Fedriga: “C'è Scollamento Tra Popolazione E Istituzioni”
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DL353/2003 (conv. in L 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma / Tariffa ROC Poste Italiane Spa Spedizione in Abb. postale Quotidiano ideato e rifondato da ARTURO DIACONALE - Anno XXVI n. 67 - Euro 0,50 Martedì 13 Aprile 2021 Salvini, il rivoluzionario del buonsenso Fedriga: “C’è scollamento di GIUSEPPE BASINI onosco abbastanza Matteo Salvi- tra popolazione e istituzioni” ni da quando, poco più di quattro anni fa, dopo una serie di incon- Ctri, prima con Gian Marco Centinaio e Il nuovo presidente della Conferenza Regioni: “Se si vuole tenere blindato poi soprattutto con Giancarlo Giorgetti, decidemmo, con un gruppo di tradizione tutto per un altro mese si rischia di perdere la battaglia contro il virus” e storia liberale, di aderire al progetto di cambiamento della Lega e del Paese che Salvini stava proponendo. Accettati e can- didati semplicemente come liberali, tant’è che solo un anno dopo le elezioni, convin- tamente e senza che ci venisse richiesto, alcuni di noi, tra cui io e l’onorevole Anna Bonfrisco, decisero di iscriversi alla Lega. Non lo conosco da una vita, dunque, non sono neanche un leghista da sempre, ma semplicemente un liberale di destra che non crede affatto che il liberalismo sia una concezione forzatamente elita- ria (anzi il contrario) e che ritiene che la Lega, oggi in Italia, sia il migliore veicolo per quella “Rivoluzione liberale” di cui, a mio avviso, l’Italia ha una urgente e gran- de necessità. Sono dunque sufficientemente vicino al segretario della Lega per seguirne l’o- pera, senza però far parte del cerchio dei suoi più stretti collaboratori né, tantome- no, poter vantare dei meriti speciali nel successo leghista degli ultimi anni, per- ché costruito prima del mio ingresso, che fu caso mai un risultato della politica di apertura leghista, più che una reale con- causa. Credo, insomma, di essere in una giusta posizione per provare a valutare l’opera di un uomo politico che ha portato una Lega che oscillava tra il dieci per cen- to degli anni migliori al quattro per cen- to dell’anno in cui ne divenne segretario, fino ad essere il primo partito italiano, con percentuali che variano tra il 23 e il 35 per cento. Un risultato evidentemente così rimarchevole da meritare un’analisi, “sine ira et studio”, delle decisioni poli- tiche e delle caratteristiche personali, dell’uomo che ha impresso alla Lega – e al Paese – una tale svolta. Sul piano poli- tico quattro, a mio giudizio, sono le mo- tivazioni fondamentali del recente suc- cesso della Lega: il nuovo patriottismo, la consapevolezza liberale, la tradizione e la classe dirigente. Sul patriottismo c’è poco da alma- naccare: un partito ultra-federalista ed essenzialmente nordista è divenuto un partito realmente nazionale, permetten- do così a tutti gli Italiani di sentirsene rappresentati e di aderirvi. A cominciare dal sottoscritto, attratto fin dall’inizio dal liberismo leghista, ma spinto allora a te- nersene lontano perché profondamente legato all’essere e sentirsi Italiano ed a Salvini, che ha giocato il ruolo fondamen- tale in questa evoluzione, andrà sempre la mia gratitudine, perché per me la Patria, come la Libertà, è un valore essenziale. Sul piano del liberalismo io parlerei in- vece di “nuova consapevolezza” liberale perché la Lega, da sempre liberista a par- tire dalla predicazione di Giancarlo Pa- gliarini, si è nel tempo mossa proprio nel senso Einaudiano di libertà economica e propriamente detta, che peraltro Salvini solo un impaccio. il senso critico e la capacità di vagliare libertà politica che vanno di pari passo. stesso ha evocato, si è precisata sempre di La tradizione è un altro motivo fon- quando il nuovo sia davvero positivo o in- Da qui le nuove battaglie garantiste per più l’azione della Lega come partito della damentale del successo della Lega, in un vece essenzialmente nichilista. la giustizia giusta contro il corporativi- Libertà, come si è visto anche in occasio- Paese traumatizzato dall’eclissi dei valo- Infine la classe dirigente, che si è se- smo giustizialista, la difesa della libertà ne della calamità del Covid in cui la Lega, ri della famiglia, dell’etica del lavoro, del lezionata praticando la democrazia nei di stampa (come per Radio Radicale) e, in pur trattando la malattia con tutta la do- valore individuale, il richiamo al mitico congressi e nelle Amministrazioni locali generale, del modello occidentale, grazie vuta serietà (e cioè come una grave malat- “buon tempo antico” che sonnecchia den- per cui, accanto a un leader sicuramente anche al fatto che la Lega è sì un partito di tia, non come un esercizio di sociologia), tro ciascuno di noi, in una epoca in cui carismatico, ma elettivo, vi sono perso- destra che crede nella legge e nell’ordine, ha tenuto in maggior conto del valore del- tutto ciò che è novità d’importazione vie- nalità legate ai territori, alle carriere, alle ma non ha mai avuto radici che si allun- la libertà personale nel decidere i provve- ne