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Inizia l’Avventura Grande Traversata delle Alpi Inizia l’Avventura:

Rincorrere i propri sogni, non lasciarli scap - La Grande Traversata delle Alpi , da occi - pare via, è qualcosa che, al giorno d’oggi è dente ad oriente; dalla al Friuli Vene - più che mai di forte utilità, quasi un bisogno zia Giulia, un “trekking” spesso pensato, ancestrale, per fuggire dalla possibile mono - soprattutto sognato, ma mai potutosi realiz - tonia del vivere quotidiano, a volte un pò zare. te dioso . E’ bello saper ancora sognare, in que - Ora però tempo ce n’era, servivano solo altre sto mondo troppo spesso impregnato solo di due cose all’intraprendente Ugo: la prima, al - realtà: si crede solo in ciò che si vede, siamo meno un compagno di avventura, in quanto troppo materialmente attaccati solo a ciò che (e ben giustamente) la sua dolce metà, non si può “toccare con mano”. l’avrebbe certo lasciato partire da solo. Eppure il sogno eleva l’uomo, sogno inteso Troppo lungo il percorso, troppo tempo da come voglia di scoperta, di ricerca, di non restare via solo, quindi troppo pericoloso, rassegnazione a quello che si è e si sa, un basta un banale incidente in montagna ed il sano volersi migliorare, senza per questo fatto di essere solo, può trasformarlo in un sconfinare nell’esatto opposto che è il non es - guaio serio, è perciò più che legittima la ri - sere mai soddisfatti di sè o di nulla. chiesta che durante un simile tragitto si abbia No, sognare è sapere che siamo unici e va - la compagnia e il sostegno di almeno un’altra liamo, ma non per questo fermarsi e dormire persona. sugli allori, anzi proprio per questo avere Seconda cosa che mancava era un allena - nuovi slanci, porsi obiettivi, magari anche un mento specifico, la preparazione necessaria pò alti, si alti, se nò che sogni sono? che richiede una simile traversata, perchè, Ma solo il provare a metterli in pratica, ci dirà pur essendo un soggetto sportivo e quindi se erano davvero poi così alti. sempre piuttosto allenato, per un simile pro - Proprio di questo tratta il libro che avete tra getto, occorreva una preparazione mirata, co - le mani: di un sogno, o meglio della realizza - stante, insomma più tosta del solito. zione di un sogno. Questo ha portato Ugo Ghilardi, a percorrere Di qualcosa nato in sordina, quasi di sop - nei 6 mesi precedenti alla realizzazione del piatto, del resto, per chi ha un impegno lavo - suo “sogno”, qualcosa come 340 ore di cam - rativo, che oltre a numerose energie, ti porta mino, in varie escursioni, per un totale di via quasi tutto il tempo che hai a disposi - circa 1700 chilometri, con, tra le altre cose, il zione, spazio per i sogni non ne rimane poi risultato di quasi 5 kg. persi. molto. In pratica già prima della partenza, solo Ma ecco che, nella sfortuna di “perdere”, o come allenamento, Ugo ha percorso più o almeno di vedere messo in forse, il proprio meno la stessa distanza che prevede la Tra - posto di lavoro (ma col tempo si vedrà pur - versata completa delle Alpi dalla Liguria al troppo realizzarsi la prima triste possibilità), Friuli Venezia Giulia. ecco che due comunissimi (ma forse poi così Proprio per eviden ziare lo scrupolo e la me - “comuni” hanno dimostrato di non essere) ticolosità del suo allenamento e della sua co - operai di Nembro; Ugo Ghilardi (frazione stanza (ancora prima di essere certo di poter Lonno) di 52 anni, e Manuel Ardenghi di 32, davvero partire, in quanto il compagno di av - hanno pensato, con l’imprevisto tempo libero ventura non era ancora stato trovato), e venutosi a creare, di realizzare, quello che da quindi anche il “crederci”, la fiducia in sè tempo (soprattutto nel caso di Ugo; in quanto stesso e nella possibile realizzazione del suo l’idea in primis è partita da lui), era un sogno sogno, ecco di seguito elencato lo specchietto, nel cassetto, altrimenti di improbabile attua - giorno per giorno della sua progressiva pre - zione: parazione, che lui stesso ha annotato :

