Cirielli: Meloni leader più amata, coerenza paga

“Il sondaggio di IPR Marketing, pubblicato oggi su QN, certifica che Giorgia Meloni è la leader di centrodestra più amata dagli italiani e che Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale è saldamente sopra il 5%.

Gli elettori premiano la coerenza di chi alla logica dell’inciucio preferisce dare messaggi chiari. I cittadini sono stanchi delle ambiguità e dell’opposizione a giorni alterni di chi ha fatto e continua a fare, senza ritegno, accordi con Renzi e alle ultime comunali ha deciso di sacrificare il centrodestra per salvaguardare i propri interessi”. È quanto dichiara Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale.

Sannino: «Umiltà e spirito di gruppo per onorare una piazza importante»

“Ringrazio innanzitutto la Proprietà, il dott. Marco Mezzaroma e il dott. Claudio Lotito, oltre che il Direttore Sportivo Angelo Fabiani per avermi scelto. Ho fortemente sperato di arrivare un giorno sulla panchina della Salernitana e ora so di dover dimostrare a questa città innanzitutto un campionato diverso da quello dell’anno scorso.

Dovremo lavorare con il giusto spirito, costruendo un gruppo che abbia voglia di lottare e che sia orgoglioso di vestire questa maglia, un gruppo unito in grado di porre il noi davanti all’io”. Queste le prime parole del neo allenatore granata Giuseppe Sannino.

“Faranno parte del mio staff Fulvio Fiorin (allenatore in seconda), Domenico Melino (preparatore atletico), Gigi Genovese (preparatore dei portieri) e Gianluca Angelicchio (recupero infortunati)”. Sannino ha quindi concluso: “Arrivo in una piazza importante con tanta umiltà e la consapevolezza che questa città andrà onorata con un campionato all’altezza”.

La mescolanza dei linguaggi

Moltiplicata la proposta per l’eterogeneo pubblico dei Concerti d’Estate, dal jazz classico alla musica celtica, dalla tradizione popolare partenopea al latin