propagandato anche (anzi soprattut- professioni, che si sono formate autono- gassero in un passato autoritario. dimenti, laddove a sinistra sembravano to) quando è sguaiato e grottesco, ha un mamente. Ma al di là della “alternativa liberale” considerarla (come sempre hanno fatto) valore buono e profondo, perché risveglia (Continua a pagina 3) 2 L’OPINIONE delle Libertà Martedì 13 Aprile 2021 partecipativa, per rivitalizzare le libertà e in corso fra Italia e Turchia, dal momen- che destabilizza di nuovo l’Ulster. Il suo Il silenzio sul Piano una coscienza politica diffusa. Nonostan- to che fra tutti gli Stati europei soltanto apporto, però, è stato discreto, silenzioso, te queste grandi potenzialità, che vanno l’Italia – per bocca di Mario Draghi – ha ma interiore e profondo. Venne da quella nazionale di ripresa ben oltre il pur importante aspetto finan- protestato in modo vibrato contro Erdo- famiglia germanica degli Schleswig-Hol- ziario del piano, tutta o quasi la politica gan (che siano i tanto vituperati italiani i stein-Sonderburg-Glücksburg, regnante di ALESSANDRO GIOVANNINI tace o si limita a qualche cartello pubbli- più civili fra gli europei?). Invece, proprio un tempo sulla Grecia, la quale chiamò erché la politica e specialmente i citario. Peccato, un vero peccato. perché non educato bene, Michel si è stra- eruditi filologi tedeschi a ricomporre i partiti mantengono tanto silenzio vaccato in poltrona sbirciando verso la dialetti greci sopravvissuti sotto l’Impero P sulla sostanza del “Piano naziona- von der Leyen con sempliciotta aria inter- ottomano ed il dominio Veneto della costa le di ripresa e resilienza”, attuativo Michel prototipo rogativa e, per giunta, assumendo una po- e delle isole, in quel greco letterario mo- dell’ormai noto Recovery fund, che dovrà stura assai scomposta anche per un uomo, derno che ha riacquisto la dignità dell’an- essere presentato al Parlamento tra pochi dei maleducati europei cioè a gambe spalancate, come si trovasse tico. in uno spogliatoio di calcio alla fine di una Fu tra i fondatori del Wwf, il Fondo giorni e inviato a Bruxelles entro la fine di di VINCENZO VITALE aprile? Perché tanto silenzio? faticosa partita e subito prima di conce- mondiale per la natura, per propugnare Tranne rari cenni del presidente del hiariamo subito un aspetto im- dersi una meritata doccia. quell’equilibrio dell’ambiente così ama- Consiglio, Mario Draghi e di qualche mi- portante per capire ciò che è ac- Anche gli uomini debbono in pubblico to dalle ataviche radici germaniche, dal nistro, nessuno ha fin qui parlato all’o- C caduto nel salotto di Recep Tayyip – e sarebbe bene lo facessero anche in pri- sentimento antico dei Greci e nel fondo pinione pubblica in modo serio e appro- Erdogan pochi giorni fa. Il proto- vato, per un innato senso di rispetto verso druidico-celtico della Britannia. Ufficiale fondito del suo contenuto e ha avviato un collo non solo si differenzia dal galateo, se stessi – stare seduti in modo composto, di Marina pluridecorato, ed al momento dibattito costruttivo su cosa fare col fiume ma anzi lo presuppone necessariamente. che vale raccolti attorno al centro geome- Lord grande ammiraglio della flotta bri- di denaro europeo. Finora nessun proget- Infatti, il galateo riguarda i rapporti nor- trico della propria dimensione corporea, tannica, fu, fino a questo passaggio all’O- to concreto è stato aperto al confronto e mali fra le persone improntati alla buona del quale debbono e possono far tesoro. riente Eterno, attivo massone, iniziato il 5 men che meno lo è stata qualche proposta educazione, mentre il protocollo riguarda Una volta queste cose le insegnavano a dicembre del 1952 nella rispettabile loggia di riforma sistematica su fisco, burocrazia il cerimoniale, cioè i rapporti fra gli Stati scuola, insieme alla matematica e al gre- Navy Lodge Nº 2612, appartenente alla e giustizia, settori sui quali lo stesso Re- o fra le persone e gli organi costituzionali co. A Michel – prototipo dei maleducati Gran loggia Unita d’Inghilterra, che ha covery impone interventi, oppure sulle dello Stato (governo, presidenza della Re- europei – non le ha insegnate nessuno. E tra i propri membri ufficiali e marinai del- grandi infrastrutture, sull’energia, sulla pubblica, presidenza delle Camere). Inol- si vede. la Royal Navy. digitalizzazione. Manca una manciata di tre, non si possono rispettare le regole del Lasciò formalmente la cristianità or- giorni all’invio del piano e le bocche dei protocollo se prima non si siano rispettate todossa del battesimo per la latitudinaria partiti rimangono sigillate sulla sua consi- le regole del galateo, in quanto il protocol- Le proteste sono chiesa anglicana per poi tornare, in tarda stenza reale. Per ora discorsi fumosi, qual- lo rappresenta una sorta di super-galateo età, alla più profonda pienezza spirituale che volta accompagnati da slide dai colori più raffinato e più esigente, che si deve ri- una conseguenza della chiesa greca, come descrisse Helena Smith in un documentato articolo, “Pil- fluorescenti, ma niente di più.