MENSILE DELLA CARITAS ITALIANA - ORGANISMO PASTORALE DELLA CEI - ANNO XXXVIII - NUMERO 8 - WWW.CARITASITALIANA.IT ottobre 2005

Italia Caritas POSTE ITALIANE S.P.A.POSTE ITALIANE - D.L. POSTALE SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO COMMA 2 DCB - ROMA 353/2003 (CONV. ART.1 IN L.27/02/2004 N.46)

“OSPITANO” STRANIERI DA ESPELLERE. RADIOGRAFIA DEI CPT IL GIRONE DEI TRATTENUTI POVERTÀ OBIETTIVI DEL MILLENNIO, FIGURACCIA DEI “GRANDI” ANNIVERSARIO RICORDO DI GRAZIELLA, A DIECI ANNI DALL’OMICIDIO NIGER IL MONDO IN RITARDO, VIAGGIO NELL’EMERGENZA FAME sommario ANNO XXXVIII NUMERO 8 Mensile della Caritas Italiana editoriale Organismo Pastorale della Cei IN COPERTINA viale F. Baldelli, 41 di Vittorio Nozza L’azione di contrasto 00146 Roma dell’immigrazione clandestina www.caritasitaliana.it ha nei Cpt uno dei suoi cardini. email: Ma si tratta di strutture [email protected] di trattenimento degli stranieri Italia Caritas non prive di contraddizioni foto Associated Press / Ap Pool direttore ANNIBALE ALLE PORTE Don Vittorio Nozza direttore responsabile Ferruccio Ferrante E LA SOLITUDINE IN FAMIGLIA coordinatore di redazione Paolo Brivio in redazione editoriale di Vittorio Nozza Danilo Angelelli, Paolo Beccegato, ANNIBALE ALLE PORTE E LA SOLITUDINE IN FAMIGLIA 3 Giuseppe Dardes, Marco lazzolino, Renato Marinaro, Francesco Marsico, e si grida che Annibale è alle porte… Occorre un con- stra società ha bisogno di confronto paese caritas di Renzo Chesi Francesco Meloni, Giancarlo Perego, franco, di dialogo sereno e della li- LA VIA DELLA SOFFERENZA CHE SUSCITA LA NOSTRA FEDE 5 Domenico Rosati fronto franco, un dialogo sereno e libertà per tutti. La li- bertà di tutti. Gridare che Annibale è parola e parole di Giovanni Nicolini progetto grafico e impaginazione Francesco Camagna ([email protected]) bertà è difficile. Contrariamente a ciò che pensa la mag- alle porte può essere elettoralmente DIO E IL MIO PROSSIMO, INCONTRO E COMANDAMENTO 6 Simona Corvaia ([email protected]) S proficuo, ma è civicamente perico- stampa gior parte della gente, essa è piuttosto un dovere che un di- nazionale Omnimedia ritto. Gestire la libertà, goderne, è una grandissima respon- loso, arcaico. E irresponsabile. L'ITALIA CHE ESPELLE: CPT, IBRIDO DA RIFORMARE 8 via Lucrezia Romana, 58 - 00043 Ciampino (RM) Tel. 06/7989111 - Fax 06/798911408 - sabilità: che implica, anzitutto, la difesa della libertà altrui. *** di Lê Quyên Ngô Dình sede legale dall’altro mondo di Vittorio Nozza, Guerino Di Tora, Luigi Petris 14 viale F. Baldelli, 41 - 00146 Roma Anche quella di chi non la vorrebbe; anche quella di chi, po- Se si grida che in famiglia si è a ri- tel. 06 541921 (centralino) schio… Occorre più villaggio, più VOLONTARI ALLA GMG, IL SERVIZIO PARLA AI GIOVANI 15 06 54192226-7-77 (redazione) tendolo fare, la toglierebbe agli altri. È durissimo, sul serio. di Katia Gizzi offerte tribù, più compagnia, più prossi- database di Walter Nanni 18 Paola Bandini ([email protected]) Per questo, tutelare la libertà attra- mità, più presa in carico. Fatti tre- tel. 06 54192205 LA SOLIDARIETÀ SOCIALE NON È UN FATTO PRIVATO 19 verso la sua limitazione, per legitti- La lotta al terrorismo. mendi (ultimo, quello di Merano) inserimenti e modifiche nominativi di Paolo Pezzana richiesta copie arretrate mo e forse inevitabile che sia, è Il sottosviluppo di intere accadono in tante, troppe famiglie. Marina Olimpieri ([email protected]) sempre complesso. Mi chiedo: perché una donna, am- NEONATI ABBANDONATI, RESPONSABILITÀ DI TUTTI 21 tel. 06 54192202 aree del pianeta. di Giancarlo Perego spedizione Era ovvio che provvedimenti di I drammi che turbano malata in modo serio di nervi, resta contrappunto di Domenico Rosati 22 in abbonamento postale contrasto del terrorismo, intrapresi la quotidianità di persone da sola con i suoi bambini? Certo, D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46) in diverse parti d’Europa, suscitasse- c’è del mistero in ciò che avviene in art.1 comma 2 DCB - Roma insospettabili. panoramacaritas IMMIGRATI, URAGANI, PACE IN BOSNIA 23 Autorizzazione numero 12478 ro polemiche. Ma la discussione casi come quello di Christina e del progetti FAME E POVERTÀ 24 dell’8/2/1969 Tribunale di Roma aperta, il confronto costante e Si tratta di questioni suo piccolo Julian. Però poi gli Chiuso in redazione il 30/9/2005 che interpellano la nostra internazionale l’informazione ampia e corretta so- esperti parlano di segnali che si po- no armi molto efficaci contro il ter- libertà. E devono scalfire tevano intercettare, di attenzioni DIMEZZARE LA POVERTÀ, LA FIGURACCIA DEI LEADER 26 AVVISO AI LETTORI RIFORMA ONU, UN FALLIMENTO: ATTUARE, PRIMA DI CAMBIARE 27 Per ricevere Italia Caritas per un anno occorre ver- rorismo. Appiattire le voci di critica, la nostra indifferenza che si potevano avere. E chi poteva, sare un contributo alle spese di realizzazione di al- cercando calunniosamente di farle chi doveva farlo? Gli assistenti so- di Antonio Papisca meno 15 euro: causale contributo Italia Caritas. passare come opinioni favorevoli al ciali? Il marito, che pur andava a la- LA VITA PER GLI ALTRI, IL “DEPOSITO” DI GRAZIELLA 29 La Caritas Italiana, su autorizzazione della Cei, può a cura dell’Ufficio comunicazione trattenere fino al massimo del 5% sulle offerte per terrorismo, è un errore da non commettere. Come resta vorare tutte le mattine per loro, i suoi tesori che ora so- coprire i costi di organizzazione, funzionamento e da evitare qualsiasi forma di allarmismo: anche quelle no un quadro spezzato, frantumato, offeso? Gli infanti- conflitti dimenticati di Paolo Beccegato 32 sensibilizzazione. semplicemente culturali. Dinanzi alla presenza crescen- cidi in Italia sono cresciuti del 41% in dieci anni. È tre- IL MONDO È IN RITARDO, IL NIGER SOFFRE LA FAME 33 Le offerte vanno inoltrate a Caritas Italiana tramite: te di immigrati in Europa, ad esempio, è legittimo preoc- mendo, spaventoso. E allora: attenzione, quando si par- testi e foto di Guido Miglietta ● Versamento su c/c postale n. 347013 cuparsi della difesa delle proprie tradizioni e della pro- la di famiglia; attenzione, quando la si usa come slogan. casa comune di Gianni Borsa 36 ● Bonifico una tantum o permanente a: ALLUVIONI DI SERIE B, L’EUROPA RESTA LONTANA 37 - Banca Popolare Etica, pria identità, tenendo conto però che esse si difendono La famiglia è cellula fondamentale della società ma non piazzetta Forzaté 2, Padova vivendole in piena coscienza, non conculcando le iden- è una monade, non è un’isola dove tutto deve essere fe- di Generoso Simeone Cin: S - Abi: 05018 - Cab: 12100 contrappunto di Alberto Bobbio 39 conto corrente 11113 tità altrui. E che dagli incontri tra popoli diversi, storica- lice. In nome di una felicità obbligatoria si aprono le fe- Iban: IT23 S050 1812 1000 0000 0011 113 mente parlando, sono sempre scaturite nuove sintesi. I rite, a volte abissi di infelicità. Allora occorre il villaggio, Bic: CCRTIT2T84A agenda territori 40 - Banca Intesa, “barbari” orientali e germani non hanno forse “metic- che aiuta a sostenere le prove che non mancano in ogni villaggio globale 44 piazzale Gregorio VII, Roma ciato” l’impero romano, fra il I e il V secolo? Ne è nata la nucleo familiare. Oggi invece prevale un’idea borghese, Cin: D - Abi: 03069 - Cab: 05032 conto corrente 10080707 splendida Europa cristiana, delle cui radici noi viviamo. finta, plasticata di famiglia. Senza il villaggio, la tribù, il ritratto d’autore dei Jalisse Iban: IT20 D030 6905 0320 0001 0080 707 Non c’è pertanto serio motivo di preoccuparsi per il ri- parentado, la contrada (che per i cristiani può essere la GIANNI CHE VA IN OSPEDALE PER TROVARE CIBO E RELAZIONI 47 Bic: BCITITMM700 schio di un “meticciato europeo”, come invece sembra- parrocchia, il gruppo di famiglie, una fraternità di ami- ● Donazione con Cartasì e Diners, telefonando a Caritas Italiana 06 541921 no pensare e affermare, in modo ottuso, alcuni. La no- ci) si rischia di vivere la famiglia come un’isola. Invece i (orario d’ufficio) Cartasì anche on-line, sul sito www.caritasitaliana.it (Come contribuire) ITALIA CARITAS | OTTOBRE 2005 3 editoriale paese caritas di Renzo Chesi direttore Caritas Volterra

tanti “inferni” in casa impongono di non parlarne in modifica l’ottica e la cultura con cui leggiamo fenomeni modo falso, retorico e artificioso. Occorre chiedersi fre- quali fame, miseria e sottosviluppo, arrivando a sentire quentemente a che “villaggio” si appartiene. Esso è fat- i problemi degli altri come nostri, non c’è dato allar- LA VIA DELLA SOFFERENZA to di amici che entrano in casa, che rompono, di bam- mante che possa scalfire la nostra indifferenza colpevo- bini degli altri, di interessi collettivi, di ricerca non solo le. Le nostre improbabili giustificazioni, il nostro vergo- del bene personale ma anche e soprattutto del bene co- gnoso silenzio. Sotto quei numeri freddi muoiono un CHE SUSCITA LA NOSTRA FEDE mune. Se non c’è villaggio, contrada, se non c’è condo- mucchio di donne, bambini e uomini. «La cosa peggio- minio, troppo alto è il rischio per la famiglia. Le nostre re non è la violenza degli uomini malvagi, ma il silenzio città, quartieri, parentadi e paesi hanno smesso da un degli uomini onesti», diceva Martin Luther King. Rom- pezzo di essere “tessuto di relazioni, incontri, storie co- piamolo, finalmente, questo silenzio complice, lascia- embra ormai acquisito, da parte di tutti gli operatori pastorali, che da considerare nel percorso di inizia- muni di vita”. E ovunque possono accadere le cose tre- moci sconvolgere dalle cifre di una catastrofe evitabile e zione cristiana come dati fondamen- il modo attuale di educare alla fede i bambini, i ragazzi e i giovani mende della solitudine. cominciamo a pretendere, con ogni mezzo, dai governi tali per proporre l’incontro con una del mondo impegni concreti, strutturali, di sviluppo in Srisulta inadeguato, per non dire fallimentare. Il vuoto che si verifi- Persona, non con una dottrina o un *** favore dei paesi drammaticamente impoveriti. ca dopo i sacramenti, soprattutto la Cresima e la celebrazione del ma- codice di comportamento; Se si grida che la terra, l’ambiente, lo sviluppo, il tessuto Se parole come “interdipendenza” e “globalizzazio- la valorizzazione della domenica, sociale sono orrendamente sfruttati e impoveriti… Oc- ne” hanno un senso, il fatto che il crollo del prezzo dello trimonio, l’assenza dalla vita parrocchiale della generazione di età me- giorno che illumina il senso della corre invertire drasticamente la rotta di una prevedibile zucchero abbia causato una brusca frenata nelle entrate dia (35–45 anni), la non facile identità del credente rispetto a quella del vita personale e comunitaria. catastrofe. Ci sono numeri che hanno (o dovrebbero del Brasile o che la caduta dei prezzi del cotone abbia fat- “bravo cristiano” sono solo alcuni segnali che invitano la chiesa a rin- avere) la forza di pugni allo stomaco. Nel 2000 la Di- to schizzare il tasso di povertà del Benin ci deve interpel- Partire dalle persone chiarazione del Millennio conteneva precisi obiettivi di lare in profondità. A chi non condivide motivazioni soli- novare il linguaggio e i modi con cui propone la persona di Cristo. Sono quattro attenzioni che ritrovo sviluppo in vista del 2015. Ci si impegnava a dimezzare daristiche basti un’amara constatazione: il legame stret- I vescovi da tempo ne hanno nella finalità e nei compiti di una Ca- la povertà estrema, ad abbattere il numero dei morti tra to, quasi ineluttabile, fra l’aggravarsi della situazione so- preso atto e dal 1997 ci hanno conse- È aperta, nella chiesa ritas parrocchiale, e nel metodo che i bambini, a fare in modo che tutti andassero a scuola… cio-economica di intere aree del globo e l’aumento del- gnato ben tre “Note pastorali”, in cui italiana, la riflessione essa è chiamata a suscitare nella co- Invece i numeri del recente rapporto del Programma l’emigrazione. Se le cose non cambieranno, in fretta, c’è suggeriscono percorsi nuovi, sulla su come rinnovare munità cristiana (ascoltare, osserva- per lo sviluppo dell’Onu dicono che tali obiettivi non sa- il rischio che un fiume di disperati ingrossi ulteriormen- base di una consapevolezza: oggi, più l’iniziazione alla fede, re, discernere). ranno raggiunti. Il panorama resta drammaticamente te le periferie delle metropoli europee. che essere impegnata ad approfondi- soprattutto quella rivolta Il tentativo che stiamo facendo preoccupante. Ma dal tunnel della povertà non si esce Ecco perché ci riguarda da vicino l’astronomica cifra re la fede, la chiesa è chiamata a su- alle giovani quest'anno nella diocesi di Volterra è se non insieme. , occidentali e orientali, (72 miliardi di dollari l’anno) che quantifica gli effetti scitarla in chi pensa di averla ma poi, generazioni. quello di sperimentare queste quat- istruiti e analfabeti. Insieme. Pensare di risolvere il pro- negativi delle barriere doganali imposte dai paesi ricchi di fatto, né la conosce né la vive. Quattro attenzioni tro attenzioni attraverso il laboratorio blema dello sviluppo con alchimie finanziarie o con i sulle economie di quelli poveri. Analogamente, sapere Però per suscitare la fede in chi si impongono alla prassi diocesano e zonale, con l’intento di soli aiuti economici (che pure ci vogliono) non porta che molti aiuti destinati al sud del mondo continuano a pensa di essere credente (ma di fatto pastorale. Il ruolo delle dare un contributo alle parrocchie, lontano. Se non si cambia radicalmente la direzione essere vincolati all’acquisto di beni negli stati donatori, non lo è), non ci si può accontentare Caritas parrocchiali che dopo il convegno diocesano ec- delle politiche complessive, se – soprattutto – non si non dovrebbe lasciarci dormire sonni tranquilli. del metodo del solo insegnamento clesiale sull’iniziazione cristiana (giu- (la dottrina e la sua esplicitazione ca- gno 2005), sono chiamate a speri- techetica), finalizzato a consentire di ricevere i sacramen- mentare cammini che fanno dell’iniziazione cristiana la ti ma non diretto a incidere nella vita per renderla auten- via privilegiata per una pastorale missionaria. ticamente cristiana. Il nostro obiettivo è dunque aiutare le parrocchie a fa- Interessante è il richiamo che i vescovi operano, nelle re iniziazione, partendo dalla conoscenza delle persone ‘‘ Note, al cammino catecumenale proprio della vita degli che soffrono, per scoprire come la sofferenza può suscita- Rompiamolo questo silenzio complice. E cominciamo adulti nei primi anni della chiesa. In questo cammino si re la fede negli operatori, nei familiari degli ammalati o a pretendere dai governi impegni concreti, evidenziano quattro aspetti da tenere in considerzione: delle persone in difficoltà, nei volontari e nella comunità l’attenzione alla persona, alla sua situazione di parten- stessa, e per capire come essa (scelta da Cristo sulla croce strutturali, di sviluppo in favore dei paesi impoveriti za nella fede, con l’intento di proporre cammini ade- come veicolo di salvezza) può rivelarsi un’opportunità di guati non all'età, ma alla situazione concreta; crescita, utile a riscoprire i rapporti tra i membri della co- il coinvolgimento della comunità, che è chiamata in munità, e un’opportunità per suscitare la fede in Cristo. tutte le sue componenti a farsi carico dell’annuncio di È un’avventura che accogliamo volentieri e con un ’’ fede, evitando la delega in bianco a sacerdoti, catechi- certo entusiasmo, perché è la sfida caratteristica di ogni sti, educatori; cristiano, che rivive ogni domenica nel segno della resur- l’attenzione al vissuto e all’esperienza concreta di vita, rezione e della festa della comunità.

4 ITALIA CARITAS | OTTOBRE 2005 ITALIA CARITAS | OTTOBRE 2005 5 parola e parole di Giovanni Nicolini DIO E IL MIO PROSSIMO, INCONTRO E COMANDAMENTO Allora (…) un dottore della legge lo interrogò per metterlo alla prova: “Maestro, qual è il più grande comandamento della legge?” (Mt. 22,34-40)

cristiani che domenica 23 ottobre celebreranno la messa, s’in- chiesto chi sia il nostro prossimo: «Chi ti sembra sia stato il prossimo Italia Caritas contreranno con l’insegnamento di Gesù intorno all’unico e du- di colui che è incappato nei brigan- I plice comandamento dell’amore: “Amerai il Signore Dio tuo con ti?». E lui risponde di getto, come tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo neppur pensandoci: «Chi ha avuto compassione di lui». è il più grande e il primo dei comandamenti. E il secondo è simile al Ma con questo il “prossimo” le notizie che contano primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Da questi due coman- esce dal significato che noi istintiva- mente gli attribuiamo, identifican- Per ricevere il nuovo Italia Caritas per un anno damenti dipende tutta la Legge e i Profeti”. Anche un ascoltatore me- occorre versare un contributo alle spese dolo in una persona che ha bisogno diocre della Parola di Dio, quale io sono, non cesserà mai di stupirsi di realizzazione, che ammonti ad almeno del nostro aiuto. Il prossimo è inve- 15 euro. A partire dalla data di ricevimento per la temerarietà e quasi la violenza ce prima di tutto chi e chiunque si del contributo (causale ITALIA CARITAS) di questa affermazione del Signore. Amare il Signore, sia fatto “prossimo a me”, soccor- sarà inviata un’annualità del mensile. E Lui stesso ne è ben consapevole, rendomi nella mia povertà. Tutto il amare il prossimo. Per contribuire quando, proclamando il suo inse- bene che nella mia vita ho ricevuto Così insegna Gesù • Versamento su c/c postale n. 347013 gnamento, cita la norma antica e af- al dottore della legge. dal buon Dio, e da tantissimi che • Bonifico una tantum o permanente a: ferma: «Avete inteso che fu detto: Rivelandogli che Egli mi ha mandato e si sono fatti - Banca Popolare Etica, “Amerai il tuo prossimo e odierai il prossimi a me, ricchi della sua ca- piazzetta Forzaté 2, Padova ognuno di noi è debitore Cin: S - Abi: 05018 - Cab: 12100 tuo nemico”». E aggiunge: «Ma io vi dell’amore che il Padre rità, tutto quel gran bene è oggi, e si- dico: amate i vostri nemici e pregate no alla fine del mio pellegrinaggio conto corrente 11113 - Iban: IT23 S050 ci manifesta attraverso 1812 1000 0000 0011 113 per i vostri persecutori…» (Mt. 5,43). ogni uomo. verso la Terra della risurrezione, il Bic: CCRTIT2T84A Perché questa è la vertigine del A cominciare grosso debito che ho accumulato. - Banca Intesa, comandamento nuovo: l’accosta- da quelli più vicini Ogni persona che per qualsiasi piazzale Gregorio VII, Roma mento tra Dio e il prossimo. Prossimo circostanza della vita io trovi prossi- un anno con Italia Caritas Cin: D - Abi: 03069 - Cab: 05032 che si qualifica ormai non per prossi- mo, vicino a me, è mio creditore. Da conto corrente 10080707 - Iban: IT20 mità di sangue o di fede o di cultura, ma per pura prossi- tutti, in un modo o nell’altro, ho ricevuto del bene. An- D030 6905 0320 0001 0080 707 Bic: BCITITMM700 mità fisica: quello che ti è accanto. E questo quasi con sot- che da chi potesse nutrire nei miei confronti sentimen- • Donazione con Cartasì e Diners, tile maliziosità, perché tutti sappiamo come è più facile ti non benevoli. Di tutti il Signore si è servito per farmi Nel 2004 abbiamo cambiato veste. telefonando a Caritas Italiana 06.54.19.21 amare genericamente i lontani poveri del terzo mondo del bene, per salvarmi. Tutta la mia vita di peccatore è Nel 2005 stiamo migliorando ancora. (orario d’ufficio) che la propria antipaticissima e vicinissima cognata! avvolta e riparata dallo sguardo compassionevole di Cartasì anche on-line, sul sito Cristo e di molti che con Lui sono il mio buon samarita- Contenuti incisivi. Opinioni qualificate. www.caritasitaliana.it (Come contribuire) Da tutti ho ricevuto del bene no. In Gesù, Dio e il mio prossimo si sono incontrati. Il Dati capaci di sondare i fenomeni sociali. Per informazioni Amare il prossimo come si ama e si deve amare Dio: l’i- comandamento duplice è veramente uno. Al punto che Caritas Italiana potesi pare quasi blasfema per un figlio di Abramo e di Paolo scrive ai suoi fratelli di Roma che “qualsiasi co- Storie che raccontano l’Italia e il mondo. viale F. Baldelli 41, 00146 Roma Mosè! Ma il segreto sta proprio in quella parola, “prossi- mandamento si riassume in queste parole: Amerai il tel 06.54.19.22.02 - fax 06.54.10.300 mo”, e nella sua capacità di mostrarci, all’improvviso, un prossimo tuo come te stesso” (Rom. 13,9). “Homo ho- Un anno a 15 euro, causale “Italia Caritas” e-mail [email protected] volto e un significato del tutto sorprendenti. Ed è quello mini lupus”, strilla acidamente il pensiero della filosofia che si sente domandare da Gesù, al termine della para- moderna. “Homo homini Deus”, può cantare nell’uma- bola del buon samaritano, il dottore della legge, che ha nità di Cristo una nuova umanità figlia di Dio.

