Il Governo Conte

Documento di analisi e approfondimento dei componenti del nuovo esecutivo Composizione del Governo Conte

• Prof. Avv. , Presidente del Consiglio dei Ministri • Dep. . Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro dello Sviluppo Economico, del Lavoro e delle Politiche Sociali • Sen. , Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro dell’Interno

• Dep. , Ministro per i Rapporti con il Parlamento e la Democrazia Diretta • Sen. Avv. , Ministro per la Pubblica Amministrazione • Sen. Avv. , Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie • Sen. , Ministro per il Sud • Dep. , Ministro per la Famiglia e la Disabilità • Prof. , Ministro per gli Affari Europei

• Prof. , Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale • Dep. Avv. , Ministro della Giustizia • Dott.ssa , Ministro della Difesa • Prof. , Ministro dell’Economia e delle Finanze • Sen. , Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali • Gen. , Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare • Sen. , Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti • Dott. , Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca • Dott. , Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo • Dep. , Ministro della Salute

• Dep. , Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con funzione di Segretario dei Consiglio dei Ministri 2 Presidente del Consiglio dei Ministri

Giuseppe Conte

Nato a Volturara Appula (Foggia) nel 1964, avvocato civilista e professore universitario. Laurea in giurisprudenza conseguita presso l'università «La Sapienza» di Roma (1988). Borsista presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche negli anni 1992-1993. Perfezionamento degli studi giuridici presso: Yale University (USA, 1992), Duquesne University (USA, 1992), International Kultur Institut (Austria, 1993), Université Sorbonne (Francia, 2000), Girton College (Regno Unito, 2001), New York University (USA, 2008 e 2009). Professore di corsi ufficiali, corsi integrativi e seminari in materia di diritto civile e commerciale presso la facoltà di giurisprudenza dell‘Università di «Roma Tre» (1996-97 e 1997-98), la facoltà di giurisprudenza dell'università «LUMSA» di Roma (1996-97 e 1997-98) e altri atenei italiani ed esteri. Nel 2000 e nel 2002 ha conseguito l'idoneità prima a professore associato, poi a professore ordinario di diritto privato. Professore ordinario di diritto privato nella facoltà di giurisprudenza presso l’«Università di Firenze» e docente di diritto privato nella facoltà di economia dell'università «LUISS» di Roma. Dal 2006 responsabile scientifico dei corsi per "giurista d'impresa" della «LUISS Business School». Dal 2006 condirettore dei corsi di perfezionamento e specializzazione in "il nuovo diritto delle telecomunicazioni", presso l‘«Università di Firenze». È avvocato patrocinante in cassazione. Autore di pubblicazioni sul diritto privato, sul diritto d’impresa, sul diritto ambientale, sul diritto civile, sul diritto commerciale e sulle regole del mercato finanziario.

3 Vicepresidente del Consiglio dei Ministri Ministro dello Sviluppo economico, del Lavoro e delle Politiche Sociali

Luigi Di Maio

Nato ad Avellino nel 1986. Diplomato al liceo classico, giornalista pubblicista. Fondatore di una impresa di e-commerce, web marketing e social media marketing. Eletto per la prima volta alla Camera nel 2013, ne è divenuto vicepresidente. Rieletto nel 2018 nel collegio uninominale di Acerra. Ha guidato la delegazione del M5S in tutte le fasi delle consultazioni per la formazione del nuovo Governo, decidendo infine di allearsi con la Lega. Insieme al leader di quest’ultima forza, Matteo Salvini, ha dato l’approvazione politica al cd. “contratto di governo” come base programmatica dell’esecutivo.

Approfondimento Secondo l’accordo di Governo M5S-Lega è necessaria: l'introduzione di una legge sul salario minimo orario, la fine degli apprendistati gratuiti per le libere professioni e la riduzione strutturale del cuneo fiscale. Inoltre, per riparare l’abolizione dei voucher occorre introdurre un apposito strumento attivabile per via telematica attraverso un'apposita piattaforma digitale, per la gestione dei rapporti di lavoro accessorio. È prevista una profonda riforma e un potenziamento dei centri per l'impiego. Particolare attenzione sarà rivolta al contrasto della precarietà, causata anche dal “jobs act”. Di Maio sostiene che per aiutare le PMI bisogna superare gli ostacoli burocratici e finanziari. Occorrono maggiori fondi per favorire lo sviluppo di queste imprese, rompendo le rigide catene del Patto di stabilità, ma occorre anche dare a queste imprese la possibilità concreta di accedervi in maniera semplice e in tempi rapidi. Ecco perché, nel rapporto "Promuovere la competitività delle Piccole e medie imprese", oltre a un aumento delle risorse per le PMI e lo sviluppo dell'imprenditorialità diffusa, è stato chiesto alla Commissione europea di garantire appalti pubblici trasparenti, meno burocrazia sui fondi europei, un accesso al credito più agevolato, più risorse e strumenti per l'internazionalizzazione. Bisogna concentrarsi su settori specifici come il manifatturiero, le nuove tecnologie, le costruzioni sostenibili, i veicoli verdi e le smart grids. Il fronte della sostenibilità è centrale: una catena del valore più verde, che comprenda la rifabbricazione, la riparazione, la manutenzione, il riciclaggio e la progettazione eco-compatibile, può offrire considerevoli opportunità commerciali a numerose PMI. Anche l'approvvigionamento di energia a costi contenuti è fondamentale: le imprese europee hanno il costo dell'energia più alto del mondo e bisogna avviare un deciso processo di decarbonizzazione e autoproduzione. 4 Vicepresidente del Consiglio dei Ministri Ministro dell’Interno