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Grande Traversata delle Alpi Inizia l’Avventura

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Inizia l’Avventura Grande Traversata delle Alpi

Abbiamo quindi visto che il nostro amico Si però, rimane un’altro “piccolo” problema, Ugo fa sul serio, e di fatto a premiarlo della tanto più per due “cassintegrati”: il discorso sua costanza, ecco che finalmente trova anche economico. Tutto questo tempo a spasso ha il compagno ideale, anch’esso nella stessa un costo, neanche proprio irrisorio! identica situazione di cassintegrato in attesa Dormire ai rifugi, il mangiare, un pò di at - di mobilità e poi..? trezzatura, ok, diversa c’è già, ma questo e Il socio in questione è il Nembrese Manuel quello ci mancano e ci serviranno sicuro, vi - Ardenghi di 32 anni; lui non ha bisogno di deocamera, macchina fotografica, PC porta - un particolare allenamento specifico, è già tile per avere un blog dove giorno per giorno, super preparato di suo; i suoi quadricipiti fe - aggiornare i nostri progressi, un GPS per i morali e i suoi polpacci lo tes- timoniano, è tracciati, cartine ecc... un soggetto molto attivo e tra mountain bike, Ci farebbe comodo un pò di sostegno, un mi - corsa (anche in montagna), e quant’altro è già nimo di “sponsorizzazione” dagli Enti che belle pronto per la partenza. potrebbero essere più interessati da un im - Beh, certo, una minima titubanza c’è stata, presa del genere, e così, anche se con un pò non si programma un’uscita di quasi tre di vergogna, ci rivolgiamo al C.A.I. di Ber - mesi, così su due piedi, è sempre una bella gamo . impresa, per chiunque, anche se allenato; e Prendiamo un appuntamento con il Presi - poi non c’è solo l’incognita “fisica” in una tra - dente, sig. Paolo Valoti, che oltre ad acco - versata così. glierci molto caldamente, si dimostra sin da Però la voglia di avventura, di nuovi spazi, subito entusiasta e stupito da questa nostra di mettere alla prova i propri limiti e chi più iniziativa e ci assicura il suo appoggio, anzi, ne ha più ne metta, hanno la meglio su qual - ce lo dimostra subito elargendoci ben 500 siasi remora e dubbio: si parte! euro.

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Grande Traversata delle Alpi Inizia l’Avventura