6 ITALIA CARITAS | OTTOBRE 2005 LEGGI LA SOLIDARIETÀ, SCEGLI ITALIA CARITAS nazionale immigrazione irregolare

Condizioni di vita di Lê Quyên Ngô -Dình degradanti. Costi elevati. centri di permanenza temporanea e assistenza, più conosciuti come Cpt o Cpta, Convivenze forzate. sono da anni al centro dell’attenzione dei media e della pubblica opinione. Istitui- ti nel 1998 con la Legge 40 (Turco-Napolitano), fin dall’inizio i Cpt sono stati og- I Centri di permanenza getto di discussione per la natura, gli obiettivi e le modalità di gestione. Nonostan- temporanea ospitano te la periodica attenzione che è stata ad essi rivolta, le forze politiche non sono an- cora pervenute a una soluzione condivisa riguardo la loro destinazione, se si gli stranieri irregolari esclude il recente appello dei governatori di varie regioni per il “superamento” dei destinati al rimpatrio. ICpt. Realtà ibride, controverse, che nessuno vuole sul proprio territorio (nonostante le pres- sioni del ministro dell’interno), ma a cui non sono ancora state trovate valide alternative. Idee per cambiare. I Cpt sono strutture finalizzate al trattenimento di stranieri in attesa di espulsione per il A partire dalle tempo necessario alla loro identificazione e alla predisposizione dei documenti, nonché dei politiche di ingresso vettori per il viaggio. Questo tempo, fissato dalla Legge 40/1998 in trenta giorni, è stato rad- doppiato dalla successiva legge 189 del 2002 (Bossi-Fini), con il proposito di migliorare la percentuale dei rimpatri effettivamente eseguiti sul totale delle persone transitate nei Cpt. Si è passati così dal 29,6% dei rimpatri nel 2001 al 47,9% nei primi nove mesi del 2004. Tale risultato sembra però dovuto alla più efficace collaborazione dei paesi di origine o di ultimo transito degli stranieri, nonché agli accresciuti mezzi finanziari impiegati per l’espulsione, più che al protrarsi della permanenza nei Cpt. La maggior durata della perma- nenza ha, al contrario, messo a nudo alcune contraddi- zioni intrinseche a questi centri, la cui natura ibrida – non carceri, ma centri di trattenimento – crea indubbie difficoltà di gestione. E condizioni in cui talora vengo- L’ITALIA CHE ESPELLE no violati i diritti elementari di chi vi è trattenuto. Fuga e autolesionismo Nei vari Cpt visitati da Caritas Italiana – e la conferma

CPT, IBRIDO viene anche dagli operatori che, a livello diocesano, ELENA MARIONI prestano servizio di ascolto e orientamento legale in TRATTENUTI, POI RESPINTI alcune delle strutture – emerge una diffusa, dolente Le immegini di queste pagine si riferiscono ai Centri di permanenza temporanea DA RIFORMARE assenza di futuro. e assistenza di Lampedusa e Lecce Chi è trattenuto nei Cpt sa di essere comunque de- e al Centro di identificazione di Foggia stinato all’espulsione e al divieto di reingresso in Italia per dieci anni: non esiste gradualità di pena che possa luogo e la struttura, vi potranno essere stranieri appena indurre a comportamenti virtuosi o collaborativi. Non sbarcati senza documenti, ex detenuti ancora in attesa a caso, pertanto, proliferano vandalismi, tentativi di di identificazione sebbene abbiano esaurito la pena, fuga o atti di autolesionismo. Gli “ospiti” (i trattenuti) prostitute, transessuali, potenziali vittime di tratta che cercano di evitare l’espulsione celando la propria non è stato possibile individuare nella ressa delle reta- identità, fornendo nomi e dati anagrafici di fantasia te, irregolari fermati in circostanze le più varie, nonché, per ostacolare le procedure, facendo decorrere i termi- purtroppo, richiedenti asilo in particolari condizioni. ni del trattenimento. Non c’è nulla da perdere e nulla Ma le strutture non tengono presente queste diffe- da guadagnare. Difficile, in un contesto simile, pensa- renti realtà: non ci sono, per esempio, spazi ad hoc per ROMANO SICILIANI re ad attività di animazione, assistenza, orientamento. gli ex detenuti, che convivono con gli altri ospiti, e solo Fra gli oltre 1.800 trattenuti nei 15 Cpt italiani, si ri- in alcuni casi ve ne sono per i transessuali. Ciò condi- levano categorie molto diverse di persone: secondo il ziona la qualità della permanenza, al di là dell’impegno ELENA MARIONI

ITALIA CARITAS | OTTOBRE 2005 9 nazionale immigrazione irregolare

Milano: meno contatti, ma l’azione Caritas prosegue Costi per convenzioni e funzionamento dei Cpt (1/1 - 30/9/2004)

Il Centro di permanenza temporanea di via Corelli, 2004, quando per “motivi di sicurezza” agli operatori Centro Ente gestore Costo al giorno Presenze Importo gestito dalla Croce Rossa lombarda su mandato della Caritas è stato messo a disposizione un locale pro capite medie totale* prefettura di Milano e inaugurato nell’ottobre 2000, non più a diretto contatto con gli ospiti. «La nuova Agrigento Confederazione Misericordie 30,54 108 1.745.994,85 si articola in cinque settori (tre maschili, uno femminile, collocazione rallenta il nostro lavoro, ma non Agrigento Lampedusa Confederazione Misericordie 37,92 88 1.788.467,19 uno riservato ai trans), ciascuno con 28 posti letto, ci ha impedito di garantire colloqui di orientamento Bologna Croce Rossa Italiana 80,70 78 2.782.509,50 per una capienza di 140 posti. In ogni settore, a tutti coloro che ne fanno richiesta». Brindisi Onlus Fiamme d’Argento 26,70 144 1.546.154,32 che presenta sbarre alle finestre, ci sono sette stanze Per favorire i contatti è stato predisposto Caltanissetta Albatros 1973 63,40 76 2.033.534,40 con quattro posti letto, una sala mensa con due un volantino multilingue in cui si spiegano le attività Catanzaro Malgrado tutto 48,62 87 1.548.001,10 distributori di bevande e un televisore rinchiusi ed è stato attivato un telefono cellulare acceso Crotone S. Anna – Isola di Caporizzuto 33,47 99 1.419.917,71 in gabbie di sicurezza, quattro docce e tre bagni. 24 ore su 24. «Le richieste sono sempre le stesse Lecce - Regina pacis Fondazione Regina pacis 43,00 144 2.229.120,00 Da un paio di mesi uno dei settori è stato trasformato – concludono gli operatori –: oltre a bisogni materiali in centro di identificazione per i richiedenti asilo; (abbigliamento, , schede telefoniche), le persone Otranto Comune di Otranto 40,50 35 510.300,00 la capienza del Cpt si è quindi ridotta a 112 posti. manifestano l’esigenza di sapere perchè vengono Roma Croce Rossa Italiana 34,66 240 4.231.443,20 Gli operatori di Caritas Ambrosiana operano trattenute senza aver commesso reati. Sono ansiose Ragusa – – – 120.323,63 nel Cpt con un progetto avviato nel giugno 2004 e preoccupate; a volte basta un nonnulla per causare Milano Croce Rossa Italiana 15,02 140 4.129.522,00 e finanziato con fondi Cei. Al centro accedono litigi e scatti d’ira anche violenti. È dunque importante Modena Confederazione Misericordie da 69,50 a 99,29 48 3.342.367,42 un consulente legale, un’assistente sociale il colloquio personalizzato, in cui vengono spiegati Torino Croce Rossa Italiana 73,50 76 2.332.836,00 e un educatore, per tre pomeriggi alla settimana. a ciascuno la situazione e le prospettive per il futuro. Trapani Insieme 37,00 51 643.640,32 «Abbiamo iniziato – spiegano gli operatori – Nella maggior parte dei casi le persone devono Totale 30.440.753,00 incontrando i “trattenuti” nei reparti, con interventi essere rimpatriate. Ma almeno ne apprendono di ascolto generale e di orientamento di gruppo». i motivi e sono a conoscenza dei tempi * I costi comprendono gestione, manutenzione e altre spese; sono esclusi i costi per la presenza delle forze dell’ordine e i rimpatri La presenza nei reparti è durata fino a settembre dell’espulsione». Fonte: Elaborazione Corte dei Conti su dati forniti dall’amministrazione

dei gestori (Croce Rossa e Misericordie): basta che il nu- ritrovano, nella stessa area centri di prima accoglienza, visto. In seguito, non avendo alcun interesse a essere permessi di soggiorno e faciliti l’incontro fra domanda e mero o il genere dei trattenuti superi la soglia prevista, di identificazione e Cpt. Lo stato conferisce ai gestori identificati, molti irregolari sono diventati sans pa- offerta di lavoro. Nei Cpt dovrebbero essere trattenute per creare situazioni paradossali. Non solo si assiste a (esclusi i costi di struttura e di vigilanza) una media di piers, salvo esibire i documenti in occasione delle sa- solo categorie di espellendi particolari, per le quali non convivenze forzate e potenzialmente foriere di tensioni 60 euro al giorno per ogni ospite, il triplo di quello che natorie o regolarizzazioni di massa a cui l’Italia ha fat- siano ravvisabili forme di recupero possibile, escluden- e soprusi, ma addirittura – a se- viene oggi riconosciuto per l’o- to cinque volte ricorso dal 1986. do gli ex detenuti, che dovrebbe- conda della disponibilità e del- spitalità e il sostegno all’integra- Nel meccanismo immigrato- ro essere identificati durante l’i- l’organizzazione interna delle zione di richiedenti asilo e rifu- rio attuale, dove gli ingressi sono ter penitenziario. Sono da raffor- singole strutture – soggetti nella giati nell’ambito del Sistema na- contingentati per quote, secon- zare, infine, i servizi di ascolto e stessa condizione giuridica fini- zionale di protezione. do criteri rispondenti alle esi- di orientamento legale, come da scono per essere trattenuti op- I Cpt sono sorti per rendere genze economiche nazionali, tempo raccomandato da Caritas pure lasciati andare. effettive espulsioni che altri- l’espulsione è parte del sistema e Italiana alle diocesi, per poter di- menti avrebbero avuto esecu- i Cpt ne sono un corollario. Oc- scernere potenziali richiedenti Sempre più sans papiers zione per lo più solo su base vo- corre tuttavia proporzione tra asilo o vittime di tratta, che per Il ministero dell’interno preme lontaria. Strutture analoghe, “offesa” ricevuta e risposta dello mancanza di adeguate condizio- per avere Cpt in ogni regione, con forme e terminologie diver- stato. Una riforma dei Cpt dun- ni linguistiche o ambientali non

ma la popolazione e le istituzio- ELENA MARIONI se, esistono nei principali paesi que si impone, sia per tutelare ELENA MARIONI sono stati in grado di far valere la ni locali non vedono vantaggi di immigrazione europei ed è dignità e diritti di chi vi è tratte- loro situazione. nell’accogliere espellendi eventualmente provenienti stato un governo di centrosinistra a istituirle. Ma il fe- nuto, sia per dare un senso a queste stesse strutture. da altri territori e a rischio di fuga permanente. Per otti- nomeno dei “senza documenti” è letteralmente esplo- Il “superamento” dei Cpt richiede però anche una (si ringrazia Luca Einaudi per aver reso disponibile mizzare risorse umane e materiali si vanno così crean- so dopo la creazione dei Cpt: prima, gli stranieri irre- revisione delle politiche di ingresso per motivi di lavoro, uno studio del luglio 2005, non ancora pubblicato, do centri sempre più grandi e “polifunzionali”, dove si golari erano generalmente dotati di passaporto senza che semplifichi le procedure di rilascio e di rinnovo dei “Per un sistema di Cpt riformato”).

10 ITALIA CARITAS | OTTOBRE 2005 ITALIA CARITAS | OTTOBRE 2005 11 nazionale immigrazione irregolare

Bologna: «Non capiscono perché li rinchiudono» Crotone: «Badanti e criminali, convivenza difficile»

Il Cpt di via Mattei è attivo a Bologna dal 2002 e ha moltissimi gli immigrati che hanno chiesto di avere Il Cpt di Crotone, aperto nel gennaio 2004 in una ex situazioni non sanabili. Allora diventa importante una capienza di 97 ospiti. La struttura, realizzata a raggi, un colloquio. La maggior parte di loro non riescono caserma dell’aeronautica militare, ha una capienza il semplice momento di ascolto e orientamento: il è divisa in stanze da cinque o sei posti letto e presenta a comprendere perché debbano passare 60 giorni di 124 posti. La struttura (palazzine distinte per 94 uomini tentativo è spiegare alle persone i motivi per i quali sono una sezione maschile e una femminile. Gli spazi esterni rinchiusi prima di essere rimandati al paese d’origine. e 30 donne) può contare su ampi spazi verdi messi trattenuti nei centri, i tempi necessari per il rimpatrio ed, sono comuni, un grosso handicap per le trattenute. Sono Una situazione che, spesso, provoca reazioni anche a disposizione dei trattenuti. All’interno del centro sono eventualmente, le modalità corrette per poter rientrare nel gli uomini, infatti, a creare maggiori problemi se rinchiusi violente. Dall’ascolto dei trattenuti sono poi emerse attivi uno studio medico e uno odontoiatrico. Il centro nostro paese senza più incorrere in problemi giudiziari». troppo a lungo; così si tende a farli uscire all’aperto esigenze che abbiamo tentato di affrontare attivando è gestito dalla Confraternita delle Misericordie d’Italia. Proprio grazie al momento di ascolto emergono molto più spesso, costringendo le donne a lunghi periodi l’assistenza legale gratuita, il contatto con parenti Caritas Crotone non opera direttamente all’interno situazioni paradossali. «Spesso – conclude Vizze – capita di reclusione forzata. La struttura, gestita fino a marzo e amici e un aiuto ai preparativi per il viaggio di ritorno». del Cpt, anche se è allo studio un accordo con l’ente di dover spiegare a badanti irregolari, presenti magari dalla Croce Rossa Italiana, è stata ora affidata alla Il servizio di Caritas Bologna è però in dirittura d’arrivo: gestore per permettere l’attivazione di un centro di da anni in Italia per assistere persone anziane, che la loro Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia. si concluderà il 31 ottobre e non sembra esserci spazio ascolto. Però da tempo Francesco Vizze, responsabile situazione, in base alla normativa vigente, è simile Caritas Bologna, dopo essersi espressa contro l’apertura per rinnovare l’esperienza. «È un problema – concludono dell’area immigrati della Caritas di Crotone, fornisce a quella di chi passa al Cpt dopo aver scontato anni del Cpt di Bologna, ha cominciato da subito a operare gli operatori –, soprattutto per i trattenuti. La Croce Rossa, consulenza legale gratuita agli ospiti. «Esiste una di carcere per aver commesso reati anche gravi. Sono all’interno della struttura per garantire ai trattenuti servizi infatti, aveva un contratto di consulenza con un legale; collaborazione non formalizzata con gli operatori del centro circostanze tutt’altro che semplici da accettare per chi non forniti dalla Croce Rossa. «La nostra – spiegano contratto che le Misericordie non hanno ancora rinnovato. – spiega Vizze –: quando si presentano casi particolari, ha cercato uno spiraglio nella nostra società; noi gli operatori – è essenzialmente un’attività di ascolto delle Al momento, l’unico avvocato a cui gli stranieri possono vengono segnalati e interveniamo per ascoltare i bisogni, cerchiamo di mediare, dando consigli su come comportarsi, persone. All’interno del Cpt abbiamo attivato uno sportello, ricorrere per consulenze è quello reso disponibile da valutare la situazione e mettere in atto ogni intervento una volta rientrati nel paese d’origine, per poter tornare aperto due volte alla settimana, mettendoci a disposizione Caritas. Una volta concluso il progetto, c’è il serio rischio possibile. Il tutto senza mai illudere le persone, anche in Italia con regolare permesso di soggiorno». senza alimentare false aspettative. Fin dall’inizio sono stati che non rimanga più nessuno a prendersi cura di loro». perché, nella maggioranza dei casi, ci troviamo a valutare Di più, nel microcosmo dei Cpt, è davvero difficile fare.

sono state effettivamente espulse dal paese al termine del nei fatti, sono strutture spesso carenti o degradate, in cui Oltre 15 mila trattenuti nel 2004, periodo di trattenimento. Circa un quarto sono state rila- le condizioni di vita sono tutt’altro che agevoli. E in cui sciate, perché è stato raggiunto il limite di tempo consen- non vi è formale restrizione delle libertà fondamentali gli espulsi sono stati la metà tito per legge. Secondo la legge Turco-Napolitano, i citta- (per esempio si possono fare e ricevere telefonate, e anche dini stranieri potevano essere trattenuti nei Cpt solo per il visite, così come non vi sono celle che rinchiudono indivi- tempo necessario a dare attuazione al decreto di espul- dualmente né, di conseguenza, ore d’aria predetermina- I dati aggiornati sul funzionamento dei Cpt. Per la sola gestione si spendono sione o respingimento (e per un massimo di 30 giorni). La te), ma non esistono, se non in rari casi, forme di assisten- 76 milioni di euro all’anno. Strutture inadeguate, scarsa assistenza sociale stessa legge non prevedeva accompagnamento coatto al- za e orientamento, che consentano al trattenuto di far va- la frontiera. Tale obbligo è entrato in vigore nel 2002, dopo lere i suoi diritti sostanziali, sul piano legale e sociale. di Ettore Sutti il varo della Bossi-Fini; lo stesso testo ha anche esteso il Tale situazione ha indotto organismi come Amnesty periodo massimo di detenzione in un Cpt a 60 giorni. Se International e Medici senza frontiere a esprimere, nel re- I dati più aggiornati sul fenomeno dell’immigrazio- mento dei Cpt è ammontata a oltre 76 milioni di euro: da- l’allontanamento non è stato compiuto alla fine del tem- cente passato, giudizi di condanna sulla gestione italiana ne clandestina e irregolare si riferiscono al 2004. Se- to altissimo, quasi 5 mila euro per ogni immigrato tratte- po massimo di detenzione, la persona è rilasciata con l’or- dei Cpt. Ma non è tutto. Per cercare di arginare il proble- condo l’ultima relazione della Corte dei conti, l’an- nuto, che comprende anche i costi relativi all’impiego del- dine di abbandonare il paese sotto la propria responsabi- ma “alla fonte”, il governo italiano, sulla base di accordi bi- no scorso sono stati individuati in Italia 105.662 im- le forze dell’ordine e quelli di rimpatrio dei clandestini. lità entro cinque giorni. Chi non rispetta l’ordinanza è pu- laterali con la Libia, sta finanziando la costruzione di due migrati clandestini. Di essi, 59.995 sono stati rim- In Italia i Cpt funzionanti sono a Bologna, Brindisi, nibile con una pena da uno a quattro anni di reclusione. Cpt in Libia. L’Italia nel 2004 ha anche finanziato 47 voli patriati,I 24.528 respinti alla frontiera, 2.563 respinti dai Caltanissetta, Lamezia Terme, Lampedusa, Crotone, Mi- charter dalla Libia verso paesi – per esempio Sudan, Etio- questori, 16.270 espulsi con accompagnamento alla fron- lano, Modena, Ragusa, Roma, Melendugno (Le), Otranto, Soluzione esportata in Libia pia e Siria – nei quali vige ancora la pena di morte, respin- tiera e 930 espulsi con provvedimento di autorità giudi- Torino e Trapani. Altri sei sono in fase di realizzazione Prefettura e gestori dei Centri di permanenza temporanea gendo e mettendo a rischio potenziali richiedenti asilo. E ziaria. Nei 15 Centri di permanenza temporanea presenti (Agrigento, Bari, Foggia e Gradisca d’Isonzo, più due in Li- non possono far altro che applicare la legge in vigore, ma così il parlamento europeo ha votato una risoluzione che nel nostro paese, sempre nel 2004 sono stati trattenuti bia, a Gharyan e Sebha), mentre due sono in fase di pro- l’inasprimento delle misure introdotte dalla legge Bossi- invita l’Italia a desistere da questo tipo di collaborazione, 15.647 immigrati, di cui 7.895 rimpatriati e 6.698 dimessi gettazione (Lampedusa e Trapani-Milo). Secondo i dati Fini rischia di limitare ulteriormente i diritti degli immi- fino a quando la Libia non introdurrà miglioramenti nella (ovvero rilasciati); i trattenuti erano stati 14.993 nel 2001, ufficiali, nei centri funzionanti sono transitate 14.223 per- grati clandestini, che si trovano a essere rinchiusi senza tutela dei diritti umani, a cominciare dalla ratifica della 18.625 nel 2002, 14.223 nel 2003. La spesa di manteni- sone nel 2003 e 15.647 nel 2004; di esse, solo circa la metà aver compiuto reati. I Centri di permanenza temporanea, Convenzione di Ginevra sui diritti umani.

