COMUNI DI

SAN PANCRAZIO SALENTINO S.PIETRO VERNOTICO

Documento

Programmatico di

Rigenerazione Urbana

L.R. 21/2008

Il Gruppo Tecnico Aggiornamento Settembre 2017 (D.D. n.805 del 13.09.2017)

RTP: Coordinamento – Arch. Gabriella VERARDI

Team – Arch. Maria Carmela DE LORENZO IL MOSAICO DELLE TERRE, DEGLI ULIVI E DEI VIGNETI Ing. Antonio GENNARO Arch. Vincenzo PANELLI

Collaboratori: Arch. Maria FUNIATI SONO PARTE INTEGRANTE DEL PRESENTE DPRU: ALL.A - TAVOLE GRAFICHE DI INQUADRAMENTO TERRITORIALE DELL’AGGREGAZIONE DEI COMUNI Ing. Rossana GALIANO ALL.B - TAVOLE GRAFICHE DESCRITTIVE DEGLI AMBITI TERRITORIALI DI RIGENERAZIONE URBANA Ing. Miriam MOSAICO ALL.C - DPRU APPROVATO NEL 2010 DALL’AGGREGAZIONE DEI COMUNI Arch. Matteo TUMMILLO

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Premesse La Regione Puglia con LR 21/08 promuove la rigenerazione di parti di Tra le diverse azioni possibili, utili al miglioramento generale delle Donaci, Cellino S.Marco, S.Pietro Vernotico, intende implementare ed città e sistemi urbani in coerenza con strategie comunali e intercomunali condizioni di vita ed alla crescita economica, sociale e culturale degli arricchire il già esistente DPRU denominato “Il mosaico delle terre degli finalizzate al miglioramento delle condizioni urbanistiche, abitative, abitanti ed alla tutela ambientale, possono individuarsi: ulivi e dei vigneti”, approvato dal Comitato dei Sindaci dell’Area Vasta socio-economiche, ambientali e culturali degli insediamenti umani e Brindisina in data 15.01.2010 e dai rispettivi Comuni il quale era stato mediante strumenti di intervento elaborati con il coinvolgimento degli Riqualificazione Ecologica dello Spazio Pubblico; elaborato dall’Area Vasta Brindisina per un’aggregazione di Comuni abitanti e di soggetti pubblici e privati interessati. della Provincia di composta da , San Aumento della dotazione di Servizi al Cittadino; Donaci, Cellino S.Marco, S.Pietro Vernotico, , Torre S.S., Oria, Coerentemente a quanto previsto nella LR 21/08, in passato attuata da , Erchie. molti Enti Pubblici attraverso Programmi Integrati di Intervento di Incremento di alloggi di Edilizia Residenziale Sociale; Rigenerazione finanziati dal PO-FESR 2007-2013, il nuovo il PO FESR L’originario DPRU viene arricchito dai quattro Comuni del Nord Recupero e Riuso di immobili e aree dismesse; 2014-2020 della Regione Puglia, nell’ambito del Programma Pluriennale con dati di contesto socio-economico aggiornati e le suddette analisi, già di Attuazione relativo all’Asse XII “Sviluppo Urbano Sostenibile”- Azione molto valide sul piano territoriale, vengono oggi approfondite a livello Riconversione della mobilità urbana ed extra-urbana in mobilità lenta 12.1 “Rigenerazione urbana sostenibile” del P.O.R. FESR- FSE 2014-2020, urbano, all’interno di ogni singolo Comune, evidenziando nuove criticità e sostenibile; promuove la riqualificazione sociale economica e ambientale delle città e nuovi obiettivi di Rigenerazione Urbana, mutate al mutare delle condizioni socio-economiche dei territori. e dei sistemi urbani mediante strategie ed azioni integrate che siano in Efficientamento energetico degli edifici pubblici; grado di rafforzarsi vicendevolmente e di raggiungere gli obiettivi La crisi economica, iniziata nel 2008-2009 e ancora oggi permanente in prefissati. Riduzione dell’Effetto Isola di Calore mediante la ri-permeabilizzazione area europea e nazionale, nel Sud d’Italia è ancora molto sentita ed ha delle superfici, il rinverdimento, la realizzazione di tetti verdi, l’utilizzo E’ necessario che i Comuni interessati a Programmi di Rigenerazione di alberature e ombreggianti su strade e piazze; generato importanti cambiamenti dello stile di vita e delle condizioni Urbana individuino, mediante i Documenti Programmatici di generali delle comunità e degli abitanti di tutte le città pugliesi. Al Rigenerazione Urbana, gli ambiti territoriali nei quali ricadano le Implementazione della mobilità Ciclabile; contempo si sono rafforzate la consapevolezza del Patrimonio maggiori criticità del “vivere urbano” e ove siano rilevabili condizioni di Identitario e l’identificazione dei punti di forza presenti nei territori. disagio sociale, di degrado fisico dei luoghi, di carenza di infrastrutture e Riduzione del rischio idro-geologico mediante sistemazioni a verde; servizi, di criticità ambientali e di inerzia culturale che impediscono alla Va infine evidenziato che il nuovo Programma Operativo Regionale comunità di crescere in maniera equa e solidale. Aumento della biodiversità urbana ed extra-urbana; 2014-2020, ha messo a fuoco nuovi obiettivi di Sviluppo Locale, coerentemente con le Politiche di Governance Comunitarie e pertanto, D’altro canto la norma regionale prevede che tali Ambiti Territoriali, Attività rivolte ad accrescere l’identità delle comunità e degli abitanti; gli Enti Locali sono chiamati ad adeguare i propri Piani e Programmi, individuati ai sensi dell’art. 3 della L.R. 21/2008, debbano essere oggetto nonché le proprie strategie di sviluppo, in coerenza con le suddette di politiche integrate e di azioni pubbliche mirate utile all’innalzamento Attività rivolte ad accrescere la consapevolezza ecologica degli direttive. della qualità diffusa dello spazio ( in particolare di quello pubblico) e abitanti; delle componenti edilizie, alla riduzione del disagio abitativo, alla Il presente aggiornamento diviene aggiornamento e parte integrante del riqualificazione ecologica finalizzata alla riduzione del consumo delle Miglioramento delle relazioni Città-Campagna; DPRU “Il mosaico delle terre degli ulivi e dei vigneti”, approvato dai risorse e alla chiusura dei cicli naturali, all’implementazione dei servizi Comuni con le seguenti Delibere dei Consigli Comunali: Riduzione di consumo di suolo agricolo; alla persona ed alla comunità, alla creazione di condizioni di crescita culturale e di partecipazione attiva degli abitanti. San Pancrazio S.no – DCC n°2 del 04/02/2010 Attività per un Turismo Sostenibile;

