel 2017-18, n.185 nel 2016-17) n.183 procedimenti speciali (n. 179 nel 2018-19) n. 14 opposizione ordinanza ingiunzione (n.25 nel 2018-19)

Resta attivo il saldo delle controversie di lavoro dipendente privato definite nell’anno 2019-20 pari a n.469 in misura superiore non solo alle n. 103 sopravvenienze (n.120 sopravvenienze a.g. 2018-19), ma anche rispetto alle cause definite negli anni precedenti ( n. 205 definite a.g. 2018-19, n.155 a.g. 2017-18). Per valutare il carico di lavoro si deve tenere conto anche degli accertamenti tecnici preventivi ex art. 445 bis c.c.: sopravvenuti n.1589 al 30.6.2020; definiti n. 1443;pendenti finali n. 2983 al 30.6.2020 (all. F4) che rispetto allo scorso anno hanno registrato un calo nelle sopravvenienze ma anche un aumento delle definizioni (sopravvenuti n. 2343, definiti n. 1271, pendenti finali n. 2860 al 30.6.2019).

4.1.3.2 Tribunale di Lagonegro- sezione penale

La sezione penale del Tribunale di Lagonegro è composta dal presidente, 4 giudici togati per il dibattimento collegiale e monocratico, 2 GIP -GUP . Con decreto n. 62 del 12 novembre 2019 è stato adottato dal Presidente del Tribunale

109 di Lagonegro un provvedimento di complessivo riassetto organizzativo della sezione penale-settore dibattimento con l’introduzione di un sistema di pesatura specifica dei processi per favorire l’equilibrio delle assegnazioni ai due collegi e ai singoli giudici, per mantenere una ragionevole durata dei processi e per ottenere una tendenziale omogeneità dei risultati di performance. I criteri di c.d. pesatura dei processi penali sono basati su parametri di complessità del processo, ancorati ad elementi predeterminati e facilmente rilevabili; a ciascun parametro è assegnato un punteggio numerico prestabilito, a volte calcolato in base a certi coefficienti di specificazione. Pertanto l’attribuzione del punteggio si concreta in un’operazione verificabile. I giudici possono chiedere eventuali correzioni al presidente di sezione, anche direttamente in sede di riunione convocata per il monitoraggio perequativo mensile. Resta salva, ovviamente, la possibilità di chiedere in seconda istanza le eventuali correzioni al Presidente del Tribunale. I punteggi in virtù dei quali è attribuito a ciascun processo un determinato peso sono calcolati sulla base della seguente serie di parametri: • parametri generali riguardanti: numero imputati; numero imputazioni (oltre 3 se più fatti riuniti ex art. 81 cpv cp o comunque correlati al medesimo episodio); imputati detenuti; numero testi, parte civile unica o parti civili plurime; amministrazione beni in sequestro; • parametri specifici riguardanti questi titoli di reato: Art. 416 bis; Art. 270 co. 2 e 3; 306 co. 2 c.p.; Delitti contro l’ambiente (titolo VI bis) Art. 452 bis e ss. cp; Delitti aggravati art. 416 bis c. 1, 3 e 4 c.p. 146/06; Reati societari; Art.74 dpr 309/90; Art. 416 c.p. e associazione TLE; Artt. 317, 318, 319, 319 ter, 319 quater, 320, 321, 326, 353, 353 bis cp; Art. 589 c.p. con violazione norme prevenzione infortuni e colpa professionale; Artt. 600 bis, 609 ter, 609 quater, 609 quinquies, 609 octies cp; Artt. 643, 644, 648 bis, 648 ter, 648 ter 1 c.p.; Artt. 572, 609 bis, 612 bis cp; Art. 223 RD 267/1942.

Per la particolare frequenza con cui ricorrono o per la loro rilevanza sociale avuta, al pari dello scorso anno giudiziario, si segnalano i seguenti tipi di reato: 1) reati contro la persona, consumati in ambito domestico e a carico delle cosiddette fasce deboli, quali i reati di maltrattamenti in famiglia, atti persecutori e, infine, di violenza sessuale ai danni in massima parte di persone offese di sesso femminile e anche di minori; 2) reati in materia di colpa medica e infortuni sul lavoro; 3) omicidi colposi conseguenti a sinistri stradali; 4) reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti; 5) reati contro la p.a. (abuso di ufficio, falso ideologico e omissione o rifiuto di atti di ufficio); 6) reati in tema di violazioni edilizie e paesaggistiche, che assumono un significato particolare in un territorio sottoposto in buona parte a tutela e vincoli, procedimenti sovente connessi a reati contro la P.A. commessi da pubblici ufficiali; 7) reati finanziari e tributari; 8) reati concernenti la sicurezza sui luoghi di lavoro.

Nel medio periodo dal 31.12.2018 al 30.6.2020 la pendenza complessiva dei 110 procedimenti penali a carico di autori noti iscritti nel SICP è aumentata del 19,4%, da n. 6902 a n. 8244 come si evince dalle rilevazioni nel sito htpps//:webstat.giustizia.it (All. M - Variazioni pendenti. Settore penale. Anni 2018- 30 giugno 2020, registro autori di reato noti). In passato il Tribunale di Lagonegro ha avuto tempi estremamente critici, tanto che nel 2016 il rapporto tra sopravvenuti e definiti nel settore penale registrava un indice negativo (0,58), che via via è salito (0,93 nel 2017) fino a divenire positivo (1,07 nel 2018). Tuttavia nel 2019 tale indice è ritornato di nuovo negativo (0,64 clearance rate), scendendo ulteriormente nel primo semestre del 2020 a 0,59, poichè sono diminuite le definizioni e le nuove iscrizioni sono rimaste sostanzialmente inalterate tra il 2018 e il 2019 (all. N - Procedimenti iscritti, definiti e clearance rate. Settore penale. Anni 2018 - 30.6.2020, registro autori noti - cfr. htpps//:webstat.giustizia.it).

I flussi nel settore penale complessivamente considerato nel breve periodo di un anno possono essere così schematizzati (all. M4 - Movimento dei procedimenti penali nei Tribunali del distretto di Corte di Appello - fonte DG-Stat cubi Olap aggiornamento al 5.10.2020):

1° luglio 2019 – 30 giugno 2020 – autori di reato noti

Pendenti iniziali Sopravvenuti Esauriti Pendenti finali

7294 2528 1530 8244

1° luglio 2018 – 30 giugno 2019 – autori di reato noti

7402 2725 2829 7294

1° luglio 2017 – 30 giugno 2018 – autori di reato noti

6568 2666 1990 7402

Nel dettaglio si deve evidenziare una variazione delle pendenze pari a +14.13% nel rito collegiale (all. M4), nonostante la contrazione delle sopravvenienze (da n. 46 nel 2018-19 a n. 24 nel 2019-20); parimenti dicasi per il rito monocratico: si è registrato un calo sia dei procedimenti definiti (da n.1020 nel 2018-19 a n. 905 nel 2019- 20), sia delle sopravvenienze ( da n. 1409 nel 2018-19 a n. 1188 nel 2019-20). Non pendono processi con più di 30 imputati avanti al tribunale monocratico (all. M5).

L’impatto dell’emergenza epidemiologica da COVID 19 ha determinato nell’ultimo anno giudiziario una minore capacità di smaltimento degli uffici giudicanti di Lagonegro, non solo perché i procedimenti in entrata sono diminuiti ma anche perché il personale amministrativo, afflitto dalle carenze dell’organico, non ha avuto modo di sostenere speditamente il lavoro dei giudici. Gli strumenti informatici sono stati di grosso aiuto, sebbene i giudici penali non hanno avuto a disposizione la possibilità di utilizzare l’applicativo Atti e Documenti del SICP.

111 E’ stato necessario articolare per fasce orarie le udienze penali e contenere il numero di processi chiamati per udienza, riordinare il calendario dei giorni d’udienza.

Periodo 23 febbr -11 maggio 2020 Periodo 23 febbraio - 11 mag. 2019

TRIBUNALE Pendenti al Pendenti al Sopravvenuti Definiti Sopravvenuti Definiti LAGONEGRO 11/5/2019 11/5/2020 sezione gip/gup 129 50 3998 272 154 3303 (solo registro Noti)

dibattimento collegiale 4 3 101 6 7 89

dibattimento monocratico 268 129 3935 243 228 3683

Periodo 1 agosto -30 novembre 2020 Periodo 1 agosto -30 novembre 2019

TRIBUNALE Pendenti al Pendenti al Sopravvenuti Definiti Sopravvenuti Definiti LAGONEGRO 30/11/2020 30/11/2019 gip/gup 360 1329 3163 541 266 3745 (solo registro Noti)

dibattimento collegiale 3 12 98 10 6 98

dibattimento monocratico 143 288 3835 366 302 3825

Dal secondo prospetto risulta, come già esposto nell’illustrazione dell’andamento generale nel distretto, che dopo la battuta di arresto del lockdown vi è stata una vigorosa ripresa dell’attività penale, tanto da recuperare non solo l’arretrato e da riportare le pendenze finali al livello dell’anno precedente per quanto attiene i processi in dibattimento e addirittura ridurre le pendenze davanti al GIP-GUP al 30.11.2020 (-483 procedimenti rispetto al 30.11.2019). Il rapporto di proporzione tra rito monocratico e collegiale nel 2019-20 non è mutato rispetto all’anno precedente e dimostra l’assoluta prevalenza dei processi monocratici e la necessità di rafforzare ulteriormente questo segmento di giurisdizione penale.

112 Quanto alla durata, i processi penali in dibattimento si concludono per la maggior parte oltre 2 anni (all.M8) sia davanti al collegio (n. 9 oltre 2 anni su 18 processi definiti), sia davanti al giudice monocratico (n.556 oltre 2 anni su n.905 processi monocratici definiti). Anche nell’anno giudiziario precedente la durata dei processi era prevalentemente ultrabiennale (n.25 oltre 2 anni su 46 processi collegiali definiti nel 2018-19; n. 761 definiti oltre 2 anni su 1020 processi monocratici definiti nel 2018-19).

Prescrizione Va evidenziata con riferimento al ruolo collegiale la presenza di solo n. 2 sentenze di non doversi procedere per prescrizione nel 2019-20 come nell’anno precedente. Con riferimento al ruolo monocratico le sentenze di non doversi procedere per prescrizione sono state solo n. 75, così ridottesi da n. 140 al 30.6.2019 (all. M6- Procedimenti penali definiti per Prescrizione- Tribunale ordinario). Sono stati emessi dal GIP n. 4 decreti di archiviazione per prescrizione (n. 30 a.g. 2018-19, n. 11 a.g.2017-18) e dal GUP n. 2 sentenze di non doversi procedere per prescrizione (all. M 6 bis. Procedimenti penali definiti per PRESCRIZIONE – Tribunale ordinario, Gip-Gup- fonte DG-Stat cubi Olap aggiornamento al 5.10.2020).

In generale quanto al GIP/GUP si è registrato un aumento delle pendenze del 20,50% e il movimento rilevato negli anni è il seguente:

1° luglio 2019 – 30 giugno 2020

Definiti Pendenti fine periodo Pendenti inizio periodo Sopravvenuti 3395 1316 568 4091

1° luglio 2018 – 30 giugno 2019

3881 1273 1759 3395

1° luglio 2017 – 30 giugno 2028

2691 1728 718 3881

(all. M 4- Movimento procedimenti penali nei tribunali del distretto).

Quasi il 50% dei procedimenti pendenti viene definito dall’Ufficio GIP/GUP entro 2 anni. Sul totale complessivo di n. 598, ben n. 252 sono stati definiti oltre 2 anni (all. M 8 - Procedimenti penali definiti distinti per sede e classe di durata nei tribunali ordinari. Sezione GIP GUP -nell’ A.G. 2019-20 fonte DG-Stat cubi Olap aggiornamento al 5.10.2020). Nel 2018-19 n. 1219 sono stati definiti oltre i 2 anni su un totale di n. 1759 definiti, mentre nell’anno precedente solo n.139 sono stati definiti oltre 2 anni.

Per quanto attiene i procedimenti contro gli imputati noti definiti dall’Ufficio GIP-

113 GUP nell’anno 2019-20 sono stati emessi i seguenti provvedimenti: n. 353 decreti di archiviazione a fronte di n. 1035 richieste di archiviazione del P.M. (a.g. 2018- 19 n.1351 decreti archiviazione a fronte di n. 949 richieste archiviazione) (a.g. 2017-18 n.500 decreti di archiviazione a fronte n.1362 richieste archiviazione); n. 37 sentenze rito alternativo; (a.g. 2018-19 n. 61 sent rito alternativo, a.g. 2017-18 n.45 sent. rito alternativo) n. 6 decreti di condanna esecutivi; (a.g. 2018-19 n.0 decreti condanna esecutivi, a.g. 2017-18 n. 9 decreti esecutivi); n. 137 ordinanze di rinvio a giudizio (a.g. 2018-19 n. 229 , a.g. 2017-18 n.117 ordinanze di rinvio a giudizio) (all. M 7 – Procedimenti contro NOTI definiti presso l‘Ufficio GIP/GUP per modalità di definizione nell’ A.G. 2019/20).

Quanto al movimento dei procedimenti del registro ignoti, secondo i dati forniti dal Presidente del Tribunale di Lagonegro, i procedimenti pendenti all’inizio del periodo erano n. 1.497, mentre al termine risultano in numero di 1632. Conclusivamente, con riferimento alle pendenze l’Ufficio GIP/GUP ha avuto una variazione delle pendenze penali del +20,50% nel 2019-20, aumentate da n. 3.395 a n. 4091, in controtendenza rispetto andamento positivo delle pendenze nel 2018-19, anno in cui sono scese da n. 2867 al 30.6.2018 a n. 3395.

4.1.4 Tribunale di Matera

I giudici ordinari in organico presso il Tribunale di Matera sono 16, compresi il presidente della sezione penale e il presidente del Tribunale, ma purtroppo non è più a pieno organico. Il Tribunale di Matera è tabellarmente suddiviso in 2 sezioni: - sezione penale composta da 1 presidente (Dott. Catalani), 7 magistrati (2 dei quali destinati alle funzioni di GIP-GUP), 3 giudici onorari addetti al settore penale; - sezione civile composta dal Presidente del Tribunale, n. 7 magistrati (1 dei quali uno con funzioni specializzate di giudice del lavoro ora 2 giudici del lavoro specializzati), n.5 giudici onorari destinati al settore civile.

Il 10.4.2019 è stata immessa nelle funzioni giudiziarie la dr. Antonia Quartarella (m.o.t. nominata con D.M. 07/02/2018) a copertura del posto di giudice civile anche con funzioni tabellari di giudice del lavoro, lasciato vacante dal dr. Piero Primiceri, applicato dall’11.9.2017 alla sezione immigrazione del Tribunale di Lecce e poi trasferito dal 19.10.2019 presso il Tribunale di Brindisi con funzioni specializzate di giudice del lavoro. Il 17.6.2019 è rientrato nelle sue funzioni di giudice penale il dr. Roberto Scillitani, per un anno destinato in applicazione extradistrettuale presso il Tribunale di Foggia; tuttavia da fine ottobre a dicembre 2019 è stato necessario disporre la sua applicazione al Tribunale del Riesame di Potenza, in attesa dell’esito del terzo interpello disposto dal C.S.M. per applicazione extradistrettuale di 1 posto nel settore penale del Tribunale di Potenza.

114 Nel settembre 2019 è rientrato nel suo ufficio di appartenenza il dr. Giuseppe De Benedictis, che svolgeva funzioni penali dibattimentali ed essendo in sovrannumero consentiva di formare due collegi giudicanti, riducendo i problemi di incompatibilità e di ripartizione del carico di lavoro. E’ rimasto vacante per tutto l’anno giudiziario 2019/20, a seguito del trasferimento presso il Tribunale di , il ruolo del contenzioso civile del dr. Raffaele Viglione dal 3.10.2018.

Nelle more il C.S.M. ha deliberato una modifica della pianta organica, trasformando un posto di giudice civile in giudice specializzato del lavoro, che era stato richiesto dal Tribunale di Matera, ma solo come aumento della pianta organica, invero assolutamente necessario. Il C.S.M., quindi, ha soltanto mutato la ripartizione dell’organico, destinando una unità dell’area civile al settore lavoro. In tal modo, però, il Tribunale è stato privato di un posto di giudice civile, essendo rimasto immodificato l’organico complessivo.

PIANTA ORGANICA -Tribunale di MATERA al 30.6.2020

% scopertura % scopertura Funzione Organico Vacanti Effettivi Uomini Donne giuridica effettiva

Presidente Tribunale 1 0 0 1 0 0 0

Presidente Sez. 1 0 1 1 0 0 0 penale

Giudice 12 1 10 5 6 8% 16%

Giudice Sez. lavoro 2 1 1 1 0 50% 50%

Giudice onorario 8 1 7 2 5 12% 12%

Successivamente al 30.6.2020 il C.S.M. ha bandito il concorso per il tramutamento nei posti vacanti presso il Tribunale di Matera e nel 2021 verranno coperti: il posto di giudice specializzato del lavoro, in variazione della pianta organica, dal dr. Sabino DE GREGORIO, ora giudice civile presso il Tribunale di Potenza, e il ruolo di giudice civile dalla dr. Valeria LABATTAGLIA, trasferita su domanda dal Tribunale di Bari con delibera del C.S.M. 7.10.2020. Il Presidente del Tribunale, dr. Giorgio Pica, oltre alle funzioni direttive svolte in mancanza di dirigente amministrativo, dr.ssa Trotta, trasferitasi ad altra sede, ha mantenuto gran parte del ruolo istruttorio in materia di famiglia, ma affiancato dalla dr.ssa Caradonio. Su n. 403 controversie di famiglia, n. 319 sono assegnate al Presidente del Tribunale e n. 84 alla dott. Caradonio. Ha curato la volontaria giurisdizione, oltre che i procedimenti di competenza funzionale come Presidente del Tribunale, quali le comparizioni dei coniugi, i procedimenti per ATP, i procedimenti per emissione di decreto ingiuntivo.

115 Ad avviso del Consiglio Giudiziario permane l’esigenza, già reiteratamente evidenziata in passato, di un aumento dell’organico che il Presidente del Tribunale di Matera ha indicato sino a 18 giudici ordinari, rispetto ai 14 attuali, oltre il presidente del tribunale, con l’aumento irrinunciabile di un posto per la sezione penale e con l’istituzione di un posto di presidente di sezione anche per la sezione civile. In particolare la sezione penale deve essere messa in grado di esprimere due diversi collegi, anche per le inevitabili incompatibilità che si verificano, oltreché per gestire la crescente sopravvenienza tra gli altri di procedimenti di criminalità organizzata, senza dover ricorrere ad applicazioni di giudici dall’area civile. Tale esigenza non ha trovato considerazione nel recente decreto ministeriale di ampliamento delle piante organiche degli uffici giudiziari di merito, in ragione di una sottostima del carico di lavoro, delle sopravvenienze, del bacino di popolazione ed economico in cui il Tribunale opera, che invece appare in costante crescita: non solo per gli effetti della designazione di Matera quale CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA 2019, ma per la realizzazione di importanti arterie di traffico veicolare che hanno migliorato e velocizzato i collegamenti commerciali tra l’area di Matera e la confinante regione Puglia. Per effetto della riforma della magistratura onoraria, con l’anticipazione del limite di età massima dei GOT (ridotto da 70 a 68 anni) erano rimasti scoperti n. 3 posti di giudice onorario, il che aveva imposto la destinazione alla sezione civile di un GOT in precedenza assegnato a quella penale. Nel giugno 2019 sono arrivati, per trasferimento da altri Uffici (Tribunale di Bari e Tribunale di Foggia) n. 2 G.O.T., in persona della dr.ssa Pugliese e della dr.ssa Zaccaria. Il posto residuo è stato coperto il 16.9.2020 con l’arrivo di un GOT di nuova nomina, in persona della dr.ssa Raffaella Maria Varlotta, attualmente in tirocinio.

4.1.4.1 Tribunale di Materia – settore civile

La sezione civile del Tribunale di Matera è composta organicamente dal Presidente del Tribunale, 1 giudice procedure concorsuali, 2 giudici esecuzioni civili, 2 giudici lavoro, 3 giudici civili ordinari. In assenza di specializzazione dei giudici civili per esiguità dell’organico, è assicurata la concentrazione su alcuni ruoli delle cause in materia fallimentare, lavoro/previdenza, locazioni, esecuzioni civili (mobiliari e immobiliari), contenzioso relativo a divorzi e separazioni. Il Tribunale di Matera negli ultimi anni ha sempre avuto buone performance con clearance rate costantemente positivo nel settore civile area SICID (1,29 anno 2015; 1,33 anno 2016; 1,21 anno 2017; 1,09 anno 2018; 1,07 anno 2019) e anche nel primo semestre 2020 l’indice è sceso soltanto a 0,92 (all. H Distretto di Potenza. Procedimenti iscritti, definiti e clearance rate. Settore CIVILE. Area SICID al netto dell’attività del giudice tutelare, dell’ATP in materia di previdenza. Anni 2018-30 giugno 2020). Nel medio periodo dal 31.12.2017 al 30.6.2020 il Tribunale di Matera ha conseguito una variazione delle pendenze delle cause iscritte nel SICID di -8,4% (all.G).

116 Anno giudiziario 2019-20 SICID Sopravvenuti Definiti Pendenti finali 4172 4067 5954

Anno giudiziario 2018-19 4160 4543 5823

Anno giudiziario 2017-18 4280 4855 6189 Quest’ anno il Tribunale di Matera non ha ridotto la pendenza finale complessiva dei processi civili iscritti nel registro SICID al 30.6.2020, ma ha conseguito una variazione delle pendenze di +1,80% e un indice di ricambio pari a 0,97. Nel numero delle pendenze complessive finali (n. 5954) sono compresi anche n. 187 procedimenti di volontaria giurisdizione e n. 231 procedimenti sommari speciali, che hanno comportato un considerevole aumento delle pendenze finali (all. F), oltre n. 2483 cause di lavoro- previdenza- assistenza pendenti sostanzialmente non aumentate rispetto al 30.6.2019. Indubbiamente la produttività del Tribunale di Matera è stata condizionata negativamente dalla fase emergenziale sanitaria e dagli effetti sospensivi dell’attività giurisdizionale, disposti con D.L. 11/2020 e successive modificazioni, e della conseguente temporanea contrazione dell’attività giurisdizionale nel periodo 9/3/2020-30/6/2020. Tuttavia, grazie alla modalità di trattazione scritta delle udienze non istruttorie, nel settore civile si è riusciti a recuperare parte dell’arretrato generatosi a seguito della sospensione delle udienze civili dal marzo al maggio 2020. Corre l’obbligo di precisare che le cause contenziose civili hanno registrato una variazione delle pendenze di 0,16% e un indice di ricambio pari ad 1 (all. F. Movimento dei procedimenti civili SICID presso i Tribunali ordinari. Anno giudiziario 2019/20). I risultati dell’impegno nel settore del contenzioso civile, che costituisce la maggior parte delle cause iscritte nel registro SICID, è graficamente apprezzabile (all. A2), con una costante riduzione delle pendenze dall’a.g. 2015-16, con sopravvenienze sostanzialmente stabili superiori a 1000 cause all’anno (n. 1012 sopravvenienze al 30.6.2020, n.1021 al 30.6.2019). Al carico di lavoro della sezione civile si devono aggiungere: - ricevimento e verbalizzazione di dichiarazione giurata pari a n. 9 sopravvenuti e n. 0 pendenti finali (n.13 sopravvenuti , n. 13 definiti, n. 0 pendenti al 30.6.2019), - attività giurisdizionale del giudice tutelare: n. 200 sopravvenuti, n. 209 definiti, n. 728 pendenti finali (All. F.4 Dettaglio oggetti esclusi dal movimento dei procedimenti. anno giudiziario 2019/2020). L’obiettivo del Documento Organizzativo Generale 2016-2019 (ovviamente a pieno organico dei magistrati) era di annullare l’arretrato ultratriennale e in tal senso si registrano progressi, ma non ancora sufficienti. Tra i giudizi civili contenziosi pendenti residuano n. 26 controversie ultradecennali, aumentate rispetto alle n. 24 alla data del 30/6/2019 (n. 49 ultradecennali al 30/6/2018), sulla cui mancata definizione ha inciso la sospensione dovuta alla normativa anti- COVID, oltre alla natura particolarmente complessa.

117 Appare in progressiva ulteriore riduzione il tempo medio di definizione dei giudizi. Secondo i dati forniti dal Presidente del Tribunale di Matera, attualmente la durata media per le cause rimesse alla cognizione del giudice monocratico è di gg. 1446 nel a.g.2019-20 a fronte dei precedenti 1449 gg. (gg.1558 a.g. 2017-18); per quelle demandate al collegio -ivi comprese quelle in materia della famiglia - di gg. 455, a fronte dei precedenti 537 nel a.g. 2018-19 r gg. 417 nell’ a.g. 2017-18. E’ auspicabile in futuro una ulteriore riduzione dei tempi e soprattutto una riduzione del “nocciolo” duro rappresentato dalle cause vetuste. Indubbiamente la condizione essenziale per il miglioramento è che non si verifichino durature scoperture di organico, che inevitabilmente porterebbero, con redistribuzione dei ruoli rimasti privi di magistrato, ad un allungamento dei tempi processuali per tutti i magistrati così maggiormente gravati (All. E 3 Procedimenti civili pendenti al 30.6.2020 per anno di iscrizione a ruolo). Non è sufficientemente incisivo il ruolo del Foro nella conciliazione delle controversie, in particolare quelle vetuste, mentre consentirebbe al Tribunale di Matera di allinearsi subito ai parametri europei di ragionevole durata dei processi in primo grado ed eviterebbe l’accumulo di cause civili in appello. Passando alla verifica di singole materie risultano pendenti al 30.6.2020: n. 92 responsabilità extracontrattuale (n.534 al 20.5.2019; n.624 al 30.6.2018) n. 111 locazione di immobili urbani (n.99 al 30.6.19; n.111 al 30.6.18; n.121 al 30.6.2017) attualmente trattate da un giudice onorario, in affiancamento al magistrato togato; n. 397 famiglia controversie contenziose (n.343 al 30.6.19, n.343 al 30.6.18; n.309 al 6.2017) n. 78 famiglia volontaria giurisdizione (n. 49 al 30.6.2019, n.79 pendenti al 30.6.2018) (Allegato F1 - Movimento dei procedimenti civili SICID presso i Tribunali ordinari – dettaglio per materia-anno giudiziario 2019/20, esclusi i dati del giudice tutelare, ATP in materia di previdenza- verbalizzazione di dichiarazione giurata).

Permane alta la conflittualità nei divorzi contenziosi (all. F3) desumibile dalle pendenze in aumento a n. 150. Invero i definiti rispetto all’ a.g. 2018-19 sono diminuiti a n. 57 (n. 97 definiti a.g. 2018-19, n.93 definiti a.g. 2017-18 di cui n. 66 con sentenza) e sono sempre meno delle cause sopravvenute, ridottesi da n. 103 al 30.6.2019 a n. 89 al 30.6.2020 (n.127 controversie divorzio contenzioso sopravvente al 30.6.2018). Quanto alle separazioni giudiziali pendenti al 30.6.2020 pari a n. 155 sono in crescita (+13,97%), a causa dell’ aumento dei ricorsi sopravvenuti pari a n. 137 (al 30.6.2019 sopravvenuti n.122) e della riduzione dei definiti a n. 118 (decisi n. 120 al 30.6.2019). Il divorzio congiunto non ha incontrato il favore delle parti, poiché si registra una variazione delle pendenze di +4,88%: n. 127 sopravvenuti, n.125 definiti, n.43 pendenti finali (a.g. 2018-19 n.126 sopravvenuti, n. 136 definiti, n. 18 pendenti; a.g. 2017-18 n.145 sopravvenuti, n. 153 definiti di cui n.127 con sentenza).

Quanto alla materia dell’esecuzione civile nel medio periodo, dal 31.12.2018 al 30.6.2020, la performance del Tribunale di Matera relativa all’abbattimento delle 118 pendenze dei procedimenti esecutivi civili e concorsuali è ottima: -12,8 % da n. 2128 a n. 1856 (all. I. Variazioni pendenti. Settore civile. Area SIECIC. Pendenti al 30.6.2020). Il rapporto tra procedimenti iscritti nel SIECIC e definiti è sempre stato in attivo e in progressivo miglioramento: 1,21 nell’anno solare 2015; 1,26 nel 2016; 1,35 nel 2017, 1,24 nel 2018; 1,18 nel 2019, n. 1,11 al 30.6.2020 (all. L. Distretto di Potenza, Procedimenti iscritti, definiti e clearance rate. Settore CIVILE- Area SIECIC. Anni 2018- 30 giugno 2020, cfr. htpps//:webstat.giustizia.it). I procedimenti esecutivi/concorsuali/sequestri complessivamente non si sono ridotti come pendenti finali, ma lievemente aumentati a n. 1856 a causa di un elevato incremento delle pendenze delle esecuzioni mobiliari (all. I 1 . Movimento dei procedimenti civili nel registro SIECIC presso Tribunali ordinari- anno giudiziario 2019-2020). A seguito della costituzione, già nel gennaio 2018, dell’ Ufficio del Processo esecutivo civile, incentrato su due giudici togati, la dott.ssa Marchese e la dott.ssa Marrone, affiancati da un GOT per le procedure di esecuzione mobiliare, si è riusciti ad azzerare, pur senza ricorrere alla fissazione di udienze straordinarie, l’arretrato di 207 istanze di vendita in attesa di valutazione (n. 1 del 2011, n. 1 del 2014, n. 13 del 2015, n. 65 del 2016 e n. 128 del 2017), la cui definizione è lunga e complessa, richiedente verifiche contabili e documentali delle condizioni per la vendita. Le istanze di vendita da esaminare al 30 giugno 2020 sono circa 50, tutte recentissime, in quanto relative all’anno 2019 e 2020.

Nel periodo in esame l’ Ufficio delle Esecuzioni Immobiliari ha aumentato la produttività dell’anno precedente, in applicazione delle Buone Prassi dell’Osservatorio permanente per l’efficienza delle procedure esecutive, assicurando contemporaneamente anche una elevata qualità del lavoro, distinguendosi anche con provvedimenti che hanno costituito precedenti giurisprudenziali importanti (da ultimo, per citare i provvedimenti che hanno avuto maggiore eco: ordinanza del 4 aprile 2020 sugli effetti della legislazione emergenziale sulle procedure esecutive; sentenza del 9 marzo 2020 sull’irretrattabilità degli effetti dell’esecuzione forzata, entrambi pubblicati sulla Rivista dell’Esecuzione forzata, UTET, n. 2 e 3 del 2020, nonché sul portale della Giuffrè, Il Processo civile.it. La centralità del settore dell’esecuzione civile ha trovato conferma anche nel convegno nazionale sulla materia organizzato a Matera il 18 e 19 ottobre 2019, con ampia partecipazione anche dei magistrati della Corte di cassazione addetti al settore, in cui è stato presentato il Progetto esecuzioni della Corte di Cassazione.

Quanto alle procedure esecutive nell’anno 2019/20 si rilevano i seguenti flussi: immobiliari sopravvenute n. 168 (n.131 a.g 2018-19, n.59 a.g. 2017-18; n.159 a.g 2017-16) definiten. 224 (n.315 a.g.2018-19, n.297 a.g 2017-18; n.228 a.g 2017-16; n.271 a.g. 2015/16) pendenti finali n.1021 (n.1076 a.g2018-19, n.1257 a.g 2017-18; n.1380 pendenti a.g 2017-16) mobiliari 119 sopravvenute n. 677 (n.695 a.g 2018-19, n.846 a.g. 2017-18; n.932 a.g 2017-16; n. 913 a.g. 2015/16) definiten.549 (n.692 a.g.2018-19, n.848 a.g. 2017-18; n.979 a.g 2017-16; n.1179 a.g. 2015/16) pendenti finali n.446 (n.301 a.g 2018-19, n.299 a.g. 2017-18 ; n.291 a.g 2017-16 n. 514 a.g. 2015/16) (Allegato I1. Movimento dei procedimenti civili nel registro SIECIC presso i Tribunali ordinari. Anno giudiziario 2019/2020): Nella stratigrafia delle pendenze risultano pendenti n. 392 procedure esecutive immobiliari ultradecennali iscritte fino al 2009, che costituiscono poco meno del 40% delle pendenze complessive pari a n.1021 pendenti in totale (all. L 1 settore civile area SIECIC pendenti al 30.6.2020).

Nella stratigrafia delle pendenze risultano pendenti n.137 procedure fallimentari ultradecennali iscritte su n. 377 al 30.6.2020, in aumento rispetto a n.312 procedure ultradecennali al 30.6.2019 (all. L 1 settore civile area SIECIC pendenti al 30.6.2020).

I flussi delsettore lavoro e previdenza sono i seguenti:

Anno giudiziario 2019-20

Sopravvenuti Definiti Pendenti finali

1332 1328 2493

Anno giudiziario 2018-19

1041 1059 2472

Anno giudiziario 2017-18

1089 1158 2466

(All. F – Movimento dei procedimenti civili SICID presso i Tribunali ordinari – esclusi dati del giudice tutelare, ATP in materia di previdenza- verbalizzazione di dichiarazione giurata - anno giudiziario 2019/20).

Il numero delle sopravvenienze in materia lavoro/previdenza/assistenza rispetto all’anno giudiziario precedente è aumentato ed anche le definizioni sono aumentate, talchè la variazione delle pendenze è minima (+ 0,16%) con un indice di ricambio pari ad 1. Parimenti il numero delle pendenze finali pari a n. 2493 è stabile rispetto alla scorso anno (n. 2472 a.g. 2019-18, n.2466 a.g. 2017-18), mentre negli anni precedenti era in continuo calo (n. 2535 a.g. 2016- 17, n.3029 a.g. 2015-16). Con riferimento alle controversie di lavoro, previdenza e assistenza obbligatorie vi è stato un aumento delle pendenze, passate da n. 309 accertamenti tecnici preventivi obbligatori in materia di assistenza, affidate a un giudice onorario al 30/6/19, a n. 549

120 accertamenti tecnici preventivi obbligatori in materia di assistenza, affidate a un giudice onorario al 30/6/2020. Questo dato è la risultante del poderoso incremento delle nuove iscrizioni a ruolo, registrato nei primi tre mesi del 2020, cui è seguito la sospensione delle definizioni, che nel rito del lavoro avvengono necessariamente in udienza ex art. 429 c.p.c., per il periodo dal 9 marzo 2020 all’11 maggio 2020 per effetto dell’articolo 83 del D.L. 17 marzo 2020 n. 18 (c.d. decreto Cura Italia). L’arretrato del settore è cresciuto: da n. 799 cause ultratriennali pendenti al 30/6/2019 si è saliti a n. 925 cause ultratriennali pendenti al 30/6/2020. Tale risultato si giustifica oltre che con la sospensione, in via straordinaria, delle decisioni, durata per oltre 3 mesi, anche per l’incremento della sopravvenienza in materia di lavoro previdenza e assistenza obbligatorie, cresciuta nel periodo 1/7/2019 – 30/6/2020 fino a n. 1881 nuove controversie di lavoro, rispetto alle 1406 dell’anno precedente, con un aumento percentuale di circa il 34 % (precisamente 33,78%).

Nel dettaglio tra le più importanti tipologie di cause sono sopravvenute nell’anno giudiziario 2019-20 (All. F1): n. 306 lavoro dipendente privato (n.151 a.g.2018-19, n.31 sopravvenute a.g. 2017- 18) n. 42 pubblico impiego (n.62 a.g.2018-19, n.58 sopravvenute a.g. 2017-18) n. 187 previdenza obbligatoria (n.250 a.g 2018-19, n.354 sopravvenute a.g. 2017- 18) n. 19 assistenza obbligatoria (n.58 a.g. 2018-19, n.131 sopravvenute a.g. 2017-18) n. 670 procedimenti speciali (n. 423 a.g. 2018-19, 354 sopravvenute a.g. 2017-18)

Va evidenziato che il saldo tra sopravvenuti e definiti è sempre stato attivo fin dal 2017. (all. H – Distretto di Potenza. Procedimenti iscritti, definiti e clearance rate, settore CIVILE, area SICID al netto dell’attività del giudice tutelare e dell’a.t.p. – anni 2018- 30 giugno 2020. Tribunale di Matera).

I procedimenti complessivamente pendenti finali al 30.6.2020 pari a n. 2472 sono così suddivisi per materia: a) pubblico impiego n.199 (n.212 a.g. 2018-19, 225 a.g. 2017-18; n. 264 a.g. 2016-17) b) lavoro privato n.695 (n.583 a.g.2018-19, n. 589 a.g. 2017-18; n. 616 a.g. 2016-17) c) previdenza obbligatoria n.1222 (n.1298 a.g. 2018-19,n.1275 a.g. 2017-18) d) assistenza obbligatoria n.184 (n.55 a.g.2018-19,n. 207 a.g. 2017-18, n.217 a.g. 2016-17) e) opposizione ordinanza ingiunzione n.22 (n.75 a.g.2018-19, n. 67 a.g. 2017-18)

Quanto ai tempi di durata si osserva che al 30.6.2020 risultano solo n. 4 cause di lavoro/previdenza/assistenza iscritte a ruolo nel 2012.

121 4.1.4.2 Tribunale di Matera – settore penale

La sezione penale è così tabellarmente composta: Presidente di sezione, 2 GIP/ GUP, 5 giudici. Quanto alla produttività nel medio periodo dal 2018 al 30.6.2020 la sezione penale ha registrato una variazione delle pendenze del +6,6 % con una pendenza finale aumentata da n. 3071 a n. 3273 procedimenti pendenti iscritti nel SICP a carico di imputati NOTI (all. M-Variazioni pendenti. Settore penale. Anni 2018- 30 giugno 2020, registro autori di reato noti). Nell’ anno giudiziario 2019-20 la pendenza finale complessiva nella sezione penale è di n. 3273, con una variazione pari a +18,97% rispetto all’anno giudiziario 2018- 19, in cui le pendenze finali della sezione penale sono state di n. 2751. Si è invertito l’andamento positivo delle pendenze nel SICP scese a n. 2398 al 30.6.2018 da n.2968 registrate al 30.6.2017 (all. M 4 - Movimento dei procedimenti penali nei Tribunali del distretto di Corte di Appello - fonte DG-Stat cubi Olap aggiornamento al 5.10.2019). La tendenza negli ultimi anni è di flessione del clearance rate che, da positivo nel 2018 (1,20) con n. 3.346 iscritti e n. 4014 definiti, è divenuto negativo nel 2019 (0,82), anno in cui hanno inciso le protratte applicazioni di due giudici della sezione penale ed ulteriormente ridottosi a 0,62 nel primo semestre del 2020 con un rapporto sbilanciato tra iscritti (n.1388) e definiti (n.867) al 30.6.2020. Invero le sopravvenienze nell’ a.g. 2019-20 si sono ridotte lievemente, con un sostanziale assestamento delle pendenze in oltre 2.000 fascicoli per l’ufficio GIP-GUP e oltre 900 processi per l’ufficio dibattimento. Solo il dibattimento con rito collegiale ha registrato nell’ultimo anno -3,17% pendenze finali, con un numero di sopravvenienze pari a 36 processi e n. 41 processi definiti (all. M4). L’andamento è dipeso dalle difficoltà determinate dall’emergenza sanitaria, come si evince nella sottostante tavola di raffronto relativa al periodo di sospensione dell’attività giudiziaria, per cui sono stati trattati solo processi con imputati sottoposti a misure cautelari.

Periodo 23 febbraio-11 maggio 2020 Periodo 23 febbraio -11 maggio 2019

TRIBUNALE Pendenti al Pendenti al Sopravvenuti Definiti Sopravvenuti Definiti MATERA 11/5/2020 11/5/2019

gip/gup (solo registro Noti) 305 105 1981 594 361 1572

dibattimento collegiale 10 6 63 7 11 66

dibattimento monocratico 223 93 1211 165 242 920

Anche nel periodo successivo al lockdown c.d. FASE 2 vi è stata una evidente flessione per l’attività giudiziaria, ripresa con forti limitazioni disposte con leLINEE

122 GUIDA ex art. 83 D.L. 11/2000 e succ. mod..

Periodo 11-31 maggio 2020 Periodo 12-31 maggio 2019

TRIBUNALE Sopravvenuti Definiti Udienze Sopravvenuti Definiti MATERA

gip/gup (solo registro Noti) 44 82 103 361 18 camerali

dibattimento collegiale 3 1 5 dibattimentali 7 11

dibattimento monocratico 20 27 165 242 31 dibattimentali

In particolare si deve tenere conto che al 30.6.2020 le sopravvenienze complessivamente sono pari a n. 3008 ( n. 3386 al 30.6.2019 , n. 3269 al 30.6.2018) e che si sono concentrate nell’ ufficio GIP-GUP con una sopravvenienza di n. 2069 ( n. 2405 al 30.6.2019, n.2199 al 30.6.2018) solo con riferimento ai procedimenti a carico di imputati noti (all. M4), con una variazione delle pendenze penali complessivamente considerate di + 18.97%. Il daato relativo alle definizioni ha ovviamente risentito degli effetti sospensivi per l’emergenza sanitaria da Coronavirus e della conseguente contrazione dell’attività giurisdizionale penale nel primo semestre 2020.

Corre l’obbligo di segnalare che una buona ripresa dell’attività in sede penale c’è stata nel secondo semestre 2020, soprattutto delle sopravvenienze avanti al GIP/GUP e al dibattimento collegiale, che nel periodo 1 agosto-30 novembre 2020 sono state superiori al corrispondente periodo dell’anno 2019 e le definizioni dei processi penali si sono sestuplicate rispetto al primo periodo della FASE 2 (periodo 12-31 maggio 2020) che è terminata il 30.6.2020, con un mese di anticipo rispetto alla data fissata in precedenza ( 31.7.2020) .

Periodo 1 agosto-30 novembre 2020 Periodo 1 agosto- 30 novembre 2019

TRIBUNALE Pendenti al Pendenti al Sopravvenuti Definiti Sopravvenuti Definiti MATERA 30/11/2020 30/11/2020

gip/gup (solo registro Noti) 825 671 2381 741 800 1631

dibattimento collegiale 14 7 62 11 12 64

dibattimento monocratico 194 173 1154 312 220 1072

Quanto ai tempi di definizione dei processi si definiscono entro 2 anni n. 17 processi con rito collegiale rispetto ad un totale di n. 41, mentre i tempi di definizione dei processi monocratici sono più lunghi perché si definiscono entro 2 anni solo n. 91 processi ed oltre 2 anni n. 968 su 1797 processi con rito monocratico (all.M3 - Procedimenti penali definiti distinti per sede, tipo rito e classe di durata nei tribunali ordinari). Residuano soltanto n. 4 processi dibattimentali iscritti nel 2013, n.3 nel 2014, n.15 nel 2015 e n. 9 nel 2016, quasi tutti con rito monocratico e tale pendenza è ascrivibile

123 esclusivamente alla sospensione determinata dai processi a carico di imputati irreperibili ai sensi dell’art. 420 quater comma secondo c.p.p..

Prescrizione La prova dell’ impegno profuso dal Tribunale di Matera nella riduzione della durata dei processi penali è nelle pronunce di estinzione per prescrizione dei reati oltremodo sporadiche, intervenute soltanto in 6 processi avanti al giudice monocratico, conclusosi con sentenze di non doversi procedere per prescrizione e in nessun processo in dibattimento collegiale (All. M 6 Procedimenti penali definiti per PRESCRIZIONE – Tribunale ordinario, fonte DG-Stat cubi Olap aggiornamento al 5.10.2019). I processi di competenza del giudice monocratico celebrati con rito alternativo sono in continuo calo rispetto agli anni precedenti, mentre andrebbero aumentati anche per fare fronte al flusso dei processi penali . Su n. 626 sentenze pronunciate dal giudice monocratico nell’a.g. 2019-20 sono state emesse con rito alternativo, il 21,09% sul totale (a.g. 2018-19 il 27,65% su n. 933 sentenze; a.g. 2017-18 il 28,75% su n.1068 sentenze; a.g. 2016-17 su n. 919 sentenze monocratiche il 27,86%) di cui : n. 20 rito abbreviato (n. 28 a.g.2018-19 , n.54 a.g.2017-18, n. 33 a.g. 2016-17) , n. 46 patteggiamento (n. 83 a.g.2018-19, n.79 a.g.2017-18, n. 80 a.g. 2016-17), n. 3 rito direttissimo (n. 4 a.g.2018-19, n.4 a.g.2017-18, n. 3 a.g. 2016-17), n.49 giudizio immediato a seguito di opposizione a decreto penale di condanna (n. 153 a.g.2018-19, n.4 a.g.2017-18, n. 133 a.g. 2016-17), n. 14 giudizio immediato (n. 28 a.g.2018-19, n.17 a.g.2017-18, n. 7 a.g. 2016-17) (All. M2. Procedimenti penali definiti con sentenza, distinti per rito nei Tribunali ordinari. Rito MONOCRATICO. Anno 2019-20).

Quanto ai processi penali con rito collegiale su un totale di n. 34 processi dibattimentali decisi nel 2019-20 (n.32 a.g. 2018-19,n. 38 a.g. 2017-18,) di cui n. 27 definiti con sentenza nel merito (n. 26 a.g. 2018-19), vi è stato un lieve incremento di riti alternativi (20,59% sul totale). La pendenza finale al 30.6.2020 è di n. 61 processi penali con rito collegiale (n.63 a.g. 2018-19), mentre la sopravvenienza è di n. 36 procedimenti in dibattimento avanti al collegio (n. 41 a.g. 2018-19) ovvero con una variazione delle pendenze di -3,17% rispetto all’anno precedente.

Nell’ Ufficio GIP-GUP le sopravvenienze, che negli anni precedenti hanno avuto un peso nelle performance della sezione, nel 2019-20 sono state n. 2069 nei procedimenti nei confronti di imputati noti (n. 2405 a.g. 2018-19 , n. 2322 a.g. 2017-18; n. 2010 a.g. 2016-17). Sono stati definiti n. 1600 procedimenti a carico di imputati NOTI (n. 1980 a.g. 2018-19), per cui alla data del 30/6/2020 erano pendenti sul ruolo dell’ Ufficio GIP/ GUP n. 2053, con un variazione delle pendenze di +18,19% rispetto all’anno precedente, in cui i pendenti finali erano n. 1737 (Allegato M4. Movimento dei procedimenti penali nei Tribunali del Distretto di Corte di appello. Anno 2019-20). A tal proposito si deve segnalare l’impegno qualitativo dell’Ufficio GIP in procedimenti in fase di indagini e misure cautelari di rilievo sociale e/o numerico degli indagati; da 124 ultimo una violenza di gruppo in danno di due minorenni di nazionalità inglese. Risultano pendenti n.2 procedimenti con oltre 30 imputati (nell’anno precedente erano n. 4), n. 12 processi pendenti con oltre 11 imputati, n.15 processi pendenti con imputati da n.6 a 10 (All. M 5) Soltanto n. 16 procedimenti sono stati archiviati per prescrizione dal GIP (n. 32 a.g. 2018-19, n. 38 a.g. 2017-18) e il GUP ha pronunciato 1 sola sentenza di non doversi procedere per prescrizione come lo scorso anno, mentre nel 2017-18 sono state n. 5 sentenze di non doversi procedere per prescrizione (All. M 6 bis . Procedimenti penali definiti per PRESCRIZIONE. Tribunale ordinario).

Lo sforzo compiuto in termini di ragionevole durata del processo emerge eloquentemente dal numero dei procedimenti definiti entro 6 mesi pari a n. 952 su un totale di n. 1600 (n.1395 processi definiti entro 6 mesi su un totale di n. 1960 nel a.g. 2018-19), mentre n. 59 processi sono stati definiti in un lasso di tempo superiore a 2 anni ovvero in numero superiore ai 49 processi definiti oltre 2 anni nell’ a.g. 2018-19 (All . M 8 – Procedimenti penali definiti distinti per sede e classe di durata – Sezione GIP -GUP). Sono stati depositati nell’a.g. 2018-19 n. 978 decreti di archiviazione in procedimenti a carico di imputati noti, a fronte di un più ridotto numero di richieste del P.M. pari a n. 1101 (n. 1084 decreti archiviazione su 1136 richieste a.g. 2018-19; n. 1365 archiviazioni su. richieste a.g. 2017-18), nonché n. 84 decreti penali di condanna esecutivi (n. 104 a.g. 2018-19), n. 293 rinvii a giudizio (All. M 7. Procedimenti contro NOTI definiti presso l’Ufficio GIP/GUP per modalità di definizione nell’ A.G. 2018-19). La messa alla prova ha avuto negli anni un andamento altalenante. Secondo i dati riferiti dal Presidente del Tribunale di Matera si è registrato un ulteriore incremento dei procedimenti in cui si è fatto ricorso alla messa alla prova e sono n. 62 al 30.6.2020, (n.50 al 30.6.2019, n. 46 al 30.6.2018, n. 55 al 30.6.2017), ma in numero sempre deficitario se rapportato alla complessiva mole dei fascicoli trattati. L’introduzione del D.Lgs. n. 28/2015 ha consentito di giungere in fase di indagine preliminare all’emissione di n. 36 di decreti di archiviazione per speciale tenuità del fatto, in numero annualmente in minore diminuzione rispetto agli anni precedenti (n. 117 a.g. 2018-19, n. 155 a.g. 2017-18). Nessuna variazione sulla tipologia delle sopravvenienze dei reati è stata segnalata dal Presidente del Tribunale di Matera. I dati sopra indicati non esauriscono il carico di lavoro dell’Ufficio GIP, perchè si deve tenere conto anche dei procedimenti relativi a sequestri conservativi e preventivi (All. N4)

Il Presidente del Tribunale di Matera, sottolineando che le difficoltà di smaltimento nell’a.g.2019-20 sono legate alle presenze saltuarie del personale amministrativo per effetto di quanto disposto dal D.L. n.11/2020 e successive modificazioni, ha comunicato i seguenti dati relativamente ai procedimenti a carico di ignoti: - procedimenti pendenti al 30.6.2019 n. 424 ( al 30.6.2018 n. 458) - procedimenti sopravvenuti nel periodo n.1817 (al 30.6.2018 n. 2248) - procedimenti definiti nel periodo n.1116 (al 30.6.2018 n. 2282) 125 - procedimenti pendenti al 30/6/2019 n. 1125 (al 30.6.2018 n. 424)

4.1.5 Tribunale per i Minorenni di Potenza

La pianta organica dei magistrati del Tribunale per Minorenni è completa e si compone di quattro unità: un presidente e tre giudici togati. Essa prevede, altresì, 12 Giudici Onorari - Componenti Privati Esperti. Nel periodo è avvenuta la designazione dei giudici onorari relativa al triennio 2020 - 2022.

PIANTA ORGANICA NUMERICA Tribunale per i Minorenni di POTENZA al 30.6.2020

% % Funzione Organico Vacanti Effettivi Uomini Donne Scopertura Scopertura Giuridica Effettiva

Presidente 1 0 1 0 1 0 0

Giudice 3 0 3 3 0 0 0

Componente privato 12 0 12 6 6 0 0

La presenza dei componenti privati, la loro partecipazione alle camere di consiglio e il loro apporto nell’attività istruttoria garantisce il più completo esercizio delle competenze proprie del giudice togato che, integrate dalle singole specializzazioni, consentono di realizzare una giurisdizione non solo formalmente, ma anche sostanzialmente specializzata. Si segnala che è attivo l’Ufficio del Processo, che coinvolge anche parte dei giudici onorari e, al momento, un tirocinante, che è di supporto, oltre che al lavoro giudiziario, alle attività della cancelleria civile. L’edificio che ospita il Tribunale è composto da un piano terra e da trepiani sopraelevati; è interamente recintato e dotato di parcheggio indipendente, nel quale è stata altresì riservata un’area per le gestanti. E’ stata assegnata all’Ufficio un’unità per il servizio di vigilanza. E’ in funzione da quattro anni il dispositivo per la rilevazione automatica delle presenze del personale, che è stato oggetto di interventi di miglioramento. Tutti i locali destinati allo svolgimento dell’attività giudiziaria ed amministrativa sono adeguatamente arredati. Sono stati integralmente rifatti tutti gli archivi. E’ stato varato il piano delle performance 2020, che prevede come obiettivi: - completamento dello smaltimento dei fascicoli e invio in archivio. - digitalizzazione degli applicativi GECO e SIUS. I registri sono informatizzati tramite il sistema SIGMA. Quanto all’assistenza tecnica per le postazioni informatiche, è assegnato all’Ufficio un tecnico informatico per due giorni alla settimana, in modo non costante a causa delle urgenze in altri uffici giudiziari del distretto. Si segnala che andrebbe ancora migliorato il sistema delle rilevazioni statistiche sui procedimenti. Occorrerebbe in particolare prevedere ulteriori adeguamenti per la 126 rilevazione dei collocamenti in comunità e degli affidamenti familiari, oltre che per i procedimenti relativi alle ipotesi di violenza domestica. E’ stato attivato il sistema delle notifiche penali telematiche (SNT). Sono state create una nuova postazione informatica per i giudici onorari e ulteriori postazioni informatiche per le camere di consiglio. E’ ormai digitalizzato il flusso informativo tra gli Uffici Giudiziari Minorili di Potenza e i Servizi Minorili di Potenza (USSM, IPM, CPA), che consente l’acquisizione tempestiva di ogni utile elemento relativo alla personalità dei giovani devianti. E’ inoltre in uso il programma SIAMM spese di giustizia, nonché servizio automezzi. L’ufficio è collegato alla RUG, dotato di indirizzo di posta elettronica, protocollo elettronico, posta certificata e non, di collegamento ad internet, al sito CSM edalla banca dati della Suprema Corte di Cassazione. Permane un rilevante fattore di criticità dovuto alla mancanza di un sito web dell’Ufficio. Infine, stante la carenza di personale amministrativo, non è stato ancora attivato il GECO, mentre è stata da ultimo completata la digitalizzazione del SIUS. La Presidente del Tribunale per i Minorenni ha sempre fornito il proprio contributo all’organizzazione di alcuni incontri di studio, su impulso dell’Avvocatura, svolti in piattaforma del locale Unicef o in piattaforma rientrante nel progetto “Vicini in rete, oltre l’isolamento”.

4.1.5.1 Tribunale per i Minorenni di Potenza - settore civile

In generale, si è ormai realizzata la “giurisdizionalizzazione” del processo civile minorile, grazie alla collaborazione del Foro Lucano, sia sotto il profilo della sempre più approfondita formazione di difensori specializzati, che dell’esistenza di apposito albo di difensori di ufficio. Dovrà essere aggiornato l’elenco dei curatori speciali dei minori. Il Tribunale per i Minorenni ha emesso vari provvedimenti in materia di riparto di competenze nella volontaria giurisdizione, minori stranieri non accompagnati, trascrizione di provvedimenti di adozione di minori adottati all’estero, alcuni dei quali sono stati pubblicati in banca dati e sono stati trasmessi al locale archivio della giurisprudenza di merito. Quanto all’andamento dei procedimenti nel periodo dell’emergenza sanitaria da COVID19, in attuazione dei decreti del Presidente del Tribunale per i Minorenni, sono stati rinviati i procedimenti: - ex art. 31 TU immigrazione (autorizzazione all’ingresso o permanenza in Italia di stranieri) ed ex art. 317 bis c.c. (regolamentazione dei rapporti con gli ascendenti); - procedimenti ex art. 25 ss., 44 e 28 legge n. 184/1983 in materia di adozione, anche in casi particolari, nonché di cui agli artt. 29 ss. della legge n. 184/1983 relativi alle adozioni internazionali, comprese le audizioni delle coppie aspiranti alle adozioni; - procedimenti amministrativi ex art. 25 RD n. 1404/1934; - ogni altro procedimento non rientrate nei casi suddetti e di cui non venga ritenuta l’urgenza. E’ stata disposta la celebrazione dei procedimenti urgenti ai sensi dell’art. 2 comma

127 2 lett. g) del decreto legge n. 11 del 2020 e dell’art. 83 comma 3) lett. a) del decreto legge n. 18 del 2020 e relative leggi di conversione, ovvero dei procedimenti relativi allo stato di adottabilità, ai minori stranieri non accompagnati, con particolare riferimento alle ratificheex art. 19 d.lgs. n. 142/2015 e successive modifiche e alle tutele, ai minori allontanati dalle famiglie o in situazioni di grave pregiudizio. In attuazione delle linee guida del CSM in ordine alla gestione delle udienze nei procedimenti minorili, è stato varato con l’Avvocatura del distretto un protocollo relativo alla gestione da remoto delle udienze. Tale protocollo ha prodotto ottimi risultati, con la collaborazione dell’Avvocatura, dei servizi e delle comunità, consentendo di celebrare numerose e complesse udienze istruttorie, anche nei procedimenti relativi ai minori stranieri non accompagnati. L’ascolto del minore di età è svolto sempre in presenza (ad eccezione dei minori nelle strutture comunitarie) nel rispetto dei diritti riconosciuti dalle leggi interne e dalle convenzioni internazionali, ponendo il bambino e ancor più l’adolescente al centro di ogni procedimento che li riguarda. Nell’anno di riferimento le rilevazioni statistiche appaiono fortemente condizionate dall’emergenza sanitaria legata all’epidemia da COVID 19, tenuto conto che, particolarmente nel periodo del lockdown, vi è stato un drastico calo delle segnalazioni e di attività procedimentali, a causa della ridotta attività dei servizi territoriali e dell’attività processuale, limitata alle sole urgenze. Ciononostante si è registrato nell’anno di riferimento un sia pur lieve aumento delle sopravvenienze (+ 19) nei procedimenti civili di volontaria giurisdizione, con una crescente complessità delle situazioni familiari al vaglio dell’Ufficio, legata alla dilagante crisi del tessuto socio-economico del territorio, aggravata dalla pandemia. Si è verificato un preoccupante aumento delle segnalazioni legate a gravi episodi di violenza domestica e di conflittualità familiare. Ciò comporta una maggiore complessità dell’attività istruttoria e la necessità di emettere plurimi provvedimenti. Si precisa che i dati di seguito indicati fanno riferimento al numero complessivo di procedimenti di c.d. volontaria giurisdizione iscritti, non comprensivi quindi dei dati sulle adozioni. In particolare l’attuale pendenza civile alla data del 30.6.2020 risulta di n. 762 procedimenti, a fronte di n. 670 pendenze nello scorso anno giudiziario 2018-19 (n. 509 pendenze a.g. 2017-18, n. 661 a. g. 2017-16, n. 564 a.g. 2015-16). Vi sono state nel periodo 2019-20 complessivamente n. 749 sopravvenienze, rispetto alle n. 730 dello scorso anno, alle n. 530 nell’a.g. 2017-18, mentre nel 2016- 17 le sopravvenienze hanno raggiunto la punta massima di n. 882 in ragione dell’ aumentato numero dei minori stranieri non accompagnati rispetto all‘a.g. 2015-16 in cui le sopravvenienze sono state n.605. L’attuale pendenza al 30.6. 2020 riferita solo ai procedimenti ex artt. 330-333 c.c. è di n. 398 (n. 403 a.g. 2018-19; n.318 a.g.2017-18 ; n. 354 a.g. 2016-17; n. 552 a.g. 2015-16) a fronte di una sopravvenienza di n. 211 procedimenti (n.233 a.g. 2018-19; n.151 a.g.2017-18 ; n.558 a.g. 2016-17; n. 552 a.g. 2015-16). Sono stati definiti ben n. 211 procedimenti alla data del 30.6.2020, in misura superiore agli anni precedenti: n. 147 a.g. 2018-19; 151 a.g.2017-18; n. 483 a.g. 2016-17 (All. Q. Tribunale per i minorenni : procedimenti civili iscritti, definiti e pendenti a fine periodo. 128 VOLONTARIA GIURISDIZIONE). I ricorsi ex art. 317 bis c.c. sono aumentati da n. 0 a n. 8 nel a.g. 2019-20, con una pendenza finale di n. 7 procedimenti al 30.6.2020. Quanto ai procedimenti relativi all’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati ai sensi dell’ art. 19 D.lgs. n. 142/2015, si registrano nell’ a.g. 2019-20, a fronte di una pendenza iniziale di n. 97 procedimenti, ben n. 225 sopravvenienze, aumentate rispetto all’anno giudiziario procedente anche in relazione al mutamento delle politiche governative (n.136 sopravvenienze a.g.2018-19), residuando una pendenza finale di n. 167 procedimenti (n.97 pendenze finali a.g.2018-19). Le definizioni sono diminuite a n.146 nell’a.g. 2019-20. Invero negli anni giudiziari precedenti con riferimento ai procedimenti di accoglienza ex art. 19 D.L.gs 142/2015 è stato registrato un andamento discontinuo: n. 225 procedimenti sopravvenuti al 30.6.2020 (n. 136 al 30.6.2019, n.97 al 30.6.2018, n.253 al 30.6.2017) n. 146 procedimenti esauriti (n.188 al 30.6.2019, n. 412 al 30.6.2018 , n.233 al 30.6.2017) n. 169 pendenti finali (n.188 al 30.6.2019, n.149 al 30.6.2018, n.288 al 30.6.2017)

