La Chiesa Di San Michele
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CENNI STORICI Sulla sommità del Monte d'Oro, in contrada Croce, a circa un km dall'odierno abitato, sono presenti le rovine dell'antico centro arabo-normanno di Qal’at as-sirat. Sulla sommità nord di questo rilievo, in una piattaforma a quota 703 m s.l.m. scoscesa e inaccessibile, si estende per circa un chilometro in linea d’aria un antico abitato medievale, che è visibile ancora per la presenza di numerose rovine (abitazioni, mura di fortificazione, torri di vedetta e una struttura interpretabile come un castello). In questo sito la presenza umana è attestata fin dall’antichità classica, come dimostra il ritrovamento in sito di alcuni reperti (soprattutto ceramici) riferibili ad epoca greco-romana. Un insediamento umano stabile è datato soltanto in età medievale, sotto la dominazione araba della Sicilia. Nel XII secolo (1130-1131) si ebbe la distruzione e l’abbandono della città. Il centro rimase parzialmente abitato ancora nel corso del XII secolo e venne del tutto abbandonata nel secolo seguente. Nel 1181 veniva già definita villa vetus ("città vecchia"). In età moderna (XVI-XVIII secolo) l’antico abitato sul Monte venne variamente identificato dagli storici siciliani dell’epoca con alcune città greco-romane (Parapo, Alesa). Nel 1972 il sito è stato oggetto di una brevissima campagna di scavi archeologici, condotta dalla Soprintendenza ai beni archeologici della Sicilia occidentale: sono stati riportati alla luce una buona quantità di reperti, tra i quali un denaro databile ad età sveva (XIII secolo), una fibula altomedievale, una lucerna, e una notevole quantità di ceramica grezza da mensa e da conserva. I reperti furono trasferiti presso il Museo archeologico regionale Antonio Salinas di Palermo. Come raggiungerci: In Auto Per chi arriva da Palermo (autostrada A19 PA-CT) uscita Buonfornello, immettersi nella SS.113 sino al bivio di Campofelice di Roccella, quindi imboccare la Sp 9 per circa 13 Km. Per chi arriva da Catania (autostrada A19 PA-CT) uscita Scillato, imboccare la Sp 9 bis e seguire la segnaletica per Collesano. Per chi arriva da Messina (autostrada A 20) uscita Cefalù; proseguire sulla SS 113 in direzione Palermo sino al bivio di Campofelice di Roccella, quindi imboccare la Sp 9 per circa 13 Km. In Aereo Aeroporto Palermo L'aeroporto più vicino è il "Falcone e Borsellino" di Palermo che dista 98 km da Collesano. Dall'aereoporto "Falcone e Borsellino" di Palermo, arrivare a Palermo dalla A29 PA-TP e successivamente imboccare l'autostrada A19 PA-CT; uscire allo svincolo di Buonfornello. Immettersi nella SS.113 sino al bivio di Campofelice di Roccella, quindi imboccare la Sp 9 per circa 13 Km. Aeroporto Catania L'aeroporto "Fontanarossa" di Catania dista 155 km da Collesano. Dall'Aeroporto di Catania imboccare l'autostrada A19 PA-CT in direzione Palermo ed uscire allo svincolo di Scillato. Proseguire lungo la Sp9bis per circa 10 km. Aeroporto Trapani L'aeroporto "Vincenzo Florio" di Trapani-Birgi è l'aeroporto più servito da compagnie low-cost e dista174 km da Collesano. Dall'Aeroporto imboccare l'autostrada A29 TP-PA fino a Palermo. Proseguire sulla A19 PA-CT fino allo svincolo di Buonfornello. Immettersi nella SS.113 sino al bivio di Campofelice di Roccella, quindi imboccare la Sp 9 per circa 13 Km. In Treno La stazione ferroviaria più vicina è quella di Campofelice di Roccella (13 km). I MONUMENTI: La basilica di San pietro La Basilica di S. Pietro è considerata una delle più importanti chiese della diocesi di Cefalù. La sua costruzione risale ai primi decenni del Cinquecento. La navata centrale è sovrastata dal Crocifisso della Provvidenza, datato 1555, attribuito per la parte lignea a Pernaci e dipinto dal pittore Antonello Sillaro. Sul fronte due sculture rappresentano la Vergine e S. Giovanni, mentre sul retro vi è dipinta la Resurrezione. Nella volta a botte e nelle pareti del presbiterio sono rappresentate le storie di S. Pietro e S. Paolo, opera di Gaspare Vazzano, detto Lo Zoppo di Ganci. (1624). In fondo la navata sinistra, è presente la cappella dedicata alla patrona Maria SS. dei Miracoli con affreschi di Giovanni Giacomo Lo Varchi; la cappella custodisce il quadro della patrona, dipinto su tela, di autore ignoto, risale al XV-XVI sec. Nella navata destra , invece, è presente la Cappella del Santissimo Sacramento ornata da un imponente Ciborio marmoreo, mentre davanti l’ingresso è collocato un tabernacolo in marmo del 1489 attribuito a Domenico Gagini. CASTELLO MEDIEVALE Il Castello di Collesano, nasce nel periodo della dominazione Normanna per opera della Contessa Adelasia, intorno ai primi decenni del 1100, quando il Re Ruggero II fece distruggere il sito sul Monte d’Oro (Qal-at as-sirat =Rocca dello strada) Il primo documento che menziona il castello risale al 1194. Il documento ricordato è la testimonianza del disfacimento della dinastia Normanna. Dal XIII secolo il castello passa nelle mani dei Cicala, al nascere della nuova Contea