Tutti i predetti obiettivi di “RIGENERAZIONE” dei luoghi della Città e del San Donaci - DCC n°4 del 04/02/2010 Potenziamento delle attività imprenditoriali locali legate al territorio Territorio, possono essere raggiunti mediante un insieme integrato di ed alle tradizioni identitarie locali; Cellino San Marco – DCC n° 7 del 04/02/2010 azioni, a governo pubblico, con il coinvolgimento dei privati, dei singoli cittadini e degli stakeholders locali e di tutti i portatori di interesse in Il presente aggiornamento al Documento Programmatico di – DCC n°3 del 10/02/2010 grado di operare sinergicamente per lo Sviluppo Locale Sostenibile. Rigenerazione Urbana dei Comuni di San Pancrazio Salentino, San

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1-Analisi di Contesto Territoriale: caratteristiche del territorio, identità, punti di forza

Il presente documento rimanda a tutte le considerazioni e le analisi di contesto già descritte nel precedente Documento Programmatico approvato con le rispettive citate Delibere di Consiglio Comunale dei rispettivi Comuni, che qui si intendono fatte salve, ma intende integrare alcuni elementi di analisi comuni a tutti i territori e contestualmente aggiornare i dati socio economici più significativi riferendosi ai dati ISTAT 2011.

Va inoltre evidenziato che nel frattempo la Regione Puglia ha approvato in via definitiva il Piano Paesaggistico Territoriale Regionale attraverso il quale è stata condotta una vasta e completa ricognizione delle caratteristiche e delle peculiarità paesaggistico-ambientali di tutto il territorio regionale, suddividendo lo stesso in Ambiti di Paesaggio in relazione a caratteristiche identitarie e di omogeneità delle diverse aree che compongono la nostra Regione, non a caso in passato denominata “Le Puglie”, proprio a sottolineare la grande diversità e diversificazione dei suoi territori.

In particolare le aree territoriali a cui ci riferiamo e che ricomprendono i Comuni oggetto del presente DPRU sono individuati in N.2 Ambiti di Paesaggio diversi:

I Comuni di Cellino S.M. e San Pietro Vernotico sono ricompresi nell’Ambito di Paesaggio denominato “LA CAMPAGNA BRINDISINA” (AMBITO 9), mentre i Comuni di San Pancrazio S.no e San Donaci sono inserite nell’Ambito di Paesaggio denominato “TAVOLIERE SALENTINO” (AMBITO 10). IL SISTEMA Questa duplice identificazione mette in evidenza come questi territori siano appunto “territori di transizione” tra un Sistema Territoriale ed un altro e definiscono una cintura di delimitazione che da Ovest (sul Mare Jonio) ad Est (sul Mare Adriatico) passa nelle aree interne attraversando una serie di piccole cittadine in strettissimo rapporto reciproco e costituenti un unico SISTEMA URBANO leggibile chiaramente alla scala territoriale. E’ molto evidente come storicamente queste piccole aree urbane siano sempre state connesse le une alle altre e tutte al Territorio Rurale circostante, da sempre fonte principale di sostentamento economico e motore di Sviluppo delle aree interne minori.

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calcareo-dolomitiche del basamento mesozoico; l’età di queste costituiscono di regola il limite morfologico degli alvei in modellamento deposizioni è quasi esclusivamente Pliocenico-Quaternaria. Importanti attivo dei principali corsi d’acqua, e presso i quali sovente si sviluppa ribassamenti del predetto substrato a causa di un sistema di faglie a una diversificata vegetazione ripariale. I tratti più prossimi al mare sono gradinata di direzione appenninica, hanno tuttavia portato lo stesso a invece quasi sempre interessati dalla presenza di diversificate opere di profondità tali da essere praticamente assente in superficie. regolazione/ sistemazione artificiale, che pur realizzando una necessaria azione di presidio idraulico, costituiscono spesso una detrazione alla Dal punto di vista dell’idrografia superficiale, i corsi d’acqua della piana naturalità del paesaggio. brindisina si caratterizzano, a differenza di gran parte degli altri ambiti bacinali pugliesi, per la ricorrente presenza di interventi di bonifica o di Anche la realizzazione di nuove opere di regolazioni e sistemazioni sistemazione idraulica in genere delle aste fluviali in esso presenti. idrauliche dei corsi d’acqua, non progettate sulla base di accurati studi idrologici ed idraulici, potrebbero contribuire ad aggravare, invece che Questa condizione può essere spiegata considerando da un lato la mitigare, gli effetti della dinamica idrologica naturale degli stessi corsi natura litologica del substrato roccioso, essenzialmente di tipo sabbioso- d’acqua, oltre che impattare sulla naturalità dei territori interessati. argilloso, in grado di limitare fortemente l’infiltrazione delle piovane e conseguentemente di aumentarne le aliquote di deflusso, e dall’altro le Allo stesso modo, le occupazioni agricole ai fini produttivi di estese naturali condizioni morfologiche di questo settore del territorio, privo di superfici, anche in stretta prossimità dei corsi d’acqua, hanno SISTEMA IDROGEOMORFOLOGICO significative pendenze. Queste due condizioni hanno reso necessaria la contribuito a ridurre ulteriormente la pur limitata naturalità delle aree di diffusa regimazione idraulica delle aree di compluvio, iniziata fin dalla pertinenza fluviale. Particolarmente gravi appaiono, in questo contesto, La pianura brindisina ed in particolare l’area oggetto del presente DPRU prima metà del secolo scorso, al fine di assicurare una stabilità di assetto le coltivazioni agricole effettuate, in alcuni casi, all’interno delle aree è rappresentata da un uniforme bassopiano compreso tra i rialti e una officiosità di deflusso delle aree che, pur nella monotonia golenali. terrazzati delle Murge a nord-ovest e le deboli alture del Salento gfmorfologica del territorio interessato, erano naturalmente deputate al settentrionale a sud. Si caratterizza, oltre che per la quasi totale assenza deflusso delle acque meteoriche. In definitiva i tratti più importanti di Anche l’equilibrio costiero, all’interno di questo ambito, appare di pendenze rilevanti e di forme morfologiche degne di significatività, questi corsi d’acqua sono nella maggior parte a sagoma artificiale e significativamente soggetto a disequilibrio, con intensi fenomeni di per l’intensa antropizzazione agricola del territorio e per la presenza di sezioni generalmente di dimensioni crescenti procedendo da monte erosione costiera che hanno già causato la distruzione degli originari zone umide costiere. Nella zona brindisina ove i terreni del substrato verso valle. cordoni dunari e prodotto rilevanti danni a beni ed infrastrutture sono nel complesso meno permeabili di quelli della zona leccese, sono pubbliche e private , e potrebbero ulteriormente contribuire, se non diffusamente presenti reticoli di canali, spesso ramificati e associati a All’interno dell’ambito di studio, i corsi d’acqua rappresentano la più adeguatamente regimentati, alla compromissione del delicato equilibrio consistenti interventi di bonifica, realizzati nel tempo per favorire il significativa e rappresentativa tipologia idrogeomorfologica presente. esistente tra le fasce litoranee e le aree umide immediatamente deflusso delle piovane negli inghiottitoi, e per evitare quindi la Poco incisi e maggiormente ramificati alle quote relativamente più retrostanti. formazione di acquitrini. elevate, tendono via via ad organizzarsi in traiettorie ben definite, anche se morfologicamente poco o nulla significative, procedendo verso le Di seguito si riportano alcune cartografie tratte dal PPTR in grado di Dal punto di vista geologico, le successioni rocciose sedimentarie ivi aree costiere dell’ambito. Mentre le ripe di erosione sono le forme identificare i territori in oggetto e i loro caratteri identitari e di presenti, prevalentemente di natura calcarenitica e sabbiosa e in parte prevalenti nei settori più interni dell’ambito, testimoni delle diverse fasi rappresentare la connessione, in continuità storica, che i quattro anche argillosa, dotate di una discreta omogeneità composizionale, di approfondimento erosivo esercitate dall’azione fluviale, queste Comuni hanno sempre espresso sia dal punto di vista fisico-materiale poggiano sulla comune ossatura regionale costituita dalle rocce lasciano il posto, nei tratti intermedi del corso, ai cigli di sponda, che (reti, connessioni) che immateriale (insediamenti storici, colture agrarie, economie rurali);