12 ITALIA CARITAS | OTTOBRE 2005 ITALIA CARITAS | OTTOBRE 2005 13 nazionale nazionale dall’altro mondo servizio civile

UNA MOLLA DI PROGRESSO, VOLONTARI ALLA GMG, CITTADINI DELL’ITALIA DI DOMANI IL SERVIZIO PARLA AI GIOVANI di Vittorio Nozza, Guerino Di Tora, Luigi Petris direttori di Caritas Italiana, Caritas Roma e Fondazione Migrantes mmigrazione è globalizzazione”: è lo slogan scelto per la 15ª edi- la pesca, all’allevamento, a certi ra- di Katia Gizzi zione del “Dossier statistico immigrazione”, promosso da Cari- mi dell’industria o dei servizi. tas Italiana e Caritas diocesana di Roma, insieme a Fondazione Purtroppo questi benefici sono ll’inizio erano in dodici. Dodici volontari che durante la Giornata mondiale della gio- ‘‘I dovuti in misura ridotta alle leggi: la ventù di Toronto, nel 2002, raccontarono ai ragazzi di tutta Italia, attratti ancora una Migrantes. Il fenomeno della mobilità si è andato sviluppando con storia dell’immigrazione in Italia si volta dall’invito di papa Wojtyla, del neonato servizio civile nazionale. Quest’anno la ritmi crescenti sia nei paesi ricchi che in quelli poveri. Nel contesto identifica in gran parte con il susse- Giornata mondiale di Colonia ha segnato una svolta nella partecipazione dei volon- VEGLIA VOLONTARIA europeo l’Italia è uno degli esempi più significativi: siamo arrivati a guirsi dei provvedimenti di sanatoria. tari in servizio civile. I giovani erano presenti sotto l’egida del Tavolo ecclesiale per il Una giovane una presenza regolare di quasi 2.800.000 persone, un immigrato E anche l’arte di arrangiarsi, accen- servizio civile. Costituito di recente, è un coordinamento di organismi della chiesa volontaria tuata dal carico di rigidità e di preca- italiana che intende fare sintesi di varie esperienze e delineare la proposta della co- Caritas ogni venti residenti. Vi sono cose che cominciano per non finire: in servizio civile rietà introdotto dalla legge Bossi-Fini. munità cristiana in materia di servizio civile. Moltissimi sono le realtà coinvolte: uffici della Confe- attende il giorno l’immigrazione sta profondamente modificando il nostro paese, A nella spianata È tempo, ormai, di incominciare a renza episcopale italiana (pastorale giovanile, sociale e per il lavoro, missionaria), Azione Cattolica, di Marienfeld, quasi certamente non bisognerà pensare come un paese adulto e di Fondazione Migrantes. E naturalmente Caritas Italiana, che coordina il progetto. luogo della aspettare la metà del secolo per Sarà presentato collocare le nostre scelte in un conte- La pattuglia presente alla Gmg si è rafforzata. Dallo sparuto drappello di Toronto si è passati a 50 Gmg 2005 vedere l’incidenza degli immigrati il 27 ottobre nei sto più ampio, secondo un progetto a volontari – una quarantina di ragazze, il resto giovani ina- superare il 10%. capoluoghi di regione lungo termine e in una visione euro- bili alla leva – provenienti da tutta Italia, che hanno svolto Il mondo di oggi si alimenta di il 15° “Dossier statistico pea. Al fondo della questione sta la un servizio informativo durante le catechesi della Gmg. questa globalizzazione dal basso, rea- immigrazione”, considerazione dei nuovi cittadini Oltre a distribuire materiale sul servizio civile e sul Tavolo lizzata da chi si sposta per salvaguar- realizzato da Caritas e come parte essenziale della società ecclesiale, alcuni hanno avuto modo di esporre la loro dare la propria dignità e promuovere Fondazione Migrantes. italiana di oggi, e specialmente di esperienza. Il loro numero ha consentito di raggiungere una maggiore giustizia. Le migrazioni Gli effetti sulla società quella di domani. I figli di questi stra- tutti i giovani italiani presenti alle catechesi di Colonia. possono essere una potente molla di italiana della mobilità nieri non sono immigrati, perché na- Il gruppo si è mostrato coeso. I giovani volontari han- progresso, poiché dischiudono nuovi di persone, sullo sfondo ti in Italia, che per loro è l’unica terra. no condiviso i momenti forti della settimana della Gmg e orizzonti sociali, culturali e religiosi; degli scenari globali Ma sono ancora tanti gli indicato- hanno avuto un ruolo da protagonisti durante la “Festa quando ciò non avviene, conviene ri sociali negativi. In Italia sono pochi degli italiani” e l’incontro dei giovani lavoratori. L’espe- interrogarsi sugli ostacoli. i titolari di carta di soggiorno. Sono rienza vissuta a Colonia ha rappresentato un momento una ristretta minoranza gli immigrati che riescono ad ac- decisivo di un cammino feriale e quotidiano che fa perno Un futuro comune quisire la cittadinanza italiana. Non sono sufficientemen- sulla dimensione del dono. Il servizio non lo si inventa, Anche per l’Italia l’immigrazione è una grande opportu- te diffuse le esperienze di partecipazione consultiva a li- ma lo si acquisisce ogni giorno. Solo così lo si può comu- nità. Dal 1986, anno della prima legge sull’immigrazione, vello comunale. Rimane ancora lontana l’attribuzione del nicare, anche nei momenti straordinari. si è verificato un positivo scambio tra immigrazione e so- voto amministrativo agli immigrati, sbocco sempre più cietà italiana. Caritas e Migrantes, nell’introduzione al necessario. Persistono gli atteggiamenti razzisti. Il Tavolo ecclesiale per Dossier, pongono in evidenza le dinamiche demografi- Accogliendo gli stranieri con maggiore disponibilità, che, occupazionali, culturali e religiose di questo scambio. riusciremo a costruire un futuro comune e a lasciarci con- il servizio civile ha organizzato A livello produttivo, senza gli immigrati sarebbe sta- tagiare dalla loro volontà di riuscire, senza arrenderci al una presenza organica alla to un autentico disastro. In Italia la forza lavoro locale processo di lento deperimento del paese. Il “Dossier” rie- manca in diversi settori; spesso si fa riferimento al mez- sce a spiegare tutto questo attraverso numeri fondati e Giornata mondiale della gioventù zo milione di donne straniere che si prendono cura di analisi articolate. Il centenario della morte del beato Gio- di Colonia. Cinquanta volontari anziani e malati, ma non sempre si ricorda che sono più vanni Battisti Scalabrini, al quale è dedicato il 15° rappor- hanno illustrato ai coetanei italiani del doppio i lavoratori immigrati che si sono inseriti in to sull’immigrazione Caritas-Migrantes, è anch’esso un altri settori. Basti pensare all’agricoltura, all’edilizia, al- incentivo ad avviare una nuova politica migratoria. il significato di una scelta di pace

14 ITALIA CARITAS | OTTOBRE 2005 ITALIA CARITAS | OTTOBRE 2005 15 nazionale servizio civile

Un messaggio rivoluzionario L’esortazione: «Prima di Sidney, pensate ai poveri» L’arcivescovo di Perugia, monsignor Giuseppe Chiaretti, famiglia di giovani che si ritrovano per condividere Gesù. che sfida la nostra quotidianità ha rivolto un appello ai giovani che hanno partecipato Questo incontro non passa certo dalle parole, alla Gmg di Colonia. È un’esortazione a non dimenticare che ormai non convertono più nessuno, tanto alto Le parole rivolte da Benedetto XVI ai giovani invitano a “volgersi senza quell’esperienza, ma anche a viverla per i prossimi tre anni è il frastuono del mondo, ma solo da una vita spesa bene, nel concreto della propria quotidianità spirituale e materiale. che profuma d’amore. riserve a Dio”. Un invito fatto proprio dai volontari del servizio civile «Cari giovani – scrive monsignor Chiaretti – sento Cari giovani, vi esorto perciò, prima di pensare affiorare di nuovo un interrogativo nel mio cuore: a Sidney 2008: nei luoghi in cui vivete c’è bisogno di Giancarlo Perego “Dove sono i giovani della Gmg durante l’anno? urgente di portare con la vita la grande gioia dell’incontro Cosa fanno? Sono i Papa boys, come ama dipingerli con il Signore! Come? Visitando gli anziani, i malati, olonia, luogo della Giornata mondiale della gio- di ciò che è giusto e allo stesso tempo è l’amore eterno. E qualcuno, una delle tante tribù giovanilistiche?”. i carcerati, le vedove, i soli; aiutando i bambini, i poveri, ventù 2005, è stata teatro di una grande proces- cosa mai potrebbe salvarci se non l’amore?». La Gmg non può essere una cottarella estiva... Tra i tanti emarginati, ed anche i parroci... Non possiamo sione, una corale manifestazione di fede. Al una Gmg e l’altra occorre trovare ciascuno un proprio luogo essere Magi per un giorno, ma dobbiamo fare l’esercizio centro, un milione di giovani e un nuovo anzia- I nuovi doni dei Magi in cui far incarnare Gesù. Solo allora la Gmg non sarà più quotidiano di inginocchiarci, piegarci, farci piccoli, no papa, Benedetto XVI; sullo sfondo il ricordo I giovani hanno raccolto questo messaggio “rivoluziona- una parentesi, un’emozione collettiva, ma la festa di una anche se costa molta, molta fatica». diC Giovanni Paolo II. rio”, mediato anche da alcuni incontri importanti del Nell’intenso dialogo tra i giovani e Benedetto XVI è papa: nella sinagoga di Colonia, nel ricordo del 60° an- uscito un invito: «Siate rivoluzionari». Di una rivoluzione niversario della liberazione di Auschwitz; con i rappre- vera, che viene solo da Dio; una rivoluzione che cerca la sentanti delle chiese cristiane, dove è ritornato l’invito al pace e la giustizia; in cammino, come i Re dialogo nella carità e nella verità; con i Confronto con gli altri, si cresce in consapevolezza Magi, l’icona biblica di Colonia; con lo musulmani, dove insieme si è guardato sguardo alla storia della Chiesa, che vede alla preghiera come allo strumento co- La nostra partecipazione alla Gmg di Colonia si è rivelata Tra i nostri compiti c’era quello di fare catechesi al centro il protagonismo dei santi. «I Ma- mune per cercare la pace e vincere la vio- un’esperienza positiva. Il fatto di essere venute e promozione del servizio civile. È stata una grande gi provenienti dall’Oriente – ha detto ai lenza. a conoscenza di esperienze “altre”, ma non per questo emozione. Testimoniando la nostra esperienza, abbiamo giovani Benedetto XVI – sono soltanto i Anche cinquanta giovani italiani, meno interessanti rispetto a quelle da noi condotte cercato di coinvolgere i giovani, sensibilizzandoli primi di una lunga processione di uomini rappresentanti delle centinaia in servizio nei centri di aggregazione minorile, siti in quartieri a sperimentarsi nel servizio gratuito, a partire ciascuno e donne che nella loro vita hanno costan- civile nelle nostre regioni e diocesi, han- a rischio di Trapani, ci ha dato modo di confrontarci e di dalle proprie risorse personali, e allo stesso tempo temente cercato con lo sguardo la stella no raccolto nella bisaccia del pellegrino conoscere strumenti metodologici differenti, con i quali promuovendo la cultura della gratuità, della pace e di Dio, che hanno cercato quel Dio che a questo messaggio “rivoluzionario” e lo potere servire diversamente le persone a noi prossime. della non violenza, valori fondamentali del servizio civile. noi, esseri umani, è vicino e indica la stra- hanno portato a noi, quasi come i nuovi Inoltre il contatto con altre realtà ci ha permesso di Giovanna Candela e Pamela Corso, da. È la grande schiera di santi, noti o sco- doni dei Magi del terzo millennio. Ora guardare in modo critico al servizio svolto nel quotidiano. in servizio a Caritas Trapani progetto bambini di strada nosciuti, mediante i quali il Signore, lun- sta a noi farne tesoro, caricando le nostre go la storia, ha aperto davanti a noi il Van- scelte di servizio con parole e gesti di pa- gelo (...). Nelle loro vite, come in un gran- COETANEI E TESTIMONI ce, dialogo, giustizia e libertà. Volontaria a Colonia, a uno de libro illustrato, si svela la ricchezza del stand per i giovani italiani Ritornano le parole di Emmanuel Vangelo. Essi sono la scia luminosa di Dio Mounier – filosofo personalista e pacifi- L’entusiasmo dei pellegrini, un’impronta di pace che Egli stesso lungo la storia ha tracciato e traccia anco- sta cristiano di cui si è appena celebrato il centenario ra… Nelle vicende della storia sono stati essi i veri rifor- della nascita, autore dell’opera Rivoluzione personalista Colonia è stata la mia prima Gmg! Vorrei definire questa in un solo nome, il nome di Cristo, ha lasciato matori, che tante volte l’hanno risollevata dalle valli e comunitaria, pubblicata nel 1935 – nel “Manifesto” esperienza “indimenticabile”. Può suonare retorico, un’impronta di pace e speranza unica e speciale. oscure nelle quali è sempre nuovamente in pericolo di che iniziava l’avventura di L’Esprit, rivista del personali- ma chiunque ha vissuto dieci giorni a “Casa Italia” Gesù Cristo era tra noi in quei giorni. Eravamo noi sprofondare». E Benedetto XVI concludeva così il suo di- smo cristiano: “Come non essere in continua rivolta porta con sé ricordi unici. Essa ha accolto tanti giovani a splendere della sua luce, eravamo noi ad adorare scorso della veglia, sulla piana di Marienfeld: «Nel secolo contro le tirannie del nostro tempo? Occorre salvare che con entusiasmo hanno donato il loro tempo la croce che raccontava della nostra vita. appena passato abbiamo vissuto le rivoluzioni, il cui l’uomo ridonandogli la coscienza di ciò che egli è, rico- alla Gmg, raccontando la loro storia, la loro esperienza La testimonianza di ciò sono state le lacrime di chi programma comune era di non attendere più l’interven- struirlo a partire dal primato dello spirituale: è ora di li- di servizio civile e di volontariato in diversi ambiti. le ha fatte brillare e di chi le ha serbate nel cuore. to di Dio, ma di prendere totalmente nelle proprie mani berare l’eroismo dall’acredine e la gioia dalla mediocrità L’entusiasmo dei giovani del mondo, fatti incontrare Milena Sibilio, in servizio a Caritas Conversano-Monopoli il destino del mondo… La vera rivoluzione consiste uni- (…) e che la facciata non abbia più importanza della ca- camente nel volgersi senza riserve a Dio, che è la misura sa (…). Non ci resta altro che amare”.

16 ITALIA CARITAS | OTTOBRE 2005 ITALIA CARITAS | OTTOBRE 2005 17 nazionale nazionale esclusionepolitichedatabase sociale sociali politiche sociali

MENO IMPRESE IN NERO, LA SOLIDARIETÀ SOCIALE MA IL SOMMERSO NON DEMORDE NON È UN FATTO PRIVATO di Walter Nanni ufficio studi e ricerche Caritas Italiana l mondo del sommerso, come è stato conosciuto per decenni in la maggiore incidenza di lavoro irre- di Paolo Pezzana Italia, si va destrutturando, va cioè perdendo i suoi connotati ori- golare non riguarda più solamente le manifatture, ma anche e soprat- a fine dell’estate è un momento decretato da una pluralità di indicatori, e non solo I ginari. È quanto emerge dall’indagine presentata il 20 luglio 2005, tutto il settore terziario, le strutture dal calendario. Con settembre, per esempio, arriva il tempo della legge finanziaria. condotta dal Censis per il ministero del lavoro e delle politiche socia- turistiche e per il tempo libero. Il E qui ci si accorge che l’estate è davvero finita! Anche quest’anno è andata così. L’e- li – la terza dal 1998 – presso 747 testimoni provinciali, individuati tra nuovo sommerso non si concentra state ci ha consegnato un’Italia più povera e socialmente polarizzata: crisi del turi- solo nei servizi a basso valore ag- smo, meno cittadini in vacanza, ma anche boom della nautica da diporto e tutto i rappresentanti del mondo dell’impresa e del lavoro (Cisl, Cgil, Con- giunto (si stima che nei servizi do- esaurito nelle località di villeggiatura più costose e alla moda. In quest’Italia, com- fartigianato, Confcommercio, Confindustria, Cna, Ugl e Uil), delle mestici e di assistenza alla persona plice l’apertura della lunga corsa verso le elezioni politiche del 2006, di povertà e istituzioni (Inps, Inail, Camere di commercio, servizi per l’impiego) e siano occupati in nero 37 lavoratori su crisiL economica si è parlato parecchio, un po’ ovunque e non solo tra gli addetti ai lavori. Tra le del mondo delle professioni (Consigli provinciali dei consulenti 100) o tradizionalmente ad alta in- tante cose ascoltate, l’enfasi sull’avvenuta approvazione della legge di riforma fiscale denomina- tensità di irregolarità, come bar e ri- ta “più dai meno versi” (un ampliamento delle agevolazioni per chi dona alle onlus); le proposte del lavoro e Consiglio nazionale dei storanti (22,3%), i piccoli esercizi volte a introdurre nuove forme di finanziamento delle politiche sociali, come l’otto per mille (poi dottori commercialisti). Ecco alcune Una ricerca del Censis commerciali (17,4%), agriturismi e divenuto cinque per mille nella versione Tremonti della finanziaria) per il terzo settore o un mag- delle indicazioni emerse dalla ricerca. delinea il profilo, campeggi (17,3%), ma anche in quel- gior investimento nella responsabilità sociale delle im- Le imprese sommerse diminuiscono. in profonda evoluzione li a più alto contenuto professionale, prese; le promesse dell’ex ministro dell’economia, Do- Scendono dal 22,3% del 2002 al 9,7% nel nostro paese, che hanno peraltro fatto registrare menico Siniscalco, di inserire in finanziaria poche e L’estate ci consegna un’Italia del totale delle unità produttive italia- del lavoro non un notevole incremento occupazio- chiare norme per aiutare il non profit. Non è mancato più povera. E l’autunno, ne. La riduzione più forte si è avuta dichiarato. Diminuisce nale nell’ultimo triennio: interme- chi, come Caritas Italiana, sindacati, Anci e altri, ha con- nel centro-nord (-5%) e nel Mezzo- la percentuale diazione immobiliare (12,4%), servi- tinuato a porre l’accento sulla necessità di applicare con la finanziaria, conferma: giorno, che dimezza la quota di im- delle aziende sul totale zi di consulenza alle imprese (9,5%), compiutamente la legge 328, di definire i livelli essenzia- poche risorse per il welfare. prese sommerse (dal 34% al 17%). di quelle attive, servizi informatici (8,8%) e di inter- li di assistenza sociale, di attivare finalmente una misura Cresce la quota di imprese regolari che ma evasione e lavoro mediazione finanziaria (8,8%). universale di reddito minimo, comunque denominata. Ma il problema è politico: hanno lavoratori senza contratto. Forte cre- irregolare restano forti Evasione diffusa e irregolarità di lavo- in futuro la spesa sociale sarà scita dell’occupazione totalmente irregola- ro. Le nuove forme di lavoro som- Presidenti occupanti re presso aziende totalmente in nero. merso comprendono anche l’utiliz- Tra questi discorsi si è potuto facilmente rilevare un svincolata dalla fiscalità generale? Questo tipo di imprese passa dal 12,9% del 2002 al 14,2% zo improprio degli strumenti di flessibilità: evasione con- elemento comune: per tutti lo scoglio era ed è la man- del 2005; l’aumento si registra nel nord-est e nel mezzo- tributiva, evasione fiscale da parte di singoli e imprese, canza di risorse economiche. In merito, il Dpef appro- Le ferie sono trascorse, l’estate è finita ma, al di là giorno, riduzione nel nord-ovest e nel centro Italia. fuori busta e doppie buste paga, utilizzo improprio dei vato dal governo prima delle ferie non sembrava la- delle proposte, la situazione reale non sembra essere Crescita delle imprese irregolari di immigrati. Il 60% degli contratti a progetto sono infatti, dopo il lavoro irregolare sciare spazio a grosse speranze per le politiche socia- cambiata in meglio. Nonostante le pressioni della osservatori locali lo indica come il più importante feno- prestato dagli immigrati, i fenomeni di irregolarità, a det- li. L’ultima conferenza unificata tra stato e autonomie conferenza unificata e della società civile, il governo meno di irregolarità in crescita; gli immigrati restano i ta dei testimoni locali, più diffusi nel paese. locali si era addirittura conclusa con una clamorosa non ha dato alcun segno positivo circa l’intenzione di soggetti maggiormente coinvolti nell’irregolarità e di- Gli interventi possibili. Secondo i testimoni locali, po- occupazione della sede dell’incontro da parte dei pre- sbloccare i fondi dovuti al sociale. Le convulse vicen- mostrano una notevole capacità di generare imprese trebbero risultare efficaci per contrastare il sommerso le sidenti delle regioni italiane per rivendicare dal mini- de della prossima finanziaria, tra sostituzioni di mini- “etniche”. Il 60% dei lavoratori stranieri in nero dispon- seguenti azioni: “Accrescere le agevolazioni per le as- stro del welfare, Roberto Maroni, lo sblocco del 50% stro, maratone notturne del governo, estenuanti me- gono di un permesso di soggiorno. Ma una quota signi- sunzioni” (40,3%, al Sud 46,8%); “Aumentare l’efficacia delle somme del Fnps (il Fondo nazionale per le poli- diazioni interne alla maggioranza, vedono nuova- ficativa di testimoni locali reputa elevata la presenza di del controllo e dell’azione di repressione” (39,3%, nel tiche sociali, ossia le risorse con le quali lo stato co-fi- mente spuntare condoni fiscali e manovre una tan- imprese di immigrati irregolari, soprattutto in , nord-ovest 46,4%); “Favorire la possibilità di scaricare nanzia i servizi sociali essenziali previsti dai piani di tum, ma confinano il sociale in spazi sempre più resi- Emilia Romagna e Lombardia. l’Iva su alcune tipologie di spesa o accrescere la gamma zona ed realizzati dagli enti locali), già impegnate da- duali e legati a una logica di volontarismo. Terziarizzazione del sommerso. A differenza del passato, di spese detraibili” (31,2%). gli enti locali ma non ancora erogate dallo stato. La spesa per i servizi sociali è in teoria esclusa dai cla-