Matteo Salvini

Nato a Milano nel 1973. Svolge attività politica sin da giovanissimo. E’ stato eletto consigliere comunale di Milano (carica ricoperta dal 1993 al 2012 e nuovamente dal 2015 in poi) e membro del Parlamento Europeo (carica ricoperta dal 2004 al 2009 e poi ancora dal 2014 al 2018, quando si è dimesso a seguito dell’elezione in Senato). Prima di diventare Senatore, era stato membro della Camera per brevi periodi dopo le elezioni del 2008 e del 2013: in entrambi i casi si era dimesso per incompatibilità con altri ruoli elettivi già ricoperti. Ha guidato la delegazione della Lega in tutte le fasi delle consultazioni per la formazione del nuovo Governo (ad eccezione del primo incontro con la Presidente del Senato), decidendo infine di allearsi con il M5S. Insieme al leader di quest’ultima forza, Luigi Di Maio, ha dato l’approvazione politica al cd. “contratto di governo” come base programmatica dell’esecutivo.

Approfondimento Come Ministro dell’Interno Salvini toccherà da vicino le tematiche dell’immigrazione, rapporti con le confessioni religiose e sicurezza. Per quanto riguarda l’immigrazione, il “contratto di governo” stabilisce la creazione di centri di detenzione (in tutte le regioni) per gli immigrati irregolari, la valutazione nel Paese d’origine - in strutture che garantiscano la tutela dei diritti umani - delle domande di richiesta di asilo, la nascita di accordi bilaterali con i paesi di transito e di origine dei richiedenti asilo e la volontà di intervenire sul regolamento di Dublino, stabilendo il principio di equa ripartizione dei richiedenti asilo tra i vari paesi dell’Unione Europea, con parametri oggettivi e quantificabili. In tema di rapporti con le altre confessioni religiose sarà istituito un registro dei ministri di culto, la tracciabilità dei finanziamenti per la costruzione delle moschee, la predisposizione di strumenti adeguati per la chiusura di tutte le associazioni islamiche radicali e di moschee e luoghi di culto irregolari. Per concludere la sicurezza vedrà un aumento dei fondi e delle dotazioni per le forze dell’ordine, oltre che l’assunzione di nuovo personale, il contrasto al gioco d’azzardo, come il divieto di assoluto di pubblicità e sponsorizzazioni per società che operano nel settore e l’introduzione di una tessera personale per prevenire l’azzardo minorile, la velocizzazione delle procedure di sgombero delle abitazioni occupate abusivamente. Per finire sarà effettuata la chiusura, nel breve periodo, tutti i campi Rom irregolari, per arrivare poi nel medio periodo alla chiusura anche di quelli regolari.

5 Ministro per i Rapporti con il Parlamento e la Democrazia Diretta

Riccardo Fraccaro

Nato a Montebelluna (TR) nel 1981. Laureto in Giurisprudenza. Impiegato. Nel 2013 è stato eletto deputato del M5S in Trentino Alto Adige. Nella XVII legislatura è stato membro prima della Commissione Affari Costituzionali e poi della Commissione Politiche UE. E’ stato inoltre Segretario d’aula, facendo parte dell’ufficio di presidenza della Camera. Ha svolto attività politica soprattutto sul tema dei vitalizi per i parlamentari cessati dal mandato. Il 4 marzo 2018 è stato rieletto alla Camera, sempre in Trentino Alto Adige. Nella nuova legislatura è stato eletto “Questore anziano” (cioè il più votato dei tre Questori) della Camera.

Approfondimento Fraccaro, negli ultimi anni, ha lavorato assiduamente per contenere i costi della politica: il suo emendamento taglia-affitti approvato nel 2014 ha permesso alla Camera di risparmiare 77 milioni di euro di affitti d’oro, il più grande risparmio ottenuto dal M5S a beneficio dei cittadini. In prima linea nelle battaglie del M5S su acqua pubblica, energia, rifiuti, ambiente e informazione, è firmatario di due proposte di legge sul conflitto di interessi e sulla democrazia diretta. È inoltre sua la proposta del cosiddetto “reddito energetico” , progetto che si basa su un fondo pubblico che serve per finanziare l’installazione di impianti fotovoltaici sulle case dei cittadini, a partire da quelli con redditi più bassi ma destinato a tutti. Gratuitamente.

