Longarone 29 marzo 2015 Pier Antonio Belletti

La salute e la performance dell’alveare dipende da:

- regina, 60 % -20 % ambiente - 20% tecnica apicoltore

La nutrizione degli alveari è una pratica che si può far risalire alla razionalità dell’allevamento apistico, cioè al trasferimento da bugno villico all’arnia…quindi rientra da sempre nella tecnica apistica

Prof. G. Canestrini Regia Università di Padova (anno 1905)

1) Pappa di Latte 1 Litro di latte fresco bollito 1 Kg o più di zucchero 2) Pasta con uova 1 Kg o più di miele o zucchero 1/5 Kg di uova (bianco e rosso) 3) Farine in polvere Castagne, frumento, segale, grano saraceno (in piatti di legno o piccole cassette)

Tratto da una presentazione di Mauro Dagaro – Tecnico specializzato in apicoltura dell’Università di Udine Richiesta di alimento glucidico “melitosio” al consorzio apicoltori di gorizia dicembre 1942 Lo stato nutrizionale dell’alveare risulta determinante nel modificare la dinamica di popolazione delle api, influendo sullo sviluppo, sulla produzione e sulla sopravvivenza delle famiglie a fattori critici esterni ed interni (avvelenamenti, patologie, avversità ambientali, ecc.). Per questo fatto negli ultimi anni per l’apicoltura produttiva è diventata una esigenza fondamentale intervenire con un’alimentazione supplementare - in genere glucidica -, per mantenere le colonie in uno stato ottimale ai fini produttivi. I tipi e i sistemi di alimentazione variano notevolmente a seconda delle caratteristiche ambientali di una determinata zona, dell’andamento meteorologico dell’annata e delle scelte dell’apicoltore . Risulta, perciò, difficile definire delle formule “standard” sia in termini qualitativi sia in termini quantitati. Banale affermarlo … le api hanno bisogno di questo

Le api di che cosa hanno bisogno? Glucidi (zuccheri) possibilmente semplici quali glucosio e fruttosio per fabbisogno energetico e la secrezione della cera

Protidi o Proteine (catene di più amminoacidi) per la costruzione dei tessuti corporei – in primo luogo il CORPO GRASSO - necessari in tutte le fasi di vita dell’ape dall’allevamento larvale, alla crescita al sostentamento e per sviluppare le attività sociali dell’ape (Soudek, 1927; Kratky, 1931; Maurizio 1950)

Il corpo grasso, come vedremo tra un po, è il punto cardine della corretta alimentazione Le api necessitano anche di…

- Grassi: svolgono un ruolo determinante in quanto nello sviluppo preinvernale vengono accumulati e integrati di proteine

- Vitamina C e vitamina del gruppo B, anch’essi influenzano direttamente lo sviluppo larvale e la durata della vita dell’ape

- Macroelementi come fosforo e potassio sono i principali costituenti minerali del corpo dell’ape

ATTENZIONE! Le secrezioni ghiandolari delle api contengono enzimi

Le api necessitano anche di…

- Microelementi o oligoelementi

Qual è il ruolo degli oligo-elementi? Questi elementi in piccole tracce sono indispensabili a tutti i sistemi enzi-matici. Parleremo di quelli che sono i più determinanti per la salute delle api: Il 60% dell'efficacia dei meccanismi di difesa dell'ape passa per attraverso il perfetto controllo dello stress ossidante inflitto agli intrusi dalle cellule dell'e-molinfa. L'ape non si può difendere se non è ben equipaggiata di Selenio, Zinco, Rame e Manganese. L'invecchiamento prematuro dell'ape spiega facilmente con lo stress ossi-dante prodotto dalla sua iperattività muscolare sommato da quello inflitto dai pesticidi Alcuni meccanismi sono strategici per la salute dell'ape, in particolare la catalasi, che sterilizza l'ampolla rettale dell'ape in inverno e che è Zinco-Rame dipendente.

Tra un po vedremo dove sono contenuti questo microelementi e come si possono dare alle api con una spesa contenuta…

. microelementi = maggiore longevità

NON SARANNO SOLO I MICOROELEMENTI A DETERMINARE LA LONGEVITA’ DELL’APE…

ATTENZIONE! RICORDIAMO CHE… Le secrezioni ghiandolari delle api contengono enzimi quali: - INVERTASI: in grado di scindere il saccarosio in glucosio + fruttosio - DIASTASI (comprende le alfa, beta e gamma amilasi): le api producono questo enzima per scindere/dividere e quindi poter utilizzare gli oligosaccaridi presenti nel nettare e NON per utilizzare amidi che non sono presenti nel nettare! Un ape pesa circa cento milligrammi (mg) e consuma mediamente 40 mg di miele al giorno per il suo sostentamento e 140 mg per l'attività di bottinatura Lunz am SEE (Istituto di apicoltura austriaco)

Glucidi § miele (glucosio, fruttosio, saccarosio) § fabbisogno annuo / famiglia = 150 / 250 kg § fabbisogno invernale = 10 / 30 kg § glucidi tossici (NON MORTALI): lattosio, galattosio e amido?? § idrosolubilità § produzione di energia (cera) § produzione di cera

1

adulta) nell’ape dell’addome laterale dorsale (parte

dell’ape

Tessuto adiposo a ridosso del tegumento tegumento del ridosso a adiposo Tessuto Il corpo grasso è il motore motore il è grasso corpo Il

normale matura un’ape ad

origine da non

una larva sottoalimentata sottoalimentata larva una

nella fase larvale; larvale; fase nella

importante molto E’

dell’ape. longevità

(avversità climatiche - invernamento), garantendo così una maggiore maggiore una così garantendo invernamento), - climatiche (avversità

elaborati (digeriti) (digeriti) elaborati difficili momenti in all’organismo disponibili resi e

che permette di immagazzinare prodotti alimentari alimentari prodotti immagazzinare di permette che riserva di Tessuto

Udine di dell’Università apicoltura in specializzato Tecnico – Dagaro Mauro di presentazione una da Tratto

Maurizio et al 1961) 1961) al et Maurizio – tessuto questo a 56%

Corpo grasso grasso Corpo (aspettativa di vita dell’ape legata per il il per legata dell’ape vita di (aspettativa

§ architettura tessuti tessuti architettura ¡¢

§ elaborazione ormoni ed enzimi enzimi ed ormoni elaborazione

influenza) influenza)

ghiandole di allevamento (se vecchio di due anni trascurabile trascurabile anni due di vecchio (se allevamento di ghiandole

ü polline vecchio di un anno: -25% di influenza su sviluppo sviluppo su influenza di -25% anno: un di vecchio polline

ü

aminoacidi aminoacidi

§ qualità qualità

§ quantità quantità

120 mg mg 120

§ fabbisogno singola ape da schiusura uovo a nascita = = nascita a uovo schiusura da ape singola fabbisogno

§ fabbisogno annuo / famiglia = 25/ 40 kg kg 40 25/ = famiglia / annuo fabbisogno

POLLINE POLLINE Protidi Protidi Inoltre la longevità dell’ape è influenzata negativamente dalla varroa in che termini?