18 ITALIA CARITAS | OTTOBRE 2005 ITALIA CARITAS | OTTOBRE 2005 19 nazionale nazionale politiche sociali donne e famiglia

Non si può essere pregiudizialmente con- trari alla possibilità che ogni cittadino deci- NEONATI ABBANDONATI, da di destinare direttamente parte dei pro- pri guadagni a soggetti e attività sociali che ritiene meritevoli. Ben venga quindi la “più dai meno versi” (a proposito, perché non RESPONSABILITÀ DI TUTTI consentirla anche come alternativa alla contribuzione fiscale per le spese militari?) di Giancarlo Perego e ben venga anche la possibilità di creare al- tri canali, oltre a quelli esistenti (e già piut- estate 2005 è stata segnata da una scia di drammatici abbandoni di neonati da parte delle madri: in ot- tosto efficaci), per finanziare con l’otto per to giorni, in diverse città, tre donne italiane e straniere hanno abbandonato il figlio in un cassonetto. Al- mille interventi sociali. Ma non si può di- tri casi di abbandono e infanticidio si sono verificati a settembre. L’Istituto degli innocenti di Firenze sti- menticare che nella nostra Costituzione la ma che ogni anno vengano abbandonati per strada 300 neonati. Altri 400 ogni anno non vengono ri- fiscalità generale è anzitutto un baluardo di conosciuti alla nascita dalle madri. Al di là dei numeri, se si entra nelle storie di abbandono e delle don- solidarietà pubblica contro le disgrazie per- ne che ne sono protagoniste, si incontrano alcuni disagi: vicende di precaria salute mentale, immigra- sonali e a favore del benessere comunitario. zione irregolare, prostituzione, minore età, situazione familiare difficile. In una parola, di solitudine. L’Certamente è importante l’iniziativa annunciata da tutte le deputate italiane al parlamento europeo, per una stra- CONDIVIDERE LA FUNZIONE PUBBLICA Reddito minimo garantito tegia comune europea contro l’infanticidio. E altrettanto significativa è la proposta del ministero delle pari opportunità, Anziano in una casa di riposo. La spesa per il welfare Invece lo si dimentica spesso e volentieri. Ma cosa ac- di istituire un numero verde per sostenere le madri che non vogliono tenere un bambino nato. Però è importante che non può essere interamente delegata a scelte economiche cadrebbe se si abbandonasse tale principio e si affer- l’attenzione venga rivolta ancora una volta a due fenomeni sociali purtroppo dimenticati o poco sostenuti dalla politi- e fiscali legate alle preferenze individuali masse che la funzione previdenziale (in senso lato) può ca sociale: l’immigrazione e la povertà. e deve essere assolta dai soli cittadini, sostituendo la Le cronache d’estate morosi tagli che verranno scaricati sulle spalle degli enti spesa pubblica con una spesa privata volontariamente Una legge non basta locali, ma si tratta solo di un specchietto per le allodole: orientata e fiscalmente deducibile? A qualcuno tale Come in altri fenomeni di disagio, a determinare la scelta hanno raccontato tristi vicende abbiamo di fronte uno scenario in cui i comuni potrebbe- scenario potrà apparire allettante, ma, se si segue la dell’abbandono di un neonato contribuisce una pluralità di bambini lasciati nei cassonetti. ro essere costretti a sospendere l’erogazione di servizi es- storia dalla parte dei poveri, si capisce che esso potreb- di fenomeni. La trasformazione del sistema di welfare in senziali a tutta la cittadinanza, quindi a diminuire anche be rappresentare una tragedia. E non solo per i poveri. atto nel nostro paese (che ai diversi livelli regionali rischia Dietro ci sono storie di disagio la spesa sociale per recuperare risorse economiche vitali. Sarebbe dunque oltremodo preoccupante se la per- di sacrificare gli interventi a favore degli immigrati e delle Inoltre l’ormai famigerato cinque per mille di Tremonti durante crisi strutturale delle finanze pubbliche si sal- fasce di emarginazione grave), una legge sull’immigrazio- sociale, che la revisione del sistema andrà sì a finanziare (parzialmente e non si sa in che mo- dasse con le proposte tese a potenziare la contribuzione ne che non facilita ricongiungimenti familiari, una sanità di welfare acuisce. Il dramma do) il settore non profit, ma non esattamente secondo una volontaria a scapito della fiscalità. E non per effettuare che non sempre tutela la maternità delle straniere irrego- logica di responsabile costruzione di un sistema integrato una sana, opportuna e responsabile condivisione della lari e non si è ancora strutturata nell’accompagnare real- non va scaricato sulle donne sole di servizi sociali e sanitari al cittadino. Lo stesso Tremonti funzione pubblica, ma per ridurre la comunità pubblica mente chi vive un disagio mentale, una scarsa attenzione del resto affermava alla Camera, nello scorso gennaio, che a uno stato minimo e indifferente alle dinamiche socia- sociale ai minori stranieri, una politica sociale per le don- proprio figlio dopo il parto e di darlo alla luce senza che sia «il terzo settore è l’unica speranza per produrre con costi li, così trasformando la solidarietà in un fatto privato e ne prostituite che ha poche risorse e non è strutturata in segnalata la loro condizione di clandestinità. Ogni politi- limitati la massa crescente dei servizi sociali di cui abbia- legato alle preferenze individuali. Sciolto tale nodo poli- servizi, una scarsa attenzione ai luoghi di frontiera (servi- ca, e a maggior ragione la politica familiare e sociale, non mo bisogno»; il cinque per mille può essere coerente con tico, sarà più semplice trovare anche soluzioni econo- rebbero più unità di strada, centri di ascolto, ecc), una po- può vivere solo della responsabilità di alcuni, ma sollecita questa visione, ma non lo è di certo con la legge 328 e con miche. La proposta, magari in forme innovative rispetto litica familiare che non investe nell’adozione e nell’affido una rete profonda di responsabilità, nella quale tutti, dal- la possibilità di fare vere politiche sociali pubbliche. ad altre esperienze europee, di un reddito minimo ga- familiare, infine un’informazione contradditoria (non le istituzioni ai singoli cittadini, sono chiamati a dare il Il problema non è solo economico, ma soprattutto po- rantito per i cittadini in difficoltà, misura pubblica di so- sempre attenta a conciliare i diritti della madre e dei mi- proprio contributo. I servizi che il mondo delle famiglie, litico. È stato un bene che quest’estate si sia parlato molto lidarietà basilare per intraprendere qualunque serio nori): sono le debolezze politiche e strutturali che, in am- delle Caritas e dei Centri di aiuto alla vita hanno creato, so- di sussidiarietà e che ci si sia posti il problema di reperire percorso di inclusione sociale, potrebbe essere un terre- bito nazionale ed europeo, devono essere superate per stenendo il percorso difficile di tante maternità, offrendo risorse per le politiche sociali a partire dalle comunità lo- no fertile e significativo sul quale mettere a confronto i costruire cammini di prossimità nei confronti delle perso- una casa alle donne sole, costruendo luoghi di incontro, di cali, che del welfare sono beneficiarie. Occorre però pre- diversi attori politici. Aspettando la finanziaria è bene ne sole. E una “casa comune” in cui riuscire ad affrontare “famiglia” e solidarietà, sono una risposta che deve inter- stare attenzione, perché qui sta lo snodo politico essen- non farsi troppe illusioni, ma di tutto ciò occorre parla- ogni dramma, sociale e sanitario, non in solitudine. pellare la politica. Evitando che le trasformazioni del wel- ziale e ancora irrisolto: quale responsabilità vogliamo re seriamente e diffusamente, se si desidera in futuro un Non può bastare, insomma, la recente legge che con- fare non interpellino i protagonisti della vita sociale. E la- davvero per il soggetto pubblico nel sistema di welfare? paese socialmente più coeso ed equo. sente alle donne straniere irregolari di non riconoscere il scino più indifese le persone con meno risorse.

20 ITALIA CARITAS | OTTOBRE 2005 ITALIA CARITAS | OTTOBRE 2005 21 nazionale contrappunto panoramacaritas

IMMIGRAZIONE IMMIGRAZIONE/2 un autentico clima di EMERGENZE TUTTI AL CENTRO, Stranieri al voto? Caritas sui flussi: rinascita: il paese balcanico Uragani Usa: Sarebbero “Rivedere resta imprigionato da gravi Catholic Charities 1,5 milioni forme di accesso” problemi politici, economici mobilitate A CHI PREME LA BUONA POLITICA? Molti Il 22 settembre il ministero e sociali. In occasione Una mobilitazione pronta giornalisti dell’Interno ha convocato dell’anniversario, la Caritas e capillare, sostenuta dalle di Domenico Rosati e addetti le parti sociali, Caritas Italiana, nazionale della Bosnia Caritas di tutto il mondo. uali lumi trarre dalla diatriba sul “centro”, nella quale si cimenta- Possibilità e necessità ai lavori alla Fondazione Migrantes Erzegovina, in collaborazione Le devastazioni prodotte no a turno quasi tutti gli esponenti politici italiani? Il centro co- Diverso è il discorso se ci si misura presentazione, e Comunità di Sant’Egidio con organizzazioni caritative nel sud degli Stati Uniti con i contenuti, cioè con orienta- avvenuta il 27 per fornire i dati relativi alle e sociali locali, con il dagli uragani di settembre, me vuoto da riempire o come punto di convergenza? La politica Q menti e programmi concreti. Qui il settembre, del libro Immigrati quote immigrati del 2005 patrocinio di Caritas Europa il tremendo Katrina e in non è mai un cerchio perfetto. Piuttosto un’ellissi, dove esistono due “centro” esiste davvero, anche se e partecipazione, che fa e acquisire pareri. Il prossimo e il supporto di Caritas misura minore Rita, hanno “fuochi” che costituiscono i “centri” della figura. Ma il richiamo alla non coincide con una qualsiasi del- il punto sul diritto di voto decreto flussi dovrebbe Italiana, organizza per visto mobilitarsi in una geometria non è appropriato quando si tratta di idee, progetti, interes- le preferenze dei soggetti in corsa. degli stranieri ed è curato risultare più rispondente l’11 ottobre a Sarajevo catena solidale le Catholic si e conflitti. La politica è sempre policentrica, per non dire… politei- Esiste, ma non è rivelato in parten- dall’équipe del “Dossier dei precedenti alle esigenze il convegno “Dieci anni Charities Usa, per portare za. Lo si scopre mentre si progredi- statistico immigrazione” del mercato occupazionale dalla pace di Dayton – I volti aiuti e soccorrere gli sfollati, stica. Ogni gruppo, movimento o partito si costituisce come termine di sce nel lavoro di costruzione politi- Caritas-Migrantes. I curatori italiano. Caritas Italiana della povertà”. Obiettivo accolti in molte parrocchie paragone. Valeva ai tempi dei sistemi ideologici, vale sempre nei siste- ca e ci si accorge che c’è un mo- hanno stimato il numero ha avanzato alcune dell’incontro, che farà del paese. Grazie anche mi di potere. Il fenomeno non si produce apertamente nei regimi mento in cui l’iniziativa politica in- delle persone immigrate da proposte, evidenziando che memoria anche dell’impegno al prezioso sostegno a partito unico, dove il dibattito è tercetta una istanza popolare effet- far accedere al diritto di voto: “per il 2006 possono essere di tante Caritas in favore di volontari è stato possibile vietato. Ma in democrazia la convi- La politica italiana tiva, e lo fa in modo da acquisire un secondo i dati dell’ultimo considerate realistiche delle popolazioni balcaniche assicurare cure e aiuti venza di una molteplicità di “centri” si arrovella su un luogo consenso non drogato ma autenti- censimento, se si votasse la quota di 200 mila lavoratori durante le guerre, è definire è fisiologica, poiché rappresenta l’a- che anche in geometria co. Probabilmente ha ragione De nel 2005 parteciperebbero a tempo indeterminato un messaggio condiviso nima della competizione. ha svariate definizioni. Mita («Il centro è la politica possibi- alle amministrative, esclusi e di 100 mila stagionali”, sul futuro in BiH. Il convegno L’esperienza italiana ha propo- La storia propone le»), ma l’indice della possibilità an- minori e comunitari (che già sia extracomunitari metterà a fuoco sto una gamma vastissima di defini- modelli differenti. drebbe coniugato con quello della godono di tale diritto), 828 che provenienti dai nuovi le emergenze sociali della zioni e approcci. C’e stato il “partito Ma la capacità necessità di un determinato obietti- mila persone, ovvero 527 stati Ue. Inoltre non è venuta situazione attuale e produrrà di centro”, il Ppi di Sturzo nel primo di “fare centro” vo: la pace, il lavoro, la tutela dei di- mila immigrati che già nel meno “la necessità un documento (“La povertà d’urgenza in particolare dopoguerra, che marcava la diffe- dipende dalla capacità ritti umani... Non è detto che debba 2001 avevano più di 5 anni di rivedere i meccanismi nella Bosnia del 2015: alle fasce vulnerabili renza verso l’estremismo socialista di intercettare istanze sempre trattarsi di vantaggi. La gen- di residenza e altri 301 mila di accesso al mercato visione globale e (bambini e anziani), garantire e il liberalismo accentratore. C’è sta- popolari effettive te comprende la “verità” dei proble- che nel frattempo hanno del lavoro, al fine di evitare raccomandazioni”) che verrà ascolto, vicinanza to, con la Dc di De Gasperi, il “parti- mi, se legge nella politica una suffi- maturato tale requisito. che la programmazione firmato dai rappresentanti e sostegno psicologico. to di centro che muove verso sini- ciente credibilità: in Italia, esempio Se si votasse nel 2006 sia una sorta di sanatoria delle organizzazioni Più di 60 Caritas diocesane stra”, dove l’accento cadeva sulla direzione del moto po- recente, è avvenuto con la “tassa per l’Europa”, ricono- si aggiungerebbero altri 72 di inserimenti lavorativi promotrici e partecipanti, americane hanno confermato polare, piuttosto che sull’immobilità del perno. C’è sta- sciuta indispensabile per accedere all’area della mone- mila cittadini non comunitari. già effettuati”. Per conoscere e inviato alle istituzioni locali la disponibilità di alloggi ta infine, con Moro, la formula delle “convergenze pa- ta unica. Ma così non poteva e non può avvenire quan- Se si votasse nel 2008 le proposte Caritas: e internazionali. Tutte le offerti da cittadini privati, rallele”, propedeutica al centro-sinistra con il Psi (anni do la rappresentazione politica descrive, come la pub- maturerebbero il diritto www.caritasitaliana.it Caritas diocesane italiane, in parrocchie e organismi locali; Sessanta) e riproposta nella vicenda della solidarietà blicità commerciale, soltanto vantaggi immaginari, anche i 650 mila particolare quelle che hanno quasi 5 milioni di euro erano nazionale con il Pci (anni Settanta), ipotesi programma- quasi mai corroborati dai fatti. regolarizzati dalla legge EX-YUGOSLAVIA sono state attive in Bosnia stati resi disponibili a fine tiche e di alleanze orientate nel senso dello sviluppo so- Si può allora concludere, lasciando in pace la geo- Bossi-Fini; in quell’anno, Il dopo Dayton: Erzegovina, sono invitate settembre, grazie anche ciale e dal compimento della democrazia. metria, che in politica il “centro” esiste solo quando vie- inoltre, circa 100 mila minori convegno al convegno. Ma anche all’aiuto delle Caritas di altri Se si badasse un po’ più al significato dei precedenti, ci ne dimostrata una capacità di “fare centro”, che tuttavia figli di stranieri dovrebbero a Sarajevo a proporre in Italia, nello paesi, tra cui Caritas Italiana, si accorgerebbe agevolmente che alcune suggestioni del nessuno possiede come dote e che non è mai conqui- aver raggiunto la maggiore Dieci anni dagli accordi stesso periodo, iniziative attivatesi per la raccolta di presente sono state collaudate e digerite in un passato stata una volta per tutte. Non già il proclamarsi come età. Entro tre anni di Dayton. Dieci anni che che consentano fondi. Le Catholic Charities neppure remoto. E che, in ogni caso, risulta gracile evoca- “centro”, ma il mettersi con umiltà alla ricerca del cen- potrebbero dunque votare hanno assicurato alla Bosnia di amplificare il messaggio Usa sono più di 1.400; re un “centro” accreditato di una funzione taumaturgica tro, cioè della buona politica, è davvero cosa giusta e oltre un milione e mezzo Erzegovina una pace e l’incidenza pastorale ogni anno aiutano di sblocco del congegno inceppato della politica italiana. impresa meritoria. Magari lo facessero tutti… di cittadini non comunitari. non guerreggiata, ma non e culturale del convegno. oltre 6,5 milioni di persone.

22 ITALIA CARITAS | OTTOBRE 2005 ITALIA CARITAS | OTTOBRE 2005 23 internazionale progetti > fame e povertà

a cura dell’Area internazionale Più di 850 milioni di persone nel mondo soffrono ancora Assistenza a 600 mila persone contro la fame Un programma di lotta alla povertà estrema In Corea del Nord sono circa sei milioni le persone a rischio di fame, Sempre più spesso in Albania giovani e disoccupati sono vittime di droga, delinquenza, traffico umano che porta la fame e ogni giorno 24 mila vittime di difficoltà politiche e di una pluriennale carestia. La Caritas alla prostituzione. Oltre 900 mila persone (il 30% della popolazione) vivono con meno di 2 dollari al giorno. Di esse, persone muoiono di stenti, Italiana è coinvolta in un vasto programma diretto da Caritas Hong 500 mila versano in situazione di povertà estrema, con meno di 1 dollaro. Sono i “nuovi poveri” delle aree suburbane, Kong. Esso comprende: assistenza in viveri di prima necessità famiglie irregolari, prive di ogni riconoscimento istituzionale, che non fruiscono di assistenza sociale, non possono essere mentre 1,2 miliardi a 600 mila persone, soprattutto bambini, donne e pazienti registrate negli uffici di stato civile dell’amministrazione, restano sovente isolate, senza accesso a scuole, servizi sanitari, sopravvivono con meno di ospedali; distribuzione di vestiario e altri generi a neonati servizi sociali. Per raggiungere questa fascia di persone Caritas Albania ha predisposto, supportata da Caritas Italiana, di un dollaro. Il 16 ottobre e bambini piccoli; supporto al settore agricolo (distribuzione di un programma di “Lotta alla povertà estrema”, che prevede iniziative di sostegno, assistenza e aiuti alimentari. concimi, pezzi di ricambio per trattori e attrezzatura per l’orticultura > Costo 50 mila euro > Causale Albania la Fao celebra la Giornata a varie cooperative); fornitura di medicinali e materiale sanitario mondiale per l’alimentazione, a diversi ospedali. Ogni anno occorrono oltre due milioni di euro per intervenire in modo adeguato. La rete Caritas, grazie al contributo mentre il 17 ottobre dei suoi membri, riesce a sostenere gli interventi più urgenti. è la Giornata mondiale Onu > Costo 20 mila euro (contributo Caritas Italiana) di lotta alla povertà. > Causale Corea del Nord Dopo i deludenti risultati del vertice Onu di settembre, Caritas rilancia con forza la campagna “I poveri non possono aspettare”. Intanto continua a intervenire in situazioni di bisogno.