Lo stesso risultato l’abbiamo con l’Assessore Lo zaino prima della partenza della Provincia di Bergamo, sig. Fausto Car - rara, l’idea gli piace alquanto, e ci assicura un rimborso spese entro la fine dell’anno. Quindi è la volta dell’Assessore allo Sport di Bergamo , sig. Danilo Minuti; poi la sottose - zione del C.A.I. di Nembro, nella persona del Presidente sig. Giovanni Cugini (300 €). La Ditta Interpack Italia, dove lavora la com - pagna di Ugo (300 €), il Sindaco di Nembro, sig. Eugenio Cavagnis, a nome della sua Ditta Ambiente e Servizi (500 €). Qualche amico: Ennio Spiranelli, titolare del negozio di arti - coli sportivi Grande Grimpe, Emilio Previ - tali, ci hanno dato, afferma Ugo, diverso utilissimo materiale. Andrea Franchini, ci ha regalato la cinepresa, e addirittura una signora 100 € da spendere mangiando alla sua salute; è incredibile come, sin da subito, la cosa ha preso piede e la gente, anche la più comune, oltre agli Enti, sono stati entusiasti dell’idea e in qualche modo abbiano voluto aiutarci. Bene, ora tutto è davvero tutto pronto, pos - Anche questo “piccolo” ostacolo quindi era siamo partire, l’avventura ci aspetta, non fac - superato, grazie alla generosità di tanti, ai ciamola attendere; anche perchè noi per quali va tutto il nostro più sentito ringrazia - primi siamo impazienti, ormai l’adrenalina è mento e perchè no, a loro dedichiamo que - alle stelle, abbiamo bisogno di agire, di muo - sta nostra impresa . verci, non stiamo più nella pelle al pensiero Allora l’avventura può cominciare , il sogno di quante belle zone potremo visitare, quali si può realizzare; la partenza è fissata per scenari, panorami, incontri ci riserverà questa venerdi 25 giugno ; bisogna preparare gli traversata? Il mondo può attendere, noi per zaini: metti questo, togli quello, no questo oltre due mesi saremo no... ci può servire...già ma anche quello, e se ci servisse quest’ altro? CHIUSI PER FERIE!!! Non è un impresa semplice programmare uno zaino per un avventura che ha il preven - tivo di durare circa tre mesi. Tante cose pos - sono servire, poche magari veramente indispensabili, ma troppe utili; di fatto co - munque a zaini ultimati siamo sui 20 kg. circa per ognuno, e non abbiamo portato la tenda e i sacchi a pelo, contiamo di dormire nei numerosissimi rifugi dislocati lungo il percorso, o quella volta che non lo trove - remo, in qualche bivacco o baita, o al più ci abbasseremo di quota sino a qualche paesello di montagna, dove trovare qualche struttura, o qualche anima buona, che messasi una mano sul cuore, possa ospitarci. Manuel Ardenghi Ugo Ghilardi

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Alpi Liguri Grande Traversata delle Alpi

Tracciato 1° settimana

Tracciato della prima settimana diviso giorno per giorno: 1° giorno: traccia nera (percorso in autobus); traccia rossa (percorso a piedi) 2° giorno: traccia gialla ; 3° giorno traccia azzurra ; 4° giorno: traccia arancio ; 5° giorno: traccia verde ; 6° giorno: traccia blu ; 7° giorno: traccia violetto

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Grande Traversata delle Alpi Alpi Liguri