6 Ministro per la Pubblica Amministrazione

Giulia Bongiorno

Nata a nel 1966. Laureata in Giurisprudenza all'università di Palermo. Avvocato patrocinante in Cassazione. Titolare di un primario studio legale specializzato in diritto penale dell'economia e in reati contro la pubblica amministrazione. E’ stata parte di processi mediatici. Tra i suoi clienti: ; personaggi dello spettacolo e sportivi; Raffaele Sollecito; l’avvocato e parlamentare di FI, Niccolò Ghedini. Nel 2006 è stata eletta alla Camera con Alleanza Nazionale. Fino al 2008 ha fatto parte della Commissione Giustizia. Rieletta nel 2008, fino al 2013 è stata presidente della Commissione Giustizia. Nel 2010 ha aderito a Futuro e Libertà per l’Italia, non venendo più eletta nelle successive elezioni. Nel 2018, dopo l’annuncio della sua candidatura in più collegi proporzionali, è stata eletta senatrice con la Lega.

Approfondimento Si è dichiarata favorevole alle unioni civili per le coppie omosessuali e all'istituzione di una legge contro l'omofobia. Si è espressa per l'ampliamento della legittima difesa nell'ordinamento italiano ed è sostenitrice dei principi di certezza ed effettività della pena. Ha fornito un contributo decisivo all’introduzione nell'ordinamento italiano del reato di stalking. Impegnata anche nel sociale, ha fondato nel 2007 insieme a Michelle Hunziker l'associazione onlus "Doppia difesa", in aiuto delle donne vittime di abusi e maltrattamenti. È stata presidente dell’Organismo di Vigilanza di Terna Plus S.r.l, Presidente dell'Organismo di Vigilanza dell'Ospedale Israelitico e membro dell’Organismo di Vigilanza di Poste Italiane fino ai primi mesi del 2018. Dal 2012 fa parte del CdA della Juventus Football Club S.p.A. in qualità di supervisore dell’area legale.

7 Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie

Erika Stefani

Nata a Valdagno (VI) nel 1971. Laureata in Giurisprudenza. Avvocato. Prima di approdare in Parlamento, ha fatto una lunga carriera a livello amministrativo e territoriale. Alle elezioni comunali del 2009 si è presentata come candidata del Carroccio a Trissino, è stata eletta e ha ricoperto le cariche di vice sindaco e assessore all'Urbanistica. Nel 2013 è stata eletta senatrice con la coalizione di centrodestra alle elezioni politiche. Durante la legislatura, è stata vicepresidente del gruppo Ln-Aut dal 15 luglio 2014, membro della Giunta delle elezioni e elle immunità parlamentari, componente della Commissione Giustizia. Inoltre ha fatto parte della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio e su ogni forma di violenza di genere; del Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa; della Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza. Nella scorsa legislatura ha presentato come prima firmataria numerose proposte di legge, nella maggior parte dei casi volte a introdurre modifiche nel codice penale. Alle elezioni del 4 marzo ha ripetuto il successo ottenuto alle precedenti politiche ed è stata rieletta nel collegio uninominale di Vicenza. Ora approda al ministero chiamato ad occuparsi dei rapporti con le Regioni.

Approfondimento Ha presentato un ddl per il contrasto alla ludopatia e per la razionalizzazione dei punti di rivendita di gioco pubblico (287). Si è spesa in Parlamento per la protezione dei minori, presentando un ddl per inasprire i reati di costrizione al matrimonio, induzione al viaggio finalizzato al matrimonio (2441) e costrizione al matrimonio di persona minorenne e norme in materia di affidamento condiviso dei figli minori (1441). Si è impegnata anche per iniziative in sostegno delle forze dell'ordine (1588), legittima difesa (1784) e difesa del patrimonio (867) (2147).

8 Ministro per il Sud

Barbara Lezzi

Nata a Lecce nel 1972. Impiegata. Alle elezioni politiche del 2013 è stata eletta senatrice in Puglia. Nella XVII legislatura è stata membro (e vicepresidente fino al gennaio 2016) della Commissione Bilancio e della Commissione Politiche della UE. Cinque anni dopo è stata rieletta in Senato vincendo nel collegio uninominale di Nardò a danno di candidati avversari politicamente di peso quali il viceministro uscente allo Sviluppo Economico, (PD), e l’ex presidente del Consiglio, Massimo D’Alema (LeU).