¬ A£ £¤ ¥¦§¤ ¨© trasmissione di virus dell’ape: – ABPV (Acute bee paralysis virus) – DWV (Deformed wing virus) – KBV (Kashmir bee virus)…

Ma soprattutto effetto diretto della varroa sulla longevità dell'ape

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20

che la famiglia riesca a svernare svernare a riesca famiglia la che

ripresa primaverile molto lenta, sempre sempre lenta, molto primaverile ripresa

spopolamento autunnale della famiglia, famiglia, della autunnale spopolamento

=

per scarso apporto proteico proteico apporto scarso per

ridotta formazione del corpo grasso grasso corpo del formazione ridotta

+

e diretti della varroa varroa della diretti e

21 21

fatto TROPPO tardi! tardi! TROPPO fatto

riduzione significativa della forza famiglia! Il trattamento è stato stato è trattamento Il famiglia! forza della significativa riduzione

comunque dopo un mese l’apicoltore dovrà aspettarsi una una aspettarsi dovrà l’apicoltore mese un dopo comunque

Non è possibile dare indicazioni per quanto concerne l’efficacia è è l’efficacia concerne quanto per indicazioni dare possibile è Non

sta funzionando. funzionando. sta

significativa di acari (…il fondo è nero!), significa che il trattamento trattamento il che significa nero!), è fondo (…il acari di significativa

Nel corso del trattamento estivo verificare in campo una caduta caduta una campo in verificare estivo trattamento del corso Nel

sviluppo preimmaginale (KOVAC E CRAILSHEIM, 1988). 1988). CRAILSHEIM, E (KOVAC preimmaginale sviluppo

             m                 ¬

(MORETTO et al., 1991), 1991), al., et (MORETTO

50% durante il periodo estivo estivo periodo il durante 50% – 40 al pari è riduzione la ¬

                                 P …è necessario formare un corpo grasso ottimale (ben strutturato)

- D’inverno nelle zone più fredde , le api producono calore a partire dal miele o alimento zuccherino. Attenzione! Per trasformare in calore zuccheri occorrono dei catalizzatori (vitamine e oligoelelmenti). Se essi non sono contenuti nel cibo, le api sono obbligate a prenderli dalla loro riserve contenute nel CORPO GRASSO Queste riserve sono importanti per la longevità e possono influenzare in maniera negativa la durata di vita delle api. Il corpo grasso si deve formare in modo completo nelle api svernanti quindi: - Da fine agosto a metà ottobre l’alimentazione deve essere di ELEVATA QUALITA’

Alimentazione di soccorso: intervenire costantemente durante il periodo invernale o intervenire in fase preinvernamento? L’ALIMENTO FORNITO NON VIENE UTILIZZATO SUBITO DALLA API. ESSE HANNO BISOGNO DI CATALIZZATORI PER TRASFORMARLO IN CIBO. È MEGLIO INTERVENIRE IN PRE – INVERNAMENTO IN QUANTO NELLA FASE INVERNALE I BENEFICI SONO MINORI. PRIMA DELLA FASE INVERNALE SI VERIFICANO LE SCORTE E SE NECESSITA’ SI INTERVIENE SUBITO! DOPO SI ALIMENTA SOLO IN CASO DI NECESSITA’

un’ape con ridotto corpo grasso non trarrà beneficio dall’alimentazione glucidica invernale, ANZI MUORE PRIMA La qualità degli zuccheri nell’alimentazione delle api Determinati zuccheri, che hanno un valore nutritivo per i mammiferi, possono intossicare le api (*intossicazione significa semplicemente interferenza con delle funzioni metaboliche). Tra questi ricordiamo: galattosio, arabinosio, xilosio, melibiosio, mannosio, raffinosio, stachiosio e LATTOSIO (Barker e Lehner, 1974b; Barker 1976). AMIDO??? I motivi per cui determinati zuccheri sono tossici a bassi dosaggi sono sconosciuti. Da qui il problema del latte (contenente lattosio) in polvere nella realizzazione di paste proteiche (vedremo più avanti).

D'altra parte il glucosio, il fruttosio, il maltosio, il saccarosio , sono sicuri e nutrienti!

Recentemente si sono resi disponibili sciroppi ad alto contenuto di fruttosio prodotti tramite fermentazione enzimatica dell'amido di mais. (Aschengreen, 1975), ad un costo inferiore del saccarosio. Eccettuate delle differenze secondarie nei sali (Schellenberger e altri, 1975) e delle differenze più sostanziali negli aromi, questi sciroppi sono chimicamente non distinguibili dal miele SE E SOLO SE l’amido è stato completamente scisso in glucosio. Doull (1974) ha somministrato 3 diversi sciroppi prodotti tramite idrolisi dell'amido di frumento. Questi sciroppi invertiti erano nocivi per le api in claustrazione. Doull ha sospettato che ad essere nocivi fossero i polisaccaridi non digeriti, specialmente l'amido Il momento in cui l’alimentazione di qualità è determinante? A fine stagione e in modo particolare nei mesi di agosto e settembre* dove non c’è presenza di importazione pollinica – es. edera NON DEVO PENSARE DI PROLUNGARE L’ALLEVAMENTO DI COVATA, DEVO PENSARE DI PRODURRE API SVERNANTI DI QUALITA’

La nutrizione proteica/vitaminica Importanza dell’alimentazione proteica/vitaminica

L’alimentazione proteica è fondamentale per:

è lo sviluppo e la funzionalità delle ghiandole ipofarinegee e quindi la produzione di pappa reale – PRINCIPALE NUTRIMENTO NELLE PRIME FASI LARVALI

Valore nutritivo di vari pollini è lo sviluppo delle ghiandole della cera

è la formazione del corpo grasso

Unica fonte proteica per l’ape è il polline

Tratto da una presentazione di Mauro Dagaro – Tecnico specializzato in apicoltura dell’Università di Udine

Soluzione ottimale: inserire favi con polline (”pane delle api”)

I polline una volta immagazzinato nei favi subisce dei processi di fermentazione malo-lattica che ne aumentano il valore nutrizionale (tre volte maggiore del polline appena raccolto) ...la disponibilità e l’ingestione di polline è importante inoltre per:

-Tolleranza a batteri; -Tolleranza a virus; -Riduzione della sensibilità a pesticidi

NON TUTTI I TIPI DI POLLINE HANNO LO STESSO EFFETTO

ROVO > ERICA > CASTAGNO

Ricerche hanno dimostrato come api nutrici alimentate con polline di rovo sviluppano meglio le ghiandole ipofaringee e il corpo grasso.

