Numero 50 Dicembre 2015
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1 numero 50 dicembre 2015 T a r i SOMMARIO f F f a i R n e e g i m s e t r L a i b e p - il nostro Editoriale .................................................... 2 r o e : P r o - Due suore irachene vanno a vivere tra i profughi cristiani s i t e l I M accampati a Erbil ..................................................... 4 t a l e i a n - Discorso del Santo Padre Francesco ai membri della d e i S o . Chiesa Caldea ............................................................ 6 p r . A i . e - La tenacia di una vita vissuta nella città simbolo della S p n e d t i e guerra: Aleppo .......................................................... 10 z i o n e - Progetto associazione "Aiutiamo la Siria" ................. 13 n i n u m - Testimonianza di p. Elias Janji ................................. 16 A b b e o n - Programma decennale morte di don Andrea .............. 18 r a o m e 5 - La Dichiarazione di Beirut: i musulmani in difesa della n t 0 o P libertà dei cristiani .................................................... 20 o s d t a l - “La speranza ed il dialogo interreligioso” ..................27 i e c 7 e 0 % - Ciclo di Conferenze presso l'Antonianum .................... 32 m - b - Papa Francesco alla Sinagoga di Roma il 17 gennaio ... 34 D r C e B - Programma 2015 - 2016 .............................................. 36 - 2 R 0 O M 1 A 5 ranza. Lui con tenera compassione accoglieva ognuno guarendo malati, confortando cuori, asciugando le lacrime. Abbiamo più volte medi arissimi, C tato su come Gesù non si siamo ormai prossimi alle festività accontentasse di esaudire le persone natalizie e ci fa piacere raggiungervi nelle loro “piccole” speranze, ma le 2 con il nuovo calendario sinottico. invitasse a seguirlo per scoprire la Come probabilmente già saprete il grande speranza che era venuto a tema che ci accompagnerà nei mesi portare e che solo Lui poteva dona del nuovo anno sarà quello della re. Portava proprio quella “speranza Speranza e – ancor più alla luce dei che non delude”, ovvero la vittoria fatti tragici avvenuti in questi ultimi sulla morte. tempi – ci fa piacere pensare che il Alcuni giorni fa abbiamo avuto la calendario possa essere davvero un possibilità di ascoltare p. Samir piccolo seme di “quella speranza Khalil Samir che ha tenuto una 5 che non delude”, una speranza che 1 conferenza sul tema La questione del 0 scandisca le nostre giornate. 2 Testo Sacro e della sua esegesi nella Molti di noi hanno l’animo appe e r storia dell’Islam organizzata dalla santito da varie difficoltà e sappia b Cattedra di Spiritualità e dialogo m mo che non è possibile rimanere e interreligioso, dell’università Anto indifferenti alle grandi tragedie che c i nianum (all’interno del giornalino d continuano a consumarsi nel troverete il programma delle Ciclo mondo. Gli atti terroristici poi, 0 di Conferenze). Ci ha colpito molto 5 ovunque perpetrati, ci interrogano. la conclusione del suo intervento, di o Allora è lecito chiedersi se abbia r cui ve ne riportiamo un breve e ancora senso sperare e in che cosa estratto: «Noi cristiani arabi abbia m sperare? u mo una missione… Siamo cristiani e n Noi crediamo che la nostra spe – come dice san Paolo “io più di lo ranza è riposta in un Uomo, che si e t ro” – noi siamo arabi più di loro n chiama Gesù. perché eravamo in Medio Oriente e i E ci piace pensare che quando si è r prima della venuta dell’islam, o fatto uomo, Gesù si è trovato in i quindi abbiamo una missione: ed è d mezzo a molti fratelli che cercavano e quella di amare questi nostri fratelli, esattamente una speranza, di guari M ovunque siano, chiunque siano, l gione, di salvezza. Molti passi del i anche i terroristi. Devo voler bene r vangelo ci raccontano di come i più e loro per migliorare la situazione. p poveri, gli emarginati ed i sofferenti […] I testi sacri vanno interpretati, e a lo cercassero per presentargli le loro r t questo è un problema comune, non s malattie fisiche e morali per essere e solo per i musulmani ma anche per n guariti e ritrovare dignità, vita, spe i gli ebrei e cristiani. Per far questo F dobbiamo usare la ragione, che è il non puoi dire che Gesù è Figlio di più grande dono che Dio ci ha fatto Dio perché non lo credi [….] ma ti e che va al servizio della cosa più voglio bene, siamo fratelli e voglia bella che abbiamo: la fede! Dunque mo costruire una città insieme. non c’è fede senza ragione! […] Noi Questo è il messaggio ovunque ci dobbiamo aiutare i cristiani a rima troviamo: voler bene, fare comunità nere in Medio Oriente perché senza e fratellanza nella verità. Caritas in i cristiani il mondo musulmano veritate». affonda di più. Siamo