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ECOSISTEMA ED AMBIENTE NATURALE rinvenibili residui di formazioni forestali di notevole interesse Puglia e rientranti nella Rete Ecologica Regionale come nodi secondari biogeografico e conservazionistico. da cui si originano le principali connessioni ecologiche con le residue L’ambito comprende la vasta pianura che da Brindisi si estende verso aree naturali dell’interno. l’entroterra, sin quasi a ridosso delle Murge tarantine, a ovest e il I pascoli appaiono del tutto marginali insistendo su solo lo 0,5% della Tavoliere Salentino a sud, con una superficie di poco superiore ai 17.550 superficie dell’ambito e caratterizzati da un elevato livello di Il Sistema di Conservazione della Natura dell’ambito interessa il 5% della ettari. Si tratta di un’area ad elevato sviluppo agricolo con oliveti, vigneti frammentazione. superficie del territorio e si compone della Riserva Naturale Regionale Orientata Bosco di Cerano, estesa 985 ettari e contenente il Bosco Tramazzone, Area SIC IT9140004, esteso 126 ettari, entrambi ricadenti del territorio di S.Pietro Vernotico e del Bosco Curtipetrizzi, SIC IT9140007, ricadente nel Comune di Cellino S.M. Nell’entroterra è presente un paesaggio agrario prevalentemente vocato alla coltivazione di vigneti, oliveti e seminativo. L’uso del suolo agricolo ha caratteri fortemente intensivi e omogenei. E’ evidente la progressiva perdita di Biodiversità delle aree dall’inizio del secolo ad oggi.

La forte pressione antropica esercitata dall’attività agricola intensiva e il notevole sviluppo industriale, legato alla produzione di energia, sia convenzionale che rinnovabile, ha determinato una forte perdita di aree agricole con compromissione degli agroecositemi.

L’intero ambito ospita uno dei poli produttivi di energie rinnovabili da fonte fotovoltaica più importanti della Regione Puglia e d’Italia. L’attuale diffusione degli impianti fotovoltaici ha determinato l’occupazione di significative porzioni della Superficie Agricole Utile (SAU).

e seminativi, nella quale la naturalità occupa solo il 2,1% dell’intera superficie e appare molto frammentata e con bassi livelli di connettività. Le aree naturalistiche più interessanti sono presenti lungo la costa e Le formazioni boschive e a macchia mediterranea sono rappresentate nelle sue immediate vicinanze. In tali siti la presenza di diversi habitat per la gran parte da piccoli e isolati lembi che rappresentano poco più comunitari e prioritari ai sensi della Direttiva Habitat 92/43/CEE e la dell’1% della superficie dell’ambito. Le formazioni ad alto fusto sono per presenza di specie floristiche e faunistiche di interesse la maggior parte riferibili a rimboschimenti a conifere. Sebbene la conservazionistico, hanno portato alla individuazione di alcune aree copertura forestale sia molto scarsa, all’interno di questo ambito sono appartenenti al sistema di conservazione della natura della Regione

IL MOSAICO DELLE TERRE, DEGLI ULIVI E DEI VIGNETI Aggiornamento del Documento Programmatico di Rigenerazione Urbana dei Comuni di San Pancrazio S.no- San Donaci – Cellino S.M. – S. Pietro V.co

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IL MOSAICO DELLE TERRE, DEGLI ULIVI E DEI VIGNETI Aggiornamento del Documento Programmatico di Rigenerazione Urbana dei Comuni di San Pancrazio S.no- San Donaci – Cellino S.M. – S. Pietro V.co

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Come si può vedere i quattro Comuni oggetto del presente documento, MOBILITA’ CICLABILE Inoltre l’amministrazione di San Pancrazio Salentino ha avviato il formano una struttura di lunga durata, in un’area particolarmente ricca percorso per la predisposizione di uno strumento di pianificazione della di rete idrologica superficiale, fitta e continua. Particolare importanza L’Aggregazione dei comuni di San Pancrazio Salentino, San Donaci, Mobilità Sostenibile in area urbana e extraurbana basato su due riveste l’analisi dell’uso dei suoli agricoli e dei Morfotipi Rurali Cellino San Marco e San Pietro Vernotico, presenta uno stato esistente e elementi essenziali richiamati dall'Accordo di Partenariato 2014/2020, individuati dal PPTR per la presente area che mostra un territorio di pianificazione attento al tema della mobilità sostenibile. A tal ovvero “il concetto di sostenibilità” e “l'approccio integrato”. totalmente occupato dalla coltura dei vigneti e degli oliveti, proposito vi è la presenza di una mobilità sostenibile con percorsi ciclo – accompagnata da una bassa percentuale di seminativo. Di fatto questi turistici nei comuni di San Donaci, Cellino San Marco e San Pietro Lo scopo del piano è quello di connettere il territorio comunale alle territori rappresentano aree di confine tra la Terra del Primitivo e la Vernotico, realizzati nell’ambito della misura 4.16 del P.O. FESR, che arterie di mobilità lenta previste dal PPTR, attraverso un sistema di Terra del Salice Salentino, come dimostrano le immagini successive. creano una relazione materiale e immateriale con i centri storici mobilità ciclabile che va ad intercettare i percorsi ciclistici già esistenti attraverso delle connessioni interne, facendo leva sulle risorse sul territorio provinciale su descritti, ponendosi come cerniera di enogastronomiche, le testimonianze storico culturali e i luoghi di culto, ricucitura nodale. diffusi nel Paesaggio Agricolo.