Quanto alle tutele di minori stranieri non accompagnati, che costituiscono una nuova competenza operativa dal marzo 2018 ai sensi del d.lgs. 22 dicembre 2017 n. 220, a fronte di una pendenza iniziale di n.107, al termine del periodo si registra: una pendenza di n.132 procedimenti, un incremento delle sopravvenienze da n. 136 al 30.6.2019 a n. 225 al 30.6.2020 e una flessione delle definizioni da n. 188 a n. 145 nell’a.g. 2019-20. Il dato va letto tenendo in considerazione che con ordine di servizio del 27.2.2020 è stata disposta l’unificazione degli affari relativi alle tutele ai fascicoli ex art. 19 d.lgs.n. 142/2015, in ossequio a un orientamento condiviso nel corso della riunione indetta dal CSM relativa alla redazione dei programmi di gestione, al fine di semplificare i già gravosi adempimenti di cancelleria, con la conseguenza chele definizioni dei suddetti fascicoli sono procrastinate al momento del compimento della maggiore età. I giudici togati e onorari e la cancelleria civile sono stati costantemente impegnati nell’attività di nomina dei tutori volontari e conseguenti adempimenti e nell’aggiornamento del relativo elenco, formato di concerto con il Garante Regionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza, che dopo alcune iniziali difficoltà organizzative è ora a regime. E’ stato potenziato il già istituto sportello informativo costituito da giudici onorari che si interfacciano con i tutori, attraverso la costituzione dello Sportello FAMI “Tutori Volontari” nel territorio della regione Basilicata, che si inserisce nella programmazione del Piano Operativo Locale per l’attuazione a livello regionale del Progetto FAMI “Monitoraggio della tutela volontaria per i minori stranieri non accompagnati in attuazione dell’art. 11, legge n. 47/2017 (PROG-2342)”. È stato anche sottoscritto un protocollo tra l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, il Garante Regionale e la Presidente del Tribunale per i Minorenni di Potenza, con la collaborazione esterna di personale del suddetto Progetto FAMI istituito dal Garante Nazionale. Esso prevede lo svolgimento delle seguenti attività: 129 a) ascolto, consulenza e informazione rivolta ai tutori volontari; b) aiuto nella gestione istituzionale della tutela volontaria (gestione elenchi tutori, abbinamento, etc.) e nel monitoraggio dei dati anche a fini statistici. c) supporto nella tenuta del registro regionale dei tutori (verifica sui requisiti, cause dei decadenza, segnalazioni), anche in coordinazione con il Garante Regionale per l’Infanzia e per l’Adolescenza; supporto nell’abbinamento fra tutore e MSNA; verifica sui numeri delle tutele assegnate; ausilio nel lavoro dei Giudici e della cancelleria civile per la cura dei fascicoli e, con riferimento alla verifica dei progetto di accoglienza, delle relazioni trimestrali e del buon andamento della tutela. In attuazione del progetto si svolgono riunioni telematiche periodiche con i referenti del progetto FAMI, i tutori, i responsabili delle comunità ospitanti, i MNSA, l’Ufficio del Garante Regionale per l’Infanzia e per l’Adolescenza, al fine di rendere più efficace il raccordo tra Tribunale, tutori e responsabili delle comunità. Va segnalato l’impegno del Tribunale per i Minorenni per garantire ai giovani stranieri accoglienza e tutela e per assicurare loro l’assistenza giuridica di cui hanno necessità, congiuntamente ad adeguati progetti di integrazione nel contesto di riferimento. Seppure la maggior parte di essi sia vicina alla maggiore età, vi è una fascia di infrasedicenni che richiede interventi più incisivi e attività istruttoria, che talvolta è sfociata in provvedimenti di affidamento familiare. Quando se ne ravvisa la necessità, il Tribunale dispone l’accertamento dell’età. A tale fine è ancora in corso di sottoscrizione un protocollo con l’ASP di Potenza e la Prefettura. Con riferimento ai procedimenti di autorizzazione all’ingresso o alla permanenza del familiare di un minore straniero ex art. 31 D.lgs. n. 286/1998, vi sono state n.170 sopravvenienze e, a seguito di n. 176 definizioni, residuano n. 54 pendenze finali (all. N). Notevole rimane il ricorso a questo istituto, che già caratterizzava lo scorso periodo in cui si era registrata una sensibile crescita. Per la materia civile sono stati emessi complessivamente n. 1557 provvedimenti nel periodo di riferimento, a fronte dei 1590 del periodo precedente, e dunque una produttività media dell’Ufficio compatibile con il carico esigibile individuato per l’anno 2019. La lieve flessione va valutata in relazione a quanto argomentato circa la sensibile riduzione delle segnalazioni e dell’attività processuale, ma comunque attesta una tenuta della produttività dell’Ufficio. I tempi di pronunzia e di deposito dei provvedimenti permangono pienamente soddisfacenti e nei termini di legge. Continua il monitoraggio e lo smaltimento delle procedure più risalenti, invero in numero esiguo, che attengono a situazioni in cui il giudice minorile è impegnato a seguire l’evolversi di situazioni particolarmente delicate e ad alto rischio di pregiudizio concreto, onde adeguare i più appropriati interventi con i relativi provvedimenti, che assicurino l’impegno a garantire e tutelare i diritti dell’infanzia. Anche quest’anno si sono determinati casi in cui, da una iniziale prospettazione di un non allarmante disagio o degrado del contesto ambientale, sono emerse inquietanti situazioni di degrado e violenze, spesso intrafamiliari. A seguito della pandemia le relative segnalazioni sono in aumento. Nonostante la situazione di stasi che ha interessato la rete territoriale nel periodo del lockdown, sempre incisivo è il lavoro volto a portare alla 130 luce un possibile “sommerso”. E’ operativo il protocollo sulla violenza domestica, sottoscritto su iniziativa del Procuratore Generale, cui hanno partecipato tutte le Procure del distretto, oltre al Tribunale per i Minorenni. E’ auspicabile, come pure viene precisato nel testo del protocollo, che ulteriori intese siano raggiunte con i Presidenti dei Tribunali ordinari del distretto, per un più efficace coordinamento con i procedimenti in materia di famiglia e l’eventuale realizzazione di incidenti probatori congiunti, a fine di evitare che i minori siano sottoposti a plurimi ascolti, con i conseguenti rischi di vittimizzazione secondaria. Va inoltre segnalata la persistente inadeguatezza, specie in termini di insufficienza del personale specializzato, di un efficace servizio di osservazione, da attuarsi attraverso una rete capillare e sinergica che consenta di monitorare tutti i momenti di socializzazione di bambini ed ancor più degli adolescenti. Sarebbe uno strumento utile per evitare, come troppo spesso ancora accade, che vengano trascurati inequivocabili indicatori di rischio e la segnalazione alle Autorità Giudiziarie competenti giunga solo allorquando i danni prodotti sono, talvolta, irreversibili. Si segnala anche, a seguito della pandemia, la situazione di crisi in cui versano le associazioni di volontariato e del privato sociale. Un fattore di criticità della rete dei servizi, come già segnalato nelle relazioni dei precedenti anni giudiziari, è costituito dal fatto che nella Regione Basilicata sono solo parzialmente operativi gli ambiti territoriali, il che comporta un’inevitabile polverizzazione dei servizi in numerosi piccoli Comuni, alcuni dei quali vengono periodicamente appaltati al privato sociale, con la conseguenza che anche per lunghi periodi alcuni di essi rimangono privi di ogni referente. Nonostante già dal 2012 si sia verificato il passaggio di competenze al Tribunale ordinario in materia di coppie di fatto (ex art. 317bis c.c.) e in materia di interventi sulla responsabilità genitoriale, allorquando è in corso una separazione tra i coniugi, in ragione del consolidato orientamento sulla perpetuatio iurisdictionis, numerosi sono i procedimenti di volontaria giurisdizione, legati ad accese conflittualità familiari nascenti da separazioni o divorzi, a conferma della forte crisi che investe l’istituzione familiare. Va anche segnalata la notevole conflittualità tra genitori e figli in età adolescenziale, che determina anche l’apertura di procedimenti amministrativi ex art. 25 RD n. 1404/1934. I collocamenti in comunità sono spesso l’unica risorsa, laddove si accerti l’assoluta inidoneità, anche della famiglia allargata, a soddisfare i bisogni primari dell’infanzia e a tutelarne i diritti. In termini numerici si annoverano fino alla scadenza del periodo di riferimento, 44 minori collocati in comunità (a fronte dei 48 del periodo precedente), molti dei quali legati da rapporti di fratria, e per periodi non superiori al biennio. Risultano revocati, con conseguente rientro in famiglia, 13 collocamenti in comunità, con il prosieguo degli interventi di sostegno, a seguito di valutazioni di recupero delle capacità genitoriali. Gli affidamenti familiari sono stati disposti in favore di minori in alternativa al collocamento in comunità, per la maggior parte in favore di coppie che hanno dato disponibilità all’adozione nazionale, in una proiezione di stabilità di vita del minore e in previsione di eventuale apertura dello stato di adottabilità. In termini numerici, dal lavoro di monitoraggio effettuato a cura dello sportello FAMI (Fondo Asilo Migrazioni e Integrazioni), risultano i seguenti dati. Nelle strutture 131 specializzate per i minori stranieri non accompagnati al 30 giugno 2020 risultano collocati in strutture di accoglienza ubicate in Basilicata e nei comuni dell’ambito territoriale di Sala Consilina (SA) n. 88 minori stranieri non accompagnati, tutti di sesso maschile, distribuiti secondo la seguente età anagrafica: - n. 43 (17 anni); - n. 28 (16 anni); - n. 16 (15 anni); - n. 1 (14 anni). Per quanto riguarda la loro nazionalità, risultano così suddivisi: - Bangladesh, n. 27 minori; Somalia, n.16; Guinea, n. 9; Mali, n. 8; Albania, n. 8; Pakistan, n. 7; Senegal, n. 5; Eritrea, n. 3; Marocco, n. 2; Nigeria, n. 2; Sierra Leone, n. 1. Rispetto al precedente periodo, in cui gli MSNA risultavano provenire quasi esclusivamente dall’Africa subsahariana, risulta crescente il numero dei minori stranieri bengalesi e somali. Quanto alle strutture di accoglienza alla data del 30 giugno 2020, gli 88 minori stranieri non accompagnati collocati in strutture di accoglienza presenti sul territorio regionale e in quello dell’ambito territoriale di Sala Consilina, risultano così distribuiti: - Provincia Potenza: n. 35 minori; - Provincia di Matera: n. 21 minori; - Provincia di Salerno (Comuni di Padula, Sassano, Atena Lucana, Polla, San Rufo, Santa Marina): n. 32 minori. Le strutture di accoglienza per MSNA del Sistema di protezione per i titolari di protezione internazionale e per minori non accompagnati (SIPROIMI) vengono gestite da associazioni e cooperative operanti nei seguenti comuni: - Provincia di Potenza: San Fele; Rionero in Vulture; San Severino Lucano; San Chirico; - Provincia di Matera: Policoro; Gorgoglione; Salandra; - Provincia di Salerno: Padula, Sassano, Atena Lucana, Polla, San Rufo, Santa Marina. Altre strutture di accoglienza operano in Provincia di Potenza nei Comuni di Sant’Arcangelo, Campomaggiore, Pignola e Marsico Nuovo. Per quanto riguarda l’elenco dei tutori, a seguito delle recenti iscrizioni, alla data del 30 giugno 2020 risultano in elenco n. 38 tutori così suddivisi, a seconda della zona per la quale hanno offerto disponibilità: - n. 6 per l’ambito territoriale di Potenza; - n. 25 per l’ambito territoriale di Matera; - n. 7 per l’ambito territoriale di Sala Consilina (SA). Sempre con riferimento ai minori stranieri non accompagnati (MSNA), si sono realizzati nel 2019 i seguenti affidamenti familiari: due minori affidati a coppie eun minore affidato ad una persona singola. Quanto al novellato art. 317 bis c.c. relativamente al riconoscimento del diritto al rapporto nonni-nipoti, si registrano alla fine del periodo: n. 7 pendenze, a fronte di n. 8 sopravvenienze e n. 2 definiti. Con riferimento ai procedimenti di autorizzazione all’accesso alle origini di cui all’ art. 132 28 l. n. 184/1983, la Presidente del Tribunale per i Minorenni riferisce solo due pendenze all’esito del periodo di riferimento, a fronte di due sopravvenienze e due definizioni e segnala che alcuni interpelli di madri anonime sono stati eseguiti su rogatoria di altri Tribunali per i Minorenni. Non si è proceduto all’elaborazione di un protocollo relativo alle modalità di interpello, in presenza di una casistica così limitata. Quanto ai procedimenti relativi alle cosiddette “misure amministrative” ex art. 25 L.1404/34 nel periodo precedente erano pendenti n.18 procedimenti, mentre constano n.13 nuove iscrizioni nel periodo di riferimento, n.18 definiti, con una pendenza alla fine del periodo pari a n. 13 (all. Q2 bis). I ricorsi per misure amministrative vengono proposti per irregolarità di condotta del minore, spesso legate alla commissione di reati e dunque alla pendenza di un procedimento penale, ovvero alla commissione di atti di bullismo o di violenza in danno dei familiari, allorquando non siano legati a criticità nella capacità genitoriale o a situazioni di disagio familiare. La gestione delle procedure relative allo stato di adottabilità (titolo II, capo II L. 184/1983) non presenta particolari criticità, essendo ormai definiti gli orientamenti in riferimento alle figure del difensore del minore, del tutore e del curatore speciale, che garantiscono la piena assistenza del minore sia nella sede processuale, sia nella gestione delle attività quotidiane, in assenza di figure genitoriali di riferimento. Quanto al merito, come si rileva altresì dal verbale relativo alle ispezioni semestrali presso le strutture di accoglienza, ogni collocamento risulta motivato e i casi di minori adottabili (peraltro in numero esiguo) non inseriti in famiglie aspiranti all’adozione si riferiscono, purtroppo, a coloro i quali presentano particolari condizioni di salute fisica o psichica che ne rendono particolarmente difficile l’abbinamento. Vi è peraltro un certo numero di minori ‘grandicelli’ che presentano rilevanti problematiche psico-fisiche o appartenenti a nuclei familiari problematici, con iquali intrattengono delle relazioni affettive significative, seppure inadeguate per i quali, non è agevolmente realizzabile un percorso di affidamento etero-familiare, con il conseguente prolungamento dei tempi di istituzionalizzazione del minore. Ciò è in parte imputabile alla carenza sul territorio di politiche sociali volte a implementare lo strumento dell’affidamento etero-familiare, nonostante l’operatività delle linee guida volte alla diffusione sul territorio lucano della cultura dell’istituto dell’affido familiare. Vadetto, tuttavia, che sono ancora esigue le risorse sinora reperite, in assenza di adeguate politiche sociali di promozione dell’affido e di risorse nel privato sociale. Il lavoro dei Servizi Sociali e dei Consultori Familiari ha subito un sensibile rallentamento durante il lockdown, pur continuando a garantire le prestazioni essenziali. La qualità delle relazioni è soddisfacente ed è stato concordato e diffuso un modello di relazione psico-sociale relativo alle coppie che hanno fatto domanda di adozione. Nell’a.g. 2019-20 sono sopravvenuti n. 16 procedimenti per la dichiarazione di adottabilità (all. Q2), di cui sono stati esauriti n. 10 e ne residuano pendenti n. 12 (a.g. 2018-19 n. 14 sopravvenuti , n. 10 esauriti, n. 6 pendenti finali) E’ operativo, nell’ambito dell’istituito Ufficio del Processo, unosportello informativo e di ascolto relativo alle adozioni tenuto dai giudici onorari, coadiuvati dal personale di cancelleria, e si svolgono mensilmente degli ascolti congiunti, anche con finalità informative, per le coppie aspiranti all’adozione. Questi ascolti si stanno rivelando di grande utilità nel sopperire alle già evidenziate carenze delle politiche sociali sulle 133 adozioni nel territorio. Nell’arco di tempo che interessa le domande di adozione nazionale pendenti al 30.6.2020 sono n. 554, a fronte delle 569 del periodo precedente (si consideri che vi è possibilità di rinnovo triennale). Sono sopravvenute n. 29 istanze di idoneità all’adozione internazionale (n. 39 istanze a.g. 2018-19) e residuano n. 41 pendenze finali. Si registra un calo di decreti di idoneità di coppie all’adozione internazionale pari a n. 26 al 30.6.2020, mentre nell’anno giudiziario precedente sono stati n. 35, così come sono stati definite solo n. 3 adozioni in casi particolari ex art. 44 lett B) e D) a fronte di n. 8 a.g. 2018-19 (all. Q1). La Presidente del Tribunale per i Minorenni ha segnalato anche n. 21 decreti di trascrizione di provvedimenti pronunziati dalla Autorità straniera, n. 3 sentenze di adozione nazionale, n. 5 affidamenti preadottivi. La riduzione, con particolare riferimento delle sopravvenienze, è chiaramente imputabile agli effetti della pandemia, tenuto conto che il lockdown ha comportato un rallentamento, se non una sospensione, dell’attività dei servizi e del tribunale nel settore relativo alle istanze di adozione. Relativamente alle sentenze di adozione di minori italiani, il tempo che intercorre tra la dichiarazione dello stato di adottabilità e il provvedimento di adozione legittimante è in media di 24 mesi, tenendo conto altresì del tempo necessario alla definizione delle eventuali impugnazioni e dell’anno di affidamento preadottivo. Anche con riferimento agli abbinamenti c’è stata una notevole riduzione di tale attività nel periodo del lockdown, anche a causa della difficoltà ad effettuare gli incontri monitorati. Infine, tra le nuove emergenze, si rappresenta che nel periodo di riferimento risultano definiti con la nomina di tutori due procedimenti relativi ai cosiddetti ‘orfani speciali’ ovvero i minori figli di vittime di violenza domestica. Vengono così definiti perché nello stesso momento hanno perso la madre, uccisa dal padre, e il padre in quanto detenuto o suicida, spesso spettatori muti di crimini efferati. Un situazione peculiare che li differenzia da quella degli altri orfani, che pure vivono il dramma della perdita di un genitore. A tale proposito si segnala che non vi è ancora una sufficiente sensibilità per i fattori di protezione di questi orfani che vengono affidati a figure parentali accudenti (nonni, zii, fratelli), che devono essi stessi elaborare il lutto per la tragica scomparsa della persona cara; né si forniscono le necessarie informazioni agli interessati sui sostegni economici e giuridici che la legge prevede. Da ultimo è entrato in vigore il 16 luglio 2020 il decreto interministeriale 21 maggio 2020, n.71 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale-Serie Generale n.164 dell’1 luglio 2020, che rende operative le norme che prevedono alcuni benefici a favore degli orfani di crimini domestici minorenni o maggiorenni non economicamente autosufficienti. Il decreto introduce: 1) un sostegno di 300 euro mensili per ogni minorenne alle famiglie affidatarie (anche di parenti) degli orfani dei crimini domestici e – soltanto per il triennio 2018-2020 – contributi per spese mediche e assistenziali. 2) misure per il sostegno del diritto allo studio, con l’erogazione di borse di studio e la frequenza gratuita o semigratuita presso convitti, educandati o altre istituzioni educative, anche in base a convenzioni stipulate dal Commissario per le vittime dei 134 reati di tipo mafioso e intenzionali violenti. 3) iniziative di orientamento, formazione e sostegno per l’inserimento nel mondo lavorativo e incentivi alle assunzioni, erogando ai datori di lavoro fino al 50% dei contributi versati, per un periodo massimo di 36 mesi. I benefici previsti sono cumulabili tra loro e le domande per le prime due misure di sostegno vanno trasmesse alla Prefettura competente per il successivo inoltro al Commissario per il coordinamento delle iniziative di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso e intenzionali violenti. Di recente la Presidenza della Corte ha segnalato un caso al Sindaco per informare la tutrice delle provvidenze spettanti a tre minori in un caso archiviato dal Tribunale per i minorenni.

4.1.5.2 Tribunale per i Minorenni di Potenza – settore penale

Nel periodo di riferimento sono state registrate le seguenti sopravvenienze (all.Q3): n. 154 procedimenti presso il Gip (n. 194 a.g. 2018-19 di cui n.11 a carico di ignoti, n.188 di cui n.7 a carico di ignoti a.g. 2017-18; n.180 a.g. 2016-17), n. 74 procedimenti presso il Gup (n.183 a.g. 2018-19; n. 107 a.g. 2017-18) n. 16 dibattimento (n.29 a.g.2019-20; n. 13 a.g. 2017-18 ; n.15 a.g. 2016-17, n.32 a.g. 2015-16).

Le udienze dibattimentali, anche per la delicatezza di alcuni procedimenti, gravati peraltro da un significativo numero di testi, si sono svolte con l’ausilio del supporto tecnico della stenotipia. Attualmente risultano pendenti finali al dibattimento n. 31 procedimenti e sono in crescita rispetto agli anni precedenti (n. 16 pendenti a.g. 2018-19 ; n. 14 a.g. 2017-18; n.13 a.g. 2016-17). Sul settore penale hanno inciso in modo rilevante gli interventi emergenziali succedutisi nel periodo del lockdown e, in particolare, l’art. 83 del D.L. 18/2020, dal 9 marzo al 15 aprile 2020 e i successivi artt. 2 quater D.L. 28/2020 e 36 del decreto legge n. 23/2020, con cui è stato sospeso il decorso dei tempi procedurali e disposto il rinvio delle udienze salve eccezioni, poco ricorrenti nel processo penale minorile in cui è limitata l’applicazione delle misure cautelari. Rispetto al periodo precedente, a seguito della crisi socio-economica innescata dal lockdown, è crescente l’allarme sociale, per l’aumento del numero di reati commessi da minori. La tipologia dei reati più frequenti risulta sostanzialmente analoga: continuano a essere presenti delitti di furto e i reati di cui all’ art. 73 D.P.R. 309/90. Con riferimento ai reati connessi all’uso e alla cessione di sostanze stupefacenti, si è verificato negli ultimi anni un rilevante aumento, soprattutto nei piccoli centri, in cui assai scarse sono le opportunità di crescita e di impegno dei ragazzi. Continuano a registrarsi, inoltre, reati di natura sessuale. Tra le imputazioni più gravi si registrano i delitti di violenza sessuale, le

135 rapine, le estorsioni. Non vi sono procedimenti per danneggiamento di edifici scolastici, né per atti di cyberbullismo. La maggiore gravità dei reati è evidenziata dal numero di procedimenti in cui sono state applicate misure cautelari personali. Si annoverano n. 6 provvedimenti di applicazione, revoca, modifica, rigetto, aggravamento di misure cautelari (n. 6 a.g.2918- 19; n. 15 a.g. 2017-18), una convalida di arresto e due rigetti di richieste di applicazione di misure cautelari. Non sono in aumento al 30.6.2020 i procedimenti in cui sono state disposte le intercettazioni telefoniche, rispetto ai quali si annoverano n. 3 provvedimenti rispettivamente di diniego di autorizzazione e altri due relativi a richieste di ritardato deposito di intercettazioni al pari dello scorso anno (n.10 a.g. 2017-18). Vi è stato anche un procedimento per convalida del divieto di accesso ai luoghi per manifestazioni sportive. Non si registrano prescrizioni di reati sia nella fase GIP e GUP, sia in dibattimento. Il Tribunale per i Minorenni persegue il recupero alla legalità del minore deviante senza il passaggio, comunque destabilizzante, all’interno della struttura carceraria, conferendo spazio all’istituto della messa alla prova sia in fase di udienza preliminare, sia in dibattimento e nella maggior parte dei casi sortisce esito positivo. Il percorso di messa alla prova consente al giovane di confrontarsi con interlocutori specializzati, di sperimentare attività di utilità sociale o di avviamento professionale, ma anzitutto di intraprendere o comunque consolidare l’indispensabile percorso di autocritica e di rafforzamento dell’autostima, imprescindibile per un costruttivo superamento della delicata fase adolescenziale. Quest’istituto ha avuto minore attuazione a seguito dell’emergenza sanitaria, in quanto molte associazioni di volontariato hanno sospeso le loro attività e non le hanno riprese. Tuttavia la messa alla prova degli imputati minorenni continua a funzionare grazie all’impegno dell’USSM. Durante la pandemia molti progetti di messa alla prova hanno previsto l’inserimento nella menzionata iniziativa “Vicini nella rete, oltre l’isolamento”. Si segnala che nel distretto è operativo un progetto relativo alla mediazione penale, che viene inserita nei percorsi di messa alla prova e che viene utilizzata per favorire i percorsi socio-riabilitativi del minore e di rapida fuoriuscita dal circuito penale. Nel periodo di riferimento ai sensi dell’art. 28 D.P.R. 448/1988 sono stati sospesi n. 35 procedimenti penali in sede di udienza preliminare (n. 42 a.g. 2018-19; n. 39 a.g. 2017- 18), n. 8 in sede dibattimentale (n.1 a.g. 2018-19) e si è pervenuti alla dichiarazione di estinzione del reato per esito positivo della prova in complessivi 33 procedimenti, a fronte dei 27 dello scorso anno e n. 39 nell’a.g. 2017-18 .

Il Magistrato di Sorveglianza presso il Tribunale per i Minorenni, la cui competenza si estende ai giovani adulti fino al 25° anno di età che abbiano commesso il reato da minorenni, ha relazionato che nell’anno giudiziario 2019-20, esattamente nel periodo fra settembre e novembre 2019, vi sono stati interventi di manutenzione presso l’IPM di Potenza che hanno comportato il temporaneo allontanamento di gran parte dei giovani detenuti (cfr. par. 2.8). E’ subentrata poi l’emergenza COVID, che ha determinato la temporanea sospensione della concessione dei benefici che comportassero contatti 136 rischiosi con l’esterno. Sono state concesse misure alternative alla detenzione (n.1 affidamento in prova al Servizio sociale), sono state rigettate n.2 richieste di affidamento e n.1 è stata revocata. Sono stati emessi n. 12 provvedimenti di liberazione anticipata, di cui n. 9 di accoglimento. Vi è stata una rinuncia di un detenuto al beneficio della detenzione domiciliare. Sono stati concessi n. 20 permessi premio ed è stata rigettata una richiesta di permesso. Inoltre vi sono state autorizzazioni al lavoro all’esterno e alla frequenza scolastica. Numerose sono state le autorizzazioni all’ingresso in IPM per attività di supporto ai giovani detenuti. L’età media degli utenti si conferma sul valore di 18,6 anni, il che attesta una notevole presenza dei cd. ‘giovani adulti’. Il 40% degli ospiti è in espiazione di pena definitiva, il 35% è in misura di custodia cautelare, il 25% in regime misto. L’80% degli ospiti transitati nel locale IPM è di origine straniera. Quanto alla tipologia di reati commessi prevalgono i reati contro la persona e contro il patrimonio anche di notevole gravità, seguono i reati commessi in violazione del DPR. 309/1990.

In riferimento al personale amministrativo, la pianta organica prevede n. 14 unità (un direttore amministrativo F4 - posto vacante ; un direttore amministrativo F3 - posto vacante; due funzionari giudiziari; due cancellieri; due Assistenti Giudiziari, due Operatori Giudiziari; due autisti; un centralinista; un ausiliario). Attualmente vi sono due funzionari, anche se il funzionario civile, in assenza del cancelliere, svolge prevalentemente tali mansioni. Inoltre l’unico cancelliere, destinato al settore penale e responsabile del settore adozioni, beneficia periodicamente di permessi mensili ex lege 104/1992, di congedi straordinari ai sensi dell’art. 42 comma 5 del d.lgs. 26 marzo 2001 n.151, oltre che dei congedi parentali. Dello stesso regime beneficiano anche un operatore giudiziario, che a partire dal gennaio 2020sarà totalmente esentato dal servizio e uno degli autisti. L’altro autista è in regime di part- time , assicurando il servizio per tre giorni a settimana, e l’ausiliario è in applicazione al Tribunale di Lagonegro per tre giorni alla settimana.(cfr. capitolo 8) La pianta organica, qualora completamente coperta, potrebbe forse risultare appena sufficiente a fronteggiare le esigenze dell’ufficio, ma al momento, attesa la ormai risalente persistenza delle vacanze, nonché il consistente numero dei dipendenti che gode dei rilevanti benefici della legge n. 104/1992, il personale risulta in perenne affanno e insufficiente a far fronte al sempre crescente e più sofisticato carico di lavoro.

4.1.6 Tribunale e Ufficio di Sorveglianza di Potenza

Nessuna variazione si è determinata nell’organico del Tribunale e dell’ Ufficio di Sorveglianza nell’anno 2019-20, che hanno registrato il pieno organico dei giudici togati, salvo un periodo di congedo straordinario per malattia di uno dei due magistrati di sorveglianza nel primo semestre 2020.

137 Nell’anno 2019 si è provveduto al rinnovo e alla nomina degli esperti del Tribunale di Sorveglianza per il triennio 2020-2022. La Presidente, dr.ssa Paola Stella si è occupata personalmente dell’istruttoria preliminare alla nomina. Pur essendo possibile affidare agli esperti, in base alla circolare del C.S.M. n. p-98- 17535 del 25/07/98, lo studio e la relazione di singoli affari, nonché la redazione dei provvedimenti adottati dal collegio, nessuno di essi ha assunto la funzione di relatore di procedimenti ed estensore dei relativi provvedimenti. Si è, pertanto, cercato di valorizzare al massimo la specificità e la diversità delle competenze in camera di consiglio nella fase della discussione e nella formazione della decisione, consentendo a ciascun esperto di apportare in chiave critica il proprio contribuito sia per quel che concerne l’inquadramento personologico dei soggetti sottoposti al procedimento, sia per quel che concerne l’individuazione dei percorsi di recupero e di riabilitazione più idonei al condannato.

PIANTA ORGANICA NUMERICA Tribunale di Sorveglianza di POTENZA al 30.6.20120

Funzione Organico Vacanti Effettivi Uomini Donne Scopertura Scopertura Giuridica Effettiva

Presidente Tribunale 1 0 1 0 1 0% 0%

Esperto Sorveglianza 8 1 7 2 5 7% 12%

PIANTA ORGANICA NUMERICA Ufficio di Sorveglianza di POTENZA al 30.6.2020

Magistrato Sorveglianza 2 0 2 0 2 0% 0%

Rispetto allo scorso anno la scopertura complessiva del personale amministrativo è aumentata da -18,75% a -25% (cfr. capitolo 8). Nell’anno 2019 è stato per la prima volta redatto il Piano delle Performance con assegnazione al personale degli Obiettivi e valutazione finale del Dirigente dell’Ufficio. Gli obiettivi individuati dal Presidente del Tribunale sono stati quattro: 1) riorganizzazione archivio: piano di conservazione e piano di scarto; 2) realizzazione di un canale di informazione al cittadino più efficace ed efficiente sui servizi resi dall’Ufficio; 3) standardizzazione procedimento istruttoria delle istanze provenienti dalle Case Circondariali e dagli Uffici Esecuzione Penale Esterna; 4) linee guida operative per la evasione delle richieste di conversione pena pecuniaria. Gli obiettivi sono stati ampiamente raggiunti. Nessun reclamo è stato avanzato dal personale in merito alle valutazioni. Con decreto del 9/09/2019 è stato redatto dalla Presidente del Tribunale di Sorveglianza, in linea con la previsione del GDPR, un documento Privacy con contenuti – ricognitivi e programmatici – che riproducono sinteticamente, nei tratti essenziali, quelli del soppresso documento programmatico sulla sicurezza in materia di privacy, sicurezza informatica, integralità e disponibilità dei dati. Tale iniziativa si è rivelata necessaria sia in considerazione dell’attuale assetto organizzativo, sia per l’oggettiva

138 utilità di riproporre le regole che attengono a dette correlate materie, sia ancora per la circostanza che esigenze formali di aggiornamento periodico sono comunque tuttora previste con riguardo alla individuazione dell’ambito del trattamento consentito agli incaricati. Quanto all’organizzazione interna del Tribunale di Sorveglianza si segnala che in data 27.12.2019 è stata adottata una variazione tabellare inerente una diversa assegnazione degli affari tra i magistrati,ai sensi dell’art. 40 della circolare del C.S.M. sulle tabelle 2017-2019, con assegnazione alla dott.ssa Petrocelli degli affari di sua spettanza. Infatti la Presidente del Tribunale di Sorveglianza, alla data di immissione in possesso, aveva assegnato a sé stessa tali affari, onde consentire al magistrato subentrante di smaltire più agevolmente l’arretrato creatosi a seguito della prolungata scopertura del posto di magistrato, pari al 50% dell’organico, durata oltre un anno. La tabella organizzativa attualmente vigente prevede per gli affari del Tribunale di Sorveglianza l’assegnazione al Presidente: dei procedimenti di applicazione provvisoria delle misure alternative, trattati secondo la procedura semplificata di cui all’art. 678 co.1 ter c.p.p.; dei decreti di inammissibilità ex art.666 c.p.p.; dei procedimenti afferenti i liberi sospesi, le riabilitazioni, le opposizioni avverso le ordinanze emesse senza formalità dal Tribunale di Sorveglianza e dei gratuiti patrocini dei procedimenti di riferimento. Prevede, inoltre, l’assegnazione ai magistrati di sorveglianza dei procedimenti afferenti i detenuti delle case circondariali di Potenza, Melfi e Matera, dei reclami proposti avverso i provvedimenti emessi dall’altro magistrato e dal Presidente, delle declaratorie di estinzione pena. Per gli affari di spettanza dell’Ufficio di Sorveglianza la tabella prevede in capo al Presidente l’assegnazione delle istanze di esecuzione della pena presso il domicilio e di liberazione anticipata presentate dai condannati liberi sospesi e i pareri in relazione alle istanze di grazia. Ai due magistrati sono assegnati: la gestione delle tre case circondariali del distretto, l’esecuzione delle misure alternative, il ruolo di udienza afferente gli affari monocratici, l’esecuzione delle misure di sicurezza e i gratuiti patrocini dei procedimenti di riferimento. Nella trattazione dei procedimenti sia il Tribunale, sia l’Ufficio di Sorveglianza hanno sempre adottato criteri di priorità che privilegiano la condizione dei condannati detenuti in carcere, procedendo all’esame di istanze che, se accolte, possono portare alla scarcerazione del detenuto o consentire allo stesso di rientrare nei termini di legge per potere accedere ai benefici penitenziari. Per la preparazione e la determinazione del carico di udienza, il criterio cronologico viene conciliato con altri criteri fondati sullo spirito e la ratio dell’ordinamento penitenziario, quali la necessità di rispettare le priorità predeterminate dalle scadenze temporali normativamente previste (scadenza termini: artt. 51-ter, 47-ter co. 1 ter op), di provvedere in ordine a possibili immediate scarcerazioni (detenuti con fine pena prossimo), di assicurare la tutela del diritto alla salute (artt. 47-ter co 1 lett. c) o.p., 146-147 c.p.), del diritto a condizioni detentive non disumane e degradanti (art.35ter o.p.) e le esigenze di trattamento e rieducazione.

Il Tribunale di Sorveglianza di Potenza, in attuazione del “Protocollo d’intesa” stipulato con la Regione Basilicata in data 6/10/2017 per la promozione di misure di politica attiva nel mondo del lavoro, ha ospitato, nel periodo dal 2/05/2018 al 139 30/04/2019, 2 unità di tirocinanti nell’ambito di un Progetto formativo per lo svolgimento di attività di segreteria. I Progetti per entrambe le unità si sono svolti e conclusi con esito positivo. Allo stato, in aderenza al nuovo Protocollo stipulato con la Regione Basilicata, sottoscritto in data 26.11.19, si è in attesa di avviare altre 2 unità nel corso dell’anno 2020-21. Nel periodo in esame non sono stati svolti, per assenza di domande, tirocini formativi ai sensi dell’art. 73 d.l. n.69 del 2013. Non sono stati svolti progetti di formazione con scuole di formazione ed Università. Quanto all’ attività giurisdizionale il Tribunale di Sorveglianza nel periodo 01/07/2019-30/06/2020 ha definiton. 1402 procedimenti (n. 1511 a.g. 2018-19, n.1266 a.g. 2017-18) con esito prevalente di accoglimento (n. 627) rispetto al rigetto (n. 306). Il dato afferente ai procedimenti definiti evidenzia l’impegno profuso dal Tribunale di Sorveglianza, nonostante il disagio creatosi per la pandemia. Quanto alle misure alternative si rinvia a quanto esposto in precedenza (cfr. par.2.1) e al prospetto dei dati statistici (All. R) L’andamento dell’esecuzione delle misure alternative ha fatto registrare, nel periodo in esame, la revoca di n. 27 misure alternative(n. 26 a.g. 2018-19, n.19 a.g. 2017-18, n. 26 a.g. 2016-17).

L’Ufficio di Sorveglianza ha definito n. 3.907 procedimenti nel periodo 01/07/2019- 30/06/2020. Considerando il numero dei pendenti iniziali (n. 1046) e dei sopravvenuti (n. 4.039), la percentuale di definizione, sul carico di lavoro complessivo del periodo, è pari al 76,83 %, con indice di ricambio del 96,73 %. Rispetto al precedente anno giudiziario c’è stato un aumento delle pendenze finali, passate da n. 1.104 a n. 1.179 (+12,62%), una diminuzione dei procedimenti sopravvenuti da n. 4.671 a n. 4.039 (-13,51%) ed una diminuzione dei procedimenti definiti, passati da n. 4.480 a n. 3.905 (-12,85 %), di cui n. 2185 accolti e 574 rigettati. Il leggero aumento dei pendenti finali e la diminuzione dei procedimenti definiti sono correlati sia all’assenza per congedo straordinario di uno dei due magistrati di sorveglianza, dal 19 febbraio al 17 aprile 2020, sia al rallentamento dell’attività giudiziaria nel periodo marzo-giugno 2020, per la sospensione a causa dell’emergenza COVID-19 della concessione dei permessi, delle licenze ai semiliberi e delle autorizzazioni afferenti i soggetti sottoposti a misure alternative e a misure di sicurezza non detentive, il che ha inevitabilmente condizionato anche il movimento dei sopravvenuti. Nel dettaglio i provvedimenti più significativi del Magistrato di Sorveglianza fino al 30.6.2020 sono (All. R.1): - permesso premio e permesso di necessità – istanze accolte: n. 519 (n. 506 a.g.2018-19) - liberazione anticipata, ordinaria e speciale- istanze accolte: n. 1066 (n. 1401 a.g. 2018-19) - libertà controllata – esauriti : n.100 (n.85 a.g. 2018-19) - dichiarazione estinzione libertà controllata- accolti: n.111 (n. 128 a.g. 2018-19) - conversione pena pecuniaria- esauriti : n. 280 ( n.355 a.g. 2018-19)

In materia di provvedimenti risarcitori per sovraffollamento carcerario (art. 35- 140 ter o.p.): reclami n. 125: accolti n. 79, rigettati n. 18 (a.g. 2018-10 reclami n.128 di cui accolti n. 83, rigettati n. 7; a.g. 2017-18 n. 65 istanze di cui n. 46 accolte, n. 3 respinte ; a.g. 2016—17 n. 36 definiti, di cui accolti n. 6, rigettati n. 6).

Quanto alle misure di sicurezza si segnala l’aumento delle sopravvenienze di procedimenti di libertà vigilata n. 12 (n.7 a.g. 2018-19), una riduzione delle sopravvenienze di richieste di ricovero in casa di cura e custodia n. 2 (n.4 a.g. 2018-19) e parimenti dell’accertamento della pericolosità sociale n. 22 procedimenti (n.32 a.g. 2018-19).

4.1.7 Uffici di Prossimità e Uffici del Giudice di Pace

Gli UFFICI DI PROSSIMITÀ costituiscono un progetto complesso promosso dal Ministero della Giustizia, finalizzato a realizzare una rete diUffici più vicini al cittadino in grado di offrire servizi omogenei solo in materia di volontaria giurisdizione diretti soprattutto alle cd. “fasce deboli”, decongestionando l’accesso ai Tribunali, grazie alla collaborazione degli enti locali e al supporto dei sistemi informatici, anche attraverso l’utilizzo del PCT. Il progetto ha valenza territoriale nazionale. E’ articolato in una fase di sperimentazione per la definizione di modelli organizzativi, gestionali e tecnico-informatici, già conclusa nel 2019 in Liguria, Toscana e Piemonte, e una fase di attivazione avviata nel 2020 in Puglia, Abruzzo, Sardegna, , Emilia-Romagna, avente ad oggetto la replica dei modelli definiti e l’attivazione degli Uffici, coordinate e facilitate attraverso una apposita iniziativa di supporto strategico. A seguire le altre regioni, compresa la Basilicata, per cui vi è stata già una manifestazione d’interesse della Regione e di alcuni comuni. Si è tenuta il 9 gennaio 2019 la prima riunione propedeutica presso la Corte di Appello di Potenza con la partecipazione tra gli altri del responsabile del progetto ministeriale, dr. Francesco Cottone, e l’Assessore regionale alle attività produttive in cui, oltre la presentazione del progetto, si è affrontata la difficoltà operativa derivante dalla peculiarità del distretto che comprende anche territori della regione Campania in cui insistono comuni popolosi come Sapri e Sala Consilina. La durata prevista del progetto è fino al 2023 e le risorse assegnate suddivise tra le varie regioni ammontano complessivamente a 36.764.941,00 euro. I singoli progetti che hanno come destinatari Comuni, Uffici Giudiziari e cittadini di ciascuna regione realizzeranno le seguenti attività: - allestimento delle sedi degli Uffici di Prossimità mediante l’acquisizione beni mobili e strumentali e arredi forniti dagli enti locali interessati; - formazione del personale (e-learning e training on the job, in presenza e on- demand) - infrastrutturazione informatica per il corretto funzionamento dei software che verranno trasferiti a seguito della modellizzazione (Redattore atti e Punto di accesso) e help desk - comunicazione sul territorio regionale

141 - digitalizzazione dei procedimenti pendenti in materia di giurisdizione volontaria a livello regionale, necessaria per l’attivazione degli Uffici di Prossimità per cui è prevista una quota del finanziamento. La necessità di attendere l’avvio del progetto in Campania esternata da parte ministeriale e il sopraggiungere della pandemia hanno segnato un arresto temporaneo del progetto in Basilicata, che si spera possa riprendere nel 2021.

Il settore di maggiore crisi sotto il profilo dell’organizzazione (e della giurisdizione) anche quest’anno è quello degli Uffici dei Giudici di Pace. È carente il numero di giudici onorari, talchè i Presidenti dei Tribunali devono disporre continue applicazioni nelle sedi periferiche, e ancor più di personale amministrativo, locali e dotazioni informatiche. Crea instabilità e tensioni lasciare alle amministrazioni comunali la scelta dell’apertura e chiusura degli Uffici del Giudice di Pace, tanto più che molto spesso alla dichiarazione d’interesse ad un ufficio di prossimità per i propri cittadini non fa seguito la messa a disposizione di locali e personale di cancelleria per la concreta ed effettiva operatività. (cfr par. 1.7). La Presidenza della Corte, fin dal 2017 ha investito il CISIA di Napoli della specifica problematica e più in generale sulla necessità di collegamento di tutti gli Uffici del Giudice di Pace alla RUG e di implementazione di tutti i programmi informatici necessari per gli adempimenti di cancelleria e amministrativi ( SIGP- SICP- SIAMM-SIC). Come è noto, il decreto legislativo 13 luglio 2017 n. 116, contenente la riforma della magistratura onoraria e la modifica della competenza del Giudice di Pace, aveva previsto l’entrata in vigore per il 31 ottobre 2021 dell’ampliamento delle competenze, sia per valore che per materia, ad eccezione delle competenze in materia condominiale, la cui entrata in vigore era prevista per il 31 ottobre 2025. L’ art. 8 bis del decreto Milleproroghe (legge 28 febbraio 2020, n. 8 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 51 del 29 febbraio 2020) ha differito al 31 ottobre 2025 il termine dell’entrata in vigore dell’ampliamento delle competenze del giudice di pace che sarà competente per le cause di valore fino a “trentamila” euro (attualmente fino a euro “cinquemila”) e per il risarcimento dei danni prodotti dalla circolazione di veicoli e di natanti fino a “cinquantamila” euro, attualmente fino ad euro “ventimila”. Al Giudice di Pace, oltre alla competenza generale in materia condominiale, è stata riconosciuta la competenza per materia purchè il valore della controversia, da determinarsi a norma dell’articolo 15, non sia superiore a trentamila euro: 1) per le cause in materia di usucapione dei beni immobili e dei diritti reali immobiliari; 2) per le cause in materia di riordinamento della proprietà rurale di cui al libro terzo, titolo II, Capo II, sezione II del codice civile; 3) per le cause in materia di accessione; 4) per le cause in materia di superficie. E’ stata riconosciuta, altresì, al Giudice di Pace, la competenza in materia di esecuzione forzata relativamente alle espropriazioni forzate di mobili, che non siano però insieme con un immobile, ma con competenza anche per provvedere ex art. 513 , 518, 519, 520, 521 bis, 543 c.p.c. Sono escluse dalla competenza del Giudice di Pace le esecuzioni forzate degli obblighi di fare e di non fare, le esecuzioni dei crediti e le esecuzioni immobiliari, le 142 esecuzioni di consegna e rilascio, la cui competenza spetta al Tribunale. Il differimento dal 31 ottobre 2021 al 31 ottobre 2025 dell’entrata in vigore delle nuove competenze del Giudice di Pace si giustifica, anche per consentire l’estensione del processo civile telematico. Infatti, secondo quanto disposto dall’art. 32 quinto comma, del decreto legislativo n. 116/2017, contestualmente alla entrata in vigore delle nuove norme sulla competenza, nei processi davanti al giudice di pace troveranno applicazione le disposizioni sul processo telematico.

4.1.7.1. Uffici del Giudice di Pace- Circondario di Potenza

Nel circondario di Potenza sono stati chiusi gli Uffici del Giudice di Pace di Avigliano nell’aprile 2016 e di Marsico Nuovo nell’ottobre 2017, ma si potrebbero accorpare gli Uffici di Bella, Calvello e altre sedi minori con un minimo flusso di procedimenti civili e penali, magari mediante un consorzio tra comuni vicini. L’Ufficio del Giudice di Pace di Venosa ha un mandamento popoloso, ma il personale è insufficiente e non formato all’uso dei programmi informatici ministeriali in continuo aggiornamento. Nel circondario di Matera sono stati riaperti durante lo scorso anno giudiziario 2018- 19 gli Uffici del Giudice di Pace di Tricarico e Irsina, ma è stato nominato il giudice onorario soltanto nella prima sede, nella seconda si provvede con applicazione. Le sopravvenienze registrate sono state scarse. Ad oggi non ha avuto alcun seguito la proposta del Ministero della Giustizia di riordino delle piante organiche dei giudici onorari (GOP), che è stata inviata dal C.S.M. ai Consigli Giudiziari Autonomi per parere da redigere entro il 30.10.2018 e attiene alla figura del Giudice Onorario di Pace (GOP), che comprende in sé sia la categoria dei Giudici di Pace (GdP) sia quella dei Giudici Onorari Tribunale (GOT). L’accorpamento delle due figure di giudice onorario, ancora non unificate dal punto di vista ordinamentale, disciplinare ed economico, è fonte di ulteriori difficoltà e confusioni di ruoli e di funzioni. La proposta ministeriale distingue soltanto tra i GOP addetti alle funzioni giurisdizionali e i GOP destinati all’ Ufficio per il Processo ed è molto penalizzante per il distretto di Potenza, come già relazionato in occasione dell’Assemblea Generale tenutasi lo scorso anno in data 1.2.2020. Sono lacunosi i dati contenuti nella scheda tecnica del Ministero della Giustizia in merito ai criteri adottati, che sono appena accennati e non corredati da schede statistiche, rilevazioni numeriche e quant’altro utile per la comparazione, ivi comprese le quote di ripartizione dei posti di GOP nei vari distretti italiani. La proposta del Ministero di rideterminazione delle piante organiche del GOP è inaccettabile per quanto riguarda il distretto di Potenza, perché applica una riduzione superiore al 40% dell’attuale organico ed è penalizzante soprattutto per la contrazione del numero degli ex GOT in particolare nel Tribunale di Potenza. Pertanto il parere del Consiglio Giudiziario di Potenza è stato recisamente negativo e nello spirito costruttivo è stata formulata una proposta alternativa che prevede una riduzione più moderata. Tra tagli lineari di giudici onorari previsti dal Ministero e riduzione delle attività giurisdizionali delegabili ai GOP sicuramente la situazione di sofferenza della

143 giurisdizione c.d. minore diventerà ancor più critica. Non è stato favorito il rinnovo dei Giudici di Pace, che verranno confermati ancora per altri trienni, sebbene già insediati da oltre 10 anni e quindi in tendenza contraria rispetto alla disciplina dei giudici ordinari, che prevede il cambio di funzioni in caso di ultradecennalità, laddove l’ufficio non sia suddiviso in sezioni con competenze tabellari differenziate. Il C.S.M. si è di fatto adeguato alla proposta ministeriale di drastica riduzione dei giudici di pace senza ridurre il numero degli Uffici mantenuti sparsi sul territorio e ha richiesto con delibera in data 4/09/2018 la determinazione delle tabelle organizzative di tutti gli Uffici di Giudice di Pace per il periodo 2018-2020 con riferimento all’organico effettivamente in servizio, piuttosto che con riferimento alla pianta organica, come è sempre stato disposto per i Tribunali e le Corti di Appello, sebbene numerosi siano gli Uffici del Giudice di Pace mantenuti dai Comuni privi di giudice onorario titolare. Gli otto Uffici dei Giudici di Pace del Circondario di Potenza sono passati ai sensi della Legge 28 aprile 2016 n. 57 (Delega al Governo per la riforma organica della magistratura onoraria e altre disposizioni sui giudici di pace, entrata in vigore il 14 maggio 2016) sotto il coordinamento della Presidenza e sono rimasti con oneri a carico degli enti locali ai sensi dell’art. 3 D. lgs. 7.0.2012 n.156 a carico dei Comuni ( c.d. “mantenuti”). Tale vacanza di giudici onorari rispetto alle sedi rende indispensabile di volta in volta coprire con supplenze i posti vacanti e sopperire alle carenze degli Uffici del Giudice di pace del Circondario con personale amministrativo del Tribunale di Potenza.

Sede Ufficio Organico Effettivi

BELLA 2 0

CALVELLO 2 0

MELFI 4 2

PESCOPAGANO 2 0

POTENZA 14 4

VENOSA 2 1

VIETRI DI POTENZA 2 1

VIGGIANO 2 0

Nel periodo settembre-ottobre 2019 si è svolta una ispezione ministeriale ordinaria in tutti gli uffici del giudice di pace del circondario di Potenza e ha riguardato il periodo tra il 1.7.2014 e il 30.6.2019 da cui è emerso quanto già evidenziato nelle relazioni degli anni giudiziari precedenti ovvero la necessità di accorpare alcune sedi per l’esiguità dei flussi e le difficoltà delle amministrazioni comunali di garantire la gestione delle cancellerie e dei numerosi adempimenti che devono essere adottati, criticità che aumenteranno con l’ampliamento della competenza.

144 4.1.7.1.1 Giudice di Pace di Bella

All’esito della ispezione ministeriale ordinaria la sede dell’Ufficio sita al piano terreno è risultata idonea e adeguata per spazi e funzionalità, pur necessitando di messa in opera di nuova pavimentazione visibilmente danneggiata. Carente invece lo stato di informatizzazione, talchè l’Ufficio di Bella era sprovvisto nel settembre 2019 anche di un indirizzo istituzionale di posta elettronica ordinaria, essendo ancora in corso la posa in opera di un modem per i collegamenti telematici. Non è attivato il collegamento per la verifica degli articoli di credito e il collegamento al SIC, che sono basilari per garantire il funzionamento dell’ufficio, ma è abilitato SIGP. Tutti i registri sono cartacei, in contrasto con le direttive ministeriali che richiedono una implementazione del ricorso all’uso dello strumento informatico. Tanto meno vi sono documenti o atti relativi alla sicurezza (D.M. 24.5.2001 - Regole procedurali relative alla tenuta dei registri informatizzati dell’amministrazione della giustizia). In supplenza dal 2019 è destinata la dr.ssa Brunetti, giudice di pace presso l’Ufficio di Potenza. Dall’ 1.7.2019 è presente in distacco dalla Regione Basilicata un cancelliere per 1 giorno alla settimana per 24 ore mensili, esclusivamente per l’assistenza all’udienza e gli adempimenti conseguenti. L’assistente giudiziario a tempo pieno dal 1.10.2019 è collocato in pensione e in sua vece fino al 31.12.2019 è stato distaccato un dipendente comunale per 15ore settimanili nei giorni di mercoledì e giovedì. Sono evidenti, quindi, la rilevante criticità e l’oggettiva impossibilità a che l’Ufficio di Bella possa assicurare lo svolgimento dell’attività ordinaria, presentando notevoli inefficienze nella gestione che invece presuppone competenze specifiche, presenze continuative, profili professionali in grado di acquisire funzioni di direzione controllo anche al fine di poter formare personale presente. Vi sono difficoltà nella predisposizione di dati statistici e abbandono di alcuni servizi basilari come ad esempio il recupero crediti col patrocinio a spese dello Stato, sebbene il personale in servizio abbia comunque mostrato impegno nel corso dell’ispezione. I flussi nel quadriennio 2016-2019 sono stati modesti: settore civile sentenze depositate n. 324 media annua 64,8 decreti ingiuntivi n. 125 media annua 25,0 verbali conciliazione n. 3 media annua 0,6 giornate di udienza n. 110 media annua 22,0 settore penale sentenze depositate n. 38 media annua 7,6 giornate di udienza n. 58 media annua 11,6

La durata dei processi civili ordinari non ha subìto ritardi rispetto al corrispondente periodo precedente, con tempi di chiusura mediatamente contenuti. L’effetto COVID-19 ha portato, tra l’altro, al contenimento delle cause da trattare in udienza (massimo 24), giungendo, salvi pochi casi (per cause cartolari senza istruttoria), a tempi di definizione oltre l’anno, che precedentemente si riusciva a non raggiungere. 145 Il processo telematico non è presente nell’ufficio mandamentale non solo per motivi tecnici, sebbene sia faticosamente in itinere. Va segnalato, infine, che il contenimento dell’udienza con il numero massimo delle cause da trattare e l’indicazione delle fasce orarie ha comportato, e comporta, un lavoro straordinario (continui rinvii, aggiustamenti, notifiche, ecc.,) da parte della cancelleria e del giudice, per un ufficio dotato di un solo cancelliere e due ausiliari provenienti dall’area comunale, non provvisto di area telematica con una sola linea attivata dal Comune (che mantiene l’ufficio). Ciò nonostante, l’organizzazione e pianificazione del lavoro, le scelte di tempo e calenderizzazione delle date di udienze ed attività processuali, coniugati con le risorse umane e strumentali in campo, hanno permesso la definizione dei giudizi, rispettando, sempre e ampiamente, i tempi legali di deposito delle decisioni (ordinanze, decreti, sentenze). Medesimo discorso vale per le cause di opposizione a sanzioni amministrative, con l’unica differenza che, nei limitati casi di istruttoria, i tempi di rinvio sono stati sempre abbastanza contenuti in ossequio al dettame (snello e veloce) di cui al d.lgs 150- 2011, anche in presenza di controvertibilità delle questioni (che, nello specifico, hanno interessato diversi giudizi). Per quanto attiene ai giudizi penali i tempi di definizione si sono allungati, non solo per l’effetto Covid-19. I tempi fisiologici dell’Ufficio (in media e senza intoppi procedurali) sono andati oltre i tre anni. L’intervento legislativo delle depenalizzazioni (decreti legislativi nn. 7-8/2016) ha prodotto una diminuzione delle iscrizioni penali e, nel contempo, non si registrano, allo stato, cause civili di danni derivanti da illeciti depenalizzati (ingiuria, ecc.). In generale, l’attuale competenza per valore è ancora decisamente bassa in relazione agli affari civili che il giudice di pace potrebbe trattare e non corrisponde a quei criteri sociali avvertiti dalla popolazione, finendo per sminuire il ruolo stesso del giudice territoriale. Nell’attesa delle nuove competenze civili, stante la legge delega nel settore, nel penale occorrerebbero nuove competenze al fine di dare un significato alla presenza del GdP in tale materia, impegnato – al di fuori di alcuni ipotesi – in reati di scarsissima frequenza sociale. Le spese e la strumentazione per l’ufficio sono insufficienti. Relativamente al periodo 1 luglio 2019-30 giugno 2020 risultano registrati da DG- Stat (all. O-P-P1-P2) i seguenti dati: procedimenti penali: sopravvenuti n.8- esauriti n. 19 - pendenti finali n.34 (a.g. 2018-19 sopravvenuti n. 12, esauriti n. 9, pendenti finali n. 45) procedimenti civili : sopravvenuti n.33 - esauriti n. 35 - pendenti finali n.38 di cui: cognizione ordinaria: sopravvenuti n.18 - esauriti n.25 – pendenti n. 25 opposizioni sanzioni amministrative: sopravv. n.7- esauriti n.2 – pendenti n.13 procedimenti civili speciali: sopravvenuti n. 8 -esauriti n. 8 – pendenti n.0

L’Ufficio del Giudice di Pace di Bella ha riferito quanto alle definizioni nell’anno giudiziario 2019/2020 : 146 sentenze civili emesse n. 49 (n.38 a.g.2018-19; n.44 a.g. 2017- 18; n.79 a.g.2016-17; n.241 a.g.2015-16) sentenze penali emesse n. 21 - impugnate n. 1 (n.10 emesse a.g. 2018-19; n. 8 a.g. 2017- 18; n. 10 a.g. 2016-17;n.8 a.g. 2015-16) • Ordinanze: a) cancellazione n. 8 b) incompetenza territoriale n. 1 c) incompetenza valore n. 0

4.1.7.1.2 Giudice di Pace di Calvello

L’Ufficio del Giudice di Pace di Calvello, territorialmente competente su Abriola e Calvello, esteso complessivamente 201,67 km², è retto dal 24.10.2014 dal giudice di pace di Potenza, dr. Consiglia Potenza. La sede é sita al secondo piano di un edificio di proprietà del Comune in piazza Falcone, con spazi interni adeguati a garantire la corretta fruizione da parte del personale dell’utenza e con relativa attestazione redatta dal responsabile tecnico del settore patrimonio del Comune circa la conformità alle norme vigenti in materia di igiene e sanità, al fine del rilascio del certificato di agibilità. I registri sono cartacei, sebbene in vigenza del D.M. 24 maggio 2001 debbano essere adottate le misure di sicurezza obbligatorie, conseguenti anche a provvedimenti adottati in materia dal Garante della Privacy, anche se la protezione dei dati personali giudiziarie sensibili è garantita dal presidio continuo del personale di cancelleria e dalla chiusura a chiave di armadi e stanze. Non risultava ancora adottato il sistema informatizzato SIGP e per quanto attiene il settore spese di giustizia sono ancora cartacei i registri mod. 4 e FUG, parimenti dicasi per il recupero spese con il modello 3ASG. Il personale amministrativo è costituito da tre unità: un cancelliere e un assistente in distacco dalla regione tutti i giorni della settimana fin dal 17/12/2014 e un operatore in distacco dal Comune per un solo giorno di settimana. L’ufficio è dotato di strumenti informatici: n. 2 computer, n.1 stampante, n.1 fax. L’attività giudiziaria svolta nel periodo di 6 anni dal 2014-2019 è modestissima: settore civile sentenze depositate: n. 20 media annua 4,0 decreti ingiuntivi: n. 7 media annua 1,5 giornate di udienza: n. 108 media annua 21,6 settore penale sentenze depositate n. 24 media annua 4,8 giornate di udienza n. 65 media annua 13,0

L’Ufficio di Calvello ha avuto un bilancio positivo aumentando la definizione di processi civili, ma non si è riusciti ad evitare il formarsi delle eccedenze di pendenze civili che sono quadruple rispetto alle sopravvenienze.

147 Si riportano i dati statistici comunicati da Dg-Stat : Procedimenti penali: sopravvenuti n. 8 (n.9 a.g.2018-19; n. 5 a.g. 2017-18; n.4 a.g. 2016-17) esauriti n. 19 (n.6 a.g.2018-19; n, 4 a.g.2017-18; n. 2 a.g. 2016-17;n.4 a.g. 2015-16) pendenti n. 34 (n.18 a.g.2018-19; n.6 a.g.2017-18; (n.14 a.g. 2016-17) (Allegato O. Giudice di Pace- Procedimenti penali iscritti, definiti e pendenti a fine periodo nell’ A.G.. 2019/20). Procedimenti Civili Sopravvenuti n. 5 di cui n.1 cognizione ordinaria ( n.4 a.g.2018-19; n,5 a.g. 2017-18) Definiti n. 4 ( n.7 a.g.2018-19; n, 4 a.g. 2017-18) Pendenti finali n. 4 di cui 1 cognizione ordinaria (n.3 a.g.2018-19; n. 6 a.g. 2017-18) In dettaglio per le varie tipologie di cause civili si rinvia agli allegati P- P1- P2- P3- P4

4.1.7.1.3 Giudice di Pace di Melfi

L’Ufficio del Giudice di Pace di Melfi, la cui giurisdizione perviene dagli accorpamenti ex D.Lgs 7.9.2012 n.156 con successive modifiche e integrazioni, è alle dirette dipendenze del Ministero della Giustizia, è territorialmente competente su 9 comuni (Atella, Barile, Ginestra, Melfi ,Montemilone, Palazzo San Gervasio, Rionero in Vulture, Ripacandida). In passato era aggregato al circondario del Tribunale di Melfi soppresso il 14/9/2013. La sede è sita in un palazzo storico, risalente al 16º secolo, privo di ascensore e di misure idonee a superare le barriere architettoniche, che necessita di ristrutturazione. è sito in piazza Umberto ed è di proprietà dell’amministrazione comunale. Gli atti giudiziari anteriori al 2013 sono archiviati all’esterno presso la sede dell’ex tribunale in piazza Federico II. L’Ufficio è dotato di indirizzi di posta elettronica ([email protected]; gdp.melfi@ giustiziacert.it). Gli strumenti informatici sono sufficienti ( n. 6 p.c. tavolo, 4 stampanti multifunzione), tenuto conto che il personale si è ridotto. E’ segnalata la carenza del materiale di cancelleria e dei toner necessari per il corretto funzionamento di fotocopiatori e stampanti che devono essere approvvigionati e forniti dal Tribunale di Potenza. I servizi di medico competente ed RSPP sono assicurati da professionisti mediante convenzione CONSIP attivata dalla Corte di Appello per tutti gli uffici giudiziari – giudicanti e requirenti – del distretto a decorrere dall’ 1.8.2020. La pianta organica dei giudici onorari si compone secondo la tabella A, allegata al DPR 24.8.2001, di n. 4 giudici di pace. Ad oggi sono in servizio n. 2 g.o.p.: la dr. Annalisa Moschettieri, che è stata la coordinatrice, e la dr.ssa Antonietta Tardugno, dal 19.8.2018 trasferitasi dall’Ufficio del Giudice di Pace di Ivrea. Sono stati applicati anche i giudici di pace dr. Quarto solo per udienze inerenti il settore immigrazione, per breve periodo in supplenza dr.sse Bonifacio e Bonelli, in servizio presso gli Uffici di Venosa, il primo, e di Potenza, le seconde. Le tabelle organizzative per il triennio 2018/2020 sono state proposte con decreto n. 91 in data 26 settembre 2018 del Presidente del Tribunale di Potenza e approvate dal

148 CSM con delibera 10 luglio 2019, con riduzione delle udienze ordinarie civili e penali.

Come già esposto (cfr. 4.1.7.1) il Consiglio Giudiziario in sede di parere richiesto dal C.S.M. nel 2018 ha evidenziato la necessità di n. 6 giudici onorari presso l’Ufficio del Giudice di Pace di Melfi - di cui 4 per l’esercizio delle funzioni giurisdizionali e 2 per l’Ufficio per il Processo - con un aumento della pianta organica attuale di 2 unità. L’attività giudiziaria svolta nel periodo di 6 anni dal 2014-2019 è la seguente: settore civile sentenze depositate n . 777 media annua 155,4 (sent. oltre 3 anni n.59 pari al 7,6%) decreti ingiuntivi n. 876 media annua 175,2 verbali conciliazione n. 7 media annua 0,6 giornate di udienza n. 291 media annua 58,2 settore immigrazione provvedimenti 2018-19 n. 2058 media annua 411,6 udienze n. 199 media annua 39,8 settore penale sentenze depositate n. 342 media annua 68,4 giornate di udienza n. 156 media annua 31,2

L’osservazione dei flussi evidenzia una sufficiente stabilità tra sopravvenienze e definizioni con un sufficiente indice di smaltimento, come attestato nella relazione sull’ ispezione ministeriale eseguita dal 17.9.2019 al 12.10.2019. Quanto ai ritardi nella definizione dei procedimenti al 30.6.2019 risultavano n. 88 procedimenti civili pendenti oltre i 3 anni pari al 14,7% del totale, mentre la carenza di personale determina ritardi nella fase di esecuzione dei provvedimenti (ad es., tra l’altro, la trasmissione all’ufficio recupero crediti delle sentenze di condanna alla pena pecuniaria e alla spese di giustizia). Nel settore penale non si è registrata alcuna impugnazione da parte del P.M. avverso sentenze di proscioglimento, alla luce della sentenza Corte Cost. 26/2007. Al giugno 2020 non si è ancora fatto ricorso all’applicazione della sospensione del procedimento con messa alla prova dell’imputato, non è stata emessa alcuna sentenza di n.d.p. per particolare tenuità del fatto, così come non è stata emessa nel periodo alcuna sentenza di n.d.p. per prescrizione. Come già fatto rilevare nelle precedenti relazioni (2018 e 2019), l’apertura a Palazzo San Gervasio del C.P.R. ha comportato dall’inizio un flusso straordinario di procedimenti ex D. Lgs. 286/1998 (art. 13 co. 5 bis e 8, art.14 co.4 D. Lgs. 25-7-1998 n.286) di convalida dei decreti di trattenimento emessi dal Questore, convalida di richieste di proroga e provvedimenti su richieste di riesame. Nel periodo oggetto della relazione (01/07/2019 - 30/06/2020) sono stati iscritti in questa materia circa 1300 procedimenti ed emessi altrettanti provvedimenti. Il fatto che statisticamente non risultino pendenti in quanto, per la loro natura, si definiscono in un’unica udienza, non toglie che il flusso di detti procedimenti è stato pressoché quotidiano. È il caso di precisare che per ogni richiesta di convalida occorre porre in essere con tempestività e priorità su ogni altra funzione giurisdizionale tutta una serie di attività necessarie e connesse alle udienze (da tenersi entro le 48 ore 149 successive alla richiesta di convalida per cui spesso si protraggono anche oltre l’orario ordinario di servizio del personale). La temporanea chiusura del C.P.R. di Palazzo San Gervasio nel primo semestre del 2020, a tutt’oggi perdurante, ha sospeso le gravose attività di Giudici di Pace di Melfi, ma non le liquidazioni per patrocinio a spese dello Stato, per vero concentrate in un numero limitato di beneficiari, con conseguente emissione di fatture, lavorazione sul sistema SICOGE trasmissione al funzionario delegato, ecc. Subito dopo il 9.3.2020 è stato siglato un protocollo tra il Tribunale di Potenza e i COA per la trattazione da remoto delle udienze di convalida del trattenimento di immigrati irregolari, ma non ancora un protocollo per la liquidazione dei compensi per il patrocinio a spese dello Stato, già stipulato in altre sedi come ad esempio Bari. La liquidazione a Melfi avviene in base ai parametri della volontaria giurisdizione, senza alcuna decurtazione per le istanze di riesame e di proroga reiterate senza alcuna nuova prospettazione in punto di fatto e di diritto. Come è noto vi è l’ammissione ex lege al patrocinio per i cittadini extracomunitari rientranti nelle previsioni del d. Lgs. 286/1998. Questo anno di chiusura del CPR di Palazzo San Gervasio è senz’altro utile al personale in servizio per recuperare le attività amministrative-contabili correlate ai procedimenti di convalida, proroga e riesame del trattenimento, posto che al 30.6.2019 risultavano al registro cartaceo mod. 27 soltanto n. 30 iscrizioni nel 2018 e n. 20 nel 2019, né sono emersi ritardi nelle annotazioni e nella rassegna annuale delle istanze pendenti Questi i dati statistici rilevati dal Dg-Stat, comprensivi dei procedimenti pendenti degli uffici accorpati di Palazzo San Gervasio e Rionero in Vulture (Allegati 0- P- P1- P2-P3-P4): Procedimenti Penali sopravvenuti n.59 (n.114 a.g.2018-19;n.72 a.g.2017-18; n.48 a.g.2017-16;n.73 a.g.2015-16) esauriti n.24 (n.48 a.g.2018-19;n.65 a.g. 2017-18; n.63 a.g.2017-16; n.61 a.g. 2015-16) pendenti finali n.290 (n.255 a.g.2018-19, n.189 a.g. 2017-18; n.149 a.g.2017-16) Procedimenti Civili sopravvenuti n.331 (n.473 a.g.2018-19; n.488 a.g. 2017-18;n. 492 a.g. 2016-17) definiti n.277 (n.459 a.g.2018-19;n.435 a.g.2017-18;n.406 a.g. 2016-17) pendenti finali n.653 (n.599 a.g.2018-19;n.585 a.g. 2017-18;n. 528 a.g. 2016-17) di cui: -cognizione ordinaria: 144 sopravvenuti – n.125 esauriti – n. 451 pendenti finali al 30.6.2020 (n.183 sopravvenuti, n. 175 definiti, n. 434 pendenti finali al 30.6.2019) (n.224 sopravvenuti, n.175 definiti, n. 424 pendenti finali al 30.6.2018) -opposizioni sanzioni amministrative: n.66 sopravvenuti- n.44 esauriti – n.186 pendenti al 30 - 06 - 2020 (n.101 sopravvenuti, n.90 definiti n. 164 pendenti finali al 30.6.2019) (n. 80 sopravvenuti, n.66 definiti n. 153 pendenti finali al 30.6.2018) -procedimenti speciali: n.121 sopravvenuti – n.108 definiti – n.16 pendenti finali al 30.6.2020 (n.189 iscritti, n.194 definiti, n.3 pendenti finali al 30.6.2019) 150 (n.184 iscritti, n.190 definiti, n.8 pendenti finali al 30.6.2018)

Quanto ai procedimenti ex art. 14 D.Lgs 25.7.1998 n.286 dal modello statistico di rilevazione del movimento dei procedimenti civili risultano: a.g. 2019-20 iscritti n. 1304 – definiti 1327 - pendenti finali n.1 (a.g. 2018-19 iscritti 1735 – definiti n. 1758 - pendenti finali n.24) .

4.1.7.1.4 Giudice di Pace di Pescopagano

L’Ufficio del Giudice di Pace di Pescopagano, aggregato al circondario del soppresso Tribunale di Melfi fino al 14.9.2013, è competente territorialmente sui comuni di Pescopagano, Rapone, Ruvo del Monte, estesi complessivamente 130,63 kmq. in un contesto geografico montuoso e un bacino di utenza di 3798 abitanti (Istat al 1.1.2019). Rientra negli uffici indicati nell’allegato 1 DM 7.3.2014 mantenuti con oneri a carico degli enti locali richiedenti ai sensi dell’art.3 D.Lgs 7.9.2012 n.156. Pescopagano dista km 65 da Potenza, l’abitato venne totalmente distrutto dal terremoto del novembre 1980. Da settembre 2019 la sede è sita in Piazza della Vittoria n.1, composta da 2 vani e 1 aula di udienza con uscite di emergenza e con arredi relativamente recenti, mentre in Via G. Orlando n. 1 è rimasto l’archivio degli atti fino al 2013. L’Ufficio dal 2019 utilizza il dominio reso disponibile dall’amministrazione comunale come pec ([email protected]). Carente l’informatizzazione dell’ufficio. Ad ottobre 2019 nessuno dei settori risulta avere ancora adottato i sistemi informativi istituzionali (SIAMM,SIGP,SICP). L’utenza è davvero esigua e sono adottate le cautele per la privacy con chiusura degli armadi e presidio della cancelleria. Il personale amministrativo è composto da un cancelliere a tempo determinato dal 12.9.20109 fino al 31.12.2019, proveniente dai ruoli della polizia municipale, in sostituzione del cancelliere collocato in pensione l’1.9.2019, e un ausiliario a tempo indeterminato. Pertanto permangono le disfunzioni organizzative e le carenze nella conduzione dei servizi, acuite dalla insufficiente formazione del personale preposto in comando dall’ente locale. Sono assicurati gli adempimenti connessi all’esercizio della giurisdizione che hanno consentito lo svolgimento di tutte le udienze in calendario, l’emissione di provvedimenti civili e penali nonché la regolare corresponsione degli emolumenti del giudice di pace. Non è adeguato l’espletamento dei servizi di supporto amministrativo, in particolare quelli successivi al deposito dei provvedimenti giurisdizionali, per i quali sono stati rilevati ritardi e omissioni ed irregolarità in sede di ispezione ministeriale ordinaria relativamente al periodo 1 luglio 2014-30 giugno 2019. Di particolare rilevanza la mancanza di controllo sulla gestione degli affari civili e penali pendenti, emerso dai significativi discostamenti rilevati tra i dati statistici trasmessi a DGSTAT, adempimento non sempre effettuato, e quelli estratti dei registri generali cartacei Dal 2.10.2015 è in reggenza, senza soluzione di continuità, presso l’ufficio del giudice di pace di Pescopagano soltanto il dr. Calabrese Claudio.