Di OLGA CHIEFFI

Il jazz può definirsi una continua metamorfosi dell’immaginazione: riesce a riassumere la completezza di un trio e il fascino di una big band, ad innalzare un canto lirico e ad aprire le porte di un laboratorio armonico. La rassegna extra-colta di quest’anno è una ricerca sulle contaminazioni fra musica colta-contemporanea, il jazz d’ispirazione europea, il classico e l’improvvisazione totale. Una ricerca che si snoda sia sul piano tecnico sia in quello concettuale, che andrà a completare il ricco cartellone leggero con la tradizione celtica e quella popolare napoletana. A svelare l’altro volto dei Concerti d’Estate saranno i “Dirty Six” del sassofonista Daniele Scannapieco, il 12 luglio all’Area Archeologica di Fratte, un sestetto ad immagine del leader, dallo stile potente e precisissimo, che raggiunge picchi di limpida espressività su linee guida creative. in combinazione con il tecnicismo accademico, la velocità hard bop, la sensibilità classica e il colore mediterraneo e gioviale delle sue note. Si sentiva cantare, a Napoli, forse fino ad una cinquantina di anni fa, un po’ da per tutto, senza “chitarre e manduline” e senza alcun accompagnamento. Il canto non era una rappresentazione a beneficio di altri, si cantava per sé: per “sbariare”, per vivere un momento di pausa, per commuoversi o rallegrarsi. Da un balcone aperto o dalla strada veniva, ogni tanto, una canzone, un ritornello, una frase, voci di gente comune, voci isolate, voci di chi, forse, voleva inconsciamente placare una pena o ingentilire per un attimo il tran tran quotidiano. E come chi legge un libro interagisce con la pagina scritta, interpretando in maniera personale fatti e personaggi, così, chi canta, frugando soprattutto nella sua memoria, contribuisce un poco a ricreare quel canto. Il 14 luglio sempre nell’area archeologica di Fratte Concerto di Beneficenza per il restauro del Duomo di Salerno, con la fascinosa voce del suo stesso parroco, Don Michele Pecoraro, che si presenterà in quintetto per presentare lo spettacolo “Napule è’ ‘na canzona”. Le aree all’aperto sono adatte alla musica per fiati e il 19 luglio si potrà applaudire la Wind Band del nostro conservatorio, diretta dall’eclettica bacchetta di Vito Lamanna, una sferzata di energia per le orecchie e anche per gli occhi. Inizia il tour accompagnato dal suono delle tre arpe dell’ An Arperc in commistione con le percussioni, in scena il 20 luglio nell’incantevole anfiteatro sul mare di Cetara e il 1 agosto sul sagrato del Duomo di Cava de’ Tirreni, un viaggio alla scoperta (o riscoperta) di uno strumento, l’arpa, dal grande fascino e dalle grandi potenzialità tecniche ed espressive: uno strumento, purtroppo, spesso dimenticato dalle programmazioni concertistiche, almeno in Italia. Il 28 luglio si ritorna nell’area Archeologica di Fratte con la “Festa in casa De Moraes” “organizzata da Carlo Lomanto, che si presenterà in sestetto per intercalare la voce narrante Paolo Cresta ha proposto i classici della rivoluzione musicale brasiliana, in un magico equilibrio tra abbandono sensuale, riflessione e consapevolezza della fragilità di questo genere, avvolto da una serenità velata, da una saudade racchiudente la doppia matrice del fatalismo iberico e africano. Sabato 30 luglio sarà di scena il Folk dai tratti medievali di Marcelo Miranda e Fernanda Ferretti, il Duo Olam Ein Sof, che proporranno il loro ultimo progetto, Reino De Cramfer, una incisione che si snoda, con qualche digressione neofolk ed una puntatina su sonorità di stampo andino. Il 2 agosto ritornano i Musicastoria in “Spasiba”, concerto di solidarietà per donare strumenti e musica agli orfani dell’ istituto di Zhodino, in Bielorussia, mentre il 3 agosto Cava de’ Tirreni in piazza Duomo, accoglierà la Music Around The World del trio del fisarmonicista Francesco Citera, un viaggio che ci trasporterà in un velocissimo giro del mondo sulle ali delle diverse tradizioni musicali. Il 4 agosto gli spazi della villa Farina di Baronissi risuoneranno delle voci del coro jazz del Conservatorio di Musica “G.Martucci” di Salerno, preparato da Carlo Lomanto, con le cangianti percussioni di Paolo Cimmino e il tenorsax di Sandro Deidda, protagonisti di “World” in cui, il canto delle percussioni rappresenta l’estremo tentativo umano di catturare l’uniformità del tempo, nel suo scorrere ineluttabile e disperante, di piegarlo alla sua volontà creatrice, costringendolo in ritmi che esprimano le scansioni interiori della vita, per una musica delle azioni, espressa dalla voce umana. Gran finale il 5 agosto nell’ area archeologica di Fratte con l’arte del piano trio di Julian Oliver Mazzariello, capace di spaziare tra tutti gli aspetti di questa musica, da un avanzato cromatismo, all’esplorazione delle pieghe più liriche delle ballads, il tutto affrontato con uno spirito inflessibilmente progressista. Vendita baia Hotel: Soglia indagato per truffa. Antimafia in azione