Approfondimento Contraria alle decisioni prese dal PD sulla questione dell’ILVA di Taranto che, secondo l’On. Lezzi, non tutelano la salute dei cittadini (Interventi in Parlamento, 18 febbraio e 19 febbraio 2015)

9 Ministro per la Famiglia e le Disabilità

Lorenzo Fontana

Nato a nel 1980. Laureato in scienze politiche e in storia della civiltà cristiana. Dopo essere stato consigliere comunale a Verona, per due mandati dal 2009 al 2018 è stato membro del Parlamento Europeo, dove ha guidato la delegazione della ed è stato vicepresidente della Commissione per la cultura, l’istruzione e lo sport e membro della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni. Nel 2016, insieme a Giancarlo Giorgetti, è stato nominato vicesegretario federale della Lega Nord. Dal 2017 è vicesindaco di Verona con deleghe alle politiche della casa, alle relazioni internazionali, ai fondi Ue, alle politiche demografiche, alle politiche per la smart city, all’innovazione tecnologica. Nel 2018 è stato eletto deputato nella circoscrizione 2. All’inizio della legislatura è stato eletto vicepresidente della Camera.

Approfondimento È contrario alle unioni civili ; ha partecipato al corteo organizzato il 19 maggio 2018 dai movimenti “pro vita” per chiedere l’abolizione della legge 194 sull’interruzione di gravidanza e ha definito l’ordinanza emessa a marzo 2017 dalla Corte d’Appello di Trento, cha ha sancito il diritto genitoriale per due padri, “una sconfitta per la società”.

10 Ministro per gli Affari Europei

Paolo Savona

Nato a Cagliari nel 1936. Laureato in Economia e commercio nel 1961. Dopo varie esperienze universitarie, dal 1976 al 1980 è stato direttore generale di Confindustria. È stato DG e AD della BNL., ha presieduto il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, di Impregilo, di Gemina, Aeroporti di Roma e Consorzio Venezia Nuova. E’ stato Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato, con delega al riordinamento delle partecipazioni statali, nel governo Ciampi (aprile 1993-aprile 1994). Nel biennio 2005-2006, durante il governo Berlusconi III, è stato a capo del Dipartimento per le Politiche Comunitarie della Presidenza del Consiglio coordinando il Comitato tecnico per la Strategia di Lisbona. Da ultimo è stato presidente di Euklid, fondo hedge fintech con base a Londra, fino allo scorso 23 maggio. È titolare del corso sulla geopolitica del gas presso la LUISS Business School a Roma. Fin dalla firma del trattato europeo del 1992 si è dichiarato contrario all'accettazione dei parametri di Maastricht in quanto privi di base scientifica e troppo rigidi per un'economia che richiede flessibilità; ha inoltre considerato impreparata l'Italia a entrare nell'euro esprimendo il suo dissenso in un pamphlet intitolato «L'Europa dai piedi di argilla» (1995). Negli ultimi anni ha espresso posizioni critiche – che ne hanno poi ostacolato la nomina a Ministro dell’Economia nella prima lista di ministri elaborata dal premier incaricato Conte - nei confronti dell’Unione economica e monetaria e della partecipazione italiana ad essa

Approfondimento Non si definisce antieuropeista, ma dice di essere per l’Europa unita, ma critica l’élite di Bruxelles e la moneta unica. Il 3 ottobre 2015 partecipò ad un convegno durante il quale fu presentato “il piano B” per uscire dall’euro. Ha più volte sostenuto che la Germania continui ad applicare “la sostanza del Piano economico avanzato nel 1936 da Walter Funk, ministro dell’economia nazista, il quale prevedeva che la Germania divenisse il “paese d’ordine” in Europa, che il suo sviluppo fosse prevalentemente industriale, con qualche concessione per l’alleato storico, la Francia, e che gli altri paesi europei si concentrassero nella produzione agricola e svolgessero funzioni di serbatoio di lavoro; infine che le monete europee confluissero nell’area del marco, per seguirne le regole”.

11 Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

Enzo Moavero Milanesi

Nato a Roma nel 1954. Giurista e avvocato. Ha ottenuto il primo incarico governativo nella XI Legislatura nel Governo Amato, nel quale si è occupato di risanamento degli enti pubblici. In seguito, nel 1994, lo ha nominato sottosegretario agli Affari europei. Dal 1995 al 2000 è stato scelto quale capo gabinetto da , al tempo commissario europeo, prima al mercato interno e poi alla concorrenza. Dal 2002 al 2005 è stato vice segretario generale della Commissione europea. Nel 2011 è stato nominato ministro per gli Affari Europei nel governo Monti. Si è candidato al Senato nel 2013 nella lista “Con Monti per l'Italia” nel senza essere eletto. Nel marzo 2013 è stato chiamato dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a far parte del gruppo ristretto che aveva lo scopo di avanzare proposte programmatiche in materia economico-sociale ed europea (c.d. gruppo dei Saggi). Nell’aprile 2013 è stato riconfermato al ministero per gli Affari Europei anche nel nuovo governo guidato da . Nel 2017 è stato nominato consigliere del Presidente del Consiglio per la promozione della candidatura di Milano a sede dell'Agenzia europea per i medicinali. È professore di Diritto dell'Unione Europea presso la School of Government dell'Università LUISS di Roma.