Alimentazione delle api Somministrazione di proteine

16

14

12

10

8

6

4

2 Maggiore sviluppo sviluppo covatadella Maggiore 0 miele miele + farina miele + farina miele + farina miele + farina miele + semplice di soia di soia + di soia + di soia + polline 12%polline 25%polline 50%polline Principali sostituti del polline

Farina di soia Sostanza secca: 90% Proteina tal quale: 45 – 50% Appetibilità scarsa N.B. Appetibilità molto buona: soia fioccata o concentrato di farina di soia finemente macinato con grassi (solo) 0,5%

S ! " # "$ " proteico in polvere Lieviti Sostanza secca: 93%

Proteina tal quale: 50% Appetibilità buona Latte in polvere Sostanza secca: 95% Proteina tal quale: 25-35% Appetibilità buona

Come somministrare l’alimentazione proteica - All’esterno collocando l’alimento in appositi box

% & genere il prodotto viene collocato al di sotto di tettoie in modo che il prodotto sia al riparo dagli agenti atmosferici - Pani o torte proteiche direttamente sopra i favi

L ' ( ) )*+ *, (.* /02 da parte delle api è molto più rapida e può anche quando le condizioni climatiche sono sfavorevoli Valutare l’effetto della nutrizione per i parametri: 1. sviluppo

3 forza della famiglia - tempo di completamento del nido - n° celle reali 2. produzione

4 miele di acacia - Nuclei 3. ricavi e costi

4 margine lordo

567 89: ;<: 9 =9< >7 ?@BCDBE FB G HC GE BJ @ DEK M NB O E DB QBC dell’apiario

RTUV UW XY Z[ specie botaniche pollinifere nella zona

comp.proteica comp.proteica

+ +

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su 28 -32 sesti di api api di sesti -32 28 su

‚€†‡‚Š‚ ‚Š ‡ † ‡‚‰€ ‚ € } ‡€ˆ †

flessione nel periodo invernale e una ripresa stentata stentata ripresa una e invernale periodo nel flessione

della forza famiglia, anzi si è registrata una una registrata è si anzi famiglia, forza della incremento nessun portato ha non glucidico L’apporto

Kg/alveare) Kg/alveare)

con candito (circa 12,5 12,5 (circa candito con

di api sono state alimentate alimentate state sono api di

invernale 2003/04 le famiglie famiglie le 2003/04 invernale

Pertanto durante il periodo periodo il durante Pertanto

proteiche e glucidiche) glucidiche) e proteiche

meteo sfavorevoli per scorte scorte per sfavorevoli meteo

scorte (anno 2003, condizioni condizioni 2003, (anno scorte

assenza totale di di totale assenza z wxyvu uv t t s

peso del favo 512 grammi grammi 512 favo del peso

- 2 favi di scorte e api api e scorte di favi 2 -

Contenuto in miele = ZERO ZERO = miele in Contenuto

- 3 favi covata (di diversa età) e api; api; e età) diversa (di covata favi 3 -

Ø famiglie su 5 favi di cui: cui: di favi 5 su famiglie

Ø regine: ibridi locali (giugno 2003) 2003) (giugno locali ibridi regine:

r o_]f` h` ^a j` b ] q k ^ j k pa oa na l _ hjk _` f ] fa` hai ] g ` f f e` _acd` b _`^a _ ] ^ \] La determinazione della forza famiglia ante e post trattamento viene effettuata mediante la valutazione in sesti – si provvede al conteggio delle api presenti su ogni facciata dei singoli favi.

‹Œ  Ž ‘ ’“ ” •– — ˜™š “ › 1 favo = 12 sesti = 253 api * 12 = 3036

× ØÙ Ú ÛÜ Ý ÜØÞ ßØà á â ÙØ ã âá ä ÝàØ å ÛØÝ Ý Ü æ ç – DOPO 62 GIORNI

» ¼½ ¾¼ ¿¾ ÀÁ  ÃÀ½¿¼ ü ľŠƾ¼ ÇÈÉ ÊÉËÌÍÎÏ - t0 (28/03)

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èé ê ë ì í é ê é î ìï ïð ñð ê òð íìó ê ì ïì ëô õ ìöð õñ ô ó ÷ ì ô ÷ öðô ñ ì alimentati con sciroppo e proteine gli altri 2 gruppi

Febbraio 3/4 Kg Kg 3/4 Febbraio

Gennaio 3/4 Kg Kg 3/4 Gennaio

Dicembre 3 Kg Kg 3 Dicembre

Novembre 3 Kg Kg 3 Novembre

difficili/anomale Condizioni

Collina di Forni Avoltri Avoltri Forni di Collina – Dagaro Mauro Foto

Febbraio 3 Kg Kg 3 Febbraio

Gennaio 2-2.5 kg kg 2-2.5 Gennaio

Dicembre 1.5 - 2 kg kg 2 - 1.5 Dicembre

Novembre 1,5 - 2 kg kg 2 - 1,5 Novembre

2 /.4567 /2 . /0232 C.

in mancanza di apporto esterno di nettare nettare di esterno apporto di mancanza in

miele, di “riserve” di Consumo

DOPO 30 GIORNI GIORNI 30 DOPO

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t31(06/04) - t0 (5/03) t0 - t31(06/04) !"     V

44 sesti di api api di sesti 44 – svernati La stessa prova fatta nella primavera 2010 su alveari ben ben alveari su 2010 primavera nella fatta prova stessa La Introduzione di favi di miele

I favi completamente opercolati vanno graffiati per rompere gli opercoli

Tale operazione non serve nel caso in cui il miele si trovi buona parte nelle celle non opercolate

Introduzione di pani di candito

Il candito va posto direttamente sopra i favi a diretto contatto con il glomere Introduzione di pani di candito

Per migliorare la distribuzione del glomere nell’alveare è opportuno porre dei diaframmi (restringimento degli alveari) Il polistirolo permette un ottimo isolamento termico

I 89: ;<=>? ; 8@ ? ;8@ F@ H AJ? D@ H B @ K K? D B D@ se la famiglia è ristretta Quanto importante il restringimento? Fondamentale per un corretto svernamento e una ripresa ottimale della deposizione di uova

candito Diaframma uno “strumento” di particolare glomere importanza Il restringimento ha lo scopo di far coprire alle api tutti i favi a disposizione

più fori. fori. più

non attraverso l’apertura di di l’apertura attraverso non

deposizione di covata) se se covata) di deposizione

non stimolare molto la la molto stimolare non

autunnale (dove è preferibile preferibile è (dove autunnale

“aggressiva” vedi pre pre vedi “aggressiva”

somministrazione somministrazione

Svantaggi: non consente una una consente non Svantaggi:

assimilazione assimilazione

e continua senza picchi di di picchi senza continua e

Vantaggi: stimolazione lenta lenta stimolazione Vantaggi:

euro euro

Prezzo unitario: 5 5 unitario: Prezzo

depressione: 2 litri litri 2 depressione:

Nutritore a a Nutritore

]`_ Q[NQ\W X U QSM QYUMOWZ WX TUP Q P NOPQOS M L

sollevamento con la leva leva la con sollevamento

nelle operazioni di di operazioni nelle

rompere se propolizzati , , propolizzati se rompere

appoggio, si possono possono si appoggio,

Delicato come supporti da da supporti come Delicato

l’alveare

Svantaggi: necessario aprire aprire necessario Svantaggi:

diaframma diaframma

Vantaggi: funge da da funge Vantaggi:

euro euro

Prezzo unitario: 9 9 unitario: Prezzo

nido da tasca” “a

Nutritore denominato denominato Nutritore

]^_ Q[NQ\W X U QSM QYUMOWZ WX TUP Q P NOPQOS M L — bc d ef gh f ig j-stimolatore a depressione

Il presente contenitore è stato progettato e realizzato per essere un ottimo stimolatore per famiglie di api, nonché un alimentatore con capienza di 2 kg. Esso si compone di un contenitore plastico con un foro di diametro 36mm applicato sulla parte superiore, con relativo tappo a tenuta per il riempimento. Sul fondo del contenitore sono inoltre predisposti n°3 fori di diametro 1mm per l’erogazione dello sciroppo.

All’interno viene inserita una rondella per la scelta dell’utilizzo del contenitore, che permette di bloccare totalmente il flusso coprendo tutti i tre fori predisposti.

— k l mn on p n q n r st qun st q or mu wxn ory wnl t z m { p pw |wt l ut s tq p rx w}owt |nl ~{nl t m |n qu t|nl {l flusso medio di sciroppo di 1kg. la settimana.

Chiudendo 2 fori si otterrà una stimolazione con un flusso medio di 1,5 kg. la settimana.

Lasciando invece i 3 fori aperti, si ottiene una stimolazione a con un consumo medio di 2 kg la settimana.

Vista dall’alto attraverso il foro di versamento dello sciroppo, si nota un buco e la rondella

€  ‚ƒ„ ƒ† „ ‡ˆ „ ‰Š ‹ˆ ƒ‰Œ †  ˆ Š ‚ Ž‰ ‘

Nutritore a depressione 1,5 litri Prezzo unitario: 0 euro

Vantaggi: nessun costo Svantaggi: alzare il coprifavo per far stare la bottiglia; Difficoltà nel riempimento della bottiglia e possibile sversamento di sciroppo al di fuori dell’alveare con rischio di saccheggio in periodi critici

Svantaggi: ingombrante ingombrante Svantaggi:

soccorso soccorso

Ottimo le nutrizioni di di nutrizioni le Ottimo

l’alveare

Vantaggi: non serve aprire aprire serve non Vantaggi:

10,50 euro euro 10,50

Prezzo unitario: unitario: Prezzo

Nutritore a JUMBO JUMBO a Nutritore

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evidente. evidente.

effetto stimolazione meno meno stimolazione effetto

riescono a mangiare 2 litri, litri, 2 mangiare a riescono

Le api in meno di un giorno giorno un di meno in api Le

fragile fragile

Svantaggi: materiale molto molto materiale Svantaggi:

l’alveare

Vantaggi: non serve aprire aprire serve non Vantaggi:

euro euro

Prezzo unitario: 3,7 3,7 unitario: Prezzo

Nutritore a circolare circolare a Nutritore

¡¢£ —Ÿ”— › œ š —˜“ —š“•›ž ›œ ™š– — – ”•–—•˜ “ ’

della covata e nelle api nutrici. nutrici. api nelle e covata della

proteine sono fondamentali nell’allevamento nell’allevamento fondamentali sono proteine

Herbert ed al. (1977) affermano che le le che affermano (1977) al. ed Herbert

autunno/invernale autunno/invernale

NO proteine nel periodo di stasi stasi di periodo nel proteine NO

Attenzione al saccheggio! saccheggio! al Attenzione

di api sopra e formiche. formiche. e sopra api di

Svantaggi: presenza costante costante presenza Svantaggi:

breve tempo le scorte scorte le tempo breve

metallica metallica

Ideale per ricostituire in in ricostituire per Ideale

delle api coperta da rete rete da coperta api delle

Fessura per il passaggio passaggio il per Fessura l’alveare

Vantaggi: non serve aprire aprire serve non Vantaggi:

12,00 euro euro 12,00

Prezzo unitario: unitario: Prezzo

Nutritore a MILLER MILLER a Nutritore

³´µ ©±¦©²­ ® ¬ ©ª¥ ©¯¬¥§­° ­® «¬¨ © ¨ ¦§¨©§ª ¥ ¤ Sistemazione del nido Riunione alveari: due alveari deboli alla ripresa primaverile Importante! La riunione va fatta dopo lo sfarfallamento del primo ciclo di covata; le api giovani riescono meglio a “mescolarsi tra loro” e metabolizzano megliol ’introduzione di apporti glucidici e proteici

¶’alveare più debole viene messo in quello più forte

La riunione viene fatta aggiungendo Diaframma i favi dell ’alveare più debole di lato ai favi dell ’alveare più forte.

ÁÂ ÃÄÅÆÇ È ÉÊ Le scorte vengono portate di lato

· ¸¹ º » ¹ ¼¹ ¼½ ¾ ¹ º¿À ulteriormente portando di lato favi con poche scorte e alimentando con glucidico/proteico

Riassumendo -Sviluppo corpo grasso agosto – settembre con nutrizione glucidica/proteica - apporto proteico alla ripresa SOLO dopo il primo ciclo di covata - a seguire alimentazione glucidica (prima solida e poi liquida) -Glucidici - glucidico/proteici - integratori alimentari Attualmente in Italia sono commercializzati 35 tipologie di questi prodotti

- Origine della materia prima -HMF - la quantità di zuccheri semplici cioè glucosio e fruttosio su Saccarosio Attenzione! Spesso il contenuto di zuccheri semplici è inversamente proporzionale all’HMF Ciò “non avviene quando l’inversione è di tipo enzimatico