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IL CONTESTO SOCIO-ECONOMICO La struttura occupazionale dell’intera area di Brindisi al 2011 presenta un livello di occupazione complessivo del 32,86% superiore di quasi un Principali coltivazioni per numero di aziende Il Sistema Territoriale denominato “Mosaico delle Terre, degli Ulivi e dei punto percentuale rispetto al valore regionale, pari al 32,01%. Rispetto Censimento Istat Agricoltura 2010 Vigneti” è composto dall’unione dei territori dei 4 comuni aderenti : SAN al sistema territoriale del Mosaico , sempre nel 2011, la seguente tabella PANCRAZIO, SAN DONACI, CELLINO S. MARCO, SAN PIETRO V.CO. mostra il numero degli occupati per settore di impiego:

Il territorio ha una superficie territoriale di 17.550 ettari, sui 183.953 STRUTTURA OCCUPAZIONALE della Provincia, ed è localizzato nell’Alto Tavoliere Salentino. Conta una popolazione residente al Censimento ISTAT 2011 (fonte ISTAT) di 37.931 abitanti sui 400.801 della provincia . La popolazione femminile conta 19.864 unità e la maschile 18.067;

POPOLAZIONE RESIDENTE IN ETA’ LAVORATIVA 15-40 ANNI - FONTE ISTAT 2011 FONTE ISTAT 2011 I dati Istat del 01.01.2017 riportano i seguenti dati aggiornati circa la ZOOTECNIA popolazione residente: AGRICOLTURA Censimento Istat Agricoltura 2010 Comune di San Pancrazio: 9.975 abitanti; Di seguito si riportano alcuni dati raccolti dal Censimento Agricoltura Comune di San Donaci: 6.669 abitanti; 2010 che ci descrivono il paesaggio agrario e come nell’economia dei Cellino San Marco: 6.584 abitanti; Comuni dell’aggregazione l’agricoltura abbia un ruolo rilevante sia dal San Pietro Vernotico: 13.684 abitanti; punto di vista socio-economico che da quello ambientale.

Per un totale di 36.912 abitanti. Superficie agricola utilizzata:

L’analisi del valore aggiunto a livello comunale evidenzia nella provincia brindisina per il 2012 (ultimo dato finora disponibile) un livello di reddito pro-capite stimato pari a 13.449 euro, di poco inferiore al valore regionale pari a 16.274 euro. Ciò sottolinea un livello di sviluppo complessivo dell’area lievemente inferiore rispetto a quello generale della regione, il quale è già nettamente inferiore alla media nazionale.

A livello comunale si presentano i seguenti dati (Fonte: Osservatorio Regionale Banche-Imprese di Economia e Finanza): Censimento Istat Agricoltura 2010 REDDITO MEDIO PROCAPITE

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INDUSTRIA

Unità locali e addetti per settori di attività e per Comune dell’area

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L’osservazione dei dati porta a verificare un quadro socio-economico Di sicuro è necessario implementare le politiche del lavoro e dare • Presenza di porzioni della Rete Ecologica Regionale diffusa in tutto il produttivo sostanzialmente in linea con i valori medi registrati sull’area slancio all’unica dinamica di crescita già presente, ossia quella legata territorio intercomunale; di riferimento della Provincia Brindisina. In particolare a fronte di una alle produzioni di vini che rappresenta uno dei punti di forza più evidenti situazione stabile di bilancio demografico il reddito pro-capite dell’area presenti sui territori di studio ma che ancora non riesce a divenire traino • Centri Urbani di piccole dimensioni; interessata dal presente DPRU appare più povero nonostante si sia in per una crescita diffusa delle popolazioni locali e manca di una visione presenza di una dinamica imprenditoriale tendenzialmente positiva strategica e di filiera. • Presenza di senso di Comunità; seppur limitata al solo settore dell’agroindustria. Come dimostrato da quanto sin qui descritto, i territori che • Presenza di beni confiscati alle mafie; comprendono i Comuni dell’Aggregazione possono essere accomunati per PUNTI DI FORZA e PUNTI DI DEBOLEZZA per i quali si può procedere TURISMO alla seguente sintesi: • Grosso potenzialità di promozione della mobilità sostenibile urbana ed extraurbana; PUNTI DI FORZA TERRITORIALI:

• Omogeneità dei paesaggi con valenza fortemente rurale ed agricola; PUNTI DI DEBOLEZZA TERRITORIALI:

• Presenza di fitta rete infrastrutturale di connessione tra i centri • Isolamento delle aree interne dovuto alla mancanza di collegamenti urbani e da/verso la campagna; diretti alle principali arterie stradali;

• Scarsa delimitazione tra Città e Campagna, i centri urbani hanno • Alto tasso di disoccupazione generale e giovanile; Numero strutture ricettive per i comuni dell’area al 31 dicembre 2012 mantenuto la originaria vocazione agricola;

Fonte Osservatorio regionale per il Turismo 2016 • Scarsità di Servizi alla persona e Servizi Sociali in genere; • Scarsa antropizzazione delle campagne;

• Mancanza di Servizi Collettivi di qualità; A corredo di tutta la documentazione statistica sin qui illustrata si faccia • Scarsa industrializzazione del territorio; riferimento al PIANO SOCIALE DI ZONA DELL’AMBITO TERRITORIALE • Mancanza di poli di aggregazione giovanile; N.4 DELLA PROVINCIA DI BRINDISI PER IL TRIENNIO 2014-2016 che • Presenza di Beni Culturali e Paesaggistici diffusi sul territorio rurale; comprende i quattro Comuni interessati dal presente Documento. A • Mancata innovazione delle aziende agricole locali; seguito di attenta lettura del suddetto Piano di Zona emerge come tutti i • Vicinanza alle due coste, Jonica e Adriatica, per le quali quattro Comuni presentano gravi deficit di Servizi alla persona (disabili, rappresentano le aree interne di prossima connessione, • Carenza di politiche strategiche e di filiera legate all’indotto del vino; anziani, tossicodipendenti, emigranti, ecc.) in forte controtendenza rispetto ad altri centri minori della Provincia di Brindisi quali , • Presenza di vitigni di eccellenza e di un comparto vitivinicolo in forte • Mancata costruzione di una relazione forte tra città e campagna Latiano, Torre S.S. crescita; (Patto Città/Campagna)