25-06-2010 1° giorno Alcuni scambi di battute con alcune persone del luogo, mostrano subito una certa discor - Ventimiglia – Rifugio Franco Allavena danza: sembra che quasi nemmeno loro sap - Partenza da Lonno , accompagnato dalla mia piano dove abitano. Comunque alla lunga compagna Mary, ci incontriamo come d’ac - veniamo a sapere che il Rif. Muratone è cordo con Manuel al semaforo di Nembro , chiuso, quindi la scelta diventa obbligata. quindi andiamo a Bergamo , dove prima di Ci dirigiamo quindi verso il Rif. Allavena nei prendere il treno, ci fermiano a bere un cap - pressi del ben famoso Sentiero degli Alpini . puccio al bar. La nostra partenza inizia già Iniziamo a percorrere la strada asfaltata, ac - con una graditissima sorpresa, organizzata colti da nebbia ed una discreta pioggia. proprio da Mary, infatti al bar dove ci fer - Lo zaino si fa subito e decisamente sentire : il miamo, su suo suggerimento, ci aspettano di - suo peso ci obbliga a camminare secondo la versi amici che era da un pò che non vedevo, sua, volontà, seguendo un passo innaturale. e che purtroppo non avevo fatto in tempo a Dopo aver valicato un passo, e percorso quasi salutare come si deve. Così grazie all’intra - 20 km. in salita (con il Gps che abbiamo, ci è prendenza di Mary, abbiamo fatto un’allegra facile avere una stima esatta della lunghezza colazione tutti assieme, e siamo partiti ancora dei percorsi), ci fermiamo a parlare con una più felici, contenti e caricati. Prendiamo coppia toscana. Togliamo il nostro fardello e quindi il treno per Ventimiglia , con cambio a ci accorgiamo di camminare in un modo ri - Milano Centrale , e poi diretti alla nostra dicolo: lo pagheremo nei giorni successivi prima destinazione. Siamo molto eccitati: le con una durezza ai polpacci, ed un dolore incognite che ci possono aspettare dietro l’an - mai provato prima alle anche. golo, sono molte e come già accennato, lo Mancano gli ultimi 6 km. che portano al rifu - zaino non ci aiuta di sicuro: va bene avere gio in corrispondenza del bivio per , “tutto” , ma il peso verso i 20 kg ci preoccupa dove si può degustare il cosìddetto pane un pò, però lo spirito è “alto”, abbiamo una delle streghe. la deviazione in realtà, sono voglia di partire che straripa da ogni parte. solo qualche centinaia di metri in più, quindi Il viaggio in treno procede tranquillo, e una ci facciamo tentare. volta arrivati a Ventimiglia all’una e mezza, Durante la salita finale, troviamo varie strut - ture militari ad indicarci che siamo nei pressi del confine Italo-Francese, luogo di aspre bat - taglie sostenute dai nostri Alpini. L'arrivo ter - mina con la suggestiva vista del Lago di Tenarda e della sua diga. Come primo giorno, è stata dura, ma nono - stante l'elevato carico, abbiamo mantenuto una media abbastanza alta, probabilmente per il fatto che siamo allenati e ancora freschi, fa niente se poi, una volta arrivati, come spesso succede quando non si conosce ap - pieno la zona, ci dicono che salendo da un’al - dobbiamo capire di preciso dove ora dob - tro sentiero, sarebbe stata un pò più breve. biamo dirigerci. Prendiamo quindi un pul - Il Rifugio Allavena è molto accogliente e con lman e raggiungiamo il piccolo abitato di tutti i confort, la cucina è buona, e un buon Pigna (14 km. da Ventimiglia ), nostro vero pasto abbondante, ci aiuta a dimenticare le punto di partenza, situato in Valnervia . Qui fatiche di questo primo “tosto” giorno, ed si aprono subito due possibilità principali: una provvidenziale doccia concorre proprio passare per il Rifugio Muratone o andare di - a risollevarci completamente. rettamente al Rifugio Franco Allavena nei Oltre a noi, al rifugio c’è un gruppo di bikers, pressi del Lago di Tenarda . con i quali facciamo conoscenza; loro stanno

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Alpi Liguri Grande Traversata delle Alpi

percorrendo l' Alta Via dei Monti Liguri in ti, altrimenti altro che stare in giro tre mesi, MTB, e questa sera si fermano a dormire qui. ci può volere un anno. Proviamo a chiamare Ci informano della possibilità di visitare zone a casa, ma la posizione non permette al cel - limitrofe di particolare interesse, tra le quali lulare di avere campo, ci dicono che ci do - scendere a Brigue prendendo il tipico trenino vrebbe essere un punto dove si riceve il che da Nizza sale a Cuneo ; apprezziamo le segnale, ma niente, sciopero completo. loro indicazioni, sicuramente valide, ma sin Andiamo a letto presto, oltre alla camminata, da subito capiamo che non possiamo visitare il viaggio ci ha un pò stancati; salutiamo tutti, tutti i luoghi limitrofi che ci vengono suggeri- e la notte scorre in attesa di un'altra giornata..

Alcuni esempi di segnaletica locale Il Rifugio Grai (una ex caserma), visto dal Rifugio Allavena .