øûôñ ùñú÷ õ õ ø ô òó ö÷ õ ôñ òòó ñ ð ï

âî ë è ß í ëì ãêé åé è ççç â á åæ ä ãà â àáá ß Þ

appesantire l'intestino dell'ape. l'intestino appesantire

Apiinvert non contiene tipi altri di zucchero, che tendono ad ad tendono che zucchero, di altri tipi contiene non Apiinvert

consiste esclusivamente di saccarosio, fruttosio e glucosio. glucosio. e fruttosio saccarosio, di esclusivamente consiste

purezza elevata di liquido api per nutrimento un è Apiinvert

(Sudzucher) (Sudzucher) Ý Ü

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che impedisce la formazione di grumi e croste. croste. e grumi di formazione la impedisce che

lti lti scio zuccheri di sciroppo di strato sottile un da ricoperto è

o o cristall singolo Ogni millimetro. di 1/100 a inferiore diametro

costituito di saccarosio. E' formato da cristalli finissimi di di finissimi cristalli da formato E' saccarosio. di costituito

Apifonda è un nutrimento pastoso candito per le api, api, le per candito pastoso nutrimento un è Apifonda

zuccherino ideale per le api api le per ideale zuccherino

Nutrimento in pasta a microcristalli dallo spettro spettro dallo microcristalli a pasta in Nutrimento

ÓÔÕÑÖÕ×ØÙÚÛ ÌÍÎÏÐÑÒ Ë

Anche in questo caso il prodotto si è visto un aumento beneficio in termini di svernamento e ripresa primaverile

ü ý þ ÿÿT þ ¡¢ÿ T £ ¤ ¤þ chemicals laif DUE IMPORTANTI AZIONI

Aiuta Effetto positivo sullo sviluppo a mantenere un corretto della colonia equilibrio intestinale (aiuto su nosema)

AZIONE STIMOLANTE ApiHerb

I      I  I    I

5¥¦§ 60,0

4 ¨ ¥¦ 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0

0 ©0 GRUPPO TRATTATO GRUPPO CONTROLLO

FRIULI – PROVA PRIMAVERILE 2012 PierAntonio Belletti, Andrea Chicco, Giorgio della Vedova, Matteo Novacchi Esperti apistici Regione Friuli Venezia Giulia

Angrisani) Apicoltura sito da (tratto

invertito, facilmente digeribile dalle api. api. dalle digeribile facilmente invertito,

sciroppo al 50 % di zucchero PARZIALMENTE PARZIALMENTE zucchero di % 50 al sciroppo

saccarosio in fruttosio e glucosio, ottenendo uno uno ottenendo glucosio, e fruttosio in saccarosio

la scissione PARZIALE della molecola di di molecola della PARZIALE scissione la

limone. Con l’aggiunta dell’acido citrico si ottiene ottiene si citrico dell’acido l’aggiunta Con limone.

aggiungendo 0,3 g di acido citrico, o spremendo ½ ½ spremendo o citrico, acido di g 0,3 aggiungendo

mezzora in un litro d’acqua 1Kg. di zucchero, zucchero, di 1Kg. d’acqua litro un in mezzora

si prepara facendo bollire per per bollire facendo prepara si

6 (in 15 gg), minimo! gg), 15 (in 6

6 6 6 invernamento: pre di estate Fine - – –

Primaverile di stimolo: 2-3 litri ogni 5 gg 5 ogni litri 2-3 stimolo: di Primaverile -

somministrazione

65% ottimale 60%, al almeno -Autunnale

50% al sciroppo -primaverile,

           A si prepara facendo bollire per mezzora in un litro d’acqua 2 Kg. di zucchero, aggiungendo 0,3 g di acido citrico, o spremendo ½ limone. Con l’aggiunta dell’acido citrico si ottiene la scissione della molecola di saccarosio in fruttosio e glucosio, ottenendo uno sciroppo al 67-72 % di zucchero invertito, facilmente digeribile dalle api. Una raccomandazione importante, è quella che quando si prepara lo sciroppo, bisogna fare sciogliere lo zucchero su fuoco moderato e mescolare in continuazione per evitare la caramellizzazione dello zucchero. (tratto da sito Apicoltura Angrisani)

la composizione media del miele

17.2% Fruttosio 38.2% Glucosio 31.3% Saccarosio 1.3% Maltosio 7.3% oligosaccaridi 1.5% Our reference no. Product Sample description / Batch PI1409020128 Honey Polyflora Hungarian origin L239AD/1598 : Sample received on / transported by : 02.09.2014 via Parcel service Seal : none Sample temp. when received / stored : RT Sampling : Client Packaging / Quantity : Glass, twist off / ca. 200 g Start / End of analysis : 03.09.2014 / 08.09.2014 ANALYSIS REQUESTED: Determination of beta-/gamma-amylase activities by enzyme test (11014550) Parameter Result Unit Method beta/gamma amylase activity 19.7 units/kg PM DE01_115 (a) 1 n.a.: not analyzed; n.d.: not detected < 1 units/kg honey reference value: < 5 units/kg honey (a) : accredited under terms of DIN EN ISO/IEC 17025. (na) : not accredited method. (1) Inhouse procedure This document may only be reproduced in full. The results given herein apply to the submitted sample only. Interpretation: The sample does not meet the specifications of pure honey. The activity of the foreign amylases is outside the naturally occurring range and indicates an addition of foreign amylases or inverted sugar syrup produced with these enzymes. Silke Schimanski

700 di zucchero a velo 100- 150 gr di latte in polvere scremato miele (sostituibile con sciroppo zuccherino al 60%) IMPASTARE

stimola l'allevamento della covata 50 gr di lievito (spento o bollito) 500 gr di zucchero a velo 350 gr di latte in polvere scremato miele o sciroppo zuccherino al 60% per ottener una pasta omogenea quanto basta

3! " # $ % # $% &'( )# * % + - favorisce l'aumento del corpo grasso dell'ape 200 gr di lievito (spento o bollito) 100 gr di polline 500 gr di zucchero in polvere 100 gr di latte in polvere miele o sciroppo zuccherino al 60% per ottener una pasta omogenea IMPASTARE

ferrovie, fino a 2500m. a fino ferrovie,

khffh h aeccefa q ka paba o_g _a chgahn `g_ bhffh lghimh

ormonale sistema del riequilibrante

azione azione un' pianta alla conferisce vitexina)

(in particolare la la particolare (in

flavonoidi khff_ `ghihbj_ f_ cgh dbef

à digestiva. funzionalit la

è

oggi considerata viene usata per favorire favorire per usata viene considerata oggi `a_bc_ ^_