151 L’attività giudiziaria svolta nel periodo di 6 anni dal 2014-2019 è meno modesta rispetto ad altre sedi minori (es. Calvello, Bella) per quanto attiene il settore civile: settore civile sentenze depositate n . 104 media annua 20,8 decreti ingiuntivi n. 467 media annua 93,4 giornate di udienza n. 102 media annua 20,4 settore penale sentenze depositate n. 28 media annua 5,6 giornate di udienza n. 47 media annua 9,4

DG-STAT ha riportato i seguenti flussi in ambito penale e civile: Procedimenti Penali (All.O) sopravvenuti n. 4 (n. 6 a.g. 2018-19; n.8 a.g.2017-18; n.1 a.g. 2017-16) esauriti n. 4 (n.7 a.g.2018-19; n.4 a.g.2017-18;n.2 a.g. 2017-16) pendenti finali n. 7 (n.6 a.g.2017-18; 6 a.g.2017-18;n.1 a.g. 2017-16)

I dati relativi ai procedimenti civili sono all’evidenza incongruenti sia rispetto all’anno precedente, sia al loro interno per come riportati nelle schede DG-STAT: Procedimenti Civili sopravvenuti n. 501 (n. 39 a.g.2018-19; n.33 a.g.2017-18 ;n.22 a.g. 2017-16) definiti n. 403 (n. 34 a.g.2018-19, n. 24 a.g.2017-18 ;n.12 a.g. 2017-16) pendenti finali: n. 441 (n.13 a.g. 2018-10, a.g.2017-18; n. 23 a.g. 2017-16) di cui (All. P1-P2): -cognizione ordinaria: n. 528 sopravvenuti -n. 8 esauriti – n. 530 pendenti finali (a.g. 2018-10 n. 18 sopravvenuti, n.23 definiti, n.6 pendenti finali) -opposizioni a sanzioni amministrative: n.4 sopravvenuti – n. 7 esauriti – 1 pendente finale (a.g. 2018-19 n.12 sopravvenuti, n.14 definiti, n. 5 pendenti)

La durata media dei processi civili ordinari non ha subito ritardi, non risultando attestate dalla cancelleria cause ultratriennali. Le udienze civili si tengono in 2 mercoledì al mese. Secondo le attestazioni di cancelleria sono stati rispettati i tempi ex lege di deposito dei provvedimenti (ordinanze, decreti, sentenze), pur nello sforzo dovuto alla reggenza dell’ufficio da parte del giudice di pace impegnato anche in altra sede. Analogo discorso per le cause di opposizione a sanzioni amministrative. Nei limitati casi di istruttoria i tempi di rinvio sono stati sempre abbastanza contenuti, in ossequio alla normativa del D.Lgs.vo 150/2001, anche in presenza di controvertibilità delle questioni che, nello specifico, hanno interessato diversi giudizi. Attualmente siamo in presenza di diverse iscrizioni per decreto ingiuntivo e opposizioni alle stesse, con esiguo numero di opposizioni a sanzioni amministrative, cui segue la relativa istruttoria, sempre rispettando i tempi ex lege. La situazione sia precedente, sia attuale registra pochissime iscrizioni di processi penali. Si riscontrano pochi procedimenti già incardinati che, tenuto conto anche della sopravvenuta sentenza delle SS.UU. “Bajrami” n. 41736/19 sulla immutabilità del giudice, consentiranno, comunque, la definizione in tempi abbastanza rapidi. 152 Certamente, con l’intervento legislativo sulla depenalizzazione, si è avuta una diminuzione di iscrizioni penali, proprio con riguardo ai reati di competenza del GDP; né risultano registrate cause civili di danni derivanti da illeciti depenalizzati.

4.1.7.1.5 Giudice di Pace di Potenza

L’Ufficio del Giudice di Pace di Potenza rinviene la sua attuale competenza territoriale anche dall’accorpamento a seguito di soppressione degli Uffici di Genzano di Lucania e Laurenzana dal 28/4/2014, Acerenza dal 15/12/2014, Avigliano dal 5/2/2017 e Marsico Nuovo dal 21/11/2017. A seguito dell’accorpamento l’Ufficio del Giudice di Pace di Potenza non ha provveduto alla migrazione dei dati relativi agli uffici accorpati e prosegue l’aggiornamento dei provvedimenti definitori delle controversie già iscritte su ciascun esemplare cartaceo, tranne che per il registro di repertorio, dato che è in uso soltanto quello dell’ufficio accorpante di Potenza. I procedimenti pendenti presso l’ufficio di Acerenza sono stati definiti al 100%, mentre residuano pendenti alla data del 1 luglio 2017 n. 2 procedimenti civili e n.1 penale iscritti ad Avigliano, n.6 civili e n. 3 penali iscritti a Marsico Nuovo. L’Ufficio di Potenza è dotato di indirizzo istituzionale di posta elettronica (gdp. [email protected] , [email protected]). Non tutti i registri sono informatici. Continuano ad essere cartacei: registro infortuni sul lavoro, mod. 27 patrocinio a spese dello Stato, mod. 28 comunicazioni anche al pm, mod. 29 registro notifiche, mod. 32 registro giudice dell’esecuzione, mod. 33 registro dell’udienza in camera di consiglio, mod. 24 registro delle penali fuorisede, mod. 42 registro dei beni in sequestro affidato in custodia a terzi, registro repertorio per annotazione delle sentenze penali con condanna risarcimento del danno. Essi dovranno essere dismessi e a tal fine il personale amministrativo dovrebbe acquisire una maggiore conoscenza e padronanza del SICP. Particolare attenzione merita l’organizzazione del servizio recupero crediti, gestita separatamente per il settore penale e quello civile, che dovrà essere rivista in chiave unitaria per una migliore efficienza delle attività correlate, come suggerito nella relazione ispettiva a seguito di accesso in loco dal 17 settembre 2019 al 12 ottobre 2019. Nell’Ufficio vi sono n. 11 computer, n. 5 multifunzione (stampante e scanner), n. 5 scanner, n. 10 stampanti, di cui 2 collegate in rete. A causa dell’emergenza epidemiologica in corso, non è utilizzabile l’aula penale sita al piano terra perché priva di finestre e le udienze penali vengono celebrate nelle aule penali messe a disposizione dal Tribunale. Con delibera 24 luglio 2019 sono state approvate dal CSM le tabelle organizzative per il triennio 2018/2020. La pianta organica dell’Ufficio del Giudice di Pace di Potenza prevede n. 14 giudici di pace, ma sono solo n. 4 effettivi (dr.sse Bonifacio, Brunetti, Potenza, Rossi). La dr.ssa Lauletta è deceduta nel 2020, dopo un periodo di sospensione dal servizio per sei mesi a decorrere dal 4 marzo 2019. Le funzioni di G.I.P. circondariali sono svolte dai giudici Bonifacio Maria Rosaria, Brunetti Antonia Maria, Potenza Consiglia, Rossi Gaetana Gerarda alle quali vengono assegnati, con turnazione trimestrale, come da tabella vigente, i fascicoli (noti e ignoti)

153 trasmessi dal P.M. per il relativo provvedimento da adottare. L’attività giudiziaria svolta nel periodo di 6 anni dal 2014-2019 è la seguente: settore civile sentenze depositate n. 3680 media annua 736,0 decreti ingiuntivi n. 3372 media annua 674,4 verbali conciliazione n. 34 media annua 6,8 giornate di udienza n. 2132 media annua 426,4 settore immigrazione provvedimenti 2015-19 n. 43 media annua 8,6 udienze n. 39 media annua 7,8 settore penale sentenze depositate n. 681 media annua 136,2 decreti archiviazione n.4536 media annua 907,2 giornate di udienza n. 584 media annua 116,8

Dalle rilevazioni DG-STAT risultano quali principali flussi di procedimenti nell’anno 2019-20 (Allegati O- P- P1-P2-P3 – fonte cubi olap al 19.10.2019): Procedimenti penali dibattimento sopravvenuti n. 127 (n.199 a.g.2019-20; n.187 a.g. 2018-19; n. 47 a.g. 2017-16) definiti n. 114 (n.137 a.g.2019-20; n.100 a.g. 2018-19; n.125 a.g. 2017-16) pendenti finali n. 315 (n.303 a.g.2019-20; n.245 a.g. 2018-19; n.158 a.g. 2017-16) Gip noti sopravvenuti n.527 (n. 725 a.g.2019-20; n.533 a.g. 2018-19; n.716 a.g. 2017-16) definiti n.494 (n.727 a.g.2019-20; n.516 a.g. 2018-19; n.745 a.g. 2017-16) pendenti finali n. 50 (n. 24 a.g.2019-20; n. 26 a.g. 2018-19; n. 8 a.g.2017-16) Sono stati n. 131 i decreti di archiviazione. Le iscrizioni di affari penali (dibattimento) hanno avuto un leggero decremento; si è avuto, anche, un decremento delle richieste di archiviazioni, da imputarsi all’emergenza epidemiologica in corso. Sostanzialmente il lavoro svolto è rimasto quantitativamente equivalente allo scorso anno, tenuto conto del periodo di totale sospensione dal 9 marzo all’11 maggio dell’attività giudiziaria e delle limitazioni imposte con le linee guida ex art. 83 co. 7 D.L. cit. che hanno inciso particolarmente sull’Ufficio del Giudice di Pace vuoi per la mancanza di procedimenti con imputati sottoposti a misure limitative della libertà personale, vuoi per la difficoltà di gestire i processi da remoto per mancanza di dotazioni informatiche hard e sofware. Invero, il carico del lavoro del GIP presso l’Ufficio del Giudice di Pace è ben superiore rispetto a quello sopra indicato, in quanto non comprende la massa dei provvedimenti relativi ad imputati ignoti Le udienze penali sono state n. 99 . Si ribadisce la necessità e urgenza, già segnalate negli scorsi anni, di dotare l’Ufficio del Giudice di Pace di Potenza del servizio di stenotipia e/o di registrazione delle verbalizzazioni delle escussioni dei testi e altre prove orali, le quali vengono redatte ancora manualmente con conseguente allungamento della trattazione delle udienze penali dibattimentali. 154 Procedimenti Civili sopravvenuti n. 1719 (n.2030 a.g.2019-20; n. 1702 a.g. 2018-19 ; n. 1533 a.g. 2017-16) definiti n. 1652 (n.1868 a.g.2019-20; n. 1600 a.g. 2018-19; n. 1451 a.g. 2017-16) pendenti finali n. 1065 (n.1065 a.g.2019-20; n. 836 a.g. 2018-19; n. 2725 a.g. 2017-16) di cui -cognizione ordinaria: n. 606 sopravvenuti, n.548 definiti, n. 766 pendenti finali (a.g. 2018-19 n.702 sopravvenuti, n.649 definiti, n. 708 pendenti finali) (a.g. 2017-18 n.751 sopravvenuti, n.704 definiti, n.653 pendenti finali) -opposizioni sanzioni amministrative: n. 427 sopravvenuti, n. 411 definiti, n. 277 pendenti finali (a.g.2018-19 n. 588 sopravvenuti, n.444 definiti, n.261 pendenti finali) (a.g. 2017-18 n. 241 sopravvenuti., n. 222 definiti, n.118 pendenti finali) (a.g. 2017-16 n.208 sopravvenuti, n.211 definiti, n.194 pendenti finali)

- procedimenti speciali: n. 677 sopravvenuti, n. 684 definiti, n. 21 pendenti finali (a.g. 2018-19 n. 729 sopravvenuti, n. 765 definiti, n. 28 pendenti finali) (a.g. 2017-18 n. 964 sopravvenuti, n. 657 definiti, n. 65 pendenti finali) (a.g. 2017-16 n. 592 sopravvenuti, n. 584 definiti , n.75 pendenti finali)

Le iscrizioni degli affari civili nel periodo 2019/2020 sono leggermente diminuite rispetto all’anno giudiziario precedente, da imputarsi al periodo di sospensione per l’emergenza epidemiologica da Covid 19. Non vi sono stati casi di iscrizione al ruolo generale di procedimenti c.d. seriali. Si è avuta una diminuzione di iscrizioni al Ruolo Generale anche di ricorsi per decreto ingiuntivo. Le iscrizioni riguardanti le opposizioni avverso i decreti di espulsione emessi dal Prefetto e la convalida dei provvedimenti di accompagnamento alla frontiera emessi dal Questore, per il periodo di riferimento, sono leggermente aumentate. Infatti sono stati registrati n. 13 procedimenti nel 2019-20 (n.11 a.g.2018-19). Si deve apprezzare l’impegno nella definizione delle cause civili nonostante tutte le rappresentate difficoltà. La situazione in relazione all’applicazione delle norme sul patrocinio a spese dello Stato è rimasta pressocché invariata sia nel settore civile, che in quello penale. Non sono emersi in sede di ispezione ritardi di annotazioni nel registro mod. 27, nella rassegna annuale e nelle annotazioni delle fatture nel mod.1/A/SG.

4.1.7.1.6 Giudice di Pace di Venosa

L’ Ufficio del Giudice di Pace di Venosa, in precedenza aggregato al circondario del tribunale di Melfi fino al 14/9/2013, estende la sua competenza territoriale su altri quattro comuni (Forenza, Maschito, Lavello, Venosa) su un territorio di km quadrati 467,19 nell’area del Vulture e ha con un bacino d’utenza di 28.655 abitanti (Istat 1.1.2019). L’ufficio, che dista 56 km circa dalla sede circondariale, è ancora ubicato nei locali della sede comunale posti al primo piano di un edificio storico in via Vittorio Emanuele, a seguito della chiusura della sede dell’ufficio di via Roma, dal 21.10.2016 per inagibilità 155 ed inidoneità degli stessi locali ove sono rimasti gli archivi storici fino a tutto il 2013. L’organico dei Giudici di Pace (n.2) è scoperto di una unità dall’ aprile del 2004. Un solo giudice onorario è in servizio (dr. Michele Gaetano Quarto), che ha dato la disponibilità per l’applicazione all’Ufficio del Giudice di Pace di Melfi per le convalide dei provvedimenti di trattenimento di immigrati disposti dal Questore. L’Ufficio è sprovvisto di funzionario amministrativo e assistente giudiziario. Alla data dell’ispezione ministeriale (1.9.2019) erano in servizio n. 2 dipendenti comunali con profili professionali riconducibili alle aree funzionali di cancelliere e n. 1 dipendente con profilo di ausiliario, tutti con contratto a tempo indeterminato. Permangono le carenze organizzative e finanziarie segnalate gli scorsi anni, riconducibili essenzialmente alla carenza di personale di cancelleria, distaccato dal Comune di Venosa, e alla mancanza della figura amministrativa dirigenziale. Sono stati rilevati, infatti, in sede ispettiva ministeriale ordinaria alcuni scostamenti tra i dati statistici trasmessi a DGSTAT e quelli estratti da registri generali al 30.6.2019. Ancora mancano strumenti informatici (che influiscono sulla celerità dei processi, specie di quelli penali), che devono essere forniti dall’amministrazione comunale. L’ufficio è privo di indirizzo PEC, ma ha solo un indirizzo istituzionale di posta elettronica ([email protected]). Tale situazione ha notevolmente penalizzato la funzionalità e l’efficienza dell’attività giurisdizionale e amministrativa, nonché i rapporti con gli uffici giudiziari centrali. Ora è abilitato al SIGP e al SIAMM. Per una migliore funzionalità di questo ufficio giudiziario, che peraltro corrisponde al mandamento più esteso e popoloso della Basilicata, occorre che l’ente locale provveda senza altro indugio a completare l’organico del personale amministrativo, oltre che a dotare l’Ufficio di più adeguati mezzi tecnici, operativi e finanziari.

L’attività giudiziaria svolta nel periodo di 6 anni dal 2014-2019, validata in sede ispettiva, è la seguente: settore civile sentenze depositate n . 534 media annua 107,9 (sent. oltre 3 anni n.63 pari 11,8% sul totale) decreti ingiuntivi n. 283 media annua 57,2 verbali conciliazione n. 2 media annua 0,4 giornate di udienza n. 444 media annua 89,7 settore penale sentenze depositate n. 258 media annua 52,1 giornate di udienza n. 117 media annua 23,6

Risultano dai dati statistici comunicati da DG-STAT per l’ a.g. 2019-20 : Procedimenti penali (all. O) sopravvenuti n. 29 (n. 52 a.g.2019-20; n. 49 a.g. 2017-18; n. 15 a.g.2016-17) definiti n. 36 (n. 37 a.g.2019-20; n. 63 a.g. 2017-18) pendenti finali n. 89 (n.96 a.g.2019-20; n. a.g.2019-20; n. 160 a.g. 2017-18)

Per quanto attiene il settore civile, al pari degli anni precedenti, non risulta comunicato alcun dato a DGSTAT dall’ Ufficio del Giudice di Pace che nella relazione annuale 156 attesta: Procedimenti civili ordinari Sopravvenuti n. 83 (n. 52 a.g.2019-20; n. 196 a.g. 2017-18 ;n. 158 a.g.2016-17) Definiti n. 100 (n. 89 a.g.2019-20; n. 206 a.g. 2017-18;n. 168 a.g.2016-17) pendenti finali n. 120 (n.145 a.g.2019-20; n. 393 a.g. 2017-18 ;n.289 a.g.2016-17)

4.1.7.1.7 Giudice di Pace di Vietri di Potenza

L’Ufficio è competente sui territori di Balvano, Sant’Angelo Le Fratte, Satriano di Lucania, Savoia di Lucania, Vietri di Potenza e ha un bacino di utenza di 9396 abitanti (Istat 1/1/2019). La pianta organica prevede 2 unità, ma v’è un solo giudice di pace titolare in servizio, il dr. Calabrese Claudio, applicato anche all’Ufficio di Pescopagano. Come personale amministrativo sono in servizio soltanto due unità: un dipendente comunale con qualifica corrispondente ad ausiliario distaccato a tempo pieno eun dipendente con qualifica corrispondente a cancelliere, che ha svolto un periodo di 60 giorni di affiancamento formativo presso il giudice di pace di Potenza, immesso in servizio dal 23 luglio 2019 soltanto per 12 ore settimanali. In precedenza i servizi di cancelleria erano assicurati da un dipendente della regione, impiegato presso la Protezione civile. Pertanto la situazione appare davvero critica, soprattutto nella prospettiva di una completa e corretta gestione di tutti gli incombenti amministrativi e di cancelleria necessari all’esercizio della giurisdizione. Considerando l’esiguo numero del personale, la temporanea assenza di uno degli impiegati costringe a delle “supplenze lavorative” al fine di garantire “l’apertura” e il funzionamento dell’ufficio. L’ufficio è sito al primo piano di uno stabile di proprietà comunale, in viaRocco Scotellaro, e presenta una fruibilità ridotta per i disabili a causa delle barriere architettoniche, per cui dovrebbe essere trasferito in altra sede comunale se l’amministrazione intende continuare il c.d. mantenimento di detto ufficio. Le spese e la strumentazione per l’ufficio, che sono tutte a carico del Comune di Vietri di Potenza, sono insufficienti.

L’attività giudiziaria svolta nel periodo di 6 anni dal 2014-2019 validata in sede ispettiva è la seguente: settore civile sentenze depositate n . 592 media annua 98,6 (sent. oltre 3 anni n.0) decreti ingiuntivi n. 291 media annua 58,2 giornate di udienza n. 244 media annua 48,8 settore penale sentenze depositate n. 40 media annua 8,0 giornate di udienza n. 88 media annua 17,6

La durata dei processi civili ordinari nell’a.g. 2019-20 si è allungata rispetto al precedente periodo per effetto della pandemia da Covid-19 che ha portato, tra l’altro, al contenimento delle cause da trattare in udienza (massimo 24), giungendo, salvi pochi

157 casi (per cause cartolari senza istruttoria), a tempi di definizione oltre l’anno, che precedentemente si riusciva a non superare. Il processo telematico non è adottato nell’ufficio, non solo per motivi tecnici. In ogni caso la trattazione scritta non risolve le tante cause che vanno trattate in presenza (istruttoria, ecc.). L’indicazione delle fasce orarie comporta un lavoro straordinario, da parte della cancelleria e del giudice, fatto di continui aggiustamenti e notifiche, insostenibili per l’Ufficio di Vietri dotato di un solo cancelliere ed un ausiliario provenienti dall’area comunale (con modesta competenza tecnica), con una sola linea PEC. Ciononostante l’organizzazione e pianificazione del lavoro, le scelte di tempo e calendarizzazione delle udienze ed attività processuali, coniugati con le risorse umane e strumentali in campo, hanno permesso al Giudice di Pace la definizione dei giudizi, rispettando i tempi di deposito delle decisioni. Per le cause di opposizione a sanzioni amministrative sono limitati i casi di istruttoria, per cui i tempi di rinvio, resi necessari nell’a.g. 2019-20 per le ragioni suddette, sono stati sempre abbastanza contenuti in ossequio al dettato del D.Lgs 150/2011, anche in presenza di controvertibilità delle questioni che, nello specifico, hanno interessato diversi giudizi. Anche per quanto attiene ai giudizi penali, il cui ruolo è decisamente esiguo, i tempi di definizione si sono allungati e non solo per l’effetto Covid-19. Negli anni precedenti il tempo in media per la definizione di processi penali senza intoppi procedurali non superava i due anni. Non si registrano, allo stato, cause civili di danni derivanti da illeciti depenalizzati (ingiuria, ecc.).

Risultano dai dati statistici comunicati da DG-STAT per l’ a.g. 2019-20 : Procedimenti penali (all. O-P) Sopravvenuti n. 3 ( n.13 a.g.2019-18; n.23 a.g. 2017-18; n.7 a.g.2016-17) Definiti n.11 (n.6 a.g.2019-18; n. 2 a.g. 2017-18,n. 17 a.g. 2016-17) pendenti finali n.30 (n.38 a.g.2019-18; n. 31 a.g.2017-18; n. 9 a.g.2016-17) Procedimenti Civili sopravvenuti n. 132 (n. 140 a.g.2018-19, n. 113 a.g. 2017-18; n.121 .g.2016-17) definiti n. 103(n. 124 a.g.2018-19, n. 116 a.g. 2017-18; n. 113 a.g.2016-17) pendenti finali n. 100 ( n . 7 1 a.g.2018-19, n. 84 a.g. 2017-18; n. 85 a.g.2016-17) di cui: procedimenti cognizione ordinaria: sopravvenuti n. 41, definiti n. 9, pendenti finali n.50 opposizioni a sanzioni amministrative: sopravvenuti n. 89, definiti n.93, pendenti finali n.49 procedimenti speciali: sopravvenuti n. 2, definiti n. 1, pendenti finali n.1 (a.g.2018-19 sopravvenuti n. 44, definiti n. 44, pendenti finali n.0) (a.g.2016-17 sopravvenuti n. 37, definiti n. 37, pendenti finali n.2)

4.1.7.1.8 Giudice di Pace di Viggiano

158 L’ Ufficio del Giudice di Pace di Viggiano ha competenza territoriale sui comuni di Grumento Nova, Marsico Vetere, Montemurro, Tramutola, Viggiano, con un bacino di utenza di 14.786 abitanti (Istat 1/1/2019). L’ufficio dal 2015 ha sede al primo piano di uno stabile comunale in via Passanese ed è dotato di aula per udienza civile, aula per udienza penale, sala d’attesa avvocati, due stanze per cancelleria, uno studio per il giudice di pace e due locali per archivio, ma non di adeguamenti per il superamento delle barriere architettoniche. Lo stato delle risorse materiali e degli strumenti informatici è adeguato alle esigenze dell’Ufficio, pur mancando ogni collegamento con le reti e con i programmi informatici ministeriali,fatta eccezione per SIGP e SIAMM. Il personale amministrativo è composto da tre unità di provenienza comunale: un cancelliere e due operatori, uno dei quali dal 1/10/2019 è rientrato in servizio nell’amministrazione comunale. Questa scopertura rende problematica la gestione dell’ufficio, soprattutto in caso di ferie, malattie e permessi ai sensi della legge 104/1992, periodo in cui l’operatore assolve anche le mansioni di assistente giudiziario in relazione agli atti di deposito

La pianta organica prevede 2 giudici di pace, ma vi è solo uno effettivo (dr. Claudio Calabrese). L’attività giudiziaria svolta nel periodo di 6 anni dal 2014-2019, validata in sede ispettiva, è la seguente: settore civile sentenze depositate n . 261 media annua 52,2 decreti ingiuntivi n. 250 media annua 50,0 giornate di udienza n. 274 media annua 54,8 settore penale sentenze depositate n. 84 media annua 16,8 giornate di udienza n. 9 media annua 1,8

Per quanto concerne il movimento degli affari civili e penali la durata media dei processi, sia civili che penali, nel periodo 01.07.2019/30.06.2020 ha subito una notevole diminuzione rispetto al corrispondente periodo precedente. Si rileva, inoltre, che il volume di attività sia nel settore civile, che in quello penale è rimasto sostanzialmente invariato. Durante il periodo di emergenza Covid, dal 23 febbraio al 20 giugno 2020, il volume di attività nel settore civile ha subito un decremento della metà rispetto al corrispondente periodo precedente, mentre il settore penale è rimasto sostanzialmente invariato. Le istanze di patrocinio a spese dello Stato, rispetto al corrispondente periodo precedente, hanno subito un lieve incremento.

I dati rilevati tramite DG-STAT attengono solo al settore penale (all. O) : Procedimenti penali Sopravvenuti n. 18 (n.18 a.g.2018-19;n.16 a.g. 2017-18;n.5 a.g.2016-17;n.17 a.g. 2015-16) Definitin. 19 159 (n.17 a.g.2018-19;n.10 a.g. 2017-18; n.7 a.g.2016-17, n.29 a.g. 2015-16) pendenti finalin. 18 (n.19 a.g.2018-19;n.18 a.g. 2017-18; n.53 a.g.2016-17,n.14 a.g.2015-16)

Non constano dati validati da DGSTAT per quanto attiene il settore civile per cui vengono riportati quelli indicati nella relazione dell’ Ufficio del Giudice di Pace di Viggiano, raffrontati a quelli degli anni precedenti Procedimenti civili sopravvenuti n.79 ( n. 98 a.g.2018-19; n. 139 a.g. 2017-18; n.77 a.g.2016-17) definiti n. 69 (n.83 a.g.2018-19; n 125 a.g. 2017-18; n. 75 a.g.2016-17) pendenti finali n. 85 (n. 82 a.g.2018-19; n 65 a.g. 2017-18; n. 5 a.g.2016-17)

4.1.7.2 Uffici del Giudice di Pace – Circondario di Lagonegro

La situazione degli Uffici del Giudice di Pace del circondario di Lagonegro presenta notevoli difficoltà causate dalla carenza di personale amministrativo, divenuta ancora più grave nel corso del tempo per la mancata sostituzione del personale a vario titolo cessato dal servizio, carenza la quale, oltre a incidere negativamente sulla realizzazione di standard accettabili di efficienza, ha contribuito ad alimentare un senso di insoddisfazione, condizionando la piena realizzazione del benessere organizzativo.

Questi sono gli organigrammi degli Uffici del Giudice di Pace presenti nel circondario di Lagonegro:

regime Sede Ufficio Organico Effettivi Uomini Donne

Ministeriale LAGONEGRO 5 2 1 1

Ministeriale SALA CONSILINA 5 2 1 1

Mantenuto CHIAROMONTE 2 1 1 0

Mantenuto POLLA 2 1 1 0

Mantenuto SANT’ARCANGELO 2 1 1 0

GdP Tot. 16 7 5 2

Il disallineamento tra piante organiche e presenze effettive è notevole: ad un organico tabellare complessivo di 16 giudici nei cinque Uffici del circondario corrisponde una presenza in servizio solo di n. 7 giudici onorari con una scopertura del 43,7%. Il Ministero della Giustizia non ha emanato il decreto di riordino delle piante organiche degli Uffici del Giudice di Pace. Lo schema, su cui il Consiglio Giudiziario di Potenza ha espresso parere nettamente 160 contrario, per la elevata riduzione di posti di giudice onorario di pace (- 11 GOP) – figura che comprende sia la figura del giudice onorario di tribunale (GOT) sia del giudice di pace ( GdP): 15 GOP presso il Tribunale/Giudice di Pace di Lagonegro di cui n. 10 con funzioni e 5 ufficio per il processo. L’ attuale organico giudici onorari ne prevede in pianta organica : 26 = 15 giudici di pace + 10 giudici onorari di tribunale. Il Consiglio Superiore della Magistratura il 9 gennaio 2019 ha approvato le tabelle organizzative per il triennio 2018-2020 degli Uffici del Giudice di Pace di Chiaromonte, Lagonegro, Polla, Sala Consilina e S. Arcangelo, proposte dea Presidente della Corte di Appello di Potenza in conformità alla segnalazione del Presidente del Tribunale di Lagonegro. Le tabelle organizzative degli Uffici del Giudice di Pace per il triennio 2018-2020 sono state redatte, in linea con la circolare del CSM (Circ. n. P. n. 10668-2018 del 15 giugno 2018 – Delibera del 13 giugno 2018) devono concorrere ad essere uno degli strumenti per perseguire obiettivi di miglioramento dell’efficienza dell’attività giudiziaria in risposta alla domanda di giustizia proveniente dal territorio e , pertanto, si attengono al criterio di predeterminazione dei criteri oggettivi e verificabili per la distribuzione degli affari civili e penali all’interno dell’ufficio, al fine di assicurare la realizzazione del principio costituzionale del giudice naturale (art. 25 Cost.), principio che riguarda lo status di ciascun magistrato, anche onorario, nelle sue dimensioni d’indipendenza, inamovibilità e personalizzazione delle funzioni. Costituiscono una garanzia di trasparenza, tramite la previsione di criteri predeterminati per la sostituzione del giudice onorario di pace impedito o astenuto o ricusato , per le supplenze e per le applicazioni. Sono finalizzate a garantire l’efficienza del servizio giustizia in attuazione degli articoli 97 e 111 Cost., assicurando la maggiore possibilità di adattamento organizzativo in relazione alla concreta situazione e all’entità dell’organico dell’ufficio e prevedendo che il numero di udienze settimanali complessivo e il numero di procedimenti trattati in ciascuna udienza dai singoli giudici onorari di pace sia proporzionato al numero delle sopravvenienze e non superi una soglia oltre la quale diventa inadeguato gestire l’udienza. Le tabelle sono finalizzate a promuovere l’obiettivo della ragionevole durata del processo (articolo 111 Cost.), attraverso un’efficace ripartizione del carico di lavoro tra i giudici onorari assegnati all’Ufficio del giudice di pace e l’organizzazione di riunioni periodiche trimestrali per l’esame delle questioni giuridiche più rilevanti e per lo scambio di esperienze giurisprudenziali e di prassi innovative. Nel 2020, facendo seguito alla prassi innovativa introdotta nel 2019 nel circondario del Tribunale di Lagonegro, è stato adottato il prospetto di organizzazione del lavoro degli Uffici del Giudice di Pace di Chiaromonte, Lagonegro, Polla, Sala Consilina e S. Arcangelo per il periodo feriale. Il decreto è stato adottato alla stregua della Circolare del Consiglio Superiore della Magistratura relativa alla formazione delle tabelle di composizione degli Uffici del Giudice Onorario di Pace per il triennio 2018-2020 (Circolare n. P. n. 10668-2018 del 15 giugno 2018 – Delibera del 13 giugno 2018) e, in particolare, dell’art. 1, comma 5, secondo cui <>; dell’art. 24 comma 1, prima parte, del decreto legislativo 13 luglio 2017, n. 116 sulla “Riforma organica della magistratura onoraria e altre disposizioni sui giudici di pace, 161 nonché disciplina transitoria relativa ai magistrati onorari in servizio, a norma della legge 28 aprile 2016, n. 57” secondo cui <>; Si rende così funzionale l’Ufficio del Giudice di Pace in rapporto alle “specifiche esigenze d’ufficio” da assicurare durante il periodo di sospensione feriale per l’anno 2020 con riferimento a situazioni di urgenza che possono ricorrere, esemplificativamente: nel settore civile, in relazione agli affari previsti dagli artt. 92 dell’ordinamento giudiziario – in quanto applicabili – ovvero agli accertamenti tecnici preventivi; nel settore penale, in relazione alle ipotesi di citazione contestuale dell’imputato in udienza in casi particolari ai sensi dell’art. 20 ter D.lgs. 274/2000, all’assunzione di prove non rinviabili ai sensi dell’art. 18 del medesimo decreto legislativo (che richiama la disciplina di cui all’art. 467 c.p.p). Il Presidente del Tribunale di Lagonegro in applicazione della disposizione di cui all’articolo 5 della legge di riforma organica della magistratura onoraria n. 57 del 29 aprile 2016, entrata in vigore il 14 maggio 2016, è coordinatore degli Uffici del Giudice di Pace di Chiaromonte, Lagonegro, Polla, Sala Consilina e S. Arcangelo, siti nel circondario. Con decreto n. 14 del 13/02/2019 è stato designato il dott. Ennio Trivelli magistrato collaboratore del Presidente del Tribunale per gli Uffici del Giudice di Pace del circondario. Si deve evidenziare che trattasi di sedi prive di dirigente amministrativo, al pari del Tribunale, e comunque scarseggiano anche direttori amministrativi e funzionari , con gravi problemi negli organici del personale amministrativo spesso con qualifica inferiore a quella di cancelliere (il che richiede frequenti applicazioni da altri uffici, pur essi sguarniti e privi di adeguate strutture a supporto dell’attività amministrativa). Da ultimo il Presidente del Tribunale di Lagonegro con nota n prot. 7868 del 17 luglio 2020 ha indirizzato al Ministero della Giustizia, Dipartimento dell’ Organizzazione Giudiziaria del Personale e dei Servizi, Direz. Gener. con richiesta di provvedere alla copertura delle vacanze nell’organico del Tribunale di Lagonegro e dell’Ufficio del Giudice di Pace di Lagonegro che ha raggiunto una scopertura organica pari ad 80% (cfr. par.8).

4.1.7.2.1 Giudice di Pace di Chiaromonte

L’ Ufficio di Chiaromonte, già sede di Pretura, ha una pianta organica che prevede 2 giudici di pace, ma è in servizio 1 solo (dott. Giovanni Ferrara).

L’ Ufficio è allocato in un immobile di proprietà comunale, al terzo piano. E’ dotato di ascensore. Ha disponibilità di rete internet collegata alla piattaforma giudici.net di NOI PA . Il Presidente del Tribunale di Lagonegro non ha segnalato alcuna variazione del personale amministrativo che è composto da n.3 unità, di cui 2 in servizio provenienti in mobilità dalla soppressa comunità montana (1 cancelliere e 1 operatore giudiziario). Dalla rilevazione DG-STAT si traggono i seguenti dati certi aggiornati al 30.6.2020

162 (all. O-P-P1-P2): Procedimenti penali sopravvenuti n. 26 (a.g. 2018-19 n. 34) definiti n. 20 (a.g. 2018-19 n. 30) pendenti finali n. 53 (a.g. 2018-19 n. 47) L’andamento del flusso in entrata e uscita in ambito penale è sostanzialmente stabile ed esiguo, tenuto conto della necessitata riduzione per la pandemia da COVID 19. Procedimenti civili Sopravvenuti n. 584 (n. 555 a.g. 2018-19; n. 379 a.g. 2017-18; n.310 a.g. 2016-17) Definiti n. 475 (n. 562 a.g. 2018-19; n. 336 a.g. 2017-18; n.304 a.g. 2016-17) pendenti finali n. 264 (n. 155 a.g. 2018-19; n. 162 a.g. 2017-18; n.119 a.g. 2016-17) di cui -cognizione ordinaria: n. 482 sopravvenuti, n. 362 definiti, n.245 pendenti finali (a.g.2018-19 n. 464 sopravvenuti, n.479 definiti, n.125 pendenti finali) -opposizione a sanzione amministrativa: n.24 sopravvenuti, n.35 definiti, n.19 pendenti finali (a.g.2018-19 n.48 sopravvenuti, n.35 definiti, n.30 pendenti) -procedimenti speciali: n. 78 sopravvenuti, n.78 definiti, n.0 pendenti finali (a.g.2018-19 n. 43 sopravvenuti, n.48 definiti, n. 0 pendenti finali)

Sono in continuo notevole aumento le nuove iscrizioni di procedimenti civili rispetto all’anno scorso e l’ accrescimento è dovuto alle cause di cognizione ordinaria e ai procedimenti speciali sopravvenuti. Il Giudice di Pace non è riuscito a fronteggiare per il decremento dell’attività giudiziaria, non riuscendo a contenere le pendenze finali, in quanto i procedimenti definiti sono in numero minore rispetto ai sopravvenuti per ragioni notorie.

4.1.7.2.2. Giudice di Pace di Lagonegro

L’ Ufficio del Giudice di Pace di Lagonegro è ministeriale e dal 5.1.2015 ha accorpato l’Ufficio di Lauria, a seguito di D.M. 22.10.2015, senza accrescimento delle piante organiche dei giudici onorari e del personale amministrativo. L’organico del personale amministrativo previsto dal D.M 5.11.2009 è di 5 unità per l’Ufficio di Lagonegro. A tal proposito si deve ribadire, non solo l’insufficienza della pianta organica, ma l’eccezionalità della scopertura che ha raggiunto percentuali da record nazionale (cfr. cap.8). Per tale motivo sono stati effettuati numerosi interpelli per applicazioni endodistrettuali, che sono andati vacanti, ad eccezione di applicazioni part- time prorogate di un ausiliario in servizio presso il Tribunale per i Minorenni. Sono state disposte d’ufficio applicazioni in turnazione di funzionari del Tribunale di Lagonegro e dell’Ufficio del Giudice di Pace di Sala Consilina. Anche la pianta organica dei giudici onorari è rimasta inalterata: 5 giudici di pace, ma solo 2 in servizio effettivo (dott. Mariangela Perrone, dott.Angelo Mario Esposito). Non è ancora avvenuto il trasferimento dell’Ufficio del Giudice di Pace nella porzione di immobile di proprietà del Comune di Lagonegro, sita in Piazza Tribunale n. 1, sede 163 dell’ex Agenzia delle Entrate, costituito da primo piano e secondo piano, della superficie di mq. 452 circa per piano. E’ stato concesso per un periodo di tempo determinato di 9 anni, rinnovabile, al Ministero della Giustizia con contratto di comodato gratuito, stipulato il 13 marzo 2019 tra Comune di Lagonegro e Ministero della Giustizia, da adibire a sede del Giudice di Pace di Lagonegro. A tutt’oggi non si è conclusa l’attività tecnico-amministrativa inerente l’agibilità dell’immobile. In particolare il Provveditorato Regionale OO.PP. Basilicata con nota 18/9/2019 ha precisato che gli impianti dovranno essere rifunzionalizzati e adeguati all’uso e che, a termini dell’OPCM 37 24/2003, occorre esperire studio di verifica della vulnerabilità sismica dell’immobile che, come dichiarato dall’UTC del Comune di Lagonegro, non risulta redatto e, ove le risultanze del predetto studio lo richiedessero, bisognerebbe tenere conto della necessità di interventi di adeguamento/miglioramento. Con nota successiva al sopralluogo del 23 settembre 2019, il Provveditorato OO.PP. ha comunicato di aver rilevato la necessità di compiere: a) le attività previste e finanziate al Comune di Lagonegro, consistenti nella sostituzione integrale delle grondaie e scoli esterni, verifica e sistemazione eventuale dei cornicioni danneggiati dalle infiltrazioni; b) la verifica e l’eventuale sistemazione di tutti gli impianti interni, elettrici e meccanici; c) la tinteggiatura interna degli ambienti e il ripristino della pavimentazione del terrazzo grande esterno agli Uffici; d) il controllo e verifica di qualche fessurazione di intonaco presente in alcuni ambienti. e) il ripristino e verifica dei servizi igienici e sistemazione della rubinetteria idonea al bagno disabili. Sono state convocate plurime riunioni della Conferenza Permanente con riferimento alle valutazioni tecniche sullo stato di consistenza dell’immobile e lo stato di efficienza degli impianti, nonché dei dispositivi e delle attrezzature di sicurezza. Tali valutazioni sono state formulate dal Provveditorato Regionale OO.PP. Basilicata all’esito dei sopralluoghi, della documentazione amministrativa e tecnica ricevuta dal Comune di Lagonegro ed acquisita agli atti della Conferenza Permanente, alla quale hanno partecipato anche il Commissario Prefettizio che reggeva il Comune di Lagonegro e il responsabile dell’ U.T.C. del medesimo Comune, per riscontrare l’esecuzione dei lavori su elencati. Da ultimo nella seduta della Conferenza Permanente in data 28.4.2020, il Presidente del Tribunale di Lagonegro, ravvisando l’ipotesi della “somma urgenza” per l’esecuzione delle opere di manutenzione straordinaria, ha evidenziato che il trasferimento nei nuovi locali ha assunto un indubbio e rilevante interesse a tutela della salute pubblica “contro il rischio di diffusione del contagio da COVID-19: invero, il trasferimento in altro edificio del folto pubblico che frequenta gli uffici del Giudice di Pace di Lagonegro determinerebbe automaticamente il drastico contenimento del numero di persone in entrata e in sosta nell’edificio del Palazzo di giustizia di Lagonegro, sede di Tribunale e Procura (e oggi, per l’appunto, anche del Giudice di Pace). Ciò a tutela degli operatori e dell’utenza di tutti gli uffici giudiziari lucani di Lagonegro - Tribunale Procura e GdP - in favore dei quali (e delle persone esterne con essi destinati ad entrare in contatto quotidiano) è funzionale la riduzione delle condizioni di assembramento e di aggregazione, per il 164 rispetto della misura del distanziamento sociale, che previene il rischio di diffusione del contagio da COVID-19”. Infine, con nota Prot. 2340/2020, indirizzata al Ministero della giustizia –DOG- Direttore Generale della D.G. risorse materiali e tecnologie, in data 30 giugno 2020 il Presidente del Tribunale di Lagonegro ha indicato i fabbisogni necessari a completare l’occorrente per attivare l’avvio del funzionamento degli uffici giudiziari nel fabbricato comunale.

Dalla rilevazione Dg-stat risultano nell’a.g. 2019-20 i seguenti dati statistici relativi al settore penale e civile:

Procedimenti penali dibattimento (all.O) Sopravvenuti n. 96 (n.84 a.g. 2018 -19; n. 136 a.g.2017-18; n. 82 a.g.2016.17) Definiti n. 70 (n.62 a.g. 2018 -19) Pendenti finali n.225 ( n.229 a.g. 2018 -19) Sezione GIP Sopravvenuti noti n.156 (n.107 a.g. 2018 -19) Definiti noti n.193 (n.297 a.g. 2018 -19) Pendenti finali noti n. 47 (n. 84 a.g. 2018 -19)

Procedimenti civili (all. P) sopravvenuti n. 479 (a.g.2018-19 n. 529) definiti n. 451 (a.g.2018-19 n. 657) pendenti finali n. 726 (a.g.2018-19 n. 671; a.g. 2017-18 n. 900 )

Si deve rilevare che, nonostante la sospensione dei termini processuali per la pandemia, le sopravvenienze in ambito penale sono aumentate nell’a.g. 2019-20 rispetto all’anno precedente. Invece vi è stata un contrazione delle sopravvenienze e delle definizioni in ambito civile, così vanificando il notevole abbattimento delle pendenze finali raggiunto al 30.6.2019 rispetto all’anno precedente. Si deve rammentare che nel periodo 1.3.2020- 30.6.2020 sono state svolte soltanto n. 3 udienze civili e n. 1 penale. Non vi è stata alcuna trattazione da remoto, tutte le altre udienze sono state rinviate ( n. 22 ud. civili – n.10 ud. penali) ma nel contempo sono state depositate complessivamente n. 76 sentenze.

4.1.7.2.3 Giudice di Pace di Polla

L’Ufficio del Giudice di Pace di Polla è sito in provincia di Salerno e dista km.48 da Potenza. Ha competenza territoriale sui comuni di Auletta, Caggiano, Pertosa, Petina, Salvitelle, San Pietro al Tanagro, San Rufo, Sant’Arsenio e Polla, comune che nella primavera del 2020 è stato “cinturato” come zona rossa per il contagio da COVID 19 per oltre 1 mese. In ragione della collocazione geografica degli Uffici di Polla e Sala Consilina è stato

165 necessario indire una separata riunione telematica, tenutasi l’8 aprile 2020 ad ore 10, ai sensi dell’art. 83 co. 6 D.L. 17 marzo 2020 n.18 per dare attuazione alle misure igienico- sanitarie e organizzative concordate con i rappresentanti della Regione Campania, il Presidente del Tribunale di Lagonegro e i Capi degli uffici giudiziari con competenza distrettuale (Corte di Appello, Tribunale di Sorveglianza, Tribunale per i Minorenni). Per il necessario aggiornamento della situazione di emergenza epidemiologica dopo l’avvio della FASE 2 si è tenuta una seconda riunione con il rappresentante del PRESIDENTE della GIUNTA della REGIONE CAMPANIA, in qualità di AUTORITÀ SANITARIA sempre ai sensi dell’ art. 83 co. 6 D.L. 17.3.2020 n.18, al fine di consentire la rimodulazione delle misure organizzative in vigore per svolgere l’attività giudiziaria negli uffici facenti parte del distretto di Potenza e siti nella provincia di Salerno già adottate, tenuto conto dell’andamento del contagio da COVID 19 a decorrere dal 3.6.2020, data di liberalizzazione degli spostamenti interregionali, tra Stati della Unione Europea e aderenti alla Convenzione Schengen, Regno Unito, Repubblica di San Marino e Principato di Monaco e delle ulteriori riaperture previste dal 15 giugno 2020 dal DPCM 17 maggio 2020. Benchè Polla e i comuni del Vallo del Diano, ivi compresa Sala Consilina, siano stati nel marzo 2020i primi in Campania ad essere dichiarati “zona rossa” e i più vessati dalla epidemia da coronavirus, l’Autorità Sanitaria Regionale non ha dato seguito alla richiesta di screening mediante tampone molecolare sia di magistrati e personale amministrativo operanti negli Uffici del Giudici di Pace di Sala Consilina e Polla, sia di magistrati, personale amministrativo e dell’istituto di vigilanza residenti nella regione Campania e operanti presso il palazzo di Giustizia di Lagonegro, analogamente di quanto già effettuato nel distretto di Salerno.

La pianta organica prevede 2 giudici di pace, ma vi è un solo giudice onorario titolare dal 24.4.2011 (avv. Pasquale Dente). La pianta organica del personale amministrativo, di cui al D.M. 5.4.2013, prevede 3 unità di personale proveniente dall’ente locale che ne ha chiesto il mantenimento.

Da fonte Dg-stat si traggono dati statistici solo del settore penale nell’a.g. 2019-20 (All.O): Procedimenti penali n. 26 sopravvenuti , n. 20 definiti, n. 53 pendenti finali. (a.g. 2018-19 n. 36 sopravvenuti , n. 31 definiti, n. 95 pendenti finali).

Dal 19 marzo 2020 tutte le udienze penali (2 giovedì al mese) fino al 30.6.2020 sono state rinviate al secondo semestre 2020. Anche quest’ anno il Presidente del Tribunale di Lagonegro non ha inviato prospetti di cancelleria relativi ai flussi di procedimenti civili. Non è dato conoscere quale sia stata la riduzione in termini di produttività dell’ Ufficio a seguito del rinvio delle udienze civili nel periodo dal 3.3.2020 al 30.6.2020, in cui si è tenuta una sola udienza in presenza il 6.3.2020. Dal 12.5.2020 si sono tenute regolarmente due udienze civili a settimana (martedì- venerdì) con rinuncia delle parti a comparire in aula. 166 4.1.7.2.4 Giudice di Pace di Sala Consilina

Sala Consilina, già sede di Tribunale facente parte del distretto di Salerno, è stata accorpata nel 2013 al Circondario di Lagonegro, è attualmente sede dell’Ufficio del Giudice di Pace ministeriale. Con D.M. Giustizia 22.10.2015 (G.U. 19.11.2015 n.270), è stato accorpato a Sala Consilina con decorrenza dal 20.11.2015 l’Ufficio del Giudice di Pace di Sapri. L’Ufficio è sito nel popoloso Vallo di Diano (12.635 abitanti) in provincia di Salerno. Sala Consilina dista km. 44 da Lagonegro, km. 51 da Potenza e km. 94 da Salerno. La competenza territoriale si estende ai comuni di Sala Consilina, Atena Lucana, Buonabitacolo, Casalbuono, Casaletto Spartano, Caselle in Pittari, Ispani, Monte San Giacomo, Montesano sulla Marcellana, Morigerati, Padula, Santa Marina, Sansa, Sapri, Sassano, Teggiano, Torraca, Tortorella, Vibonati. La pianta organica dell’Ufficio del Giudice di Pace di Sala Consilina resta di 5 giudici e non si è incrementata dei 2 giudici onorari in pianta organica nel soppresso Ufficio di Sapri. L’accorpamento ha solo gravato i ruoli dell’Ufficio di Sala Consilina con cause vetuste. Sono presenti in servizio solo 2 Giudici di Pace (avv. Antonio Capozzolo ex coordinatore e dal 26.10.2011 avv. Giovanna Scaffa). Si auspica la copertura dei posti vacanti che trova giustificazione nei flussi di procedimenti civili e penali. Lo schema di decreto ministeriale relativo al riordino delle piante organiche prevede 5 GOP a Sala Consilina, di cui 4 con funzioni giurisdizionali e 1 destinato all’ Ufficio del Processo. La pianta organica del personale amministrativo è attualmente composta da 2 funzionari giudiziari, 1 assistente giudiziario, 1 operatore giudiziario, 1 ausiliario. L’ ufficio è posto nei locali dell’ex Procura della Repubblica al secondo piano di un immobile comunale, ove ai piani inferiori sono allocati uffici sanitari aperti al pubblico. Sono necessarie opere di manutenzione ordinaria e un impianto di climatizzazione per i mesi caldi, tenuto conto dell’esposizione e della tipologia di costruzione e infissi. E’ in uso l’applicativo SIGP per la materia civile e il SICP per i procedimenti penali, nonché dal gennaio 2015 il SIAMM per la gestione delle spese di giustizia.

Dalle statistiche Dg-Stat risultano i seguenti dati relativi all’anno giudiziario 2019-20 dell’ Ufficio del Giudice di Pace di Sala Consilina comprensivi della sede accorpata di Sapri: Procedimenti penali (All.O) sopravvenuti noti n. 128 (n.116 a.g.2018-19; n.168 a.g. 2017-18; n.160 a.g. 2017.16) definiti n. 100 (n.157 a.g.2018-19) pendenti finali n. 335 (n. 293 a.g.2018-19; n.289 a.g. 2017-18; n.297 a.g. 2017.16)

Procedimenti civili (all. P-P1-P2-P3) 167 sopravvenuti n. 854 (n.1027 a.g.2018-19; n.1279 a.g. 2017-18 ;n.1180 a.g. 2017.16) definiti n. 905 (n.1083 a.g.2018-19; n.1334 a.g. 2017-18 ; n.1250 a.g. 2017.16) pendenti finali n. 414 (n. 465 a.g.2018-19; (n.528 a.g. 2017-18; n.583 a.g. 2017-16) di cui -cognizione ordinaria: n.482 sopravvenuti, n.362 definiti, n.245 pendenti finali (a.g. 2018-19 n.524 sopravvenuti, n.552 definiti, n.409 pendenti finali) -opposizione a sanzione amministrativa: n. 112 sopravvenuti, n.96 definiti, n.60 pendenti finali (a.g. 2018-19 n.160 sopravvenuti, n. 190 definiti, n 44 pendenti) -procedimenti speciali: n.348 sopravvenuti, n.355 definiti, n. 5 pendenti finali a.g.2018-19 n.343 sopravvenuti, n. 341 definiti, n.12 pendenti finali)

La produttività dell ‘Ufficio ha risentito indubbiamente delle udienze civili rinviate nel periodo 1 marzo- 30 giugno 2020, risultando celebrate solo due udienza civili, il 4 marzo e il 4 giugno 2020, ma nel medesimo periodo sono state depositate n. 93 sentenze civili, emessi 96 decreti ingiuntivi. Anche le udienze penali (n.15) sono state tutte rinviate ad eccezione dell’ udienza svoltasi il 6.3.2020 .Nel periodo marzo- giugno 2020 sono state depositate solo 2 sentenze penali.

4.1.7.2.5. Giudice di Pace di Sant’Arcangelo

L’Ufficio del Giudice di Pace di Sant’Arcangelo, sito in Basilicata, ha competenza territoriale anche sui comuni di Castronuovo di Sant’ Andrea, Gallicchio, Missanello, Roccanova, dista 89 km da Potenza e 78 km da Matera. Sito in un immobile vetusto, con la sola disponibilità della rete internet pubblica e indirizzo PEO ( [email protected]) . C’è solo il collegamento alla piattaforma giudici.net di NOI PA. La pianta organica prevede 2 giudici di pace, ma è in servizio effettiva solo 1 titolare (dr. Gianni Ferrara). Sono pervenuti a DGSTAT solo i dati relativi al movimento dei procedimenti penali nell’anno giudiziario 2019-20 (all. O): Processi penali Sopravvenuti n. 24, definiti n. 14, pendenti finali n. 17 (a.g.2018-19 sopravvenuti n.23, definiti n.6, pendenti definiti n.18) Anche quest’ anno non sono disponibili i dati statistici relativi al settore civile, gli ultimi dati sono relativi all’ a.g. 2017-18 ( processi civili sopravvenuti n. 60, definiti n.6, pendenti definiti n.48). Nel periodo marzo- giugno 2020 sono state rinviate le udienze civili e penali e ,non essendoci altre pendenze , è stata depositata il 6.3.2020 una sola sentenza.

4.1.7.3 Uffici del Giudice di Pace – Circondario di Matera

Questa l’attuale pianta organica e l’effettiva consistenza dei Giudici di Pace attivi nel

168 circondario di Matera

Sede Ufficio Organico Effettivi al 30.6.2020 Uomini Donne

MATERA 8 2 1 1

TRICARICO 2 1 0 1

PISTICCI 4 3 2 1

IRSINA 1 0 0 0

Totale 15 8

Il Consiglio Giudiziario ha espresso nel dicembre 2018 un motivato parere contrario allo schema di riordino elaborato dal Ministero della Giustizia, che per l’ Ufficio di Matera prevedeva complessivamente solo 12 Giudici Onorari di Pace, di cui n. 7 con funzioni e n. 5 ufficio per il processo. L’ attuale pianta organica invece prevede: 15 Giudici di Pace (di cui effettivi n. 7) e 8 Giudici Onorari di Tribunale (di cui effettivi n. 7) . Nessun rilievo invece è stato mosso dal Consiglio Giudiziario quanto alla previsione di organico dell’Ufficio del Giudice di Pace di Tricarico (2 GOP).

4.1.7.3 .1 Giudice di Pace di Matera

L’Ufficio del Giudice di Pace di Matera ha accorpato gli ex Uffici di San Mauro Forte, Stigliano, Rotondella. E’ sito al primo piano del Palazzo di Giustizia di Matera, è dotato di indirizzo di posta elettronica istituzionale e di PEC. La pianta organica del personale amministrativo al 30.6.2020 è riportata in allegato e si rinvia al capitolo 8. Dalla rilevazione Dg-Stat risultano i seguenti dati relativi all’anno giudiziario 2019-20, comprensivi dei procedimenti provenienti sia dal settore penale ( esclusi i procedimenti a carico di ignoti) sia dal settore civile (all. O-P-P1-P2-P3): Procedimenti penali dibattimento sopravvenuti n. 95 (n.107 a.g.2018-19; n.136 a.g. 2017-18; n.153 a.g. 2016-17, n.133 a.g. 2015-16) Definitin. 54 (n.125 a.g.2018-19; n. 104 a.g. 2017-18; n.106 a.g. 2016-17) pendenti finalin.282 (n. 305 a.g.2018-19; n. 326 a.g. 2017-18; n.283 a.g. 2016-17) GIP Sopravvenuti noti n. 177 (n.341 a.g.2018-19; n. 283 a.g. 2017-18; n.324 a.g. 2016-17) definiti noti n. 166 (n. 335 a.g.2018-19; n. 288 a.g. 2017-18; n.320 a.g. 2016-17) pendenti finalin. 17 (n.9 a.g.2018-19; n. 8 a.g. 2017-18; n.10 a.g. 2016-17) Procedimenti civili sopravvenuti n. 1361 (n.1490 a.g.2018-19; n.1498 a.g. 2017-18; n.1259 a.g. 2016-17) definitin. 1306 ( n.1469 a.g.2018-19; n. 1279 a.g. 2017-18; n.1274 a.g. 2016-17) 169 pendenti finalin. 1022 (n.970 a.g.2018-19; n.948 a.g. 2017-18; n.733 a.g. 2016-17) di cui -cognizione ordinaria: n. 263 sopravvenuti, n. 299 definiti, n. 464 pendenti finali (a.g.2018-19; n. 354 sopravvenuti, n. 325 definiti, n. 501 pendenti finali) -opposizione a sanzione amministrativa: n.579 sopravvenuti, n. 496 definiti, n.497 pendenti (a.g.2018-19; n. 494 sopravvenuti, n. 519 definiti, n.414 pendenti finali) -procedimenti speciali: . n.503 sopravvenuti, n. 497 definiti, n. 57 pendenti finali (a.g.2018-19; n. n.625 sopravvenuti, n. 619 definiti, n. 53 pendenti finali)

Per valutare l’impegno dell’ Ufficio del Giudice di Pace di Matera, che ha operato in condizioni di oggettiva difficoltà anche per i sopraggiunti pensionamenti, si deve considerare che durante il periodo 1.3.2020-30.6.2020 sono state tenute n. 20 udienze civili- penali, sono state rinviate n. 40 udienze, sono stati definiti n. 151 procedimenti e sono state depositate complessivamente n. 152 sentenze.

4.1.7.3.2 Giudice di Pace di Pisticci

Pisticci, già sede distaccata del Tribunale di Matera, è sede dell’ Ufficio del Giudice di Pace che comprende anche i comuni di Bernalda, Craco, Montalbano Jonico, Policoro e Scanzano Jonico. L’Ufficio è dotato di indirizzo istituzionale di posta elettronica con collegamento ADSL, fornito dal Comune. La pianta organica è composta da 4 giudici di pace, di cui 3 sono in servizio e svolgono funzioni promiscue. Dai rilievi statistici di Dg-stat risultano nell’ a.g. 2019-20 i seguenti dati (all. O-P-P1- P2-P3): Procedimenti Penali: sopravvenuti noti n. 60 (n.78 a.g.2018-19; n. 104 a.g.2017-18) definiti notin. 77 (n. 135 a.g.2018-19; n. 197 a.g.207-18) pendenti finalin. 315 (n. 332 a.g.2018-19; n. 269 a.g.2017-18) Procedimenti civili sopravvenuti n. 501 definiti 403 pendenti finali 441 di cui -cognizione ordinaria: n. 263 sopravvenuti, n. 299 definiti, n. 464 pendenti finali -opposizione a sanzione amministrativa: n.257 sopravvenuti, n. 179 definiti, n.253 pendenti finali -procedimenti speciali: n.139 sopravvenuti, n.132 definiti, n.20 pendenti finali.

Nel periodo dal 1.1.2020 al 30.6.2020 i tre giudici di pace hanno tenuto n. 61 udienze civili-penali, ne hanno rinviate n. 50, sono stati emessi n. 23 decreti ingiuntivi, sono stati definiti n. 23 procedimenti e sono state depositate complessivamente n.32 sentenze.

170 4.1.7.3.3 Giudice di Pace di Irsina e Tricarico

Gli Uffici diricarico T e Irsina sono stati riattivati dall’1.4.2017 e hanno flussi modesti in entrata e uscita. Presentano difficoltà organizzative per il personale di cancelleria, proveniente dalle amministrazioni comunali e solo l’ Ufficio del Giudice di Tricarico è coperto da un giudice onorario, che viene anche applicato presso l’Ufficio di Matera. Dalle rilevazioni statistiche DGSTAT risulta questo movimento di procedimenti presso l’Ufficio del Giudice di Irsina (all. O-P1-P2-P3): Procedimenti penali sopravvenuti n.2 definiti n.9 pendenti finali n. 3 (a.g. 2018-19 sopravvenuti n.11 definiti n. 8 pendenti finali n. 10) Procedimenti civili sopravvenuti n.14 definiti n.15 pendenti finali n. 8 (a.g. 2018-19 sopravvenuti n.12 definiti n.22 pendenti finali n.9) di cui -cognizione ordinaria: sopravvenuti n.8 definiti n.7 pendenti finali n. 8 (a.g. 2018-19 n.4 sopravvenuti, n. 4 definiti, n. 7 pendenti finali) -opposizione a sanzione amministrativa: sopravvenuti n.1 definiti n.3 pendenti finali n.0 (a.g. 2018-19 n.3 sopravvenuti, n.3 definiti, n. 2 pendenti) -procedimenti speciali: sopravvenuti n.5 definiti n.5 pendenti finali n.0 (a.g. 2018-19 n. 5 sopravvenuti, n.15 definiti, n. 0 pendenti finali)

Nel periodo 1.3.2020-15.6.2020 il Giudice di Pace ad Irsina ha tenuto n. 2 udienze e ne ha rinviate n. 4, ha definito n. 3 procedimenti e depositato n. 4 sentenze. Quanto alla pandemia da COVID il periodo più critico per Irsina è sopravvenuto nell’ottobre 2020, mese in cui per 15 giorni Irsina e Genzano di Lucania sono state interdette come zona rossa.

Per l’anno 2019-20 si dispongono soltanto dei dati relativi al settore penale dell’ Ufficio del Giudice di Pace di Tricarico comunicati da DGSTAT (all.O): Procedimenti penali n. 3 sopravvenuti, n. 7 definiti, n. 20 pendenti finali ( a.g. 2018-19 n. 12 sopravvenuti, n.9 definiti, n.21 pendenti)

Il Presidente del Tribunale di Matera ha comunicato i seguenti dati quanto al movimento del settore civile nell’ a.g. 2019-20: Procedimenti civili n. 63 sopravvenuti, n. 64 definiti, n. 20 pendenti

Nel periodo 1.3.2020-30.6.2020 si è tenuta una sola udienza penale in data 2.3.2020, mentre tutte le altre 11 udienze civili-penali sono state rinviate. Sono stati definiti complessivamente n. 3 procedimenti e depositata n.1 sentenza.

171

5. MAGISTATURA REQUIRENTE

Per quanto riguarda le piante organiche dei magistrati degli Uffici requirenti del distretto, l’analisi puntuale dei dati statistici anche per quanto attiene procedimenti penali di competenza del giudice di pace, durata media della fase d’indagine, prescrizione dei reati nella fase delle indagini preliminari, misure cautelari personali e reali, misure di prevenzione e di sicurezza, si rinvia al pregevole intervento del Procuratore Generale della Repubblica. Corre l’obbligo, però, di segnalare che anche gli Uffici requirenti patiscono per le vacanze delle piante organiche. In particolare la Procura della Repubblica di Potenza nel corso dell’ a.g. 2019-20 ha raggiunto una scopertura del 40% (su n. 13 sostituti, solo n. 8 in servizio) e per tale motivo ha beneficiato di una applicazione extradistrettuale per 1 anno ( dr. D’Antona) e della pubblicazione come sede disagiata di 3 posti tutti coperti. Il prospetto numerico delle scoperture al 30.6.2020 è il seguente: Procura Generale: in organico n. 3 posti di sostituto procuratore generale, tutti coperti, E’ scoperto solo il posto Magistrato Distrettuale. Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni: in organico n. 1 solo posto di sostituto, scoperto a seguito di trasferimento del dr. Carmine Olivieri, in data 18.11.2020 allo scadere del previsto tirocinio ha preso servizio la dr.ssa Pecoriello. Procura di Potenza: in organico n. 13 sostituti procuratori; nel corso dell’anno giudiziario è terminata l’applicazione extradistrettuale della durata di 12 mesi di un sostituto procuratore; in data 16.3.2020 hanno preso possesso a seguito di tramutamento come sede disagiata i sostituti procuratori dr. Giuseppe Borriello, dr.ssa Valeria Farina Valaori, dr. Vincenzo Montemurro; vacanti 4 posti al 30.6.2020 in data 18.11.2020 hanno preso possesso 2 m.o.t., nominate con D.M.12.2.2019 dr.ssa Chiara Guerriero e dr.ssa Antonella Mariniello Procura di Matera: n. 5 sostituti in pianta organica, oltre n. 1 in sovrannumero. Procura di Lagonegro: n. 4 sostituti in pianta organica, nessuna vacanza.

Magistrati onorari (VPO) al 30.6.2020: Procura di Potenza: in servizio n. 8 su n. 11 in organico. Procura di Matera: in servizio n. 5 su n. 7. Procura di Lagonegro: in servizio n. 8 su n. 10 in organico.

Essendo ancora di rilievo, in particolare con riferimento alla gestione oculata dei flussi, si richiama quanto già relazionato lo scorso anno (cfr. 5.1.5.1) in merito ai criteri di trattazione prioritaria dei procedimenti.

5.1. Ricadute della normativa volta a fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID 19 sugli degli Uffici Requirenti

172 Fatte salve le urgenze, l’epidemia ha determinato sul piano giudiziario un inevitabile rallentamento delle attività anche negli Uffici Requirenti. Il COVID 19, invero di carattere sempre esogeno, ha contagiato personale amministrativo e polizia giudiziaria. Ciò ha comportato temporanee chiusure dei palazzi di giustizia del distretto per esigenze di sanificazione, sebbene la pandemia in Basilicata nel primo semestre 2020 abbia assunto dimensioni meno drammatiche che al Nord, tanto che le Linee Guida Vincolanti per gli Uffici Giudiziari Giudicanti e Requirenti del distretto con stringenti disposizioni limitative dell’attività giudiziaria sono state revocate con decorrenza dal 23.6.2020 ovvero prima che fosse anticipato il termine della c.d. FASE 2 dal 31.7.2020 al 30.6.2020. Si deve tenere conto, al fine dell’ operatività delle Procure della Repubblica, della sostanziale impossibilità di gestire le principali attività d’investigazione e soprattutto gli adempimenti amministrativi legati allo sviluppo delle indagini preliminari (avvisi, notifiche, 415 bis c.p.p., annotazioni al SICP, ecc) attraverso le indispensabili misure di protezione e distanziamento e il lavoro agile, imposto dal Ministero della Giustizia a tutela della salute dei dipendenti. Per tale ragione la Procura della Repubblica di Potenza ha disposto che, nel periodo di lockdown fino a Maggio 2020, non fossero più inoltrate all’Ufficio GIP/GUP i provvedimenti, che sono stati riversati successivamente in modo massivo; 1. richieste di rinvio a giudizio e di giudizio immediato a carico di imputati liberi, ove non siano prossimi i termini di prescrizione, ovvero ove non siano scaduti, prima del giorno 8.3.2020, i termini d’indagine preliminare. (in caso di imminente prescrizione del reato, ovvero in caso di termini d’indagine scaduti prima del giorno 8.3.2020, le richieste di rinvio a giudizio e di giudizio immediato sono state inoltrate) 2. richieste di archiviazione; 3. richieste di proroga delle indagini ove il termine spiri entro il periodo di sospensione termini previsto dalla decretazione d’urgenza; 4. gli avvisi di cui all’art 415 bis cpp a carico di imputati liberi, ove non siano prossimi i termini di prescrizione, ovvero ove non siano scaduti, prima del giorno 8.3.2020, i termini d’indagine preliminare.