Si può dunque concludere che la situazione Socio-Economica del • Presenza di numerose aziende vinicole di portata nazionale ed • Perdita di aree ad alta naturalità; territorio risente del mancato sviluppo e della povertà latente molto internazionale; diffusa. Inoltre le politiche pubbliche in favore dei servizi sociali hanno bisogno di essere implementate in una visione intercomunale e • Consumo di suolo agricolo finalizzato a impianti di Fonti Rinnovabili • Permanenza di numerose aziende agricole anche se di piccole (Fotovoltaico) a terra in aree rurali; aggregativa al fine di ottimizzare le scarse risorse pubbliche a dimensioni; disposizione degli Enti Locali. • Mancanza di qualità urbana diffusa;

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• Scarsa valorizzazione e fruizione dei Beni Patrimoniali diffusi sul Confina con i comuni di San Donaci, Mesagne, , delibera di consiglio comunale n. 13 del 30/04/2009 e n. 30 del territorio; Erchie, Avetrana, Salice Salentino e Guagnano. 09/11/2015.

Sono presenti nel territorio comunale diverse cave in disuso di E’ stato adottato inoltre il Piano della Mobilità Ciclistica, quale parte del • Mancata politica di sviluppo dell’Enoturismo legato alle produzioni calcarenite di Gravina, impropriamente detta "tufo". Piano del Traffico Urbano, con Delibera di Consiglio Comunale n. 29 del vitivinicole locali d’eccellenza; 08 Giugno 2017. Il Comune di San Pancrazio Salentino ha provveduto, nel 2013, alla Scarsa consapevolezza delle potenzialità turistiche dei territori; • “bonifica” delle cave dismesse, ubicate in località Sant’Antonio, oggetto Il Comune si è inoltre dotato del Piano di Zonizzazione Acustica, ai sensi di segnalazione e contenuta nell’elenco del Piano Regionale di bonifica della legge Quadro sull’inquinamento acustico, con delibera di Giunta • Scarso dinamismo imprenditoriale; dei siti inquinati. Comunale n. 191 del 17.11.2004. Le misure fonometriche effettuate hanno evidenziato situazioni di lieve criticità in riferimento • Scarsa propensione alla creatività ed all’innovazione (anche sociale); La superficie totale delle abitazioni occupate da persone residenti è pari all’inquinamento acustico generato dal traffico veicolare delle strade a 41,4 ettari, con una media di 117,13 m2 per abitazione. urbane di scorrimento come Corso Umberto I, Via Mesagne e Via San • Bassa diffusione e consapevolezza del Patrimonio Culturale Rurale ed Donaci. Per quanto riguarda l’aspetto ambientale delle vibrazioni non si Agricolo dei territori; San Pancrazio Salentino è uno dei luoghi meno piovosi d'Italia. Il riscontrano situazioni particolarmente rilevanti in prossimità di impianti Comune ricade nella zona climatica C, con 1160 gradi giorno; il suolo produttivi (cave, fonderie, manifatture, stamperie etc.), o di altre fonti di • Sfrangiamento e degrado delle aree periferiche urbane; presenta diverse manifestazioni carsiche tipiche: pozzi carsici, doline e disturbo (ferrovie, strade ad alta densità di traffico, etc.). campi carreggiati. Unico corso d’acqua presente nel territorio è il Canale della Lamia, a carattere stagionale, punto di scarico della rete di • Perdita di Biodiversità nelle aree rurali e nelle aree urbane; E’ stato inoltre approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 60 del drenaggio urbana. Le coltivazioni agricole coprono un'area di 33,2 km2 27/11/2014, il Piano di Azione per L’Energia Sostenibile (PAES), circa; la principale coltivazione, come numero di aziende impegnate e • Mancata consapevolezza dell’identità dei luoghi; documento della strategia sostenibile comunale, che indica come il superficie utilizzata, è quella dell'olivo, con la produzione dell'olio “Terra Comune intenda rispettare gli obiettivi prefissati per il 2020. Mediante Si procederà ora a descrivere i contesti, le loro identità, i punti di forza e d'Otranto (DOP)”, seguita in ordine dalla vite, coltivata ad alberello l’analisi sviluppata a partire dall’inventario di base delle emissioni di CO2 di debolezza dei singoli comuni aderenti al presente Documento pugliese (produzione di Salice Salentino DOC, IGT Salento, vitigni (BEI, Baseline Emissions Inventory), questo documento individua i Programmatico di Rigenerazione Urbana. Primitivo, Negroamaro e Malvasia Nera) e dal frumento. L'allevamento, settori su cui intervenire e le azioni da adottare per raggiungere gli nel totale di scarsa entità, è principalmente ovino. Scarsi anche i terreni obiettivi di riduzione dei consumi e aumento dell’efficienza energetica. boschivi, che coprono un'area di appena 48 ettari, di cui circa 37 costituiti dalla pineta di Sant'Antonio alla Macchia in contrada Caretta, Di rilevanza ambientale e paesaggistica vi sono : 2-Analisi di Contesto delle aree urbane: caratteristiche un bosco artificiale di pinus halepensis che risale agli anni 1950, situato a del territorio, identità, punti di forza circa 3 km dal paese. Canale della Lamia

STRUMENTAZIONE URBANISTICA S.PANCRAZIO SALENTINO Parco naturale S. Antonio alla Macchia COMUNE DI SAN PANCRAZIO SALENTINO Con deliberazione della Giunta Regionale n° 1439 del 03 ottobre 2006 è Oasi di protezione ‘Masseria Angeli’ San Pancrazio Salentino è situato nella Piana Brindisina, al confine delle STATO APPROVATO IN VIA DEFINITIVA il P.R.G.C. province di Brindisi, Lecce e Taranto. Aree inondate: Zona Industriale (Area urbana) La Giunta Comunale, con deliberazione n°89 del 24 luglio 2012, ha Sorge a 30 km circa di distanza da Brindisi e dalla costa adriatica, a 33 manifestato la volontà di avviare il processo di formazione del nuovo Siti archeologici di: Masseria Lamia; Necropoli “Masseria Pezza”; Zona km circa da Lecce; la costa jonica dista dal paese circa 15 km. Il territorio Piano Urbanistico Regionale (PUG). archeologica “Li Castelli” ha un'estensione di 55,93 km2 e un profilo orografico pressoché uniforme: risulta compreso tra i 40 e i 67 m s.l.m., con la casa comunale Inoltre l’A.C, con delibera di consiglio comunale n.5 del 14/03/2003 ha C.da S.Angelo (Specchia Calcarone), S.Antonio - Masseria Carretta a 62 m s.l.m. e un'escursione altimetrica complessiva pari a 27 metri. approvato il Piano urbano del traffico (PUT), poi e aggiornato con (Insediamento rupestre e cripta), C.da Lo Farai (Sepolcreto