La vendita del Baia Hotel mette nei guai Francesco Soglia, indagato per calunnia e false dichiarazioni al Pm rese nel corso di tre interrogatori davanti all’Autorità Giudiziaria. Per questo motivo lo stesso Soglia è stato convocato dal Pm Senatore, negli uffici della Dia, per rendere nuove dichiarazioni. Per l’accusa Soglia avrebbe accusato Carmine Marinelli (testimone di nozze di Francesco Soglia) di estorsione aggravata nell’ambito della cessione dell’Hotel Baia. Infatti le accuse più pesanti riguardano la contestazione della truffa con l’aggravante di aver cagionato un danno patrimoniale di rilevante gravità all’acquirente. Danno che la Procura ha quantificato in 350mila euro avendo con artifizi e raggiri indotto in errore lo stesso Marinelli e incassando ulteriormente la cifra contestata che faceva lievitare il prezzo già stabilito per la vendita. Tutto questo accadeva nel 2011, un anno dopo la cessione della struttura alberghera alla famiglia Marinelli, imprenditori avellinesi che si occupano di attivitá di estrazione, forniture di cemento e edilizia. La loro è una delle maggiori holding del cemento, una delle poche ad essere autorizzate all’attivitá estrattiva in .

L’acquisto del complesso alberghiero di Vietri non fu il primo investimento dei Marinelli nel comparto ricettivo. Hanno giá un albergo in Croazia; e una delle aziende del gruppo, la Tecnir srl fondata nel 1993, si occupa di costruzione e gestione di edifici, siano essi destinati ad uffici, a residenze o ad attivitá ricreative e ricettive. Nella ragione sociale si parla anche di “acquisto, vendita, frazionamento e lottizzazione di beni immobili di qualsiasi natura”.

Il fatto che sulla vicenda indaghi la Dia lascia intendere che l’inchiesta va al di là delle contestazioni mosse allo stesso Soglia.

E’ Beppe Sannino il nuovo allenatore della Salernitana

E’ Beppe Sannino il nuovo allenatore della Salernitana. Toccherà a lui guidare il club dopo il brusco dietro front di Inzaghi impelagato nella vicenda Bielsa-Lazio. Sannino nato ad Ottaviano il 30 aprile del 1957 è stato un ex centrocampista.

In B ha allenato nel 2010-2011 a varese piazzandosi al quarto posto in classifica. Sempre in cadetteria è stato a Catania nel 2014/2015. Tra le sue esperienze anche tre panchine di A Siena (14esimo posto) nel 2011-2012, a Palermo e Verona nei due anni successivi dove però è stato esenoerato. Lo scorso anno ha allenato il Carpi. Non ha cominciato lui la stagione ma è stato poi esonerato. Vanta anche due anni al Watford.

Caratteristiche: Il suo modulo di gioco preferito è il 3-5-2 alternato spesso al 4-4-2. Lo schema dipende spesso dagli uomini che ha a disposizione e dalle caratteristiche degli avversari. Etichettato dai media come allenatore piuttosto difensivista, in carriera è subentrato più volte in corso d’opera che non ad inizio stagione. Allenatore grintoso e senza peli sulla lingua, sostiene che il calcio non si fa con un singolo ma con un gruppo solido che determina una fase di gioco. E’ un forte sostenitore di Arrigo Sacchi e .

Storia: Si trasferisce da piccolino con la famiglia da Napoli a Torino a seguito dell’assunzione di suo padre alla Fiat. Beppe dorme in cucina, ma appena può scende in strada per giocare a pallone, la sua più grande passione. In quelle occasioni lo nota un talent scout che gli propone di fare un provino. “Vengo solo se il provino lo fanno anche i miei amici”.

La carriera da calciatore di Sannino non decollerà mai. Ritiratosi dal calcio giocato, ottiene un posto di lavoro come ausiliare all’Asl di Voghera, più precisamente nell’ospedale psichiatrico, dove è addetto alle pulizie: dai bagni alle stanze dei degenti. Ma il calcio rimane il suo più grande pallino. Dopo il turno dalle 6 alle 13, Beppe sale in macchina per andare ad allenare gli allievi della Vogherese. Altre esperienze simili nei settori giovanili di Pavia e Monza, fino al 1996, anno in cui gli viene assegnata la panchina dell’Oltrepò, in . L’anno successivo torna ad allenare le giovanili, questa volta del Como.Debutta tra i professionisti in Serie C2 con la Biellese, poi passa al Südtirol e vince il suo primo campionato di .