L’impegno di tutti i Capi degli Uffici è stato di evitare la paralisi. Le attività d’intercettazione sono proseguite con lieve contrazione dei numeri dei bersagli rispetto allo scorso anno giudiziario (all. S). Sono stati svolti: attività investigative d’informazione, incarichi di consulenza, acquisizioni documentali, sequestri, perquisizioni ed ispezioni, secondo criteri adottati a garanzia della salute di magistrati, personale e utenti. In questo quadro di emergenza sanitaria e con molte attività procedimentali sospese, in cui anche i magistrati requirenti sono stati costretti talvolta a lavorare in smart working, dalla rilevazione statistica del movimento dei procedimenti penali con autore noto nelle tre Procure della Repubblica del distretto emerge che rispetto all’anno precedente vi è stata una flessione delle sopravvenienze, probabilmente per difficoltà di indagini, ma non dell’attività di esaurimento dei procedimenti che sostanzialmente è uguale allo smaltimento dell’a.g. 2018/19, fatta eccezione per i procedimenti penali di competenza 173 del Giudice di Pace nei circondari di Matera e Potenza (all.S2). Per quanto attiene i procedimenti di competenza della DDA, invece, si registra un aumento sia dei procedimenti sopravvenuti a carico di imputati noti (da n. 83 a n.103) che degli esauriti (da n. 60 a n. 74). Le misure cautelari sono state richieste in numero non diversa dai tempi “ordinari” e sono state eseguite, sia pure in misura ridotta, in ragione della gravità dei fatti e del grado di urgenza dell’intervento cautelare. Il COVID 19 ha frenato l’implementazione delle attività c.d. di tiapizzazione dei procedimenti, che nelle tre Procure della Repubblica del distretto dovrebbe essere estesa a tutti i procedimenti destinati al contradditorio processuale o procedimentale (anche in caso di richiesta di archiviazione con avviso alla parte offesa). Anche in tempi non emergenziali il TIAP è funzionale ad una più agevole e razionale gestione del fascicolo e consente anche un minore flusso nelle segreterie dei sostituti procuratori, un risparmio di tempo ed energie ai difensori e ai loro assistiti.

Sul piano dell’aumento del carico di lavoro in ragione dell’epidemia non sono state forniti dati statistici circa le denunce – spesso presentate da congiunti delle vittime – nei confronti dei sanitari e delle strutture sanitarie in caso di morte o lesioni di pazienti positivi al coronavirus, per l’inadeguatezza o la ritardata terapia praticata ai pazienti. Parimenti dicasi per la repressione delle trasgressioni delle misure di contenimento dell’emergenza sanitaria da parte di cittadini non contagiati, che in un periodo iniziale della FASE 1 erano sanzionati ex art. 650 c.p. a norma del DPCM 8 marzo 2020. Tali condotte sono state subito depenalizzate con d.l. 25 marzo 2020 n. 19; ciò comporta una inevitabile ricaduta di queste violazioni sul settore civile, che potrà essere valutata soltanto nel prossimo anno giudiziario. Attualmente sono sanzionati in via amministrativa i soggetti che, pur non essendo positivi o in quarantena, compiono spostamenti ingiustificati sul territorio, al di fuori della propria abitazione, che non sono motivati dalle ragioni consentite dalla normativa vigente (lavoro, salute, necessità), purchè non rilascino false dichiarazioni o attestazioni a Pubblico Ufficiale. Per le condotte sanzionabili penalmente si impone la necessità di atti d’indagine urgenti, come la verifica del percorso del soggetto controllato, utile anche per identificare i vari contatti avuti qualora si tratti di soggetto contagiato. In caso di allontanamento dal domicilio di un soggetto positivo al coronavirus, il P.M. e la Polizia Giudiziaria devono acquisire sempre un quadro probatorio completo sulla gravità del fatto-reato accertato e sulle conseguenze concrete che ha avuto, anche in termini di propagazione del virus. è necessario che la Polizia Giudiziaria, in primo luogo, dia conto nell’informativa di reato se il trasgressore al momento del controllo fosse in compagnia di terzi e, in secondo luogo, è necessario che si effettui sempre nella immediatezza dei fatti, ogni accertamento utile sulla possibile concreta diffusione del contagio a terzi (vale a dire eventuali soggetti con cui l’indagato è venuto in contatto), accertando il percorso compiuto dall’indagato e le modalità della percorrenza, identificando le persone incontrate dal contagiato, che saranno immediatamente segnalate all’autorità sanitaria affinché siano sottoposte ai necessari test i cui esiti saranno comunicati alla Autorità Giudiziaria. L’esperienza ha inoltre evidenziato la 174 necessità di procedere nell’immediatezza al sequestro probatorio del telefono cellulare, dello smartphone, del tablet in uso al controllato. Ovviamente al sequestro deve seguire l’ordinaria procedura di convalida ed il successivo esame del suo contenuto, secondo quanto previsto dal codice di rito. Si procede anche in molti casi al sequestro preventivo in via d’urgenza del veicolo con il quale il soggetto in quarantena precauzionale o positivo al test Covid-19 si è allontanato da casa.

6. REATI CORRELATI AL COVID 19

Sono perseguibili penalmente le seguenti condotte in quanto finalizzate all’esigenza di contenere la diffusione del contagio da coronavirus A) False dichiarazioni o attestazioni a Pubblico Ufficiale, da parte di soggetto controllato che si sia ingiustificatamente spostato sul territorio, al di fuori della propria abitazione, pur non essendo positivo o in quarantena, senza avere una valida motivazione prevista dalla normativa vigente (lavoro, salute, stato necessità); esse possono integrare due diverse fattispecie, che in astratto possono concorrere fra loro: 1) la violazione dell’ art. 495 c.p. laddove siano attestate o dichiarate false qualità personali al Pubblico Ufficiale ovvero di non essere sottoposto alla misura della quarantena, di non essere risultato positivo al virus Covid-19, con la possibilità, da parte della Polizia Giudiziaria, di procedere ad arresto facoltativo in flagranza del soggetto; 2) la violazione dell’ art. 483 c.p. laddove siano attestate o dichiarate al Pubblico Ufficiale falsità diverse da quelle relative a qualità personali (ad esempio: motivazioni insussistenti circa lo spostamento). B) Violazione dell’art 260 RD 1265 del 1934, in base al quale “..Chiunque non osserva un ordine legalmente dato per impedire l’invasione o la diffusione di una malattia infettiva è punito con l’arresto fino a sei mesi e con l’ammenda…” applicabile in caso di violazione dell’ obbligo di quarantena di soggetto positivo al virus Covid-19 sorpreso al di fuori del proprio domicilio sempre che : 1) il soggetto controllato sia consapevole e sia stato notiziato ufficialmente di essere positivo al test del coronavirus e dell’ intimazione a non uscire di casa per un determinato periodo; 2) la violazione della quarantena non sia giustificata da motivi di forza maggiore, reali o ragionevolmente presunti e, comunque, dimostrati o dimostrabili (ad esempio : la necessità di condurre in ospedale, con urgenza, un parente in pericolo di vita, non essendovi altri che vi possano provvedere; la necessità di fuggire dall’abitazione per scampare ad un pericolo imminente per la propria vita o per la propria incolumità). C) Ove sulla base di accertamenti di P.G. risulti nell’ immediatezza che il soggetto per colpa abbia avuto contatti con terzi, è ipotizzabile il reato di cui agli artt. 452 in relazione al 438 cp, fermi restando i successivi accertamenti che potranno essere svolti nella fase delle indagini preliminari. Infatti nel caso in cui il soggetto controllato dalle Forze dell’Ordine all’esterno dell’abitazione sia in quarantena, sia stato cioè sottoposto ad isolamento domiciliare essendo a rischio contagio ( caso descritto nell’art 1 comma 2 lett. d) del D.L 19/2020)

175 senza essere ancora risultato positivo al test Covid-19, egli è consapevole di potere essere contagiato e se risulti, nel corso dei primi accertamenti e nel prosieguo delle indagini, che lo stesso non è positivo al test si applicherà la sola sanzione amministrativa. Invece, se risulti che egli è positivo al test ed egualmente positivi risultino i soggetti con cui è eventualmente entrato in contatto, potrà rispondere o delle fattispecie di cui agli artt. 438 e 452 c.p. (epidemia colposa) o anche, quando ne ricorrano gli estremi, del delitto di cui all’art. 438 c.p (epidemia dolosa nella forma del dolo eventuale). D) Ove il soggetto positivo al virus Covid-19, sorpreso al di fuori del proprio domicilio, per le modalità del fatto, per le circostanze di tempo e di luogo si possa ritenere che abbia violato l’obbligo di rimanere in casa o nel luogo di cura con l’intenzione o a costo di determinare il contagio, si può ravvisare il delitto di cui all’art. 438 c.p (epidemia dolosa). Il dilagare del COVID 19 inoltre, è stato causa di illecite speculazioni, frodi in commercio e contraffazioni di generi di primaria importanza e necessità che scarseggiavano sul mercato come i prodotti disinfettanti o i dispositivi di protezione individuale, al fine di conseguire ingentissimi guadagni illeciti Proprio su questo versante la Procura della Repubblica di Potenza, a conclusione di una complessa attività d’indagine, ha sequestrato circa otto milioni di mascherine chirurgiche, schermi facciali, guanti e tute monouso, termoscanner e altri d.p.i. contraddistinti da certificati CE contraffatti, o comunque con certificazioni a vario titolo illecite, irregolari o inidonee, tutti pervenuti dall’estero e rinvenuti all’interno dei locali di deposito di una società lucana che opera a livello nazionale ed internazionale, che ne aveva curato l’importazione ed il trasporto. In parte erano già in fase di carico su furgoni di corrieri pronti per essere distribuiti a farmacie e parafarmacie anche fuori dai confini regionali, mentre per altri erano in corso operazioni di stoccaggio, etichettatura e confezionamento. Attività di contraffazione sono state eseguite presso un centro stampa ove venivano realizzati falsi bollini CE su etichette adesive, che venivano apposte a dispositivi per… bambini. Altre contraffazioni del marchio, con anomalo distanziamento dei caratteri CE, sono state eseguite su termoscanner, imprimendo ingannevolmente le inziali del marchio China Express, così suggerendo al consumatore l’idea che in realtà si tratti di prodotti con marchio CE, di garanzia della capacità protettiva. Centinaia di migliaia di mascherine c.d. di comunità – che non costituiscono un dispositivo di protezione individuale al pari delle mascherine chirurgiche – recavano ingannevolmente – il marchio CE, non previsto per questa specifica classe di prodotti, proprio affinchè il consumatore sappia che il prodotto acquistato, pur non essendo vietato, è privo di efficace capacità protettiva certificata. Sono state sequestrate anche mascherine che recavano ingannevolemente l’indicazione FFP2, così da farle apparire impropriamente come dispositivi medicali di particolare pregio ed efficacia, mentre si trattava di dispositivi non certificati, che non garantivano una effettiva protezione dal coronavirus. Il sequestro per frode in commercio eseguito a Potenza, oltre che sventare un’operazione speculativa, ha consentito di sottrarre alla distribuzione e al consumo un ingente quantitativo di prodotti in grado di mettere gravemente a rischio la salute pubblica. 176 7. ATTIVITA’ EXTRAGIUDIZIARIA

7.1 Consiglio Giudiziario

Il Consiglio Giudiziario è giunto all’ultimo anno del quadriennio, nel corso del quale è stato soggetto a un elevato turn-over della componente togata: dapprima nel maggio 2018 è subentrata la dr.ssa Maria Domenica MARCHESE, giudice civile presso il Tribunale di Matera, in luogo del dr. Saladino, giudice penale presso il Tribunale di Lagonegro trasferitosi in altro distretto; poi v’è stato il subingresso del Presidente della sezione penale della Corte di Appello, dr. Pasquale MATERI, al dott. Lo Sardo, trasferitosi in Cassazione; successivamente sempre per scorrimento della graduatoria la dott.ssa Veronica Calcagno è subentrata al dott. Salvia, entrambi sostituti presso la Procura della Repubblica di Potenza. A seguito del trasferimento nel gennaio 2019 della dr. Calcagno presso la Procura della Repubblica di Catanzaro all’esito di elezioni suppletive nella componente “requirenti” è subentrato nel febbraio 2019 il dr. Matteo SOAVE anch’egli sostituto procuratore a Potenza. Successivamente si è tenuta un’altra elezione suppletiva a causa del trasferimento del dr. Vitale presso la Corte di Appello di Bari, così da ultimo è subentrata in consiglio la dr. Angela Rosa NETTIS, giudice presso il Tribunale di Matera con funzioni di GIP-GUP. Hanno svolto l’incarico di componente togato del Consiglio Giudiziario per tutto il quadriennio la dr. Annafranca VENTRICELLI, sostituto presso la Procura della Repubblica di Matera e il dr. Lucio SETOLA, giudice civile presso il Tribunale di Potenza, assicurando così la continuità dell’attività extragiudiziaria e la memoria storica degli orientamenti e delle prassi consiliari. Il consiglio giudiziario integrato dalla partecipazione di un professore universitario (prof.ssa Procaccino Univ. Foggia) e di due avvocati, dopo le dimissioni dell’avv. Nicola Rocco, presidente del COA di Matera, ha operato sempre con un solo componente proveniente dalla Avvocatura (avv. Michele Messina, cons. COA Potenza), perché il CNF non ha provveduto alla designazione di un secondo avvocato. Solo la sezione autonoma della magistratura onoraria è rimasta immutata nelle persone di un V.P.O. (dr.ssa Nardozza), un G.O.T (dott. Conte) e un G.d.P. (dr.ssa Leone). Le elezioni del nuovo Consiglio Giudiziario a causa del COVID sono state rinviate a settembre 2020. L’attività del Consiglio Giudiziario non si è mai interrotta per la pandemia, anche durante il lockdown, perché le sedute si sono tenute da remoto tramite collegamento audio-video TEAMS. Persino la prima seduta del mese di marzo 2020, pur non disponendo del programma Microsoft successivamente implementato dal DGSIA, si è tenuta in parte in presenza e in parte tramite in collegamento telefonicoaudio-video WhatsApp. Soltanto le sedute disciplinari della sezione autonoma sono state rinviate a settembre per esigenza di audizione dei GOP avanti al Consiglio. Nell’arco temporale di riferimento si sono tenute ventitre sedute, otto delle quali nel periodo compreso fra il 1.07.2019 ed il 31.12.2019 e le restanti nel periodo compreso

177 fra il 1.1.2020 ed il 30.6.2019. Si segnalano altresì undici sedute della Sezione Autonoma dei G.O.P., tenutesi prevalentemente nelle stesse giornate delle sedute ordinarie. Il Consiglio, dunque, in ambedue le composizioni, risulta essersi riunito complessivamente trentatre volte. Non sono state apportate modifiche al regolamento del Consiglio sia in composizione ordinaria sia in composizione autonoma, sebbene in esito alla circolare del Consiglio Giudiziario portante linee guida per la modifica del regolamento interno la commissione si sia riunita ed abbia approvato e sottoposto al Consiglio dei criteri di massima sui temi più complessi e innovativi. Il Consiglio Giudiziario dopo una riunione sul tema ha ritenuto, essendo organo in prorogatio, di non impegnare il nuovo Consiglio in scelte di indirizzo e di non deliberare alcuna modifica. Pertanto ha operato, rispettando il regolamento vigente e osservando scrupolosamente, tra le altre, le regole della pubblicità degli atti e delle sedute con la trasmissione degli ordini del giorno a tutti gli Uffici Giudiziari e ai Consigli dell’Ordine del Distretto, dell’assegnazione automatica delle pratiche, del divieto di assegnazione ai componenti di pratiche relative al proprio ufficio, di astensione dei componenti dalla discussione e dal voto in caso di trattazione di una pratica personale (ad es. autorizzazione a risiedere fuori sede, valutazione di professionalità ecc). Dal punto di vista numerico, nel periodo compreso fra 01.07.2019 e 30.6.2020, sono stati espressi n. 19 pareri per valutazioni di professionalità (n. 5 parziali) di: cui n. 1 parere integrativo, n. 2 pareri per incarichi direttivi, n. 7 pareri per incarichi semidirettivi, nonché n.1 parere per una conferma e n. 1 parere per incarico extra giudiziario. Nel medesimo periodo per la sezione autonoma sono stati deliberati n. 28 pareri di conferma della magistratura onoraria. Nello stesso periodo è stato adottato Tra le pratiche di maggior rilievo si segnala il parere per la nomina e conferma dei giudici onorari minorili del Tribunale per il triennio 2020-2022; quanto alla sezione autonoma ha proceduto in via pre-disciplinare nei confronti di 2 GOP, alla selezione per l’ammissione al tirocinio ai fini della nomina a giudice onorario per la copertura di un posto presso l’Ufficio del Giudice di Pace di Matera e n. 6 posti presso la Procura della Repubblica di Potenza. Per lo studio e la stesura dei pareri per le valutazioni di professionalità, volto ad evitare livellamenti qualitativi e a mettere in evidenza, piuttosto, ogni dato curriculare dei magistrati in valutazione, funzionale a tratteggiare il percorso professionale di ciascuno di loro, si è rivelata particolarmente utile la prassi dell’invio a tutti i componenti della bozza di delibera alcuni giorni prima della seduta, in modo da valorizzare il più possibile un incremento delle fonti di conoscenza e massimizzare la condivisione dei contenuti del parere.

7.2 Struttura territoriale di Potenza della Scuola Superiore della Magistratura

Nel corso dell’ anno 2019-20 la composizione della Struttura territoriale di Potenza della SSM è mutata. Al 30.6.2020 è vacante un posto di formatore penale e i componenti effettivi sono: dott. Cataldo Carmine COLLAZZO – formazione settore GAIUS; cons.

178 Aida SABBATO - formazione civile, dott. Michele DI IESU – formazione GOP. Nonostante le grandissime difficoltà legate all’epidemia da Covid 19 ancora in corso, è stata garantita nel distretto l’esigenza di creare momenti di confronto e di analisi non solo in occasione del mutamento di funzioni dei magistrati, ma anche al fine di potenziare l’offerta di formazione complementare dei magistrati togati e della magistratura onoraria, di intensificare occasioni di formazione comune con gli altri operatori di giustizia ed, in primo luogo, con gli avvocati, sia pure in misura compatibile con il difficile momento che stiamo attraversando. Anche quest’anno, nel solco già tracciato, è stata attuata la natura portante della formazione decentrata: la complementarietà con le iniziative di livello centrale e la necessaria non fungibilità con esse, perché destinata a soddisfare esigenze diverse e a perseguire obiettivi differenti, fermo restando il principio che il costante e proficuo collegamento tra il centro e la periferia favorisce sempre e comunque la diffusione di contenuti e metodi sperimentati in sede centrale. Se, infatti, vi sono bisogni ed obiettivi che possono essere soddisfatti più efficacemente in sede centrale, nondimeno proprio in sede periferica è possibile soddisfare esigenze avvertite nel singolo distretto, collegate a particolari peculiarità sociali o economiche, attraverso corsi c.d. emergenziali, volti ad elaborare e condividere prime valutazioni a caldo su novità legislative e giurisprudenziali o corsi di rilevanza territoriale, di più ampio respiro, che sono occasioni di confronto con colleghi di altri distretti e corsi di formazione della magistratura onoraria locale. Entrando nel merito delle attività di formazione decentrata della Basilicata svolte nel richiesto periodo, sono stati organizzati e sviluppati incontri di studio, che hanno visto impegnati tutte le tre sedi giudiziarie del territorio lucano. È importante, anche, mettere in luce lo sforzo compiuto per adeguare la formazione decentrata alle misure stringenti legate all’epidemia in corso, che non ha consentito e non consente tutt’ora la possibilità di incontri di studio in presenza, così ricorrendo all’utilizzazione dello strumento da remoto. Le tematiche hanno involto le principali materie di interesse per i magistrati del distretto o per stretta attualità o per tipologia di contenzioso, senza trascurare le tematiche interdisciplinari, prediligendo gli argomenti ricchi di spunti giurisprudenziali e innovativi del settore. Queste, nello specifico, sono state le tematiche (e i relativi titoli) sviluppate nel periodo di riferimento: “La legge 22 dicembre 2017 n.219 sul consenso informato e sulle disposizioni anticipate di trattamento” – Matera 24/25 settembre 2019 – in presenza – aperto ai colleghi di tutti i distretti; “La verità nel processo penale. L’avvocato può difendere chi sa colpevole sostenendone l’innocenza – Lagonegro 27 Settembre 2019 – in presenza; “L’ufficio del processo e la BDDC: l’esperienza giudiziaria esportabile” – Potenza 25 Novembre 2019 – aula magna – in presenza; “La mediazione demandata dal giudice. L’esperienza dei fori a confronto”- Potenza 18 Febbraio 2020; Corso Webinar “La mediazione familiare nei diversi contesti” – 1 luglio 2020; Corso Webinar “La violenza di genere: fenomenologia, contrasto e protezione 179 delle vittime” – 24 Novembre 2020; Anche quest’anno i risultati dell’attività di formazione decentrata raggiunti in questo Distretto possono dirsi davvero particolarmente significativi, tanto che la Scuola Superiore della Magistratura ha affidato alla Struttura Distrettuale anche l’organizzazione di corsi di ambito nazionale, cioè aperti alla partecipazione di magistrati provenienti da tutta Italia, Si tratta degli incontri di studi : “La legge 22 dicembre 2017, n. 219, sul consenso informato e sulle disposizioni anticipate di trattamento”, svoltosi a Matera il 24/9 – 25/9/2019 “Il punto sullo stato di attuazione della Legge 19 febbraio 2004 n.40” che si svolgerà in presenza a Matera il 21 e 22 settembre 2021. Ormai già da 4 anni il Consiglio Direttivo della Scuola Superiore della Magistratura ha affidato alla Struttura Distrettuale lucana l’organizzazione di altri corsi di ambito nazionale, aperti alla partecipazione di magistrati provenienti da tutta Italia: sulla liquidazione delle spese nel processo civile, articolato in tre sessioni nel 2017 e nel giugno 2018 il corso T18017 su “La responsabilità medica dopo la legge 8 marzo 2017 n. 24”, entrambi tenutisi a Matera. Tutti i corsi a valenza nazionale hanno ricevuto un altissimo indice di gradimento dei partecipanti, testimoniata dalla vivace partecipazione dei discenti sui temi eticamente sensibili, sia per la formula interdisciplinare (diritto civile/ penale/costituzionale/ comparato) aperta ad altre scienze (medica-legale/ filosofia del diritto) sia per la scelta dei relatori di alta competenza nella materia specifica, provenienti da molte università italiane dalla Corte di Cassazione. Per l’anno 2020-2021 la struttura territoriale della SSM intende proseguire nel suo percorso di diffusione dell’aggiornamento professionale di prossimità, cercando di coinvolgere soprattutto i colleghi che, per esercitare le loro funzioni in uffici afflitti da un certo isolamento dal resto del territorio, hanno notevoli difficoltà a partecipare ai corsi di aggiornamento che si tengono presso la sede della Scuola in Scandicci. Si sta, inoltre, procedendo all’organizzazione di una formazione ad hoc per i tirocinanti ex art. 73 d.l. n. 69/2013, presenti nelle tre sedi giudiziarie del distretto.

8. PERSONALE E UFFICI AMMINISTRATIVI NEL DISTRETTO DI POTENZA

8.1. Piante organiche (uffici giudicanti e requirenti)

E’ gravemente deficitario il personale effettivamente in servizio rispetto all’organico in tutti gli uffici giudiziari del distretto, con una percentuale discopertura complessiva del 25,45% rispetto alle piante organiche. E’ di tutta evidenza come le vacanze e le assenze, comunque motivate, siano causa di aumento del carico di lavoro e di responsabilità sul personale restante. Ciò non ostante il lavoro è stato svolto nella maniera più funzionale possibile, tanto da assicurare la definizione tempestiva dei procedimenti e il disbrigo dell’attività amministrativa che si svolge in maniera sempre più compulsiva. Sebbene in Corte di Appello e nei tre Tribunali l’organico degli assistenti giudiziari

180 sia stato coperto quasi al 100% con l’assunzione dei neo assistenti giudiziari, permane la grave criticità della vacanza dei posti di dirigenti amministrativi, le cui numerose e gravose competenze pesano sui Presidenti dei Tribunali che vengono distolti dai loro impegni giurisdizionali e organizzativi con un aggravio di responsabilità anche contabili, pur non avendo alcuna specifica cognizione e formazione. A ciò si aggiunge la necessità, dal marzo 2020, di collocare il personale in lavoro agile, senza avere la possibilità di accedere da remoto ai registri di cancelleria, fatta eccezione per pochi programmi informatici, prevalentemente in uso negli uffici amministrativo-contabili. I casi di contagio da COVID 19 o di isolamento fiduciario hanno comportato una massiccia e urgente azione di sanificazione in tutti i palazzi di giustizia, senza conoscenze tecnico-logistiche per questa attività e con difficoltà di reperimento in Basilicata di aziende specializzate. Anche gestire gli acquisti di DPI per il personale in presenza (mascherine, guanti, gel disinfettante ecc.) è stato difficoltoso non solo per la notoria carenza sul mercato e per i prezzi esorbitanti, ma anche per l’inadeguatezza dell’organico del personale destinato alla gestione degli acquisti e distribuzione del materiale. V’è penuria di cancellieri per l’assistenza alle udienze, anche perché molti di essi a seguito di riqualificazione professionale sono divenuti funzionari e mal volentieri accettano di svolgere anche le funzioni di cancelliere esperto, in base alla “verticalità” delle mansioni previste nei nuovi profili professionali approvati dal Ministero della Giustizia. Gli uffici giudiziari con maggiore scopertura sono: Ufficio del Giudice di Pace Lagonegro (-80%), Tribunale di Lagonegro (-35.45%), Corte di Appello di Potenza e UNEP di Lagonegro (-33,33 % ), nonostante l’immissione in possesso di assistenti neo- assunti. L’ ufficio giudiziario con minore scopertura è il Tribunale di Matera (-3.45%) e l’unico con personale in numero superiore alla pianta organica è l’Ufficio del Giudice di Pace di Sala Consilina (+20%). Particolarmente critica è la situazione degli Uffici del Giudice di Pace non ministeriali, perché il mantenimento è rimesso alla facoltà delle amministrazioni comunali, che di sovente non fanno conseguire alle scelte politiche di mantenere l’Ufficio del Giudice di Pace le idonee dotazioni di locali e personale, alla cui formazione professionale non provvedono. Continua il flusso in uscita per pensionamento del personale inquadrato dal Ministero della Giustizia in tutti gli uffici giudiziari del distretto ed altri pensionamenti matureranno nel 2021. In tutto il distretto molti dipendenti impiegati in vari uffici giudiziari, giudicanti e requirenti, sono rimasti a casa per lunghi periodi, impossibilitati ad allontanarsi per motivi sanitari dal comune di residenza dichiarato “zona rossa” ( Moliterno, Ariano Irpino, Tricarico, Pollla, Irsina, Sala Consilina e numerosi altri comuni della Basilicata, della Campania e della Puglia). Tutto il personale amministrativo degli uffici giudicanti e requirenti del distretto ha usufruito di lavoro agile in misura modulata in ragione dei differenti periodi e delle situazioni soggettive (salute, trasporti pubblici, figli minori). 181 CORTE DI APPELLO di POTENZA

Presso la Corte di Appello il posto di dirigente amministrativo è coperto dall’ ottobre 2016 dal dr. Cosimo Epifani, proveniente della Procura Generale della Repubblica di Potenza. Si registra a tutt’oggi una grave carenza di personale amministrativo pari a -33,33%. Alle vacanze organiche si aggiungono i periodi di lunga malattia per più di 15 giorni, le assenze per congedo straordinario e i permessi a norma della L. 104/92, di cui usufruiscono 11 dipendenti. La funzionaria contabile neo-assunta è in astensione anticipata per complicanze della gestazione e maternità. La discontinuità dei servizi per assenza o mancanza del personale destinato ad assolvere compiti essenziali e con un contenuto tecnico, che involge anche la padronanza dei programmi informatici in uso, ha una ricaduta negativa su tutti gli uffici del distretto, perché a tali compiti si deve fare fronte con i pochi dipendenti in servizio effettivo, che vengono sovraccaricati, il che genera talvolta delle tensioni personali. Nel corso dell’anno giudiziario 2019-20 sono andati in pensione 2 ausiliari, 1 addetto alla custodia del palazzo di giustizia e 1 operatrice giudiziaria; nel dicembre 2019 un assistente giudiziario è stato sospeso cautelarmente dal servizio in via disciplinare nelle more del procedimento penale.

TRIBUNALE POTENZA

Dal 20.12.2016 è vacante il posto di Dirigente Amministrativo. E’ carente il personale della qualifica di direttore amministrativo (n. 2 presenze, su n. 6 previsti in organico). La penuria d’ organico ha avuto ampia ripercussione, oltre che nei vari settori, anche nella Segreteria di Presidenza e nella Segreteria amministrativa, che sono punti nevralgici dell’apparato organizzativo, con conseguente affanno lavorativo per il meritorio personale ivi collocato. Nel periodo ci sono stati n. 3 pensionamenti, che hanno annullato i benefici dell’ingresso in servizio di n. 2 assistenti giudiziari idonei dell’ultimo concorso pubblico bandito dal Ministero, dei quali, tra l’altro, uno è stato destinatario di un provvedimento di distacco sine die per mandato elettorale e l’altro si è dimesso. Un gran numero di personale amministrativo in servizio fruisce dei benefici della legge n. 104/1992 e altri lavoratori sono in regime di part time. Oggi, pertanto, il saldo tra ingressi e uscite di personale amministrativo è fortemente negativo. E’ previsto nel corso del corrente e del prossimo anno il collocamento a riposo di ulteriori 2 unità. E’ sentita l’esigenza che il personale sia anche maggiormente formato nella dimestichezza delle tecnologie informatiche in modalità training on the job e non e-learning. Nel settore penale il consistente numero delle udienze, delle quali necessariamente una quantità si protrae nelle ore pomeridiane, è causa per gli assistenti e cancellieri di turni atti a garantire la funzione di assistenza all’udienza, ma comportanti ripercussioni negative sulle attività di preparazione delle udienze medesime e su quelle occorrenti per gli adempimenti successivi. Né meno impegnativo è stato per il personale

182 amministrativo garantire appieno l’assistenza alle udienze civili, a causa della carenza di soggetti impegnati nelle numerose attività di cancelleria e di gestione del rapporto con il pubblico degli utenti. Come è evidente, si tratta di una situazione non più sostenibile per la sua durata permanente, dovuta anche alla constatazione della natura endemica – risalente oramai ab immemorabili e via via aggravatasi – di carenza di personale amministrativo. Inoltre, il Presidente del Tribunale di Potenza ha dovuto con proprio personale sopperire anche alle carenze degli Uffici del Giudice di Pace del Circondario e della Corte di Appello

GIUDICE DI PACE DI POTENZA

Attualmente in servizio presso l’ Ufficio del Giudice di Pace risultano n. 11 unità, di cui n. 3 funzionari giudiziari, n. 2 cancellieri esperti, n. 2 assistenti giudiziari, n. 3 operatori giudiziari e n. 1 ausiliario. Al 30.06.2020 risulta ancora privo delle seguenti figure professionali previste in organico: n. 1 Direttore (posto vacante dal novembre 2000) e n. 1 ausiliario. Rispetto all’ anno giudiziario precedente la scopertura complessiva è aumentata. Con decorrenza dal 1° ottobre 2019 è stato collocato a riposo n. 1 operatore giudiziario e con decorrenza 18/06/2020 una dei tre funzionari è applicata alla Corte di Appello di Potenza, su sua richiesta di essere destinata ad altro ufficio.

GIUDICE DI PACE DI MELFI

Il personale amministrativo si è ridotto rispetto allo scorso anno ed è insufficiente per via dell’apertura del Centro di Trattenimento di Palazzo San Gervasio, per cui si sopperisce con personale del Tribunale di Potenza in applicazione. (cfr. par. 4.1.7.1.3)

TRIBUNALE DI LAGONEGRO

Dal gennaio 2019 è in pensione il dirigente amministrativo dr. Ferraro, che per anni ha consentito la funzionalità del Tribunale di Lagronegro, anche in assenza di Presidente del Tribunale titolare, in pensione dall’ottobre 2017. Rispetto all’ anno precedente si sono ridotti di 1 unità i funzionari giudiziari e la scopertura complessiva. Il personale amministrativo del Tribunale versa in uno stato di progressivo invecchiamento, talchè l’ 85% ha più di 50 anni con conseguenti difficoltà ad accettare modalità flessibili di lavoro, modifica delle mansioni e innovazioni tecnologiche. Una situazione di particolare criticità si è verificata perché il personale amministrativo è stato per più settimane in isolamento fiduciario nel primo semestre 2020, a causa di alcuni dipendenti della locale Procura della Repubblica gravemente ammalatisi per il contagio da COVID 19. Inoltre i dipendenti del Tribunale di Lagonegro residenti nei quattro comuni del Vallo del Diano dichiarati zona rossa sono rimasti “confinati” per circa 40 giorni, poiché dichiarati zona rossa nel marzo 2020 dal Presidente della Regione

183 Campania.

GIUDICE DI PACE DI LAGONEGRO

Il personale amministrativo è ridotto all’osso (-80%) e sacrificato in locali angusti, allocati al sotto-piano del palazzo di giustizia di Lagonegro. E’ stato sottoscritto il contratto di comodato d’uso di locali viciniori di proprietà del Comune di Lagonegro, che ha provveduto alla manutenzione straordinaria, ma manca il certificato di idoneità sismica. E’ stato necessario disporre più volte applicazioni part-time per 1 o 2 giorni di funzionari giudiziari in servizio presso il Tribunale di Lagonegro e presso l’Ufficio del Giudice di Pace di Sala Consilina, senza il loro consenso. In un caso di applicazione di una funzionaria è stato proposto ricorso avverso il provvedimento di applicazione avanti a giudice del lavoro, che lo ha respinto con condanna alle spese.

GIUDICE DI PACE DI SALA CONSILINA

Nel corso dell’anno giudiziario 2019-20 non c’è stata variazione nel personale in servizio. L’Ufficio è allocato in un immobile più che adeguato, già sede dell’ex Tribunale di Sala Consilina. È rimasto chiuso per oltre un mese, in quanto il comune è stato il primo nel distretto ad essere colpito dalla pandemia da COVID 19 ed è stato dichiarato zona rossa con decreto del Presidente della Regione Campania.

UNEP LAGONEGRO

Si è ridotta di 1 unità la consistenza degli assistenti e la scopertura complessiva è aumentata dal 29,17% registratasi nello scorso anno giudiziario 2018-19, all’ attuale -33,33 %. I locali sono ampi e areati, più che adeguati alle esigenze del personale in servizio.

TRIBUNALE DI MATERA

Nel Tribunale di Matera vi è stata una riduzione di 3 unità rispetto allo scorso anno giudiziario. Pesa particolarmente il trasferimento ad altra sede della dirigente amministrativa (dr.ssa Trotta) anche per le necessitate e frequenti incombenze relative alla prevenzione e sanificazione in caso di denunciato contagio da COVID 19 che si cumulano a tutte le altre attribuzioni di gestione del personale e di contabilità in capo al Presidente del Tribunale.

GIUDICE DI PACE DI MATERA

Anche se complessivamente l’organico si è ridotto nel corso dell’ anno giudiziario 2019-20 dalla copertura totale al 100% a una scopertura pari a -33,33%, l’Ufficio del

184 Giudice di Pace di Matera si è giovato dell’arrivo del funzionario dr. Antonio Lamberti, per trasferimento dal Ministero a copertura del posto vacante, il quale ha assunto il coordinamento dei servizi di cancelleria, riorganizzandoli sotto il profilo dei servizi informatici e telematici. È stato anche approvato nel dicembre 2020 un progetto che prevede la comunicazione telematica, a mezzo PEC, di tutti i provvedimenti civili adottati (sentenze civili, decreti ingiuntivi, ordinanze).

UNEP MATERA

La vacanza complessiva del personale amministrativo è aumentata da -33,33% nell’anno giudiziario 2018-19 a -37,50% nel decorso anno 2019-20, sebbene sia stata coperta tutta la pianta organica degli assistenti giudiziari.

TRIBUNALE PER I MINORENNI

Vi sono state variazioni negative rispetto allo scorso anno giudiziario nella scopertura totale che da -7,69% al 30.6.2019 è aumentata a -23,08%. Dopo il 30.6.2020 vi è stato il pensionamento di una delle due funzionarie giudiziarie.

TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA

Rispetto allo scorso anno la scopertura complessiva è aumentata da -18,75% al 30.6.2019 a -25% al 30.6.2020. La carenza di direttori amministrativi, che dura da 17 anni, è rilevata dalla Presidente del Tribunale di Sorveglianza come dato patologico, che le ha creato non pochi problemi nella gestione amministrativa, e ha affidato di fatto a un funzionario giudiziario la gestione del personale. Le vacanze nei ruoli di n. 2 direttori amministrativi (ex cancelliere C3 e cancelliere C2) a seguito del completamento della procedura di riqualificazione, dal dicembre 2017 sono fronteggiate con il collocamento nel profilo di funzionario giudiziario di due cancellieri in servizio presso in medesimo Ufficio. Allo stato sono rimasti vacanti i due posti di cancelliere e sono presenti in servizio n. 5 funzionari giudiziari su n. 3 previsti in pianta organica, ma uno di essi è in regime di lavoro part-time al 50%, concesso dall’Ufficio di provenienza, e un altro fruisce di distacco sindacale con riduzione della prestazione lavorativa di circa il 21%. La Presidente lamenta l’insufficienza di 16 unità in pianta organica, attese le nuove competenze che negli ultimi anni sono state attribuite alla Magistratura di Sorveglianza. Nel profilo professionale di assistente giudiziario, dei tre posti in pianta organica, si è creata una scopertura a seguito del collocamento a riposo dal mese di giugno 2020 di una unità. Uno dei due operatori giudiziari in servizio fruisce, dal mese di gennaio 2020, del regime orario part-time, con riduzione della prestazione lavorativa del 20%. Sono coperti i 2 posti in organico di ausiliario, anche se dal mese di marzo 2021 si determinerà una scopertura a seguito del collocamento a riposo. Permane la scopertura di un posto di conducente di automezzi, sui 2 previsti in pianta organica, ma di fatto nei tempi di

185 attesa l’autista svolge.

UFFICI REQUIRENTI - PERSONALE AMMINISTRATIVO AL 30.6.2020

Procura Generale: scopertura di n. 7 unità (un dirigente, tre funzionari giudiziari, un assistente tecnico e due ausiliari). E’ in esubero un conducente di automezzi, in applicazione al Tribunale di Potenza. Dal 19/09/2019 le funzioni di Dirigente reggente sono svolte dal Dirigente Amministrativo della Procura della Repubblica di Potenza.

Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni: scopertura di n. 3 unità (un direttore, un assistente giudiziario ed un funzionario giudiziario).

Procura di Potenza: scopertura di n. 21 unità (un direttore amministrativo, due funzionari giudiziari, sette cancellieri, due assistenti informatici, un contabile, un operatore giudiziario, quattro conducenti di automezzi e tre ausiliari).

Procura di Matera: si registra la mancanza rispetto all’organico di n. 3 posti di cancelliere; a fronte di un incremento di n. 3 funzionari giudiziari. Mancano in organico n. 3 operatori giudiziari, un conducente di automezzi. Sono in soprannumero n. 2 ausiliari e n. 2 assistenti giudiziari. Sono in part-time le seguenti figure professionali: n. 1 funzionario giudiziario e n. 1 operatore giudiziario.

Procura di Lagonegro: scopertura di due posti di assistente giudiziario e di un posto di ausiliario.

8.2 UNEP di Potenza

L’attività svolta dall’UNEP nel periodo 1/07/2019 – 30/06/2020 rispetto all’analogo periodo precedente ha subito variazioni in flessione, dal punto di vista statistico circa - 16% di atti di esecuzione civile, mentre per le notifiche a richiesta di parte la flessione è pari - 25 % , da attribuire anch’ essa alla emergenza COVID 19 . La pianta organica ha visto una riduzione del personale che porta ad una scopertura effettiva calcolata dal dirigente nella misura del 28 % circa, da attribuire ai distacchi e alle applicazioni ad altre sedi giudiziarie , nonché a due pensionamenti. Gli strumenti informatici in uso appaiono sufficienti per il buon funzionamento dell’ufficio in virtù di una nuova fornitura di computer avvenuta tra i mesi di Novembre 2019 e Febbraio 2020, mentre il software di gestione dell’UNEP, cosiddetto “GSU”, andrebbe aggiornato per migliorarne le potenzialità e rendere più efficace l’attività lavorativa, soprattutto dal punto di vista amministrativo e contabile.

186 Continua l’opera di riorganizzazione dei servizi anche in considerazione dell’avvenuto avviamento del processo di riqualificazione del personale. Non si è reso necessario, invece, disporre alcun provvedimento per eliminare l’arretrato in quanto gli UNEP, per ordinamento, sono tenuti ad evadere gli atti “senza indugio” e comunque nei termini di legge. In ultimo, a tutt’oggi non è stata ancora stipulata dal Ministero della Giustizia una convenzione con i gestori delle banche dati, che consenta l’attivazione del programma pilota “Modello Registro Ricerca Beni” e quindi l’accesso diretto degli Uffici NEP alle banche dati per procedere al pignoramento, in mancanza del relativo decreto attuativo di cui all’art. 155-quater delle disp. att. al c.p.c. Per quanto riguarda il periodo di emergenza da COVID 19, l’ Ufficio si è adeguato alle Linee Guida che hanno consentito a tutti (dipendenti ed utenti) di poter operare in totale sicurezza, anche mediante l’uso di D.P.I. Durante il primo semestre 2020 le Linee Guida hanno disposto l’inibizione agli ufficiali giudiziari dell’accesso presso l’abitazione dei debitori, fino a quando non si è riusciti ad ottenere la possibilità di avere informazioni, certe e in forma riservata, circa la possibilità di accesso in loco senza alcun rischio di contagio. Si è fatto ricorso, inoltre, al lavoro agile che si è potuto applicare solo al personale con qualifica di assistente giudiziario (nel numero di 10 unità) nel periodo dal 20/03/2020 al 18/05/2020 e dal 11/06/2020 al 30/06/2020. Da remoto non è stato possibile utilizzare alcun applicativo per motivi tecnici inerenti la strutturazione dei sistemi informatici consultabili solo dalla RUG, viceversa è stato possibile il collegamento alla piattaforma e-learning resa disponibile dal Ministero della Giustizia, consentendo una formazione a distanza, nonché l’uso della posta istituzionale che ha reso possibile un continuo scambio di informazioni con l’ufficio NEP.

8.3 Ufficio Elettorale e Collegio Regionale di Garanzia Elettorale

L’Ufficio Elettorale presso la Corte di Appello, cui sono assegnate dueunità lavorative, ha dovuto affrontare nel periodo dal 1° luglio 2019 al 30 giugno 2020, con non poche difficoltà a seguito dell’emergenza epidemiologica – COVID 19, l’aggiornamento annuale dell’Albo dei Presidenti di Seggio di ben 131 comuni della Basilicata. A seguito dell’indizione del Referendum Nazionale fissato per il 29 marzo 2020 ha proceduto alla nomina dei presidenti di seggio delle 693 sezioni elettorali, distribuite sul territorio regionale, referendum rinviato poi per il lockdown a seguito della pandemia. Come è noto il referendum si è svolto il 20-21 settembre 2020 unitamente ad elezioni comunali e tra i comuni v’era anche Matera. Questa novità ha comportato un doppio lavoro, dovendo nominare nuovamente i presidenti di seggio oltre che procedere alle sostituzioni, che sono state più numerose del solito. Oltre a problemi di costituzione dei seggi speciali presso gli ospedali, stante l’indisponibilità di aspiranti presidenti. Si evidenziano le difficoltà di gestione del servizio per interruzioni, malfunzionamenti o adeguamenti del programma SIAM ELETTORALE L’Ufficio Elettorale si è occupato, altresì, delle Commissioni e Sottocommissioni Elettorali Circondariali, provvedendo alla nomina e alla sostituzione dei componenti e

187 curando contestualmente i rapporti con le Prefetture e le Province.

Nell’ambito dell’Ufficio Elettorale si colloca il COLLEGIO REGIONALE di GARANZIA ELETTORALE che si occupa del controllo dei rendiconti delle spese elettorali sostenute dai candidati eletti e non eletti nelle elezioni regionali, politiche e comunali solo relativamente ai comuni al di sopra dei 15.000 abitanti. Ne fanno parte dottori commercialisti di nomina ministeriale, un direttore amministrativo e un assistente della Corte di Appello, due giudici componenti effettivi e due supplenti. Di norma sono nominati consiglieri della Corte di Appello e questa attività extragiudiziaria si somma al loro carico di lavoro e responsabilità, anche in relazione alla convocazione degli interessati per le necessarie integrazioni e alle sanzioni pecuniarie amministrative di rilevante importo che vengono irrogate per l’omessa rendicontazione. Nel periodo dal 1° luglio 2019 al 30 giugno 2020 il Collegio Regionale di Garanzia Elettorale ha esaminato i rendiconti di n. 304 candidati relativamente alle elezioni Regionali del 24/03/2019 e n. 444 candidati relativamente alle Elezioni Comunali di Potenza del 26/05/2019, adottando provvedimenti di ammissione o rigetto.

8.4 Ufficio Tessere

Presso la Corte di Appello è istituito l’Ufficio per il rilascio delle tessere Mod. AT CMG-Smart Card ai Magistrati togati, al personale amministrativo degli Uffici Giudiziari del distretto. Nel periodo dal 1° luglio 2019 al 30 giugno 2020 sono state emesse circa 200 tessere dopo aver acquisito i dati biometrici relativi ai magistrati e al personale amministrativo degli Uffici Giudiziari del Distretto. Si segnala che lo strumentario e il programma informatico fornito dal Ministero della Giustizia sono inadeguati al servizio per interruzioni o malfunzionamento, creando disagio all’assistente che provvede alle rilevazioni dei dati biometrici e all’inoltro per via informatica per la stampa della tessera con chip, eseguita dall’ Istituto Poligrafico dello Stato. Un assistente CISIA supporta il servizio per quanto attiene gli aspetti informatici. La consegna delle tessere Mod. AT CMG-Smart Card avviene con ritardo di molti mesi e dopo numerosi solleciti, anche con nota scritta della Presidenza della Corte. Questo disservizio crea moltissime difficoltà ai giudici civili che utilizzano le tessere ministeriali per il PCT, che non consente l’uso di altre tessere con firma digitale, diversamente da come avveniva in passato. L’Ufficio nel periodo dal 1° luglio 2019 al 30 giugno 2020 ha provveduto, altresì, al rilascio di n. 25 tessere CMG Sostitutive ai Magistrati Onorari del Distretto. Anche durante l’emergenza sanitaria, dopo il periodo di lockdown, sono stati acquisiti i dati biometrici e inoltrate richieste di tessere ministeriali per il personale amministrativo con sede d’ufficio a Potenza, di cui erano dotati solo direttori amministrativi e non tutti i funzionari, che sono pre-condizione per il lavoro agile per cancellieri, assistenti e operatori giudiziari.

8.5 Ufficio Esami Abilitazione Professione Forense 188 L’organizzazione degli esami di abilitazione all’esercizio della professione forense comporta un notevole impegno di personale amministrativo che grava interamente sulla Corte di Appello che, già carente di personale, deve fare fronte con le poche unità disponibili ad un numero di candidati agli esami, le cui domande di ammissione nelle ultime sessioni sono state oltre 300. A tale carenza di personale si è sopperito con l’applicazione di Funzionari Giudiziari titolari presso altri Uffici Giudiziari (Tribunale di Sorveglianza e Tribunale per i Minorenni di Potenza), anche in considerazione del fatto che la riforma L. 247/2012 ha stabilito la costituzione di una Sottocommissione per ogni 300 candidati. Dall’anno 2017 la Corte di Appello di Potenza, in applicazione dell’art. 4 comma 1 del D.M. n. 48/2016, ha assicurato durante lo svolgimento delle prove scritte un servizio di monitoraggio dello spettro radioelettrico con schermatura delle frequenze della telefonia cellulare e dei collegamenti wi-fi, avvalendosi della collaborazione del Ministero dello Sviluppo Economico competente per tale servizio. Nonostante le gravi difficoltà affrontate vuoi per le riscontrate irregolarità nella trasmissione degli elaborati delle prove scritte dopo la correzione, che sono stati ritrasmessi alla Corte di Appello di Trieste per i necessari adempimenti, vuoi per l’emergenza epidemiologica – COVID 19, la sessione 2019 si è conclusa il 30 novembre u.s.. I candidati presenti all’esame sono stati in numero di 274, per cui è stata sufficiente la costituzione di una sola Sottocommissione. L’impegno del personale addetto all’Ufficio Esami Avvocato non si limita alla fase propriamente e strettamente deputata alla correzione degli elaborali scritti e all’espletamento delle prove orali, ma si articola in altri e più significativi momenti almeno dal punto di vista amministrativo, al fine di assicurare il corretto svolgimento della procedura di abilitazione professionale (ricezione delle domande degli aspiranti, esame preliminare domande per valutazione ammissibilità; contatti con Ordini Forensi, Presidenza della Corte, Università e il Ministero della Giustizia per la designazione e la nomina dei componenti effettivi e supplenti delle due sottocommissioni; ricerca di locali per le prove scritte provvisti dei necessari requisiti di sicurezza e stipulazione contratto comprensivo del costo dell’uso delle attrezzature necessarie, previo parere di congruità degli uffici finanziari; coordinamento con Comandi delle Forze di Polizia per la sorveglianza durante lo svolgimento delle prove scritte, trasmissione degli elaborati scritti alle Sottocommissioni istituite presso altra Corte di Appello, designata dal Ministero della Giustizia; ricezione degli elaborati trasmessi da altre Sottocommissioni per la correzione, assistenza alla fase di correzione con successiva trasmissione dell’esito alle Sottocommissioni di provenienza; assistenza alla fase di scrutinio e pubblicazione degli elenchi degli ammessi alle prove orali, rilascio di copie degli elaborati richieste dai candidati non ammessi, evasione di richieste da parte dell’Avvocatura Distrettuale di relazione a seguito di ricorsi al T.A.R.; predisposizione del calendario delle prove orali; predisposizione dei prospetti di liquidazione dei compensi ai componenti delle sottocommissioni). Non meno rilevante è l’impegno richiesto ai magistrati componenti delle sottocommissioni, la cui partecipazione è prevista in numero di un effettivo e di un supplente per ogni sottocommissione. Nell’ ultima sessione di esame ha partecipato un 189 magistrato in pensione che, aveva dato la disponibilità, ma nella maggior parte dei casi sono nominati a svolgere il compito di componenti delle Sottocommissioni ben quattro magistrati, sottratti ai compiti giurisdizionali, con inevitabili riflessi sull’organizzazione del proprio lavoro e sul regolare svolgimento delle attività degli Uffici Giudiziari di appartenenza.

8.6 Ufficio Contabilità – Funzionario Delegato Presidente – Consegnatario

L’ufficio contabilità - settore spese decentrate Funzionario Delegato Presidente – è coordinato e gestito dalla sig. Rosa Larocca, unico funzionario contabile in servizio, di cui dispone la Corte di Appello per adempimenti relativi a tutto il distretto, mentre in pianta organica dovrebbero essere 3 oltre a 2 contabili. La funzionaria contabile neo-assunta è assente per complicanze della gestazione e maternità ed ha avanzato domanda di distacco essendo residente fuori regione. Il settore, che richiede impegno continuo e quasi esclusivo di tre unità del settore, da anni è in continua sofferenza a causa della forte scopertura di organico delle professionalità specifiche e a ciò si aggiunge il progressivo decentramento di molti servizi da parte del Ministero della Giustizia. L’ufficio necessita, pertanto, della urgente copertura di organico di funzionari contabili e contabili, che abbiano la necessaria e specifica preparazione nella materia. Inoltre è necessaria l’assunzione urgente di figure professionali competenti, in particolare un ingegnere, al fine di poter correttamente svolgere e gestire le molteplici nuove attività di portata distrettuale in carico al Funzionario Delegato Presidente, nella persona del Presidente della Corte di Appello e della Conferenza Permanente. Infatti il Ministero della Giustizia per la programmazione triennale e annuale delle opere di manutenzione straordinaria richiede anche un preventivo di spesa che presuppongono un computo metrico, una stima di congruità dei costi preventivabili, conoscenza dei listini prezzi anche in settori di alta tecnologia per quanto attiene gli impianti. Nel corso dell’esercizio finanziario 2020, nonostante le difficoltà lavorative connesse alla pandemia COVID-19, la funzionaria Rosa Larocca ha provveduto a dar corso, prioritariamente, alle scadenze urgenti e alle attività improrogabili e, successivamente, in ordine cronologico, alle attività relative alla gestione ordinaria dei servizi/capitoli in gestione (33 capitoli di spesa con molteplici piani di gestione correlati), unitamente alla sig. Lucia Calitri, cancelliere esperto, che ha in gestione i capitoli di spesa dei buoni pasto, acquisto riviste, rifiuti solidi urbani, sicurezza ex D.Lgs. 81/08. La priorità, dopo la laboriosa rendicontazione annuale dematerializzata dell’esercizio finanziario 2019 eseguita entro il 25 gennaio 2020, è stata rivolta a: • quantificazione dei fabbisogni delle varie tipologie di spesa per la richiesta fondi esercizio finanziario 2020; • redazione triennale della spesa, inserimento e/o aggiornamento nel sistema SI.CO.GE; • conguaglio fiscale e previdenziale esercizio 2019; • certificazioni uniche relative ai vari compensi corrisposti nell’anno 2019; • dichiarazione IRAP;

190 • redazione e trasmissione dei rendiconti e delle statistiche al Ministero della Giustizia, in relazione ai vari capitoli di spesa; • rendicontazione sull’impiego delle somme accreditate per tutto il distretto, per alcuni specifici capitoli gestiti nel corso dell’esercizio finanziario, • quantificazione e richiesta di riassegnazione delle somme relative alle competenze accessorie per il personale dell’intero distretto; • quantificazione, richiesta fondi al Ministero e pagamento delle ore di lavoro straordinario svolto dal personale del distretto per le consultazioni elettorali 2019; • pagamento del lavoro straordinario, art. 11 - 12 e 37, svolto dal personale del distretto, per l’anno 2019; • pagamento del FUA RSU, quota anno 2018 - per tutto il personale del distretto, sulla base dei criteri stabiliti dall’accordo nazionale, mediante liquidazione con il metodo cedolino unico (NOIPA); • pagamento del FUA particolari posizioni lavorative (indennità) 2018 per tutto il personale del distretto; • pagamento degli arretrati per le progressioni economiche CCNL 2016/2018 del personale del distretto; • pagamento, per l’anno 2020, del lavoro straordinario, art. 11 - 12 e 37, svolto dal personale di alcuni uffici del distretto; • pagamento delle borse di studio ai tirocinanti ex art. 73 D.L. 2013, previa istruzione delle pratiche e verifica della documentazione al fine dell’ammissibilità della richiesta e inserimento in graduatoria a cura della Segreteria della Presidenza, • pagamento dei compensi derivanti dal riconoscimento delle mansioni superiori per alcuni dipendenti del distretto. Nel rispetto delle priorità l’Ufficio contabilità ha proceduto contestualmente alla gestione dei numerosi servizi/capitoli di spesa con predisposizione dei relativi fascicoli elettronici (alimentati dalla scansione dei documenti associati a ciascun ordinativo contenuto nei Modd. 66/T 31TER elencati nel rendiconto relativo ad ogni capitolo di spesa) necessari alla redazione dei già citati rendiconti annuali della contabilità ordinaria, per la trasmissione dematerializzata alla locale Ragioneria Territoriale dello Stato. In ottemperanza alla circolare n. 18/2016 della Ragioneria Generale dello Stato l’invio dei rendiconti deve essere esclusivamente in formato digitale, unitamente alla documentazione ad essi allegata. Nell’anno trascorso l’Ufficio Contabilità ha fatto fronte all’ attività divenuta più complessa e varia, relativa non solo alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle autovetture del distretto, conseguente soprattutto ad una situazione di tutela di un magistrato in un ufficio del distretto, ma anche e soprattutto alla continua attività di quantificazione del fabbisogno economico per l’acquisizione dei beni e servizi atti a scongiurare la diffusione del COVID-19, al relativo monitoraggio della spesa, al pagamento dei numerosi documenti fiscali ed alla successiva rendicontazione della spesa sostenuta. Inoltre più laboriosa è l’attività contabile conseguente all’attivazione della nuova convenzione CONSIP per la gestione integrata dei servizi della sicurezza sui luoghi di lavoro e al medico competente relativa a tutti gli uffici del distretto, giudicanti e requirenti, oltre l’attività di controllo della documentazione ed il successivo pagamento delle fatture 191 del capitolo 1550 relativo alla manutenzione dei Palazzi di Giustizia del distretto.

Anche l’ attività del consegnatario, svolta dalla sig. Carmelina Gioino, che si occupa anche di alcuni capitoli di spesa (compensi esami avvocato e relativa IRAP, spese elettorali , informatica, spese per funzionamento uffici e sistemi informatici, acquisto beni, macchine, attrezzature) a causa della pandemia in corso è aumentata relativamente alla ricezione, presa in carico e distribuzione di continui ordinativi di mascherine, visiere, pannelli parafiato in plexigass, disinfettate, piantane-amuchina, distanziatori, cartelli adesivi, guanti e altro materiale di consumo acquistato. La consegnataria si deve occupare anche della ricezione di materiale informatico destinato al personale dipendente e ai magistrati.

Il funzionario dr. Pierpaolo Sacquegna, in applicazione continuativa dal Tribunale di Potenza, gestisce i capitoli di spesa relativi a spese postali e telegrafiche, automezzi e loro manutenzione ordinaria e straordinaria, fotoriproduttori e fax, corsi di formazione del personale e, con la collaborazione dell’assistente Rossana Tartaglia, del capitolo di spesa Legge Pinto (1264/1-2) con riferimento a provvedimenti di condanna emessi fino al 31.8.2015 per irragionevole durata del processo. Nel corso dell’esercizio finanziario 2020, come già accaduto per gli anni scorsi, si è continuato a provvedere al pagamento tempestivo di tutti quei decreti per i quali era stato promosso ricorso per ottemperanza del giudicato al fine di limitare gli ulteriori costi a carico del Ministero della Giustizia che, diversamente, avrebbe dovuto provvedere all’accreditamento di ulteriori fondi per il pagamento delle spese relative a tale giudizio. Nell’anno solare fino al 7.12.2020 sono stati lavorati/pagati n. 100 decreti e sono stati emessi n. 868 ordinativi di pagamento. La somma accreditata, pari a € 2.300.000,00, è stata quasi totalmente utilizzata. L’ Ufficio, inoltre, ha provveduto, durante l’anno 2020, anche alla liquidazione di n. 1 sentenza TAR e n. 19 sentenze della Corte di Cassazione, per le quali il Ministero della Giustizia ha delegato per il pagamento la Corte di Appello.

8.7 Ufficio Recupero Crediti

Ufficio Recupero Crediti (U.R.C.) si occupa del trasferimento e della gestione dei crediti per le spese di giustizia, pene pecuniarie e contributi unificati, di cui il Ministero della Giustizia è titolare. Con riferimento al trasferimento dei titoli di credito (provvedimenti giurisdizionali e note d’iscrizione a ruolo) con invio telematico ad Agenzia delle Entrate- Riscossione (in passato Equitalia Giustizia s.p.a.) tramite l’applicativo ministeriale SIAMM, si deve stampare l’avvenuta presa in carico della posizione creditoria e a fine anno si deve estrarre l’elenco numerico delle partite di pendenti . La gestione del servizio è affidata ad un funzionario giudiziario e un cancelliere in servizio presso il Commissario per gli Usi Civici, applicati alla Corte di Appello per tre giorni alla settimana. Fino al 12 giugno 2018 era attiva una convenzione con Equitalia Giustizia s.p.a., cessata la quale l’URC provvede a tutti gli adempimenti tramite SIAMM. La definizione delle attività propedeutiche deve avvenire nel tempo di un mese dalla

192 irrevocabilità della sentenza previsto dall’ art. 227 ter DPR 115/2002. Nell’anno 2019-20 sono stati inviati: n° 213 titoli per il settore penale ( n. 123 titoli a.g.2018-19) n° 419 titoli per il settore civile (n. 185 titoli a.g.2018-19).

Sono stati iscritti da Equitalia nel registro recupero crediti: n° 147 titoli per il settore penale (credito quantificato: € 243.345,58); n° 176 titoli per il settore civile (credito quantificato: € 128.754,44). La maggior parte delle partite di credito iscritte relative al settore civile riguardano il contributo unificato da recuperare ai sensi dell’ art. 13 co.1 quater DPR 115/2002, a seguito di impugnazione respinta o dichiarata inammissibile/improcedibile; sanzioni ex art. 283 co.2 c.p.c. per manifesta infondatezza dell’ istanza; omesso o insufficiente versamento del contributo unificato. La procedura di riscossione deve essere attivata anche nei confronti della parte ammessa al patrocinio a spese dello Stato ex art. 133 DPR 115/2002.