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Grande Traversata delle Alpi Alpi Liguri

26-06-2010 2° giorno che transita per l' Alta Via dei Monti Liguri , ampiamente segnalata dal classico segnavia Rif. Franco Allavena – Rif. CAI bianco e rosso con la scritta AV, oltre che Dopo una buona colazione verso le 7 (alle 5 a delle colonne di legno incise e numerate il sole è già alto, partiamo verso nord; la no - (foto pag. precedente). La carrareccia è per - stra tappa successiva è il Rifugio Sanremo , corribile anche in auto, anche se presenta nei pressi del : questo rifu - qualche tratto un poco dissestato, certo un gio si trova sull' Alta Via dei Monti Liguri , 4 x 4 sarebbe sicuramente più indicato. un po' al di fuori del nostro itinerario. Eravamo partiti con l’intenzione di fare una Il Monte Saccarello (in brigasco munte Scia - tappa intermedia al bivacco Bassa di Sanson , carée, in francese mont Saccarellò) con i suoi e poi avremmo deciso se andare avanti. 2201 metri è la cima più alta della Liguria. La Bassa è un locale chiuso, ma si possono Assieme al Monte Frontè (2.152 m), alla Cima prendere le chiavi, sempre al Rif. Allavena e Missun (2.356 m), e al Monte Bertrand (2.482 riportarle o spedirle o lasciarle a qualcuno m) forma il Nodo del Monte Saccarello : un nei pressi. massiccio alpino, costituito in prevalenza da Comunque abbiamo deciso di proseguire. substrati calcarei flyschoidi * Lungo il percorso, facciamo diversi incontri: Sulla sommità dell'anticima orientale del due tedeschi con delle moto che sembrano Monte Saccarello mt.2164, è presente una provenire dall'epoca del Barone Rosso: una grande statua bronzea raffigurante il Cristo coppia di scalmanati. Poi un paio di ragazzi Redentore che volta le spalle a Mendatica ed in mountain-bike, ne approfittiamo per fer - agli impianti di risalita. Fa parte di un marci con loro a mangiare qualcosa e scam - gruppo di sculture collocate nei primi anni biare quattro parole. Dopo il breve spuntino, del XX° secolo sulle montagne più alte di ci salutiamo, e proseguiamo incrociando un ogni regione italiana. pastore marocchino molto gentile, che ci in - Salendo, passiamo prima dal vicino Rifugio dica un sentiero alternativo di salita: è più Grai , una ex-caserma che normalmente è impegnativo della carrareccia, che pure con - sempre chiuso: chi vuole alloggiarvi, deve tinua, ma fa risparmiare in lunghezza. Così prelevare le chiavi presso il Rifugio Allavena . usciamo dalla gippabile, e dopo attraversato La strada che porta fino al Rif. Sanremo (e poi un ponte, proseguiamo per un bel sentiero al Rif. Don Barbera ) è un'ampia carrareccia più rustico. Fino in cima al Monte Saccarello , il percorso si snoda a cavallo del confine Italo-Francese, * = Per Flysch si intende una successione di ce lo notificano le varie targhe e cippi dissemi - rocce, generalmente e fittamente stratificate, nati abbondantemente, si può quasi dire che costituite da una capricciosa alternanza di are - abbiamo un piede in Francia e l’altro in Italia. narie, marne, argilliti e siltiti. Nel comples so, Ad ulteriore prova, troviamo varie strutture a cromatica grigio-azzurrognola per quello che militari abbandonate, a ricordarci della guerra riguarda la roc cia sana, giallastra e brunastra combattuta lungo il confine. nelle altera zioni dovute all’azione degli atmo - Arrivati in vetta alla montagna, ci spostiamo sferili. Il termine “Flysch” deriva dal tedesco verso est, iniziando a sconfinare in Francia; flies sen (scorrere), usato nella forma dialettale per oggi ci aspetta un'ultima fatica, ma sfortu - flyschen, dagli svizzeri di lingua tedesca. In - natamente inizia a piovere. Siamo sul monte fatti fu Bernhard Studer ad utilizzare per più alto della Liguria, vicino alla grande statua primo il termine “Flysch” in una sua pubbli - del Redentore , ma non possiamo godere di cazione del 1827, sulla geologia del la Svizzera. molto panorama visto il tempo. Qui incon - Molto più tardi il termine diven ne d’uso uni - triamo un ragazzo genovese che sta facendo versale per indicare, geologi camente, questa par - le nostre stesse due tappe, ma in senso in - ticolare successione di rocce. verso: viene dal Rif. Don Barbera , dove an - dremo noi domani, e si ferma al Rif. Allavena .