La stagione successiva si salva in Serie C2 , poi sempre nella medesima categoria con Meda, Sangiovannese, Varese (esonerato a causa del penultimo posto in classifica, a un punto dall’ultimo), Cosenza.

Dal 2007 vince tre campionati di fila. Con ilLecco e il Pergocrema dalla C2 alla C1 e poi con il Varese, con il quale compie il miracolo del doppio salto portando la squadra dalla C2 alla B sino ai play off per la serie A. Ormai le qualità di Beppe Sannino sono sotto gli occhi di tutti, anche del direttore sportivo Giorgio Perinetti.

Al Siena, nella massima serie, il tecnico svolge un ottimo lavoro salvando la squadra con discreto anticipo. Instaura un rapporto fortissimo con i giocatori, quasi carnale. Forse troppo forte, tanto da costargli una costola per via di un’esultanza troppo energica diMattia Destro, l’attaccante che Beppe ha il merito di aver lanciato e consacrato nel calcio che conta.

Sannino arriva a sorpresa anche alla semifinale di Coppa Italia contro il Napoli, occasione nella quale tornerà nella sua Ottaviano e verrà accolto quasi da re.

Nel giugno del 2012 rescinde il contratto col Siena con un anno d’anticipo e passa sulla panchina del Palermo. A seguito di un pari e due sconfitte nelle prime tre gare di campionato, con la squadra al terz’ultimo posto, viene esonerato dal presidente .

A marzo 2013 torna sulla panchina del Palermo dopo la rescissione consensuale di . Dopo aver rilanciato la squadra in piena corsa per la salvezza proponendo un buon calcio, il Palermo perde le ultime quattro gare di campionato e retrocede incredibilmente in con una giornata d’anticipo. La stagione successiva diventa allenatore del Chievo senza troppa fortuna.

A causa dell’ultimo posto in classifica (6 punti ottenuti in 12 gare) viene dunque sollevato dall’incarico. Il 18 dicembre diventa tecnico del Watford, squadre inglese dei Pozzo militante in Championship, subentrando al dimesso .

Un’esperienza non proprio da buttare in cui più che i12 punti raccolti in cinque partite, si ricordano alcuni strafalcioni in inglese dell’allenatore campano. A settembre del 2014 diventa allenatore del Catania, in Serie B, dove in 15 partite sulla panchina rossoazzurra raccoglie appena 19 punti. Decide di dimettersi e di allontanarsi per un po’ dal calcio.

Nell’ultimo anno è stato a Carpi ma l’esperienza non è stata delle migliori essendo stato esonerato con il richiamo di Castori.

Il sì di Inzaghi: guiderà i biancocelesti in serie A

Si chiude la telenovela legata alla panchina della Lazio. Infatti, Simone Inzaghi è ufficialmente l’allenatore della squadra biancoceleste. L’allenatore piacentino, già alla guida dei capitolini negli ultimi mesi della scorsa stagione, ha firmato in serata un contratto annuale e ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “

“E’ successo tutto all’improvviso – ha esordito Inzaghi – l‘anno scorso pensavo di rimanere poi la società mi ha informato che avrebbe deciso di cambiare. Allo stesso tempo Lotito mi ha informato della possibilità di andare a Salerno. Quando tutto era pronto, qui a Roma erano sorti dei problemi. Allora la società mi ha detto di aspettare. Io però non aspettavo un club qualsiasi, aspettavo la Lazio, la squadra di cui sono tifoso e dove sono cresciuto. La Lazio conta su di me, so il lavoro che mi attende ma sono molto fiducioso perchè conosco i ragazzi. So che loro saranno con me e che la società mi aiuterà in questo percorso”.