Crisi alimentare da cinque anni, Dieci pozzi per le famiglie distribuzione di cibo alle persone deboli di Shantipuram Artigianato femminile La chiesa eritrea ha lanciato un appello alla rete internazionale A volte per consentire a intere comunità contro la disoccupazione Caritas per poter continuare a distribuire cibo supplementare di uscire dal circuito della povertà bastano La comunità di Sao Vicente de Paola, diocesi nelle cliniche gestite dalla stessa chiesa e nei punti di distribuzione piccoli progetti. Nel villaggio rurale di Parnaiba, è composta da famiglie in situazione istituiti in alcuni villaggi, con l’obiettivo di prevenire la morte di Shantipuram sopravvivono 60 famiglie di precarietà. In particolare una decina di gruppi causata dalla malnutrizione di bambini al di sotto dei 5 anni, donne di contadini in situazione di povertà estrema: familiari sono costretti a vivere al di sotto della soglia incinte e in allattamento, anziani e malati. Per il quinto anno non possono coltivare i campi per mancanza di povertà, con un reddito compreso tra i 45 e 90 euro, consecutivo l’Eritrea deve fronteggiare una pesante crisi alimentare, di acqua. Basterebbe poco per metterli poiché i capifamiglia sono disoccupati. La Caritas con gravi conseguenze soprattutto tra i bambini. Molte le cause: in condizione di ricavare sostentamento ha pensato di avviare un gruppo di artigianato, la pressoché totale assenza di raccolti e la notevole perdita di capi dalla terra: sarebbe sufficiente scavare coinvolgendo dieci donne di queste famiglie. Il gruppo, di bestiame per la scarsità di piogge, ma anche una gravissima al più presto dieci pozzi comunitari assistito sistematicamente dall’équipe della Caritas crisi economica con l’aumento vertiginoso dei prezzi di tutti i generi per irrigazione alla profondità di 25 piedi. PER LE MODALITÀ diocesana di Parnaiba, si riunisce periodicamente di prima necessità, infine la non risolta disputa di confine I capifamiglia sono disposti a fornire DELLE OFFERTE, e le donne imparano lavoro artigianali che consentono con la vicina Etiopia. Caritas Italiana sostiene l’intervento, la manodopera per realizzare i pozzi. SI VEDA A PAGINA 2 loro di avviare piccole attività lavorative. Il progetto che punta ad assistere 35 mila persone con 6 chili di Dmk, PER LISTA COMPLETA > Costo 1.730 euro (173 euro MICROREALIZZAZIONI, mira a fornire loro attrezzature e formazione. farina altamente nutritiva, e un litro d’olio al mese. per ciascun pozzo) []TEL. 06.54.19.22.28 > Costo 3.414 euro > Causale MP 313/05 Brasile > Costo 20 mila euro (contributo) > Causale Eritrea > Causale MP 320/05 India

24 ITALIA CARITAS | OTTOBRE 2005 ITALIA CARITAS | OTTOBRE 2005 25 internazionale governance globale

organismi non governativi, cui hanno partecipato circa bilitazione in vista della Conferenza ministeriale del Wto 3.500 ong di tutto il mondo. Ma il suo segretario generale, (l’Organizzazione mondiale del commercio), prevista in DIMEZZARE lo scozzese Duncan McLaren, ha dovuto amaramente dicembre. In quell’occasione torneranno a proporre ini- prendere atto che all’Onu è andata in scena, da parte de- ziative anche Caritas Italiana e Focsiv, promotori del ramo gli leader politici, la sterile rassegna “degli impegni già italiano della campagna “I poveri non possono aspettare”, presi e delle occasioni buttate al vento”. Eppure “la spe- lanciata a gennaio per fare pressione sui governi. I due or- LA POVERTÀ, ranza di centrare gli obiettivi fissati per il 2015 può essere ganismi, tra le altre cose, stanno analizzando e facendo un po’ folle ma è perfettamente realizzabile, sul piano po- circolare nel nostro paese l’interessante documento “Più litico, in un mondo che è dotato delle ricchezze e delle di una questione di numeri”, che ribadisce la necessità di LA FIGURACCIA tecnologie necessarie per fare indietreggiare la povertà di- rispettare i Mdg, ma esorta a maturare una concezione sumanizzante”. qualitativa, processuale e partecipativa, e non meramen- La battaglia della confederazione Caritas e dei suoi te quantitativa, degli Obiettivi stessi e delle strategie di ri- DEI LEADER membri comunque non si arresta. Prossima tappa, la mo- duzione della povertà. Riforma Onu, un fallimento: Doveva essere l’occasione per rafforzare gli Obiettivi occorre attuare, prima di cambiare di sviluppo del millennio. Il summit di New York non ha partorito il rinnovamento atteso. Non è Invece il vertice dei capi di stato un male: i governi devono adempiere obblighi giuridici sinora ignorati... e governo, a metà settembre all’Onu, si è chiuso senza di Antonio Papisca direttore Centro sui diritti umani e i diritti dei popoli, Università di Padova impegni precisi. Sdegno l vertice dei capi di stato e di governo, riuniti a New razione e volontà, dall’8 al 10 settembre, per la sesta edi- di Caritas Internationalis York in occasione del 60° anniversario dell’Onu, è so- zione dell’Assemblea dell’Onu dei popoli. stanzialmente fallito nel dare avvio alla riforma della Negli ultimi mesi, occupandosi di riforma Onu, i mass I massima organizzazione mondiale. Il documento fi- media hanno puntato i riflettori sulla corsa al seggio per- nale è lo specchio del drammatico stallo in cui si trova la manente nel Consiglio di sicurezza. I governanti dei paesi

FRANCESCO CARLONI a cura dell’Ufficio comunicazione gestione della cosa pubblica ai massimi livelli. In un mon- “aspiranti” si sono addirittura costituiti in gruppi di pres- do sempre più segnato dai processi di globalizzazione, i sione: tra gli altri, il G4 (Germania, India, Brasile e Giap- na colossale occasione mancata per sradi- “rancori e giochi politici tra i dirigenti politici mondiali”, vertici governativi si ritirano dagli impegni internazionali, pone), il gruppo dei “Paesi che la pensano allo stesso mo- care la povertà nel mondo”. Non ha usato gi- che hanno “occultato il dibattito” sul rafforzamento degli nel vano tentativo di recuperare capacità di governance do per costruire consenso” (Italia, Messico, Pakistan e al- ri di parole Caritas Internationalis, la confe- otto Obiettivi, varati nell’anno 2000 con lo scopo genera- all’interno dei loro tradizionali confini, compreso il nefa- tri), il “Movimento dei non allineati”. Un lobbismo ai limi- derazione di 162 organismi cattolici attivi in le di dimezzare la povertà nel pianeta entro il 2015. Gli sta- sto diritto di fare la guerra. La corsa al riarmo risponde al- ti del ridicolo, per poltrone di seconda o terza fila. E nel oltre 200 paesi e territori del mondo, per giu- ti dovevano individuare strategie e strumenti per incre- la dissennata brama di riappropriarsi di quello ius ad bel- documento finale del summit non si dice nulla sulla rifor- dicare l’esito del summit dei capi di stato e mentare lo sforzo e rispettare le scadenze: invece “molti lum che la Carta delle Nazioni Unite ha legalmente sot- ma del Consiglio di sicurezza. di governo, riunitisi a metà settembre a New paesi (guidati dagli Stati Uniti)” hanno operato perché tratto agli stati. L’unilateralismo non è solo quello della su- Ma, al di là della reiterata proclamazione di buoni ‘‘ York,U in occasione del 60° anniversario dell’Onu, con il “impegni finanziari precisi da parte dei paesi sviluppati perpotenza Usa. Tanti altri governi ne sono infettati. La principi, nulla si dice anche in tema di disarmo, non si doppio intento di concretizzare il dibattito sulla riforma fossero cancellati dal documento” finale del summit. possibilità reale di decidere è confinata in cerchie sempre definisce cos’è “terrorismo”, non si indica come orienta- dell’organismo e di fare il punto sullo stato di attuazione più ristrette. Vanno di moda i vertici, dove si fa orecchio da re l’economia mondiale nella direzione della giustizia degli Obiettivi di sviluppo del millennio (Mdg). Non solo numeri mercante alla voce che sale dalla società civile globale. La sociale. C’è qualche specchietto per le allodole: la pro- “I capi di stato e di governo hanno il dovere morale ed Insomma, non è stato uno spettacolo di alta responsabi- foto di gruppo dei governanti al summit di New York è posta di istituire un Consiglio permanente dei diritti etico di confrontarsi sul raggiungimento degli Mdg”, ave- lità politica. Caritas Internationalis aveva presieduto a l’immagine di un concentrato di autoreferenzialismo. Fa umani, a composizione più ristretta dell’attuale Com- va ammonito Caritas Internationalis alla vigilia del sum- New York, nell’imminenza del summit dei capi di stato e da contrasto la foto dei rappresentanti delle società civili missione, e un Comitato per il peacebuilding (costru- mit. Invece quell’imperativo è stato disatteso a causa dei di governo, la più grande assemblea mai convocata degli di oltre cento paesi, riuniti a Perugia, con ben diversa ispi- zione della pace), ambedue a composizione rigorosa-

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mente intergovernativa, dunque chiusi alla partecipa- di sicurezza di organizzazioni regionali (a cominciare da zione delle organizzazioni non governative, le portatrici Unione Europea e Unione Africana), un più visibile coin- d’acqua nelle situazioni post-conflitto. volgimento degli enti di governo locale, un più sostanzio- LA VITA PER GLI ALTRI, so ruolo per le organizzazioni non governative, il control- Il problema dei contenuti lo del commercio e della produzione di armi nel quadro di Sono convinto che è stato un bene non aver deciso rifor- un reale processo di disarmo generale, il controllo effetti- me maggiori; se fosse avvenuto sarebbe stato frutto della vo sulle politiche di Fondo monetario internazionale, IL “DEPOSITO” DI GRAZIELLA volontà prevaricatrice della superpotenza e dei governi Banca mondiale e Organizzazione mondiale del commer- che opportunisticamente si nascondono dietro essa. cio, lo sviluppo di “politiche pubbliche internazionali” in servizi di Giovanni Sartor A costo di andare contro corrente, ritengo che la ragio- materia di sviluppo, ambiente, migrazioni, ecc. E si insiste ne profonda del fallimento del summit sta nel fatto che perché venga abolito il potere di veto all’interno del Con- lorifichiamo Dio con le nostre opere”. Con questa preghiera amava non è obiettivamente possibile toccare la Carta delle Na- siglio di sicurezza, nella consapevolezza che, affinché ciò concludere le sue giornate di lavoro, sul terrazzo dell’ospedale, affac- zioni Unite, poiché questa mantiene accada, occorre far funzionare il si- ciato sull’oceano. La uccisero per ragioni che restano ancora, e proba- intatta la sua validità riguardo sia a stema di sicurezza collettiva, istituen- bilmente resteranno sempre, avvolte nel mistero. È molto probabile principi e obiettivi, sia alla concezio- do tra l’altro, come previsto dalla Car- che resistette a richieste pressanti di soldi, medicinali, favoritismi. E ne del sistema di sicurezza collettiva ta, una forza di polizia militare per- ‘‘ pagòG con la vita l’inflessibile onestà, il senso di giustizia e l’amore per i più soffe- e alle disposizioni sul coordinamento manente a disposizione delle Nazio- renti tra i sofferenti: valori ai quali si era consacrata sin da giovane e che l’aveva- di stati e organizzazioni internazio- ni Unite; nel frattempo, si preme per no ispirata anche nel suo ultimo incarico. nali in materia economica e sociale. una moratoria dell’esercizio del pote- Graziella Fumagalli fu uccisa a Merca il 22 ottobre 1995, nell’ospedale per la Pertanto, più che di riformare, si trat- re di veto. cura della Tbc che dirigeva su mandato di Caritas Italiana. Da allora la Somalia MEDICO PER L’AFRICA ta di attuare. Ovvero adempiere a non ha fatto altro che sprofondare nel baratro dell’anarchia e della prevaricazio- Graziella Fumagalli, fondamentali obblighi giuridici. Logica di inclusione ne dei violenti. Oggi assiste all’incerto sbocciare di una nuova stagione politica. uccisa in Somalia È quanto i governi si rifiutano di Quanto al governo dell’economia Che senso dare, dieci anni dopo, agli eventi di quei giorni? Lo spiega monsignor a 51 anni. Sin dall’infanzia aveva fare, usando ritardi e inefficienze mondiale, si insiste perché l’Ecosoc Giorgio Bertin, francescano, vescovo di Gibuti, dal 1990 anche amministratore sognato di dedicarsi dell’Onu come alibi per la persisten- (Consiglio economico e sociale del- apostolico di Mogadiscio: una vita al servizio del vangelo nel Corno d’Africa; un ai poveri in Africa te illegalità dei loro comportamenti. l’Onu) sia messo nella condizione di testimone di fatti atroci, che non rinuncia al coraggio della speranza. Il vero problema dell’Onu non è re- agire quale Consiglio per la sicurezza lativo tanto al “contenitore istituzio- economica, sociale e ambientale. Eccellenza, che ricordo conserva di Graziella? Fu uccisa dieci anni fa a Merca, nale”, quanto ai “contenuti politici”. Nell’area dei diritti umani, bisogna Ricordo Graziella con grande simpatia e dispiacere. in Somalia. Dirigeva un ospedale L’Onu-contenitore ha bisogno di istituire un Consiglio permanente, Quando fu uccisa pensai: «Ci hanno tolto una persona di qualche ritocco (certamente, occor- DEI POPOLI E DEI POTENTI ma ne devono far parte persone cui avevamo tanto bisogno nel nostro mondo». Io la ri- su mandato di Caritas Italiana. re rendere più rappresentativa la Il Palazzo di vetro, sede Onu a esperte, indipendenti dagli stati, cordo molto volentieri anche perché ho sempre detto Cosa è rimasto del suo sacrificio, composizione del Consiglio di sicu- New York. Nelle pagine precedenti, mentre deve essere tenuta in vita l’at- che la vita e l’impegno di Graziella erano imitabili anche la marcia della pace, ad Assisi rezza), ma nell’insieme rimane in tuale Commissione quale foro politi- dalle persone più semplici e meno coraggiose. A diffe- in un paese che fatica a rinascere? corretto rapporto di scala con l’ordine di grandezza del- co, estendendo la partecipazione a tutti gli stati membri renza di Annalena Tonelli, cui lei era succeduta a Merca, Monsignor Giorgio Bertin le attuali sfide. I contenuti dipendono non dal conteni- dell’Onu. La logica delle Nazioni Unite non è quella dell’e- e che aveva uno stile inimitabile. tore, ma da chi ha il potere e l’obbligo di deciderli. Se l’o- sclusione, ma dell’inclusione (ad omnes includendos) in- ricorda Graziella Fumagalli biettivo della cosiddetta riforma è rafforzare l’Onu, allo- tesa a favorire, per via dialogica, pacifica e graduale, la ge- Graziella, e come lei Annalena e molti altri, ha dato la ra la cosa più importante è democratizzare l’organizza- nerale contaminazione “in valori universali”. sua vita per un popolo che è ancora vittima di anar- la storia, dell’impegno della Chiesa, si rinnova nell’impe- zione, conferendole più legittimazione “diretta” e ren- In conclusione, l’insuccesso del summit è una felix chia, violenza e povertà. È stato un sacrificio inutile? gno di tante altre persone e organizzazioni. Sarà necessa- dendo più “partecipativi” i processi decisionali. culpa. Nel vuoto di governance così clamorosamente Il suo sacrificio, che del resto non ha cercato, non è stato va- rio, in futuro, quando la Somalia rinascerà come stato, che È dal 1995, in occasione della prima edizione dell’As- confermato, c’è spazio perché le formazioni della società no. La morte violenta di tante persone, che hanno dato la si racconti la storia di tutti coloro che hanno sacrificato la semblea dell’Onu dei Popoli, che ambienti qualificati del- civile globale alzino il profilo politico del loro ruolo: ac- vita come Graziella, non è un sacrificio inutile: ritengo che vita a favore della popolazione locale. la società civile globale avanzano puntuali proposte: tra le centuando la pressione su chi ha la responsabilità istitu- il bene, le buone azioni e il sangue versato per gli altri, an- altre, la creazione di un’Assemblea parlamentare delle Na- zionale di decidere, moltiplicando coalizioni e reti tran- che se non portano immediatamente i frutti che ci atten- Graziella Fumagalli fu uccisa nella domenica in cui si zioni Unite da affiancare all’attuale Assemblea degli stati, snazionali solidaristiche, stringendo alleanze con gli enti deremmo, sono una specie di “deposito”, come si diceva celebrava la Giornata missionaria mondiale. Come l’immissione nelle delegazioni degli stati di rappresentan- di governo locale, sviluppando forme autogestite di coo- nell’antico linguaggio ecclesiastico. È un deposito della leggere oggi,in un tempo dominato dallo spettro del- ze di parlamenti e società civili, l’immissione nel Consiglio perazione internazionale. grazia: il bene rimane, la vita che è stata donata fa parte del- lo scontro di civiltà e dalle minacce del fondamenta-

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Dalla tessitura all’Africa, uccisa nella Giornata lismo islamista, quella singolare circostanza? missionaria mondiale Ancora oggi non sappiamo se furono veramente dei fonda- mentalisti a uccidere Graziella, benché rimangano sospetti Graziella Fumagalli nasce a Casatenovo, nella Brianza in proposito. Ma io non penso che lo scontro di civiltà deb- lecchese, nel 1944. Terza di nove fratelli, ba per forza svilupparsi. Assistiamo piuttosto, anche in So- vive un’infanzia non ricca ma felice. Entra in fabbrica, malia, alle violenze perpetrate da gruppi che si rifanno a all’età di 15 anni: prima operaia, poi impiegata in una una parte della tradizione islamica e si arrogano la rappre- tessitura, non smarrisce il filo della sua vocazione, sentanza del resto della popolazione musulmana. Non dob- che sin dall’adolescenza guarda alla professione biamo rafforzare la teoria dello scontro di civiltà; dobbiamo medica e all’Africa. Così nel 1967 lascia la fabbrica, cercare di impedire che chi manipola l’Islam manipoli an- si iscrive a un liceo, si trasferisce a Milano, che il quadro interpretativo di chi si riconosce nel cristiane- si mantiene con lavori serali. Si iscrive a medicina simo e nella civiltà europea. C’è chi, e si laurea nel 1980, l’anno dopo è assistente nel campo cristiano e in quello musul- OSPEDALE al Policlinico di Milano, nel 1985 mano, spinge l’acceleratore nella dire- MODELLO si reca in Francia per specializzarsi zione dello scontro di civiltà. Ma noi Graziella con un collaboratore in chirurgia pediatrica. Stimata possiamo far vedere che si può lavora- al Tb Centre da colleghi e pazienti, nel 1989 re insieme, costruire un mondo frater- di Merca prima compie la svolta che aveva no, pur nelle differenze. Ecco perché, della completa immaginato fin da ragazza: rilanciando l’azione di Caritas Somalia ristrutturazione parte per l’Africa, prima (il nuovo direttore dopo anni, l’italiano L’indagine è stata archiviata, opportuno cambiare il codice in Guinea Bissau con l’ong Mani Davide Bernocchi, già operatore di Caritas Italiana, è al la- Tese, poi in Mozambico con voro da maggio, ndr), abbiamo fissato tra gli obiettivi priori- A dieci anni dall’assassinio di Graziella Fumagalli Il 29 marzo 2002 il difensore delle parti offese Aispo, ong legata all’ospedale tari la collaborazione, ove è possibile, con organizzazioni le indagini sono finite nel nulla. A luglio 1996, si è opposto, ma il 31 dicembre 2002 il tribunale ordinario San Raffaele. Nel 1994 si musulmane che operano nel campo umanitario. Cristoforo Andreoli ,operatore di Caritas Italiana, pure di Roma ha disposto l’archiviazione del procedimento, sia UNA SCELTA accorda con Caritas Italiana: ferito a Merca, ed Enrico Fumagalli, fratello di Graziella, per la difficoltà a procedere nelle indagini, sia per problemi IMITABILE La copertina da luglio sostituisce al Tb Centre La vicenda politica della Somalia ha conosciuto negli presentarono un esposto ai ministri di grazia e giustizia legati alla procedibilità, non essendo chiaro se il delitto del libro voluto di Merca, sud Somalia, nel ruolo ultimi mesi un’evoluzione incoraggiante. Le speran- e degli affari esteri e alla procura della repubblica fosse qualificabile come politico e non come comune. da Caritas di capoprogetto, Annalena di Roma. Nel 1996 la procura di Roma aprì Le attuali norme, emanate nel 1930, impediscono alla Italiana, uscito ze di pacificazione e riconciliazione nazionale, dopo nel 2000 Tonelli, che aveva creato la lunga e devastante guerra civile, sono fondate? un’inchiesta. La polizia somala aveva arrestato, subito magistratura italiana di indagare all’estero in caso di delitti e ripubblicato la struttura anti-tubercolosi. Sono fondate, ma rischiano anche di affondare. Per il mo- dopo i fatti di Merca, quattro personaggi sospettati non politici, ma sono inadeguate rispetto alla situazione di recente L’ospedale, sotto la guida dell’assassinio, poi scomparsi in circostanze mai odierna: moltissimi italiani operano all'estero, in contesti da Emi mento le istituzioni sono soprattutto sulla carta, nonostan- di Graziella, raggiunge te i recenti accordi, la nomina di un presidente, il varo del chiarite. Le indagini da parte italiana hanno sempre gravidi di rischi e incertezze, e i reati commessi nei loro un elevato standard di qualità e l’Oms lo indica come governo. Si sono creati due poli: l’uno insediato a Johar, 90 incontrato gravi difficoltà, a causa della situazione confronti sono di fatto impunibili. Caritas Italiana evidenzia esperienza-modello per la lotta alla Tbc in Somalia. chilometri a nord di Mogadiscio, rappresentato dal presi- di anarchia che vige in Somalia. Così il 14 febbraio questa carenza legislativa e rivolge un accorato appello Ma le ombre non mancano: Merca è un porto dente eletto e dal primo ministro con un certo numero di 2002 l’allora pubblico ministero, dottor Andrea Padalino alle forze politiche perché prendano in esame la possibilità di transito dei loschi traffici legati alla guerra civile, ministri e parlamentari; l’altro attivo a Mogadiscio, dove Morichini, ha presentato al giudice per le indagini di modifica del codice di procedura penale (in particolare e le mire sull’ospedale, che è anche il centro di lavoro operano alcuni ex signori della guerra diventati ministri, in- preliminari richiesta di archiviazione dell’indagine. degli articoli 7, 8, 9 e 10, che regolano la materia). ed economico più rilevante del distretto, non tardano sieme al presidente del parlamento. Costoro insistono nel a manifestarsi. Graziella viene uccisa da un commando dire che il governo deve stare a Mogadiscio perché è la ca- di quattro sicari, in circostanze mai completamente pitale, gli altri ribattono che i pubblici poteri sono troppo accertate, il 22 ottobre 1995, giornata missionaria fragili per insediarsi in una città ancora tanto pericolosa. Il Tornando a Graziella,come è possibile attualizzare la za di vita di queste persone, senza idealizzarne troppo la mondiale, all’interno del Tb Centre. paese, insomma, deve fare i conti con una doppia anima, e sua testimonianza e il suo insegnamento? figura, perché si corre il rischio di renderle irraggiungibi- La sua storia e il senso della sua testimonianza non ha sciolto il nodo delle fazioni militari che controllano È possibile attraverso una costante presentazione di fi- li. Graziella Fumagalli era una persona del nostro piane- umana e di fede sono raccolti nel libro Ho nascosto Mogadiscio, alle quali si deve la responsabilità più rilevan- gure come la sua; non bisogna lasciarle nell’oblio, né ta. E allora bisogna farla sentire vicina alla realtà quoti- il mio volto, scritto da Paolo Brivio, promosso te del caos esploso quindici anni fa. Il rischio è che si ricor- d’altra parte si deve edulcorarne la vita e l’esperienza, diana, lei che aveva incominciato impegnandosi in par- da Caritas Italiana ed edito da Emi. ra una volta di più alla forza. Che soprattutto il gruppo at- con il rischio di allontanarle dalla nostra realtà. È impor- rocchia, aveva cominciato la sua vita come operaia, però torno al presidente decida per la forza. Sarebbe una specie tante che le commemorazioni avvengano basandosi il spinta sempre dal grande desiderio di essere di servizio di disastro. Ma non è escluso che alla fine sia la soluzione… più possibile su una certa verità storica, sulla concretez- agli altri. Soprattutto ai più poveri.

