08/05/2019 diffusione:20000 Pag. 58 N.504 - maggio 2019 tiratura:25000 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato POLITICA E COMUNICAZIONE L’agriturista Gian Marco Centinaio, primo e attivissimo ministro Per gli amici della Lega è, e rimane, ‘il dell’Agricoltura e del Turismo (da qui il soprannome), è sicuro Giamma’. E se Matteo Salvini è ‘il capita- no’, a lui spetta l’appellativo di ‘il guerrie- che l’enogastronomia, la scoperta dei borghi d’Italia, ro’. Basterebbe già questo a inquadrare la cultura del vino siano un potente volano economico. il personaggio di Gian Marco Centinaio: E con le arance rosse di Sicilia ha convinto i cinesi uno abituato a gettare il cuore oltre l’o- stacolo, insomma. Giusto per dirne due, è stato il primo firmatario, la passata legi- slatura, del ddl sulla legittima difesa e del provvedimento sulla castrazione chimi- ca. Salviniano di ferro, uno dei principali estensori del programma elettorale, ha partecipato attivamente al tavolo tecnico per la stesura del contratto di governo con il M5S. Alla nascita dell’esecutivo Pgialloverde, lo si vede nelle fotografie immortalato al Quirinale durante le con- sultazioni, braccia conserte, basette anni Settanta e serissimo, alla destra di Matteo e a sinistra di Giancarlo (Giorgetti). Lui si schermisce: “Ma va’ là, sono invece soprattutto molto pragmatico. Mi defi- niscono il più democristiano dei leghisti, sono e vengo utilizzato come pontiere”. È il primo ministro dell’Agricoltura e del Turismo italiano, “ministro dell’Agritu- rismo” lo sfottono (simpaticamente) gli amici. Di certo vive un momento di no- tevole esposizione mediatica e di grande attivismo: dalla tre giorni di Artimino organizzata in aprile dalla testata Italia a Tavola al Milano Agrifood&Travel Global Summit, organizzato nello stesso periodo da Class Editori e Gambero Rosso, fino a Vinitaly, di cui si è impegnato a promuo- vere il brand nel mondo. Quarantotto anni, figlio di un diret- tore di banca e di una maestra d’asilo, è legatissimo alla sua Pavia, dov’è nato, dove si è laureato (in scienze politiche, con specializzazione in economia del territorio), dove si è formato politica- mente e dove stanno gli affetti suoi più cari, a cominciare dall’adorato figlio Fi- lippo, di 3 anni e mezzo, che vive con la mamma. Non ci sono impegni che tengano, appena può – possibilmente ogni fine settimana – ‘il Giamma’ torna a Pavia, lo si vede in piazza della Vittoria o a camminare lungo le rive del Ticino, il suo habitat, il luogo delle radici. “Amo la mia terra, le Harley e la buona birra. Lombardo Doc”, dice di sé sui suoi profili social. È già una bella lista di priorità, ma al primo posto, a dire il vero, si qualifica Il ministro Gian Marco Centinaio all’assemblea della Coldiretti Lombardia dello scorso anno (Foto LaPresse/Fabio Delfino). come “tifoso del Parma”. Una passione 58 - PRIMA/MAGGIO 2019 pr504pag058-059 CENTINAIO2.indd 58 29/04/19 16:25 08/05/2019 diffusione:20000 Pag. 58 N.504 - maggio 2019 tiratura:25000 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato totalizzante, ancorché bizzarra. “Da piccolo tifavo Inter”, spie- ga, “e il mio compagno di banco Juventus, ma suo cugino era il capo degli ultrà del Parma: de- cidemmo di cambiare casacca insieme e siamo diventati ultrà anche noi. Oggi allo stadio ci porto mio figlio, ma siedo in tribuna”. Non ha mai tradito la sua squadra, neanche nei mo- menti più bui. Fa parte dell’a- Gian Marco Centinaio con l’ambasciatore cinese in Italia zionariato diffuso del Parma e Li Ruiyu, durante l’incontro a Villa Madama a Roma quando la squadra nel 2018 è lo scorso 23 marzo. Con i cinesi ha stretto accordi tornata a gareggiare in Serie A commerciali – le arance rosse siciliane (in alto) – ma anche di promozione del turismo. Qui a fianco, il brindisi a – dopo essere stata portata al fal- Vinitaly 2019 con il premier Giuseppe Conte e Luca Zaia, limento e sprofondata in Serie D presidente della Regione Veneto (foto Ansa). – Centinaio ha confessato: “Non so quale sia il risultato più grande: questo o la mia nomina a stupendi e cultura”, continua. “Serve più collaborazione tra ministro della Repubblica”. Ecco, appunto: solo la Lega lo emo- privati, regioni e Stato. Dobbiamo aiutare gli imprenditori a ziona di più. Politicamente si definisce “leghista fin dal primo investire in strutture di livello per spalmare il turismo su 10 vagito”. Non è proprio così, ma quasi. È per festeggiare il suo mesi l’anno, con un occhio particolare al Sud. Valorizzare il 19esimo compleanno e l’esame di maturità che si regala la tes- treno su rotaia. Ci sono stazioni ovunque, il turismo locale può sera della Lega Nord. “Sono nato politicamente