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12 di 21 medioevale), Masseria Guarnacchia (Abitazione medioevale), Masseria nel territorio comunale sono presenti numerose cantine vinicole di Leandro (Necropoli Sec.V a.C.), C.da Torre Vecchia (Cripta medioevale) livello nazionale ed internazionale:

AZIENDA VITIVINICOLA FRANCESCO CANDIDO S.P.A. -AZIENDA AGRICOLA ALBA NERA

PIANIFICAZIONE URBANISTICA SAN DONACI

Con Atto di Giunta della Regione Puglia con atto n. 1421 del 30 settembre 2002, (esecutivo a norma di legge), si è approvato in via definitiva il Piano Regolatore Generale del Comune di San Donaci; allo stato attuale è in fase di redazione il nuovo PUG del Comune;

Il Comune di San Donaci ha anche attuato n. 2 PIRP: uno per la infrastrutturazione della zona PEEP, l’altro per il completamento del palazzetto per lo Sport;

Di rilevanza ambientale e paesaggistica:

Reticolo idrologico superficiale fatto di canali:

Canale Pesciamani

Canale dellaLacrima

COMUNE DI SAN DONACI Canale Jaja

Piccolo centro agricolo sito a 48 metri d’altitudine nel lembo orientale Canale dellaLamia del Tavoliere di Lecce, lungo la direttrice che collega Taranto con Lecce. Il territorio comunale è ampio 33,6 kmq. ed è dedicato prevalentemente Oasi di protezione Masseria Angeli alla coltura di vigneti; dista 24 chilometri dal capoluogo e confina con i seguenti 5 comuni, ordinati per distanze crescenti da San Donaci: Cellino Parco naturale attrezzato Balsamo San Marco, Km. 4.2, Guagnano Km. 5.8, San Pancrazio Salentino Km. 8.7, Mesagne Km. 15.5, Brindisi Km. 20.5. Limitone del Carro.

Il territorio di San Donaci è dedicato prevalentemente ai vigneti, su cui si Tempietto di San Miserino, edificio religioso, attualmente in parte in base l’intera economia. La cura e la pazienza profusa dagli agricoltori rovina, in contrada Monticello, vicino al cosiddetto Limitone dei Greci, nella coltivazione dei vigneti e nella selezione delle uve, l’impegno (VI-VIII sec. D.C.) costante nella ricerca della qualità, sempre nel rispetto della tradizione Non esistono attività a carattere industriale. vinicola, ma con occhio vigile alle innovazioni della moderna tecnologia, Sistema delle Masserie sono le peculiarità che contraddistinguono la produzione vinicola del

territorio. L’alberello, caratteristico sistema di allevamento del luogo, è quello che meglio si adatta al clima caldo/arido del territorio e consente

di ottenere una produzione di uva di elevata qualità.

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COMUNE DI CELLINO S.MARCO Brindisi, Taranto, Lecce e del basso Salento. Le olive prevalenti sono la Cellina o Saracena e la Ogliarola leccese o salentina. Piccolo centro agricolo del Salento settentrionale, situato a 56 metri d’altitudine sul margine orientale del Tavoliere di Lecce, famoso nel Cellino San Marco con i suoi prodotti principali (il Vino e l'Olio) ha delle mondo per aver dato i natali al noto cantautore Al Bano Carrisi. Cellino grosse potenzialità di sviluppo socio-economico legato a tali indotti. San Marco è un comune della Provincia di Brindisi dal gennaio 1927. Purtroppo ancora oggi il turismo di settore, l’enoturismo, stenta a Prima ha sempre fatto parte della Provincia di Lecce. decollare nonostante ciò potrebbe significare un’aumento della ricchezza diffusa della comunità, non solo di Cellino, e potrebbe portare

Nel territorio comunale, ampio 37,4 kmq, fiorenti colture agricole, in ad un processo più ampio di valorizzazione e fruizione del territorio particolare vigneti ed oliveti hanno fatto sì che nel territorio fiorissero rurale e dei sui Beni. numerose cantine vinicole ed olearie, oggi anche di livello internazionale: In merito alla pianificazione esistente, Cellino S.M. è retto da una

Cantina Sociale Cellinese Soc. Coop. - Agricole Rizzello - Tenute Al Bano Carrisi - Masseria Li Veli - Cantine Due Palme - COMPAGNIA MEDITERRANEA DEL VINO S.R.L. -

Tra i Beni Culturali, ambientali e paesaggistici sono da evidenziarsi numerose tombe neolitiche corredate da manufatti in ceramica che testimoniano come il luogo sia stato abitato sin dall’epoca preistorica.

Dista dal capoluogo 21 chilometri e confina con i seguenti 6 comuni, ordinati per distanze crescenti da Cellino San Marco: San Pietro Vernotico Km. 3.5 , San Donaci Km. 4.2 , Squinzano Km. 7.2, Guagnano Km. 8.0, Campi Salentina Km. 9.2.

Del comune di Cellino San Marco fa parte anche la frazione di Curtipitrizzi che dista 4,23 chilometri da Cellino San Marco e in cui insiste un bosco individuato Sito di Importanza Comunitaria (SIC) di proprietà privata. Variante al PdF approvata con DCC n. 396 del 05/07/1977;

L'economia di Cellino San Marco trova la sua componente nei prodotti il precedente DPRU è stato approvato con DCC n. 7 del 04/02/2010. dell'agricoltura: vino e olio in particolar modo, cereali ed ortaggi in secondo posto. Frantoi e stabilimenti vinicoli ben attrezzati sono espressione vive di detta economia. La produzione media annuale di vino è di 160.000 ettolitri per una superficie di 1260 ettari a vite. Anche nel settore oleario l'organizzazione è notevole; gli oleifici cooperativi dispongono di propri impianti che riescono ad assicurare una efficiente trasformazione del prodotto.