“ Proclamazione vicina: Martedì si chiudono i lavori della commissione di Brigida Vicinanza

Il Consiglio comunale potrebbe essere proclamato da Enzo Napoli già martedì 12 luglio. Il riconteggio delle preferenze sui singoli candidati al consiglio comunale alle amministrative 2016 sta per volgersi al termine, grazie al lavoro dell’attenta commissione elettorale, che da più di un mese sta lavorando per fare chiarezza su numeri dei voti delle elezioni comunali. Il consiglio comunale cambierà un po’ il suo volto rispetto ai primi risultati del 7 giugno e dopo la formazione della giunta comunale. Dopo i ricorsi da parte di alcuni e dopo aver analizzato sezione per sezione – ieri la commissione ha controllato fino alla sezione 131 su 152 – qualcosa è cambiato tra i nomi degli aspiranti consiglieri. C’è ancora in bilico la situazione tra Fabio Polverino e Gianluca Memoli, che inizialmente distavano di soli 4 voti. Polverino poi ha superato in classifica Memoli che pare stia recuperando qualche punto tra le ultime sezioni e quindi potrebbe sperare ancora il consigliere uscente. Tiene banco ancora la situazione tra Pia Napoli ed Eugenio Stabile. La Napoli inizialmente infatti pareva essersi assicurata il posto tra i banchi del consiglio comunale, ma ora Stabile nel riconteggio pare abbia allungato di qualche voto e di conseguenza entrerebbe a far parte del Consiglio.

Arriva lo street control in città: Multe per le auto in doppia fila di Brigida Vicinanza

E’ lotta all’inciviltà a Salerno, a partire dalle strade e dal traffico. Dal 25 luglio infatti “Street control”, il controllo delle vie appunto, arriva a Salerno, portando con sé la vera repressione per quanto riguarda auto in doppia fila, auto rubate, soste selvagge e mancata revisione. L’attività di monitoraggio sarà condotta dai vigili urbani che riceveranno in dotazione 140 palmari per il costo giornaliero di 1 euro, e due telecamere noleggiate per tre anni. Le telecamere saranno installate su due pattuglie, costeranno 12mila euro per tutti i tre anni e quando il noleggio “scadrà” saranno di proprietà del Comune di Salerno. Su palmari e tablet verrà caricata l’applicazione Street Control e i palmari saranno collegati con le telecamere per l’individuazione dei trasgressori. “Il sistema Street Control leggerà le targhe e potrà farlo anche se l’auto marcia ad una velocità di 100 kmh – annuncia Elvira Cantarella, Comandante dei Vigili Urbani, che ha continuato – verificherà se l’automobile rientra in una black list, se è rubata, assicurata, revisionata. Se l’auto in doppia fila è anche senza conducente, si procederà all’immediata convalida del verbale; se a bordo c’è il conducente, la prima pattuglia con telecamera a bordo passa, rileva e segnala alla pattuglia che sopraggiunge, quest’ultima incaricata di notificare il verbale all’automobilista indisciplinato. Sarà possibile non solo realizzare video ma anche scattare foto per dimostrare la violazione. Basta con comportamenti incivili che bloccano il traffico e inquinano la città”. Il Comune di Salerno lo annuncia e lo scrive anche sui pannelli gialli che sintetizzano la campagna di comunicazione e che saranno affissi negli spazi comunali destinati alla pubblicità in queste due settimane che precedono l’introduzione . “Bisogna eliminare l’inciviltà che dilaga a Salerno” chiarisce Enzo Napoli, sulla stessa lunghezza d’onda di De Luca che durante il programma a Liratv scherza sulla questione “I tangheri che parcheggiano dove vogliono dal 25 in poi non potranno più farlo”. Sono stati già individuati alcuni punti critici in cui il sistema funzionerà maggiormente: “Da piazza Monsignor Grasso, a Mercatello, fino al Teatro Verdi e ritorno. Ma anche in via Settimio Mobilio, via Luigi Guercio, nel quartiere Carmine. per quanto riguarda il problema di personale all’interno del corpo dei vigili urbani Napoli ha sottolineato: “Abbiamo problemi di limite d’età per i vigili urbani. Molta parte del personale ha prescrizioni mediche che impediscono di svolgere mansioni su strada. Stiamo ragionando con l’assessorato competente: Luci d’Artista non è poi così lontano e l’anno scorso qualche problema l’abbiamo avuto. Intensificheremo il numero di stagionali”. “Il nuovo dispositivo entrerà in vigore il 25 luglio ma non è che in questi quindici giorni d’attesa daremo libero sfogo all’anarchia – commenta Mimmo De Maio, assessore alla mobilità – continueremo a vigilare, anzi annunciamo un intervento importante nel centro storico cittadino. E’ stato già fatto un sopralluogo la settimana scorsa. Lavoreremo anche nelle Ztl, liberandole dalle auto in esubero perché qualcuno ne approfitta”. Napoli e De Maio poi hanno annunciato importanti novità sulla questione dei parcheggi in città: “Sono in corso verifiche con il Demanio dello Stato per far rientrare nella disponibilità comunale l’area di parcheggio attigua al Genio Civile. Inoltre lunedì si terrà il Comitato Portuale. Con l’Autorità Portuale e la Capitaneria lavoriamo ad un’ipotesi di altri 140 posti auto nell’area di Piazza della Libertà“. Mentre rimane in standby la questione Piazza Alario. Luci, ad Iren l’appalto di 2 milioni: Nel 2013 spesi 67mila euro di corrente di Andrea Pellegrino