Approfondimento Teorico dei negoziati a «geometrie variabili», è un negoziatore molto garbato, non ha bisogno di battere pugni sul tavolo: il suo segreto è essere sempre presente ai lavori preparatori. Con Monti e Grilli mise il veto contro la Merkel che si opponeva, nel Consiglio europeo del giugno 2012, allo scudo anti-spread, rivelatosi uno strumento fondamentale, assieme alla strategia della Banca centrale europea, per il salvataggio dell’Unione monetaria.

12 Ministro della Giustizia

Alfonso Bonafede

Nato a Mazara del Vallo (TP) nel 1976. Laureato in giurisprudenza e dottore di ricerca in Diritto privato. È avvocato a Firenze. Avvicinatosi nel 2006 ai “Meet-Up” ispirati da Grillo e da allora divenuto sempre più operativo all’interno del Movimento, anche occupandosi della Piattaforma Rousseau, è stato eletto deputato nel 2013 per la prima volta e riconfermato nelle ultime elezioni. Entrambe le elezioni sono avvenute in Toscana. Nella scorsa legislatura ha presentato varie proposte di legge in materia di giustizia o relative a temi collegati alla giustizia, in particolare su: divorzio breve; determinazione e risarcimento del danno non patrimoniale; tutela dei risparmiatori possessori di azioni di grandi imprese in stato di insolvenza a causa di fatto illecito degli amministratori; class action. In piena campagna elettorale, era già stato presentato come futuro Ministro della Giustizia del Governo M5S.

Approfondimento Molto vicino al capo politico del Movimento Luigi Di Maio, tanto da essere stato chiamato a partecipare ai lavori per la stesura del Contratto di governo con la Lega. Da deputato ha presentato una proposta di legge sulla class action, approvata alla Camera e poi arenatasi al Senato. Nel 2016, insieme a Riccardo Fraccaro e Giancarlo Cancelleri, è entrato a far parte del gruppo di coordinamento e supporto dei comuni governati dai Cinquestelle costituito da Di Maio, allora responsabile degli enti locali del Movimento, occupandosi del centro e della Sardegna e poi puntando i riflettori anche su Roma. Da subito designato alla carica di Ministro della giustizia dal M5S, ha dichiarato che i temi prioritari sarebbero: conflitto di interessi, intercettazioni, prescrizione e un nuovo piano carceri. Particolarmente interessato anche ai temi legati alla tutela del consumatore (telecomunicazioni ed erogazione Servizi elettrico e gas): tra gli incarichi svolti come avvocato ha fatto anche il conciliatore tra imprese e clienti finali dei servizi elettrico e gas.

13 Ministro della Difesa

Elisabetta Trenta

Nata a Cantù nel 1976. Laureata in Scienze politiche. Ha conseguito due Master in materia di cooperazione internazionale. Analista, ha svolto attività di coordinamento per numerosi progetti in materia di cooperazione internazionale. Tra il 2005 e il 2006 è stata consigliere per la missione “Antica Babilonia 9” su incarico del Ministero della Difesa e «»esperto senior” nella Task Force Iraq, a Nassirya, per conto del Ministero degli Esteri. Nel 2009 è stata capitano della Riserva nella missione Unifil in Libano. Nel 2012 ha coordinato un progetto in Libia per la riduzione degli armamenti illegali. E' vicedirettore e docente del master in Intelligence e sicurezza della Link Campus University di Roma. Ha collaborato con il Centro militare di studi strategici (Cemiss). Ha fatto parte dell’iniziale “squadra di governo” del M5S presentata da Luigi Di Maio prima delle elezioni del 4 marzo.

Approfondimento Sul piano interno dovrà affrontare la questione degli accordi governo-governo (G2G), un punto che il comparto invoca da tempo per rafforzare il sostegno all’export militare. Intende agire in linea con gli indirizzi del “Libro Bianco” e, ad integrazione di essi, investire sul capitale umano. Particolarmente sensibili sono i dossier esterni, sia in Europa, sia in ambito Nato. Nel continente, il progetto di Difesa comune (inesistente nel contratto di governo) procede spedito, con 13 miliardi di euro che la Commissione prevede di destinare al Fondo europeo per la difesa (Edf) nel prossimo quadro di finanziamento 2021-2027. La partita per aggiudicarsi le risorse è già iniziata, e vede Francia e Germania da tempo impegnate a guidare il processo. In fase di delicata negoziazione c’è il programma di sviluppo dell’industria (Edidp) per 500 milioni nel biennio 2019-2020, mentre il Consiglio è a lavoro per la nuova tranche dei progetti di cooperazione strutturata permanente (Pesco). L’Italia ha fino ad ora dimostrato un atteggiamento proattivo. Per quanto riguarda l’Alleanza Atlantica, la Trenta avrà il compito di “confermare” l’impegno italiano (come scritto nel contratto) a fronte dell’intenzione dichiarata di partnership con la Russia. Per il nuovo ministro della Difesa, il battesimo di fuoco sarà a Bruxelles tra meno di due settimane, quando incontrerà i colleghi dell’Alleanza, tutti chiamati ai preparativi in vista del Summit dei capi di Stato e di governo di luglio.