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Alpi Liguri Grande Traversata delle Alpi

Raggiungiamo quindi il Rifugio Sanremo (dopo quasi 5 ore di cammino), struttura pa - recchio alla mano e accogliente: gli stessi ge - stori sono molto ospitali. Primo grande piacere è togliersi gli zaini, poi darsi una rinfrescata, e molto piacevole è stata anche la serata e la compagnia. Abbiamo mangiato molto bene e in abbondanza, con piatti tipici liguri. La signora ha preparato anche delle ottime bruschette di olive. Caso vuole che fosse anche il compleanno di una ragazza, ospite del rifugio e che si è tro - vata festeggiata inaspettamente; il rifugista aveva preparato anche una torta ed ha tirato il collo a qualche bottiglia, altri hanno offerto dolci vari. Per finire, una foto al chiaro di luna; ancora un bicchiere e poi tutti a letto.

Statua del Redentore , presso il Monte Saccarello

Un piede in Italia e l’altro in Francia

In vista del Rifugio Don Barbera , con la Punta Marguereis sullo sfondo.

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Grande Traversata delle Alpi Alpi Liguri

27-06-2010 3° giorno avuto la fortuna di avere Andrea Parodi, esperto conoscitore della zona da Ventimiglia Rif. Sanremo – Rif. Don Barbera fino al Monviso : Parodi è stato un forte scala - Siamo partiti prima delle 7, dopo una buona tore e collaboratore con l'Istituto Geografico colazione, ormai tutto il rifugio era sveglio, De Agostini, nonché editore. Ha partecipato perché anche gli altri ospiti devono fare alla realizzazione di varie carte topografiche molta strada. Salutiamo la signora Ines e par - escursionistiche, e la sua presenza nella zona tiamo, ripassando sotto la Statua del Reden - è legata ancora alla pubblicazione di nuovi tore , la sciando del tutto l' Alta Via dei Monti libri e guide sulla montagna. Ceniamo in - Liguri , e prendendo quindi la Via Marenca . sieme, e la sua compagnia, oltre che grade - Torniamo sul percorso del giorno prima, fino vole è stata molto istruttiva: abbiamo parlato al Passo di Tanarello , dove incrociamo la mu - a lungo con lui, riuscendo a carpirgli alcuni lattiera proveniente dal Rif. Allavena e che consigli sui sentieri migliori per andare prosegue proprio sino al Rifugio Don Bar - avanti nei giorni successivi: chi meglio di bera , la nostra prossima meta: volendo ci si lui?, siamo stati fortunati. Ci informa fra le può arrivare in moto o fuoristrada, comun - altre cose sulle Goline del Marguereis : la que, per noi, è una bella tappa di circa 7 ore. zona in cui siamo, è fortemente carsica, con Proseguiamo lungo il sentiero, con qualche diversi tratti di notevole interesse speleolo - dubbio, perché a tratti è scarsamente segna - gico, addirittura un sito tra i più importanti lato: solo ogni tanto, dei marcavia rettango - in Italia. Sono presenti gallerie lunghe fino a lari gialli indicano il percorso. Questo tratto 10 chilometri e profonde 900 metri. non è particolarmente impegnativo perché si rimane abbastanza in quota; però, ci sono di - Il Marguareis mt.2651 , è la cima più elevata versi saliscendi, come il Monte Bertrand in delle Alpi Liguri , ma è anche un notevole ed zona Colla (Sella) Rossa , che è un bel muro: esteso massiccio. Nel gergo dei pastori briga - preferiamo aggirarlo. La zona però è magni - schi era detta Maraguarez oppure Maravarez, fica, ampia, solare, vastississimi prati con im - poi successivamente modificato in Marguareis . mense distese di rododendri; con questo Alcuni tentativi di trovarne l'origine, danno sfondo da quadro, ci siamo fermati a fare uno come definizione "male avrai", altre si spin - spuntino a pane e salame (recuperati al Rif. gono fino in Nepal dove secondo il Sanscrito Sanremo ). Da qui si scende e poi nuovamente significa "luogo dove nessun uomo può vi - si risale, per l'ultimo strappo che termina al vere". Ma la sua caratteristica principale, come Rifugio Don Barbera situato in un'ampio e già accennato, è la geologia che rappresenta suggestivo vallone. uno dei maggiori complessi di roccia carsica Giunti verso le 4 del pomeriggio, dopo una esistenti al mondo. L'acqua piovana pene - doccia rigenerante, ci godiamo un bel sole. trando e scavando nel calcare giurassico, nei In questo tragitto di oggi, siamo passati dalla millenni ha creato le numerose gallerie, che Liguria al Piemonte e dalle Alpi Liguri alle sono diventate un vero paradiso per gli speleo - Alpi Marittime , rimanendo quasi sempre sul logi. E' possibile percorrere il giro del Margua - confine tra Italia e Francia. Questo rifugio si reis in 4-5 giorni appoggiandosi ai rifugi locali. trova nell'alta valle di Pesio e Tanaro , è stato costruito nel 2006, sostituendo il vecchio, che in pratica, era una lunga baracca di metallo rimasta ancora nella sua vecchia posizione a poche decine di metri di distanza (foto a lato). Tutt’intorno, è facile che in presenza di molto silenzio, le marmotte si avvicinino fino alla porta del rifugio, essendoci molte tane nei pressi. Nella camerata assieme a noi, abbiamo Il vecchio Rifugio

