Centro Studi Consiglio Nazionale Ingegneri
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Centro Studi Consiglio Nazionale Ingegneri LA NOTA Monitoraggio sulla legislazione, la giurisprudenza, le disposizioni fiscali e previdenziali, gli indicatori economici attinenti la professione degli ingegneri 16 – 30 settembre 2008 Roma, ottobre 2008 LA NOTA 16-30 SETTEMBRE 2008 Riforma degli Ordini Riformare gli Ordini professionali. È l'auspicio espresso dal presidente del Consiglio nazionale ingegneri, Paolo Stefanelli, a margine del suo intervento introduttivo ai lavori del 53° Congresso nazionale degli ingegneri italiani. Per Stefanelli dopo l'area giuridica, tocca a quella tecnica nel suo insieme (di cui quella ingegneristica è parte essenziale) superare regolamenti spesso obsoleti. Il Cni vorrebbe per gli Ordini tre competenze chiave: la gestione dell'aggiornamento professionale, la magistratura interna e infine una rivalutazione del ruolo degli ingegneri come "lavoratori". Il sottosegretario alle infrastrutture, Roberto Castelli, con il suo intervento al Congresso nazionale degli ingegneri, sul ripristino dei minimi aboliti dal decreto Bersani del 2006, aumenta il pressing delle professioni tecniche. Che chiedono al governo, e in particolare al ministro delle infrastrutture, Altero Matteoli, un intervento rapido, senza aspettare la riforma delle professioni, ma da inserire in uno dei decreti legge che verranno approvati prossimamente dal Governo in tema di infrastrutture. In attesa di una convocazione ufficiale da parte del ministro della Giustizia Angelino Alfano, geometri, periti agrari e periti industriali non stanno a guardare. E danno il via a un coordinamento unitario a tre che, nel rispetto di singole specificità e competenze, punti dritto a centrare obiettivi e risolvere problematiche comuni a 180 mila professionisti. Un coordinamento unitario, quindi, per il quale si sta mettendo a punto solo il regolamento che disciplinerà questioni di carattere meramente etico e che ha già attirato le attenzioni del guardasigilli che ha assicurato un incontro al più presto con i presidenti dei tre consigli nazionali. Ma soprattutto un coordinamento che punta dritto a un obiettivo: creare una casa per i laureati triennali che, con le necessarie distinzioni, chiarisca in modo definitivo la nuova posizione dei professionisti di I livello così come detta la disciplina. Specializzazioni (con 250 ore di formazione, un esame finale e nessuna riserva), società non di capitali e solo con altre categorie ordinistiche definite 2 LA NOTA 16-30 SETTEMBRE 2008 con regolamento. Sono le prime scelte compiute dal plenum del Consiglio nazionale forense che si è tenuto a Roma e che sta esaminando l'articolato di argomenti e istanze proposte da avvocatura e associazioni, ai primi di settembre, in vista di un elaborato condiviso di riforma dell'ordinamento che possa trovare posto nel pacchetto di riordino della giustizia, firmato dal Guardasigilli Angelino Alfano. 3 LA NOTA 16-30 SETTEMBRE 2008 Legislazione sui lavori pubblici, Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici, appalti e opere pubbliche, società di ingegneria, valutazione di impatto ambientale, sicurezza nei cantieri, fisco professionisti, energia, ricerca e innovazione, altre professioni Per quanto riguarda la legislazione sui lavori pubblici : dopo la firma del testo da parte del Capo dello Stato, l'11 settembre scorso, si è concluso l'iter approvativo del terzo decreto correttivo del Codice degli appalti e ormai resta solo il passaggio finale in «Gazzetta». Dalla pubblicazione scatteranno i 15 giorni di vacatio prima dell'entrata in vigore. Quindici giorni di cui le stazioni appaltanti potranno approfittare per svuotare i cassetti e mandare in pubblicazione i bandi pensati prima del correttivo. Anche perché dall'arrivo della riforma sarà necessario un lavoro di forte riscrittura dei documenti di gara. Basti pensare, ad esempio, ad alcune scelte fondamentali che prima l'amministrazione compiva proprio attraverso il bando nel sotto soglia, come nel caso delle offerte anomale. Ora la possibilità di procedere all'esclusione automatica è ridotta alle gare sotto un milione di euro per i lavori e sotto i 100mila euro per i servizi e le forniture. Allo stesso modo avendo eliminato nel caso di gare da aggiudicare con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, la possibilità per la commissione di fissare i criteri con cui procederà all'assegnazione dei punteggi minimi e massimi, diventa giocoforza necessario anticipare questa scelta sempre al momento di pubblicazione del bando; gli incarichi per le attività di collaudo delle opere, dei servizi e delle forniture sono da considerare veri e propri appalti di servizi e non collaborazioni, ai sensi dell'articolo 7, comma 6, del Dlgs 165/2001. I collaudatori