14 Ministro dell’Economia e delle Finanze

Giovanni Tria

Nato a Roma nel 1948. Laureato in giurisprudenza. È stato docente di Economia, Macroeconomia e Storia dell’economia all’ «Università di Perugia» e «La Sapienza» di Roma. È professore ordinario di Economia politica all’Università di Roma «Tor Vergata». Dal 2017 è preside della Facoltà di Economia. Ha svolto consulenze nei Ministeri dell’Economia, degli Esteri, della Pubblica amministrazione e del Lavoro. E’ stato presidente della Scuola nazionale dell'amministrazione della Presidenza del Consiglio a Caserta, dal gennaio 2010 al marzo 2016. Fa parte del comitato scientifico della Fondazione Magna Carta. È stato, dal 2002 al 2006 e dal 2009 al 2012, membro del Consiglio di amministrazione dell’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL). Collabora con il quotidiano Il Foglio.

Approfondimento

Il Prof. Tria analizza le proposte economiche del contratto di governo tra Lega e Movimento 5 Stelle. In particolare, il reddito di cittadinanza è definito come una misura non ancora chiara, che “oscilla tra una indennità di disoccupazione un poco rafforzata ed un provvedimento, improbabile, tale da configurare una società in cui una parte della popolazione produce e l’altra consuma”. La flat tax, invece, ha un obiettivo, definito “più interessante”, di riduzione della pressione fiscale come condizione di una politica di crescita. Per finanziare queste misure il Prof. Tria non esclude, in via di principio, che si possa ricorrere ad un aumento delle imposte indirette come l’IVA. In un articolo comparso su Il Sole 24 Ore, il Prof. Tria, insieme a , analizza i grandi fallimenti che hanno segnato l’Unione monetaria dell’Europa, che ha favorito, in maniera erronea, l’eccesso di virtù (surplus delle “formiche” come la Germania) produce più danni dell’eccesso di deficit (dei paesi “cicala”). Da qui la necessità, secondo Tria e Brunetta, di un grande piano di investimenti pubblici produttivi fuori dai parametri europei, necessario per rilanciare l’UE. Infine, per quanto riguarda la «questione Euro» ,in un altro articolo, si pronuncia in favore delle tesi di Giorgio La Malfa e Paolo Savona secondo cui è la Germania che dovrebbe uscire dall’euro perché il suo surplus della bilancia commerciale non è compatibile con il regime di cambi fissi che vige nell’eurozona.

15 Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali

Gian Marco Centinaio

Nato a Pavia nel 1971. Attivo in politica sin da giovane. Tra il 2009 al 2014 è stato vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Pavia. Nel 2013 è stato eletto per la prima volta in Senato con la Lega Nord. Unico membro del partito in Commissione Istruzione e Beni culturali. Dal luglio 2014, dopo le dimissioni del predecessore , e fino alla conclusione della XVII legislatura è stato presidente del Gruppo parlamentare Lega Nord in Senato. Rieletto nel collegio uninominale di Pavia come candidato unitario della coalizione di centrodestra, nella nuova legislatura è stato confermato presidente del Gruppo parlamentare in Senato. In tale veste ha partecipato a tutte le fasi delle consultazioni per il nuovo governo insieme al leader del partito Salvini e al suo omologo alla Camera, On. Giorgetti.

Approfondimento Critico su Imu Agricola, si è speso anche sulla questione delle quote latte e della direttiva Bolkestein e in difesa degli agricoltori. Ha presentato come primo firmatario, tra gli altri, un ddl recante una nuova disciplina delle imposte sui redditi delle persone fisiche e delle società (2005) e un ddl recante nuove norme in materia di incentivi fiscali e contrasto alla delocalizzazione delle imprese (2743)

16 Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

Sergio Costa

Nato a Napoli nel 1959. Laureato in Scienze Agrarie. Ha conseguito un master in Diritto dell'ambiente. Entrato nel Corpo Forestale, ne è diventato comandante regionale in Campania, occupandosi anche di indagini sui rifiuti tossici interrati nell’area tra le province di Napoli e Caserta. Nel 2017, con l’accorpamento della Forestale nei Carabinieri, è diventato generale di brigata dell'Arma. Ha fatto parte dell’iniziale “squadra di governo” del M5S presentata da Luigi Di Maio prima delle elezioni del 4 marzo.