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Alpi Marittime Grande Traversata delle Alpi

28/06/2010 4° giorno ne che risalivano dalla Provenza . Insomma, que - Rif. Don Barbera – Casterino ( F ) ste monumentali opere, sono un vero libro di storia a cielo aperto e una testimonianza del - Inizia un altro giorno: colazione con il nostro l’evoluzione dei sistemi difensivi dal 1700 al nuovo amico, e quindi assieme facciamo 1947, poi con il trattato di pace Franco-Italiano, anche una parte di percorso lungo la Strada passarono praticamente tutte in territorio Fran - Cannoniera militare che sovrasta la Via del cese e così furono risparmiate dalla demolizione Sale sino alla Capanna Morgantini : un rifugio imposta dal medesimo trattato, sorte che invece privato per gli speleologi che frequentano la toccò, all’opera dello Chaberton, posta sopra zona. Qui ci separiamo, noi ci dirigiamo verso Biancon e armata da 8 pezzi 149/35 in cupola il Col di Tenda , Parodi su per qualche cima. corazzata. Oggi pur conservando un grande in - teresse, molte si trovano in stato di completo ab- Ma bisogna spendere qualche parola su questa bandono, altre però, sono soggette ad un opera Strada Cannoniera : toponimo usato in Italia, di recupero a scopo conservativo storico-turi - mentre dai Francesi è chiamata “ Via dell’Ami - stico; conservano però intatto il loro fascino nel cizia ”. E’ un suggestivo percorso che parte da raccontare il tempo che fu. Casterino (F), e si snoda lungo tutte le creste delle montagne dai 1800 ai 2000 metri di quota, Questo si incontra lungo la Strada Canno - sulla linea di confine che porta nei Parchi Na - niera , un percorso assai suggestivo quindi. zionali del Marguereis (IT), e del Mercan - Bene, detto quanto era doveroso, conti - tour (FR), passando dalla bellissima Valle nuiamo il nostro percorso: nei pressi di un delle Meraviglie (che già il nome è tutto un bivio, vediamo che la Strada Cannoniera pro - programma), famosa per i suoi graffiti dell’Età segue lungo il crinale, noi scegliamo di pro - del Bronzo, che nulla hanno ad invidiare a quelli di Capo di Ponte . La Strada è a fondo na - seguire attraverso un’ampia mulattiera, anche turale, robustissimo perchè pensato per il tran - perché la nostra attenzione è attratta da un sito delle artiglierie pesanti da fortezza (da qui tornate a strapiombo interamente murato, il nome Strada Cannoniera ), e con diverse va - oltre che per la vista del Monviso , seppure an - rianti sbuca in vetta al Col di Tenda , per pro - cora lontano. Comunque anche proseguendo seguire poi, con altri diversivi fin quasi a lungo la Cannoniera, alla fine, le due strade si Ventimiglia . Presenta numerosissimi spunti di ricongiungono nelle stesso punto. interesse naturalistico, ma anche storico-geo - Questa larga strada è denominata Via del grafico. Detta strada è stata realizzata nei primi Sale , ed è un’ antica via di comunicazione dei decenni del XIX secolo, servendo