Il territorio di Cellino San Marco insiste nell'area DOP Olio d'Oliva

Pugliese denominata "Terra d'Otranto" che comprende la zona a sud di

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S.PIETRO VERNOTICO • Piano di Recupero per il Centro Storico Legge 05.08.1978 n.457 Emerge chiaramente che i piccoli centri urbani pur avendo una scarsa e L.R.31.05.1980 n.56 (approvato con Delibera di Consiglio Comunale dotazione di infrastrutture e servizi sociali, non presentano gravi San Pietro Vernotico appartiene dal 1928 alla provincia di Brindisi, n.281 del 30.09.1986 successivamente modificata dalla Delibera di fenomeni di mancata inclusione sociale, tipica di aree urbane più grandi distante 16,8 km da Brindisi e 21 km circa da Lecce, in un agro fertile e Consiglio Comunale n.59 del 28.11.1997). e complesse. intensivamente sfruttato ai fini agricoli. - Ambito Territoriale di Rigenerazione Urbana n.1: Rimane il dato che è necessario aumentare la dotazione dei Servizi, Ha una Superficie di 46,1 chilometri quadrati e si trova ad una Altezza possibilmente innovativi e di qualità e su scala territoriale (come sul livello del mare di 36 metri. É l'ultimo paese della Provincia di Brindisi Attuato intervento di rigenerazione territoriale PO FESR 2007-2013 Programma Ordinario Convergenza POC Regione Puglia. Asse VII – Linea peraltro previsto dallo stesso PdZ dell’Ambito di riferimento). che fa parte dell'Alto Salento e confina con la Provincia di Lecce. Il intervento 7.2.- Azione 7.2.1. “Mosaico delle pietre, degli ulivi e dei vigneti” Comune di San Pietro Vernotico confina, inoltre, con i seguenti 4 Come si potrà leggere dalle descrizioni specifiche di ogni singolo comuni, ordinati per distanze crescenti da San Pietro Vernotico: Cellino - Ambito Territoriale di Rigenerazione Urbana n.6: Comune e degli ambiti di Rigenerazione individuati, molti sono stati gli S. Marco (Km. 3,5), Torchiarolo (Km. 4,5), Squinzano (Km. 6,8). Attuato Programma Integrato di Riqualificazione delle Periferie - P.I.R.P. interventi degli ultimi 10 anni per aumentare la dotazione di Alloggi per Importo progetto € 800.000,00 ; Piano approvato con deliberazione del C.C. n. l’Edilizia Economica e Popolare e di ERS. Del Comune di San Pietro Vernotico fa parte anche la frazione di Campo 30 del 14.05.2007, dando atto che detto piano di riqualificazione includeva i di Mare che dista 9,21 chilometri da San Pietro Vernotico. La città è seguenti interventi: Pertanto non è presente una forte domanda di nuovi alloggi e di caratterizzata da un forte legame con il territorio agricolo, che ha riqualificazione di quelli esistenti; vi è invece la necessità di 1. riqualificazione degli edifici PEEP di proprietà IACP; rappresentato l’elemento primario dell’economia locale. Molto diffuse implementare le opere di urbanizzazione primaria e secondaria, in le coltivazioni di ulivi, viti, carciofi, pesche, pomodori. Sono assenti 2. pavimentazioni stradali mancanti nella zona; particolare nelle aree periferiche e nelle aree PEEP di ogni Comune. strutture a sostegno della raccolta, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. 3. sistemazione di Piazza Europa; Alla luce di ciò si può definire una lista di Obiettivi di Rigenerazione Attuato PIRU finanziato con PO FESR 2007-2013 Asse VII – Linea Intervento Urbana condivisi da tutti gli Enti aggregati, interessando non solo le Nel territorio di S.Pietro sono presenti numerosissime cantine vinicole, 7.1. Azione 7.1.1. Bando Urbanizzazioni (DGR n.1562/2012) “Completamento singole aree urbane di competenza comunale, ma anche il territorio molte delle quali di grande successo: Cantina Sociale Sampietrana Soc. opere di urbanizzazione primaria e secondaria nell’ambito dell’insediamento circostante intercomunale, inteso come connettivo unico entro cui i Coop. a R. L. - Cantine Santa Barbara - TORMARESCA soc. agricola arl ERP in C.da Cicorella e per l’interconnessione in sicurezza mediante reti di centri abitati sono costituiti in un sistema continuo e collegato. MASSERIA MAIME -Vinicola Mediterranea s.r.l. - VINICOLA RESTA SAS mobilità ciclopedonale”.

Di rilevanza ambientale e paesaggistica sono da annoverarsi : Pertanto alcuni degli Obiettivi individuati riguardano le aree extraurbane Nonostante ciò anche questo territorio non ha ancora saputo valorizzare “di connessione” tra i quattro centri urbani che, come abbiamo detto le suddette produzioni di eccellenza e l’appeal internazionale da queste Canale Siedi, Canale Infocaciucci, Canale Pilella, Lama canale Siedi, distano l’uno dall’altro pochi chilometri. generato al fine di innescare processi di un turismo sostenibile legato a Canale Della Foggia, Canale Cimalo, Bosco Cerano (Riserva naturale vigneti e vinificatori, integrando l’intero territorio rurale e naturale ricco Regionale Orientata estesa circa 1300 ha) e il Bosco di Tramazzone di beni diffusi. (Area SIC).

A pochi chilometri dall'abitato si trova la località balneare di Campo di

Mare, marina di san Pietro Vernotico, col suo mare cristallino, con una purezza dell'acqua invidiabile, grazie all'assenza di coliformi e di 3- Obiettivi di Rigenerazione Urbana e individuazione tensioattivi, tanto da farla considerare una delle marine meno inquinate degli Ambiti territoriali di Rigenerazione del territorio, come certificato dall'Arpa Puglia.

STRUMENTAZIONE URBANISTICA SAN PIETRO VERNOTICO Dall’analisi sin qui effettuata emerge chiaramente che i quattro comuni

interessati dal presente Documento Programmatico di Rigenerazione • Piano Regolatore Comunale – Approvato con Deliberazione di Urbana, hanno una ampia omogeneità di Punti di Forza e di Debolezza, Giunta Regionale n.80 del 31.01.2008 Pubblicata sul B.U.R.P. n.32 del medesime Opportunità e Minacce, come desunto da una Swot Analysis 27.02.2008 (aggiornato al PAI e al PUTT); condotta in modalità partecipata durante la fase di studio.