9) STATO DELLE RISORSE MATERIALI E DEGLI STRUMENTI INFORMATICI

9.1 Edilizia giudiziaria. Spese di funzionamento. Conferenza Permanente. Ufficio Contratti

Continua la politica gestionale del Ministero della Giustizia volta a delegare funzioni proprie dell’amministrazione centrale ai Presidenti delle Corti di Appello per quanto attiene la gestione ordinaria e la manutenzione straordinaria degli immobili ad uso palazzo di giustizia, onerandoli di una defatigante attività di stipulazione annuale con gare elettroniche mediante il MEPA, per assicurare i servizi che in passato erano gestiti direttamente dalle amministrazioni comunali, proprietarie degli immobili. Progressivamente si sta verificando un aumento esponenziale dell’impegno e degli adempimenti, anche in considerazione del fatto che la Corte di Appello è stazione appaltante. L’impegno ha riguardato l’attivazione di gare, delegate direttamente dal Ministero, per varie tipologie di servizi e forniture (facchinaggio, manutenzione idraulica, elettrica, impiantistica elevatori, climatizzazione, antincendio, pulizie, utenze gas, energia elettrica, telefonia, piccole manutenzioni, ecc.) per il funzionamento degli edifici che ospitano gli uffici giudiziari del distretto: con la predisposizione di subentri, indagini di mercato, bandi di gara, capitolati, DUVRI e altre variegate attività prodromiche e successive alla stipula dei contratti, alla fatturazione, alle proroghe, ai controlli e all’attività della Conferenza Permanente (prevista dall’art. 3 DPR 133/15) e alle complesse rilevazioni e ai monitoraggi periodici (SIGEG, PTIM, ecc.). Il risparmio conseguito è stato di oltre 400.000,00 euro, nell’ anno solare 2019 è stato pari a -29,00% nel distretto di Potenza. . Anche sul piano normativo la situazione si è complicata a causa delle continue modifiche, contrariamente alla vulgata sul c.d. decreto semplificazioni che non ha affatto semplificato per quanto attiene il settore d’interesse. La materia dei contratti di diritto privato della P.A. è disciplinata dalla novella del

193 2016, modificata subito dopo qualche mese dalla sua entrata in vigore nel 2017, è del tutto avulsa dalla giurisdizione ordinaria e dalle competenze degli Uffici contabili e di spese di giustizia. Essa impone di istituire nuovi gruppi di lavoro negli uffici, già oberati all’interno delle Corti di Appello, senza il supporto di personale tecnico per la redazione dei capitolati di appalto e per le programmazioni triennali dei lavori, per gli adempimenti contabili. Nel corso dell’anno giudiziario 2019-20 la normativa che avrebbe dovuto semplificare questa materia c.d. decreto sblocca cantieri in concreto ha ulteriormente complicato l’operatività dell’Ufficio contratti e della Conferenza permanente, perché dalle gare al massimo ribasso si è costretti in un numero consistente di appalti a procedere all’aggiudicazione mediante il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, con la conseguente necessità di nominare una commissione ad hoc e svolgere delle comparazioni prezzo- qualità, con valutazioni tecniche anche di mercato, che esulano totalmente dalle competenze dei Capi degli uffici giudiziari e dei dirigenti amministrativi. Ad esempio, alla scadenza della convenzione nazionale con Poste Italiane s.p.a., il Ministero della Giustizia ha comunicato a tutti i Presidenti di Corte di Appello di provvedere alle gare di affidamento del servizio di posta amministrativa, sul presupposto che Poste Italiane è da anni divenuta una società di capitali e che non può essere favorita rispetto alle altre aziende private concorrenti sul mercato. La conseguenza pratica di questa scelta è uno scadimento del servizio, essenziale per la buona amministrazione, eseguito da imprese aggiudicatarie prive di background che sono costrette ad avvalersi dei servizi di Poste Italiane che ha aumentato le tariffe o di altri corrieri privati abilitati su tutto il territorio nazionale. La posta amministrativa, invece, è un servizio di base che dovrebbe essere garantito dall’amministrazione centrale in modo uniforme a tutti gli uffici giudiziari per corrispondere tra loro e con i privati. Si aggiunge a ciò la concreta difficoltà di reperire imprese interessate a questa tipologia di servizio quotidiano di prelievo, spedizione e consegna della posta nei tre circondari. Quanto alle altre spese di funzionamento si rileva che la politica di taglio lineare è stata fatta indiscriminatamente e in particolare sui buoni benzina, sulla manutenzione delle autovetture di servizio. Il finanziamento annuale è del tutto insufficiente a garantire l’uso di detti veicoli solo per strette esigenze d’ufficio. Grosse difficoltà sono state affrontate a seguito del trasferimento di due magistrati provenienti dal distretto di Catanzaro che avevano diritto alla tutela, dato che nel distretto vi è carenza di autisti per le attività ordinarie e nessun ufficio dispone di autovettura blindata e il Ministero ha disposto l’assegnazione solo di una vecchia autovettura blindata a benzina, dismessa dagli uffici napoletani. Si attende per il 2021 l’assegnazione di tre conducenti di veicoli previsti per il distretto di Potenza. Emblematica è l’esperienza relativa alle opere di manutenzione straordinaria di importo superiore alla soglia gestibile dal Presidente della Corte di Appello come Funzionario Delegato, come l’adeguamento e messa in sicurezza dei 13 impianti di elevazione nel palazzo di giustizia di Potenza. L’attività è stata finanziata dal Ministero della Giustizia nel 2017-18 per un importo di circa 140.000,00 euro, con affidamento della progettazione ed esecuzione al Provveditorato delle Opere Pubbliche, anch’esso carente nell’organico di ingegneri e altre figure tecniche a causa dei pensionamenti. E’ stata indetta una gara per affidare la progettazione a professionisti esterni, cui ha fatto 194 seguito l’ulteriore allungamento dei tempi di esecuzione dei lavori, anche per il sub- appalto, per le difficoltà di reperimento di apparecchiature tecniche da sostituire, per varianti richieste in corso d’opera. Purtroppo, nonostante la cessazione del lockdown e la convocazione in Corte di Appello nel settembre 2020 del RUP del Provveditorato OO.PP. e dei responsabili della ditta aggiudicataria, la situazione più che risolversi si è aggravata, anche per il logorio dei residui impianti e altri imprevisti. Il Ministero della Giustizia delega la progettazione, le gare di appalto e l’esecuzione al Provveditorato Interregionale delle Opere Pubbliche che in Basilicata, come nelle altre regioni, soffre per carenza di funzionari della carriera tecnica direttiva e piùin generale di personale tecnico-amministrativo e per l’ampiezza dei compiti affidati. Il D.Lgs 112/90 ha individuato le competenze del Provveditorato alle OO.PP. che residuano dopo il trasferimento di funzioni alle Regioni e altri enti locali, tra cui programmazione, localizzazione, finanziamento della realizzazione e manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili destinati ad ospitare uffici dell’Amministrazione dello Stato, nel rispetto delle competenze conferite alle Regioni e agli Enti locali (art. 93 - comma 1 - lettera e). I Provveditorati, quindi, su delega del Ministero della Giustizia gestiscono le progettazioni, le gare di appalto, i contratti e tutte le operazioni conseguenti alla esecuzione delle opere sugli immobili di proprietà di enti locali utilizzati come uffici giudiziari. I Provveditorati sono pure competenti a predisporre il programma triennale e l’elenco annuale delle opere pubbliche da eseguirsi a carico dello Stato nel loro spazio territoriale di competenza. Il problema della delega di funzioni tecnico-amministrative di competenza centrale è stato posto da tutti i Presidenti delle 26 Corti di Appello che si sono coordinanti e hanno richiesto al Ministero l’istituzione di un tavolo tecnico, svoltosi nel 2019 presso il Ministero (al quale hanno partecipato solo alcuni rappresentanti scelti dai Presidenti di Corte d’Appello e dai Procuratori Generali). All’esito è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale un decreto che attribuisce sia alla Corte d’Appello, sia alla Procura Generale di Potenza una unità di personale tecnico (ingegneri o architetti). Ancora una volta dobbiamo rilevare come il numero di tale personale tecnico appare inadeguato rispetto alle esigenze degli Uffici giudicanti del capoluogo e dell’intero distretto, pur con la dedizione del Dirigente Amministrativo della Corte di Appello e dello sparuto personale addetto alla Conferenza permanente e al settore ragioneria. In ogni caso ancora non è stato destinato alcun ingegnere/architetto alla Corte di Appello e alla Procura Generale di Potenza, mentre in altre sedi come L’Aquila è stato assegnato un architetto, a seguito dello scorrimento di altre graduatorie per concorsi pubblici. L’inadeguatezza di tale situazione è evidente e costringe la Corte d’Appello per far fronte a queste pressanti esigenze – piuttosto che all’attività giudiziaria che dovrebbe costituire e costituisce lo scopo principale del “servizio giustizia” – a disporre la proroga di applicazioni di alcune unità di personale dal Tribunale di Potenza, che al pari degli altri uffici del distretto, beneficia delle attività di gestione e manutenzione che ricadono sulle sole forze della Corte d’Appello che dovrebbero essere ulteriormente potenziate. Nel contempo si continua a procedere secondo le emergenze che via via si appalesano, tanto che è stato necessario distogliere dal settore amministrativo (Ufficio contratti -Conferenza Permanente -Spese funzionamento) il cancelliere esperto Marco Colicigno 195 e assegnarlo alle cancellerie delle sezioni civile/lavoro, stante il pensionamento anticipato per quota 100 della funzionaria responsabile dal 1.7.2020. Parimenti non possono tacersi i ritardi con i quali il Ministero della Giustizia risponde alle richieste urgenti formulate dalla Conferenza Permanente e reiterate insistentemente da questa Presidenza. Così è ad esempio per il sistema antincendio del Palazzo di Giustizia di Potenza, privo financo di scale esterne e porte tagliafuoco, con un flusso di ingressi pedonali che in tempi di restrizioni anti-COVID 19 si aggira da 500 ad oltre 1100 accessi pedonali giornalieri. Il palazzo di giustizia di Potenza, costruito in cemento a vista ed ultimato dopo il terremoto del 1980, necessita di interventi strutturali molto costosi per l’adeguamento alla normativa antincendio e antisismica, oltre che di opere edilizie riparatorie per infiltrazioni dalle numerose e ampie terrazze, sostituzione di pavimenti ingomma ammalorati, trattamento corticale del rivestimento delle pareti esterne e quanto altro inserito nella programmazione triennale ( SIGEG). Il piano antincendio non è stato mai approvato perchè necessita l’integrale attuazione di molti e costosi interventi di adeguamento delle strutture del Palazzo di giustizia di Potenza, così come quello di Matera e Lagonegro, rispetto alle norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro (D.lgs. n. 81/2008), gestione che il Ministero ha riservato a sé e sui relativi adeguamenti non si riesce ad avere risposta. Parimenti dicasi per la classificazione sismica degli immobili che dovrebbe essere eseguita dall’Agenzia del Demanio, che aveva stabilito un piano di lavoro a cominciare dagli immobili demaniali (Tribunale per i Minorenni) di cui non sia ha notizia alcuna. In analoga situazione versano il palazzo di giustizia di Matera, ove in funzione dell’evento MATERA 2019 CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA sono stati finanziati dal Ministero ed eseguiti dei lavori straordinari di miglioramento, e il palazzo di giustizia di Lagonegro. Ancora non ha trovato allocazione l’Ufficio del Giudice di Pace di Lagonegro nei locali messi a disposizione nel 2016-17 dalla amministrazione comunale, anche dopo la firma del contratto di comodato d’uso autorizzata dal Ministero della Giustizia, perché oltre le ulteriori opere di adeguamento già eseguite, si attende di certificato di classificazione sismica e la voltura dei contratti per le forniture di energia e acqua. In tale situazione ancora una volta si deve dare atto dello sforzo organizzativo e dell’impegno di tutto il personale amministrativo della Corte di Appello che opera per la Conferenza Permanente, che, sia pure a ranghi ridotti, è tuttavia riuscito a tenere il ritmo impresso per la tutela della salute e della incolumità di magistrati, personale amministrativo, avvocati e utenti. Si segnala la Conferenza Permanente di Potenza per la particolare attenzione alla salute e al benessere organizzativo. Negli scorsi anni ha adottato provvedimenti di divieto di fumo anche nelle stanze non aperte al pubblico e in zone aperte ma interne al palazzo di giustizia (cavedi) e una regolamentazione delle modalità di accertamento e contestazione della sanzione amministrativa nei confronti di coloro che violano il divieto di fumo. Nell’anno 2019-20, stante l’insostenibilità del traffico di veicoli a motore in entrata ed uscita, la Conferenza Permanente di Potenza ha deliberato l’affidamento dell’ incarico ad un ingegnere per lo studio del piano parcheggi interni ed esterni da adeguare alla normativa in materia e coordinare con il piano di evacuazione anti-incendio e anti- 196 sismico. Non appena l’emergenza lo consentirà lo studio preliminare presentato verrà valutato e portato a termine unitamente all’approvazione del regolamento d’uso. Le tre Conferenze Permanenti del distretto hanno lavorato a pieno ritmo anche dopo l’inizio dell’emergenza sanitaria mediante periodiche riunioni TEAMS per deliberare non solo pagamenti di fatture, ma anche l’approvazione di preventivi di opere di edilizia e impiantistica nei limiti di spesa, cercando di tamponare le emergenze e soprattutto per le necessarie verifiche e adeguamenti necessari per la prevenzione dal contagio da COVID, per cui sono stati interessati i Responsabili del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) e il Medico Competente. La Conferenza Permanente di Potenza ha approvato nel giugno 2020 l’ adeguamento del DVR agli specifici rischi da COVID 19 per le parti comuni del palazzo di giustizia, sottoscritto da tutti i Capi degli Uffici Giudiziari, giudicanti e requirenti, i quali hanno sottoscritto anche un DVR ad hoc per il personale e locali di specifica competenza, entrambi approntati dal RSPP ing. Cerverizzo. L’aspetto più complesso è stata la regolamentazione e l’ adeguamento dell’ impianto di climatizzazione risalente agli anni ’80, in attesa di regole tecniche precise impartite dall’Istituto Superiore di Sanità e, in mancanza di progetto o schede tecniche costruttive, si è risolto con la disinfezione delle griglie di areazione, un’attività aggiuntiva, rispetto al cambio periodico dei filtri d’aria già effettuato e il blocco del ricircolo d’aria presente soltanto nelle aule di giustizia.

Da ultimo, ma non ultimo quanto a gravosità dell’ impegno direttivo, preme evidenziare la sensibilità alla tutela della salute collettiva, per cui alle prime avvisaglie dell’espandersi del coronavirus, ancora prima che fosse conclamata l‘emergenza epidemiologica da COVID 19, la Presidenza e la Dirigenza della Corte di Appello hanno intrapreso subito una assorbente attività di organizzazione amministrativa e di prevenzione igienico- sanitaria, avendo percepito la gravità della situazione che si profilava , all’epoca da molti sottovalutata. Infatti, previa convocazione il 20.2.2020 del medico competente dr. Nicola Zuardi, sulla base delle sue indicazioni, è stato adottato un primo decreto n.18 del 24.2.2020 di prescrizioni igienico-sanitarie estese anche alle attività commerciali interne (bar, banca, librai, copisteria), così anticipando nel tempo l’indicazione del Ministero della Giustizia di diffusione del decalogo dell’Istituto Superiore della Sanità. Con decreto n. 19 del 25.2.2020 sono state impartite disposizioni di indirizzo dell’attività giudiziaria e amministrativa, circa la limitazione degli accessi, il distanziamento personale di almeno mt.1, l’utilizzo del PCT e il rinvio d’ufficio delle cause patrocinate da avvocati provenienti alle zone rosse. Con nota in data 28.2.2020 è stato assolto l’obbligo di informazione per la prevenzione dal contagio COVID 2019 mediante diffusione delle indicazioni igieniche dell’Istituto Superiore di Sanità e successivamente con decreto 20 marzo 2020 n. 34 sono state impartite le disposizioni fornite dal medico competente per il corretto uso delle mascherine e dei guanti . Contestualmente è stata disposta la chiusura del palazzo di giustizia di Potenza nei giorni venerdì 13 e sabato 14 marzo 2020 per sanificazione autorizzata dall’ Unità di crisi del Ministero della Giustizia e, nei giorni a seguire, quella del Tribunale per i Minorenni e del Giudice di Pace di Melfi. 197 Con decreto n. 31 del 10.3.2020, a firma congiunta con il Dirigente Amministrativo, sono stati organizzati i servizi di cancelleria e segreteria on demand, solo tramite indirizzi e-mail dedicati a ciascun settore, nonché il punto unico di accesso in Corte di Appello per deposito e ritiro atti, con limitazione oraria di accesso ai palazzi di giustizia (ore 9-11,30), unica per tutti gli uffici del distretto; L’ intesa con l’ Autorità Sanitaria della regione Basilicata ha consentito di attuare per primi in Italia un servizio integrato di controlli sanitari all’accesso nei palazzi di giustizia a costo zero per l’amministrazione centrale, con l’ausilio del personale di vigilanza privata. Con provvedimento in data 15.4.2020 a firma congiunta con il Procuratore Generale della Repubblica è stato istituito a partire dal 16 aprile 2020 un servizio di controllo obbligatorio a distanza della temperatura corporea di tutti coloro che accedono nel palazzo di giustizia di Potenza, di verifica con saturimetro e test rapido in caso di temperatura superiore a 37,5° operato da infermiere, inviato dall’ Azienda Sanitaria di Potenza, con una dettagliata disciplina per la tutela della privacy e la conservazione dei dati sensibili. Detto servizio esteso a tutti gli uffici giudiziari del distretto è stato prorogato fino al 15 luglio. Inoltre, con provvedimento in data 30 aprile 2020, sempre a firma congiunta con il Procuratore Generale della Repubblica, è stato disposto l’obbligo di accesso al palazzo di giustizia di Potenza con mascherina di comunità . Nel secondo semestre 2020, in adesione con la delibera del CSM in data 4.11.2020 su “Emergenza coronavirus- linee guida per gli uffici giudiziari”, con decreto datato 9.11.2020 a firma congiunta tra Presidente della Corte e Procuratore Generale della Repubblica, sono state ribadite le prescrizioni igienico-sanitarie ed organizzative già adottate e si è disposto nei confronti dei soggetti terzi che accedono nel palazzo di giustizia di Potenza l’ obbligo di autocertificazione all’ingresso del proprio stato di salute, di non sottoposizione ad isolamento fiduciario o quarantena e di assenza di contatto con soggetti che versano in dette condizioni. Tutti i provvedimenti citati e molti altri ancora adottati in relazione alle esigenze di prevenzione dal contagio sono pubblicati nel sito della Corte di Appello (home page- sezione avvisi -archivio)

9.2 CISIA

La strada verso l’innovazione e la digitalizzazione è stata già tracciata sia nel processo civile, sia in quello penale ed ha subito una forte accelerazione in seguito all’emergenza determinata dalla pandemia da COVID 19. Le numerose e gravi difficoltà attuative sono state demandate ai capi degli uffici giudiziari e, in particolare, al coordinamento del Presidente della Corte e del Procuratore Generale, ma richiedono il supporto del Ministero della Giustizia in modo capillare, che può essere attuato solo in termini di potenziamento del CISIA e della indispensabile assistenza tecnica delle ditte esterne. Soltanto nel 2017 è stato istituito nel distretto di Potenza, che ne era sprovvisto, il presidio del CISIA, dotato di 3 assistenti informatici (di cui 1 part time gg.10 al mese)

198 a Potenza e 1 assistente informatico a Matera. Nell’ anno 2019-20 il Presidio CISIA ha operato a ranghi ridotti sia per motivi personali, sia organizzativi (telelavoro), proprio nel momento in cui era maggiormente necessario il supporto agli uffici giudiziari . Ovviamente la gestione del c.d. servizio giustizia in termini di risparmio mediante l’innovazione tecnologica con contestuale tutela dei diritti di difesa comporta l’ adozione di tutte le opportune iniziative, anche normative in fase non emergenziale, per la gestione delle udienze da remoto con il programma TEAMS. È necessario che le aule di giustizia siano munite di più punti rete, a cui collegare video di grandi dimensioni e casse di amplificazione audio o quanto meno i p.c. portatili dei giudici e dei difensori. E’ stata eseguita la mappatura dei nuovi punti rete da aumentare anche nelle cancellerie, negli uffici amministrativi, negli studi dei magistrati in relazione all’accresciuto numero di utenti alla rete (es. stagisti, giudici onorari). La connessione wi.fi è stata prevista dal DGSIA soltanto fuori delle aule di giustizia, in spazi comuni e destinati agli utenti, ma non per attività giurisdizionali. Prima della pandemia il CISIA era impegnato in progetti a livello nazionale ritenuti di primaria importanza dalla DGSIA, in particolare il sistema di multivideoconferenza (MVC) che è stato portato a termine con l’allestimento/ammodernamento degli impianti: 4 aule nel palazzo di giustizia di Potenza, l’aula bunker del Tribunale di Matera e l’aula Nigro del Tribunale di Lagonegro che sono state dotate di impianto audiovideo di ultima generazione che consente il collegamento a distanza con più istituti penitenziari contemporaneamente attraverso la sala di regia. Invero tutti gli uffici giudiziari del distretto hanno aderito alla richiesta del Ministero circa il fabbisogno di nuovi impianti di video-conferenza da estendere a tutte le aule disponibili, mentre le richieste sono state parzialmente accolte. Nell’anno l’attività del CISIA di Potenza è stata quasi totalmente assorbita dalle misure di attuazione dell’articolo 269 c.p.p. e articolo 89 bis co.4 disp. att. c.p.p., con la realizzazione di un archivio riservato per le intercettazioni per ora limitatamente al modello 37 e all’archivio digitale. Altro progetto a livello nazionale ha riguardato la messa in esercizio del sistema SNT per le notifiche in ambito penale degli uffici del giudice di pace ministeriali e comunali e l’introduzione delle notifiche telematiche in ambito civile tramite il sistema SIGP. L’arruolamento in Active Directory Nazionale (ADN) e la configurazione delle postazioni ed abilitazione dei sistemi informatici SIGP e SIAMM è avvenuta negli uffici di Bella, Venosa, Polla, Sant’Arcangelo, Viggiano, oltre agli uffici di giudice di pace ministeriali e quelli mantenuti di Tricarico, Pisticci e Chiaromonte già attivi. Restano da abilitare gli uffici del giudice di pace di Calvello, Pescopagano e Vietri di Potenza, dove ancora si utilizzano registri cartacei e le postazioni in dotazione agli operatori sono obsolete con un sistema operativo Windows XP, che non possono essere collegate alla Rete Unitaria Giustizia (RUG) per l’evidente minaccia alla sicurezza informatica che ciò comporterebbe. Per quanto riguarda l’ ammodernamento delle infrastrutture, il CISIA ha ampliato le classi di indirizzi IP del palazzo di giustizia di Potenza, tenendo conto delle crescenti esigenze e del numero sempre maggiore di server ad uso dei sistemi informatici in esercizio del distretto. Ha altresì provveduto all’esecuzione dei progetti in convenzione Consip LAN 6 al rifacimento della dorsale in fibra ottica presso il palazzo di giustizia di 199 Matera, all’ampliamento di banda e alla sostituzione di apparati attivi per la rete dati del palazzo di giustizia di Potenza, al cablaggio e alla fornitura di apparati di rete per l’aula di formazione della Corte d’Appello di Potenza, che sarà allestita con p.c. portatili forniti dal CISIA di Napoli. Si è, altresì, occupato della distribuzione delle forniture di personal computer al personale amministrativo avvenuta nel secondo semestre 2019, di scanner A4 e scanner A3, stampanti EPSON 4040 e di diverso modello. Il CISIA di Potenza è di supporto anche ad altri servizi, quali il rilascio di tessere digitali di riconoscimento personale rilasciate dal Ministero della Giustizia, attestazione di obsolescenza di p.c. datati da smaltire, SIAMM Elettorale, sistema gestione personale PERSEO e altro ancora. Nell’ anno 2019-20 un’attenzione particolare è stata dedicata dal CISIA, anche per il tramite dell’impresa affidataria dell’assistenza tecnica, al gestore documentale TIAP document@ ed al nuovo istituto della comunicazione telematica delle sentenze ai sensi dell’art. 548 c.p.p. Nel periodo in riferimento gli uffici della Procura della Repubblica non hanno provveduto a pieno regime a digitalizzare tutti i fascicoli nella fase della conclusione delle indagini ex art. 415 bis c.p.p., mettendoli a disposizione degli avvocati interessati mediante appositi sportelli (terminali) TIAP allestiti . Nel Palazzo di Giustizia di Potenza, in attuazione del protocollo siglato agli inizi del mese di luglio 2018 tra la Procura della Repubblica , il Tribunale ed il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Potenza è stata allestita una sala al terzo piano. Nel giugno del 2019 analogo protocollo è stato stipulato, su iniziativa del RID settore penale, tra la Procura della Repubblica di Matera, il Tribunale di Matera ed il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Matera. Il protocollo sta ricevendo attuazione, tramite la digitalizzazione di alcuni procedimenti che si trovano nella fase della conclusione delle indagini ex art. 415 bis c.p.p., anche se ancora in modo discontinuo, nel periodo in riferimento (dal 1-7-2019 al 30-6-2020). Parimenti dicasi per il protocollo TIAP sottoscritto a Lagonegro tra Presidente del Tribunale e Procuratore della Repubblica. Già nel dicembre del 2018 era stato stipulato tra il Presidente della Corte di Appello ed il Procuratore Generale un protocollo sulla interoperatività della comunicazione telematica dell’avviso di deposito delle sentenze al Procuratore Generale ai sensi dell’art. 548 c.p.p., cui è stata data concreta attuazione dal 1 gennaio del 2019, risolvendo alcune criticità che si erano manifestate inizialmente e che avevano riguardato la profilatura del relativo software. Anche i Presidenti dei Tribunali ed i Procuratori della Repubblica hanno manifestato la loro adesione, con riferimento agli uffici da loro diretti, a tale protocollo, sicché anche nel periodo dal 1-7-2019 al 30-6-2020 la comunicazione telematica dell’avviso di deposito ex 548 c.p.p. è stata effettuata in tutti gli uffici del distretto mediante il canale telematico sia verso il Procuratore Generale sia verso il Procuratore della Repubblica, con contestuale comunicazione del testo digitalizzato dell’intera sentenza (comprensiva di motivazione). Ora le dotazioni hardware sono arrivate. Nel corso del 2019 sono stati distribuiti ai magistrati, togati e onorari, anche in 200 sostituzione dei LENOVO già in dotazione, i portatili HP EliteBook 830 G5, che si sono dimostrati piuttosto fragili nelle componenti hardware. Tra dicembre 2019 e gennaio 2020 è stata completata la distribuzione dei P.C. tavolo acquistati dal Ministero della Giustizia-DGSIA, tramite convenzione CONSIP, contratto SIA.95.3.A.EV.12/18. Sono stati assegnati al Distretto di Potenza n. 433 P.C. desktop HP Prodesk 600 G4 (dotati ciascuno di monitor LED da 23,6”) diretti a sostituire i P.C più vecchi, da destinare sia al personale amministrativo, ma ancora devono essere installati. Infatti, dopo il collaudo a campione già effettuato, i p.c. richiedono l’intervento dei tecnici della ditta esterna e la pianificazione è del tutto insufficiente a renderli operativi in poco tempo, talchè ancora una gran parte è chiusa nelle scatole di imballaggio La maggior parte dei magistrati del distretto ha altresì la disponibilità di p.c. fissi, in aggiunta al portatile, in alternativa utilizzati anche come postazioni di lavoro da ufficio e in aula. Per il Tribunale di Lagonegro nel corso dell’anno giudiziario si è cercato di recuperare la situazione di forte ritardo, registrata ad ottobre 2019, nella distribuzione dei computer e dei monitor ai magistrati, anche grazie alla sollecitazione, da parte del RID settore civile, dr. Antonio Marzario, nei confronti del consegnatario responsabile a provvedere alla registrazione sulla piattaforma GE.CO. di tutti i beni in dotazione al Tribunale di Lagonegro, circa 2500 beni, in modo da gestirli con il sistema informatizzato, in sostituzione di quello cartaceo, ancora in uso a settembre 2019. I magistrati del Tribunale di Lagonegro hanno, in parte, usufruito anche della fornitura dei PC desktop HP Prodesk 600 G4 assegnati a quell’ufficio. Del tutto insufficiente, invece, è l’ assistenza dei tecnici-informatici che dovrebbe essere assicurata in tutto il distretto dalle poche unità della impresa esterna. Insistentemente è stato richiesto l’adeguamento del servizio, che non deve essere parametrato al numero dei ticket di richiesta di intervento, ma anche alle innovazioni relative ai programmi informatici, alle implementazione o sostituzione di nuovi strumenti hardware che non possono essere attivati direttamente dal personale amministrativo e dai magistrati. La dismissione, a partire dal 14 gennaio 2020, del sistema operativo Windows 7, non più supportato dall’azienda produttrice Microsoft, è stata avviata, ma si è arenata in corso d’anno anche per le difficoltà dovute alla pandemia. La migrazione del parco macchine dell’amministrazione da Windows 7 a Windows 10 è stata differita al 1 gennaio 2021, data da cui non verranno più prodotti, né pubblicati aggiornamenti del sistema operativo Microsoft Windows 7. Con nota del 10/9/2020 il CISIA ha invitato gli Uffici del distretto ad individuare un referente e un sostituto, che possano nel periodo della migrazione dare supporto organizzativo ai referenti tecnici CISIA, che svolgeranno tale importante attività per la quale non viene utilizzata una adeguata task force aggiuntiva, ma i tecnici destinati alla assistenza informatica ordinaria con conseguente forte ritardo nell’esecuzione dei ticket inviati a [email protected]. V’è anche la pressante esigenza di indicazioni specifiche sul trattamento dei dati e sulla automatica anomizzazione delle sentenze tramite SICID, stante la mancanza di competenze interne alla amministrazione giudiziaria periferica e la indisponibilità del CISIA a fornire tale supporto. Soprattutto vi è una estesa richiesta di formazione e aggiornamento da effettuare in 201 loco sull’uso degli applicativi nuovi o aggiornati di frequenza dal DGSIA, che non può essere sostituita dai manuali sulla piattaforma e-learning, ma tutt’al più con un servizio di assistenza da remoto con call-center.

9.3 UDI di Potenza

L’ Ufficio Distrettuale per l’ Innovazione (UDI) del distretto di Potenza è strutturato su tre Referenti Informatici Distrettuali (RID), i magistrati di riferimento per l’informatica (MAGRIF) nel settore civile e penale in ciascun ufficio e personale amministrativo. E’ stato nominato RID per il settore civile con delibera adottata dal Consiglio Superiore della Magistratura nella seduta dell’8 maggio 2019 il dr. Antonio Marzario, giudice del lavoro presso il Tribunale di Matera. Il RID per il settore penale è il dr. Angelo Onorati, GIP presso il Tribunale di Matera, che ha svolto anche funzioni di RID requirente, rimasto vacante fino alla nomina nel maggio 2020 della dr.ssa Laura Triassi, che dopo l’estate ha assunto un incarico direttivo fuori distretto. E’ un’esigenza trasversale, segnalata in tutti gli uffici, quella di poter fruire periodicamente di corsi di aggiornamento e addestramento all’utilizzo degli applicativi ministeriali anche da parte del personale amministrativo. L’evoluzione dei sistemi informatici lascia molte volte sia il personale amministrativo, che il singolo magistrato inconsapevole delle modifiche intervenute e delle possibilità di un loro più proficuo sfruttamento. Ai R.I.D. è affidato un ruolo importante di formazione “a cascata” nei confronti dei MAGRIF del distretto, che è stata assicurata mediante un regolare scambio di informazioni e di materiale tramite posta elettronica. I MAGRIF, a loro volta, devono provvedere a distribuire periodicamente ai colleghi materiale informativo in ordine ai processi di innovazione tecnologica in atto nella formazione. Questa dovrebbe essere una modalità di supporto alla formazione per i magistrati ordinari ed onorari, invece è l’unico tramite di aggiornamento, a parte le lettere circolari che invia DGSIA, non sempre comprensibili ai meno versati in informatica. In tempi “normali”, anche in caso di innovazioni, il Ministero della Giustizia si limita ad organizzare seminari per i RID, come quello al quale ha partecipato da ultimo il dr. Onorati l’11-12-2019 presso la Corte di Cassazione, dedicato alla gestione delle intercettazioni e all’archivio riservato. Ora in tempi di emergenza sanitaria sono organizzati vari webinar dal DGSIA riservati ai RID e ai Capi degli Uffici, che hanno il compito di divulgare le novità che vorticosamente si susseguono. In seconda battuta è subentrata l’attività formativa della Scuola Superiore Magistratura che in precedenza si svolgeva solo in presenza, che ha approntato dei manuali e tutorial dedicati all’uso dei software TEAMS (con riferimento anche alla gestione delle udienze di convalida da remoto) e OneDrive di Microsoft. I RID dr. Onorati e dr. Marzario hanno svolto un ruolo “chiave” durante il lockdown e anche successivamente, impegnandosi con grande competenza nella redazione dei protocolli sia per quanto riguarda le materie penali e civili di loro competenza, sia per quanto attiene gli aspetti pratici di implementazione e gestione del TEAMS per il

202 processo da remoto. Sono sempre rimasti a disposizione di tutti i colleghi anche tramite chiamate e videochiamate telefoniche per consultazioni lampo o richieste di S.O.S. di fronte a situazioni di colleghi meno esperti di vero e proprio “incaglio” davanti ai p.c. d’ufficio. Tra gli altri compiti affidati ai RID c’è la verifica dell’eliminazione dellefalse pendenze nei registri informatici, che sono state già svolte nel settore penale. Per quanto attiene il settore civile, con nota prot. n. 11419 del 4 ottobre 2019, il RID dr. Marzario ha avviato la verifica periodica della corretta tenuta dei registri informatici SICI (c.d. false pendenze) negli uffici del distretto, per fare in modo che i dati siano aderenti alla realtà concreta degli affari trattati. Sono stati suggeriti quattro criteri omogenei di rilevazione delle pendenze sospette, al fine di verificare se si trattasse o meno di falsa pendenza. Tra gli uffici del giudice di pace del distretto che hanno proceduto, su sollecitazione dell’UDI, alla verifica delle false pendenze, nulla di anomalo è stato rilevato presso l’ufficio di Melfi. Nel Tribunale di Matera le cosiddette false pendenze erano già state eliminate grazie alla precedente attività congiunta del Mag.rif e della direttrice di cancelleria. Sono state rilevate, invece, false pendenze nel Tribunale di Lagonegro e nel Tribunale di Potenza, ove l’eliminazione è ancora in corso: la verifica è stata fortemente rallentata dalla situazione emergenziale, che ha impedito alle cancellerie un controllo puntuale sui fascicoli cartacei (che talvolta occorre consultare per il riscontro dello stato effettivo del procedimento). Nel corso di tale attività, che verrà monitorata dall’UDI di Potenza, dovranno essere individuate le ragioni delle inesattezze, al fine di proporre prassi condivise tra le cancellerie e i giudici, che a loro volta andranno responsabilizzati dai MAGRIF nella verifica costante della correttezza dei dati, le cui inesattezze sono tenuti a segnalare se sono da rettificare. Al fine di procedere al controllo circa le verifiche effettuate dalle cancellerie congiuntamente ai magistrati titolari dei fascicoli, il dr. Marzario ha ottenuto dai dirigenti degli uffici del distretto l’abilitazione, in qualità di RID, per l’accesso diretto al sistema informatico e ai relativi fascicoli per svolgere i controlli a valle circa la congruità dei dati alla realtà giudiziaria dei singoli uffici. L’abilitazione è stata comunicata con nota del CISIA di Napoli prot. n. 13445 del 15/11/2019. È importante che, sin dal momento del primo inserimento del dato, sia previsto un controllo da parte dell’ufficio sulla correttezza del medesimo. In particolare nel settore civile occorre porre attenzione alla congruità dei dati che sono forniti dalle parti al momento dell’iscrizione della causa a ruolo; si pensi, in particolare, al “codice oggetto” della controversia, da cui dipende l’utilità delle estrazioni statistiche su cui poi i capi degli uffici fondano i progetti tabellari ed i piani di gestione per lo smaltimento dell’arretrato. Al fine della diffusione di buone prassi l’UDI di Potenza ha promosso unitamente alla struttura territoriale per la formazione decentrata della Scuola Superiore della Magistratura, l’evento formativo del 25/11/2019, tenutosi presso la Corte di Appello di Potenza, “L’Ufficio del Processo e la BDDC: l’esperienza giudiziaria”, illustrando in seno a tale evento i compiti dell’ Ufficio distrettuale per l’Innovazione e l’informatica e le iniziative per il distretto di Corte d’appello di Potenza.

203 9.4 SIGP – Uffici del Giudice di Pace

L’articolo 27 del decreto legislativo n. 116/2017 ha previsto l’ampliamento delle competenze del Giudice di Pace in materia civile introducendo, tra l’altro, il nuovo art. 15 bis c.p.c. che, nel primo comma, stabilisce che “per l’espropriazione forzata di cose mobili è competente il giudice di pace”. L’art. 8-bis, comma 1, lett. b), D.L. 30 dicembre 2019, n. 162, convertito, con modificazioni, dalla L. 28 febbraio 2020, n. 8 ha sostituito l’articolo 32 comma 3 del decreto legislativo n. 116/2017 disponendo che il passaggio di competenze, dal Tribunale al Giudice di Pace, con riguardo ai procedimenti aventi ad oggetto l’espropriazione di cose mobili, avverrà solo dal 31 ottobre 2025. L’articolo 32 comma 5 del medesimo decreto legislativo n. 116/2017 dispone: “A decorrere dal 31 ottobre 2021 ai procedimenti civili contenziosi, di volontaria giurisdizione e di espropriazione forzata introdotti dinanzi al giudice di pace a norma dell’articolo 27 si applicano le disposizioni, anche regolamentari, in materia di processo civile telematico per i procedimenti di competenza del tribunale vigenti alla medesima data. Per i procedimenti di cui all’articolo 27, comma 1, lettera a), numero 1, lettera c), numero 2), e comma 3, lettera d), capoverso «Art. 60-bis», e lettera e), la disposizione del primo periodo si applica a decorrere dal 31 ottobre 2025.”. Il Dipartimento Generale per i Sistemi Informativi Automatizzati (DGSIA) ha inviato il 10 luglio 2019 ai Presidenti dei Tribunali e delle Corti di Appello nonché al Consiglio Nazionale Forense e ai Dirigenti CISIA una nota (protocollo n. 19949) con la quale si comunicava l’avvio della fase di sperimentazione dell’invio delle comunicazioni e notificazioni telematiche per tutti gli Uffici del Giudice di Pace.L’invio delle comunicazioni e delle notificazioni telematiche da parte delle cancellerie può avvenire solo a seguito di un percorso di sperimentazione, al termine del quale devono essere rilasciati dal Ministero della Giustizia i decreti ai sensi dell’art. 16, comma 10, D.L. 179/2012, con i quali dovrà essere verificata e attestata la funzionalità dei servizi informatici. È anche in tale ottica, quindi, che deve recepirsi il contenuto della nota DGSIA citata (protocollo n. 19949 del 10 luglio 2019) nel senso che l’avvio della fase di sperimentazione deve avvenire nel rispetto della procedura per il riconoscimento del valore legale ai sensi dei commi 9, lett. d, e 10 dell’articolo 16 del decreto legge 18 ottobre 2012 n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012 n. 221. In tale comunicazione il DGSIA ha dato atto che il 17 giugno 2019 il registro informatico degli Uffici dei Giudici di Pace (SIGP) è stato integrato con il modulo che consente alle Cancellerie di effettuare le notificazioni e comunicazioni telematiche alle parti ed agli ausiliari del giudice. In precedenza, con comunicazione del 23 aprile 2019, DGSIA ha dato atto che era stata avviata, a livello distrettuale, la bonifica delle anagrafiche degli avvocati nei fascicoli pendenti innanzi ai Giudici di Pace. È evidente che, fino a quando non verranno emessi dal Ministero della Giustizia per i singoli uffici dei Giudici di Pace i decreti che attesteranno la funzionalità dei servizi informatici ai sensi della norma sopra richiamata, le comunicazioni e notificazioni telematiche inviate dagli uffici del Giudice di Pace non avranno valore legale. Pertanto

204 si deve operare in regime del c.d. “doppio binario”, nel senso che la cancelleria provvederà all’invio delle comunicazioni e notificazioni sia con la tradizionale modalità cartacea attualmente in vigore, sia con la modalità telematica, ma solo la prima modalità continuerà ad avere valore legale sino all’esito della procedura prevista dalla citata normativa. In vista della completa informatizzazione degli uffici del giudice di pace l’UDI di Potenza unitamente al CISIA ha avviato una ricognizione circa le dotazioni informatiche esistenti presso gli uffici del giudice di pace del distretto, previa verifica del cablaggio (LAN) e apparati attivi di rete (switch e ups) delle sediche ospitano gli uffici. Molte delle attuali sedi dei Giudici di Pace collegate alla Rete Unitaria della Giustizia (RUG) sono già dotate di un impianto di cablaggio. Il cablaggio delle eventuali sedi non ancora attrezzate, ovvero eventuali integrazioni alla LAN esistente, dovrà essere realizzato dal competente ente locale in coerenza alle specifiche tecniche, riportate nei documenti della vigente Convenzione Consip Reti Locali 4 e successive edizioni. La rete LAN dell’Ufficio dovrà essere fisicamente separata da quella degli uffici comunali eventualmente ospitati nello stesso stabile o complesso immobiliare e dovrà impiegare apparati attivi dedicati. Il cablaggio delle sedi deve essere realizzato a spese dell’ente locale. Al fine di assicurare l’ uniformità tra gli Uffici dei Giudici di Pace - ad utilizzare i sistemi rilasciati dal Ministero ai sensi del DM 264/2000 - la fornitura degli applicativi informatici di gestione dei registri di cancelleria e la loro manutenzione rimane a carico del Ministero. Ai dipendenti dell’ente locale sarà data l’accessibilità al sistema SIGP per il “caricamento” e la gestione dei fascicoli, l’accessibilità è subordinata alla previa autorizzazione del presidente del tribunale competente, da comunicarsi al CISIA di Napoli. Il Ministero provvederà alla profilatura degli utenti, che gli enti indicheranno ai Presidenti dei Tribunali competenti. L’applicazione SIGP è integrata con le funzionalità per la gestione del codice a barre, per cui è stato già chiesto dall’UDI di Potenza ad alcuni enti locali di provvedere all’acquisto di lettori ottici di codici a barre. A tale attività di carattere tecnico deve seguire necessariamente, come richiesto già dal personale interessato, una attività di formazione del personale amministrativo addetto agli uffici del giudice di pace mantenuti dai Comuni, da realizzarsi mediante la collaborazione del personale amministrativo degli Uffici ministeriali già esperto nell’uso degli applicativi. Il RID dr. Marzario ha avuto un ruolo importante nel sollecitare l’installazione a cura del CISIA dell’applicativo SIGP presso l’ufficio del giudice di pace di BELLA (circondario del tribunale di Potenza) e, nel contempo, a segnalare al Presidente del Tribunale di Potenza, quale Capo degli Uffici del Giudice di Pace del circondario, la carenza di dotazioni informatiche nell’ufficio del giudice di pace di CALVELLO, la cui situazione di mancato adeguamento delle strutture informatiche impedisce il corretto funzionamento dello stesso ufficio e ne potrebbe determinare anche la chiusura. L’ UDI di Potenza completerà la ricognizione della situazione della dotazione informatica esistente in tutti gli uffici del giudice di pace del distretto, per assicurare l’installazione e il corretto utilizzo degli applicativi informatici del ministero. Si ribadisce che il passaggio successivo dovrà 205 essere quello di assicurare la formazione del personale amministrativo interessato, ancor più perché a digiuno di formazione giuridica. Le modalità dell’attività di formazione dovranno essere concordate con i Presidenti e i dirigenti amministrativi dei tribunali competenti.

9.5 S.I.C.P. (Sistema Informativo della Cognizione Penale) - CONSOLLE area penale Le criticità evidenziatesi in relazione al SICP potrebbero essere risolte migliorando le attività dirette alla formazione del personale delle cancellerie, promuovendo in particolare la “cultura del dato” . Nell’uso dell’applicativo da parte dei funzionari di cancelleria (Consolle dell’assistente) si evidenziano difficoltà nella stesura delle statistiche mensili, a causa del mancato collegamento tra i dati che possono essere forniti dai diversi software applicativi. La criticità si rileva nel fatto che nel conteggio sono considerati tutti i procedimenti pendenti, compresi gli stralci e i restituiti, e non quelli che sono rimasti assegnati all’ufficio o al/ai magistrati. Gli inconvenienti riscontrati nell’uso dei software applicativi sono tali da incidere sia sulla qualità, sia sul tempestivo aggiornamento dell’inserimento dei dati.

9.6 Uso di applicativi e di sistemi informatici per la gestione dell’emergenza da COVID 19

L’emergenza epidemiologica da Covid-19 ha visto mutare, almeno in parte, il modo di operare dei giudici civili nel distretto in ragione non solo della gestione cartolare delle udienze, ma anche dell’uso di nuovi applicativi informatici, quali Microsoft Teams, incluso nelle licenze assegnate a ogni magistrato. La Direzione Generale dei Servizi Informativi Automatizzati (DGSIA) del Ministero della Giustizia, al fine di agevolare l’utilizzo del nuovo applicativo TEAMS, ha realizzato per ogni magistrato ordinario una “stanza virtuale”, al medesimo dedicata, nella quale è possibile invitare in videoconferenza soggetti interni ed esterni all’amministrazione via web o mediante applicazione. L’applicativo in parola non è stato utilizzato per la trattazione delle udienze civili avanti ai Tribunali di Lagonegro, Matera e Potenza e alla Corte di Appello, ma solo per lo svolgimento di camere di consiglio e riunioni tra i componenti di ciascuna sezione civile. Fin dal marzo 2020 l’applicativo informatico di più facile uso e larga diffusione per la sua duttilità è stato il TEAMS con licenza rilasciata dalla Microsoft al Ministero della Giustizia, mentre il programma SKYPE FOR BUSINESS, pur dando possibilità di un maggior numero di visualizzazioni dei partecipanti, è stato subito dismesso, sebbene installato nei p.c. in dotazione d’ufficio. Non è stato facile l’autoapprendimento dell’applicativo TEAMS del tutto sconosciuto, nell’impossibilità di avere delucidazioni in presenza dai colleghi più esperti, RID e Ma.grif, ed ancor più per i penalisti che non sono avvezzi al processo telematico. E’ la vera novità dell’anno giudiziario che ha portato a fare subito un salto nel futuro. Si segnala che tante sono state le “emergenze” nell’emergenza COVID 19: la

206 mancata o ritardata consegna di smart-card già richieste con invio dell’acquisizione dei dati dattiloscopici dei richiedenti, la penuria di p.c. note-book d’ufficio e di lettori smart card, il lavoro agile del personale di cancelleria senza possibilità di connessione da remoto ai registri informatici, la scarsa propensione dei giudici più anziani o dei penalisti o degli onorari ad abbandonare il deposito in modalità cartacea dei provvedimenti, le interruzioni di linea internet. TEAMS- area civile A seguito della delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020, con cui si è provveduto alla dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili (pubblicata nella G.U. n. 26 del 1/2/2020), è stato emanato il D.L. 08/03/2020, n. 11 “Misure straordinarie ed urgenti per contrastare l’emergenza epidemiologica da COVID-19 e contenere gli effetti negativi sullo svolgimento dell’attività giudiziaria” (pubblicato nella G.U. 8 marzo 2020, n. 60). L’ emergenza sanitaria, come noto, è stata prorogata fino al 31/1/2021, con ulteriore prevedibili proroga al 30/04/2021. L’ art. 2 co. 2 lett. f) del D.L 8 marzo 2020 n. 11 (c.d. D.L. giustizia) ha consentito “la previsione dello svolgimento delle udienze civili che non richiedono la presenza di soggetti diversi dai difensori e dalle parti mediante collegamenti da remoto individuati e regolati con provvedimento del Direttore generale dei sistemi informativi e automatizzati del Ministero della giustizia. Lo svolgimento dell’udienza deve in ogni caso avvenire con modalità idonee a salvaguardare il contraddittorio e l’effettiva partecipazione delle parti. Prima dell’udienza il giudice fa comunicare ai procuratori delle parti ed al pubblico ministero, se è prevista la sua partecipazione, giorno, ora e modalità di collegamento. All’udienza il giudice dà atto a verbale delle modalità con cui si accerta dell’identità dei soggetti partecipanti e, ove trattasi di parti, della loro libera volontà. Di tutte le ulteriori operazioni è dato atto nel processo verbale”. La lettera h) ha consentito “lo svolgimento delle udienze civili che non richiedono la presenza di soggetti diversi dai difensori delle parti mediante lo scambio e il deposito in telematico di note scritte contenenti le sole istanze e conclusioni, e la successiva adozione fuori udienza del provvedimento del giudice”. La rete RID – Magrif settore civile del distretto di Potenza, a partire dai primi giorni del periodo di emergenza, è intervenuta per diffondere l’utilizzo dei nuovi strumenti informatici e accompagnare costantemente i magistrati dei singoli uffici nell’uso dell’applicativo Microsoft TEAMS per la gestione delle udienze, nei collegamenti da remoto, con la collaborazione dei Consigli dell’ Ordine degli Avvocati del distretto. Con nota del 6 marzo 2020 diretta alla Presidente della Corte di Appello, il RID del settore civile dr. Marzario ha illustrato un progetto per l’utilizzo della piattaforma Skype (o anche Microsoft Teams) per l’ escussione dei testimoni a distanza nei processi civili, che di fatto non è stato utilizzato, preferendo la soluzione del rinvio delle cause con istruzione orale. Il 25 marzo 2020 l’UDI ha inviato nota ai giudici onorari e agli Uffici del Giudice di Pace per illustrare l’installazione e l’utilizzo della piattaforma TEAMS per la gestione delle udienze da remoto. Con nota del 26 marzo 2020 è stata sollecitata agli uffici una bonifica dell’anagrafica distrettuale dei giudici onorari (GOT e Giudici di Pace). Con altra 207 nota datata 26 marzo 2020 l’UDI ha inviato ai tre Consigli dell’ Ordine degli Avvocati del distretto le istruzioni per utenti esterni TEAMS, al fine di facilitare l’installazione e l’utilizzo della piattaforma per partecipare alle udienze da remoto. Il quadro normativo del periodo emergenziale, incidente sul processo civile telematico, si è arricchito - anche se parte delle disposizioni erano già contenute nel primo D.L. giustizia dell’8 marzo 2020, n. 11, non più convertito in legge - con l’ art. 83 D.L. 17 marzo 2020 n. 18 (c.d. Cura Italia) convertito con modificazioni con la legge del 24 aprile 2020, n. 27 e ulteriormente modificato dal D.L. 30 aprile 2020, n. 28 contenente “Misure urgenti per la funzionalità dei sistemi di intercettazioni di conversazioni e comunicazioni, ulteriori misure urgenti in materia di ordinamento penitenziario, nonché disposizioni integrative e di coordinamento in materia di giustizia civile, amministrativa e contabile e misure urgenti per l’introduzione del sistema di allerta Covid-19”. Si è creato così un groviglio di norme sempre più inestricabile con i successivi atti normativi. Non meno fruttuoso è stato l’impegno dell’UDI nel contributo alla redazione dei protocolli presso ciascun ufficio, a livello di Magrif dopo la diramazione delle linee guida distrettuali adottate dal Presidente della Corte di Appello a firma congiunta con il Procuratore Generale della Repubblica, a livello di RID, non solo sul piano informatico, ma anche sull’adattamento della situazione organizzativa di ciascun ufficio per far fronte alla situazione di emergenza. Sono state escogitate in collaborazione tra il Presidente della Corte di Appello, i Presidenti dei Tribunali, i Presidenti di sezione e il RID dr. Marzario soluzioni che sono apparse di volta in volta più adeguate, per coniugare la scarna disciplina del tutto nuova del processo civile a trattazione scritta alla realtà dei singoli uffici del distretto (ad esempio: verbale di udienza di trattazione scritta, trasmesso tramite modelli a tutti i magistrati del distretto tramite la rete Mag.rif, con i necessari adattamenti degli schemi allegati al protocollo CSM-CNF). Sono state differenziate le soluzioni con riferimento a riti e materie speciali (civile, lavoro e previdenza, fallimentare, famiglia, esecuzioni civili) che hanno richiesto serrate interlocuzioni con i COA e gruppi di lavoro con i colleghi interessati al settore, ai quali ha dato un fattivo contributo il RID settore civile. Per la cosiddetta “Fase 2” a partire dal 12 maggio 2020 sono state emessi dai Capi degli Uffici Giudiziari vari decreti attuativi delle LINEE GUIDA VINCOLANTI, secondo le previsioni dell’art. 83 comma 6 del decreto legge n. 18/2020 e successive modificazioni. In tutto il distretto v’è stato il ricorso preferenziale alla trattazione scritta in un ventaglio di ipotesi, che ha consentito di riavviare nella maniera più ampia possibile la trattazione e decisione dei procedimenti civili e di lavoro e previdenza rimasti sospesi fino all’ 1.5.2020. E’ stato però necessario un complesso lavoro organizzativo sia dei presidenti di sezione, sia dei singoli giudici per ristrutturare i ruoli a seguito delle sospensioni, per definire le nuove modalità di trattazione, garantendo il rispetto delle precauzioni sanitarie, oltre che un complesso lavoro di interpretazione “additiva” di una nuova e lacunosa normativa emergenziale che si è via via stratificata senza alcun coordinamento tra decreti legge e leggi di conversione.

Ulteriori novità in tema di processo civile telematico, sono contenute nella legge del 208 17 luglio 2020 n.77, di conversione del D.L. n. 34 del 19 maggio 2020 ( c.d. Rilancio), che ha prorogato alcune misure già previste dall’articolo 8 del D.L. 17.3.2020 n. 18 (c.d. CURA ITALIA) e nel D.L. n. 76/2020 recante “Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale” (c.d. D.L. SEMPLIFICAZIONI). L’ art. 221 del D.L n. 34/2020 al secondo comma prevede: “tenuto conto delle esigenze sanitarie derivanti dalla diffusione del COVID-19, fino al 31 ottobre 2020 si applicano le disposizioni di cui ai commi da 3 a 10”. Ebbene dette disposizioni, che non riguardano il solo processo civile, oltre a prorogare sino al 31 ottobre 2020 l’obbligatorietà del pagamento telematico dei diritti di copia e del deposito telematico degli atti introduttivi e di costituzione in giudizio, hanno previsto la possibilità fino alla stessa data di svolgere udienze in videoconferenza o con trattazione scritta. L’art. 221, comma 4, della legge 17 luglio 2020, n. 77 - di conversione del c.d. decreto legge 19.5.2020 n. 34 ( c.d. Rilancio) - ha introdotto una disposizione nuova relativa alla trattazione scritta, applicabile sino al 31 ottobre 2020, finalizzata espressamente a soddisfare le “esigenze sanitarie derivanti dalla diffusione del COVID-19” (art. 221, comma 2). Nella Gazzetta Ufficiale n. 248 del 7/10/2020, è stato pubblicato il Decreto Legge n. 125 del 7 ottobre 2020 che con l’articolo 1, comma terzo, sostituisce la scadenza precedentemente individuata nell’articolo 1, comma 3, del D.L. n. 83/2020 con il termine “31 dicembre 2020” e tra le disposizioni prorogate fino a tal data c’è l‘art. 221, comma 2, del D.L. n. 34/2020, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 77/2020. I giudici civili del distretto si sono adeguati alle novità normative “a singhiozzo”, utilizzando la possibilità di tenere udienze con trattazione scritta, attraverso il deposito telematico degli atti, che consente di realizzare il contraddittorio cartolare tra le parti. Il ricorso alla trattazione scritta da parte dei giudici delle Sezioni civili nei Tribunali del distretto è stato difficoltoso ma efficiente, perché ha portato alla trattazione effettiva dei numerosi procedimenti in cui non era prescritta la presenza di persone diverse dai difensori delle parti e alla adozione delle relative decisioni, pure definitorie, ferma restando la trattazione, anche in presenza, delle cause di natura urgente. A tal riguardo deve evidenziarsi l’impegno dei giudici nella predisposizione dei decreti di fissazione dell’udienza cartolare, impegno che, solo in parte agevolato dai modelli del C.S.M., è stato oneroso per il significativo numero di cause trattate in ogni singola udienza e per l’aggravio sul giudice degli adempimenti delle cancellerie che nel contempo sono state esonerate dalla verbalizzazione. Naturalmente anche la FASE 2 ha comportato il rinvio delle prove orali con il conseguente differimento di numerosi procedimenti. Le maggiori difficoltà si sono registrate negli Uffici dei Giudici di ,Pace oltre che per mancanza di applicativi, come già esposto (cfr. 9.4), anche per l’indisponibilità di p.c. portatili per i giudici onorari e per l’assoluta mancanza di esperienza di PCT e più in generale di applicativi informatici.

Quanto ai risultati conseguiti si osserva che, come è noto, in quest’anno giudiziario non si può tenere conto degli obiettivi posti dai programmi di gestione, come peraltro deliberato dal CSM, ma i risultati raggiunti nel distretto possono ritenersi complessivamente soddisfacenti, soprattutto sotto il profilo dell’apprendimento dei 209 nuovi applicativi. L’ esigenza formativa in relazione al PCT e PPT è stata fortemente sentita dal personale amministrativo e dai magistrati, perchè non può essere demandata al solo apprendimento e-learning o alla disponibilità dei RID o dei MAG.RIF a fare autoformazione e formazione a cascata.

TEAMS - area penale

Durante l’emergenza da COVID-19, lo svolgimento dei processi penali è stato regolato dall’art. 83 del D.L. 17 marzo 2020 n. 18 (c.d. CURA ITALIA) convertito con modificazioni con la legge del 24 aprile 2020, n. 27 e ulteriormente modificato dal d.l. 30 aprile 2020, n. 28 contenente “Misure urgenti per la funzionalità dei sistemi di intercettazioni di conversazioni e comunicazioni, ulteriori misure urgenti in materia di ordinamento penitenziario, nonché disposizioni integrative e di coordinamento in materia di giustizia civile, amministrativa e contabile e misure urgenti per l’introduzione del sistema di allerta Covid-19”. Come è noto, in base al citato art. 83, nel periodo da marzo a maggio del 2020 i processi penali sono stati generalmente rinviati mediante provvedimenti adottati d’ufficio. La trattazione degli affari urgenti (relativi sostanzialmente alle convalide di arresto e di fermo, agli interrogatori di garanzia degli indagati sottoposti a misure cautelari ed ai processi con detenuti per quella causa) è stata effettuata mediante collegamento da remoto tramite il software scelto dal Ministero della Giustizia- DGSIA, individuato anche per il settore penale in TEAMS della Microsoft. Di conseguenza nel marzo del 2020, all’inizio della “emergenza coronavirus”, il primo protocollo è stato stipulato tra Procura della Repubblica,Tribunale- Ufficio GIP e COA di Lagonegro per la convalida dell’ arresto e il giudizio direttissimo, indotti dalla chiusura prolungata degli uffici a causa del contagio di più dipendenti e dalla zona rossa con interdizione in entrata e uscita a Sala Consilina e altri comuni del Vallo del Diano compresi nel circondario. A Lagonegro sono state sperimentate dalla Procura della Repubblica anche attività di remotizzazione delle indagini preliminari. Il RID dr. Onorati ha coordinato la conclusione tra Tribunali, Procure della Repubblica e Consigli dell’Ordine degli Avvocati di protocolli operativi per la gestione con il software “TEAMS” delle udienze di convalida di arresto e fermo, degli interrogatori di garanzia ex art. 294 c.p.p. , soprattutto curando gli aspetti pratici ed operativi, tutt’altro che facili, con il coinvolgimento delle Questure, dei Comandi Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, al fine della predisposizione di apposite sale dotate di attrezzatura informatica presso i Commissariati di P.S., le Stazioni dei Carabinieri, i Comandi della G.d.F. Il RID dr. Onorati si è adoperato affinchè nel più breve tempo possibile anche le case circondariali di Basilicata si dotassero dell’ applicativo TEAMS, non fornito dal DAP. L’elaborazione dei protocolli è stata preceduta da una intensa attività di interlocuzione e confronto, effettuata proprio grazie al software TEAMS, di cui sono state sperimentate le funzionalità, con i componenti dei Consigli dell’Ordine degli Avvocati, anche al fine di superare talune perplessità manifestatesi nel Foro materano e potentino sull’uso dei collegamenti da remoto nel processo penale. In tale periodo, come già esposto (cfr. 6.4), il RID penale ha provveduto a diffondere presso i colleghi ed il personale di cancelleria 210 del distretto, con la continua collaborazione dei MAGRIF, indicazioni, tutorial e guide operative sull’uso del software TEAMS di Microsoft, promuovendo l’installazione di tale software nei p.c. degli uffici del distretto e l’utilizzazione di appositi modelli per la trattazione degli affari urgenti. Sono state superate, anche con l’uso di accorgimenti “ fai da te” dettati dal buon senso, le difficoltà pratiche di esecuzione dei collegamenti da remoto, determinate sia dall’inadeguatezza delle attrezzature informatiche presenti negli uffici, sia dalle limitazioni di banda della rete RUG (Rete Unica Giustizia). Ed invero, il collegamento da remoto tramite software TEAMS richiede per il suo funzionamento, oltre ad una buona ampiezza della banda di rete, personal computer dotati di attrezzature multimediali (webcam, casse acustiche e microfoni) e attrezzature di cui i P.C desktop forniti dalla DGSIA non sempre sono dotati. Per soddisfare tali esigenze sono stati utilizzati, quindi, i p.c. portatili più moderni se forniti da DGSIA ai magistrati oppure gli smartphone personali di proprietà dei singoli magistrati. Allo scopo di poter utilizzare i collegamenti da remoto anche con i p.c. desktop, in genere non più di uno solo in ciascuna aula penale a disposizione del cancelliere di udienza, è stato chiesto alla DGSIA di attrezzare tali aule con sistemi di videoconferenza, richiesti dalla Avvocatura perché assicurano maggiormente il diritto di difesa, nonché la fornitura di dispositivi multimediali (webcam, casse acustiche e microfoni). Tali richieste provenienti dal nostro distretto non sono state del tutto soddisfatte dalla DGSIA, la quale ha operato secondo un piano di forniture realizzato su scala nazionale (piano che ha previsto il contingentamento delle attrezzature, distribuite in proporzione alle dimensioni dei vari uffici). Si segnala che nel distretto di Potenza si è registrato un orientamento del Foro non favorevole al processo penale da remoto e in particolare ai primi di giugno 2020, con il miglioramento della diffusione del contagio, si è manifestata una certa avversione anche per la trattazione scritta in sede civile, che è rientrata nel secondo semestre del 2020 con la recrudescenza dell’epidemia da COVID 19. Di fatto in ambito penale per la celebrazione dei procedimenti da remoto nel distretto di Potenza si è fatto uso del TEAMS solo per le convalide degli arresti, mentre in dibattimento si è fatto uso degli impianti di multivideoconferenza, che garantiscono la possibilità di contatti difensivi continui e riservati con l’assistito durante l’udienza. Va altresì rilevato che gli avvocati penalisti sono più adusi alla trattazione orale e generalmente non portano in aula notebook da alimentare in hotspot con il proprio cellulare per essere collegati in audio-video con l’imputato contestualmente al giudice. Le aule di giustizia nel distretto allo stato sono dotate di un solo punto rete, al quale è collegato il p.c. del cancelliere verbalizzante; anche i componenti del collegio per celebrare il dibattimento in TEAMS devono utilizzare connessioni per il p.c. notebook in hotspot o direttamente il proprio apparecchio di telefonia mobile. I palazzi di giustizia del distretto non sono dotati di rete wi.fi e secondo le indicazioni di DGSIA saranno create soltanto delle zone esterne alle aule di giustizia a beneficio degli utenti, ma non per esigenze di trattazione in udienza.

9.8 Livello di attuazione del processo civile e penale telematico

211 PCT Il processo civile telematico, grazie all’ impegno del pur ridotto personale amministrativo e dei giudici civili, è utilizzato in maniera diffusa nei tre tribunali del distretto e anche presso la Corte di Appello sezione civile. In passato nel settore civile il contesto giudiziario e amministrativo faticosamente si è adeguato alle tempistiche imposte dal legislatore. Invero le cancellerie del settore civile/ lavoro si sono tutte adeguate al dettato normativo in materia, laddove imponeva che le notifiche e le comunicazioni relative ai provvedimenti e agli atti processuali avvenissero con modalità esclusivamente telematiche. Da allora i passi in avanti compiuti dai magistrati e dal personale amministrativo in servizio presso il distretto di Potenza hanno accompagnato l’evolversi progressivo delle forme del processo civile. Criticità A) Purtroppo i tempi degli adempimenti non sempre sono celeri in ragione del numero degli atti da “scaricare” dal sistema e dei casi non rari di errore nella trasmissione telematica che necessita l’intervento del cancelliere o la consultazione degli cartella con gli atti contenenti l’errore fatale spesso di fatto non attendendo l’obbligatorietà imposta dal legislatore per recepirle . B) In regime ordinario in appello non vige la regola della obbligatorietà del deposito telematico dei documenti e, stante la vetustà delle cause, il fascicolo del Tribunale non è telematico. C) Non di rado la Consolle del Magistrato non si allinea ai dati presenti nel SICID, per cui ad esempio non compaiono sulla ”scrivania” i procedimenti pendenti sul ruolo e inducono in errore. D) E’ ancora in atto la verifica nel distretto dell’ operatività del PCT presso alcuni Uffici del Giudice di Pace mantenuti dai Comuni . E) La disciplina emergenziale del processo civile attualmente vigente troverà applicazione fino al 31 gennaio 2021 e questo andamento a singhiozzo con proroghe all’ultimo minuto determina molta incertezza sulle regole processuali future e impossibilità di organizzazione con previsioni di così breve respiro.