esterni, pertanto, debbono essere individuati e incaricati, applicando le disposizioni del Dlgs 163/2006. Lo chiarisce l'articolo 2, comma 1, lettera b) del terzo decreto correttivo al codice dei contratti, che sta approdando in Gazzetta Ufficiale, che all'articolo 120 del codice stesso 4 LA NOTA 16-30 SETTEMBRE 2008 introduce il nuovo comma 2-bis. Tale ultima disposizione prevede che «nell'ipotesi di carenza di organico all'interno della stazione appaltante di soggetti in possesso dei necessari requisiti, accertata e certificata dal responsabile del procedimento, ovvero di difficoltà a ricorrere a dipendenti di amministrazioni aggiudicatrici con competenze specifiche in materia, la stazione appaltante affida l'incarico di collaudatore ovvero di presidente o componente della commissione collaudatrice a soggetti esterni scelti secondo le procedure e con le modalità previste per l'affidamento dei servizi; nel caso di collaudo di lavori l'affidamento dell'incarico a soggetti esterni avviene ai sensi dell'articolo 91 »; secondo quanto riportato da un articolo apparso su Il Sole 24 Ore , l'articolo 61 comma 8 della legge 133/2008, che riduce allo 0,5% dell'importo a base d'asta la misura massima dell'incentivo riconoscibile in caso di progettazione interna da parte degli uffici tecnici, si applica anche agli enti locali. Sulla norma si è sviluppato un aspro dibattito, volto a negarne l'applicazione nei Comuni. La tesi si fonda sul comma 17 dello stesso articolo, che dispone che i risparmi ottenibili dall'articolo 61 non debbono essere versati, nel caso di enti territoriali. Si effettua una lettura combinata dei commi 8 e 17 per giungere alla conclusione che gli enti locali in quanto esentati dal versamento dei risparmi allo Stato mantengono l'incentivo al 2%; in caso contrario si registrerebbe una contrazione dell'autonomia finanziaria riconosciuta costituzionalmente agli enti. Ad analoga conclusione giungono le organizzazioni degli uffici tecnici sostenendo la non applicabilità agli enti locali in quanto l'articolo 61 è inserito nel Capo I- Bilancio dello Stato. Queste tesi non possono trovare sostegno, secondo Il Sole 24 Ore , in quanto il comma 8 dell'articolo 61 è norma attuativa dell'articolo 92 comma 5 del Codice degli appalti, e come tale applicabile a tutte le pubbliche amministrazioni. Il comma 17 si limita a dettare l'esclusione del versamento allo Stato e non dà vita ad alcuna contrazione dell'autonomia, in quanto dispone che il risparmio vada a vantaggio dello stesso ente. Sempre secondo lo stesso articolo, la riduzione del compenso incentivante è operante a partire dal 1 ° gennaio 2009 e si applica a tutti i compensi comunque erogati, e non solo ai progetti avviati dopo questa data. La tesi contraria è, invece, sostenuta da una parte degli uffici che ribadiscono il principio generale del nostro ordinamento, quello della irretroattività della legge, ammessa comunque a precise condizioni, e per tale motivo la riduzione del comma 8 è, per tale orientamento, applicabile a partire dal 2009 solo per le attività poste in essere successivamente; 5 LA NOTA 16-30 SETTEMBRE 2008 fra le attività della commissione giudicatrice indicate dal Dlgs 163/06 deve ritenersi incluso anche l'eventuale giudizio di equivalenza - anche se indirizzato sull'offerta tecnica dei partecipanti a una gara per l'affidamento di un servizio. Non è sufficiente per dimostrare l'illegittimità del provvedimento sostenere che le offerte - soprattutto quelle di natura tecnica, riguardanti le modalità di effettuazione del servizio - siano sempre suscettibili di valutazione differenziata sul piano qualitativo. La valutazione tecnica della commissione è una «operazione amministrativa di natura tecnica, caratterizzata da elevata discrezionalità». Questo è quanto emerge nella sentenza del Consiglio di Stato n. 4069/2008; l'espressione di un giudizio di irrilevanza su un reato in rapporto al requisito (di partecipazione a una gara d'appalto) della moralità professionale non può essere equiparata a una dichiarazione mendace, che di per sé giustificherebbe per legge l'esclusione dalla gara. In questi termini, il Consiglio di Stato (sentenza 2544/08) ha spiegato che in una gara d'appalto, e con riferimento alla dichiarazione circa il requisito della moralità professionale, il soggetto partecipante può legittimamente operare un « giudizio di rilevanza delle singole condanne subite e ritenere che i relativi fatti non incidano sulla moralità professionale »; i1 Durc è insostituibile negli appalti. Né può essere surrogato dalla dichiarazione sostitutiva da parte dell'interessato. Lo stabilisce il Consiglio di Stato nella sentenza n. 4035/2008. Per quanto riguarda l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici : “non è vero che oggi abbiamo troppi soldi; la verità è che prima ne avevamo troppo pochi