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OBIETTIVI DI RIGENERAZIONE URBANA SU SCALA TERRITORIALE 11. Promuovere la riqualificazione, la ricostruzione, e il recupero del 22. Riqualificare gli insediamenti lineari lungo gli assi storici: patrimonio edilizio esistente: limitare gli interventi di edificazione contrastare i processi di saldatura tra i centri, riqualificare i margini Premesso che si condividono in questo DPRU tutti gli Obiettivi Generali e al territorio già compromesso dalle urbanizzazioni; e i fronti urbani e salvaguardare e valorizzare i varchi inedificati; specifici dello Scenario Strategico del PPTR Puglia, si sono tuttavia individuati obiettivi specifici inerenti i luoghi e le comunità di interesse: 12. Promuovere la riqualificazione delle urbanizzazioni periferiche; 23. Contenere e riqualificare la campagna urbanizzata: circoscrivere e limitare il processo di dispersione insediative e integrare i tessuti a 1. Aumentare la consapevolezza che i Comuni di San Pancrazio, San 13. Riqualificare gli spazi aperti periurbani e/o interclusi: elevare la bassa densità con la trama rurale. Donaci, Cellino S.M., S.Pietro V.co, rappresentano un unico qualità abitativa delle urbanizzazioni periferiche, ristabilire un sistema territoriale di centri abitati strettamente connessi rapporto di scambio alimentare, ricreativo, igienico, fruitivo fra all’intorno agricolo e rurale, principale fonte di sviluppo socio- città e campagna a diversi livelli territoriali (greenbelt nei margini economico delle comunità locali; urbani, parchi di cintura, forestazione periurbana, ecc.); 4- Ambiti Territoriali da sottoporre a Programmi Integrati di Rigenerazione Urbana 2. Aumentare le connessioni, possibilmente ecologiche tra i centri 14. Potenziare la multifunzionalità delle aree agricole periurbane: abitati; migliorare le funzioni agricole di prossimità urbana e promuovere Di seguito si riportano gli Ambiti di Rigenerazione Urbana di ogni singolo circuiti corti e mercati di prossimità nel territorio agricolo Comune dell’Aggregazione e le relative motivazioni specifiche, le quali 3. Aumentare le connessioni, possibilmente ecologiche, tra i centri periurbano; abitati e il paesaggio rurale circostante; sono state analizzate con la partecipazione degli stakeholders locali 15. Riqualificare e valorizzare l’ edilizia rurale periurbana: attribuire anche atraverso incontri di partecipazione pubblica. 4. Integrazione della mobilità tradizionale esistente con una mobilità all’edilizia rurale periurbana nuove funzioni urbane di interesse

lenta e sostenibile utile anche alla fruizione dei paesaggi rurali dei collettivo, attività rurali e di ospitalità, nell’ottica della vigneti e degli oliveti; multifunzionalità;

5. Valorizzare le aree naturali e seminaturali a l l ’ i n t e r n o della 16. Creare indotti socio-economico-culturali legati alle produzioni di

rete ecologica presente sui territori; eccellenza dell’olio e del vino al fine di accrescere lo sviluppo dell’intera comunità e creare conoscenze specifiche e specialistiche

6. Valorizzare l’edilizia e manufatti rurali tradizionali anche in chiave del settore; di ospitalità agrituristica;

17. Valorizzare le produzione agricole di eccellenza legandole a 7. Promuovere l’agricoltura periurbana, sostenendo la creazione di processi e progetti di valorizzazione turistica; parchi agricoli per valorizzare le persistenze rurali storiche e per elevare la qualità della vita delle urbanizzazioni contemporanee; 18. Aumentare le dotazioni di infrastrutture urbane (opere di urbanizzazione primaria e secondaria); 8. Promuovere la creazione di spazi pubblici di prossimità e

comunitari nelle urbanizzazioni contemporanee; 19. Aumentare la partecipazione dei cittadini alle scelte strategiche per il territorio; 9. Riqualificare i tessuti a bassa densità per integrarli nel paesaggio agricolo e relazionarli alla città; 20. Qualificare i tessuti urbani: garantire la qualità urbana riqualificando gli spazi pubblici e potenziando le relazioni tra centro 10. Definire i margini urbani e i confini dell’urbanizzazione: migliorare e periferia; la transizione tra il paesaggio urbano e quello della campagna aperta; 21. Dare forma e funzioni urbane al tessuto discontinuo a maglia regolare: garantire la qualità urbana riqualificando i tessuti a bassa densità;

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5- Iniziative per assicurare la partecipazione civica e il Si auspica che l’Aggregazione dei Comuni metta in campo altre coinvolgimento di altri Enti e delle forze sociali ed esperienze di governance condivisa dei territori. economiche Settembre 2017 Il presente aggiornamento del DPRU e la definizione dei nuovi ambiti di Rigenerazione Urbana e Territoriale sono frutto di incontri tecnico- amministrativi tenutisi tra l’Amministrazione Comunale ed il team multidisciplinare di tecnici che ha materialmente redatto il presente documento; Inoltre si è sono avviati una serie di incontri congiunti con tutte le cittadinanze dei comuni partecipanti all’integrazione, al fine di condividere le scelte del “Sistema Urbano” dei Comuni.

In particolare in data 04.09.2017, sulla base di una proposta di aggiornamento presentata ai cittadini, si è svolta una SWOT ANALYSIS impostata sulla individuazione dei:

PUNTI DI FORZA/PUNTI DI DEBOLEZZA OPPORTUNITÀ/MINACCE

I cittadini sono stati chiamati ad individuare una serie di temi o situazioni coincidenti con i 4 criteri dell’Analisi; tali indicazioni sono state raccolte dal team tecnico e analizzate sia nei contenuti che nelle percentuali di ricorrenza. La bozza di DPRU è stata quindi integrata con le risultanze dell’Analisi

Swot, che ha portato fondamentalmente ad includere nella visione strategica di Rigenerazione, ambiti extra-urbani, comuni a tutti i centri abitati coinvolti, costituiti dalla rete delle connessioni, infrastrutturali, ecologiche, tematiche ( agricoltura, turismo, filiere produttive del vino e dell’olio, Beni Culturali, Beni Ambientali, ecc.) in una visione di SISTEMA TERRITORIALE votato alle eccellenze degli oli e dei vini, quale fonte di Sviluppo Socio-economico e Culturale di queste aree interne. All’incontro hanno partecipato diverse realtà imprenditoriali locali legate al mondo delle produzioni vitivinicole ed olearie, nonché Cooperative e Consorzi di produttori e tutte le Associazioni di Categoria delle numerose aziende agricole presenti nel territorio. Risulta evidente che qualsiasi Pianificazione Strategica e Programmatica dei presenti territori dovrà avere tra gli interlocutori privilegiati: Cantine Vinicole, Cantine Olearie, Consorzi e Cooperative di produttori agricoli, Associazioni di Categoria delle Aziende Agricole, Università e Centri di Formazione e Ricerca, Esperti di progettazione culturale e marketing territoriale, imprese per il turismo e la ricettività, Guide Turistiche, Geologi, Archeologi, etc.

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