30 ITALIA CARITAS | OTTOBRE 2005 ITALIA CARITAS | OTTOBRE 2005 31 internazionale internazionale conflitti dimenticati crisi africane

BAMBINI-SOLDATO, IL MONDO È IN RITARDO, UNA PIAGA ANCORA APERTA IL NIGER SOFFRE LA FAME di Paolo Beccegato l 12 febbraio 2002 è entrato in vigore il trattato internazionale che 28.500 bambini, oltre 12 mila a par- Gli appelli inascoltati. L’allarme ritardato. Le incertezze negli aiuti. vieta l’utilizzo dei bambini soldato. È stato ratificato da ben 111 tire da giugno 2002, quando la si- I condizionamenti della finanza.Viaggio in una crisi che si doveva prevenire paesi; solo 46 però si sono impegnati legalmente per dare corso tuazione interna del paese è andata I significativamente deteriorandosi. pratico al documento. Le cifre continuano a essere allarmanti: oggi so- testi e foto di Guido Miglietta no oltre 300 mila i minori di 18 anni impiegati in conflitti in diverse Vivere senza sopraffare aree del mondo. La maggior parte di loro ha fra i 15 e i 18 anni. Tutta- Ogni bambino, prima di affrontare olti magri, scavati. Bambini scheletrici, disidratati. Madri angosciate. Sono le immagini della fame. via, anche minori di 10 anni vengono costretti all’arruolamento forza- la guerra, viene costretto a un ad- Quelle che fanno aprire la borsa ai donatori dei paesi ricchi e spingono i governi a contribuire ai destramento durissimo: i soldati programmi di emergenza. Ma quando queste immagini si diffondono, per il paese dal quale arriva- to e a combattere. Rapporti recenti indicano come la partecipazione a insegnano a uccidere e torturare, no ormai è tardi. Il Niger ha sperimentato questa dura legge politica e mediatica. La carestia era un conflitti armati di bambini dai 10 ai 16 anni sia diffusa in ben 25 paesi, ogni resistenza è vinta con puni- rischio chiaro già in autunno, ma la sequenza previsione-allarme-prevenzione non ha funzionato. la maggior parte in Africa e Asia. zioni brutali. Negli ultimi anni le Ci sarebbe stato il tempo sufficiente, da ottobre 2004 a marzo 2005, per giocare d’anticipo. Ma l’in- Oggi 70 mila bambini sono im- Nonostante i documenti pratiche di reclutamento forzato tervento interno e internazionale è stato inadeguato. E così la fame ha vinto, è dilagata nel paese piegati negli eserciti regolari di hanno coinvolto sempre più le africano a partire dalla primavera. Con l’emergenza, è stato inevitabile ripiegare su un massiccio intervento di internazionali, resta V Myanmar, arruolati a forza dopo bambine. Per i minori che soprav- protezione. Ovvero, salvare il salvabile. Anzitutto i bambini poveri, quelli dei villaggi e delle tribù nomadi dei Peul. essere stati sequestrati dalle loro elevatissimo il numero vivono agli orrori della guerra, si L’allarme era stato lanciato dalla chiesa e da alcune abitazioni. In Colombia si conta dei minori arruolati aprono percorsi di reinserimento agenzie delle Nazioni Unite. «Già a ottobre abbiamo che siano 14 mila i bambini giova- a forza nei conflitti che sociale. I sopravvissuti risultano fi- informato Caritas Internationalis con un dossier detta- nissimi (a volte non superano i 10 insanguinano il pianeta. sicamente provati dall’esperienza gliato sull’insufficienza alimentare», ricorda monsignor anni) impegnati nella guerra civile, Si calcola siano 300 mila bellica (ferite o mutilazioni, pato- Michel Catatéguy, francese di origini basche, missionario reclutati nei villaggi delle aree rura- in 25 paesi: lunghi logie respiratorie, malattie sessual- Sma, vescovo della capitale Niamey. La scarsità di piogge li del paese, nelle file della guerri- e difficili i percorsi mente trasmissibili, denutrizio- a ottobre e l’invasione delle locuste avevano fatto intuire glia o dei paramilitari. In Nepal il di reinserimento ne…). Nella quasi totalità dei casi, l’imminente carestia. Anche perché si innestavano su 30% dei combattenti del Partito co- oltre alle ferite visibili rimangono una condizione di fragilità alimentare ritenuta cronica, a munista è rappresentato da bambi- quelle invisibili, ovvero le indelebi- causa della siccità in molte aree (che si potrebbe combat- ni. Indagini hanno dimostrato come in Repubblica de- li conseguenze psicologiche che l’esperienza della tere solo tramite dighe), dei conflitti tra popolazioni di al- mocratica del Congo, Liberia e Burundi siano stati im- guerra produce sulla mente dei giovanissimi: il percor- levatori e coltivatori, dei problemi cronici di approvvigio- piegati bambini soldato anche negli eserciti regolari. In so di reinserimento in una dimensione normale ri- namento, tra maggio e la mietitura del miglio a ottobre, Uganda da alcuni anni si registra il fenomeno dei co- chiede un supporto psicologico complesso. cui contribuiscono le speculazioni dei commercianti, siddetti night commuters, “pendolari notturni”. Si trat- Spesso i bambini vittima della guerra non hanno più che negli ultimi mesi prima dei raccolti raddoppiano e ta di oltre 12 mila bambini che ogni notte lasciano i vil- famiglia o non sono più in grado di riadattarsi a un con- magari triplicano i prezzi delle derrate alimentari. laggi dove vivono per trovare riparo nel distretto citta- testo di vita familiare, scolastico o sociale. Programmi dino di Golu, nel nord del paese: fuggono per evitare di specifici sono stati avviati dalla Caritas e da altre orga- Vendi il pollo, curi il bambino essere rapiti dai soldati del Lord’s Resistance Army nizzazioni non governative in molte aree di crisi del pia- C’era, insomma, la possibilità di prevenire. Ma la comu- (Lra), gruppo ribelle che combatte da oltre dieci anni neta: sono volti a fornire un valido supporto psicologi- nità internazionale non è intervenuta sino a quando le contro il governo centrale di Kampala. Trascorrono la co, ma anche percorsi di disintossicazione da sostanze foto dei bambini sugli alberi, costretti a mangiare foglie notte nelle scuole e negli ospedali della città, sui mar- stupefacenti (molti bambini soldato ne fanno uso, in- per sopravvivere, hanno fatto il giro del mondo. Proprio ciapiedi o nei parcheggi degli autobus, terrorizzati all’i- dotti dai propri capi) e dalla violenza stessa (a volte gli i bambini hanno subito maggiormente la crisi: li si in- dea di essere rapiti. All’alba ripercorrono la strada ver- ex bambini soldato faticano a riadattarsi a contesti dove contra emaciati nei centri nutrizionali, la debolezza so casa. Dall’inizio del conflitto il Lra ha già rapito circa le regole della sopraffazione non valgono più). causata dalla fame li rende molto più sensibili a malat-

32 ITALIA CARITAS | OTTOBRE 2005 ITALIA CARITAS | OTTOBRE 2005 33 internazionale crisi africane

pagamento. Il paese deve restituire il debito estero, le Rete Caritas in piena azione politiche di aggiustamento strutturale hanno indeboli- nel paese più povero del mondo to i servizi pubblici. E hanno avuto un ruolo diretto nel- l’emergenza: secondo Jean Ziegler, relatore Onu sul di- Favorire l’accesso ai cereali. Ridurre l’esodo dalle zone rurali ritto all’alimentazione, anche il Fondo monetario inter- a quelle urbane. Valorizzare il lavoro collettivo per risistemare nazionale è responsabile del peggioramento della crisi, i suoli. Contribuire a una buona campagna agricola 2005-06. per aver imposto al governo del Niger una riduzione Sono gli obiettivi dell’intervento della rete Caritas a favore delle scorte alimentari e impedito nei fatti la distribu- delle popolazioni del Niger: consentito dai fondi raccolti a zione gratuita di cibo. Le prime vittime, naturalmente, livello internazionale, coinvolge diciotto Comitati di solidarietà sono i poveri. E non solo perché hanno la pancia vuota. (Caritas locali) e prevede azioni di distribuzione del cibo, Molti danno vita a migrazioni interne. A Niamey e nelle vendita di cereali a prezzi calmierati, sostegno alla produzione città aumenta il numero dei bambini di strada. E negli (dotazione di sementi migliorate e di alimenti per il bestiame), ultimi mesi si è incrementata la prostituzione. «Purtrop- promozione di banche dei cereali gestite da donne e di centri po bisogna farlo – ammette Hajara, una sedicenne che nutrizionali. Beneficiarie sono circa 45 mila persone. esercita nella capitale –. Solo così posso guadagnare Collocato nella regione africana del Sahel, il Niger qualcosa, aiutare la famiglia, mangiare e vestirmi». ha 12.160.000 abitanti, il 70% con meno di 25 anni. La popolazione vive prevalentemente in ambito rurale (85%, Carestie nell’intero Sahel circa il 4% nomadi). L’Indice di sviluppo umano calcolato Gli interventi per reagire alla malnutrizione sono co- dall’Onu è 0,281: il paese è piombato al 177° e ultimo posto minciati a luglio. Medici Senza Frontiere aveva segnala- della graduatoria 2005. Mortalità infantile al 156 per mille, to ad aprile che nella zona di Tilibaré l’incidenza dei speranza di vita alla nascita di 45,6 anni nel 2001. Il 48,3% bambini malnutriti era raddoppiata, nei primi tre mesi della popolazione non ha accesso all’acqua potabile; dell’anno, rispetto al 2004. Il governo ha lanciato l’allar- le piogge sono irregolari, cresce il disboscamento, il suolo è FIGLI DI UN MONDO DISTRATTO me a fine maggio, ma la solidarietà internazionale ha Le immagini di queste pagine sono state scattate povero e porta a siccità cicliche che rendono i raccolti precari. impiegato ancora un paio di mesi a concretizzarsi. Da in settembre nei centri sanitari e nutrizionali del Niger, metà luglio sono operative in Niger 23 ong internazio- ancora alle prese con migliaia di bambini malnutriti nali e sette agenzie Onu; nel paese è arrivato ad agosto tie infettive, diarree, malaria. Le malattie respiratorie anche Kofi Annan. «Una crisi alimentare di queste pro- tembre è cominciata la seconda distribuzione di viveri che nella zona di Maradi la mortalità infantile è tornata a acute e il morbillo, se non si è provveduto alla vaccina- porzioni è inaccettabile nel ventunesimo secolo», ha da parte del Pam, nell’est del paese, per venire in aiuto salire al livello di 5,2 per diecimila. Msf ha sollevato il pro- zione, fanno strage. Secondo l’Undp (il Programma di sentenziato il segretario generale dell’Onu, insistendo a 1,7 milioni di persone. blema della lentezza della macchina degli aiuti, e della sua sviluppo dell’Onu) circa 32 mila di loro sono stati colpi- sull’importanza di andare alla radice di un fenomeno imprecisione nell’identificare le comunità più bisognose. ti da malnutrizione severa e 160 mila da malnutrizione che accomuna i paesi del Sahel (Burkina Faso, Mali, Migliorare le abitudini di coltivazione «Noi siamo stati tra i primi a soccorrere la gente, sin da moderata, come pure 261 mila donne incinte o che Ciad) e altri paesi africani dell’emisfero australe. Ottobre sarà finalmente il mese dei raccolti di miglio, «ma gennaio – è l’amara conclusione di monsignor Catatéguy stanno allattando. Migliaia di essi sono morti. In estate è stato varato un programma di distribu- in alcune zone saranno insufficienti – anticipa don Do- –. L’azione internazionale ha avuto evidenti pecche: i fon- Nei centri sanitari si assiste a una scena assai comune: zione di alimenti per tre milioni di persone. La fame, menico Ariol, missionario fidei donum della diocesi di Lo- di sono arrivati in ritardo, l’intervento è stato rinviato e ha arriva affranta una mamma, portando sulla schiena il suo che all’inizio aveva colpito soprattutto la parte orienta- di, parroco di Dosso –, perché paradossalmente in un se- perso di efficacia. Per la distribuzione in certe zone il Pam piccolo, magro e affamato. Non ha soldi per comprare le le del Niger, non ha risparmiato molti altri villaggi e cen- condo tempo l’acqua è stata così abbondante da impedi- sollecita la collaborazione della Caritas, ma chiede di anti- medicine, li ha spesi per il taxi che l’ha accompagnata in tri popolati. L’acquisto massiccio di cibo da parte degli re al miglio di continuare a crescere. C’è una vera e propria cipare gli aiuti, con la promessa che riceveremo i rimbor- paese o in città. E si dispera. «In tempi di crisi alimentare – organismi internazionali, in Niger e nel vicino Benin, ha atrofia delle piante». Secondo il sacerdote, occorre con- si. E questo, spesso, va oltre le nostre possibilità. Ma anche conferma Adamou, la vicesindaco di Keita, uno dei centri prodotto anche effetti controversi, facendo innalzare i centrarsi sul miglioramento delle abitudini di coltivazio- all’interno del paese si è sottovalutato il problema. Si è più colpiti dalla carestia – bisogna scegliere: o si vendono i prezzi. Così i rifornimenti sono stati fatti giungere via ne, a volte antiquate e arretrate: «La chiesa sta già pensan- scelto di parlare di “crisi alimentare” per una ragione poli- polli o le scorte che si possiedono per curare un bambino mare, scaricati nei porti atlantici – in Costa d’Avorio e al- do alla fase della riabilitazione (promozione di orti, distri- tica. I vertici istituzionali non vogliono che si usi la parola malato, oppure lo si lascia morire. Ma chi non ha niente da trove – e trasportati con i camion all’interno. buzione di sementi, ricostituzione di terreni, avvio di ban- “fame”: a dicembre il Niger ospiterà i giochi sportivi della vendere, resta a guardare. Se il bambino guarisce, è Dio Il Programma alimentare mondiale, che ha provve- che di cereali, ndr), dopo che sarà ridotta l’incidenza del- francofonia, con atleti di 54 paesi del mondo, e ammette- che l’ha salvato. Perché se si va con un bambino malato al duto a una prima distribuzione in agosto, ha dichiarato la carestia. Ma i comitati delle Caritas parrocchiali, i Csd, re che qui c’è fame significherebbe fare annullare la mani- dispensario e si è senza soldi, non lo curano proprio…». di avere raggiunto 1,2 milioni di persone; il compito di dovranno svolgere anche azioni di lobby sui politici, per festazione…». Come se non bastassero siccità e cavallette: Buona parte della sanità del Niger, nonostante i pro- raggiungere altri tre milioni di vittime è stato lasciato al- ottenere riforme profonde». dietro la minaccia della fame possono esserci anche il pre- clami circa l’equità nell’accesso ai servizi, è tornata a le ong internazionali, tra cui Caritas. Domenica 18 set- A metà settembre Medici Senza Frontiere ha asserito stigio di una nazione e la disattenzione del mondo.

34 ITALIA CARITAS | OTTOBRE 2005 ITALIA CARITAS | OTTOBRE 2005 35 internazionale internazionale casa comune est europa

TORNA L’EUROPA SOCIALE? ALLUVIONI DI SERIE B, TANTE PAROLE, SERVONO I FATTI di Gianni Borsa inviato agenzia Sir a Bruxelles L’UNIONE RESTA LONTANA

redo in un’Europa come progetto politico, con una forte dimen- Ue, ma aperto, tramite incontri pre- sione sociale. Non accetterei mai un’Europa che fosse semplice- paratori, alle “parti sociali”, al Comi- di Generoso Simeone lluvioni di serie B. Le si potrebbe definire così. Non hanno avuto la riso- tato economico e sociale dell’Unio- nanza di quella di New Orleans, e se ne è parlato solo perché contempo- « mente un mercato economico». Parole che suonano come una C ne, a sindacati, associazioni e ong. raneamente finivano sott’acqua, a fine agosto, Svizzera, e Germa- vera “professione di fede” verso l’integrazione comunitaria. E che in nia. Ma hanno mietuto vittime e creato danni ingenti a migliaia di fami- qualche modo stupiscono. Perché una tale dichiarazione “euroentusia- La grande consultazione glie. Le alluvioni hanno sconvolto per mesi, in primavera ed estate, Ro- Di fronte a tante promesse, qualcuno mania e , paesi periferici rispetto all’interesse dei grandi media. sta” non proviene dal solito supporter dell’Ue, ma da Tony Blair, pre- ha pensato – chissà mai! – a una gran- Ma distruzione e disperazione sono uguali a tutte le latitudini. Anzi, in mier inglese, presidente di turno dei venticinque per il secondo seme- de consultazione che possa indicare i quelle zone dell’Europa dell’Est danni e problemi si aggravano, in quanto le calamità na- CATASTROFE A nuovi, veri bisogni dei 450 milioni di turali colpiscono aree già povere e le fasce più deboli della popolazione. E rischiano di at- stre 2005. Nel presentare le sue “priorità” dinanzi all’Europarlamento MAI VISTA cittadini europei, tenuto conto delle Una strada interrotta tardare il cammino dei due paesi verso l’ingresso nell’Unione Europea. all’inizio della scorsa estate, il leader grandi differenze che sussistono tra le dalle alluvioni, «La gente è molto depressa, non ha fiducia nel futuro, non sa più cosa fare. Le allu- che in Romania laburista pareva aver messo da parte Tony Blair, leader aree geografiche dell’Unione: le ur- sono state le vioni hanno distrutto tutto, infierendo su migliaia di famiglie che già sopportavano la consueta freddezza britannica nei di turno dell’Unione, genze e le attese delle persone e delle peggiori da decenni condizioni al limite della sussistenza. I disastri maggiori si sono registrati nei piccoli vil- confronti della “casa comune”. «Il ti- ha promesso una svolta. famiglie sono naturalmente differen- laggi di campagna, dove la popolazione vive solo di agri- mone dell’Unione – aveva commen- «Dobbiamo essere ti fra Londra e Praga, fra Barcellona e coltura. Tutto il loro raccolto è andato distrutto e adesso tato un deputato a Bruxelles – gli ha più vicini Vilnius, fra le zone rurali dell’Est e le ciò che più fa paura è l’avvicinarsi dell’inverno». A de- fatto bene». Dopo aver ingaggiato un alle preoccupazioni conurbazioni industriali dell’Ovest. scrivere la situazione rumena è Michela Condac, giova- braccio di ferro sul bilancio comuni- della gente». Cosa si aspettano dall’Europa sociale ne coordinatrice dei progetti di emergenza per la Caritas tario con il presidente francese Chi- Vertice informale, – occorrerebbe chiedersi - un diri- diocesana di Iasi, regione del nord-est della Romania a rac («Dobbiamo spendere meglio i a fine ottobre, aperto gente finlandese, un pensionato ita- più di 400 chilometri da Bucarest, uno degli epicentri del soldi dei cittadini»), Blair aveva gioca- a governi e società. Ma liano, un minatore polacco? disastro. «Una catastrofe del genere – continua Michela to la carta del rilancio della “Europa le promesse non bastano Una sintesi tutt’altro che sempli- – da queste parti non l’avevamo mai vista. Nei villaggi sociale”: «Penso che sia importante ce. Ma necessaria, per tentare di dare più colpiti la gente non ha più la casa. Ci si sta dando da (…) un approfondito dibattito sul- concretezza, ad esempio, all’articolo fare per riparare le abitazioni, ma difficilmente si riuscirà l’avvenire dell’Europa (…) È doveroso sedersi attorno a un 3 del Trattato costituzionale, il quale per ora giace in atte- a dare a tutti un tetto prima dell’inverno. Noi abbiamo tavolo e pensare a come rendere l’Europa più vicina alle sa di ratifica. L’Unione – affema il testo – “si adopera per lo portato aiuti per l’emergenza, ma la situazione è ancora preoccupazioni della gente». La “Strategia di Lisbona”, sviluppo sostenibile dell’Europa”, che si fonda su “una cre- drammatica e le istituzioni latitano». messa a punto nel 2000 per coniugare competitività eco- scita economica equilibrata”, “su un’economia sociale di nomica e coesione sociale, e rimasta finora nel cassetto, mercato fortemente competitiva, che mira alla piena oc- Romania e Bulgaria hanno dovuto Isolamento internazionale torna d’un tratto sotto i riflettori. cupazione e al progresso sociale”, nonché “su un elevato Il governo rumeno è parso incapace di affrontare la dram- Blair ci crede talmente da aver promosso la convo- livello di tutela e di miglioramento della qualità dell’am- subire, in primavera ed estate, maticità degli eventi e anche per questo la popolazione è cazione, per il 27 e 28 ottobre, a Londra, di un summit biente”. E subito dopo: “L’Unione combatte l’esclusione lunghi periodi di pioggia, scoraggiata. «Cerchiamo continuamente – spiega Michela informale tra i leader europei, allo scopo di stabilire sociale e le discriminazioni e promuove la giustizia e la – di parlare con i politici, anche a livello locale. Continua- «quale direzione debba assumere (ma non sono previ- protezione sociale, la parità tra donne e uomini, la solida- che hanno provocato danni no a rassicurarci sul fatto che a tutti gli sfollati sarà data ste decisioni formali, ndr) l'Europa in futuro». Al centro rietà tra le generazioni e la tutela dei diritti del minore”. un’abitazione, ma quando entriamo nel dettaglio dei pro- dell’attenzione saranno «gli interessi concreti dei citta- Punti fermi, articolati e ribaditi nella seconda parte del pesantissimi. Candidati all’ingresso getti e poniamo domande sull’ubicazione delle case, sui dini»: lavoro, formazione e università, salute, ricerca e Trattato, che ha accolto per intero la Carta dei diritti fon- nella Ue, i due paesi sembrano tempi di costruzione e sulla gestione dell’attesa, non rice- innovazione, difesa dell’ambiente… Un dialogo, per di damentali approvata nel 2000 a Nizza. Come al solito, non viamo risposte. Il tutto è reso ancor più difficile dall’isola- più, da non tenere nelle segrete stanze delle istituzioni resta che passare dalle parole ai fatti. avere reagito in maniera diversa mento internazionale. In occidente non si è parlato delle