di Collesano, per quasi tutto il ‘300, il Castello e la terra saranno in mano ai Ventimiglia. In seguito nel ‘400 la contea passa ai Cardona e successivamente ai Moncada fino a tutto il ’600, una delle sale più ampie viene addirittura trasformata in teatro per delle rappresentazioni, spesso a carattere religioso, messe in scena dalla locale Accademia degli Offuscati. Il terremoto del 1693 rende inagibile il Castello che non è più riparabile da una nobiltà in declino e indebitata. Oggi il Castello è inagibile e restano visibili solo i ruderi. CHIESA DELL’ANNUNZIATA NUOVA O DEL ROSARIO In origine la chiesa fu affidata ai Domenicani dell'annesso convento, oggi palazzo municipale, e si presenta ad una navata. Custodisce tele del '600 e un gruppo marmoreo cinquecentesco rappresentante l'Annunciazione. Un notevole sarcofago parietale in pietra del 1402 custodisce le spoglie dei conti collesanesi Antonio Ventimiglia, della moglie Elvira Moncada, della figlia Costanza e di Pietro Cardona. CHIESA E CONVENTO SANTA MARIA DI GESU’ La Chiesa di S. Maria di Gesù, con l’annesso Convento dei Frati Minori Osservanti Riformati e l’adiacente Chiostro, fu fatta costruire nel 1611 da Maria Aragona, moglie di Francesco Moncada, Conte di Collesano. La chiesa è ad una sola navata e presenta 6 altari laterali. La cappella più vicina all'altare maggiore a sinistra, è dedicata al SS. Crocifisso. Il culto per il Crocifisso è tenuto sempre vivo dai Frati Minori di S. Maria di Gesù e la sua figura viene condotta ogni anno in processione il 14 settembre. Il Chiostro, annesso alla Chiesa, è impostato su 12 colonne di pietra; nei capitelli delle colonne sono scolpiti gli stemmi dei devoti che parteciparono alle spese per la costruzione dello stesso. Recentemente restaurato viene utilizzato per mostre ed eventi culturali ed è attualmente sede con le vicine sale della Biblioteca Comunale. CHIESA SANTA MARIA LA VECCHIA La Chiesa di Santa Maria Assunta detta anche Santa Maria la Vecchia. La costruzione risale al 1140; del periodo medievale rimane ben poco. La chiesa presenta tre navate. Nella navata di destra troviamo la Madonna con Bambino di Antonello Gagini dei primi del ‘500. Nel 1935 nella torre campanaria viene montata una guglia di maiolica locale del ‘500 che prima decorava la Chiesa di San Giovanni Battista, crollata nel 1932. Oggi la Chiesa, nella quale il Giovedì Santo viene allestito il "Sepolcro" che descrive scene tratte dal Vangelo, è sede della Confraternita del "Crocifisso" che dal ‘600 organizza la "CERCA", tipica processione della mattina del Venerdì Santo che rappresenta la Via Crucis. Dal 1901 nella suddetta chiesa viene celebrata ogni anno la festa di Santa Lucia caratterizzata da funzioni liturgiche celebrate all'alba del 13 dicembre e dalla distribuzione dei tradizionali "Ucchialedda", biscotti a forma di occhiali ex voto dei tanti fedeli che hanno ricevuto la grazia della santa protettrice della vista. CHIESA DEI SANTI SEBASTIANO E FABIANO O DEL COLLEGGIO La chiesa, sita in Piazza Rosario Gallo adiacente all'Istituto delle Figlie della Croce e comunemente detta del Collegio, è dedicata ai santi Sebastiano e Fabiano. E' ritenuta la più antica chiesa tra quelle costruite fuori dalla porta di Bagherino, l'antico quartiere sviluppatosi nelle vicinanze del castello e sono evidenti le trasformazioni di natura edilizia che nel corso dei secoli ha subito. Attualmente essa si presenta ad una sola navata e il suo portale d'ingresso è datato 1646. All'interno della chiesa troviamo anche il Cristo nell'urna, proveniente da S. Giovanni Battista (chiesa crollata nel 1932) e portato in processione ogni venerdì santo almeno dall'800. CHIESA DI SAN GIACOMO La Chiesa di S. Giacomo costruita attorno al '400 sorge nell'odierna Piazza Garibaldi. La chiesa è da considerarsi una delle più importanti del paese per essere stata sede del culto di S. Giacomo. Oltre alle opere d'arte oggi perdute, citiamo alcuni pezzi di notevole valore: da ricordare, prima fra tutte, la statua lignea cinquecentesca di San Giacomo apostolo (1619), un’altra statua lignea è quella di San Nicola di Bari, un crocifisso risalente al '500 e un San Francesco che riceve le stimmate, di ignoto autore locale. All'interno della chiesa, dopo il recente restauro hanno trovato adeguata sistemazione le due campane appartenenti al vecchio campanile crollato ai primi del '900. Oggi la chiesa è adibita come sala conferenze. MUSEO TARGA FLORIO Il 27 Giugno 2004 a Collesano è stato inaugurato il Museo della Targa Florio per opera del cittadino collesanese Giacinto Gargano. Il museo è dedicato alla mitica gara automobilistica creata da Vincenzo Florio e disputata per la prima volta nel 1906. Tutti gli appassionati potranno esplorare all’interno del Museo molte immagini inedite, documenti, svariati oggetti: cartoline commemorative, caschi e le tute dei piloti. Il famoso Nino Vaccarella, cittadino onorario di Collesano dal 1965 e vincitore per ben tre volte della Targa, è stato invece nominato presidente onorario del Museo.