Approfondimento Da ministro, adesso, il generale dovrà per prima cosa regolarizzare il suo rapporto con l'Arma. L'articolo 1483 del Codice dell'ordinamento militare impone a tutti i militari in servizio "di mantenersi fuori in ogni circostanza dalle competizioni politiche". Possono essere iscritti ai partiti, ma non avere incarichi interni. Per questo motivo Costa, sull'esempio di altri suoi colleghi, dopo l'annuncio di marzo da parte di Di Maio si è messo in licenza temporanea in attesa dell'esito delle elezioni. La sua rimane tuttavia una posizione unica nel suo genere: mai un alto ufficiale in servizio era sceso in campo senza lasciare il suo ruolo o passare dal voto. Il Generale è stato uno dei sostenitori della Legge 68 sugli ecoreati .Nel 2015, quando entrò in vigore la riforma della pubblica amministrazione voluta dall'allora ministro , Costa fu molto critico nei confronti della scelta di accorpare la forestale alle altre Armi per "razionalizzare" le forze di polizia. Disperdendo quello che, a suo avviso, era un ventaglio di competenze esclusive della forestale, tra cui il contrasto alle ecomafie.

17 Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti

Danilo Toninelli

Nato a Soresina (CR) nel 1974. Assicuratore. Alle elezioni politiche del 2013 è stato eletto deputato in Lombardia. Nella XVII legislatura è stato vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali. Ha presentato numerose proposte di legge in materia di riforma del sistema elettorale ed è stato, alla Camera, il referente del Gruppo M5S nel dibattito sulle riforme istituzionali Alle elezioni politiche del 2018 è stato eletto in Senato, sempre in Lombardia. Nella nuova legislatura è stato eletto presidente dei Senatori del M5S. In tale veste ha partecipato, insieme al capo politico Di Maio e alla sua omologa alla Camera, On. Grillo, alle consultazioni per la formazione del nuovo governo.

Approfondimento Come Ministro delle Infrastrutture dovrà subito occuparsi dei dossier caldi su Autostrade per l'Italia, Fca e Fs, tre tra i principali gruppi industriali del paese, e poi confrontarsi con grandi e piccole imprese di costruzioni, che da un anno aspettano le maxi-gare della Torino-Lione, in programma per il luglio prossimo. Dal punto di vista della normativa di settore, Toninelli dovrà completare il pacchetto dei decreti attuativi del codice appalti - all’appello ne mancano molti tra cui débat public, qualificazione delle stazioni appaltanti, collaudo, a cui si aggiungono le Linee Guida dell’Anac in corso di revisione - e dare piena attuazione al nuovo sistema di regole. Altro tema cruciale sarà quello della transizione della progettazione e degli appalti verso il digitale, in una parola il BIM. Entro il 2025 l’utilizzo di metodi e strumenti elettronici di modellazione sarà obbligatorio per tutte le nuove opere. Un nuovo paradigma al quale i progettisti, ma soprattutto le pubbliche amministrazioni, devono adeguarsi.

18 Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Marco Bussetti

Nato a Milano nel 1962. Ha conseguito la laurea specialistica magistrale in Scienze e Tecniche delle attività motorie presso l’Università“Cattolica” di Milano. È entrato nel mondo della scuola come docente di educazione fisica nelle scuole medie nel concorso del 1984. Dal 2011, dopo aver vinto il concorso, è dirigente scolastico per la scuola primaria e secondaria e per gli Istituti educativi. Ha guidato l’Istituto tecnico di Corbetta (MI). Dopo avere ricoperto vari incarichi all’interno dell’amministrazione regionale lombarda della scuola, dal luglio 2015 è dirigente dell’Ufficio di Milano del Provveditorato scolastico della Lombardia. Ha fatto parte dell’iniziale “squadra di governo” del M5S presentata da Luigi Di Maio prima delle elezioni del 4 marzo.

Approfondimento Il curriculum riporta una lista di pubblicazioni – libri e dvd – che riguardano, tra l’altro, il tema dell’educazione sostenibile, la promozione sportiva e le prospettive in quest’ambito della scuola italiana, la danza e gli sport di squadra nella scuola. Con molta probabilità non cancellerà la “buona scuola” ma la modificherà, dando pure spazio, così come è nel programma del Centrodestra, alla scuola privata. Una conferma ulteriore arriva dalla lettura del contratto per il “governo del cambiamento” nel quale si scommette sulla formazione obbligatoria dei docenti e nel perfezionamento dell’alternanza scuola-lavoro. Magari differenziando le ore in base ai diversi indirizzi. Ma ci potrebbe essere, fra i primi atti di Bussetti, l’attuazione dei concorsi regionali già previsti dalla legge 107 e più volte indicati dal Carroccio come priorità del nostro sistema scolastico. Ma si vedrà pure come si muoverà relativamente alle 55mila maestre con diploma magistrali che, senza un correttivo di legge, da settembre potranno avere solo incarichi a tempo determinato.

19 Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo

Alberto Bonisoli

Nato nel 1961 a Mantova. Laureato all’Università Bocconi di Milano. Ha svolto attività di docenza alla Bocconi. Oggi guida la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, istituzione privata presente in 80 Paesi che dal 1980 si occupa in Italia di moda, grafica e design. Presidente della rete delle Scuole di Moda. Ha fatto parte dell’iniziale “squadra di governo” del M5S presentata da Luigi Di Maio prima delle elezioni del 4 marzo.