36 ITALIA CARITAS | OTTOBRE 2005 ITALIA CARITAS | OTTOBRE 2005 37 internazionale internazionale est europa contrappunto

Intere regioni sotto l’acqua, Caritas attive nell’emergenza LA LIBERTÀ NEGATIVA Le forti piogge di luglio, agosto e settembre, in Romania, hanno completato l’opera distruttrice avviata dalle alluvioni primaverili, causando inondazioni in numerose regioni. AIUTI CHE TRIONFA OLTRE L’EX CORTINA Il alcune località le piogge si sono susseguite per settimane; INTENSIVI Intervento di Alberto Bobbio i meteorologi hanno dichiarato che nei primi sei mesi del 2005 d’aiuto della ha piovuto più di quanto normalmente avvenga in un anno Caritas alle Lisbona il Consiglio europeo approvò nel 2000 le linee di una me lo ha voluto presentare la propa- popolazioni intero. Numerosi fiumi sono straripati e molti argini si sono alluvionate “strategia” che mirava a rinnovare l’economia e la società d’Eu- ganda comunista, ma soprattutto in rotti. Le alluvioni, protrattesi sino a fine agosto, hanno ucciso della Romania una riflessione sistematica sul lavoro ropa. Naturalmente lo spazio europeo considerato abbracciava decine di persone e migliaia di animali, devastando migliaia A e sull’etica della solidarietà». Invece di abitazioni e causando danni in almeno tre quarti delle regioni prattutto nella zona settentrionale e in quella meridiona- i paesi dell’Est sottratti dieci anni prima all’ideologia e poi a poco a po- oggi la situazione sociale e politica del paese. Caritas Romania, in prima fila nell’emergenza, le. Tuttavia l’emergenza pare essere meno drammatica, co alla struttura dello stato comunista totalitario. La chiave di volta ve- ad Est è spaventosa. Senza che nes- soprattutto nella parte orientale del paese, ha aiutato migliaia non tanto per l’entità dei danni, quanto per l’atteggia- niva individuata nel sistema economico e sociale costituito dai mec- suno quasi ne parli. La distribuzione di famiglie e ha lanciato un appello di emergenza alla rete mento della popolazione. Anche qui le aree più colpite del reddito diventa sempre più ine- internazionale Caritas, cui aderisce anche Caritas Italiana. sono quelle più povere, ma è tutto il paese che sembra canismi di mercato, ritenuti in grado di garantire benessere alle perso- guale, riducendo la coesione sociale. In Bulgaria nella prima metà del mese di agosto diverse reagire in maniera diversa rispetto alla Romania, a co- ne, la loro integrazione e insieme la formazione di relazioni equilibra- La destra liberale e la sinistra postco- regioni sono state colpite da gravi alluvioni, che hanno minciare dalle istituzioni. A confermarlo è Emanouil Pa- te nella società. Cinque anni dopo, il bilancio sulla “strategia di Lisbo- munista, succedutesi ai governi, causato vittime e danni e lasciato senza tetto più di diecimila tachev, segretario generale della Caritas bulgara. «Alcuni hanno fatto promesse di cambia- famiglie, portandosi via 10 vite umane. Circa due milioni ministri del nostro governo – afferma – hanno fatto ap- na” è essenzialmente negativo, nella Vecchia Europa, ma soprattutto mento e di miglioramento della so- di bulgari sono stati colpiti dalla sciagura, che ha distrutto pelli all’Unione Europea per porre l’attenzione sui nostri nei nuovi paesi. Eppure, mentre si cietà, ma poi hanno continuato nella case e strade, sommerso i campi e ucciso animali. I danni problemi. Un paio di volte, un gruppo di delegati da moltiplicano studi su quanto avviene I festeggiamenti uguale politica della spartizione dei si stanno valutando intorno al mezzo miliardo di leva. Bruxelles si è recato in visita nelle zone del disastro. Da nello spazio tradizionale europeo, per il 25° di fondazione profitti e della dilapidazione dello Anche Caritas Bulgaria ha mobilitato la sua struttura Sofia stanno facendo tutto il possibile per ridare fiducia a non altrettanto accade per i paesi di di Solidarnosc stato. I giornali raccontano ogni gior- per intervenire nell’emergenza, che si è protratta a settembre. chi ha perso tutto. È iniziata una distribuzione di duemi- influenza ex sovietica, dove lo scena- non sono stati utilizzati no di scandali, dove l’intreccio tra cri- la leva (circa mille euro) per famiglia. Altri fondi sono sta- rio è caratterizzato da una pericolosa per riflettere minalità comune, ex apparati di stato ti dati ai comuni e poi saranno i sindaci a ripartirli a chi ne diffusione del volto più cupo della sul modello di sviluppo e nuovi oligarchi è inestricabile. In ha più bisogno. La gente dei villaggi inondati si sta dando globalizzazione e da un’involuzione che è stato esportato Polonia, Slovacchia, Repubblica Ce- alluvioni in Romania e qui la gente dice che è stato il no- molto da fare, così come il resto del paese. Le principali del liberalismo verso forme dramma- nei paesi ex sovietici. ca, ma anche nelle repubbliche balti- stro governo a imporre il silenzio. Bucarest vuole dimo- emittenti televisive hanno informato continuamente dal- tiche di liberismo radicale. Neppure Dilagano corruzione che e in Ucraina, la parola più diffusa strare all’Europa di essere in grado di risolvere da sola le aree del disastro e hanno lanciato raccolte fondi. Con la celebrazione del 25° anniversario e squilibri sociali: è corruzione. I governi cambiano con questa situazione anche in vista dell’ingresso nell’Unione, una, in particolare, effettuata attraverso gli sms del pub- di Solidarnosc ha provocato una ri- il mercato non basta ritmi vertiginosi, le accuse vengono previsto per il 2007. Ma questa autarchia non giova al no- blico, sono stati donati più di 400 mila euro». flessione sulle responsabilità morali scagliate a ritmi impressionanti, i stro popolo, che è sempre più sfiduciato. Noi facciamo Nonostante i bulgari si siano rimboccati le maniche degli attori economici e degli stati ricchi. L’anniversario dossier (veri o presunti) dei servizi segreti comunisti so- quello che possiamo, abbiamo portato kit per la cura dei con notevoli speranze e voglia di ricostruire, la situazione della prima spallata al regime è stato occasione solo per no armi letali, che tuttavia permettono a tutti un passag- bambini fino a due anni, abbiamo organizzato presidi dei villaggi alluvionati è davvero pesante. «Migliaia di per- celebrare la poderosa macchina da guerra anticomuni- gio al potere, dove intascare qualcosa con privatizzazioni medici dove fare visite e curare i malati, stiamo organiz- sone – spiega Patachev – sono senza casa. Inizialmente sta, non per riflettere sulla ricerca di un senso di quanto di solito al limite o sotto la soglia della legalità. E poi c’è il zando la ripresa delle attività agricole per la prossima pri- hanno trovato riparo in scuole, furgoni o tende. Ma ades- è avvenuto successivamente, non solo in Polonia. riciclaggio del denaro, l’attività più redditizia di tante mavera programmando la semina e acquistando pulcini, so le scuole hanno riaperto e, con l’approssimarsi dell’in- banche aperte sulla scia della libertà economica. ma occorre un vero progetto di ricostruzione. Anche per- verno, dormire in luoghi non protetti è un grosso proble- L’altra faccia del materialismo Intanto tutti i governi hanno ridotto al minimo le ché l’urgenza più grande, adesso, è trovare una sistema- ma. Poi non bisogna dimenticare che le famiglie degli al- Davanti al cancello numero 2 degli ex cantieri Lenin, og- spese per istruzione, ricerca, cultura e sanità. Nel più zione per l’inverno che qui da noi inizia a novembre. Cre- luvionati vivevano di agricoltura. I campi e il raccolto so- gi schiantati dalla precarietà e dalla concorrenza globale, grande paese dell’ex impero, la Polonia, chi non ha de- do che, per come si sta gestendo la situazione, il nostro no andati distrutti, pertanto bisognerà ricostruire anche senza più operai né navi da costruire, il neoarcivescovo di naro negli ospedali pubblici non viene curato. È la li- paese si sia dimostrato ancora lontano dall’Europa». l’economia di queste aree, oltre che le case. Ma in giro c’è Cracovia ed ex segretario di papa Wojtyla, monsignor Sta- bertà negativa che abbiamo esportato a Est, il paradig- fiducia. La stessa che ci sta accompagnando nel cammi- nislaw Dziwisz, ha proposto un pensiero che vale per tut- ma del mercato come regolatore unico. Che appare og- Voglia di ricostruire no verso l’ingresso nella Ue, appuntamento che le allu- te le nuove società capitalistiche ex sovietiche: «Il model- gi, nell’assenza di un progetto politico europeo, null’al- Anche la Bulgaria, da mesi, è sconvolta dalle alluvioni, so- vioni non dovrebbero aver compromesso». lo di Salidarnosc non consisteva soltanto in scioperi, co- tro che l’altra faccia del materialismo.

38 ITALIA CARITAS | OTTOBRE 2005 ITALIA CARITAS | OTTOBRE 2005 39 agenda territori

oltre il campanile di Monica Tola MILANO E ROMA come procedere, magari accompagnandolo al Consiglio dell’ordine La parrocchia arriva dove il postino non va: Ragazzi rom alle superiori, per scegliere un avvocato iscritto nelle corso sulla realtà degli zingari liste; se non ne avrà diritto l’avvocato «Siamo vicini, il campo nomadi cammina con noi» di strada lavorerà gratuitamente. Quarant’anni fa papa Paolo VI incontrò a Roma rom e sinti Un muro di confine separa la chiesa e i locali della parrocchia di Santa Maria Madre di tutta Europa. E oggi molte Caritas diocesane hanno della Misericordia dal campo nomadi di Villa Gordiani, a Roma. Le dieci famiglie serbe progetti e iniziative dedicati alla popolazione zingara. PORDENONE-CONCORDIA e cristiano-ortodosse stabilitesi qui circa venti anni fa hanno dato vita a un accampamento Caritas Ambrosiana, a Milano, a settembre cercava Giovani a scuola che conta oggi duecento persone, aggiuntesi ai dodicimila abitanti della parrocchia. volontari per affiancare nello studio, al pomeriggio, di nonviolenza Don Paolo Boumis ha affidato la cura pastorale del campo al suo vice, don Stefano Meloni. i rom preadolescenti e adolescenti del campo di via Novara con la biblioteca Lui sdrammatizza: «Ho l’appalto delle riparazioni: chiamano me quando si rompe qualcosa... (nella foto), che Caritas gestisce. Benché alcuni minori Distribuisco anche la corrispondenza, perché il postino non entra nel campo». Piccole cose, del campo, macedoni e kosovari, continuino a non La biblioteca tematica “Pace che raccontano una storia di fiducia costruita con la comunità. Don Stefano non parla frequentare e siano in sostanza analfabeti, il lavoro in corso da anni sta Immigrazione Povertà” della Caritas di zingari, neanche di nomadi: «Il campo oggi accoglie cinquanta famiglie stabili. dando buoni frutti: alcune decine di ragazzi frequentano le scuole medie diocesana di Concordia-Pordenone Molti dei bambini nati venti anni fa sono ancora qui». Il senso delle tradizioni è comunque inferiori, e da quest’anno addirittura quattro ragazzi si sono iscritti al primo e il circolo Acli “Aldo Capitini” molto forte: «I minori lasciano la scuola dopo la terza media. Nella maggior parte dei casi anno delle scuole superiori. Il loro percorso scolastico va rafforzato grazie di Pordenone organizzano una “Scuola le ragazze si sposano a 14 anni; i ragazzi a 18». Ma l’integrazione è cosa di ogni giorno, ai volontari, dal momento che le famiglie, pur sostenendo la scelta permanente sul tema della nonviolenza”, soprattutto per i giovani. Alcuni lavorano come autisti dell’Atac, l’azienda di trasporto dei ragazzi, non sono in grado di seguirli nel percorso didattico. che si avvale della presenza, pubblico della capitale. Due ragazze sono commesse negli esercizi commerciali della zona. Il quale può costituire un esempio importante anche per i ragazzi più piccoli. come relatori, di autorevoli esperti STABILI, Ogni tanto, una coppia chiede il matrimonio cattolico. La domenica e il mercoledì i bambini Sempre a settembre la Caritas diocesana di Roma ha avviato il corso a livello nazionale. Il progetto nasce NON NOMADI partecipano alle attività dell’oratorio. Oltre la metà di loro è stata battezzata in parrocchia. “Zingari: il futuro è nell’oggi”, organizzato insieme a Arci e Comunità dalla consolidata esperienza Scene da un battesimo di Capodarco. L’iniziativa è destinata a volontari e aspiranti tali, e mira del percorso formativo di base “Le vie di un bambino rom I problemi e la prossimità a far conoscere la complessa realtà degli zingari, sospesa tra mantenimento della nonviolenza”, proposto da quattro nella parrocchia romana Mario Ciccalotti è uno degli otto catechisti del campo. «Siamo partiti due anni fa. Santa Maria Madre della propria identità e istanze di integrazione sociale. I seminari, tenuti anni ai giovani della diocesi. La scuola La catechesi battesimale si svolge nelle famiglie. Il tipo di occupazione degli adulti rendeva della Misericordia. da esperti, vertono sul rapporto tra politiche sociali e questione zingara, prevede tre week end intensivi improponibili gli schemi tradizionali, in primo luogo per gli orari. Ma anche il linguaggio Il rapporto con il campo sul ruolo della donna rom nella quotidianità, su educazione sanitaria da ottobre a dicembre; seguiranno di villa Gordiani ha dovuto adattarsi, molti non hanno frequentato le scuole e non conoscono bene l’italiano. e prevenzione, scolarizzazione dei bambini, formazione e politiche del lavoro. altri appuntamenti. è diventato ormai Per noi è stata fondamentale la relazione: ha facilitato la trasmissione del messaggio». Al termine del corso, sarà possibile iniziare una fase di tirocinio INFORMAZIONI Tel. 0434.22.12.80 parte integrante All’amicizia la comunità di Santa Maria affianca una buona dose di responsabilità sociale. al volontariato nei servizi di Caritas, Arci e Comunità di Capodarco. della pastorale Don Stefano, una volta al mese, partecipa alla riunione di un tavolo di lavoro INFO Tel. 02.76.03.72.52 (Milano); tel. 06.69.88.61.12/138 (Roma). parrocchiale. della Circoscrizione, coordinato dall’assistente sociale, al quale prendono parte TRIESTE Le storie della rubrica anche rappresentanti di scuole, associazioni e cooperative che lavorano nel campo, polizia Cittadini del mondo: “Oltre il campanile” e vigili urbani. Decidono su questioni concrete, l’assegnazione dei container o i provvedimenti BOLZANO-BRESSANONE alla guida di un coordinatore: nella fase le sfide dell’oggi sono riproposte anche da prendere in caso di situazioni delicate. Avvocati di strada iniziale un paio di avvocati ricevono entrano a scuola dal circuito radiofonico Perché, ovvio, i problemi non mancano. Alcuni giovani del campo sono tossicodipendenti per tutelare i diritti gli utenti il lunedì, dalle 17 alle 19, InBlu e sul sito internet e una decina di famiglie è implicata nello spaccio di stupefacenti. Negli ultimi tempi dei senza dimora ascoltando i loro problemi giuridici Una presenza www.caritasitaliana.it la disponibilità del quartiere è stata messa a dura prova, ma non è venuta meno. di natura civile, penale e amministrativa. attiva nelle «Qualche mese fa – racconta don Stefano – sembrava che a Villa Gordiani si preparasse È partito anche a Bolzano (dopo Dopo un periodo di sperimentazione, scuole della un’aggressione razzista. Allora donne e bambini hanno cercato e trovato rifugio in parrocchia, le esperienze di Bologna, Milano, i giorni di servizio potrebbero essere città e del territorio. Per favorire la crescita accolti dalla comunità». Proprio come quando un incendio distrusse il campo e tutti furono Padova, Napoli, Verona e Foggia) aumentati. L’istruzione di eventuali di autentici “Cittadini del mondo”. ospitati per venti giorni nei locali parrocchiali. «Non c’è bisogno di decisioni ufficiali: il servizio “Avvocati di strada”, promosso cause sarà valutata di concerto Quattordici organismi di Trieste, tra cui la comunità risponde spontaneamente e gli abitanti del campo sanno di poterci contare». da un gruppo di professionisti con l’avvocato titolare del caso, la Caritas diocesana, organizzano In parrocchia non mancano nemmeno i volontari che sistemano abiti o raccolgono viveri altoatesini, sostenuto dalla Caritas i direttori Caritas, il coordinatore il progetto, giunto al quinto anno per il campo. Per don Stefano nulla di straordinario: «Il campo cammina con noi. diocesana e diretto a persone senza del servizio e l’operatore di segreteria: ma rinnovato e potenziato. L’iniziativa Il nostro non è un servizio offerto, ma la prossimità reciproca che si vive in famiglia». dimora. “Avvocati di strada” dispone se il senza fissa dimora avrà diritto prevede l’intervento, durante l’orario di un ufficio nella sede Caritas, affidato al gratuito patrocinio si verificherà scolastico, di esperti degli organismi