Allo stato dell’arte si possono così riassumere le regole processuali civili vigenti, permeate dal favor legis per la trattazione scritta I. Obbligatorietà del deposito esclusivamente con modalità telematica di tutti gli atti (ivi compresi quelli introduttivi) avanti al Tribunale e la Corte d’appello; II. Obbligatorietà del pagamento del contributo unificato esclusivamente per via telematica ; III. “Il giudice può disporre che le udienze civili che non richiedono la presenza di soggetti diversi dai difensori delle parti siano sostituite dal deposito telematico di note scritte contenenti le sole istanze e conclusioni. Il giudice comunica alle parti almeno trenta giorni prima della data fissata per l’udienza che la stessa è sostituita dallo scambio di note scritte e assegna alle parti un termine fino a cinque giorni prima della predetta data per il deposito delle note scritte. Ciascuna delle parti può presentare istanza di trattazione orale entro cinque giorni dalla comunicazione del provvedimento. Il giudice provvede entro i successivi cinque giorni. Se nessuna delle parti effettua 212 il deposito telematico di note scritte, il giudice provvede ai sensi del primo comma dell’articolo 181 del codice di procedura civile». IV. L’udienza da remoto mediante TEAMS continua ad essere residuale, essendo prevista la possibilità dell’interessato di chiedere di partecipare all’udienza collegandosi da remoto ( “La partecipazione alle udienze civili di una o più parti o di uno o più difensori può avvenire, su istanza dell’interessato, mediante collegamenti audiovisivi a distanza, individuati e regolati con provvedimento del Direttore generale dei sistemi informativi e automatizzati del Ministero della giustizia. La parte può partecipare all’udienza solo dalla medesima postazione da cui si collega il difensore. Lo svolgimento dell’udienza deve in ogni caso avvenire con modalità idonee a salvaguardare il contraddittorio e l’effettiva partecipazione. L’istanza di partecipazione mediante collegamento a distanza è depositata almeno quindici giorni prima della data fissata per lo svolgimento dell’udienza. Il giudice dispone la comunicazione alle parti dell’istanza, dell’ora e delle modalità del collegamento almeno cinque giorni prima dell’udienza. All’udienza il giudice dà atto a verbale delle modalità con cui accerta l’identità dei soggetti partecipanti a distanza e, ove si tratta delle parti, la loro libera volontà. Di tutte le ulteriori operazioni è dato atto nel processo verbale”). Il giudice può disporre l’udienza mediante collegamento da remoto solo con il consenso preventivo delle parti ( “Il giudice, con il consenso preventivo delle parti, può disporre che l’udienza civile che non richieda la presenza di soggetti diversi dai difensori, dalle parti e dagli ausiliari del giudice, anche se finalizzata all’assunzione di informazioni presso la pubblica amministrazione, si svolga mediante collegamenti audiovisivi a distanza individuati e regolati con provvedimento del Direttore generale dei sistemi informativi e automatizzati del Ministero della giustizia. L’udienza è tenuta con la presenza del giudice nell’ufficio giudiziario e con modalità idonee a salvaguardare il contraddittorio e l’effettiva partecipazione delle parti. Prima dell’udienza il giudice dispone la comunicazione ai procuratori delle parti e al pubblico ministero, se è prevista la sua partecipazione, del giorno, dell’ora e delle modalità del collegamento. All’udienza il giudice dà atto delle modalità con cui accerta l’identità dei soggetti partecipanti e, ove si tratta delle parti, la loro libera volontà. Di questa e di tutte le ulteriori operazioni è dato atto nel processo verbale”). V. Permane la possibilità di sostituire l’udienza di giuramento del CTU con una dichiarazione del CTU sottoscritta digitalmente e depositata con modalità telematica (“In luogo dell’udienza fissata per il giuramento del consulente tecnico d’ufficio ai sensi dell’articolo 193 del codice di procedura civile, il giudice può disporre che il consulente, prima di procedere all’inizio delle operazioni peritali, presti giuramento di bene e fedelmente adempiere alle funzioni affidate con dichiarazione sottoscritta con firma digitale da depositare nel fascicolo telematico”). Quest’ultima disposizione stenta ad avere applicazione generalizzata nel distretto per il conseguente aggravio di lavoro delle cancellerie, per la difficoltà dei CTU di adeguare la propria strumentazione informatica, per le interruzioni e il sovraccarico della linea internet. Si auspica che, terminata l’emergenza pandemica, permangano le disposizioni che hanno effettivamente apportato un miglioramento dei tempi di deliberazione in camera di consiglio delle cause civili collegiali come la camera di consiglio da remoto tramite TEAMS allo scadere dei termini ex art. 190 c.p.c. 213 PTT Il processo penale telematico è la meta finale di un lungo percorso preceduto da vari applicativi di cancelleria del “dominio Giustizia” (SICP , TIAP, “Atti e Documenti”, “Consolle del Magistrato”) tra cui anche un portale telematico delle notizie di reato, con la possibilità per il magistrato di gestire il ruolo con una propria “consolle”, nonché di gestire la compilazione di atti e documenti, strumenti che fino ad ora hanno fornito alla difesa un’utilità soltanto riflessa del migliorato sistema di funzionamento dell’ufficio giudiziario con cui intera­gisce. L’ utilità del PPT a pieno regime sarà similare a quella del PCT ovvero uno strumento tecnico che consente di interagire con il giudice penale e con le altre parti del processo, operando da remoto nello studio professionale e riducendo notevolmente la necessità di accesso fisico alle cancellerie e agli altri uffici giudiziari. La digitalizzazione del processo penale, però, non procede di pari passo rispetto a quella del processo civile. Non è ancora avviata in tutto il distretto di Potenza la funzione di “dematerializzazione” dei fascicoli penali cartacei, trasformandoli in file (di solito in formato pdf) archiviabili su memorie di massa (fisse o mobili), rendendoli poi utilizzabili, mediante il riconoscimento ottico dei caratteri, anche tramite editor di testo, e cioè programmi di videoscrittura quali word, open-office, ecc. La Procura della Repubblica di Potenza ha avviato l’ implementazione del sistema TIAP e la predisposizione di una saletta dedicata agli avvocati per la consultazione degli atti processuali digitalizzati che, a seguito di convenzione di recente stipulata con il Tribunale di Potenza, saranno trasmessi alle cancellerie penali. Il TIAP (Trattamento Informatico Atti Processuali) è un applicativo per la gestione informatica del fascicolo con possibilità di integrare i contenuti nelle varie fasi processuali con atti, documenti e supporti multimediali; l’obiettivo è pervenire alla digitalizzazione del fascicolo attraverso la scannerizzazione, acquisizione di file digitali, classificazione, codifica e indicizzazione dei fascicoli con possibilità di ricerca, consultazione, esportazione e stampa di interi fascicoli e/o di singoli atti. Per i necessari approfondimenti si rinvia ai documenti pubblicati nel sito web del CSM. Nel Tribunale di Matera, invece, dall’anno 2012 era stato avviato un progetto di digitalizzazione tramite il programma c.d. DIGIT, che riceveva impulso dalla Procura della Repubblica e iniziava con l’esercizio dell’azione penale, coinvolgeva sia i processi inviati all’ufficio G.U.P. del Tribunale con la richiesta di rinvio a giudizio, sia i processi – il cui numero era naturalmente molto più consistente – trasmessi al Tribunale dibattimentale con i decreti di citazione a giudizio. La Procura della Repubblica di Matera ha utilizzato il predetto gestore documentale DIGIT tramite scanner “massivi” grazie alla disponibilità del personale delle sezioni di Polizia Giudiziaria, mentre nel Tribunale di Matera, dove il compito di “scannerizzare” i fascicoli grava sul personale di cancelleria, il processo di gestione dei fascicoli digitalizzati trasmessi dalla Procura della Repubblica si è fermato a causa delle carenze nell’organico e della necessità del personale di dedicarsi a compiti più urgenti . Negli altri uffici del distretto non vi sono state analoghe esperienze in temadi digitalizzazione degli atti. Il Sistema Informativo della Cognizione Penale (SICP) ha consentito di uniformare 214 tutti i registri informatici delle Procure della Repubblica italiane con definitivo abbandono delle plurime versioni distrettuali dello storico applicativo Re.Ge. , che presentava problemi di vario genere. Ciò comporta l’indubbio vantaggio di poter utilizzare un registro dei procedimenti penali identico per tutto il territorio nazionale, con una gestione uniforme dei dati e una conseguente utilizzabilità in tutto il sistema Giustizia. E’ sempre in uso fruttuosamente in tutto il distretto il Sistema Notifiche Telematiche Penali (SNT), che consente agli uffici giudiziari penali di eseguire a mezzo PECle notificazioni a persona diversa dall’imputato, a norma degli articoli 148, comma 2-bis, 149, 150 e 151, comma 2, del codice di procedura penale. Tale procedura è in vigore a livello nazionale dal 15 dicembre 2014 e riguarda tutti i procedimenti dinanzi ai tribunali ed alle corti di appello (art. 16, comma 9, lett. c- bis), D. L. 179/2012, come modificato dall’art. 1, comma 19, punto 1, lett. a-1), L. 228/2012). Il 9 giugno 2020 è stato emanato il Decreto Ministeriale, pubblicato in Gazzetta Ufficiale -Serie Generale n. 147 del 11-06-2020, che dà l’avvio al processo penale telematico. Tale provvedimento consente il deposito telematico di memorie e istanze delle difese presso il pubblico ministero che abbia concluso le indagini preliminari. A partire dal 25 giugno 2020, il deposito telematico degli atti, prima facoltativo, ha assunto valore legale. Il primo ufficio a chiedere l’attivazione del servizio è stato quello della Procura della Repubblica di Napoli. La diffusione su tutto il territorio dell’esperienza pilota della Procura della Repubblica di Napoli con l’ampliamento della digitalizzazione a ulteriori settori del procedimento e del processo penali in seguito ai D.L Ristori e D.L. Ristori Bis , ha fatto fare al PPT un ampio passo in avanti, di fatto costringendo ad adeguarsi anche gli uffici con scarsa propensione alla informatizzazione. La Direzione Generale per i Sistemi Informativi Automatizzati (DGSIA) del Ministero della Giustizia, di seguito al provvedimento dell’11.5.2020 ha pubblicato un dettagliato “Manuale Utente Portale Deposito atti Penali (PDP)” con lo scopo di “illustrare le funzionalità messe a disposizione degli avvocati dal Portale Deposito atti Penali (PDP) nell’ambito del Processo Penale Telematico” attraverso specifiche tecniche su modalità di accesso al Portale, formato dell’atto e dei documenti allegati, requisiti per il deposito. Il servizio PDP è raggiungibile accedendo al Portale dei Servizi Telematici del Ministero della Giustizia all’indirizzo https://pst.giustizia.it tramite apposita area riservata e consente il deposito con modalità telematica di memorie, documenti, richieste e istanze che possono essere presentati dall’indagato destinatario dell’avviso della conclusione delle indagini preliminari ex art. 415-bis com. 3 c.p.p., secondo quanto ha disposto l’art. 83, comma 12-quater.1, del decreto legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito con modificazioni nella legge 24 aprile 2020, n. 27, ed ulteriormente modificato dal decreto legge 20 aprile 2020, n. 28. Costituiscono condizioni indispensabili per la trasmissione degli atti e dei relativi allegati: la preventiva annotazione nel Re.Ge.WEB della nomina del difensore di fiducia o d’ufficio, l’avvenuta notifica dell’avviso di cui all’art. 415 bis c.p.p. e l’annotazione di tale ultimo evento all’interno del Registro Generale delle Notizie di Reato (RGNR) Modello 21 (procedimenti a carico di noti). L’accesso all’area riservata “Portale Deposito 215 atti Penali” è consentito esclusivamente ai soggetti iscritti nel Registro degli Indirizzi Elettronici (ReGInDE) con ruolo di avvocato, i quali devono selezionare, da apposito menù a tendina, la Procura della Repubblica presso il Tribunale, destinataria della trasmissione telematica e possono così accedere alla home page del PDP, la quale è caratterizzata da un menù di navigazione che permette di attivare le funzionalità previste. Il difensore ha quindi la possibilità di verificare le varie fasi dell’invio telematico dell’atto, della sua ricezione e dell’esito delle verifiche effettuate dagli operatori delle Procure, in quanto non soltanto può accedere, ma anche interagire. Da ultimo si ribadisce che il decreto legge Ristori e il decreto legge Ristori Bis emanati nel mese di novembre 2020 hanno apportato una forte accelerazione verso il PPT, introducendo da ultimo l’ udienza in trattazione scritta nel processo penale in fase di appello come regola generale, con facoltà di chiedere la trattazione orale. È una evoluzione improvvisa, in termini molto ristretti, per esigenze di efficientamento del sistema in un momento di limitazioni alla circolazione delle persone, con modalità farraginose di scambio di note scritte che aggravano la cancelleria penale della Corte di Appello, che nel foro lucano hanno destato qualche perplessità sul processo penale telematico che deve essere “giusto”, rispettoso di tutte le garanzie sostanziali e processuali attribuite all’imputato e alle altre parti private. Terminata l’emergenza e tornati al regime processuale penale ordinario, anche per il settore penale si ritiene utile che si mantenga la possibilità di tenere le camere di consiglio da remoto in Teams, in tutte le ipotesi in cui non si debba procedere all’ immediata lettura del dispositivo.

216 217 PARTE TERZA Allegati

- Elaborazioni grafiche delle statistiche a cura di Dr. Ciriaco De Gregorio - DG Stat - Corte d’Appello di Potenza - Ricerche di archivio a cura di Dr.ssa Giulia Pomponio - tirocinante ex art. 73 D.L.69/2013 Corte di Appello di Potenza 218 ALL. A1 Somma di Sopravvenuti Somma di Definiti Somma di Pendenti Fine

3107

756 1008 1008 3107

2019/20 756

3344

770 1136 1136 3344

2018/19

770

3631

975 975 897

3631

2017/18 897 CORTE APPELLO DI POTENZA "AFFARI "AFFARI CIVILI CONTENZIOSI"

3713 nel corso degli ultimi nel ultimi corso cinque degli giudiziari anni

811 811 990 3713

2016/17 990 andamento dei procedimenti sopravvenuti, periodo pendenti fine definiti, procedimenti sopravvenuti, andamento dei

3536

533 533 744 3536

2015/16 744 0 500 4000 3500 3000 2500 2000 1500 1000 Somma di Sopravvenuti di Somma DefinitiSomma di Fine Pendenti Somma di

219 ALL. A2 SommadiSopravvenuti SommadiDefiniti SommadiPendenti Fine

4325

1127

4325 1012 1127 2019/20 1012

4442

1417

4442 1021 1417 2018/19 1021

4832

1027

4832 1141 1027 2017/18 1141

TRIBUNALE DI LAGONEGRO DI TRIBUNALE "AFFARI CIVILI CONTENZIOSI" CIVILI "AFFARI 4717

nel corso degli ultimi cinque anni giudiziari anni cinque ultimi degli corso nel 1185

4717 1140 1185 2016/17 1140

andamento dei procedimenti sopravvenuti, definiti, pendenti fine periodo periodo fine pendenti definiti, sopravvenuti, procedimenti dei andamento 4789

1340

4789 1294 1340 2015/16 1294 0 6000 5000 4000 3000 2000 1000 Somma di di Sopravvenuti Somma di Definiti Somma Fine di Pendenti Somma

220 ALL. A3 Somma di di Sopravvenuti Somma di Definiti Somma di Pendenti Somma Fine

3036

1260 1260 3036 1255

2019/20 1255

3014

1841 1841 3014 1420

2018/19 1420

3426

2082 2082 3426 1567

2017/18 1567 TRIBUNALEDI MATERA

"AFFARI CIVILICONTENZIOSI" "AFFARI 3926

2438 2438 3926 1555

nel deglinel ultimicorso cinque anni giudiziari 2016/17 1555

4801

andamento definiti, pendenti fine dei andamento sopravvenuti, periodo procedimenti 2855 2855 4801 1655

2015/16 1655 0 3000 2000 1000 6000 5000 4000 Somma di di Sopravvenuti Somma di Definiti Somma di Pendenti Somma Fine

221 ALL. A4 Somma SopravvenutiSomma di DefinitiSomma di Fine Pendenti di Somma

11556

2437 2159 2437

11556 2019/20 2159

11837

2727 2232 2727

11837 2018/19

2232

12334

2933 2342 2933

12334 2017/18 2342

TRIBUNALE TRIBUNALE DI POTENZA "AFFARI CIVILI CONTENZIOSI" "AFFARI 12976

3180 3138 3180

12976 2016/17 nel corso degli degli nel ultimi corso cinque anni giudiziari 3138

13003

3100 3153 3100

andamento dei procedimenti sopravvenuti, fine definiti, pendenti periodo sopravvenuti, dei procedimenti andamento 13003 2015/16 3153 0 8000 6000 4000 2000 14000 12000 10000 Somma SopravvenutiSomma di DefinitiSomma di Fine Pendenti Somma di

222 ALL. B

223 All. C Tav. 1.2 - Procedimenti di Mediazione civile iscritti, raggruppati per natura della controversia Periodo: 1°Luglio 2019 - 30 Giugno 2020

Natura Totale Altra natura 150 Contratti bancari 109 Locazione 55 Condominio 53 Divisione 37 Risarcimento danni da responsabilità medica 35 Successioni ereditarie 34 Contratti assicurativi 29 Contratti finanziari 22 Risarcimento danni da diffamazione a mezzo stampa 11 Comodato 8 Affitto di aziende 3 Patti di famiglia 0 Patti di famiglia 1

Fonte: Ministero Giustizia - D.O.G.- Direzione Generale di Statistica ed Analisi organizzativa Dati da rilevazione aggiornata al 22 settembre 2020

Patti di famiglia 0

Affitto di aziende 3

Comodato 8

Risarcimento danni da diffamazione a mezzo stampa 11

Contratti finanziari 22

Contratti assicurativi 29

Successioni ereditarie 34

Risarcimento danni da responsabilità medica 35

Divisione 37

Condominio 53

Locazione 55

Contratti bancari 109

Diritti reali 114

Altra natura 150

0 50 100 150 200

224 All. D

225 All. E INDICE DI RICAMBIO 1,33 1,22 0,90 1,15 Analisi Organizzativa VARIAZIONE VARIAZIONE PERCENTUALE PENDENZE -7,50% -9,18% 39,22% -5,84% Anno Giudiziario 2019/20 PENDENTI FINE 3107 356 213 3676 DEFINITI 1008 201 540 1749 SOPRAVVENUTI 756 165 600 1521 PENDENTI INIZIALI CALCOLATI 3359 392 153 3904 Movimento dei Procedimenti Civili in Corte d’Appello - Dettaglio per materia Ultimo aggiornamento del sistema di rilevazione avvenuto il 6 settembre 2020 Fonte: Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi - Direzione Generale di Statistica Distretto di Potenza - Corte d’Appello Ruolo+ AFFARI CIVILI AFFARI CONTENZIOSI LAVORO, LAVORO, ASSIST. PREV., OBBLIG. VOLONTARIA VOLONTARIA GIURISDIZIONE Somma:

226 All. E BIS VARIAZIONE VARIAZIONE PERCENTUALE PENDENTI -15,38% -6,25% -1,05% -1,44% -8,62% -2,74% -33,33% -8,05% -10,29% -12,90% -15,83% 25,00% -14,89% Pendenti Fine 11 15 94 137 106 71 2 137 689 81 202 10 80 DEFINITI 4 5 23 50 34 16 1 30 205 32 69 36 Sopravvenuti 2 4 22 48 24 14 18 126 20 31 2 22 Pendenti Iniziali CALCOLATI 13 16 95 139 116 73 3 149 768 93 240 8 94 Anno Giudiziario 2019/20 Materia Agraria Altri istituti e leggi speciali (Altri cpc) Altri istituti e leggi speciali di competenza di CdA primo grado Altri istituti e leggi speciali di competenza CdA Altri istituti e leggi speciali in genere Altri istituti e leggi speciali (Libro III cpc) Altri istituti e leggi speciali (Tutela dei diritti) Altri istituti e leggi speciali (Tutela Cause in materia minorile Contratti Bancari Contratti e obbligazioni varie Contratti e obbligazioni varie (Contr. atipici) Contratti e obbligazioni varie (Contr. Contratti e obbligazioni varie (Contr. d'opera) Contratti e obbligazioni varie (Contr. Contratti e obbligazioni varie (Contr. libro II) Contratti e obbligazioni varie (Contr. Controversie di diritto amministrativo Ruolo+ AFFARI CIVILI CONTENZIOSI AFFARI AFFARI CIVILI CONTENZIOSI AFFARI AFFARI CIVILI CONTENZIOSI AFFARI AFFARI CIVILI CONTENZIOSI AFFARI AFFARI CIVILI CONTENZIOSI AFFARI AFFARI CIVILI CONTENZIOSI AFFARI AFFARI CIVILI CONTENZIOSI AFFARI AFFARI CIVILI CONTENZIOSI AFFARI AFFARI CIVILI CONTENZIOSI AFFARI AFFARI CIVILI CONTENZIOSI AFFARI AFFARI CIVILI CONTENZIOSI AFFARI AFFARI CIVILI CONTENZIOSI AFFARI AFFARI CIVILI CONTENZIOSI AFFARI Movimento dei Procedimenti Civili in Corte d’Appello - Dettaglio per materia Ufficio+ Tipo Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza

227 All. E BIS VARIAZIONE VARIAZIONE PERCENTUALE PENDENTI -16,99% -22,83% -3,45% -37,50% 0,00% 5,26% -50,00% 30,00% 44,44% - -16,05% 0,00% -100,00% -16,99% Pendenti Fine 259 71 56 5 1 20 1 39 65 1 68 9 0 259 DEFINITI 92 28 10 3 3 1 15 30 29 1 1 92 Sopravvenuti 39 7 8 4 24 50 1 16 1 39 Pendenti Iniziali CALCOLATI 312 92 58 8 1 19 2 30 45 0 81 9 1 312 Materia Diritti reali - possesso trascrizioni Diritti reali - possesso trascrizioni (Altro) Diritti reali - possesso trascrizioni (Possesso/Divisione) Diritti reali - possesso - trascrizioni (Tutela diritti) Diritti reali - possesso trascrizioni (Tutela Diritto industriale - vecchio rito Diritto societario - procedimenti ante d.l.vo n. 5/2003 Diritto societario - procedimenti soggetti al rito ordinario ex d.l.vo n. 5/2003 Fallimento e procedure concorsuali Famiglia Famiglia - Provvedimenti materia mantenimento (Famiglia) Locazione e comodato di immobile urbano - affitto azienda Persone giuridiche e diritto societario (Persone giuridiche) Procedimenti cautelari ante causam (Azioni a tutela della prop. e az. residuali) Diritti reali - possesso trascrizioni Ruolo+ AFFARI CIVILI CONTENZIOSI AFFARI AFFARI CIVILI CONTENZIOSI AFFARI AFFARI CIVILI CONTENZIOSI AFFARI AFFARI CIVILI CONTENZIOSI AFFARI AFFARI CIVILI CONTENZIOSI AFFARI AFFARI CIVILI CONTENZIOSI AFFARI AFFARI CIVILI CONTENZIOSI AFFARI AFFARI CIVILI CONTENZIOSI AFFARI AFFARI CIVILI CONTENZIOSI AFFARI AFFARI CIVILI CONTENZIOSI AFFARI AFFARI CIVILI CONTENZIOSI AFFARI AFFARI CIVILI CONTENZIOSI AFFARI AFFARI CIVILI CONTENZIOSI AFFARI AFFARI CIVILI CONTENZIOSI AFFARI Tipo Ufficio+ Tipo Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza

228 All. E BIS VARIAZIONE VARIAZIONE PERCENTUALE PENDENTI -100,00% 100,00% -33,33% -21,95% -14,29% -3,69% 19,13% -7,58% -15,00% -13,64% -25,00% 12,65% -100,00% -27,27% Pendenti Fine 0 8 6 32 6 627 137 61 17 76 6 187 0 8 DEFINITI 1 5 12 2 122 126 22 9 45 2 78 1 20 Sopravvenuti 4 2 3 1 98 148 17 6 33 99 17 Pendenti Iniziali CALCOLATI 1 4 9 41 7 651 115 66 20 88 8 166 1 11 Materia Procedimenti cautelari ante causam (Istr. Preventiva) Procedimenti cautelari ante causam (Istr. Procedimenti cautelari davanti alla Corte di Appello Procedimenti cautelari davanti alla Corte di Procedimenti cautelari in genere (Altri) Procedimenti possessori Procedimento di ing. ante causam Responsabilita extracontrattuale Stato della persona e diritti personalita Successioni Assistenza obbligatoria Lavoro dipendente da privato Opposizione ordinanza ingiunzione Previdenza obbligatoria (Prestazione) Procedimenti cautelari ante causam Cause in materia minorile Ruolo+ AFFARI CIVILI CONTENZIOSI AFFARI AFFARI CIVILI CONTENZIOSI AFFARI AFFARI CIVILI CONTENZIOSI AFFARI AFFARI CIVILI CONTENZIOSI AFFARI AFFARI CIVILI CONTENZIOSI AFFARI AFFARI CIVILI CONTENZIOSI AFFARI AFFARI CIVILI CONTENZIOSI AFFARI AFFARI CIVILI CONTENZIOSI AFFARI LAVORO, PREV., ASSIST. ASSIST. PREV., LAVORO, OBBLIG. LAVORO, PREV., ASSIST. ASSIST. PREV., LAVORO, OBBLIG. LAVORO, PREV., ASSIST. ASSIST. PREV., LAVORO, OBBLIG. LAVORO, PREV., ASSIST. ASSIST. PREV., LAVORO, OBBLIG. LAVORO, PREV., ASSIST. ASSIST. PREV., LAVORO, OBBLIG. VOLONTARIA GIURISDIZIONE VOLONTARIA Tipo Ufficio+ Tipo Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza CORTE CORTE D'APPELLO+

229 All. E BIS VARIAZIONE VARIAZIONE PERCENTUALE PENDENTI 20,00% -48,84% -50,00% 150,00% 276,19% -60,66% 200,00% -100,00% -75,00% -100,00% -100,00% -32,43% 0,00% - -5,84% Pendenti Fine 18 44 3 5 158 24 3 0 2 0 0 25 1 0 3676 DEFINITI 10 52 4 34 443 2 3 12 2 1 39 3 1 1749 Sopravvenuti 13 10 1 3 150 406 4 2 6 1 27 3 1 1521 Pendenti Iniziali CALCOLATI 15 86 6 2 42 61 1 1 8 1 1 37 1 0 3904 Materia Procedimenti speciali Pubblico impiego Pubblico impiego con pregiudiziale in materia di efficacia,validita o interpret. Rapporto di lavoro parasubordinato Altri istituti e leggi speciali Altri istituti e leggi speciali di competenza CdA in primo grado Altri istituti e leggi speciali di competenza CdA Altri procedimenti camerali Autorizzazioni processuali Cause in materia minorile Diritto societario post riforma d.l.vo n. 5/2003(Materie Soggette) Fallimento e procedure concorsuali Famiglia Giudice tutelare Successioni Somma: Ruolo+ LAVORO, PREV., ASSIST. ASSIST. PREV., LAVORO, OBBLIG. LAVORO, PREV., ASSIST. ASSIST. PREV., LAVORO, OBBLIG. LAVORO, PREV., ASSIST. ASSIST. PREV., LAVORO, OBBLIG. LAVORO, PREV., ASSIST. ASSIST. PREV., LAVORO, OBBLIG. VOLONTARIA GIURISDIZIONE VOLONTARIA VOLONTARIA GIURISDIZIONE VOLONTARIA VOLONTARIA GIURISDIZIONE VOLONTARIA VOLONTARIA GIURISDIZIONE VOLONTARIA VOLONTARIA GIURISDIZIONE VOLONTARIA VOLONTARIA GIURISDIZIONE VOLONTARIA VOLONTARIA GIURISDIZIONE VOLONTARIA VOLONTARIA GIURISDIZIONE VOLONTARIA VOLONTARIA GIURISDIZIONE VOLONTARIA VOLONTARIA GIURISDIZIONE VOLONTARIA Tipo Ufficio+ Tipo Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza

230 All. E1 Somma: 50 68 120 203 151 162 261 420 403 511 836 491 3.676 Analisi Organizzativa VOLONTARIA VOLONTARIA GIURISDIZIONE+ 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4 103 106 213 LAVORO, LAVORO, ASSIST. PREV., OBBLIG.+ 0 0 0 0 0 0 0 1 6 79 198 72 356 AFFARI CIVILI AFFARI CONTENZIOSI+ 50 68 120 203 151 162 261 419 397 428 535 313 3.107 Fino al 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 30/06/2020 Somma: Corte d’Appello di Potenza Procedimenti civili pendenti al 30/06/2019 per anno di iscrizione e ruolo Distretto di Potenza Ultimo aggiornamento del sistema di rilevazione avvenuto il 6 settembre 2020 Fonte: Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi - Direzione Generale di Statistica

231 All. E2 : Somma 131 78 107 153 334 588 753 992 1.120 1.280 1.324 954 7.814 VOLONTARIA VOLONTARIA GIURISDIZIONE+ 2 0 0 1 2 0 0 3 4 12 27 52 103 Analisi Organizzativa PROCEDIMENTI SPECIALI SOMMARI 0 0 0 0 2 8 7 7 7 18 27 104 180 LAVORO, PREV., ASSIST. ASSIST. PREV., LAVORO, OBBLIG.+ 10 17 9 21 50 210 317 522 592 598 528 332 3.206 AFFARI CIVILI AFFARI CONTENZIOSI+ 119 61 98 131 280 370 429 460 517 652 742 466 4.325 Fino al 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 30/06/2020 Somma: Procedimenti civili pendenti al 30/06/2020 per anno di iscrizione e ruolo - Distretto Potenza di Tribunale Lagonegro Ultimo aggiornamento del sistema di rilevazione avvenuto il 6 settembre 2020 Fonte: Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi - Direzione Generale di Statistica

232 All. E3 Somma: 25 10 23 31 172 340 470 676 788 1.032 1.356 1.031 5.954 VOLONTARIA VOLONTARIA GIURISDIZIONE+ 0 0 1 1 0 2 0 18 2 20 60 83 187 Analisi Organizzativa PROCEDIMENTI SPECIALI SOMMARI 0 0 0 0 1 3 6 3 9 19 64 133 238 LAVORO, PREV., PREV., LAVORO, OBBLIG.+ ASSIST. 0 0 0 4 95 188 225 411 390 386 453 341 2.493 AFFARI CIVILI AFFARI CONTENZIOSI+ 25 10 22 26 76 147 239 244 387 607 779 474 3.036 Fino al 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 30/06/2020 Somma: Ultimo aggiornamento del sistema di rilevazione avvenuto il 6 settembre 2020 Fonte: Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi - Direzione Generale di Statistica Procedimenti civili pendenti al 30/06/2020 per anno di iscrizio ne e ruolo di Tribunale Matera

233 All. E4 : Somma 721 556 699 694 960 974 1.031 1.217 1.620 2.161 3.050 1.788 15.471 VOLONTARIA VOLONTARIA GIURISDIZIONE+ 20 0 2 2 8 5 3 8 11 252 403 161 875 Analisi Organizzativa PROCEDIMENTI SPECIALI SOMMARI 23 16 15 32 36 17 28 18 43 62 149 213 652 LAVORO, PREV., ASSIST. ASSIST. PREV., LAVORO, OBBLIG.+ 4 4 3 2 4 18 87 124 247 497 817 581 2.388 AFFARI CIVILI AFFARI CONTENZIOSI+ 674 536 679 658 912 934 913 1.067 1.319 1.350 1.681 833 11.556 Fino al 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 30/06/2020 Somma: Procedimenti civili pendenti al 30/06/2020 per anno di iscrizione e ruolo di Tribunale Potenza Ultimo aggiornamento del sistema di rilevazione avvenuto il 6 settembre 2020 Fonte: Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi - Direzione Generale di Statistica

234 Movimento dei Procedimenti Civili SICID presso i Tribunali ordinari - ALL. F ettaglio per materia - Anno Giudiziario 2019/20 Nota: sono esclusi i dati del Giudice tutelare, dell’ATP in materia di previdenza e le verbalizzazioni di dichiarazione giurata Distretto di Potenza

PENDENTI VARIAZIONE PENDENTI INDICE Circondario Ruolo INIZIO - SOPRAVVENUTI DEFINITI PERCENTUALE FINE RICAMBIO STIMA PENDENTI AFFARI CIVILI 4440 1012 1127 4.325 -2,59% 1,11 CONTENZIOSI LAVORO, Circondario PREV., ASSIST. 3237 758 789 3.206 -0,96% 1,04 di Tribunale OBBLIG. Ordinario di PROCEDIMENTI Lagonegro SPECIALI 185 734 739 180 -2,70% 1,01 SOMMARI VOLONTARIA 70 492 459 103 47,14% 0,93 GIURISDIZIONE

Circondario di Tribunale Somma: 7932 2996 3114 7814 -1,49% 1,04 Ordinario di Lagonegro

PENDENTI VARIAZIONE PENDENTI INDICE Circondario Ruolo INIZIO - SOPRAVVENUTI DEFINITI PERCENTUALE FINE RICAMBIO STIMA PENDENTI AFFARI CIVILI 3041 1255 1260 3036 -0,16% 1,00 CONTENZIOSI LAVORO, Circondario PREV., ASSIST. 2489 1332 1328 2493 0,16% 1,00 di Tribunale OBBLIG. Ordinario di PROCEDIMENTI Matera SPECIALI 187 948 897 238 27,27% 0,95 SOMMARI VOLONTARIA 132 637 582 187 41,67% 0,91 GIURISDIZIONE Circondario di Tribunale Somma: 5849 4172 4067 5954 1,80% 0,97 Ordinario di Matera

PENDENTI VARIAZIONE PENDENTI INDICE Circondario Ruolo INIZIO - SOPRAVVENUTI DEFINITI PERCENTUALE FINE RICAMBIO STIMA PENDENTI AFFARI CIVILI 11834 2159 2437 11556 -2,35% 1,13 CONTENZIOSI LAVORO, Circondario PREV., ASSIST. 2310 1480 1402 2388 3,38% 0,95 di Tribunale OBBLIG. Ordinario di PROCEDIMENTI Potenza SPECIALI 660 1532 1540 652 -1,21% 1,01 SOMMARI VOLONTARIA 1028 932 1085 875 -14,88% 1,16 GIURISDIZIONE Circondario di Tribunale Somma: 15832 6103 6464 15471 -2,28% 1,06 Ordinario di Potenza TOTALE: Somma: 29613 13271 13645 29239 -1,26% 1,03 Ultimo aggiornamento del sistema di rilevazione avvenuto il 6 settembre 2020 Fonte: Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi - Direzione Generale di Statistica e Analisi Organizzativa

235 Movimento dei Procedimenti Civili SICID presso i Tribunali ordinari - ALL. F1 Dettaglio per materia - Anno Giudiziario 2019/20

Pendenti Ruolo++ Materia Sopravvenuti DEFINITI Fine AFFARI CIVILI Agraria 5 5 CONTENZIOSI AFFARI CIVILI Altri istituti e leggi speciali (Altri istituti cpc) 6 4 15 CONTENZIOSI AFFARI CIVILI Altri istituti e leggi speciali di competenza di 1 CONTENZIOSI CdA primo grado AFFARI CIVILI Altri istituti e leggi speciali in genere 48 114 255 CONTENZIOSI AFFARI CIVILI Altri istituti e leggi speciali (Libro III cpc) 60 87 320 CONTENZIOSI AFFARI CIVILI Altri istituti e leggi speciali (Tutela dei diritti) 14 15 74 CONTENZIOSI AFFARI CIVILI Cause in materia minorile 1 1 5 CONTENZIOSI AFFARI CIVILI Contratti Bancari 66 46 324 CONTENZIOSI AFFARI CIVILI Contratti e obbligazioni varie 185 205 980 CONTENZIOSI AFFARI CIVILI Contratti e obbligazioni varie (Contr. atipici) 23 22 111 CONTENZIOSI AFFARI CIVILI Contratti e obbligazioni varie (Contr. 50 71 287 CONTENZIOSI d'opera) AFFARI CIVILI Contratti e obbligazioni varie (Contr. libro II) 1 8 CONTENZIOSI AFFARI CIVILI Controversie di diritto amministrativo 70 88 245 CONTENZIOSI AFFARI CIVILI Diritti reali - possesso - trascrizioni 35 50 259 CONTENZIOSI AFFARI CIVILI Diritti reali - possesso - trascrizioni (Altro) 3 12 40 CONTENZIOSI AFFARI CIVILI Diritti reali - possesso - trascrizioni 6 21 75 CONTENZIOSI (Possesso/Divisione) AFFARI CIVILI Diritti reali - possesso - trascrizioni (Tutela 2 0 CONTENZIOSI diritti) AFFARI CIVILI Diritto industriale - vecchio rito 1 0 CONTENZIOSI Circondario di Tribunale Ordinario di Lagonegro Circondario di Tribunale AFFARI CIVILI Diritto societario - procedimenti ante d.l.vo 3 5 15 CONTENZIOSI n. 5/2003 AFFARI CIVILI Diritto societario - procedimenti soggetti al 2 1 CONTENZIOSI rito ordinario ex d.l.vo n. 5/2003 AFFARI CIVILI Fallimento e procedure concorsuali 12 8 20 CONTENZIOSI AFFARI CIVILI Famiglia 257 184 386 CONTENZIOSI AFFARI CIVILI Istituti di competenza esclusiva del giudice 1 0 CONTENZIOSI di pace AFFARI CIVILI Locazione e comodato di immobile urbano - 44 47 103 CONTENZIOSI affitto di azienda AFFARI CIVILI Persone giuridiche e diritto societario 2 1 12 CONTENZIOSI (Persone giuridiche) AFFARI CIVILI Responsabilita extracontrattuale 101 118 638 CONTENZIOSI AFFARI CIVILI Stato della persona e diritti della personalita 10 10 18 CONTENZIOSI

236 ALL. F1

Pendenti Ruolo++ Materia Sopravvenuti DEFINITI Fine AFFARI CIVILI Successioni 10 12 128 CONTENZIOSI LAVORO, PREV., Assistenza obbligatoria 143 114 672 ASSIST. OBBLIG. LAVORO, PREV., Lavoro dipendente da privato 103 90 469 ASSIST. OBBLIG. LAVORO, PREV., Opposizione ordinanza ingiunzione 14 22 86 ASSIST. OBBLIG. LAVORO, PREV., Previdenza obbligatoria (Prestazione) 255 349 1.679 ASSIST. OBBLIG. LAVORO, PREV., Procedimenti cautelari ante causam 23 15 23 ASSIST. OBBLIG. LAVORO, PREV., Procedimenti speciali 182 155 110 ASSIST. OBBLIG. LAVORO, PREV., Pubblico impiego 24 34 127 ASSIST. OBBLIG. LAVORO, PREV., Pubblico impiego con pregiudiziale in 10 4 32 ASSIST. OBBLIG. materia di efficacia,validita o interpret. LAVORO, PREV., Rapporto di lavoro parasubordinato 4 6 8 ASSIST. OBBLIG. PROCEDIMENTI Procedimenti cautelari ante causam (Azioni 23 28 13 SPECIALI SOMMARI a tutela della prop. e az. residuali) PROCEDIMENTI Procedimenti cautelari ante causam (Istr. 22 21 30 SPECIALI SOMMARI Preventiva) PROCEDIMENTI Procedimenti cautelari ante causam 5 2 4 SPECIALI SOMMARI (Sequestro) PROCEDIMENTI Procedimenti cautelari in genere (Altri) 4 2 6 SPECIALI SOMMARI PROCEDIMENTI Procedimenti possessori 31 24 61 SPECIALI SOMMARI PROCEDIMENTI Procedimento di ing. ante causam 597 604 47 SPECIALI SOMMARI PROCEDIMENTI Circondario di Tribunale Ordinario di Lagonegro Circondario di Tribunale Procedimento per convalida di sfratto 52 58 19 SPECIALI SOMMARI VOLONTARIA Altri istituti e leggi speciali 72 59 23 GIURISDIZIONE VOLONTARIA Altri istituti e leggi speciali di competenza 1 GIURISDIZIONE CdA in primo grado VOLONTARIA Autorizzazioni processuali 145 141 9 GIURISDIZIONE VOLONTARIA Diritto societario post riforma d.l.vo n. 1 1 1 GIURISDIZIONE 5/2003(Materie Soggette) VOLONTARIA Famiglia 57 42 45 GIURISDIZIONE VOLONTARIA Successioni 217 216 24 GIURISDIZIONE

Somma 2996 3114 7814

237 ALL. F1 Pendenti Ruolo++ Materia Sopravvenuti DEFINITI Fine AFFARI CIVILI Agraria 7 8 8 CONTENZIOSI AFFARI CIVILI Altri istituti e leggi speciali (Altri istituti cpc) 7 13 17 CONTENZIOSI AFFARI CIVILI Altri istituti e leggi speciali di competenza 1 CONTENZIOSI di CdA primo grado AFFARI CIVILI Altri istituti e leggi speciali in genere 67 106 273 CONTENZIOSI AFFARI CIVILI Altri istituti e leggi speciali (Libro III cpc) 107 90 227 CONTENZIOSI AFFARI CIVILI Altri istituti e leggi speciali (Tutela dei 9 16 41 CONTENZIOSI diritti) AFFARI CIVILI Cause in materia minorile 1 1 CONTENZIOSI AFFARI CIVILI Contratti Bancari 19 24 119 CONTENZIOSI AFFARI CIVILI Contratti e obbligazioni varie 168 146 611 CONTENZIOSI AFFARI CIVILI Contratti e obbligazioni varie (Contr. 27 39 94 CONTENZIOSI atipici) AFFARI CIVILI Contratti e obbligazioni varie (Contr. 67 61 209 CONTENZIOSI d'opera) AFFARI CIVILI Contratti e obbligazioni varie (Contr. libro 1 5 6 CONTENZIOSI II) AFFARI CIVILI Controversie di diritto amministrativo 12 18 58 CONTENZIOSI AFFARI CIVILI Diritti reali - possesso - trascrizioni 35 51 136 CONTENZIOSI AFFARI CIVILI Diritti reali - possesso - trascrizioni (Altro) 3 7 24 CONTENZIOSI AFFARI CIVILI Diritti reali - possesso - trascrizioni 20 12 61 CONTENZIOSI (Possesso/Divisione) AFFARI CIVILI Diritti reali - possesso - trascrizioni (Tutela 2 3 CONTENZIOSI diritti) AFFARI CIVILI Diritto industriale - vecchio rito 1 CONTENZIOSI Circondario di Tribunale Ordinario di Matera Circondario di Tribunale AFFARI CIVILI Diritto societario - procedimenti ante d.l.vo 2 2 7 CONTENZIOSI n. 5/2003 AFFARI CIVILI Diritto societario - procedimenti soggetti al 1 CONTENZIOSI rito ordinario ex d.l.vo n. 5/2003 AFFARI CIVILI Fallimento e procedure concorsuali 22 11 40 CONTENZIOSI AFFARI CIVILI Famiglia 486 432 397 CONTENZIOSI AFFARI CIVILI Istituti di competenza esclusiva del giudice 1 0 CONTENZIOSI di pace AFFARI CIVILI Locazione e comodato di immobile urbano 42 30 111 CONTENZIOSI - affitto di azienda AFFARI CIVILI Persone giuridiche e diritto societario 1 6 CONTENZIOSI (Persone giuridiche) AFFARI CIVILI Responsabilita extracontrattuale 108 152 492 CONTENZIOSI AFFARI CIVILI Stato della persona e diritti della 23 17 11 CONTENZIOSI personalita AFFARI CIVILI Successioni 19 19 81 CONTENZIOSI

238 ALL. F1 Pendenti Ruolo++ Materia Sopravvenuti DEFINITI Fine LAVORO, PREV., ASSIST. Assistenza obbligatoria 55 69 184 OBBLIG. LAVORO, PREV., ASSIST. Lavoro dipendente da privato 306 209 695 OBBLIG. LAVORO, PREV., ASSIST. Opposizione ordinanza ingiunzione 22 16 81 OBBLIG. LAVORO, PREV., ASSIST. Previdenza obbligatoria (Prestazione) 187 263 1.222 OBBLIG. LAVORO, PREV., ASSIST. Procedimenti cautelari ante causam 30 27 15 OBBLIG. LAVORO, PREV., ASSIST. Procedimenti speciali 670 668 32 OBBLIG. LAVORO, PREV., ASSIST. Pubblico impiego 42 55 199 OBBLIG. LAVORO, PREV., ASSIST. Pubblico impiego con pregiudiziale in 15 16 43 OBBLIG. materia di efficacia,validita o interpret. LAVORO, PREV., ASSIST. Rapporto di lavoro parasubordinato 5 5 22 OBBLIG. PROCEDIMENTI Famiglia - Provvedimenti materia 1 1 1 SPECIALI SOMMARI mantenimento (Famiglia) PROCEDIMENTI Procedimenti cautelari ante causam 34 24 17 SPECIALI SOMMARI (Azioni a tutela della prop. e az. residuali) PROCEDIMENTI Procedimenti cautelari ante causam (Istr. 73 78 65 SPECIALI SOMMARI Preventiva) PROCEDIMENTI Procedimenti cautelari ante causam 2 3 3 SPECIALI SOMMARI (Sequestro) PROCEDIMENTI Procedimenti cautelari in genere (Altri) 1 3 1 SPECIALI SOMMARI PROCEDIMENTI Procedimenti possessori 27 18 51 SPECIALI SOMMARI PROCEDIMENTI Procedimento di ing. ante causam 691 668 51 SPECIALI SOMMARI PROCEDIMENTI Procedimento per convalida di sfratto 119 102 49 SPECIALI SOMMARI

Circondario di Tribunale Ordinario di Matera Circondario di Tribunale VOLONTARIA Altri istituti e leggi speciali 81 66 53 GIURISDIZIONE VOLONTARIA Altri istituti e leggi speciali di competenza 2 1 2 GIURISDIZIONE CdA in primo grado VOLONTARIA Altri procedimenti camerali 8 7 4 GIURISDIZIONE VOLONTARIA Autorizzazioni processuali 199 190 17 GIURISDIZIONE VOLONTARIA Cause in materia minorile 7 5 2 GIURISDIZIONE VOLONTARIA Diritto societario - ante riforma d.l.vo n. 3 2 17 GIURISDIZIONE 5/2003 VOLONTARIA Diritto societario post riforma d.l.vo n. 2 2 0 GIURISDIZIONE 5/2003(Materie Soggette) VOLONTARIA Famiglia 110 81 78 GIURISDIZIONE VOLONTARIA Successioni 225 228 14 GIURISDIZIONE

Somma: 4172 4067 5954

239 ALL. F1 Ruolo++ Materia Sopravvenuti DEFINITI Pendenti Fine

AFFARI CIVILI CONTENZIOSI Agraria 1 13 5 Altri istituti e leggi speciali (Altri istituti AFFARI CIVILI CONTENZIOSI 9 7 91 cpc) Altri istituti e leggi speciali di competenza AFFARI CIVILI CONTENZIOSI 1 della CdA, del TRAP Altri istituti e leggi speciali di competenza AFFARI CIVILI CONTENZIOSI 3 19 18 della CdA Roma - Usi civici Altri istituti e leggi speciali di competenza AFFARI CIVILI CONTENZIOSI 1 di CdA primo grado AFFARI CIVILI CONTENZIOSI Altri istituti e leggi speciali in genere 238 124 967

AFFARI CIVILI CONTENZIOSI Altri istituti e leggi speciali (Libro III cpc) 118 75 820 Altri istituti e leggi speciali (Tutela dei AFFARI CIVILI CONTENZIOSI 13 12 131 diritti) AFFARI CIVILI CONTENZIOSI Cause in materia minorile 2 12

AFFARI CIVILI CONTENZIOSI Contratti Bancari 68 37 408

AFFARI CIVILI CONTENZIOSI Contratti e obbligazioni varie 277 479 2.898

AFFARI CIVILI CONTENZIOSI Contratti e obbligazioni varie (Contr. atipici) 83 41 378

AFFARI CIVILI CONTENZIOSI Contratti e obbligazioni varie (Contr. d'opera) 72 80 509

AFFARI CIVILI CONTENZIOSI Contratti e obbligazioni varie (Contr. libro II) 4 2 16

AFFARI CIVILI CONTENZIOSI Controversie di diritto amministrativo 83 188 907

AFFARI CIVILI CONTENZIOSI Diritti reali - possesso - trascrizioni 60 35 460

AFFARI CIVILI CONTENZIOSI Diritti reali - possesso - trascrizioni (Altro) 11 8 116 Diritti reali - possesso - trascrizioni AFFARI CIVILI CONTENZIOSI 19 22 167 (Possesso/Divisione) Diritti reali - possesso - trascrizioni AFFARI CIVILI CONTENZIOSI 2 7 (Tutela diritti) AFFARI CIVILI CONTENZIOSI Diritto industriale - vecchio rito 2 8 Circondario di Tribunale Ordinario di Potenza Circondario di Tribunale Diritto societario - procedimenti ante AFFARI CIVILI CONTENZIOSI 17 13 56 d.l.vo n. 5/2003 Diritto societario - procedimenti soggetti AFFARI CIVILI CONTENZIOSI 1 al rito ordinario ex d.l.vo n. 5/2003 AFFARI CIVILI CONTENZIOSI Fallimento e procedure concorsuali 11 67 116

AFFARI CIVILI CONTENZIOSI Famiglia 463 316 790 Istituti di competenza esclusiva del AFFARI CIVILI CONTENZIOSI 1 1 giudice di pace Locazione e comodato di immobile AFFARI CIVILI CONTENZIOSI 37 41 229 urbano - affitto di azienda Persone giuridiche e diritto societario AFFARI CIVILI CONTENZIOSI 4 6 24 (Persone giuridiche) AFFARI CIVILI CONTENZIOSI Procedimenti cautelari 1 0

AFFARI CIVILI CONTENZIOSI Responsabilita extracontrattuale 168 241 1.686 Stato della persona e diritti della AFFARI CIVILI CONTENZIOSI 364 581 488 personalita AFFARI CIVILI CONTENZIOSI Successioni 32 26 245 LAVORO, PREV., ASSIST. Altri istituti e leggi speciali (Altri istituti cpc) 1 0 OBBLIG.

240 ALL. F1 Ruolo++ Materia Sopravvenuti DEFINITI Pendenti Fine

LAVORO, PREV., ASSIST. OBBLIG. Assistenza obbligatoria 224 279 329

LAVORO, PREV., ASSIST. OBBLIG. Lavoro dipendente da privato 216 156 622

LAVORO, PREV., ASSIST. OBBLIG. Opposizione ordinanza ingiunzione 43 25 117

LAVORO, PREV., ASSIST. OBBLIG. Previdenza obbligatoria (Prestazione) 285 265 720

LAVORO, PREV., ASSIST. OBBLIG. Procedimenti cautelari ante causam 51 43 36

LAVORO, PREV., ASSIST. OBBLIG. Procedimenti speciali 529 564 208

LAVORO, PREV., ASSIST. OBBLIG. Pubblico impiego 95 57 267 Pubblico impiego con pregiudiziale LAVORO, PREV., ASSIST. OBBLIG. in materia di efficacia,validita o 29 10 67 interpret.

LAVORO, PREV., ASSIST. OBBLIG. Rapporto di lavoro parasubordinato 8 2 22

PROCEDIMENTI SPECIALI Famiglia - Provvedimenti materia 2 1 1 SOMMARI mantenimento (Famiglia) Procedimenti cautelari ante causam PROCEDIMENTI SPECIALI (Azioni a tutela della prop. e az. 44 43 37 SOMMARI residuali) PROCEDIMENTI SPECIALI Procedimenti cautelari ante causam 93 83 120 SOMMARI (Istr. Preventiva) PROCEDIMENTI SPECIALI Procedimenti cautelari ante causam 6 8 4 SOMMARI (Sequestro) PROCEDIMENTI SPECIALI Procedimenti cautelari davanti alla 24 13 2 SOMMARI Corte di Appello PROCEDIMENTI SPECIALI Procedimenti cautelari in genere 42 33 44 SOMMARI (Altri) PROCEDIMENTI SPECIALI Procedimenti possessori 35 62 108 SOMMARI PROCEDIMENTI SPECIALI Procedimento di ing. ante causam 1156 1181 70 SOMMARI PROCEDIMENTI SPECIALI Procedimento per convalida di sfratto 130 116 266 Circondario di Tribunale Ordinario di Potenza Circondario di Tribunale SOMMARI

VOLONTARIA GIURISDIZIONE Altri istituti e leggi speciali 125 224 378

Altri istituti e leggi speciali di VOLONTARIA GIURISDIZIONE 1 1 0 competenza CdA in primo grado

VOLONTARIA GIURISDIZIONE Altri procedimenti camerali 4 123 201

VOLONTARIA GIURISDIZIONE Autorizzazioni processuali 251 204 61

Diritto societario - ante riforma d.l.vo VOLONTARIA GIURISDIZIONE 35 25 21 n. 5/2003 Diritto societario post riforma d.l.vo n. VOLONTARIA GIURISDIZIONE 1 1 5/2003(Materie non Soggette) Diritto societario post riforma d.l.vo n. VOLONTARIA GIURISDIZIONE 43 10 67 5/2003(Materie Soggette)

VOLONTARIA GIURISDIZIONE Famiglia 91 123 64

VOLONTARIA GIURISDIZIONE Successioni 381 375 82

Somma: 6103 6464 15471

Totale Circondari Somma: 13271 13645 29239

241 ALL. F2

Movimento dei Procedimenti Civili - procedimenti di Protezione internazionale, anno 2019/20

Corte d’appello

Pendenti_ Data_Inizio Data_Fine Distretto () Ufficio Sopravvenuti Definiti Fine

Distretto di Corte d'Appello 01/07/2019 30/06/2020 144 126 132 Potenza di Potenza

Somma: 144 126 132

Tribunale ordinario

Pendenti_ Data_Inizio Data_Fine Distretto () Ufficio Sopravvenuti Definiti Fine

Tribunale Distretto di 01/07/2019 30/06/2020 Ordinario di 341 561 441 Potenza Potenza

Somma: 341 561 441

242 ALL. F3 0,88 0,86 0,98 0,64 0,98 0,71 0,73 0,49 0,76 1,10 INDICE RICAMBIO 17,34% 13,97% 10,71% 27,12% 4,88% 24,08% 14,86% 614,29% 9,17% -16,67% VARIAZIONE VARIAZIONE PERCENTUALE PENDENTI 379 155 31 150 43 371 170 50 131 20 Pendenti Fine 428 118 128 57 125 180 60 41 35 44 DEFINITI Affari civili Contenziosi) 484 137 131 89 127 252 82 84 46 40 Sopravvenuti 323 136 28 118 41 299 148 7 120 24 Pendenti Inizio - STIMA Somma: Separazione giudiziale Separazione consensuale Divorzio contenzioso - Cessazione effetti civili+ Divorzio congiunto - Cessazione effetti civili+ Somma: Separazione giudiziale Separazione consensuale Divorzio contenzioso - Cessazione effetti civili+ Divorzio congiunto - Cessazione effetti civili+ Oggetto++ Circondario di Tribunale Tribunale Circondario di Ordinario di Matera Circondario di Tribunale Tribunale Circondario di Ordinario di Lagonegro Circondario Dettaglio dei Procedimenti Civili per Separazioni e Divorzi (compresi in Anno Giudiziario 2019/2020 243 ALL. F3 0,77 0,68 0,40 0,92 0,54 0,97 INDICE RICAMBIO 22,02% 23,49% 31,00% 16,00% 20,54% 4,65% VARIAZIONE VARIAZIONE PERCENTUALE PENDENTI 1507 757 355 87 270 45 Pendenti Fine 920 312 55 144 54 59 DEFINITI 1192 456 139 156 100 61 Sopravvenuti 1235 613 271 75 224 43 Pendenti Inizio - STIMA Somma: Somma: Separazione giudiziale Separazione consensuale Divorzio contenzioso - Cessazione effetti civili+ Divorzio congiunto - Cessazione effetti civili+ Oggetto++ TOTALE: Circondario di Tribunale Tribunale Circondario di Ordinario di Potenza Circondario

244 Dettaglio oggetti esclusi dal Movimento dei Procedimenti ALL. F4

Circondario Oggetto Sopravvenuti Definiti Pendenti Fine

Circondario Accertamento di Tribunale Tecnico 1589 1443 2.983 Ordinario di Preventivo ex art. Lagonegro 445 bis c.p.c. Circondario Accertamento di Tribunale Tecnico 557 324 546 Ordinario di Preventivo ex art. Matera 445 bis c.p.c. Circondario Ricevimento e di Tribunale verbalizzazione 9 9 0 Ordinario di di dichiarazione Matera giurata Circondario Accertamento di Tribunale Tecnico 1972 1581 2.078 Ordinario di Preventivo ex art. Potenza 445 bis c.p.c. Circondario Ricevimento e di Tribunale verbalizzazione 8 8 0 Ordinario di di dichiarazione Potenza giurata

Circondario Materia Sopravvenuti Definiti Pendenti Fine

Circondario di Tribunale Giudice tutelare 184 176 649 Ordinario di Lagonegro Circondario di Tribunale Giudice tutelare 200 209 728 Ordinario di Matera Circondario di Tribunale Giudice tutelare 423 481 1.948 Ordinario di Potenza

245 Distretto di Potenza ALL. G Variazione pendenti Settore CIVILE - Area SICID al netto dell’attività del Giudice tutelare, dell’Accertamento Tecnico Preventivo in materia di previdenza e della verbalizzazione di dichiarazione giurata. Pendenti al 30 giugno 2020

Pendenti al Pendenti al Ufficio Ruolo Variazione Ruolo 31/12/2017 30/06/2020 Totale Corte d'Appello di TOTALE 4.238 3.676 -13,3% area Potenza AREA SICID sicid

Totale Tribunale Ordinario TOTALE 8.408 7.814 -7,1% area di Lagonegro AREA SICID sicid

Totale Tribunale Ordinario TOTALE 6.499 5.954 -8,4% area di Matera AREA SICID sicid

Totale Tribunale Ordinario TOTALE 16.125 15.471 -4,1% area di Potenza AREA SICID sicid Ultimo aggiornamento del sistema di rilevazione avvenuto il 6 settembre 2020 Fonte: Ministero della Giustizia - Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi - Direzione Generale di Statistica e Analisi Organizzativa ALL. G1

246 ALL. H Distretto di Potenza Procedimenti iscritti, definiti e clearance rate Settore CIVILE - Area SICID al netto dell’attività del Giudice tutelare, dell’Accertamento Tecnico Preventivo in materia di previdenza e della verbalizzazione di dichiarazione giurata Anni 2018 - 30 giugno 2020

Iscritti Definiti Iscritti Definiti Iscritti 1° sem Definiti 1° sem Ufficio Ruolo 2018 2018 2019 2019 2020 2020

AFFARI CONTENZIOSI 767 1.039 668 1.056 314 426

LAVORO 160 195 101 152 27 35

Corte PREVIDENZA E ASSISTENZA 162 138 137 149 45 41 d’Appello di AFFARI DI VOLONTARIA 522 469 625 576 230 201 Potenza GIURISDIZIONE

TOTALE AREA SICID 1.611 1.841 1.531 1.933 616 703

Clearance rate (definiti / iscritti) 1,14 1,26 1,14

AFFARI CONTENZIOSI 1.083 1.174 983 1.315 472 463

LAVORO 384 398 339 400 146 136

PREVIDENZA E ASSISTENZA 678 477 372 537 237 244 Tribunale AFFARI DI VOLONTARIA 473 470 510 514 210 196 Ordinario di GIURISDIZIONE Lagonegro PROCEDIMENTI SPECIALI 690 693 751 784 336 324 SOMMARI

TOTALE AREA SICID 3.308 3.212 2.955 3.550 1.401 1.363

Clearance rate (definiti / iscritti) 0,97 1,20 0,97

AFFARI CONTENZIOSI 1.412 1.828 1.267 1.485 531 506

LAVORO 688 667 839 855 542 485

PREVIDENZA E ASSISTENZA 448 442 286 385 137 161

Tribunale AFFARI DI VOLONTARIA 687 675 743 710 274 227 Ordinario di GIURISDIZIONE Matera PROCEDIMENTI SPECIALI 933 940 1022 997 442 396 SOMMARI

TOTALE AREA SICID 4.168 4.552 4.157 4.432 1.926 1.775

Clearance rate (definiti / iscritti) 1,09 1,07 0,92

AFFARI CONTENZIOSI 2.119 2.516 2.220 2.503 896 1.016

LAVORO 995 935 1.037 1.059 467 301

PREVIDENZA E ASSISTENZA 819 671 633 733 282 145 Tribunale Ordinario di AFFARI DI VOLONTARIA 1937 1.393 1.472 1.292 415 505 Potenza GIURISDIZIONE PROCEDIMENTI SPECIALI 1.549 1.560 1592 1.734 728 719 SOMMARI

TOTALE AREA SICID 7.419 7.075 6.954 7.321 2.788 2.686

Clearance rate (definiti / iscritti) 0,95 1,05 0,96

Ultimo aggiornamento del sistema di rilevazione avvenuto il 6 settembre 2020 Fonte: Ministero della Giustizia - Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi - Direzione Generale di Statistica e Analisi Organizzativa

247 ALL. H1 - h1 bis Pendenti Finali 31 146 177 Pendenti Fine 24 0 153 177 Totale Totale Definizioni 424 40 464 DEFINITI 440 3 21 464 Definizioni Altre Modalità 424 40 464 Sentenza 0 0 0 Sopravvenuti 403 140 546 3 olontaria Giurisdizione) Sopravvenuti 400 146 546 Oggetto Equa riparazione per violazione del termine ragionevole del processo (L89/2001) - nuovo rito Equa riparazione per violazione del termine ragionevole del processo (L89/2001) - vecchio rito Opposizione ex. Art. 5 ter L89/2001 Opposizione ex. Somma: Pendenti Iniziali - STIMA 55 40 95 Tipo Ufficio+ Tipo EQUA RIPARAZIONE Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza Corte d'Appello di Potenza magistrati settore penale magistrati sezione lavoro totale Dettaglio dei Procedimenti Civili per Equa Riparazione (compresa in V Ufficio Statistico APPELLO DI POTENZA CORTE DI 01/07/19 - 30/06/20 CIVILE - MOVIMENTO SETTORE Anni 2018 - 30 Giugno 2020 248 CORTE DI APPELLO DI POTENZA - Ufficio Statistico ALL. H2 SETTORE CIVILE - MOVIMENTO 01/07/19 - 30/06/20 2 7 5 7 0 2 1 49 17 34 62 29 10 177 277 143 213 2639 3676 Pendenti Finali 0 3 2 1 6 4 0 21 21 13 38 23 20 30 92 463 903 109 1749 Totale Totale Definizioni 0 6 2 2 6 1 0 3 7 0 0 21 10 33 17 22 117 463 Definizioni 710 Altre Modalità 0 0 3 0 5 1 0 0 6 4 0 15 17 17 13 87 85 786 1039 Sentenza 2 7 2 3 2 2 0 16 10 17 10 20 14 49 58 545 655 107 . Ciriaco De Gregorio - funzionario statistico Dg-Stat Sopravvenuti 1521 0 8 0 0 1 1 63 12 95 38 15 40 43 12 297 194 198 2887 STIMA Iniziali - Pendenti 3904 Nome Sezione DIVORZI E SEPARAZIONI PRIMA VOLONTARIA VOLONTARIA GIURISDIZIONE MINORI EQUA RIPARAZIONE EQUA MODIFICHE DIVORZI E SEPARAZIONI DIVORZI E SEPARAZIONI

PROMISCUA MINORI FALLIMENTO E FALLIMENTO PROCEDURE CONCORSUALI LOCAZIONI DIVORZI E SEPARAZIONI PRIMA lavoro dipendente AGRARIA PRIMA PRIMA Sezione CC 01 VG MI ER DS CC 999999 PR MI FA LO CC 01 02 AG 01 01 Ruolo fonte: Dwgc Dg-Stat aggiornamento 06/09/2020 osservazione 20/10/2020 Dr PROCEDIMENTI SPECIALI SOMMARI PROCEDIMENTI SPECIALI SOMMARI GENERALE DEGLI AFFARI DI VOLONTARIA DI VOLONTARIA AFFARI GENERALE DEGLI GIURISDIZIONE GENERALE DEGLI AFFARI DI VOLONTARIA DI VOLONTARIA AFFARI GENERALE DEGLI GIURISDIZIONE GENERALE DEGLI AFFARI DI VOLONTARIA DI VOLONTARIA AFFARI GENERALE DEGLI GIURISDIZIONE GENERALE DEGLI AFFARI DI VOLONTARIA DI VOLONTARIA AFFARI GENERALE DEGLI GIURISDIZIONE GENERALE DEGLI AFFARI DI VOLONTARIA DI VOLONTARIA AFFARI GENERALE DEGLI GIURISDIZIONE GENERALE DEGLI AFFARI DI VOLONTARIA DI VOLONTARIA AFFARI GENERALE DEGLI GIURISDIZIONE GENERALE DEGLI AFFARI CIVILI CONTENZIOSI AFFARI GENERALE DEGLI GENERALE DEGLI AFFARI CIVILI CONTENZIOSI AFFARI GENERALE DEGLI GENERALE DEGLI AFFARI CIVILI CONTENZIOSI AFFARI GENERALE DEGLI CIVILI CONTENZIOSI AFFARI GENERALE DEGLI GENERALE DEGLI AFFARI CIVILI CONTENZIOSI AFFARI GENERALE DEGLI GENERALE DEGLI AFFARI CIVILI CONTENZIOSI AFFARI GENERALE DEGLI CONTROVERSIE IN MATERIA DI LAVORO, DI LAVORO, CONTROVERSIE IN MATERIA OBBLIG. ASSIST. PREV., CONTROVERSIE AGRARIE CONTROVERSIE DI LAVORO, CONTROVERSIE IN MATERIA OBBLIG. ASSIST. PREV., CONTROVERSIE AGRARIE CONTROVERSIE

249 ALL. I 4,5% -12,8% -17,2% Variazione 2.102 1.856 3.207 Pendenti al 30/06/2019 Analisi Organizzativa. 2.012 2.128 3.874 Pendenti al 31/12/2016 TOTALE AREA SIECIC AREA TOTALE Macro materia SIECIC AREA TOTALE TOTALE AREA SIECIC AREA TOTALE Tribunale Ordinario di Lagonegro Tribunale Ufficio Ordinario di Matera Tribunale Ultimo aggiornamento del sistema di rilevazione avvenuto il 9 settembre 2020. Fonte: Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi - Direzione Generale di Statistica Tribunale Ordinario di Potenza Tribunale Distretto di Potenza pendenti Variazione Area SIECIC Settore CIVILE - Pendenti al 30 giugno 2020 250 ALL. I1 2,37 -0,10 -9,19 -6,45 -5,20 -2,88 -7,38 -4,19 -6,60 27,87 26,67 40,25 -11,90 -11,19 -16,67 -52,63 -45,45 -19,46 -17,78 Variazione percentuale Variazione pendenze 5 9 74 12 78 19 958 149 446 303 343 981 2.102 1.021 1.856 1.387 1.380 7.165 3.207 Pendenti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 14 13 26 14 13 53 26 di cui con sentenza 1 3 71 69 13 49 22 40 124 173 549 224 877 257 1.337 1.631 1.176 4.108 1.600 Definiti 0 3 7 61 59 73 13 13 25 90 141 669 834 867 106 1.333 1.480 3.460 1.146 di cui Iscritti 0 3 7 61 59 76 13 13 25 141 677 168 920 876 147 1.336 1.486 3.602 1.196 Sopravvenuti 6 19 22 84 61 15 982 185 318 312 358 ribunali ordinari - Anno giudiziario 2019/2020 ribunali ordinari - 3.611 1.055 2.247 1.077 1.813 1.687 1.490 7.671 Pendenti iniziali CALCOLATI ESECUZIONI MOBILIARI ESECUZIONI IMMOBILIARI DI FALLIMENTO ISTANZE FALLIMENTARE PROCEDURE ALTRE CONCORSUALI ESECUZIONI IMMOBILIARI DI FALLIMENTO ISTANZE FALLIMENTARE PROCEDURE ALTRE CONCORSUALI ESECUZIONI IMMOBILIARI DI FALLIMENTO ISTANZE FALLIMENTARE PROCEDURE ALTRE CONCORSUALI Rito TABELLONE Rito ESECUZIONI MOBILIARI ESECUZIONI MOBILIARI Circondario di Tribunale Ordinario di Circondario di Tribunale Lagonegro Circondario Ordinario di Circondario di Tribunale Lagonegro Totale Ordinario di Matera Tribunale Circondario di Ordinario di Circondario di Tribunale Matera Totale Ordinario di Potenza Tribunale Circondario di Ordinario di Circondario di Tribunale Potenza Totale complessivo Totale II dati sono estratti dal sistema DWGC SIECIC, aggiornati al 9 settembre 2020. Analisi Organizzativa. Fonte: Ministero della Giustizia - Dipartimento dell’Organizzaz ione Giudiziaria del Personale e dei Servizi Direzione Genera le di Statistica Data osservazione: 09/09/2020 Distretto di Potenza Movimento dei procedimenti civili del registro SIECIC presso i T 251 ALL. L Distretto di Potenza Procedimenti iscritti, definiti e clearance rate Settore CIVILE - Area SIECIC Anni 2018 - 30 giugno 2020

"Iscritti Definiti Definiti Iscritti Definiti Ufficio Macro materia Iscritti 2018 gen-giu gen-giu 2018 2019 2019 2020" 2020 ESECUZIONI 796 720 1.549 1.151 497 763 MOBILIARI Tribunale Ordinario di 108 108 90 148 27 84 Agrigento Tribunale Ordinario di Tribunale 61 57 91 92 15 20 Ordinario di Agrigento Lagonegro Tribunale Ordinario di 13 38 22 61 2 26 Agrigento Tribunale Ordinario di 3 1 2 4 0 0 Agrigento TOTALE AREA SIECIC 981 924 1.754 1.456 541 893 Clearance rate 0,94 0,83 1,65

ESECUZIONI 804 832 702 700 292 217 MOBILIARI Tribunale Ordinario di 139 328 111 266 32 113 Tribunale Ordinario di Tribunale 69 83 74 71 15 29 Ordinario di Marsala Matera Tribunale Ordinario di 24 21 21 29 4 14 Marsala Tribunale Ordinario di 7 27 3 13 1 8 Marsala TOTALE AREA SIECIC 1.043 1.291 911 1.079 344 381 Clearance rate 1,24 1,18 1,11

ESECUZIONI 1.132 1.217 1.023 1.415 349 357 MOBILIARI ESECUZIONI 120 274 102 277 48 117 IMMOBILIARI Tribunale ISTANZE DI 112 122 142 115 67 70 Ordinario di FALLIMENTO Potenza FALLIMENTI 21 58 27 51 13 26 ALTRE PROCEDURE 7 2 7 2 2 2 CONCORSUALI TOTALE AREA SIECIC 1.392 1.673 1.301 1.860 479 572 Clearance rate 1,20 1,43 1,19 Ultimo aggiornamento del sistema di rilevazione avvenuto il 9 settembre 2020. Fonte: Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi - Direzione Generale di Statistica e Analisi Organizzativa.