]

lattoni, cumarine. lattoni,

, , steroli , idrolizzabili tannini salicilico), e (caffeico

ß organici acidi , flavonoidi cariofillene), -pinene,

(azulene, camazulene, camazulene, (azulene, essenziale olio contengono

di achillea achillea di foglie le e fiori I . muscolari spasmi di

è è à utile anche in caso caso in anche utile ed emostatiche propriet anche

à , l'achillea possiende possiende l'achillea , cicatrizzanti proriet

. Oltre alle ben note note ben alle Oltre . delle famiglia Asteraceae

è una pianta della della pianta una ) ( achillea

cila millefolium Achillea [\

WXY U XYYZ VW U

dell’infuso aggiunta

* facoltativo, cioè uno può fare lo sciroppo anche solo con con solo anche sciroppo lo fare può uno cioè facoltativo, *

stimolante. NON UTILIZZARE DECOTTI MA INFUSI INFUSI MA DECOTTI UTILIZZARE NON stimolante.

fiori di queste essenze); l’infuso verrà utilizzato per lo sciroppo sciroppo lo per utilizzato verrà l’infuso essenze); queste di fiori

*Infuso (in un litro di acqua mettere a infusione 20 grammi foglie e e foglie grammi 20 infusione a mettere acqua di litro un (in *Infuso

melissa) * * melissa)

MR N F O B ECCOMR S MP MR KBECC MB P Q MCE F EPE D O B MFNO E L E D EFGHJK E D BC @ ?

12 gr di lievito di birra (spento o bollito) * facoltativo facoltativo * bollito) o (spento birra di lievito di gr 12

30 gr di latte in polvere scremato * facoltativo facoltativo * scremato polvere in latte di gr 30

1 litro di acqua acqua di litro 1

1 Kg di zucchero zucchero di Kg 1

6;<=9> : 891 6776 ./12 ,-

virus. Herpes contro specifica ANTIVIRALE

essenziale dimostrano invece una ATTIVITA’ ATTIVITA’ una invece dimostrano essenziale

La frazione polifenolica ed alcuni componenti dell’olio dell’olio componenti alcuni ed polifenolica frazione La

antistaminica un’azione anche esercitano triterpeni

sedativa. Recentemente è stato dimostrato che flavonoidi e e flavonoidi che dimostrato stato è Recentemente sedativa.

antibatterica, antiacida, ansiolitica, ansiolitica, antiacida, antibatterica, curative: Proprietà

. . Tannini

IX)

terapeutico, foglie e sommità fiorite (Melissae folia F.U.I. F.U.I. folia (Melissae fiorite sommità e foglie terapeutico,

si utilizzano, a scopo scopo a utilizzano, si utili: Parti occidentale nell'Asia

Cresce spontaneamente nell'Europa meridionale e e meridionale nell'Europa spontaneamente Cresce

Potenziale mellifero classe: classe: mellifero Potenziale

mélissa. mélissa.

appunto per questo motivo che prende il nome dal greco greco dal nome il prende che motivo questo per appunto

spontanea, perenne e rustica, molto ricercata dalle api ed è è ed api dalle ricercata molto rustica, e perenne spontanea,

La Melissa officinalis o melissa è una pianta erbacea erbacea pianta una è melissa o officinalis Melissa La

~ wtt } s  ~ }} |s w{wzs v y s s z wy wx v tu rs

antispasmodica, antimicrobica, e blandamente sedativa. sedativa. blandamente e antimicrobica, antispasmodica,

La camomilla ha attività antinfiammatoria, antinfiammatoria, attività ha camomilla La

Attività principali della camomilla camomilla della principali Attività

10%). 10%).

fenolici e polisaccaridi (fino al al (fino polisaccaridi e fenolici

(0,5% circa), cumarine (erniarina e umbelliferone), acidi acidi umbelliferone), e (erniarina cumarine circa), (0,5%

bisabololo; derivati flavonici quali apigenina-7-glucoside apigenina-7-glucoside quali flavonici derivati bisabololo;

(0,5-1,5%) costituito principalmente da camazulene e alfa- e camazulene da principalmente costituito (0,5-1,5%)

I capolini della camomilla contengono un olio essenziale essenziale olio un contengono camomilla della capolini I

Principi attivi di riferimento della camomilla camomilla della riferimento di attivi Principi

Maggio a Settembre. Settembre. a Maggio

erbosi, lungo le strade campestri e le siepi e fiorisce da da fiorisce e siepi le e campestri strade le lungo erbosi,

continente europeo, si trova comunemente nei luoghi luoghi nei comunemente trova si europeo, continente

giallo. La Camomilla cresce spontanea in tutto il il tutto in spontanea cresce Camomilla La giallo.

mentre al centro si trovano quelli tubulosi di colore colore di tubulosi quelli trovano si centro al mentre

capolino ci sono i fiori femminili bianchi e ligulati, ligulati, e bianchi femminili fiori i sono ci capolino

a formare capolini dal lungo peduncolo. Alla periferia del del periferia Alla peduncolo. lungo dal capolini formare a

eretto e ramificato con foglie bipennatosette e fiori raccolti raccolti fiori e bipennatosette foglie con ramificato e eretto

Pianta erbacea annuale, alta fino a 40 centimetri, a fusto fusto a centimetri, 40 a fino alta annuale, erbacea Pianta

yw}}~  ~ u }}~ |s w{wzs v y s s z wy wx v tu rs

. . antisettiche proprietà

antifermentative a livello intestinale grazie alle alle grazie intestinale livello a antifermentative

, , digestione buona la e l'appetito favoriscono

sulle terminazioni nervose della parete gastrica che che gastrica parete della nervose terminazioni sulle

stomaco e dall'intestino, eupeptiche, per azione riflessa riflessa azione per eupeptiche, dall'intestino, e stomaco

carminative, promuovono l'eliminazione di aria dallo dallo aria di l'eliminazione promuovono carminative,

. I flavonoidi presenti hanno attività attività hanno presenti flavonoidi I . gastrointestinali

disturbi disturbi nei spasmolitiche proprietà con , stomaco

stimolante per lo lo per stimolante ottimo un rivelato è si mentolo Il

Paesi Bassi alla fine del XVIII secolo. secolo. XVIII del fine alla Bassi Paesi

, che sembra sia stato scoperto nei nei scoperto stato sia sembra che , MENTOLO il menta,

dall'essenza di di dall'essenza estratto alcool un a principalmente,

praticamente le stesse proprietà medicinali, dovute, dovute, medicinali, proprietà stesse le praticamente

di menta hanno hanno menta di specie le Tutte tropicale. clima

parti del mondo a clima temperato, raramente nei paesi a a paesi nei raramente temperato, clima a mondo del parti

E' una pianta molto diffusa e coltivata in quasi tutte le le tutte quasi in coltivata e diffusa molto pianta una E'

Lamiaceae.

delle famiglia alla appartiene Mentha genere Il

ŽŒ ˆ   ‹‹Œ  Š  ˆ ‰ „ ‡   ˆ † ‡ €‚ƒ„ Alimentazione e trattamenti: aumenta l’efficacia?