nel 1990 con la diventare strumento di un turismo slow che consente di godere Lega, e per me non esiste altro partito se non la Lega”, confessa. bellezze uniche. Senza dimenticare il vino, la gastronomia, il In effetti da quel momento vi si dedica ‘anema e core’. E scala, made in Italy nell’alimentare”. a uno a uno, tutti i gradini, dentro e fuori il partito. È del 1993 la sua prima esperienza da amministratore nella sua città come Tra i suoi atti da ministro , finora, il congelamento per 15 presidente del Comitato di quartiere Città Giardino, diventa poi anni della direttiva Bolkenstein per gli stabilimenti balneari, consigliere del Comune di Pavia, quindi vice sindaco e assesso- il decreto per la lotta alla xylella, l’accordo per il superamento re alla Cultura e al marketing territoriale della città lombarda. della crisi del pecorino romano, ma anche lo stanziamento di Nella Lega intanto dal coordinamento, prima cittadino e poi un miliardo per le infrastrutture irrigue immediatamente can- provinciale, dei Giovani Padani (è in questo ambito che nel 1991 tierabili, e di 100 milioni per la promozione del vino nel mon- incontra Matteo Salvini e nasce l’amicizia tra i due) cresce fino do, la legge sull’enoturismo. E poi l’accordo con i cinesi: per a diventare segretario della Lega Nord Pavia. Eletto parlamen- 2 miliardi di export di arance (“Arance rosse, mi raccomando. tare, entra al Senato nel 2013 e, quando Massimo Bitonci l’anno Mi hanno messo in croce, per aver ‘venduto’ arance al primo dopo lascia per diventare sindaco di Padova, prende il suo posto produttore mondiale, ma in Cina non ci sono arance rosse, come capogruppo a Palazzo Madama. Un’emozione vera quella tipicità italiana, e loro ne vanno matti”), ma anche in campo dell’elezione a parlamentare, visto che per celebrarla si tatuerà turistico. Il 2020 sarà l’anno del turismo Italia-Cina. Già fir- la ‘S’ simbolo del Senato. Non è l’unico tattoo del ‘Giamma’, che mata la prima intesa con il colosso mondiale dei tour operator ne ha altri quattro: una palla da biliardo con il numero 8, per Ctrip, per portare dall’Estremo Oriente nel Bel Paese turismo festeggiare la nascita del figlio; un ragno, per i 100 anni della ‘altospendente’. Eppure c’è chi lo accusa di aver fatto poco. Harley Davidson; un cardo sul polpaccio, simbolo della nazio- “Lavoriamo come matti. Avrei voluto fare molto di più, ma ci nale scozzese di rugby; una croce celtica “ma non di quelle nazi, si dimentica che stiamo portando ancora a termine la trasfor- è una croce tutta elaborata, che si usa in Irlanda e in Scozia, solo mazione del dipartimento, un impegno enorme”. La grinta chi è in malafede può dire il contrario”. Nessun simbolo, invece, non gli manca. È riuscito a dimagrire di 23 chili e scrollarsi di almeno finora, per la sua nomina a ministro: “Aspetto un altro dosso un altro suo appellativo, ‘Winnie the Pooh’, figuriamoci. evento importante, i tatuaggi in numero pari portano male”. I detrattori non mollano. Lo accusano di essere di destra con Nell’attuale legislatura si riconferma senatore e quando qualche deriva estremista, razzista, anti immigrati. “Io amico Salvini lo chiama a ricoprire la carica di ministro dell’Agri- di CasaPound? Ma se Di Stefano mi odia e mi ha sempre attac- coltura si batte perché al dicastero si unisca anche quello del cato! Sono io che ho fatto litigare Salvini con CasaPound, gli Turismo, fino ad allora pertinenza dei Beni culturali. C’è chi ho detto che non dovevano essere nostri interlocutori”, rispon- lo prende in giro per questo, pensa a un ‘contentino’, ma la de. Per il resto parlano i fatti. Certo, da ragazzo la sua mail sua impuntatura è frutto di una precisa visione, che nasce dal era [email protected], ma l’indirizzo non esiste più da suo trascorso lavorativo nel comparto. Se l’agricoltura – dice anni, e nel frattempo ‘il Giamma’ annovera una moglie (ex) e – uno dei pilastri dell’economia del Paese, si coniuga con il l’attuale compagna (Sonia Pira, commissario provinciale della turismo, attraverso l’enogastronomia e la scoperta dei piccoli Lega a Pistoia) siciliane, mentre la madre di suo figlio è cam- borghi da parte dei grandi circuiti e del turismo ‘ricco’, si pana. Nessun pregiudizio sugli immigrati, uno dei suoi amici può mettere in moto un grande volano per il benessere e lo più cari è Paul Bakolo Ngoi, congolese, arrivato a Pavia nell’82 sviluppo del Paese. Parola di manager e dirigente nel settore per frequentare l’università. Centinaio lo ha voluto come suo dei tour operator (area manager Nord Italia per il Club Med, braccio destro quando era vice sindaco. “Tutti lo vedono di direttore commerciale del tour operator Il Viaggio).