252 ALL. L1 5 9 19 78 74 12 343 303 446 149 958 981 3.207 1.380 1.387 1.856 1.021 2.102 100,0% 100,0% 100,0% TOTALE 2 4 3 2 4 13 30 43 30 27 402 314 261 224 442 409 12,5% 14,1% 21,0% 30/06/2020 6 2 9 2 23 41 89 21 87 20 89 411 760 601 292 173 300 2019 23,7% 15,7% 19,6% 3 4 8 16 61 24 65 33 95 354 270 122 223 120 2018 6,6% 11,0% 10,6% 3 8 2 5 16 75 68 13 17 65 81 50 162 103 138 2017 5,1% 5,5% 6,6% 2 1 1 6 26 61 67 35 13 72 67 46 14 156 121 2016 4,9% 6,5% 3,2% 2 1 1 8 22 68 24 23 77 13 41 78 12 57 117 2015 3,6% 4,1% 3,7% 2 2 1 5 16 68 27 84 21 61 82 13 61 111 2014 3,5% 4,5% 3,9% 7 1 1 7 4 11 69 13 49 64 52 87 75 2013 2,2% 3,4% 4,1% 1 6 1 1 9 12 93 73 13 59 53 43 112 2012 3,5% 3,9% 2,5% 1 5 2 1 9 79 71 68 14 53 54 57 120 2011 2,5% 3,7% 5,7% 9 1 6 2 64 55 60 15 44 55 47 2010 2,0% 3,2% 2,6% 1 1 2 3 60 821 172 647 531 137 392 346 283 2009 25,6% 28,6% 16,5% Fino al Macro materia CONCORSUALI CONCORSUALI CONCORSUALI FALLIMENTARE FALLIMENTARE FALLIMENTARE Totale AREA SIECIC AREA Totale Totale AREA SIECIC AREA Totale Totale AREA SIECIC AREA Totale ALTRE PROCEDURE ALTRE ALTRE PROCEDURE ALTRE ALTRE PROCEDURE ALTRE ESECUZIONI MOBILIARI ESECUZIONI MOBILIARI ESECUZIONI MOBILIARI ISTANZE DI FALLIMENTO ISTANZE ISTANZE DI FALLIMENTO ISTANZE ISTANZE DI FALLIMENTO ISTANZE ESECUZIONI IMMOBILIARI ESECUZIONI IMMOBILIARI ESECUZIONI IMMOBILIARI Incidenza percentuale delle classi Incidenza percentuale delle classi Incidenza percentuale delle classi Ufficio Lagonegro Circondario di Tribunale Ultimo aggiornamento del sistema di rilevazione avvenuto il 9 s ettembre 2020 Analisi Organizzativa Fonte: Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del person ale e dei servizi - Direzione Generale di Statistica Ordinario di Circondario di Tribunale Ordinario di Potenza Circondario di Tribunale Ordinario di Matera Distretto di Potenza - Stratigrafia delle pendenze Area SIECIC - Pendenti al 30 giugno 2020 Settore CIVILE - 253 ALL. M Distretto di Potenza Variazione pendenti “SETTORE PENALE. Anni 2018 - 30 giugno 2020, registro autori di reato noti”

Pendenti al Pendenti al Ufficio Macro materia Variazione 31/12/2017 30/06/2020 Corte d'Appello di TOTALE PENALE 1.807 1.671 -7,5% Potenza

Tribunale Ordinario TOTALE PENALE 6.902 8.244 19,4% di Lagonegro

Tribunale Ordinario TOTALE PENALE 3.071 3.273 6,6% di Matera

Tribunale Ordinario TOTALE PENALE 7.415 6.964 -6,1% di Potenza Fonte: Ministero della Giustizia - Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi - Direzione Generale di Statistica e Analisi Organizzativa

ALL. M1 Corte di Appello - Movimento dei procedimenti penali

Anno Giudiziario 2018/19 Anno Giudiziario 2019/20

Pendenti Esauriti Pendenti Esauriti Sopravvenuti Sopravvenuti Finali Distretto Sezione Totali Noti Finali Noti Totali Noti Sede Noti Totale Noti Totale Noti Nuovo Materia Totale Totale Totale Penale Penale Totale Penale Penale Penale Penale Sezione POTENZA 910 930 1.684 715 728 1.662 Penale Sezione Assise POTENZA 0 4 1 6 2 5 Appello Sezione POTENZA 10 1 12 1 10 4 Minorenni FONTE: Dg-Stat cubi olap aggiornamento: 05/10/2020

254 ALL. M2 14,73% 14,81% 20,59% 0,00% Percentuale_ sentenze_riti_ alternativi 16,79% 17,38% 21,09% 12,10% Percentuale_ sentenze_riti_ alternativi 129 81 34 14 Totale_def_ sentenze 3.049 1.646 626 777 Totale_def_ sentenze 1 1 0 0 Giudizio Immediato a Seguito Di Opposizione a Decreto Penale Definiti nel merito per esito 222 170 49 3 Giudizio Immediato a Seguito Di Opposizione a Decreto Penale Definiti nel merito per esito 2 1 1 0 Giudizio_ abbreviato 72 30 20 22 Giudizio_ abbreviato Anno Giudiziario 2019/20 Anno Giudiziario 2019/20 13 8 5 0 Giudizio Immediato Definiti nel merito per esito 56 31 14 11 Giudizio Immediato Definiti nel merito per esito ribunali ordinari - rito COLLEGIALE uffici completamente rispondenti ribunali ordinari - rito MONOCRATICO - uffici completamente rispondenti ribunali ordinari - rito MONOCRATICO 3 2 1 0 Applicazione Pena Su Richiesta Definiti nel merito per esito 145 44 46 55 Applicazione Pena Su Richiesta Definiti nel merito per esito 0 0 0 0 Giudizio Direttissimo Definiti nel merito per esito 17 11 3 3 Giudizio Direttissimo Definiti nel merito per esito 110 69 27 14 Giudizio Ordinario Definiti nel merito per esito 2537 1360 494 683 Giudizio Ordinario Definiti nel merito per esito FONTE: Dg-Stat cubi olap aggiornamento: 05/10/2020 Totale Totale complessivo POTENZA MATERA LAGONEGRO Etichette di riga Procedimenti penali definiti con sentenza distinti per rito nei T Totale Totale complessivo POTENZA MATERA LAGONEGRO Etichette di riga Procedimenti penali definiti con sentenza distinti per rito nei T

255 ALL. M3

Procedimenti penali definiti distinti per sede, tipo rito e classe di durata nei ribunaliT ordinari. uffici completamente rispondenti - rito COLLEGIALE Totale definiti collegiale classi da 6 mesi a 1 Totale Etichette di riga entro 6 mesi da 1 a 2 anni oltre 2 anni anno complessivo LAGONEGRO 1 5 2 9 17 MATERA 10 4 17 10 41 POTENZA 20 11 28 38 97 Totale complessivo 31 20 47 57 155

Procedimenti penali definiti distinti per sede, tipo rito e classe di durata nei ribunaliT ordinari. uffici completamente rispondenti - rito MONOCRATICO Totale definiti monocratico Tempo di Definizione da 6 mesi Totale Circondario Nuovo entro 6 mesi da 1 a 2 anni oltre 2 anni a 1 anno complessivo LAGONEGRO 119 82 148 556 905 MATERA 168 191 216 91 666 POTENZA 281 160 388 968 1.797 Totale complessivo 568 433 752 1.615 3.368 FONTE: Dg-Stat cubi olap aggiornamento: 05/10/2020

ALL. M3 BIS Procedimenti penali definiti distinti per sede e classe di durata nei ribunaliT ordinari Sezione GIP GUP nell’A.G. 2017/18 Sedi completamente rispondenti Totale definiti GIPGUP classi Totale Etichette di riga entro 6 mesi da 6 mesi a 1 anno da 1 a 2 anni oltre 2 anni complessivo LAGONEGRO 179 97 70 252 598 MATERA 952 330 259 59 1600 POTENZA 2140 337 264 44 2785 Totale complessivo 3271 764 593 355 4983 FONTE: Dg-Stat cubi olap aggiornamento: 05/10/2020

256 ALL. M4 PENDENZE VARIAZIONE VARIAZIONE PERCENTUALE 20,50% 14,13% 6,12% 60,00% 13,02% 18,19% -3,17% 22,45% -27,27% 18,97% 9,91% -2,55% -5,34% -19,57% -1,92% Pendenti Finali 4.091 105 4.024 24 61 8244 2.053 1.151 8 229 3273 1.752 4.943 37 6961 Esauriti 598 17 905 10 41 1530 1.600 666 14 97 2321 2.785 1.797 31 4710 Anno Giudiziario 2019/20 Sopravvenuti 1.316 24 1.169 19 36 2528 2.069 890 13 86 3008 3.113 1.525 21 4745 Pendenti Finali 3.395 92 3.792 15 63 7.294 1.737 940 11 235 2.751 1.594 5.222 46 7.097 Esauriti 1.759 46 1.020 4 32 1.960 2.829 1.003 12 115 3.792 3.007 1.708 27 5.642 Anno Giudiziario 2018/19 Sopravvenuti 1.273 43 1.401 8 41 2.405 2.725 920 20 96 3.673 3.386 1.633 21 5.423 Grado Non Specificato Primo Primo Secondo Primo Non Specificato Primo Secondo Primo Non Specificato Primo Secondo Giudice Monocratico Collegiale Monocratico Collegiale Monocratico Monocratico Collegiale Monocratico Monocratico Sezione Sezione GIP Sezione GIP GUP Sezione Penale Sezione Penale Sezione GIP Sezione GIP GUP Sezione Penale Sezione GIP Sezione GIP GUP LAGONEGRO Movimento dei procedimenti penali nei Tribunali del Distretto di Corte di Appello. Sedi completamente rispondenti del Distretto di Corte Movimento dei procedimenti penali nei Tribunali FONTE: Dg-Stat cubi olap aggiornamento: 05/10/2020 LAGONEGRO Totale MATERA MATERA Totale MATERA POTENZA POTENZA Totale POTENZA

257 ALL. M5 0 0 0 1 1 2 0 0 2 2 0 2 2 4 0 0 Oltre 30 Imputati 0 0 2 2 3 7 2 4 1 4 0 0 12 18 30 35 Imputati Da 11 a 30 Da 11 0 8 7 0 5 9 2 8 1 7 16 16 15 22 32 56 Imputati Da 6 a 10 0 5 5 2 5 5 9 0 1 0 5 12 14 19 26 36 Con 5 Imputati 3 0 1 0 4 0 3 13 31 13 17 22 47 34 68 42 Con 4 Imputati 0 1 2 8 0 20 46 88 39 41 57 63 20 104 186 121 Con 3 Imputati 0 2 8 0 87 14 87 143 315 124 170 214 351 219 605 377 Con 2 Imputati 1 5 15 20 45 599 953 702 593 2038 1070 1206 2432 1710 3734 2483 Con 1 Imputato POTENZA LAGONEGRO LAGONEGRO MATERA LAGONEGRO MATERA POTENZA MATERA POTENZA POTENZA POTENZA Sede POTENZA Collegiale Monocratico Collegiale Monocratico Monocratico Collegiale Monocratico Monocratico Collegiale Monocratico Collegiale Giudice Collegiale specializzato Sezione Penale Sezione Penale Sezione Penale Sezione GIP GUP Sezione GIP Sezione Penale Sezione GIP GUP Sezione GIP Sezione GIP GUP Sezione GIP Sezione Minorenni Sezione Sezione Assise Sezione CORTE DI CORTE APPELLO Totale LAGONEGRO LAGONEGRO Totale MATERA MATERA Totale MATERA POTENZA POTENZA Totale POTENZA UFFICIO Anno giudiziario 2019/2020 Procedimenti penali iscritti in Corte di Appello e Tribunale suddivisi in base al numero di imputati - Sedi completamente rispondenti Appello e Tribunale Procedimenti penali iscritti in Corte di

258 continuazione ALL. M5 0 Oltre 30 Imputati 0 0 0 0 0 1 1 0 0 4 4 0 0 8 8 1 Imputati Da 11 a 30 Da 11 0 0 1 0 0 8 8 2 1 7 10 6 1 27 34 4 Imputati Da 6 a 10 0 0 4 12 2 15 29 2 2 17 21 13 7 49 69 3 Con 5 Imputati 0 0 3 5 2 7 14 4 2 15 21 8 7 34 49 10 Con 4 Imputati 0 0 10 8 2 9 19 9 1 36 46 35 4 61 100 25 Con 3 Imputati 0 0 25 47 4 32 83 37 1 85 123 68 5 144 217 125 Con 2 Imputati 0 1 126 178 3 147 328 105 9 249 363 183 19 436 638 742 Con 1 Imputato 0 9 751 1151 30 1054 2235 761 25 1992 2778 1320 53 2914 4287 POTENZA POTENZA Sede POTENZA LAGONEGRO LAGONEGRO LAGONEGRO MATERA MATERA MATERA POTENZA POTENZA POTENZA Collegiale Giudice Collegiale specializzato Collegiale Monocratico Collegiale Monocratico Monocratico Collegiale Monocratico Monocratico Collegiale Monocratico Sezione Penale Sezione Assise Sezione Sezione Sezione Minorenni Sezione Penale Sezione GIP GUP Sezione GIP Sezione Penale Sezione GIP GUP Sezione GIP Sezione Penale Sezione GIP GUP Sezione GIP CORTE DI CORTE APPELLO UFFICIO Totale LAGONEGRO LAGONEGRO Totale MATERA MATERA Totale MATERA POTENZA POTENZA Totale POTENZA Anno giudiziario 2018/2019

259 continuazione ALL. M5 0 Oltre 30 Imputati 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 3 6 9 0 Imputati Da 11 a 30 Da 11 0 0 0 1 4 5 10 1 2 8 11 6 2 33 41 5 Imputati Da 6 a 10 0 0 5 8 7 19 34 9 1 24 34 12 7 69 88 5 Con 5 Imputati 0 0 5 11 1 15 27 6 3 11 20 13 2 35 50 7 Con 4 Imputati 0 0 7 13 2 24 39 9 2 31 42 26 1 83 110 27 Con 3 Imputati 2 0 29 36 2 69 107 35 3 68 106 65 2 183 250 90 Con 2 Imputati 1 0 91 115 6 183 304 116 1 208 325 253 18 570 841 691 Con 1 Imputato 3 7 701 709 23 1413 2145 853 20 1848 2721 1628 55 3483 5166 POTENZA POTENZA Sede POTENZA LAGONEGRO LAGONEGRO LAGONEGRO MATERA MATERA MATERA POTENZA POTENZA POTENZA Collegiale Giudice Collegiale specializzato Collegiale Monocratico Collegiale Monocratico Monocratico Collegiale Monocratico Monocratico Collegiale Monocratico Sezione Penale Sezione Assise Sezione Sezione Sezione Minorenni Sezione Penale Sezione GIP GUP Sezione GIP Sezione Penale Sezione GIP GUP Sezione GIP Sezione Penale Sezione GIP GUP Sezione GIP CORTE DI CORTE APPELLO UFFICIO Totale LAGONEGRO LAGONEGRO Totale MATERA MATERA Totale MATERA POTENZA POTENZA Totale POTENZA Anno giudiziario 2017/2018 FONTE: Dg-Stat cubi olap aggiornamento: 05/10/2020

260 ALL. M6

Procedimenti penali definiti per PRESCRIZIONE - Tribunale ordinario. Sedi completamente rispondenti Collegiale Monocratico Esauriti Esauriti Totali Totali Chiusura Proscioglimento Non Doversi Chiusura Proscioglimento Non Doversi Indagini Prima Del Procedere Indagini Prima Del Procedere Etichette di riga Preliminari Dibattimento Per Per Preliminari Dibattimento Per Per Autore Prescrizione Prescrizione Autore Prescrizione Prescrizione Noto E Noto E Dibattimento Dibattimento LAGONEGRO 17 0 2 905 0 75 MATERA 41 0 0 666 1 6 POTENZA 97 0 8 1797 11 58 Totale 155 0 10 3368 12 139 complessivo FONTE: Dg-Stat cubi olap aggiornamento: 05/10/2020

ALL. M6 BIS Procedimenti penali definiti per PRESCRIZIONE - Tribunale ordinario, Gip-Gup. Sedi completamente rispondenti

Etichette di riga Archiviati Per Non Doversi Archiviati Per Non Doversi Archiviati Per Non Doversi Prescrizione Procedere Prescrizione - Procedere Prescrizione - Procedere - Per Per Per Prescrizione Prescrizione Prescrizione LAGONEGRO 0 0 4 0 0 2 MATERA 0 0 16 0 0 1 POTENZA 0 0 54 1 0 5 Totale 0 0 74 1 0 8 complessivo FONTE: Dg-Stat cubi olap aggiornamento: 05/10/2020

261 ALL. M7 Procedimenti contro NOTI definiti presso l'Ufficio GIP/GUP per modalità di definizione. Sedi completamente rispondenti Anno Giudiziario 2019/20 Decreti Di Decreti_ Sentenze_rito_ Rinviati Per Il Etichette di riga Condanna archiviazione alternativo Giudizio Esecutivi LAGONEGRO 353 37 6 137 MATERA 978 83 84 293 POTENZA 1848 123 5 473 Totale complessivo 3179 243 95 903

Procedimenti contro NOTI definiti presso la Procura della Repubblica per modalità di definizione. Sedi completamente rispondenti Anno Giudiziario 2019/20 Richiesta Totale Richieste richieste_ Citazioni_ Etichette di riga Giudizio Rinvio Archiviazione alternativi_riti dirette_giudizio Ordinario Atti LAGONEGRO 1035 192 75 981 MATERA 1101 292 642 588 POTENZA 2432 259 252 1059 Totale complessivo 4568 743 969 2628 FONTE: Dg-Stat cubi olap aggiornamento: 05/10/2020

262 ALL. N Definiti 1gen - 30giu 2020 317 1 2 320 9 413 5 275 702 24 305 9 529 867 3 57 789 13 1.353 2.215 1,16 0,59 0,62 0,88 Analisi Organizzativa Iscritti 1gen - 30giu 2020 274 2 1 277 11 635 5 547 1.198 22 400 7 959 1.388 1 56 803 10 1.659 2.529 Definiti 2019 887 4 8 899 22 997 9 659 1.687 38 924 14 1.781 2.757 3 100 2.015 34 3.285 5.437 1,11 1,00 0,64 0,82 Iscritti 2019 886 4 5 895 36 1.214 22 1.358 2.630 36 935 22 2.358 3.351 6 83 1.534 21 3.249 4.893 Definiti 2018 857 3 6 866 83 1.163 0 1.771 3.017 32 1.106 12 2.864 4.014 0 106 1.563 29 4.668 6.366 - SETTORE PENALE. Anni 2018 - 30 giugno 2020, registro autori di reato noti PENALE. - SETTORE 1,07 1,07 1,20 1,01 rate

Iscritti 2018 799 3 8 810 43 1.240 0 1.529 2.812 32 963 10 2.340 3.345 3 100 1.915 28 4.230 6.276 clearance e definiti , iscritti rocedimenti P Macro materia SEZIONE ORDINARIA SEZIONE ASSISE SEZIONE SEZIONE MINORENNI TOTALE PENALE TOTALE RITO COLLEGIALE SEZIONE ORDINARIA RITO Clearance rate RITO MONOCRATICO PRIMO GRADO MONOCRATICO RITO RITO MONOCRATICO APPELLO GIUDICE DI PACE MONOCRATICO RITO INDAGINI E UDIENZA PRELIMINARE (NOTI) INDAGINI E UDIENZA TOTALE PENALE TOTALE RITO COLLEGIALE SEZIONE ORDINARIA RITO Clearance rate RITO MONOCRATICO PRIMO GRADO MONOCRATICO RITO RITO MONOCRATICO APPELLO GIUDICE DI PACE MONOCRATICO RITO INDAGINI E UDIENZA PRELIMINARE (NOTI) INDAGINI E UDIENZA TOTALE PENALE TOTALE RITO COLLEGIALE SEZIONE ASSISE COLLEGIALE SEZIONE RITO Clearance rate RITO COLLEGIALE SEZIONE ORDINARIA RITO RITO MONOCRATICO PRIMO GRADO MONOCRATICO RITO RITO MONOCRATICO APPELLO GIUDICE DI PACE MONOCRATICO RITO INDAGINI E UDIENZA PRELIMINARE (NOTI) INDAGINI E UDIENZA TOTALE PENALE TOTALE Clearance rate Distretto di Potenza - Ufficio Corte d'Appello di Potenza Tribunale Tribunale Ordinario di Lagonegro Tribunale Tribunale Ordinario di Matera Tribunale Tribunale Ordinario di Potenza Fonte: Ministero della Giustizia - Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi Direzione Generale di Statistica

263 ALL. N1 3 7899 1752 2053 4091 Finali Autore Noto E Indagini Pendenti Chiusura Preliminari Dibattimento 4 598 4987 2785 1600 Autore Noto E Indagini Chiusura Preliminari Dibattimento Esauriti Totali Totali Esauriti 3 Anno Giudiziario 2019/20 3.113 6.501 2.069 1.316 Autore Noto E Indagini Chiusura Preliminari Dibattimento Sopravvenuti 5 Finali 6.731 1.594 1.737 2.388 Autore Noto E Indagini Pendenti Chiusura Preliminari Dibattimento 2 477 7.513 3.792 1.960 Autore Noto E Indagini Chiusura Preliminari Dibattimento Esauriti Totali Totali Esauriti 6 Anno Giudiziario 2018/19 7.357 3.673 2.405 1.520 Autore Noto E Indagini Chiusura Preliminari Dibattimento Sopravvenuti POTENZA MATERA LAGONEGRO POTENZA Sede Monocratico Collegiale specializzato Giudice Sezione GIP Sezione GIP GUP Sezione Assise Sezione Materia FONTE: Dg-Stat cubi olap aggiornamento: 05/10/2020 POTENZA POTENZA Totale POTENZA Tribunale Sezione GIP/GUP e Assise - Movimento dei procedimenti NOTI Sedi completamente rispondenti e Sezione GIP/GUP Tribunale Distretto Nuovo

264 ALL. N4 0 2 0 2 4 Reali Finali Misure Riesame Pendenti Cautelari 1 0 15 15 31 Reali Totali Totali Misure Esauriti Riesame Cautelari 1 0 14 17 32 Anno Giudiziario 2019/20 Misure Riesame Sopravvenuti Cautelari Reali 0 3 0 0 3 Reali Finali Misure Riesame Pendenti Cautelari 3 9 0 2 14 Esauriti Totali Esauriti Totali Cautelari Reali Riesame Misure 3 0 0 12 15 Anno Giudiziario 2018/19 Sopravvenuti Cautelari Reali Riesame Misure Istanze di Riesame su misure cautelari reali - sequestri conservativi (art. 318) Istanze di Riesame su misure cautelari reali - sequestri preventivi (art. 322) Istanze di Appello di parte o del PM Istanze di su misure cautelari reali - sequestri preventivi (art. 322 bis) Istanze di Riesame su misure cautelari reali - altri sequestri (art. 257, 355) Tipo Misura Cautelare Tipo MATERA MATERA Totale MATERA FONTE: Dg-Stat cubi olap aggiornamento: 05/10/2020 Sede Misure cautelari (3) - sedi completamente rispondenti

265 ALL. N5 0 0 0 0 0 Altra Modalita Cautelari Reali Riesame Misure 0 0 0 0 0 Reali Misure Cautelari Riunione Riesame 0 0 0 0 0 Reali Inefficacia Per Decorrenza Dei Dichiarazione Di Misure Cautelari Termini Riesame Termini 7 1 3 0 3 Conferma Riesame Misure Cautelari Reali 0 0 22 12 10 Cautelari Reali Riforma Riesame Misure 0 0 0 0 0 Misure Cautelari Reali Annullamento Riesame 2 0 0 0 2 Misure Cautelari Reali Inammissibilita Riesame Misure cautelari (4) - sedi completamente rispondenti MATERA Istanze di Riesame su misure cautelari reali - sequestri conservativi (art. 318) Istanze di Riesame su misure cautelari reali - sequestri preventivi (art. 322) Appello di Istanze di parte o del PM su misure cautelari reali - sequestri preventivi (art. 322 bis) Istanze di Riesame su misure cautelari reali - altri sequestri (art. 257, 355) FONTE: Dg-Stat cubi olap aggiornamento: 05/10/2020

266 ALL. O 859 18 30 89 13 315 7 6 271 26 34 50 637 20 315 282 3 17 781 15 17 316 78 255 53 47 Pendenti Finali 725 19 11 36 0 114 4 0 24 4 19 494 313 7 77 54 9 166 450 7 14 93 53 70 20 193 Esauriti Anno Giudiziario 2019/20 786 18 3 29 0 127 4 0 59 11 8 527 337 3 60 95 2 177 466 0 24 128 36 96 26 156 Sopravvenuti Appello - Sedi completamente rispondenti 804 19 38 96 13 303 6 6 236 18 45 24 677 21 332 305 10 9 765 22 7 281 95 229 47 84 Pendenti Finali 995 17 6 37 1 137 7 2 45 6 9 728 612 9 135 125 8 335 586 30 9 127 31 62 30 297 Esauriti Anno Giudiziario 2018/19 1.148 18 13 52 0 199 6 0 114 9 12 725 549 12 78 107 11 341 392 0 15 116 36 84 34 107 Sopravvenuti VIGGIANO VIETRI DI POTENZA VENOSA RIONERO IN VULTURE POTENZA PESCOPAGANO PALAZZO SAN GERVASIO PALAZZO MELFI CALVELLO BELLA POTENZA TRICARICO PISTICCI MATERA IRSINA MATERA SAPRI SANT'ARCANGELO SALA CONSILINA SALA POLLA LAGONEGRO CHIAROMONTE LAGONEGRO Sede Sezione Penale Sezione GIP Sezione Penale Sezione GIP Sezione Penale Sezione GIP Sezione Materia POTENZA Totale POTENZA POTENZA MATERA Totale MATERA MATERA LAGONEGRO Totale LAGONEGRO LAGONEGRO Circondario Movimento dei procedimenti penali negli Uffici del Giudice di Pace, raggruppati per circondario, nel Distretto Corte FONTE: Dg-Stat cubi olap aggiornamento: 05/10/2020

267 ALL. P

PENDENTI FINALI 38 4 264 726 8 1022 653 531 441 1065 414 100 5266 rispondenti ESAURITI 35 4 475 451 15 1306 277 160 403 1652 905 103 5786

SOPRAVVENUTI 33 5 584 479 14 1361 331 613 501 1719 854 132 6626 completamente edi . S periodo

Sede BELLA CALVELLO CHIAROMONTE LAGONEGRO IRSINA MATERA MELFI PESCOPAGANO PISTICCI POTENZA SALA CONSILINA SALA VIETRI DI POTENZA fine a pendenti e

Sede Giudice di Pace BELLA CALVELLO CHIAROMONTE LAGONEGRO MATERA MELFI PESCOPAGANO PISTICCI POTENZA SALA CONSILINA SALA VIETRI DI POTENZA definiti , iscritti civili rocedimenti P Ufficio Giudice di pace Giudice di pace Totale Giudice di pace FONTE: Dg-Stat cubi olap aggiornamento: 05/10/2020

268 ALL. P1 edi - S PENDENTI FINALI 25 1 245 458 8 464 451 530 168 766 349 50 3515 rdinaria O ESAURITI 25 0 362 218 7 299 125 8 92 548 454 9 2147 ognizione . C periodo

18 1 482 257 8 263 144 528 105 606 394 41 2847 SOPRAVVENUTI fine a pendenti e

BELLA CALVELLO CHIAROMONTE LAGONEGRO IRSINA MATERA MELFI PESCOPAGANO PISTICCI POTENZA CONSILINA SALA VIETRI DI POTENZA Sede definiti , iscritti

rispondenti civili rocedimenti P completamente BELLA CALVELLO CHIAROMONTE LAGONEGRO MATERA MELFI PESCOPAGANO PISTICCI POTENZA CONSILINA SALA VIETRI DI POTENZA Sede Giudice di Pace

269 ALL. P2 FINALI PENDENTI 13 3 19 254 0 497 186 1 253 277 60 49 1612 ESAURITI 1473 2 1 35 106 3 496 44 7 179 411 96 93 SOPRAVVENUTI 1659 7 1 24 92 1 579 66 4 257 427 112 89 . OPPOSIZIONI SANZIONIA AMMINISTRATIVE - Sede periodo

BELLA CALVELLO CHIAROMONTE LAGONEGRO IRSINA MATERA MELFI PESCOPAGANO PISTICCI POTENZA CONSILINA SALA VIETRI DI POTENZA fine a pendenti e

Sede Giudice di Pace BELLA CALVELLO CHIAROMONTE LAGONEGRO MATERA MELFI PESCOPAGANO PISTICCI POTENZA CONSILINA SALA VIETRI DI POTENZA definiti , rispondenti iscritti civili

Ufficio completamente rocedimenti edi P S FONTE: Dg-Stat cubi olap aggiornamento: 17/10/2019 Giudice di pace Giudice di pace Totale

270 ALL. P3 FINALI PENDENTI 0 0 0 13 0 57 16 0 20 21 5 1 133 edi - S ESAURITI peciali 8 3 78 126 5 497 108 129 132 684 355 1 2126 S rocedimenti SOPRAVVENUTI . P 8 3 78 129 5 503 121 66 139 677 348 2 2079 periodo fine Sede a

CALVELLO CHIAROMONTE LAGONEGRO IRSINA MATERA MELFI PESCOPAGANO PISTICCI POTENZA CONSILINA SALA VIETRI DI POTENZA BELLA pendenti e definiti , Sede Giudice di Pace iscritti CALVELLO CHIAROMONTE LAGONEGRO MATERA MELFI PESCOPAGANO PISTICCI POTENZA CONSILINA SALA VIETRI DI POTENZA BELLA

rispondenti civili

Ufficio rocedimenti P completamente FONTE: Dg-Stat cubi olap aggiornamento: 05/10/2020 Giudice di pace Totale Giudice di pace

271 ALL. P4 5000 FINALI a

PENDENTI 0 0 122 104 0 88 210 0 31 375 11 18 959 fino obili M eni ESAURITI B 0 0 271 47 1 92 60 2 27 289 12 0 801 ause . C periodo

SOPRAVVENUTI 0 0 325 60 0 69 67 1 31 361 14 17 945 fine a pendenti

Sede e

BELLA CALVELLO CHIAROMONTE LAGONEGRO IRSINA MATERA MELFI PESCOPAGANO PISTICCI POTENZA SALA CONSILINA SALA VIETRI DI POTENZA definiti rispondenti

, iscritti civili

completamente

edi Sede Giudice di Pace - S rocedimenti P euro FONTE: Dg-Stat cubi olap aggiornamento: 17/10/2019 BELLA CALVELLO CHIAROMONTE LAGONEGRO MATERA MELFI PESCOPAGANO PISTICCI POTENZA SALA CONSILINA SALA VIETRI DI POTENZA

272 ALL. Q Anno giudiziario Anno giudiziario Valori 2018/2019 2019/2020

Sopravvenuti Interventi Sulla Potestà Dei Genitori Artt330e333 232 211

Esauriti Totali Interventi Sulla Potestà Dei Genitori Artt330e333 147 216

Pendenti Finali Interventi Sulla Potestà Dei Genitori Artt330e333 403 398

Sopravvenuti Ammissione Al Matrimonio Art84 0 0

Esauriti Totali Ammissione Al Matrimonio Art84 0 0

Pendenti Finali Ammissione Al Matrimonio Art84 0 0

Sopravvenuti Autorizzazioni Al Rilascio Atti Di Stato Civile Art20 0 0

Esauriti Totali Autorizzazioni Al Rilascio Atti Di Stato Civile Art20 0 0

Pendenti Finali Autorizzazioni Al Rilascio Atti Di Stato Civile Art20 0 0

Sopravvenuti Autorizzazioni Al Rilascio Atti Stato Civile Art28co1e2e3 0 0

Esauriti Totali Autorizzazioni Al Rilascio Atti Stato Civile Art28co1e2e3 0 0

Pendenti Finali Autorizzazioni Al Rilascio Atti Stato Civile Art28co1e2e3 0 0

Sopravvenuti Autorizzazioni Al Rilascio Atti Accesso Alle Origini Art28co4e5 2 2

Esauriti Totali Autorizzazioni Al Rilascio Atti Accesso Alle Origini Art28co4e5 1 1

Pendenti Finali Autorizzazioni Al Rilascio Atti Accesso Alle Origini Art28co4e5 2 3

Sopravvenuti Riconoscimento Da Persona Coniugata Di Figlio Non Riconosciuto Art74 0 0

Esauriti Totali Riconoscimento Da Persona Coniugata Di Figlio Non Riconosciuto Art74 0 0

Pendenti Finali Riconoscimento Da Persona Coniugata Di Figlio Non Riconosciuto Art74 0 0

Sopravvenuti Autorizzazioni Ingresso O Permanenza Familiare Minore Straniero Art31 Dlgs286del98 168 170

Esauriti Totali Autorizzazioni Ingresso O Permanenza Familiare Minore Straniero Art31 Dlgs286del98 147 176

Pendenti Finali Autorizzazioni Ingresso O Permanenza Familiare Minore Straniero Art31 Dlgs286del98 60 54

Sopravvenuti Rapporti Con Ascendenti Art317biscc Dlgs154del2013 0 8

Esauriti Rapporti Con Ascendenti Art317biscc Dlgs154del2013 1 2

Pendenti Finali Rapporti Con Ascendenti Art317biscc Dlgs154del2013 1 7

Sopravvenuti Accoglienza Minori Non Accompagnati Art19 Dlgs142del2015 136 216

Esauriti Accoglienza Minori Non Accompagnati Art19 Dlgs142del2015 188 146

Pendenti Finali Accoglienza Minori Non Accompagnati Art19 Dlgs142del2015 97 167

Sopravvenuti Reclami Mancata Ammissione Gratuito Patrocinio 0 0

Esauriti Reclami Mancata Ammissione Gratuito Patrocinio 0 0

Pendenti Finali Reclami Mancata Ammissione Gratuito Patrocinio 0 0

Sopravvenuti Opposizione Decreto Liquidazione Difensore 0 1

Esauriti Opposizione Decreto Liquidazione Difensore 0 0

Pendenti Finali Opposizione Decreto Liquidazione Difensore 0 1

Sopravvenuti Altri Procedimenti Volontaria 99 144

Esauriti Totali Altri Procedimenti Volontaria 85 119

Pendenti Finali Altri Procedimenti Volontaria 107 132

Sopravvenuti Regolamentazione Sulla Potestà Fra Genitori Naturali Art317bis 0 0

Esauriti Totali Regolamentazione Sulla Potestà Fra Genitori Naturali Art317bis 0 0

Pendenti Finali Regolamentazione Sulla Potestà Fra Genitori Naturali Art317bis 0 0

Sopravvenuti Assunzione Del Cognome Del Genitore Da Parte Del Figlio Naturale Art262 0 0

Esauriti Totali Assunzione Del Cognome Del Genitore Da Parte Del Figlio Naturale Art262 0 0

Pendenti Finali Assunzione Del Cognome Del Genitore Da Parte Del Figlio Naturale Art262 0 0

Sopravvenuti Autorizzazione All Impugnazione Di Riconoscimento Di Paternità O Maternità Artt74E264 0 0

Esauriti Totali Autorizzazione All Impugnazione Di Riconoscimento Di Paternità O Maternità Artt74E26 0 0

Pendenti Finali Autorizzazione All Impugnazione Di Riconoscimento Di Paternità O Maternità Artt74E26 0 0

FONTE: Dg-Stat cubi olap 10/11/2020 Tribunale per i minorenni: procedimenti civili iscritti, definiti e pendenti a fine periodo. VOLONTARIA GIURISDIZIONE. Sedi completamente rispondenti per i minorenni: procedimenti civili iscritti, definiti e pendenti a fine periodo. VOLONTARIA Tribunale 273 ALL. Q1 Tribunale per i minorenni: procedimenti civili iscritti, definiti e pendenti a fine periodo. ADOZIONI. Sedi completamente rispondenti

Anno Anno giudiziario giudiziario 2018/2019 2019/2020 Sopravvenuti Domande Di Disponibilità E Idoneità All 38 29 Adozione Internazionale Art29 Bis Sopravvenuti Procedimenti Di Adozione Art35 17 16 Sopravvenuti Procedimenti Di Adozione Art36co2 5 0 Sopravvenuti Procedimenti Di Adozione Art36co4 6 7 Esauriti Totali Domande Di Disponibilità E Idoneità All 35 26 Adozione Internazionale Art29 Bis Esauriti Totali Procedimenti Di Adozione Art35 14 17 Esauriti Totali Procedimenti Di Adozione Art36co2 5 0 Esauriti Totali Procedimenti Di Adozione Art36co4 8 7 Pendenti Finali Domande Di Disponibilità E Idoneità All 38 41 Adozione Internazionale Art29 Bis Pendenti Finali Procedimenti Di Adozione Art35 5 4 Pendenti Finali Procedimenti Di Adozione Art36co2 0 0 Pendenti Finali Procedimenti Di Adozione Art36co4 0 0 Sopravvenuti Domande Di Disponibilità All Adozione Art22 177 122 Sopravvenuti Domande Di Adozione Art44lett A 0 0 Sopravvenuti Domande Di Adozione Art44lett B 4 1 Sopravvenuti Domande Di Adozione Art44lett C 0 0 Sopravvenuti Domande Di Adozione Art44lett D 0 1 Esauriti Totali Domande Di Disponibilità All Adozione 180 137 Art22 Esauriti Totali Domande Di Adozione Art44lett A 0 0 Esauriti Totali Domande Di Adozione Art44lett B 7 2 Esauriti Totali Domande Di Adozione Art44lett C 0 0 Esauriti Totali Domande Di Adozione Art44lett D 1 1 Pendenti Finali Domande Di Disponibilità All Adozione 569 554 Art22 Pendenti Finali Domande Di Adozione Art44lett A 0 0 Pendenti Finali Domande Di Adozione Art44lett B 2 1 Pendenti Finali Domande Di Adozione Art44lett C 0 0 Pendenti Finali Domande Di Adozione Art44lett D 0 0 FONTE: Dg-Stat cubi olap 10/11/2020

274 ALL. Q2 Tribunale per i minorenni: procedimenti civili iscritti, definiti e pendenti a fine periodo. PROCEDIMENTI CONTENZIOSI. Sedi completamente rispondenti

Valori Anno giudiziario 2018/2019 Anno giudiziario 2019/2020 Sopravvenuti Procedimenti Per La Dichiarazione 14 16 Di Adottabilità Artt8e11e15 Esauriti Totali Procedimenti Per La Dichiarazione 10 10 Di Adottabilità Artt8e11e15 Pendenti Finali Procedimenti Per La 6 12 Dichiarazione Di Adottabilità Artt8e11e15 Sopravvenuti Sottrazione Internazionale Di 0 0 Minori Art7L64del94 Esauriti Totali Sottrazione Internazionale Di 0 0 Minori Art7L64del94 Pendenti Finali Sottrazione Internazionale Di 0 0 Minori Art7L64del94 Sopravvenuti Interdizioni Ed Inabilitazioni Art416 0 0 Esauriti Totali Interdizioni Ed Inabilitazioni Art416 0 0 Pendenti Finali Interdizioni Ed Inabilitazioni 0 0 Art416 Sopravvenuti Altri Procedimenti 0 0 Esauriti Totali Altri Procedimenti 0 0 Pendenti Finali Altri Procedimenti 0 0 Sopravvenuti Riconoscimento Del Figlio Naturale 0 0 Art250 Esauriti Totali Riconoscimento Del Figlio Naturale 0 0 Art250 Pendenti Finali Riconoscimento Del Figlio 0 0 Naturale Art250 Sopravvenuti Procedimenti Per Dichiarazione 0 0 Giudiziale Paternità O Maternità Naturale Art269 Esauriti Totali Procedimenti Per Dichiarazione 0 0 Giudiziale Paternità O Maternità Naturale Art269 Pendenti Finali Procedimenti Per Dichiarazione 0 0 Giudiziale Paternità O Maternità Naturale Art269 FONTE: Dg-Stat cubi olap 10/11/2020

275 ALL. Q2 BIS Tribunale per i minorenni: procedimenti civili iscritti, definiti e pendenti a fine periodo. PROCEDIMENTI CONTENZIOSI. Sedi completamente rispondenti

Anno giudiziario Anno giudiziario Valori 2018/2019 2019/2020 Sopravvenuti Misure Amministrative 23 13 RDL1404 Art25 Esauriti Totali Misure Amministrative 5 18 RDL1404 Art25 Pendenti Finali Misure Amministrative 18 13 RDL1404 Art25 Sopravvenuti Misure Amministrative 0 0 RDL1404 Art25bis Esauriti Totali Misure Amministrative 0 0 RDL1404 Art25bis Pendenti Finali Misure Amministrative 0 0 RDL1404 Art25bis Sopravvenuti Misure Amministrative 0 0 RDL1404 Artt25e25 Bis Esauriti Totali Misure Amministrative 0 0 RDL1404 Artt25e25 Bis Pendenti Finali Misure Amministrative 0 0 RDL1404 Artt25e25 Bis

FONTE: Dg-Stat cubi olap 10/11/2020

276 ALL. Q3

Tribunale per i Minorenni - Movimento dei procedimenti NOTI - Sedi completamente rispondenti

Anno Giudiziario 2018/19 Anno Giudiziario 2019/20

Distretto Sezione Pendenti Pendenti Sede Sopravvenuti Esauriti Sopravvenuti Esauriti Nuovo Materia Finali Finali

Sezione POTENZA POTENZA 29 17 26 16 11 31 Penale

Sezione POTENZA 183 187 28 154 161 21 GIP

Sezione POTENZA 136 99 102 74 66 110 GUP

POTENZA 348 303 156 244 238 162 Totale

sezione Gip - FONTE: Dg-Stat cubi olap aggiornamento: 10/11/2020

Procura per i Minorenni - Movimento dei procedimenti NOTI - Sedi completamente rispondenti

Anno Giudiziario 2018/19 Anno Giudiziario 2019/20

Esauriti Pendenti Esauriti Pendenti Sopravvenuti Totali Finali Sopravvenuti Totali Finali Distretto Sede Procura Procura Procura Procura Procura Procura Minori Noti Minori Minori Minori Noti Minori Minori Noti Noti Noti Noti

POTENZA POTENZA 262 290 62 236 237 61

FONTE: Dg-Stat cubi olap 05/10/2020

277 ALL. R

Pendenti 3 5 1 6 1 1 1 3 0 1 1 0 1 0 0 0 0 0 0 1 76 61 Finali 23 679 559 210 164 Sorveglianza

Rigettati 4 0 0 2 0 1 0 3 1 0 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 38 14 13 10 306 194 Sorveglianza 106

Accolti 4 8 1 8 6 1 0 3 2 2 0 0 0 1 0 0 0 0 0 11 32 15 10 627 434 155 Sorveglianza 174

Esauriti Totali 3 8 7 1 3 4 2 2 1 1 1 2 0 0 0 1 0 11 92 52 34 12 994 318 256 181

Sorveglianza 1402 Anno giudiziario 2018/2019

Sopravvenuti 9 8 2 1 5 3 1 3 1 2 1 2 0 0 0 1 1 11 99 47 21 13 350 298 150 1416 Sorveglianza 1030

Pendenti 4 1 0 1 6 1 1 1 2 1 0 0 0 0 1 0 0 0 0 55 28 Finali 16 671 526 178 122 107 Sorveglianza

Rigettati 4 5 6 4 0 5 2 1 2 1 1 1 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0 47 21 314 236 Sorveglianza 133

Accolti 8 4 5 2 6 6 4 1 2 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 78 16 12 664 480 233 Sorveglianza 101

Esauriti Totali 5 9 9 8 7 3 3 2 0 1 0 2 0 1 2 1 0 0 46 26 19 422 350 107 137 Anno giudiziario 2017/2018 1511 Sorveglianza 1162

Sopravvenuti 6 7 5 8 2 3 4 1 2 0 1 0 2 2 1 0 0 59 34 13 10 420 333 164 133 1211 Sorveglianza 1600 Affidamento al Servizio Sociale Affidamento al Servizio Sociale ex Affidamento art. 47 quater o.p. TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA POTENZA Etichette di riga MA Affidamento al Servizio Sociale Detenzione Domiciliare art. 47 ter 1 bis Declaratoria estinzione della pena ex art. 47/12 o.p. in relazione ad Semilibertà Affidamento Servizio Sociale ex art. 94 DPR 309/90 Detenzione Domiciliare art. 47 ter O.P. Declaratoria estinzione della pena pecuniaria Revoca Affidamento in casi particolari Revoca Reclamo per Esecuzione presso domicilio della pena detentiva Revoca Affidamento in Prova all' UEPE Revoca Declaratoria estinzione della pena ex art. 47/12 o.p. in relazione ad art. 94 DPR 309/90 Revoca Detenzione Domiciliare Art. 47 Ter 1 Bis O.P. Ter Art. 47 Revoca Detenzione Domiciliare Detenzione Domiciliare Speciale Revoca Detenzione Domiciliare Proroga Differimento Pena nelle forme della Detenzione Domiciliare Revoca Arresti Domiciliari Revoca Affidamento art. 47 quater O.P. Cessazione Misura Detenzione Domiciliare Art. 47 Ter 1 Ter per Venir Meno dei Presupposti per Venir Ter 1 Ter Art. 47 Cessazione Misura Detenzione Domiciliare Detenzione domiciliare per ultrasettantenni Revoca esecuzione presso domicilio della pena detentiva ( TdS ) Revoca esecuzione presso domicilio della pena detentiva ( Declaratoria estinzione della pena ex art. 47/12 o.p. in relazione ad Revoca esecuzione presso domicilio della pena detentiva Reclamo Revoca per Esecuzione presso domicilio della pena detentiva Cessazione Misura Affidamento art. 47 quater o.p. Cessazione Misura Reclamo su Prosecuzione Differimento Nelle Forme della Detenzione Domiciliare

278 continuazione ALL. R

Pendenti 0 Finali 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Sorveglianza 0

Rigettati 0 0 0 Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Accolti 0 1 0 Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Esauriti Totali 1 1 0 Sorveglianza Anno giudiziario 2018/2019 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Sopravvenuti 1 0 0 Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Pendenti 0 Finali 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Sorveglianza 0

Rigettati 1 0 0 Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Accolti 0 0 0 Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Esauriti Totali 1 0 0

Anno giudiziario 2017/2018 Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Sopravvenuti 0 1 0 Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Affidamento al Servizio Sociale ex Affidamento al Servizio Sociale e art. 94 DPR 309/90 e pena pecuniaria pena pecuniaria TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA Declaratoria estinzione della pena ex art. 47/12 o.p. in relazione ad Declaratoria estinzione della pena ex art. 47/12 o.p. in relazione ad Etichette di riga Reclamo su Prosecuzione Semiliberta' Reclamo su Prosecuzione Affidamento ex art. 94 DPR 309/90 Reclamo su Prosecuzione Revoca Detenzione Domiciliare art. 47 quater o.p. Detenzione domiciliare art. 16 nonies D.L. 8/1991 Reclamo su Prosecuzione Detenzione Domiciliare art. 47 quater o.p. Cessazione Misura Detenzione Domiciliare Art. 47 Quinquies per Venir Meno dei Presupposti Art. 47 Quinquies per Venir Cessazione Misura Detenzione Domiciliare Cessazione Misura Sospensione Condizionata dell'esecuzione Esecuzione presso domicilio della pena detentiva Detenzione domiciliare per recidivi Esecuzione presso domicilio della pena detentiva ( TdS ) Esecuzione presso domicilio della pena detentiva ( Reclamo su Prosecuzione Detenzione Domiciliare (Art. 47 ter O.P.) Proroga Detenzione Domiciliare Speciale Cessazione Misura Detenzione Domiciliare Art. 47 Ter 1 Bis per Venir Meno dei Presupposti 1 Bis per Venir Ter Art. 47 Cessazione Misura Detenzione Domiciliare Cessazione Misura Detenzione Domiciliare Speciale Cessazione Misura Semilibertà Prosecuzione Affidamento al Servizio Sociale Prosecuzione Revoca Collocamento in Comunita'. Prosecuzione Affidamento art. 47 quater o.p. Prosecuzione Revoca Detenzione Domiciliare Speciale Art. 47 Quinquies Revoca Detenzione Domiciliare Speciale Prosecuzione Affidamento Servizio Sociale ex art. 94 DPR 309/90 Prosecuzione Reclamo su Prosecuzione Affidamento art. 47 quater O.P. Reclamo su Prosecuzione Prosecuzione Detenzione Domiciliare (Art. 47 Ter 1 Bis) Ter Prosecuzione Detenzione Domiciliare (Art. 47 Reclamo su Prosecuzione Affidamento in Prova (Art. 47 O.P.) Reclamo su Prosecuzione Revoca Permanenza in Casa/Collocamento Comunita' ex art. 656 comma 10 c.p.p. Reclamo su Prosecuzione Detenzione Domiciliare (art.47 ter 1 bis O.P)

279 continuazione ALL. R

Pendenti Finali 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Sorveglianza 4

Rigettati 0 Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3

Accolti 0 Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Esauriti Totali 0 Sorveglianza Anno giudiziario 2018/2019 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3

Sopravvenuti 0 Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 6

Pendenti Finali 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Sorveglianza 1

Rigettati 0 Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Accolti 0 Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Esauriti Totali 0

Anno giudiziario 2017/2018 Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Sopravvenuti 0 Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 .) Affidamento art. 47 quater o.p. e TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA Revoca Semiliberta' Reclamo su Prosecuzione Esecuzione presso domicilio della pena detentiva - Legge 199/2010 Etichette di riga Reclamo su Prosecuzione Detenzione Domiciliare Speciale (art. 47 quinquies O.P Prosecuzione Differimento Pena Nelle Forme della Detenzione Domiciliare Detenzione Domiciliare art. 47 quater o.p. Cessazione misura esecuzione presso domicilio della pena detentiva Prosecuzione o Cessazione Detenzione domiciliare Art. 16 nonies D.L. 8/1991 Prosecuzione o Cessazione Detenzione domiciliare Revoca Affidamento in prova art. 47 quater o.p. Revoca Revoca Domiciliari ex art. 89 dpr 309/90 Revoca Arresti Domiciliari ex art. 656 comma 10 Revoca Declaratoria estinzione della pena ex art. 47/12 o.p. in relazione ad pena pecuniaria Declaratoria estinzione della pena ex art. 47/12 o.p. in relazione a Sospensione Condizionata Dell'Esecuzione Cessazione misura detenzione domiciliare art. 47 ter per venir meno dei presupposti Cessazione Misura Affidamento Servizio Sociale da Tossicodipendente - alcooldipendente Affidamento Servizio Sociale da Cessazione Misura Prosecuzione Sospensione Condizionata Dell'Esecuzione Revoca Differimento Nelle Forme della Detenzione Domiciliare Art.47 Ter 1 Ter O.P. Ter 1 Art.47 Revoca Differimento Nelle Forme della Detenzione Domiciliare Cessazione Misura Domiciliare art. 47 quater o.p. Cessazione Misura Affidamento al Servizio Sociale Cessazione Misura Prosecuzione o cessazione esecuzione presso domicilio della pena detentiva Revoca Permanenza in Casa Prosecuzione o Cessazione Liberazione condizionale Prosecuzione Semiliberta' Revoca Sospensione condizionata della pena Art. 2 L. 207/2003 Revoca Sospensione condizionata della pena Prosecuzione Detenzione Domiciliare art. 47 quater o.p. Prosecuzione Detenzione Domiciliare Speciale Prosecuzione Detenzione Domiciliare (Art. 47 Ter O.P.) Ter Prosecuzione Detenzione Domiciliare (Art. 47 CLC

280 continuazione ALL. R

Pendenti Finali 1 4 1 0 0 0 0 32 18 2 9 2 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Sorveglianza 0

Rigettati 0 Sorveglianza 3 0 0 0 0 0 34 13 6 8 5 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Accolti 0 Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 14 9 2 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0

Esauriti Totali 0 Sorveglianza Anno giudiziario 2018/2019 3 0 0 0 0 0 75 30 19 10 8 1 1 1 2 0 1 0 1 0 0 0 1 0 0 0

Sopravvenuti 1 Sorveglianza 6 1 0 0 0 0 68 28 13 14 8 0 1 0 2 0 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0

Pendenti Finali 0 1 0 0 0 0 0 40 20 8 5 2 2 1 1 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 Sorveglianza 0

Rigettati 1 Sorveglianza 0 1 0 0 0 0 39 19 7 5 4 2 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Accolti 0 Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 13 7 1 2 1 0 0 0 0 1 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0

Esauriti Totali 1

Anno giudiziario 2017/2018 Sorveglianza 0 1 0 0 0 0 69 30 15 7 9 2 2 1 0 1 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0

Sopravvenuti 1 Sorveglianza 1 1 0 0 0 0 91 41 21 10 9 4 2 2 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 .) . TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA Concessione Liberazione Condizionale Anticipata Revoca Liberazione Etichette di riga Revoca Liberazione Condizionale (Art. 177 C.P.) Anticipata Speciale Revoca Liberazione Dichiarazione Estinzione Pena per Esito Positivo Liberazione Condizionale (art. 177 c. 2 C.P Anticipata Revoca Integrazione Liberazione LA REAP Reclamo su Liberazione Anticipata Reclamo su Liberazione Decisione Reclamo Permesso Premio Impugnazione Contro Provvedimento Mds Decisione Reclamo Permesso Reclamo avverso decisione su reclamo in materia di provvedimenti disciplinari/Lavoro – art. 69 comma 6 lett. a) O.P. Declaratoria sospensione Sentenza/Ordinanza impugnata (680/3) Appello Contro Sentenza Giudice di Merito Ricorso Avverso Diniego Ammissione al Patrocinio a S.D.S. Diniego Avverso Ricorso Reclamo su Liberazione Anticipata Speciale Reclamo su Liberazione Appello avverso revoca periodo licenza Reclamo avverso decisione su reclamo generico art. 35 – 69 comma 6 lett. b) O.P Opposizione su espulsione (art. 16 comma 5 D.Lvo 286/1998 e succ.mod.) Reclamo Avverso silenzio rifiuto opposto Ministro Giustizia avverso istanza revoca anticipata Regime Avverso Reclamo Sorveglianza Particolare Reclamo su Integrazione Liberazione Anticipata Reclamo su Integrazione Liberazione Reclamo in Materia di Sorveglianza Particolare Reclamo avverso decisione su reclamo Reclamo avverso decisione su reclamo in materia di provvedimenti disciplinari Reclamo Avverso Decreto Ministro Giustizia applicazione/proroga Regime Sorveglianza Particolare Avverso Reclamo Reclamo Generico

281 continuazione ALL. R

Pendenti Finali 0 0 0 0 0 0 0 0 5 5 0 23 11 10 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Sorveglianza 1

Rigettati 0 Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 21 21 0 16 10 5 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Accolti 0 Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 50 50 0 10 4 6 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Esauriti Totali 0 Sorveglianza Anno giudiziario 2018/2019 0 0 0 0 0 0 0 98 98 0 31 16 13 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3

Sopravvenuti 0 Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 68 68 0 47 23 20 2 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3

Pendenti Finali 0 0 0 0 0 0 0 0 35 35 0 9 4 4 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Sorveglianza 1

Rigettati 0 Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 10 10 0 13 9 3 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1

Accolti 0 Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 26 26 0 3 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Esauriti Totali 0

Anno giudiziario 2017/2018 Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 56 56 0 21 11 6 4 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4

Sopravvenuti 0 Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 64 64 0 29 15 9 5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 Ad Anni Uno Ad TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA Opposizione al Decreto di Liquidazione per Patrocinio a S.D.S. Scomputo Periodo Permesso Avverso Reclamo Etichette di riga Reclamo in Materia di Sospensione Condizionata Dell'Esecuzione (Indultino) Reclamo avverso revoca periodo permesso Reclamo art. 18 ter O.P. Decreto Ministro Giustizia reiezione istanza revoca anticipata Regime Sorveglianza Avverso Reclamo Particolare Decisione Appello licenza per internati (Art. 53 O.P.) Decisione RIAB Reclamo Avverso Scomputo Periodo Licenza Avverso Reclamo Riabilitazione Revoca Riabilitazione RINVIO Differimento Pena facoltativo grave infermità Differimento Pena Nelle Forme della Detenzione Domiciliare Differimento Pena obbligatorio nei confronti di persona affetta da malattia Revoca Differimento Pena Facoltativo Grave Infermita' Revoca Differimento Pena Obbligatorio nei Confronti di Madre Infante Eta' Inferiore Revoca Differimento Pena Facoltativo Maternita' Sospensione isolamento diurno Differimento Pena obbligatorio nei confronti di madre infante età inferiore ad anni uno Revoca Differimento Pena Obbligatoria nei Confronti di Donna Incinta Differimento Pena facoltativo attesa grazia Revoca Differimento Pena Obbligatorio nei Confronti di Persona Affetta da Malattia Revoca Differimento Pena Obbligatorio nei Confronti di Persona Revoca Differimento Pena Facoltativa Attesa Grazia Revoca Differimento Pena Facoltativa Differimento Pena obbligatorio nei confronti di donna incinta Differimento Pena facoltativo maternità S90

282 continuazione ALL. R

Pendenti Finali 1 0 0 3 1 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Sorveglianza 0

Rigettati Sorveglianza 0 0 0 6 0 3 0 0 2 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Accolti Sorveglianza 0 0 0 2 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Esauriti Totali Sorveglianza Anno giudiziario 2018/2019 3 0 0 12 3 3 2 1 2 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Sopravvenuti Sorveglianza 3 0 0 13 3 4 2 2 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Pendenti Finali 1 0 0 2 1 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Sorveglianza 0

Rigettati Sorveglianza 1 0 0 2 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Accolti Sorveglianza 0 0 0 2 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Esauriti Totali

Anno giudiziario 2017/2018 Sorveglianza 4 0 0 8 3 1 3 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Sopravvenuti Sorveglianza 2 0 0 8 3 1 2 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA Sospensione Esecuzione Pena ex art. 90 DPR 309/90 Etichette di riga Dichiarazione Estinzione art. 93 C.1. T.U Dichiarazione Estinzione art. 93 C.1. Revoca Sospensione Pena per ex art. 93/2 DPR 309/90 ALTRO Accertamento Condotta di Collaborazione Istanza Generica Declaratoria Inefficacia Ordinanza Tds Affidamento UEPE Tds Declaratoria Inefficacia Ordinanza Differimento della misura di sicurezza facoltativo grave infermità Declaratoria Sospensione Esecutività Ordinanza Differimento della misura di sicurezza obbligatoria nei confronti madre infante età inferiore ad anni uno Conversione Sanzione Sostitutiva in pena detentiva (Art. 66 L. 689/81) Differimento della misura di sicurezza obbligatoria nei confronti donna incinta Declaratoria Inefficacia Ordinanza Tds Affidamento art. 47 quater o.p. Tds Declaratoria Inefficacia Ordinanza Declaratoria Inefficacia Ordinanza Tds Semilibertà Declaratoria Inefficacia Ordinanza Declaratoria Inefficacia Ordinanza Tds Affidamento UEPE ex art. 94 DPR 309/90 Tds Declaratoria Inefficacia Ordinanza Declaratoria inefficacia Ordinanza UdS esecuzione presso domicilio della pena detentiva avvenuta espiazione Declaratoria Inefficacia Ordinanza UdS Sospensione Condizionata della Pena Declaratoria Inefficacia Ordinanza Tds Detenzione Domiciliare Declaratoria Inefficacia Ordinanza Differimento della misura di sicurezza facoltativo maternità Differimento facoltativo della sanzione sostitutiva in attesa grazia Differimento della misura di sicurezza obbligatoria nei confronti persona affetta da malattia Differimento obbligatorio della sanzione sostitutiva nei confronti di madre infante età inferiore ad anni uno Differimento obbligatorio della sanzione sostitutiva nei confronti di persona affetta da malattia Differimento obbligatorio della sanzione sostitutiva nei confronti di donna incinta Dichiarazione Espiata Pena per reati ostativi Differimento sanzione sostitutiva nelle forme della detenzione domiciliare

283 continuazione ALL. R

Pendenti Finali 0 0 0 0 0 0 28 14 14 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 23 23 Sorveglianza 679

Rigettati Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 18 0 13 0 0 0 1 2 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 14 14 306

Accolti Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 112 53 56 1 0 0 1 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 5 5 627

Esauriti Totali Sorveglianza Anno giudiziario 2018/2019 0 0 0 0 0 0 160 82 69 1 0 1 2 2 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 26 26 1402

Sopravvenuti Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 137 79 50 1 0 0 2 2 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 43 43 1416

Pendenti Finali 0 0 0 0 0 0 51 17 33 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 6 6 Sorveglianza 671

Rigettati Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 8 1 7 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4 4 314

Accolti Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 137 64 68 3 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3 3 664

Esauriti Totali

Anno giudiziario 2017/2018 Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 182 97 77 4 2 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 8 8 1511

Sopravvenuti Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 183 94 82 3 2 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 10 10 1600 .) TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA Incidente di Esecuzione (Art. 665 Cpp) FONTE: Dg-Stat cubi olap 05/10/2020 Etichette di riga Revoca Sanzione Sostitutiva (Artt. 72 - 66 L. 689/81) Differimento facoltativo della sanzione sostitutiva per grave infermità Trasformazione sanzione sostitutiva (art. 70 L. 689/81) Trasformazione Differimento facoltativo della sanzione sostitutiva per maternità Differimento della misura di sicurezza facoltativa attesa grazia ALTRO2 Ammissione Patrocinio a Spese dello Stato Liquidazione Onorario Difensore Patrocinio a Spese dello Stato Revoca Ammissione Patrocinio a Spese dello Stato Revoca Correzione Errore Materiale Revoca Provvedimento Liquidazione Onorario Difensore Patrocinio a Spese dello Stato Liquidazione onorario difensore d'ufficio di persona irreperibile Modifica Ammissione Patrocinio a Spese dello Stato Modifica Liquidazione onorario difensore d'ufficio Revoca ordinanza Liquidazione onorario difensore d'ufficio di collaboratore giustizia Opposizione al Decreto di Liquidazione per Patrocinio a S.D.S Revoca sospensione condizionata della pena per commissione delitto entro 5 anni dalla sua applicazione Liberazione Anticipata Liberazione Liquidazione Onorario difensore d'ufficio del minore - art.118 DPR 115/02 DPR Liquidazione Onorario difensore d'ufficio del minore - art.118 Ricorso Avverso Diniego Ammissione al Patrocinio a S.D.S. Diniego Avverso Ricorso Revoca decreto Opposizione a revoca ammissione patrocinio N.C. Riduzione pena da espiare/risarcimento del danno(Reclamo art. 35 ter O.P Totale complessivo Totale

284 Ufficio di Sorveglianza ALL. R1

Pendenti Finali Sorveglianza 0 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 3 0 6 12 0 0 13 0 0 31 68 1179

Rigettati 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 1 0 2 3 3 2 0 19 16 0 0 50 2 0 178 279 Sorveglianza 574

Accolti Sorveglianza 0 0 2 0 3 2 3 0 0 3 0 6 9 7 4 5 11 5 10 12 3 16 5 3 0 0 24 51 0 456 642 2185

Esauriti Totali Sorveglianza Anno giudiziario 2019/2020 1 1 2 2 3 2 3 2 0 3 2 6 10 7 4 6 11 8 13 16 14 16 30 47 0 50 147 54 149 693 1304 3905

Sopravvenuti Sorveglianza 1 2 2 2 3 2 3 2 0 3 2 6 10 7 4 6 11 9 13 14 9 16 25 43 0 50 140 54 149 707 1297 4039

Pendenti Finali Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 8 0 11 16 20 0 0 0 0 19 77 1104

Rigettati Sorveglianza 0 0 0 1 0 1 0 2 0 0 0 0 0 0 0 1 0 3 0 2 4 0 14 10 24 0 0 1 0 160 225 574

Accolti Sorveglianza 0 0 1 0 1 3 3 0 6 5 0 4 2 6 10 9 5 7 6 6 4 14 1 2 15 0 0 95 0 735 945 2777

Esauriti Totali Sorveglianza Anno giudiziario 2018/2019 0 0 1 1 1 5 3 3 7 5 7 4 2 6 10 10 6 11 6 8 14 14 25 32 78 34 0 98 173 972 1543 4480

Sopravvenuti Sorveglianza 0 0 1 1 1 3 3 4 7 5 7 4 2 6 10 10 6 10 6 10 17 14 27 35 82 34 0 95 173 957 1536 4671 UFFICIO DI SORVEGLIANZA Convocazione per puntuale rispetto delle prescrizioni Modifica Attività Lavorativa Modifica Sospensione provvisoria dell'esecuzione presso domicilio della pena detentiva Trasformazione affidamento da art 94 dpr. 309/90 a art. 47 op ex 99 reg. esec. Op. affidamento da art 94 dpr. Trasformazione Sospensione Provvisoria Arresti Domiciliari Sospensione Provvisoria Modifica Provvisoria Prescrizioni Approvazione Programma Trattamentale Provvisorio Trattamentale Approvazione Programma Ammissione provvisoria a Semilibertà Ulteriore Autorizzazione Ulteriore Approvazione Programma Trattamentale Approvazione Programma Declaratoria estinzione pena pecuniaria Revoca Autorizzazione Revoca Modifica Programma Trattamentale Modifica Programma Sospensione Provvisoria Affidamento al Servizio Sociale Sospensione Provvisoria Sospensione Provvisoria Detenzione Domiciliare (Art. 47 Ter O.P.) Ter Sospensione Provvisoria Detenzione Domiciliare (Art. 47 Valutazione su Permanenza Quantum Pena per Affidamento ex art. 94 DPR 309/90 su Permanenza Quantum Pena per Valutazione Sospensione Provvisoria Affidamento Servizio Sociale ex art. 94 DPR 309/90 Sospensione Provvisoria Modifica Luogo Esecuzione Valutazione su Permanenza Quantum Pena per Detenzione Domiciliare Valutazione Licenza per Semilibertà Art. 52 O.P. Licenza per Semilibertà Ammissione provvisoria ad Affidamento Terapeutico ex art. 94 co. 2 DPR 309/90 Affidamento Ammissione provvisoria ad Valutazione su Permanenza Quantum Pena per Affidamento su Permanenza Quantum Pena per Valutazione Ammissione provvisoria ad Affidamento in prova al Servizio Sociale - Art. 47 O.P. Affidamento in prova al Servizio Sociale Ammissione provvisoria ad Ammissione provvisoria a Detenzione Domiciliare Esecuzione presso domicilio della pena detentiva Diffida al puntuale rispetto delle prescrizioni Esecuzione presso domicilio della pena detentiva ( UdS ) Modifica Permanente Prescrizioni Declaratoria valida espiazione pena Autorizzazione MA POTENZA Etichette di riga

285 continuazione ALL. R1

Pendenti Finali Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Rigettati 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Sorveglianza 0

Accolti Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0

Esauriti Totali Sorveglianza Anno giudiziario 2019/2020 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0

Sopravvenuti Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0

Pendenti Finali Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Rigettati Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0

Accolti Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0 0 1 1 1

Esauriti Totali Sorveglianza Anno giudiziario 2018/2019 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 2 0 1 1 1

Sopravvenuti Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 1 0 1 1 1 Art. 2 Ter 1 Bis Ter UFFICIO DI SORVEGLIANZA Valutazione su Permanenza Quantum Pena per Differimento Nelle Forme della Valutazione Detenzione Domiciliare Sospensione Provvisoria Detenzione Domiciliare(Art.47 ter comma 1 quater) Perdita di efficacia Sospensione Provvisoria Detenzione Domiciliare art. 47 quater o.p. Revoca ammissione provvisoria alla detenzione domiciliare Sospensione provvisoria Arresti Domiciliari ex art. 656 comma 10 Sospensione provvisoria Revoca ammissione provvisoria a semilibertà Perdita di efficacia Sospensione Provvisoria Detenzione Domiciliare (Art. 47 o.p.) Esclusione Computo Licenza Valutazione su Permanenza Quantum Pena per Semiliberta' Valutazione Sospensione Provvisoria Semiliberta' Valutazione su Permanenza Quantum Pena per liberazione condizionale Valutazione Sospensione Provvisoria Differimento nelle forme della Detenzione Domiciliare Cessazione Sospensione Provvisoria Detenzione Domiciliare Speciale Valutazione su Permanenza Quantum Pena per Detenzione Domiciliare Art.16 nonies D.L. su Permanenza Quantum Pena per Detenzione Domiciliare Valutazione 8/1991 Valutazione su Permanenza Quantum Pena per Sospensione Condizionata della Valutazione Perdita di efficacia Sospensione Provvisoria Semilibertà Revoca Ammissione Provvisoria all'Affidamento in Prova Revoca Sospensione Provvisoria Detenzione Domiciliare Speciale Sospensione provvisoria Permanenza in Casa Perdita di efficacia Sospensione Provvisoria condizionata della pena L. 207/2003 Differimento misura alternativa nelle forme della detenzione domiciliare Valutazione su Permanenza Quantum Pena per Detenzione Domiciliare Speciale Valutazione Sospensione Provvisoria della Misura Alternativa per Cessazione dei Presupposti Sospensione Provvisoria della Misura Differimento misura alternativa facoltativo art. 147 C.P. Valutazione su permanenza quantum pena per esecuzione presso domicilio della Valutazione detentiva Valutazione su Permanenza Quantum Pena per Arresti Domiciliari - Art. 656/10 c.p.p. Arresti Domiciliari - su Permanenza Quantum Pena per Valutazione Sospensione e Revoca della Misura Alternativa per Cessazione dei Presupposti Sospensione e Revoca della Misura Sospensione Provvisoria Detenzione Domiciliare (Art. 47 Ter 1 Bis O.P.) Ter Sospensione Provvisoria Detenzione Domiciliare (Art. 47 Etichette di riga