 ‘’ “ ”•–” – — ‘˜˜ ‘•• Dip. di Biologia ed Economia Agroindustriale - Università di Udine Giorgio Della Vedova, Mauro Dagaro Dip. di Biologia Applicata alla Difesa delle Piante - Università di Udine

Andrea Chicco, Marco Fragiacomo Consorzio apicoltori Prov. Gorizia

Gruppo A (1-10) – Timolo + Candito Temperature medie registrate nelle centraline dell’arpa a 5 km dall’apiario sperimentale

30

™š›œžŸ ¡ ™š›¢›£¤ ¥ žŸ 25

20 Acido ossalico 15

10

5 Temperatura °C °C Temperatura 0

-5

-10

1-08-05 7-11-05 5-12-05 2-01-06 16-01-06 10-10-05 15-08-05 29-08-05 12-09-05 26-09-05 24-10-05 21-11-05 19-12-05 Data Radiazione globale giornaliera registrata nelle centraline dell’arpa a 5 km dall’apiario sperimentale

30000

2 25000

20000

15000

10000

Radiazione globale Kj/m globaleRadiazione 5000

0

1-08-05 6-08-05 11-08-05 16-08-05 21-08-05 26-08-05 31-08-05 Data

Caduta giornaliera acari gruppo alimentato e non alimentato

9 a 1 capsula Apiguard ¦§¨©ª « ¬­ ¬® 8

Non alimentato 7 2a capsula Apiguard

6

5 3a capsula Apiguard 4

3

2 Caduta giornaliera acari giornalieraCaduta

1

0 25-ago 29-ago 2-set 6-set 10-set 14-set 18-set 22-set 26-set

Raccolta fondi Efficacia del trattamento con Apiguard nei due gruppi

100

¯°±²³ ´ µ¶ µ· Non alimentato 90

80

70

60

50

40

30

Valori di efficacia in % in efficaciadi Valori 20

10

0

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

Data

Efficacia del trattamento con Apiguard nei due gruppi

Gruppo A Gruppo B (non P (alimentato) alimentato) Max 86,4 81,3 Min 74,2 49,5 Media 83,4 73,3 0,0232

¸ Il livello di infestazione in entrambi i gruppi è stato piuttosto elevato di 3776 acari nel gruppo A e di 3163 nel gruppo B

- La differenza di efficacia fra i due gruppi è stata significativa

¹ º»¼¼ »½ ½ ¾ ¿ »¹¹ ºÀ ¹ÁȈ ½ À Ä Á¾Ã » ¿ ÅÆ Ã À ½ » Á¹ ½Æ À ½ ½ À Ȉ ½ ¾ Ç Á ¾ »ÇÇ »Æ È À Ç Å ¹ ¹À FORZA FAMIGLIA DOPO UN MESE CIRCA, EFFETTI POSITIVI Il FUTURO? I PROBIOTICI e NUTRACETUCI

Éorganismi vivi che, somministrati in quantità adeguata, apportano un beneficio alla salute dell'ospite” Azione di modulazione del sistema immunitario e miglioramento del metabolismo dell’ape

Inibizioneonne deddellaellla pproliferazioneror e ddii pappatogeniatogenni

Ê ËÌÍ ÍÎ ÏÐ Ñ ÌÍ ÍÐ Ò Ð

ÓÔ ÕÔ Ö × Ø Ù ÚÚ ÛÜÔ (LAB, Lactic Acid Bacteria))

ßÌÒ Ð ÑÑÐ ÝÐ ÎÞ Ð ÍÐ Batteri lattici e acetici presenti nello stomaco dell’ape ad azione “probiotica ” con effetti positivi su forme pestose (Peste Americana ed Europea)

Gli alimenti nutraceutici vengono comunemente anche definiti alimenti funzionali. Un nutraceutico è un“alimento -farmaco”ovvero un alimento salutare che associa componenti nutrizionali e le proprietà curative di principi attivi naturali di comprovata e riconosciuta efficacia Alla fine non dimentichiamo….. Prof. G. Canestrini Regia Università di Padova (anno 1905)

1) Pappa di Latte 1 Litro di latte fresco bollito 1 Kg o più di zucchero 2) Pasta con uova 1 Kg o più di miele o zucchero 1/5 Kg di uova (bianco e rosso) 3) Farine in polvere Castagne, frumento, segale, grano saraceno (in piatti di legno o piccole cassette)

Tratto da una presentazione di Mauro Dagaro – Tecnico specializzato in apicoltura dell’Università di Udine

Solo un ricordo…. Anno 1994 – melata di metcalfa Ci fermiamo qui… sapendo che la tecnica apistica diventerà fondamentale per tutto quello che dovremmo affrontare nei prossimi anni. A seguire alcuni suggerimenti tecnici dettagliati per un buon invernamento

Interventi principali di preparazione delle famiglie all ’inverno:

1. Sistemazione del nido (restringimento estivo ed invernale) a. Alveari forti b. Nuclei

2. Riunione degli alveari deboli a. Debole + debole b. Debole + forte

3. Riunione degli alveari orfani a. Debole orfano + debole con regina b. Debole orfano + forte con regina c. Forte orfano + debole con regina

4. Alimentazione a. Liquida b. Solida Sistemazione del nido famiglie forti dalla levata dei melari al trattamento

ñ åëêí ê Restringimento del melario luglio

àá âãä åæ å çè éê ë á ì á ëê í ê å ê îä

ú ûû ü üûý ó öø ô ô ùø

ïê è ðä í á òó ô õ ö ÷ ø ù ulteriore restringimento Trattamento Apilife Var + Apistan

Diaframma

Sistemazione del nido Nuclei su 5 favi a luglio

òó ôõ ö ÷ø Trattamento þ åÿí æ äè âäRåè í á con Apilife Var + Apistan un diaframma

þ åÿ í æä è âä Råè í á Diaframma due diaframmi Sistemazione del nido Riunione alveari: due alveari deboli Si può recuperare la regina dell ’alveare più debole

L’alveare più debole viene messo in quello più forte

La riunione viene fatta aggiungendo Diaframma i favi dell ’alveare più debole di lato ai favi dell ’alveare più forte.

Le scorte vengono portate di lato

Q ¡ ¢ £ ¡ ¤ ¡ ¤¥ ¦ ¡¢ §¨ ulteriormente portando di lato favi con poche scorte

Sistemazione del nido Riunione alveari: alveari deboli con alveari forti

©’alveare più debole viene messo in quello forte

Si aggiungono solo i favi di covata e Diaframma api di lato ai favi dell ’alveare forte

Le scorte vengono portate di lato

Q ¡ ¢ £ ¡ ¤ ¡ ¤¥ ¦ ¡¢ §¨ ulteriormente portando di lato favi con poche scorte Sistemazione del nido Riunione alveari orfani

                     

Generalmente si riuniscono gli alveari deboli con regina agli alveari forti orfani o si riuniscono più alveari deboli orfani ad uno con regina.