40 ITALIA CARITAS | OTTOBRE 2005 ITALIA CARITAS | OTTOBRE 2005 41 agenda territori

sto in campagna a cura dell’Ufficio comunicazione bacheca di Ettore Fusaro promotori, che coinvolgono i ragazzi L'acqua, un bene comune: nell’approccio a temi cruciali della società Cortometraggi per raccontare la pace, globale contemporanea (ambiente, finalità pubbliche, quale gestione? economia, sviluppo sostenibile, rapporto a Pergola Caritas e Vaticano premiano giovani autori con le altre culture, pace e solidarietà) La festa e offrono agli insegnanti materiali didattici Immagini per raccontare la voglia di pace. Linguaggi espressivi vicini alla sensibilità Festa, manifesto, proposte. La sezione italiana del Contratto mondiale e consulenze per la programmazione. dei giovani, per affrontare temi che gli adulti riescono, il più delle volte, a rendere aspri sull’acqua ha infittito, nel 2005, le sue iniziative di animazione, Nell’anno scolastico 2004-2005 e opachi. Il cinema, anche nella sua versione “condensata”, da cortometraggio, sa essere documentazione e azione politica, volte a ottenere “Cittadini del mondo” ha garantito 684 un veicolo efficace per comunicare valori importanti. Questo rilevante ruolo culturale è stato un’equa distribuzione delle risorse idriche mondiali ore di interventi in 163 classi, grazie confermato, dal 21 al 24 settembre, dalla seconda edizione del Festival del cortometraggio e a promuovere una cultura dell’acqua come bene all’impegno di 32 volontari. “Città di Pergola”. Nella cittadina marchigiana sono confluiti, soprattutto per la cerimonia comune e come diritto umano fondamentale. finale di premiazione, ma anche per le proiezioni, le mostre e gli eventi collaterali dei giorni Tutto è culminato nella prima “Festa dell’acqua bene precedenti (tra cui alcuni incontri sulla situazione in Terra Santa e nei Balcani, cui hanno comune”, svoltasi all’Idroscalo LAMEZIA TERME partecipato operatori di Caritas Italiana), più di mille appassionati di cinema e linguaggi di Milano il 23 e 24 settembre. Casa, lavoro, servizi: giovanili. Insieme hanno valutato e applaudito le 260 opere iscritte alle quattro sezioni L’happening ha proposto riflessioni aperta un’agenzia del festival: Caritas, Video arte sperimentale, Scuole, Fiction. e occasioni di divertimento per gli immigrati con significativi ospiti (giornalisti, studiosi, politici, artisti) italiani L’aviatore che non si “kamikazò” e stranieri. La festa è stata occasione per un vivace e aperto confronto È stata inaugurata la prima agenzia Un buon successo di partecipazione ha ottenuto la sezione “Pace e diritti umani”, promossa sui modelli di gestione delle risorse idriche anche in ambito nazionale di mediazione culturale in una diocesi dalla delegazione regionale Caritas delle Marche. A impreziosire la sezione c’è stata e locale. «Una cosa sono il governo e le finalità pubbliche e sociali, altra calabrese. La Caritas diocesana l’assegnazione di due premi speciali, indetti dalla commissione Giustizia e Pace gli strumenti operativi attraverso cui le tali finalità, stabilite dal regolatore di Lamezia Terme ha aperto a settembre del Vaticano. Il presidente della commissione, cardinale Renato Raffaele Martino, pubblico, vengono perseguite. Concordando sui fini, è giusto discutere un’agenzia di mediazione a favore di ha onorato la manifestazione consegnando i premi, nella serata conclusiva, e incontrando, sulle possibili modalità gestionali in termini di efficienza, efficacia tutti gli immigrati presenti nel territorio. a margine del festival, le ragazze del servizio civile delle Marche, per confrontarsi con loro ed economicità del servizio, massimizzando il rapporto fra benefici Bielorussi, ucraini, polacchi, magrebini: sul senso dell’anno di volontariato quale servizio di pace e di tutela dei diritti umani. e costi collettivi», ha per esempio dichiarato Bruna Brembilla, assessore una presenza che la chiesa locale I vincitori della sezione Caritas del festival sono stati, ex aequo, Vlora 1991, di Roberto all’ambiente della provincia di Milano, ente che ha ospitato la festa. considera “preziosa e significativa”. De Feo, cortometraggio sullo sbarco in Puglia nel 1991 di ventimila albanesi, e Nata due L’agenzia per il territorio lametino parte volte, di Massimiliano Pontellini, lavoro che si sofferma sulla delicata frontiera Il manifesto da un progetto sperimentale promosso GUERRA, PACE della clonazione umana e sulla violazione dei diritti fondamentali di cui può essere causa. Gestione pubblica, privata o mista? Prima di affrontare l’interrogativo, da Caritas Italiana. La forte presenza di E IMMAGINI Un premio speciale di Caritas Marche è stato assegnato a Storia di un aviatore che preferì si può riflettere sui tre principi proposti dal Contratto mondiale immigrati a Lamezia Terme, cresciuta Fotogrammi da tre film non kamikazarsi, singolare lavoro, che si avvale di un’originale tecnica di animazione, sull’acqua nel “Manifesto italiano 2005 per un governo pubblico negli ultimi anni, ha evidenziato premiati a Pergola su un kamikaze che decide di non suicidarsi per seguire il suo progetto di vita e rispettare dell’acqua”: promozione di una cultura di salvaguardia del bene per la necessità di servizi di sostegno da Caritas e commissione il valore della persona umana. Il premio speciale “Giustizia e Pace”, con relativo Diploma Giustizia e Pace le future generazioni; messa in atto di politiche di governo pubblico e consulenza. La nuova agenzia, grazie vaticano, è andato invece ad Arrête la guerre di Gian Luca Caruso, canzone-preghiera rivolta del Vaticano: e partecipato delle risorse idriche; esigenza di accrescere la sensibilità al lavoro di due operatrici, darà aiuto a Dio da un artista di strada perché aiuti l’uomo a fermare la guerra, e a Femmes actrices dall’alto in basso, circa la riduzione dei consumi di acqua potabile. Tra le proposte nella ricerca della casa, con la creazione Arrête la guerre; de paix, au Kosovo (“Donne attrici di pace, in Kosovo”) di Guillaume Destombes, opera operative della campagna per l’Italia, figurano invece la riduzione di una banca dati sulla disponibilità Femmes actrices de paix, che documenta il prezioso lavoro svolto da un’équipe di Caritas Francia tra le comunità del 10% dei consumi domestici, laddove è possibile, mediante degli affittuari e i bisogni di alloggio, au Kosovo; serba e albanese, nella municipalità di Mitrovica, e ispirato a una coraggiosa campagna l'introduzione di reti duali; la riduzione di almeno il 40% delle perdite nel disbrigo delle pratiche legali Storia di un aviatore internazionale promossa dalla Caritas d’oltralpe. in agricoltura, collegate all'irrigazione; la riduzione al 12-15% dei livelli e amministrative, nell’accesso ai servizi che preferì Gli altri premi: nella sezione Fiction ha primeggiato Neon di Francesco Cannito, di perdita delle reti di distribuzione; l’effettuazione di un censimento sanitari e alle prestazioni sociali. non kamikazarsi nella sezione Sperimentale Invitro di Andrea Dalpian, infine nella sezione Scuole generale dei pozzi; la riorganizzazione della raccolta di acqua piovana. Punto cardine sarà l’informazione ha prevalso 1945-2005: sessant’anni di libertà, prodotto dall’Istituto d’arte Oltre a ciò, il Contratto mondiale riserva ovviamente grande attenzione e l’orientamento sul mondo del lavoro, di Giussano (Milano) per la regia di Attilio Mina. al tema dell’equa ripartizione delle risorse idriche su scala globale. sulla normativa e sulle opportunità INFO www.festivalcortopergola.it e www.caritasmarche.it. PER SAPERNE DI PIÙ www.contrattoacqua.it occupazionali. L’agenzia fungerà Per avere il dvd della sezione Caritas 2005 e 2004: [email protected] anche da centro d’ascolto per le persone in difficoltà. [Redattore sociale]

42 ITALIA CARITAS | OTTOBRE 2005 ITALIA CARITAS | OTTOBRE 2005 43 villaggio globale

a tu per tu di Danilo Angelelli MUSICA LIBRI L’hip hop di Jal, Il Gesù di Farinotti sul grande schermo: ex bambino-soldato “Ho spezzato il mio fucile”, che canta la pace l’obiezione pagata con il carcere «È capace di autocritica, ma non ci lascia soli»

Canta, non Nel primo anno in cui l’Italia non ha più un esercito di leva, Presto dovrà autocitarsi Pino Farinotti, titolare del “Farinotti”, il dizionario dei film giunto per dimenticare. e nemmeno gli obiettori di coscienza che per 32 anni alla 12ª edizione. Perché il suo ultimo libro, 7 km da Gerusalemme (San Paolo), Piuttosto per raccontare, a quella leva hanno obiettato, Alberto Trevisan ha pensato in circolazione dalla scorsa primavera, è già un film, tra i più attesi della stagione. Girato e continuare a di pubblicare il ricordo della sua obiezione. Un’obiezione tra giugno e agosto in Siria, ha avuto l’entusiastico avallo delle autorità siriane: Ahamed combattere. Ma non “storica”, avvenuta prima del 15 dicembre 1972, data al Din Hassun, il Gran Muftì, massima autorità religiosa, e il presidente, Bashar al Assad. più con le armi. Ora vuole concentrarsi in cui venne promulgata la prima legge sull’obiezione. Entrambi hanno guardato alla storia raccontata dal giornalista e critico milanese come contro violenza, povertà e ignoranza, In quel momento Trevisan era in carcere, insieme a un altro occasione di apertura verso altre culture e religioni. E alla figura di Gesù come occasione i mali che costringono centinaia paio di centinaia di coetanei che preferirono la prigione per unire i popoli. Perché c’è Gesù nel libro-film, che appare non lontano dal villaggio di migliaia di minori, nel mondo, alla caserma. Si può dire che quell’esperienza, molto dura (due dei carceri di Emmaus a un pubblicitario italiano, Alessandro Forte, abbandonato da moglie e figlia. a imbracciare un fucile per uccidere e militari che ospitarono Trevisan sono stati chiusi negli anni), ha cambiato Farinotti, perché Gesù decide di mostrarsi proprio a un pubblicitario, figura così diversa sopravvivere. Bambino soldato lo è stato la vita di Alberto. Per questo il libro non è “solo” la storia di un “no” detto dai personaggi umili cui ci hanno abituato le altre apparizioni della tradizione cristiana? anche Emmanuel Jal. Ma il suo secondo tanti anni fa, ma un percorso di scoperta della nonviolenza e di un cammino Non è più il momento dei pastorelli e delle anime semplici. Gesù torna nel 2005 disco, in vendita in Italia da ottobre, ha alla portata di tutti. Senza eroismi. Senza dover rinunciare a pensare e incontra una persona che ha il polso del proprio tempo. Un giornalista avrebbe troppo un titolo che vale più di un’autobiografia: con la propria testa e ad ascoltare la propria coscienza. In nome della pace. Pino Farinotti, milanese, raccontato, uno scrittore si sarebbe magari incartato, il pubblicitario è uno che Ceasfire, “Cessate il fuoco”. Emmanuel IN LIBRERIA giornalista e critico non è oppresso dalla cultura. è sudanese, ha 26 anni, sta per Alberto Trevisan Ho spezzato il mio fucile. Storia di un obiettore di cinema, è titolare Che Gesù è quello di 7 km da Gerusalemme? del “Farinotti”, dizionario intraprendere un tour mondiale. È un di coscienza. Presentazione di monsignor Giovanni Nervo; dei film giunto alla 12° Un Gesù umano, disposto a un'autocritica molto forte. Capace di insegnare, volto nuovo, e una voce convincente, Bologna, EDB 2005, 142 pagine, 10,50 euro. edizione dal 1980. ma anche di imparare. del panorama hip hop, il genere musicale Già opinionista di Rai 1, Il Gesù descritto nel suo libro sollecita anche a incontrarlo nei volti delle persone che incrociamo? collabora con la Rai per che piace tanto ai giovani. Dalla sua fiction e cinema In questo senso ho riscontri commoventi e sicuramente più importanti dei numeri di vendita. condizione di bambino combattente accessibile dal suo sito internet. e della cultura la propria vocazione, ed è membro di varie Tra i tanti casi mi piace ricordare soprattutto quello di una donna che mi ha detto: è uscito grazie a una volontaria inglese, All’indirizzo http://cooperazione.agi.it per facilitare l’incontro fra mondi, commissioni, fra cui «Ho letto il suo libro due volte. Sono vedova da tre anni. Adesso so che rivedrò mio marito». la Biennale di Venezia. Emma McCune, morta in un incidente è infatti possibile raggiungere lingue e culture nella scuola italiana. Scrive su Famiglia C'è un gioco tra realtà e visione che percorre tutto il libro. A lei piace più pensare che l’uomo e la cui storia è narrata in un libro, una nuova sezione di notizie e servizi Benvenuti nella scuola italiana Cristiana, Avvenire e apparso ad Alessandro Forte sia davvero Gesù, o il frutto di una riflessione? Emma’s war, che diverrà presto un film. relativi a quanto avviene nei paesi è infatti l’iniziativa multimediale Sorrisi e canzoni Tv, dirige Questo concetto si sintetizza nell’episodio finale: Alessandro ritrova il suo cane, il quotidiano informatico Ma Emmanuel, che è testimonial del mondo che sono terra (raggiungibile all’indirizzo internet Mymovies. Ha ottenuto o forse uno che semplicemente gli assomiglia. Molti mi chiedono se si tratti di un randagio di varie campagne internazionali, pensa di cooperazione allo sviluppo. Oltre a www.zanichelli.it/benvenuti) riconoscimenti importanti, o davvero del cane, morto e ritornato, di Alessandro. Ho scritto un libro per sperare alla sua musica, grazie alla quale un notiziario di agenzia costantemente che Zanichelli, l’editore dei dizionari, fra cui il Premio di poter credere in un miracolo, di tanto in tanto. Bancarella Speciale, racconta al mondo i problemi della sua aggiornato, sono disponibili comunicati dedica a insegnanti e studenti italiani con il romanzo La grande Perché secondo lei hanno deciso di farne un film? terra e prova a convincere i giovani della Cooperazione italiana e stranieri, perché ambizione. Nel luglio 2003 Ha tutte le caratteristiche, i contenuti, la grande estetica (il deserto, un certo modo di vedere a non lasciarsi influenzare dalla violenza. e informazioni sulle sue iniziative, abbiano nuovi il presidente Ciampi lo la città) che servono a un film. Che è stato finanziato dal ministero dei beni culturali ha nominato “Benemerito dossier monotematici prodotti dall’Agi, strumenti per della cultura e dell’arte”. e coprodotto dalla Rai. Si sono mosse volontà e intelligenze importanti, da Francesco link ad associazioni, istituzioni e media. conoscersi meglio, Sotto, la copertina libro Alberoni al ministro Giuliano Urbani, da Giancarlo Leone a don Elio Sala, direttore editoriale INTERNET e lavorare meglio e un primo piano della San Paolo. di Alessandro Etrusco, Agi e Cooperazione, insieme. che interpreta Gesù Dopo l’accoglienza ricevuta in Siria si può dire che questa opera sta contribuendo al dialogo tra notizie aggiornate SUSSIDI Nella sezione di sito si possono trovare nel film due civiltà? dall’intero pianeta Non solo dizionari: diversi elementi: “Nuovi italiani”, otto Sono pochissimi i libri e i film davvero utili. L'idea di contribuire alla pace, di toccare pagine web per pagine sui diritti e doveri degli immigrati; i pregiudizi è qualcosa davvero di inaspettato. Tutto ciò che riguarda 7 km, libro e film, convivere a scuola “Espressioni amichevoli”, un poster ha sempre acquisito un’intensità e una velocità impreviste. Mi piace pensare da appendere in classe con le più facili che tutti coloro che hanno partecipato... non fossero soli. L’Agenzia giornalistica italiana (Agi) ha Un progetto multimediale, ideato e diffuse espressioni in diverse lingue, inaugurato di recente un nuovo servizio, da un editore che ha fatto dell’istruzione oltre a pagine con altre frasi complete

44 ITALIA CARITAS | OTTOBRE 2005 ITALIA CARITAS | OTTOBRE 2005 45 ritratto d’autore villaggio globale di Jalisse (Fabio e Alessandra) vincitori Festival di Sanremo 1997

pagine altre pagine di Francesco Meloni di traduzione; “Parole per capire - cose da sapere”, con schede di geografia e GIANNI CHE VA IN OSPEDALE Il territorio delle relazioni storia per gli alunni che hanno l’italiano come seconda lingua; “Incontri di e la fatica di crescere: letture civiltà”, schede che trattano argomenti PER TROVARE CIBO E RELAZIONI per capire il microcosmo famiglia di civiltà e cultura relativi ai paesi di provenienza degli studenti stranieri. Famiglia, rapporti di coppia e tra generazioni: Tramite il sito ci si può anche iscrivere volti e percorsi di vita di cui si dibatte al premio di scrittura “Benvenuti nella olte storie si affollano nella mente, tanti ricordi si sovrappongono da sempre. Possono aiutare, nella riflessione, scuola italiana – Condividere una lingua e si mescolano. Ma non è facile fare delle scelte tra questi volti e persone “speciali”, incrociati durante i nostri concerti, in giro per il mondo. alcuni libri che recentemente hanno svelato luci per crescere insieme”, rivolto agli M Per noi, che siamo una famiglia credente, amiamo il nostro lavoro e cerchiamo e ombre della realtà e delle relazioni familiari: studenti di scuola media e superiore. di affrontarlo in nome di un’etica professionale, ogni incontro è arricchente, Dai figli non si divorzia, di Anna Oliverio Ferraris e per questo cerchiamo di porci in un’ottica di ascolto e dialogo. (Rizzoli, 2005, pagine 175); Figli per sempre, LIBRI Non a caso il significato di Jalisse, in lingua araba, è “siedi e ascolta”. Ed è anche di Ivana Castaldi (Feltrinelli 2005, pagine 168); “Minima animalia”: il filo conduttore della nostra collaborazione sul tema della pace con lo scrittore Ma le stelle quante sono, di Giulia Carcasi pensieri e immagini iracheno Younis Tawfik che – nella prefazione del nostro nuovo album – ha scritto che (Feltrinelli, 2005, pagine 246); su uomini e bestie “il nome deriva dalla radice araba jalasa, sedersi, che dà origine al nome maschile Jalis, Crudele dolcissimo amore, compagno o commensale che sa intrattenere le persone e tenere alta la conversazione, di Chiara M. (San Paolo Edizioni 2005 – pagine 254). Vecchi e bambini, uomini e al femminile diventa Jalisa. Nelle Mille e una notte il nome Anis Al Jalis, che significa Il primo titolo esplora un territorio impervio: separazioni, divorzi, e donne, intellettuali il buon intrattenitore, è invece il nome di una bella e affascinante ragazza che sa affidamento dei minori, ricadute psico-affettive e sociali sui figli. e perfino uomini di chiesa raccontare le favole. Spesso le parole non esprimono altro che forme sonore Il secondo è centrato sulle turbolenze dell’adolescenza, vista coltivano passione e di un pensiero muto, ma in movimento. Immagini, colori e profumi a volte sono dalla parte dei figli e da loro “raccontata” ai genitori e agli adulti, attenzione per gli animali. difficili da trasformare in parole comprensibili; e allora il silenzio diventa obbligatorio, e può essere sintetizzato con una frase di Oscar Wilde: Di questa “amicizia” pur se presto si trasforma in pura e astratta musica dell’anima, che si ascolta attraverso “I figli cominciano con l’amare i genitori; crescendo li giudicano si occupa, con estrosa gli sguardi. L’amore spesso non ha bisogno di : bastano sguardi e intesa tra l’anima e l’intelletto per dare spazio al ritmo dei cuori”. e qualche volta li perdonano”. genialità e pungente ironia, il giornalista, Silenzio, sguardi, ritmi meno frenetici e più a misura d’uomo. Gli ultimi due testi, invece, offrono uno spaccato in chiaroscuro studioso e insegnante di filosofia Forse non ce ne rendiamo conto, ma riusciamo a fermarci e a riflettere del mondo giovanile, raccontato in presa diretta dagli stessi giovani. Giuseppe Pulina, insieme al pittore “Siedi e ascolta”, un po’ solo in rare occasioni, per lo più causate da eventi e incontri Il romanzo di Giulia Carcasi (classe 1984), schietto e senza peli sulla Marco Lodola, nel libro illustrato Minima in situazioni di sofferenza. Situazioni che diventano palestra di ascolto, lingua, insegue sentimenti e smarrimenti tutt’altro che banali; fruga Animalia – piccolo bestiario filosofico dice il nostro nome dialogo e solidarietà. Fanno nascere relazioni gratuite, ci invitano dentro ai due protagonisti (Alice, misteriosa e non omologata, critica (Mediando, pagine 95, luglio 2005). arabo. Ma nella vita a cambiare vita, alla ricerca dell’essenziale. e sognatrice; Carlo, imbranato, senza modelli né maschere) lasciando La riflessione proposta dal libro – di oggi ci si ferma Come l’incontro con Gianni (lo chiamiamo così, con un nome fittizio), emergere un mondo e una generazione di diciottenni spietatamente serrata e volutamente filosofica – finisce a riflettere solo in rare un uomo sui 40 anni, che soffre di una grave forma di diabete. Gianni credibili. Una storia a due facce e a due voci (anche in senso testuale per vertere sull’esistenza umana, occasioni. Determinate non ha soldi, vive solo, non ha lavoro, la sua malattia lo tiene ai margini, e grafico), storia di due ragazzi che cercano di essere se stessi, e addirittura sul mistero e sul senso, magari da incontri l’organizzazione sociale non riesce a proteggerlo. Si trova spesso che si chiedono quante siano le stelle e vogliono imparare a crescere. umanamente inafferrabile e difficilmente nella sofferenza. in ospedale, anche perché è l’unico posto dove può avere un piatto caldo, Mentre il mondo, intorno, sembra girare in senso contrario. manipolabile, di tutto il creato. Uomini Come quello con un letto decente, un minimo di relazioni. Così almeno non vive in strada Crudele, dolcissimo amore, infine, è la storia di Chiara M, giovane e animali compresi. Pregevoli e un uomo malato e solo. e non si tuffa in una bottiglia di vino. e carina, investita improvvisamente dalla sofferenza, da una strana suggestive le illustrazioni, in quadricromia Che chiede dignità Pochi mesi fa il padre di Fabio ha subito l’inserimento di un by pass al e incurabile malattia che progressivamente riduce funzioni vitali e relative a diverse figure di animali. cuore. Eravamo in apprensione e molto agitati, alla ricerca di una speranza. Accanto a lui, ricoverato nello stesso ospedale, c’era Gianni. Anche lui e movimenti: la sclerodermia. Chiara comincia a scrivere i suoi A lettura ultimata, aleggia un aspro chiedeva speranza, ma anche dignità e affetto. Noi gli abbiamo offerto pigiama, slip sentimenti, poesie bellissime, pagine di diario, lettere, personaggi, interrogativo, sovente rimosso: non sarà e magliette, un piccolo segno di vicinanza, ma l’incontro con lui, con i suoi sguardi, la natura, gli ospedali, i medici. Il curatore del libro assicura: chi oggi che gli animali, talvolta, custodiscano i suoi silenzi, la sua storia, ci ha dato un aiuto più grande di ogni bene materiale. la incontra percepisce un’emozione e un cambiamento che hanno in sé tratti misteriosamente “umani”? Molto probabilmente Gianni non avrà opportunità. Resterà sempre estraneo del prodigioso… quasi emanazione di una gioia che non dovrebbe E non sarà che gli esseri umani, e lontano a un progetto comune di società, anche se ha ancora dei talenti da offrire. esserci. Ma che, invece, c'è. Potente, dirompente e contagiosa. più frequentemente, assumano I suoi diritti continueranno a essere calpestati, ma noi lo vogliamo ringraziare, atteggiamenti e mettano in atto azioni perché nel ritmo frenetico della nostra vita, che sacrifica tutto sull’altare delle leggi e comportamenti a dir poco “bestiali”? economiche e del profitto, ci ha dato la possibilità di fermarci e di rallentare, per provare a camminare con chi ha un altro passo. 46 ITALIA CARITAS | OTTOBRE 2005 ITALIA CARITAS | OTTOBRE 2005 47 Sezione manifesti - annuncio stampa SECONDO CLASSIFICATO Michele Ioffredo Centro studi Ilas - Napoli

www.creativisinasce.it Quarta edizione Premiazione a Salerno 2 giugno 2005

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