in primis commercianti. come collegamento e rifornimento delle impo - E' un itinerario eccezionale, un percorso fuo - nenti istallazioni militari già esistenti e volute ristrada tra i più suggestivi delle Alpi; consi - da Re Carlo Alberto, per proteggersi le spalle derato che siamo ad una quota media di 2200 da un eventuale attacco Francese e quando poi, metri, e che risale anch’essa dai tempi della all’epoca dei Crispi, l’Italia aderì alla Triplice guerra. Non presenta particolari difficoltà, si Alleanza. In seguito, al mutare della politica snoda parte in territorio Italiano e parte in estera del Regno di Sardegna, queste spettacolari territorio Francese. E’ percorribile solo nei fortificazioni, note come la “cintura corazzata mesi estivi; negli altri vi è un vero e proprio di Tenda”, persero gran parte della loro impor - divieto di transito. tanza strategica e furono, solo parzialmente ado - La denominazione “ Via del Sale ”, comune a perate, nel giugno del 1940, durante le molti altri percorsi in giro per l’Italia, fa rife - operazioni militari dell’Italia contro la Francia, rimento ai sentieri utilizzati, in un lontano e dai partigiani al tempo della Repubblica di passato, per trasportare (e contrabbandare) Salò , oltre ad un breve intermezzo di riarmo te - appunto questo prezioso elemento che è il desco per contrastare le truppe Franco-America- sale.

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Grande Traversata delle Alpi Alpi Marittime

Questa nuova via, che abbiamo scelto, è rie di strutture imponenti: vari forti si sta - l'ideale per le mountain bike: un vero paradiso, gliano all'orizzonte e vediamo, per la prima anche se è maggiormente frequentata da mo - volta, le targhette della famosa Via Alpina . tociclisti. Con un pò di fortuna, non manca La Via Alpina è un “folle” progetto che risale l'occasione di fare qualche incontro bizzarro al 1999 e comprende una serie di 5 itinerari con dune-buggy, ma per noi che siamo a piedi internazionali, 342 tappe e più di 5000 km., e carichi come muli, non è comunque rose e che collegano gli otto stati confinanti con le fiori, anche se il dislivello di oggi è più mode - Alpi, e permette di attraversare le medesime sto. Facciamo tappa intermedia affacciandoci da E a W. Esistono molti sentieri importanti agli impianti sciistici di Limonetto Piemonte , lungo l'arco alpino, ma si può dire che la Via località che sarebbe dovuta essere punto tappa: Alpina è il sentiero “ufficiale” e sicuramente (con il senno di poi...). Siamo in vista di una se- il più rappresentativo.

In compagnia di Parodi, presso la Capanna Morgantini , zona con la tipica roccia carsica. Altri due esempi di particolari formazioni rocciose.

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Alpi Marittime Grande Traversata delle Alpi

Suggestiva veduta di un tornante a strapiombo Un tratto caratteristico della Via del Sale .

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