l’elemento Quello di p. Samir è risuonato che aiuta il mondo musulmano ad dentro di noi come un messaggio aprirsi, e questo lo dicono loro stes ricco di fiducia e speranza nell’uo 3 si. Guardiamo all’esempio del Liba mo. Abbiamo la possibilità di no, in cui vive una presenza guardare al mondo con uno musulmana più aperta rispetto ad sguardo nuovo, sempre rinnovato altri stati proprio grazie alla convi dall’Amore, che cerca semi di bene venza con i cristiani! E sono proprio nonostante il male. Crediamo che loro (i musulmani) che ci dicono: sia lo stesso sguardo con cui Dio ha non lasciateci! Dobbiamo quindi guardato l’umanità quando scelse di amarli e aiutarli, ma dobbiamo mettere la sua tenda in mezzo a noi. F anche essere esigenti e chiari, ma Allora con lo sguardo fisso su quel i n questo è un altro discorso. Ad germoglio che spunta dal tronco di e s t esempio non mi puoi costringere a Iessee che dà speranza alla nostra r dire che Maometto è un profeta vita vogliamo accogliere il Principe a p perché non lo credo, così come tu della Pace, colui che consola le e r sofferenze dell’uomo i l e lenisce le sue ferite. M e Con l’augurio che d i ciascuno si possa o r i fare operatore di e n t Pace vi auguriamo e un Natale Santo. n u m “Un giorno santo è e r spuntato per noi: venite o 5 tutti ad adorare il 0 Signore; d i c oggi una splendida luce e m è discesa sulla terra.” b r (dall’acclamazione al e 2 Vangelo del giorno di 0 1 Natale) 5 Due suore irachene vanno a vivere tra i profughi cristiani accampati a Erbil Segnaliamo un breve comunicato stampa del l’Agenzia Fides che testimonia la scelta di due suo re, piccole Sorelle di Charles de Foucauld, di vivere 4 tra i profughi della piana di Ninive. Una testimo nianza semplice, forte e coraggiosa. Le due suore stanno coinvolgendo anche altre reli giose nell'assistenza rivolta so i chiamano Afnan e prattutto ai bambini e ai S giovani che vivono negli Alice le due Piccole Sorelle di accampamenti di tende e 5 Charles de Foucauld che da 1 container. L'intento è quello di 0 alcune settimane hanno scelto 2 di vivere in un accampamento preservare l'infanzia e la gio e ventù dal senso di vuoto e r di Ankawa, alla periferia di b Erbil, dove hanno trovato pre dall'assenza di attività formati m ve che col tempo possono de e caria sistemazione migliaia di c i cristiani della Piana di Ninive generare fino a innescare d derive di degrado psicologico e fuggiti davanti all'offensiva dei 0 jihadisti dello Stato Islamico. morale. Proprio nella giornata 5 di oggi, i gruppi politici ani o La scelta delle due religiose, r mati da militanti cristiani e e raccontata ai microfoni di Ra altre sigle comunitarie hanno m dio Sawa, intende esprimere in u indetto una manifestazione di n maniera concreta la totale condivisione delle condizioni protesta contro il dilagare di e t di difficoltà e di sradicamento fenomeni di degrado urbano – n come il moltiplicarsi di bische e e vissute dalle migliaia di fami i r glie costrette a lasciare le pro locali dove si vendono senza o i controllo bevande alcoliche – d prie case, e che ormai si stanno e rassegnando all'idea di dover che stanno ad Ankawa, il M sobborgo di Erbil abitato in l vivere in tale stato ancora per i maggioranza da cristiani. r molto tempo. e p Articolo pubblicato il 9 ottobre 2015 a r t http://www.fides.org/it/news/58553ASIA_IRAQ_Due_suore_irache s e ne_vanno_a_vivere_tra_i_profughi_cristiani_accampati_a_Erbil#.ViC n i gc9LhCt8 F RRiicchhiieeddeettee llaa vvoossttrraa ccooppiiaa!! 5 F i n e s t r a p e r i l M e Sono riportate, d i o r i come nelle e n t passate edizioni, e n le feste ebraiche, u m cristiane e e r o islamiche, e per 5 0 alcune nazioni d i c anche le festività e m b civili. r e 2 0 1 5 Discorso del Santo Padre Francesco ai membri della Chiesa Caldea Lunedì, 26 ottobre 2015 6 di fedeli che si allontanano dalle terre dei loro padri, ove sono cresciuti ben radicati nel solco Beatitudine, della tradizione. Questo stato di Cari Fratelli nell’Episcopato, cose sta certamente minando alle Vi accolgo con gioia e ringrazio fondamenta la vitale presenza Sua Beatitudine il Patriarca cristiana in quella terra che ha 5 1 Louis Raphaël I Sako per le sue 0 visto iniziare il cammino del 2 cortesi parole. Colgo l’occasione patriarca Abramo, risuonare la e r per raggiungere, attraverso di voce dei Profeti che richiamava b m voi, i fedeli e tutti gli abitanti no alla speranza Israele durante e c delle amate terre di Iraq e Siria, i l’esilio, fondare le prime Chiese d in un periodo particolarmente sul sangue di tanti martiri, testi 0 sofferto e delicato, con il moniare la pienezza del Vange 5 conforto e la solidarietà cristia o lo, far crescere le società con il r e na.