E’ consigliabile costituire dei nuclei da riunire per far fronte ad eventuali orfanità.

Di solito si preparano dei nuclei su 3-4 favi di api a fine stagione con regine giovani

Sistemazione del nido Riunione alveari orfani

’alveare più debole con regina viene messo in quello più forte orfano (deve segnare l ’orfanità) La riunione viene fatta aggiungendo Diaframma i favi dell ’alveare con regina di lato ai favi dell ’alveare più forte.

Le scorte vengono portate di lato

    ! "# $% # % # "# unico glomere. La regina di solito viene accettata

3 4 3 4

9 < ;: 8 : 889 P

tutto il volume a disposizione disposizione a volume il tutto

Il glomere deve riempire riempire deve glomere Il

Ulteriore restringimento restringimento Ulteriore a lato lato a

da spostare spostare da

Polistirolo, legno legno Polistirolo,

Favo Favo

4 7 7 564 4 3 D

? 7?6 => 9

alveare forte forte alveare – alto glomere 1.

posizione, dimensione del glomere e restringimento restringimento e glomere del dimensione posizione,

Sistemazione del nido, autunno - inverno inverno - autunno nido, del Sistemazione

con regina regina con

tra di loro, quelli orfani in quello quello in orfani quelli loro, di tra

' '2' /' +'1 . / . 0 )*/ *-.&' , +' *( ) (& G&'

Riunione alveari orfani orfani alveari Riunione Sistemazione del nido nido del Sistemazione

B U S O N@T S O NNB M@

da togliere togliere da

Favi Favi Polistirolo, legno legno Polistirolo,

KH K JH I CEH

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(presi da altri alveari) alveari) altri da (presi

[

ZZY YZSZ ST @ O WY SY X NBT AS F@

1. alveare senza scorte scorte senza alveare 1.

posizione, dimensione del glomere e restringimento restringimento e glomere del dimensione posizione,

Sistemazione del nido, autunno - inverno inverno - autunno nido, del Sistemazione

Pacco di candito candito di Pacco

a lato lato a

da spostare spostare da

@AB F@ legno Polistirolo,

KH K JH I EH C

Glomere Glomere

1. glomere alto - nucleo nucleo - alto glomere 1.

posizione, dimensione del glomere e restringimento restringimento e glomere del dimensione posizione, Sistemazione del nido, autunno - inverno inverno - autunno nido, del Sistemazione

106 106

mmn l k mn m l k

restringimento è forte forte è restringimento

Alto Alto Alto Alto temperatura se il il se temperatura

variare della della variare

Vista di fronte fronte di Vista

sono inferiori al al inferiori sono

dimensioni del glomere glomere del dimensioni

C C 0 C C 10 㼻 㼻

Le variazioni di di variazioni Le

‘  ŒŽ

parte parte

coprendoli in gran gran in coprendoli

meglio sui favi favi sui meglio

ˆŠ ‹ ‰ˆ‡Šƒ ‡ˆ † ƒ„ ‚  €

Nord Nord Nord Nord

- dopo dopo - alto alto

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zs~ ps~r pw r ~ p}} | xup u{t z y u t x wpur vt u pqrst o

mmn l k mn m l k

Alto Alto Alto Alto

Vista di fronte fronte di Vista

escursioni termiche termiche escursioni

Fare attenzione alle alle attenzione Fare

C C 0 C C 10 㼻 㼻

Ecco perché stringere perché Ecco

ij h efg

temperatura temperatura

variare della della variare

stringe il glomere con il il con glomere il stringe

]a ^ b_ d a c b a ` _ ^ \]

Nord Nord Nord Nord

- prima prima - alto alto ’ dall Vista

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Pacco di candito candito di Pacco

Polistirolo, legno legno Polistirolo, da togliere togliere da

Sud Sud

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ruotati ruotati

alto alto

’ £¿¼¼ Ä Ã Â Á ½ ¾ À ¾¿ ¼½ »

Ç Í Í Ë Ë Ì

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Alveare disposto nella parte posteriore posteriore parte nella disposto Alveare

Sistemazione del nido nido del Sistemazione

Basso Basso Basso Basso

Alto Alto Alto Alto

Vista di fronte fronte di Vista

C C 0 C C 10 㼻 㼻

¢£ ¡ žŸ

restringimento

ulteriore ulteriore

procede ad un un ad procede

inverno si si inverno

’  š›œ ˜™

Nord Nord Nord Nord

- dopo dopo - alto alto ’ dall Vista

¯¨³ ¥¨³§ ¥¬´ § ³ ¥²² ± ­ª¥ ª°© ¯ ® ª © ­ ¬¥ª§ «© ª ¥¦§¨© ¤

Inizia prima la deposizione della covata maschile maschile covata della deposizione la prima Inizia -

Maggiore probabilità di sciamatura sciamatura di probabilità Maggiore -

Maggiore consumo di alimento alimento di consumo Maggiore -

Svantaggi Svantaggi

scorte, maggiore importazione) importazione) maggiore scorte,

migliore gestione termica, migliore gestione delle delle gestione migliore termica, gestione migliore

problemi diarroici (alveari più attivi nella pulizia, pulizia, nella attivi più (alveari diarroici problemi

Meno problemi di malattie della covata e di di e covata della malattie di problemi Meno -

giovani) giovani)

alveare più rapida (più covata, più api api più covata, (più rapida più alveare dell Ripresa - ’

ÞÞß ÛÜÝÛ Ú

nido del Sistemazione

temperature rigide temperature

lentamente in presenza di di presenza in lentamente

glomere si muove muove si glomere

fredde) in quanto il il quanto in fredde)

(soprattutto nelle zone zone nelle (soprattutto

scorte verso il centro centro il verso scorte

ÙÑ Ñ Ò ÕØÓ ÕÖ× ÔÏ ÐÓ ÐÑÒ ÎÏ

Come disporre le scorte scorte le disporre Come Sistemazione del nido nido del Sistemazione …arrivati ad inizio marzo

à áâã ä åæçè æ èâéâ êêä ã æâ æè æ åæ ëæ ìäã åçí 1. Visita (tutti i favi) e sistemazione del nido (allargamento con favi all ’esterno) 2. Alimentazione con candito, poi inizio marzo con sciroppo (se necessario)

Attenzione ad allargare le famiglie, ritorni di freddo possono compromettere la sopravvivenza di parte della covata e favoriscono la manifestazione di patologie