286 continuazione ALL. R1

Pendenti Finali Sorveglianza 0 1 8 9 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Rigettati 1 2 10 13 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Sorveglianza 0

Accolti Sorveglianza 0 4 2 6 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Esauriti Totali Sorveglianza Anno giudiziario 2019/2020 1 7 12 20 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Sopravvenuti Sorveglianza 1 7 18 26 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Pendenti Finali Sorveglianza 0 1 2 3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Rigettati Sorveglianza 0 0 2 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Accolti Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Esauriti Totali Sorveglianza Anno giudiziario 2018/2019 1 0 3 5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Sopravvenuti Sorveglianza 1 1 5 8 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Ter o.p.) Ter . 309/90) UFFICIO DI SORVEGLIANZA Differimento Pena obbligatorio art.146 C.P. Differimento Pena Nelle Forme della Detenzione Domiciliare Differimento Pena facoltativo art.147 C.P. DIFPEN Revoca ammissione provvisoria all'affidamento in prova (art. 94 dpr Revoca esecuzione presso domicilio della pena detentiva ( UdS ) Cessazione Sospensione Provvisoria Detenzione Domiciliare art. 47 quater o.p. Revoca esecuzione presso domicilio della pena detentiva Valutazione su Permanenza Quantum Pena per in Casa/Collocamento Valutazione Comunita' Sospensione Provvisoria Affidamento art. 47 quater o.p. Sospensione Provvisoria Inosservanza Obblighi/Prescrizioni Sospensione Condizionata della Pena Sospensione Provvisoria Detenzione Domiciliare art. 47 quater o.p. Perdita di efficacia Sospensione Provvisoria Differimento Pena nelle forme della Detenzione Domiciliare Valutazione su Permanenza Quantum Pena per Detenzione Domiciliare art.47 ter 1 bis Valutazione O.P Perdita di efficacia Sospensione Provvisoria Detenzione Domiciliare (Art. 47 Valutazione su Permanenza Quantum Pena per Detenzione Domiciliare art. 47 quater o.p. Valutazione Perdita di efficacia sospensione provvisoria Affidamento Servizio Sociale ex art. 94 DPR Perdita di efficacia sospensione provvisoria 309/90 Proroga Provvisoria Differimento Nelle Forme Della Detenzione Domiciliare Sospensione Provvisoria della Condizionata Pena Valutazione su Permanenza Quantum Pena per Affidamento art. 47 quater o.p. su Permanenza Quantum Pena per Valutazione Perdita di efficacia sospensione provvisoria Affidamento Servizio Sociale Perdita di efficacia sospensione provvisoria Valutazione revoca Licenza Valutazione Sospensione provvisoria Collocamento in Comunita'. Perdita di efficacia Sospensione provvisoria esecuzione presso domicilio della pena detentiva Perdita di efficacia sospensione provvisoria Affidamento art. 47 quater o.p. Perdita di efficacia sospensione provvisoria Sospensione provvisoria permanenza in casa/collocamento comunita'. Differimento misura alternativa obbligatorio art. 146 C.P. Sospensione provvisoria Domiciliari ex art. 89 dpr 309/90 Etichette di riga

287 continuazione ALL. R1

Pendenti Finali Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 4 4 21 32 0 0 0 2 4 7 18 14 31 15 42 215 348 0 0 0 0 0

Rigettati 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Sorveglianza 0

Accolti Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Esauriti Totali Sorveglianza Anno giudiziario 2019/2020 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 3 5 0 0 0 2 4 5 10 14 28 16 46 180 305 0 0 0 0 0

Sopravvenuti Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 1 2 12 18 0 0 0 1 6 3 20 21 19 22 41 120 253 0 0 0 0 0

Pendenti Finali Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3 4 12 19 0 0 0 3 2 9 8 7 40 10 47 275 401 0 0 0 0 0

Rigettati Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Accolti Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Esauriti Totali Sorveglianza Anno giudiziario 2018/2019 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 5 8 0 0 0 0 3 5 6 11 15 21 52 116 229 0 0 0 0 1

Sopravvenuti Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 4 7 12 0 0 0 2 2 11 8 11 19 23 59 176 311 0 0 0 0 1 UFFICIO DI SORVEGLIANZA Espulsione Ex Art. 86 D.P.R. 309/90 Art. 86 D.P.R. Espulsione Ex Divieto di frequentare osterie e pubblici spacci bevande alcooliche R.E.M.S. (Residenza per l'esecuzione delle Misure di Sicurezza) Allontanamento dello Straniero dallo Stato (art. 312 c.p.) Casa di Lavoro Cauzione di Buona Condotta Riformatorio Giudiziario Divieto di svolgere lavori che prevedano contatto con minori (art. 609 nonies c.p.) Divieto di avvicinarsi a luoghi frequentati da minori (art. 609 nonies c.p.) Obbligo di informare gli organi di P.S. su residenza e spostamenti (art. 609 nonies c.p.) Obbligo di informare gli organi P.S. Ospedale Psichiatrico Giudiziario Casa Cura e Custodia Libertà Vigilata EMS Permanenza in Casa/Collocamento Comunita' ex art. 656 comma 10 c.p.p. Liberazione Condizionale: Liberta' Vigilata Sospensione Condizionata della Pena (L. 207/2003) Semilibertà Affidamento Provvisorio Servizio Sociale ex art. 94 DPR 309/90 Detenzione Domiciliare Provvisoria Affidamento provvisorio al Servizio Sociale - Art. 47 O.P. Affidamento provvisorio al Servizio Sociale Esecuzione presso domicilio della pena detentiva Affidamento Servizio Sociale ex art. 94 DPR 309/90 Arresti Domiciliari Detenzione Domiciliare Affidamento in Prova al Servizio Sociale EMA Revoca sospensione ex art. 684 cp. dell'esecuzione pena Revoca sospensione ex art.47/4 op dell'esecuzione della pena Sospensione isolamento diurno Revoca sospensione ex art. 90 dpr. 309/90 dell'esecuzione della pena Revoca sospensione ex art. 90 dpr. Sospensione Provvisoria Esecuzione Pena ex art. 90 DPR 309/90 Etichette di riga

288 continuazione ALL. R1

Pendenti Finali Sorveglianza 5 4 0 9 16 0 80 126 0 0 0 1 1 369 371 0 0 0 0 0 51 51 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Rigettati 4 2 0 1 0 17 0 30 0 0 0 0 0 92 92 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Sorveglianza 0

Accolti Sorveglianza 6 12 17 24 111 190 109 487 0 0 0 0 0 533 533 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Esauriti Totali Sorveglianza Anno giudiziario 2019/2020 12 17 17 30 112 209 280 712 0 0 0 3 4 673 680 0 0 0 0 0 100 100 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Sopravvenuti Sorveglianza 9 20 17 22 124 210 305 750 0 0 0 3 4 777 784 0 0 0 0 0 114 114 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Pendenti Finali Sorveglianza 8 1 0 17 4 0 55 91 0 0 0 1 1 266 268 0 0 0 0 0 88 88 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Rigettati Sorveglianza 5 1 0 4 0 13 0 25 0 0 0 0 1 108 109 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Accolti Sorveglianza 9 8 29 15 128 148 175 520 0 0 2 4 3 696 705 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Esauriti Totali Sorveglianza Anno giudiziario 2018/2019 15 9 31 20 128 162 355 740 0 0 2 6 6 884 898 1 1 0 0 0 85 85 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0

Sopravvenuti Sorveglianza 12 8 30 32 123 160 383 765 0 0 2 6 6 889 903 1 1 0 0 0 153 153 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 UFFICIO DI SORVEGLIANZA Remissione Debito Riesame pericolosità sociale (art 208/1 C.P.) Rateizzazione pena pecuniaria Accertamento Pericolosità Sociale Dichiarazione estinzione libertà controllata Autorizzazione Conversione pena pecuniaria SSMSPP Revoca Integrazione Liberazione Anticipata Revoca Integrazione Liberazione Revoca Liberazione Anticipata Speciale Revoca Liberazione Revoca Liberazione Anticipata Revoca Liberazione Integrazione Liberazione Anticipata Integrazione Liberazione Liberazione Anticipata Speciale Liberazione Liberazione Anticipata Liberazione LA Sospensione Condizionata della Pena Detentiva Art. 2 L. 207/2003 Sospensione Condizionata della Pena Detentiva INDUL Liberta' controllata nelle forme dell'affidamento in prova Semidetenzione Lavoro Sostitutivo Libertà Controllata ESS Espulsione dal Territorio dello Stato Territorio Espulsione dal Espulsione dello Straniero dallo Stato (art. 312 C.P.) Confisca Espulsione dello Straniero (art. 235 c.p.) Restrizione dei movimenti e della libera circolazione (art. 609 nonies c.p.) Allontanamento dello Straniero dallo Stato (art. 235 C.P.) Colonia Agricola Colonia Riformatorio Giudiziario Provvisorio Liberta' Vigilata Provvisoria Liberta' Vigilata Divieto di Soggiorno in uno o più Comuni una Provincie Etichette di riga

289 continuazione ALL. R1

Pendenti Finali Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 0 0 1 3 0 1 0 0 3 0 2

Rigettati 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Sorveglianza 6

Accolti Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 1 0 0 1 1 2 0 1 1 2 0 1 7 0

Esauriti Totali Sorveglianza Anno giudiziario 2019/2020 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 1 1 0 1 1 2 0 3 2 4 0 3 8 6

Sopravvenuti Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 1 1 1 1 1 0 2 3 3 3 4 0 5 8 7

Pendenti Finali Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 1 0 0 0 1 0 1 0 1

Rigettati Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2

Accolti Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 1 0 0 0 0 5 0 0 0

Esauriti Totali Sorveglianza Anno giudiziario 2018/2019 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 7 1 0 0 0 0 6 0 0 3

Sopravvenuti Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 2 1 0 0 0 1 6 1 0 3 UFFICIO DI SORVEGLIANZA Differimento della misura di sicurezza facoltativa attesa grazia Revoca dichiarazione delinquenza per tendenza Inosservanza delle misure di sicurezza detentive (art. 214 c.p.) Differimento sanzione sostitutiva nelle forme della detenzione domiciliare Ineseguibilita' della misura di sicurezza per estinzione pena (art. 210 comma 2 c.p.) Sospensione per espiazione pena detentiva Ineseguibilita' della misura di sicurezza per estinzione del reato (art. 210 comma 1 c.p.) Differimento facoltativo misura sicurezza art. 147 C.P. Inapplicabilita' della misura di sicurezza per estinzione pena (art. 210 comma 2 c.p.) Revoca dichiarazione abitualita' nelle contravvenzioni Inapplicabilita' della misura di sicurezza per estinzione del reato (art. 210 comma 1 c.p.) Semidetenzione Sospensione per sopravvenienza pena detentiva Revoca ordinanza Sanzione Sostitutiva Dichiarazione delinquenza per tendenza Modalità di Esecuzione Libertà Controllata Cessazione misura sicurezza (Art. 212 C.P. c. 4) Cessazione misura sicurezza (Art. 212 C.P. Trasformazione misura sicurezza (Art. 212 C.P. c. 2 e 3) misura sicurezza (Art. 212 C.P. Trasformazione Modifica Luogo Esecuzione Diffida al puntuale rispetto delle prescrizioni Proposta di aggravamento per trasgressione obblighi misura sicurezza (art.231 c.p.) Unificazione delle misure di sicurezza (art. 209 C.P.) Libertà Controllata Accertamento Pericolosità Sociale e Unificazione Delle Misure di Sicurezza Dichiarazione delinquenza abituale presunta dalla legge Riesame anticipato pericolosità sociale (art. 207 C.P.) Dichiarazione delinquenza professionale Riesame pericolosità sociale Ulteriore Autorizzazione Ulteriore Dichiarazione delinquenza abituale ritenuta dal giudice Modifica Prescrizioni Richiesta revoca misura sicurezza su istanza di parte Etichette di riga

290 continuazione ALL. R1

Pendenti Finali Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Rigettati 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Sorveglianza 0

Accolti Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Esauriti Totali Sorveglianza Anno giudiziario 2019/2020 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Sopravvenuti Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Pendenti Finali Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Rigettati Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Accolti Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Esauriti Totali Sorveglianza Anno giudiziario 2018/2019 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Sopravvenuti Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 UFFICIO DI SORVEGLIANZA Sospensione per sopravvenienza misura di sicurezza detentiva Proposta Estinzione Pena Sospensione per inosservanza prescrizioni (Art. 108 L. 689/1981) Differimento della misura di sicurezza obbligatoria nei confronti madre infante eta' inferiore ad anni uno Sospensione esecuzione ex art. 69 c.1 l. 689/81 Proposta di aggravamento della misura sicurezza ex art. 22 u.c. DPR 448/88 Sospensione esecuzione ex art. 69 c. 3 l. 689/1981 Valutazione revoca Licenza Valutazione Differimento obbligatorio misura sicurezza art. 146 C.P. Proposta di aggravamento della liberta' vigilata per minorenni (art.232 c.p.) Differimento facoltativo sanzione sostitutiva art. 147 C.P. Permesso necessità per internato Riesame anticipato pericolosita' sociale (art. 207 C.P.) Modifica temporanea prescrizioni Differimento della misura di sicurezza obbligatoria nei confronti persona affetta da malattia Differimento della misura di sicurezza obbligatoria nei confronti donna incinta Revoca dichiarazione delinquenza professionale Differimento della misura di sicurezza facoltativo maternita' Revoca dichiarazione delinquenza abituale Modifica Delle Prescrizioni della Libertà Vigilata Modifica Delle Prescrizioni della Libertà Esclusione Computo Licenza Modalità di Esecuzione Semidetenzione Sospensione per sottoposizione misura di prevenzione Differimento della misura di sicurezza facoltativo grave infermita' Sospensione per inosservanza prescrizioni (Art. 66 L. 689/1981) Licenza trattamentale Sospensione esecuzione ex art. 69 c. 4 l. 689/1981 Licenza per gravi esigenze (art. 53/2 O.P) Riesame pericolosita' sociale (art 208/1 C.P.) Licenza finale di esperimento (art. 53/1 O.P) Richiesta sostituzione misura sicurezza su istanza di parte Etichette di riga

291 continuazione ALL. R1

Pendenti Finali Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 10 4 0 0 0 1 0 0 10 0 45 71 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Rigettati 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4 1 1 0 0 0 0 0 44 1 86 137 0 0 0 0 0 0 0 0 Sorveglianza 0

Accolti Sorveglianza 1 2 1 1 1 1 1 0 5 0 1 1 7 12 3 8 7 14 41 163 84 356 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Esauriti Totali Sorveglianza Anno giudiziario 2019/2020 1 2 1 1 1 1 2 0 5 0 11 3 8 12 4 8 7 14 93 164 210 550 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Sopravvenuti Sorveglianza 1 2 1 1 1 1 2 0 5 0 12 5 8 12 4 9 7 14 96 164 216 563 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Pendenti Finali Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 1 0 0 9 0 2 0 0 0 0 0 0 7 0 40 59 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Rigettati Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3 0 1 1 0 0 0 0 0 65 0 136 207 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Accolti Sorveglianza 1 0 1 1 2 2 1 5 0 0 0 1 4 3 13 7 15 15 41 175 142 431 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Esauriti Totali Sorveglianza Anno giudiziario 2018/2019 1 0 1 1 2 2 2 5 0 6 0 7 6 3 13 9 15 15 111 177 352 732 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Sopravvenuti Sorveglianza 1 0 1 1 2 2 3 5 0 11 0 8 5 3 13 9 15 15 108 177 355 738 0 0 0 0 0 0 0 0 0 UFFICIO DI SORVEGLIANZA Rogatoria su Richiesta del Tribunale del Riesame Tribunale Rogatoria su Richiesta del Revoca Permesso Necessità Revoca Lavoro Esterno Ricovero in Opg per Osservazione Psichiatrica Rogatoria su Richiesta del Giudice Che Procede Modifica Permesso Espulsione straniero a titolo di sanzione alternativa (art. 16 comma 5 D.Lvo 286/1998 e succ.mod.) Revoca Permesso Premio Sospensione lavoro esterno Reclamo Avverso Provvedimenti Disciplinari/Materia Lavoro Avverso Reclamo Reclamo Avverso Provvedimenti Disciplinari Avverso Reclamo Reclamo Generico Ricovero in Ospedale Civile o Luogo Esterno di Cura Modifica Lavoro Esterno (Art. 21 O.P.) Rogatoria nei Giudizi di Revisione e Nella Fase Dell'Esecuzione Rogatoria su Richiesta del Giudice Dell'Esecuzione Ratifica Ricovero in Ospedale Civile o Luogo Esterno di Cura Ammissione Lavoro Esterno Art. 21 O.P. Ammissione Lavoro Esterno Permesso Necessità Approvazione Programma Trattamentale Approvazione Programma Permesso Premio INTRA Proposta di aggravamento della liberta' vigilata per persone in stato infermita' psichica (art.232 c.p.) Revoca autorizzazione sanzione sostitutiva Revoca ex Art. 72 L. 689/1981 Revoca ex Dichiarazioni di abitualita' nelle contravvenzioni (Art. 104 c.p.) Determinazione Delle Prescrizioni della Libertà Vigilata Differimento obbligatorio sanzione sostitutiva art. 146 C.P. Convocazione per il puntuale rispetto delle prescrizioni Sospensione per sottoposizione a sanzione sostitutiva Proposta Revoca Liberazione Condizionale Etichette di riga

292 continuazione ALL. R1

Pendenti Finali Sorveglianza 72 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Rigettati 19 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Sorveglianza 0

Accolti Sorveglianza 92 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0

Esauriti Totali Sorveglianza Anno giudiziario 2019/2020 146 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0

Sopravvenuti Sorveglianza 125 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0

Pendenti Finali Sorveglianza 93 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Rigettati Sorveglianza 6 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0

Accolti Sorveglianza 96 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1

Esauriti Totali Sorveglianza Anno giudiziario 2018/2019 144 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 1

Sopravvenuti Sorveglianza 152 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 1 .) UFFICIO DI SORVEGLIANZA ALTRO Revoca Espulsione Reclamo per Revoca Liberazione Anticipata Reclamo per Revoca Liberazione Visite Specialistiche in Luogo Esterno di Cura Visite Reclamo per inosservanza disposizioni da cui derivi pregiudizio all'esercizio dei diritti Sottoposizione della corrispondenza a visto di controllo Controllo del contenuto delle buste che racchiudono la corrispondenza Assistenza dei Figli All'Esterno Assistenza dei Figli Autorizzazione Corrispondenza Telefonica Autorizzazione Corrispondenza Limitazioni nella corrispondenza epistolare e telegrafica ricezione della stampa Deroga al piantonamento di visita Trattenimento corrispondenza Trattenimento Autorizzazione al controllo auditivo e registrazione colloqui (art. 41 bis c.2quater lett. b ) Prosecuzione Ricovero Opg Proroga sottoposizione della corrispondenza a visto di controllo Avvenuta Espulsione straniero a titolo di sanzione alternativa (art. 16 comma 5 D.Lvo Avvenuta 286/1998 e succ.mod.) Ratifica Visita Specialistica in Luogo Esterno di Cura Ratifica Deroga al Piantonamento di Ricovero Revoca ricovero in Opg Ammissione Lavoro Esterno a titolo volontario e gratuito (Art. 21 comma 4 ter O.P Reclamo Avverso Inosservanza dell'Amministrazione di Disposizioni dell'O.P. Avverso Reclamo Esclusione Computo Permesso Revoca Ricovero in Ospedale Civile o Luogo Esterno di Cura / Nulla osta al rientro carcere Reclamo Avverso Provvedimenti in Materia Lavoro Avverso Reclamo Proposta rilascio permesso di soggiorno allo straniero (art. 18 c. 6 D. lgs. 286/98) Rientro in Istituto Reclamo Avverso Provvedimenti Lesivi di Diritti Costituzionalmente Garantiti Avverso Reclamo Accertamento Condotta di Collaborazione Ricovero Day Hospital in struttura sanitaria pubblica Ricovero in Opg Rogatoria in Sede di Estradizione Etichette di riga

293 continuazione ALL. R1

Pendenti Finali Sorveglianza 0 0 0 0 0 18 12 30 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0 0 1 0 0 0 69

Rigettati 0 0 0 0 0 1 3 4 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 Sorveglianza 18

Accolti Sorveglianza 0 0 0 0 1 2 10 13 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 4 8 79

Esauriti Totali Sorveglianza Anno giudiziario 2019/2020 0 0 0 0 1 4 22 27 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 2 2 2 4 9 125

Sopravvenuti Sorveglianza 0 0 0 0 1 20 31 52 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 1 2 3 0 4 9 103

Pendenti Finali Sorveglianza 0 0 0 0 0 2 3 5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 91

Rigettati Sorveglianza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 6

Accolti Sorveglianza 0 0 0 0 0 6 14 20 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 6 6 83

Esauriti Totali Sorveglianza Anno giudiziario 2018/2019 0 0 0 0 0 6 29 35 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 2 6 7 127

Sopravvenuti Sorveglianza 0 0 0 0 0 5 28 33 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 3 6 7 134 .) UFFICIO DI SORVEGLIANZA Revoca Provvedimento Liquidazione Onorario Difensore Patrocinio a Spese dello Stato Liquidazione Onorario difensore d'ufficio del minore - art.118 DPR 115/02 DPR Liquidazione Onorario difensore d'ufficio del minore - art.118 Modifica Ammissione Patrocinio a Spese dello Stato Modifica Liquidazione onorario difensore d'ufficio Revoca Ammissione Patrocinio a Spese dello Stato Revoca Liquidazione Onorario Difensore Patrocinio a Spese dello Stato Ammissione Patrocinio a Spese dello Stato ALTRO2 Differimento della misura di sicurezza obbligatoria nei confronti madre infante età inferiore ad anni uno Differimento della misura di sicurezza obbligatoria nei confronti donna incinta Assistenza del minore durante visite specialistiche (Art. 21 ter comma 2) Visite al minore infermo (Art. 21 ter O.P.) Visite Differimento della misura di sicurezza facoltativo maternità Differimento della misura di sicurezza obbligatoria nei confronti persona affetta da malattia Autorizzazione Richiesta di ottemperanza Modifica Prescrizioni Questioni relative all'esatta ottemperanza Differimento della misura di sicurezza facoltativa attesa grazia Sospensione esecutività ordinanza MdS ex art. 666 Revoca decreto Istanza Generica Differimento della misura di sicurezza facoltativo grave infermità Richiesta di Grazia Correzione Errore Materiale Revoca ordinanza Riduzione pena da espiare/risarcimento del danno (art. 35 ter O.P Etichette di riga

294 continuazione ALL. R1

Pendenti Finali Sorveglianza 1179 1 0 1 0 0

Rigettati 574 0 0 0 0 Sorveglianza 0

Accolti Sorveglianza 2185 28 28 56 0 0

Esauriti Totali Sorveglianza Anno giudiziario 2019/2020 3905 28 28 56 0 0

Sopravvenuti Sorveglianza 4039 29 28 57 0 0

Pendenti Finali Sorveglianza 1104 0 0 0 0 0

Rigettati Sorveglianza 574 0 0 0 0 0

Accolti Sorveglianza 2777 26 34 60 0 0

Esauriti Totali Sorveglianza Anno giudiziario 2018/2019 4480 26 34 60 0 0

Sopravvenuti Sorveglianza 4671 25 34 59 0 0 UFFICIO DI SORVEGLIANZA FONTE: Dg-Stat cubi olap 05/10/2020 Totale complessivo Totale Autorizzazione Degli Assistenti Volontari a Frequentare gli Istituti Penitenziari e Assistenti Volontari Autorizzazione Degli Collaborare con gli UEPE Autorizzazione Ingresso Assistenti Volontari per Attivita' Trattamentali Attivita' per Assistenti Volontari Autorizzazione Ingresso N.C. Liquidazione onorario difensore d'ufficio di persona irreperibile Liquidazione onorario difensore d'ufficio di collaboratore giustizia Etichette di riga

295 ALL. S

INTERCETTAZIONI Totale Distretto Ufficio Sede Sezione Valori complessivo Procura Generale della Sezione Bersagli Intercettazioni POTENZA Repubblica presso la POTENZA 0 Penale Telefoniche Corte di Appello Bersagli Intercettazioni 0 Ambientali

Bersagli Intercettazioni 0 Altre Procura della Repub- Sezione Bersagli Intercettazioni blica presso il Tribuna- POTENZA 0 Penale Telefoniche le per i minorenni Bersagli Intercettazioni 0 Ambientali

Bersagli Intercettazioni 0 Altre Procura della Repub- LAGONE- Bersagli Intercettazioni blica presso il Tribunale Ordinaria 61 GRO Telefoniche ordinario Bersagli Intercettazioni 18 Ambientali

Bersagli Intercettazioni 0 Altre

Bersagli Intercettazioni MATERA Ordinaria 45 Telefoniche Bersagli Intercettazioni 19 Ambientali

Bersagli Intercettazioni 2 Altre

Bersagli Intercettazioni POTENZA Ordinaria 307 Telefoniche

Bersagli Intercettazioni 64 Ambientali

Bersagli Intercettazioni 19 Altre

Bersagli Intercettazioni DDA 443 Telefoniche Bersagli Intercettazioni 89 Ambientali

Bersagli Intercettazioni 51 Altre

Bersagli Intercettazioni Terrorismo 0 Telefoniche

Bersagli Intercettazioni 0 Ambientali

Bersagli Intercettazioni 0 Altre Aggiornamenti 05/10/2020

296 ALL. S1

Procura Generale - Movimento dei procedimenti avocati- Sedi completamente rispondenti

Anno Giudiziario 2018/19 Anno Giudiziario 2019/20

Distretto Pendenti Pendenti Sede Sopravvenuti Esauriti Sopravvenuti Esauriti Nuovo Finali Finali

POTENZA POTENZA 0 0 0 0 0 0

Procura Generale - Esecuzioni penali- Sedi completamente rispondenti

Anno Giudiziario 2018/19 Anno Giudiziario 2019/20

Esecuzioni Esecuzioni Esecuzioni Esecuzioni Esecuzioni Esecuzioni Penali Distretto Penali Penali Penali In Penali Penali In Sede Terminate Nuovo Iniziate Nel Terminate Corso Fine Iniziate Nel Corso Fine Nel Periodo Nel Periodo Periodo Periodo Periodo Periodo

POTENZA POTENZA 58 42 119 35 52 102

FONTE: Dg-Stat cubi olap aggiornamento: 05/10/2020

297 ALL. S2

Movimento dei procedimenti penali con autore NOTO nelle Procure del Distretto di Corte di Appello - Sedi completamente rispondenti

Anno Giudiziario 2018/19 Anno Giudiziario 2019/20

Esauriti Pendenti Esauriti Pendenti Distretto Sopravvenuti Sopravvenuti Sezione Sede Totali Finali Totali Finali Nuovo Noti Noti Noti Noti Noti Noti

POTENZA DDA POTENZA 83 60 70 103 74 94

Ordinaria LAGONEGRO 2.787 2.663 1.974 2.417 2.608 1788

MATERA 3.247 3.201 1.502 3.017 3.048 1435

POTENZA 4.818 5.103 2.902 4.912 4.633 3179

GDP LAGONEGRO 532 468 336 364 454 233

MATERA 569 567 190 521 425 283

POTENZA 727 1.090 903 547 857 570

POTENZA 12.763 13.152 7.877 11.881 12.099 7582 Totale

FONTE: Dg-Stat cubi olap aggiornamento: 05/10/2020

298 ALL. S3

Procedimenti penali definiti distinti per sede e classe di durata nelle Procure ordinarie nell’A.G.. Sedi completamente rispondenti

Totale definiti classi procura

da 6 mesi a 1 Totale Etichette di riga entro 6 mesi da 1 a 2 anni oltre 2 anni anno complessivo

LAGONEGRO 1162 706 673 67 2.608

MATERA 1909 712 337 90 3.048

POTENZA 2668 992 669 378 4.707

Totale complessivo 5739 2410 1.679 535 10.363

FONTE: Dg-Stat cubi olap aggiornamento: 05/10/2020

299 Tab. I

CORTE DI APPELLO DI POTENZA ORGANICO PERSONALE AMMINISTRATIVO AL 30/06/2020

Previsti in percentuale Qualifica In servizio Posti vacanti organico copertura

Dirigente (seconda 1 1 0 0,00% fascia) Direttore 3 1 2 -66,67% Amministrativo Funzionario 5 2 3 -60,00% Giudiziario Funzionario 3 2 1 -33,33% Contabile

Cancelliere 4 4 0 0,00%

Contabile 2 0 2 -100,00%

Assistente 14 14 0 0,00% Giudiziario Operatore 8 4 4 -50,00% Giudiziario Conducente 2 2 0 0,00% Automezzi

Ausiliario 7 3 4 -57,14%

Totali 49 33 16 -33,33%

N.B. LA PERCENTUALE DI COPERTURA NON COMPRENDE IL DIRIGENTE

300 Tab. II

UNEP DI POTENZA ORGANICO PERSONALE AMMINISTRATIVO AL 30/06/2020

Previsti in percentuale Qualifica In servizio Posti vacanti organico copertura

Funzionario Unep 24 14 10 -41,67%

Ufficiale Giudiziario 9 9 0 0,00%

Assistente 14 9 5 -35,71% Giudiziario

Totali 47 32 15 -31,91%

301 Tab. III

TRIBUNALE PER I MINORENNI ORGANICO PERSONALE AMMINISTRATIVO AL 30/06/2019

Previsti in percentuale Qualifica In servizio Posti vacanti organico copertura

Direttore 2 0 2 -100,00% Amministrativo

Funzionario 2 2 0 0,00% Giudiziario

Cancelliere 2 1 1 -50,00%

Assistente Giudiziario 2 2 0 0,00%

Operatore Giudiziario 2 2 0 0,00%

Conducente 2 2 0 0,00% Automezzi

Ausiliario 1 1 0 0,00%

Totali 13 10 3 -23,08%

302 Tab. IV

TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA ORGANICO PERSONALE AMMINISTRATIVO AL 30/06/2020

Previsti in percentuale Qualifica In servizio Posti vacanti organico copertura

Direttore 2 0 2 -100,00% Amministrativo

Funzionario 3 5 -2 66,67% Giudiziario

Cancelliere 2 0 2 -100,00%

Assistente Giudiziario 3 2 1 -33,33%

Operatore Giudiziario 2 2 0 0,00%

Conducente 2 1 1 -50,00% Automezzi

Ausiliario 2 2 0 0,00%

Totali 16 12 4 -25,00%

303 Tab. V

TRIBUNALE DI POTENZA ORGANICO PERSONALE AMMINISTRATIVO AL 30/06/2020

Previsti in percentuale Qualifica In servizio Posti vacanti organico copertura

Dirigente (seconda 1 0 1 -100,00% fascia)

Direttore 6 3 3 -50,00% Amministrativo

Funzionario 20 18 2 -10,00% Giudiziario

Funzionario Contabile 1 0 1 -100,00%

Cancelliere 21 12 9 -42,86%

Contabile 1 1 0 0,00%

Assistente Giudiziario 36 36 0 0,00%

Operatore Giudiziario 17 11 6 -35,29%

Conducente 4 1 3 -75,00% Automezzi

Ausiliario 8 9 -1 12,50%

Totali 115 91 24 -20,18%

N.B. LA PERCENTUALE DI COPERTURA NON COMPRENDE IL DIRIGENTE

304 Tab. VI

GIUDICE DI PACE DI POTENZA ORGANICO PERSONALE AMMINISTRATIVO AL 30/06/2020

Previsti in percentuale Qualifica In servizio Posti vacanti organico copertura

Direttore 1 0 1 -100,00% Amministrativo

Funzionario 1 3 -2 200,00% Giudiziario

Cancelliere 4 2 2 -50,00%

Assistente Giudiziario 2 2 0 0,00%

Operatore Giudiziario 4 3 1 -25,00%

Ausiliario 2 1 1 -50,00%

Totali 14 11 3 -21,43%

305 Tab. VII

GIUDICE DI PACE DI MELFI ORGANICO PERSONALE AMMINISTRATIVO AL 30/06/2020

Previsti in percentuale Qualifica In servizio Posti vacanti organico copertura

Funzionario 1 2 -1 100,00% Giudiziario

Cancelliere 1 0 1 -100,00%

Assistente Giudiziario 1 1 0 0,00%

Operatore Giudiziario 1 0 1 -100,00%

Ausiliario 1 1 0 0,00%

Totali 5 4 1 -20,00%

306 Tab. VIII

TRIBUNALE DI MATERA ORGANICO PERSONALE AMMINISTRATIVO AL 30/06/2020

Previsti in percentuale Qualifica In servizio Posti vacanti organico copertura

Dirigente (seconda 1 0 1 -100,00% fascia)

Direttore 3 3 0 0,00% Amministrativo

Funzionario 14 11 3 -21,43% Giudiziario

Cancelliere 7 7 0 0,00%

Assistente Giudiziario 19 19 0 0,00%

Operatore Giudiziario 6 7 -1 16,67%

Conducente 2 2 0 0,00% Automezzi

Ausiliario 7 7 0 0,00%

Totali 59 56 3 -3,45%

N.B. LA PERCENTUALE DI COPERTURA NON COMPRENDE IL DIRIGENTE

PROSSIMI PENSIONAMENTI NELL’ANNO: n. 1 Funzionario giudiziario; n. 1 Assistente giudiziario.

307 Tab. IX

UNEP DI MATERA ORGANICO PERSONALE AMMINISTRATIVO AL 30/06/2020

Previsti in percentuale Qualifica In servizio Posti vacanti organico copertura

Funzionario Unep 11 6 5 -45,45%

Ufficiale Giudiziario 5 1 4 -80,00%

Assistente 8 8 0 0,00% Giudiziario

Totali 24 15 9 -37,50%

308 Tab. X

GIUDICE DI PACE DI MATERA ORGANICO PERSONALE AMMINISTRATIVO AL 30/06/2020

Previsti in percentuale Qualifica In servizio Posti vacanti organico copertura

Funzionario 1 1 0 0,00% Giudiziario

Cancelliere 1 0 1 -100,00%

Assistente Giudiziario 2 1 1 -50,00%

Operatore Giudiziario 1 1 0 0,00%

Ausiliario 1 1 0 0,00%

Totali 6 4 2 -33,33%

309 Tab. XI

TRIBUNALE DI LAGONEGRO ORGANICO PERSONALE AMMINISTRATIVO AL 30/06/2020

Previsti in percentuale Qualifica In servizio Posti vacanti organico copertura

Dirigente (seconda 1 0 1 -100,00% fascia)

Direttore 5 4 1 -20,00% Amministrativo

Funzionario 13 7 6 -46,15% Giudiziario

Cancelliere 8 2 6 -75,00%

Assistente Giudiziario 14 11 3 -21,43%

Operatore Giudiziario 11 10 1 -9,09%

Conducente 4 3 1 -25,00% Automezzi

Ausiliario 10 5 5 -50,00%

Totali 66 42 24 -35,38%

N.B. LA PERCENTUALE DI COPERTURA NON COMPRENDE IL DIRIGENTE

310 Tab. XII

UNEP DI LAGONEGRO ORGANICO PERSONALE AMMINISTRATIVO AL 30/06/2020

Previsti in percentuale Qualifica In servizio Posti vacanti organico copertura

Funzionario Unep 11 9 2 -18,18%

Ufficiale Giudiziario 6 3 3 -50,00%

Assistente 7 4 3 -42,86% Giudiziario

Totali 24 16 8 -33,33%

311 Tab. XIII

GIUDICE DI PACE DI LAGONEGRO ORGANICO PERSONALE AMMINISTRATIVO AL 30/06/2020

Previsti in percentuale Qualifica In servizio Posti vacanti organico copertura

Funzionario 1 0 1 -100,00% Giudiziario

Cancelliere 1 0 1 -100,00%

Assistente Giudiziario 1 1 0 0,00%

Operatore Giudiziario 1 0 1 -100,00%

Ausiliario 1 0 1 -100,00%

Totali 5 1 4 -80,00%

312 Tab. XIV

GIUDICE DI PACE DI SALA CONSILINA ORGANICO PERSONALE AMMINISTRATIVO AL 30/06/2020

Previsti in percentuale Qualifica In servizio Posti vacanti organico copertura

Funzionario 1 2 -1 100,00% Giudiziario

Cancelliere 1 0 1 -100,00%

Assistente Giudiziario 1 1 0 0,00%

Operatore Giudiziario 1 2 -1 100,00%

Ausiliario 1 1 0 0,00%

Totali 5 6 -1 20,00%

313 Tab. XV

RIEPILOGO UFFICI GIUDICANTI

Previsti in Percentuale DISTRETTO POTENZA In servizio Posti vacanti organico copertura

CORTE DI APPELLO DI POTENZA 48 32 16 -33,33%

UNEP DI POTENZA 47 32 15 -31,91%

TRIBUNALE PER I MINORENNI 13 10 3 -23,08%

TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA 16 12 4 -25,00%

TRIBUNALE DI POTENZA 114 91 23 -20,18%

GIUDICE DI PACE DI POTENZA 14 11 3 -21,43%

GIUDICE DI PACE DI MELFI 5 4 1 -20,00%

TRIBUNALE DI MATERA 58 55 3 -3,45%

UNEP DI MATERA 24 15 9 -37,50%

GIUDICE DI PACE DI MATERA 6 4 2 -33,33%

TRIBUNALE DI LAGONEGRO 65 42 23 -35,38%

UNEP DI LAGONEGRO 24 16 8 -33,33%

GIUDICE DI PACE DI 5 1 4 -80,00% LAGONEGRO

GIUDICE DI PACE DI SALA 5 6 -1 20,00% CONSILINA

Percentuale complessiva 444 331 113 -25,45% scopertura distretto

314 Tab. XVI

UFFICI REQUIRENTI

PROCURA GENERALE DELLA N. UNITA’ IN REPUBBLICA DI POTENZA AREA MAGISTRATI - PERSONALE ORGANICO IN SERVIZIO AMM.VO AL 30/06/2020

PROCURATORE GENERALE 1 1

MAGISTRATO DISTRETTUALE 1 -

SOST. PROCURATORE GENERALE 3 3

VICE PROCURATORE ONORARIO

DIRIGENTE 1 -

DIRETTORE terza 1 1

FUNZIONARIO DELL'ORGANIZZAZIONE terza

FUNZIONARIO BIBLIOTECARIO terza

FUNZIONARIO GIUDIZIARIO terza 3 -

FUNZIONARIO INFORMATICO terza

FUNZIONARIO CONTABILE terza 1 1

FUNZIONARIO LINGUISTICO terza

FUNZIONARIO STATISTICO terza

CANCELLIERE seconda 2 2

ASSISTENTE INFORMATICO seconda 1 1

CONTABILE seconda 1 1

ASSISTENTE LINGUISTICO seconda

ASSISTENTE VIGILANZA seconda

ASSISTENTE GIUDIZIARIO seconda 4 4

ASSISTENTE TECNICO seconda 1 -

OPERATORE GIUDIZIARIO seconda 1 1

CONDUCENTE AUTOMEZZI seconda 2 3

AUSILIARIO prima 4 2

TOTALE 26 20

315 Tab. XVII

PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE PER I N. UNITA’ IN MINORENNI DI POTENZA AREA MAGISTRATI - PERSONALE ORGANICO IN SERVIZIO AMM.VO AL 30/06/2020

PROCURATORE 1 1

SOST. PROCURATORE 1 -

VICE PROCURATORE ONORARIO

DIRIGENTE

DIRETTORE terza 1

FUNZIONARIO DELL'ORGANIZZAZIONE terza

FUNZIONARIO BIBLIOTECARIO terza

FUNZIONARIO GIUDIZIARIO terza 2 1

FUNZIONARIO INFORMATICO terza

FUNZIONARIO CONTABILE terza

FUNZIONARIO LINGUISTICO terza

FUNZIONARIO STATISTICO terza

CANCELLIERE seconda 1 1

ASSISTENTE INFORMATICO seconda

CONTABILE seconda

ASSISTENTE LINGUISTICO seconda

ASSISTENTE VIGILANZA seconda

ASSISTENTE GIUDIZIARIO seconda 2 1

OPERATORE GIUDIZIARIO seconda 1 1

CONDUCENTE AUTOMEZZI seconda 1 1

AUSILIARIO prima 2 2

TOTALE 12 8

316 Tab. XVIII

PROCURA DELLA REPUBBLICA N. UNITA’ IN DI POTENZA AREA MAGISTRATI - PERSONALE ORGANICO IN SERVIZIO AMM.VO AL 30/06/2020

PROCURATORE 1 1

PROCURATORE AGGIUNTO 1 1

SOST. PROCURATORE 13 11

VICE PROCURATORE ONORARIO 11 8

DIRIGENTE 1 1

DIRETTORE terza 4 3

FUNZIONARIO DELL'ORGANIZZAZIONE terza

FUNZIONARIO BIBLIOTECARIO terza

FUNZIONARIO GIUDIZIARIO terza 12 10

FUNZIONARIO INFORMATICO terza 1

FUNZIONARIO CONTABILE terza

FUNZIONARIO LINGUISTICO terza

FUNZIONARIO STATISTICO terza

CANCELLIERE seconda 16 9

ASSISTENTE INFORMATICO seconda 2

CONTABILE seconda 1

ASSISTENTE LINGUISTICO seconda

ASSISTENTE VIGILANZA seconda

ASSISTENTE GIUDIZIARIO seconda 11 10

OPERATORE GIUDIZIARIO seconda 17 16

CONDUCENTE AUTOMEZZI seconda 7 3

AUSILIARIO prima 11 8

TOTALE 108 82

317 Tab. XIX

PROCURA DELLA REPUBBLICA N. UNITA’ IN DI MATERA AREA MAGISTRATI - PERSONALE ORGANICO IN SERVIZIO AMM.VO AL 30/06/2020

PROCURATORE 1 1

SOST. PROCURATORE 5 6

VICE PROCURATORE ONORARIO 7 5

DIRIGENTE

DIRETTORE terza 3 3

FUNZIONARIO DELL'ORGANIZZAZIONE terza

FUNZIONARIO BIBLIOTECARIO terza

FUNZIONARIO GIUDIZIARIO terza 3 5

FUNZIONARIO INFORMATICO terza

FUNZIONARIO CONTABILE terza

FUNZIONARIO LINGUISTICO terza

FUNZIONARIO STATISTICO terza

CANCELLIERE seconda 7 4

ASSISTENTE INFORMATICO seconda

CONTABILE seconda

ASSISTENTE LINGUISTICO seconda

ASSISTENTE VIGILANZA seconda

ASSISTENTE GIUDIZIARIO seconda 4 6

OPERATORE GIUDIZIARIO seconda 7 4

CONDUCENTE AUTOMEZZI seconda 2 1

AUSILIARIO prima 3 5

TOTALE 42 40

318 Tab. XX

PROCURA DELLA REPUBBLICA N. UNITA’ IN DI LAGONEGRO AREA MAGISTRATI - PERSONALE ORGANICO IN SERVIZIO AMM.VO AL 30/06/2019

PROCURATORE 1 1

SOST. PROCURATORE 4 4

VICE PROCURATORE ONORARIO 10 8

DIRIGENTE

DIRETTORE terza 2 2

FUNZIONARIO DELL'ORGANIZZAZIONE terza

FUNZIONARIO BIBLIOTECARIO terza

FUNZIONARIO GIUDIZIARIO terza 3 3

FUNZIONARIO INFORMATICO terza

FUNZIONARIO CONTABILE terza

FUNZIONARIO LINGUISTICO terza

FUNZIONARIO STATISTICO terza

CANCELLIERE seconda 2 2

ASSISTENTE INFORMATICO seconda

CONTABILE seconda

ASSISTENTE LINGUISTICO seconda

ASSISTENTE VIGILANZA seconda

ASSISTENTE GIUDIZIARIO seconda 4 2

OPERATORE GIUDIZIARIO seconda 5 5

CONDUCENTE AUTOMEZZI seconda 2 2

AUSILIARIO prima 2 1

TOTALE 35 30

319 parte IV PRINCIPALI PROVVEDIMENTI NEL PERIODO EMERGENZA SANITARIA

320 321 322 323 M_DG.Corte d'Appello di POTENZA - Prot. 10/03/2020.0003065.U

324 325 326 327 328 329 330 331 332 M_DG.Corte d'Appello di POTENZA - Prot. 10/03/2020.0003065.U

CORTE di APPELLO – PROCURA GENERALE POTENZA

Premesso che in attuazione del disposto dell’art. 83 co. 6 D.L. 17 marzo 2020 n.18 sono state già tenute con modalità telematiche due riunioni infradistrettuali in data 2.4.2020 con la partecipazione dei rappresentanti del Presidente della Giunta della Regione Basilicata e in data 8.4.2020 con i rappresentanti della Giunta della Regione Campania, nonchè del Procuratore Generale della Repubblica, dei Capi degli Uffici Giudicanti e Requirenti del distretto- ad eccezione del Procuratore della Repubblica per i Minorenni di Potenza- dei Presidenti dei tre Ordini Forensi del distretto, dei RID del settore civile, penale e requirente, del Dirigente del CISIA di Napoli e di un Giudice di Pace dell’ Ufficio di Melfi

Richiamato come vincolante il contenuto di detti verbali redatti in data 2.4.2020 e 8.4.2020 relativamente a quanto concordato in merito alla trattazione dei procedimenti civili, penali e del lavoro/previdenza nel periodo dal 14 aprile al 30 giugno 2020 e più in generale alle “misure organizzative, anche relative alla trattazione degli affari giudiziari, necessarie per consentire il rispetto delle indicazioni igienico-sanitarie fornite dal Ministero della Salute, anche d’intesa con le Regioni, dal Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero della Giustizia e delle prescrizioni adottate in materia con decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, al fine di evitare assembramenti all’interno dell’ ufficio giudiziario e contatti ravvicinati tra le persone”

Evidenziato che i Capi degli Uffici Giudiziari e i Presidenti degli Ordini Forensi del distretto, i quali hanno partecipato a dette interlocuzioni e hanno preso atto della disponibilità dell’ Autorità Sanitaria Regionale di Basilicata ad apprestare un servizio infermieristico presso i palazzi di giustizia del distretto, hanno concordemente ritenuto necessario mantenere uniformità nelle limitazioni degli orari di accesso nei palazzi di giustizia del distretto e nell’ organizzazione dei servizi di cancelleria attualmente in vigore, di continuare ad adottare una comune regolamentazione, con valenza distrettuale, dei procedimenti in materia civile e penale che eviti al massimo la mobilità sul territorio dei cittadini anche nella “fase 2” c.d. post cuscinetto, nel rispetto delle indicazioni igienico-sanitarie ricevute in relazione alla perdurante diffusività del virus COVID 19 e alla necessaria prudenza nel momento della ripresa dell’attività giudiziaria nel distretto, sia per il pericolo rappresentato dalla circolazione dei soggetti c.d. positivi asintomatici e falsi negativi, dalle eventuali ricadute dei soggetti guariti dal contagio, sia per lo stato attuale

1

333 delle dotazioni hardware e software, per le difficoltà di adeguamento alle aumentate esigenze telematiche, per la formazione necessaria per l’uso di nuovi programmi informatici dei magistrati, del personale amministrativo negli uffici giudiziari e degli iscritti agli Ordini Forensi del distretto.

Tenuto conto - nel concordare la scelta delle varie opzioni di trattazione degli affari giudiziari nel distretto- che, al fine di contenere il contagio, la circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 1/2020 ha disposto “Misure incentivanti per il ricorso a modalità flessibili di svolgimento della prestazione lavorativa” quale il lavoro agile, la cui disciplina è stata ampliata dall’art.87 co.1 DL 18/2020 con conseguente grande limitazione della presenza del personale amministrativo a meri presidi, senza peraltro avere possibilità di accesso da remoto ai registri di cancelleria (SICID, SIECIC, SICP, SIGP).

Evidenziato, altresì, che, in ogni caso, è stata considerata la possibilità di revocare o modificare le linee guida distrettuali concordate in funzione dell’andamento dell’epidemia , della graduale attuabilità dei processi da remoto da celebrare con il sistema informatico posto a disposizione dal Ministero della Giustizia (Microsoft Teams), come da schema elaborato dai Referenti Informatici Distrettuali del settore civile e penale (dr. Marzario, dr. Onorati) e linee guida del C.S.M. per l’attuazione dell’art. 83 DL 18/2020 , dando corso a protocolli d’intesa con valenza distrettuale.

Visto il decreto-legge in data 8 aprile 2020 n. 23 “Misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga dei termini amministrativi e processuali” pubblicato su G.U. in pari data che all’ art. 36 ha prorogato all’ 11 maggio 2020 il termine del 15 aprile 2020 previsto dall’art. 83, commi 1 e 2 , del precedente decreto-legge 17 marzo 2020, n.18 (con esclusione dei procedimenti penali in cui i termini ex art. 304 c.p.p. scadono nei sei mesi successivi all’ 11. maggio 2020) e ha disposto che “conseguentemente il termine iniziale del periodo previsto dal comma 6 del predetto articolo è fissato al 12 maggio 2020” .

Tutto ciò premesso, fermo restando la necessità per Capi degli Uffici Giudiziari del distretto di adottare le linee guida per la fissazione e la trattazione delle udienze ai sensi dell’art. 83 co. 7 D.L. 18/2020 e di stipulare con i Consigli dell’ Ordine degli Avvocati del distretto “protocolli uniformi”, come raccomandato dal C.S.M. con delibera in data 26.3.2020, in modo da individuare modalità condivise di gestione dell’udienza a trattazione scritta ex art. 83 co.7 lett. h) DL 18/2020 e in prosieguo di tempo modalità di partecipazione da remoto ex art. 83 co.7 lett. f) cit., appare opportuno riassumere qui di seguito in un atto ricognitivo

2

334 LINEE GUIDA GENERALI CONCORDATE per il DISTRETTO di POTENZA DAL 12 MAGGIO 2020 AL 30 GIUGNO 2020

Si confermano le disposizioni comuni già adottate in esisto alla prima riunione distrettuale del 9.3.2020 in deroga all’ orario di apertura previsto dall’ art.162 L. 23.10.1960 n. 1196:

I) accesso alle cancellerie e segreterie dalle ore 9 alle 11,30 in tutti gli uffici del distretto, salvo atti urgenti assicurati sempre presso gli uffici requirenti e possibilità di ridurre dalle ore 9 alle ore 11 nella giornata di sabato

II) richiesta di servizi di cancelleria e segreteria per via telematica con prenotazione solo tramite posta elettronica ordinaria (PEO) per tutti gli uffici giudicanti del distretto

III) istituzione di un punto di accesso centralizzato con chiusura delle cancellerie (in relazione alla grandezza e disposizione per piani di ciascun Ufficio Giudiziario), salvo appuntamento in orario prefissato via e-mail per evenienze di particolare complessità od urgenza;

III) presentazione di querele e qualsiasi altro atto dalle ore 9 alle 11,30, fatta salva la possibilità di accesso per atti urgenti e indifferibili nel range di orario ordinario, nelle Procure della Repubblica site nel distretto di Potenza e nelle sezioni di Polizia Giudiziaria ivi allocate.

SETTORE PENALE Convalide di arresto e di fermo Si confermano i protocolli già sottoscritti con i Consigli degli Ordini Forensi

Giudizi direttissimi Si conferma il protocollo già sottoscritto nel circondario di Lagonegro.

Tribunale per il Riesame Si concorda sulla necessità di un protocollo per disciplinare l’ udienza da remoto con uso di strumenti informatici, in particolare nei casi indagato/imputo agli arresti domiciliari

Dibattimento – udienze collegiali e monocratiche Nel periodo fino al 30.6.2020 (c.d. fase 2) si trattano con priorità tutti i processi pendenti con rito monocratico o collegiale a carico di imputati sottoposti a misure cautelari custodiali o misure di sicurezza o misure di prevenzione, per quanto

3

335 possibile con modalità di udienza da remoto (Microsoft TEAMS) e sempre nei limiti delle disposizioni igienico-sanitarie vigenti.

Si concorda di trattare - per quanto possibile - tutti i processi penali pendenti in primo o secondo grado a carico di imputati sottoposti a misure cautelari coercitive o interdittive con modalità di udienza da remoto (Microsoft TEAMS) e sempre nei limiti delle disposizioni igienico sanitarie vigenti ed organizzative.

Si rinviano tutti i processi a piede libero pendenti fino al 30 giugno 2020, evitando il sovraccarico dei ruoli di udienza nel periodo pre-feriale dall’ 1 al 25 luglio 2020: - si rinviano al mese di luglio 2020 i processi secondo criteri di scaglionamento orario da graduare in base alla data del termine di prescrizione dei reati, alla data di iscrizione a ruolo, ai criteri di priorità previsti dai programmi di gestione approvati dal C.S.M.

Si rinviano ad udienze post-feriali dal settembre 2020 in poi tutti gli altri processi.

Si concorda che fino al 30 giugno 2020 possono essere trattati, su richiesta dell’accusa o della difesa, i processi ritenuti dal giudicante di particolare urgenza nei seguenti limiti: “grave e concreto rischio di dispersione o inquinamento della prova, in attuazione del principio basilare di conservazione della prova, individuato da data risalente (1992) dalle sentenza della Corte Costituzionale 254 e 255 , sulla base degli artt. 24, 112 e 3 Costituzione”. SETTORE CIVILE

Fino al 30 giugno 2020 si trattano, in primo e secondo grado, tutte le cause civili con rito ordinario o di lavoro che non richiedono la presenza di soggetti diversi dai difensori delle parti con udienza a c.d. trattazione scritta ai sensi dell’art. 83 co. co.7 lett. h) D.L. 17.3.2020 n.18.

Nei procedimenti civili (contenziosi e di volontaria giurisdizione) che non richiedono la presenza di soggetti diversi dai difensori e dalle parti, fino al 30.6.2020, si dispone l’udienza a trattazione scritta a norma dell’art. 83 co.7 lett. h) D.L 18/2020, con scambio e deposito telematico di note scritte contenenti le sole istanze e conclusioni e con successiva adozione fuori udienza del provvedimento giudiziale.

In tutti gli altri casi, le cause civili sono rinviate d’ ufficio ad udienze post-feriali dal settembre 2020 in poi, salvo le cause ritenute dal giudicante a trattazione urgente, a seguito di tempestiva istanza delle parti, in quanto attinenti a diritti fondamenti della persona (non patrimoniali) che vengono rinviate ad udienze nel mese di luglio 2020.

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336 Si fa riserva di stipulare protocolli distrettuali per la trattazione di udienze civili mediante collegamenti da remoto ai sensi dell’ art. 83 co.7 lett. g) D.L. 17.3.2020 n.18 come da schema proposto dai RID civile e penale, allegato al verbale della riunione tenutasi in data 2.4.2020.

Cause in materia di famiglia Fino al 30.6.2020 nei procedimenti di separazione personale consensuale o contenziosa, nei procedimenti di divorzio contenzioso o congiunto, di regolamentazione dei rapporti con i figli ex art. 317 bis c.p.c., nei procedimenti di cui agli artt. 709 e 710 c.p.c. , all’ art. 9 L. 898/1970 l’udienza civile si svolge a norma dell’art. 83 co.7 lett. h) D.L. 18/2020 con scambio di note e istanze scritte e con adozione del provvedimento giudiziale fuori udienza. Rimane nella facoltà delle parti di chiedere tempestivamente la fissazione di udienza per la comparizione personale e conseguentemente la causa verrà rinviata alla prima udienza utile dopo il 30 giugno 2020.

Convalida misure di trattenimento nel CPR di Palazzo San Gervasio Si trattano in udienza con collegamento da remoto i procedimenti di convalida, riesame o proroga dei provvedimenti di trattenimento di cittadini extracomunitari collocati presso il Centro sito in Palazzo San Gervasio, sia di competenza del Giudice di Pace di Melfi, sia di competenza del Giudice di Pace di Potenza (limitata alla convalida del trattenimento di richiedenti asilo o protezione internazionale).

Si concorda di sottoscrivere - quanto prima - un protocollo in via di elaborazione che consenta al difensore di scegliere se collegarsi da remoto tramite il programma informatico Microsoft TEAMS dal proprio studio, dall’ Ufficio del Giudice di Pace o partecipare all’udienza presso CPR di Palazzo San Gervasio. Nel primo caso, di partecipazione a distanza dal proprio studio professionale, il protocollo prevederà la possibilità di previo colloquio telefonico con il proprio assistito. Il protocollo disciplinerà anche i casi di interruzione del connessione audio e/o video per problemi relativi alla rete internet.

TRIBUNALE PER I MINORENNI

Si conferma l’attuale disposizione di rinvio d’ ufficio fuori udienza dei procedimenti civili al fine evitare la convocazione di minori, genitori e affidatari, se non in caso di allontanamento dall’abitazione familiare o altre situazioni di urgenza valutate dal giudice minorile.

Fino al 30.6.2020, i processi penali pendenti avanti al Tribunale per i Minorenni a carico di imputati che alla data del 15.4.2020 hanno già compiuto la maggiore età sono rinviati d’ufficio ad udienze in data successiva al 30 giugno 2020. Sono esclusi dal rinvio d’ufficio i procedimenti a carico di imputati minori degli anni 18 .

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337 Si aderisce, per quanto possibile, al Protocollo per la gestione delle udienze civili tramite collegamento da remoto presso il Tribunale per i Minorenni, come da delibera Plenaria del CSM in data 1° aprile 2020 ad integrazione della precedente in data 26.3.2020, tenuto conto della peculiarità dei procedimenti di volontaria giurisdizione, della mancanza di strumentazione e formazione informatica del Tribunale per i Minorenni di account giustizia dei giudici onorari e di postazioni informatiche nelle comunità di accoglienza dei minori.

TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA

Fino al 30.6.2020 nei procedimenti pendenti avanti al Tribunale di Sorveglianza la partecipazione all’udienza di persone detenute, salvo rinuncia, avviene, ove possibile, mediante videoconferenze o con collegamenti da remoto in uso ai Magistrati di Sorveglianza, mediante apparecchiature e collegamenti di cui dispone l'amministrazione penitenziaria e minorile. Nella trattazione scaglionata dei numerosi procedimenti pendenti si darà priorità ai procedimenti relativi ad istanze proposte da detenuti il cui accoglimento potrebbe determinare la scarcerazione. Potenza, 27.4.2020

Firmato Firmato digitalmente da digitalmente da SINISI ROSA D'ALTERIO C=IT O=MINISTERO ARMANDO DELLA C=IT GIUSTIZIA/8018 O=non presente 4430587

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338 M_DG.Corte d'Appello di POTENZA - Prot. 10/03/2020.0003065.U

CORTE di APPELLO PROCURA GENERALE POTENZA

Premesso che in attuazione del disposto dell’ art. 83 co. 6 D.L. 17 marzo 2020 n.18 e succ. mod. si è tenuta in data 29.5.2020 con modalità telematiche una riunione infradistrettuale, indetta congiuntamente dalla Corte di Appello e dalla Procura Generale della Repubblica di Potenza sull’ avvio della FASE 2, con la partecipazione del dr. Ernesto Esposito, Direttore del Dipartimento delle Politiche per la Persona in rappresentanza del Presidente della Giunta della Regione Basilicata, dei Presidenti degli Ordini Forensi di Potenza e di Matera, del Cons. Paolo Alfano in rappresentanza del Presidente del Consiglio dell’Ordine di Lagonegro, dei Capi degli Uffici Giudicanti e Requirenti del distretto o loro rappresentanti, del dr. Nicola Pergola dirigente medico INPS sede di Potenza, del dr. Angelo Onorati RID settore penale. Richiamato il contenuto del verbale di riunione in data 29.5.2020 relativamente a quanto concordato in merito alle misure organizzative necessarie per consentire il rispetto delle indicazioni igienico-sanitarie fornite dal Ministero della Salute, anche d’intesa con le Regioni, dal Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero della Giustizia, dall’ Istituto Superiore della Sanità, dall’ INAIL e delle prescrizioni adottate in materia con decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, al fine di evitare assembramenti all’interno dell’ ufficio giudiziario e contatti ravvicinati tra le persone. Preso atto di quanto riferito dal Rappresentante dell’Autorità Sanitaria Regionale su: - necessità di mantenere alta la soglia delle misure di prevenzione del contagio (distanziamento sociale, mascherine, lavaggio mani, dispenser soluzioni igienizzanti); - disponibilità a continuare ad apprestare un servizio di controllo a distanza della temperatura corporea integrato da servizio infermieristico in ragione dell’ aumento di flusso di ingressi nei palazzi di giustizia del

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339 distretto, aperti dopo il 3 giugno 2020 a persone provenienti da altre regioni, - programmazione delle misure igienico sanitarie in previsione di una possibile ripresa della virulenza del COVID 19; - preannunciate disposizioni dell’ Autorità Sanitaria Regionale con riferimento specifico all’ attività giudiziaria;

Dato atto che all’esito della riunione si è concordemente ritenuto tra tutti i partecipanti di : - mantenere uniformità nell’ ampliamento delle limitazioni degli orari di accesso nei palazzi di giustizia del distretto e nell’ organizzazione dei servizi di cancelleria e di notifica atti attualmente in vigore, nel rispetto delle indicazioni del Ministero della Giustizia circa l’applicazione nella FASE 2 del lavoro agile e di altre modalità di lavoro non in presenza nella sede, - monitorare l’andamento epidemiologico nel distretto a seguito della liberalizzazione della mobilità sul territorio dopo il 3.6.2020 e il rispetto delle indicazioni igienico-sanitarie di prevenzione dal contagio virale all’interno dei palazzi di giustizia, anche con riferimento agli impianti di climatizzazione, - valutare la possibilità di diverse soluzioni organizzative, offerte anche dall’ausilio di piattaforme informatiche, già in funzione in altre sedi giudiziarie, al vaglio degli Ordini Forensi del distretto che ne daranno contezza; - mantenere la chiusura del gabinetto medico presso il palazzo di giustizia di Potenza, fino a diversa indicazione circa agibilità igienico- sanitaria del coordinatore medico dell’ INPS.

Evidenziato che, attese le specifiche disposizioni che saranno impartite dal Ministero della Giustizia sulla disinfezione degli impianti di climatizzazione, le misure organizzative potranno essere a breve revocate o modificare in funzione dell’andamento dell’epidemia e dell’auspicata ripresa dell’attività giudiziaria in regime ordinario.

Tutto ciò premesso, a parziale modifica delle precedenti Linee Guida Generali Concordate per il distretto di Potenza all’esito delle riunioni interdistrettuali tenutesi in data 9 marzo 2020, 2 aprile 2020 e 8 aprile 2020, riassunte nell’atto ricognitivo datato 27.4.2020, e ferma

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340 restando la facoltà per Capi degli Uffici Giudiziari del distretto di modificare, sempre previa intesa con il Presidente della Corte di Appello e del Procuratore Generale, le già adottate linee guida per la fissazione e la trattazione delle udienze ai sensi dell’art. 83 co. 7 D.L. 18/2020 e succ. mod., nonché di stipulare con i Consigli dell’ Ordine degli Avvocati del distretto “protocolli uniformi”, come raccomandato dal C.S.M. con delibera in data 26.3.2020, in modo da individuare modalità condivise - preferibilmente a livello distrettuale-, appare opportuno riassumere qui di seguito le

LINEE GUIDA CONCORDATE sulle MISURE ORGANIZZATIVE nel DISTRETTO di POTENZA DAL 3 GIUGNO 2020 AL 31 LUGLIO 2020

Salvo revoca o modifica, in deroga all’ orario di apertura previsto dall’ art.162 L. 23.10.1960 n. 1196 di 4 ore giornaliere, si è concordato :

I) apertura delle cancellerie e segreterie dalle ore 9 alle 12 in tutti gli Uffici Giudiziari del distretto, salvo atti urgenti assicurati sempre presso gli uffici requirenti e possibilità di ridurre l’orario di apertura dalle ore 9 alle ore 11 nella giornata di sabato

II) richiesta di servizi di cancelleria e segreteria con prenotazione mediante posta elettronica ordinaria (PEO) e/o mediante utenze telefoniche indicate nei provvedimenti organizzativi di ciascun Ufficio Giudiziario;

III) libero ingresso dalle ore 9 alle ore 12 al punto di accesso centralizzato, laddove istituito, per deposito istanze, richieste di consultazione fascicoli e/o ritiro di copie di atti e documenti, salvo appuntamento nel più breve tempo

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341 possibile in orario prefissato dalla cancelleria per evenienze di particolare complessità o urgenza;

IV) pubblicazione nei siti web istituzionali dei turni di servizio del personale di cancelleria della Corte di Appello e dei Tribunali circondariali;

V) presentazione di querele e qualsiasi altro atto dalle ore 9 alle ore 12, fatta salva la possibilità di accesso per atti urgenti e indifferibili nel range di orario ordinario e all’ Ufficio 415 bis nelle Procure della Repubblica site nel distretto di Potenza e nelle sezioni di Polizia Giudiziaria ivi allocate;

VI) accesso in via ordinaria a tutti Uffici Notifiche Esecuzioni e Protesti dalle ore 8,30 alle 11,30 mediante prenotazione all'indirizzo mail dell’UNEP, possibilmente con indicazione del numero di atti da notificare - anche se non urgenti o in scadenza al 31.7.2020 - per meglio consentire lo scaglionamento orario degli ingressi con il rispetto del distanziamento interpersonale di almeno m.1,50;

VII) mantenimento della chiusura del gabinetto medico presso il palazzo di giustizia di Potenza, fino a diversa indicazione circa agibilità igienico-sanitaria del coordinatore medico dell’ INPS. Potenza, 1 giugno 2020

Firmato Firmato digitalmente da digitalmente da SINISI ROSA C=IT D'ALTERIO O=MINISTERO DELLA ARMANDO GIUSTIZIA/80184 C=IT 430587 O=non presente

Dott. Armando D’Alterio Dott. Rosa Patrizia Sinisi Procuratore Generale Presidente della Corte della Repubblica di Appello

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