Nonostante il clima rovente di questi giorni, a Palazzo di Città si pensa già alla prossima edizione di Luci d’Artista e mentre De Luca junior è intento a chiudere accordi con Eurochocolate e De Luca senior a trovare le risorse regionali da trasferire a Salerno, al Comune ll’ingegnere Giovanni Micillo ha già chiuso l’accordo con la prossima ditta che noleggerà le opere artistiche per l’undicesima edizione dell’evento. Valore della gara 2 milioni e 300mila euro che andranno diritti alla società Iren di Torino, unica società che alle ore 12 del 26 maggio ha consegnato la sua offerta all’ufficio protocollo del Comune di Salerno. La Iren tra l’altro è proprio quella società pronta ad acquisire una quota parte (20%) della municipalizzata Salerno Energia e a quanto pare le trattative sono già in una fase avanzata. Intanto sempre riguardo l’evento Luci d’artista, il Comune di Salerno pochi giorni fa ha liquidato le fatture inerenti la fornitura di energia elettrica durante il periodo Ottobre 2013-Gennaio 2014. Per quella edizione di Luci d’Artista si sono consumati circa 67mila euro di energia elettrica fornita dalla Edison Spa. Nel frattempo, durante il consueto programma a Liratv, Vincenzo De Luca plaude al gemellaggio con Eurochocolate portato a termine dal figlio al Comune di Salerno e annuncia che finanzierà l’evento: “E’ un bell’evento culturale quello che mette insieme Eurochocolate e Luci d’Artista, ottimo gemellaggio in quanto Luci d’Artista è l’evento che muove più turismo in Campania e proprio per questo la Regione lo finanzierà, perché è giusto che sia così.” E’ già lirica d’estate con La Traviata

Questa sera, alle ore 21, la Golden Benten Music di Irma Tortora presenta l’amato titolo verdiano, con la regia di Riccardo Canessa