Approfondimento Sostiene la separazione tra il Ministero dei beni e attività culturali e quello del turismo. La sua proposta si basa su tre punti fondamentali: investire l’1% del PIL nel settore, dare un forte impulso alla digitalizzazione e applicare il concetto di “cultura diffusa” per riportare la cultura nelle periferie urbane e superare il disagio sociale. Sul turismo, intende promuovere il nostro paese all’estero, creare una cabina di regia per coordinare a livello centrale tutti gli sforzi degli enti locali e favorire il turismo di qualità attraendo per esempio studenti stranieri che quando torneranno nel loro paese di origine saranno ambasciatori del Made in .

20 Ministro della Salute

Giulia Grillo

Nata a Catania nel 1975. Laureata in medicina e chirurgia. Nel 2013 è stata eletta per la prima volta alla Camera, venendo assegnata dal suo Gruppo parlamentare alla Commissione Affari Sociali. A più riprese è stata capogruppo M5S nella Commissione Affari Sociali. È stata la referente del Gruppo parlamentare in materia di sanità. La sua azione si è concentrata soprattutto sul settore farmaceutico (i contenuti del programma elettorale del M5S in materia erano da lei ispirate). Di particolare rilievo: - la presentazione della proposta di legge recante: "Norme per il sostegno della ricerca e della produzione dei farmaci orfani e della cura delle malattie rare"; - la presentazione di una risoluzione volta ad impegnare l’allora Governo Renzi a regolare la materia degli accordi tra Agenzia italiana del farmaco e case farmaceutiche per la formazione dei prezzi dei medicinali. Rieletta nel 2018 alla Camera, è divenuta capogruppo del M5S partecipando alle consultazioni per la formazione del nuovo governo insieme al capo politico Luigi Di Maio e al suo omologo in Senato, Danilo Toninelli.

Approfondimento

Il Presidente della Federazione Fnomceo (ordine dei medici-chirurghi) Filippo Anelli, ha diramato una nota pubblica in cui scrive: «La scelta di un medico per la Salute è un ottimo inizio per il Governo, e, insieme alle pagine sulla Sanità del Contratto di Governo, segno di una politica lungimirante che ha a cuore la Sanità pubblica e la Salute dei cittadini». La Grillo non è contraria ai vaccini ma è contraria alla legge emanata da Gentiloni-Lorenzin che secondo la sua interpretazione si basa sulla coercizione. La proposta del M5S, invece, “punta sulla raccomandazione come metodo per ottenere la maggiore copertura vaccinale possibile. Ciò significa aumentare l’adesione consapevole della popolazione alle vaccinazioni, attraverso campagne di vaccinazione ed efficaci programmi di comunicazione tra medici e genitori, in modo da sviluppare un senso più alto di partecipazione dell’individuo alla gestione della salute pubblica. La proposta di legge prevede delle clausole di salvaguardia: in caso di particolari emergenze sanitarie o compromissione dell'immunità di gregge che possa causare specifici episodi epidemici, il Ministro della Salute può ricorrere a un decreto e a misure obbligatorie al fine di tutelare la salute pubblica”. Sulla questione del gioco d’azzardo e sulla sua pubblicità ha sempre assunto una posizione fortemente contraria. 21 Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri

Giancarlo Giorgetti

Nato a Cazzago Brabbia (VA) nel 1966. Laureato in Economia all’Università Bocconi di Milano. Ha svolto la professione di commercialista nel capoluogo lombardo. Ha avviato l’attività politica con l’elezione a sindaco del suo paese natale, alla guida di una lista civica. Di lì è cominciato l’avvicinamento alla Lega Nord, con la quale è stato eletto deputato per la prima volta nel 1996. Da allora è sempre stato rieletto alla Camera ricoprendo il ruolo di presidente della Commissione Bilancio nelle legislature XVI (2008-13) e XIV (2001-06). Nella legislatura in corso è stato eletto presidente del Gruppo Lega alla Camera. In tale veste ha partecipato alle consultazioni al Quirinale al fianco di Salvini e del suo omologo al Senato, Sen. Centinaio. Figura chiave nel partito prima sotto la gestione di Bossi e poi sotto quella di Salvini, tra il 2002 al 2012 ha ricoperto il ruolo di segretario nazionale della . Nel 2016, insieme a Lorenzo Fontana, neo ministro alla Famiglia e alle Disabilità, è stato nominato vicesegretario federale della Lega Nord.

Approfondimento Non usa i social network e preferisce agire “dietro le quinte” piuttosto che apparire in prima persona. In una delle rare interviste rilasciate, pubblicata il 24 febbraio 2018 da Varese News, nella quale ha affrontato diverse questioni delicate per la Lega, tra cui i problemi finanziari del partito.

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