Di ANTONIO SANSONE

Questa sera, alle ore 21, il progetto firmato dall’Associazione Golden Benten Music, “Opera Lab Io… debutto” con la messa in scena de “La Traviata” di Giuseppe Verdi, sfiderà il giudizio del pubblico nell’Area Archeologica di Fratte. Undici giovani cantanti debutteranno sul accompagnati dall’Orchestra Sinfonica di Salerno Claudio Abbado, diretta da Elio Orciuolo. A firmare la regia un nome illustre del teatro lirico, Riccardo Canessa, un habitué del teatro Verdi di Salerno, che gode in città dei favori dei melomani e della critica, che nel taglio scelto ha voluto rispettare lo spirito del progetto, seguendo il tracciato filologico e della tradizione. “Sarà una Traviata d’ispirazione wilderiana – ci ha rivelato al telefono – la storia di un gruppo di persone, che non possiedono nessun legame tra di loro, che si trovano nella stessa barca insieme e soli allo stesso momento, vittime del caso, del male, e di eventi sfortunati a persone che sembrano “innocenti” o “immeritevoli”, o di due giovani innamorati come in “Our Town” di cui vengono punteggiati nel romanzo i piccoli gesti, la semplice quotidianità, come nel II atto di Traviata”. A debuttare questa sera saranno Annalisa D’Agosto (Violetta Valéry), Maria Rosaria Catalano (Flora Bervoix, sua amica), Maria Cenname (Annina, serva di Violetta), Jiangmin Kong (Alfredo Germont), Wentao Ou (Giorgio Germont, suo padre), Salvatore Minopoli (Gastone), Luciano Matarazzo (il Barone Douphol), Massimo Rizzi (il Marchese d’Obigny), Giovanni Augelli (il dottor Grenvil), Giuseppe Di Lorenzo (Giuseppe, servo di Violetta), Giovanni Germano (un domestico, un commissario). Direttrice del coro dell’associazione sarà Katia Moscato, mentre per i balletti del I e del III atto, in scena, la compagnia del balletto Etmotion, guidata da Fabrizio Esposito. Nella Trilogia popolare verdiana, si assiste a un curioso fenomeno: Rigoletto, Azucena e Violetta, ossia i tre motori drammatici dell’azione, sono tutti degli emarginati sociali. Il primo per le funzioni svolte, la seconda per l’estrazione gitana, la terza per il discredito dei perbenisti. Dunque, Violetta nasce come simbolo di una esclusione e si attesta quel vessillo di rivolta; ma una cosa dev’esser subito chiara, cioè che l’unica trasmutazione di stato che questo personaggio può rivendicare è quello che le offre la musica, al di là di ogni compiaciuto engagement. La Traviata è l’ultima opera di Verdi in cui resiste ancora il concetto di belcantismo, che egli abbondonerà per un modello di conversazione in cui gli sarà più facile far apprezzare la nuova dimensione dialogica o, se si vuole, realistica del suo canto; ma il canto d’agilità si ferma al primo atto dell’opera, dopo di che, sarà un costante volversi del vecchio apparato aria-cabaletta a grado a grado verso le diafane emissioni del III atto. La Traviata è il Verdi “moderno”, per l’attualità del soggetto e della psicologia. L’amore attraversa fremente la disuguaglianza dei ranghi sociali (non è questione di ricchezza, ma di gap fra buona società e demimonde) pretende di associare stabilmente il giovane di buona famiglia e la cortigiana, che dovrebbero avere per unico legame legittimo il piacere mercenario e temporaneo. Lo scoppio della passione compromette l’accasamento delle vergini (Germont si preoccupa di sistemare la sorellina di Alfredo e intona soave “Pura siccome un angelo”) e turba la pubblica opinione. Germont rappresenta la figura e la Legge del Padre nei confronti di una Violetta chiaramente dedita al libertinaggio per mancanza di una sana educazione paterna. Il sacrificio della passione e il saper tenere la bocca chiusa – secondo le buone tradizioni borghesi – è il contributo dell’onesta puttana all’equilibrio sociale. L’innamorato Alfredo, finge di non capire, rinfaccia alla donna che l’ha abbandonato i soldi spesi per lui, eccedendo in villania per gli stessi canoni mondani. Sul prezzo che paga si inteneriscono i carnefici, Alfredo stesso e l’odioso genitore. L’inizio dell’ultimo atto, contribuisce decisamente allo sfaldamento della struttura tradizionale a numeri chiusi, dissolti in un tessuto continuo di recitativi, slanci lirici e ricadute nel pianissimo, in piena corrispondenza alla tempesta sentimentale che investe l’affranta Violetta e alla sua illusione, proprio in punto di morte, di un ritorno delle forze vitali. Violetta morirà ricordando ancora una volta la prima frase d’amore di Alfredo.